Aratro mar apr 2014

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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA

L’ARATRO

COLDIRETTI: COLDIRETTI: IMPEGNO IMPEGNO CONTINUO CONTINUO SUL SUL NOSTRO NOSTRO PROGETTO PROGETTO Trasparenza Trasparenza ee legalità legalità in in primo primo piano piano

Auguri di Buona Pasqua Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara

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Marzo Aprile 2014


L’Aratro Stampa: Origraf s.rl. Via Sgarbata, 170/172 San Bartolomeo in Bosco (FE) Edito da Coldiretti Ferrara Direttore: Luigi Zepponi Direttore Responsabile: Riccardo Casotti Comitato di Redazione: Marco Baldon, Alessandro Ballarini, Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Alessandra Mariotti, Beatrice Tagliaferri, Valeriano Tagliati. Realizzazione Editoriale: Impresa Verde Ferrara Via Bologna, 67 - Ferrara Redazione: Via Bologna 637 Chiesuol del Fosso (Ferrara) Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458 email: ferrara@coldiretti.it Registro al Tribunale di Ferrara al numero 21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S. Pubblicato a Ferrara Questo numero è stato chiuso in redazione il 25/3/2014

Abbonamento annuale per i soci Euro 3,50

Coldiretti: stop all'equazione Italia=mafia pag.16 Coldiretti lancia osservatorio per lotta crimini agroalimentare pag.17 Emilia e Romagna, due terre, due cucine pag.18 Il progetto Zeolife

pag.19

Addizionale TASI-I.M.U. TASI: confermata esenzione per i terreni agricoli

pag.20

Sommario Orgogliosi di lavorare ogni giorno per dare linfa al progetto Coldiretti Sergio Gulinelli pag.3 pag.4

Incontro con il Prefetto pag.4 Coerenza e trasparenza: incontri territoriali sul progetto Coldiretti Luigi Zepponi pag.5 Parmigiano-reggiano: saranno i giudici a chiarire pag.6 I giovani di Coldiretti in udienza con pag.7 Papa Francesco

pag.20

P.O.S. l'obbligo slitta al 30 Giugno 2014 Ida Dalla Libera pag.20 In salute con la prevenzione, accordo Coldiretti - LILT

Numero 2 - Marzo Aprile 2014

Marco Allaria nuovo direttore regionale

Giovani Impresa: Maria Letizia Gardoni nuovo delegato nazionale Marco Baldon pag. 7 Il Governo più giovane e con più donne atteso alla prova pag. 8 Anticipi PAC 2014 per le imprese agricole pag.9 Eletti i vertici nazionali di UECOOP: presidente Giampietro Losapio pag.10 Cooperazione, più trasparenza e più etica con UECOOP pag.11 Donne Impresa: l'imprenditoria in rosa si presenta al "Navarra" pag.12 Servizio di informazione medica su prevenzione e stili di vita e alimentazione pag.14 Malattia da reflusso gastroesofageo: dieci domande al dr. Gullini pag.14

pag.22

Domanda Unica 2014: scadenza al 15 Maggio Alessandra Mariotti pag.23 Piano nazionale sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in agricoltura Alessandra Mariotti pag.24 Mercatino

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Notizie EPACA Beatrice Tagliaferri

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Luzi nuovo Presidente nazionale EPACA Maxi sanzioni "lavoro nero": confermati gli aumenti Valeriano Tagliati Premi fedeltà al lavoro ed al progresso economico 2014 Polizza infortuni pensionati: non solo "aziendale"

pag.29 pag.30 pag.30 pag.31

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ORGOGLIOSI DI LAVORARE OGNI GIORNO PER DARE LINFA AL PROGETTO COLDIRETTI

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Partecipando agli incontri sia regionali che nazionali della nostra Organizzazione mi rendo sempre più conto, e vorrei provare a trasmettervi, la positività e l'energia che emerge in ogni situazione e lo spirito che ci contraddistingue ogni qualvolta sia necessario approcciare un problema (e purtroppo succede spesso). Il percorso che ha condotto Coldiretti negli anni a diventare un soggetto "sociale" e non solo rappresentante autorevole del mondo agricolo, credo sia evidente: forse a volte dimentichiamo gli sforzi fatti per sdoganare il nostro settore, per riuscire a portare i nostri problemi, ma anche le nostre idee e le nostre proposte al di fuori del mondo agricolo. Tutta la storia scritta tra gli anni 90 e 2000, per arrivare sino ai nostri giorni non è cosa di poco

conto e scontata. Abbiamo vinto nei confronti di un isolamento sociale e culturale che relegava gli agricoltori ad un livello certamente molto basso della scala sociale, e le pur giuste richieste e necessità erano spesso inascoltate o dimenticate, specie quando non si è più stati neppure un sicuro bacino in cui pescare voti in massa. Quei tempi, che io non ho potuto vivere direttamente per motivi anagrafici, li ritrovo però nella nostra storia, nei fatti e nelle azioni, che in virtù di quel percorso oggi mettiamo in campo giorno dopo giorno, ogni giorno, ciascuno per la propria parte, per dare concretezza alla nostra rete, al nostro sistema, alle relazioni tra dirigenti e struttura, alla realizzazione del nostro progetto, dell'unico progetto coerente e concreto in grado di rispondere a diversi livelli, a tutte le imprese agricole e dell'agroalimentare che condividono il nostro percorso ed il nostro modello di sviluppo. Ci sono tantissime cose ancora da fare e quotidianamente vediamo quanto sia necessario tenere sempre alta la guardia e non rilassarsi troppo: dobbiamo però avere la consapevolezza e l'orgoglio di riconoscere a Coldiretti di avere riscritto la storia agricola italiana, percorrendo strade nuove, coniugando le tradizioni e

l'innovazione, soprattutto a mio parere, immettendo energia nel sistema. Quella stessa energia che ritrovo nei nostri incontri, che vedo nell'azione del presidente nazionale Moncalvo, nello sviluppo della nostra centrale cooperativa UECOOP, recentemente accolta tra i membri dell'Organizzazione Mondiale degli Agricoltori, anche questa guidata da un giovane presidente, dai nostri stessi giovani, che con coraggio ma anche con gusto della sfida entrano in campo e mettono i presupposti per guardare avanti. Anche a Ferrara dunque dobbiamo avere consapevolezza e... buone gambe per riuscire a far correre il progetto, per rappresentare un sistema che ci rappresenta su tutti i fronti e che con forza e lungimiranza ci aiuta a cogliere le occasioni e le strade per essere propositivi nel percorso e per coglierne anche i frutti e non solo le fatiche. Sergio Gulinelli Presidente Coldiretti Ferrara

COLDIRETTI

EDITORIALE

Coldiretti si conferma unica organizzazione in grado di interagire con lungimiranza nella società, con i sistemi economici, con i cittadini, apportando la propria esperienza di crescita sul sentiero della trasparenza e della legalità


SINDACATO

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MARCO ALLARIA NUOVO DIRETTORE REGIONALE Marco Allaria Olivieri, 47 anni, di Ventimiglia (Imperia), è il nuovo direttore di Coldiretti Emilia Romagna. Allaria Olivieri sostituirà Gianluca Lelli, chiamato a Roma ad assumere il ruolo di Capo Area Economica di Coldiretti nazionale. Il nuovo direttore è entrato in Coldiretti a Imperia nel 1991, con incarico di segretario di zona di Ventimiglia e di segretario provinciale dei giovani imprenditori di Coldiretti e, in rappresentanza dell’organizzazione, assume anche vari incarichi in enti istituzionali ed economici. Nel 2007 viene chiamato alla direzione di Coldiretti Savona e quattro anni dopo,

nel 2011, diventa direttore di Coldiretti Parma, dove viene nominato consigliere della Camera di Commercio ed entra nella giunta nazionale di Uecoop, l’Unione europea della cooperative promossa da Coldiretti. “Soprattutto in questo momento di crisi – ha detto il nuovo direttore – il ruolo di Coldiretti è assicurare alle aziende le condizioni per fare reddito. Perciò ci impegneremo innanzitutto a proseguire l’attività di riorganizzazione delle filiere agro-alimentari per recuperare forza contrattuale e spazio economico alle imprese agricole, sulla scia dell’attività svolta dal mio predecessore Lelli”.

INCONTRO CON IL PREFETTO

Il presidente Gulinelli ha incontrato il Prefetto Tortora, illustrando al rappresentante del Governo le particolarità del territorio ferrarese ed il progetto Coldiretti, dal made in Italy alle filiere tutte agricole.

Un cordiale incontro, voluto da Coldiretti per conoscere il dottor Michele Tortora, triestino, con importanti ruoli nella amministrazione dello Stato, per arrivare alla prefettura di Como e da fine anno 2013, Prefetto della provincia di Ferrara, e far co-

noscere le particolarità territoriali estensi e della nostra agricoltura in particolare, nel contesto della progettualità dell’organizzazione agricola e nel segno della filiera tutta agricola e tutta italiana, si è svolto oggi ed ha sancito la condivisione di situazioni e prospettive locali, ma non solo. In particolare il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli, ha descritto il progetto Coldiretti e la nuova figura dell’imprenditore agricolo che sta cambiando il vecchio clichè dell’agricoltore: sempre più istruito, spesso laureato, giovane, di frequente con esperienze familiari o di lavoro al di fuori del mondo agricolo e forse anche per questo più propenso a nuove idee, nuovi progetti, alla multifunzionalità aziendale, più aperto al mercato. Altro punto sul quale si è convenuto è quello della sicurezza: sia la sicurezza ambientale e del territorio, par-

ticolarmente critica per le particolari condizioni della rete di canali di bonifica e per i fiumi che delimitano la provincia, messa a dura prova dalla purtroppo ridotta manutenzione agli argini e dai danni provocati dagli animali selvatici, sia la sicurezza rispetto all’incremento di furti in abitazioni e magazzini, in aumento anche nelle campagne, in particolare in alcune aree della provincia. Evidenziato anche il particolare momento climatico che negli ultimi tre anni ha particolarmente segnato le produzioni ferraresi, dalla grande siccità del 2012, all’eccesso di piovosità del 2013 che si sta ripetendo anche in questo 2014, contribuendo a mettere in discussione la redditività dei nostri produttori. Oltre ai saluti di rito Gulinelli ha espresso disponibilità e positività per attività comuni in futuro, come è già stato peraltro fatto nel passato.


COERENZA E TRASPARENZA: INCONTRI TERRITORIALI SUL PROGETTO COLDIRETTI

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Cambia formula e palcoscenico il tradizionale appuntamento con l'Assemblea nazionale dei soci di Coldiretti. Non più un unico incontro estivo al Palalottomatica a Roma, ma una serie di incontri interregionali, più vicini ai territori, nei quali coinvolgere ancora più associati per condividere lo stato dell'arte del nostro progetto, le innovazioni, le prospettive, le opportunità di sviluppo di nuovi filoni della Filiera tutta Agricola e tutta Italiana. Con queste premesse ci apprestiamo quindi ad organizzare il nostro incontro territoriale, fissato per la fine del mese di maggio, a Firenze, insieme ad altre regioni del centro nord. Abbiamo ultimato da poco le consuete assemblee nelle zone e ci apprestiamo all'assemblea provinciale che valuterà sia l'azione sindacale dell'ultimo anno, sia il bilancio economico del nostro sistema Coldiretti, entrambe situazioni dove l'imperativo, ormai da parecchi anni, è quello della trasparenza e della coerenza. Temi

che non sono nè banali, nè scontati, ma che anzi sono la cifra distintiva del nostro modo di essere organizzazione di rappresentanza. Senza tema di smentita possiamo e dobbiamo tutti quanti, dirigenti e soci, affermare l'unicità del nostro progetto, la trasparenza e la condivisione con il territorio, la gestione oculata della Federazione e della società di servizi Impresa Verde, che possono vantare bilanci positivi nonostante i difficili momenti economici, certificati e puntualmente verificati dallo staff di ottimizzatori della Confederazione. Questo ci consente la tranquillità operativa nonostante appunto tempi non facili e le molte incertezze normative e legislative che richiedono il supporto ai soci in modo sempre più professionale ed attento. Ma il cuore della nostra attività è come sempre la capacità di esprimere percorsi e progettualità che possano andare a beneficio delle imprese, dei soci, delle nostre famiglie, ponendo in campo la forza del progetto nazionale calandolo nelle diverse realtà territoriali. Con questo stesso spirito di confronto e di desi-

derio di crescita professionale oltre che di prospettiva di redditività delle imprese agricole, troveremo a Firenze l'occasione per coinvolgere positivamente nunerosi soci, tutti quelli che vorranno e potranno essere presenti in modo da replicare la grande convinzione e forza di una Organizzazione sempre più perno del panorama economico, sociale e culturale italiano, ma anche europeo, articolata in tutto il Paese, coerente nel perseguire obiettivi comuni e nel dare risposte di "sistema " e di rete. Una Coldiretti orgogliosa di rappresentare il Paese vero, le imprese innovative, le idee giovani che innovano le tradizioni e costruiscono opportunità per il futuro. Nelle prossime settimane presso i vostri Uffici di Zona potrete avere ulteriori dettagli e dare la vostra adesione per partecipare all'assemblea nazionale: vi aspettiamo. Luigi Zepponi Direttore Coldiretti Ferrara

SINDACATO

Entro maggio incontri interregionali con tutti i soci. Appuntamento a Firenze


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PARMIGIANO-REGGIANO: SARANNO I GIUDICI A CHIARIRE

SINDACATO

Dopo tante parole, la volontà del Consorzio di agire in sede giudiziaria contro Coldiretti Emilia-Romagna, sarà l'occasione per fare definitivamente chiarezza La prospettata volontà del Consorzio del parmigiano reggiano di promuovere azioni giudiziarie contro il Presidente della Coldiretti dell’Emilia Romagna Mauro Tonello, contro il Direttore Gianluca Lelli e contro uno dei più prestigiosi esponenti del giornalismo italiano, costituisce una grande occasione per fare chiarezza. Sarà finalmente un’autorità giurisdizionale a far luce sul caso dei collegamenti societari del Presidente Alai con gli ungheresi di Magyar produttori di similgrana. La Coldiretti Emilia Romagna ricorda che la finalità principale del Consorzio è quella di vigilare sulla produzione e sul commercio del formaggio, tanto che appare naturale quanto consequenziale che il presidente del Consorzio debba restare lontano da qualsiasi contiguità con chi produce formaggi potenzialmente concorrenziali ed

in grado di confondere il consumatore. A tal fine Coldiretti chiede fin d’ora al Consorzio del Parmigiano reggiano, di condividere la volontà di rendere immediatamente pubblici tutti gli atti processuali, in modo di assicurare ai produttori ed i consumatori la più rapida e veritiera rappresentazione dei fatti. Coldiretti Emilia Romagna si impegna a pubblicare sul proprio sito web tutti gli atti processuali. Confidiamo pienamente – conclude Coldiretti – nell’operato della magistratura, unico potere diffuso e indipendente in questa nostra regione capace di far emergere le responsabilità e gli intrecci ‘innaturali’ di certi vertici economici.

LA MADONNA PELLEGRINA DI FATIMA ARRIVA A COPPARO Un avvenimento molto importante sta per verificarsi a Copparo! Dal 28/04/2014 al 04/05/2014 presso la Chiesa Parrocchiale sarà presente la statua della Madonna Pellegrina di Copparo. Si tratta di una bella e rara occasione di avvicinarsi alla Madonna e in particolare a questa immagine che giungerà direttamente da Fatima. Nel corso di tutta la settimana la chiesa sarà aperta dal mattino alle 8,00 alla sera fino alle 22,00 e chiunque lo desideri vi si può recare per un momento di preghiera. Sarà inoltre predisposto un calendario con l’indicazione di particolari celebrazioni ed in particolare ogni giorno si rifletterà su uno dei misteri di Fatima. I sacerdoti di Copparo hanno pensato di riservare un momento di preghiera specifico per il mondo del lavoro ed in particolare per quello agricolo, fortemente presente nel territorio copparese; la data fissata è il 02/05/2014 alle ore 21,00. Siete tutti invitati a partecipare anche con le vostre famiglie. Per chi lo desideri a breve sarà disponibile il calendario completo della settimana e lo potete richiedere alla Parrocchia di Copparo.


I GIOVANI DI COLDIRETTI IN UDIENZA CON PAPA FRANCESCO

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110 i giovani imprenditori agricoli che mercoledì 5 marzo hanno partecipato all’udienza del Papa in piazza San Pietro, in rappresentanza degli oltre 2.500 imprenditori agricoli di Coldiretti Giovani impresa dell’Emilia Romagna, guidati dalla delegata regionale, Valentina Bosco. All’indomani del lancio della campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro” lanciata il 28 febbraio scorso dalla Caritas con il sostegno dei movimenti cattolici, i rappresentanti di Coldiretti Giovani Impresa dell’E-

milia Romagna con la loro presenza in piazza San Pietro hanno voluto rispondere all’appello del Papa “a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo”. “Noi giovani agricoltori – ha detto Valentina Bosco – sentiamo l’urgenza di stare in prima linea dato anche il grande impegno che in questi anni abbiamo profuso per portare nella società civile il tema del buon cibo, del rispetto dell’ambiente e per il superamento delle ingiustizie”. Per l’occasione, Coldiretti Giovani Impresa dell’Emilia Romagna ha portato in dono a Papa Francesco un orologio montato su un sasso scolpito secondo l’arte canusina, con la riproduzione della

vanga simbolo di Coldiretti e le immagini di sole, grano e acqua, quali elementi essenziali per tutti gli esseri viventi e l’uva e il vino, simboli della gioia di vivere. Al Papa i giovani hanno consegnato anche una pergamena con la “Preghiera del coltivatore” illustrata con la riproduzione del famoso quadro dell’Angelus di Jean François Millet.

GIOVANI IMPRESA: MARIA LETIZIA GARDONI NUOVO DELEGATO NAZIONALE Marchigiana, venticinquenne, rappresenterà i Giovani under 30 di Coldiretti E’ Maria Letizia Gardoni il nuovo leader dei giovani agricoltori italiani. Venticinque anni di Osimo (Ancona) dove coltiva ortaggi con metodo macrobiotico, è stata eletta dall’Assemblea

di Coldiretti Giovani Impresa, composta da rappresentanti provenienti dalle campagne di tutte le Province e Regioni italiane, in rappresentanza di oltre 40mila giovani. La neodelegata, che ha ricevuto le congratulazioni “in diretta” dal nuovo ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, presente all’Assemblea, guiderà un esecutivo nazionale composto per il 50 per cento da donne e per il 50 per cento da uomini

Marco Baldon Segretario Giovani Impresa

GIOVANI IMPRESA

I Giovani dell'Emilia-Romagna hanno partecipato all'udienza in San Pietro donando a Papa Francesco un orologio ed una pergamena


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IL GOVERNO PIÙ GIOVANE E CON PIÙ DONNE ATTESO ALLA PROVA

SINDACALE

Dopo i proclami e le promesse, il nuovo esecutivo di Matteo Renzi deve dimostrare con i fatti il "cambio di passo", anche per settore agroalimentare Il Governo di Matteo Renzi che puo’ contare sul premier piu’ giovane dell’Unione Europea (39 anni) nasce con una età’ media di 48 anni, inferiore di 5 a quello del Governo Letta nel quale l’età anagrafica media al momento della nomina era di 53 anni rispetto ai 64 del Governo Monti che lo aveva preceduto. E’ quanto emerge da una analisi dei giovani della Coldiretti dal quale si evidenzia che il Governo che è nato è piu’ giovane e con la maggiore presenza di donne che alla guida dei Dicasteri rappresentano il 50 per cento. Il nuovo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi (nato l’11 gennaio 1975) è di circa 9 anni più giovane del suo predecessore Enrico Letta (nato il 20 agosto 1966) ed ha trentadue anni in meno di Mario Monti (19 marzo 1943) e trentanove anni in meno di Silvio Berlusconi (29 settembre 1936) che lo hanno preceduto alla guida del Governo, ma soprattutto è l’unico degli attuali leader dei 27 Paesi dell’Unione europea a non aver ancora compiuto i 40 anni. Il nuovo Governo è in sintonia con il Parlamento piu’ giovane della storia repubblicana con una età media dei parlamentari di 48 anni al momento del suo insediamento, con una differenza tra deputati (45 anni) e senatori (53 anni). Nel Governo L'età dei componenti del Governo al momento dell'insediamento

Premier

Monti Letta

Renzi

71

46

39

Compagine ministeriale

64

53

48

Ministro più giovane

57

37

33

Ministro più anziano

76

70

65

Renzi il Ministro più giovane è il ministro delle Riforme: Maria Elena Boschi che ha compiuto 33 anni lo scorso 24 gennaio mentre il più anziano è il ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan di 65 anni. BUON LAVORO A MARTINA ED INTERO ESECUTIVO: AGRICOLTURA IN JOB ACT E' BUONA PREMESSA I migliori auguri di buon lavoro all’intero esecutivo guidato da Matteo Renzi ed in particolare al neoministro delle Politiche Agricole Martina di cui abbiamo avuto già modo di apprezzare passione, capacità ed impegno nel suo ruolo di sottosegretario. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “una buona premessa è stata la scelta di individuare anche l’agricoltura e il cibo tra i sette settori prioritari di intervento del Job Act elaborato dal premier Matteo Renzi”. Un importante riconoscimento del fatto che l’agricoltura e l’alimentazione italiana possiedono quegli elementi di distintività e di valore aggiunto per far tornare a crescere l’Italia nella competizione globale. Su questo obiettivo siamo disponibili - ha concluso Moncalvo - ad offrire tutto il nostro contributo di idee ed esperienze in un momento di cambiamento epocale. A FERRARA È NATO un progetto di vita per ragazzi diversamente abili

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ANTICIPI PAC 2014 PER LE IMPRESE AGRICOLE

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Anche quest’anno, il Sistema Servizi Coldiretti, attraverso la struttura dedicata CreditAgri Italia mette a disposizione delle imprese agricole lo strumento dell’anticipo PAC per soddisfare, almeno in parte, le proprie esigenze di credito a breve. Attraverso la sottoscrizione di appositi accordi con alcuni Istituti Bancari Partner è stato messo a punto e condiviso un modello operativo in grado di favorire l’accesso al credito da parte delle imprese agricole, che potranno così richiedere un finanziamento fino all’importo massimo dell’ 80% del valore dei titoli richiesti nella domanda unica a tassi di assoluto vantaggio ed in ogni caso non da sportello diretto. A questo proposito, ricordiamo che CreditAgri Italia è un Ente di Ga-

ranzia Fidi sottoposto alla Vigilanza della Banca d’Italia in grado di mettere a disposizione delle imprese agricole prodotti e servizi in convenzione con primari Istituti di Credito a tassi e condizioni riservate. In particolare, all’interno dell’offerta di prodotti e soluzioni finanziare, CreditAgri Italia mette a disposizione di tutte le imprese che hanno presentato domanda in Regime di Aiuto Unico, soluzioni in grado di soddisfare tutte le esigenze con risposte in tempi rapidi e a condizioni di particolare favore. In modo semplice e immediato, i titolari delle aziende che decideranno di aderire, potranno richiedere l’anticipazione annuale del premio senza dover attendere l’erogazione da parte dell’Organismo Pagatore. A differenza degli anni passati, tale

Profilo di CreditAgri Italia s.c.p.a. è una Cooperativa di garanzia fidi costituita per offrire assistenza e consulenza tecnico - finanziaria nel settore agricolo, agroalimentare ed agroindustriale. Si occupa in modo specialistico di Credito Agrario e Finanza d’Impresa a vantaggio delle imprese del settore. CreditAgri Italia si compone di una rete di professionisti chiamati a valutare al meglio ogni progetto, fornendo il supporto per una corretta pianificazione degli investimenti a misura di ogni realtà. CreditAgri Italia attraverso la contrattazione con gli Istituti Bancari, Società di Leasing e di factoring, è in grado di mettere a disposizione prodotti e servizi

Profilo del CAA Coldiretti S.r.l Il Centro di Assistenza Agricola Coldiretti (C.A.A. Coldiretti) è una società di capitali costituita dalla Coldiretti autorizzata a svolgere servizi diretti alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale. Il CAA Coldiretti è una struttura specializzata che offre alle aziende agricole servizi orientati alla semplificazione delle procedure e degli adempimenti amministrativi, assistenza nel rapporto con la Pubblica Amministrazione, consulenza per la gestione e lo sviluppo delle attività agricole e si occupa anche di diffondere la conoscenza sulle opportunità di finanziamento alle imprese. Il CAA Coldiretti garantisce servizi alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale attraverso unità lo-

possibilità è stata resa disponibile anche alle Regioni dove sono operativi gli Organismi Pagatori Regionali (OPR) e non solo nei territori dove opera direttamente AGEA. Per maggiori dettagli sulle opportunità rivolgiti direttamente al tuo sportello CAA Coldiretti dove è stata presentata la Domanda Unica Pac. Maggiori informazioni ed approfondimenti presso gli Uffici Territoriali di Creditagri Italia con riferimento al Responsabile Provinciale Alessandro Ballarini, con recapito 0532/979734, oppure consultando i siti: www.emilia-romagna.coldiretti.it, www.creditagri.com e info@creditagri.com

creditizi appositamente pensati per rispondere alle esigenze delle imprese appartenenti al mondo dell’agroalimentare, ai Consorzi Agrari, alle Cooperative ed al settore della pesca e dell’acquacoltura e di tutte le filiere. CreditAgri Italia Consorzio fidi unico nel suo genere, costituisce il più articolato Ente di garanzia fidi italiano operante in agricoltura ed iscritto nell’Elenco Speciale ex art. 107 del Testo Unico Bancario al nr. 19556.0 e soggetto a Vigilanza diretta della Banca d’Italia. Oggi presente in tutte le regioni d’Italia con oltre 70 filiali e oltre 17.000 imprese associate. cali nelle quali opera personale specializzato, aggiornato sulla normativa da applicare, sulle procedure da utilizzare ed in grado di rispondere a tutte le esigenze delle imprese. Attraverso un accordo di collaborazione, il CAA Coldiretti svolge attività di coordinamento dei CAA Coldiretti Regionali (costituiti in alcune Regioni) che partecipano alla rete di società del sistema servizi Coldiretti. E’ convenzionato con gli Organismi Pagatori e le Regioni per l’acquisizione, la conservazione, la custodia e l’aggiornamento del fascicolo aziendale, cartaceo ed elettronico, e per l’accettazione e la registrazione a sistema delle domande di aiuto, nonché delle dichiarazioni presentate dai produttori agricoli.

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Tra i prodotti finanziari di CreditAgri anche l'anticipo PAC


UECOOP

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ELETTI I VERTICI NAZIONALI DI UECOOP: PRESIDENTE GIAMPIETRO LOSAPIO

Gianpietro Losapio di 43 anni impegnato professionalmente da oltre 15 anni nel mondo della cooperazione sociale è stato eletto dall’Assemblea nazionale presidente di UECOOP, l’Unione Europea delle Cooperative che rappresenta oltre 4.000 cooperative che operano in tutti i settori cooperativi (agricoltura, pesca, produzione lavoro, sociale, abitazione, cultura, turismo, sport, ecc.) alla quale fanno capo oltre mezzo milione di soci presenti in tutte le regioni. Losapio - sottolinea UECOOP - ricopre attualmente il ruolo di Presidente della Coop. Soc. Comunità Oasi 2 San Francesco onlus, attiva in Puglia sin dal 1986 e di Direttore del Consorzio nazionale di coop. sociali NOVA onlus, una delle realtà italiane maggiormente impegnate sui temi dell’innovazione nel campo delle politiche sociali e del welfare comunitario. Sposato con due figli ha ricoperto incarichi come fundraiser in primarie organizzazioni nazionali e come project manager di azioni comunitarie, nazionali e regionali sui diversi temi del sociale, con esperienze anche nel campo della gestione di servizi pubblici locali. Rivoluzionare una rappresentanza fatta tutta di quantità, numeri, crescita a tutti i costi, con l’ansia di occupare e coprire spazi per l’auto mantenimento che ha spesso dimenticato i principi alla base della mutualità e della cooperazione” . E’ questo uno degli obiettivi del neo presidente di UECOOP Gianpietro Losapio enunciati al momento dell’elezione nell’ annunciare la promozione di un Codice Etico di autoregolamentazione, ispirato al rigoroso rispetto dei principi costituzionali e normativi alla base della mutualità, sarà la barra cui ancorare l’agire di UE.COOP. L’etica che si chiede alla politica e alla Pubblica Amministrazione deve essere innanzitutto etica di impresa - ha precisato Losapio – nel sottolineare che la brutta cooperazione non ha fatto male a se stessa meno di quanto non ne

abbia fatto al sistema intero”. La cooperazione deve fare dell’innovazione una pillar strategy non semplicemente con l’introduzione di nuove tecnologie ma introducendo nei processi organizzativi un approccio permanente di apertura a ciò che è nuovo, in altre parole - ha precisato Losapio - fare cooperazione deve significare “saper fare cose antiche in modo nuovo”. La cooperazione a cui penso – ha continuato Losapio - è quella che neanche si concepisce al di fuori del rapporto col suo territorio di riferimento e che sa ri-connettersi alle nuove generazioni. Il passaggio dal welfare state al welfare community di questi anni, che ha tagliato del 75 per cento le risorse, si è consumato – ha denunciato Losapio - a suon di tagli del governo centrale, sulla pelle degli enti locali e in ultima grave violenta battuta sulla pelle dei cittadini, in particolare di quelli esclusi e in povertà che sono saliti a 5,8 milioni. Cade di fatto l’universalità dei diritti costituzionalmente sanciti (scuola di qualità, sanità, sicurezza, tutele, assistenza), mentre esistono varchi enormi di spreco e inefficienza dei sistemi, pubblico e privato. Ciascuno dovrà predisporsi a fare la sua parte (Istituzioni pubbliche, mercato, società, non profit) perché il come si sostiene il welfare del futuro sarà la cifra della tenuta del tessuto democratico e del futuro stesso del nostro paese. UE.COOP – ha concluso Losapio - ha il dovere di costruire un pensiero lungo su questo e disegnare possibili scenari per ricostruire il filo della fiducia sociale, senza la quale alcuna attività è possibile (economica, politica, sociale, ecc.).


COOPERAZIONE, PIÙ TRASPARENZA E PIÙ ETICA CON UECOOP

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Introdotto il "codice etico" come bussola per evitare la "malacooperazione"

Purtroppo il vergognoso lavaggio all’aperto dei migranti o il fatto che venga ritenuto eticamente normale che il presidente di un Consorzio partecipi anche indirettamente a società che producono imitazioni del prodotto che dovrebbe tutelare, non sono gli unici casi di mancato rispetto dei valori della coopera-

zione che forse anche per questo nel 2014 vedrà il 20 per cento delle cooperative tagliare il livelli occupazionali, solo il 10 per cento aumentarli e il 70 per cento mantenerli secondo la prima analisi congiunturale dell'Alleanza delle Cooperative (Agci-Confcooperative-Legacoop) sugli ultimi quattro mesi 2013 e il primo quadrimestre di quest'anno. La nascita di UECOOP rappresenta un elemento di discontinuità per rilanciare in Italia un sistema cooperativo che rispetti le regole fondamentali di mutualità, solidarietà e trasparenza al servizio dei soci e della comunità in cui le cooperative operano quotidianamente. Con l’adozione del codice si prevede, tra l’altro, ogni soggetto aderente a UE Coop si impegna a conformare la propria condotta al rispetto dei diritti fondamentali degli individui in conformità con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU, dei lavoratori e dei consumatori, astenendosi dal compiere azioni che possano minare la credibilità, l’etica e l’immagine del movimento cooperativo. In linea con tali precetti UECOOP ha posto il divieto di conferire cariche amministrative o incarichi gestionali a coloro che abbiano riportato condanne definitive o patteggiate con ammissione di colpa, tra l’altro, per reati di mafia o contro la pubblica amministrazione ponendo altresì il divieto di elargire attribuzioni economiche, regali o altre utilità a partiti, movimenti o gruppi politici ovvero a candidati a qualsiasi elezione, per poter concretamente garantire l’indipendenza del movimento cooperativo dalla rappresentanza politica. Il codice etico regolamenta nel segno della trasparenza anche i rapporti con la Pubblica Amministrazione.

UECOOP

E’ crisi etica oltre che economica nella cooperazione italiana, dalla vergogna di Lampedusa con i migranti trattati da una cooperativa di accoglienza come prigionieri di un campo di lavoro del Nordcorea fino al secondo arresto del direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano voluto e riconfermato dal presidente Giuseppe Alai che ammette candidamente di avere propri interessi, attraverso un complesso meccanismo di partecipazione societarie, presso l’impresa ungherese Magyar, produttrice di formaggi di imitazione che fanno concorrenza sleale al Re dei formaggi italiani. E’ quanto è emerso dalla prima Assemblea elettiva della nuova centrale e cooperativa UECOOP a cui aderiscono oltre quattromila cooperative con circa mezzo milione di associati, dalla quale è stato annunciata la presentazione di un libro nero sulla cooperazione, dallo spreco dei finanziamenti pubblici alla vendita dei marchi storici del Made in Italy, dal mancato rispetto dei diritti di soci e lavoratori fino ai guai giudiziari di amministratori e rappresentanti che rimangono sempre al loro posto nel maneggiare anche risorse pubbliche. Una situazione preoccupante che ha portato la nuova centrale cooperativa ad adottare il primo codice etico di autoregolamentazione per guidare tutti i comportamenti delle associate e di quanti sono chiamati a svolgere funzioni dirigenziali nel rispetto dei principi fondatori della cooperazione. L’augurio è che il rigore etico rivendicato da UECOOP sia condiviso anche dalle altre centrali cooperative dimostrando di voler concretamente prendere le distanze da condotte riprovevoli.


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DONNE IMPRESA: L'IMPRENDITORIA IN ROSA SI PRESENTA AL "NAVARRA"

DONNE IMPRESA

Gli incontri di Donne Impresa Ferrara con le studentesse degli ultimi tre anni del ciclo di studi all'Istituto Navarra hanno aperto un ciclo di incontri con la scuola di riferimento del settore agricolo ed alimentare ferrarese Dalla donna impegnata esclusivamente ai lavori della casa ed alla famiglia, oppure al semplice lavoro manuale senza alcun potere decisionale, anche nell’ottica delle famiglie patriarcali delle nostre campagne, alle imprenditrici protagoniste del futuro dell’agricoltura: di questo passaggio culturale e di progresso sociale si è parlato nei due incontri che grazie alla disponibilità della dirigente dell’Istituto di Istruzione Secondaria Vergani Navarra, dott.ssa Roberta Monti, si sono tenuti nelle due sedi del Navarra a Ostellato ed a Malborghetto, rispettivamente lo scorso 5 marzo ed il 13 marzo, coinvolgendo le studentesse dell’ultimo triennio. A Monia Dalla Libera, rappresentante provinciale delle Donne di Coldiretti ed a Melissa Ghirardelli, che cura la segreteria del movimento, il compito principale di raccontare la storia delle donne che in campagna hanno saputo affermare la loro professionalità e capacità, arrivando alla gestione in prima persona delle proprie aziende ed introducendo molto spesso quegli elementi di innovazione che la legge di orientamento e modernizzazione

del settore agricolo ha ripreso e fissato come opportunità per tutte le imprese agricole, aprendole ad una sempre più ampia gamma di attività e di funzioni, ben oltre la “semplice” produzione di beni alimentari, supportate in ciò dal vice direttore della Federazione Riccardo Casotti e dal responsabile del servizio sindacale Stefano Menegatti. Dalla vendita diretta all’agriturismo, alla fattoria didattica, agli agriasili, alla diversificazione colturale e produttiva orientata anche ai cosmetici, ai percorsi salutistici, al riciclo e riutilizzo di prodotti di scarto, al recupero di antiche tradizioni o all’introduzione di sistemi produttivi innovativi, all’uso di tutte le risorse possibili dei fondi comunitari o del sistema di credito, alla ricerca di nuovi mercati, l’elenco delle possibilità che si presentano alle imprese agricole è certamente lungo e richiede sempre più competenze, conoscenze e spirito d’impresa per poter essere anche elemento produttivo di un reddito adeguato, specie in questi anni di crisi, che spesso è anche crisi di idee, di orgoglio, di soffocamento burocratico dello spirito imprendi-

toriale di giovani e di donne, che invece stanno mettendo, letteralmente “in campo” volontà di innovazione che porta risultati importanti. Molto interesse hanno riscosso le testimonianze dirette sul progetto rivolto alle scuole primarie sulla corretta alimentazione e sui prodotti di qualità certificata (DOP e IGP) del nostro territorio e le casistiche aziendali della stessa Monia Dalla Libera e della sua famiglia, che nel corso degli anni hanno investito e strutturato la propria azienda ortofrutticola a Voghiera, introducendo anche la coltura dell’aglio di Voghiera DOP, e di Dario Dolcetti, che al confine tra i comuni di Ostellato e di Migliarino, sta seguendo da alcuni anni la strada della vendita diretta dei prodotti in azienda e la trasformazione di erbe officinali in prodotti di cosmetica naturali, in particolare utilizzando la lavanda per ricavarne olio essenziale, saponi, profumatori ed altro ancora. Altro caso aziendale quello dell’azienda Mariotti di Argenta, che per testimonianza di Barbara Mariotti, ha posto l’accento sulla produzione di uve e di vino “delle sabbie”, venduti direttamente in cantina, nei mercati di Campagna Amica e forniti a diversi ristoranti ed enoteche. Le giornate di incontro presso il Navarra continueranno nelle prossime settimane con argomenti specifici, come la PAC, i piani di sviluppo rurale, la multifunzionalità ed il credito, dedicati a tutti gli studenti delle quinte classi delle due sedi e con un occhio di riguardo alle opportunità per i giovani e le imprese innovative.


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Notizie dal mondo della medicina

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SERVIZIO DI INFORMAZIONE MEDICA SU PREVENZIONE E STILI DI VITA E ALIMENTAZIONE Ogni giovedì mattina, presso il nostro ambulatorio della sede provinciale Coldiretti di Via Bologna, 637 dalle 10 alle 12, sarà presente un medico volontario della LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori) per dare informazioni di tipo medico riguardo corretti comportamenti alimentari, stile di vita, pareri su analisi o prescrizioni, informazioni sui progetti di screening della Regione per prevenzione tumori, ed altre patologie. Sono escluse le vere e proprie visite, si tratta di un colloquio molto professionale con medici di primissimo piano della sanità ferrarese. E’ un servizio gratuito, aperto a tutti i cittadini, soci o non soci di Coldiretti o di LILT. E’ opportuno prendere appuntamento telefonando al nostro centralino (0532/979711), che darà anche l’indicazione del medico presente quella settimana.

MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO: DIECI DOMANDE AL DR. GULLINI

Responsabile Sezione di Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia Digestiva di "Ferrara Day Surgery" 1)Che cosa è la Malattia da reflusso gastro esofageo? Di solito, quando si mangia, il cibo dopo essere stato masticato, viene inghiottito e spinto nell’esofago, che è un organo a forma di tubo, nel quale il cibo passa velocemente per raggiungere lo stomaco e quindi scendere nell’intestino. Si parla di Malattia da reflusso gastroesofageo quando un anormale risalita nell’esofago, di contenuto dello stomaco, provoca una serie di alterazioni infiammatorie ( esofagite), con possibile insorgenza di sintomi. E’ ormai una malattia frequente, ma raramente evolve in maniera pericolosa. 2)A cosa è dovuta? E’ dovuta principalmente all’alterazione del rapporto tra fattori aggressivi, presenti nello stomaco

( acido cloridrico, pepsina, bile, succhi pancreatici ) e fattori protettivi, presenti nell’esofago( buon funzionamento dello sfintere esofageo inferiore che, chiudendo la parte inferiore dell’esofago, di solito impedisce la risalita del contenuto dello stomaco; normale attività motoria esofagea che spinge verso lo stomaco il cibo; presenza di saliva che deterge l’esofago e in parte neutralizza l’acidità; resistenza della mucosa esofagea agli insulti).Concorrono anche fattori genetici, legati al singolo individuo e altre cause quali: masticare poco e male, con inadeguata preparazione del cibo per la digestione; periodi di digiuno prolungato durante la giornata, che facilitano il formarsi nello stomaco di abbondante acido che non viene neutralizzato dalla presenza di cibo; il coricarsi subito dopo i pa-


strico almeno 1 volta al mese e il 7% tutti i giorni. 5)Come si fa la diagnosi? In persone giovani, con sintomi lievi, se si ottiene un miglioramento con la terapia e con la modifica di eventuali comportamenti impropri, non importa eseguire accertamenti invasivi. Invece, se i sintomi persistono o nelle persone adulte, con disturbi “allarme”, quali, disfagia, sanguinamento, perdita di peso, singhiozzo fastidioso, dolore precordiale persistente, è opportuno decidere, con il medico curante, se eseguire una esofagogastroduodenoscopia; in alternativa si può ricorrere allo studio radiologico dell’esofago, che però non ci permette una visione diretta della mucosa e l’esecuzione di eventuali biopsie. In casi particolari, ribelli alla terapia medica e specialmente prima di decidere se intervenire chirurgicamente, si può eseguire la pH metria esofagea della 24 ore, per quantificare il numero e la qualità dei reflussi durante una giornata e la manometria esofagea, per valutare la motilità esofagea. 6)Quale è la terapia. I farmaci di prima scelta sono gli inbitori della secrezione acida ( omeprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo, lansoprazolo e esaprazolo), farmaci efficaci e sicuri, che devono essere usati in modo e tempo appropriato, per evitare l’insorgenza di eventuali, possibili effetti collaterali quali: alterato assorbimento delle vitamine e minerali, induzione di una maggior fragilità ossea, interazioni con altri farmaci, aumentato rischio di infezioni, reazioni di ipersensibilità. A volte la terapia deve essere continuata a lungo. Come per ogni farmaco, l’importante è usarlo quando veramente necessario e per un tempo adeguato; in questo caso i benefici sono sicuramente superiori ai possibili inconvenienti, che però devono essere sempre tenuti presenti e discussi con il proprio medico curante. Può essere utile l’associazione, prima dei pasti, di regolatori della motilità

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Notizie dal mondo della medicina

sti, che rallenta lo svuotamento gastrico; fumare, in quanto la nicotina altera la motilità dell’esofago; essere sovrappeso, in quanto il grasso addominale comprime lo stomaco e ne rallenta lo svuotamento; ingestione di alcuni farmaci quali, fra gli altri: l’aspirina e gli antinfiammatori, il ferro, il cloruro di potassio, i sedativi, i calcioantagonisti, l’alendronato e la “pillola”, che possono interferire sulla motilità esofagea o ledere direttamente, per contatto, la mucosa esofagea. In caso di insorgenza di sintomi è sempre bene discutere con il proprio medico la possibile influenza di eventuali terapie. 3)Che rapporti ci sono con la presenza di una ernia iatale? La presenza di una ernia iatale, cioè di una alterazione anatomica dovuta al rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore, che permette la risalita dello stomaco nella porzione toracica dell’esofago, può favorire il reflusso, ma solo nel 10% dei casi. Pertanto a differenza di quanto comunemente si pensa, la presenza di un’ernia, nella maggior parte dei casi, non provoca sintomi. 4)Quali sono i sintomi più importanti ? Possiamo distinguere sintomi tipici e atipici. Quelli tipici sono: sensazione di risalita di materiale più o meno acido e di un senso di bruciore, dallo stomaco o dalla base dello sterno su, sino alla gola, oppure posteriormente tra le scapole; disfagia o sensazione di difficoltà a deglutire e dolore toracico, simil-anginoso, che a volte può far pensare ad un infarto. La risalita di succhi gastrici dall’esofago al cavo orale può determinare anche altri sintomi “atipici”, quali tosse cronica; raucedine; laringite; bisogno di dover raschiare continuamente la gola; alterazioni del tono della voce, perché il materiale acido può ledere la funzionalità delle corde vocali; eccessiva produzione di saliva; senso di nodo in gola; alitosi; carie dentali e sintomi che assomigliano all’asma, con difficoltà respiratoria. Il 44% degli Americani lamenta bruciore epiga-


SINDACALE

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intestinali (procinetici) , quali il domperidone. Nei casi più lievi può essere sufficiente l’ingestione di antiacidi, associati o meno ai procinetici. 7)Ci sono diete particolari? E’ bene fare pasti piccoli e frequenti, per mantenere sempre “tamponato” l’acido presente nello stomaco. E’ importante evitare il sovrappeso che comporta un notevole aumento del rischio di reflusso. Una perdita di peso in obesi, riduce i sintomi sino del 40%. Il cioccolato, l’alcol, i cibi grassi, il caffè, il te, la coca cola, le bevande gassate, i succhi di agrumi, la menta, le cipolle, il pomodoro e l’aglio, favoriscono il reflusso e vanno evitati 8) Quali sono le modificazioni comportamentali utili? Evitare di fumare e coricarsi dopo i pasti. Masticare bene i cibi. Per impedire, durante la notte il reflusso, sollevare i piedi della testa del letto di circa 20 cm, oppure inserire sotto il materasso appositi cunei. Fare sport, va bene, ma senza sforzi eccessivi che possono indurre una pressione sull’addome e favorire il reflusso.

9) Quando è indicato l’intervento chirurgico? La terapia medica , pur mostrandosi efficace nella maggior parte dei casi, a volte non riesce a migliorare la vita del paziente, specie se si tratta di un reflusso alcalino, oppure richiede dosaggi molto elevati per controllare i sintomi; in questi casi, specialmente in pazienti giovani e nei casi di insorgenza di complicanze del reflusso, quali esofagiti persistenti o il formarsi di un cosiddetto esofago di Barrett, la chirurgia antireflusso, eseguita da un chirurgo esperto, può essere una buona opzione. 10)Quali sono le proposte terapeutiche più recenti, in alternativa all’intervento chirurgico ? Negli ultimi anni sono state proposte tecniche endoscopiche, che si possono eseguire durante una esofagogastroduodenoscopia, che permettono, di ripristinare l’attività dello sfintere esofageo inferiore o di distruggere alterazioni della mucosa esofagea conseguenti al reflusso, senza dover eseguire un vero e proprio intervento chirurgico, ma devono essere ancora ben valutate nella pratica clinica.

COLDIRETTI: STOP ALL'EQUAZIONE ITALIA=MAFIA

Dal caffe’ “Mafiozzo” stile italiano ai sigari “Al Capone”, dalla pasta “Mafia” agli snack “Chilli Mafia”, dall’amaro “Il Padrino” al limoncello “Don Corleone”, dal sugo piccante rosso sangue “Wicked Cosa Nostra” alle spezie “Palermo Mafia shooting”, ma a Bruxelles nella Capitale d’Europa si intingono

addirittura le patatine nella “SauceMaffia e si condisce la pasta con la “SauceMaffioso” mentre in tutto il mondo spopolano i ristoranti e le pizzerie “Cosa Nostra” e “Mafia” e su internet è possibile acquistare il libro di ricette “The mafia cookbook”, comprare caramelle sul portale www.candymafia.com o ricevere i consigli di mamamafiosa (www. mamamafiosa.com) con sottofondo musicale a tema. E’ quanto ha denunciato la Coldiretti che per la prima volta ha censito e mostrato gli esempi piu’ scandalosi di prodotti agroalimentari, venduti in Italia, in Europa e nel mondo, con nomi che richiamano gli episodi, i personaggi e le forme di criminalità organizzata piu’ dolorose ed odiose, che vengono sfruttate per fare business, nell’ambito della presentazione della Fondazione ’“Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, promossa dalla Coldiretti con la Pre-

sidenza del Comitato Scientifico del procuratore Giancarlo Caselli. All’iniziativa sono intervenuti il Ministro della Giustizia Andrea Orlando e quello delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Presidente della Fondazione è lo stesso presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo che ha chiesto “l’intervento delle Istituzioni nazionali e comunitarie per porre fine ad un oltraggio insopportabile” alla vigilia dell’incontro del Santo Padre con le vittime delle mafie il 21 marzo, nella "Giornata della memoria delle vittime innocenti delle mafie" promossa dalla Fondazione "Libera". Siamo di fronte ad uno schiaffo all’immagine dell’Italia sui mercati globali che parte dall’antipasto a base di anacardi in vasetto di vetro commercializzati nel Regno Unito. La confezione di “Chilli Mafia” contiene noccioline aromatizzate al peperoncino e la scritta in etichetta avverte che occorre stare attenti e


lità organizzata come si evidenzia nelle immagini. Ma c’è anche chi sfruttando la fama della saga cinematografica “Il Padrino”, nel paese siciliano che ha tristemente legato il suo nome alla mafia, ha messo in vendita il liquore d’erbe “Don Corleone” a base di miscela d’erbe ed estratti naturali “product in Sicily” o l’amaro “Il Padrino” anch’esso nato da una antica ricetta corleonese per acchiappare qualche turista inconsapevole del dolore provocato dalla criminalità in questi territori. Il marchio “Mafia” viene peraltro usato “a raffica” nella ristorazione internazionale per fare affari come nel caso della catena di ristoranti “La Mafia” diffusa in Spagna che fa mangiare i clienti sotto i murales dei gangsters più sanguinari (da Vito Cascio Ferro a Lucky Luciano, fino ad Al Capone), mentre praticamente ovunque, dal Messico a Sharm El Sheik, dal Minnesota alla Macedonia si trovano ristoranti e

pizzerie “Cosa Nostra” e l’insegna La Camorra Pasta Pizza & Grill si puo’ trovare a La Paz in Peru’. “La nostra ricerca ha consentito di scoprire nel mondo un vero mercato dell’orrore che fa affari su una delle piaghe piu’ dolorose della nostra società”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “anche su questi casi farà luce la neonata Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” con la presidenza del Comitato Scientifico del procuratore Giancarlo Caselli”. L’obiettivo - conclude Moncalvo è quello di fermare comportamenti commerciali inaccettabili che danneggiano l’immagine dell’Italia all’estero, ma soprattutto colpiscono profondamente i tanti italiani che sono stati o sono purtroppo vittima della criminalità organizzata”.

COLDIRETTI LANCIA OSSERVATORIO PER LOTTA CRIMINI AGROALIMENTARE

Giancarlo Caselli presiederà il comitato scientifico. Sarà una Fondazione che metterà sotto controllo il settore per assicurare trasparenza e legalità

Si chiama “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” la nuova Fondazione voluta e costituita da Coldiretti per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, con l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smaschera-

re i comportamenti che si pongono in contrasto con la legalità. Giancarlo Caselli guida il Comitato Scientifico della Fondazione, mentre il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ne è il presidente e al presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara è stata affidata la vice presidenza. La presentazione è avvenuta con la partecipazione dei Ministri della Giustizia Andrea Orlando e delle Politiche Agricole Maurizio Martina, alla vigilia dell’incontro del Santo Padre con le vittime delle mafie in programma il 21 marzo, nella "Giornata della memoria delle vittime innocenti delle mafie" promossa dalla Fondazione "Libera". “E’ un fenomeno- evidenzia il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli, di ritorno dalla presentazione presso la sede nazionale dell’organizzazione - che non riguarda solo certe regioni e certi territorio, ma che ci deve trovare attenti anche in Emilia-Romagna dove,

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SINDACALE

utilizzare “with caution” il prodotto che risulta essere estremamente piccante. Vengono dalla capitale europea di Bruxelles, in Belgio, le salse che servono per insaporire le patatine con la “Sauce Maffia” della Good ‘n Food di Malines contenente una salsa a base di olio di colza, rosso d’uovo, aceto, senape, polvere di cipolla, zucchero e spezie varie mentre la “Sauce Maffioso”, realizzata a Diest, nelle Fiandre, e commercializzata con il marchio The Smiling Cook, è invece a base di spinaci, cipolla, aglio, formaggio emmenthal, pepe rosso e aromi vari. L’oltraggio all’Italia non si ferma al pasto, con il commercio dalla Psc Start S.A. di Blagoevgrad (Bulgaria) del “Caffè Mafiozzo” confezionato in grani in cui l’unica scritta nella nostra lingua che campeggia sulla busta in plastica è: “Lo stile italiano” che purtroppo fa esplicito riferimento alla crimina-


SINDACALE

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secondo il dossier di “Libera Informazione” sulla mafia nella nostra regione, i boss hanno da tempo deciso di investire nell’agro-alimentare e i reati sono “numerosi e trasversali: dalla contraffazione alla sofisticazione dei prodotti, dalle frodi sui finanziamenti pubblici nazionali ed europei, al lavoro nero e al caporalato, dall’abigeato alla macellazione clandestina”. In quanto regione al vertice della produzione alimentare d’eccellenza, la criminalità organizzata è interessata soprattutto ai facili guadagni tramite contraffazioni e sofisticazioni. Secondo il dossier di Libera, la maggior parte dei controlli in Emilia Romagna hanno avuto a che fare con falsi prosciutti di Parma, falso Parmigiano Reggiano e aceto balsamico di Modena contraffatto. E’ tutto il comparto di eccellenza alimentare ad essere duramente minacciato. “Di fronte al luogo comune diffuso all’estero che porta gli stranieri ad assimilare l'Italia alla mafia oltre alla pizza o alla pasta, con la Fondazione ci vogliamo fare carico dell’indignazione del 65 per cento degli italiani che non sopporta che la criminalità organizzata danneggi l'immagine del nostro Paese e che si sente offeso perché ritiene che la gran arte dei cittadini non ha niente a che fare con i criminali, secondo l’indagine Coldiretti /Ixe” ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel precisare che “c’è tuttavia una minoran-

za del 12 per cento che è rassegnata e lo considera normale, visto che l'abbiamo esportata in tutto il mondo, e un 19 per cento che pensa addirittura che faccia parte dell'immaginario collettivo anche grazie film come Il Padrino, La Piovra ed altri”. “Se consideriamo il rilevante flusso commerciale nel settore agroalimentare che pur vantando il marchio Made in Italy, scopriamo in realtà quanto non è trasparente riguardo la composizione dei prodotti, e quindi del danno che si reca ai produttori corretti ed onesti, ed all’inganno nei confronti dei consumatori, se non di vere e proprie azioni truffaldine – continua Gulinelli – soprattutto in un momento così difficile per la nostra economia, dobbiamo poter portare sui mercati il valore aggiunto della trasparenza, ad esempio finalmente con una etichettatura chiara, e rendere noti gli operatori che fingono di produrre Made in Italy, bloccando ogni finanziamento pubblico e pubblicando la lista di chi importa materie prime estere, senza valorizzare la produzione realmente italiana, dal campo alla tavola”. Con l’Osservatorio si intende creare un complesso di controlli che assicuri la più completa informativa ai consumatori, contrastando le contraffazioni e le adulterazioni alimentari, nonchè promuovendo azioni di tutela collettiva e di approfondimento dei fenomeni criminali nel settore agricolo ed agroalimentare.

EMILIA E ROMAGNA, DUE TERRE, DUE CUCINE

Successo per l'Assemblea provinciale dei Pensionati di Coldiretti, con la conversazione su storie, tradizioni e costumi tra Emilia e Romagna "Gustosa" occasione quella offerta dai Pensionati di Coldiretti Ferrara in occasione dell'annuale assemblea all'Ottocento di San Vito, per ripercorre la memoria di tradizioni enogastronomche tra Emilia e Romagna con la conversazione del giornalista Beppe Sangiorgi, ma anche per l'accalorato intervento del vice presidente nazionale di Coldiretti, Mauro Tonello, che ha posto l'attenzione al quadro di rinnovamento della nostra organizzazione seguendo il filo del progetto, l'unico che da anni a tutti i livelli, il mondo agricolo esprime in modo

coerente e compiuto, e che ogni giorni si rinnova per dare opportunità a sempre più imprese, nonostante le molteplici difficoltà di un sistema amministrativo e politico italiano che rende assai difficile "il fare" da parte delle imprese. Nell'occasione è stato anche consegnato un riconocimento al parroco di San Vito, don Isaia da parte del presidente di Federpensionati Ferrara, Alberto Sartori e dello stesso Mauro Tonello.


IL PROGETTO ZEOLIFE

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Il progetto ZeoLIFE è concepito per testare un innovativo ciclo integrato delle zeolititi, avente lo scopo di diminuire l'apporto di fertilizzanti azotati e di acqua irrigua in agricoltura, con conseguente riduzione dell'inquinamento da nitrati e dell'uso eccessivo delle risorse idriche. Le zeolititi naturali sono rocce contenenti più del 50% di zeoliti, minerali con elevata e selettiva capacità di scambio cationico. Le zeolititi italiane utilizzate, naturalmente ricche di potassio e acqua, sono in grado di catturare l'ammonio (NH4+) dalle soluzioni e vengono "caricate" grazie al contatto con liquami suini in un apposito prototipo; sparse in giusta quantità nei campi agricoli, esse agiscono come un fertilizzante a lento rilascio. Esse non risentono del dilavamento da parte delle piogge, ma cedono i nutrienti solo a contatto con le radici delle piante, evitandone la dispersione nel sistema idrico superficiale e migliorando la resa produttiva. La correzione dei terreni agricoli con zeolitite è anche utile per contrastare i fenomeni di desertificazione causati da cambiamenti climatici ed eccessivo sfruttamento del suolo. Gli scambi chimici che si innescano con gli acidi humici permettono la solubilizzazione dei fosfati, principali responsabili della formazione di croste dure che impediscono la percolazione dell'acqua nel suolo. Il progetto prevede la sperimentazione in campo aperto per due anni di coltivazione. La zeolitite caricata ad NH4+ è addizionata a parcelle sperimentali di terreno agricolo, in cui verrà effettuata la massima riduzione di fertilizzante ed acqua irrigua. Altre parcelle sono trattate con zeolitite allo stato naturale, con riduzioni di fertilizzazione ed irrigazione intermedie tra quelle previste per le parcelle addizionate con zeolitite carica e le parcelle di controllo, coltivate in modo tradizionale. Finanziato dalla comunità europea, ZeoLIFE terminerà nel Febbraio 2015. Capofila del progetto, il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara si occupa della gestione manageriale del progetto, della analisi dei suoli, delle acque e del liquame suino e delle prove sperimentali in laboratorio di caricamento delle zeolititi. Partner beneficiari sono l’Università di Modena, che effettua la caratterizzazione mineralogica dei

suoli e delle zeolititi sia naturali che caricate; la Provincia di Ferrara, che provvede al monitoraggio della qualità delle acque in uscita dal campo sperimentale e dei canali adiacenti ed effettua il bilancio idro-geochimico; il Centro Ricerche e Servizi Ambientali CRSA-Medingegneria, che progetta e gestisce il prototipo per il caricamento della zeolitite e le prove sperimentali in serra ed in campo aperto; il Consorzio Universitario per la Ricerca Socio-economica e per l’Ambiente (CURSA), che provvede alla valutazione economica del metodo e del suo impatto ambientale; l’Ente di Gestione per i Parchi e le Biodiversità della Regione Emilia-Romagna, che si occupa della divulgazione del progetto e dei suoi risultati presso tutti gli Enti interessati del comparto agricolo e zootecnico, oltre che presso Enti di gestione del territorio. I principali risultati attesi da questo progetto sono:

• Un risparmio minimo del 30-40% di fertilizzanti sintetici e nell’acqua di irrigazione, mantenendo la produzione inalterata o addirittura in aumento. Più precisamente, si prevede di applicare una riduzione del 50% del quantitativo di fertilizzanti correggendo i terreni agricoli con 5-15 Kg/m2 (a seconda della granulometria del terreno) di zeolitite caricata ad NH4+. Contemporaneamente è prevista una riduzione del 20-30% del contenuto di NH4+ nel liquame suino, che ne permetterà un migliore smaltimento e il riutilizzo entro i limiti di legge. • La riduzione dell’inquinamento da nitrati nell'acqua delle falde e nelle acque superficiali, dovute alla riduzione della fertilizzazione chimica in agricoltura e del contenuto NH4+ nel liquame animale. • Un miglioramento delle caratteristiche del suolo dovuto all’aggiunta di zeolitite naturale. Ciò porta infatti ad un miglioramento della aerazione del suolo, della ritenzione idrica e delle riserve di nutrienti, permettendo così una buona produzione persino durante i periodi di siccità e/o di forti piogge.

Innovazione

Il ciclo integrato delle zeoliti come soluzione al problema dell'inquinamento da nitrati e per il risparmio idrico in agricoltura


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ADDIZIONALE TASI-I.M.U.

FISCALE

E’ operativa la disposizione che consente ai Comuni per l’anno 2014 di elevare l’aliquota massima TASI dallo 0.25% allo 0.33%. E’ stata infatti prevista una maggiorazione dell’0.08% applicabile a scelta del Comune come addizionale IMU oppure Tasi. Se i Comuni sceglieranno di applicare l’addizionale all’IMU, potranno essere soggetti anche i terreni agricoli, mentre non lo saranno i fabbricati rurali stru-

mentali che com’è noto sono esenti dall’IMU già a partire dal 2013. Se i Comuni sceglieranno di applicare l’addizionale alla Tasi, potranno essere colpiti i fabbricati rurali strumentali e non i terreni agricoli. Comunque sia la legge impone ai Comuni di quantificare il maggior gettito previsto dall’applicazione dell’addizionale e destinarlo al finanziamento delle detrazione sull’abitazione prin-

cipale da applicare per ridurre la TASI appunto sull’abitazione principale. I Comuni dovranno tenere presente che l’adozione della addizionale TASI o IMU se applicata all’abitazione principale e pertinenze non dovrà gravare sui contribuenti di più rispetto a quanto pagato di IMU nel 2012. Ai Comuni dunque l’arduo compito di definire l'invarianza di carico fiscale!

TASI: CONFERMATA ESENZIONE PER I TERRENI AGRICOLI Il D.L. 16, attualmente in corso di conversione in legge, ha introdotto la possibilità per i Comuni di elevare l’aliquota T.A.S.I. 2014 dell’0,08%. La TASI è una nuova imposta, dovuta per l’anno 2014 e definita come imposta sui servizi indivisibili che colpisce i fabbricati, compresi i fabbricati rurali strumentali, e le aree scoperte. Nella precedente formulazione del presupposto

impositivo, la norma poteva dare adito ad interpretazioni tali da far ritenere, che la TASI, potesse essere applicata anche ai terreni agricoli e aree edificabili utilizzate in ambito agricolo. La nuova previsione normativa non lascia spazio ad interpretazioni: i terreni agricoli e le aree edificabili utilizzate da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali sono esenti dalla TASI.

P.O.S. L'OBBLIGO SLITTA AL 30 GIUGNO 2014 Per i soggetti che fanno la vendita diretta, c’è un rinvio rispetto all’adozione del terminale P.O.S. necessario per consentire ai consumati di scegliere se effettuare il pagamento elettronici tramite le carte di debito. E’ infatti previsto che la normativa entri in vigore dal 30 giugno prossimo per: - le imprese che effettuano attività o di vendita di prodotti o di prestazione di servizi, - lavoratori autonomi e professionisti Al momento non sono stati previsti esoneri dimensionali o per attività particolari. Ida Dalla Libera Capo Area Fiscale

Il 9 Dicembre 2013 Marco Ferrari si è laureato presso la Facoltà di Economia dell 'Università di Ferrara in "Economia, Mercati e Management" La redazione si complimenta


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CAMPAGNA AMICA

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IN SALUTE CON LA PREVENZIONE, ACCORDO COLDIRETTI - LILT Iniziative per sensibilizzare ai corretti stili di vita e di comportamento: con questa premessa già dallo scorso anno Coldiretti, tramite la Fondazione Campagna Amica ha iniziato una collaborazione con la più antica Associazione italiana per la lotta ai tumori e per corretti stili di vita, ovvero con LILT, la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori. A Ferrara, come attività continuativa, oltre a diversi momenti di incontro ed alla pubblicazione sull'Aratro di notizie ed informazioni medico-sceintifiche, da qualche settimana è stato aperto uno sportello informativo ed in occasione della XIII edizione della "settimana nazionale della prevenzione" tra il 16 ed il 23 marzo, sono stati realizzati due spettacoli teatrali con degustazioni di prodotti della filiera agricola italiana, per imparare a prevenire con gusto. Un evento che ha come obiettivo di informare correttamente, sensibilizzare e rendere tutti consapevoli che la prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace per i vincere le malattie. Con questa iniziativa Campagna Amica e Lilt vogliono promuovere, sostenere e sviluppare iniziative di divulgazione sull’agricoltura etica e sulla dieta mediterranea, che consentano un corretto stile di vita e concorrano alla prevenzione delle patologie tumorali. Se è vero infatti – evidenzia Coldiretti - che il 34 per cento delle neoplasie ha cause nella scorretta alimentazione, è altresì vero che una dieta corretta e ricca di principi nutritivi

genuini come quella mediterranea porta ad un drastico calo dell’incidenza di queste malattie, come anche del diabete e delle patologie

ening sulle principali patologie oncologiche, ma anche su corretta alimentazione e stili di vita (previa prenotazione al numero telefonico

cardiovascolari. L’olio extravergine d’oliva spremuto a freddo, per esempio, contiene delle molecole chiamate fenoli complessi che alcuni studi pubblicati hanno dimostrato essere soppressori dell’eccessiva espressione di oncogeni nelle cellule umane del cancro del seno. Si è dimostrata anche un’azione preventiva contro lo sviluppo del cancro del colon, grazie alla presenza di idrossitirosolo. A Ferrara le iniziative messe in campo da Campagna Amica e LILT vedono la possibilità di accedere ad un servizio informativo curato da medici volontari di LILT, presso la sede provinciale di Coldiretti in via Bologna, 637, ogni giovedì mattina, dalle 10 alle 12, aperto a tutti i cittadini interessati, dove affrontare dubbi e problematiche in tema di scre-

0532/979711, servizi provinciali). Come ulteriore momento di sensibilizzazione domenica 16 marzo e martedì 18 marzo, rispettivamente a Copparo, al Teatro De Micheli ed a Ferrara, alla Sala Estense, è stato rappresentato lo spettacolo “con degustazione” Eyes Wine Shot, incontro ad ingresso gratuito con tutti i cittadini, per affrontare in modo ironico e divertente il tema del buon cibo come fondamento della vera felicità, con un approfondimento sul vino e sulla dieta mediterranea, in forma di rappresentazione teatrale preceduta da assaggi di prodotti e vino del nostro territorio a cura di Campagna Amica. Protagonisti gli attori ferraresi Giuseppe Gandini e Gianantonio Martinoni.


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La scadenza è fissata per il 15 maggio 2014 e poche sono le novità introdotte in questo anno "transitorio" che ci traghetterà nella nuova programmazione; vediamo la storia di questa riforma visto che ormai è in dirittura di arrivo lasciando il posto ad una nuova riforma che coprirà le prossime annualità ancora in via di definizione . Con la Riforma Fischler della PAC del 2003 è stata introdotta una modalità di sostegno diretto al reddito degli agricoltori: il Regime di Pagamento Unico, conosciuto anche come Domanda Unica, finanziato, ai sensi del Reg. (CE) n. 1290/2005, tramite il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) e normato dal Reg. (CE) n. 73/2009. Concretamente, ogni agricoltore che accede al Regime di Pagamento Unico non è più legato alla coltura di determinati prodotti, ma riceve un aiuto in base alla superficie di terreno destinata all’attività agricola, alla condizione che vengano garantiti il rispetto delle buone condizioni agronomiche e ambientali e i criteri di condizionalità. Per ogni ettaro di superficie aziendale viene riconosciuto un diritto all’aiuto (in termini economici), detto titolo, maturato negli anni di riferimento e che oggi risiede nel registro titoli di ogni azienda; questo sistema ha introdotto quindi il cosiddetto "disaccoppiamento" degli aiuti (beneficio economico indipendente dalla produzione) limitando solo ad alcuni aiuti specifici il premio legato alla produzione, al fine di salvaguardare produzioni particolari ed evitare fenomeni di abbandono, permettendo agli agricoltori di produrre in base alla domanda di mercato, attivando la promozione di un’ agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, semplificando l’applicazione della PAC per agricoltori. Quindi gli unici requisiti per poter accedere alla domanda unica rimangono i seguenti : • essere in possesso di titoli e/o avere i requisiti per accedere ai premi dell'art. 68

• possedere un fascicolo aziendale • dichiarare una superficie ammissibile su cui poter applicare i propri titoli ( è ammissibile qualsiasi superficie agricola dell’azienda ) • rispettare i criteri di condizionalità oltre a mantenere buone condizioni agronomiche e ambientali Per quanto riguarda la richiesta dei premi aggiuntivi relativi all’art.68, anche per il 2014 rimangono in vigore tutti i pagamenti al miglioramento delle qualità attivati gli anni precedenti nei seguenti settori, con l’aggiunta per quest’anno del premio relativo alla patata da trasformazione oppure per consumo fresco DOP / IGT prodotta nelle aree evocate del bolognese: • patata da trasformazione utilizzando un minimo di semente dettagliata in base al calibro utilizzato e solamente per alcune varietà definite in uno specifico elenco (i dettagli li troverete nei nostri uffici di zona); • barbabietola da zucchero che aumenta a 500 € l’aiuto ad ettaro (utilizzando sementi certificate, di varietà riconosciute, con un minimo di sementi per ettaro pari a 120.000); • coperture dei rischi da avversità atmosferiche sui raccolti “polizze assicurative collettive” stipulate attraverso i consorzi di difesa (a tal proposito diventa importante ricordare che per avere diritto al contributo relativo all’art. 68, la polizza va sempre pagata entro i termini fissati dai Consorzi di Difesa pena il decadimento del riconoscimento di tale aiuto); • carni bovine ed ovicaprine (macellazioni secondo un programma di etichettatura certificata delle carni); • piante ornamentali ; • avvicendamento biennale dei cereali (solamente per la regioni centro-meridionali); • olio d’oliva ; • latte ; • tabacco ;

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DOMANDA UNICA 2014: SCADENZA AL 15 MAGGIO


L’importo del pagamento è proporzionale ai titoli di cui si ha diritto e per quest’anno non sono ancora stati definiti i tagli relativi alla disciplina finanziaria che saranno applicati. TERMINI PER LA PRESENTAZIONE PER L’ANNO 2014 ATTRAVERSO I NOSTRI UFFICI CAA • domanda iniziale: 15/05/2014 (scadenza effettiva ai sensi dell’art. 11, par. 2 del Reg. CE 1122/09); • domanda di rettifica anche in aumento: 31/05/2014 (articolo 14 del Reg. CE 1122/09); • domanda tardiva: 10/06/2014 (articolo 14 e 23 del Reg. CE 1122/09);

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• domanda di rettifica in diminuzione: prima dell’eventuale estrazione a campione (prevista indicativamente per metà giugno 2014), per le domande non campionate prima dell’avvio delle attività di controllo/correttiva, indicativamente 04 settembre 2014 (articolo 25 e 73 del Reg. CE 1122/09); • domanda di revoca totale: in qualsiasi momento a meno dell’avvenuta comunicazione di irregolarità o controlli in loco (articolo 25 del Reg. CE 1122/09). Per quanto riguarda la nuova programmazione della PAC 2015/2020 stiamo continuando i nostri incontri territoriali per dare una lettura insieme agli associati dei nuovi meccanismi che saranno dettagliati e definiti con l’uscita dei regolamenti applicativi , ma solo quando verranno prese le decisioni fondamentali che serviranno per capire con precisione il panorama che la Nuova PAC ci riserverà nei prossimi anni riusciremo a comunicarle a tutti; tali decisioni lo Stato Membro dovrà prenderle entro il 01 agosto 2014 e fino a tale data è potrebbe essere azzardato e fuorviante entrare nel dettaglio delle situazioni . Alessandra Mariotti Responsabile Provinciale CAA Coldiretti

PIANO NAZIONALE SULL'USO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI IN AGRICOLTURA Il cosiddetto P.A.N. nasce da una serie di regolamenti conseguenti tra di loro che riguardano l’immissione in commercio (Reg. UE 1707/2009), l’uso sostenibile ( Reg. UE 28/2009 ) ed i residui negli alimenti ( Reg. UE 396/2005 ) dei prodotti fitosanitari utilizzati in agricoltura, con l’obbiettivo dell’armonizzazione della libera circolazione delle merci all’interno del mercato europeo evitando che si creino dei vantaggi competitivi tra gli Stati, fornendo identici standard di sicurezza di salute per l’uomo e l’ambiente . Su questo percorso nasce il Pia-

no Azione Nazionale approvato con decreto il 22/01/2014 ed entrato in vigore dal 13/02/2014. Quali sono i settori dove vengono apportate novità con l’entrata in vigore del PAN ? Formazione utilizzatori – distributori – consulenti di prodotti fitosanitari Controllo delle macchine irroratrici Misure per la manipolazione e lo stoccaggio Difesa integrata e agricoltura biologica. Formazione utilizzatori, distributori consulenti di pro-

dotti fitosanitari I prodotti fitosanitari non saranno più classificati nel modo in cui li conosciamo , ma saranno suddivisi in due categorie , prodotti ad uso professionale e non professionale (utilizzi amatoriali con prodotti venduti nei centri specializzati per il giardinaggio). Gli utilizzatori professionali sprovvisti di patentino dovranno seguire un corso di formazione di 20 ore, mentre per il rinnovo le ore di formazione scendono a 12; rimarrà comunque valida l’autorizzazione (patentino) per 5 anni; gli utilizzatori che hanno un titolo di studio che fino


Misure per la manipolazione e lo stoccaggio a) stoccaggio dei prodotti fitosa-

nitari in ambiente - chiuso (con appositi cartelli di pericolo) e accessibile solo agli utilizzatori - ad uso esclusivo (no attrezzi, alimenti, mangimi - solo concimi e contenitori vuoti o prodotti scaduti) - con un sistema di raccolta di eventuali sversamenti (sistema di contenimento che eviti che i prodotti, le acque di lavaggio o rifiuti contaminino l’ambiente, le acque o la rete fognaria) e di materiale per raccogliere le perdite - con ricambio d’aria protetto - asciutto, riparato da acqua e luce solare - con ripiani di materiale non as-

sorbente e senza spigoli taglienti - con strumenti per dosare i prodotti e numeri di emergenza b) manipolazione, diluizione e miscela dei prodotti fitosanitari prima dell'applicazione c) manipolazione degli imballaggi e delle rimanenze di prodotti fitosanitari d) smaltimento dopo l'applicazione delle miscele rimanenti nei serbatoi e) pulizia dopo l'applicazione delle attrezzature impiegate f) recupero o smaltimento delle rimanenze dei prodotti fitosanitari e dei relativi imballaggi

Difesa integrata e agricoltura biologica La difesa integrata obbligatoria per tutte le aziende è intesa nella conoscenza e nel disporre in azienda dei : - dati meteo - bollettini provinciali scaricabili da sito della Provincia Settore Agricoltura http://www.provincia.fe.it - soglie di intervento da etichetta - materiale informativo e manuali - strategie anti-resistenza - risultati delle rete di monitoraggio Tale difesa integrata obbligatoria non prevede ne concessione di aiuti, ne limitazioni relative ai prodotti impiegabili in azienda . Diversa invece la difesa integrata volontaria dove l’azienda che “volontariamente” decide di intraprendere una azione di lotta integrata oppure biologica, che può essere abbinata al ricevimenti di aiuti per tali interventi, dovendo però rispettare i disciplinari di produzione e vincolandosi a : - limitazioni nei prodotti utilizzabili - limitazioni nel numero degli interventi - obbligo di applicare soluzioni antiresistenza - alcune soglie di intervento - alcuni monitoraggi Si rimanda eventualmente a raccogliere approfondimenti se lo ritenete necessario nei nostri uffici di zona Coldiretti. Alessandra Mariotti Responsabile Provinciale CAA Coldiretti

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ad oggi li esentava dalla formazione, dal 26/11/2015 invece dovranno in sede di rinnovo partecipare comunque alle ore di formazione. I distributori dei prodotti fitosanitari dovranno invece partecipare ad un corso di formazione di 25 ore per il rilascio di una nuova autorizzazione ed ad un corso di 12 ore per il rinnovo della stessa; anche per i distributori la validità dei patentini alla vendita sarà di 5 anni. La persona autorizzata alla vendita non potrà effettuare ed essere formata anche per la consulenza. I consulenti per essere autorizzati ad svolgere il lavoro di consulente tecnico dovranno partecipare ad un corso di 25 ore per il rilascio dell’autorizzazione alla consulenza, che avrà anche in questo caso una validità di 5 anni e che dovrà essere rinnovata con la partecipazione ad un corso di formazione di 12 ore . Controllo delle macchine irroratrici Le irroratrici impiegate per la distribuzione dei prodotti fitosanitari avranno l’obbligo entro 12 mesi dal 26/11/2014 di ricevere la certificazione di taratura (regolazione strumentale) effettuata e certificata dai centri autorizzati con cadenza quinquennale per le irroratrici aziendali e biennale per quelle dei conto terzisti; previsto anche un controllo funzionale della singole parti meccaniche effettuato direttamente dall’utilizzatore dell’impianto per verificarne il corretto funzionamento annuale.


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MERCATINO Gli annunci sono gratuiti. Contattate la redazione dell’Aratro. Servizio riservato ai soci. Si prega avvertire quando non più validi.

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rienza lavorativa in azienda agricola familiare. tel ore pasti 331/1211850 Manuele. L/20 Disponibile a eseguire vari lavori come semina (tutte le colture), sarchiatura, concimazione, preparazione terreno, livellatura terreni, diserbo, trattamenti, aratura, ripperatura, estirpatura, concimazione, trinciatura fossi, pressatura e raccolta. Tel. 348/8520788 Giampietro L/21 Cerco ruote strette posteriori complete di cerchio e flangia per trattrice Fiat 640. Tel ore serali 347/4126147 (Matteo). M/1 Vendo vibrocoltivatore Schiroli; fresa multipla Comas con 3 gruppi fresanti, spandiconcime da m 1,65, riduttore, albero cardano; materiale per irrigazione: pompa Tinti mod. 656, n. 30 tubi zincati diametro 80, irrigatore Sime tipo "big river", cavalletto 4 piedi 80/80/ZS, 6 minirrigatori Ibis a settore con cavalletto; motocoltivatore carrellato Pasquali. Tel. 335/5456977. M/2 Vendo sarchio Rossetto. Tel. 338/8533946 M/3 Cerco trattore Fiat 100/90 oppure 110/90. Tel. 347/9761892 M/4 vendo atomizzatorre agro top 1500, acciao inox, pompa comet, apparato distributore a torretta, euro 4.000, tel. 335/5374631 N/1 Vendo 2 cisterne in cemento da vino, capacità 20 q l'una. Tel. ore pasti se interessati all'acquisto 0532/832019 (Lino) N/3 Vendo rimorchio agricolo, portata 80 q, con impianto frenatura ad


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in dotazione, n. 6 zavorre kg 40 l'una in dotazione, anno immatricolazione 2004, ore lavorate 2339, (optional n. 4 gomme strette P: 8.3-42, A: 8.3/828, n. 2 gabbie). Per informazioni cell. 347/4009797 Q/5 Vendo rotante Maschio mod. Daino DS 2500 m 2,5; frangizolle m 2,5; estirpatore (stirpone) m 2,30; ruote strette complete di flangia (P: 8.3-42, A: 8.3/8-28); pompa Amiad inizione per fertirrigazione; gabbie n. 2. Per informazioni cell. 347/4009797. Q/6 Vendo trattrice Caterpillar D4D, completo di ruspa Angledozer + aratro Schiavina bivomere 14 q; spandiconcine Lely 500; erpice rotante Emi comp0leto gabbia rulli paker; fitobox nuovo; 2 rimorchi 50 q, uno fisso e uno ribaltabile. Tel. 347/5515137 Q/7 Cerco rullo a gabbie (non Parker) da 3 metri in buone condizioni, possibilmente di marca Moreni. Tel ore pasti 0533/601715 (Edmondo). Q/8 per riordino dotazione attrezzatura agricola causa terremoto del 2012, az. Agricola alto ferrarese, vende la seguente attrezzatura usata: fresa marca Dondi metri 2,70 con rullo a spuntoni, mezze gabbie per trattore tipo OM 850, gruppo aspirante per botte da liquame marca Garda, falciacondizionatrice Khun f 202 portata, motofalciatrice carrellata BCS, ranghinatore a 3 ruote Fort, botte diserbo Toselli da 20 q.Li con barra da 16 m. idraulica, gruppo irrigazione iscritto Uma motore Fiat 160 cv, pompa Caprari 3 giranti, trattore OM 850 2 rm con muletto e pinza per rotoballe altezza 5.20 M e guida retroversa, ranghinatore stellare a 5 stelle da sistemare, palo solleva attrezzi. Per contatti telefonare al 3356147066 Q/9 Cerco: estirpatore, 9 ancore, larghezza lavoro 2.30/2.50 mt circa; FIAT 315 normale. Tel. 347/9761892 Q/10 Ragazzo diplomato perito agrario cerca lavoro in azienda agricola, munito di patente B, patentino per acquisto ed utilizzo fitosanitari, patentino uso carrelli elevatori e muletti, disponibile per qualsiasi lavoro. Tel. cell. 338/9281190.

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aria, gemellato e non ribaltabile. Tel. ore pasti 0533/600097 (Vanni) O/1 Vendo estirpatore combinato Comas (Schiavina) m 2,5; istrice (macinalotti) Zucchi m 2,5, peso 30 q; aratro carrellato bivomere Comas (Schiavina); spandiconcime Lely con rialzo; distanziali ruote posteriori per Fiat 640 e simili. Il tutto in ottimo stato. Tel. ore serali 349/7333097 O/2 Vendo 1 atomizzatore Caffini 16 q, alto/basso volume; 1 carro raccolta Candi Jolly, con motore Lombardini a benzina e compressore ad aria; 1 carro raccolta porta bins; impianto di irrigazione fisso sopra chioma (copre 2,5 ha) completo di 90 getti e con filtro a calza, il tutto in buono stato. Tel. a Giampietro 348/8520788. O/3 Vendo n. 30 archi per tunnel serra, m 50 x5 Tel. 328/8675342 O/4 Vendo rotante Maschio m 2,5; spandiconcime q 6; elevatore idraulico 3 movimenti con forche pieghevoli; frangizolle m 2,5; botte diserbo 600 l; estirpatore; gabbie (2); livella; trincia; pompia Amiad per fertirrigazione. Per informazioni cell. 347/4009797 O/5 Vendo terreno agricolo ha 5,00, localitĂ Ripapersico di Portomaggiore, adiacente strada statale 16. Ottima posizione per vendita diretta. Tel. 333/2676794 O/6 Cerco trattore cingolato per frutteto, da 50/69 cavalli, 4 coppie di distributori idraulici, larghezza m 1,30. Per offerte contattare Tullio al cell. 347/1030145. O/7 Vendita macchine agricole: trattrice Caterpillar D4D; Caterpillar D6B 44/A; Fiat 415 DT; Fiat 600 DT 12; Motofalciatrice Laverda MF 4; Motocoltivatrice Valpadana VMC 14 WL. Tel. 347/5515137 O/8 Cerco trattore Fiat 40/60 cv, oppure 60/80 cv, no 4 ruote motrici; erpice rotante m 2,5. Tel. 347/9761892 O/9 Cerco trivella con punta diametro 50 / 60 cm con invertitore Telefonare 347/5817369 P/1 Vendo muletto Cavagion con protezione a norma (certificata sul libretto), montato su trattore International 624 con invertitore. Tel. 347/2708066 P/2 Vendo impianto di irrigazione soprachioma per frutteto completo di gomme, getti, valvole, per una superficie di 3 ettari. tubi lunghi 300 m, in


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NOTIZIE EPACA

EPACA

VARIAZIONI SU POSIZIONI PREVIDENZIALI AGRICOLE AUTONOME Si ricorda agli associati che il termine ultimo per presentare all’INPS variazioni riguardanti le proprie posizioni previdenziali CD/CM e IAP, è fissato a 90 giorni dalla decorrenza della variazione stessa, così come stabilito dalla L. 233/90. Per variazioni si intendono quelle relative all’estensione del terreno, alle colture praticate, alle unità attive da iscrivere o da cancellare. Le domande,da presentare tramite gli uffici del patronato EPACA, dovranno essere firmate dal titolare d’azienda e corredate di tutta la documentazione necessaria: copie dei rogiti di acquisto o vendita del terreno o dei relativi contratti di affitto, variazione colturale, attestazioni provanti l’inizio o la cessazione di attività lavorativa delle unità attive. Sottolineiamo l’importanza di questi adempimenti, dai quali possono derivare variazioni che incidono sul reddito agrario dei terreni condotti e pertanto sulla fascia contributiva di appartenenza delle aziende, oltre che sul numero delle unità attive iscritte ai fini del versamento dei contributi: una segnalazione mancata o tardiva può determinare inadempienza contributiva, con maggiorazione di interessi e somme aggiuntive su carichi pregressi. MALATTIE PROFESSIONALI AGRICOLE A seguito di diverse sentenze della Corte di Cassazione e di specifiche disposizioni di legge, è stata ampliata la tabella delle malattie professionali riconoscibili dall’INAIL anche in ambito agricolo. Il riconoscimento della malattia professionale può dare origine, come per gli infortuni, ad una indennità giornaliera per astensione temporanea assoluta dal lavoro, e al riconoscimento di postumi permanenti indennizzabili in capitale o, se superiori ad un grado percentuale del 15%, alla costituzione di una rendita mensile. Ci sembra opportuno evidenziare di seguito alcune

malattie professionali piuttosto frequenti in agricoltura (ma anche in altri ambiti lavorativi) per le quali è possibile effettuare richiesta all’INAIL di indennizzo; coloro che ritengono di poter essere nelle condizioni per richiedere il beneficio potranno rivolgersi all’ufficio zona Coldiretti più vicino per la valutazione, anche attraverso una consulenza medica completamente gratuita. TUNNEL CARPALE La sindrome del tunnel carpale viene riconosciuta come malattia professionale nei confronti di coloro che sono impegnati in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza: è il caso, ad esempio, di coloro che sono impegnati nella potatura ovvero coloro che svolgono l’attività di mungitura senza l’ausilio di mezzi tecnici. Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. DIMINUZIONE DELLA CAPACITA’ UDITIVA I lavoratori che sono affetti da ipoacusia percettiva bilaterale simmetrica per essere stati esposti a lavorazioni rumorose nell’industria, nei trasporti o in agricoltura hanno diritto alla richiesta di indennizzo per il riconoscimento della malattia professionale: a titolo esemplificativo, in ambito agricolo, è una patologia che colpisce frequentemente i trattoristi o coloro che, comunque, utilizzano in modo frequente macchinari piuttosto rumorosi. Può essere richiesto l’indennizzo entro 4 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. ERNIE E PROTUSIONI DISCALI DELLA COLONNA LOMBO SACRALE I lavoratori affetti da patologie della colonna lombo sacrale, per avere svolto lavorazioni quali conduzione abituale di trattori agricoli, movimentazioni manuali di

Nozze di platino per Secondo Bentivoglio e Francesca Gallerani Festeggiate lo scorso 25 ottobre a Maiero nozze di platino. A resistere per quasi tre generazioni, tra figli, nipoti e pronipoti, è la coppa nuziale formata da Secondo Bentivoglio e Francesca Gallerani. Nonostante l’incredibile traguardo, i due coniugi hanno deciso di trascorrere l’anniversario in famiglia, attorniati dall’affetto dei figli Mara e Moreno, nonché dei nipoti Michele e Carlotta. Se non si tratta di un record poco ci manca: l’amore non ha barriere di spazio, ma nemmeno di tempo come in questo fulgido e splendente esempio di vita trascorsa insieme.


appoggio prolungato del ginocchio e le meniscopatie degenerative o le tendinopatie del quadricipite per chi svolge o ha svolto lavorazioni con movimenti ripetuti del ginocchio o mantenimento di posture incongrue sono state inserite tra le malattie professionali tabellate: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la semina o raccolta di frutti od ortaggi a terra, viticoltori ed in genere coloro che sono costretti all’utilizzo prolungato della gamba come punto di appoggio per far leva su attrezzi di lavoro. Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia. Per ogni ulteriore informazione o chiarimento in merito, invitiamo gli interessati a rivolgersi al Patronato Epaca della Coldiretti dove personale qualificato saprà fornire le corrette indicazioni del caso.

PATOLOGIE DEL GINOCCHIO Le borsiti per chi svolge o ha svolto lavorazioni con

Beatrice Tagliaferri Responsabile provinciale EPACA

LUZI NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE EPACA Giannalberto Luzi è il nuovo presidente dell’Epaca, il patronato della Coldiretti per i servizi alla persona. Primo Patronato in Italia nel mondo del lavoro autonomo e per l’assistenza Inail, Epaca è una realtà che conta oltre tre milioni di contatti annui. Garantisce informazioni, consulenze e servizi in materia di pre-

videnza e assistenza, diritto di famiglia e successione, mercato del lavoro, assistenza sanitaria, prestazioni sociali legate al reddito. Sposato con un figlio, laureato in lettere classiche, Giannalberto Luzi da sempre attento alle problematiche sociali dal 2001 è presidente regionale di Coldiretti Marche, un periodo durante il quale ha vissuto da protagonista il progetto di rigenerazione che ha cambiato profondamente il volto dell’agricoltura marchigiana. Ma Luzi è stato anche membro del Consiglio di Presidenza del Cnel e presidente nazionale del Consorzio 5R per la valorizzazione delle carni bovine e delle razze bianche pregiate e, dal 1988 al 2002, della Bovinmarche, con la quale ha avviato il primo sistema elettronico di tracciabilità delle carni “dalla stalla alla tavola”. “Un impegno per il quale mi sento di ringraziare la Coldiretti e che si lega al rafforzamento di un percorso di successo del patronato nel quale accoglienza, per conoscere i bisogni; orientamento, per indirizzare i soci e i cittadini tutti verso la migliore soluzione ai problemi;

Elena Berto N. 11/04/1973 M. 21/02/2014

Virginio MAssari N. 26/11/1953 M. 8/02/2014

consulenza, per dare riposte efficaci alle nuove esigenze rappresentano lo stile operativo proprio della nostra area sociale”.

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carichi svolte in modo non occasionale ed in assenza di ausilii efficaci, posture incongrue. Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono delle lavorazioni che hanno causato la malattia. TENDINITI Sono malattie professionali tabellate le tendiniti della spalla, del gomito, del polso e della mano se coloro che ne risultano affetti svolgono lavorazioni, in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, posture incongrue ed impegno di forza: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la raccolta di frutti pendenti, la cernita di frutta e verdura o la sessatura del pollame. Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia.


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MAXI SANZIONI "LAVORO NERO": CONFERMATI GLI AUMENTI Il Decreto Legge “Destinazione Italia”, è stato convertito in legge (legge n. 9/2014) ed ha confermato sia l’aumento della maxisanzioni per il lavoro “nero”, che la sanzione per la sospensione dell’attività imprenditoriale. Nel gergo corrente il lavoratore in “nero” è il lavoratore subordinato non assunto regolarmente ovvero che non appare da nessuna preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. L’unica forma di lavoro dipendente esclusa

Importo delle nuove sanzioni applicate sino dal 21/02/2014:

PAGHE

Omissione sanzionata

Sanzione applicata in forma ridotta Sospensione attività imprenditoriale Da € 1.950,00 a € 3.500,00 € 1.950,00 Per ogni lavoratore occupato in “nero” Da € 1.950,00 a € 15.600,00 € 3.900,00 Per ogni giornata di lavoro in cui si è oc- € 195,00 per giornata € 65,00 per giornata cupato il lavoratore in “nero” dall’applicazione della maxisanzione per lavoro nero è il lavoro domestico rappresentato da COLF e da badanti.

Sanzione

Valeriano Tagliati Responsabile Servio Paghe

PREMI FEDELTÀ AL LAVORO ED AL PROGRESSO ECONOMICO 2014 Si è tenuta sabato 15 marzo la tradizionale consegna dei riconoscimenti della Camera di Commercio di Ferrara per la fedeltà al lavoro (più di 30 anni di attività lavorativa) e al progresso economico nei vari settori, agricoltura compresa. Giunta alla sua 64° edizione, la cerimonia di consegna a lavoratori dipendenti ed imprese operanti nella nostra provincia, in tutti i settori economici, dall’agricoltura all’industria, ai servizi, al commercio, all’artigianato, che saranno premiati dalle autorità cittadine per la fedeltà al lavoro e per il progresso economico provinciale. Il premio viene attribuito dalla Camera di Commercio di Ferrara sin dal 1950 ad imprenditori e dipendenti di imprese operanti nel ferrarese e che si siano particolarmente distinti nella loro attività, in special modo riguardo un periodo non inferiore a trent’anni di attività lavorativa presso lo stesso

datore di lavoro (o quaranta presso più datori di lavoro) per la categoria dei dipendenti e non meno di trentacinque anni di ininterrotta ed effettiva attività per le imprese operanti nei diversi settori. Quet'anno sono stati 98 complessivamente i premiati e di questi tre dipendenti di Coldiretti Impresa Verde Ferrara (Paola Marzola, Roberto Sgarbanti e Aldina Elisabetta Muzzoli) e undici soci della nostra Federazione Coldiretti, con aziende in diverse aree provinciali: Giuseppe Papi (Bondeno), Fabrizio Bertarelli (Comacchio), Primo Vecchiattini (Comacchio), Bruno Mario Granini (Mesola), Fiorella Telloli (Tresigallo), Gian Battista Morigi (Comacchio), Irles Bellini (Mesola), Sergio Montori (Montalbano), Gabriele Nasci (Albarea), Romeo Gulinelli (Ferrara) e Galdino Boscolo (Copparo).


Coldiretti Ferrara ricorda ai propri associati ed ai familiari pensionati, non più iscritti previdenzialmente che non abbiano stipulato un’assicurazione infortunistica in forma privata, che è operativa da alcuni anni la POLIZZA INFORTUNI PENSIONATI COLDIRETTI. La polizza non ha subito aumenti, ha un costo di € 100,00 l’anno comprensivi di imposte, detraibili dalla Dichiarazione dei redditi, per coprire 24 ore su 24 il pensionato che non abbia ancora compiuto gli 85 anni di età, che sia associato alla COLDIRETTI o che abbia rilasciato delega all’associazione pensionati. Questa assicurazione, confezionata ad hoc per il nostro mondo Coldiretti, può essere proposta anche a pensionati di altre categorie, la condizione rimane quella della delega all’associazione pensionati. La polizza essendo un prodotto "targato Coldiretti" è senza rinnovo tacito, quindi non crea vincoli di alcun genere, parte dalla mezzanotte del giorno in cui viene pagato il bollettino e scade l’ultimo giorno dello stesso mese dell’anno successivo. Si ricorda che l’assicurazione copre due eventi estremi, in caso di morte i legittimi eredi potran-

no percepire la somma di € 75.000,00 ed in caso di invalidità permanente il soggetto avrà diritto ad un rimborso assicurativo in base alle tabelle INAIL fino a € 150.000,00, valore ridotto a € 75.000,00 per quella platea di assicurati che abbiano compiuto gli 80 anni. Perché non è solo un’assicurazione aziendale? Il soggetto interessato a questa polizza, è potenzialmente coperto anche se l’evento si verificasse al di fuori dall’azienda ed in un frangente non lavorativo come il tempo libero, la cura dell’orto , lavori domestici ecc. Proprio per questa copertura in più, offerta dalla nostra polizza, attraverso la società GREEN Assicurazioni e la compagnia FATA, anche il coltivatore ancora iscritto all’INPS, può integrare la propria copertura infortunistica. Ulteriori informazioni presso tutti gli uffici di zona, il patronato EPACA o direttamente al responsabile provinciale del servizio Andrea Rimondi, presso la sede provinciale di Via Bologna, 637 a Chiesuol del Fosso, Tel. 0532-979709 335-5978503

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