Aratro n. 3

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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA

L’ARATRO

COLDIRETTI FERRARA

È I T T E COLDIR O N E I Z A V O N IN Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara

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Maggio Giugno 2018


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L’Aratro

Sbloccare i fondi pubblici per le assicurazioni: mezzo miliardo il debito dello Stato. pag. 9

Stampa: Origraf s.rl.

Via Sgarbata, 170/172 San Bartolomeo in Bosco (FE) Edito da Coldiretti Ferrara Direttore: Claudio Bressanutti Direttore Responsabile: Riccardo Casotti Comitato di Redazione: Marco Baldon, Andrea Bolzonaro, Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Alessandra Mariotti, Enrico Neri, Beatrice Tagliaferri, Valeriano Tagliati. Realizzazione Editoriale: Impresa Verde Ferrara Via Bologna, 67 - Ferrara Redazione: Via Bologna 637 Chiesuol del Fosso (Ferrara) Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458 email: ferrara@coldiretti.it Registro al Tribunale di Ferrara al numero 21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S. Pubblicato a Ferrara Questo numero è stato chiuso in redazione il 19/7/2018

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Numero 3 - Maggio Giugno 2018

Sommario

Governo: Coldiretti, con Centinaio inizia battaglia in UE pag. 2 Coldiretti, una storia "giovane" sett'anni Sergio Gulinelli

pag. 3

Il Parlamento non ratificherà il Ceta.

pag. 4

Progetto filiera cereali: le opportunità passano dai contratti e dalle buone prassi. È il momento di pensarci. Claudio Bressanutti

pag. 5

Premio Innovazione Giovani a tre imprese ferraresi. pag. 6 Le idee vincenti dei nostri giovani. pag. 8

Rinnovato il forum di Donne Impresa Ferrara. pag. 10 Luciana Pedroni nuova responsabile regionale Coldiretti Donne Impresa. pag. 11 Campagna Amica degli Artisti 2018.

pag. 12

Educazione Campagna Amica: festa e premi per tutti pag. 13 alla Corte dei Maghi. Colpo di calore: prevenzione, sorveglianza sanitaria e misure di intervento. Marco Baldon pag. 14 Nuove regole per le ricette dei farmaci ad uso zootecnico. Marco Baldon pag. 14 Premio Innovazione Giovani: Coldiretti ricorda le radici. pag. 19 Petizione "Stop Cibo Falso": le firme dei sindaci. pag. 20 Contratti di filiera grano: opportunità di reddito per le imprese agricole ferraresi. pag. 21 Altri progetti di coltivazione.

pag. 21

Pubblicate le graduatorie per giovani e filiere. pag. 22 Bando investimenti settore vitivinicolo 2019: le domande entro il 30/9/2018. Alessandra Mariotti pag. 23 Dal 1 Luglio divieto di pagamento retribuzione in contanti ai lavoratori. Valeriano Tagliati pag. 24 Cessione carburante per mezzi agricoli ed imbarcazioni. Ida Dalla Libera pag. 25 Apinforma: la rete degli apicoltori ferraresi. pag. 25 Partenariato Creditagri ed Ismea: garanzia pubblica per P.M.I. pag. 26 Serve norma salva aziende per le gelate di marzo 2018. pag. 27 Informazioni Epaca. Beatrice Tagliaferri

pag. 28

Mercatino

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Pensionati Emilia-Romagna, Monari Presidente "Senior". pag. 31

GOVERNO: COLDIRETTI, CON CENTINAIO INIZIA BATTAGLIA IN UE “Con la nomina di Gian Marco Centinaio a Ministro delle Politiche Agricole proprio nel giorno in cui l’Unione Europea ha presentato la riforma con i tagli alla politica agricola, inizia una dura battaglia per difendere il primato dell’agricoltura italiana in Europa per valore aggiunto, qualità, sicurezza alimentare ed ambientale”. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo che si congratula con il neo ministro e con l’intero Esecutivo guidato dal premier Giuseppe Conte e assicura “piena collaborazione nella difesa e valorizzazione del Made in Italy agroalimentare, oggi minacciato dalla visione omologante del cibo rappresentata in Europa dai Paesi del nord”. “Sovranità alimentare, etichettatura di origine obbligatoria di cibi e bevande, un nuovo approccio nei trattati di libero scambio con i Paesi terzi

e il ripensamento delle scelte fatte sui voucher la cui cancellazione ha creato tanti disagi al settore, sono da sempre al centro dell’azione di Coldiretti e ora trovano riscontro anche nel contratto di Governo” ha precisato Moncalvo. “Il primo impegno ora è la difesa dell’Italia nel negoziato avviato con la proposta di riforma della politica agricola (Pac) presentata dal Commissario Europeo Phil Hogan” ha proseguito Moncalvo sottolineando che “a pagare il conto della Brexit non puo’ essere l’agricoltura che è la chiave per vincere le nuove sfide che l’Unione deve affrontare, dai cambiamenti climatici, all’immigrazione, alla sicurezza.” Indebolire l’unico settore realmente integrato dell’Unione, significa minare – ha concluso Moncalvo – le fondamenta della stessa Ue in un momento particolarmente critico per il suo futuro.


COLDIRETTI, UNA STORIA "GIOVANE" SETTANT'ANNI

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Coldiretti Ferrara torna dalla serata regionale del Premio Innovazione Giovani, che quest'anno si è tenuto a Noceto di Parma, con un apprezzabile trittico di premi, che sono stati assegnati a tre realtà giovani della nostra provincia, come potrete leggere nelle pagine che seguono. Quindi complimenti innanzitutto a quei ragazzi che hanno voluto e saputo mettersi in gioco, cambiare le carte della propria storia aziendale e riuscire a costruire u loro personale pezzo di futuro, utilizzando anche tutto quanto Coldiretti ha saputo mettere in campo per offrire opportunità alle imprese agricole e multifunzionali. Così come multifunzionale e dinamica è la storia dell'azienda che ha ospitato la serata, "La Bertinelli", con un passato nella produzione di Parmigiano Reggiano ed oggi esempio di pluriattività che fanno perno sull'azienda ma che vanno anche ad intercettare occasioni di mercato allargato,

di servizi, di ristorazione, di rete fra imprese, di punto di ritrovo a pochi km dalla città. Tutte situazioni che senza la "Legge di Orientamento" del 2002, non si sarebbero potute fare e che ha convinto il titolare a condividere il progetto Coldiretti, associandosi e mettendosi a disposizione per continuare nel percorso di dare occasioni di sviluppo "aperto" agli imprenditori nel ruolo di presidente provinciale di Parma. Di interesse la presentazione del libro "LA GENTE DEI CAMPI E IL SOGNO DI BONOMI" da parte dell'autore, Nunzio Primavera, di cui pure trovate di seguito un approfondimento. Piace utilizzare gli spunti venuti dalla presentazione per fare non solo memoria storica (molto spesso lasciata da parte, con il rischio a volte di smarrire la propria identità) ma oggetto di riflessione attiva per spunti e motivi di nuovo impegno. Certo gli anni del dopoguerra in cui Coldiretti, grazie appunto all'intuizione ed alla capacità di Bonomi, possono apparire molto diversi da questo secondo decennio del XXI secolo, tuttavia non mancano i parallelismi e le considerazioni sul da farsi di un certo tipo. Una Coldiretti forse un pò "ribelle", sempre poco incline a seguire l'andazzo, tanto che l'anima rivoluzionaria è ancora nel nostro DNA, e ci porta anche oggi a progettare, a costruire traiettorie per il futuro "con chi ci stà", spesso da soli, pensando al domani dei soci, delle famiglie

che in agricoltura e con l'agricoltura vivono e danno da vivere. Il riscatto sociale del dopoguerra dei "contadini" non è a ben vdere troppo dissimilie a quello che nel corso degli ultimi vent'anni ha portato a rivalutare e riconsiderare l'attività agricola e darle dignità e forse anche uan sorta di fascino, per tutto quanto ogni giorno facciamo per produrre cibo buono, sano, tutelare il territorio, salvaguardare l'ambiente, la biodiversità. Certo a costo di sacrifici e di redditi che non sono sempre quelli "giusti". Siamo stati e siamo l'associazione che ha contribuito a rimettere in moto il Paese dopo la guerra e dopo la crisi e nella crisi trovare gli spunti di innovazione che appunto il nostro premio sottolinea. Abbiamo lavorato in passato e ancora lo stiamo facendo per dare una rete di servizi solidi alle imprese (con il sistema dei Consorzi Agrari), ed un rete di rappresentanza e tutela della cooperazione, che oggi è UECOOP, senza porci il limite della condivisione ad ogni costo con il resto del mondo agricolo che non è la nostra stessa cosa. E' vero siamo "orgogliosamente diversi", è un valore che vogliamo continuare a perseguire anche ora che parliamo di agricoltura 4.0, di precision farming, di alleanze di filiera. Il sogno di Bonomi deve continuare, le sue gambe le mettiamo tutti noi ogni giorno. Sergio Gulinelli Presidente Coldiretti Ferrara

EDITORIALE

La recente serata di premiazione delle idee innovative dei giovani coltivatori diretti dell'Emilia-Romagna, è stata, oltre che un bell'evento nel quale la nostra federazione ha fatto un'ottima figura, anche occasione per una riflessione sull'attualità dell'anima di Coldiretti, con lo sguardo rivolto al futuro come al momento della fondazione


SINDACATO

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IL PARLAMENTO NON RATIFICHERÀ IL CETA

Su Ceta ed etichetta, il Governo si dichiara in linea con la Coldiretti. In occasione dell'Assemblea nazionale dello scorso 13 luglio, il vice presidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio ha annunciato che a breve l’accordo sul Ceta arriverà in Parlamento “e questa maggioranza – ha dichiarato all’assemblea della Coldiretti – lo respingerà”. Una linea che non ammette defezioni: ”Se anche un solo funzionario italiano – ha aggiunto il vice premier- continua a difendere trattati scellerati come il Ceta sarà rimosso”. Con la bocciatura del Ceta il Governo intende difendere gli interessi e l’economia del paese. Di Maio è intervenuto anche sui dazi sottolineando che non sono un tabù. Riferendosi alle agevolazioni riservate all’olio tunisino si è dichiarato d’accordo sulla necessità di tenere vicini paesi del Nord Africa.” Ma – ha chiarito – non a costo di danneggiare i nostri settori”. Anche sulle sanzioni alla Russia,ha affermato che si tratta di uno strumento, ma se ne possono trovare anche altri. E infine l’etichetta. Per Di Maio il made in Italy lo garantisce solo l’origine del prodotto. Si tratta di una grande battaglia da portare a compimento “facendoci rispettare di più in Europa”. E non bisogna dunque avere paura di cambiare le regole. Di Maio ha garantito che lo Sviluppo economico combatterà la contraffazione con una lotta a 360 gradi creando osservatori permanenti su tutti i tipi di prodotti , con un monitoraggio nel mondo che passerà attraverso le ambasciate italiane. Si potranno anche rafforzare le norme penali e aumentare gli ispettori. Un chiarimento definitivo sui voucher:

CETA: il Governo dice no alla ratifica del trattato con il Canada

Per Di Maio sono stati eliminati per una ratio malsana, la paura di perdere un referendum. Ora il vice premier ha confermato che verranno reintrodotti “scriviamo la norma insieme – ha detto alla Coldiretti – per evitare che portino a sfruttamento di giovani e meno giovani”. Un no secco infine ai tagli ai fondi Pac: "Daremo meno soldi al bilancio Ue, sono soldi nostri e ci spettano”.

Sull’etichetta è intervenuto anche Il ministro delle Politiche agricole e del Turismo, Gian Marco Centinaio, che ha annunciato il proprio impegno per la discussione del tema anche con il Commissario alla Salute. “Rilanceremo l’etichettatura anche a costo di avere un’infrazione”. Centinaio ha anche detto che altri Paesi Ue sono dalla parte dell’Italia: “il consumatore deve essere tutelato e deve avere la possibilità di decidere”. Sull’etichetta dunque Centinaio non è disposto a fare sconti. Linea dura anche sul Ceta: la tutela di 41 Igp non basta- ha detto Centinaio – sono il ministro di tutta l’agricoltura e non voglio lasciare indietro gli altri 360 marchi senza tutela. Sui voucher ha smentito liti nel

Governo: non vogliamo fare gli errori del passato, vogliamo voucher che servono all’agricoltura per avere il lavoro legale. E sul fronte della legalità è tornato anche sulla legge contro il caporalato che a suoi avviso non funziona perché altrimenti non ci sarebbero ancora le bidonville e reati. Centinaio ha infine annunciato per l’ autunno un piano per tagliare la burocrazia (la spesa per gli agricoltori è di 7.200 euro all’anno) e per razionalizzare le strutture del Mipaaf. A partire dall’Agea:” non è possibile che nelle regioni si stiano pagando i contributi del 2015. In Agea si compilano ancora i documenti a mano. Vanno rivisti i compiti dell’Agenzia”.

Il Ministro Centinaio al Villaggio di Torino


La provincia di Ferrara è tra le maggiori realtà agricole italiane, favorita anche dalla sua conformazione totalmente pianeggiante. L'ideale per applicare metodi di coltivazione intensivi, avanzati, sperimentare tecniche innovative e realizzare produzioni di qualità, considerata anche la disponibilità irrigua su quasi tutto il comprensorio. Se nel corso degli anni la frutticoltura ha avuto un certo ridimensionamento, soprattutto per le drupacee e le mele, tra i seminativi assistiamo di anno in anno a rotazione tra le diverse colture, sotto la spinta della maggiore auspicata remunerazione, che ha marginalizza ora l'una e ora l'altra specie, tanto che talune industriali sono ridotte ai minimi termini, come le bietole ed in parte il pomodoro. Non basta evidentemente ricordare che occorre programmazione e certezza di redditività, si devono creare la condizioni affinchè questo sia economicamente sostenibile ed interessante per le imprese agricole e per il sistema agro alimentare che c'è attorno. Processi che finalmemente pare

siano avviati a dare alcune risposte, sia pure nell'alveo di una attività che dipende sempre dalle condizioni climatiche e dagli eventi naturali. Dopo anni di lavoro Coldiretti oggi può dire ai propri soci di avere alcune opportunità da proporre, non risolutive per tutti, ma alle quali rivolgere un pensiero nell'ottica della prossima campagna di semine. Passando nei nostri uffici avrete notato un opuscoletto dedicato al grano, in particolare a contratti di filiera per grano duro e tenero di alta qualità, con contratti specifici, ben al di sopra delle quotazioni delle Borse merci. Le innumerevoli battaglie e campagna sostenute da Coldiretti nel corso degli anni a favore dell'origine dei prodotti e quindi della loro qualità organolettica e salutistica, hanno portato ad una inversione di tendenza del settore cerealicolo ben evidente, con quasi tutte le principali industrie del settore a proporre pasta "made in Italy" con grano italiano. Una questione non certo irrilevante dato che siamo il Paese tra i maggiori produttori pastai e che il giro d'affari riguarda parecchi milioni di euro all'anno. Oggi una parte di quei denari può arrivare alle imprese agricole, gli accordi di filiera mettono già in condizione di poter ragionevolmente prevedere il livello di reddito del proprio cereale, a prescindere dalle quotazioni di Borsa, strumento sempre meno adatto a consentire l'effettiva formazione

di un prezzo rapportato alla reale qualità. Abbiamo lavorato per mettere in condizione anche il nostro territorio di disporre di una struttura di servizio in grado di valorizzare il grano ferrarese. Quello che è oggi un ragionamento avviato con il Consorzio Agrario dell'Emilia non esaurisce ogni compito e ruolo: serve anche la ditta sementiera (ed ecco aggiungere l'anello SIS al ragionemento), serve una nuova mentalità nel proporre i contratti per il grano di qualità, occorre tenere calda la filiera dalla produzione al punto vendita, consapevoli che da un contratto ben organizzato può derivare uun reddito effettivamente più consono nel rispetto dei parametri qualitivi concordati. Così come c'è tutto il tema delle varietà giuste per i diversi areali produttivi e l'applicazione delle linee tecniche più adatte a raggiungere il risultato, quindi la necessaria assistenza in campo, non di parte ma a servizio dell'agricoltore. Sarebbe buona cosa che anche altri soggetti tecnici mostrassero il desiderio di imbastire ragiomenti sulla contrattualistica e sulla filiera, sui cereali ed anche su altre colture. Per parte nostra siamo a disposizione attraverso i nostri Uffici per informare i soci e per verificare i contratti, ci pare necessario per la nostra funzione e la tutela delle nostre imprese. Claudio Bressanutti Direttore Coldiretti Ferrara

SINDACATO

PROGETTO FILIERA CEREALI: LE OPPORTUNITÀ PASSANO DAI CONTRATTI E DALLE BUONE PRASSI. È IL MOMENTO DI PENSARCI

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PREMIO INNOVAZIONE GIOVANI A TRE IMPRESE FERRARESI

GIOVANI

Premiate lo scorso 16 luglio, all'azienda Bertinelli a Noceto di Parma sono tre aziende giovanili ed innovative di Ferrara. Innovazione, sostenibilità, filiera corta alla base di scelte e progetti non solo economici ma anche di vita.

Crescita record di aziende giovani nell’agricoltura, silvicoltura e pesca dell’Emilia Romagna. Nel primo trimestre 2018 hanno raggiunto il numero di 2.199 imprese con un aumento del 4,8% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso, raddoppiando perfino la crescita del 2,3% fatta registrare in tutto il 2017. È quanto emerge dalla analisi di Coldiretti Emilia Romagna sui dati del registro delle imprese di Unioncamere e diffusa in occasione del premio per l’innovazione di Coldiretti Giovani Impresa Emilia Romagna, che ha selezionato tra centinaia di aziende le esperienze imprenditoriali più innovative del 2018, dall’allevamento di animali da lana anallergica alle feste nei campi di canapa, dagli orti coltivati via internet alla bava di lumache per produrre creme per la salute e la cura del corpo, dal food truck per cucinare il pesce in diretta nelle piazze di paese alle erbe infestanti per lenire artriti e artrosi. Nel primo trimestre di quest’an-

no– rileva Coldiretti regionale – le imprese under 35 totali in Emilia Romagna sono risultate 27.681, con un calo di 1.125 aziende (–3,9%) rispetto allo stesso periodo del 2017. I cali maggiori si sono avuti nel settore delle costruzioni (–681 unità, –11,1%) dei servizi (–473 imprese, –2,6%) e dell’industria (–72 unità, –3,4%). In controtendenza rispetto all’andamento prevalente sono cresciute solo le imprese giovani dell’agricoltura, silvicoltura e pesca con 101 imprese in più (+4,8%), a conferma dell’attrazione che le opportunità offerte dal settore esercitano sui giovani. L’apertura di aziende – specifica Coldiretti Emilia Romagna – riguarda l’agricoltura e la silvicoltura (+74 imprese, +4,4%), ma anche la pesca e l’acquacoltura (+32 imprese, +9,1%). Tra chi fa dell’agricoltura una scelta di vita scommettendo sulla campagna con passione e professionalità – informa Coldiretti Emilia Romagna – la metà è laureata e mediamente i gio-

vani possiedono una superficie agricola superiore del 54% e un fatturato più elevato del 75% rispetto alla media con il 50% in più di occupati per azienda. A caratterizzare le imprese giovanili del settore – ribadisce Coldiretti regionale – è anche il fatto che a quasi 20 anni dall’approvazione della legge che ha rivoluzionato le campagne, la 228 del 2001 (conosciuta come legge di Orientamento) fortemente sostenuta da Coldiretti, i giovani hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale, avviando attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dall’adottare un albero o un animale all’agricoltura sociale, dalla cura di parchi e giardini ai prodotti per il benessere e la cura della persona. “Abbiamo messo a disposizione dei giovani la grande esperienza di Coldiretti – ha detto il responsabile regionale di Coldiretti Giovani Impresa, Andrea degli Esposti – per sostenere chi è interessato a impegnare il proprio futuro in agricoltura e cogliere tutte le opportunità che la legge di Orientamento offre alle aziende agricole per l’accesso ai finanziamenti e consentire di superare le tante difficoltà burocratiche nell’avviare una propria impresa”. “I numeri in costante crescita dei nuovi ingressi ci dicono che l’interesse dei giovani verso la scelta imprenditoriale in agricoltura è un fatto quasi epoca-


una new entry in campagna che ha scelto la Quinoa, pianta originaria dell’America Latina, parente di spinaci e barbabietola, ricca di proteine vegetali, fibra, antiossidanti e soprattutto gluten free per entrare nel mercato dei superfood, cibi orientati al benessere, sempre più richiesti dai consumatori. Con i suoi asini co-terapeuti a fianco di dottori e infermieri, Gioele Chiari di San Giorgio di Piano (Bologna) ha conquistato il premio “Noi per il sociale”; nella sua azienda intervengono operatori sanitari, educatori, psicologi che utilizzano gli asini e altri animali a sostegno di terapie verso malati psichiatrici e della sfera emozionale. Realizzare orti con dimensioni e prodotti che i clienti

state assegnate anche cinque menzioni speciali. La menzione “Innovazione di prodotto” è andata Luca Ricci di Faenza (Ravenna) per l’allevamento di chiocciole da cui ricava oltre ai prodotti gastronomici anche creme cosmetiche e sciroppi pediatrici con metodi soft che non stressano le lumache. Sara Ramazzotti di Neviano degli Arduini (Parma) con la produzione di gelato e yogurt ottenuto dal latte destinato alla produzione di Parmigiano Reggiano ha ottenuto la menzione speciale “Qualità”. Menzione speciale “Ambiente” per Pietro Campani e Paolo Berretti di Montefiorino (Modena) che pensano in grande sul lungo periodo ed hanno in progetto di

scelgono su internet è la geniale trovata di Emanuele Rubinetti di Cesena che si è aggiudicato il premio “Fare Rete”. Attraverso il sito internet “Ortiamo”, Emanuele dà ai clienti la possibilità di realizzare un orto che possono coltivare insieme o farselo coltivare interamente dal titolare, ottenendo in cambio i prodotti coltivati con la sicurezza di consumare alimenti freschi, di stagione e sicuri. Le sei categorie del premio non sono bastate per riconoscere la fantasia e la capacità di innovazione dei giovani perciò sono

piantare 300 mila piante micorrizate per la prodizione di tartufi. Recuperando la Spergola, antico vitigno delle colline reggiane amato da Matilde di Canossa, la Compagnia della Spergola di Reggio Emilia si è aggiudicata la menzione “Valorizzazione economica” per aver riunito cantine ed enti pubblici per la promozione economica, ambientale e turistica del prodotto. Alle cene nel campo di canapa di Marco Bianchi di Coriano (Rimini) è andata la menzione speciale “Marketing”.

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GIOVANI

le e non certo occasionale – ha detto il direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri – per questo occorrono politiche da parte delle istituzioni, in primis della Regione, che possano sostenere queste scelte e consolidare le aziende giovani e innovative che costituiranno il futuro produttivo ed ambientale del nostro territorio”: Alle aziende innovative è dedicato il premio per l’innovazione promosso da Coldiretti i cui vincitori finali sono stati premiati presso l’azienda Bertinelli a Noceto (PR). Il premio “Creatività” è andato a Gloria Merli di Marano di Ziano (Piacenza) che ha portato dalle Ande all’Appennino piacentino l’alpaca, un camelide che produce lana anallergica, perché priva di lanolina, dai cui produce guanti, cuffie e maglioni sfruttando i 22 colori naturali di questa lana. A Mosé Padoan di Comacchio (Ferrara) è stato assegnato il premio “Campagna Amica” perché vende direttamente vongole, anguille e pesce azzurro, girando per città e paesi con il suo food truck che gli consente di cucinare sul momento il pesce freschissimo pescato nella notte. Sabrina e Massimiliano Zanelli sono stati premiati per la “Sostenibilità” del loro bosco officinale, dove coltivano ai margini dell’antico Bosco della Mesola di Ferrara piante normalmente ritenute infestanti, che, grazie ad una sapiente distillazione, diventano creme cosmetiche per neonati, sciroppi per il benessere della persona, confetture, il tutto senza chimica, ma solo con il pieno di natura. Il premio “Impresa3.terra” è andato a Sebastiano Tundo di Argenta (Ferrara), ingegnere, figlio di un ingegnere e un medico, tipico esempio di


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LE IDEE VINCENTI DEI NOSTRI GIOVANI

Le tre categorie del premio 2018 appannaggio delle aziende nostre associate

GIOVANI

Categoria “Campagna Amica” FILIERA TRASPARENTE COME L’ACQUA Comacchio (Fe) Mosè e B. società cooperativa di Mosè Padoan

Quella della cooperativa Mosè e B. è una storia di passione. La società ha sede a Comacchio, regno della pesca e dell’anguilla e Mosè Padoan ha seguito il richiamo del territorio e si è dedicato anima e corpo a questa antica attività. Vongole veraci, anguille e pesce azzurro vengono pescati e venduti direttamente in una filiera cortissima e trasparente nei punti vendita aziendali e nei mercati di Campagna Amica. Mosè in breve tempo si è ritagliato uno spazio di assoluto rilievo nello scenario ittico ferrarese e questo gli ha permesso di ampliare l’attività e dedicarsi anche allo street food. Con il proprio food truck, camioncino che oltre a vendere pesce è attrezzato anche per la cottura, gira per la Provincia proponendo pesce fresco già cucinato secondo la tradizione e pronto al consumo, facendo conoscere a tutti i prodotti tipici e le ricette del suo territorio. Categoria “Sostenibilità” LE INFESTANTI CHE FANNO BENE

Mesola (Fe) Il Bosco Officinale di Sabrina e Massimiliano Zanelli

Il Bosco Officinale si trova ai margini di uno dei boschi più antichi d’Italia, il bosco della Mesola. Qui Sabrina e Massimiliano Zanelli, con l’appoggio della madre, coltivano le piante officinali di una volta, quelle che erano quasi scomparse, come ad esempio la camomilla romana. La riscoperta è avvenuta anche grazie al nonno che queste piante conosceva bene e che è vissuto fino a 106 anni senza mai prendere una medicina. Sono ben diciassette le specie officinali coltivate tra cui l’Erigeron Canadensis una pianta originaria del Canada, ma che da secoli ha colonizzato il mondo: è una infestante resistente ai diserbanti, ricca però di sostanze benefiche soprattutto come prodotto drenante che giova anche per artrosi e artriti. L’azienda si è dotata di distillatori di ultima generazione che consentono di ricavare olii essenziali che mantengono tutte le caratteristiche del prodotto originario. Da qui nascono creme cosmetiche per neonati e adulti, sciroppi per il benessere della persona, creme anche per gli animali domestici. L’azienda dispone anche di un laboratorio dove vengono preparate confetture e altri prodotti alimentari di altissima qualità. Il tutto viene venduto online e direttamente nel negozio aziendale, mentre tra i progetti futuri c’è l’apertura di negozi in franchising. L’amore per le piante gli Zanelli amano trasmetterlo. Per questo organizzano corsi di formazione e informazione in azienda e spesso vengono chiamati anche dall’Università per lezioni agli studenti. Categoria “Impresa 3.Terra” SUPERFOOD MADE IN ITALY Argenta (Fe) Azienda agricola di Sebastiano Tundo


Ingegnere edile, figlio di un ingegnere e di un medico, Sebastiano Tundo ha avviato un’azienda agricola un po’ per passione, un po’ per desiderio di avere subito una occupazione tutta sua. Per i suoi terreni seminati a cereali (grano, mais) e oleaginose (soia) aveva bisogno di una coltura in rotazione. Ha scelto la Quinoa, una pianta originaria del Sud America che ormai si sta diffondendo in tutto il mondo per le sue peculiarità: è una pianta erbosa, lontana parente di spinaci e barbabietola, ricca di proteine vegetali, fibra e antiossidanti e soprattutto gluten free, insomma in linea con i cosid-

detti superfood, cibi orientati al benessere sempre

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più richiesti dai consumatori. La sua scelta però è stata fatta “scientificamente”, quasi da ingegnere. Sebastiano infatti con una oculata attività di ricerca e selezione ha scelto il tipo di seme più adatto ai terreni del ferrarese. Poi è partito con la coltivazione (tutta biologica), organizzando la sua filiera, a partire dal marchio (Quin), passando per il packaging, fino alla vendita diretta in azienda e online.

Coldiretti denuncia la grave negligenza dello Stato italiano nei confronti degli agricoltori per il mancato pagamento dei contributi relativi alle polizze assicurative dal 2015 ad oggi. Agabiti, presidente Asnacodi chiede interventi urgenti per evitare la perdita di risorse comunitarie e danni agli agricoltori. È di mezzo miliardo di euro il debito dello Stato nei confronti dei Consorzi di Difesa per il pagamento del contributo pubblico a favore delle aziende agricole che hanno stipulato polizze assicurative contro le calamità a partire dal 2015. “L’allarme lanciato dal presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Difesa, Albano Agabiti, di Coldiretti, trova particolare sensibilità nella nostra provincia, una delle prime a livello italiano per numero di aziende associate e valori assi-

curati, dove i ritardi ormai insopportabili – evidenzia il direttore di Coldiretti Ferrara, Claudio Bressanutti – riguardano un po’ tutte le annate, dal 2015 ed anche gli anni successivi, con l’effetto, tra burocrazie e rimpalli, di mettere in difficoltà gli agricoltori, che attendono quanto

loro spettante avendo adottato lo strumento assicurativo agevolato per attenuare gli effetti spesso devastanti dei fenomeni atmosferici che danneggiano i raccolti e pregiudicano i redditi”. La nostra agricoltura, anche per effetto dei sempre più significativi cambiamenti climatici, non può fare a meno di assicurare le

proprie produzioni ed è quindi necessario incentivare il ricorso all’utilizzo di adeguate coperture e degli strumenti innovativi che permettono di beneficiare di compensazioni, qualora la perdita di prodotto o di reddito sia superiore al 20% della media di riferimento. Provvedimento che si aggiunge alle novità del regolamento Omnibus che prevede un abbassamento della soglia di intervento al 20%, rispetto al 30% precedente, e un innalzamento del contributo al 70%, rispetto al 65% precedente. Insomma un vero atto scellerato che rischia di travolgere le imprese agricole, privandole di un supporto indispensabile per la tutela dei propri redditi, oltre che esporre a costi ulteriori per interessi passivi a causa degli anticipi necessari a far fronte ai ritardi Ministeriali e delle Agenzie e strutture interessate.

GIOVANI

SBLOCCARE I FONDI PUBBLICI PER LE ASSICURAZIONI: MEZZO MILIARDO IL DEBITO DELLO STATO


DONNE IMPRESA

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RINNOVATO IL FORUM DI DONNE IMPRESA FERRARA Martedì 6 marzo 2018 si è svolto il forum di Donne Impresa, articolazione di rappresentanza sindacale femminile che affonda le sue radici nel lontano 1953, data di nascita del movimento. Le elezioni di marzo hanno confermato Monia Dalla Libera alla rappresentanza del gruppo di Coldiretti. Monia Dalla Libera, ferrarese, conduce un azienda di 60 ettari a Voghiera, ad indirizzo prettamente frutticolo, con l’ aggiunta dell’ apprezzato Aglio di Voghiera che trasforma e commercializza nei mercati di Campagna Amica e nei punti vendita del centro città. Associata a Coldiretti da molti anni, inizia il suo percorso come dirigente nel 2012 prima come Responsabile provinciale poi si aggiunge anche la carica Regionale di Vice Responsabile. Per me quest’incarico ha rappresentato e continua a rappresentare un’opportunità di crescita, mi permette di mettere a frutto le mie esperienze lavorative e di realizzare attività culturali e di comunicazione che portano il mondo agricolo oltre la campagna. Questi cinque anni di progettualità portati nelle scuole, nelle manifestazioni di piazza o nei convegni, mi hanno fatto comprendere che la nostra storia interpreta si la tradizione ma unitamente all’ innovazione alla luce delle esigenze della società contemporanea. Ringrazio per la fiducia rinnovata – continua Dalla Libera - e nei prossimi cinque anni auspico che siano sempre di più le donne che si avvicinano al movimento per poter esprime assieme tutta le potenzialità e le risorse che Coldiretti ci offre. Tra i progetti che stanno più a cuore a Coldiretti Donne Impresa, c’è sicuramente Educazione alla Campagna Amica, che ci porta nelle scuole ad incontrare le nuove generazioni e a parlare dell’importanza di una sana alimentazione e del rispetto per l’ambiente”.

Durante gli interventi in classe, io e le altre donne del movimento comprendiamo l’ importanza di avvicinare il mondo della campagna a quello della scuola, vedere piccoli consumatori che crescono curiosi e deliziati quando assaggiano i prodotti delle nostre campagne il sapore della frutta appena raccolta, coltivata con dedizione e duro lavoro. Altre attività impegnano il movimento femminile, dal concorso di Campagna Amica degli Artisti ai momenti di dialogo con il consumatore attraverso le iniziative di Campagna Amica; la legge di orientamento ha aperto infinite possibilità all’ azienda agricola che può esprimere il valore del suo lavoro e delle sue produzioni a 360°. Le elezioni di marzo hanno portato anche alla nomina delle vice rappresentanti: Marilena Franchi, Elisa Marzola e Barbara Mariotti. L’ attuale coordinamento di Donne Impresa Ferrara per il quinquennio 2018-2022 è costituito da Barabani Antonella, Bergamini Daniela, Barison Monica, Canella Erica, Firenzuola Antonella, Franchi Marilena, Ghedini Emanuela, Giuliani Patrizia, Grossi Carla, Maresta Arianna, Mariotti Barbara, Marzola Chiara, Marzola Elisa, Michelon Chiara Vanessa, Milani Ilaria, Montanari Clarissa, Paganini Cristina, Pazzi Paola, Pillan Mara, Quarella Chiara, Quarella Laura, Quarella Marika, Sangiorgi Daniela, Tasinato Sabrina, Trovo’ Sabrina, Tumiati Erika, Zanelli Sabrina, Kozik Alissa. In seguito alle elezioni di marzo, alcune delle donne imprenditrici nominate nel consiglio sono entrate anche a far parte dei consigli di sezione e di zona di Coldiretti Ferrara, all'insegna di un crescente impegno sindacale nella vita dell'Organizzazzione.


Luciana Pedroni, imprenditrice agricola di Cavriago (Reggio Emilia), è la nuova responsabile di Coldiretti Donne Impresa dell’Emilia Romagna, eletta all’unanimità dalle imprenditrici delegate a rappresentare le aziende “in rosa” della maggiore organizzazione agricola italiana. Perito aziendale specializzata in commercio estero, la Pedroni ha lavorato in aziende industriali fino al 2004 quando ha affiancato il marito Matteo Catellani nella gestione dell’azienda “Grana d’Oro”, un allevamento con 280 bovini e 55 ettari di terreno, che produce Parmigiano Reggiano di Vacche Rosse esportato in tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti, dal Canada all’Australia. Mamma di due bambini (Giulia e Luca), Luciana Pedroni si occupa di gestione commerciale e marketing. Con il suo arrivo, l’azienda ha anche aperto una Bottega di Campagna Amica per la vendita diretta del loro pregiato formaggio. La nuova responsabile è subentrata a Lorella Ansaloni, che ha guidato le donne di Coldiretti Emilia Romagna per quindici anni e che da cinque anni è anche responsabile nazionale. Dopo l’elezione, Luciana Pedroni ha ringraziato chi l’ha preceduta e le imprenditrici che l’hanno eletta, sottolineando che il suo “impegno, con l’aiuto di coloro che faranno parte del direttivo di Donne Impresa, sarà proseguire sul cammino già intrapreso del rinnovamento dell’agricoltura per favorire la multifunzionalità del settore”. Secondo elaborazioni di Coldiretti regionale su dati Unioncamere, in

Emilia Romagna più di 1 azienda agricola su 5 (21,8%) è guidata da donne e con 12.400 imprese rilevate nel primo trimestre del 2018, l’agricoltura è il settore più “rosa” subito dopo il commercio (22.500 imprese al femminile). L’ingresso progressivo delle donne alla guida delle aziende agricole – spiega Coldiretti Emilia Romagna – è stato favorito dalla Legge di Orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. La presenza innovativa delle donne – rileva Coldiretti regionale – è infatti più diffusa nelle attività connesse a quella agricola come la trasformazione dei prodotti, il settore dell'agribenessere, le fattorie sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy

fino al protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici della nostra agricoltura. All’assemblea di Coldiretti donne Impresa dell’Emilia Romagna, sono intervenuti la segretaria nazionale, Silvia Bosco, la segretaria regionale, Maria Adelia Zana, e il direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri. “Questa multifunzionalità, che è la caratteristica principale delle aziende agricole condotte da donne, genera più occupazione perché sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale per fornire un prodotto o un servizio particolare”, ha detto la neo-delegata di Coldiretti Donne Impresa Emilia Romagna, sottolineando che “la capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne”. L’assemblea delle imprenditrici ha anche eletto vice-responsabili di Coldiretti Donne impresa Emilia Romagna Laura Cenni di Ravenna e Monia Della Libera di Ferrara. Vice-delegata al coordinamento nazionale è stata eletta Lisa Paganelli di Forlì-CesenaRimini.

DONNE IMPRESA

LUCIANA PEDRONI NUOVA RESPONSABILE REGIONALE COLDIRETTI DONNE IMPRESA

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CAMPAGNA AMICA DEGLI ARTISTI 2018

CAMPAGNA AMICA

E’ giunta alla quinta edizione " Campagna Amicadegli Artisti", mostra promossa da Coldiretti Ferrara attraverso Donne Impresa, che propone agli artisti del

nostro territorio di rappresentare il mondo agricolo, il nostro paesaggio, i nostri prodotti tipici. Tradizione, cibo e cultura sono i valori che il concorso vuole sottolineare, per rappresentare le eccellenze di Ferrara con dipinti che valorizzano i “tesori” del nostro territorio. Martedi 12 giugno, presso Palazzo Roverella a Ferrara, sede del Circolo Negozianti, alla presenza di dirigenti di Coldiretti Ferrara, del presidente del Circolo Negozianti Giovanni Piepoli del sindaco Tiziano Tagliani e degli artisti ferraresi, si è tenuta la premiazione delle opere vincitrici, che sono state presentate per interpretare il tema 2018 “ “Campolinea, l’agricoltura al tempo dei droni", proiettato ad esprimere una visione futuristica agricola, a tratti statica, a tratti in evoluzione, antica o moderna di un campo futuro. "Una manifestazione importante – dice Monia Dalla Libera, rappresentante di Donne Impresa Coldiretti Ferrara – che ha coinvolto la nostra federazione provinciale, l'associazione “Donne Impresa” la scuola d’arte della nostrs città, e le istituzioni che ringraziamo per il sostegno e la condivisione; per un risultato che ci dà entusiasmo e lo stimolo per continuare nel tempo".

Sottolinea inoltre il suo compiacimento per la numerosa partecipazione del Liceo Artistico Dosso Dossi, rappresentato da venti ragazzi delle classi di terza e quinta, originali nelle rappresentazioni e nelle tecniche espresse. La commissione giudicatrice, presieduta dal critico d’arte Michele Govoni, ha sottolineato l’ attualità del

tema rappresentato, ritenendo originali ed apprezzabili tutte le opere in concorso, assegnando tuttavia i premi e le menzioni ai lavori selezionati tra la quarantina di artisti.

Sono quindi stati assegnati i riconoscimenti tra gli allievi della scuola d’arte cittadina , con il primo premio per Nicole Cariani, il secondo a Giorgio Campagnoli ed il terzo a Andrej Minella. Nella categoria artisti si sono distinti Moreno Baroncini cui à andato il terzo premio, Elisabetta Zappaterra con il secondo premio, ed infine Sergio Maresti con l’opera “Tra terra ed il cielo” che si è aggiudicato il titolo di vincitore della quinta edizione di Campagna Amica degli Artisti.


Premiate lo scorso 30 maggio presso l’Agriturismo Corte dei Maghi a Quartesana di Ferrara le classi che hanno partecipato al concorso organizzato da Donne Imprese e Coldidattica, insieme a Campagna Amica ed alle imprese agricole ferraresi. Oltre 1.500 ragazzi delle scuole ferraresi, dalle scuole materne alle superiori, sono stati coinvolti nel progetto di educazione a Campagna Amica per l’anno scolastico 2017/2018. Diversi gli istituti, di tutto il territorio provinciale (da Argenta a Copparo, da Gallo a Ferrara, da Cento a Mesola, da Masi Torello a Voghiera e Bondeno), che con alcune classi hanno partecipato alla fase formativa, di conoscenza e di trasmissione di esperienze e di approfondimenti sviluppati in classe o con altre modalità: dalla “lezione” in aula, alla visita ai mercati contadini, dalla passeggiata in campagna, all’impianto di un albero da frutto, al laboratorio sensoriale e gustativo, all’orto in classe, per sviluppare la linea guida di questo anno scolastico, ovvero "Un tempo per ogni cosa", che è stato anche il titolo del concorso che ha visto premiate alla pari, le classi della scuola primaria “O. Marchesi” di Copparo (1 A, 1 B,1 D, 1 E), della

scuola primaria “Don Minzoni” di Argenta (classe 2°), della scuola primaria di Gallo di Poggio Renatico (classi dalla prima alla quinta). Alla festa nel parco dell’Agriturismo dei fratelli Sandro e Paolo Magagna, ha preso parte il presidente di Coldiretti Fer-

rara, Sergio Gulinelli, con il direttore Claudio Bressanutti, segretari di zona, funzionari e dirigenti dell’organizzazione agricola, ed anche come gradito ospite l’Assessore comunale Caterina Ferri, che ha ringraziato Coldiretti per l’opportunità di far riscoprire in modo intelligente ed originale il territorio, l’ambiente, l’origine del cibo ed i tempi, le stagioni ed

i giorni necessari per arrivare a raccogliere i frutti del lavoro dell’agricoltore. “La numerosa presenza di ragazzi stamattina – sottolinea Monia Dalla Libera, rappresentante di Donne Impresa Ferrara – è il confortante segnale che i nostri temi sono graditi e permettono di sviluppare percorsi educativi e didattici, insieme agli insegnanti ed alle famiglie, che portano ad una maggiore consapevolezza e manualità dei partecipanti, offrendoci l’occasione per far conoscere il significato di agricoltura oggi e le qualità dei nostri prodotti, che pur essendo sani, salubri e sicuri, oltre che buoni, non sempre sono ben conosciuti e gustati nel modo migliore.” Il premio per tutti i ragazzi e le loro insegnanti sono state confezioni di pasta e riso di Bonifiche Ferraresi e semi di Facelia, la pianta amica delle api.

CAMPAGNA AMICA

EDUCAZIONE CAMPAGNA AMICA: FESTA E PREMI PER TUTTI ALLA CORTE DEI MAGHI

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SINDACALE

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COLPO DI CALORE: PREVENZIONE, SORVEGLIANZA SANITARIA E MISURE DI INTERVENTO

L’arrivo dell’estate e le sempre più frequenti ondate di calore rendono lo stress da caldo un argomento delicato ed importante, soprattutto per le attività produttive che si svolgono all’aperto come l’agricoltura. Per questi motivi risulta utile approfondire le tematiche di un rischio, che può provocare gravi conseguenze per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Riportiamo un sunto del lavoro svolto dal servizio sanitario di Ferrara in merito a questo argomento e l’opuscolo informativo. A proposito di conseguenze è bene evidenziare fin da subito quali sono gli effetti provocati dall’eccessiva esposizione al calore: 1. Colpo di sole – conseguenze: arrossamento della pelle, vesciche, febbre, mal di testa 2. Crampi da calore – conseguenze: dolori agli arti inferiori e all’addome, sudorazione 3. Esaurimento da calore con-

seguenze: elevata sudorazione, astenia, pallore, polso debole 4. Colpo di calore – conseguenze: temperatura corporea oltre i 40°, battiti accelerati, iperventilazione, collasso. Per valutare al meglio il rischio da calore è necessario tenere conto non solo della temperatura ma anche del grado di umidità, della ventilazione e dell’irraggiamento. Devono essere considerate a rischio le giornate in cui la temperatura all’ombra è superiore ai 30° con un tasso di umidità superiore al 70%. Le misurazioni devono essere fatte all’ombra ed in prossimità dei luoghi di lavoro. Le misure di prevenzione più adatte a contrastare le conseguenze del rischio da caldo riguardano essenzialmente l’organizzazione del lavoro e nello specifico: • Svolgere i lavori più pesanti durante gli orari più freschi della giornata • Ricorrere alla turnazione

• Cercare di lavorare il più possibile nelle zone meno esposte ai raggi del sole • Lavorare sempre almeno in due persone in modo da garantire un reciproco controllo • Prevedere pause adeguate ed in luoghi ombreggiati. Per quanto riguarda il vestiario è bene adottare abiti leggeri, traspiranti e di colore chiaro, in tessuti freschi (cotone o lino); munirsi di un copricapo e non lavorare a pelle nuda, in quanto il contatto diretto con i raggi solari potrebbe provocare ustioni o aumento della temperatura corporea. In questo numero riportiamo opuscolo in lingua italiana, a disposizione dei soci su richiesta sono disponibili presso gli uffici anche nelle seguenti traduzioni: - Arabo - Francese - Inglese - Rumeno Marco Baldon Capo area Tecnica

NUOVE REGOLE PER LE RICETTE DEI FARMACI AD USO ZOOTECNICO

La legge n 167 del 20 novembre 2017 all’Art. 3 detta le disposizioni in materia di tracciabilità dei medicinali veterinari, nello specifico tale legge prevede che dal 01 settembre 2018 la prescrizione veterinaria dovrà essere redata in forma elettronica informatizzata. La prescrizione elettronica sostituirà in modo definitivo la forma cartacea sull’intero territorio nazionale. In questo periodo fino all’entrata in vigore della nuova legge convivono i due sistemi, ovvero la forma cartacea e la forma elettronica. I produttori, i depositari, i grossisti, le farmacie, i titolari delle autorizzazioni alla vendita diretta e

al dettaglio di medicinali veterinari nonché i Veterinari attraverso la prescrizione del Medicinale veterinario inseriscono nella banca dati centrale finalizzata a monitorare le confezioni dei medicinali all’interno del sistema distributivo le seguenti informazioni, secondo le modalità definite dal Ministero della Salute. La banca dati è alimentata esclusivamente con i dati delle ricette elettroniche. È fatto obbligo al Veterinario inserire i dati identificativi dell’allevamento. Marco Baldon Capo area Tecnica


Progetto grafico: Elisa Roncarati

A cura dell’Unità Operativa Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro con la collaborazione dell’Ufficio Stampa Azienda USL di Ferrara Opuscolo scaricabile dal sito: www.ausl.fe.it

Segreteria tel. 0532-235266 Fax 0532-235253 e.mail: dirdisp@pec.ausl.fe.it

Sedi Operative: Ferrara: Via F. Beretta, 7 Copparo: Via Roma, 18 Cento: via Armellini, 7 Comacchio: via Marina 31 Portomaggiore: via de Amicis, 22

Dipartimento di Sanità Pubblica Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Direttore: Valerio Parmeggiani

Semplici azioni per evitare i danni da calore nei cantieri edili, stradali e in agricoltura

RISCHIO DA COLPO DI CALORE


Garantire ai lavoratori sufficiente ed adeguata informazione e formazione sugli effetti del calore nel rispetto delle differenze di genere ove riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso formativo.

2.

Controllare temperatura e umidità. Nei periodi in cui si prevede caldo intenso, la più importante cosa da fare ogni giorno è verificare le previsioni e le condizioni meteorologiche. E’ necessario valutare sempre almeno due parametri: temperatura dell’aria e umidità relativa. Devono essere considerate a rischio quelle giornate in cui si prevede che la temperatura all’ombra superi i 30° e l’umidità relativa sia superiore al 70%.

1.

COSA DEVE FARE IL DATORE DI LAVORO

Il testo unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/08) indica tra gli obblighi del datore di lavoro quello di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, compresi quelli riguardanti “gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari” e quindi anche al rischio di danni da calore delle attività lavorative svolte all’aperto nei periodi di grande caldo estivo. Maggiormente esposti sono coloro che lavorano nei cantieri edili, stradali e in agricoltura.

LAVORI A RISCHIO Predisporre aree di riposo ombreggiate o luoghi freschi per le pause di riposo.

Mettere a disposizione acqua fresca sia per bere che per rinfrescarsi.

Sottoporre i lavoratori a “controllo sanitario” Il datore di lavoro deve garantire la sorveglianza sanitaria per valutare lo stato di salute dei lavoratori a rischio in particolare tutti coloro i quali sono portatori di patologie croniche o assumono farmaci, nei confronti dei quali andrebbero adottate particolari precauzioni - cardiopatici, asmatici e broncopatici cronici, ipertesi, diabetici, obesi.

6.

5.

Organizzare orari, turni e pause di lavoro Organizzare il lavoro in modo da minimizzare il rischio: • variare l’orario di lavoro per sfruttare le ore meno calde, programmando i lavori più pesanti nelle ore più fresche • effettuare una rotazione nel turno fra i lavoratori esposti • programmare in modo che si lavori sempre nelle zone meno esposte al sole • evitare lavori isolati permettendo un reciproco controllo

4.

3.


Mettere a disposizione acqua fresca

Organizzare orari e turni di riposo

Preparare aree di riposo ombreggiate

Controllare temperatura e umidità

luoghi rinfrescati, le pause

traspirazione; rinfrescarsi bagnandosi con acqua fresca per disperdere calore.

2. Bere regolarmente per compensare le perdite di liquidi causate dalla

devono essere obbligatorie.

1. Alternare momenti di lavoro con pause in

Il lavoratore dovrebbe iniziare l’attività in maniera graduale, per dare modo all’organismo di adattarsi alle particolari condizioni ambientali. L’acclimatamento è l’adattamento dell’organismo alle nuove condizioni climatiche; si completa nell’arco di alcuni giorni fino a qualche settimana.

COSA DEVE FARE IL LAVORATORE

Evitare lavori isolati

Cosa deve fare il datore di lavoro?

Informare i lavoratori sugli effetti del calore

Evitare pasti abbondanti

Segnalare un malessere ad un collega

Evitare bevande alcoliche

come comportarsi

Bere acqua fresca

Coprirsi il capo

Indossare abiti leggeri e chiari

ricca di zuccheri e sali minerali. Preferire pasti leggeri, facili da digerire, privilegiando la pasta, la frutta e la verdura e limitando carni e insaccati. Evitare il consumo di bevande alcoliche e limitare il fumo.

4. Evitare pasti abbondanti, l’alimentazione deve essere povera di grassi,

traspiranti, di cotone, di colore chiaro; è sbagliato lavorare a pelle nuda perché il sole può determinare ustioni e la pelle nuda assorbe più calore. E’ importante anche un leggero copricapo che permetta una sufficiente ombreggiatura.

3. Utilizzare un vestiario idoneo, il vestiario deve prevedere abiti leggeri


con mancanza d’equilibrio, seguiti dal collasso con perdita di conoscenza e/o coma. In fase di collasso la temperatura corporea può raggiungere o superare i 42,2°C.

I segni premonitori di un iniziale colpo di calore possono essere: Irritabilità, confusione, cute calda e arrossata, sete intensa, sensazione di debolezza, crampi muscolari. I segni successivi sono: vertigini, affaticamento eccessivo, nausea e vomito tremori e pelle d’oca segnalano un veloce aumento della temperatura. Infine compaiono: difficoltà di concentrazione e di coordinazione

La patologia da calore può evolvere rapidamente e i segni iniziali possono non essere facilmente riconosciuti dal soggetto e dai compagni di lavoro. Imparare a riconoscere i primi segnali del colpo di calore è fondamentale.

COME SI MANIFESTA IL COLPO DI CALORE

Posizionare il lavoratore all’ombra e al fresco, sdraiato in caso di vertigini, sul fianco in caso di nausea, mantenendo la persona in assoluto riposo; slacciare o togliere gli abiti. Raffreddare la cute con spugnature di acqua fresca in particolare su fronte, nuca ed estremità.

Chiamare il

Chiamare subito un incaricato di Primo Soccorso e

Accorgersi del pericolo di colpo da calore e subito attuare la terapia appropriata possono salvare la vita.

COSA FARE


PREMIO INNOVAZIONE GIOVANI: COLDIRETTI RICORDA LE RADICI

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Quando nel 1944 rinascono partiti e sindacati, un giovane partigiano cattolico di famiglia contadina fonda la Coldiretti. È così che Paolo Bonomi realizza il sogno di dare dignità economica, politica e sociale alle famiglie coltivatrici: oltre otto milioni di italiani senza diritti e tutele sociali, considerati giuridicamente ed economicamente come categoria lavoratrice, si trasformano in piccoli proprietari. È una svolta epocale, che cambia completamente il volto dell’Italia rurale. È questa svolta che ha raccontato il giornalista Nunzio Primavera, con piglio da storico, nel libro “La gente dei campi e il sogno di Bonomi” (edizioni Laurana) presentato in occasione della serata finale del premio Innovazione Giovani di Coldiretti Emilia Romagna a Noceto di Parma, presso l’azienda Bertinelli. Intervistato dal giornalista parmigiano Andrea Gavazzoli, Primavera ha ricordato gli avvenimenti che hanno portato Bonomi a fondare nel 1944 la Coldiretti per dare rappresentanza ai contadini, dall’ispirazione a don Sturzo, fino all’appoggio di De Gasperi, di cui sposa la linea politica. L’intuizione di Bonomi, osteggiata da comunisti e

latifondisti, si trasforma ben presto nella più grande redistribuzione di ricchezza mai attuata in Italia, che troverà la sua realizzazione nella Riforma Agraria. Il libro si concentra sulla storia tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e gli anni Sessanta e si conclude con un’appendice che ricorda e racconta tutti gli uomini di Bonomi che hanno contribuito a rendere Coldiretti la principale organizzazione agricola italiana. È quindi il racconto dei primi anni della storia di Coldiretti, con i retroscena di una storia che è la storia stessa d’Italia, della democrazia italiana, di aneddoti e storie che ci invitano a vedere con occhi diversi l’unicità di una associazione che non è solo associazioni di imprese, ma anche e soprattutto di persone, di famiglie, di ideali e di progetti che ancora oggi vedono Coldiretti in prima fila per l’innovazione, la giustizia sociale, il reddito e le prospettive di futuro per i propri soci, continuando una storia sempre attuale e sempre ispirata a dare opportunità all’agricoltura italiana e sostenere il Paese nei momenti più delicati sia dal punto di vista economico che politico e sociale.

ORARIO DI LAVORO ESTIVO E CHIUSURA UFFICI PER FERIE Si avvisa che a partire da lunedi 23 luglio e sino a venerdì 21 settembre, gli uffici della sede provinciale e degli uffici di zona Coldiretti, effettueranno orario di apertura al pubblico dal lunedi al venerdì, dalle 8.00 alle 14.00, con chiusua pomeridiana ed al sabato per l'intera giornata. Inoltre gli uffici rimarranno chiusi al pubblico per ferie comuni del personale dal 13 al 17 agosto.

SINDACALE

Presentato dall’autore, Nunzio Primavera, segretario alla presidenza di Coldiretti Nazionale, il libro che percorre la storia di Coldiretti dalla fondazione sino alla riforma agraria.


SINDACALE

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PETIZIONE "STOP CIBO FALSO": LE FIRME DEI SINDACI Continua la raccolta di firme della petizione “Stop cibo falso” lanciata da Coldiretti per chiedere all’Europa di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti allo scopo di prevenire e combattere gli scandali alimentari, che mettono in pericolo la nostra salute, e difendere la nostra agricoltura e tutelare il vero Made in Italy. “Si tratta di una iniziativa quantomai necessaria – sottolinea il responsabile provinciale di Fondazione Campagna Amica, Riccardo Casotti – di fronte alle intenzioni che esprime l’Unione Europea, che tramite regolamenti ed indirizzi operativi non pare proprio aver intenzione di cogliere le richieste dei consumatori europei, nonostante le sperimentazioni in materia di 7 importanti Paesi UE, con in prima fila la Francia. Riteniamo che ogni passo indietro rispetto all’obbligo dell’origine ed a regole valide in tutto il territorio dell’Unione e per tutti gli alimenti, siano pericolosi per i consumatori e dannosi per i nostri produttori, che solo riuscendo davvero a distinguere le proprie produzioni, possono anche valorizzarle all’interno della filiera”. A condividere questi obiettivi anche esponenti politici ed amministratori locali. Nella nostra provincia hanno già sottoscritto la petizione i sindaci o loro rappresentanti, di Vigarano Mainarda, di Cento, di Codigoro, di Copparo, di Bondeno, di Comacchio, di Masi Torello, di Portomaggiore, di Argenta, di Berra, di Voghiera, di Goro, di Mesola, di Ostellato Per tutti coloro che volessero apporre la propria firma si ricorda che possono farlo presso gli Uffici di Coldiretti e nei Mercati di Campagna Amica, presenti sul territorio provinciale.


CONTRATTI DI FILIERA GRANO: OPPORTUNITÀ DI REDDITO PER LE IMPRESE AGRICOLE FERRARESI

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Dopo aver tirato le somme della campagna 2017, che è stata tutta in salita a causa delle piogge di inizio giugno, troppo a ridosso della raccolta, è emerso però che la qualità è rimasta eccellente. Vero è che, stando così le cose, calo produttivo e ottima qualità del prodotto, non si riuscirà ancora a lungo a garantire redditività alle imprese agricole, anche nell’auspicabile ripresa dei prezzi di produzione. Per questo è il momento di cambiare mentalità e percorrere quell’ultimo miglio che garantisca il giusto reddito e riconoscimento al lavoro delle aziende cerealicole ferraresi. Il crollo improvviso delle importazioni dal Canada e l’exploit dei grani antichi hanno aperto la strada alla firma di accordi di filiera estremamente vantaggiosi. Oggi più che mai è evidente infatti che l’industria alimentare non può più fare a meno delle aziende agricole produttrici delle materie prime di qualità, perché i consumatori sempre più richiedono un prodotto che sia 100% italiano e dalle indiscusse ed acclarate caratteristiche salutistiche. I big della pasta hanno così da tempo dovuto abbandonare il grano al glifosato canadese per acquistare grani italiani che assicurassero alta digeribilità e qualità. Di fronte a queste previsioni produttive, resta da chiedersi come potrebbe orientarsi il prezzo e quindi la redditività della prossima campagna. Una risposta indiretta viene dalla presentazione del bilancio di sostenibilità della Barilla. In Italia, Barilla ha stipulato nel 2017 contratti di coltivazione per il 57% dei volumi di grano duro acquistati (430mila tonnellate). Contratti di coltivazione ovvero contratti di filiera. Il segnale che viene dal

primo produttore di pasta in Italia, per altro seguito a ruota da tutti i principali competitor, è il seguente: più aggregazione nelle campagne, più qualità, fanno prezzi migliori. Per queste ragioni Coldiretti Ferrara con la collaborazione di SIS Società italiana Sementi e CAE Consorzio Agrario dell’Emilia offre a tutte le aziende agricole interessate l’opportunità di entrare a far parte del circolo virtuoso dei contratti di filiera. Per la campagna del grano 2018/2019 vi è la possibilità di concludere contratti per la coltivazione di grano duro e grano tenero estremamente vantaggiosi. Per le varietà di grano duro Marco Aurelio, Massimo Meridio, Emilio Lepido ed Ovidio infatti le aziende agricole che aderiranno al progetto potranno ottenere una remunerazione pari ad € 310/Ton, se il prodotto conferito avrà le caratteristiche qualitative richieste dai pastifici. Lo stesso vale per i contratti relativi al grano tenero della varietà Giorgione, che verrà remunerato per un prezzo pari ad € 300/Ton. Discorso a parte vale fare per il grano antico Senatore Cappelli, varietà di cui la disponibilità di semente è ridotta, ma che per coloro i quali concluderanno il contratto di filiera relativo a tale varietà, potrà portare a remunerazioni assai elevate e pari ad € 600/Ton. Le basi per il salto di qualità sono state piantate, sta alle aziende agricole ora saper cogliere le enormi opportunità e potenzialità dei contratti di filiera. Per questo Coldiretti Ferrara invita chiunque fosse interessato ad entrare a far parte del progetto a rivolgersi agli uffici di zona per ottenere tutte le opportune informazioni.

ALTRI PROGETTI DI COLTIVAZIONE Oltre ai contratti per il grano, ci sono opportunità anche per altre colture: RISO VOLANO E CARNAROLI - RISO GIGLIO E LIDIO. É inoltre possibile la stipula di contratti anche per merce da rimonta, ovvero per varietà di SOIA; GRANO; CECE; ERBA MEDICA; PISELLO; TRIFOGLIO E RISO. Anche in questo caso presso i nostri Uffici Zona è possibile avere maggiori informazioni e precisazioni.

SINDACALE

Pasta da agricoltura italiana: da prodotto di nicchia a prodotto di massa grazie ai contratti di filiera. Grandi opportunità per il grano ferrarese


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PUBBLICATE LE GRADUATORIE PER GIOVANI E FILIERE

C.A.A.

Pubblicata la 3° graduatoria dei giovani agricoltori che hanno presentato domande verso la misura "6.1.01 - Aiuto all'avviamento d'impresa per giovani agricoltori" e la "4.1.02 "Investimenti in azienda agricola per giovani agricoltori beneficiari di premio di primo insediamento". Per concessioni che superano i 20 milioni di euro, vengono ammesse il 100% delle domande ammissibili La determina che la approva è la n. 10243 del 29 giugno 2018 “Pacchetto Giovani 2017” che consente di ottenere un premio e un sostegno agli investimenti con la finalità di favorire il ricambio generazionale sostenendo l’insediamento di nuovi imprenditori, che intendono costruire il proprio percorso lavorativo nel settore agricolo Sono ammesse a contributo tutte le 376 domande che hanno superato con esito positivo l’istruttoria, pari al 79% di quelle presentate. I contributi concedibili superano i 20 milioni di euro (risorse messe a bando di euro 16.3 milioni per la 6.1.01 e 12.5 per la 4.1.02) e di seguito si riportano le risultanze dell'istruttoria per tipo di operazione: • 311 le domande presentate sulla richiesta del premio unico a valere sul tipo di operazione 6.1.01 per un contributo richiesto di oltre 11.8 milioni di euro. I contributi ammessi a finanziamento ammontano a oltre 9.3 milioni per 248 domande; • 165 le domande presentate per la realizzazione degli investimenti sul tipo operazione 4.1.02 per oltre 15.5 milioni di euro di contributi richiesti a fronte di una disponibilità di oltre 12.54 milioni. Circa 10.8 milioni di euro i contributi per gli investimenti per un totale di 128 domande ammesse. I ragazzi beneficiari delle domande suddette riceveranno la notifica di

concessione che conterrà i tempi ed i modi per esecuzione del progetto proposto e la richiesta degli aiuti. Per tutti i giovani interessati alla presentazione di una nuova domanda dovrebbe essere attivato un nuovo bando già da metà luglio con tempi di presentazione delle domande fino a metà ottobre 2018 ; pare periodo molto interessante per presentare le domande vista la volontà della regione di elevare il budget da mettere a disposizione per l’annualità 2018

scorso febbraio che hanno trovato la disponibilità dei finanziamenti stanziati dalla regione Emilia Romagna 1265 domande ammissibili mentre rispetto alle 1348 domande ammissibili per il mantenimento dei metodi biologici hanno trovano per il momento 586 l’immediata finanziabilità, le per le altre si attiverà lo scorrimento di graduatoria dovessero essere trovate ulteriori economie da destinare a questo settore che negli ultimi anni ha rilevato un aumento di richiesta.

Soddisfazione anche per la determina n. 10338 del 02/07/2018 attesa che ha pubblicato le graduatorie relative al pacchetto della filiera che ha finanziato 55 progetti rispetto ai 63 progetti presentati che raggruppavano 1688 domande di sostegno presentate dalle singole aziende agricole collegate ai capofila proponenti, con una spesa ammissibili pari a 481.994.513,03 milioni di euro Le graduatorie pubbliche possono essere visionate al seguente link attivato nel sito della regione Emilia Romagna http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr2014-2020/notizie/notizie-2018/ scorrimento-graduatoria-filieragraduatoria Tutti gli interessati riceveranno la notifica di concessione dei progetti, i primi saranno i capofila a ricevere via PEC la loro notifica di concessione la stessa darà avvio alle tempistiche per la conclusione dei progetti e la richiesta degli aiuti concessi che deve compirsi entro 24 mesi ; importante la possibilità di richiedere un anticipo rispetto agli aiuti da parte dei beneficiari, per le eventuali modalità potrete reperirle presso i nostri uffici di zona nel prossimo periodo. Soddisfazione anche per le domande di biologico presentate lo

PERIODO DI PROPOSTE PER LA NUOVA PROGRAMMAZIONE DELLA PAC POST 2020 Come avvenuto in passato, anche per la prossima programmazione 2021-2027, la normativa sui pagamenti diretti prevede modifiche volte a garantirne l’efficacia e l’adeguamento alle nuove esigenze del settore. In base a quanto riportato nei “considerando” della proposta di regolamento, i pagamenti diretti avranno un ruolo essenziale nel garantire un equo sostegno al reddito degli agricoltori, in linea con l’obiettivo di promuovere un settore agricolo resiliente e smart. L’importanza dei pagamenti diretti era chiaramente emersa anche nella Comunicazione della Commissione pubblicata a novembre 2017, in quanto essi sono considerati lo strumento che dovrebbe consentire di colmare il divario tra il reddito degli agricoltori e quello di coloro che sono impegnati in altri settori. Nel nuovo approccio rimane l’impostazione a “pacchetto”, cioè la previsione di diverse tipologie che nel loro insieme costituiscono l’importo totale dei pagamenti spettanti all’agricoltore. La proposta di regolamento classifica in modo inequivocabile i pagamenti in due


la prossima tornata è prevista la decurtazione dall’ammontare dei pagamenti diretti dei costi sostenuti dall’agricoltore legati al lavoro. Va sottolineata la nuova formula che sostituisce quella dell’agricoltore attivo con la denominazione di “vero agricoltore” (genuine farmer, tradotto nella proposta come “agricoltore vero e proprio”), a conferma dell’obiettivo di garantire che nes-

sun sostegno al reddito sia concesso a coloro la cui attività agricola costituisce solo una parte insignificante delle loro attività economiche complessive o la cui attività principale non è agricola, pur non impedendo il sostegno ad agricoltori che svolgono altre attività. Gli Stati membri definiscono quali soggetti

non sono considerati “veri agricoltori”, in base a criteri quali reddito, impiego di lavoro nell’azienda agricola, oggetto sociale, inclusione in registri nazionali. L’Italia, inoltre, dovrà decidere se continuare ad applicare i titoli. Qualora si optasse per il mantenimento di tale sistema, si potrà proseguire con l’applicazione della convergenza che prevedrà l’applicazione di un tetto massimo all’aiuto e l’obbligo di garantire a tutti gli agricoltori un importo minimo dei titoli pari al 75% del valore unitario medio. Anche nella prossima programmazione potrà essere applicata la soglia di perdita massima pari al 30%. Tuttavia, contrariamente a quanto avviene oggi, il raggiungimento del valore minimo dei titoli pari al 75% del valore unitario medio sarà prioritario rispetto alla perdita massima del 30%. È bene precisare che si tratta delle proposte della Commissione, sulle quali vi sarà un negoziato intenso e complesso che impegnerà i 27 Stati membri dell’Ue per almeno un anno e forse anche molto di più.

BANDO INVESTIMENTI SETTORE VITIVINICOLO 2019: LE DOMANDE ENTRO IL 30/9/2018 E’ stata pubblicata nei giorni scorsi la delibera di giunta Regionale che approva il programma operativo 2019 per la Misura Investimenti Il Programma Operativo ha una dotazione finanziaria di Euro 5.418.277,00. Il budget disponibile è suddiviso in due tranche: il 40% delle risorse è destinato a finanziare i progetti di investimento presentati da imprese agricole che producono vino; il restante 60% è invece riservato alle aziende agroindustriali che commercializzano il vino prodotto con materia prima in prevalenza acquistata da terzi o conferita da soci. Saranno pertanto due le graduatorie finali. Escluse dai contributi le imprese che effettuano la sola commercializzazione dei prodotti. I progetti di investimento, devono essere compresi tra un minimo di 40mila e un massimo di un milione di euro. La percentuale di aiuto è fissata al 40% delle spese ammissibili per le micro, piccole e medie im-

prese, scende al 20% nel caso di aziende fino a 750 dipendenti e fatturato annuo inferiore ai 200 milioni di euro e al 19% per le imprese ancora più grandi. Gli investimenti per i quali potrà essere richiesto il contributo spaziano dalla costruzione e ristrutturazione di immobili, all’acquisto di impianti e macchinari specifici, fino all’allestimento di negozi per vendita diretta al consumatore finale dei prodotti aziendali e alla creazione di siti internet per l’e-commerce. Le domande vanno presentate entro il 13 settembre 2018. Invitiamo fin da ora tutte le aziende interessate a prendere contatto con l'ufficio CAA COLDIRETTI della Zona di riferimento per un esame della propria situazione aziendale. Alessandra Mariotti Responsabile Provinciale CAA

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C.A.A.

categorie: • disaccoppiati: sostegno al reddito di base, sostegno complementare per i giovani agricoltori, sostegno complementare ridistributivo , ecoscheme; • accoppiati (sostegno accoppiato al reddito e pagamento specifico per il cotone). Rispetto all’attuale programmazione, ci sono tre novità: • la soppressione del pagamento greening, i cui impegni (seppur modificati) sono inclusi nella condizionalità; • l’inserimento dello schema volontario per il clima e l’ambiente (Eco-Scheme), la cui adesione sarà volontaria per gli agricoltori; • la soppressione del pagamento per le aree con vincoli naturali. Novità sono previste anche per la riduzione dei pagamenti e il capping: nella proposta è prevista l’applicazione all’intero importo dei pagamenti diretti superiori a 60.000 euro (nell’attuale programmazione si applica al solo pagamento di base e agli importi superiori a 150.000 euro), con fasce di riduzioni differenziate. Anche per


PAGHE

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DAL 1 LUGLIO DIVIETO DI PAGAMENTO RETRIBUZIONE IN CONTANTI AI LAVORATORI Con la legge finanziaria 2018, art. 1 commi 910914, è stato introdotto dal 1° luglio 2018 il divieto di pagare in contanti le retribuzioni ed i compensi ai lavoratori. L’obbligo riguarda sia i lavoratori dipendenti, come gli operai agricoli, che i lavoratori autonomi, ovvero i liberi professionisti come ad esempio geometri, avvocati, notai, ecc.. Per i datori di lavoro ed i committenti (i committenti sono le aziende, anche agricole, che si avvalgono di liberi professionisti) dal 1° luglio 2018 è in vigore l’obbligo di effettuare i pagamenti ai lavoratori dipendenti ed ai lavoratori autonomi, a titolo di saldo e/o di acconto, con modalità e forme che escludano l’utilizzo del denaro contante. La norma, in questione, indica quali forme di pagamento sono consentite: - Bonifico su conto corrente con codice IBAN indicato dal lavoratore (consigliamo che il conto corrente sia intestato e/o cointestato al lavoratore); - Strumenti di pagamento elettronico (è stato chiarito che è possibile il pagamento tramite carte prepagate con IBAN, es. Pasta Pey Evolution delle Poste, o altre prepagate similari, se detta prepagata è intestata al lavoratore; dovranno sempre essere disponibili le ricevute di pagamento per eventuali controlli); - Tramite assegno bancario consegnato al lavoratore o, in caso di impedimento comprovato, ad un familiare convivente (il dipendente dovrebbe avere un proprio conto corrente, presso una banca di fiducia, in quanto normalmente le banche hanno difficoltà a cambiare detti assegni). Consigliamo di fotocopiare gli assegni prima della consegna; - Tramite assegno circolare intestato al lavoratore o, in caso di impedimento comprovato, ad un familiare convivente; - In contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento. Sono esclusi dal nuovo obbligo di pagamento

con mezzi tracciabili le famiglie che hanno alle dipendenze degli addetti ai servizi familiari e domestici (Colf, Badanti, giardinieri, ecc.). Apparato sanzionatorio: La nuova norma prevede che l’inosservanza dei nuovi obblighi sia sanzionata con una sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 euro, per il datore di lavoro/committente. La norma prevede, inoltre, che le violazioni commesse dall’entrata in vigore, il 01/07/2018 e sino alla data del 27/12/2018 non saranno sanzionate. Questa è una norma che difficilmente si potrà applicare alle piccole e medie imprese agricole in quanto molti dipendenti sono si origine straniera con rapporti di lavoro stagionali, di breve durata; spesso i dipendenti non sono residenti. Coldiretti sta lavorando per ottenere delle deroghe e/o delle proroghe, nell’applicazione della normativa e dell’apparato sanzionatorio, per venire in contro alle esigenze specifiche del nostro settore. Valeriano Tagliati Responsabile provinciale servizio Paghe


CESSIONE CARBURANTI PER MEZZI AGRICOLI ED IMBARCAZIONI

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Con circolare n. 13 del 2 luglio 2018, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che l’obbligo di fatturazione elettronica dal 01-07-2018 non riguarda le cessioni di carburanti impiegati nei mezzi agricoli (come definiti dal codice della strada) e non riguarda il carburante impiegato dalle imbarcazioni e aereomobili. Tuttavia, è molto probabile che le principali imprese fornitrici del gasolio “agricolo” emettano le fattura elettroniche anche per questo tipo di carburante per uniformità dei loro processi interni. E’ pertanto opportuno che ogni impresa conosca e sia in grado di comunicare il proprio indirizzo P.E.C. al fornitore di carburante in modo da avere una agevole riscontro delle fattura elettronica emessa.

Si comunica inoltre che, la normativa attualmente in vigore prevede che per la detrazione dell’IVA assolta per gli acquisti di carburante, occorre che questi siano documentati sia da fatture cartacee che elettroniche, ed il pagamento debba essere effettuati con sistemi di pagamento tracciabili ossia diversi dal contante. Per la normativa antiriciclaggio, l’utilizzo del contante è legittimo fino alla soglia di € 2.999,00, mentre per la detraibili dell’IVA esposta nelle fatture d’acquisto del carburante, il pagamento della fattura va fatto SEMPRE con sistemi tracciabili se si desidera esercitare la detrazione IVA. Ida Dalla Libera Responsabile Provinciale Area Fiscale

APINFORMA: LA RETE DEGLI APICOLTORI FERRARESI

Nasce ApInforma, il gruppo di contatto degli apicoltori ferraresi, con il supporto e l’orientamento di Coldiretti Ferrara per favorire momenti di incontro e scambio di informazioni sul mondo dell’apicoltura e della produzione di miele, che anche nel nostro territorio vede centinaia di operatori interessati, dagli hobbisti a chi ne ha fatto la principale fonte di reddito. Nella consapevolezza che non è sufficiente la buona volontà per ottenere i migliori risultati, Coldi-

retti propone l’adesione alla rete a quanti interessati ai diversi aspetti dell’apicoltura, offrendo opportunità di conoscenza, di supporto, di condivisione di progetti, di tutela del vero miele Made in Italy, nei confronti della contraffazione e della concorrenza sleale. Possono iscriversi i produttori agricoli e tutti i soggetti che ne condividano gli intenti e gli interessi, rivolgendosi agli Uffici di Zona Coldiretti in tutto il territorio provinciale.

FISCALE

Obbligo di fatturazione elettronica dal 1-1-2019


CREDITAGRI

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PARTENARIATO CREDITAGRI ED ISMEA: GARANZIA PUBBLICA PER P.M.I. Continua l’attività mirata di consulenza alle Imprese da parte di CreditAgri Italia nella proposta e fornitura di nuovi Servizi finanziari a supporto dello sviluppo imprenditoriale di ammodernamento ed in accompagnamento agli investimenti aziendali con prodotti esclusivi e riservati alle Imprese Socie/Clienti. CreditAgri Italia opera da lungo tempo con ISMEASGFA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, quale Ente pubblico economico operante nell’erogazione di servizi informativi, assicurativi e finanziari), attraverso proprio “Sportello ISMEA” a carattere dedicato, in funzione del rapporto di stretto partenariato che consente di accedere nella predisposizione e assistenza verso di operazioni finanziarie che utilizzano la Garanzia pubblica. Per quest’ultima le forme di applicazione sono sia in Controgaranzia con Creditagri, che in termini di assistenza e consulenza all’accesso alla stessa, quale supporto all’emissione di Garanzia Diretta da parte di ISMEA, a sostegno del Sistema bancario e Società di leasing, a fronte di operazioni di finanziamento richieste dall’Impresa Agricola alla Banca e al Confidi. La Garanzia Pubblica Diretta è di fatto una agevolazione che utilizza Fondi Pubblici, rilasciata sotto forma di fidejussione Fideiussione quest’ultima rilasciata da ISMEA - previa specifica istruttoria di merito - ai soggetti beneficiari, per le finalità e nei limiti previsti dalla normativa in materia, e nel caso in cui il soggetto beneficiario richiedente non disponga di garanzie tali da assistere integralmente il finanziamento richiesto. Essa è disciplinata dal decreto 22 marzo 2011 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di concerto con il Ministro

dell'Economia e delle Finanze, pubblicato sulla GU n. 210 del 09 settembre 2011 concernente il rilascio di garanzie a norma dell’articolo 17 comma 2 e 4 del Dlgs 102/2004. I vantaggi per i Soggetti Finanziatori, quale il Sistema Bancario, ricadono nella possibilità di favorire l'accesso al credito delle aziende agricole, attraverso l'abbattimento

degli spread e la riduzione del patrimonio di vigilanza delle banche richiesto da Basilea 2. In buona sostanza il rischio per le banche sulla quota di finanziamento garantita da ISMEA è pari a “Zero” e nel contempo tale garanzia dello Stato permette ai soggetti finanziatori di ridurre il fabbisogno di capitale ai fini del patrimonio di vigilanza consentendo, a parità di ogni altra condizione, di praticare condizioni di miglior favore alle imprese finanziate. I Soggetti Beneficiari, quali le Imprese Agricole e della filiera Agroalimentare, che possono trarre vantaggio sono tutte le PMI, iscritte al Registro delle Imprese e operanti nel settore agricolo di cui all’articolo 1 del DLgs 18/05/2001 n.228 attraverso interventi finalizzati ad incrementare la competitività del comparto. Le PMI di cui sopra, devono essere economicamente e finanziariamente e sane valutate sulla base dei criteri contenuti nelle Disposizioni operative di ISMEA, e inoltre non

devono essere definite imprese in difficoltà ai sensi dell’art. 1, paragrafo 7, del Reg. CE 800/2008. - In linea di massima, gli Interventi ammissibili per tale intervento rientrano nell’acquisto terreni, investimenti rivolti alla costruzione, acquisizione, ampliamento, ristrutturazione e miglioramento di beni immobili strumentali all'attività, acquisto di macchinari e attrezzature, impianti di produzione di energia rinnovabile, oltre a supporto finanziario per la Conduzione e/o liquidità e per il Consolidamento passività. - Massimali di garanzia prevedono invece il massimale fino al 70% del finanziamento per tutte le Imprese, elevabile all’80% per le Imprese Giovani. - Mentre gli Importi massimi della fideiussione presentano valori fino a € 1.000.000 per le piccole micro imprese, elevabili a € 2.000.000 per le medie imprese QUALI I VANTAGGI PER L’IMPRESA: -Accesso al servizio specializzato di consulenza di CreditAgri Italia Ente Finanziario specializzato nel mondo agricolo e agroalimentare; -Utilizzo di una garanzia pubblica a Prima richiesta in grado realmente di ridurre i rischi di controparte; -Riduzione degli accantonamenti patrimoniali previsti dalla normativa di Vigilanza per la parte garantita da ISMEA: -Accesso ad istruttoria completa messa a disposizione da CreditAgri Italia finalizzata alla richiesta di garanzia da ISMEA; -Opportunità e possibilità di integrare e aumentare l’apporto di garanzie personali / reali da parte degli Imprenditori, evitando/limitando di intaccare il valore del proprio patrimonio; -Facilitazione dell’accesso al cre-


QUALI I VANTAGGI PER LA BANCA FINANZIATRICE: -Accesso al servizio specializzato di consulenza di CreditAgri Italia Ente Finanziario specializzato nel mondo agricolo e agroalimentare; -Utilizzo di una agevolazione pubblica e quindi dell’opportunità di abbattere i costi di garanzia attraverso le agevolazioni previste dal Reg.UE 1407/2013 – De Minimis; -Possibilità di ridurre e/o integrare l’apporto di garanzie proprie, ottenendo nel contempo migliori e più vantaggiose condizioni economiche, oltre che soluzioni finanziarie maggiormente interessati;

-Facilitare l’accesso al credito attraverso al condivisione del rischio su singola operazione tra Banca e ISMEA; -Possibilità di valutare la proposta di ISMEA e decidere se aderire ovvero lasciare cadere la proposta; CreditAgri Italia nel suo importante di Ente Intermediario Finanziario Vigilato da Banca d’Italia, da sempre al fianco delle Imprese nel fornire completo ed indispensabile supporto, assistenza e consulenza, dispone di ampia gamma di servizi finanziari e creditizi, capaci di accompagnare nel tempo il percorso di crescita imprenditoriale, dando forma e concretezza all’Idea ed al Progetto Imprenditoriale. La Rete di Consulenti professionisti di Creditagri Italia distribuita nel

Per accesso al credito e predisposizione Piani Finanziari: presso Creditagri (Andrea Bolzonaro) al telefono 0532-979734 oppure mobile 3313063508 , email andrea. bolzonaro@creditagri.com Sito internet: www.creditagri.com oppure info@creditagri.com

SERVE NORMA SALVA AZIENDE PER LE GELATE DI MARZO 2018

È allarme tra i produttori agricoli dell’Emilia Romagna per l’assordante silenzio delle istituzioni sui risarcimenti dei pesanti danni provocati in regione dall’ondata di gelo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo scorso, che provocò nella campagne da Piacenza a Rimini circa 100 milioni di perdite. Lo denuncia Coldiretti Emilia Romagna ricordando che le gelate avevano colpito pesantemente i frutteti, in particolare albicocchi e peschi, e gli ortaggi, dai carciofi ai cavoli, dai pomodori ai broccoli. Dopo i sopralluoghi della Regione Emilia Romagna – spiega Coldiretti – è partita la procedura per il risarcimento con l’invio della documentazione dei danni al ministero delle Politiche agricole. Da allora tutto tace. L’allarme dei produttori – rincara Coldiretti Emilia Romagna – nasce anche dalla mancanza di copertura in quel periodo delle assicurazioni contro le calamità naturali in quanto la campagna assicurativa non era an-

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territorio, fornisce puntuale supporto informativo e di assistenza anche nell’erogazione di Servizi del “Ramo Consulting” (Consulenza continuativa dedicata all’Impresa) comprensivo anche del servizio specializzato esclusivo di “Sportello ISMEA” per la gestione della Garanzia Prima richiesta ISMEA, rivolto alle Imprese Agricole ed alla Cooperazione.

cora aperta e non era stato possibile assicurare le coltivazioni. La mancata risposta delle istituzioni a distanza di oltre quattro mesi dagli eventi – afferma Coldiretti regionale – fa presumere un esito negativo delle richieste degli agricoltori, che si troverebbero in questo caso totalmente scoperti vista l’impossibilità di assicurarsi. Per evitare di aggiungere disastro a disastro, vista la vastità delle aree colpite e le forti perdite economiche, Coldiretti Emilia Romagna propone di attivare la stessa procedura utilizzata nel 2017 per la siccità. Occorre – spiega Coldiretti – una norma apposita che, in deroga al decreto 102/2004 sulla calamità naturali, consenta di risarcire il danno per le colture assicurabili. Se non arriverà una risposta chiara in tempi brevissimi, Coldiretti Emilia Romagna prenderà contatti con tutti i parlamentari della regione per sollecitare la presentazione alle Camere di una apposita norma salva-aziende.

CREDITAGRI

dito attraverso al condivisione del rischio su singola operazione tra Istituto Bancario e ISMEA;

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EPACA

INFORMAZIONI EPACA

QUATTORDICESIMA 2018 E’ in pagamento al 1° luglio 2018 la “quattordicesima” ai pensionati aventi diritto. Dallo scorso anno il bonus riconosciuto con la mensilità di luglio di ogni anno ai pensionati Inps con più di 64 anni è stato aumentato del 30% per i pensionati con redditi inferiori a 1,5 volte l'importo del trattamento minimo vigente nell'assicurazione generale obbligatoria (cioè circa 507 euro al mese) ed è stato esteso, nei confronti dei pensionati con redditi inferiori a 2 volte il predetto trattamento minimo (poco più di 1.010 euro lordi al mese). L'importo della quattordicesima oscilla così tra i 336 e i 655 euro a seconda del reddito annuo del percettore (non si considera quello del coniuge) e della contribuzione sulla base della quale è stata liquidata la pensione, mentre nulla spetta ai pensionati titolari di una pensione o di redditi superiori a 1.010 euro lordi al mese. Si rammenta che al fine del raggiungimento del reddito conta non solo la pensione di cui il pensionato è titolare ma anche eventuali prestazioni di invalidità civile, resteranno rilevanti, pertanto, oltre alla pensione, i redditi di qualsiasi natura, comprese le rendite INAIL, con l'esclusione dei trattamenti di famiglia, del reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto e competenze arretrate. Sono escluse, inoltre, le pensioni di guerra, le indennità per i ciechi parziali, l'indennità di comunicazione per i sordomuti e l’indennità di accompagnamento. PENSIONATI CON 64 ANNI COMPIUTI E CON REDDITI LORDI FINO A 9.894,69 EURO Per chi ha versato contributi da lavoratore autonomo, fino a 18 anni di versamento spetta un importo

di 437 euro, tra 18 e 28 anni di versamento spettano 546 euro, oltre 28 anni di versamento spettano 655 euro; in caso di versamento di contributi solo da lavoro dipendente, gli anni si riducono rispettivamente a 15 per la prima fascia, da 15 a 25 per la seconda, oltre 25 per la terza. PENSIONATI CON 64 ANNI COMPIUTI E CON REDDITI LORDI FINO A 13.192,92 EURO

Dal 2017 è stato esteso il diritto alla “quattordicesima” anche a coloro che possiedono redditi lordi non superiori al doppio del trattamento minimo, pari nel 2018 a 13.192,92. Gli importi spettanti sono, per chi ha versato contributi da lavoratore autonomo fino a 18 anni 336 euro, da 18 a 28 anni 420 euro, oltre 28 anni 504 euro; per chi è stato solo lavoratore dipendente, le soglie contributive si riducono a 15 anni per la prima fascia, da 15 a 25 per la seconda, oltre 25 per la terza. La somma viene pagata in forma ridotta in caso di

INFORTUNI SUL LAVORO IN AGRICOLTURA, OBBLIGO DI DENUNCIA Si ricorda che in caso di infortunio sul lavoro subito da lavoratore dipendente, unità attiva o titolare stesso dell’azienda agricola , quest’ultimo ha l’obbligo di inoltrare la denuncia all’INAIL e alla Pubblica Sicurezza del Comune dove si è verificato, entro 48 ore dall’evento o da quando ne è stato informato, con la consegna del certificato medico di denuncia. Il mancato rispetto di tali termini comporta l’applicazione di sanzioni amministrativa da un minimo di € 1.291,15, ad un massimo di € 7.746,85. In caso di infortunio grave, che ha causato o potrebbe causare la morte dell’infortunato, la comunicazione all’INAIL deve essere fatta entro 24 ore, anche con telegramma. Si ricorda inoltre che dal 12 ottobre 2017 anche per gli infortuni della durata di un solo giorno, oltre a quello dell’evento, c’è l’obbligo di inoltro all’INAIL di una denuncia entro le 48 ore, ai soli fini statistici. In caso di mancata comunicazione, è prevista una sanzione amministrativa da € 548 a € 1.972,80.


possesso di reddito superiore al limite ma inferiore alla somma di questo con la prestazione spettante, per l’importo pari alla differenza. Il pagamento verrà effettuato d’ufficio per i pensionati di tutte le gestioni unitamente al rateo di pensione di luglio 2018, oppure di dicembre 2018 per coloro che perfezionano il requisito anagrafico ( i 64 anni) nel secondo semestre dell’anno 2018. E sarà erogato in via provvisoria sulla base dei redditi pre-

sunti e sarà verificato non appena saranno disponibili le informazioni consuntivate dei redditi dell’anno 2017 o, nel caso di prima concessione, dell’anno 2018. Coloro che non ricevano la quattordicesima e ritengano di averne diritto possono, in ogni caso, presentare domanda rivolgendosi agli uffici provinciale e zonali del patronato EPACA. Beatrice Tagliaferri Responsabile Provinciale EPACA

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EPACA

QUESTIONARIO “FIGURATO” MALATTIE PROFESSIONALI

Gli associati che sono interessati da dolore o patologie nelle parti evidenziate, già diagnosticati e non, possono indicarle con una crocetta, compilare il modello con i propri dati, ritagliarlo e consegnarlo all’ufficio del patronato EPACA di riferimento, per successiva visita medico-legale ed eventuale riconoscimento INAIL.


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MERCATINO

Gli annunci sono gratuiti. Contattate la redazione dell’Aratro. Servizio riservato ai soci. Si prega avvertire quando non più validi.

MERCATINO

N.B. La pubblicazione, per dare spazio a tutti i soci, è garantita per soli tre numeri.

H/1 Vendo botte diserbo per frutteto, semi nuova, q 4, barra regolabile, più testa snodata, per cessata attività. Tel. 0532/978095 H/2 Cerco Termofioccatrice e/o Schiacciatrice per cereali anche da revisionare. Tel.cell. 3381211002 Angelo email: angeloplatini62@gmail. com H/3 Vendo trattore agricolo Fiat 880, con cabina, 4 RM nuove, prese idrauliche, impianto frenante ad aria omologato, superiduttore. Ore lavoro 6.400. Molto bello. Euro 9.500,00. Per maggiori informazioni contattare Stefano cell. 338/7559653 I/1 Vendo famiglie di api in arnie da nomadismo complete di melario; serre tunnels tipo Ferrioli mq 4000 circa. Tel. 0532724623 (ore pasti). I/2 Vendo estripatore a 9 ancore; mulino a cardano ad un prezzo stracciato (euro 500,00). Se la trattativa va in porto, regalo un carretto ("broza") di una volta ad un asse, portata q 10. Tel. 0533/95598. I/3 Vendesi ad Ambrogio di Copparo (Ferrara) d 1 km dal centro, su strada provinciale, terreno agricolo di 6 ettari a frutteto in piena produzione, servito da scolo ed impianto di irrigazione a pioggia.

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Paolo Monari, 69 anni, produttore vitivinicolo di Dozza Imolese (BO), è il nuovo presidente dell’associazione pensionati Coldiretti dell’Emilia Romagna, che con 60 mila associati è la principale associazione dei pensionati del settore agricolo emiliano romagnolo. Monari è stato eletto nel corso dell’assemblea dei delegati regionali, alla quale sono intervenuti i presidente nazionale dei pensionati Coldiretti, Giorgio Grenzi, il segretario nazionale Danilo Elia, la segretaria regionale Vania Ameghino. Monari, che succede ad Aimone Gnudi che ha presieduto l’associazione negli ultimi 15 anni, è alla guida di una azienda vitivinicola che ha rilevato dal padre e che oggi sta passando alla nuova generazione. È sempre stato un convinto assertore della vendita diretta ed ha aperto un punto vendita a Bologna dove oltre al vino, grazie alla legge d’Orientamento, vende prodotti della sua azienda e prodotti di altre aziende del circuito di Campagna Amica, l’associazione della vendita diretta di Coldiretti, di cui lo stesso Monari è stato il primo presidente in provincia di Bologna. Secondo i dati emersi all’assemblea, sono sempre più i “senior” nell’agricoltura dell’Emilia Romagna, dove il numero dei pensionati sono oltre 110 mila, con una crescita di circa 20 mila unità negli ultimi quattro anni. Secondo elaborazioni Coldiretti Emilia Romagna su dati Inps, i pensionati del settore agricolo rappresentano più del 10 per cento del milione di cittadini over 65 residenti nella nostra regione. Gli over 65 – commenta Coldiretti re-

gionale – rappresentano secondo le stime demografiche regionali del 2017 il 23,8% dell’intera popolazione (1,05 milioni sul totale 4,4 milioni di abitanti) che pone il problema di come affrontare i servizi per i pensionati in una regione in cui l’indice di vecchiaia è piuttosto alto, con 177,8 ultrasessantacinquenni per ogni 100 ragazzi fino ai 14 anni. “I senior in agricoltura – ha detto Paolo Monari – sono ancora una risorsa viva e spesso attiva in azienda e sono anche impegnati nel presidio territoriale delle aree rurali dove costituiscono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali e di solidarietà. Un ruolo questo – ha proseguito Monari – che è stato messo a dura prova negli ultimi anni di crisi economica che i pensionati si sono trovati ad affrontare con pensioni non superiori a 500 euro al mese. Tuttavia, molto più che in altri settori – ha proseguito il neo-presidente – la società rurale, in cui il pensionato resta attivo fino in età avanzata e viene seguito a livello familiare anche quando non è più autosufficiente, dà un forte contributo a ridurre i problemi legati all’assistenza agli anziani. Per questo chiediamo ai pubblici amministratori di valutare l’opportunità di un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità o non autosufficienza”. L’assemblea dei pensionati Coldiretti ha anche eletto due vice-presidenti, Giorgio Rossi e Cesare Garavini, e il nuovo consiglio, composto da Giorgio Grenzi, Livio Motti, Giuseppe Scorzoni, Marco Bianconi, Giancarlo Merendi, Mario Capanna, Gino Orsi, Luisa Lambertini, Antonina Gardenghi, Vittorio Rabotti.

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PENSIONATI EMILIA-ROMAGNA, MONARI PRESIDENTE "SENIOR"

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