b2eyes magazine 7/2025

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Centro Congressi Grand Tour Italia 23-24

FABIANO GRUPPO EDITORIALE

Tel. 0141 1706694 – info@fgeditore.it

Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Settembre 2025 numero 7 www.b2eyes.com In copertina Essilor

EDITORE

FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it

REDAZIONE

Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 20089 Rozzano (MI) Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it PUBBLICITÀ

Sommario

editoriale

4 La forza delle piccole cose attualità

6 Essilor: con Eyezen il back to school è strategico

8 Forum presbiopia, prosegue il dialogo tra ottici e oculisti

12 Zeiss: i bambini alla scoperta del mondo della vista con una mascotte

14 DaTE: in mille per l’eyewear di ricerca

18 Armani, un pioniere anche negli occhiali

20 Ottica Micaglio Ornella: dal rebranding nasce OnMe Vision

moda

L’identità del centro ottico: come consolidarla con eventi di branding

L’ottico di oggi? Gentile e “liquido”

AI: si può riconoscere la miopia senza refrazione?

Hoya, un anniversario per far crescere la gestione della miopia

Pietro di Giuliano: la lussuria non è vista… di buon occhio

Attualità

6

Essilor: con Eyezen il back to school è strategico

Armani, un pioniere anche negli occhiali

8

Forum presbiopia, prosegue il dialogo tra ottici e oculisti

Style

18 44

Tech

Ottica Micaglio Ornella: dal rebranding nasce OnMe Vision

20 28

L’identità del centro ottico: come consolidarla con eventi di branding

Hoya, un anniversario per far crescere la gestione della miopia

La forza delle piccole cose

La ripartenza autunnale porta con sé sempre nuove energie: sono i famosi buoni propositi dopo la pausa estiva, che spesso vengono smentiti alla prova dei fatti, ma che comunque infondono entusiasmo e fanno crescere le motivazioni.

La nostra testata riparte, in questo numero, con una rubrica al debutto assoluto. Proprio l’ultima sfogliando progressivamente la rivista, a firma di Sergio Cappa, noto docente e autore di libri in ambito optometrico: si chiama Collectio e vuole raccontare, attraverso curiosità e aneddoti, ma con metodo e precisione, vita e storie di personaggi più o meno conosciuti che hanno legato il proprio nome al mondo della vista e della visione.

Nelle pagine successive troverete anche alcune anticipazioni del Forum presbiopia 2025, in programma a Bologna il 23 e 24 novembre. Voluto da Ferdinando Fabiano, editore di b2eyes e di EyeSee, specializzata nell’oftalmologia, e giunto alla settima edizione, è ormai un punto di riferimento nel panorama congressuale della nostra filiera, con un progressivo e significativo coinvolgimento della classe medica. E anche quest’an-

no ci saranno alcune novità: una location diversa, relatori mai saliti prima su quel palco, contenuti innovativi. Partita in forma sperimentale poco prima dell’estate, la versione audio delle news di b2eyes TODAY è ora uno strumento a tutti gli effetti a disposizione delle migliaia di utenti registrati all’unico quotidiano dell’ottica in Italia, che vanta già quindici anni di attività e oltre tremila pubblicazioni giornaliere. Oggi che gli impegni risultano in costante aumento e il tempo libero si riduce, poter informarsi sfruttando la tecnologia e ascoltando gli articoli, accanto alla tradizionale lettura, consente una fruizione più funzionale e pratica. Piccole cose, insomma, nuove idee, spunti utili. Che vanno a integrare un impianto informativo e formativo di prim’ordine, a beneficio degli attori dell’intera filiera, dall’industria fino al retail. Se, come recitava l'editoriale dell'ultimo numero, oggi sempre di più bisogna far leva sulla forza del dialogo, in un mondo lacerato da disuguaglianze sociali, sciagure climatiche, guerre feroci e tragedie umanitarie, quella di Gaza su tutte, è anche la forza delle piccole cose ad aiutarci ad andare avanti e a credere che il domani, forse, sarà migliore.

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Essilor: con Eyezen il back to school è strategico

A cura della redazione

Per il brand oftalmico non si tratta solo di una semplice promozione, ma di un momento chiave per riportare il focus sul benessere visivo e sull'importanza di indossare monofocali evolute e adatte a uno stile di vita moderno e iperconnesso

Il back to school di Eyezen è la conferma di un impegno da parte di EssilorLuxottica: offrire ai propri clienti un prodotto altamente tecnologico e innovativo a condizioni favorevoli. Un beneficio che non riguarda solo il prezzo scontato, ma anche le garanzie connesse per gli Essilor Experts.

Carlotta Bordi, business brand manager di EssilorLuxottica-Eyezen, spiega nel dettaglio le caratteristiche dell’iniziativa e i vantaggi per il centro ottico.

La promo back to school è un momento chiave per il settore oftalmico: quali risultati ha raggiunto EssilorLuxottica negli ultimi anni con questo tipo di attività promozionale e quali sono gli obiettivi?

Negli ultimi anni la promozione back to school di Eyezen si è rivelata uno strumento molto efficace per sensibilizzare i consumatori sull’importanza di prendersi cura della vista in un momento dell’anno, a partire dal mese di settembre, in cui torna centrale la routine scolastica e lavorativa. Con Eyezen i centri ottici hanno potuto contare non solo su una lente innovativa e altamente tecnologica, ma anche su una leva commerciale forte, in grado di generare traffico nei punti vendita e di rafforzare la relazione con i clienti finali. Siamo consapevoli che spesso per i portatori le lenti oftalmiche, in particolare le monofocali, rappresentano un prodotto indifferenziato e manca la consapevolez-

Carlotta Bordi, business brand manager di EssilorLuxottica-Eyezen

za dell’importanza di indossare un equipaggiamento visivo adatto alle esigenze della vita moderna: il nostro obiettivo rimane offrire soluzioni di elevata tecnologia a condizioni vantaggiose, valorizzando al contempo il ruolo consulenziale dell’ottico.

Nello specifico, quali le caratteristiche della promozione 2025 per Eyezen?

L’edizione 2025, valida fino al 30 novembre, include l’intera famiglia Eyezen (Eyezen Start RX, Eyezen Start Stock, Eyezen Boost profili 0.4, 0.6, 0.85 e 1.1 e Eyezen Kids) e le lenti Essilor Junior, in versione chiara, Transitions o sole Xperio, con trattamento Crizal, ovviamente a seconda delle disponibilità di catalogo. Inoltre, gli ordini in promozione back to school danno accesso a Essilor Experts One Program, che offre supporto continuo nel tempo e vantaggi ai clienti Essilor Experts, tra cui la garanzia One estesa a 2 anni contro qualsiasi danno, compreso il furto, il rinnovo a 2 anni sulla nuova coppia in caso di cambio di prescrizione e la Doppio valore che permette di proporre un secondo e terzo equipaggiamento a un prezzo speciale. Questo consente di intercettare esigenze visive diverse e di offrire un prodotto altamente tecnologico, distintivo e competitivo.

Quali risultati ha ottenuto l’abbinamento Eyezen-Transitions portato avanti nell’ultimo biennio e quali le novità per la prossima stagione?

L’abbinamento Eyezen con Transitions è stato accolto molto positivamente sia dagli ottici sia dai consumatori, perché risponde a una duplice esigenza: da un

lato offrire la migliore protezione visiva e un supporto ottimale nella vita digitale, dall’altro suggerire uno strumento versatile e dinamico, capace di adattarsi alla luce e di esprimere stile personale grazie agli 8 esclusivi colori disponibili. Questo mix contribuisce ad aumentare la percezione di valore delle nostre monofocali evolute, rendendo la proposta più completa e attrattiva per i giovani portatori sempre connessi.

Quali sono i materiali per il punto vendita e quali quelli digitali a supporto del back to school di Eyezen? Sono previsti anche eventi in store, attività sul territorio o iniziative one-to-one?

A supporto della promozione Back to School abbiamo messo a disposizione un kit completo di materiali per i centri ottici, che comprende vetrofanie per catturare l’attenzione del consumatore già dall’esterno, cartelli da banco e strumenti di storytelling come il quartino Eyezen, pensato per fornire al professionista uno speech semplice e immediato, così da proporle in maniera efficace. A questo si affianca un pacchetto di contenuti digitali pronti all’uso, utili per alimentare i canali social e dare visibilità alla promozione anche online.

Oltre agli strumenti tradizionali, stiamo lavorando a iniziative mirate come eventi locali, che permettono un contatto diretto con il nostro pubblico di riferimento, sempre più connesso e consapevole. In questo modo, la comunicazione risulta integrata e coerente, capace di rafforzare la brand awareness e di generare traffico qualificato nei centri ottici.

A sinistra, un'immagine di campagna di Eyezen Kids, a destra quella di Eyezen Start

Forum presbiopia, prosegue il dialogo tra ottici e oculisti

Il confronto tra le due categorie professionali, già tra le tematiche di riferimento delle ultime due edizioni dell’evento, sarà al centro anche del prossimo appuntamento, in programma a Bologna il 23 e 24 novembre

Nel rapporto tra area medica e area ottico optometrica ogni giorno si intrecciano esperienze, decisioni e responsabilità: con la guida di Paolo Nucci, noto oftalmologo, docente all’Università degli Studi di Milano e apprezzato divulgatore scientifico, ci sarà confronto diretto per far emergere sia le buone pratiche da valorizzare sia gli errori da evitare nella collaborazione quotidiana tra ottico optometrista e oculista. È quanto si prefigge l’organizzazione del Forum presbiopia 2025, che fa capo all’editore di questa testata e di quella specializzata nell’oftalmologia EyeSee e che per il terzo anno consecutivo porterà sul palco e in platea un’ampia rappresentanza di esponenti della classe medica: l’obiettivo è rinsaldare ulteriormente il dialogo tra le due categorie, avviato quasi tre anni fa con il convegno interdisciplinare a Mido 2023 e in seguito corroborato non solo dalle successive edizioni del Forum stesso, svoltesi a Napoli, ma anche da una serie di iniziative interdisciplinari, in ambito congressuale o sul territorio.

L’intervento di Nucci al Forum 2025, dal titolo “Mal & good practice”, vuole essere un momento di grande valore: da un lato, per apprendere dalle esperienze reali quali sono le pratiche corrette da mettere in atto; dall’altro, per costruire un confronto più maturo,

basato sul rispetto reciproco dei ruoli e sul bene del paziente-cliente. Gli organizzatori e lo stesso docente universitario sono, infatti, convinti che crescere insieme significhi trasformare l’attività quotidiana in un modello virtuoso.

Non ci sarà soltanto Nucci tra gli oculisti sul palco del Forum 2025. Diego Ponzin, presidente della Fon-

L’oculista e docente universitario Paolo Nucci, tra i protagonisti dell’edizione 2025, durante il suo intervento all’evento del novembre scorso

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dazione Banca degli Occhi del Veneto, svelerà ai partecipanti i misteri della cornea, una piccola lente naturale, ma per certi aspetti ancora ricca di segreti. L’oculista veneto, già alla guida della principale Banca degli Occhi europea, condurrà i presenti in un viaggio tra biologia, patologie e innovazioni tecnologiche che stanno riscrivendo la comprensione di questo tessuto fondamentale: i misteri della cornea, infatti, influenzano non solo la chirurgia e la ricerca, ma anche la pratica quotidiana di chi si occupa di visione. È prevista inoltre la presenza di Teresio Avitabile, presidente di Siso-Società Italiana di Scienze Oftalmologiche.

Sul palco del Grand Tour Italia, l’ex Fico, sede dell’evento, alle porte di Bologna, oftalmologi e ottici optometristi si confronteranno, con il supporto dell’industria, anche su altri due argomenti di evidente attualità: occhio secco e visione al computer, intelligenza artificiale e visione. Secondo gli organizzatori, infatti, il binomio digital device e dry eye è oggi una delle sfide più diffuse: verranno affrontate cause, effetti e soluzioni condivise per migliorare la qualità visiva delle persone che vivono davanti allo schermo. Per quanto riguarda invece l’AI, questa non è più futuro, ma già parte della nostra quotidianità: nel mondo

della vista, infatti, sta cambiando il modo di diagno sticare, trattare, misurare e personalizzare le soluzioni oftalmologiche e ottiche. All’appuntamento bologne se ricercatori, oculisti, ottici optometristi e industria avvieranno un dibattito per mostrare potenzialità, ri schi e applicazioni concrete dell’intelligenza artificia le, cercando di offrire strumenti utili per capire come tale rivoluzione tecnologica influenzerà la pratica cli nica e il business dei prossimi anni.

Un tema politico, ma di grande interesse per la filie ra, sarà quello sugli spunti per una nuova legge a qua si un secolo dal regio decreto che regolamenta la pro fessione di ottico. Dal 1928 a oggi, infatti, sono sorte nuove tecnologie, nuovi modelli di assistenza, nuove esigenze dei portatori, eppure il quadro normativo è rimasto fermo, spesso non più in linea con la realtà di tutti i giorni: l’incontro interdisciplinare in programma all’evento di fine novembre si prefigge di raccogliere spunti, idee e proposte di correttivi finalizzati ad ag giornare un decreto che oggi appare datato. L’obiet tivo non è la contrapposizione, ma la ricerca di una strada da percorrere insieme, nel rispetto dei ruoli e nell’interesse del paziente-cliente, perché, secondo i promotori, solo dal dialogo tra le parti può nascere una nuova visione condivisa del futuro.

Una fase dell’ultimo Forum presbiopia, svoltosi a Napoli, città che ha ospitato anche l’appuntamento del 2023

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Zeiss: i bambini alla scoperta del mondo della vista con una mascotte

In occasione del back to school è disponibile presso gli ottici partner un kit di comunicazione pensato per i più piccoli e i loro genitori, per spiegare concetti complessi in modo semplice e coinvolgente: un’iniziativa puramente didattica che vuole anche sensibilizzare sul tema prevenzione, in linea con l’impegno di responsabilità sociale portato avanti dall’azienda oftalmica

Con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sull’importanza della salute visiva e sulla prevenzione di patologie oculari che potrebbero instaurarsi, se non tempestivamente individuate, Zeiss ha dato vita a una mascotte, Pupillo, un piccolo esploratore venuto sulla terra, allarmato dalle crescenti sfide che gli occhi dei bambini vivono.

Già entrato in oltre mille scuole primarie italiane grazie al progetto “Ci vediamo in classe”, avviato due anni fa, Pupillo da settembre è protagonista anche di una serie di altre iniziative specifiche, proprio in un momento dell’anno in cui i bambini tornano in aula mettendo a dura prova i loro occhi con una diminuzione del tempo passato all’aria aperta e un aumento delle ore dedicate alla visione prossimale.

«Ciò che abbiamo cercato di fare è stato immaginare un’ulteriore evoluzione della nostra comunicazione in un percorso dedicato, chiaro e netto per dialogare con i più piccoli. Un percorso in cui il mondo della vista e concetti complessi come tecnologia, innovazione e modernità vengono raccontati in maniera diversa, approcciati con un tono amichevole e con frasi più lineari, per spiegarli in modo semplice - afferma Roberta Celin, communication manager di Zeiss Vision Care

Italia - Tale volontà strategica di individuare una forma di interazione con i giovanissimi ha portato Zeiss a creare questa mascotte, nata a livello internazionale e presente in altri paesi del mondo, che in Italia abbiamo accolto con particolare entusiasmo. Due anni fa, con la nascita del progetto “Ci vediamo in classe”, Pupillo aveva fatto il suo ingresso cominciando a raccontare ai bimbi, a farli giocare e a interagire con il mondo della vista. Ora abbiamo voluto aprire tale spazio di dialogo anche all’interno del centro ottico, dando vita

Roberta Celin, communication manager di Zeiss Vision Care Italia

a una comunicazione con protagonista proprio la nostra mascotte, esclusivamente rivolta ai bambini e con una finalità puramente didattica, non di promozione di prodotto».

A tale scopo, come prima iniziativa Zeiss ha messo a disposizione dei professionisti partner un kit di materiali per il punto vendita in cui è presente, oltre a un espositore da banco, contenente leaflet e libretti da gioco, anche un poster a scopo informativo, che l’ottico può esporre dove preferisce e che offre consigli e soluzioni sulla prevenzione in tema di salute visiva. «Pupillo accompagnerà così i più piccoli alla scoperta del mondo della vista attraverso attività ludiche e interattive e quiz educativi, rendendo l’apprendimento un’esperienza coinvolgente - spiegano dall’azienda oftalmica - Allo stesso tempo il materiale offre ai genitori informazioni fondamentali per comprendere l’importanza dei controlli visivi periodici e della prevenzione sin dalla giovane età».

Ma non solo: gli ottici possono richiedere uno speciale corner da posizionare in negozio, pensato per essere un angolo di intrattenimento, oltre che di attesa, per i più piccoli, che ha come protagonista sempre la mascotte ed è composto da un totem porta leaflet ad altezza bambini, un tavolino e dei seggiolini. «Nel nostro paese ci sono anche store di dimensioni contenute, che non hanno la possibilità di dedicare uno spazio specifico per i più piccoli: il nostro materiale dà l’opportunità di creare un’area kids in maniera semplice e sostenibile - prosegue Celin - Siamo ben consapevoli del fatto che il centro ottico non è il primo touch point per i bambini, ma sovente lo è per le famiglie, le quali magari entrano in negozio portandoli con sé: in quel contesto il genitore, che è lì per acquistare i propri occhiali, leggendo i leaflet di Pupillo può realizzare, ad esempio, di non aver ancora fatto fare un controllo specialistico al proprio figlio o di non farlo giocare a sufficienza all’aperto. E il professionista della visione può notare qualche anomalia nel comportamento visivo del bimbo, svolgendo così una funzione di “sentinella” e facendo del punto vendita un importante punto di sensibilizzazione. A livello aziendale vogliamo dare vita a un bacino sempre più ampio di iniziative per sensibilizzare e informare i piccoli e le famiglie sul tema della salute visiva, andando innanzitutto a contestualizzare il problema. Per questo stiamo lavorando a 360 gradi con bambini, genitori, ottici e oculisti: perché tutti insieme possiamo fare squadra e fare la differenza nella salute visiva dei nostri figli, a partire da oggi».

Anche se Pupillo non nasce per parlare di prodotto, le soluzioni per i più giovani rimangono un focus strategico importante per Zeiss, che con il back to school

torna a portare l’attenzione anche su MyoCare, la lente in due design per la gestione della progressione miopica sviluppata dall’azienda tedesca. «Si tratta di una soluzione ormai consolidata, presente da due anni nei centri ottici: la proponiamo con successo per la sua efficacia, come confermano gli studi multicentrici in atto, i quali hanno consentito una raccolta dati su un numero di bambini molto importante e con l’obiettivo di coinvolgerne un totale di circa 1.700 - conclude Celin - Per l’autunno abbiamo deciso di valorizzare MyoCare anche in vetrina: con il ritorno a scuola l’attenzione dei genitori aumenta sul tema miopia e i piccoli, i quali riprendono a utilizzare in modo significativo la visione prossimale, possono sperimentare effettivi fastidi, che manifestano maggiormente in questo periodo. È pertanto il momento opportuno per focalizzare nuovamente l’attenzione sul mondo vista kids e parlare della nostra soluzione».

A sinistra, Pupillo, la nuova mascotte protagonista della comunicazione Zeiss rivolta ai bambini con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sull’importanza della salute visiva e della prevenzione

In basso, il kit di materiali premium per i centri ottici legati a Pupillo

DaTE: in mille per l’eyewear di ricerca

Sono i visitatori registrati dall’edizione che si è tenuta dal 13 al 15 settembre al Cocoricò di Riccione: in prevalenza italiani, ma anche ottici e buyer dall'estero. Il prossimo anno l’evento, in linea con il suo nuovo carattere itinerante, si svolgerà a Napoli

Già dalle prime ore la partecipazione a DaTE 2025 è stata massiccia. Indicativa la coda di automobili nella salita che porta al Cocoricò, la mitica discoteca di Riccione, scelta come sede per questa edizione. Sull’entusiasmo di espositori e visitatori ha influito la location, è il parere di Davide Degl’Incerti Tocci, presidente della rassegna. Una scelta che era una sfida, per cui il risultato non

era garantito. Soprattutto considerando la particolare situazione economica mondiale, anche se, in questi ultimi mesi, «nel mercato ottico italiano non si sono registrate flessioni - ha detto il presidente di DaTE - Volevamo una location di rottura che riportasse al concetto di manifestazione fuori dagli schemi. I brand in mostra hanno proposto occhiali non convenzionali per ottici liberi».

Alcuni momenti dell’ultima edizione di DaTE: il prossimo anno si terrà al Salone Margherita del capoluogo campano, dal 12 al 14 settembre 2026

Occhialeria indipendente, una creatività fuori dagli schemi

I 110 brand in mostra a DaTE 2025 hanno puntato su lavorazioni sofisticate e ampio uso del colore, oltre a ispirarsi a forme architettoniche o a puntare sull’innovazione tecnologica

Se il fil rouge, o meglio, l’elemento che caratterizza i brand dell’occhialeria indipendente presenti al DaTE è una creatività fuori dagli schemi, in questa edizione, al Cocoricò di Riccione, è più che mai confermato. Insieme alla ricerca di una funzionalità che assicura la durata nel tempo. Importante in questo momento in cui la difesa del pianeta e l’attenzione allo smaltimento dei rifiuti sono una priorità. Ecco Vanni che recupera le vecchie lastre di acetato con disegni esclusivi per l’interno delle aste e rivisita i modelli classici smussando gli angoli. Hapter insegue il design, la funzionalità e la durata, come dimostrano le cerniere in gomma, un dettaglio distintivo che elimina il rischio degli “svitamenti”. Jacques Durand propone occhiali con una speciale spazzolatura e in acetato Takiron, giapponese, che oltre alla straordinaria lucentezza, non si modifica nel tempo. Satur nino, fuori dal coro, presenta occhiali dalla linea allungata e con una deco razione che imita la corda del basso tuba, per richiamare il suo creatore musicista. Out Of per l’eyewear a maschera inventa cerniere più resistenti e un nasello regolabile che diventa anche un dettaglio design, oltre alle lenti che si adattano alla luce. S’ispira ai colori e alla grafica di Depero Lamarca per la sua limited edition celebrativa dei dieci anni: occhiali in acetato, con astuccio in pelle, sia da vista sia da sole. Speciale la montatura in acetato lavorata dagli artigiani della famiglia Ceselli, che ricamano l’oro. Con un “effetto brillantini” understatement. Effetto cangiante con interessanti sfumature di colore per gli occhiali in titanio di Blackfin. Il colore è comunque una caratteristica di molte collezioni. Nirvan Javan, designer svizzero di origini persiane, punta sul colore, ma quello delle città. Ecco l’acetato blu per gli occhiali Marrakech, il grigio del titanio per Tokyo, colori sfumati per l’acetato di Londra, multicolore per Toronto. Non è solo l’arte l’ispirazione. Piero Buono, fondatore del brand napoletano Good’s, introduce sia elementi che ricordano le architetture della Bauhaus sia la grafica delle font tipografiche, e l’Helvetica è la sua preferita per linearità ed essenzialità. Colore anche da Italia Independent che, fedele alle sue origini, propone Sartorialist in acetato con le tonalità e le texture dei tessuti maschili e Teddy con un rivestimento nel tessuto spugnoso del teddy bear, l’orsetto di peluche.

Non sono mancati al DaTE gli occhiali tecnologici. Come gli Even Realities G1, che sovrappongono le informazioni nel campo visivo e con cui si può “navigare”. O Nuance Audio nelle forme tonde e squadrate e in diversi colori: nero, l’attualissimo burgundy e uno speciale deep blu.

Anche a metà della seconda giornata l’affluenza risultava alta e Degl’Incerti Tocci era certo che potesse continuare anche il lunedì mattina, quando i negozi di ottica sono generalmente chiusi. Parecchi gli stranieri tra i visitatori. C’è stata addirittura una delegazione di 17 ottici da Città del Messico. «Gli espositori sono stati di un alto livello di qualità, non abbiamo scartato nessuno, si può dire che si sono autoselezionati - ha aggiunto il presidente di DaTE - Tutti hanno proposto quel tipo di occhiale di ricerca senza tempo, per uscire dalla banalità». I dati conclusivi diffusi dagli organizzatori hanno confermato la tendenza: 1.000 visitatori, soprattutto italiani, ma anche alcuni ottici e buyer dall’Europa, tra

cui Germania, Belgio, Lussemburgo, Polonia e Spagna. «Dire che siamo soddisfatti non rende l’idea - ha commentato Degl’Incerti Tocci - Lo dimostrano i numeri, ma ancora di più l’energia che si è respirata in questi giorni: aziende entusiaste, visitatori curiosi, la stampa e i social che ci hanno seguito con attenzione e un team di lavoro coeso e appassionato. Era chiaro che DaTE avesse bisogno di evolvere: il mercato è di verso, i tempi sono cambiati».

La rassegna ora è itinerante e sarà in una location ogni volta diversa. La prossima sarà il Salone Marghe rita, gioiello di fine 800, nella Galleria Umberto 1° di Napoli, dal 12 al 14 settembre 2026.

Italia Independent
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Armani, un pioniere anche negli occhiali

Pur non essendo stato il primo a dare vita a una licenza nell’eyewear, lo stilista piacentino e milanese d’adozione, scomparso il 4 settembre scorso a 91 anni, ha impresso uno slancio alle montature, così da farne un accessorio imprescindibile nel fashion system

Giorgio Armani entra nel mondo dell’occhialeria al tramonto del penultimo decennio del Novecento, quando la sua città di riferimento è ancora la Milano da bere: nel 1988 inizia infatti la partnership con Luxottica, che andrà avanti ininterrottamente fino agli inizi del nuovo millennio. Da lì in poi, per una decina d’anni, tocca a Safilo gestire la creatività dello stilista, già un’icona di eleganza su scala planetaria. Fino a che, nel 2012, la licenza torna al gruppo di Leonardo Del Vecchio, che ancora oggi, sotto l’egida di EssilorLuxottica, la detiene.

«Sono stati dieci anni belli, quanto a rapporti economici, di lavoro, personali e interpersonali tra i rispettivi collaboratori». Basterebbe questo per sintetizzare il ricordo che di Armani ha Vittorio Tabacchi, ultima generazione familiare alla guida di Safilo, fondata dal padre Guglielmo. In realtà c’è molto di più. «Quando ci incontravamo, chiacchieravamo, scherzavamo e brindavamo insieme: dal punto di vista professionale era un uomo semplice, diretto e chiaro nei suoi obiettivi; da quello personale era un timido che qualche volta trasformava tale timidezza in una forma di apparente aggressività – ha raccontato Tabacchi alla nostra testata - Amava essere costantemente apprezzato e una

volta si adirò perché non ero abbastanza presente con lui: il motivo era semplicemente che io facevo capo a Padova e allora non risultava sempre facile e comodo raggiungere Milano dove operava lui. Ma quell’episo-

Al centro Samantha Tabacchi, figlia di Vittorio Tabacchi, con il marito Leopoldo Destro, insieme a Giorgio Armani nei primi anni 2000: all’epoca la licenza per l’eyewear dei suoi brand faceva capo a Safilo

«Oltre ad aver garantito all'eyewear un salto di qualità a livello d’immagine, ha permesso di costruire occhiali belli, portabili e facilmente vendibili»

dio non ha pregiudicato i nostri rapporti». Tanto che fu proprio Tabacchi, alla metà del primo decennio di questo secolo, a suggerire la consegna allo stesso Armani del Sigillo della Città di Padova, onorificenza destinata alle personalità che hanno contribuito a far conoscere e a sviluppare la città euganea, con una prestigiosa cerimonia a Prato della Valle.

«Anche il rapporto tra i designer di Safilo e quelli della Giorgio Armani sono stati sempre positivi e proficui - ha detto ancora Tabacchi - La licenza è terminata per motivi tecnici e professionali: il quinquennio successivo al 2007 fu particolarmente complicato a livello macroeconomico e di gestione della nostra azienda». L’imprenditore veneto riconosce allo stilista tutti i meriti che, giunta la notizia della sua morte, gli sono stati attribuiti da più parti e da ogni angolo del mondo. «Anche con i gruppi e le griffe francesi le relazioni erano buone, ma, per quel loro senso di grandeur, ci consideravano pur sempre dei fornitori: con Armani invece, come con qualche altro suo collega italiano, il rapporto era diretto, cordiale e soprattutto paritario – ha sottolineato Tabacchi - Non è stato il primo a dare vita a delle licenze nell’eyewear: Biagiotti, Ferrè e Missoni, ad esempio, grazie alla partnership con Safilo, lo hanno preceduto. Tuttavia Armani, quando alla fine degli anni 80 ha avviato la collaborazione con la Luxottica di Leonardo Del Vecchio, proseguita con Safilo e poi tornata in EssilorLuxottica, ha non solo consentito all’eyewear di fare un salto di qualità a livello d’immagine, ma ha soprattutto permesso di costruire occhiali belli, portabili e facilmente vendibili».

«Noi realizzavamo i disegni sulla base delle sue idee e delle sue ispirazioni, che potevano persino cambiare radicalmente la tendenza del momento, passando ad esempio da una forma all’altra o da un materiale all’altro - ha concluso Tabacchi - Ma, in particolare, anche nell’occhialeria ha portato il proprio concetto di moda elegante, sobria e ampiamente fruibile».

Giorgio Armani, in uno scatto di German Larkin, a New York nell’ottobre 2024, in occasione dell’inaugurazione del nuovo negozio in Madison Avenue

In occasione della scomparsa dello stilista anche Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, lo ha ricordato come un maestro di stile e icona indiscussa dell’eleganza italiana che, con il suo genio creativo e visionario, ha rivoluzionato i codici della moda e della bellezza. «Con Leonardo Del Vecchio condivideva una straordinaria passione per l’eccellenza, la qualità e l’innovazione, oltreché un’amicizia autentica nata dalla stima personale e professionale: per quarant’anni hanno coltivato insieme valori, idee e visioni di lungo periodo, dando vita a una collaborazione profondamente ispiratrice che ha trasformato per sempre il mondo dell’eyewear - ha aggiunto Milleri - Per EssilorLuxottica è stato un privilegio collaborare a lungo con Giorgio Armani: l’eredità che ci lascia, fatta di amicizia, coraggio e visione, continuerà a vivere nei progetti che ha contribuito a far nascere».

Ottica Micaglio Ornella: dal rebranding nasce

OnMe Vision

Nei mesi scorsi un evento con oltre 400 ospiti ha voluto celebrare l’evoluzione dell’insegna familiare veneta, realizzata grazie al supporto di Galileo, suo storico partner oftalmico

Dopo più di mezzo secolo sotto la stessa insegna, Ottica Micaglio Ornella, tre punti vendita a Vigonza, Stra e Caltana, nelle province di Padova e Venezia, cambia volto e inaugura una nuova identità: OnMe Vision. «Un passaggio simbolico e sostanziale, celebrato con un evento in Villa Pacchierotti

a Limena, alle porte della città euganea, che ha coin volto oltre 400 persone, tra clienti, professionisti del settore, partner e amici - spiegano dall’insegna e da Galileo - A condurre il cambiamento è Stefano Mescal chin, terza generazione alla guida dell’ottica fondata dal nonno nel 1939 e poi portata avanti dalla madre Ornella Micaglio negli anni 70».

Si tratta, infatti di un rebranding che rappresenta «una vera svolta dopo cinquant'anni di storia con la stessa insegna: abbiamo scelto un nome nuovo che parla di noi, di chi siamo oggi e del nostro modo di prenderci cura delle persone, con autenticità, ascolto e visione - racconta Mescalchin - Una nuova identità visiva che riflette una filosofia chiara: mettere la persona al centro e valorizzare l’esperienza come percorso di consapevolezza, benessere e stile. Formiamo il nostro staff, composto da dieci persone, affinché sappia ascoltare, modulare il tono, semplificare senza banalizzare: siamo attenti al dettaglio come le boutique, ma organizzati come una struttura solida, capace di lavorare per appuntamento e di gestire internamente ogni aspetto, anche gli eventi dedicati ai clienti».

La nuova identità è caratterizzata da un layout grafico pulito, materiali di consegna coordinati, nuovi arredi. «L’immagine di marca rinnovata di Galileo, in sin-

Stefano Mescalchin, terza generazione alla guida dell’insegna

tonia con l’innovazione tecnologica delle sue lenti, si integra perfettamente con l’approccio di OnMe Vision: i supporti di comunicazione del marchio oftalmico, realizzati con grafica e materiali eleganti, contribuiscono a dare stile al bancone, mentre i dimostratori, dal design distintivo, rendono immediata la comprensione dei benefici delle lenti ed esprimono la qualità e l’aspetto premium del brand - spiegano ancora dall'insegna e da Galileo - Ogni elemento è pensato per valorizzare il racconto di valore e offrire ai consumatori un’esperienza professionale».

Lo stesso Mescalchin ricorda che la relazione con Galileo è stata un elemento chiave per il rebranding. «Abbiamo vissuto da vicino il rilancio del brand oftalmico, avviato nel 2024, tanto da trasmetterci un livello d’immagine davvero superiore: è stato perciò uno stimolo e un punto di riferimento per noi, poiché conosciamo a fondo il prodotto e ci identifichiamo - afferma l’imprenditore veneto - La qualità dei materiali in-store forniti da Galileo si presta a dimostrazioni pratiche che si rivelano efficaci e intuitive, chiare e comprensibili: una delle frasi che sentiamo più spesso dai clienti è che mai nessuno aveva spiegato così bene le cose. Questo è il nostro obiettivo: semplificare, mostrare i vantaggi reali, unire le competenze con la comunicazione efficace».

L’appuntamento del giugno scorso a Limena, che rientra in uno dei pilastri del Partnership Program lanciato da EssilorLuxottica, quello relativo a eventi premium e piani personalizzati, ha rappresentato per i promotori il punto di arrivo di un percorso e l’inizio di una nuova fase. «Il team ha lavorato a un’esperienza immersiva, costruita per coinvolgere, emozionare e raccontare: l’area personalizzata dedicata a Galileo ha rappresentato

uno degli spazi più dinamici della serata - sottolineano - I visitatori hanno potuto toccare con mano l’innovazione, esplorando da vicino prodotti, soluzioni e tecnologie all’avanguardia. L’entusiasmo mostrato dagli ospiti durante il confronto con i professionisti Galileo ha confermato nuovamente quanto sia importante dialogare con il pubblico in modo coinvolgente».

L'imprenditore veneto con la madre, Ornella Micaglio
Stefano Mescalchin con lo staff di EssilorLuxottica e Galileo all'evento di inaugurazione della nuova insegna

Ital-Lenti presenta il catalogo Kids: lenti oftalmiche studiate per proteggere la vista dei più piccoli.

Con soluzioni innovative come le lenti Myopica per la gestione della miopia e le lenti con polimero Retina per la protezione dalla luce blu, ogni esigenza visiva è al centro dell’attenzione.

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De Rigo Vision rafforza il posizionamento nel lusso grazie alle sue cinque

Dmaison d’eccellenza

a sempre simbolo di qualità e know how nel mondo dell’eyewear, De Rigo

Vision si afferma oggi con forza nel segmento lusso grazie a una proposta raffinata che abbraccia cinque licenze d’eccezione: Chopard, Roberto Cavalli, Philipp Plein, Porsche Design e Rodenstock.

Il gruppo veneto consolida così la propria presenza nella fascia alta, fondendo savoir-faire manifatturiero d’eccellenza, storytelling coinvolgente e un’attenzione costante alla formazione degli ottici partner.

Ogni maison manifesta una propria e autentica visione del lusso, raccontata attraverso collezioni di occhiali che incarnano l’essenza più

profonda del brand, plasmata da un’attenzione minuziosa a design, materiali e dettagli unici.

A rappresentare la massima espressione del segmento luxury è Chopard, che dal 2005 coniuga eleganza senza tempo e alta gioielleria con collezioni eyewear ricercate. Le sue montature sono capolavori artigianali, impreziositi da pietre incastonate a mano e da dettagli ispirati all’iconica linea Ice Cube, ai celebri Happy Diamonds e agli orologi della maison. Due le collaborazioni simbolo: quella con il Festival di Cannes, celebrata ogni anno con una limited edition Red Carpet, e quella con la Mille Miglia, da cui nasce annualmente una capsule sportiva in edizione limitata.

Chopard
Roberto Cavalli
Philipp Plein

Più recente ma altrettanto decisa è la licenza di Roberto Cavalli, entrata nel portafoglio De Rigo nel 2022. I suoi occhiali celebrano una femminilità audace, seducente, accentuata da motivi animalier, serpenti e l’iconico “fang”: simboli che rendono ogni modello un concentrato di identità e stile.

A rafforzare ulteriormente il posizionamento luxury è Philipp Plein , licenza acquisita nel 2020, che porta nel mondo dell’ottica tutta l’irriverenza e l’energia del brand. Montature bold, teschi, borchie e dettagli esagonali raccontano un’estetica potente e distintiva. Per supportare al meglio la formazione sul prodotto e sul marchio, nella seconda metà dell’anno verrà lanciata una piattaforma digitale di formazione dedicata agli ottici partner, con contenuti esclusivi sul brand, sul prodotto e sulle nuove proposte.

Dall’universo fashion a quello dell’ingegneria di precisione il passo è breve, grazie a Porsche Design, entrata nel 2022. Si distingue per montature high-tech realizzate in titanio, fibra di carbonio e RXP®, che coniugano performance e design ispirato alle iconiche linee delle vetture Porsche.

Chiude il cerchio Rodenstock, brand tedesco sinonimo di leggerezza, minimalismo e innovazione. De Rigo lo detiene in licenza dal 2022, puntando su collezioni come la linea Orbit, premiata ai German Design Awards, che introduce una cerniera senza viti ispirata alla perfezione geometrica del cerchio.

Accanto al prodotto De Rigo investe anche su un altro pilastro fondamentale: la formazione. Obiettivo dichiarato: valorizzare il ruolo degli ottici partner nella narrazione del brand e nell’esperienza di acquisto. Attraverso un piano strutturato di eventi in store, attività di engagement e strumenti formativi, il gruppo punta a rafforzare il dialogo tra marchio, punto vendita e consumatore finale, promuovendo una cultura del lusso sempre più consapevole e coinvolgente.

In questa direzione De Rigo, in sinergia con la propria forza vendita, sta potenziando ulteriormente la presenza sul territorio, con l’obiettivo di offrire un supporto sempre più concreto e personalizzato agli ottici partner e di massimizzare l’impatto delle attivazioni a livello locale.

Porsche Design Rodenstock

Canada Goose

debutta nel settore eyewear

con il lancio della prima collezione di montature del brand

La stagione autunno inverno 2025 dà il benvenuto a modelli sole e vista innovativi e sostenibili

Canada Goose presenta la prima collezione eyewear del marchio, concepita e progettata per affrontare le sfide legate a qualsiasi tipo di condizione. La linea combina un design senza tempo e un’artigianalità innovativa, dando vita a montature da sole e da vista nel segno della versatilità, che riflettono la tradizione di Canada Goose e, al tempo stesso, rispondono alle esigenze della vita contemporanea.

Dall’inconfondibile logo disc ai dettagli riflettenti sulle aste, i particolari tipici e l’estetica intramontabile dei capi outerwear di Canada Goose si inseriscono in modo impeccabile nella nuova linea eyewear. Il design sostenibile si riconferma un tratto caratteristico del marchio, concretizzandosi nell’integrazione di materiali innovativi e di qualità elevata come Acetate Renew™ bio-based, riciclato e certificato, resina di origine vegetale, alluminio e titanio. Ideale per le attività adrenaliniche così come per la vita di tutti i giorni, SUMMIT è un occhiale da sole multifunzionale in resina di origine ve-

getale sostenibile. Le aste removibili possono facilmente essere sostituite con un cinturino sportivo. Il design avvolgente è pensato per garantire un’esperienza visiva superiore in ogni situazione grazie anche alle lenti speciali Sideris che offrono una visione accentuata dei colori. Il classico logo disc Canada Goose sulle aste è abbinato a naselli gommati e terminali anti-grip, sinonimo di resistenza e comfort. Eccellente mix di funzionalità e design, questa montatura da sole sfoggia un appeal audace e carismatico, in perfetto equilibrio tra carattere, sostenibilità e sport.

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L’identità del centro ottico: come consolidarla con eventi di branding

Ideatrice del format “Guardaroba Occhiali”, è Eyewear Image Consultant, esperta di tendenze e trainer internazionale per aziende e imprenditori dell’ottica

Organizzare un'esperienza memorabile, associando il proprio marchio a emozioni positive e sensazioni piacevoli e favorendo così la fedeltà del cliente: sono gli obiettivi del format, la cui finalità non è la vendita immediata ma l’investimento sulle persone

Il centro ottico non è più considerato soltanto un punto vendita, ma il contenitore di esperienze che avvicinano il consumatore ai brand eyewear e oftalmici proposti. È lo spazio ideale in cui l’utente finale può esplorare, scoprire, toccare, indossare, confermare le proprie scelte.

Il negozio così strutturato risulta complementare all’online: i confini tra retail fisico e digitale, infatti, continuano a sfumare anche sulla base del target. In particolare, i boomer preferiscono toccare, provare e uscire subito con gli acquisti. Per gli acquirenti più giovani, invece, l'esperienza è tutto. I consumatori di oggi non cercano solo buone offerte, ma sono focalizzati su cosa i marchi rappresentano.

Queste riflessioni sempre di più motivano gli ottici all’organizzazione di eventi. Creare un’esperienza in store attraverso percorsi personalizzati e proposte su misura che abbracciano l’aspetto oftalmico e quello fashion sembra, infatti, non bastare più e pare che l’acquisto senza il piacere, anzi, senza il divertimento in senso lato, non possa concludersi in modo positivo. Al contrario, offrire opportunità di conoscenza dei brand,

dei trend e di tanti altri temi come il beauty, l’arte, la musica, il cinema, il vintage e ogni altra forma di cultu ra collaterale all’occhiale, è diventato di moda oltre a essere una necessità. Lo è sempre di più per soddisfare l’esigenza consumer di andare al di là dell’acquisto e restare coinvolti, come accade sulle piattaforme digi tali che oggi attirano l’attenzione degli utenti, senza limiti di età. Eventi in store ma anche extra store, di branding o finalizzati alla vendita immediata o a breve termine stanno dunque caratterizzando anche il nostro settore.

Ma qual è la differenza tra un evento di branding e un evento dedicato alla vendita? Il primo, lo racconta la parola stessa, ha una finalità semplice, ovvia ed ef ficace: promuovere e rafforzare la brand identity del centro ottico, i suoi valori e i suoi prodotti. Si tratta di un'iniziativa di marketing, anzi di marketing crea tivo, perché è l’originalità, l’unicità e la possibilità di ricondurlo a quella insegna che lo rende davvero dif ferenziante. L'obiettivo è dare vita a un'esperienza memorabile per i clienti consolidati e potenziali, che associano il marchio a emozioni positive e sensazioni

Con “Lu sule, lu mare, lu ientu. Che occhiale indossi in Salento?”, Ottica Cordella di Copertino, in provincia di Lecce, ha scoperto, attraverso interviste in spiaggia, come in una terra calda e calorosa viene percepita la cultura eyewear

piacevoli, favorendo così la fedeltà e la preferenza nel tempo.

Per un evento di branding serve pensare a un tema distintivo, a un titolo, a un payoff e a una modalità comunicativa chiara e coerente da adottare prima, durante e dopo l’evento stesso, sia in negozio sia sui canali digitali dell’insegna. L’organizzazione richiede la creazione di un’atmosfera, l’utilizzo di colori, decorazioni, musica, dress code e altri elementi che riflettano l’identità del brand.

Il coinvolgimento attivo del pubblico è un altro elemento imprescindibile: pianificare attività, giochi, concorsi, percorsi di consulenza di stile eyewear, workshop, che consentano di interagire direttamente con la realtà dell’ottica e con i suoi prodotti, fa sentire i clienti veri protagonisti dell’evento. L’ideazione di contenuti da utilizzare sui canali social come materiale fotografico e video ne amplifica la portata. Sono inoltre le partnership strategiche, intese come collaborazioni con altre aziende locali, influencer o professionisti, a creare connessioni e networking con cui raggiungere una platea più ampia e aumentare la credibilità del brand.

La misurazione dei risultati deve essere eseguita con la consapevolezza che un evento di branding non solo non porta necessariamente vendite, ma qualora dovessero concretizzarsi grazie alla scia positiva dell’e-

“Made in Palace” di Ottica Made in Bo ad Acri, in provincia di Cosenza, ha creato una brand experience all’interno di un palazzo storico: più di dieci marchi di eyewear sono stati esposti in stanze dedicate, il cui accesso veniva decretato da un test all’ingresso con cui scoprire il marchio più adatto alla propria personalità

sperienza, non sono misurabili. Semmai si può stimare l’efficacia dell’iniziativa, così da di apportare miglioramenti futuri.

Un evento di vendita è ben diverso, anche se, per questa tipologia, l’organizzazione deve seguire il medesimo iter di coinvolgimento attivo, di comunicazione on e offline, di allestimento del punto vendita o della location, di creazione di contenuti social, di invito a collaborare con partner locali. La misurazione dei risultati si concretizza nella quantificazione degli occhiali venduti immediatamente, a breve e a medio termine. Solitamente per questa occasione viene programmato un percorso di consulenza estetica dedicata e su appuntamento che lascia un ricordo positivo oltre l’acquisto. Per tale format, che può essere adottato anche all’interno di eventi di branding con una formula combinata, l’obiettivo è sì l’esperienza, ma vendere l’occhiale durante la consulenza d’immagine o la presentazione di un brand rappresenta la vera sfida. Con i ricavi si ammortizzano i costi del professionista che realizza le consulenze e di eventuali partner che collaborano. Con un evento di branding bisogna decidere il budget da investire, senza necessariamente aspettarsi di recuperarlo immediatamente: tuttavia investire sulle persone consente di creare e consolidare la vera ricchezza del centro ottico.

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All’ottico serve un ecosistema

Nel nostro settore parlare di post sui social, affissioni, volantini o promozioni occasionali non basta più. Il professionista della visione più attento adotta una struttura interconnessa di marketing che integra ogni punto di contatto, creando una narrazione unica e coerente

Un contenuto condiviso su Instagram non vive di vita propria, ma rimanda al sito web dove il cliente può prenotare una consulenza o esplorare le nuove tendenze in fatto di montature e soluzioni ottiche. Allo stesso modo una newsletter non è un semplice promemoria: ribadisce offerte personalizzate o invita a controlli periodici, mentre l’esperienza in negozio conferma e arricchisce ciò che il consumatore ha già letto e visto online, magari attraverso le stories o post scritti e fotografici.

Tale approccio al marketing genera fiducia perché mostra un volto professionale costantemente attento alle esigenze della clientela: considerando la difficoltà di essere notati nell’oceano digitale, solo un sistema di questo tipo può garantire una presenza efficace per l’ottico moderno. Misurare i risultati, poi, diventa più preciso, in quanto ogni interazione, dal clic su un annuncio al check-in in negozio, contribuisce a una mappa chiara dei comportamenti e delle preferenze. Così si può capire quali strumenti funzionano meglio, ottimizzare le risorse e garantire un rapporto duraturo, fondato su coerenza e valore condiviso.

In un mercato dove la consulenza specialistica e la qualità del servizio sono elementi distintivi, l’esperienza complessiva pesa più di uno sconto temporaneo o di una campagna isolata. Un ecosistema ben progettato accompagna, quindi, il cliente nella scoperta del centro ottico, ne valorizza il percorso di acquisto e lo

fidelizza attraverso interazioni significative e sempre più personalizzate: la capacità di offrire un dialogo continuo e integrato rende perciò il professionista del la visione non più un semplice venditore, ma un auten tico consulente.

Un esempio lampante di ecosistema di successo arri va da Apple. L’azienda non si limita a proporre disposi tivi isolati: iPhone, iPad, Mac e Apple Watch dialogano tra loro, supportati da servizi come iCloud e Apple Mu sic. Ogni messaggio pubblicitario, che appaia online, in store o sui social, mantiene lo stesso tono minimali sta e innovativo. Tutto è collegato al sistema Apple: il cliente sperimenta una relazione omnicanale, scopre un prodotto sul web, lo prova in negozio e riceve as sistenza tramite app o supporto diretto e sviluppa un senso di dipendenza positiva dal brand, alimentato dalla percezione di qualità e coerenza.

Seguendo questo modello, seppur in maniera sem plificata, l’ottico può trasformare un insieme di campa gne in un ecosistema dinamico e solido: lenti progres sive, lenti a contatto, soluzioni ottiche per ipovisione e tanto altro ancora rientrano in un lavoro più ampio e globale dell’offerta. Non si tratta più di rincorrere il successo di una promozione virale, ma di costruire un percorso integrato che valorizzi ogni fase del rappor to con il cliente, generi fiducia e sostenga la crescita del business in un vero ecosistema fondato sui bisogni delle persone.

Consulente di marketing e personal branding per gli ottici. Blogger e podcaster del progetto Ottico del Web

L’ottico di oggi? Gentile e “liquido”

Il cliente non cerca più solo un professionista preparato: si aspetta un interlocutore capace di comprendere i propri bisogni e in grado di trasformare relazioni, che la società odierna considera fragili, temporanee e revocabili, in connessioni solide e durature

Il sociologo Zygmunt Bauman ha definito la nostra società “liquida”. Un’epoca in cui le certezze si sciolgono rapidamente, i mercati cambiano all’improvviso, le tecnologie rivoluzionano continuamente i comportamenti d’acquisto e le relazioni sociali sembrano fragili e temporanee. In questo scenario anche l’ottico non può più ritenere il punto vendita come un luogo rigido, statico, organizzato secondo regole immutabili. Al contrario, il negozio è chiamato a diventare un organismo flessibile, capace di adattarsi ai mutamenti del contesto e di generare valore attraverso le persone che lo vivono ogni giorno: imprenditori, collaboratori e clienti.

Dove fissare quindi la propria attenzione? Sui modi di agire dei consumatori che vi entrano quotidianamente: lì si nascondono le idee migliori. Il cuore di questa trasformazione, infatti, non risiede tanto nelle strategie di marketing o nelle nuove tecnologie pur fondamentali, ma nell’abilità di sviluppare una leadership personale basata su attenzione e gentilezza. Parole che possono

Formatore ed esperto in comunicazione
Immagine tratta da ©Freepik
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sembrare indice di debolezza, ma che invece nascondono una forza sorprendente: la capacità di ascoltare, motivare, creare legami autentici e duraturi.

L’ottico del passato era prima di tutto un tecnico: esperto delle lenti, dei macchinari, delle montature. Oggi queste competenze rimangono imprescindibili, ma non bastano più. Il cliente non cerca solo un professionista preparato, ma un interlocutore capace di capire i propri bisogni, anche quelli non detti e persino quelli non ancora percepiti. Non si tratta di vendere un occhiale, ma di comprendere l’utente finale per restituire visione, sicurezza, benessere. La differenza, in un mercato sempre più competitivo, la fanno perciò le competenze relazionali: saper accogliere con un sorriso, gestire un conflitto senza irrigidirsi, motivare un collega in difficoltà.

Bauman descrive la società liquida come un contesto in cui tutto scorre e nulla resta uguale. Molti vivono questa condizione con ansia: l’instabilità genera infatti paura. Eppure, per l’ottico, la flessibilità può diventare una risorsa. Essere liquidi significa infatti poter cambiare forma, trovare nuovi modi di stare sul mercato, sperimentare. Significa passare da una gerarchia rigida a un’organizzazione che valorizza i contributi di tutti, creando un clima di collaborazione. Il consumatore percepisce tale energia: entra in un luogo vivo, in cui le persone non recitano un copione, ma partecipano attivamente a un progetto comune.

Spesso si tende a contrapporre gentilezza e risultati economici, come se la prima fosse un vezzo e i secondi una necessità. È un falso mito: ricerche internazionali mostrano come i team che curano attenzione, ascolto ed empatia non solo vivano meglio, ma producano di più, innovino più velocemente e fidelizzino maggiormente i clienti. La gentilezza non è dunque debolezza, ma una vera e propria strategia di competitività. Nel centro ottico ciò si traduce in maggiore motivazione dei collaboratori, riduzione del turnover, aumento della fidelizzazione del cliente e capacità di trasformare ogni visita in un’esperienza positiva.

La pandemia ha drammaticamente insegnato che gli imprevisti non si possono evitare, ma che bisogna imparare a conviverci. Un ottico “gentile e liquido” non subisce il cambiamento, ma lo accoglie come occasione per crescere. Di fronte a una crisi il team coeso trova soluzioni nuove: una campagna digitale, un servizio a domicilio, una diversa organizzazione degli orari. Non si tratta di inseguire la perfezione, ma di sperimentare, apprendere dagli errori e rafforzarsi. Proprio come l’acqua, che trova sempre un nuovo percorso quando incontra un ostacolo.

questo tipo di centro ottico

investimenti in formazione

Attenzione però: non bisogna attendere l’autorizza zione dell’imprenditore o del titolare del negozio. Cia scun ottico, o addetto alle vendite, nel proprio ruolo è chiamato a fare la differenza. Significa imparare ad ascoltare davvero il cliente, anche quando è esigente o confuso. Nonché dare feedback costruttivi ai col leghi, sostenere chi attraversa un momento difficile, condividere le proprie idee con coraggio. Significa, in altre parole, allenare l’intelligenza emotiva, cioè la capacità di riconoscere e gestire le emozioni proprie e altrui.

Il centro ottico liquido e gentile non è un concetto utopico e nemmeno futuribile. È una concreta visione del presente, fatta di pratiche quotidiane: riunioni brevi e inclusive, momenti di condivisione, investimenti nella formazione non solo tecnica, ma anche relazionale, at tenzione al benessere delle persone. In un mondo che cambia rapidamente questa è la vera assicurazione sul futuro: non la rigidità di regole immutabili, ma la fles sibilità di una comunità professionale che sa adattarsi, innovare e crescere insieme ai propri clienti.

Bauman ci ricorda che nella società liquida “le re lazioni sono fragili, temporanee, revocabili”. L’ottico gentile e consapevole può invece trasformarle in soli de connessioni, capaci di dare senso e continuità all’e sperienza del consumatore e del team. Qui stanno la sfida e l’opportunità del nostro tempo: non opporsi al flusso, ma imparare a navigarlo con competenza, em patia e coraggio.

AI: si può riconoscere la miopia senza refrazione?

È tra i difetti refrattivi più comuni e causa rilevante di disabilità visiva: l’intelligenza artificiale offre oggi nuove opportunità per identificarla e monitorarne la progressione, aprendo la strada a programmi di prevenzione e di screening più accessibili ed efficaci

La miopia rappresenta uno dei difetti refrattivi più diffusi a livello globale, con una prevalenza particolarmente elevata nelle regioni asiatiche: costituisce una delle principali cause di disabilità visiva, soprattutto tra bambini e giovani adulti, con un impatto rilevante sulla qualità della vita e sulle capacità funzionali.

Secondo le più recenti stime del Global Burden of Disease [1], circa il 50% dei casi di compromissione della visione da moderata a severa è attribuibile a errori refrattivi non corretti, comprendenti non solo la miopia, ma anche la presbiopia nella popolazione over 50. Le diseguaglianze socio-economiche tra paesi ad alto e basso reddito si configurano come uno dei motivi determinanti di tale scenario. Le differenze regionali nella prevalenza della perdita della vista riflettono, infatti, la disparità nell’accesso a servizi di screening visivi economicamente sostenibili, in particolare nelle aree rurali e nelle comunità più vulnerabili. A livello globale, lo sviluppo dei servizi di primary eye care non ha tenuto il passo con l’aumento della domanda, alimentato dalla crescita demografica e dall’invecchiamento della popolazione. Questo squilibrio contribuisce ad aggravare

il carico assistenziale sui sistemi sanitari, ostacolando un’adeguata risposta al bisogno crescente di correzione visiva.

Per far fronte a questa sfida, è necessario rafforzare le competenze dei professionisti della vista e della visione attraverso programmi di formazione mirati, espandere le attività di screening su larga scala per favorire diagnosi precoci, promuovere la consapevolezza della popolazione sull’importanza della salute visiva e implementare infrastrutture in grado di garantire l’accesso agli ausili correttivi a chi ne ha maggiore necessità [2] .

In questo contesto le innovazioni tecnologiche assumono un ruolo chiave. Soluzioni digitali e strumenti diagnostici automatizzati possono ridurre le barriere economiche e geografiche, supportare la formazione del personale meno specializzato e migliorare l’efficienza nell’erogazione dei servizi. L’integrazione di tali tecnologie nei sistemi di cura o di correzione consente di offrire prestazioni di qualità anche in contesti a risorse limitate, assicurando un accesso più equo, tempestivo e sostenibile.

Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale ha compiuto

PhD student, laurea magistrale in Optometria Clinica e docente presso Università della Lettonia

notevoli progressi in ambito medico. Per quanto riguarda l’apparato visivo, numerosi studi hanno esplorato, ad esempio, il potenziale dell’AI nello screening e nella diagnosi di diverse patologie oculari, grazie anche alla diffusione crescente delle tecnologie di imaging diagnostico, come le fotocamere del fondo oculare (FC), la tomografia a coerenza ottica (OCT) del segmento posteriore e anteriore [3–5] e strumenti più accessibili come la lampada a fessura digitale o gli smartphone [6]

Particolare rilievo assumono le ricerche volte a valutare l’utilizzo delle immagini del polo posteriore dell’occhio non solo per ottenere informazioni sulla salute oculare, e talvolta anche sistemica, ma anche per valutare lo stato refrattivo. Mediante l’analisi automatizzata di un ampio numero di immagini retiniche è stato recentemente sviluppato un algoritmo in grado di stimare l’errore refrattivo in diottrie a partire da una semplice retinografia [7]. L’algoritmo, addestrato su oltre 220 mila immagini e validato su un dataset indipendente di circa 40 mila retinografie, è in grado di dedurre l’equivalente sferico con un errore medio inferiore a 1 diottria (Figura 1). La precisione aumenta ulteriormente se si considera esclusivamente la componente sferica dell’errore refrattivo. Questa capacità apre la strada a nuove modalità di screening visivo rapide e accessibili, potenzialmente eseguibili anche tramite dispositivi portatili a basso costo oppure con gli smartphone: algoritmi di AI possono infatti essere addestrati utilizzando immagini acquisite con fotocamere mobili di qualità sufficiente, connesse alla rete e in grado di elaborare e trasmettere i risultati in tempo reale con il supporto di una semplice applicazione. Tali soluzioni potrebbero rivoluzionare l’approccio alla prevenzione dei disturbi refrattivi, specialmente nei contesti a risorse limitate o inaccessibili ai servizi oftalmologici convenzionali.

La maggior parte degli studi sull’analisi automatizza-

ta di immagini retiniche e sulla stima dell’errore refrattivo è stata condotta su popolazioni prevalentemente di etnia asiatica, in particolare in Cina [8]. Ciò non sorprende, considerando che in tali aree la miopia ha raggiunto proporzioni epidemiche, rappresentando una delle principali sfide sanitarie nella popolazione giovanile. L’alta prevalenza del fenomeno e la forte tradizione di ricerca in ambito tecnologico rendono questi paesi epicentri naturali per lo sviluppo e la validazione di nuovi strumenti diagnostici computer-assistiti. In tali contesti la collaborazione tra professionisti esperti della vista e della visione e ricercatori specializzati in scienze computazionali è prassi consolidata nei principali centri di ricerca, dove l’impiego di sistemi basati su intelligenza artificiale è parte integrante delle attività di innovazione clinica. Tuttavia l’attuale diffusione capillare dell’AI e la crescente disponibilità di strumenti digitali user-friendly stanno progressivamente abbattendo le barriere d’accesso anche per chi non possiede competenze avanzate in programmazione.

Attraverso l’utilizzo di piattaforme online preconfigurate basate su application programming interface (API) è oggi possibile addestrare modelli di computer vision per il riconoscimento e la classificazione di immagini, come ad esempio quelle della retina, anche da parte di utenti con formazione clinica ma non informatica. Il team di ricerca presso l’Università Statale della Lettonia ha potuto sviluppare e istruire un algoritmo in grado di distinguere, a partire da immagini del fondo oculare, soggetti miopi da soggetti emmetropi e ipermetropi, sfruttando le potenzialità dell’AI senza la necessità di scrivere un codice complesso, rendendo questo approccio accessibile, scalabile e replicabile in molteplici contesti clinici. I risultati di tale studio esplorativo sono stati pubblicati il 20 dicembre scorso sulla rivista Applied Science [9]

Sono state analizzate retrospettivamente quasi 340

Figura 1. Schema generale di addestramento. Le immagini retiniche vengono utilizzate come dato di ingresso per allenare l’algoritmo a riconoscere dei pattern che possono essere associati a un particolare stato refrattivo. Il risultato in uscita è una stima dell’errore refrattivo [7]
Figura 3. Tabella riassuntiva con le metriche di performance (in alto) e grafico ROC AUC (in basso) che sintetizza la capacità discriminante del sistema [9]
Figura 2. Caratteristiche del campione considerato e numero di immagini utilizzate per ciascuna classe [9]

retinografie di pazienti caucasici, successivamente suddivise in due gruppi distinti, miopi e non miopi, in base all’errore refrattivo rilevato, determinato dopo almeno una refrazione in cicloplegia. Le caratteristiche demografiche e cliniche del campione sono riportate nella Figura 2.

Attraverso l’utilizzo dello strumento online di annotazione Roboflow [10] ogni immagine è stata assegnata a una delle due categorie, “miopi” o “non miopi”, in base all’errore refrattivo dell’occhio fotografato.

Il dataset così ottenuto è stato preparato per l’addestramento di YOLOv8, una rete neurale convoluzionale (CNN) di ultima generazione per compiti di computer vision, resa disponibile da Ultralytics [11]. Grazie alla piattaforma interattiva sono state formate e testate cinque diverse versioni dell’algoritmo, ciascuna con complessità e dimensioni crescenti. Il dataset è stato suddiviso in un set per l’addestramento e uno per la validazione, le immagini sono state ridimensionate, normalizzate e sottoposte a data augmentation per migliorare la robustezza del modello.

Per la valutazione delle performance dell’algoritmo è stato impiegato un set indipendente di 50 immagini, non precedentemente viste dal sistema. I risultati del test esterno sono riportati nella Figura 3: nella parte superiore sono rappresentate le metriche di performance per ciascuna versione dell’algoritmo, mentre in basso è mostrata la curva ROC (Receiver Operating Characteristic) con l’area sottesa (AUC), indicatore sintetico della capacità discriminante del modello.

L’analisi statistica con test non parametrico non ha evidenziato differenze significative tra i vari modelli. Pertanto, si è scelto di adottare la versione che offriva il miglior compromesso tra accuratezza, sensibilità e specificità, con particolare attenzione alla riduzione dei falsi negativi (miopi classificati come non miopi) e alle dimensioni del modello, al fine di ottimizzare la velocità di inferenza.

Il modello selezionato, nella sua versione "nano", ha mostrato un’accuratezza dell’84% nella distinzione tra immagini di occhi miopi e non miopi, con una sensibilità e specificità rispettivamente del 97% e 53%.

L’impiego dell’intelligenza artificiale nella pratica clinica, nelle campagne di prevenzione e nei programmi di screening è una realtà sempre più concreta. La crescente disponibilità di piattaforme che consentono la creazione e l’addestramento di modelli basati su AI anche da parte di utenti non esperti sta contribuendo a una rapida diffusione di questi strumenti.

È fondamentale, tuttavia, mantenere un approccio critico e consapevole: l’intelligenza artificiale non deve essere intesa come un sostituto del professionista in ambito sanitario, bensì come un supporto decisionale in grado di migliorare l’accuratezza diagnostica, ridur-

re il rischio di errore e ottimizzare i tempi clinici. Sebbene i progressi siano promettenti, l’affidabilità di tali sistemi non può ancora eguagliare la competenza e il giudizio clinico maturati attraverso l’esperienza. Soprattutto in contesti delicati come la salute visiva, dove ogni decisione può avere un impatto significativo sulla qualità di vita del paziente, è essenziale che l’uso dell’AI sia sempre integrato con il discernimento clinico del medico o del professionista competente.

Il lavoro, da cui è tratto questo articolo, è stato presentato dall’autore in occasione della consegna dei VisionOttica Award 2025, il 12 maggio scorso presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Torino.

Riferimenti bibliografici

1. Vision Loss Expert Group of the Global Burden of Disease Study., the GBD 2019 Blindness and Vision Impairment Collaborators. Global estimates on the number of people blind or visually impaired by Uncorrected Refractive Error: a meta-analysis from 2000 to 2020. Eye 38, 2083–2101 (2024). https://doi.org/10.1038/s41433-02403106-0

2. World Health Organisation. World report on vision. Geneva; 2019. https://www.who.int/publications/i/item/9789241516570

3. Gulshan, V., Peng, L., Coram, M., Stumpe, M. C., Wu, D., Narayanaswamy, A., Venugopalan, S., Widner, K., Madams, T., Cuadros, J., Kim, R., Raman, R., Nelson, P. C., Mega, J. L., & Webster, D. R. (2016). Development and Validation of a Deep Learning Algorithm for Detection of Diabetic Retinopathy in Retinal Fundus Photographs. JAMA, 316(22), 2402–2410. https://doi.org/10.1001/ jama.2016.17216

4. Saha, S., Vignarajan, J., & Frost, S. (2023). A fast and fully automated system for glaucoma detection using color fundus photographs. Scientific reports, 13(1), 18408. https://doi.org/10.1038/s41598023-44473-0

5. Leingang, O., Riedl, S., Mai, J., Reiter, G. S., Faustmann, G., Fuchs, P., Scholl, H. P. N., Sivaprasad, S., Rueckert, D., Lotery, A., Schmidt-Erfurth, U., & Bogunovic, H. (2023). Automated deep learning-based AMD detection and staging in real-world OCT datasets (PINNACLE study report 5). Scientific reports, 13(1), 19545. https:// doi.org/10.1038/s41598-023-46626-7

6. Nguyen, T., Ong, J., Jonnakuti, V., Masalkhi, M., Waisberg, E., Aman, S., Zaman, N., Sarker, P., Teo, Z. L., Ting, D. S. W., Ting, D. S. J., Tavakkoli, A., & Lee, A. G. (2025). Artificial intelligence in the diagnosis and management of refractive errors. European journal of ophthalmology, 11206721251318384. Advance online publication. https://doi.org/10.1177/11206721251318384

7. Varadarajan, A. V., Poplin, R., Blumer, K., Angermueller, C., Ledsam, J., Chopra, R., Keane, P. A., Corrado, G. S., Peng, L., & Webster, D. R. (2018). Deep Learning for Predicting Refractive Error From Retinal Fundus Images. Investigative ophthalmology & visual science, 59(7), 2861–2868. https://doi.org/10.1167/iovs.18-23887

8. Zhang, J., & Zou, H. (2024). Insights into artificial intelligence in myopia management: from a data perspective. Graefe's archive for clinical and experimental ophthalmology = Albrecht von Graefes Archiv fur klinische und experimentelle Ophthalmologie, 262(1), 3–17. https://doi.org/10.1007/s00417-023-06101-5

9. Rizzieri, N., Dall’Asta, L., & Ozolinš, M. (2024). Myopia Detection from Eye Fundus Images: New Screening Method Based on You Only Look Once Version 8. Applied Sciences, 14(24), 11926. https:// doi.org/10.3390/app142411926

10. https://roboflow.com/

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Hoya, un anniversario per far crescere la gestione della miopia

Cinque anni fa l’azienda oftalmica ha lanciato, prima in Italia, una lente per il controllo dell’evoluzione miopica: la celebrazione di questa ricorrenza è partita con un evento interdisciplinare online a settembre e proseguirà con altre iniziative, all’interno degli appuntamenti congressuali ottico optometrici e oculistici o di quelli sul territorio. Al via anche un upgrade di prodotto e una campagna digital

Sono stati oltre 600 i partecipanti, tra oculisti, ottici optometristi e addetti ai lavori della filiera a seguire l’evento online di Hoya che il 9 e il 15 settembre scorso ha voluto celebrare i cinque anni dal lancio di MiyoSmart sul mercato interno: collaborazione e complementarità tra le categorie professionali coinvolte, educazione alla cura e gestione della miopia, per essere sempre al fianco delle famiglie, gli argomenti chiave trattati dal panel di esperti presenti. Protagonisti del confronto, moderato dalla giornalista Maria Rita Montebelli, sono stati i docenti universitari Paolo Nucci e Aldo Vagge, oltre a Mario Ravot, per la classe medica, Paolo Anzani, Bruno Maestrelli e Alfredo Mannucci per l’area ottico optometrica, e, in rappresentanza di Hoya, l’amministratore delegato della filiale italiana, Maurizio Veroli, e Cécile Clavier, global director paediatric business unit di Hoya Vision Care. Nucci, tra i primi nel nostro paese ad avvalersi di questa tecnologia, ha ribadito che la miopia non è un semplice difetto visivo, ma una condizione che può

avere conseguenze serie. «Un’insorgenza precoce porta a una progressione più rapida e a rischi significativi, come distacco di retina, maculopatia miopica, glaucoma e cataratta. Con le lenti a tecnologia D.I.M.S. possiamo ridurre del 60% l’evoluzione miopica: un bambino destinato ad arrivare a dieci diottrie si fermerà quindi a quattro. Un risultato che cambia la vita», ha ricordato il docente ordinario di Oftalmologia all’Università degli Studi di Milano, il quale ha sottolineato anche l’importanza della collaborazione tra oculisti e ottici optometristi. «Per la prima volta le due categorie collaborano in modo virtuoso, ciascuna con le proprie competenze, per un obiettivo comune: la salute visiva dei bimbi - ha affermato ancora Nucci - Le evidenze scientifiche sono ormai così robuste da rendere quasi doveroso proporre la gestione attiva della miopia: non offrire questa possibilità significa perdere un’occasione per la visione futura dei nostri pazienti».

Centrale, nel dibattito emerso dall’evento digitale, il ruolo degli ottici optometristi come primo punto di

contatto con le famiglie: rappresentano un ponte comunicativo, «per accompagnare genitori e bambini in un percorso di prevenzione», ha dichiarato Anzani. Gli ha fatto eco Maestrelli, che ha definito questa collaborazione un «triangolo virtuoso con la famiglia al centro e, ai lati, ottico e oculista uniti da responsabilità condivise».

Mannucci ha raccontato la propria esperienza con oltre 200 soggetti trattati. «Essere proattivi significa assumersi la responsabilità di informare i genitori e promuovere soluzioni efficaci come MiyoSmart - ha affermato - I risultati che osservo ogni giorno mi confermano l’importanza del nostro compito accanto agli oftalmologi».

Con la creazione di una business unit dedicata al benessere visivo dei più giovani, avviata sin dal lancio di MiyoSmart e ora maggiormente proiettata sui mercati in cui la lente è presente, Hoya vuole confermare il proprio impegno nel guidare la rivoluzione nella gestione della miopia infantile, trasformando la ricerca scientifica in soluzioni concrete per milioni di bambini e famiglie: lo ha ricordato Clavier, che ha evidenziato, come «non esista un livello sicuro di miopia: ogni diottria conta e ogni prescrizione tradizionale è un’opportunità mancata». offrendo la prospettiva internazionale condivisa con l’International Myopia Institute, uno degli enti in cui il gruppo investe costantemente in ricerca e partnership, oltre, tra gli altri, all’Organizzazione Mondiale della Sanità.

«Cinque anni fa in Italia non esisteva nulla di simile: nel corso di tale periodo stimiamo che il 10% dei giovani in progressione miopica gestisca tale difetto visivo - ha spiegato Veroli - È un risultato importante, che conferma l’efficacia e la validità del nostro impegno. I numeri ci dicono anche che possiamo e dobbiamo fare di più: in Italia c’è ancora circa un milione e mezzo di ragazzi che sarebbe opportuno trattare. Se nei pri-

Un’immagine della campagna digital su MiyoSmart, che si conclude alla fine di ottobre

mi cinque anni abbiamo raggiunto questi importanti risultati, nei prossimi cinque puntiamo a uno sviluppo esponenziale, grazie all’impegno condiviso con e tra i professionisti della vista e della visione».

Dopo un lustro, sono oggi disponibili su MiyoSmart follow-up fino a 8 anni e oltre 90 studi clinici pubblicati a livello internazionale. «Si tratta degli studi più lunghi e numerosi per una lente oftalmica dedicata alla gestione della progressione miopica, che si conferma quindi una soluzione scientificamente validata, con risultati reali sui bambini e sugli adolescenti, ora fino a 21 anni, limite di età oltre il quale circa il 90% dei soggetti tende a non sviluppare più questo difetto visivo: dati a lungo termine sempre più solidi che ribadiscono l’efficacia di MiyoSmart nel controllo della miopia nei più giovani, quindi anche nei soggetti oltre i 18 anni, e in grado di fornire risposte concrete alle domande della pratica quotidiana - spiega Alessandra Parodi, product & education manager di Hoya Italia - Con gli ordini effettuati dal 15 settembre, inoltre, verrà introdotto di

Da sinistra, Anna Maria Nicolini e Alessandra Parodi, rispettivamente direttrice marketing e product & education manager di Hoya Italia

serie un nuovo strato antiriflesso STX, in esclusiva per MiyoSmart e senza sovrapprezzo: garantirà maggiore idrorepellenza e durata, per una visione ancora più nitida, confortevole e una migliore esperienza d’uso quotidiana grazie a una superiore facilità di pulizia».

Oggi sono circa 160 mila i giovani italiani già trattati con una soluzione oftalmica dedicata al rallentamento della progressione miopica, su un totale che si aggira intorno a 1,7 milioni di soggetti tra i 5 e i 19 anni con tale problematica visiva. «Si tratta di elaborazioni su dati Istat, che ci permettono di aspirare a una crescita esponenziale di questa tipologia di trattamenti nei prossimi cinque anni - afferma Anna Maria Nicolini, direttrice marketing di Hoya Italia - Anche l’allungarsi dell’età trattata e trattabile, alla luce degli studi clinici su MiyoSmart, ci fa più confidenti nel fatto che tale obiettivo possa essere centrato: in pratica, dall’attuale 10% di penetrazione di lenti per il controllo della miopia vorremmo arrivare al 30% entro il 2030».

Per raggiungerlo bisogna non solo favorire ulteriormente la collaborazione tra le categorie professionali coinvolte, ma sensibilizzare sempre più gli utenti finali, quindi bambini, adolescenti e le loro famiglie. Hoya ha così deciso di investire in una campagna digital, che coinvolgerà alcuni dei principali canali della connected tv e social, oltre a video su YouTube e siti web in target, e farà parte del piano editoriale dell’azienda oftalmica, con la possibilità per i centri ottici specializzati MiyoSmart di fruirne sulle proprie pagine online. «Con il back to school settembre e ottobre sono mesi cruciali

per il benessere visivo dei più giovani: abbiamo perciò sviluppato un piano di comunicazione con l’obiettivo di promuovere una gestione della miopia attraverso controlli visivi regolari, aumentare la consapevolezza delle famiglie, posizionare MiyoSmart come la soluzione efficace per il controllo della progressione miopica e generare traffico verso i centri ottici e il nostro sito web - dice ancora Nicolini - Il target è quello core per il segmento, cioè i genitori di bambini e ragazzi tra i 6 e i 16 anni, le comunità scolastiche e i professionisti attenti al benessere: a tutti loro vogliamo rivolgerci con un tono informativo, diretto e di forte impatto».

Partita a fine agosto e attiva sino alla fine di ottobre, Hoya ha voluto differenziare i messaggi di fondo dei mesi chiave per questa comunicazione: “Il ritorno a scuola è il momento giusto per un controllo” e “Ottobre è il mese della prevenzione, prenota un controllo”, rispettivamente per settembre e, appunto, ottobre. «Per massimizzarne la portata e far sì che rimanga impressa, abbiamo attivato partnership con Disney+ e Prime Video per contenuti brandizzati e sponsorship, oltre a una visibilità programmata sulle pagine online del Corriere della Sera: questi formati ad alto impatto ci aiutano a costruire continuità e a rafforzare l’awareness sui touchpoint più rilevanti», precisa Nicolini, che ricorda come le celebrazioni per i primi cinque anni dal lancio in Italia di MiyoSmart proseguiranno con altre iniziative, all’interno degli eventi congressuali ottico optometrici e oculistici cui l’azienda parteciperà e di quelli interdisciplinari sul territorio.

I relatori dell’evento digitale che ha dato il via alle celebrazioni per il primo quinquennio di presenza di MiyoSmart sul mercato interno. Da sinistra: Mario Ravot, Aldo Vagge, Paolo Nucci, Maurizio Veroli, Maria Rita Montebelli, Cécile Clavier, Paolo Anzani, Bruno Maestrelli e Alfredo Mannucci

Essilor: più strumenti per la prevenzione visiva infantile

Dalla guida educativa per le famiglie alle soluzioni Stellest® per accompagnare la crescita visiva dei bambini

Proteggere la vista dei bambini è un obiettivo fondamentale. Dalla prima visita oculistica ai corretti stili di vita, ogni tappa può fare la differenza in un percorso di crescita sereno e consapevole. In prima linea accanto alle famiglie e ai professionisti della vista e della visione, Essilor oggi amplia il proprio impegno con strumenti ancora più concreti per la prevenzione e la gestione dei difetti visivi dei più piccoli.

L’urgenza di una maggiore consapevolezza è confermata anche dai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che stima che entro il 2050 circa il 50% della popolazione mondiale sarà miope 1 Una vera emergenza visiva, aggravata da stili di vita sedentari, tempo ridotto all’aria aperta e un uso precoce e intensivo di dispositivi digitali. Nei più giovani spesso si manifesta con difficoltà a vedere la lavagna a scuola, affaticamento visivo e tendenza ad avvicinarsi troppo a libri o schermi. Quanto più piccolo è il bambino quando diventa miope, tanto più velocemente progredirà la miopia. E

una miopia elevata può aumentare il rischio di complicazioni oculari in età adulta.

Oggi è importante fare prevenzione e informare le famiglie al meglio sulla salute visiva dei loro bambini. Proprio con l’obiettivo di diffondere un messaggio di prevenzione, Essilor, in collaborazione con la divulgatrice Enrica Ferrazzi e l’oculista Maria Antonietta Stocchino, già autrici del volume “Gli occhi dei bimbi. Guida alla salute visiva dei nostri figli”, presenta il libretto “Missione Occhi dei Bimbi”. Si tratta di una guida pratica e chiara dedicata alla salute visiva dei bambini, pensata per spiegare in modo semplice ed efficace le tappe fondamentali dello sviluppo visivo e le buone abitudini da adottare fin dai primi anni di vita. Non solo. Accompagna i genitori nel percorso di prevenzione dei principali difetti visivi, aiutandoli a ri-

conoscere i segnali d’allarme da non sottovalutare, dalla nascita fino all’ingresso a scuola. Realizzata con un linguaggio accessibile e ricca di suggerimenti pratici, la pubblicazione sensibilizza sull’importanza di controlli precoci e stili di vita corretti, con un approccio multidisciplinare che coinvolge pediatri, oculisti, ortottisti e ottici optometristi. Un supporto educativo utile, pensato anche per il punto vendita, di sensibilizzazione e di creazione di un dialogo attivo con le famiglie: sarà disponibile negli studi oculistici, nei centri ottici e in versione digitale.

Tra le soluzioni visive presentate in “Missione Occhi dei Bimbi” troviamo le lenti Stellest® per la gestione della progressione miopica nei bambini. Le lenti Stellest® correggono la miopia, offrendo una visione nitida in tutte le direzioni di sguardo, e rallentano la progressione miopica in media del 67%2 se indossate almeno 12 ore al giorno per un anno. Grazie alla tecnologia H.A.L.T. (Highly Aspherical Lenslet Target), caratterizzata da una serie di microlenti invisibili3 che generano un segnale luminoso davanti alla retina, è possibile guidare correttamente la crescita oculare. Questo approccio permette di rallentare l’evoluzione della miopia, senza compromettere l’estetica della lente o il comfort visivo dei bambini. Inoltre, la versione vista-sole consente loro di continuare a indossare lenti Stellest® anche durante le attività all’aperto, proteggendone gli occhi dalla luce solare e dai raggi UV. Sono disponibili in sei colorazioni brillanti e vivaci, per incontrare le preferenze di ognuno. Una risposta concreta a un’esigenza reale: garantire il controllo della progressione miopica anche outdoor, con un prodotto sicuro,

efficace e pensato per l’utilizzo in ogni momento della giornata.

In parallelo alle attività di prevenzione, Essilor rinnova il proprio sostegno concreto nel percorso di gestione della progressione miopica, supportando i genitori con il programma Stellest®+. Studiato per migliorare l’esperienza delle lenti Stellest®, si arricchisce oggi di un importante aggiornamento: è ora possibile accedere fino a 5 rinnovi delle lenti Stellest® a condizioni agevolate, per guidare in modo più continuativo l’evoluzione visiva dei bambini. Il pacchetto Stellest+ include anche la Garanzia Stellest+, valida 2 anni, e la promozione sulla seconda coppia di lenti.

Inoltre, è stato prolungato fino al 31 gennaio 2026 il periodo di validità della Promo Family Stellest®, dedicata alle famiglie che desiderano investire nella salute visiva dei propri figli con un’offerta vantaggiosa. Rimane invariata la meccanica della promozione che prevede, a fronte dell’acquisto di lenti Stellest® in versione chiara o da sole, l’acquisto agevolato di un secondo paio di lenti per un altro membro della famiglia. Questa seconda coppia può essere scelta tra monofocali per la gestione della miopia Stellest® in versione chiara, progressive Varilux®, monofocali evolute Eyezen® Boost, Eyezen® Start Stock, Eyezen® Start RX, Eyezen® Kids, in versione chiara, da sole o Transitions®, trattate con Crizal® SapphireTM HR, oltre alle lenti presenti nel catalogo Ray-Ban® Prescription Essilor® Special Edition Attraverso queste iniziative Essilor rinnova il proprio impegno a promuovere la prevenzione e a sensibilizzare le famiglie sulla salute visiva dei bambini, affiancando i professionisti della visione con strumenti concreti, contenuti educativi e soluzioni innovative. Perché prendersi cura della vista dei bambini significa proteggere il loro futuro, fin dal primo sguardo.

1. Brien A. Holden, et al, (2016). “Global Prevalence of Myopia and High Myopia and Temporal Trends from 2000 through 2050”. Ophthalmology, 123(5); p 10361042

2. Rispetto alle lenti monofocali, se indossate dai bambini almeno 12 ore al giorno, tutti i giorni. Bao, J., Huang, Y., Li, X., Yang, A., Zhou, F, Wu, J., Wang, C., Li, Y., Lim, E.W., Spiegel, D.P. Drobe, B., Chen, H., 2022. Spectacle Lenses With Aspherical Lenslets for Myopia Control vs Single-Vision Spectacle Lenses: A Randomized Clinical Trial. JAMA Ophthalmol. 140(5), 472-478. https://doi. org/10.1001/jamaophthalmol.2022.0401

3. Finitura estetica

Ital-Lenti: la vista dei bambini è un bene prezioso, proteggerla un dovere di tutti

Il progetto Kids non è solo un’offerta di prodotto, ma una rete di valore che include formazione, aggiornamento, materiali informativi e strumenti di supporto

La vista dei bambini è un bene prezioso, una finestra sul mondo che va protetta fin dai primi anni di vita: in tenera età, infatti, l’apparato visivo risulta estremamente sensibile e in continua evoluzione. Una visione non corretta può avere ripercussioni non solo sulla salute oculare, ma anche sull’apprendimento, sulla postura, sulla socialità e persino sul benessere emotivo dei più piccoli.

Ital-Lenti, azienda italiana con oltre 70 anni di esperienza nel settore delle lenti oftalmiche, ha scelto di focalizzarsi sulle necessità visive dei bambini in modo concreto e strutturato. Da questa visione nasce il catalogo Kids, una linea completa e altamente specializzata di lenti oftalmiche pensata esclusivamente per rispondere alle esigenze visive dei più giovani. Non si tratta di un adattamento delle soluzioni per adulti, ma di un progetto dedicato, con materiali, design ottici e trattamenti studiati appositamente per l'età pediatrica.

UN LISTINO UNICO NEL SUO GENERE

A rendere ancora più distintiva l’offerta di Ital-Lenti è il fatto che l’azienda è l’unica in Italia a proporre un listino interamente dedicato al mondo pediatrico, che non solo raggruppa soluzioni specifiche per i difetti visivi dell’età evolutiva, ma rappresenta anche uno strumento concreto di lavoro per gli ottici optometristi. Un punto di riferimento chiaro e aggiornato, che

consente una comunicazione più semplice con le famiglie e una proposta tecnica più efficace. Il listino Kids non rappresenta soltanto una raccolta di lenti, ma un vero e proprio progetto ad ampio respiro: promuove la prevenzione, valorizza la collaborazione tra professionisti e famiglie e sostiene l’importanza di seguire i bambini nel tempo, con controlli regolari e strumenti adeguati.

Uno dei problemi visivi più frequenti è senza dubbio la miopia. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la sua incidenza risulta in costante aumento a livello globale, tanto da essere considerata una vera e propria emergenza sanitaria. Ital-Lenti ha risposto a questa sfida con Myopica, una lente oftalmica ad alta tecnologia che integra il principio del defocus periferico, dimostratosi efficace nel rallentare la progressione miopica nei bambini e negli adolescenti. Non si limita a correggere la miopia centrale, ma agisce sulla retina periferica per inviare al sistema visivo un segnale di “stop” alla crescita eccessiva del bulbo oculare, responsabile dell’aggravarsi di questo difetto refrattivo. Utilizzata sotto controllo medico oculistico, Myopica diventa un alleato prezioso nella gestione della miopia evolutiva, contribuendo a ridurre il rischio di complicanze visive future.

Nel mondo digitale di oggi l’esposizione alla luce blu e ai raggi UV è un problema che riguarda anche i più piccoli. Le ore trascorse davanti a tablet, smartphone e schermi vari possono generare affaticamento visivo, disturbi del sonno e irritazioni oculari. Le lenti Retina Kids, sviluppate da Ital-Lenti, rappresentano una soluzione efficace per proteggere gli occhi. Grazie a un polimero innovativo, Retina Kids è in grado di bloccare al 100% i raggi UV e filtrare selettivamente la parte potenzialmente dannosa della luce blu, lasciando passare solo le lunghezze d’onda utili alla visione e al ritmo circadiano. Si tratta di una protezione silenziosa, costante, invisibile ma concreta, che accompagna ogni momento della giornata, dentro e fuori casa. Non tutti i problemi della vista sono uguali e non tutti i bambini hanno le stesse esigenze. Per questo Ital-Lenti ha incluso nel catalogo Kids diverse soluzioni ottiche pensate per i difetti visivi più complessi, come l’ipermetropia elevata, l’astigmatismo marcato o la presenza di anisometropie. Le lenti Open Kids, an-

che in versione fotocromatica con tecnologia Transitions® Gen S™, garantiscono una visione nitida e stabile, adattandosi automaticamente alla luce ambientale e proteggendo gli occhi dal sole.

A queste si affiancano le lenti Pro Studio, progettate per ridurre lo stress visivo durante le attività a distanza ravvicinata: lettura, studio, uso del computer. Grazie a una leggera variazione di potere, aiutano a rilassare l’accomodazione e a mantenere il comfort visivo anche durante sessioni prolungate.

In casi clinici più delicati, come bambini con cataratta congenita, strabismo o necessità di rieducazione visiva, Ital-Lenti mette a disposizione lenti a geometrie complesse, come le Ultravision Kids per elevate ametropie, le Pro Executive, le Bifo Digital Kids e le Bifo 45 Kids, pensate per offrire una visione funzionale in ogni situazione e sostenere lo sviluppo visivo nei momenti più critici.

Tutte le lenti della linea Kids sono prodotte con materiali resistenti, leggeri e sicuri, adatti alla vita attiva e dinamica dei soggetti più piccoli. Sono disponibili con trattamenti antiriflesso, IronKids e indurenti DuraKids di ultima generazione, che ne aumentano la durata nel tempo, le rendono più facili da pulire e più resistenti a graffi e impurità. Dettagli che fanno la differenza nella quotidianità e che garantiscono tranquillità ai genitori e autonomia ai bambini.

Ogni lente è realizzata con cura artigianale e precisione industriale, nel pieno rispetto delle normative europee e con un occhio sempre attento all’innovazione. Il controllo qualità avviene sul singolo pezzo e ogni prodotto è accompagnato da schede tecniche chiare e trasparenti, ideate per facilitare il lavoro del professionista e rassicurare la famiglia.

I bambini cambiano in fretta e con loro cambiano le esigenze visive. Avere un listino dedicato significa poterli seguire con attenzione, offrendo ogni anno la soluzione più adatta, senza compromessi, senza adattamenti forzati, con la tranquillità di sapere di avere sempre il meglio. Con il catalogo Kids di Ital-Lenti i genitori possono contare su soluzioni oftalmiche avanzate, affidabili e sicure, pensate per accompagnare ogni fase della crescita. Non è solo una questione di vedere bene oggi, ma di costruire una buona visione per tutta la vita.

Sel Optical: infinite combinazioni di colore

Da sempre le colorazioni sono uno dei prodotti chiave di SEL OPTICAL. All’inizio degli anni 80 nasceva infatti a Pontelangorino, in provincia di Ferrara, la DIVISIONE FILTRI dell’azienda con il primo stabilimento di filtri solari, al quale ha fatto seguito poco dopo, a Pontemaodino di Codigoro, sempre nel Ferrarese, la DIVISIONE OFTALMICA incentrata sulla produzione di lenti e trattamenti. Oggi SEL OPTICAL è uno dei principali fornitori di filtri solari per i più rinomati brand di montature che rinnovano costantemente la fiducia nella sua produzione made in Italy e nella completa gamma in CR39, in Nylon, Polarizzati e TAC.

Tutto il know how sui filtri solari viene integralmente applicato anche alle lenti vista-sole sia di stock sia RX grazie a un’innovativa tecnologia realizzata per i materiali base, soprattutto per le lenti ad alto indice, e progettata per garantire una colorazione stabile e duratura nel tempo,

evitando il fastidioso viraggio di tonalità, mantenendo così le lenti sempre brillanti e uniformi.

Ne deriva un campionario colori che permette infinite combinazioni: intere, degradanti, bicolor, applicabili su tutte le tipologie di lenti e materiali, compreso l’indice 1,74 per il quale recentemente è stata inserita la possibilità di colorazione intera e sfumata con assorbimento fino al 65%.

I colori di SEL OPTICAL sono inoltre ulteriormente personalizzabili su richiesta del cliente con trattamenti aggiuntivi come specchiature o flashature, studiati appositamente per chi pratica attività all’aperto.

La già ampia proposta è stata integrata con una nuova collezione di Colorazioni Pastello, pensate per chi desidera aggiungere un tocco di personalità al proprio look, perfette per valorizzare ogni stile e rispondere alla crescente richiesta di soluzioni che combinano funzionalità ed estetica.

Novità anche nel campo dei trattamenti. Per assicurare alle proprie lenti una più lunga durata nel tempo e una maggiore resistenza a usura e sporco, SEL OPTICAL offre diverse tipologie di trattamenti che integrano tecnologie all’avanguardia, in modo da migliorarne la performance, la manutenzione e la durata. Tutti i trattamenti dell’azienda sono garantiti 3 anni.

LENTE + COLORE + A-KROM = SELECTA COLOR A-KROM

In particolare, in abbinamento con le colorazioni e con le lenti fotocromatiche, il reparto ricerca e sviluppo di SEL OPTICAL ha realizzato il trattamento A-KROM, che grazie alla sua ca-

ratteristica di “acromaticità”, cioè senza riflessi residui, conferisce alla tonalità delle lenti una maggiore brillantezza, migliorando l’estetica senza compromettere la performance.

A sostegno dei propri partner commerciali l’azienda mette a disposizione una serie di kit di materiali di comunicazione in store (nella foto sotto), utilizzabili anche in formato digitale per i loro social e media. Sono state inoltre attivate specifiche promozioni consumer a supporto commerciale e marketing dei prodotti.

L’obiettivo di SEL OPTICAL è offrire soluzioni

tecnologicamente innovative e adatte allo stile di vita di ogni portatore: in questo modo i centri ottici partner possono comunicare al consumatore finale professionalità e personalizzazione, per garantire la fidelizzazione al proprio punto vendita.

Per qualsiasi informazione o dettaglio i nostri agenti di zona e il customer service sono a completa disposizione.

Tutti i materiali sono inoltre sempre scaricabili dal sito SEL OPTICAL, www.seloptical.it, nell’area riservata al centro ottico.

Un autunno ricco per Nikon Lenswear, tra nuovi lanci e iniziative speciali

Da settembre Nikon Z SUITE
si completa con Presio Wide Z, debutta Family

Moments e continua

il Partnership Program

Dal 16 settembre la Nikon Z Suite si completa con un’importante novità: il lancio di Presio Wide Z, la lente progettata per offrire qualità visiva nelle attività a distanza prossimale. Il design nasce dall’ascolto attento delle esigenze dei portatori e integra la Z Contrast Technology, già presente sull’intera proposta Z Suite, che consente una gestione evoluta della percezione del contrasto, migliorando nitidezza e comfort visivo in ogni condizione luminosa.

«L’evoluzione del design Presio Wide Z permette ai portatori di beneficiare della tecnologia di gestione del contrasto sviluppata da Nikon, con l’obiettivo di offrire una visione nitida e confortevole durante tutte quelle attività che richiedono attenzione da vicino, come la lettura, l’utilizzo di dispositivi digitali o il lavoro in ambienti indoor», spiega il team di Nikon Lenswear.

Per accompagnare al meglio i professionisti della visione nel racconto di questa nuova proposta, il team Professional di EssilorLuxottica ha in programma una Virtual Classroom sulla piattaforma Leonardo. Durante l’appuntamento vengono approfondite tutte le caratteristiche della nuova lente con la possibilità di confrontarsi direttamente con gli esperti per chiarimenti e domande. Un’opportunità concreta per rafforzare la conoscenza della gamma Z Suite e sfruttarne al meglio il potenziale in store.

Ma le novità non finiscono qui. Nikon Lenswear lancia, per la prima volta, una promozione dedicata all’intera famiglia, con un approccio che mette al centro le esigenze visive in ogni fase della vita. Nasce Family Moments, attiva fino al 30 novembre, con un claim chiaro e diretto: “Lenti da vista Nikon. Per ogni esigenza visiva,

in ogni fase della vita”. La promozione prevede condizioni vantaggiose sull’acquisto di un secondo paio di lenti, monofocali o progressive, per un altro componente della famiglia, adulto o bambino, a seguito dell’acquisto della prima coppia. Un modo semplice, ma efficace, per rafforzare la fidelizzazione e rispondere in modo concreto ai bisogni visivi quotidiani, con l’affidabilità del brand Nikon.

La comunicazione viene veicolata agli ottici partner tramite sito web, newsletter e attività PR. A supporto della promozione, ogni centro ottico ha ricevuto il nuovo Table Tent magnetico personalizzabile con il key visual dedicato, insieme a un kit completo che include vetrofanie, pannello magnetico, coupon da lasciare al consumatore dopo il primo acquisto e materiali social per promuovere l’iniziativa anche online.

Parallelamente si rinnova anche la campagna istituzionale Vision You Can Feel, che per l’occasione si veste di un nuovo visual, coerente con l’identità tecnologica ed emozionale del brand. I clienti aderenti hanno ricevuto un kit di comunicazione aggiornato, pensato per rendere ancora più distintiva la presenza del brand in store.

Prosegue infine il Partnership Program, con una serie di strumenti esclusivi per valorizzare i centri ottici aderenti. Tra questi, il nuovo Placcalogo e il Portatappetone dalla texture tech, coordinati con il catalogo lanciato ad aprile. Su richiesta è inoltre possibile ricevere una vestizione vetrina con pannelli retroilluminati dedicati alla campagna brand.

«Crediamo molto nel ruolo degli ottici partner e nella loro capacità di raccontare il valore di Nikon: è per questo che investiamo in strumenti di qualità che possano davvero fare la differenza nella customer experience», continua il team.

A breve verrà lanciato anche il nuovo Selling Protocol, un’evoluzione 2.0 del percorso di vendita, pensato per integrare tutti i tool digitali e i materiali dimostrativi Nikon. L’obiettivo è offrire un’esperienza immersiva e coerente, che valorizzi sia il brand sia le competenze dell’ottico.

Con queste iniziative Nikon Lenswear conferma il proprio impegno nel supportare concretamente i professionisti della visione, arricchendo l’esperienza in store e offrendo soluzioni distintive. Un autunno, dunque, che si preannuncia ricco di opportunità per ottici e consumatori.

Divel Italia: cosa sono e perché scegliere le Lenti Office

Intorno ai 45 anni molte persone iniziano a sperimentare la presbiopia, la condizione visiva che rende difficile mettere a fuoco gli oggetti vicini.

Le Lenti Office di Divel Italia, dette anche lenti degressive, sono progettate appositamente per chi trascorre molte ore davanti a uno schermo o svolge attività a distanza ravvicinata o intermedia. Offrono un comfort visivo superiore nell’ambiente lavorativo, migliorando postura, produttività e benessere.

A cosa servono e come funzionano

Le Lenti Office sono ottimizzate per distanze comprese tra 30 cm e 4 metri, perfette per:

• visione al computer

• visione da banco

• lettura di documenti

• interazioni a distanza media (ad esempio, colleghi, lavagna, scrivania).

A differenza delle lenti progressive non coprono la visione da lontano, ma amplificano la zona visiva da vicino e intermedia, con minore affaticamento o movimenti forzati del capo.

Chi dovrebbe considerarle

• Giovani presbiti: che non si sentono ancora pronti per le lenti progressive.

• Utilizzatori di monofocali: che vogliono maggiore profondità visiva sul lavoro.

• Utilizzatori di progressive insoddisfatti: che trovano scomode le lenti progressive per l’uso al computer.

Differenza tra lenti office e lenti progressive

Le lenti office e le lenti progressive possono sembrare simili, ma sono progettate per scopi diversi. Le progressive sono pensate per offrire una visione chiara a tutte le distanze: vicina, intermedia e lontana, gradatamente: sono ideali per persone con presbiopia che necessitano di una visione chiara a varie distanze nel loro quotidiano.

A differenza delle progressive Divel, le lenti Office si concentrano sul migliorare la visibilità per le attività a corto e medio raggio. Questo focus limitato permette una correzione più mirata e, di conseguenza, un adattamento visivo più rapido e meno a “salti di immagine”: sono perciò adatte per chi desidera una soluzione visiva più funzionale durante le ore lavorative.

Lenti Degressive Office di Divel Italia

Divel Italia offre una gamma articolata di lenti Degressive Office, progettate per fornire una visione chiara per le distanze tipiche dell'ambiente lavorativo e non solo, con varie opzioni come le Degressive A Clear Office PC (per distanze fino a 1,2 metri) e le Degressive A Clear Office MEETING (per distanze fino a 4 metri), in grado di adattarsi a diversi livelli di esigenze visive.

Infine, le nuove Office Classiche di Divel Italia, realizzate con tecnologia free form, sono l'ideale per chi vuole una soluzione efficace per distanze fino a 1,5 metri, per attività come la lettura, il bricolage o il lavoro al computer.

Per coloro che stanno cercando occhiali da ufficio in grado di combinare funzionalità, comfort e stile, le opzioni offerte da Divel Italia rappresentano una scelta eccellente.

ISTITUTO ZACCAGNINI

Scuole di Ottica ed Optometria a Bologna e Milano

Sono aperte le iscrizioni all’A.S. 2025-2026

L’Istituto è presente nel mondo della visione, in cui opera integrato con il contesto scientifico, economico e civile e partecipa da protagonista alla vita della filiera ottica. Fornisce agli studenti e alle aziende del settore istruzione e formazione di area sanitaria con l’impegno di consegnare al mercato del lavoro professionisti dotati delle conoscenze scientifiche, delle abilità e delle competenze pratiche richieste per inserirsi con successo nella professione e nelle aziende.

Dal 1977 un riferimento per il mondo della visione

Da oltre 45 anni consegniamo agli Ottici e agli Optometristi conoscenze e competenze professionali e - fra i primi in Italia - da 40 anni quelle optometriche, all’interno di un percorso culturale di aggiornamento professionale dei nostri docenti provenienti dalla filiera ottica e dal mondo accademico, utilizzando metodi didattici sempre in linea con l’evoluzione dei profili professionali e dei sistemi di erogazione della didattica.

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Torna la promo family di Galileo

Benessere e protezione visiva per tutta la famiglia

Anche quest’anno Galileo torna a parlare alle famiglie con un’iniziativa pensata per unire visione, protezione e tecnologia. La Promo Famiglia 2025 si presenta con un nuovo visual e un nuovo claim “La complicità è vedere il mondo con gli stessi occhi”, che mette al centro l’intesa tra genitori e figli. Il brand del gruppo EssilorLuxottica conferma il proprio impegno nel sensibilizzare adulti e bambini sull’importanza della prevenzione visiva, con una promozione che si traduce in valore concreto per i clienti finali e in una leva efficace per i partner ottici.

UNA PROMOZIONE VINCENTE

PER TUTTA LA FAMIGLIA

Attiva fino al 30 novembre, la Promo Famiglia torna nei centri ottici partner Galileo per prendersi cura della visione di grandi e piccoli proprio in occasione del rientro a scuola e al lavoro, periodo in cui cresce maggiormente l’attenzione verso il benessere visivo e la conseguente necessità di aggiornare le proprie lenti o scegliere il primo paio per i più giovani. Un momento ideale per porre attenzione sulla protezione visiva per tutta la famiglia, con soluzioni su misura e vantaggi esclusivi.

La meccanica promozionale è semplice e consolidata: acquistando una coppia di lenti monofocali per il bambino a condizioni vantaggiose, il genitore riceve un coupon promozionale per una coppia di lenti progressive o Young, queste ultime dedicate ai giovani presbiti. Un’opportunità concreta per conoscere i design Galileo, progettati per rispondere alle esigenze visive delle diverse età.

Protagoniste della promozione: Bluv Xpert®, la tecnologia che protegge dai raggi UV e filtra la luce blu-viola1, e Transitions®, le lenti intelligenti alla luce che rappresentano l’equilibrio perfetto tra velocità di adattamento, stile e innovazione.

«Con la Promo Family vogliamo rivolgerci alle famiglie in modo empatico e coinvolgente, sensibilizzando i genitori sull’importanza di prendersi cura del loro benessere visivo e di quello dei loro figli, anche i più piccoli», spiega Nadia Lattanzi, business brand manager EssilorLuxottica.

UN KIT COMPLETO PER IL PUNTO VENDITA

A supporto dell’iniziativa Galileo mette a disposizione dei centri ottici un kit di comunicazione, progettato per valorizzare la Promo Famiglia direttamente in negozio e creare un’esperienza di contatto immediata con il cliente. Il kit comprende una vetrofania coordinata al visual della campagna, una grafica calamitata per il desk display, studiata per attirare l’attenzione al banco vendita, una fornitura di coupon promozionali, validi per l’acquisto della seconda coppia, da consegnare al momento del primo ordine.

Per coinvolgere anche i più piccoli e lasciare un ricordo positivo dell’esperienza in negozio,

Galileo ha pensato a un gadget esclusivo per loro: la matita eterna brandizzata Galileo. Una matita speciale che scrive come una normale, ma non si consuma. Perfetta per la scuola, è ideale per i piccoli che amano scrivere, disegnare e, al tempo stesso, prendersi cura dell’ambiente.

UNA CAMPAGNA AMPLIFICATA

TRA DIGITALE E TERRITORIO

La comunicazione della Promo Famiglia si amplifica anche online e sul territorio, con l’obiettivo di aumentarne la visibilità e favorire il drive to store. Galileo mette infatti a disposizione dei partner un pacchetto digitale completo, che include contenuti pronti all’uso per i canali social, template per newsletter e WhatsApp co-brandizzabili per mantenere un contatto diretto e personalizzato tra il centro ottico e i suoi clienti.

Anche la vetrina si accende con la Promo Famiglia, grazie alle strutture backlight itineranti, ideate per catturare l’attenzione dei passanti e incentivare il traffico in store.

La stessa immagine veste anche i materiali dedicati agli eventi locali firmati Galileo, che vedono protagonisti i Maître Chocolatier: appuntamenti esclusivi che trasformano il punto vendita in un luogo di scoperta e relazione, rafforzando il legame tra il brand, i centri ottici partner e i consumatori.

UN APPROCCIO CHE GUARDA

AL FUTURO DELLA VISIONE

Con la Promo Famiglia, Galileo rinnova il proprio impegno nel promuovere la cultura della prevenzione visiva fin dall’infanzia. Attraverso strumenti promozionali efficaci e un linguaggio diretto ed emozionale, l’iniziativa offre agli ottici un valido supporto per valorizzare il proprio ruolo di consulente della visione, rafforzare la relazione con i clienti e generare nuove opportunità di fidelizzazione.

Galileo continua a proporsi come punto di riferimento per il benessere visivo a tutte le età, dimostrando che prendersi cura della visione può essere un gesto semplice, quotidiano e condiviso.

1 La luce blu-viola è compresa tra 400 e 455nm, come indicato dalla norma ISO TR 20772:2018

Optovision: per il rientro una doppia promozione e nuove iniziative a sostegno degli ottici indipendenti

Da settembre optovision accelera il passo e si presenta ai centri ottici partner con un pacchetto di azioni mirate a sostenere concretamente lo sviluppo del loro business, combinando promozioni rivolte al cliente finale e strumenti di marketing territoriale a lungo termine. Il brand oftalmico annuncia infatti il lancio della campagna “Back to School & Back to Work”, valida fino al 31 ottobre, concepita per intercettare due momenti cruciali dell’anno e due target distinti, unendo soluzioni visive ad alto contenuto tecnologico a termini commerciali competitivi. L’iniziativa è pensata per accompagnare grandi e piccoli nel ritorno alla quotidianità dopo la pausa estiva: un’opportunità concreta per rafforzare la relazione con i propri clienti e incrementare le vendite. La doppia promozione si articola in due proposte: per il target adulto, cui proporre un multi-equipaggiamento con lenti progressive con tecnologia WIDR® e lenti INDOOR a condizioni vantaggiose, ideali per chi trascorre molte ore davanti a schermi e necessita di comfort visivo e prestazioni elevate nelle distanze da vicino e intermedio; per i più giovani, invece, il ritorno tra i banchi di scuola è l’occasione per garantire una visione ottimale fin dal primo giorno, grazie a offerte mirate sulle lenti My-Kid, per la gestione della progressione miopica, o Junior, agevolando così le famiglie nella scelta di prodotti in-

novativi in grado di rispondere a ogni esigenza visiva.

Le novità non finiscono qui: da settembre partirà anche un programma strutturato di co-marketing locale per eventi one-to-one a supporto degli ottici indipendenti, che prevede la pianificazione di iniziative tra punti vendita partner e altre attività commerciali o professionali del territorio.

«In questo modo vogliamo, da un lato, essere sempre più vicini ai centri ottici partner con azioni commerciali capaci di generare impatto immediato sul cliente finale, dall’altro investire in un sostegno strategico di medio-lungo periodo, aiutandoli a sviluppare collaborazioni locali e a rafforzare il loro ruolo unico e riconosciuto sul territorio», commenta Daniela Poletti, head of marketing.

Con tale doppio approccio optovision ribadisce la propria vocazione di partner affidabile e proattivo, capace di unire eccellenza tecnologica, strategie di comunicazione mirate e un supporto consulenziale personalizzato, con l’obiettivo di generare valore reale sia per i professionisti della visione sia per i consumatori.

Per ulteriori informazioni sulla promozione “Back to School & Back to Work” e sul programma di co-marketing locale per eventi one-to-one, è possibile contattare il proprio consulente di zona o scrivere a marketing.italia@optovision.it

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Telemedicina & Intelligenza Artificiale

La sanità del Terzo Millennio

FABIANO GRUPPO EDITORIALE

Redazione: Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 – 20089 Rozzano (MI)

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Caterina Stimola, Stefano Linari, Edoardo Greco

Pietro di Giuliano: la lussuria non è vista… di buon occhio

Docente di ottica e optometria, autore di numerose pubblicazioni inerenti alla professione

“Queste sono le cose che nocciono agli occhi: fumo, legumi, agrume, verno, vegghie, agliate, peverade, lussuria, dormire calzado, sedere molto a fuoco, cascio, latte, paste non ismaltite, cose vedere che non piacciono, pane azzimo, pianto senza modo, cavoli, carne di bue, guatare cosa bianca e’ raggi di sole, fame digiuno, scemare sangue de la vena del gomito”.

Nel canto XII del Paradiso, a Dante Alighieri, nel IV Cielo del Sole, appaiono gli spiriti sapienti. È il primo mattino di giovedì 14 aprile del 1300 e tra gli altri il poeta incontra Pietro di Giuliano da Lisbona, medico lusitano e futuro papa Giovanni XXI, uno degli spiriti sapienti nel Cielo del Sole:

Ugo da San Vittore è qui con elli, e Pietro Mangiadore e Pietro Spano, lo qual giù luce in dodici libelli.

Della vita di Pietro di Giuliano poco si sa di certo: nato nei primi anni del secolo XIII, lo troviamo studiare medicina presso la Scuola Salernitana, poi docente a Siena. Diventa archiatra di papa Gregorio X che lo nomina vescovo di Tuscolo nella seconda metà del secolo. Nel settembre del 1276 viene eletto papa, succedendo a Adriano V: solo un anno dopo muore a Viterbo. Di lui furono famosissime e assai diffuse nelle scuole medievali le Summulae logicales, manuali di lo-

gica in dodici trattati (i dodici libelli citati nel Paradiso) firmati con il nome di Pietro Ispano (o Spano, in quanto originario di Lisbona). Di notevole interesse rivestono anche i trattati scientifici, tra i quali il De Oculo, inseriti nel solco della medicina greco-araba diffusa in Occidente da Costantino Africano e raccolti, all’origine della Scuola Salernitana, dal medico e alchimista spagnolo Arnaldo da Villanova, archiatra di Bonifacio VIII, nel suo Regimen Salernitanum, il testo di riferimento per tutto il Medioevo.

A leggere con attenzione il De Oculo non può non sfuggire oggi un sorriso, in quanto troviamo elencati, apparentemente fusi e confusi, indicazioni e rimedi contro le infertiadi - le patologie - frammisti a suggerimenti dal sapore biblico-immanente che, peraltro, ritroviamo anche negli scritti di altri come Aldobrandino da Siena, Ildegarda von Bingen o Paolo Pace da Certaldo, per citarne solo alcuni.

In particolare, Pietro Spano fu pontefice e quindi non deve meravigliare se nel passo citato leggiamo che la lussuria offende la vista o altrove si sottolinea che “usar con femina nuoce gravemente alla veduta”. Sorprende invece che tali terrifiche e surreali superstizioni abbiano superato il tempo illuminista del secolo XVIII e chi ha oggi il privilegio anagrafico dell’età matura ancora può ricordare di averle sentite, mutatis mutandis, in gioventù.

FONDAMENTI DI OPTOMETRIA

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Back to school con Divel

SETTEMBRE: SI TORNA A SCUOLA, SI RIPARTE DALLA VISTA!

Sintomi della miopia nei bambini:

FA FATICA A LEGGERE DA LONTANO (ad esempio lavagna o televisione)

DIVEL ITALIA produce lenti da vista e sole da oltre 40 anni. Scopri di più sulla MYOPIS

AVVICINA GLI OGGETTI AGLI

(libri, tablet o altro)

Se si verificano una o più situazioni analoghe a quelle elencate VALUTARE INSIEME ALLO SPECIALISTA L’UTILIZZO DI UNA LENTE PER LA PROGRESSIONE MIOPICA

La miopia nei bambini è in aumento e intervenire tempestivamente è fondamentale per tutelarne la salute visiva a lungo termine.

Con le lenti MYOPIS di Divel per la gestione della progressione miopica puoi offrire una soluzione studiata specificamente per accompagnare la crescita visiva dei bimbi.

• Supporto visivo costante per una qualità della visione ottimale

• Design pensato per i più giovani, con comfort e adattabilità

• Tecnologia sviluppata per la gestione della progressione miopica in età evolutiva

Questo settembre, scegli Divel. Perché il futuro della visione dipende anche dalle soluzioni che saprai proporre.

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