Impianto immediato con IOL nel solco
Figura 8. IOL catturata
decentri, e senza badare al diametro delle anse in funzione del diametro del solco, in quanto sarà il piatto capsulare a determinare il corretto posizionamento della lente. Inoltre con questa manovra si evita il collabimento della capsula posteriore con la capsula anteriore che favorisce e facilita la comparsa di fibrosi. Infine, si eviterà la formazione del pigmento irideo sulla superficie della lente come spesso accade negli impianti nel solco, perché il piatto capsulare è mantenuto indietro e il bordo della lente è coperto dalla capsula anteriore.
Anse nel sacco e cattura capsulare dell’ottica nella ressi anteriore Questa modalità di impianto della IOL può essere considerata una cattura inversa, nel caso in cui la rottura della capsula posteriore avvenga dopo che il chirurgo abbia impiantato la IOL nel sacco. Se durante le procedure di impianto della IOL nel sacco capsulare si verifica una improvvisa rottura della capsula posteriore, (per esempio nella fase di aspirazione del viscoelastico dietro la IOL) che rende incerta la stabilità della lente nel sacco stesso, è possibile far scapolare il piatto della lente sopra la ressi anteriore. Questa procedura “minimal stress” consente, di assicurare la lente alla capsula anteriore ed evitare complicanze di dislocazione della stessa nel vitreo.
Figura 9. Sutura
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SPECIALE LA VOCE AICCER
Conclusioni: • è buona norma in caso di rottura capsulare con fuoriuscita di vitreo, rimandare l’impianto ad un secondo intervento • quando l’impianto contemporaneo è fattibile bisogna eseguire una vitrectomia anteriore e nell’area retroiridea così da non lasciare filamenti vitreali in c.a. o peggio, attorno alla IOL o bloccati nelle aperture corneali