Sindrome di Marfan: tecnica chirurgica
Figura 1. Ingresso pars plana all’equatore del cristallino
Figura 2. Idrodissezione pars plana
Figura 3. Aspirazione pars plana mediante vitrectomo delle fibre lenticolari
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SPECIALE LA VOCE AICCER
re capsuloressi piccole, decentrate e con elevato pericolo di fughe. Dopo aver eseguito la capsuloressi, la idrodissezione richiederà ancora attenzione, ma tale fase potrà risultare meno problematica se nel frattempo si saranno applicati dei retrattori sul bordo della ressi, al fine di tenere la capsula anteriore distesa ed il sacco più stabile. Durante la facoemulsificazione e l’aspirazione delle masse è consigliabile utilizzare dei parametri di flow e vuoto contenuti, prestando attenzione a lavorare all’interno del sacco, per non provocare catture della ialoide con movimentazioni in camera anteriore. Le modalità di distensione e ricentratura del sacco, che seguono la facoaspirazione, verranno trattate nel successivo paragrafo insieme alla tecnica pars plana, essendo identiche per entrambe le metodiche.
Via posteriore: lensectomia pars plana Utilizziamo questo approccio da più di un decennio. Negli ultimi anni la tecnica è stata progressivamente rivista e modificata soprattutto alla luce delle innovazioni tecnologiche che hanno accompagnato lo sviluppo della chirurgia oftalmologica4-6. Il principio della scelta è stato legato inizialmente alla volontà di eseguire una tecnica intracapsulare dove si potesse evitare di disperdere materiale lenticolare in camera vitrea, eliminando il sacco capsulare solo al termine della chirurgia e cercando di limitare quanto più possibile una vitrectomia soprattutto in caso di ialoide integra. In parole povere, la lensectomia intrasacculare con asportazione successiva della capsula svuotata del suo contenuto era una prima fase preparatoria di un successivo impianto secondario di lente intraoculare a fissazione sclerale. Questo primo step chirurgico avviene nelle seguenti fasi: una volta denudata la sclera con un lembo congiuntivale a base fornice ed eseguita una cauterizzazione diatermica della sclera, e dopo aver inserito un anterior chamber maintainer (ACM) al limbus, si esegue un ingresso pars plana a 2.5/3mm dal