Qui Settembre 2014

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edizione settembre 2014/

è tempo di Quintana

il futuro della Quintana Vuoi vedere come è stata realizzata l’illustrazione di copertina? Vai su http://vimeo.com/102991089 oppure inquadra il QR code col tuo smartphone


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Luca Innocenzi / Rione Contrastanga vincitore della Giostra della Sfida del 2014



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Il saluto del Presidente dell’Ente Giostra della Quintana

Anni pieni di passione, di idee, di lavoro e di iniziative concrete. Questa è la sintesi di un quadriennio intenso e difficile, affrontato con tanta voglia di far crescere ancora la Quintana. Lo abbiamo attraversato all’insegna della continuità grazie ad una squadra che ha subìto solo qualche ritocco. Attraversato è il termine giusto. Perché, mi piace ripetere che la Quintana è una nave sempre più grande, e di grande affidabilità che ha potuto solcare i mari in tempesta di questi ultimi anni tornando sempre in porto, a volte con fatica, ma senza danni. Per questo la grande Festa di Foligno è sempre più proiettata verso il futuro, l’equipaggio non è stanco ed ha ancora tanti porti dove attraccare. L’attività è stata intensa, dicevo, così come lo è stata una delle nostre migliori iniziative: la solidarietà. Sicuramente confinarla tra le “iniziative” non rende giustizia al grande cuore del Popolo della Quintana che si è speso senza soluzione di continuità su questo fronte confermando l’elevato valore della Quintana come struttura sociale della città, un ruolo decisivo che la manifestazione interpreta dal 1946. La solidarietà, dunque, non è un’iniziativa, ma fa parte del corredo genetico della manifestazione. E della continua promozione di questi valori devo ringraziare di cuore la mia vice Presidente, Maria Rita Lorenzetti, la grande donna della Quintana di questi anni. Tornando a questo quadriennio che sta per concludersi, non posso dimenticare le tante difficoltà a cui abbiamo dovuto far fronte. Posso ribadire con orgoglio e soddisfazione che la Quintana ha sempre mantenuto il suo standard di qualità proponendo sempre sia eventi spettacolari che momenti di grande spes-

sore culturale. Non dimentico gli straordinari ospiti che abbiamo ricevuto come i Lancieri di Montebello, la Fanfara a cavallo dei Carabinieri, la Banda della Guardia di Finanza e le Frecce Tricolori. Tante emozioni che si sono alternate a quelle spettacolari del Campo de li Giochi dove giostrano i più bravi cavalieri d’Italia. Il cavallo, principe della Tenzone, è assoluto protagonista non solo in campo, ma, soprattutto, nel nostro cuore. Tutto si svolge nella massima sicurezza grazie all’incredibile lavoro della Commissione Tecnica e per questo voglio ringraziare i Magistrati Marco Cardinali ed Arnaldo Radi per il loro lavoro rigoroso e qualificato che ha confermato la Giostra davanti a tutte le altre manifestazioni. E, a proposito di Magistrati, voglio ringraziarli e abbracciarli perché, anche in questi quattro anni, hanno dato il massimo lavorando con competenza e passione. Così come gli Illustrissimi Priori, i Consigli rionali e tutto il grande Popolo della Quintana. E’ proprio grazie ai vostri “miracoli” che la Quintana è oggi tra le 13 manifestazioni italiane candidate a diventare patrimonio immateriale dell’Unesco. Un altro fronte, questo, che ci vede impegnati a tutto campo per centrare il prestigioso obiettivo. La Quintana è festa di popolo, una festa che anima la città senza mai travalicare i confini della correttezza grazie anche alla collaborazione degli amici di tutte le forze dell’ordine. Grazie a Sua Eccellenza Monsignor Gualtiero Sigismondi, il nostro Vescovo che ha capito la vera essenza della Festa. Grazie ancora ai tanti amici e agli sponsor che ci aiutano in maniera tangibile per confezionare una Quintana ogni anno sempre più bella, come ha sottolineato anche il Ministro degli Esteri, Fede-

rica Mogherini che ha promesso una promozione della manifestazione a livello internazionale. Grazie al sindaco Nando Mismetti che continua a farci sentire il suo sostegno. Noi mettiamo sul piatto una gestione attenta e trasparente che ci consente di risolvere anche i problemi che a volte sorgono con l’apparato del Comune. Infine la città. Siamo molto attenti nei suoi confronti ed abbiamo sempre l’obiettivo di un nuovo rapporto con i cittadini. Vogliamo farli divertire insieme a noi e, soprattutto, farli partecipare. Ricordo a tutti che la Quintana segna profondamente l’identità della città e per questo deve essere difesa e non messa in discussione, come purtroppo è avvenuto in quest’ultimo periodo. Per questo scendete al nostro fianco “nelle vie, nelle piazze e nel campo de li giochi” e vivete questo splendido sogno da protagonisti. Buona Quintana a tutti!



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SOMMARIO

In Redazione

Mauro Silvestri Manuela Marinangeli Roberta Bizzaglia Fotografie

Giancarlo Belfiore Roberta Bizzaglia Aurora Cardinali Marco Cardinali Maurizio Cicconi Alessandro Ferretti Gianluca Foglietta Sergio Fortini Rita Francesca Grimaldi Giovanni Galardini Andrea Pomponi Stefano Preziotti Vanessa Raiola Alberto Scarabattieri Valeriana Sisti Bernardino e Livia Sperandio Roberto Testa Archivio dell’Ente

Si ringraziano per la cortese collaborazione

il direttore del Museo di Palazzo Trinci, Annamaria Menichelli Archivio di Stato, sezione di Foligno Museo Multimediale delle Giostre, Tornei e Giochi Biblioteca Comunale, Biblioteca Jacobilli

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Editoriale

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Il saluto del Sindaco di Foligno

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Il Rione Contrastanga vince la Giostra della Sfida

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La Fiera dei Soprastanti

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Il Gareggiare dei Convivi

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Il Bando

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La colonna sonora della Quintana

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L’ Albo d’ORO

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Q point

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Quintana Channel

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Le origini dei Rioni

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La Bianca Notte Barocca

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I cavalli storici

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La Quintana è solidarietà

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La magia del ricamo

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Il costume popolare

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Il Palio della Rivincita

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La cioccolata: una tentazione barocca

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Le Taverne

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Programma settembre 2014

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Ente Giostra Quintana organigramma

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L’annullo postale di settembre 2014

Copyright © 2014

Ente Giostra della Quintana Design & Art direction

Carlo Crescimbeni / dewo.it Illustrazione di copertina

Carlo Crescimbeni / dewo.it Ufficio Marketing

DEWO network / dewo.it Stampa

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Il saluto del Presidente dell’Ente Giostra


Editoriale Quattro anni sono passati in fretta. Il mandato sta per finire ed è tempo di bilanci. Se mi guardo indietro penso ai tanti obiettivi che siamo riusciti a centrare sul fronte della promozione e della comunicazione della Giostra della Quintana. Ripenso al progetto stilato insieme al Magistrato e amico Guido Tofi e, soprattutto, alla nascita del primo Ufficio Marketing della Quintana. Allora individuammo subito in Manuela Marinangeli la persona che faceva al caso nostro. Oggi, posso dire senza esitazione che non ci eravamo sbagliati. L’attività di marketing della Quintana ci ha permesso non solo di raccogliere importanti sponsorizzazioni, ma anche di ridisegnare l’immagine della grande Festa di Foligno, avviando una strategia di comunicazione che ha permesso alla Quintana di attirare in città nuovi turisti e di presentarsi con le carte in regola nell’era digitale. Proprio sul fronte dell’immagine, non dimentico le belle parole con cui il critico d’arte Italo Tomassoni sottolineò la nascita della Q rossa, quella che campeggia anche sulla copertina di questa brochure ufficiale dell’Ente, e che distingue ogni iniziativa. Merito del nostro creativo Carlo Crescimbeni che ha saputo declinare mirabilmente la tradizione ultracentenaria nel linguaggio

comunicativo e immediato del Terzo Millennio. In questi anni abbiamo rivisitato il talk-show “Notti di Quintana” e lanciato il Quintana Channel, la nuova trasmissione ufficiale della Quintana. E ancora il Quintana Point, vero e proprio punto di riferimento per quintanari, folignati e turisti. Desidero ringraziare il Presidente Domenico Metelli, che ci ha sempre sostenuto e spronato a raggiungere traguardi sempre più ambiziosi, la vice Presidente Maria Rita Lorenzetti che ha lavorato al nostro fianco nel campo della solidarietà e tutti i Magistrati della squadra, veri amici prima che ottimi colleghi. Lucio Cacace, in particolare, ha collaborato con noi con le sue emozionanti immagini e accettando la direzione artistica di tanti eventi: su tutti la Cena Grande che in questi anni si è trasformata in una serata di grande spettacolo. Grazie ai 10 Priori che mi hanno sempre offerto la loro collaborazione. Ma il ringraziamento più grande va al Popolo della Quintana, al quale appartengo con orgoglio. Per quanto mi riguarda, sono felice di aver offerto il mio modestissimo contributo e di far parte di questo grande, meraviglioso gruppo di amici. Dopo tanti anni al servizio del Dio Marte il mio cuore batte ancora al ritmo di emozioni uniche, ma non fateci caso, piuttosto ricordatevi sempre che Qui, a Foligno, è tempo di Quintana.


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Il Saluto del Sindaco di Foligno

La Giostra della Quintana segna l’identità di Foligno, ne accompagna lo sviluppo sociale e culturale e rappresenta la più importante manifestazione cittadina. Negli anni è cresciuta, caratterizzandosi come evento capace di unire ambiti e generazioni diversi, di esaltare la bellezza del centro storico, di promuovere la città al livello regionale, nazionale ed europeo. I successi ottenuti in questi anni richiedono a tutti una riflessione sulle sue prospettive future: lo impone la situazione di generale difficoltà, che ha ridotto le risorse disponibili e lo esige l’alto livello raggiunto dalla manifestazione. La Quintana può e deve crescere ancora, confermandosi come uno dei fattori di sviluppo culturale e turistico della città che oggi, dopo la straordinaria opera di riqualificazione realizzata negli ultimi anni, si presenta bella e accogliente come non mai, ponendosi come palcoscenico ideale per l’eccezionale spettacolo barocco offerto dalla Giostra.

È giunto il tempo di fare un passo in avanti, di scommettere sulla promozione di Foligno come “Città barocca”, mettendo a sistema le tante iniziative culturali che la rendono un punto di riferimento in questo ambito, a cominciare dall’integrazione della Quintana con il Festival Segni Barocchi, vero e proprio laboratorio di ricerca della cultura barocca. Attraverso questa intesa, le importanti ricerche storiche prodotte negli anni, le qualificate competenze che ruotano attorno al mondo della Giostra, Foligno può diventare un esempio in Italia e in Europa per le produzioni legate alle manifestazioni storiche. Del resto, è stato lo stesso ministro per gli Affari esteri, Federica Mogherini, partecipando lo scorso giugno a una serata del “Gareggiare dei Convivi”, a proporre una maggiore valorizzazione della Quintana attraverso un suo inserimento nell’Expo 2015 e nei circuiti delle giostre e dei tornei storici europei.

Negli ultimi anni, l’Amministrazione comunale ha investito molto sulla Quintana e, nonostante il difficile periodo economico che stiamo attraversando e i gravi tagli alle risorse degli enti locali, continuerà a farlo. Ringrazio il Presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, la vice Maria Rita Lorenzetti, i Magistrati e i Priori per la dedizione e l’impegno con cui portano avanti la manifestazione. Il ringraziamento più grande va, però, all’instancabile popolo quintanaro: centinaia di volontari che nei rioni, nelle taverne e nelle scuderie compiono un lavoro unico, senza il quale la Giostra stessa non esisterebbe. Buona Quintana a tutti!


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Il Rione Contrastanga con Luca Innocenzi vince la Giostra della Sfida

Luca Innocenzi ingrana la quarta e allunga il suo ricco palmares. Il Furente di Contrastanga ha vinto la Giostra della Sfida del 21 giugno 2014 con una prova autorevole e di grande sostanza. Guitto, il velocissimo purosangue al debutto, lo ha impegnato a fondo ma Luca, con classe e grinta, ha sfoderato una prestazione da ricordare. I pronostici, stando almeno a quello che si era visto in prova, sono stati confermati anche se il Furente ha dovuto fare i conti fino all’ultimo con un agguerrito Daniele Scarponi, il Fedele di Croce Bianca. Il Rione delle Tre Barre dorate, ottiene il Palio numero 16, il primo del giovane Priore Francesco Felicioni. Il trionfo di Innocenzi ha un sapore particolare. Infatti, il plurivittorioso cavaliere folignate ha giostrato con il dolore a causa dell’infortunio riportato durante le prove del Niballo di Faenza. Infortunio che non gli ha impedito di disputare una Giostra strepitosa tenendo a distanza Scarponi e gli altri pretendenti al drappo dipinto da Mario Consiglio. La delusione della serata ha il colore bianco e celeste del Giotti. L’Animoso Massimo Gubbini, infatti, sbaglia la traiettoria di ingresso del secondo anello che rimane sotto al pugno serrato del Dio Marte ed esce subito di scena spezzando i sogni di vittoria e di una clamorosa tripletta. L’amarezza è doppia perché Lord Colossus si è confermato il cavallo più veloce fermando il cronometro poco sotto ai 54 secondi.

Riavvolgendo il nastro della Sfida, dunque, in nove approdano alla seconda tornata. Davanti a tutti il rione Morlupo con Lucio Antici su Review Blanc a 54” ed 11, seguito da Matteo Martelli del Badia che stacca un ottimo 55.05 con Nitro Horse. Buona la prima anche per Cristian Cordari dell’Ammanniti con la velocissima debuttante Agnesotta con 55.39. Buone anche le tornate di Gianluca Chicchini (Spada) e Francesco Scattolini (Cassero). La seconda tornata è il festival degli errori e passano alla terza tornata solo in quattro. Niente finale per Cristian Cordari dell’Ammanniti, Lorenzo Paci del Rione La Mora e Francesco Scattolini del Cassero, traditi da un anello. Serata da dimenticare anche per Gianluca Chicchini del Rione Spada. L’Audace viene eliminato dopo una serie di errori. Non si salva neanche Lucio Antici, Baldo del Morlupo, che ha dovuto fare i conti con la bandierina all’ingresso della curva piscina. La finale è una questione a quattro con Pierluigi Chicchini del Pugilli che si ferma ad un passo dal podio penalizzato solo dal tempo. Sul terzo gradino del podio si accomoda invece Matteo Martelli del Badia che tira fuori il massimo dal suo Nitro Horse. Splendida la terza tornata di Daniele Scarponi. Il Fedele spinge al massimo Big More ma deve accontentarsi del secondo posto perché Luca Innocenzi sfodera una super performance che gli permette di arrivare a lancia alzata.


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La Fiera dei Soprastanti E’ la Fiera dei Soprastanti ad aprire ufficialmente il ricco programma di manifestazioni settembrine della Giostra della Quintana di Foligno 2014. Giunta ormai alla diciassettesima edizione, la Fiera rappresenta uno dei momenti più suggestivi degli eventi organizzati dall’Ente Giostra. Quest’anno gli oltre cento banchi allestiti dagli artigiani e dai commercianti di ogni parte d’Italia catturano l’attenzione dei visitatori nello splendido giardino e nella suggestiva corte di Palazzo Candiotti, uno degli angoli più belli della città, e nella vicina via Gramsci. L’imponente Mercato barocco inizia alle ore 17 e chiude alle ore 24. Durante la rievocazione della Fiera dei Soprastanti si svolgono imponenti spettacoli di strada che conferiscono ancora più fascino alla riproposizione di questo momento di vita secentesca. La fedele rievocazione storica dell’evento ha introdotto una grande novità nell’edizione del 2001. Da allora le merci possono essere acquistate con il Quattrino, la moneta in vigore a Foligno proprio nel 1613, coniata per la prima volta su precise indicazioni del Comitato Scientifico dell’Ente Giostra. Istituita dai Trinci in occasione delle celebrazioni dell’Annunciazione che cadeva il 25 marzo (le prime notizie certe risalgono al 1425), la Fiera ebbe, nel corso dei secoli, una notevole espansione dell’importanza e della durata. Continue proroghe furono concesse e, più tardi, numerosi privilegi papali permisero di affrancarla definitivamente dalla Festa dell’Annunciazione e, dal 1600, di istituzionalizzarne la durata in due mesi, dal 20 maggio al 20 luglio. Da questo momento verrà indicata come la Fiera del Beato Pietro da Foligno, la cui festa cade il 19 luglio, o come Fiera dei Soprastanti dal nome della magistratura che si sostituiva in particolare


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al Governatore e al Podestà per regolare e mantenere, anche con l’uso della forza, il buon ordine durante lo svolgimento della manifestazione. I Soprastanti erano scelti tra i cittadini illustri, tramite estrazione dal “bossolo”, il 18 febbraio di ogni anno. Il loro ufficio iniziava all’alba del giorno di apertura della Fiera nel quale davano annuncio dell’insediamento con l’esposizione di una bandiera sulla loro residenza nella piazza principale e con il suono di quattro trombettieri. L’appuntamento folignate si inserì ben presto nel contesto del grande sistema fieristico dell’Italia centrale. Le autorità comunali dedicarono sempre particolare attenzione alla Fiera, che rappresentava per la città occasione di notevole crescita economica e culturale. Le autorità governative, infatti, con provvedimenti opportuni, favorivano al massimo l’afflusso di mercanti e di genti nella città. Nei fondachi, nelle botteghe e, comunque, dove era possibile, era accolta ogni genere di mercanzia, ne era disciplinata la dislocazione e controllata la qualità. Botteghe di pittori, di orafi, di tessuti pregiati, biade, riso, frutta, verdure pigne, cocci, vasi… è la stessa mercanzia che, nella recente ripresa della Fiera, proposta dalla Commissione Storico-Artistica, viene offerta alla città e ai suoi visitatori. Molta cura viene dedicata alla ricostruzione ambientale e, nelle storiche strade cittadine, gli espositori sono in costume d’epoca e di ruolo, persino i banchi di esposizione e vendita sono accuratamente ricostruiti e le strade sono ricoperte di paglia.


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Federica Moro madrina della Giostra della Quintana


Il Gareggiare dei Convivi Visto da dentro di Daniele Falchi


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L’adrenalina cresce mentre al centro della sala del banchetto sto osservando gli ultimi dettagli dell’addobbo e “dell’apparecchio generale”, come dice Messisbugo. Le staffette avvisano che il corteo dell’Ente Giostra è a Piazza San Francesco, si sta avvicinando, e allora può darsi che proprio al Santo mandi un silenzioso appello affinché tutto vada per il meglio. Mi accorgo solo adesso che mi accingo a scrivere queste righe, che ho raggiunto la decima partecipazione consecutiva alla manifestazione gastronomica della Quintana. Eppure ancora provo un certo “friccico” proprio in questo momento e finché sentirò quel brivido, temo che continuerò a giocare a fare l’antico. I commensali sono ormai seduti a tavola. Fin dal primo pomeriggio ho curato personalmente, con l’ausilio delle splendide ragazze (in realtà quasi tutte giovani signore sposate e con prole) della commissione artistica, la disposizione delle stoviglie a tavola, la calata della tovaglia col centimetro e le distanze reciproche dei coperti col righello. Magari nessuno ci farà caso, ma il senso di armonia generale ben dispone inconsciamente l’animo a far fluire la migliore energia possibile: non potrà mai essere per colpa di un bicchiere disallineato che si infonda il minimo disagio a un mio ospite. Stanno per entrate. Ripasso ancora una volta mentalmente la scaletta. Spettacoli e pietanze si alterneranno senza soluzione di continuità. Quante riunioni con la responsabile della commissione artistica per progettare ogni aspetto del banchetto! Quante idee prese in considerazione e poi scartate per i motivi più vari: perché troppo costose, perché farraginose, mai perché troppo

il Gareggiare del Rione Ammanniti


il Gareggiare del Rione Morlupo

stravaganti. “Mi raccomando, stupiteci!” fu una famosa sollecitazione del professor Malacarne… Ore di consultazione dei sacri testi della gastronomia del seicento mi fanno frullare in testa un paio di idee che vado subito a condividere con i cuochi del rione. Loro non muovono obiezioni. Anzi, alle mie preoccupazioni su alcuni aspetti realizzativi per la migliore riuscita delle pietanze, mi rassicurano con prove di assaggio convincenti. Bello collaborare con loro. Il vino invece è affar mio. Vecchio sommelier, dimentico di proposito il metodo moderno di abbinamento e cerco tipologie vicine a quelle del

passato. Mezze giornate alla ricerca delle cantine giuste. A volte mi rivolgo a un caro amico, che il vino me lo fa su misura fin dall’annata precedente. Di più non vi dico. Grande cura è sempre stata dedicata al servizio, con prove e prove fino alla nausea. La nostra coreografa, piccolo sergente dei marines, fa muovere a tempo e con inaspettata grazia, degli omoni spesso dall’aspetto torvo. Gente che, sulle prime, sembrava ignorasse che per camminare si poggia alternativamente un piede avanti all’altro. Sotto le sue cure subiscono una trasformazione, diventando un piccolo affiatato corpo di ballo.


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Varcano ora la soglia. Un silenzio che pare interminabile lascia per un attimo tutto sospeso. Ho impartito le ultime consegne. Niente cibo a tavola se prima non si è servito il vino a tutti. Dallo sguardo del grande coppiere e trinciante, mi rendo conto di averlo detto per la trentunesima volta. Ma tant’è… Ci vuole pazienza con un anziano come me. Meno male: vedo Domenico Metelli che sorride letteralmente sotto i baffi, con i suoi occhietti furbi in pochi attimi ha inquadrato tutto e tutti. Accompagnato dal Priore e dalle rispettive Dame entra e con un piccolo strappo al protocollo ci concediamo con lui due chiacchiere per un saluto particolarmente cordiale. Riassumo l’aria composta e stavolta io indago lo sguardo severo dei giudici. Piacerà la serata? Noteranno quel particolare per il quale ci siamo impegnati tanto? Lasciano le cappe e noi li lasciamo fiduciosi al loro lavoro. Tra musiche, danze e rime si accomodano in sala. A seguire ecco quei discoli dei magistrati.

il Gareggiare del Rione Giotti


Con loro il saluto è pura goliardia: “Per voi pasta e ceci!” “Bona!”. La macchina è in moto. Ho sempre lasciato spazio all’ipotesi dell’imprevisto, predicando flessibilità, adattabilità e colpo d’occhio a tutti i componenti di questa grande squadra che io mi pregio di coordinare come posso. Per tutti non esistono problemi, solo soluzioni. A volte il problema lo creo io inavvertitamente e loro, come si dice, ci mettono una pezza. Tutti sentono molto l’impegno e credono nelle proprie capacità. I discreti risultati delle ultime edizioni testimoniano che ne hanno ben d’onde. La serata è terminata e la tensione si scioglie. Osservo ognuno che si scarica a modo suo; chi già pulisce e riordina la sala, chi ride, chi grida, chi come me resta catatonico facendo ora attenzione al mal di piedi stoicamente ignorato per le ultime quattro ore… Il momento topico dove si cementa l’alleanza tra i preziosi partecipanti all’evento, è quando tutti sono a tavola per finire gli avanzi (Caspita! Buono questo piatto! Che c’è dentro?) e poi commenti e impressioni.. Puro esercizio di fantasia tanto legittimo quanto inutile. La scheda è nell’urna e ci sono altri nove rioni in lizza.

il Gareggiare del Rione Spada


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Ho imparato qualcosa in questi anni? Si, che non basta mai l’impegno e ciò che hai fatto prima serve molto poco per quello che farai in futuro. Si accumula solo un po’ di esperienza; verrà comoda per la prossima volta o magari no. Infatti non esiste un approccio standard: ogni gara è una storia nuova. A volte si parte dal tema gastronomico, a volte altri aspetti lo precedono e in questa cornice lo si incastona. In tutti i casi auguro a tutti quelli che si appassionano tanto in questo gioco, di ogni rione, di divertirsi come da anni faccio io. Per la vittoria poi “… anco se arride altrui…” beh, basta così.

il Gareggiare del Rione Croce Bianca


Tommaso Lucchetti Presidente giuria Gareggiare dei Convivi

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Claudio Pesaresi voce storica del Bando


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Il Bando

Sopra la pubblica Giostra da porsi in Fuligno. Madonne e Messeri che in Foligno vivete o dentro le mura o fuori per le campagne amene, udite! Dame superbe in preziosi broccati coi lor sorrisi alle genti intorno, e scintillar di lance e di cruenti sproni e saettar di focosi destrieri e lor nitrire nel divorar lo spazio e gran virtute de’ cavalieri eletti e nembi di polve e volitar di piume e grida e gioia et urla di Vittoria, ecco vi attendono al Campo de li Giochi, nel corruscar del Vespro settembrino! Ecco tra Voi rinnovellata torna la tenzone della virtute e de l’honore che in premio porge, al più bravo tra i bravi de’ cavalieri vostri in campo, prezioso palio e sorriso di Madonna illustre. Qual de’ Rioni appagherà il desio di tòr di mano al Cavalier Vincitore il lauro cinto in ultima tenzone. Ciascun de’ cavalieri nel maneggiar di lancia alla corsa furente di veloce destriero l’arma sua drizza alla desiata Vittoria. E ciascun di Voi ha il cavalier eletto cui Fortuna e Valore daranno il vanto di altissimo honore. Tutti accorrete e rimirate i prodi! Tutti scendete ne le Piazze, ne le Vie e nel Campo de li Giochi! E fate festa a’ cavalieri vostri! Tutte accorrete, o genti de’ Rioni, tutte accorrete a gioir di Vittoria, anco se arride altrui, ché la concordia e l’amor de la Cittade tutta son pur Vittoria e bella e grande!


La colonna sonora della Quintana I rudimentali pistilli battono sulla plastica del coperchio di un vecchio fustino di Dash. Andare a tempo diventa un dettaglio, ciò che importa è il rumore. Un rumore che affascina e che fa sognare tutti i bambini di Foligno e li proietta nel suggestivo mondo della Quintana. D’estate le vie ed i vicoli del Centro del Mondo amplificano quella voglia di somigliare ai ragazzi più grandi, quelli che il tamburo lo suonano veramente. Loro, grazie ai polsi sensibili, il rumore lo hanno trasformato in musica, nella colonna sonora della città e della loro esistenza. Con quel suono sono cresciuti e lo porteranno per sempre nel cuore. Questa la naturale gavetta che tutti hanno fatto prima di approdare in quelli che oggi sono chiamati gruppi dei suoni del Rione. Da qualche tempo però sembra che la città, per fortuna solo una parte di essa, li ritenga responsabili del frastuono e, soprattutto, del fastidio che la loro attività produce. Così, i ragazzi dei Rioni sono costretti ad uscire fuori dalle mura, quasi “per le campagne amene”, per potersi allenare in vista degli appuntamenti di giugno e settembre. I decibel prodotti da questi “professionisti del rumore” sono stati dunque convogliati nelle periferie o vicino a siti di archeologia industriale. Ma non basta. Anche se più ovattato il rullo dei tamburi disturba ancora. Una volta l’eco dei tamburi ricordava ai folignati l’avvicinarsi della grande Festa, oggi, per qualcuno, suona invece come una condanna alla fine della quiete. Una quiete interrotta per 30 giorni all’anno quando i tamburini ritornano a suonare dentro le mura durante le serate della Quintana. La minaccia della multa è sempre dietro l’angolo ed i vigili urbani

sono tempestivi nel far rispettare l’ordinanza. I tamburini scuotono la città dal suo torpore e l’accompagnano verso la Quintana, ma qualcuno non ci sta e lancia la crociata contro le orde dei disturbatori. Così i tamburini finiscono per diventare la pietra dello scandalo per chi desidera una città silente, tranquilla o forse spenta e,soprattutto, senza manifestazioni. Anche la gente che affolla Foligno durante le serate d’estate, infatti, alza i decibel e disturba addirittura come e quanto i tamburi. Chiediamo scusa se la Quintana fa solo rumore e ricordiamo però, a bassa voce, che la passione non si misura in decibel.


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ABBIAMO IDEE FRESCHE DI GIORNATA


L’albo d’ORO “Vince solo chi è convinto di poterlo fare” Virgilio Dal 1946 la Giostra della Quintana regala al suo popolo passione, speranza, attesa, delusione e infinita gioia. La sorte di ogni Giostra è in mano ai cavalieri più bravi di sempre, che con i loro binomi hanno scritto la storia della manifestazione. Momenti di pura emozione che rimangono impressi nei ricordi di ogni quintanaro. Ripercorriamo insieme ogni anno, ogni quintana, ogni istante di vittoria, quella per cui ogni popolano lavora e si sacrifica, quella vittoria che continua ad essere, dopo 68 anni, “bella e grande”.

1946 - Madonna Marisa Rossi consegna il Palio al vicitore della Giostra


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Rione Ammanniti | 12 palii

1947 1950 1981 Sfida 1992 Rivincita 1992 * 1998 Rivincita 2000 Rivincita 2001 Sfida 2002 Rivincita 2003 Sfida 2003 Rivincita 2007 Rivincita Diego Cipiccia su Tirisondola

Alberto Moretti su Vaporetto Alberto Moretti su Faro Mario Giacomoni su Urso Alfiero Capiani su Talmisia Alfiero Capiani su Talmisia Riccardo Conti su Larry’s Bar Riccardo Conti su Larry’s Bar Riccardo Conti su Larry’s Bar Riccardo Conti su Lady Mix Riccardo Conti su Lady Mix Riccardo Conti su Lady Mix Emanuele Capriotti su Ripanera

*edizione Lotteria Quintana/Festival dei Due Mondi

Rione Badia | 3 palii

1975 1983 Sfida 1983 Rivincita

Matteo Martelli su Nitro Horse

Sergio Villa su Sintassi Fabio Cruciani su Veronica Fabio Cruciani su Veronica


Rione Cassero | 9 palii

1949 1960 1970 1972 1989 Rivincita 1994 Sfida 2007 Sfida 2008 Sfida 2011 Rivincita

Agostino Ronci su Stella Rino Ricci su Rondinella Marcello Formica su Baiardo Marcello Formica su Baiardo Gianluca Chicchini su Gordon Gianluca Chicchini su Pazosu de Zamaglia Luca Innocenzi su Naval War Luca Innocenzi su Naval War Luca Innocenzi su Torta di Mele

Francesco Scattolini su Sword Dream

Rione Contrastanga | 16 palii

Luca Innocenzi su Guitto

1957 1959 1961 1962 1977 1979 Rivincita 1980 Rivincita 1981 Rivincita 1982 Rivincita 1987 Rivincita 1999 Rivincita 2001 Rivincita 2002 Sfida 2005 Rivincita 2006 Rivincita 2014 Sfida

Paolo Giusti su Rascel Paolo Giusti su Rascel Paolo Giusti su Sofia Paolo Giusti su Sofia Fabio Cruciani su AlĂŹ Fabio Cruciani su Nabucco Fabio Cruciani su Nabucco Fabio Cruciani su Ringo Mauro Fondi su Stellina Andrea Petterini su Corsaro Lorenzo Paci su For a Friend Lorenzo Paci su Malastrana Paolo Margasini su Malastrana Gianluca Chicchini su Express Dissident Gianluca Chicchini su Express Dissident Luca Innocenzi su Guitto


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Rione Croce Bianca | 21 palii

Daniele Scarponi su Big More

1946 1948 1951 1954 1955 1956 1957 1958 1960 * 1986 Sfida 1986 Rivincita 1988 Sfida 1988 Rivincita 1989 Sfida 1991 Sfida 1991 Rivincita 1996 Rivincita 2009 Rivincita 2010 Sfida 2012 Sfida 2012 Rivincita

Gianlivio Sorbi su Isabella Mario Gregori su Blu Marcello Formica su Violetta Marcello Formica su Piccolo Marcello Formica su Piccolo Marcello Formica su Piccolo Marcello Formica su Piccolo Marcello Formica su Piccolo Marcello Formica su Piccolo Mauro Mazzocchi su Bolero IV Mauro Mazzocchi su Bolero IV Paolo Margasini su Ettore Paolo Margasini su Ettore Paolo Margasini su Bolero IV Simone Bocci su Bolero IV Simone Bocci su Bolero IV Gianluca Chicchini su Great Gallery Daniele Scarponi su Scala Minore Daniele Scarponi su Scala Minore Daniele Scarponi su Agresti Daniele Scarponi su Big More

*edizione speciale per le Olimpiadi disputate a Roma

Rione Giotti | 12 palii

1963 1987 Sfida 1993 Sfida 1996 * 2000 Sfida 2004 Rivincita 2005 Sfida 2006 Sfida 2010 Rivincita 2011 Sfida 2013 Sfida 2013 Rivincita Massimo Gubbini su Lord Colossus

Marcello Formica su Briosa Luigi Felici su Perla Blu Lorenzo Paci su Nibbio de Florinas Lorenzo Paci su Mirko Lucio Antici su Usciaddu de Sedini Daniele Scarponi su Mon Valley Daniele Scarponi su Mon Valley Daniele Scarponi su Mon Valley Massimo Gubbini su Baccani Massimo Gubbini su Baccani Massimo Gubbini su Lord Colossus Massimo Gubbini su Lord Colossus

*edizione Lotteria Quintana


Rione La Mora | 4 palii

1979 Sfida 1984 Sfida 1990 Rivincita 2009 Sfida

Emilio Mordente su Tiberio Mauro Fondi su Corallo Gianni Vignoli su Malesia Matteo Martelli su Catalifi

Lorenzo Paci su Loaded Missile

Rione Morlupo | 12 palii

1964 1965 1966 1968 1971 1973 1974 1974 * 1993 Rivincita 1994 Rivincita 1995 Sfida 2004 Sfida Lucio Antici su Review Blanc

Paolo Giusti su Draghetto Paolo Giusti su Draghetto Paolo Giusti su Draghetto Paolo Giusti su Draghetto Paolo Giusti su Draghetto Paolo Giusti su Nabucco Paolo Giusti su Nabucco Paolo Giusti su Nabucco Gabriele Baldinotti su Prince David Mercanti su Prince David Mercanti su Prince Willer Giacomoni su Queen Ascot

*edizione speciale disputata a Roma abbinata agli Europei di Atletica


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Rione Pugilli | 13 palii

1953 1967 1976 1980 Sfida 1990 Sfida 1992 Sfida 1995 Rivincita 1996 Sfida 1997 Sfida 1997 Rivincita 1998 Sfida 1999 Sfida 2008 Rivincita

Aurelio Ravagli su Violetta Piero Cruciani su Diana Marcello Formica su Cherie Marcello Formica su Ringo Emanuele Filippucci su Garrido Paolo Margasini su Galoppatore Paolo Margasini su Ca’ Granda Paolo Margasini su Ca’ Granda Paolo Margasini su Ca’ Granda Paolo Margasini su Ca’ Granda Paolo Margasini su Ca’ Granda Paolo Margasini su Ca’ Granda Lorenzo Paci su Go Betty Go

Pierluigi Chicchini su Gaggiano

Rione Spada | 6 palii

1952 1978 1982 Sfida 1984 Rivincita 1985 Sfida 1985 Rivincita

Gianluca Chicchini su Negretti

Remigio Cinti su Piccolo Piero Cruciani su Freccia Gianfranco Ricci su Zirmia Gianfranco Ricci su Piccolo Fiore Gianfranco Ricci su Piccolo Fiore Gianfranco Ricci su Piccolo Fiore


Tutte le info della Giostra passano per il Quintana Point. Riapre i battenti, anche per la Quintana di Settembre, il punto d’informazione della manifestazione. Stessa location di giugno: a Porta Romana nei locali del museo del Parco di Colfiorito. Quintanari e turisti possono trovare qui tutte le indicazioni per le serate quintanare senza perdersi un appuntamento, avendo a disposizione gratuitamente la nostra rivista QUI, acquistando i fazzolettoni dei Rioni e dal 5 settembre, con l’apertura della biglietteria, acquistando i biglietti della Giostra della Rivincita di domenica 14 settembre.

Il Quintana Point è aperto tutti i giorni da venerdì 29 agosto dalle ore 19.00 alle 24.00. Il 5 settembre dalle 16.30 alle 24.00 Dal 6 settembre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 24.00

Quintana Point Tutte le info della Quintana in tempo reale sulla nostra pagina facebook


bizzarrisrl.com Bizzarri s.r.l. › Via A. da Sangallo, 9 - Z.I. Paciana 06034 _ Foligno || Tel. 0742 320590 || info@bizzarrisrl.com


La Quintana oltre le mura: a Settembre si riaccende il Quintana Channel Le notti di Quintana, gli appuntamenti del calendario dell’Ente Giostra, la magia delle taverne rionali e tanto altro ancora, sono il fil rouge che muove il racconto televisivo della Giostra della Quintana di Settembre 2014. Il Quintana Channel si riaccende sabato 6 su Umbria Tv e tutti i giorni porta nelle vostre case i momenti piÚ belli del mondo quintanaro. Conducono: Mauro Silvestri e Manuela Marinangeli Inviati: Claudio Bianchini Luca Marinangeli Immagini: Lucio Cacace e Leonardo De Mai Regia: Leonardo De Mai Montaggio: Leonardo De Mai Roberto Ippolito e Manuela Marinangeli Contributi grafici: Carlo Crescimbeni In onda dal 6 settembre tutti i giorni alle ore 14.00 su Umbria Tv canale 210 del digitale terrestre, in replica alle 21.15 e a mezzanotte. Tutte le puntate della trasmissione i contributi video dedicati alla Giostra della Quintana di Foligno possono essere rivisti sul sito www.quintanachannel.tv


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I media-partner della Quintana

La Quintana fa il pieno anche sul web: 5mila contatti per la Giostra della Sfida La Quintana fa il pieno anche sul web. Oltre 5mila contatti hanno premiato la diretta streaming della Sfida di giugno e le puntate di Quintana Channel. I dati, elaborati dalla Orange di Leonardo De Mai, parlano chiaro con 25 paesi che si sono collegati con il Campo de li Giochi. Oltre all’Italia hanno visto la Quintana negli Stati Uniti, in Svizzera, Germania, Finlandia, Israele, Moldavia, Spagna, Austria, Francia, Brasile, Lituania, Svezia, Gran Bretagna, Argentina, India, Libano, Turchia, Lussemburgo, Cile, Giappone, Messico, Portogallo, Russia e Irlanda. Un successo che è andato al di là delle aspettative, ma conferma l’interesse per la Giostra della Quintana anche fuori dai confini del nostro Paese. Il Quintana Channel, dunque, ha iniziato a funzionare garantendo alla grande Festa di Foligno una splendida finestra sul mondo.


Le origini dei rioni Ammanniti - Sulla base di una tradizione orale, ma priva di fondamenti storici, lo Jacobilli scrive che il Rione avrebbe tratto la denominazione dalla caratteristica dei suoi stessi abitanti, che sarebbero stati “sempre ammanniti, et all’ordine unitamente a combattere per difesa loro”; dell’insegna, invece, non trovò traccia. Molto più probabile è che il rione derivi il suo nome dal latino “ad Mannum”, nei pressi di ponte San Magno. Lo stemma attuale delle due spade incrociate in campo rosa, delineato nel secolo XVIII, è espressione di un concetto di conflittualità ed appare riconducibile all’origine del nome del rione così come tradizionalmente accettata.

Badia - Anche in questo caso la tradizione orale racconta che il rione avrebbe derivato denominazione e stemma da un’antica abbazia benedettina, che sorgeva nei pressi, o forse sul luogo stesso, dove oggi si erge la chiesa di San Salvatore. L’insegna attuale del soldato romano a cavallo, delineata nel XIX secolo, rompe completamente con la tradizione iconografica precedente.

Cassero - Nel Medioevo, ed in Età Moderna, non era un rione, ma soltanto una contrada nell’ambito del rione Campo o Fonte del Campo. Il simbolo adottato, una torre merlata in campo giallo, trova riscontro storico nella cosiddetta Rocca dei Trinci, che sarebbe stata eretta nella contrada al tempo del cardinale Egidio Albornoz.

Contrastanga - Avrebbe derivato il suo nome dalla Turris Stancam che un tempo sorgeva nell’attuale Porta Romana, o forse da contra stagnum così denominato, secondo la tradizione, per essere prospiciente ad “uno stagno, o laghetto d’acqua, che ve si andava sopra un ponte levatoro”. Il suo stemma è “un ponte, sotto il quale passa uno stagno d’acqua, che poi mutò in tre sbarre dorate”; in questa seconda versione, sarebbe stato ancora visibile, nel secolo XVII, in un paio di luoghi della città.

Croce Bianca - Denominazione ed insegna deriverebbero da un altare sormontato da una croce, già denominato Staffo ed abbattuto nel 1861, che sorgeva avanti alla chiesa del Suffragio, nel punto in cui dalla via Garibaldi si diparte la via Umberto I. Da qui lo stemma: una croce mauriziana in campo rosso.


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Giotti - Piuttosto sofferta, dallo stesso Jacobilli, la scelta tra una tradizione che faceva discendere la denominazione del rione da un insediamento militare dei Goti, e quella, probabilmente meno attendibile, che la voleva dalla nutrita presenza di osterie, di bettole e dello “scorticatori”, dove “da Jotti si va per la carne, e vino”, dell’arme, invece, nessuna traccia. Lo stemma attuale, con giglio e croce in campo ondato bianco celeste è stato delineato nel XIX secolo.

La Mora - Secondo una tradizione orale, ma priva di riferimenti storici, che lo Jacobilli ha raccolto, il rione avrebbe mutato denominazione ed insegna da un albero di gelso piantato nella sua piazza principale. Lo stemma, infatti, rappresenta un albero di gelso in campo verde.

Morlupo - Nel Medioevo, così come ancora in Età Moderna, non era un rione ma soltanto una contrada compresa nel Rione Contrastanga. E’ stato annoverato tra i Rioni, conservando il toponimo, soltanto nelle fonti iconografiche del XIX secolo. L’emblema prescelto, un lupo in campo rosa, è palesemente dettato dall’assonanza della denominazione.

Pugilli - L’origine della denominazione, secondo lo Jacobilli, risalirebbe all’assegnazione di alcuni pugilli (antica misura di superficie) di terra ai profughi di Todi, venuti ad insediarsi in questa zona che prima del 1240 era posta al di fuori della cerchia muraria. Non menzionata dallo storiografo secentesco, l’insegna attuale nasce nel secolo XIX; la scelta dell’aquila, simbolo della ghibellina Todi, può correlarsi alla tradizione sulle origini del Rione.

Spada - Stando alla tradizione accreditata da Jacobilli, il nome del rione sarebbe derivato dagli Spatarij, un popolo antico che avrebbe occupato la zona e costruito una porta nelle mura della città accanto alla chiesa di San Giovanni dell’Acqua. Su questa porta, detta poi Spataria, sarebbe stata scolpita, ed ancora visibile, una spada nuda, arme degli Spatarij e successivamente degli abitanti del Rione. Probabilmente fantasiosa l’origine della denominazione, che è priva di riferimenti documentari o storiografici; abbastanza attendibile, invece, l’identificazione dell’arme, poiché ci resta una targa in pietra con spada scolpita.


La Bianca Notte Barocca In collaborazione con Segni Barocchi Sabato 6 settembre è in programma la nona edizione della Bianca Notte Barocca, realizzata in collaborazione con Segni Barocchi. Le taverne dei Rioni della Giostra della Quintana, sono aperte tutta la notte e vi aspettano con la loro proposta enogastronomica, animate con giochi e spettacoli.

Dalle ore 16.30 Foligno, Centro storico BAROCCO E NEOBAROCCO IN VETRINA Dalle ore 16.30 Mostra mercato BAROCCO IN LIBRERIA Ore 17.30 Palazzo Trinci, Sala delle Conferenze Raffaele Riccio ALIMENTAZIONE BORGHESE E NOBILIARE NEL TEATRO BAROCCO E NELLE OPERE DI MOLIÈRE Ore 21.00 Auditorium San Domenico Spettacolo di teatro totale (voci recitanti, danza, musica, teatro) Arakne Mediterranea DANZIMANIA Tarante e tarantelle dal 1500 ad oggi Dalle ore 21.30 alle ore 01.00 VISITA AL MUSEO DELLA CITTA’ IN PALAZZO TRINCI Dalle ore 21.30 alle ore 01.00 “GLI AMORI DEGLI DEI” ITINERARI E CONCERTI NEI PALAZZI STORICI DELLA CITTÀ Corte di Palazzo Trinci: “Fiaba barocca per violino e fantasmi” Palazzo Lezi-Marchetti: “Amore barocco” Palazzo Candiotti: “Barocco in Jazz” Dalle ore 21.30 alle ore 01.00 VISITA AL MUSEO CAPITOLARE DIOCESANO Ore 21.30 Via Isolabella Visita guidata al Planetario del Laboratorio di Scienze Sperimentali IL CIELO DI SETTEMBRE AL PLANETARIO Ore 21.30 Via Bolletta n.18, Torre dei Cinque Cantoni Visita guidata all’Osservatorio Astronomico comunale LE COSTELLAZIONI DAGLI ORTI JACOBILLI Ore 22.30 e 00.15 Spettacolo itinerante: Corso Cavour - Largo Carducci - Piazza della Repubblica Baracca dei Buffoni TRANUVOLE “Omaggio alla Francia” Ore 23.15 e 01.00 Spettacolo itinerante con finale fisso: Corso Cavour - Largo Carducci Piazza della Repubblica Compagnie EliXir TORNADE


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I cavalli storici

Messer Marcello Formica su Piccolo - 1957


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Il tocco felpato del galoppo sull’erba e sulla sabbia. Un suono che ferma il respiro dei quintanari durante la tornata e caccia in gola l’urlo che verrà liberato solo alla fine della curva. L’emozione della Giostra è tutta qui ed ha un solo, assoluto protagonista: il cavallo. L’albo d’oro ricorda i vincitori, perché la loro generosità ha scritto pagine indimenticabili nella storia della Quintana. E la Quintana è ricca di aneddoti relativi anche ai cavalli che non ce l’hanno fatta a consegnare ai posteri il loro nome. Il simbolo della Quintana pionieristica è sicuramente lui, Morello, il baio che durante l’anno accompagnava i folignati nell’ultimo viaggio e a settembre si cimentava al Campo de li Giochi. Non si tratta di un campione, ma esprime tutta la generosità di questi animali tanto cari ai quintanari. Dei primi campioni abbiamo solo qualche foto ingiallita dal tempo che testimonia grandi trionfi. La prima a fregiarsi dell’alloro fu Isabella, cavalla dal nome accattivante, della quale altro non si ricorda se non che fu montata da Gian Livio Sorbi per il Rione Croce Bianca nel 1946. Molto di più sappiamo invece degli altri cavalli, che scrissero nel corso degli anni il loro nome sull’Albo d’oro. Si tramandano racconti di corse sfrenate al Campo de li Giochi per suggellare vittorie storiche, ma si ricordano anche stranezze e grandi rifiuti. Proprio come quello celebre di Vaporetto. Nel 1948 questo cavallo, reduce dalla vittoria per il Rione Ammanniti dell’anno prima, durante le le prove ufficiali, all’uscita della curva che conduce alla diagonale del primo anello, ebbe uno scarto e trascinò fuori pista il cavaliere Alberto Moretti. Inutili si rivelarono i successivi

tentativi. I tecnici del Rione le provarono davvero tutte e raccontano le cronache di allora che si arrivò fino a svuotare la vicina piscina comunale “perché - riportiamo fedelmente - potevano essere i riflessi del sole sull’acqua ad abbagliare la vista del destriero”. E ancora, Vaporetto fu portato al cospetto dell’immancabile mago affinché lo “stregone” di turno potesse togliergli la iettatura, ma non ci fu niente da fare, quell’anno Vaporetto disse…no! Gli anni seguenti furono quelli di Blu, Stella, Faro e Violetta detta “Bisteccona”, Rascel, Rondinella, Sofia, Briosa, con il manto grigio moschettato, Baiardo, Freccia, Diana. Poi arrivò il momento del campione di tutti i tempi: il mitico Piccolo, uno splendido baio cresciuto nelle campagne di Foligno, che per sei volte fece sua la Giostra. Un record che è stato eguagliato dalla splendida Ca’Granda e inseguito da Draghetto e Bolero IV, fermi entrambi a cinque vittorie. E proprio il primo, dopo un intermezzo segnato da Briosa, Raschel e Sofia, fece la fortuna della scuderia del Morlupo. Un’egemonia, quella di Draghetto, interrotta solo da Baiardo nel 1970. Ma gli anni Settanta consacrarono un altro campionissimo come Nabucco. Il figlio di Zibellino allungò la serie di vittorie di Paolo Giusti e lasciò la scena, dopo altre due vittorie, nel ‘84. Ed ecco gli anni ‘80, quelli dei record dei 58 e 57 secondi che hanno reso la Quintana la Giostra più prestigiosa e difficile d’Italia. Scocca l’ora dei purosangue ed arrivano Zirmia e Piccolo Fiore di Gianfranco Ricci, Selmonsson di Mario Giacomoni e poi Urso, Perla Blu e Malesia. Ma in questo periodo gli anglo-arabo-sardi non ammainano certo bandiera e raccolgono

onori e gloria con Alì, Cherie, Ringo, Tiberio, Veronica, Corallo de Florinas, Corsaro, Stellina, Gordon, Garrido, Galoppatore, Ettore, Sintassi e Nibbio de Florinas. Tuttavia il mito, simbolo della Quintana moderna, è lui, Bolero IV, figlio di Medar e Quaresima, che ha dettato legge per un decennio al Campo de li Giochi. Vivo è il ricordo delle sue cinque vittorie per il Croce Bianca e del record della pista imbattuto fino al 1993. La galleria dei Campioni prosegue con Pazosu de Zamaglia, Talmisa, Prince, Larry’s Bar, Ca’Granda, la baia supersonica del Pugilli che ha centrato addirittura sei vittorie in sei anni. Poi con un solo alloro troviamo Mirko, Great Gallery del Crocebianca, Usciaddo de Sedini e Queen Ascot del Morlupo. E ancora i campioni più recenti come For a Friend e Mala Strana del Contrastanga, Lady Mix dell’Ammanniti che vanta 3 vittorie in altrettante partecipazioni, oppure Mon Valley del Giotti, tre centri anche per lei, per arrivare fino ad Express Dissident, Naval War del Cassero e Scala Minore del Croce Bianca. Tanti campioni che ci hanno regalato Giostre memorabili ed emozioni fortissime. Tanti esemplari diversi accomunati però dalle caratteristiche che Federico Tesio, il padre del galoppo italiano, sintetizzava mirabilmente così: “I cavalli corrono con i polmoni, perseverano con il cuore e vincono con il carattere”.


Le vaccinazioni sono uno dei più efficaci strumenti di tutela della salute dei bambini, e hanno contribuito negli ultimi 20 anni a dimezzare il tasso globale di mortalità infantile. Ma ancora oggi, un bambino su cinque ne è escluso perché vive in regioni remote o appartiene a fasce sociali particolarmente povere o marginali. Ogni 20 secondi, nel mondo, un bambino muore perché privo della corretta protezione vaccinale. I testimonial della campagna dell’UNICEF “100% - Vacciniamoli tutti” sono al fianco dell’UNICEF in questo impegno per “suonare l’allarme” e accelerare gli sforzi per raggiungere quel 20% della popolazione infantile mondiale ancora esclusa dai benefici delle vaccinazioni di base.


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Il progetto “La Quintana è solidarietà” sposa la campagna di raccolta fondi UNICEF “100% Vacciniamoli tutti”. Lunedì 1 settembre nel programma della Giostra entra la ‘giornata UNICEF’ con un incontro alle ore 17 a palazzo Candiotti insieme agli ambasciatori e ai rappresentati regionali e nazionali dell’Associazione, a cui segue l’inaugurazione a Porta Romana dell’istallazione sospesa di centinaia di campanellini che rimarranno a Foligno per l’intera durata della manifestazione. Per sostenere l’iniziativa i campanellini sono in vendita presso il Quintana Point.


La magia del ricamo di Stefania Menghini Il ricamo nel seicento ha ormai raggiunto livelli di vero virtuosismo e sofisticata abilità. I ricami, con il loro sontuoso rilievo e l’impiego di materiali preziosi, come l’oro e le perle, i loro disegni fitti e intrecciati, sovraccaricano le vesti. Il Garzoni nella sua “Piazza universale di tutte le professioni del mondo” afferma, in merito al ricamo, che quest’arte si esplica “nel lavorar con disegno di mille fantasie che insegnano i libri come quello di Paganino e questo è un mestiere più d’ornamento che di comodo”. Nomi di ricamatori e ricamatrici ci sono trasmessi dai documenti del tempo. Negli inventari del Guardaroba dei Medici sono citati molti ricamatori a cui venivano consegnati e pesati tessuti e filati oro per eseguire i ricami. Il ricamatore, dopo averli lavorati, li riportava in guardaroba per essere affidati al sarto per la confezione. A giudicare dai ritratti, i ricami per gli abiti sono eseguiti con tecniche d’effetto: frequente è l’applicazione di cordoncini o “vergole” d’oro e di seta rigirati in intrecci e fissati


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Fotografa il codice QR con il tuo smartphone e scopri tutto sull’Azienda Agraria Clarici

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con punti invisibili. I filati in oro vengono cuciti sul tessuto spesso sopra leggere imbottiture per creare rilievo. Sono utilizzati alcuni particolari materiali, come la canutiglia oro, una sottile molla di finissimo filo d’oro impiegata a corti segmenti per le aree del disegno. I motivi preferiti sono per lungo tempo di tipo floreale e fitomorfo. Accanto ai ricami vengono spesso applicate delle “margheritine“, piccole perline forate e canotigli di cristallo che danno al disegno un capriccioso risalto. La voga è così costosa ed estesa che una legge suntuaria interviene per vietarla. Non dobbiamo inoltre dimenticare, che oltre ai ricami per le vesti “di sopra“, eseguiti da esperti ricamatori, vi sono anche ricami per la biancheria, che spesso vengono effettuati in casa con filati in seta colorata. Spesso con il mio lavoro mi è stato richiesto di realizzare ricami per “le vesti di sopra“. Ogni volta è stata un avventura lunga e molto laboriosa, ma poi vederli compiuti è una grande “maraviglia“.


Il costume popolare di Stefania Menghini


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Dovendo parlare del costume popolare non posso pensare alla semplificazione fatta nei costumi che attualmente vengono usati. In realtà, in questo periodo la differenziazione delle classi sociali, espressa attraverso le leggi suntuarie, ci viene incontro per una ricca documentazione nel vestire del ceto contadino e artigiano. Nella pittura, figure di popolane/i si trovano spesso sugli sfondi di grandi tele e poco protagonisti di un quadro. Invece nel Vecellio (Habiti antichi e moderni) gli abiti del popolo e degli artigiani sono accuratamente descritti con tutti i loro accessori e pieni di particolari e dettagli curiosi. A grandi linee, si può affermare che le vesti delle donne del popolo seguono nel taglio quelle della nobiltà, sebbene vi sia una differenza di materiali, accessori, quantità di tessuti. Inoltre, la mancanza di sottostrutture e la logica del risparmio di usare gli abiti fino a consumazione, rendono l’insieme molto diverso. Le sottane sono più corte, come i busti che lasciano bene in vista la camicia. Le camicie nitide hanno spesso piccole lattughine di rensa. I tessuti delle vesti sono scuri perchè non “prendono lo sporco“ e spesso sono imposti dalle leggi suntuarie.Caratteristico è l’uso del “grembiale“ ricamato a colori come quello “di tela di lino lavorato di seta rossa con bei lavori d’ago“ come scrive il Vecellio. I capelli sono sempre ben acconciati. Non meno interessante è l’abbigliamento popolare maschile. Gli artigiani e i contadini sono costretti dal lavoro a portare abiti pratici, ma anche per loro tante sono le tipologie di indumenti: braghesse (pantaloni) larghe di lino o panno, casacchino con maniche staccabili, correggia di cuoio per tenere il coltello, bragoni, calzette di panno grosso legate sotto il ginocchio, gabbano (mantello) lungo o a mezza gamba. Nota costante nel vestire popolare sono il cappello o il berretto di feltro, la cintura di cuoio, il ferraiolo di panno grosso e scuro. Nonostante in questo periodo il popolo non abbia più in mano le redini del proprio destino, ha tuttavia fervore nei giorni di festa e dimostra ancora la dignità delle proprie condizioni di vita. Tornando alla nostra realtà è molto bello vedere un ragazzo/a progettare il proprio costume da usare in taverna o alla fiera ed essere orgoglioso d’indossarlo.



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Il Palio settembre 2014 È il giovane artista folignate Stefano Emili, in arte (Come) Achille, a mettere la firma sul Palio della Giostra della Rivincita di Settembre 2014. BIO (Come) Achille (1980) partecipa a varie mostre e iniziative sia in Italia che all’estero. Dal 2004 è membro dell’associazione culturale Attack con la quale collabora e partecipa alle due edizioni (2011-2012) dell’Attack Urban Art Festival a fianco di vari nomi come: Ericailcane, Sten&Lex, Dem, Hitnes, Ever, Moneyless, 108, Lucamaleonte. Dal 2009 dedica la sua ricerca alla pittura murale urbana, con un frequente riferimento ai temi del sociale ed un costante impegno in attività comunitarie, considerando lo spazio urbano come la superficie più grande tramite la quale poter comunicare alla collettività. Nel 2010 partecipa al workshop/residenza “Manufatto in situ/campobase” organizzata dall’Associazione Culturale VIAINDUSTRIAE con la presenza, tra i vari tutors, di Caretto&Spagna. Nel 2011 è ospite al Piknik Fesztival di Esztergom (Ungheria). Nel 2012 partecipa all’iniziativa didattica OFFICINEDELLUMBRIA (Laboratori di sperimentazione creativa) organizzata da Palazzo Lucarini Contemporary. Negli ultimi anni si dedica alla tecnica della serigrafia concretizzando il suo lavoro in uno studio/laboratorio dove sperimenta l’utilizzo di materiali come la cartapesta e i tessuti naturali. Nel 2013 viene invitato, nel ruolo di tutor della sezione “arte”, a Rosarno (RC)

per l’iniziativa “A di Città”, festival di rigenerazione urbana. Attualmente espone presso Galleria Cinica (Trevi - PG) con la mostra personale dal titolo The worst way in the worst place. Il modo peggiore sul terreno peggiore, e a San Michele in Teverina (VT) per l’undicesima edizione di (ac)Cenni di (con)TempORAneo 2014 - festival di cultura contemporanea.

DICONO DI LUI: “(Come) Achille sviluppa nel corso degli anni una ricerca artistica legata a tematiche sociali, sostenendo dinamiche di partecipazione collettiva. Il suo linguaggio, fortemente ironico, riflette un approccio autocritico nella quotidianità.” (Carla Capodimonti)


La cioccolata: una tentazione barocca Nel Rinascimento la cioccolata era la bevanda dolce più apprezzata nelle corti europee. Rappresentava una novità che ben presto divenne un rito molto amato dalla nobiltà, che la considerava un delizioso status symbol. Le ricette erano esclusive, avvolte nel mistero, ed ogni corte si avvaleva di maestri cioccolatieri per la preparazione. Se in origine, in America, era preparata come una bevanda leggera, amara e schiumosa, con l’arrivo in Europa si trasformerà in una delizia dolce e speziata. Gli europei la servivano miscelata allo zucchero di canna per addolcirne il sapore e rimarcarne la preziosità. Degli ingredienti originali rimase la vaniglia, ma venne insaporita con spezie orientali e profumata con fiori di arancio e anice. Fra le spezie la preferita era la cannella, ma non mancavano versioni con chiodi di garofano, pepe nero, zenzero e noce moscata. La cioccolata, quindi, veniva servita in forma liquida, leggermente cremosa, dolce e ricca di profumi di fiori, frutta secca e spezie. Nel 1500 Hernàn Cortès la importò dalle Americhe e alla corte di Carlo V diventò una moda per la nobiltà spagnola, che amava bere una tazza di cioccolata fumante durante gli spettacoli musicali dei convivi. Attorno al 1515 la cioccolata si diffuse in Francia, quindi, nel tardo cinquecento, in Italia. Alla fine del 1500 si conoscevano circa una ventina di ricette sulla preparazione del cioccolato in tazza e le dame spagnole giravano l’Europa con al seguito le attrezzature per la preparazione e i cioccolatieri specializzati. La cioccolata arrivò anche in Italia alla corte de’Medici. Cosimo III de’Medici si dilettava a prepararla con

scorza di limone e muschio, mentre era famosa a Firenze la ricetta a base di fiori di gelsomino. Più tardi, nel 1660, la cioccolata arriverà anche nello Stato Pontificio dove Papa Pio V la troverà disgustosa. Tuttavia non furono dello stesso avviso i suoi collaboratori tanto che, nel 1662, il cardinale Brancaccio propose di berla dopo la messa, come usavano fare le dame dai costumi spagnoli. Persino ne “I Promessi Sposi” la Madre Superiora offre alla giovane e nobile fanciulla, che diventerà la sfortunata Monaca di Monza, una fumante tazza di cioccolato per renderle meno traumatico l’impatto con la vita conventuale. Si comprende subito come l’uso di bere cioccolata non sarà una moda passeggera bensì un rito conviviale che si protrarrà fino ai giorni nostri. Se la prima cioccolata era a base di cacao, acqua e spezie, nelle ricette contemporanee l’acqua è sostituita dal latte e se ne ottiene una bevanda molto più ricca e pastosa simile ad una crema in tazza.


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Di seguito proponiamo una ricetta della cioccolata fornita da Antonio Colenero de Ledesma, nel 1644 alla Corte di Spagna, ma riadattata al gusto, agli usi e agli strumenti di oggi. Cioccolata speziata in tazza: Ingredienti per 4 tazze: cioccolato fondente 120g; cacao amaro 20g; latte 500ml; amido di mais 20g; zucchero 30g; pepe nero 1 pizzico; anice la punta di 1 cucchiaino; cannella 1 pizzico; buccia di limone una grattata. Procedimento: In un pentolino stemperare l’amido e il cacao in polvere con il latte. Mettere la pentola sul fuoco e unirvi il cioccolato a pezzetti. Portare ad ebollizione a fuoco lento, continuando sempre a mescolare con un cucchiaio di legno. Quando si sarà raggiunta la densità desiderata, togliere la cioccolata dal fuoco e continuare a mescolare per qualche minuto. Alla fine aggiungere anche lo zucchero e le spezie. La cioccolata calda è pronta per essere gustata, potrete servirla accompagnandola con lingue di gatto, savoiardi o meringhe!


Le Taverne

Le taverne sono il cuore dei Rioni. Ogni contrada ne possiede una ed è qui che si concentra l’aggregazione e la passione del Popolo della Quintana. I piatti proposti sono quelli della tradizione umbra, accompagnati dai migliori vini del territorio. Da un punto di vista architettonico sono molto interessanti perché hanno permesso di riscoprire suggestive cantine o altre parti di antichi edifici. Un folto gruppo di rionali si presta come volontario per il servizio di sala. Ragazzi e ragazze in costume accolgono con cortesia i numerosissimi avventori, folignati e non, ospiti in città per assistere alla Giostra o comunque per vivere una parte della grande Festa.

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Rione Ammanniti

La Locanda della Rosa

PRIMI SERVITI DE CREDENZA Tagliere di formaggi Stracciata d’uovo al tartufo Tortino di patate PRIMI SERVITI DE CUCINA Penne al rosmarino Ravioli di melanzane con pomodorini e capperi

Strangozzi piccanti con tartufo e funghi SECONDI SERVITI DE CUCINA Cinghiale alle mele Stinco di maiale con verdure Faraona al sagrantino su crostone Rosticciata SECONDI SERVITI DE CREDENZA Rocciata Torta farcita con salsa ai frutti di bosco Crema catalana

Per info e prenotazioni: 339.7229994 - 347.3347348 - 338.2706583 - 338.8950972 www.rioneammanniti.com


67

Rione Badia

Hostaria del Centurione Via San Salvatore piccolo, 14

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE

SECONDI SERVITI DE CUCINA Lumache del contadino Tagliata di vitello

SECONDI SERVITI DE CREDENZA Tortino di cioccolato con gelato cremoso

Per info e prenotazioni: 349.3200237 www.rionebadia.net

Rione Badia

PRIMI SERVITI DE CUCINA Orecchiette del pecoraro con salsiccia e zafferano

Hostaria del Centurione

PRIMI SERVITI DE CREDENZA Tortino di fave e pancetta croccante su fonduta di pecorino


Rione Cassero

Taverna del Leon d’Oro Via Cortella, 26

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Bruschetta con lumache Fior di zucca fritti con alici e mozzarella

Rione Cassero

Taverna del Leon d’Oro

PRIMI SERVITI DE CUCINA Cappellacci ripieni di ricotta con fiori di zucca e zafferano Polenta con sugo di carne o di lumache SECONDI SERVITI DE CUCINA Fagioli e cotiche Filetto di maiale al sagrantino con prugne e mandorle Faraona alla leccarda con crostone SECONDI SERVITI DE CREDENZA Tortino al cioccolato con gelato al fior di latte Tozzetti alla folignate

Per info e prenotazioni: 349.6940589 - 333.8596317 www.rionecassero.net


69

Rione Contrastanga

Taverna Sette Selle Via Piermarini, 42

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE

SECONDI SERVITI DE CUCINA Maialino fatto a porchetta Lumache in umido Stinco di maiale intero al forno SECONDI SERVITI DE CREDENZA Rocciata del Consiglio Biscotti della Dama

Per info e prenotazioni: 339.5499779 www.rionecontrastanga.net

Rione Contrastanga

PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchi alla Contrastanga (ripieni di ricotta) Gnocchetti ai quattro formaggi tartufati

Taverna Sette Selle

PRIMI SERVITI DE CREDENZA Crostone cò lu pesto de fave e pecorino Antipasto del Cavaliere


Rione Croce Bianca

Taverna del Fedele Via Butaroni, 15

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE

Rione Croce Bianca

Taverna del Fedele

PRIMI SERVITI DE CREDENZA Insalata di farro Tortino di patate con lardo e funghi porcini PRIMI SERVITI DE CUCINA Cappellacci alle verdure Strangozzi di farro con sugo di cinghiale in bianco SECONDI SERVITI DE CUCINA Spiedini di lumache e grasso e magro Straccetti di vitello al rosmarino Culaccio di vitello alla griglia con tris di salsine Vitello Grasso (spiedini di vitello rivestiti con rete di maiale)

SECONDI SERVITI DE CREDENZA Rocciata di Foligno Biancomangiare

Per info e prenotazioni: 349.2887831 - 339.5892778 www.rionecrocebianca.net


71

Rione Giotti

Locanda del Prete di Rostoviglio Piazza Faloci Pulignani

PRIMI SERVITI DE CUCINA Maltagliati ma sfiziosi funghi e salsiccia Gnocchi al castrato Strongozzi del goloso con tartufo prelibato SECONDI SERVITI DE CUCINA Stinco arrosto e saporito Lumache co lu sugo Spezzatino di cinghiale SECONDI SERVITI DE CREDENZA Rocciata Torta della nonna

Per info e prenotazioni: 337.651196 - 348.3545588 - 348.2618966 www.rionegiotti.it

Rione Giotti

PRIMI SERVITI DE CREDENZA Tortino di farro e funghi porcini con crema ai formaggi Panzanella alla giottina con formina di ricotta fresca

Locanda del Prete di Rostoviglio

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE


Rione La Mora

Le Cantine del Gelso Via Colomba Antonietti

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Antipasto del Generoso Antipasto del Gelso PRIMI SERVITI DE CUCINA Fettuccine al serpullo Ravioloni ciuccaioli

Rione La Mora

Le Cantine del Gelso

SECONDI SERVITI DE CUCINA La “tamanta” (bistecca di maiale di 1 Kg) Lumache Spezzatino di cinghiale SECONDI SERVITI DE CREDENZA Ficcanasi Mostaccioli Rose del deserto

Per info e prenotazioni: 328.8145270 www.rionelamora.net


73

Rione Morlupo

La Taverna de lu Lupu Moru Via del Campanile, 32

PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchi al castrato Maltagliati al ragù bianco di cinghiale Trofie alla carbonara SECONDI SERVITI DE CUCINA Filetto di chianina alle erbe con sale rosa dell’Imalaya Lumache al sugo Galletto alla diavola con patate sotto la brace SECONDI SERVITI DE CREDENZA La rocciata di Bruna Crema catalana

Per info e prenotazioni: 347.5317886 www.rionemorlupo.net

Rione Morlupo

PRIMI SERVITI DE CREDENZA Tortino di ceci con crema ai funghi porcini e guanciale croccante Crostone al pecorino con rucola e pancetta al balsamico

La Taverna de lu Lupu Moru

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE


Rione Pugilli

Taverna dell’Aquila Nera Via Mentana, 16

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE

Rione Pugilli

Taverna dell’Aquila Nera

PRIMI SERVITI DE CREDENZA Antipastone Puellaro Passatina di fave con Pecorino fuso PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchi alla Puellara Chitarrine con asparagi e barbazza SECONDI SERVITI DE CUCINA Bistecca alla Porcona Scottadito d’agnello e di vitello Trippa SECONDI SERVITI DE CREDENZA Tozzetti al Sagrantino Rocciata Folignate

Per info e prenotazioni: 328.9247496 - 338.1039676 - 393.4288404 - 348.5710600 www.rionepugilli.it


75

Rione Spada

Taverna delle Conce Via delle Conce

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Antipasto Spadaro Coratella

Per info e prenotazioni: 336.4447728 - 347.5047762 - 333.6714221 www.rionespada.it

Rione Spada

SECONDI SERVITI DE CUCINA Filetto alla Norcina Bocconcini de cinghiale al Sagrantino Lumache co lu sugo SECONDI SERVITI DE CREDENZA Tozzetti Rocciata

Taverna delle Conce

PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchi al Sagrantino Picchirilli dello spadaro Pappardelle al ragù bianco d’oca


Badia

Pugilli

Spada

Croce Bianca

Giotti

Mora

Ammanniti

Cassero

Morlupo

Contrastanga

Campo de li Giochi


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79

Programma Settembre 2014 giovedì 28 agosto Notte di Bandiere ore 22,30 per le vie del centro

giovedì 4 settembre Gara dei Tamburini ore 22.00 Piazza della Repubblica

da venerdì 29 agosto a sabato 13 settembre Apertura delle taverne

sabato 6 settembre La Bianca Notte Barocca In collaborazione con Segni Barocchi Festival

sabato 30 agosto Prove Ufficiali ore 15,00 Campo de li Giochi “Marcello Formica e Paolo Giusti” domenica 31 agosto Fiera dei Soprastanti dalle ore 17.00 alle ore 24.00 Largo Federico Frezzi, via Gramsci lunedì 1 settembre Gareggiare dei Convivi ore 20.30 Rione La Mora martedì 2 settembre Gareggiare dei Convivi ore 20.30 Rione Pugilli Palio di San Rocco ore 22.00 Piazza San Domenico mercoledì 3 settembre Gareggiare dei Convivi ore 20.30 Rione Badia La Staffetta del Popolano ore 21.00 Piazza della Repubblica

domenica 7 settembre Pony…amo la Quintana a cavallo serata dedicata ai bambini ore 17.00 Piazza Matteotti Quintanella di Scafali ore 21.30 Piazza S. Domenico lunedì 8 settembre Gareggiare dei Convivi ore 20.30 Rione Contrastanga martedì 9 settembre Gareggiare dei Convivi ore 20.30 Rione Cassero giovedì 11 settembre Rione Pugilli “Giochi di Bandiera” ore 22.00 Piazza della Repubblica

venerdì 12 settembre “Simurgh” Teatro dei Venti ore 22.00 Piazza della Repubblica sabato 13 settembre Corteo delle rappresentanze rionali ore 21.45 Vie del centro storico Lettura del Bando e Benedizione dei Cavalieri ore 23.00 Piazza della Repubblica domenica 14 settembre Annullo speciale Poste Italiane ore 9.30 – 13.30 Quintana point Porta Romana Giostra della Quintana “La Rivincita” Ore 15.00 Campo de li Giochi “Marcello Formica e Paolo Giusti”


Ente Giostra Quintana organigramma Presidente Ente Giostra

lllustrissimi Priori

Commissione Artistica

Cavaliere dell’lnquintana

Rappresentante dei Priori

Presidente

Domenico Metelli

Andrea Ponti

Sindaco

Rione AMMANNITI

Stefano Trabalza Vice presidente

Marco Guidoni Rione BADIA

Assessore alla Cultura e Turismo

Raoul Baldaccini Rione CASSERO

Presidente Onorario Ente Giostra Ariodante Picuti

Giorgio Recchioni Rione CONTRASTANGA

Francesco Felicioni Rione CROCE BIANCA

Magistrati Vice Presidente

Andrea Ponti Rione GlOTTl

Maria Rita Lorenzetti

Leonardo Dolci

Segretario Generale

Rione LA MORA

Alfredo Doni

Massimo Ballanti

Economo/Tesoriere

Rione MORLUPO

Alessandro Castellani Segretaria

Paola Soli Maestro delle musiche

Mario De Santis Coordinatore dei cerimonieri

Andrea Galli Membri

Riccardo Bianchi, Roberto Di Salvo, Antonio Galli, Emanuele Guerrini, Daniele Lucante, Stefania Menghini, Adele Metelli, Serena Scocchetti, Marta Tofi, Riccardo Polli, Riccardo Sfascia, Vania Cantoni, Francesco Cantoni

Fernando Fucinese

Marco Bosano

Comitato Scientifico

Responsabile del Patrimonio e Presidente Commissione Tecnica

Rione PUGILLI

Presidente

Stefano Mattioli

Domenico Metelli

Rione SPADA

Vice presidente

Alessio Castellano

Luciano Piermarini

Arnaldo Radi

Responsabile Rapporti con i Media e Promozione dell’lmmagine

Membri

Mauro Silvestri

Commissione Tecnica

Responsabile Risorse Finanziarie

Presidente

Guido Tofi

Arnaldo Radi

Magistrato

Maestro di Campo

Marco Cardinali

Piero Cruciani

Centro Studi sulla Cultura e l’immagine del Barocco

Presidente Commissione Artistica

Tecnici

Presidente

Massimo Vitelli, Franco Di Salvo, Mauro Marchionni, Adriano Fiorani, Stefano Bonatti, Mauro Bartocci, Lino Boccardini, Giovanni Chiavari. Daniele Benedetti, Paolo Bastianelli, Ildebrando Luna, Carlo Marini

Marcello Fagiolo

Stefano Trabalza

Responsabile Rapporti con i Rioni

Lucio Cacace

Maestro di Palazzo

Alessandro Castellani

Piero Lai, Giovanni Bosi, Anna Maria Menichelli

Direttore

ltalo Tomassoni Membri

Fabio Bettoni, Anna Maria Rodante


81

Ufficio di Presidenza Silvana Ardovino, Maria Giovanna Galligari, Marco Mariani, Cesare Augusto Mazzoli Sergio Molari, Maurizio Metelli UfďŹ cio di Segreteria Piera Scatoli, Sara Muzi Sindaci Revisori Presidente

Claudio Di Cesare

Giuria di Gara Presidente

Mariano Angioni Membri

ltalo Luna, Paolo Bastianelli, Andrea Nesi, Mauro Bartocci, Lino Boccardini, Daniele Mantucci, Mauro Marchionni, Decio Barili, Maurizio Metelli Maestro di campo Piero Cruciani

Membri

Paolo Pisello Paolo Arcangeli

Commissari di percorso Commissari di curva

Antonio Centola, Roberto Esposito Venezia, Giacinto Montenovo Commissari agli anelli

Rodolfo Benedetti e a rotazione uno per tornata: Steve Desantis, Riccardo Sirigu Calligrafo Giampiero Bianchini

L’annullo postale di settembre 2014 L’annullo postale realizzato dalla giovanissima artista folignate Martina Campana



S AR Y -

3

Naturalmente Stampa

01

ER

3 19 8 - 2

AN NI V

83

A Z I E N D A C E R T I F I C ATA

nel rispetto della natura. Via delle Industrie 21 - 06038 Spello (PG)

tel/fax +39 0742 652 677

www.dimensionegrafica.com


www.quintana.it

Foligno 2014

enti sostenitori/

sponsor ufficiali/

media partners/

partner tecnici/

La Giostra della Quintana di Foligno ha l’adesione del PRESIDENTE della REPUBBLICA ed i patrocini del SENATO della REPUBBLICA, della PRESIDENZA del CONSIGLIO dei MINISTRI, del MINISTERO per i BENI e le ATTIVITA’ CULTURALI, del MINISTERO delle POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI e FORESTALI

L’Ente Giostra della Quintana sostiene


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