Magma #5

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novembre - dicembre 2016

No5

Il nuovo magazine per gli italiani in Germania >>> IN LIBRERIA ll primo romanzo di Marco Patrone

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>>>INTERVISTA Giuseppe Barillà, funzionario della BCE

>>> SPECIALE ITG Il mondo delle piccole e medie imprese

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>>> INSERTO Intervista e notizie utili dal Patronato Ital-Uil

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>>> QUI BERLINO La nuova rubrica a cura di Berlino Magazine

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EDITORIALE LA LEZIONE DELLA STORIA La Brexit, le recenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti e ora il referendum costituzionale in Italia riflettono un mondo in rapida evoluzione. Un cambiamento radicale e non sempre positivo. Sembra quasi che l'uomo abbia perso la capacità di ricordare che i muri e le divisioni non portano mai nulla di buono. Per questo motivo abbiamo deciso di aprire il nuovo numero di Magma con un articolo sulle "pietre di inciampo" che ci ricordano ogni giorno la lezione della Storia. Di storie ne trovate diverse all'interno del giornale: quella di Giuseppe Barillà, giovane funzionario della BCE, e quella raccontata da Marco Patrone nel suo debutto letterario. Si parla anche di gastronomia, diamo consigli utili con le nostre rubriche e andiamo ancora una volta alla scoperta di Berlino. È anche l'ultimo appuntamento dell'anno: Buon Natale, allora, e arrivederci al 2017 con un nuovo numero di Magma.

Le installazioni dello scultore Gunter Denmig ci invitano a ricordare la Storia. Per non ripetere gli stessi errori

L'arte per la Memoria

STOLPERSTEINE:

LE PIETRE DELLA MEMORIA EUROPEA Sui marciapiedi delle città un'installazione artistica per non dimenticare di SANDRA CIARCIANELLI

P

asseggiando per le vie dei centri storici di molte città europee avrete senz'altro notato sui marciapiedi delle targhette in ottone sulle quali sono incisi un nome, un anno di nascita, l’eventuale luogo di deportazione e, se conosciuta, una data di morte. Sono le “pietre d’inciampo”, in tedesco Stolpersteine, installazioni dello scultore Gunter Demnig poste davanti alle porte delle case in cui abitarono le vittime del nazismo. Un'iniziativa partita da Colonia nel 1995 dove l’artista era stato

invitato per un’installazione sulla deportazione di cittadini rom e sinti. Alle obiezioni di un’anziana signora, secondo la quale in città non avevano mai abitato rom, l’artista rispose iniziando a dedicare tutto il suo lavoro alla ricerca di testimonianze sui cittadini scomparsi a seguito delle persecuzioni naziste: ebrei, politici, disabili, omosessuali, rom, militari. Oggi sono oltre 54.000 gli Stolpersteine presenti in 17 paesi europei e in numerose città tedesche. Non sempre, però, le installazioni hanno


avuto vita facile. Talvolta hanno dato vita a dei fraintendimenti: esemplare è il caso di Monaco di Baviera dove la locale Comunità ebraica si oppose fortemente alle pietre d’inciampo per il timore che la memoria delle vittime potesse essere “calpestata” dai passanti. Di fronte a questa scelta la popolazione si indignò, evidenziando che la città aveva ormai raggiunto un livello di coscienza civile tale da far rispettare quest'opera di memoria. In Italia le pietre d'inciampo arrivano nel gennaio 2010 e vengono installate in sei quartieri di Roma. Attualmente i "sampietrini della memoria" presenti nella capitale sono 237, numero destinato ad aumentare di anno in anno. Gli Stolpersteine sono finanziati attraverso sottoscrizioni private e hanno un costo pari a 120 euro, compresa l’installazione. La richiesta di allestire i

sampietrini proviene dai parenti dei deportati. Una volta installati, la responsabilità della loro salvaguardia e manutenzione è appannaggio dei Municipi, diventando così pat r i mon io del la col let t iv it à . Da un punto di vista artistico le pietre d’inciampo sono davvero uniche rispetto agli altri monumenti dedicati alla memoria per la loro assenza di retorica. Essendo interrato nel pavimento, il sampietrino non affiora, non si impone, ma neanche si nasconde alla vista e, discretamente, si mescola nel contesto urbano divenendone parte integrante. L’intreccio tra passato e presente consente un’elaborazione della memoria sollecitata dalla scrittura, non solo commemorativa e rituale quando si inciampa casualmente. Si potrebbe parlare quasi di un “contro-monumento” dedicato alla memoria, il più concettuale tra i mezzi di espressione attraverso il quale si intreccia una memoria privata (la perdita dei propri cari) con una memoria pubblica (patrimonio della collettività). Gli Stolpersteine sono t ut ti uguali in ogni angolo d’Europa, come le lapidi delle tombe del Mausoleo delle Fosse Ardeatine di Roma: rivelano un tragico comune destino, ma sono allo stesso tempo anche tutti diversi perché dedicati ai singoli deportati. Un semplice sampietrino, anche se di ottone luccicante, è segno concreto e tangibile per restituire individualità a chi si voleva ridurre soltanto ad un numero. Una piccola pietra per “inciampare” non in senso fisico, ma visivo e mentale, a conferma che la memoria è parte integrante della nostra vita quotidiana.

Una piccola pietra per "inciampare", a conferma che la memoria è parte integrante della nostra vita quotidiana

IN LIBRERIA: COME IN UNA BALLATA DI TOM PETTY Un ma nager ba nca r io in cr isi f ug ge d a Mo n a c o d i B a v i e r a c o n l 'a u t o aziendale per tornare in Toscana, senza avvisare né a lavoro né la sua donna glamour. Nei luog h i del la su a adolescen za – periodo dorato in cui tutto era ancora possibile, anche diventare un chitarrista indierock – ritrova la sua prima fiamma e il suo vecchio amico-rivale. La fuga si trasforma inaspettatamente in un viaggio on the road in loro compagnia attraverso Italia, Austria e Germania, seguendo l´immaginario americano delle highways nella nostra però angusta Europa.

Ciascuno, non solo il protagonista, dovrà fare i conti con se stesso, misurarsi con lo scarto – notevole e incolmabile – tra vita vera e desiderata, tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere. E riannodare i fili in un tentativo di Rückabwicklung. Marco Patrone, già affermato blogger letterario, esordisce per i tipi di Transeuropa con un romanzo lirico e disseminato di riferimenti musicali, in cui tutto è davvero “come in una ballata di Tom Petty”: nostalgia, disincanto, sogni e voglia di libertà. Elisa Occhipinti Gelsomino


La Valigia di Cartone

Colloquio con un funzionario italiano della Banca Centrale Europea

GIUSEPPE BARILLÀ:

“NON ARRENDERSI DI FRONTE ALLE DIFFICOLTÀ INIZIALI” Un'occasione di lavoro da cogliere al volo, un rapporto di amore e odio con il Paese: la Germania vista con gli occhi di un giovane funzionario della BCE di ROBERTO CALABRÒ

Giuseppe Barillà, 35 anni, da due al lavoro presso la BCE a Francoforte. Ci racconti un po' di lei e del suo percorso professionale. > > > “Dopo il diploma al liceo classico mi sono spostato dalla mia città, Reggio Calabria, a Roma, dove ho conseguito la laurea in Giurisprudenza. Durante gli studi universitari ho scoperto un grande interesse verso le materie bancarie e finanziarie, pur avendo redatto la tesi in Diritto del Lavoro con un'analisi della riforma Biagi, un tema molto >>> Giuseppe Barillà caldo in quegli anni. Conseguita la laurea e il titolo da avvocato, mi sono trasferito a Siena per qualche anno per appro- dieci giorni a Berlino e dintorni. Rimasi fondire all’università lo studio delle subito colpito dalla gente in bicicletta, relazioni fra diritto ed economia. A dalla pulizia delle strade, dalla raccolta seguire, dopo una bellissima esperienza di differenziata, ma più in generale dal alcuni mesi nella Russia siberiana per uno rapporto di fiducia fra Stato e cittastage presso l’ICE, sono rientrato a Roma dini: ad esempio nessun controllo è predove ho iniziato a lavorare nel mondo visto per l’accesso al trasporto pubblico. bancario dapprima nel settore privato, Il pagamento del biglietto quale libera poi come civil servant presso alcune scelta consapevole del cittadino credo istituzioni pubbliche quali la Banca sia la dimostrazione del grande senso d’Italia prima e la Banca Centrale civico di questo popolo. Negli anni sucEuropea oggi. Se dovessi descrivermi, mi cessivi sono tornato in Germania di tanto definirei un giurista ibrido, a cavallo fra in tanto ma sempre per visite di piacere. diritto ed economia. Questa trasversalità Poi due anni fa, con l’avvio del processo di credo sia un valore aggiunto e consenta di unione bancaria, ho colto l’opportunità di avere una visione d’insieme dei fenomeni candidarmi per una posizione nell’organo economico giuridici alla base del nostro della BCE che si occupa della vigilanza sistema finanziario”. sulle istituzioni finanziarie dell’area euro Come è arrivato in Germania e qual è il ed eccomi qua. Il mio rapporto con il paese suo rapporto con il paese? non è ancora del tutto definito, vive di >>> “Ho sempre desiderato fare contraddizioni, un odi et amo che mi porta un’esperienza di lavoro all’estero, ma a esaltarne certi aspetti e viverne con più non avevo mai pensato alla Germania problematicità altri. La difficoltà della lincome possibile destinazione. Il primo gua è sicuramente uno di questi ultimi”. incontro con il mondo tedesco fu nel Prima di lavorare in BCE ha prestato 2006, quando trascorsi una vacanza di servizio presso la Banca d'Italia. Quali

sono le principali differenze tra il modus operandi tedesco e quello italiano? > > > “Non credo sia possibile fare questo confronto, la BCE non è propriamente un ambiente tedesco, ma piuttosto internazionale. Vi lavora no persone provenienti da tutta Europa quindi ci si confronta con tanti modus operandi diversi fra loro e si cerca di ottenerne la sintesi migliore. La diversità culturale, di lingue e background è sicuramente un grande valore aggiunto di questa esperienza”. A Francoforte lavora e ha famiglia. Pensa di rimanerci e consiglierebbe la Germania come meta professionale a coloro i quali non trovano sbocchi adeguati in Italia? > > > “Con la mia famiglia non abbiamo ancora deciso se fermarci qui in via definitiva, per adesso cerchiamo di prendere il meglio da questa esperienza che fin qui, nonostante gli immancabili momenti di difficoltà, ci ha regalato molto da diversi punti di vista. Ai connazionali che stanno valutando un trasferimento dico che il mercato del lavoro in Germania presenta delle barriere all’ingresso - principalmente lingua e certificazioni formative/professionali - che inizialmente possono essere un problema per chi viene da altri paesi e non è inserito nel sistema tedesco di formazione e occupazione. Tuttavia, superati questi ostacoli iniziali, credo che la Germania possa dare delle importanti soddisfazioni professionali: il lavoro di qualità viene apprezzato, ricercato e remunerato. Inoltre l’investimento in tecnologie avanzate e nel miglioramento dei processi produttivi è una caratteristica delle aziende tedesche”.

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>>> Giuseppe Azzacconi Esperto di contabilità e costituzione aziendale in Germania

Speciale ITG Consulting GmbH

Intervista al titolare di ITG Consulting GmbH

GIUSEPPE AZZACCONI:

“Gastronomia in Germania, un settore in continua crescita” di MANUELA CARZO Che prospettive può avere un aspirante imprenditore nel settore Gastronomia in Germania? >>> “Le statistiche dal 2007 ad oggi mostrano uno sviluppo costante del settore Gastronomia in Germania, in particolare il 2016 si chiuderà, secondo le previsioni, con un volume d’affari pari a 51,9 miliardi di euro. Le proiezioni per gli anni successivi confermano una crescita costante almeno fino al 2020, con un volume d’affari stimato pari a 59,3 miliardi di euro. Potremmo dire, un settore che non sente crisi, specchio di in una nazione con un’economia in crescita”. Questa tendenza positiva vale anche per la gastronomia italiana in Germania? >>> “Vale soprattutto per la gastronomia italiana che in Germania è particolarmente richiesta. Una gastronomia che non significa solo ristorazione, ma anche commercio di prodotti alimentari dal dettaglio alla grande distribuzione con l’indotto di attività che ne segue. E poi eventi, ricette, corsi di cucina e mille altre iniziative che solo la fantasia italiana può creare in un paese come la Germania che indubbiamente rappresenta ancora oggi una delle economie più forti d’Europa”. Esistono in Germania delle iniziative a sostegno del settore? >>> “Le politiche attuate dallo Stato tedesco a sostegno del settore Gastronomia, così come per le Piccole e Medie Imprese, comprendono sia strumenti di carattere economico e finanziario che iniziative mirate allo sviluppo dell’impresa sul territorio. Questo vale sia in fase di avviamento che nella successiva

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fase di gestione, previa presentazione di un progetto accompagnato dai requisiti necessari. Esistono inoltre numerose associazioni di settore organizzate a livello territoriale che possono rappresentare un punto di incontro e un’opportunità per farsi conoscere. Essenziale, sia in fase di avviamento che in fase di successiva gestione, è una corretta informazione e un costante aggiornamento finalizzato a cogliere prontamente le grandi opportunità che il settore offre, attraverso i servizi specialistici forniti da ITG Consulting per il settore Gastronomia”. Ci può fare qualche esempio? >>> “Dal punto di vista amministrativo si tratta di trasformare l’idea di partenza in un piano ben definito finalizzato alla crescita dell’attività, sia per quanto riguarda l’avviamento, sia per quanto riguarda la successiva gestione. Il percorso da seguire è sostanzialmente di carattere organizzativo e comporta un’analisi strutturata di tutte quelle componenti che fanno o faranno parte dell’attività gastronomica in questione. A questo scopo ITG Consulting, oltre a fornire strumenti di carattere amministrativo e contabile, seguirà l’imprenditore durante la fase di analisi e ottimizzazione dell’attività considerando ogni aspetto di carattere gestionale, logistico e amministrativo. Un monitoraggio costante manterrà sotto controllo l’andamento economico dell’attività, così come ogni altro elemento utile a una gestione in crescita dell’impresa. Sarà cura di ITG Consulting fornire ogni tipo di informazione riguardante nuove opportunità e inizia-

tive, nonché un aggiornamento costante circa le normative di carattere fiscale e tributario applicate al settore Gastronomia”. Nello specifico cosa serve per mettersi in proprio in questo settore in Germania? >>> “Certamente una buona professionalità, sia che si intenda fare della ristorazione o qualsiasi altra attività nel settore. Premesso questo, ITG Consulting fornisce una dettagliata "checklist" dove è specificato punto per punto ciò che serve per avviare un’attività nel settore Gastronomia in Germania. Riassumendo, i principali punti riguardano la scelta dell’immobile, i documenti e i permessi necessari, il reperimento e l’assunzione del personale, le assicurazioni, il piano economico, i finanziamenti, la forma giuridica e altri elementi come marketing e logistica, di fondamentale importanza per un buon avvio dell'attività. Su questa piattaforma di partenza ITG Consulting basa la propria attività di consulenza gestionale, amministrativa e contabile al servizio delle nuove aziende gastronomiche italiane in Germania”. Qualche suggerimento 2.0 per i giovani? >>> “Mi viene in mente la Food Economy, un fenomeno in crescita esponenziale che coniuga i molteplici aspetti legati al settore Gastronomia con le nuove tecnologie. Idee innovative a portata di ogni tasca, microimprese affacciate sul mondo con un potenziale di crescita enorme. Una realtà dove l’interazione con il cliente passa attraverso i linguaggi della la rete, una marcia in più per quei giovani che vogliano entrare nella New economy attraverso questo settore".


Inserto Ital-Uil

Intervista al responsabile ITAL-UIL di Stoccarda

PIETRO SORO:

“Il lavoro del Patronato va molto oltre i nostri compiti” di GIOVANNI BARATELLI Da quanto tempo è il responsabile del Patronato ITAL-UIL di Stoccarda e quali sono gli interventi più richiesti? >>> “Sono responsabile dell'ufficio ITALUIL di Stoccarda dal 1995. Il nostro raggio di attività ruota sul territorio attorno a Stoccarda per un raggio di 60-70 chilometri. Si rivolgono a noi persone con problemi pensionistici: tedeschi, italiani e di altre nazioni dove fanno valere diritti acquisiti o da fare valere come tali. Assistiamo nel disbrigo di pratiche varie che vanno dalla compilazione delle domanda per l'aiuto sociale alle indennità di disoccupazione ordinaria e straordinaria (Hartz 4), queste ultime in modo particolare per i connazionali di nuova emigrazione. Per la compilazione del primo pacchetto serve un'ora di lavoro. Eppure il ministero dà punti zero, nel senso che ai fini del finanziamento ai Patronati, questo tipo di pratiche non ha alcun valore. Sempre punti zero sono tutti i solleciti tendenti a ottenere i ratei maturati e non riscossi della pensione italiana e le telefonate a CITI Banca, istituto bancario che paga le pensioni italiane all'estero e che qualche volta si dimentica di pagare o emette assegni

circolari incassabili entro un mese dalla data di emissione, pena la decadenza, o che invia ai pensionati una lettera con un numero di codice per andare personalmente entro 90 giorni presso la Western Union a ritirare la pensione. Per non parlare, poi, di tutte quelle altre attività, diciamo così, extra Patronato come la tutela dei consumatori o utenti, per esempio nei confronti dei Comuni italiani per l’applicazione corretta della IMU, TASI o TARI.”. Che rapporti avete con il Consolato? >>> “I nostri rapporti col Consolato avvengono essenzialmente con l'ufficio LAS (Lavoro e Assistenza Sociale). Quando non sanno come fare ci chiamano o ci mandano le persone alle quali hanno detto di rivolgersi a un Patronato, dopo aver loro fornito la lista dei Patronati operanti nella circoscrizione Consolare”.

IN EUROPA GLI STESSI DIRITTI Il lavoratore rimasto disoccupato in uno Stato Ue e che ha diritto alla prestazione di disoccupazione secondo la legislazione di tale Stato, se intende recarsi in un altro Stato comunitario alla ricerca di un’occupazione, può continuare a beneficiare della prestazione ma deve rispettare alcune condizioni. Il beneficiario della disoccupazione ASPI/miniASPI/NASPI (o per chi va`via dalla Germania Arbeitslosengeld ALG I) che si reca in un altro Stato UE può conservare il diritto alle prestazioni per un massimo di tre mesi, ma prima di recarsi nell’altro Stato deve comunicare al Centro per l’impiego (o all’Agentur für Arbeit) la data dalla quale non è più a disposizione, cioè la data in cui lascia l’Italia o la Germania e deve chiedere all’Inps territorialmente competente il rilascio del documento portatile U2, con il quale viene attestato il mantenimento del diritto alla prestazione e il documento portatile U1, che attesta i periodi di assicurazione. La persona disoccupata una volta arrivata nello Stato estero, deve recarsi entro 7 giorni presso gli uffici del lavoro dello Stato membro e deve iscriversi come persona in cerca di occupazione presentando all’istituzione di tale Stato il documento portatile U2. Se non si rispettano tali obblighi, viene meno il diritto ad espor tare la prestazione di disoccupazione.

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UIM - Guida utile

Nasce la Confederazione UIM tedesca

RAPPRESENTARE GLI ITALIANI A Berlino il 25 novembre si costituisce la Confederazione UIM in Germania di GIUSEPPE BARTOLOTTA

I

l 13 novembre si è svolta a Colonia, presso la sede del Centro Interculturale “Mondoaperto -Offene Welt e.V.”, l’assemblea precongressuale per eleggere i tre delegati che parteciperanno da “membri costituenti” della Confederazione Uim in Germania il prossimo 25 novembre a Berlino. In questi ultimi mesi è maturata, almeno nell’area della circoscrizione consolare di Colonia, l’esigenza di dare rappresentanza e voce alle seguenti problematiche: i rapporti con le istituzioni italiane (Comuni e Consolati in modo particolare); i problemi inerenti alla formazione scolastica e professionale; i problemi e le aspettative dei pensionati e degli anziani connazionali che vivono qui in Germania. Sono tematiche fortemente sentite dalla vecchia e nuova collettività di italiani residenti in Germania a cui le istituzioni italiane e tedesche sono chiamate a dare una risposta adeguata. Ma, soprattutto, serve che maturi una rappresentanza politica all’altezza dei tempi che viviamo, autonoma dai partiti ma,

non per questo, antipolitica! La caratteristica fondamentale di questa associazione che si va a costituire a livello federale è e deve essere, secondo me, quella tipica di un Sozialverband tedesco: che faccia, cioè, servizio e politica soprattutto nei confronti delle istituzioni tedesche senza tralasciare il rapporto e la ricerca continua di avvicinamento e di un rapporto nei confronti delle istituzioni italiane. Altra caratteristica essenziale deve poter essere quella di un'associazione aperta, cioè non solo vicina alla U.I.M. o alla U.I.L.P (gli iscritti al sindacato della UIL, che in questa fase sono molto presenti, numerosi e ben organizzati). Non bisogna, infatti, dimenticare che i connazionali pensionati in questi ultimi anni hanno subito una forte riduzione del proprio potere d’acquisto, soprattutto dopo l’introduzione dell’Euro, e che sono in molti a vivere la terza età in situazioni di precarietà e di isolamento.

Con la partecipazione del COMITES di Colonia, MONDOAPERTO Offene-Welt e.V., UIM per il Sociale Dall'1 al 4 dicembre e dal 9 all'11 dicembre 2016. Una serie di film sui fenomeni migratori attuali ideata e realIzzata da Aurora Rodonò. Eine Reihe zu den aktuellen Migrationsbewegungen, zusammengestellt von Aurora Rodonò. KINO & MIGRATION #2: FOR THE RIGHT TO HAVE RIGHTS Qui di seguito alcuni appuntamenti:

ROCCO E I SUOI FRATELLI ROCCO UND SEINE BRÜDER ITA/FR 1960, s/w, OmeU, 177 Min., digital (DCP Filmclub 813 goes Filmforum NRW Regie Luchino Visconti, Buch Luchino Visconti, Suso Cecchi D’Amico, Kamera Giuseppe Rotunno, Musik Nino Rota, Darsteller Alain Delon, Renato Salvatori, Annie Girardot, Claudia Cardinale u.a. FILMFORUM | SA 10.12.16 | 19 UHR

IO STO CON LA SPOSA AUF DER SEITE DER BRAUT ITA/PSE 2014, OmdtU, 98 Min., Digital Ein Dokumentarfilm von Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry FILMCLUB 813 | DO 1.12.16 | 20 UHR

GUIDA UTILE: WOHNGELD Chi ha diritto all’indennità per l’alloggio in Germania? Sono fondamentalmente quattro i criteri che stabiliscono e calcolano il diritto al cosiddetto Wohngeld: il numero dei componenti familiari; il reddito complessivo del nucleo familiare; la superficie dell’abitazione; l'ammontare del canone d'affitto da pagare. Ci si deve rivolgere all'amministrazione comunale di competenza che potrà fare un calcolo preventivo e presentare, se sarà il caso, la relativa domanda (Antrag auf Wohngeld). La domanda per ottenere la suddetta indennità è prioritaria ad altre prestazioni (per esempio,

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il sussidio di disoccupazione, Grundsicherung für Arbeitssuchende ALG II). Chi già percepisce il suddetto sussidio (ALG II) non ha, evidentemente, diritto al Wohngeld. A titolo orientativo, ecco alcuni esempi di calcolo, utilizzando i parametri per l'anno 2015. Un nucleo familiare con una sola persona che percepisce un salario di 650-660 euro al mese e che paga 430-440eEuro di canone al mese, dovrebbe percepire 138 euro di Wohngeld. Un altro esempio: a due persone il cui salario complessivo è di 1000 euro e il cui canone d'affitto è di 350 euro spettano 30 Euro di Wohngeld .


QUANDO LA CUCINA È L'OSPITE D'ONORE Dal 21 al 27 novembre si celebra la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo di SILVIO CISAMOLO

Q

uando si vive per lungo tempo all’estero inevitabilmente ci si scontra con le "libere interpretazioni" delle ricette tradizionali dei nostri piatti preferiti. Un aiuto decisivo arriva ora dalla "Settimana della Cucina Italiana nel Mondo", indetta dal 21 al 27 novembre dai ministeri degli Affari Esteri, delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali, supportati da Ambasciate, Consolati e Istituti di Cultura, al fine di mettere in giusta luce il "made in Italy" agroalimentare. La manifestazione si terrà in oltre 130 paesi, Germania inclusa. Gli scopi di questa rassegna sono molteplici: accanto alla promozione delle nostre specialità agroalimentari vi è il contrasto del cosiddetto Italian Sounding, cioè tutti quei prodotti, come il "Parmesan" americano, il francese jambon de Bayonne (proposto come prosciutto di Parma) o le tante "italienische Mozzarella" prodotte nel Brandeburgo, che possono trarre in inganno il consumatore. Potrebbe sembrare un’impresa ciclopica far convergere produttori, operatori e consumatori finali ma mai come ora l’unione fa la forza e per questo

motivo all'iniziativa ha aderito anche la Federazione italiana cuochi che, dalle dieci sedi sparse in tutto il mondo, interverrà agli incontri organizzati dagli Istituti e dai Consolati per illustrare, spiegare e far assaggiare alcune perle della tradizione culinaria italiana. Qualche esempio? A Colonia presso l’Istituto Italiano di Cultura martedì 22 novembre si terrà una degustazione di Parmigiano Reggiano nell'ambito della serata dedicata allo Slow Food in Italia. Il giorno dopo si parlerà invece della cucina italiana di qualità con alcuni chef italiani di fama internazionale e con la proiezione del documentario "The Extraordinary Taste". Ci sarà anche un intervento della Europäische Sommelier Schule che illustrerà il tema dei vini di qualità, settore in cui l’Italia, con i suoi 48,9 milioni di ettolitri prodotti nel 2015, risulta essere il primo paese produttore al mondo. La cucina italiana è da sempre presente anche nella cinematografia. Non a caso l’Istituto di Cultura di Amburgo ha programmato per il 22 e il 25 novembre la proiezione dei film “La cena” di Ettore Scola e “L'abbuffata” di Mimmo Calopresti.

INTERKULTURELLER SPORTZENTRUM - NRW Sono diverse le attività offerte dall’AIS-NRW con sede a Colonia. Il Maestro Vito Camello 6° Dan dirige e svolge due volte alla settimana i corsi di difesa personale “Ju-Jitsu”. Il significato letterale di “Ju-Jitsu” è dato dall’unione delle parole “Ju”, che significa tenero, morbido, gentile, e “Jitsu” che vuole dire tecnica, e può anche essere letto e interpretato come “il morbido vince il duro”. Il Ju-Jitsu si può definire, in termini più moderni, come lo sfruttamento delle nozioni offerte dall’anatomia umana: in sintesi non è altro che uno studio completo dei difetti del corpo umano ai fini di una sempre più efficace e pronta difesa personale. Il Ju-Jitsu da noi praticato non è quello classico giapponese ma una versione moderna divulgata dal maestro Vito Camello dopo una significativa esperienza all’estero, elaborata in oltre 35 anni di attività. A differenza di qualsiasi altro tipo di lotta o combattimento, il Ju-Jitsu non è subordinato alla forza sviluppata dai muscoli, tanto che lo sforzo, la forza nell’attacco o la presa dell’avversario, per delle leggi fisiche elementari, fanno sì che queste passino a proprio vantaggio. Come ricorda una famosa lezione di arti marziali: "Nella vita non vi è nulla di più cedevole di un soffio di aria o di una goccia d’acqua,ma chi può resistere alla forza di un tifone o di un’onda di piena?”. Grazie alla pratica si acquisisce socievolezza e sicurezza interiore con benefici psichici quali la creatività,

l’autocontrollo, il rispetto per l’avversario, la conoscenza più approfondita del proprio IO: un equilibrio tra livello fisico, emozionale e mentale. La pratica sportiva permette di occupare l’attenzione, in modo particolare dei giovani, evitando distrazioni pericolose. L’atleta è spinto a imitare i soggetti più preparati al miglioramento continuo acquisendo una mentalità positiva utile anche nella vita. Con il Ju-Jitsu si raggiunge una buona forma fisica, il controllo delle attività mentali (concentrazione, calma, equilibrio) e un’ottima capacità di difesa personale. Gli interessati possono contattare il Maestro Vito Camello al seguente numero di cellulare 0176.78687571 o per email: vito.camello@web.de

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Qui Berlino

QUI BERLINO Alla scoperta di Friedrichsain

di ALESSANDRO CAMPA Il quartiere di Friedrichsain è situato nel cuore di Berlino su entrambi i lati del fiume Sprea, al confine tra est e ovest della capitale tedesca. Questa zona fu inizialmente dedicata a Federico II di Hohenzollern, Federico il Grande, sovrano di Prussia dal 1740 al 1786: da qui il nome. Durante l’800 la zona fu utilizzata come spazio per lo sviluppo industriale e ferroviario. Durante la Seconda guerra mondiale il quartiere fu duramente colpito dai bombardamenti per via delle industrie presenti. Questa fu anche la zona in cui ebbe luogo tra il 16 aprile e il 2 maggio 1945 la Battaglia di Berlino che sancì la vittoria sovietica sulla Germania nazista. Dopo la fine della guerra, con la divisione della città, il distretto di Friedrichsain fu assegnato al settore di occupazione sovietica e formò parte di quella che poi sarebbe diventata Berlino Est. La ricostruzione del quartiere spettò quindi all’Unione Sovietica che uniformò il panorama urbano con grandi viali affiancati da edifici costruiti secondo i canoni dell’architettura monumentale sovietica. La parte meridionale del quartiere, che ha il fiume Sprea come confine naturale, è contraddistinta dalla presenza di diverse attrazioni. La principale è l’East Side Gallery, tratto superstite del muro di confine. Lunga 1,3 km, è la più grande galleria d’arte all’aperto e ricordo perenne della caduta del muro. Qui si possono osservare più di cento opere d’arte in stile graffiti, dipinte da artisti internazionali, che richiamano ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo. Tra le immagini più famose spiccano quelle di Birgit Kinder che ritrae la celebre Trabant (l'auto simbolo della Germania Est) che sfonda il muro e sulla targa evoca la data del 9.11.1989

e il bacio appassionato tra Leonid Breznev ed Erich Honecker, dell’artista Dmitri Vrubel. Altra attrazione del quartiere è l’Oberbaumbrücke, caratteristico ponte color mattone in stile neogotico che collega Friedrichsain a Kreuzberg e che risale al 1724. Distrutto durante la Seconda guerra mondiale, è stato poi completamente ricostruito. Per quanto riguarda la vita di quartiere è impossibile non menzionare il mercatino di Boxhagener Platz, in attività dal 1905: tutti i giorni artisti e venditori ambulanti dispongono i loro banchi attorno al parco che sorge al centro della piazza. Chi invece preferisce la vita notturna non potrà fare a meno di frequentare il Berghain, un tempio per gli amanti della musica techno e delle serate stravaganti. Situato nei pressi di Ostbahnof e aperto dal venerdì al lunedì, era in passato una centrale elettrica prima di divenire uno dei luoghi più underground di Berlino. Friedrichsain è anche la zona in cui hanno sede Berlino Magazine e la Berlino Schule che offre, a prezzi vantaggiosi, corsi di lingua per tutti coloro i quali hanno intenzione di imparare e migliorare il tedesco. Friedrichsain è considerato un quartiere molto vivibile sia da chi ama la tranquillità sia da chi preferisce la sfrenata vita notturna della capitale. Rappresenta una via di mezzo tra l’alternativo e quasi radicale Kreuzberg e il più borghese Prenzlauer Berg. Le sorprese e le novità all’interno del quartiere sono pressoché infinite. In questo periodo è immancabile fare un giro dei tipici mercatini di Natale - come il celebre Weinachtskiezmarkt - che spunteranno come i funghi lungo tutto il quartiere. berlinocacioepepemagazine.com

Buon Natale da

Friedrichsain è la via di mezzo tra l'alternativo Kreuzberg e il più borghese Prenzlauer Berg

IMPRESSUM MAGMA

Il nuovo magazine per gli italiani in Germania Caporedattore: Roberto Calabrò Redazione: Giuseppe Bartolotta Manuela Carzo Hanno collaborato: Giovanni Baratelli Alessandro Campa Sandra Ciarcianelli Silvio Cisamolo Elisa Occhipinti Gelsomino Progetto grafico, impaginazione e illustrazioni: Sandra Theumert, Fotolia V.i.S.d.P. Giuseppe Bartolotta Wallrafplatz 7 50667 Köln 0221/5626323 e-mail:

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