Magma #1

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febbraio 2016

No1

Il nuovo magazine per gli italiani in Germania

>>> NEWS Gli appuntamenti del mese

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>>> INTERVISTA Tommaso Pedicini, caporedattore di Radio Colonia

#03

>>> INSERTO Intervista e notizie utili dal patronato Ital-Uil

#05

>>> MUSICA Le rock band italiane più conosciute all'estero

#07

>>> INCONTRI Offene Welt-Mondo Aperto, il centro interculturale di Köln

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EDITORIALE PERCHÉ MAGMA Finalmente, eccoci. Quello che avete tra le mani è il primo numero di Magma, una nuova rivista dedicata alla cultura italiana e rivolta agli italiani residenti in Germania. Perché abbiamo scelto di chiamarci Magma? Perché il magma nasce dal basso, dalle viscere della terra, da un insieme di elementi che si fondono a temperature elevate per poi esplodere dalla bocca del vulcano creando uno spettacolo indescrivibile. Il magma presuppone movimento, fusione, scambio. E Magma vuole essere tutto questo: un progetto nuovo, un work in progress aperto alle idee e ai contributi di giornalisti, fotografi, illustratori che invitiamo a scriverci. Vogliamo essere una voce autorevole degli italiani in Germania di cui racconteremo storie, progetti, sogni, difficoltà, speranze. Uno strumento utile. E uno specchio della migliore cultura italiana: che si tratti di lavoro, arte, cucina, cinema, letteratura, musica. Il viaggio sta per iniziare. Buona lettura .

Sessant'anni dopo i Gastarbeiter

A GERMANIA È DI NUOVO UNA META Il "Rapporto italiani nel mondo 2015" racconta la nuova ondata migratoria dei nostri connazionali verso i Länder tedeschi

di ROBERTO CALABRÒ

S

essant’anni dopo la prima grande ondata migratoria gli italiani hanno di nuovo scelto la Germania in cerca di fortuna. È quello che emerge dal Rapporto italiani nel mondo 2015 pubblicato dalla Fondazione Migrantes e basato sugli iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero. Lo studio della fondazione evidenzia come, dopo oltre mezzo secolo, si stia realizzando un fenomeno per certi versi analogo a quello del passato: migliaia di italiani sono costretti a espatriare verso quei paesi che ritengono più agiati e nei quali credono di potere realizzare i loro progetti di vita. Germania e Regno Unito su tutti. I dati parlano chiaro: tra il 2012 e il 2013 c’è stato un aumento del 34,5 % (pari a 47.455 arrivi) di persone trasferitesi dall’Italia in Germania. È un trend che vale anche per i

cittadini di altri paesi europei, come la Spagna e la Grecia, colpiti dalla crisi. Le mete Migliaia di tedesche di questa italiani stanno nuova mobilità sono espatriando principalmente le verso quei paesi città più importanti nei quali credono della Baviera, dell’Asdi potere sia, del Baden-Württemberg e del Nord- realizzare i loro r h e i n -We s t f a l e n , progetti di vita oltre alla capitale Berlino. In totale i residenti in Germania di origine italiana nel 2013 erano 783mila, di cui 586mila con passaporto italiano e 79mila con doppia cittadinanza. Sempre restando ai soli dati forniti dall'Aire.


Il quadro che si compone sommando la vecchia immigrazione degli anni Cinquanta e i nuovi flussi migratori racconta come in questo momento sono presenti sul territorio tedesco tre diverse tipologie di italiani: la generazione dei Gastarbeiter, i lavoratori arrivati a partire dagli accordi italo-tedeschi del 1955 (che proprio sul finire del 2015 sono stati celebrati con una serie di iniziative un po’ in tutta la Germania), i loro discendenti ormai di seconda o terza generazione e i cosiddetti “nuovi mobili”. In quest’ultima categoria rientrano quei connazionali arrivati a partire dagli anni Novanta. Però se all’inizio si trattava - come si legge nel rapporto - “di una nuova mobilità europea favorita dal processo di integrazione europeo, così come dai diversi progetti formativi e di studio, con la crisi finanziaria in Europa è iniziato un nuovo periodo di migrazione interna dettata dalla necessità e dal bisogno”. In pratica, siamo di fronte a una nuova imponente ondata migratoria. Certo,

non sono più i tempi dei Gastarbeiter (letteralmente i lavoratori ospiti) né degli arrivi con le valigie di cartone. Rimane però identico il motivo che spinge molti giovani connazionali a cercare fortuna altrove: l’assenza di lavoro e di prospettive di futuro in madre patria. Secondo Federico Quadrelli dell'Osservatorio italiani a Berlino: "Mentre i primi migranti furono reclutati nelle parrocchie del sud Italia e impiegati nelle fabbriche della Volkswagen come Gastarbeiter alloggiati in baracche che ricordavano i Lager del periodo bellico, in un contesto “ostile”, integrati economicamente, ma esclusi dalla vita sociale e culturale del posto, i "nuovi mobili" sono giovani istruiti che si sono spostati autonomamente, che hanno buone relazioni sociali e personali". L’identikit dei nuovi emigranti parla di una generazione di giovani tra i 18 e i 34 anni, in prevalenza uomini (56%) non sposati. I dati generali, e quindi non riferibili alla sola Germania, ci dicono che la nuova emigrazione arriva principalmente dalle regioni del Sud e dalla Lombardia e porta con sé un livello di istruzione medio-alto. Giovani in cerca di lavoro, quindi, ma anche di opportunità di istruzione e formazione. Sarà in grado la Germania di soddisfare le loro aspettative?

NEWS FEBBRAIO MORRICONE IN CONCERTO

AGRIPPINA E COLONIA

BERLINO: ARTISTE ITALIANE

IMMORTALE POMPEI

WUNDE(R)

CAPITALE DELLA FILOSOFIA

Morricone festeggerà i suoi sessant’anni di carriera in concerto a Colonia il 18 febbraio, unica data in Germania. Il grande compositore proporrà i suoi capolavori: dalle musiche dei western di Sergio Leone alla colonna sonora di "Mission". Lanxess Arena, Köln L'Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera organizza la tavola rotonda "Pompei - protezione e conservazione di un patrimonio archeologico di interesse mondiale". Venerdì 19 febbraio, dalle ore 14.15 alle 20.30 Vorhölzerforum, Arcisstr. 21, Monaco

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Agrippina fu la fondatrice della moderna Colonia sul Reno, per la quale iniziò un periodo di fioritura economica e culturale. Ce lo racconta questa mostra organizzata in collaborazione con i musei capitolini di Roma. Fino al 29 marzo. Römisch-Germanisches Museum, Köln Viaggio introspettivo della fotografa italiana Benedetta Manfriani che, attraverso il dolore delle ferite, visibili e invisibili, arriva al cambiamento, alla trasformazione della crisalide umana. Fino al 19 febbraio. Istituto Italiano di Cultura, Amburgo

Erfüllbare träume? Italienerinnen in Berlin. Fino a marzo 2016, giovani artiste italiane a Berlino raccontano la nuova emigrazione femminile. Espongono Giulia Filippi, Ornella Orlandini, Elena Giampaoli e altre... M. der Europäischen Kulturen, Berlino Mercoledì 17 febbraio 2016, ore 19, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia, la dott.ssa Maria Lucrezia Leone terrà la conferenza su Colonia, capitale della filosofia nel Medioevo. Istituto Italiano di Cultura, Köln


La Valigia di Cartone

>>> Tommaso Pedicini lavora per WDR dal 2007. Dal 2009 è caporedattore di Radio Colonia

Intervista a Tommaso Pedicini, caporedattore di Radio Colonia / Funkhaus Europa

TOMMASO PEDICINI: “GERMANIA, PAESE DI MERITOCRAZIA” Il successo economico della Germania, il contributo italiano, le possibili opportunità del mercato del lavoro Ne discutiamo con Tommaso Pedicini, caporedattore di Radio Colonia/Funkhaus Europa di ALFONSO PALUMBO Cos’è per lei la Germania? Le domando questo traendo spunto dalla considerazione che si fa su New York, valutata come luogo della mente più che della geografia. >>> “Nella mia vita c’è posto per due Germanie. Quella che raggiunsi a metà degli anni 90 per il dottorato di ricerca, fresco di laurea in Filosofia alla Statale di Milano... Si trattava della Germania conosciuta indirettamente, in occasione di vacanze o di discorsi fatti fra amici: un Paese che non mi entusiasmava anche se rimaneva terra di cultura e di pensiero. E c’è la Germania di adesso: la mia seconda patria! Che mi ha dato la possibilità di essere ciò che sono e che, a differenza dell’Italia, riconosce la meritocrazia. Sarà anche per questo che ho acquisito la cittadinanza tedesca, senza tuttavia perdere quella italiana”. Lei appartiene alla schiera degli italiani che ce l’hanno fatta. Ha tuttavia conosciuto chi invece ha fallito? Si è mai misurato con storie di sconfitte personali? >>> “A tal proposito mi corre l’obbligo di essere "chirurgico" nella risposta: chi è arrivato qui - mi riferisco alla mia stessa ondata migratoria - con una buona formazione personale, ben difficilmente ha fal-

lito. Di fallimento mi sentirei invece di parlare in relazione al dato attuale: è un rischio che attanaglia tanti italiani che, sì, hanno fallito soprattutto a causa della scarsa conoscenza della lingua tedesca. Fallire in Germania diventa possibile, specie nelle grandi città che sono ormai sature”. Consiglierebbe ai nostri connazionali di tentare ancora la strada della Germania? L’economia del "made in Germany" è sempre e comunque vitale? Dalle cifre - ad esempio quelle recentissime diffuse dalla Fondazione Migrantes nel Rapporto ‘Italiani nel Mondo 2015’ - emerge che questo è il Paese verso il quale si emigra con percentuali degne di rilievo. >>> “Poco fa ho accennato alla meritocrazia: posso aggiungere che questo è ancora il luogo dove poter fare un calcolo: se investo tot, ne avrò altrettanto o anche di più! Però attenzione: serve il tedesco, sperare di integrarsi puntando solo sulla lingua inglese è un errore madornale! E ancora: la Germania non è il paradiso che abbiamo costruito noi in Italia, anche qui le risorse iniziano a scarseggiare considerati i flussi migratori da zone di guerra”. E noi italiani? Qui siamo benvoluti o tollerati?

>>> “Né l’uno né l’altro pur se nella scala della simpatia siamo ai primissimi posti. Per amor di obiettività va anche detto che la nostra comunità non si é integrata alla perfezione, malgrado goda di un'immagine che le permette appunto di essere ben valutata dall'opinione pubblica tedesca”. Quali sono le differenze tra il fare il giornalista in Germania e in Italia? Anche qui, ad esempio, arrivano telefonate al termine di un servizio scomodo mandato in onda? >>>“Bé, a certi livelli le telefonate arrivano pure qui! Direi che la differenza sta in questo: in Germania il livello del giornalismo è mediamente più alto di quello italiano. D’altro canto mancano quelle eccellenze che invece abbiamo da noi”. Chiudiamo in bellezza: il mito della donna tedesca. Mito che resiste imperterrito! >>>“E io posso essere testimone attendibile visto che ne ho sposata una! È innegabile che esercitino fascino, cosa del resto suffragata dalle statistiche, le stesse che attestano come siano più numerosi i matrimoni di donne tedesche con italiani che di tedeschi con italiane”.

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>>> Marilena Rossi Da luglio 2015 è presidente del Patronato ITAL-UIL Germania

Inserto Ital-Uil

Intervista a Marilena Rossi, presidente del Patronato ITAL-UIL Germania

MARILENA ROSSI:

“IL PATRONATO È FATTO DALLE PERSONE” Il ruolo dell'ITAL-UIL in Germania, la sua presenza sul territorio, la mediazione culturale tra gli italiani emigrati e il paese di accoglienza. E la prospettiva preoccupante del Governo di tagliare ancora il Fondo Patronati all'estero di GIUSEPPE BARTOLOTTA Marilena Rossi, ricopri la carica di Presidente del Patronato ITALUIL Germania da luglio 2015. Ci puoi dire se, in questi primi mesi, hai pensato di potere o dovere cambiare qualcosa circa la quantità e la qualità della sua presenza sul territorio tedesco? >>> “L’ITAL-UIL con i suoi operatori specializzati e professionalmente preparati è presente sul territorio federale in ben 26 città. Siamo il patronato che lavora di più. Non perché siamo più bravi di altri istituti ma perché siamo presenti capillarmente sul territorio. Questo grazie alla visione che ha avuto il mio predecessore, Gianfranco Segoloni, che negli ultimi anni ha esteso la nostra rete in Germania laddove la presenza italiana era più forte. Questa politica è risultata vincente e intendo proseguire su questa linea, tagli permettendo”. Anche quest’anno il Governo italiano intende apportare dei tagli al finanziamento degli Istituti di Patronato. Secondo te, in prospettiva, si potrà ancora contare sulla loro presenza all’estero? >>> “La legge di Stabilità 2016 interviene in modo pesante, per il secondo anno consecutivo, sul Fondo Patronati. "I tagli al patronato sono tagli alle persone". Questo era il claim della campagna di comunicazione partita sui social a novembre promossa dall’ITAL Germania per protestare contro i tagli e che aveva come testimonial tre veri assistiti: perché il patronato siamo noi e dietro a ogni pratica c’è il volto e la storia di una vita. Se il Governo continuerà a ridurre il Fondo Patronati saremo costretti a riorganizzare la rete e a ridurre i servizi limitando la nostra consulenza e assistenza solo alle prestazioni previdenziali. Una scelta che potrebbe rivelarsi scellerata e che potrebbe mettere in ginocchio la rete consolare essendo i Patronati l'unico welfare gratuito a favore dei cittadini italiani all’estero. La rete consolare non sarà in grado di

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affrontare le migliaia di richieste che vengono esaminate dai patronati. Nel peggiore dei casi le persone si troveranno costrette a rivolgersi a consulenti a pagamento per un servizio oggi gratuito, con il rischio di dover rinunciare alle tutele previdenziali e assistenziali di cui hanno diritto”. Un’altra domanda: istituzionalmente di che cosa si dovrebbero occupare i Patronati e di cosa si occupano realmente? >>> “Gli italiani all’estero si rivolgono a noi per chiedere informazioni e consulenza su sicurezza sociale, previdenza, lavoro e mercato del lavoro, salute e sicurezza, diritto di famiglia e delle successioni. Sono persone della vecchia e nuova emigrazione, famiglie, giovani, donne, pensionati, nuovi italiani. L’attività dell’ITAL UIL Germania contempla anche i ruoli di segretariato sociale e costituisce così per i connazionali un vero punto di riferimento per ogni necessità. I patronati si occupano anche delle tante domande di pensione che partono dall’Italia a carico di uno stato estero. Solo un esempio del volume di lavoro che viene svolto in Germania. Secondo i dati fornitici dall’Ente pensionistico tedesco, annualmente vengono inoltrate circa 30mila domande di pensione dall’Italia, la Germania paga 1 miliardo di pensioni all’Italia, le domande di pensione in convenzione di italiani in Germania sono circa 8.000. I Patronati all’estero sono mediatori di rapporti socio-culturali con il paese di accoglienza e le istituzioni italiane. Svolgiamo un lavoro prezioso per sostenere l’integrazione nel Paese di accoglienza con le nostre conoscenze, con le nostre competenze, con le reti di relazioni che abbiamo costruito con le istituzioni, le amministrazioni, gli enti, i partiti locali ”. Circa la vecchia emigrazione che cosa ci puoi dire? >>>“Proprio pochi mesi fa si sono celebrate le ricorrenze dell’accordo ita-

lo-tedesco firmato nel 1955 che regolamentava l'impiego dei lavoratori italiani per la ricostruzione della Germania con l'obiettivo di regolarne l'afflusso e ripartirlo per aree di attività e settori geografici. Nel frattempo sono sparite le valigie di cartone, l'ignoto si è trasformato quasi in cortile domestico, i nostri lavoratori hanno salito molti gradini nella scala del prestigio. Sono loro, gli italiani di Germania, i naturali ambasciatori della nostra cultura e lingua“. E per quanto riguarda la nuova? >>>“La Germania è tutt’oggi la meta migratoria preferita degli italiani. In Germania vivono oggi 783mila italiani iscritti all’anagrafe consolare ma si stima che siano un 30% in più. Nel 2014 ad arrivare dall'Italia sono stati oltre 14.000. Si tratta di una nuova emigrazione composta da studenti, ricercatori, funzionari, esperti finanziari, professionisti a cui peró non manca una forte presenza di un’emigrazione piú tradizionale. Un’ emigrazione in ripresa è il risultato di un’Europa sempre più mobile e senza frontiere, ma anche di un’Italia in crisi”. Com'è attualmente la collaborazione con le varie sedi consolari in Germania? >>>“I consolati hanno capito che senza i Patronati la rete consolare collasserebbe e i rapporti di collaborazione negli ultimi anni sono diventati importanti e sempre più intensi ”. Quale futuro vedi per la presenza degli Istituti di Patronato all’estero? >>> “Sono convinta che non basti la motivazione della crisi economica per bloccare un processo culturale e una serie di iniziative che hanno lo scopo di preservare i diritti degli italiani all’estero per il presente e il futuro. I Patronati all’estero rappresentano una risorsa strategica anche in termini sociali e umani. Il ruolo di pubblica utilità svolto in questi anni è innegabile e sono convinta che anche in futuro l’amministrazione e gli enti di previdenza italiani non potranno farne a meno ”.


Inserto Ital-Uil

COSA CAMBIA NEL 2016

INDIRIZZI UTILI PATRONATI ITAL-UIL

Ecco le ultime novità relative all'assicurazione malattia, alle pensioni, al minimo vitale in Germania: un importante vademecum per il nuovo anno

ITAL-UIL

BERLINO

ITAL-UIL

COLONIA

Nell’assicurazione malattia (Krankenversicherung) aumenta il limite di reddito da lavoro (Jahresarbeitsentgeltgrenze): 56.260 Euro su base annuale, oltrepassando il quale si può scegliere di essere assicurati volontariamente (freiwillige Krankenversicherng) nella stessa o in un'altra cassa mutua pubblica (gesetzliche Krankenkasse) o anche presso una cassa muta privata. Il limite di reddito fino al quale si pagano i contributi (Beitragsbemessungsgrenze) – sempre su base annua – è di 50.850 Euro; su base mensile 4.237,50 Euro. Oltre tale limite i contributi da pagare sono sempre gli stessi. L'aliquota dei contributi da pagare (metà a carico del datore didi lavoro e metà a carico del dipendente) rimane del 14,6%. Con le nuove disposizioni, le casse mutue in difficoltà finanziaria potranno adeguarlo dello 0,9% - fino all’1,1% (solo a carico del dipendente). Nell’assicurazione per i non autosufficenti (Pflegversicherung) l’aliquota rimane del 2,35% per contribuenti con almeno un figlio, maggiorato dello 0,25% per coloro che non hanno figli. Anche nell’assicurazione pensionistica (Rentenversicherung) e in quella per i disoccupati (Arbeitslosenversicherung) rimane invariata l’aliquota rispettivamente del 18,7% e del 3,0% (sempre per metà a carico del dipendente). Il loro relativo tetto mensile, fino al quale si pagano progressivamente i contributi, è di 6.200 Euro (Germania occidentale) e 5.400 Euro (Germania orientale). Le quote del minimo vitale (mensile) per coloro che hanno accesso al mercato del lavoro (Grundsicherung Für Arbeitssuchende) sono adeguate – dall' 1.1.2016 - secondo la seguente tabella: Per coloro che vivono da soli

404 Euro

Per coloro che vivono in coppia (spo- 364 Euro sati o no) x2 Per componenti familiari dal 18. al 324 Euro 25. anno di età Per componenti familiari dal 15. al 306 Euro di sotto dei 18 anni Per i figli dal 7. al 14. anno di età

270 Euro

Per i figli fino al compimento del 6. 237 Euro anno di età

Gli assegni familiari verranno adeguati come di seguito: Per il primo figlio e il secondo figlio 190 Euro Per il terzo figlio

196 Euro

Dal quarto figlio in poi

221 Euro

La quota di reddito esentasse (Grundfreibetrag) verrà innalzata all’importo di 8.652 euro e per ogni figlio (Kinderfreibetrag) a 7.248 euro. Per coloro che andranno in pensione quest’anno l’imponibile ammonta al 72% dell’importo della pensione percepita (Steuerpflichtiger Rentenanteil). L’età per andare in pensione di vecchiaia quest’anno è di 65 anni e 5 mesi. L’aumento previsto – dall' 1.7.2016 – è nell’ordine del 4,51%. COSA CAMBIA IN ITALIA Tra le previsioni della legge di stabilità vige anche per il 2016 l’esenzione dal pagamento dell’ IMU per i pensionati che sono iscritti all’AIRE. Per l’abitazione di cui si è proprietari in Italia vige anche l’esenzone totale per la TASI. Per la TARI rimarrà, invece, la riduzione di 1/3. L’abbonamento RAI-TV verrà ridotto quest’anno a 100 Euro e verrà addebitato sulla bolletta della corrente elettrica. Si potrà, comunque, chiederne l’esenzione del pagamento per coloro che non possiedono un relativo apparecchio RAI-TV per mezzo di una dichiarazione di responsabilità da inviare all’Agenzia delle Entrate di Torino. Le varie possibilità di andare in pensione di vecchiaia si possono evincere dalla seguente tabella. (Le regole generali per l’accesso alla pensione di vecchiaia sono quelle previste dalla Riforma Fornero, articolo 24 Dl 201/2011): Categoria lavoratori

Requisiti 2017 pensione 2016

2018

Lavoratrici dipen- 65 anni e denti del privato 7 mesi

65 anni e 7 mesi

66 anni e 7 mesi

Lavoratori dipendenti del privato

66 anni e 7 mesi

66 anni e 7 mesi

66 anni e 7 mesi

Lavoratrici autonome

66 anni e 1 mese

66 anni e 1 mese

66 anni e 7 mesi

Lavoratori autonomi

66 anni e 7 mesi

66 anni e 7 mesi

66 anni e 7 mesi

Una novità piuttosto preoccupante prevista nella legge di stabilità per il 2016 è l'ulteriore taglio di 15 milioni al fondo dei Patronati che si aggiunge a quello di 35 milioni del 2015. Tagli che, se confermati, potranno pregiudicare la presenza dei Patronati, specialmente all’estero. a cura di GiuseppeBartolotta, operatore Ital-Uil Colonia

Keithstr. 1-3 10787 Berlin 030/23627020 italuil.berlino@gmail.com

Wallrafplatz 7 50667 Köln 0221/5626323 ital-colonia@arcor.de

ITAL-UIL DORTMUND Presidenza Ostwall 17-21 44135 Dortmund 0231/9612937 ital-uil.dortmund@arcor.de

ITAL-UIL FRANCOFORTE

Wilh.-Leuschner-Str. 69-77 60329 Frankfurt/M. 069/97946692 ital-uil.francoforte@arcor.de

ITAL-UIL LUDWIGSHAFEN

Hemshofstr. 56 67063 Ludwigshafen 0621/516231 ital-uil.lu@arcor.de

ITAL-UIL STOCCARDA Wiesbadenerstr. 12 70372 Stuttgart 0711/574488 italuilstoccarda@arcor.de

ITAL-UIL VILLINGEN Steinkreuzweg 6/1 78048 Villingen 07721/30105/6 ital-villingen@arcor.dee

ITAL-UIL WIESBADEN An der Ringkirche 2 65197 Wiesbaden 0611/443574 ital-uilwiesbaden@web.de

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Lo Specchio

LO SPECCHIO Italiani residenti in Germania: due generazioni a confronto di SILVIO CISAMOLO

Fabio Prisco, 30 anni, banconista

In Italia Fabio non riusciva a trovare lavoro, l’unica speranza era uno zio della sua fidanzata che vive a Colonia dove gestisce una trattoria. Due anni fa la decisione di trasferirsi in Germania per costruire un futuro insieme. Come è stata la partenza? >>> È stata un'emozione molto forte. Quando siamo arrivati alla stazione c'erano tutti: la mia famiglia e quella della mia fidanzata Anna, che è anche la mia famiglia. Tutti erano tristi perché nessuno di noi sapeva cosa sarebbe successo. Il viaggio in treno ci è sembrato lunghissimo e quando siamo arrivati ci siamo sentiti felici di poter cominciare una nuova avventura insieme. La Germania si è rivelata essere come te l’aspettavi? >>> Non esattamente. A dire il vero credevo che la Germania fosse molto diversa dall’Italia, che lo stile di vita fosse molto più alto, ma mi sono sbagliato. Pensavo che in breve tempo sarei riuscito a guadagnare a sufficienza per poter coronare il mio sogno di sposare la mia fidanzata, ma finora non è stato possibile. Comunque lavoriamo onestamente e con quello che guadagniamo ci possiamo permettere di pagare un appartamento, avere un'automobile e toglierci ogni tanto delle soddisfazioni. Comunque sicuramente è meglio che vivere e lavorare in Italia. Saresti disposto a tornare in Italia? >>> La nostalgia è tanta, mi manca moltissimo la mia famiglia, il poter parlare la mia lingua senza sentirmi in imbarazzo quando non capisco cosa mi dicono, ma no, non ritornerei mai e poi mai in Italia.

Rosa di Tommaso, 46 anni, cassiera

Un amore sbocciato sui banchi di scuola, poi la scelta di andare a vivere all'estero. Questa è la storia di Rosa, in Germania da ventisei anni.

Come è stata la partenza?

>>> Mi vengono i brividi quando ci ripenso. Ero

fidanzata, ho finito la scuola superiore per avere il cosiddetto “pezzo di carta” . Poco dopo ci siamo finalmente sposati e siccome mio marito aveva avuto un’offerta di lavoro in Germania siamo partiti. Sai, quando si è giovani molte cose si fanno senza pensarci su molto. Ricordo che il primo giorno qui a Colonia, con mio marito accanto, mi sono sentita felice, protetta, insomma non vedevo nessuna difficoltà! La Germania si è rivelata essere come te l’aspettavi? >>> All’inizio è sempre difficile, non si conosce la lingua e gli unici amici erano i colleghi di mio marito. Poi sono rimasta incinta del primo figlio e il giro di conoscenze si è allargato ad altre neo-mamme. Allora non sapevo cosa fosse la Germania, dato che non ero mai uscita dalla Basilicata, e quindi non avevo un’idea di cosa avrei fatto e dove sarei andata, però oggi sono felice di vivere qui. Saresti disposta a tornare in Italia? >>> Ci abbiamo provato. Quando vivi tanti anni lontano dai tuoi genitori, dalla famiglia, dai luoghi che ti hanno visto crescere, provi un forte senso di nostalgia e per questo abbiamo fatto le valige e siamo tornati a Matera. Solo che la città, la gente, non erano più come noi li ricordavamo. Eravamo diventati stranieri! Abbiamo provato a cercare un lavoro dignitoso, ma dopo tre anni siamo ritornati a vivere a Colonia.

GUIDA UTILE: ANMELDUNG Secondo le direttive dell'Unione Europea qualsiasi cittadino di uno Stato membro può liberamente circolare e soggiornare tra i paesi dell'Unione per un periodo di tre mesi. Nel caso preveda di soggiornarvi per un periodo più lungo, ad esempio perché vuole intraprendere un'attività di lavoro subordinata o autonoma, dovrà registrarsi all’amministrazione comunale di competenza: chiedere la residenza, ovvero quello che in Germania si dice fare l'Anmeldung. In conseguenza di ciò gli verrà attribuito d’ufficio il codice fiscale (Identifikationsnummer) e dovrà dichiarare la religione che professa: i cattolici di rito romano (Römisch-Katolisch) saranno sottoposti alla trattenuta fiscale del 9% rispetto all’ammontare delle

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tasse sulle persone fisiche (Einkommensteuer). Nessuna trattenuta, invece, per chi dichiara di non professare alcuna religione. È importante ricordare che, dal momento che si è ufficialmente registrati, sorge l’obbligo del pagamento del canone televisivo e dell’assicurazione malattia. Chi non svolge un'attività lavorativa subordinata per un salario superiore ai 450 euro mensili dovrà provvedere personalmente a pagare i contributi per l’assicurazione sanitaria che, allo stato attuale, costa circa 150 euro al mese. A meno che non si abbia diritto all’integrazione al minimo vitale (Grundsicherung für Arbeitssuchende). In questo caso è il Jobcenter a versare i contributi per l'assicurazione malattia.


Musica

NEMO PROPHETA IN PATRIA

Una panoramica sui gruppi rock italiani amati all‘estero. Forse anche più che in Italia di ROBERTO CALABRÒ

C

'è una scena musicale italiana esportabile all‘estero? Gruppi e artisti in grado di proporsi in un contesto internazionale dialogando alla pari con i migliori esponenti del rock d‘oltreconfine? La risposta è affermativa. Spesso si tratta di artisti che, proprio in virtù del loro profilo internazionale, riscuotono consensi di critica e di pubblico più gratificanti all‘estero che non in madre patria. Qualche esempio? >>> Teho Teardo

Un nostro fiore all‘occhiello è Theo Teardo. Musicista e compositore versatile, ha attraversato l‘ultimo quarto di secolo con progetti di nicchia (Meathead, Matera, Here) fino a vincere un David di Donatello nel 2009 per la colonna sonora del film “Il Divo” di Paolo Sorrentino. Ha scritto le musiche di molti altri film tra cui “Lavorare con lentezza” (2004), “L‘amico di famiglia” (2006) e “Diaz” (2009). Più recentemente ha lavorato con Blixa Bargeld, il

> > > Calibro 35

polistrumentista tedesco leader degli Einsturzende Neubauten ed ex membro dei Bad Seeds di Nick Cave, con cui nel 2013 ha firmato lo splendido “Still Smiling”. Il suo ultimo progetto è stato quello di musicare tre film muti del genio dadaista Man Ray. Ne è nato un album di struggente bellezza , “Le retour à la raison”, tra i dischi più apprezzati del 2015. Sicuramente più conosciuti e amati all‘estero che in Italia sono gli Uzeda, quartetto catanese in attività dai primi anni Novanta. Cantano in inglese e il loro noise rock minimale è lontano anni luce dal Festival di Sanremo. Motivo per cui, a parte uno zoccolo duro di fan, in Italia sono praticamente sconosciuti. All'estero invece sono molto seguiti. Incidono per l‘etichetta americana Touch & Go e il loro produttore è quello Steve Albini che ha inciso i dischi di Nirvana, Pixies, PJ Harvey, Robert Plant e Jimmy Page dei Led Zeppelin. Gli Uzeda possono appuntarsi una medaglia al petto: sono l‘unico gruppo italiano ad avere suonato negli studi della BBC per il leggendario programma di John Peel dopo la P.F.M. negli anni Settanta. Ma con una differenza: solo a loro è toccato l‘onore di avere un disco pubblicato (“The Peel Sessions”) per l‘omonima collana dell‘etichetta inglese Strange Fruit. Molto seguiti non solo in Italia ma anche oltre confine, dove hanno tenuto i primi concerti e dove suonano regolarmente (specie in Inghilterra, Francia, Germania e Spagna), sono i milanesi Calibro 35 che negli ultimi otto anni sono stati in grado di riportare in auge il suono delle colonne

sonore dei film polizieschi italiani degli anni 70 - i cosiddetti “poliziotteschi” - in un mix di funk, rock, progressive e psichedelia. Con il loro sesto album “S.P.A.C.E.”, uscito da pochi mesi, hanno spostato leggermente il tiro. Descrivono infatti il loro nuovo disco come ”la colonna sonora funk di un immaginario film di fantascienza diretto da Sergio Leone“. Per realizzarlo i Calibro 35 sono volati ai celebri studi di registrazione londinesi Toe Rag, in cui hanno preso forma lavori come “Elephant” dei White Stripes. Sono attualmente in tour: il 19 marzo suoneranno a Berlino. L‘esempio più recente di gruppi italiani famosi all‘estero è quello dei Giuda. Quintetto romano - e romanista (la loro “Number 10”, dedicata a Francesco Totti, è diventata una piccola hit in tutta Europa) dal sound inglese anni Settanta. Hanno pubblicato tre dischi di punk-glam, tutti per etichette straniere, e sono amatissimi in ogni parte d‘Europa e negli Stati Uniti. A febbraio saranno in tour in Germania per dieci concerti con date a Monaco (14), Amburgo (19), Colonia (20), Berlino (23). Se vi capitano a tiro, non perdeteli!

>>> Giuda

DILLO A MAGMA Una comunità, virtuale e reale. Un progetto aperto. La voce degli italiani in Germania. Magma vuole essere tutto questo. Ci piace pensare di poter diventare uno strumento utile per i nostri lettori, un giornale attorno al quale si costruisca una rete di relazioni tra le persone, gli enti, le associazioni che operano in Germania per l'accoglienza, l'integrazione, i diritti degli italiani di nuova e vecchia emigrazione. Per questo motivo abbiamo pensato a una rubrica, "Dillo a Magma", che raccolga le vostre segnalazioni, che racconti le vostre difficoltà sul posto di lavoro o con la burocrazia.

Proveremo di volta in volta a contattare i patronati, i sindacati o le associazioni che si occupano dei diritti degli italiani per provare a dare una risposta tempestiva ed efficace ai vostri quesiti. Contemporaneamente, in altra parte del giornale, troverete su ogni numero una piccola guida utile per chi arriva in Germania e vuole capire come districarsi con la burocrazia e nel mondo del lavoro tedesco che, inevitabilmente, hanno regole e consuetudini diverse da quelle italiane. Non esitate a contattarci, allora, scrivendoci all'indirizzo e-mail: redazionemagma@gmail.com

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Incontri - Visioni

OGGI INCONTRIAMO...

Il nostro scopo è sostenere e aiutare i nuovi arrivati a integrarsi in modo rapido ed efficace in Germania"

IMPRESSUM

OFFENE WELT - MONDO APERTO

è un centro interculturale che opera a Colonia dal 2007. In quasi dieci anni di attività è diventato un importante punto di aggregazione per la comunità italiana presente in città e il referente principale per le istituzioni locali, Comune di Köln e regione Nord Reno-Westfalia, che ne finanziano i progetti. "Il nostro scopo è sostenere e aiutare i nuovi arrivati a integrarsi in modo rapido ed efficace in Germania", racconta a Magma la presidente dell‘associazione, Antonella Giurano. "La nostra sede si trova nella Südstadt, un quartiere di Colonia che sin dagli anni Settanta ha avuto una forte concentrazione di italiani. È qui che noi svolgiamo le nostre molteplici attività". Come si evince dal nome, Mondo Aperto si rivolge a tutti i connazionali che vivono nell‘area di Köln senza preclusioni di sorta. "Proponiamo un'offerta varia: corsi di lingua, sportelli di consulenza legale, familiare e sociale, incontri per mamme e bambini, iniziative culturali, concerti, incontri per gli anziani. In più ultimamente da noi si tiene un corso di lingua tedesca per i profughi che

caratterizza ancora di più il nostro impegno sociale". Un'attività di questo tipo non si sarebbe potuta realizzare senza il coinvolgimento e l'impegno in prima persona dei tanti volontari che collaborano con l‘associazione e senza il sostegno economico e morale delle amministrazioni locali. "Ormai" - è sempre Antonella Giurano a raccontare - "Offene Welt gode di un grandissimo riconoscimento da parte delle istituzioni locali che finanziano i nostri progetti. Tengo a sottolineare che tutte le nostre attività sono finanziate da istituzioni tedesche, mentre dagli italiani non abbiamo mai avuto alcun tipo di supporto". Integrata nel territorio e ormai divenuta un punto di riferimento per gli italiani di vecchia e nuova emigrazione, Mondo Aperto guarda al futuro. Ai prossimi dieci anni di attività. "Non riesco a immaginare la città di Colonia senza di noi. L‘associazione proseguirà su questi binari, cercando come sempre abbiamo fatto di dare sostegno e delle risposte importanti a chi dall‘Italia sta arrivando e arriverà in Germania in cerca di lavoro e di una vita migliore".

AL CINEMA: LA TERRA DEI SANTI Terzo lungometraggio del calabrese Fernando Muraca, "La terra dei santi" parla di ‘ndrangheta declinata al femminile. Racconta di Vittoria, magistrato e donna, che ha come unica arma in suo possesso il potere di togliere la patria potestà a quelle madri omertose e senza scrupoli che mandano i propri figli incontro alla morte. Parla di madri che, per difendere la continuità della famiglia, per garantirsi ricchezze e agi, e per proteggere il sistema patriarcale sul quale si basa una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo, educano i figli alla

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violenza. Narra dell’assenza dello Stato nel sud Italia e di battaglie solitarie di magistrati e poliziotti. Interessante l'utilizzo del colore e del bianco e nero per evidenziare i cambi di scena. Bellissimi i primi piani che lasciano intravedere le preoccupazioni, le ansie, il dolore straziante di tre figure femminili (le bravissime Valeria Solarino e Luciana Indovina, e la sorprendente Daniela Marra). Donne coraggiose, tormentate e incastrate fra i codici d’onore e le regole della società in cui vivono. Manuela Carzo

MAGMA

Il nuovo magazine per gli italiani in Germania Caporedattore: Roberto Calabrò Redazione: Giuseppe Bartolotta, Manuela Carzo, Silvio Cisamolo, Alfonso Palumbo Progetto grafico, impaginazione e illustrazioni: Sandra Theumert V.i.S.d.P. Giuseppe Bartolotta Wallrafplatz 7 50667 Köln 0221/5626323 e-mail: redazionemagma@gmail.com

>>> Valeria Solarino Nel film "La terra dei santi" interpreta Vittoria, un magistrato antimafia


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