Summer 2020 anno XVI n.2 magiclakecomo.it
STEFANO DOMENICALI
Manager at the top
©Photograph: Laurent Ballesta/Gombessa Project
COLLECTI ON
Fifty Fathoms
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EDITORIALE
C
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molti di noi in questi mesi sono rimasti affascinati dalla bellezza della natura che esaltata dalla sospensione dell’attività umana, ne ha approfittato per riprendersi i suoi diritti. Il lago pulito e limpido, le città e le strade silenziose, la spettacolare libertà di movimento e gli spazi ripresi dalla fauna, ma soprattutto un’aria più pulita! Per noi umani una vera lezione di umiltà che non dovremo dimenticare troppo velocemente. Ripensiamoci come custodi e non padroni della natura. Come siamo stati veloci e capaci a proteggerci dalla diffusione del virus, saremo così bravi ora a risolvere la crisi economica ma anche a mettere in atto misure efficaci per proteggere finalmente la natura? Qualcosa senza dubbio cambierà dopo questa pandemia. Speriamo in una società di uomini e donne consapevoli e in un mondo più sostenibile.
many of us in these months have been fascinated by the beauty of nature which, exalted by the suspension of human activity, has regained its rights. The clean and clear lake, the cities and quiet streets, the spectacular freedom of movement and the spaces taken over by the fauna, but above all a cleaner air! For us it turned to be a real lesson in humility that we should not quickly forget. Let us think about ourselves as guardians and not as masters of nature. As we were fast and able to protect ourselves from the spread of the virus, will we be so good now to solve the economic crisis but also to implement effective measures to finally protect nature? Something will undoubtedly change after this pandemic. Let us hope for a society of conscious men and women and a more sustainable world.
La redazione di Magic Lake cercherà di fare la sua parte! Ci stiamo trasformando in un checkpoint di notizie positive. La copertina non poteva che ospitare un grande personaggio del Made in Italy: Stefano Domenicali, CEO di Lamborghini Auto, che ci ha rilasciato un’intervista in esclusiva. Sulle nuove 176 pagine troverete inserti con immagini di luoghi ameni e rilassanti come angoli del nostro lago, Sondrio e la Valtellina, i Grigioni, il Canton Ticino e da questo numero uno speciale St. Moritz, che darà inizio ad una collaborazione creata con la Provincia di Como e la località Svizzera. La distribuzione è stata potenziata e la rivista verrà distribuita in 240 edicole della provincia di Como, lago compreso, grazie al Gruppo Galbi.
The Magic Lake editorial staff will try to do its part! We are turning into a checkpoint of positive news. The cover could only host a great ‘Made in Italy’ character: Stefano Domenicali, CEO of Lamborghini Auto, who gave us an exclusive interview. On the new edition with 176 pages you'll find images of pleasant and relaxing places such as corners of our lake, Sondrio and Valtellina, Graubünden, Canton Ticino and from this edition a special St. Moritz, which will start a collaboration created with the Province of Como and the Swiss town. The distribution has been strengthened and the magazine will be distributed in 240 newsstands in our province, including the lake, thanks to the Galbi Group.
La seconda parte dell’editoriale è per festeggiare una ricorrenza speciale, legata a una storia iniziata nel 1995. Ed io ricordo con emozione questo momento perché appartiene ad un periodo della mia vita nel quale da giovane “rivoluzionario” sognavo che con la buona volontà, la fantasia e tanta voglia di fare si potessero realizzare nuove idee. Dopo aver sbattuto più volte il muso contro muri di gomma, con altri amici visionari abbiamo costituito il Consorzio Como Turistica, lasciandoci alle spalle vecchie logiche corporative e lobbistiche associative. Dopo solo un mese, avevamo già imbarcato più di 200 associati stanchi di un immobilismo nepotistico giurassico. Qualcosa stava succedendo. La voglia di cambiare stava dilagando. E qualcosa sta ancora accadendo. La dimostrazione? Oggi siamo qui a scrivere questo editoriale!!
The second part of the editorial is to celebrate a special anniversary, linked to a story that began in 1995. And I remember with emotion this moment because it belongs to a period of my life in which as a young "revolutionary" I dreamed that with good will, imagination and a great desire to do could be realized new ideas. After banging our faces against rubber walls several times, together with other visionary friends, we founded the Consorzio Como Turistica, leaving behind us old corporate logic and associative lobbying. After only a month, we had already embarked more than 200 associates tired of Jurassic nepotistic immobility. Something was happening. The desire to change was strong. And something is still happening. The demonstration? Today we are here to write this editorial!
Questa premessa solo per far capire che non sono solo i progetti a vincere se non ci sono persone che li sanno realizzare. Una di queste persone la trovai un mattino piovoso di un lunedì estivo. In ufficio venne a trovarmi un’amica accompagnata da una ragazzina ventiseienne acqua e sapone. Fu un incontro breve, spiegai le difficolta e le problematiche ma soprattutto le incertezze di un lavoro nuovo, prospettandole tutto il negativo possibile. La ragazzina trecce e lentiggini non ebbe dubbi e decise di salire a bordo della nave appena salpata con tanta voglia di fare, senza salvagente e con in tasca il manuale del Gallio e un distintivo del WWF. Sono stati 25 anni senza respiro, vele tese e mai un momento di bonaccia, timone al centro, navigando a vista in mari pericolosi dove veleggiavano golette corsare e briganti senza scrupoli. In questi anni, Rosi, questo il nome della ragazzina, impara velocemente a leggere le carte nautiche, diventa un esperto nostromo, elemento fondamentale per un equipaggio eterogeneo, riuscendo nel contempo a contenere l’esuberanza creativa del Capitano nel tracciare nuove rotte per raggiungere mete a volte ritenute impossibili. Se penso agli sforzi fatti per arrivare fin qui oggi mi sembra ancora più bello pensare a quanto tempo è passato e quanto sia cresciuta professionalmente la ragazzina ventiseienne in cerca di un luogo dove poter esprimere le sue capacità. Anni trascorsi tra turbolenze e onde frangenti. Ora che le acque sono più calme con emozione e immutata gratitudine ringrazio Rosi per una collaborazione che è stata determinante per scrivere alcune pagine importanti di un “giornale di bordo” che ancora ha molte pagine bianche, come ogni edizione futura di Magic Lake.
This premise is to show that it's not just the projects that win if there are no people who can develop them. One of these people I met in a rainy morning on a summer Monday. A friend came to my office accompanied by a twenty-six year old freshfaced girl. It was a short meeting, I explained the difficulties and problems, but above all the uncertainties of a new job, and I explained all the negative things possible. The little girl braids and freckles had no doubts and decided to come on the ship that had just sailed, with no life jacket, and with the Gallio manual and a WWF badge in her pocket. Then 25 years breathless, sails outstretched and never a moment of calm sea, rudder in the middle, navigating on sight in dangerous seas where they were sailing privateers and unscrupulous brigands. In these years, Rosi, this is the girl's name, quickly learns to read charts, becomes an expert boatswain, a fundamental element for a heterogeneous crew, while managing to contain the Captain's creative exuberance in plotting new routes to reach destinations sometimes considered impossible. When I think about the efforts made to get here today it seems even more beautiful to think about how much time has passed and how professionally the 26-year-old girl has grown up looking for a place where she can express her skills. Years spent in turbulence and crashing waves. Now that the waters are calmer with emotion and unchanged gratitude I thank Rosi for a collaboration that has been fundamental in writing some important pages of a "ship’s log" that still has many empty pages, like every future edition of Magic Lake.
Chiudo con un pensiero che dedico alla persona che 25 anni fa si presentò in ufficio con una “Rosi” in mano. Cara Luisella, grazie. La Bellezza, la Fantasia e i Fiori sono stati la tua passione in vita. Il tuo preferito lo hai regalato a noi.
I close with a thought that I dedicate to the person who 25 years ago showed up in the office with a "Rosi" in her hand. Dear Luisella, thank you. Beauty, Imagination and Flowers have been your passion in life. You gave your favourite flower to us.
Daniele Brunati Direttore
Daniele Brunati Director
ari lettori,
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Como
ear readers,
sommario summary In copertina / On the cover Stefano Domenicali © Guindani Stefano Sgp
26 Stefano Domenicali. Il valore delle persone Stefano Domenicali. The value of persons
36 Valle Intelvi, ponte tra culture e territori Valle Intelvi, a bridge between cultures and territories
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40 Schignano. Sentiero delle Espressioni, camminare tra arte e natura Schignano. Sentiero delle Espressioni, walking between art and nature
46 Museo d’Arte Sacra di Scaria, al via l’apertura 2020 Museo d'arte Sacra di Scaria ready to be opened in 2020 147
50 La via Francigena Renana La via Francigena Renana
52 Villa d’Este Style 2020. Stile inimitabile Villa d’Este Style 2020. Inimitable Style 151
56 Alla scoperta della nuova Villa La Massa Discovering the new Villa La Massa
58 Cashless revolution: nel futuro sempre più pagamenti elettronici (e digitali) Cashless revolution: more and more electronic (and digital) payments
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etrohomeinteriors.jumbogroup.it | Milano, via Hoepli 8
sommario summary
62 Regione Lombardia. 50 anni di traguardi Regione Lombardia. 50 years of achievements
64 Fondazione Minoprio: eccellenza verde nel territorio comasco Fondazione Minoprio: green excellence in the territory of Como
70 Villa Leoni. Iconic house Villa Leoni. Iconic house
76 Villa Balbianello. Ripartire dalla bellezza Villa Balbianello. Restarts from the beauty
78 Villa Carlotta. Tesori artistici e botanici finalmente da ri-vedere! Villa Carlotta. Artistic and botanic treasures to visit again!
80 Crotto dei Platani. Piccola bomboniera sul lago Crotto dei Platani. A small wedding favor on the lake È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©
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87 Amici di Como. Il volo del "fare" Amici di Como. The flight of doing
CONTINI GALLERIA D’ARTE
Cacciatori di Adriano, 2000, bronzo, cm 85 x 117 x 54
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Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Numero iscrizione ROC: 23521
sommario summary
Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Graphic design Andrea Pedretti Testi • Research and Material Daniele Brunati, Rosaria Casali, Antonietta Donia, Giusi Berri, Elisabetta Comerio, Marina Moretti, Stefania De Giorgi, Ambra Garancini, Elisa Rossetti, Maria Angela Previtera, Gian Enrico Ghilotti, Stefania Stoppani, Nadia Fontana Lupi, Alessandra Brambilla, Davide Lacchini, Emanuele Riva Pubblicità • Advertising TBM Service & C, Chiara Bordoli, Giangabriele Palimento Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Giulia Ilyna Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri Foto • Photographic Material Lamborghini, Maurizio Moro, Carlo Pozzoni, Diocesi di Como, Regione Lombardia, Fondazione Minoprio, Studio Aleph-Como, Simone Ronzio, Maurizio Moro Archivi: Magic Lake, Amici di Como, Comozero, Michele Pierpaoli, Comune di Schignano, Croce Azzurra, Villa d'Este, Villa La Massa, Villa Leoni, Villa del Balbianello, Crotto dei Platani, Iubilantes, Galleria Contini, Premio Internazionale di Letteratura Città di Como, Archivio Comune di Sondrio, St. Moritz Tourist Information, Valentina Nessi, Mendrisiotto Turismo, Archivio Pinacoteca Züst, TBM Service, Briantea84 Archivio Fashion&Luxury: Peter Ci, Tessabit, Gioielleria Cappelletti, Recarlo, Alyson Oldoini Archivio Focus On: Blancpain, Nick Zonna, Centocantù, Carlo Pozzoni, Ortofloricola Comense Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo Amministrazione • Administration Studio Associato Dott. Davide Bergna Tornelli - Dott. Roberto Principi Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione
Piazza Duomo 17 22100 Como Tel. + 39 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it magiclakecomo.it issuu.com/magiclakecomo
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126 Le mascherine d'artista della Galleria Contini The Contini Art Gallery and artist's masks
128 Rivoluzione SUV Mercedes-Benz da Autotorino Revolution SUV Mercedes-Benz at Autotorino
130 Gente di Lago People of the lake
132 Premio Internazionale di Letteratura Città di Como Premio Internazionale di Letteratura Città di Como
135 Fashion and luxury
159 Focus on
173 Cucina e cantina
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Andrà tutto bene Andrà tutto bene
E N T I L I M O S C O NG I EHNOTMI LE I | Mv O i aS P CaOnN n Ii l H a nOi M 5 9E, |CvOi aM POa n| n0i3l 1a n8i 1 51 90 ,4 1C1O |MwOw |w0. g3e1n 8t i1l 1i m 0 4o1s1c o| nwi hwowm. ge e. cnot m ilimosconihome.com
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PEOPLE
STEFANO DOMENICALI
Il valore delle persone di Daniele Brunati, Rosaria Casali foto Archivio Lamborghini
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tefano Domenicali non è come tutti pensano un ingegnere, si è laureto in economia e commercio all’università di Bologna. Inizia la sua carriera nel 1991 in Ferrari. Nel 2004 assume la carica di Direttore Sportivo della Ferrari in Formula 1 e nel 2008 diventa Team Principal della Scuderia Ferrari. Sotto la sua guida la Ferrari vince 14 titoli tra costruttori e piloti nel Campionato Mondiale Formula 1. Dal 2009 al 2014 Domenicali ha rappresentato Ferrari S.p.A. all’interno del World Motorsport Council della F.I.A., organizzazione alla quale appartiene ancora oggi in veste di Presidente della Commissione Monoposto. Nel novembre del 2014 diventa Vicepresidente New Business Initiatives di AUDI AG. Torna in Italia nel marzo del 2016, quando viene nominato Chairman & Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini. Presidente Domenicali, senti nostalgia dell’urlo e delle vibrazioni di un motore
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Como
Ferrari di oltre 600CV in pool position? La F1 ha rappresentato una parte importante della mia vita professionale e rimane tuttora una grande passione, che continuo a seguire. Dal 2016 ho aperto un nuovo capitolo e oggi sono fortemente proiettato a portare avanti nuove sfide a capo di un’azienda straordinaria come la Lamborghini. Qual è la soddisfazione che si prova ad avere raddoppiato le vendite, superato il miliardo di fatturato e fatto assumere oltre 700 dipendenti da quando sei ai vertici? Enorme, ovviamente. I risultati di oggi sono la prova tangibile che impegno, ricerca di eccellenza, professionalità, convinzione nel proprio valore e unione di squadra ci hanno reso protagonisti sulla scena mondiale. Oggi Lamborghini è al top in termini di visibilità e attrattività tra i marchi luxury in generale. Stiamo vivendo un momento storico impor-
tante, tutto da valorizzare e comunicare, ma senza mai abbassare la guardia. L’automotive è un settore in continua evoluzione e fortemente competitivo, per cui mentre ci godiamo i frutti del lavoro degli ultimi anni siamo già fortemente proiettati nel prossimo futuro. Con alle spalle questa performance così importante qualcun altro ambirebbe alla Luna ma tu sei rimasto una persona senza atteggiamenti di superiorità, personaggio carismatico che dà fiducia, umile e educato, capace di porsi spiegando le cose con calma e in modo semplice. Qual è il segreto del rapporto con i tuoi dipendenti? Da dove arriva l’idea del super contratto, forse perché chiedi loro molto? Puoi chiedere molto a patto di dare molto e fare qualcosa di concreto per contribuire al benessere del singolo. La nostra formula nell’ambito della gestione del capitale uma-
no è porre le persone al centro. La nostra cultura aziendale accompagna la trasformazione del business e si radica sul valore delle persone come motore del cambiamento. L’obiettivo è fornire ai nostri collaboratori opportunità di crescita personale e professionale, oltre alla redistribuzione delle risorse in servizi di welfare e supporto alle famiglie. Non è un caso che da sette anni consecutivi otteniamo la certificazione Top Employer, che premia le aziende che raggiungono i più alti standard qualitativi nelle politiche di gestione dei propri dipendenti. Ci sono nuovi modelli Lamborghini in arrivo? Certamente, il nostro obiettivo è continuare ad alimentare il sogno dei nostri clienti. Stiamo lavorando sulla prossima generazione del nostro modello V12 e, sotto il profilo dello sviluppo tecnologico, siamo fortemente impegnati a portare avanti il nostro percorso
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Nuova Lamborghini Sián, la prima hypercar con motore ibrido che unisce un potente V12 a un sistema di propulsione elettrica. 819CV, da 0 a 100Km/h in 2,8 secondi, oltre 350Km/h di velocità massima New Lamborghini Sián, the first hypercar with hybrid engine that combines a powerful V12 with an electric propulsion system. 819hp, from 0 to 100Km/h in 2.8 seconds, over 350Km/h top speed
verso l’ibridizzazione. Il grande successo di oggi va consolidato e stabilizzato, nella consapevolezza che un marchio come il nostro deve continuare a rimanere aspirazionale. Questo significa che i volumi vanno contenuti per poter garantire e preservare l’esclusività dei nostri prodotti. Si è parlato molto di richieste che hai ricevuto come quella per un ritorno in Ferrari o, recentemente, come quella per ricoprire il ruolo di manager per la guida delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, o Presidente della Lega Calcio e Lega Basket. Nascondi qualcosa? Assolutamente no. E’ ovvio che il ricoprire una posizione di vertice a capo di un’azienda di grande successo come Lamborghini ti espone a rumours e speculazioni. Nonostante questo, la mia fedeltà a questo mar-
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chio non è mai stata smentita. Il mondo delle auto è prettamente maschile, come vedi il ruolo delle donne in questo settore? E’ un ruolo in crescita anche nel nostro segmento, soprattutto da quando abbiamo introdotto l’Urus, modello che per le sue caratteristiche trova il favore anche di una clientela femminile. Le donne di oggi stanno sempre più conquistando un’autonomia economica importante ed entro il 2025 arriveranno a possedere il 38% del welfare mondiale. Per questo abbiamo avviato il progetto FAB, che sta per Female Advisory Board. Donne imprenditrici o top manager internazionali con storie importanti di carriera alle spalle sono state coinvolte in appuntamenti e interrogate su temi legati a innovazione, business, lusso e tendenze di mercato. Ad oggi circa 200 donne fanno
parte di questa esclusivissima community e osservatorio privilegiato e, attraverso un portale web dedicato, si scambiano idee, contatti e nuove collaborazioni. L’ambiente: presente e futuro? A quando la prima Lamborghini elettrica? Il tema della sostenibilità ci è molto a cuore. Dal 2010, sul fronte del nostro sito produttivo, abbiamo fortemente investito e raggiunto obiettivi importanti. Da 5 anni siamo un’azienda totalmente CO2 neutrale. Lato prodotto, abbiamo intrapreso un percorso verso la ibridizzazione dei nostri modelli, oggi indispensabile e più che mai necessaria, per arrivare a concepire la Lamborghini del futuro. Stiamo studiando soluzioni innovative sul fronte dell’immagazzinamento dell’energia, dell’energy storage, e del suono, elemento fortemente caratterizzante di una supersportiva. Si tratta di
un percorso iniziato l’anno scorso con la presentazione della Sián. Lavoriamo con colossi internazionali come il MIT, dove abbiamo 2 laboratori, con cui collaboriamo. A fine dello scorso anno abbiamo depositato con il MIT un brevetto congiunto di un innovativo materiale di sintesi destinato a fare da base tecnologica per una nuova generazione di supercondensatori. Un’ultima domanda, è noto il legame che hai con la Brianza, Vedano al Lambro, paese di tua moglie Silvia, figlia del noto fotografo della Ferrari, Ercole Colombo. Una curiosità: il lago di Como è stato in qualche modo galeotto? In realtà no, perché ho conosciuto mia moglie sul lavoro, all’epoca in cui lavoravamo entrambi in Ferrari. Ma il Lago di Como ogni tanto ho il privilegio di “viverlo” insieme alla mia famiglia ed ai nostri amici.
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The value of persons S
tefano Domenicali is not an engineer, as everybody may think, he got a degree in economy and commerce at the university of Bologna. His career began in 1991 in Ferrari. In 2004 he became the Sports Director of Ferrari in Formula 1 and in 2008 he became Team Principal of Scuderia Ferrari. Under his guide Ferrari won 14 titles as builders and drivers in the World Championship Formula1. From 2009 until 2014 Domenicali represented Ferrari S.p.A. in the World Motorsport Council of the F.I.A., organisation to which he still belongs as a President of the Commission Single-Seater. In November 2014 he became Vice-president New Business Initiatives of AUDI AG. He came back to Italy in March 2016 when he became Chairman and Chief Executive Officer of Lamborghini.
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President Domenicali, do you miss the howl and the vibrations of a Ferrari motor of over 600CV in pole position? The F1 has represented an important part of my professional life and it still remains a great passion, which I keep on following. In 2016 I opened a new chapter and today I am strongly projected to face new challenges heading an extraordinary company as Lamborghini. How is the feeling when you double the sales, exceed a billion of turnover and create over 700 job positions since you were at the top? Great, obviously. The present results are the tangible proof that engagement, research of excellence, levels of professionalism, trust in your own value and team work made us protagonists in the world scene. Today Lam-
borghini is to the top in terms of visibility and attraction among luxury brands in general. We are living an important historical moment, completely to appreciate and to communicate, but without lowering the guard. The automotive is a sector in continuous evolution and strongly competitive, therefore while we enjoy the fruits of the work of the last years we are already strongly projected in the near future. Supported by this important performance some other would aim at the Moon but you have remained a person without superiority attitudes, charismatic personage who transmits trust, humble and well-mannered, able to explain things with calm and in a simple way. What is the secret of the relationship with your employees? Where does the idea of the super contract come
from, perhaps because you ask them a lot? You can ask a lot if you can give a lot, you have to do something to contribute to the wellness of the individual. Our formula regarding the management of the human capital is to put the persons in the centre. Our company culture accompanies the transformation of the business and takes root on the value of the persons like the core of the change. The goal is to give to our collaborators the possibility of a personal and professional growth, as well as the redistribution of the resources in services of welfare and support for the families. It is not by chance that for seven years in a row we obtain the certification Top Employer, which awards a prize to the companies that reach the highest qualitative standards in the politics of management of the own employees.
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Are new models Lamborghini coming out? Certainly, our goal is to keep on feeding the dream of our clients. We are working on the next generation of our model V12 and, under the outline of the technological development, we are strongly committed in carrying on our path towards the hybrid models. The great success of today has to be consolidated and stabilised, in the consciousness that a brand like us has to continue growing higher. This means that the volumes have to be contained to be able to guarantee and to protect the exclusiveness of our products. It has been said very much of the requests that you have received such as a return in Ferrari or, recently, the one to become the manager for the Winter Olympic Milan-Cortina 2016 or the president of the Soccer Association and Basketball Association. Are you hiding anything? Not at all. It is obvious that having an important position in a successful company as Lamborghini put you in front of rumors and speculations. In spite of this, my loyalty to this brand was never denied.
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The world of the cars purely a male world, how do you see the role of women in this sector? It is growing also in our segment, above all from when we introduced the Urus, model that for its characteristics finds the favour also of a female clientele. today women are conquering more and more an important economic autonomy and within 2025 they will manage to possess 38 % of the world welfare. Therefore we started the project FAB, which is for Female Advisory Board. Women entrepreneurs or top international managers with an important career have been involved in appointments and questioned on themes tied to innovation, business, luxury and market trends. Up to now about 200 women are part of this very exclusive community and privileged observatory and, through a dedicated web portal, ideas, contacts and new collaborations. The environment: present time and future? When the first electric Lamborghini? The topic of sustainability is very important to us. From 2010, on the front of our productive site, we have strongly invested and reached important goals. For 5 years we are a company completely CO2 neutral. Product side,
we have undertaken a run towards the hybrid process of our models, today indispensably and more than never necessary, to manage to conceive the Lamborghini of the future. We are studying innovative solutions on the front of the energy storage and of the sound, strongly characterised element of the supersports model. It is a path that started last year with the presentation of the Siรกn. We work with international like MIT, where we have 2 laboratories, with which we co-operate. At the end of last year we have registered a patent with MIT regarding an innovative material of synthesis destined to be a technological base for a new generation of supercondensers. The last question, the connection that you have with the Brianza, is well-known, Vedano al Lambro is the home town of your wife Silvia, daughter of the famous photographer of Ferrari, Ercole Colombo. A curiosity: is Lake Como a place in your heart? Actually no, because I met my wife at work, when we both worked in Ferrari. But sometime I have the privilege to come to Lake Como with my family and our friends.
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La tecnologia al servizio della solidarietà
Technology at the service of charity
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urante l’emergenza Covid-19, Lamborghini ha deciso di essere d’aiuto con gesti concreti, riconvertendo alcuni reparti produttivi producendo mascherine, visiere mediche in policarbonato e simulatori polmonari. Determinanti sono state le collaborazioni e il supporto dell’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche – per i test di validazione dei DPI e con il principale costruttore italiano di respiratori polmonari, SIARE Engineering International Group. I DPI sono stati consegnati al Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna. L’impegno concreto di Lamborghini è stato un aiuto indispensabile per i sanitari e per i pazienti. Da questo gesto ne nasceranno altri? Abbiamo ritenuto doveroso mettere al servizio la nostra tecnologia, i nostri macchinari e le competenze dei nostri operatori per dare un contributo concreto al nostro territorio. Era il momento in cui il nostro ruolo sociale doveva prevalere rispetto alle logiche di business. La responsabilità sociale fa parte della nostra strategia e valori aziendali, un approccio che costituisce una costante del nostro modo di fare impresa. Come vede il futuro post Covid-19 delle case automobilistiche? Certamente un futuro di nuove sfide. Il settore dell’automotive in generale dovrà affrontare una crisi importante, legata alla mancanza di liquidità, che andrà a diminuire la propensione all’acquisto. Gli investimenti dovranno essere valutati con nuove logiche e ordini di priorità. Nel nostro segmento di mercato, quello delle supersportive di lusso, il volano di riaccensione della richiesta dovrebbe essere più veloce, i meccanismi su cui i nostri clienti si fondano sono più reattivi e prevedo possa essere il primo a riprendersi. Noi siamo ripartiti a tutta velocità e dalla fase di restart dell’attività produttiva da maggio a oggi abbiamo già lanciato in virtuale due nuovi modelli, la Huracán RWD Spyder e la Sián Roadster, a tecnologia ibrida e in serie limitata di soli 19 esemplari, già tutti venduti. Siamo focalizzati sui nostri obiettivi, che non sono cambiati nonostante il periodo di emergenza, e in maniera coerente al nostro DNA vogliamo continuare a diffondere positività ed energia attraverso prodotti di eccellenza e di grande emozionalità come sono le vetture Lamborghini.
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uring the Covid-19 emergency, Lamborghini decided to help with concrete gestures, reconverting some production departments with the production of masks, polycarbonate medical visors and lung simulators. The collaboration and support of the University of Bologna - Department of Medical and Surgical Sciences - for the validation tests and with the leading Italian manufacturer of lung respirators, SIARE Engineering International Group, were decisive. The PPE was delivered to Policlinico S. Orsola-Malpighi in Bologna. Lamborghini's concrete commitment has been an essential help for healthcare professionals and patients. Will you give birth to further projects from this gesture? We felt it was our duty to put our technology, our machinery and the skills of our operators at the service in order to give a concrete contribution to our territory. The time was ripe for our social role to take precedence over business logic. Social responsibility is part of our corporate strategy and values, an approach that is a constant in our way of doing business. How do you see the post Covid-19 future of car manufacturers? Certainly a future of new challenges. The automotive sector in general will face a major crisis, linked to the lack of liquidity, which will decrease the propensity to buy. Investments will have to be evaluated with new logics and priority orders. In our market segment, that of luxury super sports cars, the drive to revive demand should be faster, the mechanisms on which our customers rely are more reactive and I expect it will be the first to recover. We are back at full speed and from the restart phase of production from May to date we have already launched two new models in virtual form, the Huracán RWD Spyder and the Sián Roadster, with hybrid technology and a limited series of just 19 units, all of which have already been sold. We are focused on our objectives, which have not changed despite the emergency period, and in a manner consistent with our DNA we want to continue to spread positivity and energy through products of excellence and great emotionality as Lamborghini cars are.
PEOPLE
MICHELE PIERPAOLI
Valle Intelvi, ponte tra culture e territori di Antonietta Donia foto Archivio Michele Pierpaoli
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colloquio con l’architetto Michele Pierpaoli, presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Como, nella sua Casa del Lumello in Valle Intelvi. Tra ricordi e suggestioni passate e presenti, la storia della famiglia Pierpaoli passa anche da questa Valle, a cominciare dal 1968 quando i genitori Rosella e Giuseppe, entrambi pittori, decidono di edificare la residenza di villeggiatura. All’edificio nel tempo si è aggiunta una seconda dimora. Architetto Pierpaoli, quali motivi hanno spinto la sua famiglia e Lei a scegliere la Valle Intelvi per soggiornare nei periodi di riposo e svago? La Valle Intelvi ha un bellissimo ambiente naturale e paesaggistico che collega il Lago di Como a quello di Lugano, con rilievi morbidi e zone pianeggianti, ed anche di grande qualità architettonica e storica. Questa Valle ha dato i natali a eccezionali architetti, pittori e artisti, i magistri comacini intelvesi, che si ricordano con i vicini maestri
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campionesi. Questi artisti, lavorando in modo pressoché ininterrotto dall’epoca medievale fino al Sei-Settecento, hanno operato in tante parti d’Europa: da Salisburgo a Vienna, da Sanpietroburgo a Roma. La Valle ci ha lasciato dei segni attraverso questi figli illustri ancora meravigliosamente riconoscibili nei nuclei storici, negli edifici, nelle chiese della Valle, con scagliole, stucchi, dipinti, sempre di grande originalità e vivacità. Negli anni più vicini a noi il paesaggio è un po’ cambiato: alcuni nuclei isolati e riconoscibili sono andati via via a fondersi, e anche il paesaggio naturale ha subito delle modifiche, si è imboschito, mentre prima era caratterizzato da una maggiore presenza di balze, prati e paesi che si riconoscevano per la propria specificità. Tutto questo fa della Valle Intelvi un luogo in cui prevalgono piacevolezza, tranquillità, a due passi dai centri urbani maggiori come Como e Lugano. Qui prevale un forte valore identitario, qui c’è la storia di una cultura che dai nostri progenitori e avi è arrivata fino a noi.
Chiesa e Monte di San Zeno Church and Mount of San Zeno
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La Valle Intelvi a più riprese è stata meta del turismo lombardo e non solo: cosa è cambiato nel tempo? La Valle ha avuto, a partire dalla fine dell’Ottocento, una forte attrattività turistica, prima soprattutto a Lanzo con la costruzione di ville eclettiche e liberty da parte di imprenditori e famiglie facoltose, e con l’intervento di architetti famosi come il Sommaruga e poi, soprattutto a partire dagli anni Settanta, con un turismo di una più ampia borghesia che ha scelto la valle come luogo di villeggiatura. Oggi la Valle Intelvi è nuovamente polo di attrazione. Per quali motivi? Quali sono i punti di forza della Valle, come può essere valorizzata al meglio? Si stanno affermando nuovi processi di rigenerazione urbana, legati al riuso e alla valorizzazione dell’esistente e oggi, a seguito della emergenza sanitaria del 2020, forse assistiamo a una forma di
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“resistenza” nei confronti della città. Il ricorso sempre maggiore al lavoro da remoto, inoltre, potrà spingere le persone a reinsediarsi e andare ad abitare in zone meno antropizzate, lontane dal centro. Per le grandi città è questo un momento complesso: un modello di città che sembrava vincente, fatto di prossimità e densità, è oggi in conflitto con quanto avvenuto. Con lo smart working, il concetto di indifferenza localizzativa prende pienamente piede con vantaggi sul benessere generale, quindi può essere possibile che si vada a vivere in luoghi come la Valle Intelvi. Prevale il senso di identità, lo stare vicini al proprio territorio, la valorizzazione delle bellezze che abbiamo a portata di mano. E’ importante rigenerare il paesaggio, attrarre l’economia, come recentemente sottolineato in un convegno organizzato dall’Ordine degli Architetti. In Valle Intelvi ci sono tutte le condizioni per lo sviluppo di un turismo “dolce”, che tenga conto degli aspetti culturali e paesaggistici.
Alberi e case in Valle d’Intelvi, Rosella Romano Pierpaoli, 1959, olio su tela, cm. 70 x 53
Il castagno secolare di Casa del Lumello nel disegno di Giuseppe Pierpaoli, 1982
Valle Intelvi, a bridge between cultures and territories T
he architect Michele Pierpaoli, president of the Order of the Architects landscape planners and conservators of the province of Como, in his Casa del Lumello in Valle Intelvi, among past and mo-re recent memories and suggestions, speaks about the stay of his family in the valley, which started in 1968 when his parents Rosella and Giuseppe, both painters, decided to build the residence. Later a second residence has been added to the building. Valle Intelvi has a beautiful natural and landscape environment that connects Lake Como with Lake Lugano, with soft reliefs and flat areas, which are characterized by great architectural and historical elements. Moreover this valley was the place where exceptional architects, painters and artists were born, they were called magistri comacini intelvesi, which are remembered with the neighboring magistri campionesi e ticinesi. These artists, working continuously from the medieval time to the 17th-18th century, operated in many parts
of Europe: from Salzburg to Vienna, St.Petersburg, Ro-me. The valley left us some signs through these famous artists that can still be seen in the histori-cal hamlets, in the buildings, in the churches of the valley, with scagliola, stuccoes, paintings, of great originality and liveliness. Most recently the landscape has changed: some isolated and reco-gnizable areas merged and also the natural landscape has undergone of the modifications, it was afforested, while it used to be characterised by a greater presence of cliffs, meadows and countries that were recognised for the own specificity. all these different elements let Valle Intelvi be a place where pleasantness and quiet prevail, in between the two main urban areas: Como and Lugano. Here a strong value prevails, here there is the history of a culture that from our ancestors has arrived up to us. In Valle Intelvi today there are all the conditions for the development of a “slow" tourism, that takes into consideration the cultural and environmental aspects.
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TERRITORIO
Schignano
Sentiero delle Espressioni, camminare tra arte e natura
di Giusi Berri foto Text
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di Giusi Berri foto Maurizio Moro, Archivio Comune di Schignano
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Schignano il sorprendente Sentiero delle Espressioni si snoda nel bosco e propone di anno in anno sempre nuove figure, intagliate nel legno dagli artisti locali. Foreste, arte e turismo. Il Sentiero delle Espressioni nasce grazie a un progetto realizzato in collaborazione tra ERSAF (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste), il Comune di Schignano e gli artisti dell’Associazione M.A.SCH.E.R.A., celebri per le tradizionali maschere car-
nevalesche del “Carnevale di Schignano”. Il sentiero, inaugurato nel 2014, conduce il visitatore alla scoperta di sculture, intagliate nel legno, in un percorso che si snoda per circa 3 ore nella Foresta Regionale Valle Intelvi. Abili intagliatori locali hanno dato vita, con sgorbie e scalpelli, a forme d’arte sorprendenti: le cortecce e i tronchi degli alberi sono diventati espressioni di allegria, sorpresa, simboli di saggezza e paternità, volti intensi ed emozionanti.
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I mascherai di Schignano Nata nel 2010 a Schignano, l’Associazione M.A.SCH.E.R.A. (Mascherai Artisti Schignanesi ed Estimatori Ricercatori Associati) intende condividere la passione per l’intaglio delle maschere. Gli artisti si occupano di conservare e tramandare le tradizioni legate alla maschera e gli aspetti folcloristici dello storico carnevale di Schignano.
La particolarità di questo sentiero è che è sempre in evoluzione: di anno in anno gli artisti creano nuove immagini intagliate nel legno, così che il cammino dei visitatori si snoda tra arte e natura, in un percorso sempre rinnovato. Come spiega il Sindaco di Schignano, Ferruccio Rigola, nella prima edizione nel 2014, il tema era libero; sono state poi realizzate opere che hanno ripreso i temi dell’Expo (2015) per passare alle “espressioni” (2016), dedicate al "contrabbando romantico"; i miti e le leggende della montagna (2017) e il camminamento sulle orme della prima guerra mondiale (2018), tanto che il sentiero giunge proprio in prossimità delle trincee della grande guerra. Nel 2019 si è passati invece ad opere realizzate nel centro storico della frazione di Occagno. Il sentiero è di facile percorribilità e parte della località di Alpe Nava, prosegue in direzione della conca dell’Alpe Comana, dove si trova un piccolo lago (bolla), dei fabbricati rurali e un agriturismo e raggiunge la panoramica cima del Monte Comana, da cui si apre una spettacolare vista sul Lago di Como. Si prosegue poi nel bosco, seguendo il filo di cresta, in direzione del Roccolo del Messo, antica struttura per la cattura degli uccelli recuperata da ERSAF, e di Colma di Binate, lungo l’itinerario chiamato “La Conca di Schignano”, per poi raggiungere località Crocette e dirigersi verso la mulattiera alle falde del Sasso Gordona, dove ci sono sculture lignee ed è è possibile visitare le trincee della cosiddetta “Linea Cadorna”, sistema difensivo della Prima Guerra Mondiale. Dalle Crocette si può ridiscendere verso la frazione Posa lungo l’antica mulattiera. Qui si trovano le sculture più recenti, datate 2019, in frazione Occagno.
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The mask makers of Schignano Founded in 2010 in Schignano, the M.A.SCH.E.R.A. Association (Mask Makers of Schignano Artists and Associate Researchers Estimators) intends to share the passion for the carving of masks. The artists are responsible for preserving and handing down the traditions related to the mask and the folklore aspects of the historic carnival of Schignano.
"Sentiero delle Espressioni", walking between art and nature
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n Schignano the surprising Sentiero delle Espressioni (Path of the Expressions) develops in the wood and proposes year by year always new images engraved in the wood by the local artists. It was born thanks to the project developed by the local artists and thanks to a project carried out in collaboration with ERSAF (Regional body for the agricultural and wood services), the Municipality of Schignano and the artists of the Association M.A.SCH.E.R.A., famous for the traditional carnival masks of “Carnevale di Schignano”. Inaugurated in 2014, the path leads the visitor to the discovery of sculptures, engraved in the wood, in a run that stretches for about 3 hours in the Regional Wood Valle Intelvi. Able local engravers with gouges and chisels gave life to surprising shapes of art: the barks and the trunks of the trees became expressions of fun, surprise, symbols of wisdom and paternity, intense and moving faces. This path can be easily explored and it has a particularity: it is always in evolution. Year by year the artists create new images engraved in the wood, so that the way of the visitors develops between art and nature and it is always renewed. It starts in the resort of Alpe Nava and continue in direction of the basin of Alpe Comana, where there is also a bubble (little lake), rural buildings and farm holidays and it reaches the panoramic top of Monte Comana with a spectacular view on Lake Como. Then it continues in the wood, following the crest in direction of Roccolo del Messo, ancient structure to capture birds recovered by ERSAF, and from Colma di Binate, along the itinerary called “La Conca di Schignano” to reach the hamlet of Crocette and continues in direction of the mule track at the foot of Sasso Gordona where there are the wooden sculptures and it is possibile to visit the trenches of the so called “Linea Cadorna”, defensive system of the First World War. From Crocette it is possible to go back down in direction of the hamlet Posa along the ancient mule track. Here there are the most recent sculptures, dated back to 2019, in the hamlet of Occagno.
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“Boscultura” arte naturale “Boscultura” natural art
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La Foresta Regionale Valle Intelvi Di proprietà di Regione Lombardia, la Foresta Valle Intelvi occupa la parte superiore dell’anfiteatro naturale di Schignano, tra boschi, pascoli e panorami sul Lario. Fa parte di un importante patrimonio verde di oltre 23 mila ettari, costituito dalle 20 Foreste di Lombardia. Si estende per circa 82 ettari ed è suddivisa in tre grossi appezzamenti separati: Alpe Nava-Comana, Alpe Carolza e Alpe Bedolo.
The Regional Forest of Intelvi Valley The Forest of Intelvi Valley, part of the Lombardy Region, occupies the upper part of the natural amphitheatre of Schignano, among woods, pastures and views of Lake Como. It is part of an important green heritage of over 23 thousand hectares, made up of the 20 Forests of the Lombardy Region. It extends for about 82 hectares and is divided into three large separate plots: Alpe NavaComana, Alpe Carolza and Alpe Bedolo.
a manifestazione “Boscultura”, evento che si svolge nel paese di Schignano tra l’Alpe Comana e le pendici del Sasso Gordona, dal 2014 prevede un appuntamento annuale in cui l’evento clou è l’installazione di nuove opere lignee tematiche lungo un suggestivo e panoramico cammino: Il Sentiero delle Espressioni. Inaugurato 6 anni fa con le prime opere, è stato di anno in anno ampliato e impreziosito (si veda articolo). Durante le varie edizioni sono state inaugurate 69 sculture lignee e 4 rappresentazioni murali, che ancora oggi fanno bella mostra di sé e che impreziosiscono il “Sentiero delle Espressioni” dove è possibile camminare tra la natura. Nel 2019 Schignano ha inaugurato un nuovo format, per dare il giusto rilievo al paese: sculture e ritratti sono stati inseriti all’interno del centro storico della frazione di Occagno. “Boscultura” in questi anni ha regalato all’intera comunità vere opere d’arte e momenti di aggregazione, grazie al lavoro di tante persone. E’ una occasione per vivere e capire la storia di questa terre. Qui vive un percorso tutto da vedere e da scoprire, un luogo dove ascoltare i rumori del bosco e le storie delle sculture create dai maestri del legno che, mossi da una grande passione, hanno passato giornate intere per intagliare questa immagini d’arte naturale.
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he event "Boscultura", an appointment that takes place in the village of Schignano between the Alpe Comana and the slopes of Sasso Gordona, from 2014 provides an annual event in which the highlight is the installation of new thematic wooden works along a suggestive and panoramic path: Il Sentiero delle Espressioni. Inaugurated 6 years ago with the first works, it has been enlarged and enriched year after year (see article). During the different editions 69 wooden sculptures and 4 wall representations have been inaugurated, which still today make a beautiful show and embellish the "Sentiero delle Espressioni" where it is possible to walk among nature. In 2019 Schignano has inaugurated a new format, to give the right importance to the village: sculptures and portraits have been installed in the historical centre of the hamlet of Occagno. "Boscultura" in recent years has given the entire community real works of art and moments of aggregation, thanks to the work of many people. It is an opportunity to live and understand the history of this land. Here lives a path all to see and discover, a place where you can listen to the sounds of the forest and the stories of the sculptures created by the masters of wood that, moved by a great passion, have spent whole days to carve this images of natural art.
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Museo d’Arte Sacra di Scaria al via l’apertura 2020 di Giusi Berri foto Diocesi di Como
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al 19 luglio è possibile visitare il Museo d’Arte Sacra di Scaria. Inaugurazione della stagione 2020, il 18 luglio con la visita “Valle Intelvi andata e ritorno. Una visita ‘allargata’ alla chiesa di Santa Maria e al Museo d’Arte Sacra di Scaria". Genio e abilità tecnica. Gli artisti dell’area lariana, nei secoli, hanno portato nei centri italiani ed europei la loro maestria, tenendo sempre ben saldo il legame affettivo con la patria, inviando in dono opere a familiari e compaesani, lavorando per abbellire palazzi e chiese della terra d’origine. In un percorso virtuale di andata e ritorno, sulla via della bellezza, a luglio si avvia l’apertura 2020 del Museo d’Arte Sacra di Scaria, in Alta Valle Intelvi. E’ questa l’occasione per ripercorrere con l’immaginazione un viaggio tra passato e presente, grazie anche a una conferenza e una visita guidata alla Chiesa di Santa Maria e al Museo d’Arte Sacra, il 18 luglio. Guide d’eccezione Eugenia Bianchi e Giovanna Virgilio, referenti del sistema Museale della Diocesi di Como. Dalla Valle Intelvi numerosi architetti, scultori, pittori, stuccatori, partivano per la Mitteleuropa insieme alle loro maestranze, per trovare nuove opportunità professionali, portando con sé le proprie
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capacità artistiche. Il Museo d’Arte Sacra di Scaria è espressione di questo viaggiare. Le opere più belle sono frutto del genio dei cosiddetti Artisti dei Laghi, tra cui Ercole Ferrata, Diego Francesco e Carlo Innocenzo Carloni, originari della Valle, che nel Seicento e Settecento hanno esportato in Italia e in Europa abilità tecniche e mestiere, lasciando però anche nel paese d’origine preziosi documenti della loro arte. Un viaggio ideale proietta quindi i visitatori nel rococò internazionale della Mitteleuropa e nella stagione del barocco romano: il Museo espone, tra l’altro, tele, disegni e opere dei fratelli Carloni e le statuette da poco restaurate di Ercole Ferrata e della sua bottega. Tra le opere presenti nell’attigua Chiesa di Santa Maria, si ammirano le magnifiche decorazioni dei due fratelli, Diego Francesco, stuccatore, e Carlo Innocenzo, pittore. Il Museo d’Arte Sacra è stato creato nel 1966 per raccogliere e conservare testimonianze del patrimonio artistico della parrocchia di Scaria e di altri luoghi della Valle Intelvi. Fondato con decreto del vescovo di Como Felice Bonomini, deve la sua nascita all’intraprendenza di Fernando Cavadini, attento e illuminato studioso di storia e di arte locale. Dopo un prolungato periodo di chiusura, il Museo è stato riaperto nel 2015 con una sede espositiva
rinnovata, che valorizza al meglio la collezione originaria. In appositi spazi tematici si ammirano opere di particolare pregio, come la croce antelamica, gioiello dell’oreficeria lombarda del XII secolo, la croce astile riferibile a Francesco di Ser Gregorio da Gravedona e le statuette lignee di Ercole Ferrata. Nelle sale si ammirano anche gli affreschi staccati dalla adiacente chiesa di Santa Maria e dalla casa De Allio di Scaria, oltre a dipinti e disegni dei fratelli Carloni e all’apparato per le Quarantore detto “Paradisin”. Competano l’esposizione altre suppellettili liturgiche paramenti sei e settecenteschi di produzione lombarda. IL CAMMINO DEI PELLEGRINI Il Museo è punto di partenza per un itinerario alla scoperta di alcune delle più belle chiese della Valle Intelvi. In particolare, a Scaria (Alta Valle Intelvi) si trovano la Chiesa di Santa Maria, di origine medievale e oggetto del grande intervento settecentesco dei Carloni che la rende un grande esempio di rococò italiano, scrigno di stucchi e affreschi, e la Chiesa dei Santi Nazaro e Celso, ricca di suggestioni anche per la posizione paesaggistica.
IL MUSEO www.museoscaria.it Da domenica 19 luglio 2020 Orari di apertura: sabato 15:00-18:00, domenica: 10:30-12:00; 15:00-18:00. In altri giorni su prenotazione. Ingresso contingentato a 5 visitatori per volta. INFO E PRENOTAZIONI Don Remo Giorgetta remo.giorgetta@diocesicomo.it dremo.giorgetta@gmail.com Tel: 340 7118599; 333 8295410, 031 840241 ASSOCIAZIONE AMICI DEL MUSEO D’ARTE SACRA DI SCARIA www.associazioneamicimuseogmail.com
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Museo d'arte Sacra di Scaria ready to be opened in 2020 F
rom July 19 it is possible to visit the Museo d’Arte Sacra di Scaria (Alta Valle Intelvi). A conference and a visit guided of the Museum and to the Church of Santa Maria on July 18 inaugurate the opening 2020. Museo dell’Arte Sacra was created in 1966 to collect and preser ve testimonies of the artistic heritage of the parish church of Scaria and of other places of Valle Intelvi. Founded by the de- cree of the bishop of Como Felice Bonomini, it was born thanks to the resourcefulness of Fernando Ca-vadini, attentive and illuminated expert of histor y and local art. Af ter a prolonged closing period, the Mu-seum has been reopened in 2015 with a renewed expositive area, that gives value to the original collec-tion. In special thematic spa-
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ces you can admire important works of art, such as the cross of Antelami school, jewel of the Lombard jeweller y of the 12th centur y, the cross can be referred to Francesco di Ser Gregorio from Gravedona and the wooden little statues by Ercole Ferrata. In the rooms De Allio of Sca-ria you can also admire the frescoes removed from the adjacent church of Santa Maria and the house De Allio of Scaria, as well as paintings and drawings of the brothers Carloni and the apparatus of the Quarantore called “Paradisin“. In the exhibition there are also other liturgical hangings, dated back to the 16th and 17th centur y, of Lombard production. Through the centuries, the artists of the Como area brought their master y in the Italian and European
centres, always keeping the af fective connection with their homeland, sending gif ts to their relatives and fellow citizens and working to embellish palaces and churches of their homeland. THE WAY OF PILGRIMS The Museum is a starting point for an itinerary to discover the most beautiful churches of Valle Intelvi. Particularly, in Scaria (Alta Valle Intelvi) there are the Church of Santa Maria, of medieval origin characte-rized by a great intervention by the Carlonis in the 18th century, which makes it a great example of Ita-lian rococò, casket of stuccoes and frescoes, and the Church of Santi Nazaro e Celso, rich in sugge-stions also for its location.
IL MUSEO www.museoscaria.it From Sunday 19 July 2020 Opening time: Saturday 3.00pm-6.00pm, Sunday 10,30 am12.00 pm; 3.00 pm- 6.00pm. In other days only by appointment. 5 persons for each visit. INFO AND BOOKING Don Remo Giorgetta remo.giorgetta@diocesicomo.it dremo.giorgetta@gmail.com Tel: 340 7118599; 333 8295410, 031 840241 ASSOCIAZIONE AMICI DEL MUSEO D’ARTE SACRA DI SCARIA www.associazioneamicimuseogmail.com
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LA VIA FRANCIGENA RENANA Da Coira a Corte Sant’Andrea, guado francigeno del Po di Ambra Garancini foto Archivio Iubilantes
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Como, conosciamo tutti l’antica via Regina, ma non pensiamo mai che questo antico tracciato è, in realtà, solo un tratto di un più ampio e altrettanto (o forse ancora più) antico percorso transalpino, fra la pianura del Po e l’oltralpe germanico, lungo la via naturale della valle del Reno e del valico dello Spluga, documentato dall’archeologia e dalla cartografia romano-imperiale. Questa antica via delle Alpi centrali, che ha segnato il limes dell’espansione romana verso il nord e il fulcro del Sacro Romano Impero, ha collegato per secoli le città del Reno con i tracciati jacopei e con Milano, la pianura padana e, di fatto, Roma e per secoli fu percorsa anche da pellegrini jacopei e romei. Per questo, nel 2015 lo abbiamo chiamato Via Francigena Renana. La Via Francigena passa quindi da Como e da Milano. Transitante per lo Spluga e con punti tappa nodali Coira, Chiavenna, Como, Milano e Piacenza, è realmente un perfetto continuum “francigeno” (proveniente dalle terre franco-germaniche). La valle del Reno e la Valle del Po sono certamente i paesaggi culturali che portano a pieno titolo questo cammino nel cuore della identità culturale europea. La via Francigena, dunque, attraverso lo Spluga e la riva ovest lariana, passa da Como e da Milano. La Via Francigena Renana è un cammino di circa 300 chilometri da Coira (Grigioni - CH) (Jakobsweg – Via Jakobi tedesca) capitale dell’antica Rezia, a Corte Sant’Andrea – antichissimo Guado del Po (Via Francigena). Per la prima volta connette in un unico grande asse viario nord-sud alcune delle più importanti vie storiche della Lombardia: Cammini della Regina (Via Spluga, Via Francisca, Via Regina), Cammino
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di San Pietro, Cammino dei Monaci. E costituisce un continuum viario che, attraverso l’antichissimo valico dello Spluga, si snoda, a nord delle Alpi, lungo la valle del Reno Posteriore (Hinterrhein), e a sud lungo le confluenze sul Lario e sul Po (Mera, Adda, Seveso, Vettabbia, Lambro) attraverso Chiavenna, Como e Milano. Fu, certo, via imperiale di Roma e del Sacro Romano Impero; ma fu anche via di diffusione del cristianesimo (l’Isola Comacina sul Lario e la Diocesi di Coira, la prima dell’area retica) ma anche via del romanico e dei “maestri comacini”, via di pensatori e riformatori (Lutero, Erasmo da Rotterdam), scrittori e poeti (Huygens, Goethe, Andersen, Browning, Conan Doyle ...), pittori del “sublime” romantico (Turner..), viaggiatori del “grand tour”.. Insomma la via Francigena Renana è uno dei più antichi percorsi di scambio storico, commerciale e culturale tra l’Italia e l’area transalpina, ma anche un viaggio di storia e natura, spiritualità e meditazione, e di riscoperta sostenibile del territorio lombardo. Con un valore aggiunto: ritrovare, a piedi, il fascino del cuore delle Alpi, del lago di Como e della Brianza, raggiungere a piedi e attraversare il cuore segreto di Milano, un tempo capitale imperiale, ritrovare la rete delle grandi abbazie del sud Milano, e le antiche vie della pianura fino ad arrivare al Po. E scoprire che così facendo si uniscono il Cammino di Santiago e la Via Francigena “ufficiale” secondo l’itinerario compiuto nel sec. X da Sigeric, arcivescovo di Canterbury, di ritorno da Roma e che proprio a Corte Sant’Andrea aveva guadato il Po. Per questo, logo generale del cammino è il pellegrino iacopeo, ma con i colori della pace, per un cammino di pace.
INFO Iubilantes ODV, Via G. Ferrari 2, 22100 Como iubilantes@iubilantes.it www.iubilantes.it
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n Como, we all know the ancient Via Regina, but we never think that this ancient path is, in reality, only a portion of a wider and equally (or perhaps even more) ancient transalpine path, between the Po Valley and the Germanic transalpine route, along the natural route of the Rhine Valley and the Spluga Pass, documented by archaeology and RomanImperial cartography. This ancient path of the Central Alps, which marked the boundaries of the Roman expansion towards the north and the heart of the Holy Roman Empire, connected for centuries the Rhine cities with the Jacopei Trails and Milan, the Po Valley and, in fact, Rome, and for centuries it was also travelled by Jacopei and Roman pilgrims. For this reason, in 2015 we called it Via Francigena Renana, the Via Francigena then passes through Como and Milan. Passing through the Spluga and with nodal stage points Chur, Chiavenna, Como, Milan and Piacenza, it is really a perfect "francigeno" continuum (coming from the French-Germanic regions). The Rhine Valley and the Po Valley are certainly the cultural landscapes that bring this journey into the heart of European cultural identity. The Via Francigena, therefore, through the Spluga and the west bank of Lake Como and Milan. The Via Francigena Renana is a walk of about 300 kilometres from Chur (Grisons - CH) (Jakobsweg - German Via Jakobi) capital of ancient Rhaetia, to Corte Sant'Andrea - ancient Guado del Po (Via Francigena). For the first time it connects some of the most important historical roads of Lombardy in a single large north-south road axis: Cammini della Regina (Via Spluga, Via Francisca, Via Regina), Camino di San Pietro, Cammino dei Monaci.
It is a road continuum which, through the ancient Spluga pass, winds north of the Alps along the valley of the Reno Posteriore (Hinterrhein), and south along the confluences of the Lario and the Po (Mera, Adda, Seveso, Vettabbia, Lambro) through Chiavenna, Como and Milan. It was, of course, the imperial route of Rome and the Holy Roman Empire; but it was also the route of diffusion of Christianity (the Comacina Island on the Lario and the Diocese of Chur, the first of the Rhaetian area) but also the route of the Romanesque and the " maestri comacini", the route of thinkers and reformers (Luther, Erasmus of Rotterdam), writers and poets (Huygens, Goethe, Andersen, Browning, Conan Doyle . ...), painters of the " sublime “ romantic period (Turner..), travelers of the " grand tour "... In short, the Via Francigena Renana is one of the oldest routes of historical, commercial and cultural exchange between Italy and the transalpine area, but also a journey of history and nature, spirituality and meditation, and sustainable rediscovery of the Lombard territory. With an added value: to rediscover, on foot, the charm of the heart of the Alps, Lake Como and Brianza, to reach and cross the secret heart of Milan, once the imperial capital, to rediscover the network of the great abbeys of southern Milan, and the ancient streets of the plain up to the Po. And discover that by doing so, the Way of St. James and the "official" Via Francigena are joined according to the itinerary made in the 10th century by Sigeric, Archbishop of Canterbury, returning from Rome and who had forded the Po at the Court of St. Andrew. For this reason, the general logo of the path is the Iacopean pilgrim, but with the colours of peace.
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EVENTI
Villa d’Este Style 2020 Stile inimitabile di Marina Moretti foto Archivio Villa d'Este
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l sogno di tornare ad assaporare il gusto delle cose belle: con queste premesse, sabato 27 giugno, l’Hotel Villa d’Este ha organizzato nei minimi dettagli Villa d’Este Style 2020, un raduno davvero unico nel suo genere. La nona edizione della manifestazione consacrata a un modello di autovettura, raro e leggendario, l’Alfa Romeo 6C 2500 SS Coupé Villa d’Este, ha simbolicamente dato il via alla nuova stagione di appuntamenti per gli appassionati dei motori d’epoca. Villa d’Este Style celebra la passione per una macchina iconica, che negli anni Cinquanta affascinò tutti grazie ad uno stile incomparabile. Dopo una lunga e attenta ricerca, nel 2012 l’Hotel Villa d’Este decise di acquistare uno dei pochi esemplari ancora esistenti di un'Alfa Romeo "Coupé Villa d'Este" e la riportò “a casa”, in quel luogo in cui il modello originale fece il suo debutto e vinse un importante riconoscimento al Concorso di Eleganza del 1949, grazie a uno stile – realizzato dalla Carrozzeria Touring – che ha se-
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gnato una nuova era ed è divenuto poi cifra stilistica del design automobilistico italiano. “La Alfa Romeo Villa d’Este fu una coraggiosa creazione di Carlo Felice Bianchi Anderloni. Nel 1949 questa automobile, coniugando il migliore spirito tecnologico degli anni ’30 con uno stile innovativo, contribuì a lasciare idealmente alle spalle il difficile decennio ’40 e a mettere in moto lo sviluppo dell’ltalian Style”, afferma Marco Makaus, Project Manager dell’iniziativa Villa d’Este Style e del registro Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d’Este. “Allo stesso modo, con questo primo incontro automobilistico si vuole dare un forte segnale e un contributo alla ripresa delle attività e dell’energia creativa che caratterizza la Lombardia e l’Italia stessa”. I protagonisti dell’edizione 2020 sono stati sei esemplari di Alfa Romeo 6C 2500 SS Coupé Villa d’Este, di cui tre bordeaux, uno blu, uno nero, oltre all’inconfondibile grigio metallizzato di proprietà dell’Hotel Villa d’Este. Accanto a questi capolavori, sono state esposte delle automobili
con una certa affinità elettiva, rigorosamente Alfa Romeo 6C 2500: due Coupé di Touring, due Cabriolet e una berlina speciale di Pinin Farina, e infine una Freccia d’Oro e una GT SS carrozzate dall’Alfa Romeo. “Siamo orgogliosi di aver assistito a un’edizione di successo, in cui la passione per le auto si è unita perfettamente all’atmosfera inconfondibile che si respira qui, dando vita ad una esperienza eccezionale che celebra l’essenza stessa di Villa d’Este. Abbiamo voluto dare un messaggio di continuità e coraggio e celebrare una giornata all’insegna dell’eccellenza ci sembra di buon auspicio per questa stagione 2020”, dichiara il Dottor Giuseppe Fontana, Presidente del Gruppo Villa d’Este. Il Signor Danilo Zucchetti, Direttore Generale del Gruppo Villa d’Este, aggiunge: “Questo appuntamento racconta una parte importante della nostra storia e desideriamo che la tradizione continui: la relazione speciale tra un hotel iconico come Villa d’Este e un’auto unica dal design senza tempo, due esempi di stile inimitabile”.
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Villa d’Este Style 2020 Inimitable Style
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he dream of enjoying again the beautiful things: with these preambles, on Saturday June 27, the Hotel Villa d’Este organised in details Villa d’Este Style 2020, a unique reunion. The 9th edition of the event dedicated to a rare and legendary car model, Alfa Romeo 6C 2500 SS Coupé Villa d’Este, symbolically represented the beginning of the new season of appointments for the impassioned of vintage motors. Villa d’Este Style celebrates the passion for an iconic car, which in the fifties fascinated all thanks to its incomparable style. After a long and attentive research, in 2012 the Hotel Villa d’ Este decided to buy one of the still existing models of Alfa Romeo "Coupe Villa d’Este" and brought back it “at
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home”, in that place in which the original model did his debut and won an important recognition to Concorso d’Eleganza 1949, thanks to a style - made by Carrozzeria Touring - that marked the new era and became then the symbol of the Italian motor design. “Alfa Romeo Villa d' Este was a courageous creation of Carlo Felice Bianchi Anderloni. In 1949 this car, combining the best technological spirit of the ‘30s with an innovative style, helped to ideally leave the difficult decade of the ’40 and to put in motion the development of the ltalian Style”, says Marco Makaus, Project Manager of the initiative Villa d’Este Style and of the register Alpha Romeo 6C 2500 SS Villa d’Este.“In the same way, with this
first motor meeting, the aim is to give a strong signal and a contribution to the recovery of the activities and of the creative energy that characterises the Lombardy Region and Italy itself”. The protagonists of the edition 2020 were six models of Alfa Romeo 6C 2500 SS Coupe Villa d’Este, of which three claret, one blue, one black, as well as the unmistakable metallized grey property of Hotel Villa d'Este. Next to these masterpieces, they exhibited cars with some elective affinities, rigorously Alfa Romeo 6C 2500: two Coupé of Touring, two Cabriolet and a special sedan by Pinin Farina, and then a Freccia d’Oro and a GT SS with bodywork by Alfa Romeo. “ We are proud of having had a successful edition, in
which the passion for cars was perfectly combined with the unmistakable atmosphere that is breathed here, giving life to an exceptional experience that celebrates the essence of Villa d’Este. We wanted to give a message of continuity and courage and to celebrate a day in the name of the excellence it seems to be a good auspice for this season 2020”, declares Giuseppe Fontana, President of the Group Villa d’Este. Danilo Zucchetti, General Director of the Group Villa d’Este, adds: "This appointment tells an important part of our history and we want that the tradition continues: the special relation between an iconic hotel as Villa d’Este and a unique timeless design car, two examples of inimitable style”.
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Alla scoperta della nuova Villa La Massa V
illa La Massa è un'oasi di pace situata sulle rive dell'Arno, a soli 8 km dal centro di Firenze. L'Hotel cinque stelle, appartenente a Villa d'Este Hotels dal 1998, dopo la soft opening del 1 luglio aprirà interamente il 29 luglio con grandi novità: il nuovo bistrot L'Oliveto, ricavato nell'antico fienile appena ristrutturato, che offre una cucina tipicamente toscana con prodotti a KM0 e si affaccia sulla nuova piscina riscaldata, immersa nel parco dell'hotel e circondata da ulivi e dalle colline fiorentine. Altro fiore all'occhiello sono le nuove "residenze private di Villa La Massa", tre appartamenti completi di cucina situati nella Villa Hombert, un casale risalente al 1700 completamente rinnovato e situato all'interno della proprietà. Gli ospiti potranno dunque scegliere se pernottare in hotel, in uno dei tre nuovi appartamenti oppure prenotare in esclusiva una delle ville private che Villa La Massa mette a disposizione per soggiorni davvero esclusivi ed intimi, particolarmente adatti per famiglie e gruppi di amici: il Villino con le sue sette camere, che comprendono anche la Parco Suite e l'Arno Suite, e la Casa Colonica con le sue quattro suite, la cucina attrezzata e il delizioso cortile interno dove potersi rilassare. villalamassa.com
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Discovering the new Villa La Massa
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illa La Massa is an oasis of peace located on the banks of the Arno river, only 8 km away from the centre of Florence. The fivestar hotel, which has belonged to Villa d'Este Hotels since 1998, after the soft opening on July 1st will totally open on July 29th with great news: the new bistrot L'Oliveto, housed in the old barn just renovated, which offers a typical Tuscan cuisine with KM0 products and overlooks the new heated swimming pool, immersed in the hotel park and surrounded by olive trees and Florentine hills. Another highlight are the new "private residences of Villa La Massa", three apartments complete with kitchen located in Villa Hombert, a farmhouse dating back to the 18th century completely renewed and located within the property. Guests can therefore choose whether to stay in a hotel, in one of the three new apartments or book one of the private villas that Villa La Massa offers for truly exclusive and intimate stays, particularly suitable for families and groups of friends: the Villino with its seven rooms, which also include the Parco Suite and the Arno Suite, and the Casa Colonica with its four suites, the fully equipped kitchen and the delightful inner courtyard where you can relax. villalamassa.com
NEWS
Cashless revolution: Lorenzo Tavazzi, Partner Scenari e Intelligence e Responsabile della Community Cashless Society ph. The European House - Ambrosetti Lorenzo Tavazzi, Partner Scenari e Intelligence and Head of Community Cashless Society
nel futuro sempre più pagamenti elettronici (e digitali)
di Antonietta Donia
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eno contanti, più pagamenti elettronici e digitali. Il ruolo della cashless (and digital) society durante e dopo la crisi è stato il tema al centro dei lavori della Community Cashless Society, piattaforma attivata da The European House - Ambrosetti nel 2015 per la diffusione dei pagamenti elettronici in Italia, e che ad aprile ha presentato il Rapporto 2020. Ma quali sono i progressi compiuti dall’Italia in questo settore e cosa rimane ancora da fare? Innovazione e tecnologia si rivelano due aspetti fondamentali: i pagamenti elettronici e digitali diventano una risorsa essenziale per l’accesso a tutti i canali di acquisto di beni e servizi. Questo è ancora più attuale se si pensa alla crisi legata all’emergenza Covid-19. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Tavazzi, Partner Scenari e Intelligence di The European House - Ambrosetti e Responsabile della Community Cashless Society. Dottor Tavazzi, qual è il ruolo della piattaforma Community Cashless Society nella diffusione della conoscenza di questi strumenti? La Community Cashless Society è nata in risposta alla situazione di forte dipendenza dell’Italia dal contante e per colmare il gap rispetto alle economie più sviluppate: secondo le nostre analisi, oggi l’Italia è tra le 30 peggiori economie al mondo per cash in-
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tensity (intesa come incidenza del contante in circolazione sul PIL nazionale) e in sestultima posizione tra i Paesi europei per livello di sviluppo della cashless society. Questa piattaforma permanente di confronto sui pagamenti elettronici, fondata e gestita da The European House - Ambrosetti, promuove il dialogo e le relazioni tra l’industria dei pagamenti, la comunità imprenditoriale e quella istituzionale, ed elabora analisi e proposte a supporto della cashless society come opportunità di crescita e di modernizzazione per l’Italia. Giunta oggi alla sua sesta edizione, la Community coinvolge i principali operatori dell’industria dei pagamenti e le Istituzioni di riferimento (a partire da Ministero dell’Economia e delle Finanze, Banca d’Italia, Agid, PagoPA ed Agenzia delle Entrate), ha approfondito 43 best practice internazionali ed elaborato appositi indicatori per il monitoraggio della cashless society nel mondo, in Europa e in Italia, oltre a misurare l’evoluzione della filiera dei pagamenti elettronici in Italia: un settore allargato che coinvolge più di 1.600 imprese e 21.800 occupati e genera un fatturato di 12 miliardi di Euro. Le analisi e le proposte d’azione elaborate della Community per una società sempre più digitalizzata e meno dipendente dal contante sono riassunte ogni anno in un rapporto finale, veicolate sui media tradizionali e sui canali
social attraverso la campagna di comunicazione nazionale #CashlessRevolution, e discusse con gli operatori e le Istituzioni del settore in una Tavola Rotonda di alto livello. Il Governo Italiano nel 2020 ha dettagliato un insieme di misure per sostenere la crescita dei pagamenti con modalità cashless, il cosiddetto Piano “Italia cashless”. Quali sono le proposte e le misure proposte in questi anni dalla Community per concretizzare la “Rivoluzione Cashless” del Paese e come sono state recepite? La Community ha formulato una visione e delle linee guida operative per una strategia Paese pro cashless society. Grazie al dialogo continuo con le Istituzioni e l’industry e al loro coinvolgimento nelle attività della Community, e traendo ispirazione dal monitoraggio delle migliori esperienze internazionali, ogni anno elaboriamo proposte concrete che possano consentire all’Italia un “salto di qualità” verso la completa realizzazione della transizione cashless. È per noi motivo di orgoglio che il Piano “Italia Cashless” del Governo Italiano abbia ripreso le azioni chiave raccomandate dalla Community in questi ultimi anni: dal credito d’imposta sulle transazioni cashless per esercenti e professionisti alla riduzione del limite all’uso del contante, dalla previsione di un bonus
esercenti e consumatori; allo stesso tempo, sono cresciuti gli acquisti online non solo sulle piattaforme online (fino a +187% anno su anno nella seconda metà aprile 2020) ma anche presso i negozi fisici che si sono “aperti” al canale digitale. Nei prossimi mesi si potrà comprendere quanto questi cambiamenti diventeranno strutturali. Quali ostacoli incontrano i cittadini nell’utilizzo dei pagamenti cashless e come è possibile superarli? Anche se la crisi ha superato alcune resistenze di base, i costi percepiti per l’utilizzo dei pagamenti elettronici, il timore di frodi e le frequenti difficoltà di accettazione sono gli ostacoli principali alla diffusione dei pagamenti elettronici in Italia. L’indagine condotta da The European House - Ambrosetti rivela che 1 italiano su 3 dichiara di aver ricevuto uno o più rifiuti di accettazione della carta nell’ultimo anno. Le misure introdotte di recente o in fase di prossimo lancio da parte del Governo a favore di consumatori ed esercenti, insieme all’impegno del settore privato su trasparenza e semplificazione delle informazioni sui costi effettivi associati al contante e alle operazioni con mezzi elettronici, contribuiranno ad aumentare l’utilizzo di carte e di transazioni online. La stessa crescita della piattaforma PagoPA per i pagamenti verso il settore pubblico dimostra come alcuni vincoli di natura “culturale” dei cittadini stiano progressivamente venendo meno. La Community Cashless Society ha già attuato dei progetti pilota per promuovere e incrementare i pagamenti elettronici tra i cittadini? Sin dal suo avvio, la Community trova uno dei suoi punti di forza nel dialogo con le Amministrazioni locali per favorire una maggiore diffusione dei pagamenti elettronici su base territoriale: negli anni The European House - Ambrosetti ha promosso e gestito diversi progetti pilota che hanno favorito il confronto e la collaborazione tra le Istituzioni pubbliche e gli operatori del sistema
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("cashback") per gli acquisti fatti con carte di pagamento alla detraibilità delle spese dalla dichiarazione dei redditi condizionata al pagamento con strumenti tracciabili. Senza dimenticare anche misure più “soft” come il lancio della "lotteria degli scontrini" e l’incremento del valore dei buoni pasto elettronici, per incentivare consumatori e lavoratori ad un maggiore uso dei pagamenti elettronici. Si tratta di misure in grado di incidere sulle abitudini di consumatori ed esercenti, con benefici in termini di contrasto al sommerso, di maggiore trasparenza ed apertura alla digitalizzazione del Paese. Anche le proposte del recente “Piano Colao” hanno ripreso quanto auspicato da anni dalla Community. Nel complesso, si registra una predisposizione molto positiva da parte delle Istituzioni nazionali per porre le basi per una reale “cashless revolution” nel Paese. Gli italiani hanno una attitudine positiva verso i pagamenti elettronici? Ci sono i margini per generare un incremento nella transizione cashless nel nostro Paese? La survey realizzata da The European House - Ambrosetti a gennaio 2020 presso la popolazione italiana indica che in Italia, già prima dell’inizio del lockdown, i cittadini mostravano una maggiore predisposizione verso gli strumenti di pagamenti elettronici rispetto all’effettivo utilizzo: il 60% degli intervistati indicava gli strumenti cashless come modalità di pagamento preferita anche se, nella realtà, solo il 13% del volume delle transazioni avviene con mezzi alternativi al contante. Inoltre, gli italiani percepiscono i pagamenti elettronici come uno strumento di pagamento veloce (55% delle risposte), mentre molti tendono ad usare il contante per abitudine e prassi. Sin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria, i pagamenti elettronici hanno offerto un contributo alla resilienza del Paese: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto nelle carte di pagamento lo strumento più sicuro per la salute ed INAIL e ISS hanno raccomandato comportamenti cashless da parte di
locale, per promuovere sperimentazioni e innovazioni in chiave cashless. Il programma “Cashless Florence”, lanciato nel 2016, si è posto la visione di “rendere Firenze la prima città cashless-friendly d’Italia e garantire a cittadini e turisti una eccellente cashless experience a 360 gradi” e ha ingaggiato oltre 90 rappresentanti del territorio (Comune, aziende locali, operatori del commercio, ecc.) in riunioni operative, seminari pubblici e incontri one-to-one. La sperimentazione con Firenze ha portato nell’estate 2019 alla implementazione di tecnologie contactless nel sistema del Trasporto Pubblico Locale metropolitano, anche grazie alle linee guida operative sui pagamenti cashless nel TPL elaborate dalla Community e alla messa a punto di un “transit model” basato su modalità open. I benefici legati all’utilizzo della piattaforma PagoPA sono stati al centro della collaborazione con il Comune di Milano, prima città in Italia ad attivare su PagoPA la riscossione della tassa sui rifiuti, la TARI. Secondo le nostre stime, sulla base dei vantaggi della dematerializzazione del pagamento per P.A., imprese e cittadini, l’estensione di questa best practice come modello di riscossione dei tributi, permetterebbe all’Italia di risparmiare circa 350 milioni di Euro all’anno solo considerando TARI e multe. Infine, dal 2019 il programma della Community si è esteso a Roma Capitale con l’obiettivo di attivare meccanismi di premialità per i cittadini che adottano comportamenti virtuosi, tra cui l’effettuazione di pagamenti tramite strumenti cashless attraverso un Tavolo di Lavoro multi-stakeholder tra Comune di Roma e le aziende della Community. Infine, la Community ha costituito un “Osservatorio sulle buone pratiche cashless in Italia”, che monitora nel continuo su scala nazionale le policy attuate dalle Amministrazioni locali a sostegno dei pagamenti con mezzi alternativi al contante (ad esempio, con l’attivazione di servizi abilitati su pagoPA): ad oggi, abbiamo individuato oltre 60 best practice italiane e il numero è in continua crescita.
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Cashless revolution C
ashless revolution: more and more electronic (and digital) payments in the future Interview with Lorenzo Tavazzi, Partner Scenarios and Intelligence of The European House - Ambrosetti and Head of the Community Cashless Society. The role of cashless (and digital) society during and after the crisis was the topic at the centre of works of the Community Cashless Society, a platform activated by The European House-Ambrosetti in 2015 for the widespread use of electronic payments in Italy, and which presented the 2020 Report in April. As Lorenzo Tavazzi explains, the Community Cashless Society was created in response to Italy's strong dependence on cash and to bridge the gap with more developed economies. Today Italy is among the 30 worst economies in the world in terms of cash intensity and in sixth last position among the European countries for level of development of the Cashless Society. This permanent platform for comparison on electronic payments, founded and managed by The European House - Ambrosetti, promotes dialogue and relationships between the payment industry, the business community and the institutional community, and develops analysis and proposals to support the cashless society as an opportunity for growth and modernization for Italy. Now in its sixth edition, the Community involves today the main operators of the payments industry and the institutions of reference (starting from the Ministry of Economy and Finance, Bank of Italy, Agid, PagoPA and Agenzia delle Entrate), has studied 43 international best practices and developed specific indicators for the monitoring of the cashless society in the world, in Europe and in Italy, as well as measuring the evolution of the electronic payments chain in Italy. The analyses and pro-
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posals for action elaborated by the Community for an increasingly digitalized and less cash dependent society are summarized every year in a final report, conveyed on traditional media and social channels through the national communication campaign #CashlessRevolution, and discussed with operators and institutions in the sector in a high-level Round Table. The Community has formulated a vision and operational guidelines for a pro-cashless country strategy. Thanks to the continuous dialogue with the Institutions and the industry, every year concrete proposals are elaborated in favour of the complete realization of the cashless transition. The "Italia Cashless" Plan of the Italian Government has taken over the key actions recommended by the Community in recent years: from the tax credit on cashless transactions for merchants and professionals to the reduction of the limit on the use of cash, from the provision of a bonus ("cashback") for purchases made with payment cards to the deductibility of expenses from the tax return conditional on payment with traceable instruments. These measures are able to affect the habits of consumers and merchants, with benefits in terms of contrast to the underground, greater transparency and openness to digitization of the country. Also the proposals of the recent "Piano Colao" have taken up what the Community has been hoping for for years. According to a survey carried out by The European House - Ambrosetti in January 2020 in Italy, even before the beginning of the lockdown, citizens showed a greater inclination towards electronic payment instruments than their actual use. Since the early stages of the health emergency, electronic payments have contributed to the resilience of the country: the World Health Organization has recognized payment cards
as the safest tool for health and INAIL and ISS have recommended cashless behaviour by merchants and consumers; at the same time, online purchases have grown not only on online platforms (up to +187% year on year in the second half of April 2020) but also in physical stores that have "opened" to the digital channel. In the coming months it will be possible to understand how structural these changes will become. From its very beginning, the Community has found one of its strengths in the dialogue with local administrations in order to promote a larger diffusion of electronic payments on a territorial basis; in fact, over the years The European HouseAmbrosetti has promoted and managed several pilot projects. The "Cashless Florence" programme, launched in 2016, aimed at "making Florence the first cashless-friendly city in Italy and guaranteeing citizens and tourists an excellent all round cashless experience". The experimentation with Florence led in summer 2019 to the implementation of contactless technologies in the metropolitan Local Public Transport system. The benefits linked to the use of the PagoPA platform were at the heart of the collaboration with the City of Milan, the first city in Italy to activate the PagoPA waste tax collection, the TARI. Finally, since 2019 the Community programme has been extended to Roma Capitale to activate reward mechanisms for citizens who adopt virtuous behaviour, including the adoption of cashless payments, through a multistakeholder Working Table between the Municipality of Rome and Community companies. The Community has also set up an "Observatory on good cashless practices in Italy", which monitors on a national scale the policies implemented by local governments to support payments by alternative means to cash.
ANNIVERSARIO
Regione Lombardia 50 ANNI DI TRAGUARDI di R. C. foto Archivio Regione Lombardia
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nniversario importante quello raggiunto da Regione Lombardia, celebrato lo scorso 7 luglio in Aula Consigliare alla presenza del primo presidente Piero Bassetti, dell’attuale Attilio Fontana e del presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Fermi. All’inizio della cerimonia un minuto di raccoglimento in onore delle vittime lombarde del Covid-19, con il trombettiere della Fanfara del Comando del III° Reggimento Lombardia dell’Arma dei Carabinieri che ha suonato il silenzio. Presidente Fermi quali sono stati gli elementi costitutivi di Regione Lombardia? Regione Lombardia non sarebbe la prima regione d'Italia se non avesse potuto disporre di elementi costitutivi di prim'ordine. In primo luogo, gli stessi cittadini lombardi, che vantano non da oggi un ethos che mette al centro laboriosità, saper fare, spirito di intrapresa, pragmatismo e solidarietà. I lombardi sono aperti al mondo, magari asciutti nelle parole, ma accoglienti nei fatti. Una società che in questi cinquant’anni ha trasmesso i suoi modi e i suoi valori a milioni di persone giunte dal resto d’Italia o dal mondo intero. Dunque, io credo si debba innanzitutto dire
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oggi: grazie lombardi! Poi vi sono i territori. Alla straordinaria forza di Milano in mezzo secolo ha fatto da contrappunto l'apporto dei diversi territori, che hanno saputo sviluppare vocazioni originarie, come l'agricoltura, o economie all'avanguardia, che primeggiano nel mondo globale. Le nostre province, così diverse ma tutte lombarde per inclinazione etica, rappresentano un esempio straordinario di intelligenze e talenti. Con Brescia e Bergamo, ricordiamolo, appena confermate capitali italiane per la cultura 2023. Grazie dunque ai territori, alle Province e soprattutto ai 1500 Comuni e ai Sindaci che li rappresentano!”. Quali quelli di oggi? Oggi non mancano però segnali di preoccupante decadenza in molti ambiti della società. Così credo che dalle Regioni e dai Territori mai come ora ci sia bisogno che le menti migliori si facciano avanti, sappiano mettersi a disposizione. La nuova rinascita italiana non può che passare da qui, da una rinnovata partecipazione alla vita pubblica, da un rinnovato impegno per la collettività, da un rinnovato sacrificio per la costruzione di qualcosa di più grande. La sfida oggi è quella di integrare la dimen-
sione globale che caratterizza tutta la nostra regione con la dimensione locale, che ne costituisce l’essenza. Sono prospettive di profondo valore, che segnalano che la strada di una maggiore autonomia regionale punta dritto verso il futuro e non è una mera rivendicazione localistica. Nell’immediato l'autonomia va interpretata come autonomia delle competenze, stabilendo responsabilità certe e identificabili. Un passo avanti enorme, in linea con il pensiero dei costituenti e di questi primi cinquant’anni, che andrebbe nella direzione di sburocratizzare e snellire i rapporti coi cittadini, le imprese e le associazioni. Credo che l'agenda politica di questa legislatura, ancora di più dopo la crisi economica innescata da questa pandemia e davanti alla necessità di ripartire, debba essere ancora, e ancora più convintamente, questa. Un regionalismo rafforzato è una grande opportunità per tutto il Paese, per renderlo più efficiente e moderno. Questa è l'eredità che i primi cinquanta anni di Regione Lombardia ci consegnano, ed è per me anche la vera sfida per il prossimo compleanno: se immagino la Regione fra 50 anni io la immagino così, con maggiori competenze e autonomie”.
50 years of achievements I
t was an important anniversary for the Lombardy Region, celebrated on July 7 in the Aula Consigliare at the presence of the first president Piero Bassetti, the current president Attilio Fontana and the president of the Regional Council, Alessandro Fermi. At the beginning of the ceremony a minute of silence in honour of the Lombard victims of the Covid-19, with the trumpeter of the Fanfare of the Command of the 3rd Lombardy Regiment of the Arma dei Carabinieri who played the silence. President Fermi what were the constitutive elements of the Lombardy Region? The Lombardy Region would not be the first region of Italy if it did not have first-class constituent elements. First of all, the Lombard citizens themselves, who do not boast of an ethics that is based on dedication, know-how, spirit of enterprise, pragmatism and charity. The people of Lombardy are open to the world, perhaps of few words, but welcoming in deeds. A society that in these fifty years has transmitted its ways and values to millions of people from the rest of Italy or the whole world. So, I think that today we should first of all say: thank
you Lombardy! Then there are the territories. The extraordinary strength of Milan in half a century has been counterbalanced by the contribution of the different territories, which have been able to develop original vocations, such as agriculture, or advanced economies, which lead the global world. Our provinces, so different but all of them belonging to Lombardy for ethical inclination, represent an extraordinary example of genius and talent. With Brescia and Bergamo, we should mention it, just confirmed as Italian capitals for culture 2023. Thanks therefore to the territories, the Provinces and above all the 1500 Municipalities and Mayors that represent them!�. Which ones today? Today, however, there are signs of worrying decay in many areas of society. So I believe that never before the best minds of the Regions and Territories have to come forward, to make themselves available. The new Italian rebirth can only pass from here, from a renewed participation in public life, from a renewed commitment to the community, from a renewed sacrifice for the construction of something greater. The challenge today is to integrate the global dimension
that characterizes our entire region with the local dimension, which is its essence. These are perspectives of deep value, which indicate that the road to greater regional autonomy points straight to the future and is not a mere local claim. In the immediate future, autonomy must be interpreted as autonomy of competences, establishing certain and identifiable responsibilities. An enormous step forward, in line with the thinking of the constituents and of these first fifty years, which would go in the direction of unburdening and streamlining relations with citizens, businesses and associations. I believe that the political agenda of this parliamentary term, even more so after the economic crisis triggered by this pandemic and in the face of the need to restart, must still be, and even more convincingly, this one. A strengthened regionalism is a great opportunity for the whole country, to make it more efficient and modern. This is the legacy that the first fifty years of the Lombardy Region have handed down to us, and it is also the real challenge for me for the next birthday: if I imagine the Region in 50 years I imagine it like this, with greater competence and autonomy".
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TERRITORIO
Fondazione Minoprio:
eccellenza verde nel territorio comasco di Elisa Rossetti foto Archivio Fondazione Minoprio
L’
Italia è uno scrigno di tesori, ma esistono luoghi meno conosciuti, suggestivi e poetici che rendono il nostro Paese ancora un territorio tutto da scoprire. La Fondazione Minoprio, nel cuore della Lombardia, a pochi chilometri da Como, è una realtà interessante per la sua struttura formativa e didattica, stimolante per l’attività produttiva che vi si svolge e affascinante per le sue bellezze naturali e architettoniche. Il complesso su cui sorge la Fondazione è una tenuta di 60 ettari costituita da un parco storico, agricolo e naturalistico di proprietà di Regione Lombardia. Il cuore della struttura è Villa Raimondi, realizzata nel XVIII secolo, oggi sede centrale degli uffici, di interesse storico e artistico per i meravigliosi affreschi e i suggestivi pavimenti a mosaico. La villa e la tenuta si sono ampliate nel tempo, a partire dagli anni Sessanta, aggiungendo serre, magazzini ed edifici adibiti a scuola, convitto, laboratori. La realtà di Fondazione Minoprio comprende
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una scuola di alta formazione in campo agrario e botanico e un centro agricolo di ricerca e sperimentazione di nuove tecnologie da applicare alla floricoltura e al settore ortofrutticolo; i 7 ettari di terreno attorno alla struttura costituiscono il vasto e suggestivo parco botanico in cui sono raccolte oltre 300 essenze arboree principali e 1600 arbusti e alberi minori, tutti curati e accuditi dagli studenti della Scuola. L’Istituto, oltre al percorso quinquennale per divenire perito agrario, offre diversi corsi per migliorare e affinare le capacità manuali degli iscritti, affinché possano diventare artigiani competenti che con amore e dedizione si prendono cura del verde e dei beni paesaggistici italiani, riconosciuti e ammirati in tutto il mondo. Il Parco botanico della Fondazione testimonia il livello di preparazione degli allievi della Scuola di Floro Orto Frutticoltura, che da sempre lo accrescono e accudiscono, sotto la guida esperta e attenta dei loro insegnanti. La Scuola di Minoprio
quest’anno, prima dell’emergenza sanitaria, ha aderito con piacere entusiasmo al progetto “AD HOC. Strategie di contrasto alla dispersione scolastica”, selezionato da Impresa Sociale Con i Bambini e sostenuto dalla Fondazione De Agostini per la prevenzione della povertà educativa nel territorio di Como, che porterà nel prossimo quadriennio 120 ragazzi, a rischio abbandono scolastico o già dispersi, alla scoperta di sé e dei propri talenti. I beneficiari dell’iniziativa hanno seguito qui il laboratorio di floricoltura “Il giardino dei desideri”, durante il quale ogni ragazzo, guidato da un docente esperto della Scuola, ha sviluppato un’idea compositiva del “giardino”, selezionando accuratamente il contenitore, per passare alla scelta del terriccio adatto al bulbo e al suo posizionamento. I ragazzi hanno avuto la possibilità di portare a casa e accudire il loro personale piccolo giardino. Nel Centro agricolo con le strutture produttive costituite da serre, tunnel, vivai, orti,
10 ettari di frutteto, vengono coltivate vecchie e nuove varietà di pomacee, drupacee, piante sarmentose, frutti secchi, cachi e frutti minori, ma non solo: meravigliose specie botaniche animano l’architettura del paesaggio, rendendo il parco uno dei più colorati e affascinanti in Lombardia: dalla serra tropicale, dove è possibile ammirare piante tipiche di foreste esotiche, alla serra mediterranea, che ospita una vastità di specie botaniche tipiche dell’area geografica, fino alla magnifica Magnolia grandiflora, al Tiglio centenario e a una bellissima Sophora japonica “Pendula”. Il luogo è un tesoro a disposizione dei visitatori, che ogni anno giungono a Villa Raimondi per ammirarne la bellezza e immergersi nei profumi del giardino: un vero e proprio archivio naturale, una biblioteca vegetale aperta alla conoscenza diretta di studenti e appassionati, che possono usufruirne tramite visite guidate, laboratori e attività speciali realizzate dalla struttura. fondazioneminoprio.it
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Fondazione Minoprio green excellence in the territory of Como I
taly is a treasure trove, where lesser known, inspiring and poetic places can always be found and discovered. The Minoprio Foundation, in the heart of Lombardy, a few kilometers from Como, is one of them: an interesting reality for its training and teaching structure, a stimulating one for the production that takes place there, and a fascinating one for its natural and architectural beauties. The Foundation is located in a 60-hectare estate consisting of a historical, agricultural and naturalistic park belonging to the Lombardy Region. The heart of the structure is Villa Raimondi, built in the eighteenth century and nowadays the Foundation’s headquarters, it is historically and artistically interesting for the wonderful frescoes and mosaic floors. The villa and the estate have expanded over time, starting in the 1960s, adding greenhouses, warehouses and buildings used as schools, boarding schools, laboratories. The reality of Fondazione Minoprio includes a training vocational school in the agricultural and botanical field and an agricultural center for research and experimentation of new technologies to be applied to floriculture and the fruit and vegetable sector; the 7 hectares of land around the structure constitute the vast and inspiring botanical park where over 300 main ar-
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boreal species and 1600 smaller shrubs and trees are collected, all cared for and looked after by the students of the School. The Institute, in addition to the five-year path to become an agricultural expert, offers several courses to improve and refine the manual skills, to train competent craftsmen who - with love and dedication - take care of the Italian landscape assets, recognised and admired all over the world. The Botanical Park of the Foundation is indicative of the level of preparation of the students of the School of Floro-Orto Frutticoltura, who have always looked after it, under the expert and careful guidance of their teachers. This year, before the health emergency, the Minoprio School joined with enthusiasm the "AD HOC" project: strategies to combat early school leaving, selected by the Social Enterprise “Con i Bambini�, supported by the De Agostini Foundation and in partnership with the Cologni Foundation, for the prevention of educational poverty in the Como area, which will bring 120 children over the next four years, at risk of dropping out of school or already missing, to discover themselves and their talents. The beneficiaries of the initiative followed the floriculture laboratory "The garden of desires", during which each young person, led by an expert teacher from the Scho-
ol, developed an idea of their own garden, carefully selecting the container, to move on to choosing the right soil for the bulb and its positioning. The youngsters had the opportunity to bring home and take care of their small gardens. In the Agricultural Center with the production structures consisting of greenhouses, tunnels, nurseries, vegetable gardens, 10 hectares of orchards, old and new varieties of fruit, sarmentose plants, dried fruits, kaki and minor fruits are cultivated, but not only: wonderful botanical species enliven the landscape, making the park one of the most colorful and fascinating in Lombardy: from the tropical greenhouse, with its plants typical of exotic forests, to the Mediterranean greenhouse, with its vast array of botanical species typical of the geographical area, up to the magnificent Magnolia grandiflora, the centenary lime tree and a beautiful Sophora japonica "Pendula". The place is a treasure available to visitors, who come to Villa Raimondi every year to admire its beauty and immerse themselves in the scents of the garden: a real natural archive, a vegetable library open to the direct knowledge of students and enthusiasts, who can discover it through guided tours, workshops and special activities carried out by the structure. fondazioneminoprio.it
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Luxury Style italian talent, for luxury living www.rivamobilidarte.com
Cav. Francesco Riva, Presidente del Gruppo
Il valore del Made in Italy abbinato al più elevato livello di qualità, questo è il significato che la Riva Mobili D’Arte ha nel mondo e come viene valutato nelle più alte del mercato del lusso. Da oltre 50 anni il marchio Riva Mobili D’Arte è apprezzato e conosciuto come sinonimo di eleganza e raffinatezza nel palcoscenico del mobile, tutto questo grazie al fondatore dell’azienda Francesco Riva. Un sognatore che grazie alle proprie idee è riuscito ad abbinare le tecniche più innovative di produzione senza tralasciare ma, al contrario, esaltando la lavorazione tradizionale e manuale nei propri prodotti. Gli artigiani della Riva sono veri e propri maestri nella lavorazione del legno con una costante ed accurata sensibilità verso il prodotto nel totale rispetto delle tradizioni e lavorazione classiche dell’ebanisteria brianzola che da sempre è riconosciuta nel mondo come vera e propria arte. Gruppo Riva è sempre consapevole della continua evoluzione del mercato, dal Gruppo Riva, nasce cosi RIVATELIER, il design contemporaneo di Riva che segue i dettagli in termine di qualità e di ricerca sempre più sofisticate di materiali e stili per accogliersi tutte le richieste offrendo una vasta gamma dell’arredamento contemporaneo di lusso con gli stessi alti standard e qualità che è sempre stata garantita dal Gruppo Riva. Completando il Gruppo Riva, nasce Riva Project, dalla dedizione di tutti gli sforzi per assistere il cliente in tutte le fasi del progetto, offrendo tutti i servizi e le consulenze di cui il cliente può aver bisogno per realizzare il suo progetto dedicando tutti i nostri sforzi per soddisfare i nostri clienti durante tutte le fasi dei loro progetti.
Combined the value of the Made in Italy, with the highest level of quality, this is the meaning that Riva Mobili D’Arte has in the world and how it is valued in the highest luxury market. For more than 50 years the Riva Mobili D’Arte as a brand has been appreciated and well known as a synonym of elegance and sophistication in the classic luxury furniture market, all that owe to the efforts of the founder of the company Mr. Francesco Riva. A dreamer that thanks to his own ideas has managed to combine the most innovative production techniques without neglecting but, on the contrary, by enhancing the traditional and manual processing in their products. The artisans of Riva are real masters in wood crafting with a constant and accurate sensitivity to the product with all the respect for traditions and classic workmanship of the Brianza fine cabinet maker who has always been recognized in the world as a real art. The Riva Group has been devoted to satisfy and support all of the clients demands, and with a complete awareness of the ovulation of the market, that is how RIVATELIER has been established with its own unique line of products with its significant characteristics and distinguished design. Mr. Francesco Riva has been developing over years the collections of Rivatelier, to join the Riva Group by offering a wide range of luxury contemporary furniture that following the same high standards and qualities that has been always guaranteed by Riva Group. Riva Project on the other hand come from devoting all the efforts to assist the client during all the phases of their projects, and to complete the Riva Group by offering all the services and consultancy that the client may need to accomplish his project.
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TERRITORIO
VILLA LEONI
iconic house
di Stefania De Giorgi foto Archivio Villa Leoni
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illa Leoni, un capolavoro dell’architettura razionalista italiana, progettata dall’architetto Pietro Lingeri, si affaccia sulla sponda più affascinante del lago di Como, esattamente di fronte all’isola Comacina. La villa, perfettamente conservata, è l’assoluto connubio fra paesaggio e architettura. Commissionata agli inizi degli anni ’40 dall’industriale Raffaele Leoni al grande architetto e successivamente appartenuta a diversi altri proprietari, nel 2005 viene acquistata dalla famiglia Galbiati. Alessandro Galbiati è il fautore di una startup per l’utilizzo, il mantenimento e la divulgazione della magnifica costruzione. Come è nato il progetto legato a Villa Leoni? Fui contattato da un’agenzia che mi chiedeva la disponibilità per la realizzazione di uno shooting fotografico. Da questa circostanza è nata l’idea di far rivivere con kermesse l’immagine della villa. Il primo anno la gestione della casa vacanza fu curata direttamente da me e da mia moglie e gli eventi furono incentrati principalmente sui matrimoni. La concessione di un’area adiacente alla villa, dove
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è stata realizzata la piscina, una convenzione con il Comune di Tremezzina per svolgere il rito civile in loco, la ristrutturazione della vecchia casa del custode “Junior Villa”, da offrire agli sposi per la prima notte di nozze sono stati i servizi che hanno incrementato la richiesta. La circostanza che ha determinato un progetto strutturato per la gestione degli happening e della casa-vacanze è stata la selezione avvenuta su scala mondiale di Volskwagen per il lancio della sua nuova vettura. Influencer, tv, giornalisti attivi nel panorama internazionale sono stati accolti nella villa e allietati da un servizio di catering continuo. Ospitare la kermesse è stato motivo di grande prestigio per la visibilità e la valorizzazione di un tale gioiello architettonico e ha determinato l’avvio della nostra startup. Da quali figure è composto il team di gestione della villa? Mia moglie Chantal Forzatti, architetto, (laureata con una tesi sul razionalismo lariano, ndr) si occupa della parte illustrativa storicoartistica e dell’organizzazione di mostre ed
eventi culturali. Alberto Galimberti, titolare di Europarty Catering, col quale si è instaurato un rapporto di stima e fiducia, gestisce, in esclusiva, un superbo servizio di catering. Francesca Morganti, villa manager, con un passato da vice capo ricevimenti di Villa D’Este, contattata per una consulenza di tre mesi si è inserita con entusiasmo nella squadra e la sua collaborazione dura ormai da tre anni, occupandosi di tutto ciò che attiene al soggiorno dei clienti. Io gestisco i social, il
marketing e le soluzioni tecnologiche. Siamo stati i primi privati ad aver realizzato un’applicazione da scaricare sullo smartphone che consente di disporre dei diversi servizi offerti agli ospiti della villa: conoscenza del luogo dal punto di vista storico-architettonico, gestione delle prenotazioni e del soggiorno, informazioni sulle attrazioni vicine, area spa, area cinema, degustazione e acquisto di vini e champagne, una chat diretta con la nostra conciergerie per qualunque tipo di esigenza.
Gli interventi effettuati hanno rispettato tutti i principi di conservazione e restauro architettonico per salvaguardare la storicità della villa? La maggior parte degli interventi è stata necessaria per la salvaguardia e il mantenimento dell’edificio, ciascuno di essi è stato eseguito nel rispetto assoluto della struttura. L’immagine della villa è stata tutelata osservando le linee progettuali e il pensiero di Pietro Lingeri. Villa Leoni non è solo una bel-
la residenza con una vista mozzafiato e servizi di altissimo livello, ma si configura come un contenitore di arte, musica e design delineato da un’icona della storia dell’architettura moderna con tutte le sue valenze architettoniche e culturali. Per noi è importante che questi aspetti possano essere colti dagli ospiti. Villa Leoni, una delle poche in Italia, è stata inserita nel circuito internazionale di Iconic Houses, nel quale sono presenti dimore del valore di Ville Savoye di Le Corbusier.
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illa Leoni, a great example of the Italian functionalism, designed by the architect Pietro Lingeri, it is located on the most enchanting shore of Lake Como, exactly in front of the Isola Comacina. The villa, perfectly preserved, is the absolute combination between landscape and architecture. It was commissioned at the beginning of the forties by the industrialist Raffaele Leoni to the great architect and later on it was owned by different families, in 2005 it was purchased by the family Galbiati. Alessandro Galbiati is the supporter of a startup for the utilisation, the maintenance and the divulgation of the magnificent construction. How did the project linked to Villa Leoni start? An agency contacted me to ask for the availability of the villa for a photographic shooting. From that event, it was born the idea of giving a new life to the villa. The first year the ma-nagement of the holiday home was carried out directly by me and by my wife and the events were based mainly on weddings. The concession of an area adjacent to the villa, where the swimming pool was built, an agreement with the Municipality of Tremezzina for the civil ce-remony, the reorganisation of the old house of the keeper “Junior Villa“, to offer to the spou-ses for the first night of wedding have been the services which increased the demand. The circumstance that has determined a project structured for the management of events and of
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the holiday home has been the selection on world staircase of Volskwagen lo launch the new car. Influencers, TV, international journalists were received in the villa and enjoyed a continuous catering service. To guest this event was a great prestige for the visibility and to give value to such an architectural jewel and it has determined the beginning of our startup. Can you tell us about the staff working at the villa? My wife, Chantal Forzatti, is an architect (graduate with a thesis on functionalism ed.) she carried out detailed studies on Villa Leoni, she is in charge of the historic-artistic part and of the organization of exhibition and cultural events. Alberto Galimberti, owner of Europarty Catering, with whom we have developed a trusting and respectful relationship, has the exclusive for the excellent catering service. Francesca Morganti, villa manager, she used to work as vice reception manager at Villa d’Este, was contacted for a three-month consulting and then with enthusiasm she became part of the staff and we collaborate with her for three years, she is in charge of everything that is connected with the stay of our guests. I manage social media, marketing and technological solutions. We have been the first private enterprise who developed an application for the smartphone that allows you to have diffe-rent services of-
fered to the guests of the villa: information about the place from the architec-tural - historical point of view, management of the bookings and of the stay, information about the near attractions, spa area, movie area, tasting and purchase of wines and champa-gne, a direct chat with our conciergerie for any kind of request. Did all the interventions you made respect the principles of conservation and architectural restoration to safeguard the history of the villa? The greatest part of the interventions has been necessary to safeguard and maintain the building, each one of them has been carried out in the absolute respect of the structure. The image of the villa has been protected observing the project lines and the thought of Pietro Lingeri. Villa Leoni is not only a beautiful residence with a breathtaking sight and services of the highest level, but it is like a container of art, music and design outlined by an icon of the history of the modern architecture with its architectural and cultural aspects. For us it is mat-tering that these aspects could be picked at the hosts'. For us it is importance that our guests understand all these aspects. Villa Leoni is one of the very few villa in Italy that has been in-cluded into the international circuit of Iconic Houses, in which there are residences of the va-lue of Ville Savoye by Le Corbusier.
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TERRITORIO
Villa del Balbianello
ripartire dalla Bellezza di Marina Moretti foto @villadelbalbianello
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a cinque anni il bene FAI più visitato d'Italia, Villa del Balbianello è ripartita con una stagione che anche per il 2020 si prolunga fino alla prossima Epifania, ormai una consolidata tradizione per i visitatori e il territorio. Un’estate ricca e serena, in piena sicurezza, per ritrovare il proprio patrimonio di arte e di natura, per riscoprire la bellezza di cui è ricca la Tremezzina e per godere dell’incanto di una delle più affascinanti e suggestive location del Lago. La villa eretta dal Cardinale Angelo Maria Durini alla fine del XVIII secolo e ristrutturata da Guido Monzino, appassionato esploratore e alpinista che decise di donarla, insieme a gran parte del Dosso di Lavedo, in eredità al FAI, conserva le stanze arredate ancora come le lasciò il suo ultimo proprietario, le sue preziose quanto curiose raccolte di oggetti rari, arte primitiva, carte geografiche, stampe ottocentesche, libri, tappeti e dipinti su vetro, e il Museo delle Spedizioni dove vivere il brivido delle sue imprese alpinistiche, dall'Everest al Polo Nord. I giardini sono impreziositi dalla Loggia Durini, la monumentale struttura ad archi, inverdita da uno stupefacente Ficus Repens e decorata con una rosa dei venti intarsiata nel pavimento per orientare simbolicamente i ritorni di Monzino dopo le sue peregrinazioni intorno al mondo. Novità di quest’anno è la possibilità di visita anche della sola area boschiva del Dosso di Lavedo. Il percorso di 2,5 km, della durata di circa 45 minuti di soft trekking, sale sul promontorio, attraversando aree in cui è possibile imbattersi in splendidi esemplari
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di castagno monumentale. Giunti in vetta il tracciato scende lungo il versante sud, caratterizzato dall’habitat dell’orno – ostrieto, tra le cui chiome si aprono meravigliosi scorci sul Lago di Como. Per l’estate, Villa del Balbianello propone la rassegna Tramonto a Balbianello, un’apertura serale per poter godere del tramonto nella splendida cornice della storica dimora, accompagnati da un aperitivo in Loggia Segrè e da musica di sottofondo, con partenza e ritorno solo via lago dal Lido di Lenno. Le serate sono in programma nei
giorni 12-19-26 luglio e 2-9-30 agosto, dalle 19.15 alle 21.30 con prenotazione obbligatoria m.sormani@fondoambiente.it. Anche per visitare Villa del Balbianello nei giorni di apertura è consigliabile la prenotazione online. Tutti i giorni (ad eccezione di lunedì e mercoledì non festivi) si possono visitare il bosco, il giardino, la Loggia Durini con il cartografo e la biblioteca, il Museo delle spedizioni e la Sale dell’arte primaria, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 10.30 alle 18.30, sabato, domenica e festivi dalle ore 10.30 alle 19.30.
Restarts from the beauty F
or five years in Italy it is the most visited site of FAI (Italian National Trust), Villa del Balbianello started again with a season that also for 2020 is prolonged up to January, 6, by now it is a consolidated tradition for the visitors and the territory. A rich and serene summer, in the name of safety, to find again its heritage of art and nature, to rediscover the beauty in which Tremezzina is rich and to enjoy the charm of one of the most enchanting and striking location of Lake Como. The villa was built by the Cardinal Angelo Maria Durini at the end of
the 18th century and restored by Guido Monzino, impassioned explorer and alpinist who decided to donate it, together with a big part of Dosso Lavedo, to FAI, it still has the room with the same furniture left by its last owner, the precious as well as curious collections of rare objects, primitive art, geographic papers, nineteenth-century prints, books, carpets and glass paintings, and the Museum of the Expeditions where you can live the thrill of his alpine enterprises, from the Mount Everest to the North Pole.The gardens are embellished
by the Loggia Durini, the monumental structure of arches, enriched by an astonishing Ficus Repens and decorated by a windrose carved in the floor to symbolically orientate the returns of Monzino after his wanderings around the world. The novelty of this year is the possibility of visiting just the wood area of Dosso di Lavedo. The trekking path of 2,5 km lasts about 45 minutes, you can reach the promontory and cross some areas in which you can find wonderful monumental chestnuts. Once you reach the top, the track goes down along the southern part, characterized by the habitat of the mixed forest, among the foliage you can enjoy beautiful views of Lake Como. In the summer, Villa del Balbianello proposes the event Tramonto a Balbianello (Sunset at Balbianello), an evening opening to enjoy the sunset in the beautiful setting of the historical residence, while having a cocktail in Loggia Segrè and listening to the music, departure and return only from the lake, from Lido di Lenno. The evenings of this event are July 12, 19, 26 and August 2, 9, 30 from 7.15 pm to 9.30 pm, reservations required at m.sormani@fondoambiente.it. Also to visit Villa of the Balbianello on open days we advise to book online. Every day (except for Monday and Wednesdays, non-holidays) you can visit the wood, the garden, the Loggia Durini with the cartographer and the library, the Museum of the expeditions and the Room of the primary art, on Tuesday, Thursday and Friday the opening time is from10.30 am to 6.30 pm, on Saturday, Sunday and holidays from 10.30 am to 7.30 pm.
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Villa Carlotta Tesori artistici e botanici finalmente da ri-vedere! di Maria Angela Previtera foto Studio Aleph-Como
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ue mesi in ritardo sull’apertura di Villa Carlotta hanno permesso di ripartire e pensare a nuove modalità per fare cultura. Le collezioni botaniche e artistiche si sono trasferite sui social proponendo ai followers un racconto settimana dopo settimana da gustare seduti sul divano di casa. Se la primavera ha sempre segnato l’inizio, il cambiamento e il nuovo sul vecchio, quest’anno ci ha messi a dura prova. Il museo e il giardino di Villa Carlotta, al pari di altre istituzioni e realtà turistiche del territorio, si sono reinventate e con impegno hanno portato avanti le tematiche legate alla sicurezza della riapertura, alla
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trasmissione di nuovi contenuti e modalità di fruizione del patrimonio, alla predisposizione di un programma di eventi che ha dovuto tenere considerazione le norme di distanziamento sociale. Dal 22 maggio abbiamo riaperto i cancelli e da allora molti visitatori, soprattutto italiani, hanno iniziato a riappropriarsi dei luoghi che per troppo tempo erano restati deserti e silenziosi. La visita è in completa sicurezza nei tre percorsi consigliati in giardino, per vivere con spensieratezza gli angoli caratteristici della natura insieme agli spettacolari scorci sul lago, e nel percorso in museo per ammirare le opere di Antonio Canova, Bertel
Thorvaldsen, Francesco Hayez, Andrea Appiani. Una proposta di visita accompagnata da diversi appuntamenti: la riconsegna della Foglia d’oro, premio di Orticolario per il concorso Giardini Creativi, di cui Villa Carlotta è custode nel passaggio da un vincitore all’altro (vincitore 2019: Mirco Colzani con lo spazio “Move n’ meet”); il calendario musicale con il Lake Como Festival e poi con Lac. Mus.; il progetto che ha collegato idealmente Villa Carlotta alla National Gallery di Washington grazie alle note del Quartetto Nous nel loro concerto in streaming (progetto in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura), le visite tematiche e le visite guidate proposte nel weekend. Inoltre una nuova mascotte accoglie sul web e in giardino i bambini amici di Villa Carlotta! Si tratta del Principe Filo Flò, un personaggio curioso e divertente che media i contenuti e i messaggi di giardino e museo per renderli comprensibili anche ai più piccoli. È proseguito, nonostante la chiusura al pubblico, il programma di conservazione del patrimonio indirizzando l’attività soprattutto alla prevenzione dei attraverso il bando Beni al Sicuro di Fondazione Cariplo in collaborazione con il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Non solo, anche la manutenzione ordinaria è espressione di prevenzione e tutela del bene, pertanto le opere di cura e salvaguardia sono proseguite con assiduità sia in museo che in giardino.Attraverso la campagna di raccolta fondi “Adotta una pianta, salva la bellezza” si è voluto dare risalto al ruolo che ogni persona può avere nei confronti della cultura che si esprime nell’amore per la bellezza dell’arte come della natura. L’iniziativa è ancora in corso ed è possibile donare, perché il giardino di Villa Carlotta diventi anche il vostro giardino!
Villa Carlotta
Artistic and botanic treasures to visit again!
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illa Carlotta has opened two months later and in the meantime it was thought of an alternative way to promote culture. The botanic and artistic collections have been transferred on the social media and the followers could read a story week after week to read on their house sofa. The spring has always marked the beginning, the change and the new one on the old, but this year it has put us under strain. The museum and the garden of Villa Carlotta, as other institutions and tourist realities of the territory, have been reinvented and with engagement they have followed the safety measures for the reopening, broadcasted new contents and modalities to enjoy the heritage and organized a new program of events that considers the rules of social distancing From May, 22 we have reopened the gates and since then many visitors, above all Italians, have started coming to the places that for too much time have remained deserted and silent. The visit of the garden is organized in complete safety in three different paths to enjoy the beauty of the characteristic corners of the nature together with the spectacular views of the lake and in the visit of the museum it is possible to enjoy the works of art by Antonio Canova, Bertel Thorvaldsen, Francesco Hayez, Andrea Appiani. An opportunity for a visit accompanied by different appointments: the redelivery of Foglia d’oro (Golden Leaf), prize of Orticolario for the contest Giardini Creativi, of which Villa Carlotta is the keeper in the passage of a winner to the other (the winner 2019: Mirco Colzani with the space “Moves n’ meet”); the musical calendar with the Lake Como Festival and then with Lac. Mus.; the project that has ideally connected Villa Carlotta with the National Gallery of Washington thanks to the notes of the Quartetto Nous in their concert in streaming (project in collaboration with the Italian Institute of Culture), the thematic visits and the guided visits proposed in the weekend. Moreover a new mascot welcomes on the web and in the garden the
children friends of Villa Carlotta! It is the Prince Filo Flò, a curious and amusing character who mediates the contents and the messages of garden and museum to make them understandable also to the children. Despite the closing to the public, the program of environment conservation addressing the activity towards the prevention through the call Beni al Sicuro by Fondazione Cariplo in collaboration with the Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Ten, also the ordinary maintenance is an expression of prevention and
protection of the place, for this reason the works of care and preservation have continued with perseverance both in the museum and in the garden. With the fund-raising campaign “Adotta una pianta, salva la bellezza” (Adopt a plant, save the beauty) the aim was to give importance to the role that each person can have towards the culture that can be expressed in the love for beauty of art and of nature. The initiative is still ongoing and it is possible to donate, because the garden of Villa Carlotta can become also your garden!
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Il Crotto dei Platani
di Marina Moretti foto Archivio Crotto dei Platani
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ella sfida della destagionalizzazione Francesco Cavadini è stato uno dei primi a credere. Proprietario dello storico e rinomato Crotto dei Platani di Brienno - oltre che sindaco del paese – ha trasformato la sua location in un vero gioiello - “una piccola bomboniera”, ama definirla – in cui la parola d’ordine è accoglienza 365 giorni all’anno, uno fra i pochi ristoranti sul lago aperti sette giorni su sette per dodici mesi. Merito di una location indimenticabile, incastonata nella roccia a picco sul lago. Ma soprattutto di una gestione imprenditoriale e lungimirante che ha portato lo scorso anno a un profondo intervento di ristrutturazione, firmata dallo studio di architettura Venelli Kramer. “Siamo ripartiti dalle fondamenta” spiega Cavadini “studiando un progetto in funzione della qualità del servizio per ampliare e rinnovare completamente gli ambienti in riva al lago con l’obiettivo di offrire agli ospiti una location moderna e affascinante e una zona cucina conforme ai più alti standard qualitativi”. Il ristorante dispone di diverse aree collocate su due livelli: dalle accoglienti verande panoramiche, adatte ad ogni stagione, ai tavoli all’aperto suddivisi tra darsena, molo e giardino, tutti a bordo lago. Il Crotto dei Platani si è fatto un nome fin dagli anni ’80 quando Fernando Cavadini con la moglie Renata lo aveva trasformato in un punto di riferimento per gli appassionati della buona cucina. Da vent’anni il figlio Francesco porta avanti questa tradizione, accogliendo una clientela variegata ed internazionale, fra
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piccola bomboniera sul lago cui capita spesso di vedere qualche vip in incognito. “In prevalenza la clientela è per buona parte legata al territorio, non potremmo vivere solo per il turismo. Abbiamo la fortuna di essere in una zona privilegiata fra Cernobbio e Tremezzina, i punti di riferimento per eccellenza del lago”. Effettivamente qui il panorama è mozzafiato, il lago è quasi da toccare. “Già mio padre aveva pensato di risistemare l’area a lago del ristorante, ma fece solo in tempo a ristrutturare il vecchio Crotto prima di scomparire prematuramente. Io ho portato avanti le sue idee adattandole ai tempi moderni. La gente vuole essere coccolata, stare in un bell’ambiente con una bella vista che rende più gradevole quello che si gusta col palato”. La cucina del Crotto dei Platani valorizza la materia prima del territorio, interpreta antiche ricette della zona, creando piatti dai sapori originali, genuini e ricchi di creatività. “Ho sempre cercato di restare in linea con la tradizione, ma una tradizione rivisitata. Oggi la tecnologia applicata alla cucina offre molteplici nuove possibilità. A poca distanza abbiamo un laboratorio con gelateria, pasticceria, zona lavorazioni pesci e carni, con un controllo diretto e continuo sulla filiera (per esempio dal cinghiale intero al ragù), la preparazione della pasta fresca, l’essicazione e le cotture a bassa temperatura. Nel ristorante abbiamo invece una cucina principale molto organizzata per il servizio alla carta e una più piccola per i dolci”. Lago, modernità e cucina di qualità con tradizione: tutti gli ingredienti per coccolare il cliente.
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A small wedding favor on the lake
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n the challenge of seasonal adjustment, Francesco Cavadini was one of the first to believe. Owner of the historic and well-known Crotto dei Platani di Brienno - as well as mayor of the town - turned its location into a real jewel - "a small wedding favor", that’s how he likes to call it - where the watchword is hospitality 365 days a year, one of the few restaurants on the lake open seven days a week for twelve months. It is an unforgettable location, nestled in the rock overlooking the lake. But above all, it is the result of an entrepreneurial and far-sighted management that last year led to a thorough renovation, signed by the architecture office Venelli Kramer. "We started from the foundations," explains Cavadini, "studying a project based on the quality of service to extend and completely renovate the spaces on the lake shore aiming at offering the guests a modern and charming location and a kitchen area that meets the highest quality standards". The restaurant has several areas located on two levels: from the welcoming panoramic verandas, ideal for every season, to the outdoor tables separated into dock, pier and garden, all by the lake. The Crotto dei Platani has made a name for itself since the eighties when Fernando Cavadini and his wife Renata turned it into a reference point for those who love good food. For twenty years his son Francesco has been carrying on this tradition, welcoming varied and international guests, among whom it often happens to see some VIPs hidden away. " Mainly the
guests are mostly locals, we couldn’t live only on tourism. We are fortunate to be in a privileged area between Cernobbio and Tremezzina, the most important reference points of the lake". Indeed, here the panorama is breathtaking, the lake is almost touchable. "My father had already thought of rearranging the lake area of the restaurant, but he only had time to renovate the old Crotto before he passed away too soon. I have continued his ideas and adapted them to modern times. People want to be cuddled, to be in a beautiful setting with a beautiful view that makes what is enjoyed with the palate more pleasant". The cuisine of Crotto dei Platani enhances the raw material of the territory, it interprets ancient recipes of the area, creating dishes with original flavours, genuine and full of creativity. "I have always tried to follow the tradition, but a reinterpreted tradition. Today, the technology applied to the kitchen offers many new possibilities. At a short distance we have a laboratory with ice cream parlour, pastry shop, fish and meat processing area, with direct and continuous control over the supply chain (for example from the whole boar to the meat sauce), the preparation of fresh pasta, dried and cooked at low temperature. On the other hand, in the restaurant we have a very organized main kitchen for à la carte service and a smaller one for desserts". Lake, modernity and quality cuisine with tradition: all the ingredients to cuddle the guest.
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TERRITORIO
Il volo
The flight of “doing”
del "fare"
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l volo della “speranza” di Amici di Como è diventato il volo del “fare”. I piani e i progetti che nei tragici mesi della crisi sanitaria erano solo un’idea, sono diventati concretezza. Quella concretezza che le persone del territorio comasco e Lombardo sanno mettere in campo così bene, perché fa parte del loro Dna. Nei tragici giorni dell’epidemia di Covid-19 sono emerse tante storie di umanità e di solidarietà, di quotidiano e talvolta nascosto eroismo che abbiamo iniziato a raccontare sul numero primaverile di Magic Lake: medici, infermieri, istituzioni, volontari, imprenditori, gente comune, tutti impegnati per qualcosa di straordinario. Ora che la fase clou dell’emergenza è passata e siamo entrati in un periodo comunque difficile per la ripartenza e la ripresa, vogliano continuare a raccontare in questa edizione della rivista le tante storia di persone e imprenditori che si sono dati da fare, prima e ora. Prima, la parola d’ordine era “aiutare”, e quindi tanti si sono prodigati per dare una mano con contributi, iniziative solidali e sociali, che hanno visto, tra gli altri, protagonisti gli Amici di Como, sia come associazione che come singoli imprenditori. Le donazioni di industriali dal grande cuore, come Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato del Gruppo Moncler , hanno permesso di realizzare il reparto di terapia intensiva per malati Covid, allestito a tempo record all’interno della ex Fiera di Milano. Il progetto “Aiutiamo Como”, grazie all’impegno economico dell’associazione e alla generosità di alcuni associati fra cui principalmente il Gruppo Bolton, ha permesso di donare a Croce Azzurra una nuova ambulanza, una barella di bio-contenimento per il trasporto di pazienti affetti da Covid-19 o da patologie altamente infettive e un apparecchio per la ventilazione forzata. Parallelamente, l’iniziativa “Accendiamo le luci della speranza” - che ha coinvolto sia il lago che la città di Como, con la proiezione del Tricolore sulla facciata del Teatro Sociale e su chiese, palazzi e monumenti delle località del Lago – ha voluto portare un significativo segnale di speranza e unità nei giorni più bui dell’emergenza. Giorni che resteranno indelebili nella memoria anche grazie alle immagini del contest fotografico Open Call Lombardia Foto Book 2020, che hanno immortalato la quotidianità tutta nuova che l’umanità ha vissuto in seguito al Covid-19 e verranno racchiuse in un libro fotografico. Ora che la fase forse più tragica è finita, la parola d’ordine è “fare”, ed ecco che sono emerse altrettante attività legate sempre all’aspetto sociale, ma anche indirizzate alla ripartenza dei diversi settori, con le persone e le aziende che hanno impegnato il loro spirito di iniziativa studiando e inventando nuove modalità produttive e commerciali, mettendo in campo quella creatività che è denominatore comune della nostra imprenditorialità, per trovare le soluzioni adatte a quello che serviva in quel momento. E ancora una volta gli Amici di Como si sono prodigati per dare un contributo importante nei giorni difficili della ripartenza dell’economia. Quelli che vi raccontiamo nelle prossime pagine sono alcuni esempi di quanto le aziende associate del nostro territorio siano state in grado di esprimere per trasformare il volo della “speranza” nel volo del “fare”.
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he flight of "hope" of Amici di Como has become the flight of “doing”. The plans and the projects that in the tragic months of the sanitary crisis were only an idea, have become a reality. The concreteness of the persons of Como and of the Lombard territory can show, because it is part of their Dna.. In the tragic days of the epidemic Covid-19 many stories of humanity arch charity, everyday life and sometimes hidden heroism emerged, we start to tell about those stories in the spring edition of Magic Lake: doctors, hospital attendants, institutions, volunteers, entrepreneurs, common people, all of them were involved in something extraordinary. Now the culminating phase of the emergency has passed and we have entered into a difficult time for the restart and the recovery, we want to continue and speak of it in this edition of the magazine, many people and many entrepreneurs who did a lot, and still do. Before, the order word was “to help” and so many people did a lot to give a hand with contributions, charity and social initiatives, among the protagonists Amici di Como, both as an association and as single entrepreneurs. The donations of industrialists with the great heart, like Remo Ruffini, president and managing director of the Group Moncler, made it possible to create the department of intensive therapy for people suffering from Covid, actually it was built very fast in the former area of Fiera di Milano. The project “Aiutiamo Como” thanks to the economic commitment of the association and thanks to the generosity of some associates, among them mainly the Bolton Group, donated a new ambulance, a bio-reduction stretcher for the transport of patients suffering from Covid-19 or highly infectious pathologies and a machine for forced ventilation to Croce Azzurra. At the same time, the initiative “Accendiamo le luci della speranza” - which involved both the lake and the city of Como, with the projection of the Italian flag on the facade of Teatro Sociale and on churches, palaces and monuments of the villages on the lake - wanted to give a sign of hope and unity in the darkest days of the emergency. Days that will remain in the memory also thanks to the shots of the photo contest Open Call Lombardy 2020, which represented a new daily life that people experienced after the emergency of Covid-19 and will be part of a photographic book. Now that the most tragic phase ended, the motto is “to do”, so many initiatives linked to the social aspect have emerged, but they also aim at restarting in different sectors, with the persons and the companies that have been involved with their initiative spirit, studying and inventing new productive and commercial modalities, putting in field that creativity that is a common denominator of our entrepreneurship, to find the ideal solutions for that specific moment. Once again Amici di Como were involved with an important contribution during the difficult days of the restart. In the following pages there are some examples of what the associated companies of our territory did to turn the flight of “hope” into the flight of “doing”.
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Lattonedil, Saati, BCC Cassa Rurale Cantù e Lisa insieme per Croce Azzurra E
ra il 23 febbraio quando un equipaggio di Croce Azzurra Cadorago fece un intervento di emergenza urgenza su un paziente risultato successivamente positivo al Covid. In quei primissimi giorni della pandemia il Presidente Stefano Clerici cominciò a preoccuparsi immediatamente per la sicurezza dei volontari, dei dipendenti e delle loro famiglie. Dopo poche ore era già pronto un protocollo che definiva nei minimi particolari l'uso dei presidi e le modalità per lo svolgimento dei servizi. Intanto la situazione, specie in Lombardia, stava diventando sempre più angosciante: tutti erano chiusi in casa in lockdown, ma non i soccorritori pronti a partire al suono della campana di allarme. In quei giorni, una ditta di Reggio Emilia cominciò la sperimentazione di una ambulanza a pressione negativa, un dispositivo piuttosto complesso progettato allo scopo di offrire un vano sanitario a contenimento controlla-
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to, sviluppato contro la diffusione dei virus sia all’interno che all’esterno dell’ambulanza stessa. Croce Azzurra Cadorago, stimolata dal Presidente, ha creduto in questa opportunità, nonostante la sfida economica impegnativa, e ha deciso, per la tutela dei soccorritori e degli utenti, di mettere in campo tutto ciò che la tecnologia fosse in grado di offrire. La ricerca degli sponsor ha visto brillare in generosità diversi imprenditori della provincia, fra cui alcuni associati ad Amici di Como, le aziende Saati Spa, Lattonedil Spa Milano, BCC Cassa Rurale di Cantù, Lisa Spa. Dal 3 maggio l'ambulanza a pressione negativa, primo esemplare a livello nazionale, è al servizio degli ammalati non solo di Covid-19 ma anche per patologie virali altrettanto pericolose, quali meningiti o aviaria. Una sfida che sembrava impossibile è stata raggiunta grazie alla sensibilità e alla solidarietà di imprenditori illuminati ai quali va il grazie di tutti.
Lattonedil, Saati, BCC Cassa Rurale CantĂš and Lisa together for Croce Azzurra
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n February 23 a crew of Croce Azzurra Cadorago did an emergency intervention on a patient who turned out to be subsequently positive to Covid. In those very first days of the pandemic the President Stefano Clerici began immediately began to worry for the safety of the volunteers, of the employees and of their families. After a few hours there was already a protocol to follow that was defining in details the use of the medical means and the modalities to carry out the services. Meanwhile the situation, especially in Lombardy, was becoming more and more afflicting: everybody was at home, due to the lockdown, except for the medial workers who were ready to go anytime the bell of the alarm rang. In those days, a company of Reggio Emilia began the experimentation of an ambulance at negative pressure, a rather complex device rather studied to offer a sanitary space at controlled containment, developed to avoid the widespread of the
virus both inside and outside the ambulance. Croce Azzurra Cadorago, supported by its president, believed in this opportunity, despite the binding economic challenge, and for the safety of the medical workers and of the users, they decided to implement all the technology at disposal. The research of the sponsors was successful thanks to the generosity of different entrepreneurs of the province, among which some members of the association Amici di Como, the companies Saati Spa, Lattonedil Spa Milano, BCC Cassa Rurale di CantĂš, Lisa Spa. From May 3 the ambulance at negative pressure, the first model at national level, is in service not only for the patients who suffer from Covid-19 but also the patients who suffer form dangerous viral pathologies, such as meningitis or avian influenza. A challenge that seemed to be impossible was achieved thanks to the sensitiveness and the sympathy of enlightened entrepreneurs, everybody has to thank.
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Iltex reinventa la mascherina Iltex reinvents the mask D
urante il “riposo forzato” dovuto al lockdown, dal mese di marzo Jacopo Geraldini, titolare di Iltex, sempre attento ai dettagli, alla bellezza, ma anche alla praticità, si è adoperato per lo studio di una mascherina comoda e protettiva, che però non tralasciasse l’aspetto estetico. Il tessuto è un poliestere di alta qualità, utilizzato in ambito neonatale, anallergico, antibatterico e filtrante, che però lascia un’ottima traspirabilità. Un aspetto molto comodo è l’elastico regolabile che la rende adattabile ad ogni viso evitando le orecchie doloranti degli elastici troppo stretti o al contrario la mascherina che continua a scendere perché troppo larga. Sono proposte tre varianti: tinta unita disponibile in molti colori, stampata con fantasie che vanno dai camouflage ai soggetti famosi passando per le fiorate e - ancora più sfiziosa – la mascherina dipinta a mano con possibilità di personalizzazione. Per realizzare questo incontro tra accessorio e opera d’arte Iltex si è avvalsa della collaborazione di un artista, che, su commissione, dipinge a mano le mascherine con colori anallergici per tessuti e resistenti ai lavaggi. Qualsiasi richiesta può essere realizzata, l’unico limite è la fantasia!
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uring the “forced rest” due to the lockdown, from March Jacopo Geraldini, owner of Iltex, always attentive to the details, to the beauty, but also to the practicalness, did his best for the study of a comfortable and protective mask, which gave importance also to the aesthetic aspect. The cloth is a polyester of high quality, used in neonatal, hypoallergenic, antibacterial and filtering field, which nevertheless leaves the a perfect breathability. A very comfortable aspect is the adjustable elastic to make it adaptable to any face avoiding aching ears caused by narrow elastic or on the contrary, a mask that goes down because it is too wide. It is presented in three different types: in solid color available in different colors, printed with patterns that go from camouflage to the famous subjects passing to the floral ones and - even more fanciful - the hand-painted mask painted which can be customized. To combine the accessory and work of art Iltex, the project was made with the collaboration of an artist, who, on commission, hand paints the masks with hypoallergenic colors for cloths and resistant to washings. Any request can be fulfilled, the only limit is the imagination!
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Steriline, un sistema per garantire sicurezza Steriline, a system to guarantee safety S
teriline ha ideato e presentato un sistema di sanitizzazione per ambienti con generatore VHP (Vaporized Hydrogen Peroxide) che vaporizza e diffonde perossido di idrogeno per garantire sterilità agli ambienti, scongiurando la presenza di coronavirus. Con l’emergenza COVID-19, la sanitizzazione con VHP è raccomandata dall’ISS come metodo di sanificazione per superfici e ambienti interni in strutture non sanitarie. “Una tecnologia in uso nel farmaceutico e in cui siamo esperti – spiega Gerardo Fumagalli, CEO di Steriline – Con l’emergenza COVID è stato cruciale estendere la ricerca all’ambito industriale e commerciale e studiare questo sistema per garantire sicurezza per le persone anche presso attività commerciali o scuole”. Il ciclo di sanitizzazione programmabile dura 3 ore e, alla fine, un catalizzatore elimina le particelle restanti di perossido d’idrogeno per evitare l’inalazione di vapori.
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teriline has thought and presented a system of sanitization for environments with generator VHP (Vaporized Hydrogen Peroxide) that vaporizes and spreads hydrogen peroxide to guarantee the sterility to the environments, preventing the spread of the coronavirus. With the emergency COVID-19, the sanitization with VHP is recommended by the ISS as a sanitization method for surfaces and internal environments in non-sanitary structures. “A technology in use in the pharmaceutical sector and in which we are experts - explains Gerardo Fumagalli, CEO of Steriline – With the emergency COVID has been crucial to extend the research in the industrial and commercial field and to study this system to guarantee the safety of the persons also in the commercial activities and in schools”. The cycle of the panned sanitization lasts 3 hours and at the end a catalyst eliminates the remaining particles of hydrogen peroxide to avoid the inhalation of vapours.
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Society, quando la difficoltà genera una nuova creatività Society, a difficulty can also generate a new creativity 'D
a sempre crediamo nel valore delle Relazioni Umane e nell’importanza della buona qualità che cerchiamo di trasmettere attraverso il nostro lavoro. Ci siamo trovati a vivere un momento complesso e difficile, ma pensiamo che le difficoltà possano anche generare una nuova creatività per agire in modalità differenti.' Per tenere vivo il rapporto umano con i clienti nel periodo di quarantena, Society Limonta ha offerto la possibilità di navigare il sito, guidati dagli Store Manager attraverso una video call personale. Su ogni acquisto online Society Limonta ha devoluto il 20% del totale alla fondazione Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia Onlus, un’organizzazione che opera in prima linea nell'emergenza Covid-19 rispondendo alle richieste di aiuto degli ospedali lombardi in coordinamento con la Regione Lombardia, e di altri ospedali in diverse città d’Italia, reperendo e donando attrezzature urgenti per le terapie intensive e inviando volontari sanitari specializzati. L’iniziativa si è conclusa lo scorso 31 maggio.
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e have always believe in the value of the Human Relationships and in the importance of the good quality that we try to transmit through our work. We have found ourselves in front of a difficult time, but we think that the difficulties could also generate a new creativity to act in different ways’. To keep the contact with its clients alive during the quarantine period, Society Limonta offered the possibility of browsing on the website, guided by the Store Manager through a personal video call. On each on-line purchase Society Limonta donated 20% of the total to the foundation Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italy Onlus, an organisation that operates in the first line in the emergency Covid-19 replying to the requests of help of the hospitals in coordination with the Lombardy Region, and of other hospitals in different Italian cities, finding and donating urgent equipment for the intensive therapies and sending specialised sanitary volunteers. The initiative ended on May 31.
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Sicuritalia, nuovi servizi per un nuovo modo di lavorare Sicuritalia, new services for a new way of working L
a pandemia ha obbligato tutte le aziende a ripensare il proprio modo di operare: Sicuritalia, la più grande azienda in Italia nel settore della Sicurezza, ha dovuto rimodulare i servizi erogati e le modalità di lavoro degli oltre 15.000 dipendenti. Un comitato d’emergenza ha gestito la conformazione del personale alle nuove disposizioni di legge (distanziamento, divieto di assembramento, rispetto del lockdown, ecc.) e l’approvvigionamento e la distribuzione di decine di migliaia di DPI, per garantire la sicurezza di clienti e dipendenti. Sicuritalia ha inoltre creato da zero una intera gamma di nuovi servizi, unendo nuove tecnologie, la disponibilità di personale formato e le esigenze dettate dal Coronavirus. Un esempio è stata la collaborazione con Ferrovie Nord dove, con la partenza della Fase 2, sono state installate soluzioni di termografia per la rilevazione della temperatura corporea di tutti i passeggeri in entrata a Milano.
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he pandemic has forced all the companies to reconsider their way of operating: Sicuritalia, the biggest company in Italy in the sector of Security, has modified the supplied services and the working methods of over 15.000 employees. A committee of emergency has managed the conformation of the staff to the new regulations (distancing, avoid crowded places, respect the lockdown and so on) and the supply and the distribution of ten thousands DPI, to guarantee the safety of clients and employees. Moreover Sicuritalia has created totally new services, uniting new technologies, the availability of specialized staff and the needs dictated by the Coronavirus. An example was the collaboration with Ferrovie Nord where, at the beginning of phase 2, were installed thermo solutions for the surveying of the body temperature of all the passengers in from Milan.
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Autotorino ha fatto viaggiare la solidarietà Autotorino: the charity travels D
urante i mesi in cui gli italiani hanno rispettato il confinamento in casa, una parte del Paese ha continuato a garantire servizi essenziali a chi era in difficoltà. L’intero Gruppo Autotorino ha voluto rispondere all’accresciuta esigenza di mobilità fornendo mezzi, ad esempio, a diversi Comitati della Croce Rossa Italiana in più regioni, oppure ad Iperal in Valtellina per le consegne della spesa a domicilio agli ultra 65enni o partecipando alla rete solidale ‘ItalianiACasa’ a Udine e in Friuli. Sul territorio comasco, ha voluto contribuire alla sicurezza degli operatori dell’Ospedale Sant’Anna di Como e della Croce Azzurra di Cadorago con la fornitura di materiali utili a garantire la salubrità dei mezzi impegnati nel soccorso e nei servizi d’assistenza domiciliare, quali coprisedili usa e getta e prodotti per la sanificazione dei veicoli. Un’attenzione, che si è rivelata di aiuto anche in altre realtà, poiché in grado di garantire la tranquillità degli operatori e dei trasportati. Piccoli gesti che hanno supportato il meritorio impegno di chi ha lavorato senza sosta in prima linea per l’emergenza.
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uring the months in which the Italians have respected the confinement at home, a part of the Country has kept on guaranteeing essential services essential to the people in difficulty. The entire Gruppo Autotorino wanted to reply to the increased mobility demand supplying means, for example, to different Committees of the Italian Red Cross in different regions, or at Iperal in Valtellina for the deliveries of the groceries delivery for the people over 65 years old or participating to the charity net ‘ItalianiACasa’ in Udine and in Friuli. On the territory of Como, it contributed to the safety of the operators of Ospedale Sant’Anna of Como and of the Blue Cross of Cadorago supplying useful materials to guarantee the healthy conditions of the means devoted to the help and to the services of house assistance, such as disposable seat covers and products to sanitize the vehicles. An attention, which has turned to be very helpful also in other realities, since it can guarantee the safety of the operators and the people transported. Little gestures that have supported the meritorious engagement of the one who has worked without stop in first line for the emergency.
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DHL Express Italy, sempre in movimento DHL Express Italy, always on the move I
dipendenti DHL si sono impegnati per aiutare le persone, le comunità e le aziende durante una crisi senza precedenti: consegnare migliaia di prodotti medici essenziali agli ospedali, regalare la colazione per gli operatori sanitari, trasportare migliaia di mascherine o salvare vite umane attraverso trasporti urgenti. DHL Express Italy è scesa in campo in prima linea. In aiuto alle famiglie, ha supportato lo Stato Italiano attraverso i produttori dei ticket restaurant per la consegna dei Buoni Spesa Covid raggiungendo tantissimi Comuni Italiani e altrettante famiglie bisognose. A Bergamo, ha deciso di fare una generosa donazione a favore dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, dell’Ospedale da campo degli Alpini e degli operatori e volontari Cesvi impegnati nei progetti in favore degli anziani, consegnando 350.000 mascherine, supporto fondamentale soprattutto in quella zona. A Como, DHL, con tutto il suo staff di corrieri supportato dal Servizio Clienti e referenti commerciali, ha assicurato la continuità di servizio per le merci più urgenti soprattutto nella fase post lockdown, garantendo la massima celerità per la consegna dei DPI che consentono alle aziende di riprendere le attività e far rientrare i dipendenti per la piena produttività.
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he employees DHL have been engaged to help the persons, the communities and the companies during a crisis without precedents: to deliver thousands of medical products essential to the hospitals, to deliver free breakfasts to the health operators, to carry thousands masks or to save human lives thanks to urgent transport. DHL Express Italy entered the field in first line. To help the families, it has supported the Italian state through the producers of the tickets restaurant for the delivery of Buoni Spesa Covid (Grocery Coupons) reaching many Italian municipalities and many families in need. In Bergamo, it gave a huge support with a donation to the Ospedale Papa Giovanni XXIII, to the Ospedale da campo degli Alpini and to the operators and volunteers Cesvi devoted to the projects in favour of elderly people, delivering 350.000 half masks, fundamental support above all in that area. In Como, DHL, with all its his staff of couriers supported by the Customer Service the commercial staff, ensured the continuity of service for the most urgent goods above all in the post lockdown, guaranteeing the maximum quickness in the delivery of DPI that allow the companies to restart the activities and let employees return to the full productiveness.
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Hilton Lake Como e un’estate ricca di novità Hilton Lake Como and a summer rich in novelties H
ilton Lake Como riformula la sua offerta con nuove soluzioni studiate per la clientela comasca e italiana e le nuove esigenze di svago e vacanza mettendo al primo posto sicurezza e igiene. Grazie ad il programma internazionale Hilton CleanStay, l’hotel assicura all’ospite un soggiorno sicuro in ogni momento, garantendone un’esperienza memorabile. La prima proposta è in riferimento alla vacanza breve, di uno o due notti, comprensiva di soggiorno in struttura, colazione, accesso alla zona solarium con lettini, ombrelloni e piscina panoramica e cena presso il ristorante panoramico Terrazza 241 che gode di una vista superba e unica sul lago di Como e le montagne che lo circondano. Un’altra novità di quest’estate è la possibilità di accedere, anche a chi non soggiorna in struttura, alla zona piscina e solarium. Questi speciali ingressi permetteranno di usufruire di questo spazio inedito per nuotare, prendere il sole e assaporare il clima vacanziero a due passi dalla propria abitazione.
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ilton Lake Como re-formulates its offer with new solutions studied for the guests from Como and from Italy and the new leisure and holiday requests, putting safety and hygiene first. Thanks to the international program Hilton CleanStay, the hotel guarantees a safe stay in each moment and also a memorable experience to its guests. The first proposal refers to a short holiday, of one or two nights, which includes accommodation in the hotel, breakfast, access to the solarium area with sun longer and umbrella, panoramic swimming pool and dinner at the panoramic restaurant Terrazza 241 to enjoy a great and unique view over Lake Como and the surrounding mountains. Another novelty of this summer is the possibility to have access to the swimming pool and the solarium also for the people who are not guests of the hotel. These special entries will allow to take advantage of this unusual area to swim, sunbathe and enjoy a holiday mood very close to home.
Imat Felco, investire il proprio tempo per la ripartenza Imat Felco, invest time in the restart D
urante il lockdown, Imat Felco Spa, da 50 anni distributore specializzato in elettroforniture con sede a Como e sette filiali tra Lombardia e Canton Ticino, non ha mai smesso di garantire la continuità operativa, seppur attraverso aperture contingentate e servizi spesso remotizzati. Così, attuate le misure di contenimento e riorganizzate le modalità di lavoro, Imat Felco si è concentrata su due aspetti fondamentali: servizio e formazione. Il portafoglio prodotti si è arricchito con un’offerta di soluzioni anti-Covid pensate per aiutare i clienti professionisti nell’esercizio della loro attività e nella creazione di una nuova proposta commerciale verso i loro clienti finali. Le piattaforme web & social sono state potenziate per riconvertire le tradizionali attività di relazione e promozione interamente sui canali digitali. Attraverso lo slogan “non fermarti, formati!” dipendenti, fornitori e clienti si sono virtualmente incontrati in 50 tra pillole di aggiornamento e sessioni di formazione specialistica, per investire il proprio tempo in vista della ripartenza, mantenendo nel frattempo vivi i contatti con tutta la filiera.
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uring the lockdown, Imat Felco Spa, for 50 years distributor specialised in electrosupplies with the headquarters in Como and seven affiliates between the Lombardy region and Canton Ticino (Switzerland), never stopped guaranteeing the operative continuity, even though the openings were limited and the services were often remotely controlled. So, with the new regulations and the new reorganized working formalities, Imat Felco was focused on two fundamental aspects: service and training. The product range was enriched with an offer of anti-Covid solutions studied to help the professional clients in the exercise of their activity and in the creation of a new commercial proposal towards their final clients. The web and social platforms have been developed to reconvert the traditional activities of relationship and promotion entirely on the digital canals. Through the slogan “non fermarti, formati!” (don’t stop, train!) employees, suppliers and clients virtually met in 50 in updating meeting and section of specialized training, to invest their time in view of the restart, keeping in the meantime the contacts with the entire supply chain.
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Caimi International e il Pane Quotidiano Caimi International and Pane Quotidiano A
nche durante il periodo di lockdown, all’insegna dello slogan #ILPANENONSIFERMA, l’Associazione “Pane Quotidiano Onlus”, di cui il Dott. Gianni Alberto Caimi – legale rappresentante della Società Caimi International S.p.A. – è consigliere, ha continuato la sua attività, raccogliendo le eccedenze e le generose donazioni alimentari per ridistribuirle alle Associazioni che svolgono attività di sostegno per le fasce più povere ed in difficoltà. Tutto questo è stato reso possibile grazie ai volontari, che non hanno esitato ad accorrere numerosi per rendere possibile lo svolgimento delle attività quotidiane come lo smistamento di tutte le derrate alimentari. Importante, inoltre, l’aiuto delle aziende, che da sempre supportano l’Associazione e che hanno intensificato i loro sforzi nel donare le loro preziose forniture. Quintali di alimenti raccolti e subito distribuiti e messi a disposizione dei bisognosi, come dimostrano le foto raccolte che hanno permesso di fissare nella storia di tutti noi il lavoro svolto nei duri giorni di pandemia.
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lso during the time of the lockdown, in the name of the motto #ILPANENONSIFERMA, the Association “Pane Quotidiano Onlus”, of which doctor Gianni Alberto Caimi – legal representative of the Società Caimi International S.p. A. – is advisor, has continued its activity, collecting the excesses and the generous alimentary donations to redistribute them to the Associations that supported the poorest people and those in difficulty. Everything was possible thanks to the volunteers, who didn’t hesitate to come and help in the daily activities such as the sorting of the food. Moreover it was also important the contribution of the companies that have always supported the Association and in this period they have intensified their efforts donating precious supplies. Tons of food collected and suddenly distributed and put at disposal of the people in need, as demonstrated the collected photos which fix the story of all of us and of the work carrie dout during the time of the pandemic.
Clerici Auto e l’applicazione Live Assist Clerici Auto and the application Live Assist I
l Gruppo Clerici Auto, da oltre 50 anni punto di riferimento per la vendita e la manutenzione di automobili nelle provincie di Como, Varese e Milano, ha impiegato il tempo del lockdown per spingere sull’acceleratore e trovarsi più che pronto alla ripartenza con un progetto innovativo che punta a digitalizzare il mondo del service in campo automotive. Con il payoff “il nostro service, sempre con te” e il motto “regalati il tuo tempo”, viene lanciata Clerici Auto Live Assist, l’applicazione web che permette di gestire online tutte le fasi della manutenzione dell’auto, direttamente da PC o smartphone, evitando luoghi chiusi e contatti diretti con il personale e gli altri clienti. Utilizzare Live Assist è semplice. Dopo aver fissato un appuntamento con l’accettatore, si riceveranno via mail le credenziali di accesso all’area riservata da cui si potranno seguire in tempo reale gli interventi effettuati sulla vettura, proprio come si segue il tracking di una spedizione. Sempre all’interno dell’applicazione, si potrà effettuare l’accettazione in videochiamata, accettare il preventivo delle lavorazioni e procedere al pagamento tramite carta di credito o il proprio account paypal.
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or over 50 years, the group Clerici Auto is a reference point in the sale and in the maintenance of cars in the provincie of Como, Varese and Milan, it used the time of the lockdown to push on the accelerator and to be more than ready to the restart with an innovative project that aims at digitizing the service department in the field of automotive. With the payoff “our service, always with you” and the motto “enjoy your time”, it was launched Clerici Auto Live Assist, the web application that let you manage online all the phases of the maintenance of the car, directly from the PC or smartphone, avoiding closed places and direct contacts with the staff and other clients. To use Live Assist is simple. After having fixed an appointment with the acceptor, you will get the access codes from which you can follow the tracking of the interventions made on the car on real time, just like the tracking for a shipping. Inside the application, you will carry out the acceptance in video call, accept the quotation of the workings and proceed with the payment through credit card or paywall account.
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Nuova Defim, riprendere insieme il viaggio Nuova Defim, starting again its travel I
n questo momento difficile, NuovaDefim ha voluto far sentire forte il suo grido “Io ci sarò” partecipando all’iniziativa per il sostegno agli ospedali comaschi che tanto hanno fatto e continuano a fare per i cittadini. Un’altra iniziativa simboleggia la voglia di ripartenza di NuovaDefim, di Como e dell’Italia intera. Durante il periodo di lockdown, l’azienda non si è fermata e ha lavorato per l'acquisizione di un progetto importante: il nuovo ponte di Genova. Nuova Defim Orsogril produrrà il grigliato utilizzato nel progetto realizzato dalla joint venture tra Fincantieri e Salini Impregilo. E’ bello pensare che ognuno dei 5.000 pannelli di grigliato inseriti nel progetto sono un "Viva l' italia" che ci unisce nella ripartenza, come il ponte che unirà le due parti di Genova. Progettato da Renzo Piano, è simile alla carena di una nave, ha una lunghezza di 1.067 metri ed è costituito da 24.000 tonnellate di acciaio e carpenteria metallica pari a 3 volte il peso della Tour Eiffel. Non si vede l'ora di poterlo percorrere per riprendere insieme il viaggio.
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n this difficult moment, Nuova Defim wanted to express his presence with the scream “Io ci sarò” (I will be there) taking part into the initiative to support the hospitals of Como which did a lot and still do a lot for the citizens. Another initiative symbolises the wish to start again of Nuova Defim, of Como and of Italy. During the time of the lockdown the company didn’t stop and has worked for the acquisition of an important project: the new bridge of Genoa. Nuova Defim Orsogril will produce the grating used in the project made by the joint venture between Fincantieri and Saline Impregilo. It is beautiful to think that each one of 5.000 light boards of grating, which is part of the project represent a “Viva l’Italia” to be united in the restart, as the bridge that will unite the two parts of Genoa. Designed by Renzo Piano, it is similar to the hull of a ship, it is 1.067 meter long and it is made of 24.000 tons of steel and metal carpentry 3 times heavier than the weight of Tour Eiffel. We can’t wait to cross it and to start traveling again.
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Gruppo Ethos, la ristorazione parte dall’agricoltura Gruppo Ethos, the restaurants start from the agriculture L’
emergenza stimola la ricerca di soluzioni. Così il lockdown è stato l’occasione per fare il punto sull’azienda, le risorse e le strade da imboccare nel prossimo futuro. È in questo contesto che Gruppo Ethos, azienda ristorativa di cui il Birrificio di Como fa parte, forte dell’esperienza accumulata in 32 anni, diventa la bussola per instradare i newcomer del settore con un’attività di consulenza e affiancarli nella realizzazione di ambiziosi progetti. Ma non solo. Risale a maggio l’avvio di un nuovo progetto legato all’Agriturismo Brusignone, nel cuore della Brianza. Il Gruppo intraprende così un cammino agricolo e fa suo il concetto sempre più presente nella cucina internazionale del farm-to-table. “L’obiettivo - spiega Beppe Scotti, AD del Gruppo - è quello di costruire una filiera alimentare corta, finalizzata sia ai consumi interni all’agriturismo che a quelli dei ristoranti di Gruppo Ethos. Perché la ristorazione - conclude Scotti - parte dell’agricoltura”.
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he emergency stimulates the research of new solutions. So the lockdown was the occasion to take stock of the company, the resources and the roads to follow in the near future. In this context Guppo Ethos, restaurant company of which Birrificio di Como is part of, strong from the experience of 32 years, becomes the compass to orientate the newcomer in the sector with an advice activity and to support them in the realization of ambitious projects. But that’s not all. In May it was developed a new project linked to the Agriturismo Brusignone, in the heart of Brianza. Gruppo Ethos start an agricultural path and is more and more linked at international level to the concept farm-to-table. “The goal - says Beppe Scotti, CEO of Gruppo Ethos - is to create a short food chain, for the internal consumption to the farm holidays to those of the restaurants of Gruppo Ethos. Because the restaurants - ends Scotti - starts from the agriculture”.
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ANCHE NELL’EMERGENZA
NOI CI SIAMO
www.cracantu.it
BCC Cantù In ascolto del bisogno. BCC Cantù Listening to the need N
ell’emergenza sanitaria e nei difficili mesi vissuti da inizio marzo, abbiamo ascoltato - e in alcuni casi anticipato - le richieste di aiuto che si levavano dai nostri ospedali (Sant’Anna e Valduce di Como e Sant’Antonio Abate di Cantù), dagli operatori delle Associazioni di primo soccorso, dalle famiglie in stato di bisogno oltre che, naturalmente, dalle imprese. Non abbiamo perso tempo. Dopo aver riorganizzato il lavoro quotidiano con l’obiettivo di annullare i rischi di contagio per i clienti e i dipendenti (oltre 90 persone hanno operato in smartworking per lasciare lo spazio necessario negli uffici al corretto distanziamento tra chi invece era presente), la nostra Banca ha rivolto lo sguardo al territorio. Duecentonovantamila sono gli euro erogati, in buona parte tramite la Fondazione Provinciale Comasca, per l’acquisto di attrezzature e dispositivi medici per gli Ospedali, per i mezzi di soccorso e per fornire generi alimentari e di prima necessità alle famiglie in difficoltà. Sul fronte strettamente bancario, a fine giugno risultavano concessi più di 1.200 nuovi finanziamenti per liquidità, sospesi oltre 3.500 mutui (in tutto lo scorso anno erano stati 207) e attivati 270 anticipi per Cassa Integrazione. Le anticipazioni e le sospensioni rappresentano, di fatto, una maggiore liquidità che rimane alle famiglie e alle imprese per le spese urgenti e indifferibili. E che riconfermano la BCC di Cantù come Banca del territorio e delle Comunità.
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n the health emergency and in the difficult months since the beginning of March, we have listened - and in some cases anticipated - to requests for help from our hospitals (Sant'Anna and Valduce of Como and Sant'Antonio Abate of Cantù), first aid association operators, families in need as well as, of course, businesses. We didn't waste any time. After re-organising our daily work aiming at eliminating the risks of contagion for customers and employees (more than 90 people worked in smart working to leave the necessary space in the offices to the correct distancing between those who were present), our bank turned its attention to the territory.Two hundred and ninety thousand euros were provided, mostly through the Fondazione Provinciale Comasca, for the purchase of medical equipment and devices for hospitals, emergency vehicles and to provide food and basic necessities to the families in difficulty. On the strictly banking front, at the end of June, more than 1.200 new loans had been granted for liquidity, more than 3.500 loans had been suspended (a total of 207 last year) and 270 redundancy fund advances had been activated. Advances and suspensions represent, in fact, greater liquidity which remains with households and businesses for urgent and non-deferrable expenses. And that reconfirm the BCC of Cantù as the bank of the territory and the Communities.
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Caffè Milani e le mille storie in diretta
Caffè Milani and a thousand stories live L T
e numerose visite all’Esposizione Caffè Milani, aperta da tre anni all’interno del nuovo stabilimento di Lipomo, testimoniano il grande interesse di appassionati, curiosi e professionisti nei confronti del caffè che ha davvero mille storie e segreti da raccontare. Per questo, quando è stata imposta la sua chiusura, hanno preso il via gli incontri settimanali “Caffè in diretta” che hanno trattato la filiera, la moka e gli altri metodi di estrazione. Tante persone hanno seguito e fatto domande, e questo ha spinto a proseguire gli incontri con esperti parlando dell’espresso, della sua analisi sensoriale, delle macchine per il caffè d’epoca e della nuova realtà del bar in questa Fase 2. Frattanto il brand ambassador Andrea Pinturi ha proposto un vero giro del mondo attraverso il racconto delle terre di origine e i gusti particolarissimi dei caffè della linea Puro. Tutti i filmati si possono seguire sul canale YouTube di Caffè Milani all’indirizzo https://bit.ly/3f7TiTC. Nelle prossime settimane si tornerà in aula e riprenderanno i corsi mentre le visite all’Esposizione si potranno nuovamente prenotare on line a partire dal mese di settembre. Seguite Caffè Milani sul sito www.caffemilani.it e sui social media
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he numerous visits to the Exhibition Caffè Milani, opened three years ago inside the new factory of Lipomo, testify the great interest of impassioned visitors , curious persons and professionals towards coffee that has really a thousand stories and secrets to tell. Therefore, when its closing has been imposed, the weekly meetings “Caffè in diretta” started and attracted the supply chain, the moka and other extraction methods. Many people followed the event and asked questions, and this has pushed in Phase 2 to continue with the appointments with experts talking about the espresso, its sensory analysis, the ancient coffee machines and the new reality of the bar. In the meantime the brand ambassador Andrea Pinturi proposed a true tour of the world through the story about the lands of origin and the most particular tastes of the coffees of the line Puro. All the videos can be found on the canal YouTube of Caffè Milani https://bit. ly/3f7TiTC. In next weeks it is possible to go back to the classroom and the courses will continue, while the visits of the Exhibition can be booked online, starting from September. www.caffemilani.it
Gruppo Bolton, vicini al territorio e alle persone Gruppo Bolton, close to the territory and to the people I
n un momento difficile come quello che ha attraversato il nostro Paese durante l’emergenza sanitaria legata al Covid-19, numerosi sono stati i progetti che hanno visto Amici di Como e il Gruppo Bolton rispondere insieme, in modo proattivo, alle richieste di solidarietà legate a situazioni emergenziali. Il primo contributo è stato l’acquisto di una barella per il trasporto in ambulanza di pazienti affetti da patologie altamente infettive, da effettuare in bio-contenimento, a cui si è poi aggiunto un apparecchio per la ventilazione forzata. A questo si sommano le tante donazioni di prodotto che il Gruppo ha effettuato, attraverso la sua Business Unit Bolton Food, per rispondere al bisogno sociale che questa emergenza ha determinato. In particolare, Banco Alimentare Lombardia, Croce Rossa Italiana e Comune di Milano hanno potuto contare su una donazione di prodotti Rio Mare da poter donare a persone e famiglie in difficoltà. Un impegno che sottolinea, ancora una volta, la vicinanza del Gruppo al territorio e la responsabilità nei confronti delle persone e delle comunità nelle l’azienda quali opera.
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n a difficult time such as the one that our country has experienced during the sanitary emergency linked to Covid-19, Amici di Como and Gruppo Bolton carried out many projects together, being proactive in front of the requests of help due to emergencies situations. The first contribution was the purchase of a stretcher for the transport in ambulance of patients suffering from highly infectious pathologies, to carry out in biocontainment, to which it was added an instrument for forced ventilation. Moreover Gruppo Bolton made many donations of products through its Business Unit Bolton Food, to respond to the social need that this emergency determined. In particular, Banco Alimentare Lombardia, Italian Red Cross and Municipality of Milan could count on the donation of Rio Mare products to donate to the people and to the families in difficulty. An engagement that stresses, once again, the closeness of Gruppo Bolton to the territory and the responsibility towards the persons and associations in which the company is involved.
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Bennet, la solidarietà nel carrello della spesa Bennet, charity in the shopping cart M
olteplici sono state le iniziative che Bennet ha attivato sin da subito per offrire un aiuto concreto, ai propri collaboratori e alle comunità locali. I dispositivi di sicurezza e l’assicurazione sanitaria sono stati gli strumenti atti a tutelare i propri dipendenti. L’operazione “Trasforma i tuoi punti in solidarietà” ha, invece, permesso ai clienti di donare i punti della carta fedeltà Bennet Club al Fondo Emergenza Coronavirus istituito dalla Fondazione Provinciale Comasca e del CESVI di Bergamo. L’iniziativa si è ampliata anche con la collaborazione di altre strutture e associazioni e sono stati raccolti quasi € 130.000. All’associazione comasca Cometa sono stati donati oltre 20.000 pasti. Bennet ha inoltre attivato diverse collaborazioni per agevolare la reperibilità e la consegna a domicilio di beni di prima necessità, con le istituzioni locali e le associazioni di volontariato e con Supermercato24 offrendo la consegna gratuita agli over65. Bennet ha distribuito alle Amministrazioni comunali delle GiftCard, carte regalo, offrendo uno sconto del 15% sul valore della Gift, 5% in più rispetto a quanto richiesto dal Governo. Non da ultimo l’adesione all’iniziativa Carrello Solidale in collaborazione con la CRI della Lombardia, che ha permesso di raccogliere quasi 5.000 kg di prodotti alimentari.
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rom the very beginning, Bennet has activated many initiatives to give a concrete help to its employees and to the local communities. The safety devices and the health insurance were the instruments used to protect its employees. Instead the project “Trasforma i tuoi punti in solidarietà” (Turn your points into charity) gave its clients the chance to donate the points on the fidelity card Bennet Club to the Emergency Fund Coronavirus instituted by the Fondazione Provinciale Comasca and CESVI of Bergamo. The initiative has grown also thanks to the collaboration with other structures and associations and they collected almost €130.000. They also donated 20.000 meals to the association Cometa of Como. Moreover Bennet has activated different collaborations to facilitate the reachability and the delivery of essential supplies to the domicile, with the local institutions and the associations of voluntary service and with Supermercato24 offering a free delivery to the people over 65 years old. Bennet has distributed to the local Administrations some Gift Card, offering a 15% discount on the value of the Gift Card, 5% more of what was asked by the Government. Last but not least, the adhesion to the initiative Carrello Solidale in collaboration with the Italian Red Cross of the Lombardy region, collecting almost 5.000 kg of food products.
Ristorante Imbarcadero-Hotel Metropole & Suisse, per godere della bellezza del lago Ristorante Imbarcadero-Hotel Metropole & Suisse per godere della bellezza del lago
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er favorire la ripresa di uno dei settori più duramente colpiti, Ristorante Imbarcadero e Hotel Metropole & Suisse hanno studiato alcune proposte estremamente convenienti per chi volesse approfittare della bellezza del nostro territorio. Per il soggiorno in albergo, è stata ideata la formula Short Break al Lago, con pernottamento in camera doppia vista lago, cena ogni sera al Ristorante Imbarcadero, un biglietto per persona di libera navigazione sul Lago valevole 24 ore, un lunch box per persona. Gusto in Sicurezza è lo slogan delle proposte lanciate dal Ristorante Imbarcadero che propone, mantenendo la giusta distanza all’aperto sulla terrazza vista lago, il Breakfast in terrazza, dalle 7.00 alle 10.00 e la degustazione di Drinks & tapas dalle 15.00 alle 20.00, aperitivi accompagnati da varie specialità. Inoltre il Menu take-away che abbina vari piatti della cucina per gustarli dove si vuole. Un bel gesto di solidarietà è anche quello di offrire un weekend gratuito al personale sanitario che si è tanto prodigato nell’emergenza.
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o favor the recovery of one of the sectors that was badly hit, Ristorante Imbarcadero and Hotel Metropole & Suisse have studied some cost-effective proposals for those who want to enjoy the beauty of our territory. For the accommodation in the hotel, the proposal is called Short Break on the Lake, with an overnight stay in a double room with lake view, dinner in the Ristorante Imbarcadero, a boat ticket per person valid on the entire lake for 24 hours. Gusto in Sicurezza is the slogan of the proposals launched by Ristorane Imbarcadero that from 7.00 am to 10.00 am proposes breakfast on the terrace, maintaining the proper distance, from 3.00 pm to 8.00 pm tasting of Drinks and tapas. Moreover the take-away menu combines dishes linked to the local tradition to eat where you want to. A beautiful sign of charity is the one of offering a free weekend to the health professionals who worked very hard during the emergency.
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Viganò e la tecnologia che uccide virus e batteri Viganò and the technology that kills virus and bacteria
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i chiama Virosolution l’ultima novità dell’azienda tessile Viganò S.p.A. di Nibionno, un trattamento di finissaggio che permette di uccidere batteri e virus, tra i quali anche il Coronavirus, attraverso l’inedita combinazione, in attesa di brevetto, di due tecnologie: le tecnologie a base d’argento a effetto antivirale e antibatterico, con piccole particelle d’argento che attraggono i virus e li legano permanentemente ai loro gruppi zolfo, e la tecnologia della vescicola grassa (liposomi) come acceleratore che distrugge i virus esaurendo la membrana virale nel suo contenuto di colesterolo. Virosolution - testato per la sicurezza delle persone, dermatologicamente non irritante, innocua per la sostenibilità ambientale - è destinato all’imbottito, al tendaggio e al settore contract alberghiero, navale e domestico ed è applicabile a tutti i velluti e tessuti dell’azienda Viganò, mantenendo la mano ed il colore originali. Dai primi test i tessuti mantengono le caratteristiche tecniche antivirali anche dopo 30 lavaggi. “La messa a punto ha richiesto un forte impegno, ma ora i nostri tessuti trattati Virosolution proteggono da virus e batteri senza perdere la loro qualità - dice il titolare Piercarlo Viganò – con un occhio alla sicurezza e alla sostenibilità”.
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irosolution is the last novelty of the textile company Viganò S.p. A. of Nibionno, a finishing treatment that kills bacteria and virus, including the Coronavirus, through the unusual combination, patent pending, of two technologies: the technologies based on silver with an antiviral and antibacterial effect, with little silver particles that attract the virus and tie it permanently to the sulphur groups and the technology of the fat vesicle (liposomes) as an accelerator that destroys the virus drying up the viral membrane in its cholesterol content. Virosolution - tested for the safety of the persons, dermatologically not irritant, environmentally sustainable - it is destined to the stuffing, to the curtains and to contract sector for hotel, ship and private solutions and it can applied on all the velvets and fabrics of the company Viganò, keeping the original touch and color. After the first tests on the cloths, they maintain the antiviral technical characteristics also after 30 washings. “The finalizing requested a strong commitment, but now our fabrics treated with Virosolution protect from virus and bacteria without losing their quality - says the owner Piercarlo Viganò – with an eye on safety and sustainability”.
VIVA, la comunicazione digitale nel segno del territorio VIVA, the digital communication in the name of the territory
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el periodo di lockdown VIVA ha sviluppato un nuovo progetto di immagine coordinata per la comunicazione online, focalizzandolo su prodotti denominati con i luoghi più rappresentativi del territorio. Le collezioni VIVA Como, Bellagio e Cernobbio, inserite in perfetta armonia in eleganti e raffinati scenari indoor, prendono vita in un piano di comunicazione digitale che intende coinvolgere il professionista in una nuova visione di progetto, per un’esperienza multimediale completa. I virtual reality video, della durata di circa due minuti e mezzo, disponibili in italiano inglese e cinese, sono destinati ad architetti, progettisti, interior designer, costruttori e rivenditori, e illustrano le caratteristiche estetiche, tecniche e prestazionali di ciascuna collezione, proiettando ogni collezione all’interno di situazioni reali, così da spiegare nel dettaglio e in poco tempo le principali particolarità dei modelli. Rappresentano inoltre un valido supporto al catalogo e sono utili per fare formazione ai rivenditori di tutto il mondo in un momento in cui è difficile viaggiare. Il progetto digitale di VIVA, consultabile su qualsiasi device, diventa così un prezioso strumento per raccontare il mondo progettuale dell’azienda caratterizzato da sempre da ricerca estetica e soluzioni tecnologiche d’avanguardia.
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n the time of the lockdown VIVA has developed a new project of co-ordinated image for the online communication, focusing on the products named after the most representative places of the territory. The collections VIVA Como, Bellagio and Cernobbio in a perfect harmony with elegant and refined indoor locations, take life in a plan of digital communication that intends to involve the professional in a new project vision, for a complete multimedia experience. The virtual reality video, of about two and a half minutes, available in Italian, English and Chinese are made for architects, designers, interior designer, builders and resellers, and they illustrate the aesthetic, technical characteristics of each collection, projecting each collection in real situations, in order to explain in detail and in a short time the main characteristics of the models. Moreover they represent a valid support to the catalogue and they are useful to train the resellers of all over the world in a moment in which it is difficult to travel. The digital project of VIVA, accessible on any device, becomes a precious instrument to speak about the project world of the company always characterised by aesthetic research and advanced technological solutions.
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Ovas, 1 dispositivo 5 soluzioni Ovas, 1 device 5 solutions
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er il delicato momento della ripartenza dopo il lockdown, Ovas ha avviato la distribuzione di Italeye®, un dispositivo di sicurezza integrato per il controllo degli accessi che, in unico strumento elettromeccanico, garantisce cinque soluzioni: controllo della temperatura e identificazione dell’uso della mascherina per ogni cliente e/o dipendente, controllo degli accessi e/o apertura varchi automatici, erogazione automatica del gel disinfettante, distribuzione mascherine monouso, distribuzione guanti monouso. La termocamera rileva la temperatura corporea tramite riconoscimento del volto e individuazione del punto focale per la misurazione, dando luce verde con temperatura al di sotto dei 37.5°. In caso di temperatura più elevata, avverrà una segnalazione video e audio e si avrà la possibilità di bloccare l’accesso. Il sistema di controllo, può essere collegato a dispositivi preesistenti quali porte e tornelli. Avvicinando le mani verrà erogata la giusta dose di gel igienizzante. In relazione alla tipologia di modello Italeye® scelto può essere dotato di erogatore di mascherine protettive monouso e/o erogatore di guanti in plastica monouso.
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or the delicate moment of the restart after the lockdown, Ovas guided the distribution of Italeye®, a safety device integrated for the control of the accesses that, in a single electromechanical tool, guarantees five solutions: control of the temperature and identification of the use of the mask for each client and / or employee, control of the accesses and / or opening of automatic passages, automatic distribution of the sanitizer gel, distribution of disposable masks, distribution of disposable gloves. The thermo-camera measures the body temperature through the recognition of the face and the individualization of the focal point for the measurement, giving green light with temperature below 37.5° C. In case of higher temperature, there will be a video and audio signal and the possibility to block the access. The control system can be connected with preexistent devices such as doors and turnstiles. When hands are close to the device it will supply the right dose of gel. In relation to the typology of model Italeye® chosen it can be provided with distributor of disposable protective masks and / or distributor of disposable plastic gloves.
ANCE e il kit per la ripartenza The kit to start again A
NCE Como ha dato un contributo concreto alle principali strutture sanitarie e non della provincia, donando 20.000 € ad ognuno dei tre Ospedali - Valduce, Sant’Anna, Fatebenefratelli - impegnati nell’emergenza Coronavirus e, tramite il sistema delle Casse Edili, alla Protezione Civile di Como. Prima del lockdown, l’Associazione, con grande senso di responsabilità, ha ritenuto volontariamente di sospendere l’attività nei cantieri. Nelle caotiche settimane di stop forzoso, ha organizzato numerosi momenti di formazione online e alla ripresa delle attività nella cosiddetta “Fase 2“ ha raccolto e distribuito ai propri associati i “kit per la ripartenza“ contenenti i dispositivi essenziali (termometri infrarossi, mascherine, cartelli di cantiere, etc.) per riavviare i cantieri. Infine, all’inizio di giugno, grazie ad una convenzione con l’ospedale Fatebenefratelli di Erba, ha offerto a tutte le proprie imprese la possibilità di effettuare il test sierologici per tutto il personale in modo da mappare la situazione sanitaria del settore nella provincia.
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NCE Como gave a concrete contribution to the main sanitary and non-sanitary structures of the province, donating 20.000 € each one of three Hospitals - Valduce, Sant’Anna, Fatebenefratelli - involved in the emergency Coronavirus and, through the system of Casse Edil, to the Civil Protection of Como. Before the lockdown, the Association, with great sense of responsibility, voluntary decided to stop the activities in the yards. In the chaotic weeks of forced stop, it organised numerous moments of on-line formation and at the restart of the activities in the so called “Phase 2“ it collected and distributed “the kit to start agin” to its own members, which contained the essential devices (infrared thermometers, masks, yard cartels, an so on) to restart the yards. Then, at the beginning of June, thanks to a convention with the hospital Fatebenefratelli of Erba, it offered to all the own enterprises the possibility of making the serological test to all the staff in order to control the sanitary condition of the sector in the province.
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Pallacanestro Cantù, All Together Now I
l derby della solidarietà tra Cantù e Varese quest’anno si è giocato su un campo nuovo. Infatti, grazie alla campagna di raccolta fondi “All Together Now”, voluta e sostenuta da Pallacanestro Cantù, Tutti Insieme Cantù, Pallacanestro Varese e Il Basket Siamo Noi le due tifoserie rivali si sono unite per un fine benefico. Acquistando i biglietti del match i tifosi hanno potuto dare il proprio sostegno a Croce Rossa di Cantù e Polo Ospedaliero di Varese. La cifra raccolta è stata davvero importante: € 16.635,00. Alla campagna social dei due club ha partecipato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana che con un videomessaggio ha voluto far sentire alle due piazze la propria vicinanza. Un altro testimonial d’eccezione, Carlo Recalcati, ha lanciato un importante messaggio ai tifosi un dalle pagine social di Pallacanestro Cantù e Pallacanestro Varese. Anche i sindaci delle due città, Alice Galbiati per Cantù, Davide Galimberti per Varese sono scesi in campo per sostenere questo progetto. Alla giornata dedicata di consegna del materiale alla Croce Rossa di Cantù, hanno presenziato Davide Marson (presidente di Pallacanestro Cantù), Sergio Paparelli (vicepresidente di Pallacanestro Cantù) e Angelo Passeri (vicepresidente di Pallacanestro Cantù e presidente di TIC).
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his year the charity derby between Cantù and Varese was played on a new court. In fact, thanks to the fund-raising campaign “All Together Now”, promoted and supported by Basketball Cantù, Tutti Insieme Cantù, Basketball Varese and Il Basket Siamo Noi the two rival fans have joined for a charity purpose. Buying the tickets of the game, the fans could have given their support to the Red Cross of Cantù and Polo Ospedaliero di Varese. The amount of money collected was really important: € 16.635,00. The president of the Lombardy Region took part in the social campaign launched by the two clubs, with a video message he wanted to express his support to the two clubs. Another exceptional testimonial was Carlo Recalcati, who launched an important message to the fans in one of the social pages of Pallacanestro Cantù and Pallacanestro Varese. Also the mayors of two cities, Alice Galbiati for Cantù, Davide Galimberti for Varese took the field to support this project. in the day dedicated to the delivery of the material to the Red Cross of Cantù there were Davide Marson (president of Pallacanestro Cantù), Sergio Paparelli (vice-president of Pallacanestro Cantù) and Angelo Passeri (vice-president of Pallacanestro Cantù and president of TIC).
Como 1907 a supporto della città e dell’ospedale Como 1907 supports the city and the hospital N
onostante lo stop dei campionati non si sono bloccate le attività del Como 1907 durante il lockdown. Partendo dal principio che una squadra di calcio è soprattutto una comunità di persone, la società di viale Sinigaglia si è impegnata per non fare mancare il proprio supporto a tutta la città. La prima iniziativa ha previsto una donazione di 125.000 euro all’Ospedale Sant’Anna. La donazione è stata fatta coinvolgendo i tifosi ai quali è stato chiesto di non ritirare la “quota” dell’abbonamento che sarebbe spettata loro in seguito alla sospensione delle partite. Questa cifra è stata triplicata dalla società arrivando così a più di centomila euro. Il Como sta poi avviando altre iniziative in sinergia coi propri sponsor per sostenere i più bisognosi in un momento che, purtroppo, si preannuncia complicato per le categorie più fragili dal punto di vista economico. Allo stesso tempo, per stare vicino ai piccoli tifosi, il Como ha fatto un regalo a tutti i ragazzini abbonati alla Zona Family consegnato direttamente a casa dai giocatori della prima squadra.
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espite the stop of the championships the activities of Como 1907 haven’t stopped during the lockdown. Sharing the idea that a soccer team is above all a community of persons, the club of viale Sinigaglia was involved in giving support to the entire city. The first initiative was a donation of 125.000 Euro to the hospital Sant’Anna. The donation was made involving all the fans because they were asked not to withdraw the “share” of the season ticket they could ask for after the stop of the games. This amount was tripled by the club, reaching the amount of over hundred thousand Euro. Como 1907 is also promoting other initiatives in collaboration with its sponsors to support the people in need, in a moment that unfortunately is announced to be complicated for the most fragile categories from the economic point of view. At the same time, to be close to the little fans, Como gave a present to all the boys who had a season ticket in the Zona Family delivered directly to their homes by the players of the first team. . Como
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La “meglio gioventù” del glorioso Club Ciclistico Canturino 1902 asd The “best youth” of the glorious Club Ciclistico Canturino
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esserati nella categoria Juniores i, fantastici 13 registrano all’anagrafe un’età compresa tra i 16 e i 18 anni. Si erano diligentemente preparati ed erano pronti per la partenza della stagione agonistica prevista per fine marzo. Avrebbero preso il testimone per la stagione 2020 direttamente dal grande Vincenzo Nibali in una serata prevista per il 25 febbraio presso il teatro Fumagalli di Cantù ma arriva l’emergenza Covid-19 che gela tutti gli entusiasmi e, soprattutto, inibisce tutte le iniziative. La storia che segue e attualità: “il lockdown”, “Io sto a casa” ma nessuno di loro interrompe la preparazione; infatti “pedalo e pedalo sui rulli” seguendo come un mantra le indicazioni di Direttore Sportivo, del Preparatore Atletico e del Nutrizionista aspettando l’ora di tornare in strada con le nuove divise. Quando finalmente il sospirato momento arriva, ligi alle disposizioni sanitarie, eccoli pedalare con una fantastica mascherina logata giallo blu. Finalmente sono in sella, veloci, sorridenti e determinati come sempre sognando la prima gara di stagione per poter dimostrare il loro valore e la voglia di riscatto verso una stagione che loro ricorderanno anche per la maturità blindata che alcuni hanno dovuto affrontare. Viva il ciclismo, Canturino.
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ard-carrying in the Juniores category, the “fantastic 13” of Club Ciclistico Canturino - to the registry office aged between the 16 and 18 years old - had diligently prepared and they were ready to start the agonistic season foreseen for the end of March. They would have taken the torch directly from great Vincenzo Nibali in an evening programmed for February 25, but the emergency Covid-19 has frozen all the enthusiasms and, above all, stopped each single initiative. Not completely, nevertheless. Despite the lockdown, nobody has interrupted the preparation and they all “pedaled and pedaled on the rolls” staying at home, following the indications of the sports director, of the athletic coach and of the nutritionist and waiting to return on the road with the new uniforms. Once they finally reached the sighed moment, in the respect of the sanitary regulations, here they pedaled wearing a yellow and blue mask with their logo. Finally they are on the saddle, fast, smiling and determined as always dreaming of the first competition to be able to demonstrate their value and the desire for redemption towards a season that they will also remember for their graduation in the time of the lockdown.
"Con Briantea84 sono" H
a preso il via a maggio la nuova campagna di comunicazione del 5 per mille “Con Briantea84 sono”, un’evoluzione del claim di successo “Briantea84 è” promosso nel 2019. Non si tratta di un semplice spostamento di parole, bensì di un concreto cambiamento di focus. Dodici persone e dodici storie: un vero e proprio vocabolario umano, per arrivare alla definizione di Briantea84. “Chi sono io? Chi sono con Briantea84? Come sono cambiato attraverso il mio impegno con Briantea84?”. La visione del cerchio: ognuno è importante nel suo ruolo, fondamentale. Destinare il 5 per mille a Briantea84 significa permettere a sempre più bambini e ragazzi con disabilità di realizzarsi attraverso la pratica sportiva, crescendo nell’educazione e nel rispetto grazie soprattutto alla presenza di chi ogni giorno, al loro fianco, dedica il proprio tempo per raggiungere questi obiettivi. Persone che vivono Briantea84 e continuano a trasmetterne i valori. Briantea84 non è solo sport praticato da atleti con disabilità, ma anche progetti culturali e i numeri di una macchina che coinvolge 180 atleti e uno staff di oltre 50 persone, impegnati in 5 settori sportivi. Tutte le info sul sito www.briantea84.it (mail: info@briantea84.it).
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n May it started the new communication campaign ‘5 per thousand’ “Con Briantea84 sono”, an evolution of the successful campaign “Briantea84 è” promoted in 2019. It is not a simple word change, but a real subject change. Twelve persons and twelve stories: an actual human vocabulary, to get to the definition of Briantea84. “Who am I? Who am I with Briantea84? How did I change through my engagement with Briantea84?” . The vision of the circle: each one is important in his role, fundamental. To give 5 per thousand of Italian taxes to Briantea84 means to let more and more disabled children and kids be realized with the sports practice, growing in the education and in the respect thanks above all to the presence of the persons who each day are at their side and dedicate their time to let them reach their goals. Persons who live Briantea84 and keep on transmitting its values. Briantea84 is not only sport practiced by athletes with disabilities, but also cultural projects and the numbers of a machine that involves 180 athletes and a staff of over 50 persons, devoted to 5 sports sectors. All the info on the site www briantea84.it (mail: info@briantea84.it).
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Sede Italia Via per Intimiano 22 22070 Senna Comasco (CO) Tel. +39 031 561006 E-mail cierre@cierre.it
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NEWS
Le Mascherine d'artista
della Galleria Contini
di Marina Moretti foto Archivio Galleria Contini
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ascherine d’Artista è un’iniziativa della Galleria d’Arte Contini, volta al sostegno del rispetto delle misure di protezione individuale, che al contempo ha anche lo scopo di sensibilizzare all’importanza dell’arte, della creatività e della cultura nel nostro quotidiano. Tutti gli artisti rappresentati dalla Galleria hanno aderito con grande entusiasmo e sono stati realizzati così 20 soggetti diversi, con opere di Fernando Botero, Manolo Valdés, Julio Larraz, Pablo Atchugarry, Sophia Vari, Enzo Fiore, Mario Arlati, Carla Tolomeo, Paolo Vegas, Francesco Salvi, Andrea Valleri, Giacomo Braglia. Nel trasmettere questo messaggio di bellezza, non poteva certo mancare un omaggio al grande maestro Igor Mitoraj attraverso la dolcezza delle sculture Bacio dell’Angelo (2003) e Sotto Laguna II (2005). In questo periodo difficile di emergenza economico-sanitaria che tutti stiamo affrontando, la Galleria d’Arte Contini, con questa iniziativa, vuole contribuire a riportare la bellezza e il messaggio dell’arte nelle strade e sui volti delle persone, rendendo meno pesante e meno omologante questa costrizione. Come scrisse Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo” e Galleria d’Arte Contini, come ha sempre fatto, cerca di diffonderla il più possibile. Le mascherine, realizzate in una carta speciale sanificabile e stampate con inchiostro anallergico, verranno regalate ai frequentatori della galleria di Venezia, in Calle Larga XXII Marzo. Tutti coloro che riceveranno una mascherina in omaggio sono invitati a partecipare al contest Mascherina d’Artista, postando una propria foto con indosso la Mascherina d’Artista su Facebook e/o Instagram, inserendo i tag #continiartgallery #mascherinadartista #mascherinadartistacontini e taggando la Galleria d’Arte Contini. Le 20 foto più belle, che meglio esprimeranno il messaggio, verranno omaggiate con una mascherina firmata dagli artisti di Galleria d’Arte Contini. Instagram: @continiartgallery Facebook: @continigallery
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The Contini Art Gallery and Artist’s Masks
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ascherine d’Artista (Artist’s Masks) is an aiming supporting the current safety dispositions, while at the same time raising awareness on the importance and value of art, culture and creativity in our daily lives. All of our represented artists have participated in the project with great enthusiasm, realizing beautiful face masks available in 20 different designs, including artworks by Fernando Botero, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Julio Larraz, Enzo Fiore, Mario Arlati, Carla Tolomeo, Paolo Vegas, Giacomo Braglia, Francesco Salvi, Andrea Valleri and Sophia Vari. In conveying our message about the power of Beauty, an homage to the great artist Igor Mitoraj could not be missing. We hope to have succeeded in interpreting his poetic sensibility through the sculptures Bacio dell’Angelo (2003) and Sotto Laguna II (2005). In this very difficult time of world-wide health and financial emergency, we hope that this initiative will contribute to bring the beauty and the power of Art back to the streets and onto your faces. This is our way of reconnecting with all our friends and art lovers, while making the constriction of wearing a mask less homologating and much lighter. As Dostoevskij wrote: “Beauty will save the world” and the Contini Art Gallery definitely believe this is true and, as we always have done, we play our part and try to spread Beauty as much as possible. The masks have been made with sanitized paper and printed with hypoallergenic ink, they will be given as a gift to everyone who visits our gallery in Calle Larga XXII Marzo, Venice. We invite everyone who received our complementary mask to take part to the ARTIST’S MASKS CONTEST, posting on Facebook or Instagram a photo wearing our Artist’s Mask, with the tags #continiartgallery #mascherinadartista and don't forget to tag the Contini Art Gallery! The best 20 photos, which express the message in the best way, will be selected and will receive an Artist's Mask signed by our artists. Instagram: @continiartgallery Facebook: @continigallery
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Rivoluzione SUV Mercedes-Benz da Autotorino F
orme pulite, linee essenziali e una forte presenza conferiscono una limpida sensualità ai nuovi SUV Mercedes-Benz: GLA e GLB, ora al battesimo presso la filiale Autotorino di Luisago. «Una MercedesBenz su tre è un SUV, una su quattro una compatta. GLA e GLB riuniscono quindi gli ingredienti di successo dei due segmenti verso cui si indirizza il maggior interesse del pubblico», dichiara Tito Monti, responsabile della filiale Autotorino Mercedes-Benz alle porte di Como. «Inoltre GLB presenta alcune particolarità che non avevamo mai offerto ai nostri clienti in questo segmento, come, ad esempio, i sette posti. Entrambe sono novità accolte con interesse ed entusiasmo, anche in questo particolare periodo storico». Al primo sguardo a GLA e GLB ripropongono il carattere contemporaneo della famiglia SUV Mercedes-Benz. Evidenti e funzionali gli elementi di design tipici della guida offroad, come il frontale verticale, gli sbalzi corti anteriori e posteriori. Continuità che si rispecchia all’interno con la dotazione di serie, per entrambi, dell'intuitivo Infotainment MBUX, configurabile in modo individuale anche attraverso l’auto-apprendimento del software. Inconfondibile la sua presenza a bordo, dove risaltano gli schermi che virtualizzano i controlli dell’auto, sino alla navigazione con Realtà Aumentata (ove presente nella dotazione).
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Il tutto gestibile grazie all’attivazione vocale con la celebre parola chiave “Hey Mercedes”. Il nuovo GLA completa il rinnovamento delle compatte Mercedes-Benz e, al tempo stesso, segna il punto di accesso alla fortunata famiglia di SUV del marchio. Mostra un carattere molto più forte del modello precedente, grazie ad un’altezza cresciuta di ben 10 centimetri. All’interno si percepisce la posizione più alta dei sedili, tipicamente SUV, maggiore spazio per la testa per i passeggeri anteriori e per le gambe di quelli posteriori. Auototorino accoglie GLB come novità assoluta di quest’anno. Ottavo membro della famiglia di compatte della Stella, è un SUV versatile e spazioso, ideale per la famiglia e il tempo libero: la prima Mercedes-Benz del segmento disponibile a richiesta anche in versione sette posti, grazie a due sedili singoli supplementari su cui trovano comodamente posto passeggeri di altezza non superiore a 1,68 metri. Non potevano mancare, infine le versioni più ‘muscolari’ firmate AMG, marchio sportivo fiore all’occhiello della filiale Autotorino comasca: Mercedes-AMG GLB 35 4MATIC e Mercedes-AMG GLA 45 4MATIC+. Quest'ultima equipaggiata con il motore Mercedes-AMG da 2,0 litri completamente riprogettato che, con i suoi 421 CV, è attualmente il quattro cilindri turbo prodotto in grande serie più potente al mondo.
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lean shapes, essential lines and a strong presence give a clear sensuality to the new Mercedes-Benz SUVs: GLA and GLB, now at the inauguration at the Autotorino branch in Luisago. "One Mercedes-Benz out of three is a SUV, one out of four is a compact one. GLA and GLB thus bring together the successful ingredients of the two segments to which the public is most interested," says Tito Monti, head of the Mercedes-Benz Autotorino branch near Como. "Moreover, GLB has some special features that we have never before offered our customers in this segment, such as, for example, the seven-seater. Both are new products that have been welcomed with interest and enthusiasm, even in this particular historical period". At first glance, the GLA and GLB are a re-interpretation of the contemporary character of the Mercedes-Benz SUV family. The design elements typical of off-road driving, such as the vertical front end and the short front and rear overhangs, are both striking and functional. Continuity that is reflected in the interior with the standard equipment of the intuitive Infotainment MBUX for both, which can also be individually configured via software self-learning. Unmistakable its presence on board, where the screens that virtualize the car controls stand out, up to navigation with Increased Reality (where present in the equipment). All manageable thanks to the voice activation with the famous keyword "Hey Mercedes". The new GLA completes the renewal of the compact Mercedes-Benz and, at the same time, marks the access point to the brand's successful SUV family. It shows a much stronger character than the previous model, thanks to a height increased by a good 10 centimetres. Inside you can feel the higher position of the seats, typically SUVs, more headroom for the front passengers and more legroom for the back passengers. Auototorino welcomes GLB as an absolute novelty
this year. Eighth member of the Stella compact family, it is a versatile and spacious SUV, ideal for family and leisure: the first Mercedes-Benz in the segment available on request also in a seven-seater version, thanks to two additional single seats on which passengers no taller than 1.68 metres can comfortably sit. And finally, the more 'muscular' versions signed AMG, the flagship sports brand of the Autotorino comasca branch: Mercedes-AMG GLB 35 4MATIC and Mercedes-AMG GLA 45 4MATIC+. The last one is equipped with the completely redesigned 2.0-litre Mercedes-AMG engine which, with its 421 hp, is currently the most powerful four-cylinder turbocharged engine produced in large series in the world. Tito Monti, direttore responsabile di filiale Mercedes Autotorino Tito Monti, head of the Mercedes Autotorino branch www.autotorino.it
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Revolution SUV Mercedes-Benz at Autotorino
NEWS
Il NUOVO LIBRO di Giuseppe Guin
ti aspetta in edicola
GENTE DI LAGO People of the lake
35 STORIE di PERSONAGGI di LAGO Prefazione di Giorgio Gandola
con il sostegno di Amici
“G
di Como
ente di lago” è un viaggio alla scoperta di vite e storie che si sono intrecciate con la vita e la storia del lago di Como. In queste pagine scorrono volti già noti, ma anche facce sconosciute, persone che hanno cambiato il mondo che stava loro intorno, ma anche persone che nel loro mondo hanno semplicemente vissuto. In questi racconti di “Gente di lago”, certe esistenze apparentemente normali si affiancano a quelle dai nomi considerati celebri. Qui, infatti, per scelta voluta, la notorietà si mischia con l’anonimato e queste storie, a prima vista cosi diverse, trovano la loro sintesi nell’identica passione del vivere e nello stesso legame con il lago.
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in collaborazione con Como
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ente di lago" is a journey to discover the lives and stories that have been connected with the life and history of Lake Como. In these pages you can find familiar faces, but also unknown faces, people who changed the world around them, but also people who simply lived in their world. In these stories of "Gente di lago", certain apparently normal existences are combined with those with names considered famous. Here, in fact, by deliberate choice, notoriety is mixed with anonymity and these stories, at first sight so different, find their synthesis in the same passion for living and in the same bond with the lake.
I 35 PERSONAGGI Stefania Scotti Plinio Bocchietti Alberto Valli Antonio Zambra Claudio Ortodoro Luciano Motti Roberto Dotti Claudio Toschi Angelo Pallini Sabrina Morganti Danilo Zucchetti Tullio Abbate
Sara Magnaghi Silvio Vettorello Erika Trojer Antonio Aquilini Yasemin Baysal Giuseppe Fioroni Daniele Riva Fausto Gilardoni Alberto Proserpio Jean Marc Droulers Domenico Lillia Albertina Nessi
Andrea Dotti - Momi Enrico Guggiari Andrea Grisdale Mariangela Previtera Mauro Guerra Ludovica Rocchi Giuliano Galli Luigi Piotti Carla Sossnovsky Parravicini Ferdinando Zanoletti Maria Grazia Bellucci Mantero
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Premio Internazionale di Letteratura
Città di Como di Marina Moretti foto Archivio Premio Internazionale di Letteratura Città di Como
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i rinnova di anno in anno il successo del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como, l’appuntamento con libri e autori, narrativa e poesia, saggistica e autobiografia, opere inedite e edite, reportage fotografici e video, che dal 2014 promuove a più livelli l’interesse per la letteratura, anche grazie a una proposta di eventi culturali pensati per favorire il turismo e la valorizzazione di un territorio che ha il bello e il sapere nel suo Dna. Tra le principali novità di quest’anno: 20mila euro di montepremi complessivo, il corso di scrittura creativa, una sezione dedicata ai testi autobiografici e un canale youtube completamente rinnovato su cui incontrare in anteprima alcuni protagonisti. Lo scrittore Andrea Vitali, tra i narratori più amati dal pubblico italiano, presiede anche quest’anno la giuria tecnica, di cui fanno parte prestigiose personalità della letteratura, del giornalismo, della critica e della fotografia: basti citare Dacia Maraini, Edoardo Boncinelli, Giovanni Gastel. Ideato da Giorgio Albonico e organizzato dall’associazione Eleutheria, il Premio Internazionale di Letteratura Città di Como ha riscosso crescenti consensi non solo in Italia ma anche all’estero. Solo nel 2019 ha ricevuto ben 2.600
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opere, quest'anno oltre 3.000. L’edizione 2020 si arricchisce di una nuova sezione dedicata alla scrittura autobiografica. Tra le novità anche il Corso di Scrittura Creativa e book therapy tenuto da Massimo Tallone, scrittore e saggista di fama nazionale, che avrà sede a Como in autunno e si articolerà in otto incontri di tre ore ciascuno. Il Premio si articola in più sezioni: Poesia (dedicata alla poetessa Alda Merini), Narrativa (dedicata allo scrittore Giuseppe Pontiggia), Saggistica e una Sezione Multimediale che prevede proposte di testi, musica, immagini, videopoesie e booktrailer. Agli autori più meritevoli, oltre ai premi in denaro, che ammontano complessivamente a 20mila euro, l’organizzazione potrà assegnare soggiorni premio in rinomati alberghi del territorio. La Cerimonia di Premiazione si svolgerà in ottobre. Il testo inedito in prosa che risulterà vincitore - sia esso romanzo o raccolta di racconti, per adulti o per bambini o ragazzi - verrà inoltre pubblicato dall’Editore Francesco Brioschi di Milano. Il Premio Città di Como è stato il trampolino di lancio per numerosi giovani scrittori, fra cui Margherita Nani, autrice del romanzo “L’ospite. Le anatomie di Joseph Mengele”, candidato al Premio Strega 2020.
Premio Internazionale di Letteratura Città di Como Y
ear after year the success of Premio Internazionale di Letteratura Città di Como is renewed, the appointment with books and authors, fiction and poetry, essay writing and autobiography, unpublished and published works, reportages and videos, which promotes the interest toward literature since 2014, also thanks to a proposal of cultural events which aim at promoting tourism and the territory that is characterized by beauty and knowledge. Among the novelties of this year: 20 thousand Euro of total prize, the course of creative writing, a section dedicated to the autobiographic texts and a youtube canal completely renewed on which you can meet some protagonists as a preview. Also this year the writer Andrea Vitali, who is among the most loved writers of the Italian public, is the president of the technical panel made of prestigious personalities of literature, journalism, critique, photography: it is enough to mention Dacia Maraini, Edoardo Boncinelli, Giovanni Gastel. Thought by Giorgio Albonico and organised by the association Eleutheria, Premio Internazionale di Letteratura Città di Como was a success not only in Italy but also abroad. Only in 2019 it received 2.600 works, this year over 3.000. The edition
2020 is enriched with a new section dedicated to the autobiographic writing. Among the novelties also the Course of Creative Writing and book therapy held by Massimo Tallone, writer and essayist of national fame, that takes place in Como in autumn and each one will be divided into eight meetings of three hours. The Prize is divided into more sections: Poetry (dedicated to the poetess Alda Merini), Fiction (dedicated to a writer Giuseppe Pontiggia), Essay writing and a Multimedia Section that foresees proposals of texts, music, images, video-poetries and booktrailers. The most deserving authors receive not only the prize in money, which totally amount to 20 thousand Euro, but also the possibility to enjoy a stay in renowned hotels of the territory. The Ceremony of Prizegiving takes place in October. The unpublished text in prose that will be the winner - no matter if it si a novel, a collection of stories, for adulta, children or kids - it all be published by Editore Francesco Brioschi of Milan. Premio Città di Como has been the stepping stone for numerous young writers, among them Margherita Nani, authoress of the novel “L’ospite. Le anatomie di Joseph Mengele”, proposed as a candidate to the Premio Strega 2020.
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The enfant prodige of fashion Simon Porte Jacquemus invites to summer femininity with the dress La Robe Cortese made of pastel colours and romantic design, bringing the fascination of Provence in your closet.
Dolce & Gabbana Lo stile sta tutto nei dettagli, come dimostrato da questa originale ma sempre elegante borsa DG Amore di Dolce & Gabbana, da portare questa estate ovunque e in ogni occasione.
Style is made of great small details, as demonstrated by this original but always elegant DG Amore bag by Dolce & Gabbana, to carry everywhere and in every occasion this summer.
Borsalino Ecco l'accessorio must-have per le giornate sotto il sole sulle rive del lago: nulla è più elegante e iconico di un cappello in paglia firmato Borsalino che circonderà di fascino ogni look sia in spiaggia che in città.
Here is the must-have accessory for your sunny days by the shores of the lake: nothing is more elegant and iconic than a straw hat by Borsalino that will create fascination in every look, both on the beach and in the city.
Обязательный аксессуар для солнечных дней на берегу озера: нет ничего более элегантного и культового, чем соломенная шляпа от Borsalino, которая придаст очарование любому стилю как на пляже, так и в городе.
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Оригинальная и элегантная сумка DG Amore от Dolce & Gabbana – стиль во всех деталях. Идеальный аксессуар можно носить этим летом везде и всегда.
FASHION & LUXURY Recarlo -Solitario Anniversary Love Un diamante taglio brillante forma a cuore quello del solitario Anniversary Love, realizzato dalle sapienti mani dei maestri orafi Recarlo, per celebrare l’amore e sigillare la promessa più importante di tutte.
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Уникальная коллекция Anniversary Love ювелирного Дома Recarlo с бриллиантом в форме сердца в великолепной огранке, выполненной лучшими мастерами, – это гимн любви и самый романтичный способ рассказать о своих намерениях.
Recarlo - Anello Contrarié Anniversary Love Icona di stile ed eleganza, l’anello contrarié Anniversary Love è un gioiello di cuori a scalare che si incontrano e brillano di luce unica. L’eccellenza del Made-in-Italy in una creazione Recarlo.
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L’arte della stampa
Ira Corti, "Oltre il 2000", cm 70 x 55, materico su tavola
Le opere di Ira Corti ci mostrano l’acquisita padronanza della tecnica, con una personale elaborazione dei vari temi trattati. La sua arte testimonia in ogni suo quadro la natura fondata su tematiche informali con una tecnica pittorica ora morbida, ora elaborata in una frenetica ricerca del meglio. Una vena coloristica tutta personale ed intensa, che esprime una parabola creativa di struggente emozione.
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Valtellina e Grigioni
una perla di storia
ph. Geographica Press
Villa Visconti Venosta di Grosio
di Gian Enrico Ghilotti foto Simone Ronzio (Archivio Sistema museale della Valtellina)
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a rivincita delle piccole perle. Detta così potrebbe sembrare un titolo di un libro o di una favola. Ma non è nulla di tutto questo. È solo quella voglia di riprendersi la vita, nelle sue piccole e quotidiane bellezze. Ma allora cosa c’entrano le perle? Le piccole perle sono quell’infinito tesoro di ricchezze culturali, storiche e artistiche che rendono unica questa nostra nazione. La loro rivincita è l’occasione per tutti noi di riscoprile e conoscerle, se non l’abbiamo fatto prima. Per l’Italia non si tratta di perline da poco. Si tratta di un collier unico al mondo. Una collana di perle a più giri. Da capogiro, per giocare con le parole. Una di queste perle è la Villa Visconti Venosta. Una decina di chilometri da Tirano, nota stazione di testa del rosso Trenino del Bernina, arcinoto Patrimonio dell’Unesco e, poco di più, per raggiungerla da Bormio. Grosio è il paese che conserva nel suo scrigno questa perla di nobile palazzo. In verità di perle ne inanella almeno altre tre. A partire dal Parco delle Incisioni Rupestri, con al suo interno i Castelli e la roccia incisa più grande d’Europa, per poi arrivare alla due-
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centesca chiesa di San Giorgio, insieme alla quale, per rimanere in ambito artistico, si unisce, come vanto del paese, quello di aver dato i natali a Cipriano Valorsa, pittore cinquecentesco noto come “il Raffaello della Valtellina”. In verità Grosio, di perla ne vanterebbe anche un’altra. Quella delle campane dell’antica Fonderia Giorgio Pruneri, che proprio qui aveva le sue fondamenta, ora irrimediabilmente perdute. Delle sue campane rimane la voce bronzea che ancora musica l’aria, diffondendosi dai campanili di moltissime chiese italiane. Se siete fortunati, arrivando qui di domenica ed entrando alla Villa Visconti Venosta, sentirete quella possente del concerto di campane della vicinissima chiesa di San Giuseppe. Il grande campanile è ad un passo dall’ingresso del nobile palazzo, quasi ne fosse il turrito custode. Ma torniamo alla Villa Visconti Venosta. Con le sue due ali disposte ad U, ben sorrette da storici muri a scarpa e coccolate da una piacevolissima corte, sovrastata da un loggiato di stampo rinascimentale, la “Villa”, come ancora oggi viene
chiamata questa elegante dimora patrizia, se ne sta in mezzo ad un grande parco, come un libro aperto su un verde leggìo, pronto per essere sfogliato. L’edificio fu per secoli la residenza della nobile famiglia Visconti Venosta. Il palazzo è tuttavia giovane agli occhi dei suoi visitatori. Solo nel 1982, alla morte dell’ultima erede del nobile casato, la Villa è passata come lascito testamentario al Comune di Grosio, che ne ha poi curato la destinazione a Museo. Prima di allora se ne stava nascosta nel verde amoroso di cipressi e siepi, che ne contornavano il grande parco. Per vederla occorreva sbirciare tra le inferriate floreali del grande cancello settecentesco. Ora il cancello è aperto. I bambini giocano nel grande prato, un tempo coltivato a frutteto, con anche dei filari di gelsi. Può capitare, transitando nel sinuoso vialetto d’ingresso, delimitato dalle siepi, di imbattersi in un festoso matrimonio. La Villa è comunale e il suo nobile fascino ne fanno una quinta speciale per cerimonie ed eventi. L’arte fa parte della vita, e la vita è di per sé arte. Il ghiaietto del cortile musica i nostri passi. Sotto
il porticato, si aprono altri due ingressi. Quello alla biblioteca comunale e quello al museo del costume locale. Grosio è il paese della Valtelllina dove le donne più anziane, fino a pochi decenni fa, indossavano nella quotidianità il ricco e colorato costume locale. Ogni luogo d’arte lascia qualche cosa a chi lo visita. Così capita che, proprio all’ingresso, prima di salire il grande scalone d’onore, custodito da impettite armature medievali, lo sguardo si posi sul grande stemma della casata dei Visconti Venosta. La sua divisione in quattro spicchi di araldica provenienza, svela il tesoro di relazioni che salendo ai piani superiori ci attendono. Gli stemmi se ne stanno sui muri, ma la storia, si sa, va raccontata. E allora il racconto parte nel cuore delle Alpi, oltre lo Stelvio, in Val Venosta. Da qui arrivò la nobile famiglia che, per assonanza con la vallata di provenienza, prese poi il nome di Venosta. La semente originaria che diede vita a tutto l’albero genealogico del casato fu quella dei nobili Von Matsch. Qualcuno di loro, valicate le Alpi, decise di mettere radici e proprietà, al di qua della cate-
na alpina. Erano secoli di domini, scorribande e lotte per impadronirsi delle importanti vie di accesso verso Nord, governandone i commerci. Fu così che un antenato del casato dei Venosta, tale Olderico, mostrò particolare riverenza nei confronti dei Visconti di Milano, che a questi passaggi verso nord erano oltremodo interessati. Decise così di aiutarne le truppe nella conquista di Bormio. Era l’anno 1376 e l’esercito visconteo, grazie ai servigi del nobile Olderico, che ne facilitò il transito attraverso la Val Grosina, suo territorio feudale, riuscì nell’impresa. Detto fatto il Duca di Milano, Filippo Maria Visconti, volle dimostrare riconoscenza al nobile amico e tenne a battesimo il nipote di Olderico. Dal nobile patronage davanti al fonte battesimale, l’aristocratico nonno non perse l’occasione per chiamare Visconte il neonato nipote. Furbizia benedetta. Nacque così il casato che, unendo i due nomi, di cui uno in verità solo di battesimo, divenne poi quello dei Visconti Venosta. Molti altri della nobile famiglia, ormai grosina, attraversarono la storia, sopportando-
ne anche le angherie, come la distruzione dell’ala più antica del palazzo, ad opera degli insorti durante le lotte tra cattolici e protestanti del 1620. Sta di fatto che quella passione a mettere insieme i nomi e le casate nobiliari rimase nel DNA dei Visconti Venosta. Quello che la Villa svela è proprio questa sottile arte diplomatica, capace forse di sfociare in amori appassionati. Ma questo non lo sappiamo. Per comprenderla dobbiamo dare un’altra sbirciatina allo stemma del casato. In alto a destra campeggia lo stemma dei Visconti Venosta, alla sinistra lo affianca il biscione Visconteo, subito sotto l’aquila degli Alfieri in campo dorato e, a destra, lo stemma dei Conti di Cavour, con le loro tre piccole conchiglie. Occorre quindi fare un balzo in avanti nelle pagine della storia, fino all’ottocento. I nomi chiave che vi troviamo sono quelli dei tre Marchesi del casato: Emilio, Giovanni e Enrico. Giovanni patriota e letterato, amico di Alessandro Manzoni, ricordato come autore del celebre poemetto “La partenza del Crociato”. Emilio diplomatico di chiara fama, Senatore e Ministro
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degli Esteri del Regno d’Italia per varie legislature, dal 1863 al 1901. Mentre il terzo dei fratelli, Enrico, come spesso accade, passò silenzioso e ignoto tra le pagine della storia. Dei tre, il Marchese Emilio non dimenticò affatto quel DNA relazionale che gli veniva dal vecchio antenato Olderico. Sposò la nobildonna piemontese Maria Luisa Alfieri di Sostegno, ultima discendente del blasonato casato dei Conti di Cavour. Nel mondo della nobiltà i nomi non si ricoprono quasi mai di polvere, bensì di vanto. La nobildonna, erede del più famoso Camillo Benso, diede al Marchese Emilio ben cinque figli. Il primogenito Carlo, grazie a questa muliebre congiunzione con la nobiltà piemontese, divenne così l’ultimo Conte di Cavour. Per questo suo titolo è l’unico di tutto il casato a non far riposare le ossa nella monumentale cappella funeraria di famiglia, che dal cimitero di Grosio guarda il parco della Villa. Chissà se
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per il nobile Marchese Emilio fu il matrimonio ad aprirgli le porte della diplomazia e della politica? Certo non gli facciamo torto a pensare che non gli fu d’intralcio. Ma al di là della gloria di statista, dai suoi sudditi grosini era conosciuto come un valente cacciatore. Di sicuro, ai trofei di ungulati amava anche aggiungere quelli artistici, tanto da ricoprire per anni anche l’incarico di presidente dell’Accademia di Brera. A lui, collezionista e viaggiatore per rango e incarichi governativi, si deve principalmente la meraviglia della Villa. Rimasta per secoli strettamente nelle disponibilità della famiglia e degli eredi, ha mantenuto fortunatamente intatti arredi, collezioni d’arte e fascino. Per darvi qualche curiosità che stuzzichi la visita basta citarne alcune. Una biblioteca con oltre 2000 volumi, tra i quali una Bibbia del 1492 e un libro di proverbi francesi postillato di suo pugno da Alessandro Manzoni. Giovanni,
fratello di Emilio, fu esecutore testamentario del grande Alessandro. Proseguendo tra le curiosità della visita, colpisce una grande sala da pranzo ubicata al primo piano dell’ala nobile del palazzo. Il grande salone, prima di sentire l’andare e venire del passavivande che dalla cucina sottostante faceva salire le nobili pietanze, ascoltava “l’ascendere” delle litanie, essendo una cappella con tanto di gesuitico dipinto al centro del soffitto. Il dedalo di stanze, tra quelle della nobiltà, quelle della servitù di rango e quelle, ora non visitabili, della servitù orfana di rango, riserva poi altre sorprese. Come un piccolo buco tra i gradini che dai nobili piani salivano a quelli della servitù, utile a quest’ultima per accorgersi dell’arrivo degli ospiti, tanto da essere meglio pronta ai loro aristocratici comandi. Tutto questo però non deve far pensare che i Visconti Venosta fossero un casato di nobili opportunisti, insensibili alla vita dei loro sudditi. Tutt’altro. Ne va riconosciuta, al contrario, la generosità. Lodevole dote, ereditata insieme alle altre inclinazioni familiar-diplomatiche. Emilio fece edificare a Grosio un ospedale, dedicandolo alla figlia Paola, morta a soli 9 anni di difterite e, sempre per generosità, la Villa divenne ospedale di prima linea durante il primo conflitto mondiale. Il fronte era tra i ghiacci dello Stelvio e del Gavia e nei saloni d’onore della Villa alcune foto ingiallite ritraggono un triste assembramento di letti d’ospedale. La donazione al Comune di Grosio dei due castelli e dell’intero territorio annesso, da parte dell’ultima erede del casato, la Marchesa Margherita Pallavicino Mossi, non è stato che un ennesimo atto di generosità. Ma il sangue non mente. Per finire come si conviene una bella storia, non potevano mancare re e regine. La Marchesa Margherita tenne a battesimo la nobile e bella principessa Paola Ruffo di Calabria che, guarda caso, divenne poi, per fortunate nozze, la Regina del Belgio. Chissà se il nobile Olderico, appassionato di battesimi e regali conseguenze, ci ha messo lo zampino? Di queste cose, lui se ne intendeva.
INFO Villa Visconti Venosta - Museo www.villaviscontivenosta.it info@villaviscontivenosta.it tel +39 340 479 18 98 Infopoint Grosio Via Milano � Tel. +39 346 7270827 iatgrosio@valtellinaturismo.com Consorzio Turistico Media Valtellina www.valtellinaturismo.com info@valtellinaturismo.com
Villa Visconti Venosta of Grosio, a pearl of history
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he elegant Villa, located in the historic center of Grosio, was for centuries the residence of the noble Visconti Venosta family. In 1982 the last descendant, the Marchesa Margherita Pallavicino Mossi, donated the building to the Municipality of Grosio, that took care of its destination as a museum. The building has a U-shaped structure: a central body with a portico and a loggia and two wings that enclose the courtyard.
The right wing was renovated at the end of the 19th century, while the left one was rebuilt in the late 17th century, after it was partially destroyed. Around the Villa there is the wide park which was created at the end of the 19th century, and that is public nowadays. During the guided tour of the Villa it is possible to go around the many elegant rooms of the house, looking at works of art, ceramics, various memorabi-
lia and antique furniture, ranging from the 16th to the 20th century. There are many precious artworks to admire, such as a lunette of the School of Ferrara depicting the Redeemer on the Sepulchre, or two doors of a wooden altarpiece painted in tempera by the artist Cipriano Valorsa, or even a beautiful oil painting depicting the Virgin and Child by Giuseppe Bertini, painter of the romantic and realistic movement.
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TERRITORIO
Sondrio
dove le Alpi incontrano la città
di Stefania Stoppani foto Comune di Sondrio
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ituata nel cuore delle Alpi, con le Retiche a nord e le Orobie a sud che sembrano avvolgerla in un caldo abbraccio, Sondrio stupisce il visitatore per l'armonia tra le testimonianze del suo storico passato e l’apertura alla modernità. Sondrio mantiene il fascino antico del borgo montano ma è una città contemporanea nei servizi offerti, tra natura, cultura, enogastronomia, ritmi rilassati e un naturale distanziamento sociale come insegna la montagna. Per questo Sondrio, nell’estate 2020 post-covid, è la meta ideale di un turismo slow, ricco di emozioni autentiche e costituisce il punto di partenza ideale per andare alla scoperta della Valtellina. Scoprire Sondrio diventa un viaggio da compiere lentamente, attraverso scorci di corti antiche, momenti di vita vissuta, eventi e degustazioni di prodotti tipici. La città si apprezza al meglio attraverso una passeggiata a piedi in centro storico. Fino all’Ottocento Sondrio era racchiusa entro il tracciato delle mura trecentesche e vi si accedeva da quattro porte, attraversate dalla via Valeriana. Oggi la "Via dei palazzi"
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consente di tornare indietro nel tempo tra le caratteristiche vie del nucleo originario della città, il quartiere Scarpatetti. L'itinerario che si sviluppa da piazzetta Carbonera a piazza Quadrivio presenta facciate dai muri intonacati a calce, portali, davanzali, stipiti e architravi in pietra, tetti in ardesia. Sulla via si affacciano i più importanti palazzi nobiliari della città, tra i quali Palazzetto Carbonera, Palazzo Sertoli Salis e Palazzo Sassi che accoglie il MVSA, il Museo Valtellinese di Storia e Arte. Ogni palazzo conserva la sua corte e le sue cantine, dove sino a pochi decenni fa si affinava il vino prodotto con le uve coltivate sui terrazzamenti di mezza costa, dove nascono i corposi vini rossi valtellinesi dal vitigno nebbiolo, oggi prestigiose etichette con marchio docg conosciute in tutto il mondo. Per scoprire Sondrio bisogna salire a Castello Masegra, che dall'alto domina la città regalando una vista magnifica sul fondovalle e sulle Orobie. Nelle sue sale ospita Cast, il Museo delle storie di montagna, rievocate attraverso videoproiezioni, schermi touch e dispositivi interattivi. Al
Cast i visitatori sono accolti dalle tre "A" che lo caratterizzano: la "A" di arrampicata, la "A" di alpinismo e la "A" di ambiente, lungo un percorso personalizzabile in cui il visitatore è il protagonista. Moltissimi gli eventi che animano Sondrio durante tutto l’anno. Si inizia con Calici di Stelle il 10 agosto, con degustazioni e cene con prodotti tipici nei palazzi cittadini, si prosegue in autunno con il Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi per concludere con Natale a Sondrio, che trasformerà la città in un presepe con le tradizionali bancarelle, il bosco incantato, la pista di pattinaggio in Piazza Garibaldi, fino alla grande festa per salutare il Capodanno. Durante una visita in città non può mancare una sosta in uno dei ristoranti cittadini per degustare i pizzoccheri, specialità a base di grano saraceno e piatto-bandiera della Valtellina, ma anche i formaggi d’alpeggio, la rinomata bresaola, le mele, il miele e gli eccellenti vini rossi. Come souvenir di Sondrio è d’obbligo un tradizionale pezzotto oppure una pentola in ardesia, la pietra locale estratta in Valmalenco.
Sondrio
where the Alps meet the city
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ying in the heart of the Alps, in the warm embrace of the Rhaetian Alps to the north and the Orobic s to the south, Sondrio impresses its visitors with the harmony between the evidence of its historical past and the modern outlook of the present day. Sondrio maintains the oldtime fascination of a mountain village, while being a contemporary town with much to offer in terms of nature, culture, food and wine, and a relaxed pace of life where social distancing comes naturally, as it does in the mountains. For this reason Sondrio, in this post-Covid summer of 2020, is the ideal destination for leisurely tourism, a real emotional experience. It represents the ideal starting point for exploring the Valtellina. Discovering Sondrio becomes a journey to make slowly, through glimpses into ancient courtyards, moments from life in the past, as well as special events and typical food and wine tastings. The town is best appreciated by taking a stroll through the old historic centre. Until the nineteenth century Sondrio was encircled by the remains of the 14th century walls and could be entered by four gates, along the Via Valeriana. Today the “Via dei Palazzi” or “Mansion Street” allows us to go back in time through the streets characteristic of the original nucleus of the town,
the Scarpatetti district. The itinerary that leads from Piazetta Carbonera to Piazza Quadrivio reveals facades with lime-plastered walls, stone portals, windowsills, door frames and lintels, and slate roofs. The most important mansions of the town’s nobility overlook this street, including Palazzetto Carbonera, Palazzo Setori Salis, and Palazzo Sassi, which now houses MVSA, The Valtellina Art and History Museum. Each mansion has kept its courtyard and cellars, where until a few decades ago wine was aged, the wine made from grapes grown on the terraces on the lower slopes of the valley. The Nebbiolo grape variety here produces the rich red Valtellina wines which today have prestigious world-famous DOCG labels. To discover Sondrio, you should climb up to the Masegra castle, which dominates the town from its high position, offering a splendid view of the valley floor and the Orobic Alps. The castle now houses a Museum of Mountain Stories, known as “Cast”. It makes use of video-projections, touch screens and interactive devices. Visitors are welcomed by the three A’s that characterize Cast: A stands firstly for “arrampicata” (climbing), then for “alpinismo” (mountaineering) and also for “ambiente” (environment). Visitors can create their own personal route through
the museum. Many events bring Sondrio to life in the course of the year. We start with “Calici di Stelle” on 10 August, with wine-tasting and dinners with local products in the mansions of the town, and continue in autumn the Sondrio Film Festival, showing international documentaries on parks and protected areas. Winter brings us to “Christmas in Sondrio”, which transforms the town into a nativity scene, with a traditional Christmas market, an enchanted wood, an icerink in Piazza Garibaldi, culminating in a huge party to bring in the New Year. While in town, never miss the chance to visit one of the local restaurants to taste pizzoccheri, the signature dish of the Valtellina, made with buckwheat, as well as mountain pasture cheeses, bresaola, apples, honey and superb red wine. Typical Sondrio souvenirs are traditional “pezzotto” rugs and slate pots from Valmalenco quarries.
INFO Per pianificare una visita in città c’è l’infopoint di Sondrio in Piazza Campello, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.30, e-mail: turismo@comune.sondrio.it oppure sito turistico della città: www.visitasondrio.it
Gerry©Marveggio
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L’arte della stampa
Marco Lupi, "Adrenaliniche trasparenze", cm 30 x 30, tecnica mista su tela
Marco Lupi, vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996 scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”. www.marcolupi.com
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St.Moritz Rara Bellezza Rare Beauty
foto Archivio St. Moritz Tourist Information
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St. Moritz, glamour, lifestyle, sport e natura selvaggia si uniscono in un cocktail esclusivo. Il programma comprende eventi internazionali ed esperienze gastronomiche. La quantità di ristoranti al top e pluripremiati è unica. Con sei hotel di lusso, St. Moritz eccelle anche in ambito alberghiero. Culla del turismo invernale, St. Moritz continua a dimostrare di avere spirito pionieristico, proprio come un tempo. La città alpina è un palcoscenico per artisti e trend setter e ospita una quantità di gallerie internazionali superiore alla media. A St. Moritz si trova lo shopping di lusso ad altitudine più elevata d’Europa: un paradiso dello shopping di gran classe. Con numerosi musei, biblioteche e attrazioni, St. Moritz ha molto da offrire anche in ambito culturale. Questo centro urbano di montagna è raggiungibile in automobile, treno, autobus o jet privato e dispone di un proprio aeroporto. Per l’estate 2020 il cinema, la musica, l’arte e il food di qualità saranno i protagonisti indiscussi per allietare, sempre in modo esclusivo, gli ospiti e i residenti. Fino al 2 agosto su palcoscenici all’aperto di St. Moritz e dintorni si terranno i grandi concerti live del Festival Jazz 2020, fino al 30 agosto dal giovedì al sabato il Kulm Park si trasformerà in un cinema drive-in, dal 14 agosto al 18 ottobre ci sarà una grande novità “Window of the World”, una mostra collettiva sul tema “Re-Creation of Humanity” con artisti nazionali e internazionali all’avanguardia della cultura digitale. Designers, produttori del settore del food insieme a creativi vi aspettano nello storico Forum Paracelsus al Super Mountain Market. Completano il panorama del tempo libero le avventure sportive e naturalistiche per un’estate all’insegna della sicurezza, della tranquillità, della natura, del buon cibo, del divertimento e del benessere.
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n St. Moritz, glamour, lifestyle, sports and the unspoilt natural environment all blend into an exclusive cocktail. Here international events and culinary highlights are the order of the day. Indeed, the density of award-winning top-flight restaurants is unique. And with six luxury hotels, St. Moritz is also setting the standard within the hotel industry. As the cradle of winter tourism, St. Moritz has certainly shown a pioneering spirit, then as now. The alpine resort is a unique stage for artists and trendsetters and home to an above-average number of international galleries. Moreover, it boasts Europe’s highest luxury shopping avenue, offering a superlative shopping experience. With its numerous museums, libraries and sights, St. Moritz also has lots to offer culturally. The cosmopolitan mountain village can be reached by car, train, bus, train – or private jet, as it even has its own airport. For the summer 2020 cinema, music, art and food of quality will be the undiscussed protagonists to entertain, always in an exclusive way, the guests and the residents. Until August 2 on the open stages of St. Moritz and the surrounding areas will be the location of great live concerts of the Festival Jazz 2020, until August 30 from Thursday until Saturday Kulm Park will turn into a drive-in, from August 14 until October 18 there is a great novelty “Window of the World”, a collective exhibition on the subject “Re-Creation of Humanity” with national and international artists of the vanguard of the digital culture. Designers, producers of the food sector together with creative artists wait for you in the historic Forum Paracelsus at Super Mountain Market. The free time options also include sports and nature adventures in the name of safety, peace, nature, good food, entertainment and wellness.
INFO St. Moritz Tourist Information Via Maistra 12 CH-7500 St. Moritz T: +41 81 837 33 33 info@stmoritz.ch www.stmoritz.com
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anno XVI n.1
SUMMER 2020
con il sostegno di Amici di Como
in collaborazione con Como Zero
35 STORIE di PERSONAGGI di LAGO
Events Ticino
Events Valtellina
Events Lecco
Events Lake Como
LAKE COMO EVENT GUIDE
Immagini - testi italiano/inglese - Prefazione di Giorgio Gandola
@whatsoncomo
whatsoncomo.com
LA GUIDA AGLI EVENTI DEL LAGO DI COMO, LECCO, VALTELLINA E TICINO LAKE COMO, LECCO, VALTELLINA AND TICINO EVENTS’ GUIDE www.magiclakecomo.it www.whatsoncomo.com
Ticino Alla scoperta del team di Mendrisiotto Turismo Discovering the team of Mendrisiotto Turismo
di Nadia Fontana Lupi foto Archivio Mendrisiotto Turismo
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a regione Mendrisiotto e Basso Ceresio non è cambiata dopo la chiusura delle frontiere che per alcuni mesi è stata determinata dal Covid 19. Il lago e le montagne sono sempre li, così come lo sono i punti panoramici, i lidi e così anche la rete di sentieri che si estende su tutto il territorio dal Sighignola, attraverso la Val Mara, fino alla Vetta del Monte Generoso, dal Parco delle Gole della Breggia, attraverso la Valle di Muggio, fino alla cima del Bisbino, o ancora, sulla collina del Penz e al Parco della Valle della Motta, come anche sul Monte San Giorgio, Patrimonio naturale dell’UNESCO, permettendo a chiunque di raggiungere molti luoghi suggestivi. Il paesaggio è lo stesso, eppure, molto è cambiato. Un cambiamento che è tale perché coloro che vendono e coloro che acquistano esperienze turistiche sono cambiati, o almeno lo sono in questo momento, scandito ancora da incertezze ed anche da paure. La Svizzera è stata definita in recenti studi tra le nazioni più sicure ed il settore turistico chiaramente è confortato dal fatto di poter presentare un’immagine così particolarmente positiva. Mai come in questi ultimi mesi si è sentito parlare di valori e di riscoperte. Se è vero che la crisi ed il lock down dovuti al Covid 19 hanno messo in crisi e stanno tenendo stretto in una morsa il settore turistico ed i suoi operatori, che devono convivere con nuove direttive ed anche nuove abitudini, è anche vero che da una crisi possono nascere idee ed
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opportunità, anche per il settore turistico della regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio. Pian piano tutto è stato riaperto e la regione è pronta ad accogliere i visitatori che vorranno approfittare dell’offerta naturalistica, culturale ed enogastronomica di questa regione, la più meridionale della Svizzera. Una regione che propone comunque delle belle opportunità di svago e di vacanza tra natura e cultura. Ma i progetti non mancano ed il piccolo team dell’Organizzazione regionale non ha mai smesso d’impegnarsi, lavorando da casa, per organizzare la comunicazione con i partner del territorio e per costruire nuovi ponti che possano permettere lo sviluppo di progetti che permetteranno di rilanciare la regione. Ognuno di loro è come un pezzetto di un puzzle e la loro motivazione è un ottimo esempio di come si possa continuare a guardare avanti e ad impegnarsi per cercare di seguire il cambiamento e cercare dell’innovazione. Grazie al Covid 19, questo team ha imparato a lavorare e ad occuparsi dei partner in maniera diversa ed anche a gestire i processi di lavoro legati allo sviluppo di progetti con rinnovato slancio, cercando spesso soluzioni alternative e andando oltre gli schemi conosciuti. Ognuno con le proprie competenze ha dato un contributo importante alla riapertura della Regione ed i progetti, che saranno presentati nel corso dell’estate, dovrebbero potere essere la manifestazione più palese del loro operato.
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he region Mendrisiotto and Basso Ceresio has not changed after the closing of the borders that for some months has been determined by the emergency Covid-19. The lake and the mountains are still there, as there are the panoramic points, the shores and also the different paths on the entire territory, from Sighignola, through Val Mara, up to the Top of Monte Generoso, from the Parco delle Gole della Breggia, through Valle di Muggio, up to the top of the Bisbino, or also, on the hill of the Penz and to the Parco della Valle della Motta, as also on the top of Monte Generoso, Unesco declared natural heritage, so everybody can reach many beautiful destinations. The landscape is the same, still much has changed. A change that there is because those who sell and those who buy tourist experiences have changed, or at least they are in this moment, still marked by uncertainties and also by fears. In recent studies Switzerland has been defined among the safest countries and the tourist sector is clearly comforted by the fact of being able to give such a positive image. Never as in these last few months people talked about values and rediscoveries. If it is truth what the crisis and the lockdown due to Covid-19 have led to a crisis and they keep the tourist sector and the tourist operators in a vise, who have to live with new guiding and also new habits, is also truth that ideas and opportunities can also come from a crisis, also
for the tourist sector of the region of Mendrisiotto and Basso Ceresio. Slowly everything has been reopened and the region is ready to welcome the tourists who will enjoy the naturalist, cultural and winegastronomic offer of this region, the southernmost of Switzerland. A region that proposes, in any case, beautiful opportunities to relax and to have a holiday between nature and culture. Actually there are many projects and the small team of the regional Organization has never stopped being engaged, working from home, organizing the communication with the partners of the territory and to build new bridges that could allow the development of projects that will relaunch the region. Each one of them is like a part of a puzzle and their motivation is the perfect example of how it is possible to keep on looking ahead and to commit for a change and for innovation. Thanks to Covid-19, this team has learnt to work and to be responsible for the partners in a different way and also to manage the processes of work linked to the development of projects with renewed enthusiasm, looking often for alternative solutions and going over the familiar schemes. Everyone with his/her own competences has given an important contribution to the reopening of the Region and the projects, which will be presented during the summer, they should be the clear expression of their work.
Como
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ARTE
Jean Corty
espressionismo nordico di Alessandra Brambilla foto Archivio Pinacoteca Züst
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a rassegna aperta alla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate (Mendrisio, Svizzera), fino all’11 ottobre 2020, è dedicata a Jean Corty, uno dei più apprezzati pittori svizzeri. La sua parabola artistica, consumatasi nell’arco di soli vent’anni, rivela la fascinazione per l’Espressionismo nordico subita durante gli anni della formazione a Bruxelles. Il padre Francesco Corti era emigrato, come tanti ticinesi, spostandosi da Agno a Cernier (Canton Neuchâtel) per lavorare nelle cave; qui si era sposato e aveva dato vita a una dozzina di figli, tra cui il nostro Jean-Baptiste. Quando si presentano non meglio precisati disturbi nervosi, l’artista viene trasferito nel Cantone di origine. La mostra presenta unicamente le numerose opere – paesaggi e figure – da lui dipinte durante i ricoveri presso quello che all’epoca era denominato Manicomio di Mendrisio, tra il 1933 e il 1941 (un centinaio, tra olii e disegni). Donate dal pittore stesso al suo dottore Olindo Bernasconi (1892-1941), i cui discendenti le conservano ancora, sono in
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gran parte inedite. Viene inoltre ripercorsa la storia dell’Organizzazione Sociopsichiatrica Cantonale di Mendrisio, sia dal punto di vista architettonico che delle cure lì praticate in quegli anni, istituendo confronti con le altre realtà in Svizzera e in Italia. In particolare si ricorda che prima della sua apertura, nel 1898, nel Ticino non esistevano strutture preposte al trattamento degli infermi di mente, che dovevano quindi subire l’ulteriore disagio di doversi recare lontano da casa per ricevere cure adeguate. Erano stati così stipulati accordi con vari istituti a Milano, Torino e soprattutto Como, dove centinaia di malati ticinesi venivano ricoverati al San Martino. Qui “venivano portati quasi esclusivamente gli ammalati più inquieti, più clamorosi, più insopportabili in famiglia e negli ospedali comuni”, come riporta un periodico ticinese del 1899. Inaugurato nel 1882, il San Martino è una struttura isolata dal resto della città, circondata dal verde, costruita sovrapponendo schemi diversi, nel tentativo comunque
di seguire gli aggiornamenti del pensiero psichiatrico, che si stava orientando in quegli anni verso l’idea di un istituto “a villaggio”, con vari padiglioni disseminati in un contesto naturale. Questo approccio, sviluppato a Mendrisio, era vantaggioso sotto molti punti di vista. La scelta del sito, in campagna, dava ai ricoverati la possibilità di godere di un ambiente vicino alla natura, rilassante e rigenerante; i vari padiglioni consentivano una suddivisione dei malati a seconda delle diverse patologie; i metodi no-restraint si basavano sulla rinuncia alla coercizione. A Mendrisio, come a Como e in tutti gli istituti più all’avanguardia dell’epoca, aveva grande spazio la terapia occupazionale. I mezzi di cura a disposizione dei medici erano infatti limitati se si ricorda che gli psicofarmaci arrivano solo negli anni Cinquanta del Novecento. L’ergoterapia, che prevedeva soprattutto attività di tipo agricolo, teneva vive le attitudini sociali e permetteva di reinserirsi più facilmente nella vita quotidiana dopo le dimissioni.
Da sinistra: La coppia - Olio su tavola - 31 x 35 cm Gruppo di case - Olio su tavola - 28 x 22 cm Emigranti - Olio su tavola - 21 x 28 cm
Ritratto maschile - Olio su tavola - 21.5 x 12.4 cm Paesaggio del Mendrisiotto - Olio su tavola - 27.3 x 21.4 cm Maternità - Olio su tavola - 36 x 26 cm
Northern Expressionism T he exhibition opened at the Pinacoteca cantonale Giovanni Züst of Rancate (Mendrisio, Switzerland) until October 11, 2020 is dedicated to Jean Corty, one of the most appreciated Swiss painters. His artistic parable consumed in the arch of just twenty years, reveals the fascination for the northern Expressionism he experienced during the years of his education in Brussels. His father Francesco Corti emigrated, like so many people from Ticino, moving from Agno to Cernier (Canton Neuchâtel) to work in the quarries; here he got married and he had a dozen children, among them our Jean-Baptiste. When he started suffering from unspecified nervous disorders, the artist moved back to the region of origin. The exhibition presents the numerous works – landscapes and figures – he painted during his hospitalizations in what it was called Manicomio di Mendrisio (Mental Hospital of Mendrisio) between 1933 and 1941 (a hundred works of oil on canvas and drawings). the painter donated them to his doctor Olin-
do Bernasconi (1892-1941), whose descendants still keep, they are largely unpublished. Moreover the history of the Organizzazione Sociopsichiatrica Cantonale id Mendrisio (Socio-psychiatric Organization of Mendrisio) is analyzed from the architectural point of view to the treatments point of view, making comparison with other hospitals in Switzerland and in Italy. In particular, before its opening, in 1898, there were no existing structures for the treatment of mentally ill patients, who had to face the further uneasiness to go far from home in order to get the adequate cares. So they made some agreements with the different institutes of Milan, Turin and above all Como, where hundreds of patients from Ticino were hospitalized at San Martino. Here “they hospitalized mainly the patients who were the most troubled, the most difficult, the most unbearable in the family or in regular hospitals”, as it can be found in a magazine of Ticino in 1899. Inaugurated in 1882, San Martino is a structure isolated from the rest of the
PINACOTECA GIOVANNI ZÜST Pinacoteca cantonale Giovanni Züst Via Pinacoteca Züst 2 6862 Rancate (Mendrisio) Svizzera Tel. +41 91 816 47 91 www.ti.ch/zuest decs-pinacoteca.zuest@ti.ch
city, surrounded by green, built superimposing different schemes in the attempt to follow the updating regarding the psychiatric thought, which in those years was orientated towards the idea of a “village” institute, with several pavilions in a natural context. This approach developed to Mendrisio, was advantageous under many points of view. The choice of the site, in the country, gave to the patients the possibility of enjoying an environment close to the nature, relaxing and regenerated; several pavilions allow the patients to be separated according to the different pathologies; the methods no restraint were based on the renunciation of the coercion. In Mendrisio, as in Como and in all the most advanced institutes of the time, the occupational therapy had a key role. The treatments were actually limited because the psychotropic drug were introduced in the fifties of the 20th century. The ergotherapy, which foresaw above all activity of agricultural type, promoted the social aptitudes and facilitated the reintegration of the daily after the hospital discharge.
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S O L I D A R I E TÀ
NEPAL la rinascita di R.C. foto Archivio Valentina Nessi
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uando si parla di Nepal la mente corre al Monte Everest con i suoi 8.848 mt di altezza, al confine con la Cina, alla catena dell’Himalaya, alla capitale Kathmandu con la famosa piazza Durbar, ai templi come quello di Pashupatinath, ai luoghi sacri buddhisti di Swayambhunath conosciuto come il Tempio delle Scimmie, e alle caratteristiche pagode. Luoghi bellissimi divenuti patrimoni dell’Unesco, ricchi di storia che il 25 aprile di cinque anni fa sono stati colpiti dal terremoto magnitudo 7.8 che ha causato la morte di ottomila persone oltre ai gravissimi danni materiali e economici e, ad oggi, sono ancora in corso i lavori di ricostruzione. Per aiutare la popolazione Stella Nessi, in collaborazione con Mattia Sacchi, caporedattore di Ticinonews, ha realizzato il libro "Vita for Nepal" i cui proventi sono stati devoluti a Vita Association. Grazie all’impegno personale e all’associazione presieduta da Valentina Nessi, è stato realizzato un orfanotrofio a Nawalpur, vicino a Takure (una delle zone più colpite dal sisma) che accoglie e ospita 25 bambini. Da questo gesto di grande generosità ne sono nati altri: infatti la costruzione dell’orfanotrofio è stata realizzata nel rispetto dell’ambiente grazie all’architettura sostenibile e antisismica. Sono stati utilizzati per la costruzione mattoni prodotti localmente con terra e ghiaia, essiccati al sole, (CSEBs blocchi di terra compressa stabilizzata) senza quindi la cottura nel forno che avrebbe richiesto consumo di energia ed emissione di fumi. Inoltre, con la produzione in loco non sono stati effettuati lunghi trasporti e soprattutto è stato dato lavoro alla manodopera del posto che ha lavorato insieme ai numerosi volontari internazionali. Gesti di generosità che hanno permesso di dare un presente e un futuro ai bambini rimasti soli, aiuti concreti che hanno ancora più significato in questo momento di emergenza sanitaria mondiale.
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Como
Nepal the rebirth W
hen you talk about Nepal your mind goes to Mount Everest with its 8,848 meters of height, the border with China, the Himalayas, the capital Kathmandu with the famous Durbar Square, temples such as Pashupatinath, the Buddhist sacred places of Swayambhunath known as the Temple of the Monkeys, and the characteristic pagodas. Beautiful places that have become UNESCO World Heritage Sites, rich in history that on April 25 of five years ago were hit by the earthquake magnitude 7.8 that caused the death of eight thousand people in addition to the very serious material and economic damage and, today, reconstruction work is still underway. To help the population, Stella Nessi, in collaboration with Mattia Sacchi, editor-in-chief of Ticinonews, has produced the book "Vita for Nepal", whose proceeds were donated to the Vita Association. Thanks to the personal commitment and the association chaired by Valentina Nessi, an orphanage has been built in Nawalpur, near Takure (one of one of the most affected areas by the earthquake) that welcomes and accommodates 25 children. From this generosity, others were born: in fact, the construction of the orphanage was carried out in respect of the environment thanks to the sustainable and earthquakeproof architecture. Locally produced bricks made with earth and gravel, dried in the sun, (CSEBs blocks of stabilized compressed sand) were used for the construction without the firing in the oven which would have required energy consumption and smoke emission. In addition, with the production on site there was no long transport and, above all, the local labour force worked together with the numerous international volunteers. Gestures of generosity that have made it possible to give a present and a future to the children left alone, concrete help that has even more significance in this moment of global health emergency.
Vita Association Vita Associazione ha come scopo il sostegno, l’aiuto e la promozione di progetti benefici per le persone, in particolare i bambini, che vivono in una situazione difficile, in modo che possano avere una vita migliore. In particolare sono sostenuti, direttamente o indirettamente, progetti finalizzati alla costruzione e allo sviluppo di orfanotrofi, strutture mediche volte a cura dei bisognosi. Dare la migliore educazione di base ai bambini per aiutarli a creare un futuro migliore nella loro vita. Cure mediche, educazione e in generale tutto ciò che è necessario per un bambino o una persona in modo che possa avere una vita dignitosa. www.vitaassociation.org info@vitaassociation.org Vita Association aims at supporting, helping and promoting charity projects for people, especially children, who live in a difficult situation, so that they can have a better life. In particular, projects aimed at the construction and development of orphanages, medical facilities for the needy, are supported, directly or indirectly. Giving children the best basic education to help them create a better future in their lives. Medical care, education and in general everything that is necessary for a child or person so that they can have a decent life. www.vitaassociation.org info@vitaassociation.org
Como
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FOCUS F
ocus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo.
ON
Focus
on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territor y in the world.
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Blancpain e la nuova interpretazione del Quantième Complet Blancpain and the new interpretation of Quantième Complet
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Charity event al Ristorante Parioli per i City Angels Charity event at Ristorante Parioli for the City Angels ROMANZO
Attraverso i mondi Mem or i e d i R ic h a rd F ra n c is B u rt o n G io rg io A l b o n ic o
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Giorgio Albonico premiato a Grottammare Giorgio Albonico was awarded in Grottammare
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Torna a Como il Giro di Lombardia Giro di Lombardia is back to Como
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Ciao Cesare Goodbye Cesare
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Ortofloricola Comense, l'amore per la natura Ortofloricola Comense, the love for nature
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Blancpain e la nuova interpretazione del Quantième Complet F O C U S
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Un segnatempo d’eccezione è un capolavoro di meccanica che supera per affidabilità le performance di molti dispositivi elettronici avanzati. Sono rare le persone che padroneggiano le particolari competenze per creare questi orologi. Grazie a un team di ingegneri specializzati, di maestri orologiai e di artigiani esperti dei Métiers d’Art, che operano sotto un unico tetto nella Vallée de Joux in Svizzera, Blancpain tramanda i codici e il savoir-faire dell’alta orologeria capace di creare complicazioni elaborate come il calendario perpetuo che deve il suo successo sia alla sua utilità che alla sua realizzazione. Delle piccole aperture consentono la presentazione dei giorni della settimana e dei mesi. Per l'indicazione della data, Blancpain si serve spesso di una lancetta a serpentina in acciaio azzurrato, una scelta che deve le sue origini alla tradizione orologiera del XVIII secolo, secondo la quale le indicazioni secondarie di un orologio dovessero essere affidate a una lancetta di forma caratteristica. Il datario completo di Blancpain si combina in generale con le fasi lunari. Quest'anno Blancpain reinterpreta il suo Quantième Complet diametro 38 mm con fasi lunari, emblema della collezione Villeret, celebrando l'eredità dell'orologeria meccanica ed esaltando allo stesso tempo i tratti
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contemporanei della collezione. In questo spirito il quadrante mostra degli indici slanciati, finemente rielaborati, e delle lancette a forma di foglie di salvia évidé. Anche le fasi lunari sono state riprogettate. Questi codici estetici garantiscono la chiarezza di lettura e la purezza stilistica dell'orologio, nel più ampio rispetto dell'identità Villeret. Un altro segno distintivo della collezione è la cassa, caratterizzata da una lunetta «double pomme» delicatamente arrotondata e da un profilo essenziale. L'ampio fondo in vetro zaffiro lascia intravedere la finizione top di gamma del calibro automatico 6763. Interamente progettato e realizzato dalla Manifattura, questo movimento è dotato di una riserva di marcia di quattro giorni e contiene una spirale in silicio. Il nuovo modello Villeret Quantième Complet è realizzato in acciaio con quadrante bianco e in oro rosso con quadrante opaline. Gli indici in oro e le lancette sono assortiti con il colore della cassa. Ogni segnatempo viene proposto anche nella versione incastonata. Blancpain offre inoltre, per ogni modello, la scelta fra un cinturino in alligatore oppure in metallo «mille maille», formato da oltre 500 componenti individuali, assemblati pazientemente a mano. Concessionaria del marchio è la Gioielleria Cappelletti di Cantù, via Matteotti 30.
Blancpain and the new interpretation of Quantième Complet
A n exceptional timekeeper is a masterpiece of mechanics that
exceeds for reliability the performances of many advanced electronic devices. Only few persons know how to be competent in the creation of those watches. Thanks to a team of specialised engineers, of master watchmakers and of expert craftsmen of Métiers d' Art, which work under the same roof in Vallée de Joux in Switzerland, Blancpain transmits the codes and the savoirfaire of the high watchmaking able to create elaborated complications such as the perpetual calendar that owes his success is to its usefulness but also to his making. Little openings allow the presentation of the days of the week and of the months. For the indication of the date, Blancpain uses often a hand in light blue steel, a choice that goes back to the watch tradition of the 18th century, that is the secondary indications of a watch have to be made with a hand with a characteristic shape. The complete dater of Blancpain is usually combined with the lunar phases. This year Blancpain reinterprets its Quantième Complet diameter 38 mm with lunar phases, symbol of the collection Villeret, celebrating the inheritance of the mechanical watchmaking and at the
same time extolling the contemporary features of the collection. In this spirit the clock-face shows slim indexes, finely revised, and hands with the shapes of sage leaves évidé. Also the lunar phases have been re-planned. These aesthetic codes guarantee the clearness of reading and the stylistic purity of the watch, in the widest respect of the identity Villeret. Another distinctive element of the collection is the case characterised by a lunette «double pomme» delicately rounded and of essential outline. The wide bottom in sapphire glass sapphire lets glimpse the top quality finishing of the automatic calibre 6763. Entirely planned and produced by the Manufacture, this movement is provided with a reserve of march of four days and it contains a spiral in silicon. The new model Villeret Quantième Complet is made in steel with a white face and in red gold with an opaline face. The indexes in gold and the hands with the color of the face. Moreover for each model Blancpain offers the choice between a strap in alligator or in metal «mille maille», made of further 500 individual components, patiently assembled by hand. Official dealer of the brand: Gioielleria Cappelletti di Cantù, via Matteotti 30.
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Charity event al Ristorante Parioli per i City Angels F O C U S
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di R.C. foto Nick Zonna
La solidarietà a favore dell’associazione di volontariato City Angels, fonda-
ta da Mario Furlan e operante in 18 città italiane, è stata la leva che ha coinvolto più di centocinquanta ospiti tra celebrities, autorità, personaggi noti e non, desiderosi di dare il proprio contributo ai volontari dell’associazione che assistono quotidianamente oltre 3000 senza tetto, persone emarginate, clochard, e in stato di bisogno. Il charity event si è svolto lo scorso 15 luglio a Milano nella splendida cornice del Ristorante Parioli, grazie alla sensibilità della proprietaria Francesca Leggieri e grazie al generoso contributo di Bruno Bella, presidente onorario dei City Angels. Indispensabile e fondamentale l’impegno costante della madrina dell’associazione Daniela Javarone, una persona sensibile dal cuore grande, sempre al fianco di chi ha bisogno e in grado di coinvolgere nelle iniziative benefiche moltissime persone che dimostrano anch’esse un’umanità grande e generosa. www.cityangels.it
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Charity event at Ristorante Parioli for the City Angels
C harity in favour of the voluntary association City Angels, founded
by Mario Furlan and operating in 18 Italian cities, has been the inspiration that has involved more than one hundred and fifty guests including celebrities, authorities, well-known and unknown personalities, eager to give their contribution to the volunteers of the association who assist daily more than 3000 homeless, people in need, marginalized, outcasts and clochard. The charity event took place on July 15th, 2020 in Milan in the splendid setting of Ristorante Parioli, thanks to the sensitivity of the owner Francesca Leggieri and the generous contribution of Bruno Bella, honorary president of the City Angels. The constant commitment of the godmother of the association Daniela Javarone, a sensitive person with a big heart, always at the side of those in need and able to involve in charity initiatives many people who also demonstrate a great and generous humanity, is essential and fundamental. www.cityangels.it
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Giorgio Albonico premiato a Grottammare F O C U S
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Con il suo romanzo “Attraverso i mondi - Memorie di Richard Francis
Burton”, lo scrittore Giorgio Albonico ha ricevuto la Menzione Speciale di Merito nell’ambito del Premio Letterario Nazionale Città di Grottammare, organizzato dall’Associazione Pelasgo968. Sono state 733, complessivamente, le opere pervenute alla undicesima edizione del Premio, uno dei più noti a livello nazionale. Le opere sono state valutate dalla giuria, presieduta dal critico letterario e saggista Filippo La Porta. La premiazione inizialmente prevista il 6 maggio e rinviata al 9 giugno, non ha potuto avere luogo in seguito alle normative legate al Coronavirus. I premi sono pertanto stati recapitati a domicilio dei selezionati. Resta la grande soddisfazione di un pre-
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stigioso riconoscimento per un autore quale Giorgio Albonico, impegnato a 360 gradi nella promozione della cultura e della letteratura. In "Attraverso i mondi - Memorie di Richard Francis Burton” lo scrittore svela questa figura straordinaria di esploratore, geografo, scrittore, traduttore, soldato, schermidore, cartografo, orientalista, etnologo, linguista, poeta, spia e traduttore delle Mille e una notte. Una personalità sanguigna, sensuale, onnivora, che vuole sperimentare tutto e ha fame di tutto. Un uomo poliedrico tanto affascinato dall’Oriente quanto in conflitto con il suo Occidente. Un libro in cui Richard Francis Burton si racconta per la prima volta senza paura di rivelare ogni controverso aspetto del suo grandioso passato.
Giorgio Albonico was awarded in Grottammare
ROMANZO
Attraverso i mondi M e mo rie di Ric ha rd Fra n c is B urt o n G io rgio Albo n ic o
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ith his novel “Attraverso i mondi - Memorie di Richard Francis Burton”, the writer Giorgio Albonico received the Special Mention of Merit in the Premio Letterario Nazionale Città di Grottammare, organised by the Association Pelasgo968. 773 works took part in the 11th edition of the contest, which is one of the most important at national level. The works were valued by the panel chaired by the literary critic and essayist Filippo La Porta. The prizegiving initially scheduled on May 6 and postponed on June 9, could not have taken place in consequence of the regulations related to the Coronavirus. Therefore the prizes were sent to the addresses of the selected ones. The great satisfaction for a prestigious recogni-
tion remains for Giorgio Albonico, a writer totally involved in the promotion of culture and literature. In “Attraverso i mondi - Memorie di Richard Francis Burton”, the writer reveals this extraordinary character: explorer, geographer, writer, translator, soldier, fencer, cartographer, orientalist, ethnologist, linguist, poet, spy and translator of One Thousand and One Nights. A sanguine, sensual, omnivorous personality, who wants to try everything and is hungry of everything. A polyhedric man so much fascinated by the East so in conflict with his West. A book in which Richard Francis Burton speaks about himself for the first time with no fear of revealing each controversial aspect of his grandiose past.
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TORNA A COMO IL GIRO DI LOMBARDIA F O C U S
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tanti appassionati di ciclismo che animano le rive del Lario questo Ferragosto vivranno un appuntamento importante e inedito per l’estate. Il 15 agosto arriverà infatti a Como il Giro di Lombardia, che riporta le due ruote in città dopo tanti mesi e che quest’anno sarà una delle prime gare dopo un lungo stop. Il percorso non sarà molto differente da quello delle ultime edizioni, anche per agevolare l’organizzazione del grande evento, ormai rodato, che però dovrà affrontare ancor più stringenti misure di sicurezza. La 114° edizione del Lombardia conferma quindi la partenza da Bergamo e un finale tutto da gustare con il Ghisallo, il Muro di
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Sormano, poi Civiglio e la Valfresca per chiudere in bellezza con lo spettacolare traguardo previsto sul nostro lungolago, in piazza Cavour. La classica delle foglie morte riapre quindi la stagione sportiva comasca e siamo certi che saranno moltissimi coloro che seguiranno la gara ciclistica che lo scorso anno ha incoronato l’olandese Mollema, in fuga dalle prime rampe di Civiglio a discapito anche dell’amatissimo e acclamatissimo Vincenzo Nibali. Un appuntamento atteso, che saprà riaccendere l’entusiasmo di tanti sportivi, ma non solo, dopo questi difficili mesi e che saprà essere ancora una volta una vetrina importante per il nostro territorio.
GIRO DI LOMBARDIA IS BACK TO COMO
Many cycling fans who liven up the shores of Lake Como this
15th August will experience an important and unprecedented event for the summer. On August 15th the Giro di Lombardia will arrive to Como, which brings the two wheels back to the city after many months and this year will be one of the first races after a long stop. The route will not be very different from that one of the last editions, also to facilitate the organization of the great event, which is now well established, but will have to face even more stringent safety measures. The 114th edition of Giro di Lombardia confirms the start from Bergamo and a final to be enjoyed
with the Ghisallo, the Muro di Sormano, then Civiglio and Valfresca and the spectacular finish line on our lakefront, in Piazza Cavour. The classic of autumnthe then reopens the sports season in Como and we are sure that there will be many who will follow the cycling race that last year crowned the Dutchman Mollema, in flight from the first slopes of Civiglio at the expense of the beloved and acclaimed Vincenzo Nibali. A long-awaited appointment that will rekindle the enthusiasm of many sportsmen, and not only them, after these difficult months and that will be once again an important showcase for our territory.
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CIAO CESARE. F O C U S
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Alla guida della Zetacarton con il fratello Giuseppe, ha saputo ren-
derla una realtà industriale solida e attiva, leader nella produzione di cartone ondulato sia nel mercato italiano che europeo. Imprenditore creativo, attento al bene dell’azienda e vicino ai dipendenti. Consigliere di Amici di Como, da diversi anni. Un marito, un padre e un nonno di 4 splendide nipotine, innamorato e unito fino all’ultimo alla sua famiglia. Cesare Zanfrini, una persona di alto profilo umano, che ha lasciato un grande vuoto. Lo ricorderemo tutti come il primo a mettere il suo entusiasmo a disposizione dei nuovi progetti. Grazie Cesare, il tuo ottimismo, la tua disponibilità, la tua bontà e cordialità hanno saputo creare armonia anche in momenti concitati, un grande insegnamento che rimarrà come esempio da seguire.
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GOODBYE CESARE.
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eading the Zetacarton with his brother Giuseppe, he learned how to make it a solid and active industrial reality, leader in the production of undulated cardboard both in the Italian and European market. Creative entrepreneur, attentive to the good of the company and close to its employees. Advisor of Amici di Como, for several years. A husband, a father and a grandfather of 4 beautiful grandchildren, in love and united until the end to his family. Cesare Zanfrini, a person of high human profile, left a great void. We will all remember him as the first to put his enthusiasm at the disposal of new projects. Thank you Cesare, your optimism, your willingness, your goodness and cordiality have been able to create harmony even in hectic moments, a great teaching that will remain as an example to follow!
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ORTOFLORICOLA COMENSE, L'AMORE PER LA NATURA F O C U S
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di R.C. foto Carlo Pozzoni
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Como l’amore per la natura, il giardinaggio, la floricoltura ha radici lontane tanto che nel 1934 a Villa Olmo venne fondata la Scuola di Giardinaggio e Floricoltura la cui attività è continuata nel 1983 con la costituzione della Società Ortofloricola Comense. I volontari da allora organizzano e promuovono iniziative culturali che hanno al centro il rispetto per la natura, l’ambiente, il patrimonio artistico e paesaggistico costituito da ville e giardini, favorendone la valorizzazione e la conservazione. Anime dell’associazione sono state Emilio Trabella e Luisella Monti. Due persone speciali che con il loro carisma, dedizione e impegno encomiabile, hanno saputo conservare la tradizione giardiniera innovandola e sensibilizzando le persone al rispetto della natura e dell’ambiente. Depositari di un sapere che trasmettevano con entusiasmo e semplicità, esempi di fini conoscitori delle bellezze della terra. Ambasciatori reali di quel patrimonio naturale che ha reso celebre il paesaggio del lago di Como in tutto il mondo.
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ORTOFLORICOLA COMENSE, THE LOVE FOR NATURE
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n Como the love for nature, gardening, floriculture has ancient roots so that in 1934 at Villa Olmo was founded the School of Gardening and Floriculture whose activity continued in 1983 with the establishment of the SocietĂ Ortofloricola Comense. Since then volunteers have been organizing and promoting cultural initiatives that focus on respect for nature, the environment, the artistic and landscape heritage consisting of villas and gardens, promoting their enhancement and conservation. Souls of the association were Emilio Trabella and Luisella Monti. Two special people who, with their charisma, dedication and praiseworthy commitment, have been able to preserve the gardening tradition by innovating it and making people aware of the respect for nature and the environment. They were the custodians of a knowledge that they transmitted with enthusiasm and simplicity, examples of fine connoisseurs of the beauty of the earth. Royal ambassadors of that natural heritage that has made the landscape of Lake Como famous all over the world.
www.ortofloricola.it
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CUCINA & CANTINA KITCHEN & CELLAR di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni
• Dripping di mais con cozze
• Crudo di mare italiano - ceviche di
• Pigato Riviera Ligure di Ponente Doc 2018 TerreFerme Lunae - Liguria
gamberi, tonno e capesante
Davide Lacchini Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di direttore e consulente gastronomico di Eventi Lariani srl, del ristorante “InRIVA” Cernobbio. Ha avuto esperienze lavorative presso l'hotel Regina Olga, “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como". Insignito nel giugno 2014 del Cavalierato della Repubblica Italiana.
• Birra Metodo Classico Padosè - Klanbarrique (Birrificio Italiano)
Emanuele Riva Classe 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d'Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore.
Si ringrazia per la disponibilita' e la collaborazione i titolari, gli chef di cucina,e tutto lo staff del ristorante “INRIVA- food&drink"” di Cernobbio sede di realizzazione delle ricette, il Cav. Vittorio Fanfarillo-CIFA srl Lomazzo Forniture alberghiere, Stefano e Andrea Cantaluppi-Cantaluppi Tavernerio s.p.a Albese con Cassano Forniture alimentari.
Como
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Dripping di mais con cozze
Dripping of corn with mussels
Ingredienti per 6 persone
To serve 6
400 g di mais già cotto, 1,5 Kg di cozze con guscio, 1 scalogno, 1 spicchio di aglio, 120 g di passata di pomodoro san marzano, 1 pomodoro maturo, 30 foglioline di basilico, 10 pinoli, 2 cucchiai di patè di olive nere, 2 ciuffi di prezzemolo, 1 bicchiere di vino bianco secco, 1 limone, olio evo q.b, 1 peperoncino, sale q.b
400 g of cooked corn, 1,5 Kg of mussels with shell, 1 shallot, 1 clove of garlic, 120 g of tomato sauce san marzano, 1 ripe tomato, 30 leaves of basil, 10 pine nuts, 2 spoons of black olive’s pate, 2 sprigs of parsley, 1 glass of dry white wine, 1 lemon, evo oil, chili, Salt
Procedimento In una pentola versare l’olio, soffriggete mezzo spicchio d’aglio e mezzo di scalogno, aggiungere la passata di pomodoro e a fuoco lento ridurre alla metà, poi passare con un colino. Lavare le foglie di basilico e con l’aggiunta di pinoli, di un paio di cubetti di ghiaccio e un pizzico di sale con un filo d’olio ridurre a purea con un mixer. Quindi tenere da parte. Con il mixer a immersione frullare il mais con un filo d’olio, passare la crema ottenuta al setaccio e eliminare le bucce rimaste. In una casseruola alta soffriggere dolcemente nell’olio il rimanente aglio, lo scalogno, il peperoncino. Unire il pomodoro tagliato a cubetti e le cozze precedentemente pulite. Aggiungere il vino bianco, mescolare e coprire con un coperchio e far schiudere le cozze per circa 6/7 minuti. Aggiungere il prezzemolo tritato, mescolare nuovamente con il cucchiaio, via via che le cozze saranno aperte toglierle dal guscio e tenerle da parte.. Versare la crema di mais sul fondo di ogni piatto, con un cucchiaino casualmente lasciate cadere qualche goccia di pomodoro, qualche goccia di pesto di basilico, qualche goccia di patè di olive. Aggiungere i molluschi sopra la crema in ordine sparso e alla fine un filo d’olio e qualche fogliolina di misticanza.
Preparation Pour the oil in a saucepan with 1/2 clove of garlic and 1/2 shallot and fry, then add the tomato sauce and on a low heat reduce to half, pass with a strainer.Wash the leaves of basil and add the pine nuts and two ice cubes, a pinch of salt with a touch of olive oil and reduce it to a puree with a blender. Put it aside. With an immersion blender whip the corn with some olive oil and then sift the cream to eliminate the peels.In a high saucepan sweetly brown the remaining garlic, shallot and chili in the oil, add the tomato cut into cubes and the mussels previously cleaned, add the white wine, mix and cover with a lid, wait about 6// minutes until the the mussels are open. Add the minced parsley, mix again with the spoon, when the mussels are open take them out of the shell and put them aside. Pour the corn cream on the bottom of each plate, with a teaspoon leave some tomato drops on the plate, some basil pesto drops and some olive pate drops. Add the mussels on the cream in random order and then a touch of oil and some leaves of mixed salad.
Pigato Riviera Ligure di Ponente Doc 2018 - TerreFerme Lunae Liguria Il Pigato, vitigno di origine Greca, arriva in Liguria nei tempi medievali ma solo nei primi anni dell’800 prendono forma i singoli vigneti. I primi imbottigliamenti con in etichetta “Vino Pigato”, risalgono al 1950 circa e oggi è sicuramente il più conosciuto vitigno ligure dopo il Vermentino. L’acino è color giallo intenso quasi ambrato con una caratteristica puntinatura color ruggine. Il vino che ne deriva è giallo paglierino con riflessi dorati. Mandorla al naso. Il sorso è delicato, dall’im- patto leggero, un tenore alcolico che non supera i 13 gradi. Molto secco e minerale, con acidità non importante, queste le sue caratteristiche! Si accompagna bene a preparazioni di mare semplici e secondi piatti di pesce non troppo saporiti. Calici da vino bianco non ampi e tem- peratura di servizio intorno ai 9-10°C.
Pigato Riviera Ligure di Ponente Doc 2018 - TerreFerme Lunae Liguria The Pigato is a grape variety of Greek origin which arrives in Liguria in the medieval times but only in the first years of the 19th century the first vineyard took shape. The first bottling with “Vino Pigato” on the label are dated back to 1950 and today it is certainly the most known Ligurian grape variety after the Vermentino. The grape colour is intense yellow, almost amber with a characteristic rust-colored stippling.The wine that derives from a straw-coloured yellow with gilt reflexions. Almond aroma. The sip is delicate, of light impact, the alcohol doesn’t exceed 13 degrees. Very dry and mineral, light acidity, these are its characteristics! Perfect with simple seafood dishes and main courses of fish not too salty. Glass for white wine, to serve at 9-10°C.
Como
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Birra Metodo Classico Padosè Klanbarrique (Birrificio Italiano)
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Crudo di mare italiano - ceviche di gamberi, tonno e capesante
Italian seafood crudites - ceviche of shrimps, tuna fish and scallops
Ingredienti per 6 persone
To serve 6
3 lime, 1 limone, ½ cipolla di Tropea, 1 cetriolo, 1 pomodoro perino insalataro, 1 peperoncino calabrese fresco, 1 mazzetto di coriandolo, 300 g di capasanta chioggia, 30 code di gamberi rossi di Mazzara del Vallo, 200 g di medaglione di tonno rossi, e cucchiaio d’olio d’oliva extravergine Liguria, 1 cucchiaino da caffè di sale, pepe q.b.
3 limes, 1 lemon, 1/2 Tropea onion, 1 cucumber, 1 plum tomato, 1 fresh calabrian chili, 1 bunch of cilantro, 300 g chioggia scallop, 300 g, 30 tails of red shrimps mazara del vallo, medallion of red tuna fish 200 g, spoon of extra virgin olive oli liguria, teaspoon of salt, pepper
Procedimento Spremere tre lime e il limone, tritare la cipolla di Tropea, lasciarla alcuni minuti immersa in acqua con qualche goccia di aceto, poi lavare con acqua fresca. Togliere la buccia al cetriolo, tagliare per il lungo a metà e ancora a metà, eliminare parte dei semi ed infine tagliarlo a quadretti. Tagliare il pomodoro a cubetti. Prendere il peperoncino verde, tagliarlo per il lungo a metà, per una versione meno piccante eliminare i semi e tagliarlo a piccoli pezzi. Tritare il mazzetto di coriandolo. Pulire le capesante e tagliarle a fettine e sciacquare con acqua fresca. Pulire le code di gamberi e lasciarle intere. Tagliare il medaglione di tonno a cubetti. In una ciotola di vetro capiente raccogliere i gamberi, il tonno, le capesante, versare il limone, il lime, mescolare con un cucchiaio di legno (l’acido del limone cuocerà leggermente il pesce) unire anche le verdure precedentemente affettate, il coriandolo, l’olio extra vergine, il sale e il pepe. Mescolare bene, coprire la ciotola con la pellicola e riporre in frigo per almeno 1 ora. Ogni porzione sarà servita in coppa di vetro.
Preparation Squeeze three limes and the lemon. Mince the Tropea Onion, leave it some minutes in the water with some drops of vinegar, then wash with fresh water. Remove the skin of the cucumber, cut it half lengthwise and half again, remove part of the seeds and then cut it into small pieces. Cut the tomato into cubes. Take the green chili and cut it half lengthwise - for a less spicy dish remove the seeds and cut it into small pieces. Mince the bunch of cilantro. Clean the scallops and cut them into small slices and clean them with fresh water. Clean the tails of the shrimps and keep them as they are. Cut the medallion of tuna fish into cubes. Put the shrimps, the tuna and the scallops in a big glass bowl, pour the lemon and the limes and then mix everything with a wooden spoon (the acidity of the lemon will lightly cook the fish), add the cut vegetables, the cilantro, the extra virgin olive oil, salt and pepper. Mix everything very well, cover the bowl with the plastic wrap and put it in the fridge for at least 1 hour. Each portion is served in a glass cup.
Como
Questa rara e preziosa birra tra le ultime nate del Birrificio Italiano è firmata Klanbarrique. Birrificio Italiano noto marchio comasco, investe in un nuovo progetto dove le tecniche della birra si fondono alle più rinomate tecniche enologiche del mondo del Vino. In questo caso particolare, parliamo di una birra spumeggiante, ovvero che rifermenta in bottiglia come un Franciacorta metodo classico. Il tutto si unisce ai pilastri della cultura belga delle fermentazioni spontanee con aggiunta di frutta.. il cassis! Il ribes nero dona a questa birra un colore aranciato roseo che permane sino nei riflessi della schiuma, al gusto unisce morbidezza e acidità per un sorso pulito, di carattere, fine e morbido. 7,7% in calice ampio.
Birra Metodo Classico Padosè Klanbarrique (Birrificio Italiano) This rare and precious beer among the last ones produced by the Birrificio Italiano signed Klanbarrique. Birrificio Italiano is a famous brand of Como, it invests in a new project where the techniques of beer melt with the most renowned oenological techniques of the world of the Wine. In this particular case, we speak of a foamed beer, that is the one that re-ferments in bottle like a Franciacorta classic method. Everything is combined with the mainstays of the Belgian culture of the spontaneous fermentation with fruit addition… the blackcurrant! The black currant gives to this beer a rosy orange colour that remains up to in the reflexions of the foam, to the taste it unites softness and acidity for a clean sip, pure and soft. 7,7 % in a wide glass.
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