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EDITORIALE

Dedicato a tutti coloro

che amano un animale

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ari lettori, la mia è un’intrusione a 4 zampe. Il mio nomignolo è Gigio e voglio dire la mia nell’editoriale di Magic Lake Spring perché è un’occasione unica per comunicare con tutti gli amici degli animali. Se esiste un’empatia tra due entità, come io credo, quella è sicuramente tra il cane e l’uomo. Sono nato sfortunato, claudicante, con un’andatura sgangherata, senza un futuro in un allevamento di cani di razza Leonberger; la natura mi ha dotato di un mantello biondo focato, quattro zampotte, un tartufo sempre umido, due orecchie giganti morbide morbide da strapazzare, due grandi occhi marroni sempre attenti e una simpatia che esprimeva un’indole bonaria che in molti apprezzavano. Mi ricordo, come se fosse ieri, il giorno in cui qualcuno decise di salvarmi da un incerto destino, adottandomi come componente a tutti gli effetti della sua famiglia. Con i miei amici ho passato gli 11 anni più belli della mia vita, ho dato tutto l’amore di cui ero capace, vivendo ogni momento con pienezza. Fra noi c’era un’intesa perfetta, bastava guardarsi negli occhi per capire se era il momento del gioco o del relax, tutti eravamo consapevoli che rimandare un momento di gioia non faceva parte del nostro modo di intendere la vita. Aspettavo con impazienza il momento in cui i miei amici sarebbero tornati a casa per correr loro incontro e impazzire di felicità, sempre come se fosse stata la prima volta.

Dedicated to those

who love pets

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ear readers, I am on all fours. My nickname is Gigio and I would like to say something in the editorial of Magic Lake Spring because it is an unique occasion to speak with those who love pets. Should it be an understanding between two entities, as I believe, for sure it is the one between a dog and a man. I was born unlucky, gimpy, with a ramshackle pace, with no future in a pure-bred of Leonberger dogs; my dog’s hair coat is blonde, my paws are big and my nose is always wet, my ears are fluffy and my big eyes are always attentive and express a good-natured. I still remember the day when someone decided to save me from my uncertain fate, adopting me as a proper member of his family. With my friends I spent the most beautiful 11 years of my life, I gave all the love I could living each moment to the full. In my family we really got on well together, you only had to look in the eyes to understand if it was the time for playing or relax, everybody agreed that to delay a moment of joy wasn’t our way of life. I eagerly waited the moment when they came home to welcome them and to express my happiness, always as if it was the first time.

Noi, amici a 2 zampe, eravamo consapevoli che l’empatia terrena non sarebbe A s those who love pets, we knew that the empathy couldn’t last forever, durata all’infinito, ma abbiamo vissuto intensamente ogni momento insieme: pochi mesi per coccolarlo da cucciolo, pochi anni per viverlo da grande Amico e un attimo per “l’arrivederci”. Con grande dignità, i suoi occhi ci hanno chiesto di rimanergli vicino, zampa nella mano, fino all’ultimo respiro. Così abbiamo provato la straordinaria sensazione di aver esaudito il suo ultimo desiderio. “L’amore vero non ha bisogno di parole”, scriviamo da Uomini questa fantastica storia di un grande Cane. Ciao Ambrogino

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Como

but we lived every moment to the fullest; few months to cuddle him when he was a puppy, few years to live with him as a great friend and a moment to say “goodbye” to him. With dignity, his eyes asked us to stand by him, paw in hand, until the very last breath. We had the extraordinary feeling that we made his last wish come true. True love doesn’t need words, as Men we write this great story of a great Dog. Bye Ambrogino



sommario summary

PEOPLE

In copertina / On the cover: Margaret Atwood foto © Ansa - Zumapress

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In cammino con Margaret Atwood In the company of Margaret Atwood

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86 È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©

CULTURA e ARTE

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Como

Per non dimenticare In order not to forget

Fondazione Cologni. Il Vignaiolo Universale Fondazione Cologni. The Universal Winemaker Caravaggio. L'Urlo e la Luce Caravaggio. L'Urlo e la Luce Virgilio Vairo. Storie di Luce Virgilio Vairo. Histories of Light

FASHION & LUXURY



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EVENTI

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At Ristorante Caffè Teatro cooking is an art! Inside, the rooms are finely furnished to create the perfect atmosphere in every occasion. In the garden, surrounded by the theatre walls, it’s a pleasure to have lunch and dinner relaxing yourself. For those who love the open space it is wonderful to sit in the square, in front of the Cathedral, where the tables are located, and enjoy a delicious meal.

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Caffè Milani. La storia in una tazzina di caffè Caffè Milani. The historry in a cup of coffee

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Como Città dei Balocchi XXIV edizione Como Città dei Balocchi XXIV edition

Amici di Como & Magic Lake ospiti al Palace Hotel Amici di Como & Magic Lake at Palace Hotel

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Accoglienza di classe Top hospitality

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BOOK CORNER

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FOCUS ON



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NEWS

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Como

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Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Numero iscrizione ROC: 23521

Como

Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore Sostenuta da • Supported by Amici di Como

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In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Graphic design Andrea Pedretti Testi • Research and Material Daniele Brunati, Enrica Lattanzi, Pietro Berra, Marco Albanese, Laura D'Incalci, Matteo Dodi, Elisabetta Comerio, Mariacira Veneruso, Marina Moretti, Stefania De Giorgi, Elisa Rossetti, Marili Fontana, Gian Enrico Ghilotti, Fabrizio Comerio, Davide Lacchini, Emanuele Riva, Luca E. Bernardi

Con un totale di € 20,00 (contributo per le spese di spedizione per l'Italia) avrai 4 numeri di Magic Lake

Pubblicità • Advertising TBM Service & C, Chiara Bordoli, Giangabriele Palimento

Compila il documento e invialo al n. di fax 031 267044, via email a

Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani, Giulia Ilyna

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Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri

Piazza Duomo 17, 22100 Como tel. +39 031 268989

Foto • Photographic Material F. de Luca, Stefano Guindan/Sgp, Alfonso Catalano / Sgp Italia, Peter Elovich, Michael Owen Baker - Ansa, Nancy Kaszerman - Ansa, Stephane Reix, - Ansa, Moris Pucci, Nick Zonna, Foto Elit: Carlo e Maurizio Cattaneo, Marisa Dellacà, Carlo Pozzoni, Francesco Corbetta, Mattia Vacca, Andrea Butti, Michele Luppi, Gigi Fontana, Ilaria Gullace, Fabrizio Cusa, Andreetti Duglas Archivi: Villa d'Este, Noir in Festival, Proposte, I Saloni, Castello di Casiglio, Geographica, Mendrisiotto Turismo, Consorzio Como Turistica, Petazzi Costruzioni, Magic Lake, Roda, Como Nuoto, Briantea84, Progetto Giovani Cantù, TBM Service, Calcio Como, Menaggio & Cadenabbia Golf Club, Caffè Milani, Studio Lucia Crespi, Palazzo Reale, Viva Archivio Fashion&Luxury: Peter Ci, Tessabit, Gioielleria Cappelletti-Pomellato, Alyson Oldoini CONDIZIONI GENERALI DELL’ABBONAMENTO A

Art. 1 Oggetto Con la compilazione della presente scheda si sottoscrive l’abbonamento alla rivista Magic Lake Como Review edita da TBM Service & C. Editore, con l’impegno di corrispondere il prezzo pattuito di € 20 (contributo per le spese di spedizione) per n.4 riviste. Il corrispettivo pattuito viene versato contestualmente alla sottoscrizione del presente abbonamento. TBM Service & C. Editore si impegna ad inviare la rivista all’indirizzo indicato nella presente scheda. Art. 2 Durata dell’abbonamento Il presente abbonamento ha durata di anni uno a partire dalla data di sottoscrizione e comprende quattro spedizioni comprensive quattro numeri della rivista de qua. L’abbonamento si rinnoverà tacitamente per un altro anno, e così per i successivi, se non perverrà disdetta a TBM Service & C. Editore (P.zza Duomo, 17 22100 Como) con raccomandata a.r. entro 30 gg. dalla scadenza. Art. 3 Costo dell’abbonamento L’acquisto dell’ abbonamento avverrà tramite pagamento bonifico bancario intestato a TBM Service & C. Editore, codice IBAN: IT 41 V 08430 10900 000000260382. Il prezzo pattuito per il presente abbonamento potrà subire variazioni di anno in anno. TBM Service & C. comunicherà entro il 31/12 di ciascun anno l’eventuale aumento del costo per l’anno successivo al fine di consentire all’abbonato di poter disdettare l’abbonamento alla rivista nei termini previsti. In mancanza di disdetta tempestiva il presente abbonamento verrà rinnovato tacitamente al nuovo prezzo. Art. 4 Foro competente Ogni controversia che dovesse insorgere tra le Parti per l’esecuzione e/o interpretazione del presente contratto di abbonamento sarà competente la Camera Arbitrale e Servizio di Conciliazione presso la CCIAA di Como, in via Parini, 16 Como.

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Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo Amministrazione • Administration Studio Associato Dott. Davide Bergna Tornelli - Dott. Roberto Principi Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione.

L’ABBONATO.................................

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(artt.13 e 23 D.Lgs. 196/2003 - Codice della privacy) Ai sensi del Decreto Legislativo 196/2003, La informiamo che i dati assunti da TBM Service & C. Editore, titolare del trattamento, saranno utilizzati esclusivamente ai fini degli adempimenti contabili, amministrativi, fiscali e per l’adempimento od assolvimento dei relativi obblighi normativi connessi con la gestione dell’acquisto in oggetto e saranno conservati a cura della stessa in archivi elettronici e cartacei nel rispetto delle misure di sicurezza previste dalla suddetta legge. Il rifiuto al trattamento dei dati richiesti - che sono indispensabili alla gestione dell’acquisto - renderebbe impossibile la prosecuzione dello stesso. I dati verranno trattai e conservati con modalità e procedure di sicurezza al fine di garantire il Suo diritto alla privacy. I suoi dati personali, comuni e sensibili, non saranno trattati per finalità diverse da quelle sopra indicate e comunque non lo saranno per finalità pubblicitariee similari. Lei può esercitare in qualunque momento i diritti indicati dall’art.7 del D. Lgs. 196/2003.

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In cammino con

Margaret Atwood

di Pietro Berra foto Moris Pucci - Noir in Festival, Michael Owen Baker - Ansa, Nancy Kaszerman - Ansa

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na grande scrittrice a caccia di storie sul Lago di Como. Protagonista della singolare “missione” la canadese Margaret Atwood, già candidata al Nobel e insignita lo scorso 7 dicembre al Teatro Sociale del Raymond Chandler Award nell’ambito della ventisettesima edizione di Noir in Festival. La storia delle donne del passato, come ha ribadito ricevendo il premio dalle mani dei direttori del festival Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, è sempre stata una preziosa fonte di ispirazione per i suoi romanzi ambientati nel futuro, come dimostra in particolare “Il racconto dell’ancella”, ora trasposto anche in una fortunata serie televisiva. E così non ha perso

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Como

l’occasione per raccogliere possibili fonti di ispirazione anche sul Lario. L’ospite d’onore di Noir in Festival aveva un giorno libero prima di volare in Argentina e lo ha voluto utilizzare per scoprire Como e i dintorni al di là delle apparenze. Gli organizzatori hanno pensato di affidarla a chi scrive per una passeggiata creativa “su misura”, alla ricerca di qualche storia che la potesse ispirare, contribuendo a creare un legame con il Lario, che non si esaurissse in una toccata e fuga. La Atwood ha dimostrato di apprezzare Como («molto bella») ed è rimasta colpita dalla concentrazione di movimenti novecenteschi: «Come mai - ha osservato a proposito di


Como

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In questa pagina, Margaret Atwood al Noir in Festival; nella pagina successiva, sul red carpet della 69 edizione degli Emmy Award On this page, Margaret Atwood at Noir in Festival; in the next page, on the red carpet of the 69th edition of Emmy Award

Sant’Elia e Marinetti - il futurismo ha trovato terreno fertile proprio qui? Quanto ha contribuito il clima elettrico creato da Alessandro Volta?» La scrittrice ha anche lodato «l’apertura mentale» che si evince dai pagani, i Plini e il poeta Cecilio, effigiati sul Duomo e, con l’ironia che non la lascia mai, si è protesa per accarezzare la rana portafortuna sulla porta laterale, quella che dà verso Nord e che si dice sia stata scolpita lì per segnare il punto più alto raggiunto dalle esondazioni del lago. O meglio, questa è solo una delle leggende cresciute attorno al batrace (peraltro decapitato all’inizio del secolo scorso da un forestiero che non aveva ottenuto l’esaudimento dei propri desideri) e la Atwood le ha volute conoscere tutte. La curiosità, caratteristica dei grandi, non la abbandona mai. Altre, e

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più drammatiche, connessioni tra Como e i suoi interessi socio-culturali sono emerse seguendo il filo “femminista”: in battello sulla rotta di Giuditta Pasta che aveva casa (anzi, villa) a Blevio, delle leggendarie sette streghe di Torno e di quelle reali bruciate a centinaia nel convento di San Giovanni in Pedemonte (attuale stazione ferroviaria che ha mantenuto nel nome il ricordo della vecchia funzione). Infine, siamo saliti in funicolare a Brunate per entrare in contatto con la storia che più di tutte ha catturato la Atwood: quella di Guglielma, venerata come santa nel “Balcone sulle Alpi” e condannata dalla Chiesa come eretica nel 1300. Figura fortissima di una donna reale che si sovrappone a leggende popolari. In ogni caso simbolo attualissimo - all’Abbazia di Chiaravalle aveva creato una

comunità in cui uomini e donne erano alla pari e venivano accolti anche ebrei e musulmani - in attesa di uno scrittore che la racconti. «Lo scrittore giusto, non uno qualsiasi», ha sottolineato Marina Fabbri, che ha seguito l’intero percorso. La Atwood per ora ha raccolto materiale: un libro sulla “santa eretica” e i tarocchi viscontei, «con tante figure femminili interessanti», commissionati da Bianca Maria Visconti come, pare, il dipinto di Guglielma conservato a Brunate, lontano dagli occhi della Santa Inquisizione. E ha promesso di scrivere una poesia ad hoc per donarla al Monte dei poeti, costruendo parco culturale alle pendici della montagna che sovrasta Como, in memoria di un’altra grande donna e poetessa, Alda Merini, che da Brunate, paese dei nonni paterni, ha avuto origine.


Como

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A lato, durante l'evento BookCon 2017; sopra, con il marito, Marina Fabbri, Pietro Berra a Como On the left, during the event BookCon 2017; above, with her husband, Marina Fabbri, Pietro Berra in Como

In the Company of Margaret

A

great author hunting for stories on the shores of Lake Como. The protagonist of this singular 'mission,' was no other than Margaret Atwood, Nobel Prize nominee, and receiver of Raymond Chandler Award on 7th Dec. 2017 in Teatro Sociale in Como, on the occasion of the 27th edition of Noir in Festival. As Atwood receiving the award from the hands of festival directors Marina Fabbri and Giorgio Gosetti, commented, stories of women from the past have always been a source of inspiration for her novels set in the future such as, The Handmaid's Tale, in particular, also transformed into a successful TV series. Hence, she didn't waste the opportunity to explore possible sources of inspiration at Lake Como too. The guest of honour at the Noir in Festival had a free day before flying to Argentina and decided to spend it exploring Como and its surrounds going beyond just the appearances. The organisers prepared a tailor-made, creative itinerary suitable for a writer on the lookout for a story that may inspire her and help to establish a bond with Lake Como that goes beyond a quick visit. Atwood truly appreciated what she saw (very beautiful) and was impressed with the 20th century cultural, artistic movements

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Atwood

originating in Como. Talking about Sant'Elia and Marinetti, she wondered "How come futurism found such fertile ground right here? How much did the electric atmosphere created by Alessandro Volta contribute to all this?" The author also praised the open mindedness of pagans like the Pliny the Elder and his nephew, and poet Cecilio, adorning the faรงade of the cathedral and with ever-present humour she caressed the marble frog, considered a good luck charm, on a side door of the cathedral facing north which is said to have been placed there to mark the height of the water following a flood when the lake invaded the city centre. At least this is one of the legends surrounding the frog (meantime beheaded at the beginning of 20th century by an outsider whose wish didn't come true) and Atwood wanted to hear them all. Curiosity, a characteristic of great writers, never abandons her. When the subject moved on to feminism, other, more dramatic connections with Como and her socio-cultural interest emerged: on the boat sailing past the villa inhabited by famed opera singer, Giuditta Pasta, in Blevio, the legendary seven witches of Torno, and real ones burned to death by the hundreds in the convent of San Giovanni in

Pedemonte (the current railway station which still carries the name). Finally, she took the funicular and rose to Brunate to meet the story that captured Atwood's attention more than anything else, that of Guglielma, venerated as saint here on this balcony overlooking the Alps, and convicted as heretic by the Church in 1300. Strong figure of a real woman which straddles traditional legends. A current symbol too, she had founded a community at Chiaravalle Abbey where men and women were deemed equal and Jews and Muslims were welcome to join, it's as if she's waiting for a writer to narrate her story. "The right writer not just any writer," underlined Marina Fabbri who accompanied Atwood. For now the author has collected material, a book on the 'heretic saint' and Visconti era tarots, "with many interesting female characters," commissioned by Bianca Maria Visconti as was, it seems, the painting of Guglielma kept in Brunate away from the eyes of Inquisition. She promised to write a poem to donate to the Mount of Poets contributing to the building a cultural park on the slopes of the mountain overlooking Como in memory of another great poet, Alda Merini, whose paternal grandparents originated in Brunate.



EVENTI

NOIR IN FESTIVAL di Marco Albanese foto Moris Pucci - Noir in Festival

É

stata Margaret Atwood, la scrittrice canadese, premiata con il prestigioso Chandler Award, la protagonista assoluta dell'edizione 2017 del Noir in Festival. Per la seconda volta ospiti del Lago di Como, i direttori del festival, Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, hanno deciso di regalare al pubblico del Teatro Sociale l’ironia pungente e la classe dell'autrice de "Il racconto dell’ancella" e "L’altra Grace." I due romanzi sono diventati, proprio nel corso dell'ultimo anno, due acclamatissime serie televisive, rilanciando il lavoro prezioso della Atwood. L'attualità del suo pensiero e della sua opera è ancora fortissima, soprattutto nella capacità di evocare un futuro distopico, nel quale il ruolo della donna è messo costantemente in discussione. Il festival – che si divide sapientemente tra Como e Milano continua a crescere, grazie all'incontro della sua anima letteraria con quella cinematografica. La XVII edizione ha segnato l'introduzione del premio intitolato a Claudio Caligari, per il miglior film italiano di genere, che ha laureato la bellissima animazione "La gatta cenerentola", firmata da Alessandro Rak, assieme a Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone. Il concorso ufficiale ha visto imporsi invece il film basco "Handia" di Jon

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Garaño e Aitor Arregi, ispirato ad una storia vera, coinvolgente dal punto di vista emotivo e visivamente straordinario nell'affrontare le questioni dell'identità personale e culturale dei protagonisti. Fares Fares, il poliziotto antieroe di "Omicidio al Cairo", si è laureato miglior attore della rassegna, mentre la menzione speciale della giuria è stata assegnata a Lynne Ramsay con il suo "You were never really here", già premiato due volte al Festival di Cannes. Al geniale e visionario Abel Ferrara, autore de "Il cattivo tenente", "Fratelli", "Addiction", il festival ha riservato il Noir Honorary Award alla carriera, con una standing ovation del pubblico del Teatro Sociale, prima della chiusura con "La stanze delle meraviglie", il nuovo film di Todd Haynes, capace di unire simbolicamente le atmosfere di genere del Noir, con il clima festoso della Città dei Balocchi, che lo ospita. Il ricchissimo programma del festival ha visto anche il ritorno della versione restaurata in 4K de "Il silenzio degli innocenti" di Jonathan Demme, a trent'anni dalla pubblicazione del romanzo di Thomas Harris e a venticinque dall'uscita del capolavoro interpretato da Anthony Hopkins e Jodie Foster: un evento nell'evento all'interno del Noir.


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Como • Lurago d'Erba

LINEA ARMONIA


M

argaret Atwood, the Canadian writer, awarded with the prestigious Chandler Award, was the absolute protagonist of the edition 2017 of the Noir in Festival. Giorgio Gosetti and Marina Fabbri, decided to present to the public of Teatro Sociale the prickly irony and the class of the author of "The Handmaid’s Tale" and "Alias Grace". Two works which became two TV serie and relaunched the precious work of Atwood, the up-to-dateness of her thought and of her work. The festival – that is wisely divided between Como and Milan - keeps on growing, thanks to the combination between its literary soul and its cinematographic one. The 27th edition was characterized by the introduction of an award named after Claudio Caligari, for the best Italian film, which was given to the beautiful animation "La gatta cenerentola" by Alessandro Rak, together with Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone. The official contest was won by the Basque movie "Handia" by Jon Garaño and Aitor Arregi inspired by an emotionally enthralling and visually extraordinary true story. "Fares Fares", the anti-hero policeman of "Omicidio al Cairo", was awarded as the best actor of the festival, while a special mention was given to Lynne Ramsay with "You were never really here", which was already awarded twice in Cannes. To the ingenious and visionary Abel Ferrara with "Il cattivo tenente", "Fratelli", "Addiction", the festival gave the Noir Honorary Award for the career, with a standing ovation of the audience at Teatro Sociale, before the closing with "Wonderstruck", which simbollically combines the atmosphere of the Festival with the joyous atmosphere of Città dei Balocchi. The rich program of the festival also included the new version in 4K of "The silence of the lambs" by Jonathan Demme, 25 years after the release of the masterpiece interpreted by Anthony Hopkins and Jodie Foster: en event in the event during the Noir in Festival.

In alto, a sinistra, Marina Fabbri e Giorgio Gosetti con i vincitori del Mercurius Prize; a destra, una ricostruzione della "scena del crimine" a cura della Questura di Como; al centro, a sinistra, la giuria del festival, a destra, il Noir in Festival a Milano; sotto, Abel Ferrara riceve l'Honorary Award Above, on the left, Marina Fabbri and Giorgio Gosetti with the winners of Mercurius Prize; on the right, a reconstruction of the "crime scene" by the Police of Como; in the middle, on the left, the panel of the festival, on the right, the Noir in Festival in Milan; below, Abel Ferrara receives the Honorary Award Como

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IL NOIR A BRUNATE SULLE ORME DI FELLINI NOIR FESTIVAL IN BRUNATE ON THE FOOTSTEPS OF FELLINI 42

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n centinaio di ospiti del Noir in Festival hanno partecipato alla “passeggiata creativa” a Brunate a Villa Giuliani sulle orme di Federico Fellini, realizzata grazie anche alla collaborazione con il giornalista Pietro Berra e il comune di Brunate. Una delle splendide ville liberty di cui è costellato il “balcone delle Alpi” fu scelta come location da Federico Fellini per un film rimasto incompiuto, “La donna sconosciuta”. La storia narra un curioso aneddoto relativo all’ascesa in funicolare. Durante il breve tragitto, una signora fissò a lungo il regista: “La guardo perché lei somiglia tanto a Fellini!” gli disse. “Già, me lo dicono tutti”, mormorò Fellini all’arrivo. Senza rivelarsi.

A

hundred guests of Noir in Festival took part in the “creative walk” to Brunate in Villa Giuliani on the footsteps of Fellini, thanks to the collaboration with the journalist Pietro Berra and the municipality of Brunate. One of the beautiful Art nouveau villas which characterized the “Balcony of the Alps” was selected by Federico Fellini for a movie, which remained unfinished, “La donna sconosciuta” (The unknown woman). The story is about a curious anecdote related to the rise with the cable car. During the short ride, a lady stared at the movie maker for a long time: “I look at you because you look very much like Fellini!” she said. “I know, everybody tells me so” murmured Fellini at the arrival. Without revealing himself.


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PEOPLE

DARIO ARGENTO

Profondo Noir di Marco Albanese foto Francesco Corbetta, Moris Pucci - Noir in Festival, Stephane Reix - Ansa

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spite d'onore della serata finale della XXVII edizione del Noir in Festival, Dario Argento è da molti anni un grande amico del festival diretto da Marina Fabbri e Giorgio Gosetti. Qui ha presentato il suo ultimo film, "Dracula 3D" nel 2012. E' poi tornato due anni dopo, con il suo memoir, "Paura", edito da Einaudi, per incontrare il pubblico e raccontarsi, senza il filtro del cinema. Ma il Noir in Festival era ancora a Courmayeur: è invece la prima volta che Argento sale sul palco del Teatro Sociale di Como, per rinnovare il sodalizio con il più importante festival di genere italiano. “Il lago è un sogno” ha raccontato il maestro dell'inconscio, augurando alla nuova location lo stesso successo di quelle precedenti “perché lo merita. Il Noir in Festival è l'unica manifestazione sul cinema e la letteratura di genere. Le sono grato. Per tutti noi che facciamo cinema è un punto di riferimento essenziale. Spero che duri tutta la vita”. Un genere che Dario Argento, nato a Roma nel 1940, ha cominciato a frequentare sin da giovanissimo, quando, di ritorno da un soggiorno parigino, scrive di cinema su "L'araldo dello spettacolo" e poi su "Paese Sera". Fin dagli anni Sessanta la sua è sempre stata una voce critica, fuori dagli schemi; si fa notare scrivendo commedie sociali e western, Bernardo Bertolucci lo coinvolge per il soggetto di "C'era una volta il West" di Sergio Leone. E' il 1968 ed il passo verso la regia

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In questa pagina, Dario Argento e la figlia Fiore al Teatro Sociale di Como In this page, Dario Argento and his daughter Fiore at Teatro Sociale of Como

è brevissimo: due anni dopo, grazie all'aiuto del padre Salvatore, produttore cinematografico, adatta un romanzo di Fredric Brown, "L'uccello dalle piume di cristallo" è solo il primo di una lunga serie di clamorosi successi internazionali. Rinnovando la lezione di Mario Bava, Argento diventa il punto di riferimento del giallo all'italiana. "Profondo Rosso" è il suo capolavoro del 1975, ambientato in una Torino notturna, resa ancor più sinistra dalle musiche immortali dei Goblin. "Suspiria" e "Inferno" segnano l'apice del suo successo e il debutto nell'horror: vagamente ispirati al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey, sono i primi due capitoli di una trilogia, che si concluderà solo nel 2007 con "La terza madre". L'universo cinematografico di Argento è attraversato da elementi talmente ossessivi e ricorrenti, da diventare celeberrimi: l'uso delle soggettive dell'assassino, i primissimi piani, gli stacchi arditi su oggetti e particolari dell'azione, l'importanza dei colori primari nelle scelte fotografiche, l'uso straniante della colonna sonora e delle stesse architetture urbane diventano segni di uno stile inconfondibile e imitatissimo. Come ha dichiarato in occasione della presentazione della sua autobiografia: “Le mie paure sono metafisiche, inspiegabili. Non sono paure concrete, reali, quotidiane, ma nascono dai miei incubi. Mi ossessionano le piazze, le strade, gli elementi architettonici. I miei film sono pieni di architetture, in questo ho preso spunto da Michelangelo Antonioni, che ci ha regalato uno splendido cinema di architetture”. Chissà allora quali suggestioni saranno nate da queste notti comasche, proprio a partire da quella piazza Verdi, sede del festival, che unisce perfettamente l'abside del Duomo con le colonne ottocentesche del Teatro Sociale, la rinascimentale Torre Pantera con la Casa del Fascio razionalista. Lo scopriremo forse leggendo il suo nuovo romanzo, che ha annunciato di aver già scritto, in buona parte. Un'anteprima regalata al pubblico del Teatro Sociale, che probabilmente ritroveremo nel calendario della nuova edizione del Noir in Festival: come ha detto Giorgio Gosetti, una buona ragione, per festeggiarci insieme, anche l'anno prossimo.

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Sopra, Dario Argento con Abel Ferrara al Noir in Festival; sotto, con la figlia Fiore Above, Dario Argento with Abel Ferrara at Noir in Festival; below, with his daughter Fiore

Deep Noir S

pecial guest of the last evening of the Noir in Festival, for many years Dario Argento is a great friend of the festival, directed by Marina Fabbri and Giorgio Gosetti. Here he presented his last film, "Dracula 3D" in 2012. Two years later he came with his memoir, "Fear", published by Einaudi, to meet the public and to speak about himself without the filter of the cinema. The Noir in Festival was still in Courmayeur so it is the first time that Argento is on the stage of Teatro Sociale. “The lake is a dream” said the master of the unconscious, wishing to the this new location the same success of the previous ones “because it deserves it. Noir is the only festival on a genre cinema and literature. I am grateful to it. For all of us that work in cinema it is a fundamental reference point. I hope that it will last forever”. A genre that Dario Argento began to experience when he was very young. From the sixties his

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In queste foto, Dario Agrento e la figlia Asia alla 65 edizione del Cannes Film Festival In these photos, Dario Argento and her daughter Asia at the 65th edition of Cannes Film Festival

has always been a critic voice: he was noticed when he was writing social comedies and western, Bernardo Bertolucci involved him in "C'era una volta il West" by Sergio Leone. It was 1968 and he was so close to be a movie maker: two years later he adapted a novel by Fredric Brown: "The Bird with the Crystal Plumage" it is just the first one of a serie of international successes. Renewing the lesson of Mario Bava, Argento becomes the reference point of the Italian thriller. "Profondo Rosso" (1975) represents his masterpiece, set in Turin at night, represented even more sinister with the immortal music of Goblin. "Suspiria" e "Inferno" marked the pinnacle of success and the debut in horror, the first two chapters of a trilogy that will conclude in 2007 with "La terza madre". The cinematographic universe of Argento is characterized by obsessive and recurrent elements, which became very famous: the use of the subjectivity of the murderer, the very close-up, the strong break on subjects and details of the action, the importance of primary colors in the photographic choices, the unusual use of the soundtrack and of the same urban architectures become signs of a unique and very imitated style. Maybe during these evening in Como some suggestions were born, starting from piazza Verdi, seat of the festival, which perfectly unifies the apse of the Cathedral with the 19th columns of Teatro Sociale, Torre Pantera and the functionalism of Casa del Fascio. Maybe we can discover it reading his new novel, which he already announced. A preview presented to the audience of Teatro Sociale, which probably we will find in the program of the new edition of Noir Festival: as already said by Giorgio Gosetti, a good reason to meet again also next year.

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PEOPLE

ANTONIO VALENZI

Un lago da thriller di Marina Moretti foto Ilaria Gullace, Moris Pucci - Noir in Festival

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spite del Noir in Festival, lo scrittore romano Antonio Valenzi ha presentato il suo romanzo “Golden Standard”, uno spy-thriller di grande attualità che prende le mosse dall’omicidio di un normale impiegato nella tranquilla città di Como. Il protagonista, Flavio Altedo, si ritrova catapultato in un intrigo internazionale il cui epicentro è il traffico di oro. Perché ha scelto proprio Como per “Golden Standard”? Como è una città il cui fascino è su più livelli. C’è quello immediato di un’urbanistica elegante dalla vocazione internazionale tipica di una certa Italia che a sua volta ne nasconde uno più sottile, quello della città di frontiera dove si respira l’odore provocante del limite tra ciò che si conosce e ciò che è sconosciuto. E lei quali suggestioni particolari ha colto?

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Ho fatto un sopralluogo a Como in un dicembre piovoso, quindi del tutto privo del glamour estivo. Sono andato fino a Cernobbio a piedi e poi sono tornato in battello. Si vedevano gli imbarcaderi deserti, gli hotel chiusi, le luci del lungolago in un atmosfera sospesa di cui viene spontaneo chiedersi cosa nasconda. Un richiamo irresistibile per chi scrive thriller. Quindi Como è la città ideale per un festival come il Noir? Il Noir è un fiore all’occhiello della cultura italiana e si muove bene in una città con questi colori e queste sfumature. Spero che nel tempo l’identificazione tra la città e il festival si compia sempre di più. Sarà il fascino del settentrione… D’altra parte, la madre di tutte le fiction inizia su “Quel ramo del Lago di Como”. Battute a

parte, amo l’Italia tutta e sono molto sedotto dalla bellezza di un certo nord, quello dei grandi designer, degli imprenditori geniali, di architetture che hanno dovuto fare i conti con una luce non sempre generosa. Nei miei romanzi cerco sempre di recuperare il sentimento del Bello e dell’Altrove di cui in Italia siamo depositari. Che poi la mia bussola interiore sia orientata a Nord, lo testimonia il fatto che mia moglie è lombarda da sette generazioni. A quali progetti sta lavorando Antonio Valenzi? E’ in pubblicazione il mio prossimo romanzo “Il quinto dominio” con lo stesso protagonista di “Golden Standard”, Flavio Altedo, ambientato nel mondo delle telecomunicazioni che presenterò al prossimo Salone del Libro di Torino dal 10 al 14 maggio.


Da sinistra, Antonio Valenzi; a destra, la copertina del libro From left, Antonio Valenzi; on the right, the cover of the book

A Very Noir Lake

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thriller lake

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guest of Noir in Festival film event in Como, the Roman author Antonio Valenzi has recently presented his novel, Golden Standard, a highly topical spy-thriller narrating the murder of an ordinary office worker in the peaceful city of Como. In the story, the protagonist, Flavio Altedo, finds herself involved in international intrigue revolving around gold trafficking. Why did you choose Como as the setting of Golden Standard? Como is a city with various charming aspects. The most noticeable is the international, urban elegance typical of an Italy that hides a more subtle one still, it is a frontier city where you smell the provocative odour of boundary between what is known and what is not. Which particular aspects of charm did you notice? I visited, checked out Como one rainy December,

hence distant from the city's summer glamour. I went as far as Cernobbio on foot and then returned by boat. I could see the empty piers and quiet landing stages, hotels closed for the season, lights along the lake created a suspended atmosphere that prompts you to ask what it's hiding. An irresistible call for a writer of thrillers. Are you saying Como is an ideal city for a Noir film festival? The Noir genre is the crown jewel Italian culture and works well is in a city with these colours, nuances and atmosphere. I hope in time identifying Como as a setting for Noir occurs more often. Is it the Nordic appeal ... On the other hand, the mother of all Italian novels, I Promessi Sposi, begins, "That branch of Lake Como." Joking apart, I love all Italy, and I'm

allured by the beauty in certain parts of Northern Italy, the great designers, gifted entrepreneurs, and architects who had to make do with sunlight not always generous as in the South. In my novels I always try to highlight beauty elsewhere in our country, Italy is certainly endowed with much of it. The fact that my internal compass points North should not come as a surprise, my wife has been a Lombard for seven generations. What is Antonio Valenzi working on at the moment? My next novel, Il Quinto Dominio (the fifth dominion), is being published with the same protagonist as in Golden Standard, Flavio Altedo, set in the world of telecommunications, I'll be presenting it at the book event, Salone del Libro di Torino, to be held in Turin from 10th to 14th May this year.

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EVENTI

Hollywood SUL LAGO di Elisabetta Comerio foto Nick Zonna, A.Pedretti

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ernobbio anche quest’anno si prepara per l’evento più glamour della stagione sul lago di Como: il Concorso d’Eleganza Villa d’Este, dal 25 al 27 maggio 2018. Il fascino della sua cornice, l’ospitalità ineccepibile, la perfetta organizzazione, l’attenzione riservata dalla stampa nazionale ed internazionale e l’impeccabile stato di conservazione delle auto in concorso, hanno reso negli anni questo evento unico nel suo genere. Le suggestive sedi del grand hotel cernobbiese e il parco della splendida Villa Erba vivranno quindi un intenso fine settimana che richiamerà appassionati e curiosi proveniente da tutto il mondo. “Hollywood sul lago” è il motto che caratterizzerà l’edizione 2018 durante la quale verranno presentate otto classi di vetture d’epoca così suddivise: “I Titani”, “da Manhattan a Mayfair”, “Plasmate dal vento”, “Nuovo Mondo, nuove idee”, “La velocità incontra lo stile”, “Quando il sesso era sicuro e le corse pericolose”, “Hollywood sul lago”, “Perfettamente conservate”. Cin-

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que di queste classi riguarderanno l’intera storia dell’automobile, dalle auto da competizione e di lusso del periodo prebellico fino alle auto sportive del dopoguerra. Nel 2018 l’offerta sarà integrata da tre classi speciali: la classe “Hollywood sul lago” con vetture note per le famose produzioni cinematografiche americane; la classe Formula Uno, con le vetture che hanno fatto la storia nella principale categoria delle auto da corsa, e la classe Conservazione, con vetture giunte fino ai nostri tempi in condizioni eccellenti. Non resta che attendere la splendida sfilata di auto d’epoca che concorreranno all’assegnazione del Best of Show, Trofeo BMW Group, attribuito dalla giuria guidata da Lorenzo Ramacciotti e la consegna della Coppa d’Oro Villa d’Este, conferita invece dal pubblico. I visitatori di questo evento avranno la possibilità di godere anche delle attrazioni presenti nei giardini di Villa Erba a Cernobbio, tra cui il Concorso di Motociclette che si svolgerà per l’ottavo anno consecutivo.


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Hollywood on the Lake A

lso this year Cernobbio is preparing to stage the most glamorous event of the season at Lake Como: Concorso d’Eleganza Villa d’Este, from 25th to 27th May 2018. The charming setting, unequalled hospitality, perfect organisation, excellent national and international press services, not to mention the impeccable condition of the vintage cars taking part in the contest, have made the event the best of its kind. The suggestive setting of Villa d’Este and the splendid gardens of Villa Erba hosting Concorso Eleganza will live an intense weekend attracting classic car enthusiasts and the curious alike from around the world. Hollywood on Lake Como, is the motto that will characterise the 2018 edition during which eight classes of vintage cars will be presented: The Titans, From Manhattan to Mayfair, Shaped by the Wind, New World, New Ideas, Speed Meets Style, When Sex Was Safe and Racing Dangerous,

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Hollywood on Lake Como, Perfectly Conserved. Five of these classes involve the entire history of the car from luxury racing cars from pre -WW I period to post -WW II sports cars. In 2018 in addition three special classes will be hosted: Hollywood on Lake Como, displaying cars used in famous American movies; Formula One G.P. class showcasing performance cars that made history in the main motor racing category; and Conservation class exhibiting vintage cars that have remained in excellent condition to this day. We just have to wait for the splendid parade of vintage cars competing for Best of Show, BMW Group Trophy, awarded by the jury presided by Lorenzo Ramacciotti, and Villa d’Este Golden Cup, assigned by public voting. The visitors will also have the opportunity to enjoy other attractions in the gardens of Villa Erba in Cernobbio including the motorcycle contest to be held for the eighth consecutive year.


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EVENTI

Villa d'Este STYLE

foto Archivio Villa d'Este

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l 21 aprile Villa d’Este sarà il palcoscenico di un altro esclusivo evento dedicato alle automobili, ed in particolare alle Alfa Romeo 6C 2500SS Coupé Villa d’Este ancora esistenti. Il Villa d’Este Style dal 2012 celebra l’automotive e l’hotellerie attraverso un’affascinante reunion che richiama moltissimi appassionati nella splendida cornice del parco dell’hotel. Per l’edizione 2018 sono attesi alcuni esemplari di questa meravigliosa vettura, vera protagonista della rinascita industriale e stilistica del dopoguerra, prodotta in soli 32 esemplari dei quali circa 17 sono sopravvissuti. Oltre alle vetture perfettamente restaurate che saranno portate dai collezionisti proprietari, probabilmente ci sarà anche un esemplare in fase di restauro, che permetterà agli ospiti meno specializzati o a coloro che non sono passati attraverso la fase esaltante ma impegnativa del restauro di scoprire i segreti di queste auto. Anche Villa d’Este esporrà uno dei suoi tesori, un esemplare di Alfa Romeo che rientra nella collezione di opere d’arte del gruppo di hotellerie.

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pril 21 Villa d’Este is the stage of another exclusive event dedicated to cars and particularly to the Alfa Romeo 6C 2500SS Coupé Villa d’Este which are still existing. From 2012 Villa d’Este Style celebrates the automotive and the hotellerie with a fascinating reunion where many lovers of cars gathered together in the beautiful setting of the park. For the edition 2018 some exemplaries of this beautiful car will be awaited, true protagonist of the industrial and stylistic rebirth of the postwar period, produced only in 32 models, of which only 17 survived. A part from the perfectly restored cars taken by the collector owners, probably there will be a model under restoration, which let the less specialized guests or those who haven’t experienced the exciting but demanding phase of restoration discover the secrets of these cars. Also Villa d’Este exhibits one of its treasures, a model of Alfa Romeo which is part of the collection of the works of art of the group of hotellerie.







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Gucci

La collezione di gioielli preziosi Le Marché des Merveilles L

a collezione di gioielli preziosi Le Marché des Merveilles offre un'interpretazione raffinata e sorprendente della testa di felino, un motivo distintivo della Maison. Realizzato in oro giallo 18 carati con occhi di diamanti e gemme dai colori vivaci, questo simbolo esclusivo decora con discrezione un paio di orecchini, due anelli e due bracciali.Gli orecchini giocano con l'asimmetria per creare un look contemporaneo: la tormalina rosa e l'acquamarina sono infatti invertite su ciascun orecchino. I pendenti svelano una testa felina sul retro: un dettaglio tanto potente quanto inaspettato. I due anelli presentano una singola gemma: acquamarina o tormalina rosa. Le punte arrotondate intorno al bordo esterno del gambo conferiscono una nota di modernità al modello. I due bracciali propongono due look diversi: possono essere indossati con la gemma o girati in modo da svelare la testa di felino. La chiusura a moschettone è impreziosita da un piccolo ciondolo con una tormalina rosa o un'acquamarina.Facili da abbinare ad altre creazioni della collezione Le Marché des Merveilles, questi cinque gioielli offrono infinite possibilità di giocare con le diverse combinazioni cromatiche. Per maggiori informazioni rivolgersi a www.gucci.com

B racciale della collezione

Le Marché Des Merveilles in oro giallo 18 carati con tormalina rosa acquamarina e diamanti

Bracelet Le Marché Des Merveilles

in 18kt yellow gold with pink tourmaline, acquamarine and diamonds

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I.P.

The fine jewelry collection Le Marché des Merveilles

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he Le Marché des Merveilles fine jewelry collection offers a subtle and surprising interpretation of the feline head, a defining motif of the House. Crafted in 18kt yellow gold with diamond-set eyes and vibrantly colored gemstones, this distinctive symbol is discreetly integrated into the design of one pair of earrings, two rings, and two bracelets. The earrings play with asymmetry to create a contemporary look, displaying the pink tourmaline and aquamarine gemstones in the opposite order in each earring. The dangling elements reveal a feline head on the back for an unexpected yet powerful touch. The two rings come in a single aquamarine or pink tourmaline gemstone. Rounded spikes around the outer edge of the shank give the design a modern spirit. Offering a choice between two different looks, both bracelets can be worn with the gemstone, or reversed so that the feline head is on display. The clasp closure is embellished with a small charm featuring a pink tourmaline or aquamarine gemstone. Easy to mix and match with other items from the Le Marché des Merveilles collection, these five jewelry pieces offer endless possibilities for playing with different color combinations. For further information: www.gucci.com

A

nello della collezione Le Marché Des Merveilles in oro giallo 18 carati con acquamarina e diamanti

Ring Le Marché Des Merveilles in 18kt yellow gold with acquamarine and diamonds

Orecchini della collezione

Le Marché Des Merveilles in oro giallo 18 carati con tormalina rosa, acquamarina e diamanti

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arrings Le Marché Des Merveilles in 18kt yellow gold with pink tourmaline, acquamarine and diamonds

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PEOPLE

CARLO CAPASA

L'Italia fulcro del Sistema Moda di Matteo Dodi foto F. de Luca, Stefano Guindan/Sgp, Alfonso Catalano/Sgp Italia

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n occasione dei 60 anni della Camera Nazionale della Moda incontriamo il presidente Carlo Capasa al termine della Milano Fashion Week. Grazie a quali cambiamenti, secondo lei, negli ultimi anni Milano è tornata ad essere il fulcro del sistema moda? C’è una grande energia nella città grazie alla somma di molte componenti. EXPO è stato un volano importante. CNMI ha lavorato molto alla internazionalizzazione, alla narrazione, alla digitalizzazione, alla sostenibilità. Tutto questo ha dato un messaggio sia in Italia sia, soprattutto, all’estero che ha fatto parlare di un Rinascimento italiano. La CNMI ha lanciato diversi progetti a favore della sostenibilità. Ci illustra brevemente gli aspetti che le stanno più a cuore? La sostenibilità rappresenta uno dei pilastri della strategia di CNMI, sui cui è attiva da diversi anni grazie all’impegno del Tavolo di Lavoro di cui fanno parte: Bottega Veneta, Ermenegildo Zegna, Fendi, Gianni Versace, Giorgio Armani, Gucci, Loro Piana, Max Mara,

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Moncler, OTB, Prada, Salvatore Ferragamo, Tod’s e Valentino. Il percorso ha avuto inizio nel 2012 con la pubblicazione del “Manifesto della sostenibilità per la moda Italiana” che riassume in 10 punti il percorso per una moda responsabile e sostenibile, ed è proseguito con la pubblicazione, nel febbraio 2016, del documento “Linee Guida sui requisiti eco-tossicologici per gli articoli di abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori”, finalizzato alla progressiva riduzione dell’utilizzo di gruppi di sostanze chimiche nel sistema produttivo, documento realizzato grazie alla collaborazione con Sistema Moda Italia, Altagamma, Federchimica, Associazione Tessile, Salute e Unic. Attualmente il Tavolo di Lavoro per la Sostenibilità sta lavorando alle linee guida sull’utilizzo delle sostanze chimiche nei processi di produzione e sono già da tempo allo studio altri temi fondamentali come l’approvvigionamento delle materie prime, il controllo della catena di fornitura anche tramite la condivisione degli audit e la responsabilità sociale e ambientale. A breve,

inoltre, si prevede la pubblicazione di nuove linee guida per un retail più sostenibile in termini di progettazione bioclimatica e prestazioni architettoniche. Nel settembre 2017 Camera Nazionale della Moda Italiana ha creato un progetto di finanziamento in partnership con il gruppo bancario Unicredit. E’ stato stanziato un Plafond di 30 milioni di fondi Bei a sostegno della sostenibilità delle aziende italiane associate a CNMI. Nello stesso periodo abbiamo inaugurato la prima edizione del Green Carpet Fashion Awards Italia, evento realizzato in collaborazione con Eco-Age, e con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), l’Agenzia per il commercio italiano (ITA) e il patrocinio del Comune di Milano, evento costruito sui valori sostenibili. Le premiazioni si sono svolte all’iconico Teatro alla Scala di Milano il 24 settembre 2017, durante la settimana della moda femminile di Milano. L'attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale (Total Sustainability) ha riunito per la prima volta i più grandi designer italiani, le case di lusso, le aziende più


Giselle BĂźndchen, Carlo Capasa e Livia Firth Giselle BĂźndchen, Carlo Capasa and Livia Firth

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Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della maison Valentino Pierpaolo Piccioli, creative director della maison Valentino

Italy heart of

Sistema Moda innovative e i designer emergenti nella stessa cerimonia. All’interno dell’evento è stato premiato il vincitore della Green Carpet Talent Competition. Al vincitore e ai finalisti del concorso, dedicato ai designer emergenti, è stato offerto un programma di mentoring di 12 mesi realizzato in collaborazione con Value Retail. Quanto ritiene che la neonata Confindustria Moda possa ricoprire un ruolo fondamentale durante questo periodo di crescita? La nascita di Confindustria Moda è molto importante, la moda ha dinamiche uniche e peculiari che sono differenti rispetto a quelle delle altre industrie. Dobbiamo ricordare che la moda rappresenta la seconda industria del Paese, circa 87 miliardi di fatturato, ed è giusto che abbia un suo peso. La Camera promuove anche “ITALIANA. L'Italia vista dalla moda 1971-2001”, una importante mostra che ripercorre 30 anni di transizioni fondamentali per l’affermazione dell’immagine e della cultura italiana nel mondo. Secondo lei, per progredire, è importante ricordare gli

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avvenimenti e le rivoluzioni che hanno portato la moda italiana a essere quello che è oggi? La mostra, curata da Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi, rappresenta una grande occasione di storytelling. Il nostro sistema moda ha riscoperto l’importanza di raccontarsi, di mettere in dialogo oggetti, stili e atmosfere che definiscono la nostra cultura e che fanno della filiera italiana della moda la più virtuosa al mondo. Noi italiani siamo bravi a fare, ma spesso manchiamo nella narrazione. Questa mostra, uno sguardo su 30 anni di Made in Italy, fa quel lavoro. Abbiamo pensato di raccontare un momento importante, quello della nascita del pret-à-porter. In Italia abbiamo sempre avuto la peculiarità di unire creatività, artigianato e industria e questa mostra è stata l’occasione per raccontarlo. Il Made in Italy ha la sua forza nell’unione tra heritage e innovazione, pertanto è fondamentale conoscere il passato per guardare al futuro. Con questa mostra, che celebra anche i sessant’anni della nostra Associazione, vogliamo prendere possesso, a livello internazionale, di quei valori che ci rappresentano.

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n your opinion, thanks to which changes in the last few years Milan has once again become the centre of the fashion system? There is a great energy in the city thanks to the sum of many components. EXPO was an important flywheel. CNMI has worked extensively on internationalization, storytelling, digitalisation and sustainability. All this has given a message both in Italy and above all abroad that has made talk of an Italian Renaissance. CNMI has launched many projects in favor of sustainability. Can you briefly outline the aspects that are the most important for you? Sustainability is one of the pillars of Camera Nazionale della Moda Italiana’s strategy and an issue on which it has been active for some years through a Working Committee made up of Bottega Veneta, Ermenegildo Zegna, Fendi, Gianni Versace, Giorgio Armani, Gucci, Loro Piana, Max Mara, Moncler, OTB, Prada, Salvatore Ferragamo, Tod’s and Valentino. The first initiative was the publication, in 2012, of the “Sustainability Manifesto for Italian fashion”, a 10 point programme for responsible and sustainable fashion. This was followed in February 2016



Immagini della mostra: Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001, a Palazzo Reale, Milano Some photos of the exhibition: Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001 in Palazzo Reale, Milano

by the publication of the “Guidelines on ecotoxicological requisites for articles of clothing, leather goods, footwear and accessories”, which are designed to progressively reduce the use of certain groups of chemical substances in production processes, a document produced in collaboration with Sistema Moda Italia, Altagamma, Federchimica, Associazione Tessile e Salute and Unic. The Sustainability Working Committee is currently drawing up guidelines on the use of chemical substances in production processes, while other key themes, such as raw materials procurement, supply chain control (also through audit sharing) and social and environmental responsibility, are still under study. New guidelines for making retailing more sustainable in terms of bio-climatic design and architectural performance will be published shortly. On September 2017, CNMI launched a sustainability project in partnership with banking group Unicredit, creating a funding project providing €30 billion of EIB funds to support sustainability in Italian CNMI member companies. In the same period we launched the first edition of The Green Carpet fashion Awards Italia, in collaboration with Eco-Age and with support from the Economic Development Ministry (MISE) and the Italian Trade Agency (ITA) and the patronage of Milan’s city administration. The event was inspired by the values of sustainability. The award ceremony took place at Milan’s iconic Teatro alla Scala on 24 September 2017, during the Milan Women’s Fashion Week. Focus on social and environmental responsibility (Total Sustainability) for the first time brought together top Italian designers, luxury fashion houses, innovative companies and emerging designers at the same event. Awards were given to the main brands that represent sustainable fashion. Also announced during the event was the winner of the Green Carpet Talent Competition. The winner and runnersup in this competition for emerging designers were offered a 12 month mentoring programme organized in collaboration with Value Retail. We approve and sustain all inclusive initiatives that break the barriers, the important thing for us is that the initiatives maintain the high quality that is proper to us.

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Do you think that the new Confindustria Moda will play a key role during this period of growth? The birth of Confindustria Moda is very important, fashion has unique and peculiar dynamics that are different from those of other industries. We must remember that fashion is the second industry in the country with 87 billion turnover is right that has its importance. CNMI also promotes "ITALIANA. Italy through the lens of fashion 1971-2001", an important exhibition that traces 30 years of fundamental transition for the affirmation of Made in Italy and culture in the world. In your opinion, in order to progress, is it important to remember the events and the revolutions that have led Italian fashion to be the one that is today? The exhibition, curated by Maria Luisa Frisa and Stefano Tonchi, represents a great oppor-

tunity for storytelling. Our fashion system has rediscovered the importance of telling stories, of putting into dialogue objects, styles and atmospheres that define our culture and which make the Italian fashion industry the most virtuous in the world. The Italians are good at doing, but we often fail in the narrative. This exhibition, a look at 30 years of Made in Italy, does that job. We thought about telling an important moment, that of the birth of the pretà-porter. In Italy we have always had the peculiarity of combining creativity, craftsmanship and industry and this exhibition was an opportunity to tell it. Made in Italy has its strength in the union of heritage and innovation, so it is essential to know the past to look to the future. With this exhibition, which celebrates the sixty years of our Association, we want to take possession, at an international level, of those values that represent us.



TERRITORIO

Accoglienza di classe di Elisabetta Comerio foto Archivio Villa d'Este

Villa d'Este

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illa d’Este ha riaperto le sue porte l’8 marzo e anche quest’anno, in cui si celebra la 146ma stagione dell’hotel cernobbiese celebrato in tutto il mondo, si presenta nel suo massimo splendore dopo l’ultimazione dei lavori di manutenzione straordinaria del famoso Mosaico con la pulitura di oltre due milioni di ciotolini. Come ogni inverno i lavori hanno coinvolto anche le aree comuni dell’albergo e le camere che si presentano con una veste rinfrescata senza però intaccarne lo spirito classico e atemporale. L’antica villa cinquecentesca, che offre i più alti standard qualitativi, completa l’offerta con le sue quattro ville private destinate ad una clientela alla ricerca della privacy più assoluta. www.villadeste.com

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illa d'Este opened for business on 8th March inaugurating the 146th season for the hotel renowned all over the world. Situated in Cenrnobbio, Villa d'Este will be even more splendid this year with its famed mosaic restored to new life whereby over two million pieces of the mosaic were cleaned to render the most charming corner of the hotel gardens even more charming. As every winter other parts of the hotel and rooms underwent maintenance and refurbishment without disturbing the timeless, classic atmosphere of the hotel, properties that characterise the 5-star hotel have thus remained unchanged. The 16th-century villa despite offering quality service of the highest standards, has maintained its historical appeal also offers four private villas for guests seeking absolute privacy. www.villadeste.com

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ulle rive delle acque, ma questa volta quelle del fiume Arno, si affaccia Villa La Massa, gioiello architettonico dell'epoca medicea, un’oasi di pace immersa nella regione del Chianti, a due passi da Firenze. In un’atmosfera Rinascimentale, Villa La Massa invita a riscoprire l'arte di vivere della nobiltà fiorentina, sottilmente rivisitata dal comfort più raffinato. Villa La Massa avrà a breve quattro nuove suite che porteranno il contingente camere a 41. Questo ampliamento rientra in un piano più ampio di ammodernamento che si concluderà nel 2020 con altre importanti novità. www.villalamassa.com

Villa La Massa

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lso on waterfront but this time on the River Arno in Tuscany, stands Villa La Massa, an architectural jewel from the Florentine Medici era, a true oasis of peace immersed in the Chianti region, a short distance from Florence. Villa La Massa will soon have four new suites that will increase its capacity to 41 rooms. This expansion is part of an on-going project of modernisation that is expected to be completed in 2020. www.villalamassa.com

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Top Hospitality

Palace Hotel

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alace Hotel, aperto durante tutta la stagione invernale, continua a puntare su un soggiorno business leisure. L’hotel, grazie all'offerta di 5 sale congressuali, garantisce una capienza variabile per disposizione da 10 a 170 persone, in una cornice elegante. Durante la stagione estiva, è possibile usufruire della meravigliosa terrazza estiva del ristorante, e l'arioso Garden Bar Ceccato, in stile liberty, con giardino terrazzato, affacciato su scorci suggestivi del lago. Nelle sue 94 camere, si incontrano atmosfere classiche e comfort moderni. L’hotel rappresenta l’opzione perfetta per chi desidera soggiornare nel centro storico, a due passi da ogni attività. www.palacehotel.it

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alace Hotel which remained open throughout winter continues to attract business as well as leisure tourism. The hotel offers five meeting rooms, which can serve from 10 to 170 people, suitable for events and conventions in an elegant setting with wonderful lake-mountain views. During the summer you can enjoy the marvellous terrace and restaurant as well as the airy Garden Bar Ceccato in an Art Nouveau setting with terraced gardens offering suggestive lake views. In its 94 rooms classic atmosphere blends with modern comfort. The hotel is ideal for those who want to sojourn in the city centre within walking distance of all the sights and tourist activities. www.palacehotel.it

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el cuore della città, affacciato sul primo bacino del lago di Como e la piazza principale della città, l’Hotel Barchetta Excelsior con le sue 84 camere offre spazi eleganti e confortevoli ed è il luogo ideale per soggiorni rilassanti. L’Hotel Barchetta Excelsior ha chiuso circa un mese per alcuni ammodernamenti dell’area comune che hanno coinvolto la zona bar, spazio elegante e riservato dove è possibile trascorrere momenti di relax. www.hotelbarchetta.it

Hotel Barchetta Excelsior

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lso situated in the historical core of the city, in the main square facing the lake, Hotel Barchetta Excelsior with its 84 rooms offers stylish and comfortable accommodation, a perfect place for a relaxing holiday. The hotel closed down for about a month for maintenance work which involved the renovation of the bar, an elegant, reserved place to meet for relaxation and socialisation. www.hotelbarchetta.it

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C U LT U R A

IL VIGNAIOLO

UNIVERSALE Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous Foundation, photo by Emanuele Zamponi

Storia e attualità del vino, prodotto sublime dell’intelligenza e della mano dell’uomo.

di Elisa Rossetti foto Peter Elovich illustrazioni Paolo Rui

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l nuovo volume “Il vignaiolo universale. La cultura nel bicchiere”, di Pierluigi Gorgoni e Andrea Grignaffini, è il decimo titolo promosso dalla Fondazione Cologni nella collana “Mestieri d’Arte”, edita da Marsilio, recentemente presentato presso la prestigiosa sede FAI di Villa Necchi Campiglio a Milano. Ad allietare l’evento, reso possibile grazie alla speciale collaborazione di ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, una degustazione di vini provenienti da tutta Italia, sapientemente selezionati da Partesa, accompagnata da prodotti eccellenti di salumeria italiana, scelti da GURUS e forniti da IBIS e Mec Palmieri. Il libro narra puntualmente, attraverso il racconto affascinante di due tra i più affermati critici ed enogastronomi italiani e grazie alla maestria di un illustratore d’eccellenza, Paolo Rui, l’universo variegato e complesso del vino, tra storia, tecnica e poesia. Grazie alla lucida visione critica, all’eclettico bagaglio culturale e alla grande pre-

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parazione enologica dei due autori, si dipana in modo estremamente coinvolgente e suggestivo il caleidoscopico universo del vino, fino alle sue nuove frontiere. Un panorama multiforme che celebra l’universalità del vino: bevanda amatissima che da sempre unisce uomini, accompagnandone le occasioni più importanti e liete, ed entrando da protagonista indiscusso nella convivialità e nel piacere quotidiano ad ogni latitudine; sublime prodotto che nasce dalla mano e dall’intelligenza dell’uomo per la sua consolazione e felicità. Un inedito viaggio nelle regioni vitivinicole più blasonate, ma che ci introduce anche in quei luoghi meno conosciuti, portatori di inedite tecniche, colture della vite e culture del vino, nelle loro declinazioni più attuali e interessanti. Il lettore, più o meno erudito, scoprirà in questo libro storie coinvolgenti dei protagonisti del vino, nomi leggendari che ne hanno fatto la storia nel mondo, spesso cambiandone il corso con le loro intui-


Momenti della presentazione de "Il Vignaiolo Universale" a Villa Necchi Campiglio Moments of presentation of "Il Vignaiolo Universale" at Villa Necchi Campiglio

zioni geniali e la loro indomita, pionieristica passione. Creatività, tradizione e innovazione nel vino; metodi di vinificazione; il presidio dei luoghi; la sensibilità della terra; il fondamentale concetto di terroir, con le isole felici in cui il mestiere e l’arte hanno portato la materia all’eccellenza. E ancora: l’Italia del vino, mosaico di unicità; il mito dello Champagne e i suoi protagonisti eccentrici; le acrobazie del Riesling e il Pinot Nero “sunto di vino”; i Barolo Boys e gli artigiani del Lambrusco; la cultura del “chilometro zero” e l’urgenza del ritorno alla terra; i grandi vini del Rodano e la nuova frontiera del Sud America; la “terza via” dei vini australiani e il Sudafrica, terra fra le più antiche al mondo; e molto altro, fino al Porto, «che tutto il vino lo sarebbe… se potesse». Dote fondamentale del vignaiolo d’eccellenza, come afferma Franco Cologni, presidente dell’omonima Fondazione, «è la consapevolezza… nel ricercare quel tratto distintivo tipico del lavoro artigiano

per poter uscire dalla mediocrità, e affermare così il genius loci del suo territorio attraverso un processo che ha nel suo cuore la saggezza dell’agricoltore, la dedizione dello scienziato, l’intuizione del genio, e forse anche una scintilla di divino». Vino, quindi, come prodotto antroposofico, fatto dall’uomo per l’uomo, «umano, anzi umanista», pretesto, se non strumento, di conoscenza e di speculazione. Ad accompagnare il lettore in questo Grand Tour enologico e ad arricchire il viaggio nel grande mosaico variegato di questa divina bevanda, le poetiche e suggestive illustrazioni di Paolo Rui, «illustratore astemio, amante del vino». Tavolozze ricche di colore e vivacità, in cui la sua personale visione dà vita a un mondo immaginario, ricco di citazioni rivisitate, distorsioni prospettiche e umorismo, in un trascinante viaggio onirico, che l’artista definisce con allegria «una scampagnata con amici in questo bel mondo di uva, bottiglie, luna, tappi e poesia».

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Paolo Rui - Vigne toscane, Tuscan vineyards

Paolo Rui - Lavoro nella vigna, Work in the vineyard

THE UNIVERSAL

WINEMAKER An unprecedented publication about wine, a sublime product created by human intelligence and craft.

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l Vignaiolo Universale. La Cultura nel Bicchiere (the Universal Winemaker, and Wine-drinking Culture), by Pierluigi Gorgoni and Andrea Grignaffini, is the tenth book of the MÊtiers d’Art series, published by Marsilio with Fondazione Cologni. The publication was presented last February at Villa Necchi Campiglio, one of the premises that FAI owns and protects in Milan. The event was livened up thanks to the collaboration of ALMA, The International School of Italian Cuisine; wholesalers Partesa skilfully selected wines from every part of Italy to accompany quality Italian sausage products selected by GURUS and supplied by IBIS and Mec Palmieri. The book, penned by two renowned Italian food critics not tomention

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gourmets and wine experts, and masterfully illustrated by Paolo Rui, recounts the variegated universe of wine tracing its history, describing production methods adding a dash of poetry along the way. A multilateral outlook celebrating universality of wine, a cherished drink that has united people from time immemorial accompanying the most important and happiest of occasions becoming an undisputed protagonist of conviviality and daily pleasure at every latitude. An unprecedented journey through the most famous as well as lesser known wine regions, witnessing innovative know-how, fascinating vineyard design and wine culture today. The reader, wine expert or otherwise, will discover captivating stories on wine


Paolo Rui - Vigne della Loira, Vineyards of the Loire

Paolo Rui - Messaggio in bottiglia, Message in a bottle

Paolo Rui - Cantina, Cellar

Paolo Rui - Sommelier

protagonists, legendary names that made history often changing its course with their brilliant intuition and boundless, pioneering passion. Creativity, tradition and innovation in wine-making, vinification methods, protection of wine-growing areas, sensitivity to the land and the terroir, a fundamental concept, and success stories furnishing proof on how art and craft took the job of wine-making to new heights. "The fundamental talent of a wine-maker," as Franco Cologni, the president of the namesake foundation explains, “is awareness‌ searching for that distinguishing property, typical of an artisan, to emerge from mediocrity and establish the local genius loci [the protective spirit] through a process with agricultural

wisdom in its core, combining the devotion of a scientist, intuition of a genius and perhaps a divine spark." Wine, in other words, considered as an antroposophical product made by humans, a pretext if not an instrument of knowledge and speculation. The book accompanies the reader on this enological Grand Tour and enriches the travel experience with the variegated world of this divine beverage, aided by the poetic and suggestive illustrations of Paolo Rui, a teetotaller illustrator who loves wine. Lively, colourful images where the artists' personal vision adds life to an imaginary world, an alluring dreamy journey he describes, "an outing in the countryside with friends in a beautiful world of grapes, bottles, the moon, corks and poetry".

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COSTRUIAMO IL PRESENTE CAMMINANDO VERSO IL FUTURO

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ANNIVERSARIO

Per non dimenticare di Mariacira Veneruso foto Andrea Butti

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a Giornata della Memoria è una ricorrenza internazionale che si celebra il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto poiché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.La città di Como ha celebrato la giornata con una cerimonia ospitata nei locali della biblioteca comunale la cui sala si è rapidamente affollata di gente comune ma anche di numerosi studenti e rappresentanti di associazioni locali. Sul palco, tra le massime autorità cittadine, un’esile donna ultranovantenne, in carrozzina, ma con i ricordi ancora nitidi nella mente, ricordi di una tragedia vissuta: la Comm. Ines Figini, che in quegli anni lavorava come operaia alla Ticosa. Quel maledetto giorno del ’44, fu testimone non indifferente di una ingiustizia: per difendere dei compagni, colpevoli di aver aderito ad uno sciopero, fu arrestata e deportata con loro ad Auschwitz. Indifferenza è stata la parola più volte pronunciata. Il prefetto, dott. Bruno Corda, dopo i saluti di rito, ha ricordato le deportazioni nei campi di lavoro, la tragica fine di migliaia di uomini, donne e bambini,

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lo sterminio di intere popolazioni spesso sotto l’indifferenza di altri uomini e ha concluso con un monito importante: “Le parole sono pesanti come le pietre…, perciò è essenziale riflettere prima di dire qualcosa che possa offendere un nostro simile”. Il Sindaco, dott. Mario Landriscina ha proseguito ricordando l’importanza della partecipazione e dell’impegno individuale affinché, facendo nostri gli esempi positivi, si possa arrivare a non avere “mai più” un’immane tragedia come quella dell’Olocausto. “L’indifferenza nei confronti di ciò che accade agli altri è mancanza di sentimento, mancanza di partecipazione umana e può generare comportamenti colpevoli anche se inizialmente inconsapevoli” così la presidente della Provincia dott.ssa Maria Rita Livio ha iniziato il suo intervento, e che “solo la memoria ci porterà a non commettere più azioni disumane”, memoria che come ha aggiunto il dott. Roberto Proietto, Dirigente dell’Ufficio scolastico di Como “riguarda tutti noi”, come spiegarsi altrimenti “quella follia che ha colpito il cuore della civiltà europea” se non con l’indifferenza di altri, come quella di coloro che apponevano un timbro su una

bolla di trasporto che portava “pezzi” umani; erano impiegati, che forse per timore hanno preferito l’indifferenza assumendo così una parte in questa atroce storia. Ma “cosa avremmo fatto noi in quella situazione?”. Perciò è importante “capire quando si stanno oltrepassando i limiti e imparare a dire no”. La cerimonia è proseguita con la consegna di sette medaglie d’onore della presidenza del Consiglio dei ministri ai cittadini residenti nella provincia, sei dei quali non più in vita, deportati o internati nei campi di prigionia nazisti e destinati al lavoro coatto. I ragazzi della Consulta degli studenti hanno successivamente mostrato un video di interviste fatte ad altri studenti sul significato di parole come memoria o Olocausto, seguito da un breve discorso sui principali genocidi del XX secolo e sull’impegno civile che ognuno di noi deve avere nel contrastare questi drammatici eventi. Infine la Comm. Ines Figini ha interagito con gli studenti in sala rispondendo, commuovendosi, ad alcune loro domande e ha concluso dicendo “Non dimenticate quel che vi dico: bisogna saper parlare con il cuore, ma le azioni valgono più di mille parole”.


Nella pagina precedente, Ines Figini; in questa pagina alcuni momenti delle celebrazioni in biblioteca In the previous page, Ines Figini; in this page, the cerimony in the city library

In order

not to forget

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n January 27 the city of Como celebrated the Day of Commemoration in the premises of the city library. On the stage, together with the local authorities, also Ms. Ines Figini, who survived Auschwitz, where she was deported in 1944 because she didn’t show indifference and reacted to an injustice which involved her work companions who wanted to strike. The word “indifference“ was pronounced many times during the day. The prefect of Como, Bruno Corda, commemorated the victims speaking of the indifference of other men and the mayor of Como, Mario Landriscina, stressed the importance of the personal commitment so that “never ever” other tragedies such as those ones take place. Also the president of the Province, Maria Rita Livio, spoke of indifference that is “lack of feelings and of human participation”; while the director of the school office, Roberto Proietto, also stressed the importance of understanding when situations “go beyond limits and people have to learn to say no”. The Commemoration continued with the delivery of seven medals of honour to the citizens of the province of Como, who were deported in the Nazi concentration camps and then the students of the Province Consultation gave speeches on the genocides of the 20th century. At the end, Ms. Ines Figini, answered in tears to some questions of the students and ended by saying “You need to speak from your heart, but actions are more important than a thousand words”.

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NEWS

ANGELO ZANFRINI

Medaglia d'Onore di Elisabetta Comerio foto Andrea Butti

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La Medaglia d'Onore The Medal of Honor

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n riconoscimento doveroso, una medaglia d’onore ad un uomo che durante la seconda guerra mondiale fu deportato in un campo di lavoro. Quest’uomo era Angelo Zanfrini, fondatore dell’azienda “Zetacarton”, associata di Amici di Como e oggi leader nei mercati italiano ed europeo. L’esperienza di Angelo Zanfrini è stata portata alla luce grazie all’impegno della nipote Serena, che attraverso i racconti del nonno, scomparso nel 1987, ha ricostruito la storia di un uomo che ha vissuto la tragedia della deportazione. Serena, qual è il ricordo che più spesso ricorreva nei racconti di suo nonno riguardo la sua esperienza degli anni della guerra? “Sono certa che, data la mia tenera età, mio nonno ha evitato di raccontarmi gli aspetti più violenti e tristi inerenti il periodo della sua deportazione, lasciando spazio invece a quegli elementi che gli avevano permesso di sopravvivere, come l’amicizia con i suoi compagni di prigionia o qualche episodio di solidarietà. L’atroce fame da lui sofferta nei campi di lavoro era sicuramente il tema più ricorrente. Immagino cosa potesse significare lavorare pesantemente tutto il giorno avendo nello stomaco solo un po’ di minestra di rape e un tozzo di pane. Un giorno i tedeschi lo portarono fuori dal campo di prigionia per scavare nelle macerie di alcune case bombardate. Mentre si trovava a lavorare in un luogo più appartato, mio nonno vide un gruppo di civili e si avvicinò a loro per chiedere qualcosa da mangiare. Una donna si allontanò presentandosi subito dopo con del pane fresco appena sfornato per lui. Questo gesto diede a mio nonno un po’ di sollievo ma mise sicuramente in potenziale pericolo la vita della signora. Mi ricordo che in tarda età mio nonno quasi tutti i giorni si recava personalmente dal fornaio per comprare il pane fresco, qualche volta lo accompagnavo anch’io. Immagino che consolazione potesse essere, dopo aver sofferto tanta fame, potersi permettere tutto ciò”. Quanto è importante oggi che queste esperienze non vengano perse e quale pensa possa essere l’eredità che queste memorie lasciano alle giovani generazioni? “Mio nonno mi ha affidato il ricordo più prezioso della sua prigionia: il libro “I doveri dell’uomo” di Giuseppe Mazzini, che gli era stato regalato da un compagno di prigionia in occasione del Natale 1944, passato nel campo di lavoro. Questo libro verrà poi dato ai miei figli, confidando che lo considerino prezioso quanto me. Tramandare ai figli le memorie di un nonno che ha vissuto il dramma della deportazione in un campo di lavoro è un atto dovuto alle nuove generazioni, perché si rendano conto che non è scontato vivere in un Paese in pace e che la guerra, meno di un secolo fa, è entrata nelle nostre case e ha distrutto proprio le nostre famiglie. Come scriveva Primo Levi, "tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo” proprio perché “la memoria è come il mare: può restituire brandelli di rottami a distanza di anni”. Così il 27 gennaio, giornata della memoria, nell’auditorium della biblioteca di Como, insieme ad altri sei cittadini comaschi che hanno vissuto la sua stessa esperienza, anche Angelo Zanfrini è stato insignito della medaglia d’onore.


Nella foto, da sinistra, Sandro Vergani, Sindaco di Capiago Intimiano, Serena Zanfrini, nipote di Angelo e Bruno Corda, prefetto di Como In the photo, from the left, Sandro Vergani, mayor of Capiago Intimiano, Serena Zanfrini, granddaughter of Angelo and Bruno Corda, prefect of Como

Medal of Honor A

dutiful recognition, a medal of honor to a man who during World War II was deported in a concentration camp. This man was Angelo Zanfrini, founder of the company “Zetacarton“, member of the association Amici di Como, today it is a leader company in Italy and abroad. The experience of Angelo Zanfrini was told by the commitment of his granddaughter Serena, who traced the history of a man who lived the tragedy of the deportation. Serena, what is the memory that more often was recurring in the stories of your grandfather regarding his experience of the years of the war? “I am sure that, considering my tender age, my grandfather avoided telling me the most violent and sad aspects of the period of his deportation, instead he spoke about the elements that let him survive, such as the friendship with his companions of imprisonment or some episodes of solidarity. The atrocious hunger he suffered in the work camp was the most recurrent topic”. Can you tell us about the importance that today those experiences don’t get lost and what is the inheritance that these memories leave to the young generations? “My grandfather gave me the most precious memory of his imprisonment: the book “I doveri dell’uomo” (The duties of a man) by Giuseppe Mazzini, who was given to him by a companion of imprisonment on occasion of the Christmas 1944, he spent in the work field. I will give this book to my children, hoping that they consider it as precious as I do. To transmit to the children the memories of a grandfather who lived the drama of the deportation in a work camp is an act due to the new generations, so that they realize that living in a country at peace cannot be taken for granted because less than a century ago war entered in our houses and destroyed our families”. On January 27, the Day of Commemoration, in the auditorium of the city library, together with other six citizens of Como who lived the same experience, also Angelo Zanfrini, was honored with a medal of honor.

Il libro "I doveri dell'uomo" di Giuseppe Mazzini The book "I doveri dell'uomo" by Giuseppe Mazzini

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BEATO TERESIO OLIVELLI

Una vita per gli altri di Laura D'Incalci foto Cristina Mauri, archivio Diocesi Como

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a tua grazia vale più della vita”: questo versetto del salmo sembra offrire la chiave per entrare nella straordinaria esistenza di Teresio Olivelli nato a Bellagio nel 1916, morto nel 1945 nel campo di sterminio di Hersbruck a soli 29 anni, proclamato beato lo scorso 3 febbraio dopo un iter canonico avviato nel 1987. Nella sua vicenda umana, da inquadrare nel tragico periodo segnato dall’oppressione nazista, affiora infatti proprio lo slancio a riconoscere le tracce del divino nelle situazioni più atroci, a seguire le orme di Cristo incarnando, fino all’estremo sacrificio, una dedizione totale agli altri, ai più sofferenti considerati tutti fratelli chiamati allo stesso destino di bene, di verità, di speranza. “Era entusiasta della propria fede. Negli altri non vedeva nemici, ma amici e fratelli da amare, da aiutare… e manifestava pubblicamente la sua identità cristiana con fierezza e gioia” ha sottolineato il Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che ha presieduto il rito di beatificazione concelebrato presso il Palasport di Vigevano dal vescovo della stessa diocesi Maurizio Gervasoni e dal vescovo di Como Oscar Cantoni insieme a numerosi

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presuli. La folla partecipe alla celebrazione ha rispecchiato, nella stessa variegata provenienza da località diverse, il percorso di Teresio Olivelli che, battezzato nella chiesa di San Giacomo a Bellagio, vive i primi anni a Tremezzo dove era parroco lo zio; trasferito poi con la famiglia a Mortara, nel 1931 frequenta il liceo classico a Vigevano per poi proseguire gli studi al Collegio universitario Ghislieri di Pavia e laurearsi in Giurisprudenza nel 1938. Nel 1940 è chiamato a Roma presso l’Istituto nazionale di Cultura, ma nel gennaio 1941 decide di arruolarsi volontariamente fra gli Alpini per condividere la sorte di tanti giovani destinati alla sciagurata campagna di Russia. “Non posso lasciarli soli”: questa l’urgenza suscitata da una fede viva e da sempre espressa nell’Azione Cattolica. Tra prigionie, fughe ed evasioni, tenta di avviare un progetto di ricostruzione del Paese dopo la guerra, come testimonia la nascita del giornale “Il Ribelle” nel 1944. Definitivamente imprigionato e inviato a Gries, poi a Flossenburg e infine a Hersbruck, muore il 17 gennaio 1945, in seguito alle percosse ricevute da un kapò, mentre cerca di proteggere con il proprio corpo un giovane prigioniero ucraino.


Sopra, la cerimonia di beatificazione di Teresio Olivelli; a lato, la Messa di ringraziamento a Bellagio, con il Vescovo Oscar Cantoni e la benedizione del battistero dove il beato fu battezzato Above, the cerimony of beatification of Teresio Olivelli; on the right, the Mass in Bellagio with the Bishop Oscar Cantoni and the blessing of the baptistery where Teresio Olivelli was baptized

A life dedicated to the others “Y

our grace is more valuable than life”: these words express the way to get close to the extraordinary life of Teresio Olivelli born in Bellagio in 1916, he died in the concentration camp in Hersbruck in 1945, when he was only 29, he was declared beatified February 3, 2018 after the procedure started in 1987. In his life, during the tragic time of the Nazi oppression, he was able to recognize the divine sign in the most terrible situations, following Jesus Christ and incarnating a total dedication to the others, up to the extreme sacrifice, he considered every person as a brother called to the same destiny of good, truth, hope. “He was enthusiastic of his faith. He saw other people as a

friend and as a person to love and to help… he showed his Christian identity with pride and joy” stressed Cardinal Angelo Amato, Prefect of the Congregation of the Causes of the Saints, who chaired the rite of beatification concelebrated close to the Palasport of Vigevano by the bishop of the same Diocese, Maurizio Gervasoni and of the bishop of Como Oscar Cantoni. Teresio Olivelli, baptised in the church of San Giacomo in Bellagio, lived the first years in Tremezzo, where his uncle was the priest: then he moved to Mortara with his family, he attended the high school “Liceo Classico” in Vigevano and he went to university in the College Ghislieri in Pavia, graduating in law. In 1940 he

was called in Rome at the National Institute of Culture, but in 1941 he decides to be recruited voluntarily in the Alpini to share the same destiny of many young people designated to the unlucky Russian campaign. “I can’t leave them by themselves”: this words came from a strong faith always expressed in the Catholic Action. He was improsoned, then he escaped and then he was imprisoned again while he was trying and developing a project to rebuilt the Country after the war, as shown in the newspaper “Il Ribelle” in 1944. Definitively imprisoned, he died January 17 1945 in Hersbruck, after he was beaten by a kapò, while he was trying to protect an Ukrainian prisoner with his body.

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GIANLUIGI SPATA

Al centro il rapporto medico-paziente di Marina Moretti foto Andrea Butti

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er il quarto mandato consecutivo l'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Como ha eletto come proprio presidente Gianluigi Spata che nei prossimi anni andrà anche a ricoprire incarichi a livello regionale come presidente dell’Ordine della Lombardia e a livello nazionale all’interno del Comitato Centrale della Federazione Nazionale. Un mandato nel segno della continuità o della novità per quanto riguarda i progetti e i punti qualificanti? Sarà sicuramente un mandato impegnativo sia a livello regionaleprovinciale che nazionale. A livello regionale sarà molto importante seguire gli sviluppi della nuova riforma sanitaria sulla presa in carico del paziente cronico che sta muovendo concretamente i primi passi. Il nostro Ordine provinciale seguirà con attenzione lo sviluppo di questo progetto partecipando a tutti i tavoli istituzionali regionali e provinciali con senso collaborativo ma anche critico a tutela della professione e del rapporto fiduciario medico-paziente. E poi altri progetti, come continuare a garantire corsi di formazione per la crescita professionale e consolidare i rapporti con le altre professioni sanitarie, con la magistratura, con l’ordine degli avvocati e con il mondo dell’informazione. Ma la nostra preoccupazione maggiore sono i giovani colleghi che, per effetto del numero esiguo di borse di studio per le scuole di specialità e per i corsi di formazione della medicina genera-

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le, vivono in un precariato inaccettabile a fronte di un reale pericolo di carenza di medici per effetto del pensionamento previsto di circa 45.000 colleghi entro i prossimi 5 anni con il serio rischio di lasciare 14 milioni di italiani senza medico di fiducia. Quale sarà il suo impegno a livello nazionale? I problemi sono altrettanto impegnativi e amplificati dalle differenti strategie che ogni regione utilizza per risolverli. I temi caldi sono ancora una volta la preoccupante carenza di medici dovuta non solo al pensionamento, ma anche al blocco, nella maggior parte delle regioni, del turnover. E’ una situazione che la Federazione Nazionale Medici Chirurghi e Odontoiatri ha denunciato da anni senza mai essere stata ascoltata. Altro tema è la sostenibilità del nostro sistema sanitario nazionale a fronte di un fondo sanitario nazionale insufficiente per i nuovi livelli essenziali di assistenza e per i progetti indirizzati alla presa in carico del malato cronico. Ha finalmente preso il via un’importante campagna nazionale contro le fake news in sanità che, diffuse sul web, costituiscono fonte di disinformazione e un serio pericolo per la salute. A questo proposito voglio ricordare che è on line il sito anti bufale della Federazione “dottoremaeveroche” consultabile dai cittadini. Infine, dico no al tempario che limita il tempo di ascolto, parte integrante del tempo di cura, minando così il rapporto medico-paziente.


Nelle foto, il dott. Gianluigi Spata alla presentazione del ciclo di conferenze Como in Salute: "Opportunità per medici e cittadini", con l'assessore alle politiche educative del Comune di Como, dott.ssa Amelia Locatelli e con i medici dell'U.O. Neurochirurgia dell'ASST Lariana Ospedale Sant'Anna, dott. Simone Sangiorgi e dott. Silvio Bellocchi; il dott. Gianluigi Spata relatore ad una conferenza

In the photos, Doctor Gianluigi Spata at the presentation of the cycle of conference Como in Salute, with the councillor of Comune di Como, Amelia Locatelli and the doctors Simone Sangiorgi and Silvio Bellocchi; doctor Gianluigi Spata, speaker at the conference

The doctor-patient relationship is central F

or four consecutive mandate the Medical Association of Surgeons and Dentists of Como elected its president, Gianluigi Spata, in the next years he will hold positions at regional level as a president of Ordine della Lombardia (Lombardy Association) at national level in the central Committee of the National Federation. A mandate in the name of continuity or novelty? At regional level it is important to follow the developments of the new healthcare reform about the treatment of chronic patients. Our provincial Association is going to follow this project in a collaborative but also critical way to protect the profession and the doctor-patient relationship. Other projects are: to grant courses for the professional development, to strengthen the relationships with other health professions, with the judiciary, with the bar association and with the media. Anyway our main concern are the young colleagues who live in a condition of unacceptable temporary employment despite a real danger of lack of doctors due to the estimated retirement of about 45.000 colleagues in the next 5 years. What is your commitment at national level? The main topics are once again the lack of doctors denounced for years by Federazione Nazionale Medici Chirurghi e Odontoiatri (National Federation of Surgeons and Dentists). Another topic is the sustainability of our National Health Care with an insufficient Natio-

nal Health Fund for the essential levels of assistance. An important national campaign just started against any fake news about health care, thanks to the web site “dottoremaeveroche”. Then I am against the time calculation which limits the time dedicated to listen to the patient, compromising the doctor-patient relationship.

INFO www.dottoremaeveroche.it www.portale.fnomceo.it www.omceoco.it Como in Salute: "Opportunità per medici e cittadini" Pinacoteca Civica, Via Diaz, 84, Como Dal 14 febbraio al 21 novembre, mercoledì dalle ore 17:00 alle ore 19:00 ingresso libero

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LUCIANO FONTANA

New Media & Democrazia di Enrica Lattanzi foto Michele Luppi

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uciano Fontana, dal 2015 direttore del Corriere della Sera – dove fece il suo ingresso 21 anni fa e dove è stato prima capo dell’Ufficio centrale, poi vice-direttore e quindi con-direttore dello storico quotidiano milanese – è intervenuto a Como sul tema “Una nuova democrazia è possibile?”. Il direttore ha approfondito il rapporto fra media ed espressione della volontà popolare. «In questi anni – è la sua riflessione – con l’esplosione di internet e del digitale, abbiamo assistito all’affermazione di nuovi mezzi di comunicazione, che hanno un ruolo rilevante nella formazione dell’opinione pubblica e nella costruzione del processo democratico. Anche in passato, prima i giornali, poi la televisione, hanno svolto queste funzioni. La rete, però, sta modificando i principi sia della rappresentanza – pensiamo ai partiti e ai movimenti che nel web hanno il loro punto costitutivo – sia della formazione della classe dirigente, con un processo che esalta l’immediatezza. Il rapporto fra il “popolo” e i “leaders” sempre più spesso avviene senza intermediari, con un’autoreferenzialità a volte esasperata». Cosa ne pensa del fatto che in Italia si legga sempre meno? «La questione centra-

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le, più che la “quantità”, è la “qualità” della lettura. Privilegiare il “digitale” al “cartaceo” comporta superficialità: si colgono alcuni elementi, si guardano le fotografie, ci si ferma ai titoli... La lettura approfondita, ragionata, che tenta di cogliere gli elementi più importanti di un fatto sta diminuendo. C’è anche un livellamento delle fonti: un’informazione seria, professionale, fatta di valutazioni e competenze, è equiparata a qualsiasi altra notizia arrivi dagli amici, dai contatti su Facebook o per blog, quando poi non siano proprio notizie infondate». Da qui la necessità di sviluppare l’attenzione contro le fake news. «Internet – è l’osservazione del direttore Fontana – è un enorme “bar sport”. Ci sono notizie che si diffondono “ingenuamente”, senza particolari motivi. Molto più pericoloso è l’utilizzo “organizzato” delle fake news, per motivi politici (pensiamo all’influenza di centrali di potere in caso di elezioni), o economici (la pubblicità viene distribuita in base al traffico dati: più visualizzazioni significa essere più appetibili per gli inserzionisti). Per fortuna, oggi, questo argomento è al centro del dibattito, per trovare soluzioni, o almeno argini, alle “bufale” più pericolose».


Momenti dell'incontro Moments of the conference

New Media & Democracy

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uciano Fontana, editor-in-chief of the daily, Corriere Della Sera, where he began his career 21 years ago becoming the head of central office, then the deputy editor-in-chief before taking up his current post at Milan's historic newspaper, gave a talk in Como on the theme of, Is a New Democracy Possible? Fontana delved into the relationship between the mass media and how ordinary people express their needs and desires. "In these years, with the explosion of internet and digital communication," he said, "we have observed the establishment of new means of communication which play an important role in forming public opinion and the construction of democracy. Also in the past, first the newspapers, then TV, carried out this function. The web though is modifying both representation - for instance internetbased political parties and movements - and the formation of a ruling class, via a process that enhances immediacy. The relationship between the 'people' and 'leaders' is increasingly direct, with no intermediaries, a self-referential system has taken root which, at times, is exasperating". What do you think about the fact that fewer and

fewer Italians read books? "The central issue is not the 'quantity' but 'quality' of reading material. Preferring digital to print leads to superficiality, you pick up a few elements, look at photographs, and do not go beyond the headlines...reading details, reasoning, aiming to learn important details is diminishing. There is a levelling of sources too; reliable, professionally produced information by competent people is considered the same as news learnt from friends, blogs or Facebook that may well be unfounded." Hence the necessity to develop measures to fight fake news. "Internet," insists Fontana, "is like being in a gigantic bar or pub. There is news that is spread 'ingenuously,' with no particular reason. Much more dangerous is organised fake news spread for political motives (consider the influence of powerful organisations/authorities during elections), or economic reasons (advertising is distributed depending on data traffic, more visualisations mean more interest from advertisers). Lucky, today, this has become a vital issue and debate is in course to find solutions, or at least, limit the spread of most dangerous fake news".

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Storia del

Generale Dalla Chiesa di Mariacira Veneruso foto Andrea Butti

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l 28 febbraio alle ore 11.00, presso il Teatro Sociale di Como è stato presentato il libro, edito dalla Mondadori, del giornalista del Corriere della Sera Andrea Galli, sulla figura del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Galli, attualmente cronista del Corriere della Sera nel suo ultimo libro: “Dalla Chiesa: storia del generale dei carabinieri che sconfisse il terrorismo e morì a Palermo ucciso dalla mafia”, ha ricostruito la vicenda umana e professionale di un eroe nazionale sempre in prima linea nella lotta alla criminalità e al servizio dello Stato. Il Generale, inoltre, è stato Comandante della Compagnia Carabinieri di Como subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. All’evento erano presenti oltre all’autore, anche le massime Autorità cittadine e militari. Non è mancata una massiccia presenza di studenti degli Istituti comaschi. A raccontare aneddoti e ricordi legati alla vita e al lavoro del generale Dalla Chiesa si sono susseguiti lo scrittore, il prefetto dott. Bruno Corda, il Procuratore della Repubblica di Como, dott. Nicola Piacente, e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Como Col. Andrea Torzani, moderati dal giornalista Marco Guggiari; brevi interventi ma efficaci che hanno saputo mantenere alta l’attenzione del pubblico. Ha chiuso la giornata con i ringraziamenti a tutti gli intervenuti ed in particolare agli insegnanti e ai i ragazzi presenti il Generale Teo Luzzi, comandante della Legione Carabinieri “Lombardia”.

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In queste pagine, momenti della presentazione del libro al Teatro Sociale di Como On these pages, moments of presentation of the book at Teatro Sociale di Como

History of the

General Dalla Chiesa

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n February 28 at 11.00 am, at the Teatro Sociale in Como the presentation of the book by the journalist Andrea Galli, who works for the newspaper Corriere della Sera took place. The book is about the General Carlo Alberto Dalla Chiesa. The book “Dalla Chiesa: storia del generale dei carabinieri che sconfisse il terrorismo e morì a Palermo ucciso dalla mafia” (Dalla Chiesa: history of the general of the Carabinieri who defeated terrorism and passed away in Palermo killed by the mafia) is about the human and professional experience of a national hero who was always in the forefront to fight criminality and to serve the Country. Moreover, the General was the Commander of the Company of Carabinieri of Como after World War 2. In the evening there was the writer and the civic and military authorities of the city. Lots of students of the schools of Como also took part in the event. The writer, the prefect Bruno Corda, the attorney of the Republic of Como, Nicola Piacente and the Commander of the Carabinieri of Como, Andrea Torzani moderated by the journalist Marco Guggiari talked about their memories of the General Dalla Chiesa; short but effective speeches kept the high attention of the public. At the end the General Teo Luzzi, Commander of the Legione Carabinieri “Lombardia” thanked all the people who participated in the event, especially to the teachers and the students.

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CHICCHI

Grazia Ortalli Roda raddoppiano di

di Marina Moretti foto Archivio Grazia Ortalli Roda

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i sono attimi in cui abbiamo un silenzio da smaltire, un respiro da saziare, conti da srotolare con rimpianti, promesse, volontà disilluse. Siamo emigranti in cerca di un santuario”. Con questo incipit si apre Chicchi II, opera seconda di G.O.R., pseudonimo di Grazia Ortalli Roda, che segue a circa due anni di distanza il precedente, Chicchi. Oltre che dal titolo, la continuità con il volumetto precedente è data anche dall’immagine di copertina, un gabbiano ad ali spiegate che vola in un cielo azzurro, fondamento della vita e simbolo di libertà assoluta. Sono centinaia i pensieri – come tanti chicchi di caffè estratti da un sacco di iuta - ciascuno associato a una fotografia, tutti nati da momenti speciali di riflessione, scoperte, introspezioni, viaggi, incontri. Attraverso la propria arte, Grazia Ortalli Roda scandaglia le profondità dell’animo umano, prendendo spunto dalla propria esperienza e dal proprio vissuto, servendosi in modo creativo della parola scritta, della pittura e della fotografia. La vena di G.O.R. si ritrova anche in un altro volumetto in cui l’autrice si cimenta con un nuovo genere, la favola per bambini. Jabù è la storia di un Paese in cui gli abitanti non si fanno fermare dalle avversità. Ma è anche, e soprattutto la storia di una bambina speciale, che parte per salvare il suo popolo e nel viaggio incontra tanti personaggi che, pur nella sofferenza, riescono a donarle qualche prezioso pezzo di loro. In punta di pennello o nel morbido fluire della scrittura, si dipanano sentimenti e sensazioni, prendono forma mondi magici o iconici, in una continua opera di sperimentazione e di espressione del proprio io più autentico. Quello di Jabù è un viaggio in un mondo incantato, ma è anche un percorso interiore in cui, grazie alla gentilezza e al coraggio, ogni impresa è possibile.

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CHICCHI II, the second book by Grazia Ortalli

Roda

“C

i sono attimi in cui abbiamo un silenzio da smaltire, un respiro da saziare, conti da srotolare con rimpianti, promesse, volontà disilluse. Siamo emigranti in cerca di un santuario”. Here is how the second book by G.O.R. (pseudonym of Grazia Ortalli Roda) Chicchi II begins, two years after the publication of the first book, Chicchi. Not only the title but also the book gives continuity to the previous book, also thanks to the cover, a seagull with spread wings flying in the blue sky, foundation of life and symbol of absolute freedom. Hundreds of thoughts – born like many coffee beans in a jute sack each one is linked to a photo, anyway all of them come from special moments of reflection, discovery, introspection, travel, meetings. With her art, Grazia Ortalli Roda analyses the depths of human mind, strategic from her personal experience and background, using writing, painting and photography in a creative way. The creativity of G.O.R. can also be found in another little book in which the writer tests herself with a new genre, short stories for children. Jabù is the story of a Country in which the inhabitants don’t stop in front of adversities. But it is also, and above all the story of a special girl, who leaves to save her people and in the journey she meets many different characters, who despite the pain, gives her some precious part of themselves. In point of brush or in the soft flow of writing, sentiments and sensations unfold, developing magic or iconic worlds, in a continuous work of experimentation and expression of her true identity. The journey of Jabù is a journey in an enchanted world, but it is also an inner path in which, thanks to kindness and courage, anything is possible.

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PIERFRANCO FALETTI Luci a Milano. 50 frammenti degli anni '50

KETTY MAGNI Rossini, la musica del cibo

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ioacchino Rossini è sicuramente uno dei massimi autori del bel canto italiano, ma viene anche ricordato come appassionato intenditore di cucina: ricette famose (come non pensare al Filetto alla Rossini?) portano il suo nome. Nel romanzo, pubblicato nell’anno rossiniano, Ketty Magni si immerge nella vita di questo gigante della melodia ambientando alcune pagine sul Lago di Como, dove il musicista compose Tancredi. "Nel cuore della notte, si alzava per andare a rimirare la Via Lattea.. Gli pareva un fiume in perenne movimento, e con lo sguardo folgorato si augurò che la sua musica potesse diventare eterna quanto quel flusso astrale. Chissà!"

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l racconto della vita di un gruppo di ragazzi milanesi, nel periodo che va dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino alla metà degli anni Sessanta, si snoda sullo sfondo di una società ottimistica e fiduciosa del futuro. Le vicende dei protagonisti si intrecciano con il racconto di una serie di 'frammenti' di un momento eccezionale della storia d'Italia, compreso tra la fine del conflitto e il 'miracolo economico italiano', un periodo d’oro in cui Milano si è risollevata con coraggio per trasformarsi nelle città moderna che oggi conosciamo.

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he life stor y a group of guys from Milan, in the time between the end of World War 2 and the middle of the 60s, the stor y develops in the background of an optimistic societ y trusting the future. The life of the protagonists is linked to a serie of “fragments” of an exceptio nal moment of the Italian histor y, including the end of the conflict and the “economic miracle in Italy”, a time in which Milan bravely raised to turn into the modern cit y we know today.

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ioacchino Rossini is for sure one of the most important Italian composers, but he was also an impassioned expert of cuisine: famous recipes are named after him (just to mention but one: Tournedos Rossini). In the novel, published in the year dedicated to Rossini, Ketty Magni wrote about the life of this important personality and Lake Como becomes the set of some pages of the book, where he composed Tancredi. "Nel cuore della notte, si alzava per andare a rimirare la Via Lattea.. Gli pareva un fiume in perenne movimento, e con lo sguardo folgorato si augurò che la sua musica potesse diventare eterna quanto quel flusso astrale. Chissà!"


ELENA D'A MBROGIO Voci sospese

BEATRICE MASINI, GIANNI DE CONNO

Il buon viaggio

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iaggiare è soprattutto un'esperienza personale di crescita, capace di arricchire la persona che lo compie indipendentemente da come o dove esso si svolga. Qui sta il cuore di questo libro dedicato ai bambini, prezioso per la poesia del suo testo e per la magia delle sue immagini, spesso dai confini incerti e i colori carichi, ritratte da prospettive quasi sempre inattese. Tutto contribuisce a dare l’idea che il viaggio sia un’esperienza universale, che riguarda chiunque e qualunque luogo. Il testo commenta le immagini ricavandone suggestioni e pensieri come quelli che si potrebbero annotare su un taccuino.

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lena D’Ambrogio inizia la sua carriera da scrittrice nel 2012 quando viene pubblicato il suo primo romanzo “Il volo del colibrì” e prosegue nel 2015 con “Un camaleonte gentiluomo”. Con “Voci sospese” Elena D’Ambrogio si avvicina al mondo della poesia in prosa, dopo un’esperienza di pubblicazioni in diverse antologie. In “Voci sospese” (edizione I Rumori dell’Anima) l’autrice affronta temi vicini al lettore come l’amore, la passione, il dolore, la rabbia, la devozione, emozioni familiari a tutti noi.

ravelling is above all a personal experience of growth, which let you improve as a person, no matter where or how it takes place. Here is the heart of this book dedicated to children, precious for the poetry of its words ad for the magic of its images, sometimes with doubtful borders and the loaded colours, withdrawn from almost always unexpected perspectives. Everything helps to give the idea that the journey is an universal experience, which affects anybody in anyplace. The words express a comment to the images, extracting suggestions and thoughts that might be written on a notebook.

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lena D'Ambrogio started in 2012 she published her first novel Il volo del colibrì (The flight of the hummingbird) then she wrote Un camaleonte gentiluomo (A gentleman chameleon) in 2015 and in 2016 a collection of poetries Voci sospese (suspended voices). With this book she gets close to the world of poetry in prose after having published different anthologies. In Voci sospese (published by I Rumori dell’Anima) the author speaks of love, passion, pain, anger, devotion, emotions, which are familiar to all of us.

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ELENA D'A MBROGIO Quando un uomo

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ELENA D’AMBROGIO P re f a z i o n e d i Vi t t o r i o Fe l t r i

QUANDO UN UOMO

elena d’ambrogio quando un uomo

ne, imprenditore edile lcio, che contribuì allo o del 1976: la parabola tato successi lavorativi sequestro di persona. el secondo dopoguerra, i anni Settanta e degli

Biografia di Giuseppe Navone

Dov’eravamo noi, dov’ero io? Com’è possibile che finora non abbia saputo nulla – se non come nome remoto, un’eco di cronaca qualche volta felice, più spesso tragica – di Giuseppe, anzi Giuseppino Navone? Chi leggerà queste pagine, scritte con delicatezza poetica e rigore documentario da Elena D’Ambrogio, si imbatterà in una di quelle figure che gli antropologi chiamano “archetipe”. Insomma, trattasi delle colonne che reggono una comunità, le hanno consentito con la loro opera e la loro testimonianza di crescere e poi di reggere ai colpi della Storia, di non arrendersi davanti al male che cerca di sommergerla da ogni parte. Senza questi uomini (e donne) tutto si sfalderebbe. Per questa ragione, in questa epoca dove tutto si liquefa, è opportuno recuperare la memoria dell’essenziale incarnato da personalità di questa caratura morale. Navone è stato, ed è tuttora, invisibile alle masse: uno di quei piloni immarcescibili, di cui non conosciamo neppure l’esistenza, ma che – dopo questo libro, oso sperare – sarà possibile identificare anche da lontano, anzi sarà imperdonabile non sapere chi sia stato e quale debito abbiamo, come italiche genti, verso di lui. Con una caratteristica unica, che si nota da vicino e da lontano: una colonna granata, un pilastro torinista… Vittorio Feltri

ISBN 978-88-6052-843-8

9 788860 528438

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lena D’Ambrogio vive a Torino, dove collabora con il marito nell’impresa di famiglia. Tre volte mamma, nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo "Il volo del colibrì", a cui è seguito, nel 2015, "Un camaleonte gentiluomo", e nel 2016 la raccolta di poesie "Voci sospese". “Quando un uomo” - Cairo Editore - è l’ultima creatura letteraria di Elena D’Ambrogio, con la prefazione di Vittorio Feltri. Nelle pagine del libro si racconta la vita di Giuseppe Navone, imprenditore edile e dirigente del Torino Calcio, che contribuì allo storico scudetto del Toro del 1976: la parabola di un uomo che ha affrontato successi lavorativi e drammi umani come il sequestro di persona. E, sullo sfondo, l’Italia del secondo dopoguerra, dello sport italiano degli anni Settanta e degli anni di piombo. Il libro è stato presentato al Gala del Rotary Club Milano Monforte presso l’Hotel Palazzo Parigi. Il ricavato della vendita, è stato devoluto all’associazione di volontari City Angels di Milano.

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lena D' Ambrogio lives in Turin, where she co-operates with her husband in the family business. She has three children and in 2012 she published her first novel "Il volo del colibrì" (The flight of the hummingbird) then she wrote "Un camaleonte gentiluomo" (A gentleman chameleon) in 2015 and in 2016 a collection of poetries "Voci sospese "(suspended voices). “Quando un uomo” (When a man) - Cairo Editore - is the last creation of Elena D' Ambrogio, with the preface of Vittorio Feltri. In the pages of the book she wrote about the life of Giuseppe Navone, building contractor and manager of Torino Calcio, who gave an important contribution to the championship won by the team in 1976: the story of a man who was successful at work but also experienced human dramas such as kidnapping. In the background, Italy after World War 2, Italian sport in the 70s and during the Years of Lead. Elena D'Ambrogio presented her new book at the Gala of Rotary Club Milano Monforte held in Hotel Palazzo Parigi. The proceeds of the book, are to go to the voluntary association, City Angels of Milan.

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ARTE

Caravaggio: l’Urlo e la Luce

di Luca E. Bernardi foto Gigi Fontana, archivio Studio Lucia Crespi, Palazzo Reale

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enerdì 2 marzo, presso la basilica di San Fedele in Como, si è tenuta una conferenza del professor Roberto Filippetti, docente e studioso di iconografia cristiana, che mirabilmente ha proposto una lettura approfondita e innovativa delle opere di Caravaggio, proiettate su schermo in alta definizione con la possibilità di esaminarne i particolari. L’iniziativa, su proposta del Centro Pastorale Cardinal Ferrari di Como, del Delegato Vescovile alla Cultura Mons. Angelo Riva, della Parrocchia di San Fedele e del Vicariato di Como Centro, ha fatto seguito alla grande mostra intitolata “Dentro Caravaggio”, che è stata ospitata a Milano presso il Palazzo Re-

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ale dal 29 settembre 2017 al 4 febbraio 2018. Oltre al patrocinio del Comune di Como, vi è stato il sostegno alla proposta da parte degli Amici di Como. A corollario delle proiezioni delle immagini, vi sono stati intermezzi curati dalla “Schola Cantorum” di Lomazzo e dalla Scuola di Musica “Il Flauto Magico” di Cermenate che hanno eseguito canti e brani strumentali. Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, è nato a Milano il 28 settembre 1571, rimanendovi fino ai 22 anni. A 23 anni si trasferisce a Roma, dove ne viene compreso il talento come pittore capace di rappresentare il reale. Caravaggio è stato considerato come pittore “maledetto” per gli eventi

che lo hanno costretto a fuggire da Roma e che ne hanno poi condizionato l’esistenza fino alla morte avvenuta a Porto Ercole il 18 luglio 1610, per questo motivo è stato dimenticato dagli anni 70 del 1600 (condanna del Bellori ne “Le Vite de’ pittori scultori e architetti moderni”) fino al 1951 quando a Milano viene proposta la prima grande mostra su Caravaggio, sempre a Palazzo Reale, intitolata “Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi”, tenutasi ad aprile-giugno 1951. L’approccio del prof. Filippetti è sicuramente filologico, in quanto propone il ciclo delle opere di Caravaggio per grandi temi e periodi, ma non solo conferma la capacità di


In queste pagine, alcuni momenti della conferenza "Caravaggio, l'Urlo e la Luce" nella basiilica di San Fedele a Como

Caravaggio a rappresentare la realtà non in maniera ideologica e idealizzata, ma in tutte le sue componenti, anche negative. Di qui la rappresentazione di personaggi provenienti da tutti gli ambienti della società, nei suoi quadri convivono santi e malfattori, popolani e nobili, mercanti e soldati; tutti trovano la loro collocazione. Viene rappresentata la salute come pure la malattia. Potremmo pensare ad un Caravaggio che, rappresentando la realtà come si presenta nell’istante, cogliendone anche gli aspetti dinamici, celi una certa lontananza dalla sacralità che invece dovrebbe essere propria ai soggetti religiosi. Il professor Filippetti, con grande

On these pages, some moments of the conference "Caravaggio, l'Urlo e la Luce" in the basilica of San Fedele in Como

accuratezza, ha invece dimostrato che Caravaggio merita una lettura meno superficiale, perché all’interno delle sue opere si trovano numerosissimi riferimenti teologici che indicano un intenso studio dei testi sacri, per i numerosi rimandi che si trovano nei dettagli pittorici. Infine la presenza in prima persona del pittore all’interno di molte sue opere testimonia la consapevolezza del grande artista di essere portavoce di novità: la luce che brilla nelle sue opere tramite la sua mano di pittore illumina la realtà come si trova al momento, senza distinzione tra il bene e il male, ma è proprio per questo che lo spettatore si trova non più all’esterno del-

la tela, ma si sente far parte dei personaggi rappresentati, potrà dunque scegliere se seguire quella luce che si intravede in tutte le sue opere o se rimanerne indifferente. Luce che nella Vocazione di San Matteo illumina il volto e la mano di Cristo che rompono le tenebre. Non sorprende quindi la grande partecipazione all’iniziativa, nonostante le condizioni atmosferiche della serata, con la basilica affollata di persone attente e che al termine hanno lungamente applaudito per ringraziare gli organizzatori e il relatore, con la speranza di ulteriori iniziative di questo genere che rappresentano un lustro per la città e per la provincia intera.

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Michelangelo Merisi da Caravaggio, La Buona Ventura, olio su tela, Musei Capitolini - Pinacoteca Capitolina, Roma

Michelangelo Merisi da Caravaggio, Riposo durante la fuga in Egitto, olio su tela, Galleria Doria Pamphilj, Roma

Caravaggio: L'Urlo e la Luce O

n Friday 2nd March at San Fedele Basilica in Como a conference was held by professor Roberto Filippetti, lecturer and scholar of Christian iconography, who skilfully gave an in-depth, innovative interpretation of Caravaggio's works projected on a screen in High Definition that allowed examination of details. The initiative, on the suggestion of Centro Pastorale Cardinal Ferrari of Como, the Episcopal Delegate, Mons. Angelo Riva, San Fedele Parish, and Vicariate of Como Centro, ensued the exhibition, Dentro Caravaggio (inside Caravaggio), held in Palazzo Reale, Milan from 29th September to 4th February 2018.

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Besides the patronage of Como Municipality, Amici di Como also supported the initiative. The projection of images was interrupted by classical music performances by Schola Cantorum of Lomazzo and music school, Il Flauto Magico of Cermenate singing songs as well as playing instrumental music. Michelangelo Merisi, better known as Caravaggio, was born in Milan on 28th September 1571 and lived there till the age of 22. At 23, he moved to Rome where his talent for bringing realism to painting was soon noticed. Caravaggio was considered a cursed painter due to unfortunate events that made him leave Rome and

conditioned his life till his death in Porto Ercole, Tuscany, on 18th July 1610; Starting 1670s he was almost totally forgotten (condemned by Bellori in Le vite de' pittori architetti moderni - lives of modern painters and architects) until 1951 when a major exhibition was held, again in Palazza Reale, in April-May entitled, Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi (Exhibition of Caravaggio and his disciples). Professor Filippetti's adopting a rational approach divided Caravaggio's work into specific periods and themes confirming the artist's skill to depict reality not in an ideological or idealised manner but in all its aspects including


Michelangelo Merisi da Caravaggio,Marta e Maria Maddalena, olio su tela, Institutes of Arts, Detroit

negative ones. Hence he depicted subjects from all walks of life, in his paintings saints and criminals live side by side, ordinary people and nobles mingle, merchants and soldiers are seen socialising together; everyone finds a collocation somewhere. Health as well as illness are represented in his works. We can imagine a Caravaggio, who, depicting reality as it is at a particular moment, including the dynamic aspects of their interaction, puts a certain distance between the characters in the painting and the concept of holiness which should instead be central to the religious subjects depicted. Professor Filippetti, with great accu-

Michelangelo Merisi da Caravaggio, Giuditta e Oloferne, olio su tela, Galleria Nazionale di Arte Antica, Roma

racy, showed that Caravaggio deserves a less superficial interpretation because inside his works are found numerous theological references that indicate an intense study of sacred books revealed in the cross-references that can be seen in the pictorial details he puts in his works. Finally, the appearance of the artist himself in many of his paintings is a testimony to Caravaggio's awareness of himself as an innovator of the craft of painting: the light that shines in his works through his hand as artist illuminates reality as he sees it at that particular moment with no distinction between good and evil and it is for this reason that the spec-

tators finds themselves not outside the canvas but feel part of the subjects depicted, and can therefore choose whether to follow that light seen in all Caravaggios's paintings or remain indifferent. The light in his painting, The Vocation of St Matthew, illuminates the face of Christ breaking the darkness. Given the quality of the initiative, the great attendance by the public was therefore not a surprise, despite the bad weather, the basilica was filled with art lovers who applauded for long minutes to thank the organisers and the professor hoping there will be more of this type of initiative bringing prestige to the city and the province in general.

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NEWS

Un viaggio nell'A rte

di Elisabetta Comerio foto Archivio Laura Allievi

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aura Allievi, autrice e sceneggiatrice per Sky Italia dal 2005, ha scritto negli anni di musica, cinema e arte, entrando poi nel mondo dei documentari. Dopo l’impegno con “Canonizzazione di due Papi – Racconto di un evento”, presentato al Festival del Cinema di Roma, Laura viene scelta come sceneggiatrice di "Firenze e gli Uffizi in 3D", "San Pietro e le Basiliche Papali di Roma" e “Raffaello- Il Principe delle Arti”, film sulla vita di Raffaello Sanzio, tutti realizzati per Sky. L’ultimo suo impegno è stata la scrittura della sceneggiatura di “Caravaggio - l’Anima e il Sangue”, il nuovo film d'arte prodotto da Sky con Magnitudo Film, un viaggio nella vita e nelle opere dell’artista italiano, dal quale è scaturito anche il libro “Caravaggio, inquiete inclinazioni”, un romanzo in cui il pittore è il narratore. Ma chiediamo a Laura Allievi quale è stata la genesi di questa passione, diventata oggi una professione. "Diventare sceneggiatrice era un sogno. Nata in un piccolo paese di provincia come Cabiate sembrava un traguardo lontano e irraggiungibile. Ad avvicinarmi alla realizzazione di quel sogno è stata la

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passione per la scrittura, che sin da piccola era la mia valvola di sfogo. Mi hanno accompagnato grandi maestri della letteratura, da Calvino, nato come me il 15 ottobre, a Murakami. Ho letto e scritto tanto. La formazione vera è avvenuta però al Master in Scrittura e Produzione per la Fiction e il Cinema dell'Università Cattolica di Milano, dopo la Laurea in Lettere, che mi ha introdotta a quello che, da dodici anni, è il mio lavoro. L'amore per l'arte, che già serbavo in me, è sbocciato negli anni a Sky. Con "Firenze e gli Uffizi", la mia prima sceneggiatura di film d'arte, mi sono messa alla prova, ho studiato moltissimo e collaborato con prestigiosi storici dell'arte. Da allora posso dire che l'amore per l'arte è secondo solo a quello per la scrittura. I risultati di questo nuovo linguaggio narrativo, che coniuga documentario sull'arte e narrazione emotiva, ha dato risultati fuori da ogni aspettativa. Il mio ultimo lavoro "Caravaggio - l'Anima e il Sangue" è il film d'arte più visto di sempre in Italia, una gioia difficilmente immaginabile per quella bambina di Cabiate". Un sogno realizzato per lei, un vanto per il nostro territorio.


Sopra, a sinistra, “Caravaggio - l’Anima e il Sangue”, il nuovo film d'arte prodotto da Sky; a destra, la copertina del libro “Caravaggio, inquiete inclinazioni”; sotto, Laura Allievi Above, on the left, "Caravaggio - L'Anima e il Sangue", the new art movie produced by Sky, on the right, the cover of the book "Caravaggio, inquiete inclinazioni"; below, Laura Allievi

A journey into the Art L

aura Allievi, author and screenwriter for Sky Italia 2005, wrote about music, cinema and art and then she started working for documentary films. After “Canonizzazione di due Papi – Racconto di un evento” (Canonization of two Popes – Story of an event), presented at the Festival of the Cinema of Rome, Laura was chosen as a screenwriter of “Firenze e gli Uffizi in 3D", "San Pietro e le Basiliche Papali di Roma" e “Raffaello- Il Principe delle Arti”, about the life of Raffaello Sanzio, produced for Sky. Her last work was the writing of script “Caravaggio - l’Anima e il Sangue” (Caravaggio - the Soul and the Blood), the new art film of produced by Sky with Magnitude Film, a journey in the life and in the works of the Italian artist, from which it was developed the book “Caravaggio, inquiete inclinazioni” (Caravaggio, restless inclinations), a novel in which the painter is the narrator. So we ask Laura Allievi how this passion developed as a profession. “To become a screenwriter was my dream. I was born in a little village, Cabiate, and my dream seemed to be a faraway and unreachable

goal. My passion for writing brought me close to fulfill this dream, since I was a child writing was my safety valve. Great masters of the literature accompanied me, such as Calvino, who was born like me, October 15. I read and wrote a lot. But then the real training started at the Master in Writing and Production for the Fiction and the Cinema of Università Cattolica of Milan, after my degree in Letters, which introduced me to what is my job for 12 years. My love for art, that was already part of my life, developed at Sky. With "Firenze e gli Uffizi”, my first script of a documentary film, I had to face a great challenge, I studied a lot and I collaborated with prestigious art historian. Since then I can say that the love for art is second only to the love for writing. The results of this new narrative language, which combines art documentary film and emotional narration, gave unexpected results. My last work "Caravaggio- l'Anima e il Sangue” is the most seen art filming Italy, an unthinkable joy for that girl from Cabiate”. A fulfilled dream for her and a boasting for our territory.

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ARTE

VIRGILIO VAIRO

Storie di Luce di Stefania De Giorgi foto Archivio Vairo

Histories of

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na mostra organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Como avrà luogo nello spazio espositivo di San Pietro in Atrio dal 16 marzo al 15 aprile. “Storie di luce” (tra lago e mare), una personale dell’artista Virgilio Vairo, nella quale saranno presentate una serie di opere della produzione recente dell’artista, dove il colore, la struttura e l’atmosfera luminosa sono elementi che lavorano insieme in una sintesi di realismo e astrazione. La forza e la delicatezza della pittura di Virgilio Vairo non lasciano indifferente l’osservatore. Le opere hanno la capacità di emozionare con i rimandi a paesaggi che risiedono nei ricordi legati alla sua terra natale: la Puglia. Ricordi, non rimpianti, che si stemperano in una pittura non didascalica ma emozionale. Si percepiscono la maturità di una conoscenza caleidoscopica e la capacità di filtrare le esperienze di vita e trasferirle sulla tela, arricchite di una carica interiore. Le composizioni pittoriche ottemperano le memorie trasposte in scomposizione di luce, struttura e colore. Come la terra pugliese ha fornito all’artista le sagome fantastiche dei trabucchi, il paesaggio lariano ha regalato il rigore delle linee delle case affacciate sulle contrastanti forme voluttuose del lago. Forme che l’artista racconta con un linguaggio intenso che passa attraverso l’acquisizione dell’interpretazione astratta di Mario Radice e l’evoluzione dell’estrema sintesi geometrica di Mondrian. Risultato: una poetica inedita e personale che si muove agevolmente in correnti che vanno dall’astrattismo al metafisico, passando dal figurativo e trasponendosi poi nella realtà vista e vissuta nell’intrico delle filosofie veristiche. Una sequenza vorticosa di colori che virano dalla veemenza dei gialli ai toni degli azzurri, che vanno a sperdersi in velatissime ed eteree sfumature. Nonostante l’evanescente impercettibilità dei colori acquarellati, si percepisce la forte plasticità delle linee che geometricamente originano forme. La ricerca formale dell’artista perviene ad una tale raffinatezza da riuscire a trarre dai dipinti vaporosità e impalpabilità, nel susseguirsi di figure nate dalla interpretazione creativa, traboccanti di sensualità, componente che contraddistingue l’intera produzione. L’immediatezza espressiva delle opere cattura l’osservatore che si lascia trascinare nel turbine delle sfaccettature del realismo rarefatto, afferrato e avvinto dall’essenza dell’anima dell’artista.

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Light

n art exhibition displaying the works of Virgilio Vairo has been organised with the collaboration of the culture department of Como municipality. The event, taking place between 16 March and 15th April at San Pietro in Atrio, is entitled, Stories of Light (between lake and the sea) and showcases a series of recent works by the artist whereby colour, structure and luminous atmosphere work together blending abstraction and realism. The force and frailty in Vairo's works never leaves the onlooker indifferent, observing his paintings is a truly moving experience, the landscapes recall the artist's native region, Puglia. Memories, not remorse, attenuates in a painting style that is less on the didactic more on the emotional. We perceive a maturity, a kaleidoscope of knowledge, and an ability to transfer rich, interior life experiences onto the canvas. The pictorial compositions moderate the memories decomposing light, colour and structure with striking effect. Like the land of Puglia supplying the artist the fantastic outlines of trabucco fishing ensembles, Lake Como landscapes contributed the rigorous architecture of villas crowding the shores contrasting the voluptuous variations of the lake the artist narrates with an intense language through the acquisition of abstract interpretations of Mario Radice and evolution of the extreme geometric condensation of Mondrian. The result: a poetic, unprecedented, personal exhibition that easily goes from abstract to metaphysics, from the figurative transposing into reality observed and experienced in the tangle of realistic philosophy. A vortex of colour sequence that ranges from the vehemence of yellows to blue tones that fade into veiled, ethereal nuances. Despite the imperceptible evanescence of water colours, we perceive the strong plasticity of the lines that transform into geometric shapes. The formal search for the artist derives from a refinement that is capable of extracting a weightless impalpability from the paintings; a series of figures born out of creative interpretation brim with sensuality, a characteristic that distinguishes the artist's production. Dynamic immediacy noticed in his works easily captures the observer, who, drawn into the multitude of facets of rarefied realism, realises he or she has been captivated by the essence of the artist's soul.


Alcune opere dell'artista Some works by the artist

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EVENTI

Proposte 2018

foto Archivio Proposte

L

a ventiseiesima edizione di Proposte, che si svolgerà dal 2 al 4 maggio 2018 a Villa Erba Cernobbio, sarà caratterizzata da una collaborazione importante. Mario Bellini, architetto e designer pluripremiato di fama internazionale, tornerà nel centro espositivo progettato da lui stesso nel 1987. “Siamo molto contenti di intraprendere questa collaborazione con Mario Bellini”, dice il presidente Mauro Cavelli e spiega: “La decisione di coinvolgere l’architetto nella preparazione della prossima edizione della Fiera è stata presa sia per la sua importanza nel mondo del design e dell’architettura sia per il suo legame con il complesso che ci ospita da venti-

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sei anni”. Lo studio Mario Bellini Architects ha lavorato alla progettazione dell’allestimento che vestirà i padiglioni di Villa Erba durante i tre giorni di Fiera. Il disegno ispiratore è visibile nell'immagine pubblicitaria di quest'anno. Per Proposte 2018, Bellini ha progettato una installazione tessile a spirale, il cui movimento rotatorio e fluttuante, partendo dal nucleo architettonico del padiglione centrale di forma circolare, idealmente si espande a tutto il complesso espositivo, coinvolgendo anche il parco circostante. L’idea del progetto è quindi fortemente connessa all’impianto architettonico: così come il padiglione centrale è fulcro del complesso fieristico inserito

nel parco, l'installazione rappresenta il cuore di Proposte. I protagonisti assoluti saranno infatti i tessuti degli espositori con cui verrà realizzata l'installazione. 230 strisce di tessuto comporranno un’unica spirale lunga 130 metri, sospesa nella grande cupola fino a toccare terra. L’architetto ha scelto di utilizzare il colore bianco ed ecru in tutte le sfumature, con l’intento di aumentare l’idea di leggerezza e astrazione dell’opera. Maggiori dettagli saranno spiegati da Bellini in una lecture che terrà il primo giorno di Fiera, durante la quale l'architetto racconterà il progetto ideato per Proposte e la sua personale esperienza con il mondo del tessuto d’arredamento.


VILLA ERBA, 2-3-4 maggio 2018, PROPOSTE , STAND 34 - ALA CERNOBBIO Viganò · Via Volta, 2 · 23895 Nibionno (LC) · Tel. +39 031 69231 · Fax +39 031 690318 vigano@vigano.it · www.vigano.it


In queste pagine, immagini dell'edizione 2017 di Proposte In these pages, photos of Proposte 2017

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he 26th edition of Proposte, to be held at Villa Erba in Cernobbio from May the 2nd to the 4th, 2018 can boast the collaboration of Mario Bellini, the world famous architect and designer who in 1987 actually designed the exhibition center that has always been the Fair’s venue. “We are very happy about this new collaboration with Mario Bellini”, says the President Mauro Cavelli and continues: “The decision to involve the Architect in the preparation of the next edition of the Fair was taken because of his high standing in the world of design and architecture and for his close bond with the centre that has been hosting Proposte for the last twentysix years”. The Mario Bellini

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Architects studio is already working on the design of the settings for the Villa Erba pavilions during the three days of the Fair. A preview of this installation shall be partly visible in the advertising images. Bellini has designed for Proposte 2018 a spiral shaped installation whose rotational and fluctuating movement, starting from the architectural core of the central round shaped pavilion, ideally expands to the entire exhibition complex, including the surrounding park. The idea behind the project therefore is closely connected to the architectural layout, and completes it. Hence, just like the central pavilion is the fulcrum of the Fair complex installed in the park, the in-

stallation is the heart of Proposte. In fact, the absolute stars shall be the fabrics of the exhibitors the installation will be constructed with: 230 strips of fabric will join into a single spiral 130 meters long and hung from the grand cupola all the way down to the ground. The Architect has chosen to use the colors white and ecru in all of their hues, with the intent to heighten the idea of lightness and abstraction. Greater details shall be provided by Bellini himself in a lecture to be held on the first day of the Fair, during which the Architect shall illustrate the project conceived for Proposte and his personal experience with the world of furnishing fabrics.


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EVENTI

Elisabetta, Pierluigi e Mattia Milani

Caffè Milani La storia in una tazzina di caffè

di Marina Moretti foto Archivio Caffè Milani

"I

nostri progetti per il futuro sono numerosi, ma uno dei temi su cui stiamo puntando molto è la formazione”. Sono le parole di Elisabetta Milani all’indomani della chiusura dei festeggiamenti per gli ottant’anni di Caffè Milani, che avevano preso il via il 7 giugno 2017 con l’inaugurazione del nuovo stabilimento e dell’Esposizione Caffè Milani. Una storia iniziata nel 1937 che ha avuto in tanti anni un unico filo conduttore, un caffè di qualità superiore. Ma anche storia di una famiglia, sapienza e cultura di una professione che con gli anni e l’esperienza si è evoluta e si è sviluppata. Dal “mastro tostatore” Celestino Milani, la passione si è tramandata al figlio Pierluigi e poi alla nipote Elisabetta che ha in questi anni ha affiancato il padre. “Il caffè espresso – prosegue Elisabetta Milani - è uno dei simboli del made in Italy ed è apprezzato in tutto il mondo. Eppure, di quell’ingrediente che non può mancare nella nostra quotidianità, protagonista della magica sosta della “tazzina” al bar, spesso sappiamo ben poco. Per questo abbiamo creato la nostra Altascuola Coffee Training e, lo scorso anno, abbiamo inaugurato l’Esposizione Caffè Milani, uno spazio multifunzionale a testimonianza della storia e soprattutto della cultura del caffè”. La chiusura dei festeggiamenti,

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In questa pagina, la conferenza di chiusura dei festeggiamenti On this page, the closing conference of the celebration

il 19 gennaio 2018, si è svolta nella moderna aula dell’Altascuola Coffee Training con il saluto di Pierluigi Milani, titolare della Torrefazione di Lipomo, che ha dato il via a una serie di interventi, fra cui quello di Fabio Frontani, amministratore delegato di Bero Italia, che ha parlato del caffè nelle terre d’origine. Salvatore Casartelli, da 30 anni responsabile di produzione di Caffè Milani, ha raccontato i delicati passaggi che avvengono in torrefazione. Renato Bossi, market development manager ha presentato le novità messe a punto da Milani nel 2017. “Recentemente – prosegue Elisabetta Milani - abbiamo presentato un nuovo progetto che abbiamo intenzione di riproporre in numerose occasioni, la Degustazione Storica: un percorso nella storia del caffè dal 1900 a oggi suddiviso in quattro tappe, ognuna caratterizzata dall’utilizzo delle miscele e delle apparecchiature dell’epoca, attraverso il quale vogliamo far scoprire come si è evoluto il caffè, quale sapore aveva la tazzina bevuta dai nostri bisavoli e quale sarà il caffè del futuro. Sicuramente nei prossimi anni ci aspetteranno tante sfide da affrontare ma da parte nostra non smetteremo mai di unire al fantastico aroma del caffè la passione e la ricerca in ogni ambito dell’eccellenza”.


Caffè Milani The history in a cup of coffee

In questa pagina, l'Esposizione Caffè Milani On this page, the Exhibition Caffè Milani

“W

e have any projects for the future, but above all we are focused on training” so said Elisabetta Milani the day after the celebration of the 80 years anniversary of Caffè Milani, which started June 7, 2017 with the opening of the new factory and the Exhibition Caffè Milani. Its history started in 1937 with a main goal: a high-quality coffee. But also the history of a family, knowledge and culture of a job that developed throughout the years. From the “master of roasting”, Celestino Milani, the passion had been transmitted to his son Pierluigi and then to his granddaughter Elisabetta who helped her father. “Caffè espresso - says Elisabetta Milani continued - is one of the symbols of made in Italy and and it is appreciated all over the world. Still, about the ingredient that is part of our everyday life, protagonist of the magic stop of the “small cup” at the cafeteria, often we don’t know much. For this reason we created our Altascuola Coffee Training and, last year, we inaugurated the Exhibition Caffè Milani, a multifunctional space to present the history and the culture of coffee”. The celebrations ended January 19, 2018 in the modern room

of Altascuola Coffee Training with the greeting of Pierluigi Milani, owner of Torrefazione di Lipomo, which started a serie of speeches, such as the one of Fabio Frontani, managing director of Bero Italia, who spoke about the countries which produce coffee. Salvatore Casartelli, for 30 years responsible of the production of Caffè Milani, explained the delicate passages which take place in the roasting. Renato Bossi, market development manager presented the novelties of Milani in 2017. “Recently – continues Elisabetta Milani - we presented a new project that we would develop on different occasions, the Historical Tasting: a path through the history of coffee from 1900 until today divided into four stops, each one characterized by the use of historical mixtures and equipment, in order to let you discover how coffee evolved, which was the taste of our great-grandparents’ coffee and which will be the coffee of the future. For sure in the following years there are many challenges to face but we will always continue to combine the fantastic aroma of coffee with the passion and the research in each field of excellence”.

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L’arte della stampa

Marco Lupi, “Il pigiama a pois blu” 2015, tecnica mista su tela, cm. 120x150

La mia è una pittura istintiva, emozionale, simbolica. Osservazione, sensibilità e memoria sono fondamentali. Il mio procedere è un continuo cercare nella mente, aiutato anche dall’inconscio, tra infanzia-ricordinostalgie-false banalità, intrecciando passato e presente ... creando così un piacevole percorso che mi conduce a provare sensazioni ed emozioni che cerco di fermare sulla tela. L’attenzione si concentra sull’uomo: “la figura umana, siamo noi con i nostri pregi e i nostri difetti; attraverso di essa possiamo vederci, sentirci, conoscerci, amarci, odiarci, capire tante cose o non capirle, perchè sono così e basta”. Riflessione di Marco Lupi www.marcolupi.ch

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mici di Como è un’ associazione nata nel 2001 dalla volontà di pochi amici fortemente motivati da una passione per il nostro territorio. Spinta da un carattere imprenditoriale che è il segno di riconoscimento nel mondo delle nostre aziende, Amici di Como è diventata oggi una forza che riunisce oltre 130 imprese sparse su tutto il territorio della Provincia. La sua filosofia è volta al raggiungimento di un unico risultato, quello di far crescere l’immagine del capoluogo e di tutto il suo territorio, attarverso iniziative e progetti sostenuti e grazie alla realizzazione di grandi opere cittadine. Questo modo di agire si è dimostrato vincente in svariati settori, da quello sociale a quello culturale, da quello ludico a quello sportivo, portando al raggiungimento di risultati tangibili.

A mici di como is an association born 16 years

ago by the will of few friends with a common passion for the territory of Como and determined to reach their goals. They have an entrepreneurial spirit, which characterizes the companies of Como and today it is a strength that unifies 130 companies around the territory of Como. The philosophy of the Amici di Como is multi-interventional and every time it aims at reaching a single result, that is to implement the image of Como and of its territory, proposing directly or through its members to finance and to develop projects. It turns to be winning in different sectors, from the social to the cultural, from amusement to sport reaching important goals.

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RITORNO ALLA LUCE OTTOBRE 2009

Charity Event organizzato al Cadenabbia Menaggio Golf Club per la raccolta fondi a favore del Darfur. Ospite d’eccezione George Clooney, socio onorario dell’associazione Amici di Como.

Restauro delle due grandi pale e delle quattro tele appartenenti alla Quadreria del Duomo di Como, oggi presenti sulla controfacciata della Cattedrale.

Charity Event organized by Cadenabbia Menaggio Golf Club for the fund raising for Darfur. Special guest George Clooney, honorary memeber of the association Amici di Como.

PASSEGGIATA TEMPORANEA AMICI DI COMO LUGLIO 2013 Apertura temporanea della passeggiata a lago, per restituire a comaschi e turisti un tratto di lungolago fruibile. Temporary opening of the lakefornt, to give the locals and to the tourists a part of the promenade.

Restoration of the two altar tablets and the four paintings of the Qaudreria del Duomo, located on the counterfacade of the Cathedral.

LIFE ELECTRIC OTTOBRE 2015

Monumento progettato da Daniel Libeskind, in onore del grande scienziato Alessandro Volta è stato realizzato da Amici di Como, sorge sul tondello della diga foranea ripristinato da Consorzio Como Turistica. Monument by Daniel Libeskind to celebratethe great scientist Alessandro Volta, financed by Amici di Como, it is located on the lakefront rebuilt by Consorzio Como Turistica.

GRANDE CONCERTO DI NATALE IN CATTEDRALE DICEMBRE 2016

COMO MAGIC LIGHT FESTIVAL DICEMBRE 2017

Grande concertro in cattedrale, regalato alla città per augurare un buon Natale in musica. L’evento è stato realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia.

Scenografico e suggestivo festival di proiezioni architetturali, inserito nel programma della Città dei Balocchi, che rappresenta un grande richiamo turistico per il nostro capoluogo nel periodo natalizio.

Great concert in the cathedral, a Christmas gift in music. The event was organized thanks to the contribution of the Lombardy Region.

Scenic and suggestive festival of architectural projections of Città dei Balocchi, which represents a great attraction for the tourists coming for Christmas.



EVENTI

Amici di Como e Magic Lake ospiti al

PALACE HOTEL

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oppio scenario per la serata natalizia di Amici di Como all’interno della magica atmosfera di Città dei Balocchi per la presentazione delle riviste Magic Lake e What’s On, edizione Winter 2017. Al Palace Hotel, un ricco buffet preparato dagli chef dell’hotel, ha accolto gli ospiti e le autorità prima degli interventi del presidente Silvio Santambrogio e del coordinatore generale Daniele Brunati. I partecipanti si sono poi trasferiti in cattedrale per il momento più atteso, il concerto di Natale. Un grande evento non poteva che

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contare su nomi prestigiosi: una delle prime orchestre italiane, un repertorio importante e un direttore fra i più interessanti talenti. Alessandro Cadario ha magistralmente diretto l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini di Parma e la mezzo soprano Francesca Provvisionato. Un bel regalo alla città offerto da Amici di Como e Consorzio Como Turistica con il patrocinio e il contributo di Regione Lombardia, grazie anche alla disponibilità della chiesa cattedrale e alla collaborazione degli Alpini.


Como

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ph. Andrea Butti


A sinistra, S.E. dott. Bruno Corda, Prefetto di Como; a destra, Daniele Brunati, editore della rivista Magic Lake On the left, S.E. Bruno Corda, Prefect of Como; on the right, Daniele Brunati, editorial of the magazine Magic Lake

foto Francesco Corbetta

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ouble location for the Christmas evening of Amici di Como characterized by the beautiful atmosphere of Città dei Balocchi for the presentation of the magazine Magic Lake and What’s On, winter edition 2017. At the Palace Hotel, a rich buffet prepared by the chefs of the hotel welcomed the guests and the authorities, then the speeches of the president Silvio Santambrogio and the general coordinator Daniele Brunati. The participants then went to the Cathedral for enjoying the most important part of the evening, the Christmas concert. A

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great event with prestigious names: one of the first Italian orchestra, an important repertoire and one of the most talented conductor in Italy. Alessandro Cadario masterfully conducted the Philharmonic Orchestra Arturo Toscanini of Parma and mezzo-soprano Francesca Provvisionato. A beautiful present to the city organized by Amici di Como and Consorzio Como Turistica under the auspices and the contribution of the Lombardy region, thanks to the availability of the church Cathedral and the collaboration of the Alpini.


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Da sinistra, Silvio Santambrogio, Presidente di Amici di Como, con Daniele Brunati; sotto, la platea On the left, Silvio SAntambrogio, President of Amici di Como, with Daniele Brunati; below the audience

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Concerto in Cattedrale di Marina Moretti foto Andrea Butti, Francesco Corbetta

A

nche quest’anno sono i numeri a certificare lo straordinario successo della XXIV edizione di Como Città dei Balocchi, la manifestazione organizzata da Consorzio Como Turistica con Amici di Como, che costituisce oggi dal punto di vista turistico sociale e culturale un evento dalla rilevanza sociale unica nel panorama italiano e da 24 anni l’evento più imitato a Natale. Grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano, Fluxedo e Olivetti, sono stati monitorati i flussi di accesso e stimati 1.976.000 visitatori; la maggior affluenza è stata registrata durante il weekend dell’Immacolata, con grande impulso

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per il turismo invernale. Il successo di Città dei Balocchi si deve a un lavoro di gruppo ben collaudato che coinvolge centinaia di persone, alle sinergie e collaborazioni che diventano, di anno in anno, sempre più importanti. Fiore all’occhiello della manifestazione, il Magic Light Festival che veste la città - e quest’anno anche Cernobbio e Cantù di un abito fiabesco indimenticabile e porta Como nel mondo grazie agli scatti che quotidianamente viaggiano sul web attraverso i social media: oltre 2.300.000 contatti su Facebook e 3.850 foto condivise su Instagram solo con l’utilizzo dell’hastag ufficiale Città dei Balocchi.


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A

lso this year figures speak and certify the extraordinary success of the 24th edition of Como Città dei Baloccchi, the event organized by Consorzio Como Turistica with Amici di Como as a main sponsor, it represents a social and cultural event in Italy and for 24 years it is a reference point for the Christmas time. Thanks to the collaboration with Politecnico di Milano, Fluxedo and Olivetti, the access flows have been monitored 1.976.000 visitors, with the peak registered in the weekend of December 8, giving a great impulse

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to the winter tourism. The success of Città dei Balocchi is reached thanks to the collaboration and the synergies of a group of over hundred persons, who become more and more important year by year. Magic Light Festival is the flagship of the event, that this year also involved Cernobbio and Cantù, in a fairytale atmosphere that brings Como all over the world with social media photos on the web: over 2.300.000 contacts on Facebook and 3.850 photos shared on Instagram with the use of the official hashtag Città dei Balocchi.


Piazza Duomo

Magic Light Festival Como

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Piazza Grimoldi

Magic Light Festival 134

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Sagnino loc.Quarcino SS. Filippo e Giacomo

Ponte Chiasso Beata Vergine Immacolata

Magic Light Festival 136

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Magic Light Festival 138

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Chiesa di San Fedele

Concerto Coro Hebel 140

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Mostra di Presepi

In questa pagina, alcuni presepi in mostra nella chiesa di San Giacomo fra cui, in alto a destra, la riproduzione del Duomo in cioccolata della pasticceria Luisita e in basso a sinistra la Lucia, tipica imbarcazione del Lario dei cantieri Ernesto Riva di Moltrasio.

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On this page, some Christmas cribs exhibited in the church of San Giacomo, above on the right, the chocolate reproduction of the Duomo by the pastry shop Luisita and below, on the left, Lucia, the typical boat of Lake Como by Ernesto Riva of Moltrasio.


Salone del Broletto

Le attivitĂ di animazione al Broletto: sopra, a sinistra, il Palio di Natale; a destra il mercato africano, in collaborazione con Variopinto e Asci Don Guanella; sotto, a sinistra, laboratorio di percussioni; a destra, spettacolo di danza creativa in collaborazione con Casa de Arte

The entertainment activities at Broletto: above, on the left, the Christmas Festival; on the right, the African market, in collaboration with Variopinto and Asci Don Guanella; below, on the left, the laboratory of percussions; on the right, performance of creative dance in collaboration with Casa de Arte

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Pista e Mercatino

In alto, una veduta di piazza Cavour; sotto, a sinistra, il Mercatino di Natale; a destra, la Pista del Ghiaccio

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Above, a view of Piazza Cavour; below, on the left, the Christmas market; on the right, the Ice Rink


Natale in casa Giovio

In questa pagina, Natale in Casa Giovio, realizzato al Museo Giovio grazie alla collaborazione con i Musei Civici di Como, il Museo del Cavallo Giocattolo e Chicco Artsana

On this page, Christmas in Casa Giovio, at Museo Giovio thanks to the collaboration with Musei Civici di Como, Museo del Cavallo Giocattolo and Chicco Artsana

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Natale in divisa

In queste immagini, Natale in Divisa con, in senso orario, Vigili del Fuoco, Polizia Locale, Protezione Civile, Polizia di Stato, Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Penitenziaria

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In these pages, Christmas in Uniform with Firemen, Local Police, Civil Protection, State Police, Street Police, Carabinieri, Prison Guards

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Babbo Natale e i suoi Elfi

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La Befana e i suoi aiutanti

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Capodanno sul lago

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i TIGLI in THEORIA si trova nell’edificio storico, costruito nella seconda metà del Quattrocento dal vescovo di Como Branda Castiglioni, in prossimità del lago e del Duomo. In questo contesto, gli ospiti hanno la possibilità di assaporare una varietà di piatti che la cucina creativa di Franco Caffara, basata su originalità e alta qualità, propone seguendo la stagionalità e la grande varietà dei prodotti italiani. Sapori fini e distinti accompagnati da una valida lista di vini accuratamente selezionati. A disposizione della clientela un Tavolo dello Chef, di fronte allo spettacolo incalzante della brigata dei cuochi e TheoriaStube, l’intimità di sale realizzate con materiali pregiati che riconsegnano l’atmosfera rustica, ma insieme ricercata, della cultura Walser. Un suggestivo e socievole Lounge Bar invita a trascorrere momenti in tutto relax e a sorseggiare miscele pregiate. Alle pareti delle sale storiche, espressioni artistiche policrome si integrano e convivono con le tracce del passato, tutto in un’atmosfera fortemente evocativa di ristoro e cultura, di sapori e di arte.

Ristorante • Stube • Lounge Bar Via Bianchi Giovini, 41 • Como • Tel. +39 031 305272 – +39 031 301334 • info@theoriagallery.it • www.intheoria.it


Concorso fotografico #balocchiAmo MAGIC LIGHT FESTIVAL

Michele Racah 2° classificato

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Daniele Bollini

Edwin Rioveros

1° classificato

3° classificato

Maurizio Moro

Monica Arnott

2° classificato

3° classificato


MOSTRA DEI PRESEPI Paolo Dassi 1° classificato

Luca Pirovano 2° classificato

O

ltre 250 fotografie hanno partecipato al concorso #BalocchiAmo dedicato ai tanti amatori che, ogni anno, incorniciano in un’immagine la magica atmosfera di Como Città dei Balocchi. Le opere vincitrici e selezionate, divise nelle categorie “Magic Light Festival” e “Mostra dei Presepi”, sono state esposte dal 17 febbraio al 3 marzo presso lo studio fotografico di Francesco Corbetta, in via Rodari a Como.

Photo Contest #BalocchiAmo

O

ver 250 photos took part in the photo contest #BalocchiAmo dedicated to the people who, every year, take a picture which represents the magic atmosphere of Como Città dei Balocchi. The photos which won in the different categories, “Magic Light Festival” and “Mostra dei Presepi” (Cribs’ exhibition), were exhibited from February 17 to March 3 at the photo studio of Francesco Corbetta, located in via Rodari in Como.

Renato Cittadino 3° classificato

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LA CUC I A P E R TA N A È ANCHE DOPO T E AT R O.

Piazza Verdi, 11 Como Italy Tel. +39.031.4140363 www.ristorantecaffeteatr o.it info@ristorantecaffeteatr o.it

Ristorante

Caffè

Bistr ot

Wine BAr

Enoteca


city

Milano


Salone del mobile photo Archivio i saloni

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resso Fiera Milano Rho, dal 17 al 22 aprile, avrà luogo l’appuntamento imprescindibile del settore del mobile. Riflessione e impegno hanno condotto all’indiscusso successo della manifestazione, per cui per la 57° edizione si prepara una novità, una dichiarazione di intenti, un nuovo modo di pensare e fare progetto, il tutto asserito nel primo Manifesto. “Il successo del Salone del Mobile risiede nell’instancabile rete industriale della sua base: un sistema produttivo nato dall’incontro tra imprenditori di piccole e grandi aziende da un lato, designer e architetti dall’altro, che insieme lavorano per creare l’eccellenza. Oggi, però, per vincere la sfida globale, dobbiamo fare ancora di più: dobbiamo puntare sull’innovazione e sulla qualità sostenibile, sulla capacità di fare sistema e cultura, sulla volontà di condividere informazioni e valorizzare le nuove generazioni” afferma Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile. “Per questo, anche il Salone continua a rinnovarsi e a consolidare il suo legame con Milano. Il primo Manifesto è un impegno a fare sempre meglio e un invito alla città da cui tutto è partito a fare rete, a crescere insieme; per moltiplicare la forza centripeta e attrattiva del Salone e consolidare quel 'place to be' irrinunciabile per i grandi brand, i loro progetti, le loro risorse umane ed economiche”. Le affermazioni del presidente del Salone trovano un rafforzamento nelle considerazioni espresse da Emanuele Orsini, presidente di Federlegno Arredo Eventi. “La forza della manifestazione, la solidità della Federazione, la vitalità e la creatività delle imprese sono gli ingredienti di un evento ineguagliabile che, oltre a far crescere le nostre aziende, rappresenta uno dei momenti più importanti dello sviluppo del sistema Italia nel suo complesso“. Ulteriori consensi alle dichiarazioni giungono da Michele Scannavini, presidente dell’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e dal sindaco Giuseppe Sala, il quale evidenzia e sottolinea il valore aggiunto che l’evento porta alla città di Milano. Il Manifesto del Salone del Mobile ha l’intento di consolidare l’internalizzazione, anche nei confronti della città, e il ruolo di fulcro nel processo di rinnovamento. Durante la settimana del Salone confluiscono a Milano figure professionali e imprenditoriali di ogni genere. Ogni anno vengono accolti da una rete di opportunità in un sistema di connessioni, creatività e innovazione, contraddistinta dalla positività dall’entusiasmo e dal buonumore, elementi, questi, che hanno reso l’evento un’emozione e meritare l’affermazione: “Il Salone non è solo una fiera”.

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he most important event in the furniture sector is held in Milan at Fiera Milano Rho from April 17 to April 22. Ideas and commitment are the elements of the undiscussed success of the event, the 57th edition is ready for a novelty, a declaration of intentions, a new way of thinking and developing projects, everything is contained in the first Manifesto. “The success of Salone del Mobile is in the tireless industrial net of its base: a productive system born thanks to the meeting of entrepreneurs of medium and big sized companies, designers and architects to create the excellence. Today, nevertheless, to win the global challenge, we have to do even more: we have to rely on innovation and sustainable quality, on the ability of working together, on the will to share information and enhance new generations” says Claudio Luti, president of Salone del Mobile. “For this reason, Salone del Mobile continues and renovates its connection with the city of Milan. The first Manifesto is a commitment to follow in the best way and it is also an invitation to the city to grow together, to multiply the attractive strength and to consolidate the presence for the most important brands with their projects, their human and economic resources”. The words of the president of Salone are also confirmed by Emanuele Orsini, president of Federlegno Arredo Event. “The strength of the event, the solidity of the Federation, the vitality and the creativity of the enterprises are the ingredients of a matchless event that let our companies grow and represent one of the most important moments of the development of the Italian system in his complex.“ Also Michele Scannavini, president of ICE-Agency for the foreign promotion and internationalization of the Italian enterprises and the mayor of Milan, Giuseppe Sala agree on those statements and Sala adds that the event represents an added value for the city. The Manifesto of Salone del Mobile aims at consolidating the internal power, also towards the city and the central role of the renewal process. During the week of Salone professional and entrepreneurial figures reach Milan to create a net of connections, creativity and innovation, marked by the positivity of the enthusiasm and of the good humour, elements, that made the event an emotion which deserves the affirmation: “The Salone is not only an exhibition”.


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Eurocucina photo © Andrea Mariani, Diego Ravier

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n occasione del Salone Internazionale del Mobile, dal 17 al 22 aprile si svolge la 22° edizione di Eurocucina, appuntamento immancabile e fondamentale per conoscere le ultime novità e tendenze nell’ambito di uno spazio della casa che assume una valenza sempre più rilevante. Il settore, nel corso degli anni, ha ampliato sensibilmente l’offerta merceologica, forte dell’elevata qualità dei prodotti e della ricerca mirata a creare un’organizzazione degli ambienti sempre più fluida e funzionale. Saranno proposte soluzioni efficienti e organizzate per uno spazio che assume un ruolo centrale nella vita conviviale quotidiana. La linearità dei contenitori modulari maschera le postazioni di lavoro, ma, allo stesso tempo, le isole-multifunzione convivono con l’area living divenendo protagoniste. L’intento di creare un ambiente sereno, gradevole e accogliente ha condotto la ricerca ad uno studio di materiali che possano contribuire ad ottenere al meglio le condizioni ambite. Ritornano: il legno, il metallo, le pietre naturali e miscele sofisticate di materie prime trasformate da processi tecnologici che consentono di realizzare ampie superfici senza tagli, resistenti e durature nel tempo. Si riaffaccia sulla scena il colore, talvolta con tonalità estremamente vivaci. Nell’edizione 2018 di Eurocucina ciascuno potrà trovare la soluzione, il design ideale per poter rendere confortevole lo spazio più vissuto della casa. Lo sviluppo progettuale nell’ambito delle automazioni e dell’alta tecnologia degli elettrodomestici è espresso nell’evento collaterale FTK, che racchiude le innovazioni dei prodotti attraverso prototipi e concept.

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n occasion of the Salone Internazionale del Mobile, from April 17 to April 22, the 22nd edition of Eurocucina is held. This is an appointment you cannot miss to know the last novelties and trends in a space of the house which turns to be more and more important. The sector, during the years, has widened its offer, thanks to the high quality of the products and of the research aiming at creating a fluid and functional organization of the different rooms. The proposals will be efficient and organized for a space that assumes a central role in the daily convivial life. The linearity of the modular containers hides the work stations, but at the same time, the multifunctional islands become part of the living room as a protagonist. The goal is to create a serene, agreeable and cosy environment with the study of materials to contribute to the best conditions. Wood, metal, natural stones and sophisticated mixtures of raw materials are back transformed by technological processes to realize wide surfaces without cuts, resistant and lasting. The color is back on the scene, sometimes with extremely vivacious tonalities. In the edition 2018 of Eurocucina anybody can find the right solution, the ideal design to let the most lived space in the house be comfortable. The project development within the automation and the high technology of the household electrical appliances is expressed in the side-event FTK, which contains the innovations of the products through prototypes and concept.

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Salone Internazionale del bagno

a qualità espositiva e il cospicuo numero di visitatori hanno decretato il successo del Salone Internazionale del Bagno. Quest’anno il ritorno è caratterizzato da un incremento dello spazio espositivo rispetto al 2016, dovuto, anche al fatto che rispetto agli esordi, nella 7° edizione, le aziende che espongono sono più che raddoppiate. Il prestigio è avvalorato dal ritorno in fiera di importanti marchi, ma anche dalla cura e dalla qualità degli allestimenti. Etica e responsabilità nel ridurre l’impatto verso l’ambiente, risparmio idrico ed efficienza energetica sono i fili conduttori di questa edizione. Non si tralascia il valore aggiunto nel confort e nell’immagine che il bagno ha acquisito col passare degli anni, giungendo ad essere considerato il centro gravitazionale della casa. L’offerta come sempre è molto ampia, ma incentrata soprattutto sull’uso sempre più pervasivo e invisibile della tecnologia. L’accurata ricerca del prodotto si muove sul piano dell’innovazione legata alla domotica e ai dispositivi digitali, senza perdere di vista il fattore emozionale di uno spazio privato in cui gli elementi favoriscono l’effetto relax.

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he expositive quality and the high number of visitors stressed the success of Salone Internazionale del Bagno. This year is characterized by an increase in the exhibition area compared to 2016, this is also due to the fact that compared to the beginning, in the 7th edition, the exhibitors doubled. The prestige is confirmed by the return of important companies, but also by the care and by the quality of the setting up. Ethics and responsibility in reducing the impact towards the environment, water saving and energy efficiency are the main topics of this edition. It is also important the added value of the comfort and of the image that the bathroom acquired thorough the years, becoming the gravitational centre of the house. The offer is wide, as always, but it is focused on the pervasive and invisible use of technology. The accurate research of the product moves on innovation which is linked to home automation and digital devices, without forgetting the emotional factor of a private space in which the elements favor the relax.


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Salone Internazionale del complemento d’arredo

Classico Design, xLux photo © Alessandro Russotti, Saverio Lombardi Vallauri

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l Salone del Mobile di Milano detta le tendenze per il design, ma allo stesso tempo anche quelle dell’arredamento di lusso con il settore dedicato a una concezione classica del lusso. Per molti prodotti si denota una rivisitazione in chiave contemporanea. A prendersi la scena è l’artigianalità del lusso, la più alta cifra stilistica del made in Italy. Magnificenza, bellezza e qualità danno forma e sostanza ad arredi destinati a catturare l’attenzione soprattutto dei Paesi esteri, sempre pronti a cogliere le tendenze italiane quando si tratta di eccellenza.

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ilan's furniture trade fair, Salone del Mobile, sets the pace for design trends but also that of luxury furniture devoted to the concept of luxury with a classical appeal. For many products this means a revisitation in a contemporary key. The central stage in this sector is occupied by pieces crafted by artisans, the highest expression of craftwork bearing the Made in Italy label. Magnificence, beauty and quality give shape and substance to furniture destined to capture the attention especially abroad, always ready to seize the Italian trend when it comes to excellent quality and craftsmanship.

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a manifestazione del Salone Internazionale del Complemento d’Arredo si svolge dal 17 al 22 aprile all’interno del polo fieristico di Rho. L’evento continua a ricevere consenso da parte del pubblico. Con oltre 200 espositori, il Salone del complemento d’arredo propone le mille sfaccettature dell’oggettistica d’eccellenza e, come in un caleidoscopio, ci si può tuffare nelle molteplici espressioni che le suppellettili possono avere, evidenziando la capacità che un elemento perfettamente contestualizzato può fare da coronamento in uno spazio abitativo. Numerose le tipologie merceologiche, si spazia da elementi di decoro, tessili e oggetti con diverse funzioni, con peculiarità stilistiche che vanno dal classico, al moderno, al design.

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nternational trade fair, Salone Internazionale, focusing on furnishing accessories is to be held at the trade exhibition centre, Rho, from 17th to 22nd April. The event continues to enjoy big success with the public. With over 200 exhibitors taking part, the Salone devoted to accessories is to display countless types of quality ornamental objects; it's as if one's taking a trip through a kaleidoscope of creative expressions embodied in these objects which highlight the ability of a perfectly situated object to crown a setting. Numerous types of merchandise are to be displayed from decorative components and textiles to objects serving a variety of functions realised in a particular style from classic to modern as well as designer items.

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SaloneSatellite

photo © Andrea Mariani

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l SaloneSatellite, nato per promuovere e creare opportunità alla creatività dei designers under 35 agli inizi della propria carriera, continua a riscuotere innumerevoli consensi. La manifestazione è stata ideata vent’anni fa da Marva Griffin Wilshire, già premiata con il più prestigioso riconoscimento del Comune di Milano: l’Ambrogino d’Oro, con il quale si valorizzano le risorse umane e professionali della città. Tra i 37 riconoscimenti consegnati dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, a ricevere una tra le 15 medaglie d’oro è stata proprio Marva Griffin Wilshire, venezuelana di nascita ma milanese d’adozione, per aver dato e continuare a dare innumerevoli contributi alla vita culturale della città, riuscendo a rendere Milano palcoscenico della creatività più sorprendente. Per la 21ₐ edizione del Salone Satellite sono stati selezionati promettenti designers che si dovranno confrontare con un tema alquanto articolato: “Africa / America Latina: Rising Design – Design Emergente”. I giovani protagonisti dovranno presentare progetti che enfatizzino il rapporto tra Heritage

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e contemporaneità con lavori capaci di coniugare nuove tecnologie e artigianato. La mostra illustrativa sarà curata, per l’America Latina, dai fratelli Campana, Humberto e Fernando, progettisti da tempo attivi nel recupero sociale degli emarginati, e, per l’Africa, dal designer franco-marocchino Hicham Lahlou, fondatore dell’Africa Design Award & Days, impegnato nella promozione delle nuove generazioni di creativi africani. Come sempre un prestigioso comitato di selezione, composto da personalità di rilievo internazionale nel mondo del design, della progettazione e della comunicazione – Maurizio Riva, CEO Riva1920; Roberto Minotti, CO-CEO Minotti; Gianluca Gessi, presidente Gessi; Riccardo Bello Dias, architetto; Stefan Scholten, designer; Stefano Giovannoni, designer; Porzia Bergamasco, giornalista; Suzanne Schwarz, caporedattore Spectrooms; Luciana Cuomo, redattore DDN; Patrizia Malfatti, responsabile comunicazione e ufficio stampa Salone del Mobile.Milano – e presieduto da Marva Griffin Wilshire, fondatore e curatore del SaloneSatellite


Marva Griffin Wilshire,

già premiata con il più prestigioso riconoscimento del Comune di Milano: l’Ambrogino d’Oro, con il quale si valorizzano le risorse umane e professionali della città.

S

aloneSatellite, born to promote and to create opportunities for designers under 35 and from the begging it continues with successful results. The event is 20 years old and it was promoted by Mar va Grif fin Wilshire, who got the prestigious award ‘Ambrogino d’Oro’ by the Municipalit y of Milan, to give value to the human and professional resources of the cit y. Among 37 awards delivered by the mayor of Milan, Giusep pe Sala, Mar va Grif fin Wilshire, born in Venezuela and adopted by the cit y of Milan, she gave and continues giving many contributions to the cultural life of the cit y, so that Milan becomes a stage of the most surprising creativit y. For the 21st edition of Salone Satellite promising designers were selected to face a comprehensive topic: “Africa / Latin America: Rising Design – Emergent Design”. The young protagonists will present projects that emphasise the relationship between Heritage and contemporaneit y with works able to combine new

technologies and handicraf t. The illustrative exhibition will be held for Latin America by the Campana’s brothers, Humberto and Fernando, designers active in the social recover y of the outcasts, and, for Africa, by the French-Moroccan designer, Hicham Lahlou, founder of Africa Design Award and Days, involved in the promotion of new generations of creative Africans. As always a prestigious selection committee of selection, made by personalities famous at international level in the world of design and communication – Maurizio Riva, CEO Riva1920; Roberto Minotti, CO - CEO Minotti; Gianluca Gessi, president Gessi; Riccardo Bello Dias, architect; Stefan Scholten, designer; Stefano Giovannoni, designer; Porzia Bergamasco, journalist; Suzanne Schwarz, editor Spectrooms; Luciana Cuomo, editor DDN; Patrizia Malfatti, responsible communication and press of fice Salone del Mobile Milan and the president Mar va Grif fin Wilshire, founder and curator of SaloneSatellite.

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EVENTI

Porada

International Design Award

di Stefania De Giorgi foto Archivio Porada

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’azienda comasca Porada Arredi può essere definita come sinonimo di sperimentazione e ricerca, in quanto promuove ogni anno un contest, offrendo opportunità professionali a giovani designer e a progettisti italiani e stranieri che hanno voglia di mettersi in gioco. Anche per il 2017, in collaborazione con POLI.design, Politecnico di Milano e con il patrocinio di ADI, Associazione per il Disegno Industriale, ha istituito il concorso internazionale di idee “International Design Award 2017”. Quest’anno i creativi si sono dovuti confrontare proponendo progetti innovativi e originali su diverse tipologie di tavolini: da salotto e di servizio senza perdere di vista la coerenza formale e la riconoscibile espressione del marchio interprete del design italiano Porada. Come sempre, il concorso ha conseguito un considerevole successo con 209 progetti presentati, tutti di altissima qualità. Sono state numerose le adesioni sia per la categoria studenti (108), sia per quella professionisti (101), con candidati provenienti da diversi Paesi del mondo. La proclamazione dei vincitori si è svolta il 4 dicembre 2017 nella magnifica cornice di “Villa del Grumello” a Como. I fattori che hanno influito sulla selezione dei prodotti vincenti sono stati la ricerca formale e tecnolo-

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gica, il grado di originalità e la sperimentazione di finiture superficiali e le interpretazioni morfologiche di un materiale sempre attuale come il legno massello, emblema dell’azienda. Del primo prodotto classificato, ideato da Luca Giacomelli e Lorenzo Rossotti, per la categoria professionisti, è stato apprezzato l’aspetto ludico coniugato alla cura nel dettaglio e la versatilità in quanto capaci di modificare la configurazione dello spazio abitativo con un unico elemento. Per la categoria studenti è stato premiato il coffee table delle studentesse Nicole Maccari e Serena Chillè del Politecnico di Milano, stimato per l’originalità della multifunzione. La giuria era composta da figure rilevanti del settore come Bruno Allievi (Amministratore delegato Porada), Tiziano Allievi (Socio Porada), Roberto de Paolis (POLI.design), Manuela Garbin (Designer), Zheng Lingjian (CEO & Chief designer of Taizhou Pinzhen design Co., Ltd), Mao Mingjing (CEO & Chief designer of Shanghai Maudea interior design engineering Ltd), Francesca Taroni (Direttore di Living), Gerhard Amann (Publisher di H.O.M.E), Tina Mahony (Director of Go Modern, London) e Ghada Al Sayed (Design Principal & Partner of Horizon Interiors, Manama, Bahrain).


Nella pagina precedente e sopra la giuria; sotto, a sinistra, primo premio professionisti Luca Giacomelli e Lorenzo Rossotti, a destra, primo premio studenti Nicole Maccari e Serena Chillè

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orada Arredi, based in Cabiate, is focused on experimentation and research and promotes a contest every year, offering professional opportunities to young Italian and foreign designers who are ready to face a challenge. Also in 2017 in collaboration with POLI. design, Politecnico di Milano and under the patronage of ADI (Association for the Industrial Design) set up the international contest “International Design Award 2017”. This year the creative participants have to compete proposing innovative and original projects on different small tables: living room tables or service tables without losing the formal coherence and the recognizable expression of the brand, interpreter of the Italian design Porada. As always, the contest was successful with 209 projects taking part in it, all of them of very high quality. Many participants in the students category (108) as well as in the professional category (101) coming from all over the world. The proclamation of the winners was held in December 4, 2017 in the beautiful setting of Villa del Grumello in Como. The elements which influenced the selection of the winners were the formal and technological research, the degree of originality and ex-

In the previous page and above the jury; below, from the left, the first place in the professional category Luca Giacomelli and Lorenzo Rossotti, on the right the first place in the students category Nicole Maccari e Serena Chillè

perimentation of superficial finishes and the morphological interpretations of a material, the hardwood, that always represented the symbol of the company. The first place in the professional category went to Luca Giacomelli and Lorenzo Rossotti, it was appreciated the playful aspect combined with the attention to the detail and the versatility, able to modify the configuration of the inhabitable space with an only element. In the students category the award went to the coffee table of the students Nicole Maccari and Serena Chillè of Politecnico di Milano, appreciated for the originality of the multifunction. The panel was made by important members for this sector: Bruno Allievi (Managing director Porada), Tiziano Allievi (Member Porada), Roberto de Paolis (POLI.design), Manuela Garbin (Designer), Zheng Lingjian (CEO and Chief designer of Taizhou Pinzhen design Co., Ltd), Mao Mingjing (CEO and Chief designer of Shanghai Maudea interior design engineering Ltd), Francesca Taroni (Director of Living), Gerhard Amann (Publisher of H.O.M.E), Tina Mahony (Director of Go Modern, London) and Ghada Al Sayed (Design Principal and Partner of Horizon Interiors, Manama, Bahrain).

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NEWS

VIVA arriva in Israele di Stefania De Giorgi foto Archivio Viva

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a ricerca del made in Italy continua febbrilmente. La giovane azienda di porte “Viva” arriva in Israele. I valori del brand brianzolo, guidato da Filippo Santambrogio, sono fondati su parametri di ricerca basata sull’altissima maestria dell’artigianato nella produzione “su misura”. La realizzazione di porte nello showroom di Barzanò ha messo in evidenza le peculiarità dell’azienda e ha enfatizzato la collaborazione degli artigiani della Brianza. Lo stile e la riconoscibilità dell’azienda, che rappresenta l’eleganza e la raffinatezza nel settore delle porte, emerge sia nella collezione contemporanea che in quelle minimaliste e di design. L’attenzione alla qualità, all’innovazione tecnologica e alla creatività dell’azienda hanno molti estimatori italiani ed internazionali. La porta rimane sempre una componente fondamentale dell’arredamento, perciò l’azienda prosegue nella ricerca delle finiture esclusive, in maniera tale da rimarcare l’originalità e dare espressione ai creativi contrasti che riservano ardite sorprese in ogni collezione. I prodotti esposti nei duecento metri quadri nel cuore di Tel Aviv illustrano la filosofia del brand. Valorizzazione della qualità, capacità progettuale che garantiscono personalizzazione e assistenza tecnica. L’apertura dello showroom a Tel Aviv è solo l’inizio, l’obiettivo di Santambrogio è quello di lanciare altri flagship store nel mondo.

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he search for products made in Italy is still continuing feverishly. The young company, Viva, the door specialists, has disembarked in Israel. The identity of the brand, under the guidance of Filippo Santambrogio, is founded on research and masterful craftsmanship allowing for tailor-made creations. Production of doors displayed in the company's showroom situated in Barzanò highlights the peculiarity of the company and emphasises the collaboration of artisans in Brianza. The style and character of the company representing elegance and refinement in door making is apparent both in their contemporary collections as well as minimalist and designer doors. Attention to quality, technological innovation and high creativity have attracted massive Italian and foreign interest in the company. Doors have always been fundamental furnishing components hence the company is always researching exclusive finishing that emphasises the originality and express creative contrast hiding intrepid surprises in every collection. The products displayed on 200 square metres of floor space in the heart of Tel Aviv illustrate the company philosophy highlighting quality, design capacity that enables personalisation and offer technical assistance. The opening of the showroom in Tel Aviv is only the beginning, Santambrogio aims to open many other showrooms around the world.


Milano

inside

Frida Kahlo al MUDEC foto Nick Zonna

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Frida Kahlo at MUDEC

ino al 3 giugno 2018 il MUDEC-Museo delle Culture di Milano celebra Frida Kahlo (1907– 1954) con una grande e nuova retrospettiva. Un’occasione per vedere finalmente in un’unica sede espositiva dopo 15 anni tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo.

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UDEC - the museum of cultures in Milan will be celebrating Frida Kahlo (1907 – 1954) with a major, new retrospective exhibition until 3rd June 2018. Finally, it will be possible to see all of Kahlo's works that will travel from the Museo Dolores Olmeda in Mexico City and Jacques and Natasha Gelman Collection, the artist's two most important and comprehensive collection of works, to Milan to be gathered under one roof for the first time in 15 years.

San Valentino di solidarietà foto Nick Zonna

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St Valentine's charity dinner

ella sera di San Valentino, si è svolta la cena di gala benefica organizzata dalla madrina dei City Angels, Daniela Javarone. Ospite d’eccezione l’attore Daniel McVicar, noto al pubblico televisivo per aver interpretato l’indimenticabile stilista di “Beautiful” Clarke Garrison, marito di Sally Spectra. L’intero ricavato della serata è stato devoluto ai City Angels, per i progetti della sede di Milano.

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n the evening of St Valentine's, a gala charity dinner was organised by Daniela Javarone, the principal supporter of City Angels. Actor Daniel McVicar, well-known for his role as Clarke Garrison, Sally Spectra's husband in the celebrated TV series, Beautiful, attended as guest of honour. The entire proceeds of the evening went to City Angels to finance solidarity projects in Milan.

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KARISMA È IL MEGLIO DELLA CAFFETTERIA PARTENDO DA CAFFÈ IN GRANI Abituatevi ad offrire un goloso menù di bevande calde, ognuna sempre perfetta e cremosa, dal caffè espresso a quello americano, fino al cappuccino e al latte macchiato, giusto per citarne alcune. La qualità degli ingredienti (caffè in grani e latte fresco), dosati e miscelati da una tecnologia esperta e ispirata da una magistrale conoscenza del caffè, assicurano un risultato sorprendente, tazza dopo tazza.

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mountain

Valtellina e Grigioni

Il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia


di Gian Enrico Ghilotti foto Valposchiavo Turismo (ph. Moiola)

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el gennaio scorso, al World Economic Forum di Davos, il mondo internazionale della finanza si è interrogato sul tema dell’intelligenza artificiale. A Cavaglia, in Valposchiavo, sempre in Svizzera, stesso Cantone, ma a qualche chilometro di distanza e due passi alpini più a sud, c’è un gigante bonario di nome Grummo che porta i bambini alla scoperta di un fenomeno naturale magico, dove i ghiacciai millenari si sono divertiti a scavare dei grandi buchi nella roccia che li ha sorretti per miliardi di anni. Nell’era glaciale, qui, nel bel mezzo delle Alpi Retiche, c’era un imponente ghiacciaio, al di sotto del quale l’acqua di disgelo ha spinto, vorticando, massi e sabbia, levigando così la roccia, fino a creare queste curiose cavità. Quei giganteschi buchi si chiamano “Marmitte glaciali” e la casa di Grummo è il Giardino dei Ghiacciai, proprio su nella conca di Cavaglia, affacciata dai suoi 1693 m sulla Valposchiavo, nella grande culla glaciale del Piz Palü. Certo, Grummo è un’invenzione artificiale, essendo un fumetto, ma l’intelligenza che l’ha risvegliato è tutt’altro che artificiale. Per capirlo bisogna fare un passo indietro. Era il 1859 e il primo a parlare e scrivere di queste cavità rotonde scavate nella roccia fu Georg Leonhardi, pastore riformato di Brusio, piccolo paese del sud della vallata. Abituato a scrutare le anime, era un acuto osservatore e quel fenomeno naturale, dono di Dio e della natura, non gli sfuggì. Dopo di lui, geologi di fama e esperti ne parlarono per anni, ma solo nei primi anni ’90 del secolo scorso, un gruppo di “idealisti” (così, con modesto orgoglio, si definiscono sul sito del Giardino dei Ghiacciai), riuscì a “evangelizzare” i propri convalligiani sulla preziosità di quel patrimonio naturale, lasciato lì da diecimila anni, come eredità glaciale e, per far le cose ben fatte, fondarono un’associazione. Era il 1998 e oggi “l’intelligenza molto poco artificiale” di quel gruppetto di idealisti che vollero fortemente la creazione di questo parco naturale, che ci fa fare una piroletta all’indietro nella storia delle Alpi, può mettere ben venti candeline sulla torta. Tanti sono gli anni che il Giardino dei Ghiacciai - e il sogno non poteva che chiamarsi così - può festeggiare quest’anno. Assolutamente nulla in confronto alla vita e al lavoro millenario dei ghiacci, ma tanto per quei primi soci fondatori. Oggi di “idealisti” che “hanno visto e hanno creduto”, l’associazione Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia, ne conta ben 2500. Una bella soddisfazione ma, come “naturalmente” è d’uso da queste parti, nulla nasce per caso. Così, sempre per far di conto, dovete sapere che quello che vedrete su al Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia è frutto di chissà quante giornate di lavoro di questi valligiani molto svizzeri, ma anche linguisticamente italiani, che sono venuti fin quassù a passare il loro tempo libero, scavando e liberando dai detriti e dalla terra le grandi marmitte glaciali. Idealisti sì, ma modesti e laboriosi ancora di più. E così oggi Grummo può finalmente starsene su bonario e giocoso tra i ghiacciai del Bernina-Palü, ad aspettare i bambini. Non è certo lì per intimorirli, ma per accompagnarli per mano a conoscere il lavoro del suo mondo, fatto di ghiacci, fiori ed erbe che profumano di libertà e aria pura. Anzi, vuole che scoprano il suo segreto e, diventando grandi, amino e rispettino la natura. Proprio per questo li fa giocare e, per farlo, dà a tutti loro un bel librettino a fumetti, così potranno scoprire le sue grandi marmitte glaciali e, ad ogni tappa di questo magico percorso di scoperta del lavoro della natura, regala loro una parola nuova. Poi, alla fine, quando avranno scoperto il suo segreto, come premio per aver giocato con lui, fa a tutti un bel regalo. Una sorpresa, ovviamente, se no che gioco sarebbe? Loro sono stati pazienti con lui, leggendo la sua storia e lui vuole essere riconoscente. Tanto più che a casa sua, tra i ghiacci, la pazienza è di casa e conta ormai milioni di anni. Parlare di pazienza ai bambini non è impresa semplice. Crescendo, come è naturale, hanno fretta di vivere. Proprio per questo non ci può essere migliore insegnante di un gigante, bonario e paziente. Se Grummo è una felice intuizione educativa sbocciata nella mente e fruttificata nel lavoro dei volontari dell’associazione del Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia, la loro filosofia è tanto semplice quanto disarmante. Lucida e chiarissima, come il riflesso della luce sul ghiaccio. “Con Grummo facciamo giocare i bambini e li portiamo a conoscere il nostro giardino glaciale, così quando crescono si ricorderanno di questo posto tra le montagne della Valposchiavo, magari ci torneranno

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con la morosa o con il fidanzato e forse con i loro bambini, quando avranno messo su famiglia e poi, con il passare degli anni, da nonni, porteranno i loro nipoti e così la storia e la bellezza di questi posti diventerà di loro proprietà, perché quello che hai nella mente non te lo porta più via nessuno”. Chi mi snocciola questa meravigliosa idea di futuro sostenibile si chiama Romeo. Un omino svizzero tutta energia, dallo sguardo gigantescamente pieno di voglia di fare. Volontariamente fa il presidente dell’associazione Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia. Innamorato, manco a dirlo per coerenza con il nome che porta, di questi luoghi e della sua vallata. La sua Giulietta si chiama Valposchiavo e, proprio su a Cavaglia, ha come si conviene il suo bel terrazzo, dal quale si affaccia per essere amata. Un fantastico e ampio terrazzo glaciale, verde e fiorito d’estate. Da qui scioglie la sua treccia verso valle per far innamorare famiglie, bambini, viaggiatori e turisti di ogni nazione. La sua non è una treccia bionda, ma rossa, da favola per l’appunto, e si chiama Trenino Rosso del Bernina. La pettina tra boschi di abeti e pini, verdi d’estate, dorati in autunno e bianchi di neve in inverno. Già, perché per arrivare a Cavaglia a visitare il suo Giardino glaciale potete farlo direttamente in treno. Dalla stazioncina di questa piccola località dell’alta Valposchiavo, il cui nome riporta ai tempi in cui da qui passavano i carovanieri con i loro cavalli che portavano il vino verso il nord Europa, vi bastano dieci minuti a piedi e potrete finalmente affacciarvi con il naso all’ingiù, protetti da sicuri parapetti, a guadare quelle grandi marmitte scavate dal ghiacciaio nella roccia. Come vedete gli ingredienti per innamorarsi ci sono tutti e in questi luoghi, come nelle favole, gli anni non contano. Si possono invece contare i 40.000 visitatori che l’anno scorso (il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia è aperto al pubblico da maggio a ottobre) sono saliti su questo terrazzo glaciale al cospetto dei quattromila del Piz Bernina. A loro, per precisione elvetica, andrebbe anche sommato il milione di passeggeri che il Trenino Rosso del Bernina trasporta ogni anno, tra boschi e ghiacci, da Tirano a St. Moritz e viceversa. Non tutti forse scendono a Cavaglia, ma c’è da giurarci che con il naso incollato ai panoramici finestrini del Bernina Express, con lo smartphone in mano, tra una fotografia e l’altra, un proposito di tornarci e fermarsi in quel Giardino dei Ghiacciai l’hanno sicuramente fatto. Romeo e gli altri dell’associazione non sono gelosi, tanto che l’ingresso al Giardino dei Ghiacciai è libero. “Solo per le visite guidate chiediamo 10 franchi a persona e 5 per i bambini e gli scolari”, mi dice Romeo, quasi scusandosi. La visita dura all’incirca due ore e sono denari ben spesi, oltretutto all’aperto e all’aria buona. Unica distrazione il fischio del Trenino che porta un altro carico di idealisti. “Sai – mi dice Romeo - il nome Grummo, che abbiamo dato al nostro gigante, lo si pronuncia uguale in tutte le lingue ed è facile da ricordare, sia per i bambini che per i grandi”. Nel dirlo muove il labbro superiore, dando una strizzatina ai suoi baffetti. Ma Romeo e il suo gruppo di idealisti questo ventesimo anniversario lo vogliono festeggiare e quindi hanno messo “in pentola”, o meglio “in marmitta”, a bollire, una novità e una magia. La novità sarà un bel libro sul Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia, completo di fotografie e di tante notizie e curiosità sia storiche che naturalistiche su questi luoghi glaciali. Mentre per la magia la cottura sarà un poco più lunga e bisognerà aspettare l’estate 2019. Allora sarà pronto per i visitatori del Giardino dei Ghiacciai un incredibile percorso tra le gole granitiche del torrente Cavagliasc, proprio dentro al cuore del percorso che l’acqua del ghiacciaio fa da diecimila anni per scendere a valle. Va però detta una cosa. Diversamente dall’opera scespiriana, quella di Romeo e della sua Giulietta Valposchiavo, e dei tanti volontari dell’associazione Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia, non è una storia che finisce male. Non fa piangere nessuno, ma al contrario le lacrime ce le ha messe il ghiacciaio, scavando le sue magiche marmitte. Ora si sono asciugate e hanno svelato la bellezza di questo giardino che i ghiacciai ci hanno lasciato. Non ci credete? Prendete il Trenino Rosso del Bernina, scendete a Cavaglia e lo scoprirete di persona. Per un selfie Grummo aspetta anche voi e intanto, mentre attende che l’inverno finisca, pensa ai bambini che dovrà accompagnare nel suo Giardino. Lui sa che loro sono il futuro. Chissà se ne hanno parlato a Davos?


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In questa pagina, Cavaglia - Giardino dei Ghiacciai; nella pagina successiva, Cavaglia, vista sulla Valposchiavo On this page, Cavaglia -Gardens of the Glaciers; in the next page, Cavaglia, view on Valposchiavo

INFO Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia www.ghiacciai.info giardino@ghiacciai.info Tel. +41 793332648 Bernina Glaciers www.bernina-glaciers.ch Valposchiavo Turismo www.valposchiavo.ch Ferrovia Retica/Rhätische Bahn www.rhb.ch

The Garden of the Glaciers of Cavaglia

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avaglia, in Valposchiavo, is located at the base of the Bernina and over there is a good-natured giant named Grummo that let the children discover a magic natural phenomenon, where the millenary glaciers enjoyed digging great holes in the rock that supported them for thousands years. In the glacial era here, in the heart of the Retic Alps, there was an imposing glacier, under it the water pushed rocks and sand, smoothing the rock until it created these curious chambers. Those gigantic holes are called “Glacial stockpots” and the house of Grummo is the Garden of the Glaciers, exactly in the basin of Cavaglia, in the great glacial cradle of Piz Palü. The first one who spoke and wrote about these round chambers dug in the rock was Georg Leonhardi, reformed shepherd of Brusio, a little village in the south of the valley. He was used to analyze the souls so he also analyzed that natural phenomenon, a gift of God and of nature in 1859, after him also famous geologists and experts talked about it for years, but only in the beginning of the 90s of the last century, the cleaning of these big chambers started, after ten thousands years, such as a glacial inheritance. A love act carried out by the people of Valposchiavo, which

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led in 1998 to the foundation of the Associazione Giardino dei Ghiacciai Cavaglia. So in 2018 this natural park, which let us go back to history of the Alps, can have twenty candles on the cake. To reach the Garden of the Glaciers of Cavaglia is extremely easy. You can reach them by car, from Poschiavo and - even better - by train. You just need to go to Tirano or St. Moritz, take the famous Trenino Rosso of Bernina and get off in the small station of Cavaglia, from there, only 10 minutes along an easy path and you can get to the Garden of the Glaciers. Beside Grummo, on this fantastic and magic glacial terrace, 1693 meters above the Valposchiavo, there are 32 “stockpots of the giants” hidden in the vegetation with all around a carpet of a wonderful alpine flora. So you can finally look down, protected by safe railings, towards those big holes dug by the glacier in the rock. The opening period goes from May until October, the entrance is free and Grummo let you children play, giving them a beautiful comics booklet, so they can get to know the secret. Then, you can also take a selfie with Grummo. Can’t you believe? Take the Trenino Rosso of Bernina, get off in Cavaglia and check in person.


Der Gletschergarten von Cavaglia

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n Cavaglia, im Puschlav, empfängt der gutmütige Riese Grummo die Kinder, die das magische Naturphänomen der einzigartigen Gletschermühlen entdecken wollen. Dort, im Becken von Cavaglia am Fusse des Bernina-Massivs, haben die „ewigen“ Gletscher im Felsen, welcher sie durch die Milliarden Jahre hindurch getragen hat, grosse Löcher gegraben. Während der Eiszeit erstreckte sich hier, mitten in den Rhätischen Alpen, ein stattlicher Gletscher. Das darunter fliessende Schmelzwasser hat Kieselsteine, Geröll und Sand mitgeschleppt, was dessen Scheuerkraft erhöht hat. Das dadurch strudelnde Wasser hat den Felsen geschliffen und so diese seltsamen Aushöhlungen gestaltet. Diese riesigen Löcher, im Volksmund „Gletschermühlen“ genannt, bilden den Naturpark, wo Grummo zuhause ist, nämlich genau in der Mulde von Cavaglia, die zur ausgedehnten Wiege des Piz Palü gehört. Pastor Georg Leonhardi hat als Erster von diesen runden Hohlräumen im Felsen berichtet und auch darüber geschrieben. Als Seelsorger der reformierten Kirche von Brusio, im südlichen Puschlav, war er ein scharfer Beobachter nicht nur der Menschen, sondern aller von Gott gegebenen Naturphänomenen. Dasjenige von Cavaglia war ihm deshalb nicht entgangen, wie er im Jahr 1859 dargelegt hat. Nach ihm äusserten sich anerkannte Geologen und andere Fachleute immer wieder darüber. Dadurch erwachte und wuchs bei vielen Talbewohnern allmählich das Interesse für diese grossen Hohlräume, welche die Eiswirklichkeit seit Zehntausenden von Jahren hinterlassen hatte. Trotzdem begannen erst in den neunziger Jahren des letzten Jahrhunderts die ersten Arbeiten zu deren Freilegung und Säuberung. Sie wurden durch einsatzfreudige Talbewohner auf frei-

williger Basis unternommen. Dies führte 1998 zur Gründung des Vereins „Gletschergarten von Cavaglia“. Die Ausgestaltung dieses Naturparks ist seither Jahr um Jahr mit grosser Hingabe weitergeführt worden. In diesem Jahr 2018 gewissermassen volljährig geworden, ermöglicht er Alt und Jung, einen sympathischen Rückwärtsblick auf die Geschichte der Alpen zu werfen. Um zum Gletschergarten zu kommen, kann man verschiedene Wege einschlagen. Mit dem Auto oder – noch besser – mit dem Trenino Rosso del Bernina gelangt man von Süden (Tirano – Poschiavo) wie von Norden (Engadin – AlpGrüm) nach Cavaglia. Von der RhB-Bahnstation (1693 m.ü.M.) aus, erreicht man, in rund zehn Minuten zu Fuss, mühelos die Gletscherschwelle Moti da Cavaiola, wo sich dieses Kleinod der Natur darbietet. Auf dieser zauberhaft eindrücklichen Eiszeitterrasse erwarten dich mehr als dreissig „Töpfe der Riesen“. Sie sind allerdings, wie spielerisch, im Vegetationsteppich aus wunderbarer Alpenflora verborgen. Doch der freundliche Riese Grummo ist auch dort und hilft dir gerne, einen nach dem andern zu entdecken. Du kannst dann auch, vom Geländer gesicherten Rand aus, in die Riesenlöcher hinunterblicken und den durch den Gletscher vollendeten Steinschliff bestaunen. Der Gletschergarten ist von Mai bis Oktober geöffnet. Der Eintritt ist kostenlos. Grummo schenkt den Kindern zudem ein Bilderbüchlein. Es enthält ein Suchquiz, mit dem sie in unterhaltsamer Weise dem Geheimnis von Grummos Zauberkräutern auf die Spur kommen können. Nicht zuletzt kannst du dir sogar ein Selfie mit dem liebenswürdigen Riesen machen! Am besten, indem du mit dem Trenino Rosso del Bernina nach Cavaglia fährst, wo du am Bahnhof Grummo höchstpersönlich antreffen wirst!

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via Rodari 6, 22100 Como tel. 031 264042 www.ristorantesociale.it


swiss

Ticino

Passeggiare e scoprire le eccellenze del

San Virgilio Rovio

Mendrisiotto Walk and discover the excellences of Mendrisiotto


A sinistra, veduta di vigneti; a destra, il Monte Generoso; sotto, la vetta del Monte Generoso On the left, a view of vineyards; on the right, Monte Generoso; below, the summit of Monte Generoso

di Marili Fontana foto Archivio Mendrisiotto Turismo

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offerta escursionistica della regione più a sud della Svizzera, a pochi km dal centro di Como, è ampia e propone oltre 300 km di sentieri escursionistici, la cui manutenzione è eseguita regolarmente dall’ufficio del turismo regionale, a garanzia di percorsi ben segnalati e percorribili. Tra le particolarità si segnalano una serie di sentieri che conducono fino alle vette delle quattro montagne del Mendrisiotto e si chiamano: Generoso, San Giorgio, Sighignola e Bisbino. Raggiunte le vette, il panorama è davvero spettacolare, ovunque ed in ogni stagione lo sguardo può spaziare sui laghi, sulle colline, via via fino al profilo delle Alpi e anche oltre. Ma i punti panoramici che s’incontrano lungo tutto il tracciato dei sentieri che conducono in vetta, e non solo, sono molti e vale la pena di scoprirli, magari seguendo le indicazioni di una mappa escursionistica o di una app come quella di HIKE TICINO. Alcuni di questi punti panoramici si trovano salendo al San Giorgio, a Tremona e Serpiano, al

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Generoso, a Somazzo e Bellavista, al Sighignola a Rovio e Arogno, al Bisbino a Cabbio e Scudellate. Se poi, oltre a trascorrere bei momenti distensivi camminando nella natura, qualcuno volesse anche approfondire la conoscenza culturale della regione, è da considerare l’offerta dei diversi sentieri didattici presenti su questo territorio, i cui temi spaziano dal castagno, al vino e alla viticoltura, dalla geo-paleontologia, alla storia. Nel Mendrisiotto sono presenti molte cantine vitivinicole, alcuni produttori di formaggi locali e un gran numero di grotti, ma sulla via che conduce alle vette si possono anche organizzare delle tappe in luoghi particolarmente interessanti come il mulino di Bruzella o il museo etnografico della Valle di Muggio, le cave di Arzo o il museo dei fossili del monte San Giorgio. In questi e molti altri luoghi si possono raccogliere informazioni che permettono di conoscere meglio il territorio e scattare foto da mandare agli amici.


A sinistra, Parco Cemento; a destra, il sentiero dei vigneti; sotto, veduta del Monte Generoso On the left, Parco Cemento; on the right, Sentiero dei vigneti; below, a view of Monte Generoso

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he excursion offer of the southern region of Switzerland, just few kilometers away from the center of Como, is wide and offers over 300 km. of excursion paths, whose maintenance is carried out regularly by the office of the regional tourism, to grant good indicated and viable paths. Among the characteristics of this path net there is a serie of paths which lead to the peaks of the four mountains of Mendrisiotto: Generoso, San Giorgio, Sighignola and Bisbino. Once you reach the top the view is amazing, everywhere and in every season you can see the lakes, the hills, and the Alps and even beyond. But the view point you can see along the way which leads to the top are plenty and it is worth to discover them, maybe following the indications of an excursion map or an app, such as the one of HIKE TICINO. Some of these view points can be found climbing to San Giorgio, Tremona and Serpiano, climbing to Generoso, Somaz-

zo and Bellavista, climbing to Sighignola, Rovio and Arogno and climbing to Bisbino, Cabbio and Scudellate. Besides spending nice moments walking in the nature, you can also deepen the cultural knowledge of the region thanks to the offer of different didactic paths intros territory, going from the Chestnut trees to the wine and the grapes, from the geopaleontology to the history. In Mendrisiotto there are also many wine cellars, some producers of local cheeses and a great number of grottos, but along the way that leads the top you can also decide to organize some interesting stops, such as the Mill of Bruzella or the ethnographic Museum of the Valley of Muggio, the Quarries of Arzo or the Fossil Museum of Monte San Giorgio. Here, apart from some photos to send to the friends, you will also be able to receive some important information to better understand what you see in this territory of a Region to discover!

Como

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FASHION & LUXURY ALYSONOLDOINI®- Rose Profond L’iconica Rosa Damascena è l’emblema dell’essenza Rose Profond.Un colore rosa profondo. Una sinfonia floreale di Rose sontuose ed un raro Iris blu. I fiori cipriati ed astratti, in un effluvio persistente al sentore di Muschio. Un sentore verde di Galbano. Le note avvolgenti svelano un’insolita sensualità.

The iconic Damask Rose is the emblem of Rose Profond scent. A deep rose colour. A floral concertos of sumptuous Roses, a rare blue Iris. A fresh cut scent of Galbanum. The powdery soft abstract flowers with a long lasting effluvium with the scent of Musk. The deeper notes unveile an unusual sensuality.

ALYSONOLDOINI®- Rose Profond EDP Donna 100 ml ℮ 3,3 fl.oz vaporizzatore naturale, 3x20 ml ℮ 3x0,67 fl.oz vaporizzatore naturale ricaricabile. Talcato Fiorito. Mandarino,Galbano Essenza, Fresia, Assoluto Di Rosa Turca, Biancospino, Assoluto Di Iris Blu, Pitosforo, Assoluto Di Fava Tonka, Legno Di Cedro Di Atlante, Mirabella De Lorraine, Muschio.

EDP pour Femme 100 ml ℮ 3,3 fl.oz natural vapo spray. 3 x 20 ml ℮ 3 x 0,67 fl.oz natural vapo spray rechargeable. Powdery Floral. Sicily Tangerine, Galbanum, Freesia, Turkish Rose, Hawthorn, Blue Iris, Pittosporum, Tonka Broad Bean, Atlas Cedar Wood, Mirabelle Plum, Musk.

ALYSONOLDOINI®- ALYSON Platinum 20 ml /100 ml La linea performante e moderna del formato 20 ml suggella un iconico oggetto. La trama liscia e l’effetto coccodrillo si dividono equamente lo spazio con texture a specchio. Il formato è ricaricabile e necessita solo di un “clic”, per cambiare la fiala. La linea istituzionale del formato 100 ml è interamente vestita dalla superficie a specchio. Solo i lati del flacone sono visibili per scoprire la fragranza. Il tasto erogatore è stato studiato per amplificare la percezione olfattiva della micro-nebulizzazione.

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Como

The modern and high-performing line of the 20 ml format seals an iconic object. The smooth filling and the croco effect equally occupy the space with a mirror texture. The format is rechargeable and it is a good travel friend, it needs just one “click”, like a lipstick, to change the vial. The institutional line in the 100 ml format is entirely covered by the mirror surface, just the sides of the bottle are visible to discover the fragrance. The dispenser button has been studied to amplify the olfactory perception of the micro-nebulization.

Via Pasquale Paoli 20, Como Via Montenapoleone 21, Milano alysonoldoiniparfums.com


FASHION & LUXURY BALMAIN L'inconfondibile tocco glamour firmato Balmain si traduce in capi classici rivisitati in maniera originale, come questa giacca dal taglio corto e il design iconico per uno stile moderno e sempre femminile.

The unique glamour by Balmain is expressed in classic dresses with an original touch, such as this short jacket characterized by an iconic design for a modern and female style.

Неповторимый гламурный стиль бренда Balmain проявляется в новом взгляде на классику, как, например, эта культовая дизайнерская короткая куртка, современная и всегда женственная.

FENDI Un'icona al passo con i tempi. La borsa Kan I di Fendi racchiude tradizione e modernità, con un design classico e di lusso che si spinge oltre i confini, grazie a rivisitazioni e stili insoliti e mai banali.

An icon up to date. The bag Kan I by Fendi is traditional and modern at the the same time, a classic and luxury design which goes beyond, thanks to reimagining and unusual styles, never mundane.

Культовый и одновременно актуальный аксессуар. Сумка Kan I от Fendi воплощает традицию и современность, когда классический эксклюзивный дизайн выходит за пределы нашей фантазии, благодаря необычному и всегда оригинальному стилю.

BALENCIAGA Ammirata in passerella, osannata dallo street-style, la decolleté Slash di Balenciaga è sinonimo di glamour. Da indossare per le occasione più speciali, ma anche con un look casual-cool.

Admired on the catwalk, celebrated by the street-style, the pumps Slash by Balenciaga is a symbol of glamour. To wear for special occasions, but also with a casual-cool look.

Decolleté Slash di Balenciaga –синоним гламура, которым любуются на подиуме и восхищаются любители streetstyle. Не только для особых случаев, но и для модной повседневности look casual-cool.

Via Milano 107, Como tessabit.com Como

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FASHION & LUXURY ZEGNA Leather Jacket Questo giubbino Z Zegna in finissima nappa è la reinterpretazione di lusso dei più comuni capi da fitness. Cappuccio all’interno del collo e fodera interna in jersey finissimo.

This Z Zegna leather jacket is the luxury reinterpretation of the most popular fitness jackets. Hidden hood inside the collar and fully lined in super fine jersey.

Куртка Z Zegna из тончайшей лайковой кожи – роскошная интерпретация самой распространенной одежды для фитнеса. Капюшон внутри воротника и внутренняя подкладка из тонкого джерси.

ISAIA Seersucker Jacket Costruita secondo i canoni classici della sartoria napoletana, questa giacca ISAIA è stata pensata per essere indossata in occasioni informali a bordo di uno yacht o semplicemente per consumare un aperitivo a bordo piscina.

Made according to the finest Neapolitan sartorial tradition, this ISAIA jacket has been created for informal outfits on board of a yacht or just drinking an happy hour at the side of a pool.

Пиджак ISAIA, скроенный согласно классическим правилам неаполитанских портных, предназначен для неформальных мероприятй на борту яхты или аперитива у бассейна.

TRAMAROSSA Bespoke Denim Kit per jeans sartoriale Su Misura fatto a mano Tramarossa, personalizza il denim con 12 differenti lavaggi, cuciture colorate, rivetti a scelta e con un fit perfetto e Su Misura.

Tailored Customized handmade jeans Tramarossa, personalize your denim with 12 different washings, coloured thread, galvanic of your choice and with a Made to Measure fit.

Джинсы от Tramarossa индивидуального пошива можно персонализировать 12-ю типами различных стирок, цветными строчками, а также заклепками по вашему выбору. Идеальная подгонка под фигуру.

Piazza Duomo 10/11/13, Como peterci.it 180

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FASHION & LUXURY MY TRUE LOVE My True Love è una collezione dedicata a tutti i pet lovers del mondo. Un Jack Russel, un Chihuahua, un Boxer, un Labrador, un French Bulldog, un Bassotto e un gatto, sono i protagonisti della collezione. I charm, in oro rosa, hanno una nuova tridimensionalità che ne definisce i tratti somatici, occhi smaltati e il nome della collezione, incisa sul retro.

My True Love is a collection dedicated to the pet lovers in the world. A Jack Russel, a Chihuahua, a Boxer, a Labrador, a French Bulldog, a Dachshund and a cat are the protagonists. The charms in pink gold have a new threedimensionality which defines their features, glazed eyes and the name of the collection engraved in the back.

My True Love посвящена любимым домашним животным. Джекрассел, чихуахуа, боксёр, лабрадор, французский бульдог, такса и кошка стали героями новой коллекции. Очаровательные питомцы из розового золота и глазами из эмали выполнены в особой объемной технике, которая особенно подчеркивает их симпатичные очертания. Название коллекции выгравировано на обратной стороне.

BE YOURSELF. OR NOT. DODO TAGS. Da oggi Dodo introduce Dodo Tags, una nuova collezione di charms e gioielli che parlano non più come un messaggio che evoca emozioni ma con parole scritte. Le Dodo Tags danno potere alla parola, diventando gli hastag personali di chi li indossa.

Today Dodo introduces DodoTags, a new Collection of charms and jewels that communicate not with an evocative and emotional whispered message but with written words. DodoTags make words powerful and become the personal hashtags of their wearers.

С сегодняшнего дня Dodo представляет Dodo Tags, очаровательную новую коллекцию драгоценностей, которые не просто вызывают эмоции, а отражают настроение посредством слова. Dodo Tags передают власть слову, которое становится персональным хештегом владельца украшения.

CHARMS, ANELLI, BRACCIALI, ORECCHINI. La famiglia di Dodo Tags comprende: charms, anelli, bracciali, orecchini. Tutti in oro rosa e dalla particolare superficie irregolare che regala luminosità e che si contrappone alla scritta incisa e poi smaltata dal design contemporaneo. La collezione è completata da due preziose versioni con incastonatura di diamanti neri e bianchi dal particolare effetto ombreggiatura.

DodoTags make words powerful and become the personal hashtags of their wearers. The DodoTags jewelry family includes charms, rings, bracelets, and earrings. Made of rose gold, the jewelry has an unusual irregular surface that adds luster and contrasts with the engraved enameled words with a contemporary design. The collection is completed by two luxurious versions with mounted black and white diamonds that create a unique ombré effect.

В коллекцию Dodo Tags входят брелки, кольца, браслеты, серьги. Все выполнено в розовом золоте с особой шероховатой поверхностью, которая придает особую яркость изделиям и контрастно выделяет выгравленную надпись с эмалью современного дизайна. Коллекция дополняется двумя драгоценными версиями с черными и белыми бриллиантами с особым эффектом затенения.

Via Matteotti 30, Cantu' gioielleriacappelletti.it Como

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FOCUS F

ocus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo.

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FoxTown verso nuovi traguardi FoxTown toward new horizons

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Interni, everything you wish, everywhere you are

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Focus

on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territor y in the world.

Panerai presenta i nuovi Luminor Due Panerai presents the new Luminor Due

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Riva 1920 "Casa Italia"

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Progetto San Francesco in ricordo del Dottor Vanotti Progetto San Francesco in memory of dr. Vanotti

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PANERAI PRESENTA I NUOVI LUMINOR DUE F O C U S

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PANERAI - LUMINOR DUE 3 DAYS AUTOMATIC ORO ROSSO - 38mm

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l Salone di Ginevra, dove l’alta orologeria incontra il futuro, Panerai ha presentato i nuovi Luminor Due nei formati 38mm, 42mm e 45mm, la più sottile e versatile tra le creazioni della Maison. Il design elegante e lineare, dalle linee pure ed essenziali, è il risultato di un raffinato lavoro di riprogettazione tecnica, che ha trasformato un’icona dell’orologeria sportiva in un nuovo classico, adatto a ogni polso e situazione, ma sempre immediatamente riconoscibile per la forte identità Panerai. Luminor Due 3 Days Automatic, con la cassa in acciaio inossidabile o in oro rosso, nelle misure di 42mm e - per la prima volta – soli 38mm di diametro, è ora realizzato in sei modelli, animati dal calibro di manifattura OP XXXIV a carica automatica con tre giorni di autonomia di marcia, lo standard di base dei movimenti della Maison. Dimensioni e caratteristiche rendono questi orologi estremamente versatili, anche grazie alla nuova gamma di colori dei quadranti e dei

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PANERAI - LUMINOR DUE 3 DAYS AUTOMATIC ACCIAIO - 42mm

cinturini. A questi modelli si aggiungono i nuovi Luminor Due 3 Days Automatic e Luminor Due 3 Days GMT Power Reserve Automatic, perfetta sintesi tra riferimenti storici e funzionalità contemporanea, con cassa di 45mm di diametro, un affascinante quadrante antracite e la tecnologia avanzata dei calibri automatici P.4001 e P.4002 da cui sono animati. I grandi indici luminescenti, il contatore dei secondi e per la prima volta in questa collezione - anche il datario, garantiscono la leggendaria chiarezza di lettura che è una caratteristica essenziale della marca fin dai primi esemplari creati negli anni Trenta del secolo scorso. In tutti i modelli, sulla carrure, il dispositivo a ponte con leva protegge la corona di carica da urti accidentali ed evoca la gloriosa storia degli orologi Panerai, che oggi rivive pienamente in questa nuova interpretazione contemporanea. Concessionaria del marchio è la Gioielleria Cappelletti di Cantù, via Matteotti 30.


PANERAI PRESENTS THE NEW LUMINOR DUE

PANERAI - LUMINOR DUE 3 DAYS AUTOMATIC ACCIAIO - 38mm

PANERAI - LUMINOR DUE 3 DAYS GMT POWER RESERVE AUTOMATIC ACCIAIO - 45mm

n Geneva, where the high watchmaking meets the future, Panerai presented the new Luminor Due in the formats 38mm, 42mm and 45mm, the thinnest and versatile between the creations of the Maison. The elegant and linear design, the pure and essential lines, are the result of a refined work of a technical redesign, which turned an icon of sports watchmaking into a new classic one, ideal for any wrist in any situation, but always immediately recognizable for the strong identity Panerai. Luminor Due 3 Days Automatic, case in stainless steel or in red gold, diameter of 42mm and - for the first time – only 38mm, available in six models, calibre of manufacture OP XXXIV automatic with three days of autonomy when used, basic standard of the movements of the Maison. Dimensions and characteristics make these watches extremely versatile, also thanks to the new colours of the clock face and of the

watchband. Besides these models, there are also the new Luminor Due 3 Days Automatic and Luminor Due 3 Days G.M.T. Power Reserve Automatic, perfect synthesis between historical references and contemporary functionality, case with a diameter of 45mm, an enchanting anthracite clock face and the advanced technology of the automatic calibres P.4001 and P.4002. The great luminescent indexes, the seconds and - for the first time in this collection - also the calendar guarantee the legendary clearness of reading that is an essential characteristic of the brand from the first models created in the thirties of the last century. In all the models, the bridge device with lever protects the crown from accidental hit and evokes the glorious history of the watches Panerai, which today is completely revived in this new contemporary interpretation. Dealer of the brand: Gioielleria Cappelletti di CantĂš, via Matteotti 30.

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FOXTOWN verso nuovi traguardi F O C U S

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on 3 chilometri di vetrine, FoxTown è l'outlet più rinomato della Svizzera e riconosciuto a livello internazionale fra i migliori 10 al mondo per qualità dei brand proposti: un vero e proprio paradiso del lusso e dell'eleganza. Ne parliamo con il Presidente Silvio Tarchini. Quali sono stati i risultati dell’ultimo anno? Il 2017 è stato, per noi, positivo. Il nostro ventiduesimo anno di attività è stato caratterizzato dal raggiungimento di importanti traguardi, come il consolidamento della clientela asiatica che ha rappresentato quasi il 14% del fatturato. FoxTown, negli anni, è diventato un punto di riferimento per i turisti: nel 2017 hanno rappresentato oltre il 73% della cifra d’affari. L’aumento del fatturato e dello scontrino medio sono una diretta conseguenza di questo successo, oltreché della crescente fidelizzazione dei clienti provenienti dal Ticino, dagli altri Cantoni svizzeri e dalla vicina Italia. Quale nuovo volto accoglie i visitatori dopo il restyling della facciata e della Piazza Eventi? A ventidue anni si è ancora molto giovani, ma è bene pensare al proprio aspetto e apportare qualche miglioria per apparire al meglio: è sintomo di buona salute! Abbiamo deciso, quindi, di rinnovare completamente la nostra facciata: gli elementi più visibili sono le vele e la Piazza Eventi. Quest’ultima, in particolare, ci aiuterà a far vivere anche la parte esterna del nostro Centro, soprattutto nella bella stagione, consolidandola ancora di più quale luogo di aggregazione. Raggiungere FoxTown è ora più semplice con ogni mezzo. Com’è cambiata la viabilità attorno al Centro? L'apertura del nuovo svincolo autostradale, benché ancora da completare,

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sta migliorando la viabilità e la confluenza delle vetture dirette al nostro Mall. Ora il traffico risulta essere molto più fluido e con il completamento degli interventi di arredo urbano e la creazione di aree verdi, la visita a FoxTown sarà ancora più piacevole. Ancora più semplice arrivare in treno. In che modo? Con l’entrata in servizio della nuova linea ferroviaria S50 Stabio/Varese, e del prolungamento della linea S40 che unisce Como e Varese via Mendrisio, con collegamenti ogni 30 minuti, raggiungere FoxTown è ancora più semplice, grazie alla stazione ferroviaria di Mendrisio S. Martino. Inoltre, a partire da giugno 2018, la linea S40 verrà ulteriormente prolungata fino a Malpensa Aeroporto e sarà quindi ancora più facile per i turisti raggiungere velocemente il nostro Mall. Il prossimo passo sarà quello di ampliare la superficie di vendita con 50 nuovi punti vendita, un autosilo con 600 posti auto e una passerella che permetterà di collegare direttamente la stazione ferroviaria (Mendrisio S. Martino) a FoxTown. Una delle nuove iniziative prevede di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Come funziona? Dal 1 aprile 2018 prenderà il via ‘Green Pass’, un’iniziativa che coniuga semplicità nei trasporti, agevolazioni e sostenibilità ambientale. Basterà presentare presso il nostro InfoPoint il biglietto del treno (destinazione Mendrisio S. Martino) o la ricevuta di uno dei bus dedicati (da Milano, grazie alla collaborazione con Zani Viaggi), per ricevere un ulteriore 10% di sconto sui prezzi outlet in gran parte degli stores presenti a FoxTown. Vogliamo, quindi, incentivare i nostri clienti, ad essere più "green" attraverso dei vantaggi tangibili sul loro shopping.


FOXTOWN towards new horizons

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ith three kilometres of shop windows, a paradise of luxury and elegance, FoxTown is the most renowned factory outlet centre in Switzerland and internationally noted as one of the 10 best for the quality of brands on offer. We talked to Silvio Tarchini, the chairman of the centre. What results were achieved last year? For us 2017 was a positive year; during this 22nd year of business a number of targets were achieved such as the consolidation of Asian clients who contribute almost 14% to our annual revenues. FoxTown over the years has become a point of reference for tourists, in 2017 they were responsible for over 73% of our revenues. The increase in general spending and accordingly our turnover is the direct consequence of this success as well as the increasing loyalty of our clients coming from Ticino, other Swiss cantons and nearby Italy. What sort of impact has the recent restyling of the faรงade and Piazza Eventi made on visitors? At 22 you are still young but it's best to take care of your appearance, make a few improvements to look your best, it is a symptom of good health! We decided, therefore, to completely renovate the faรงade, the most noticeable aspects are the 'sails' and Piazza Eventi. The latter, in particular, will help bring to life also the external part of the centre, especially during the warm season, further consolidating FoxTown also as a place for entertainment of all sorts. Getting to FoxTown by car or public transport has become easier, how has traffic around the centre changed?

The opening of the new exit from the motorway, still to be completed, is improving, easing access to the mall. Now the traffic is more fluid and with the completion of road works in progress and creation of green areas, visiting FoxTown will be even more pleasant. Arriving at FoxTown by train has become easier, can you explain how? A new train service, S50 Stabio/Varese, has begun and the extension of railway line S40 connecting Como and Varese via Mendrisio every 30 minutes, has rendered access to FoxTown easier via the nearby stop, Mendrisio S. Martino. What's more, starting June 2018 the S40 line will be further extended to Malpensa Airport making it even easier to come to our mall. The next step will be the expansion of the mall with the addition of 50 new stores, a multi-storey car park for 600 vehicles and a walkway directly connecting the railway station, Mendrisio S. Martino, with FoxTown. One of the initiatives in course involves the encouragement of public transport use, how is that going to be realised? From 1st April 2018 an initiative called, "Green Pass", will get underway which will combine easing traffic, discounts and environmental sustainability. It will be enough to the train ticket (destination Mendrisio S.Martino) at our info point or a special bus ticket (from Milan to the centre, via collaboration with Zani Viaggi), to receive further 10% discount from most of the stores in FoxTown. In other words, we want to encourage our clients to be more green through tangible advantages on their shopping spending.

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RIVA 1920 "CASA ITALIA" F O C U S

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n occasione delle olimpiadi invernali 2018, il Yong Pyong Golf Club di Pyeongchang ha ospitato Casa Italia. Nell’allestimento e nella progettazione, ancora una volta, ha trionfato il made in Italy. Uno chalet, le cui grandi vetrate creano una continuità con il suggestivo paesaggio montano circostante, ha rappresentato il punto di riferimento di tutta la delegazione italiana, atleti, operatori, giornalisti e collaboratori che hanno partecipato all’esperienza olimpica. Casa Italia, con il progetto ideato da Luca Galliano e il valido concept denominato “Prospectum” di Beatrice Bertini, ha raccolto in sé tutta l’esperienza dell’eccellenza italiana nell’arte, nel design e nella creatività. Tra i partner che hanno contribuito alla realizzazione di un ambiente contemporaneo e unico, l’azienda Riva

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1920 ha cooperato con la contraddistinta passione per la bellezza e per le soluzioni innovative e qualitative, rendendo la produzione di arredi italiana famosa in tutto il mondo. Protagonisti degli spazi i numerosi pezzi in cedro massello profumato: gli sgabelli scultorei disegnati da diversi designer come Alessandro Mendini, Mario Bellini, Mario Botta, Vito Nesta, Gianni Veneziano e Luciana Di Virgilio, Michele de Lucchi e le panche iconiche come Molletta di Baldessari e Baldessari e Curve Bench disegnata da Brodie Neil. I pezzi, realizzati con un’altissima maestria artigianale e cura nei dettagli, si contraddistinguono per l’armonia delle forme e hanno accompagnato i fruitori in un percorso sensoriale completo, coinvolgendo, con il loro profumo, il tatto e l’olfatto.


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uring the Winter Olympics 2018, Yong Pyong Golf Club of Pyeongchang, hosted Casa Italia, the Italian team's home. In the design and outfitting once again Made in Italy brand prevailed. A chalet whose sizeable window panes created a continuity with the suggestive mountain view beyond becoming the point of reference for the entire Italian delegation, athletes, operators, journalists and collaborators participating in the Olympics. Casa Italia, designed by Luca Galliano based on a concept named, Prospectum, by Beatrice Bertini, brought together Italian excellence in art, design and creativity. Among the partners who contributed to the realisation of this unique, contemporary setting was Riva 1920, the furniture-makers, coopera-

ting to distinguish the Italian passion for beauty and innovative, quality solutions that have made Italy famous around the world. The furnishing protagonists included numerous sculpture like stools made of solid, scented cedar wood designed by Alessandro Mendini, Mario Bellini, Mario Botta, Vito Nesta, Gianni Veneziano, Luciana Di Virgilio and Michele de Lucchi, as well as iconic benches like Molletta di Baldessari and Baldessari, and the Curve Bench designed by Brodie Neil. The pieces, made with masterful craftsmanship paying attention to every detail, stand out for the harmony of outlines and accompany the users on a sensorial journey blending touch and olfactory senses via the scented wood.

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INTERNI, EVERYTHING YOU WISH, EVERYWHERE YOU ARE F O C U S

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La sede di Bergamo, via Paleocapa, 3

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a oltre 85 anni, INTERNI è il punto di riferimento per la progettazione e l’arredamento di casa, ufficio e contract, in Italia e nel mondo. La storia di INTERNI inizia nel 1933, quando Leonardo Cazzaniga, fondatore dell’azienda, coadiuvato dalla moglie Giulia, apre una falegnameria a Verano, nel cuore della Brianza. Nel laboratorio dove il legno è presenza assoluta, si fa strada l’idea di proporre ad una clientela selezionata pezzi di arredamento di grande prestigio, scelti con l’occhio esperto di chi conosce i segreti del mestiere. Comincia da allora un lungo percorso all’insegna della passione per la qualità totale unita alla ricerca estetica. La perizia artigianale delle origini si unisce a una progettazione di alto livello, dove la selezione di prodotti individuati tra i prestigiosi nomi del design italiano e internazionale, si coniuga alla personalizzazione totale dell’arredo. Nascono dapprima lo storico showroom di Verano Brianza, i lumi-

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La sede di Milano, via Turati, 8

nosi e spaziosi punti vendita di Bergamo, i prestigiosi show-room di Milano posizionati proprio nel cuore della città, da dove il marchio e il know-how INTERNI si proietta nel mondo. Oggi coi suoi 11 showroom e 3 centri logistici INTERNI non è solo una struttura ben organizzata in grado di offrire il meglio del design e delle innovazioni del mercato nell’ambito dei progetti d’arredo, ma è anche e soprattutto un team di professionisti in grado di progettare spazi sia privati che pubblici con creatività ed esperienza oltre a garantire un servizio su misura dalla progettazione, al montaggio, al customer care. Professionalità, sicurezza ed attenzione personale, sono garantiti in ogni fase del progetto, perché ogni esigenza del cliente diventa una priorità. Scegliere INTERNI, dove ogni arredo ha un proprio fascino e una sua specifica personalità, è una scelta di valore, destinata a rinnovarsi nel tempo.


La sede di Verano Brianza, via Grandi, 73

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NTERNI has been a point of reference in designing and supplying home and of fice fruniture as well as in contract furnishing in Italy and around the world for over 85 years. The histor y of INTERNI started in 1933, when Leonardo Cazzaniga, founder of the company, together with his wife Giulia, opens a carpentr y in Verano, in the heart of Brianza. In the laborator y where the wood is the protagonist, the idea is to have selected customers and to create prestigious pieces of furniture, chosen by the expert eye of a person who knows the secrets of his job ver y well. This is the beginning of a long path in the name of passion for qualit y and aesthetic research. The handicraf t of the beginning together with an high level of design, where the section of products studied by prestigious Italian and international designers is combined with total customized pieces

of furniture. First the historical showroom in Verano Brianza and then the bright and spacious shops in Bergamo, the prestigious showrooms in the center of Milan, where the brand and the knowhow INTERNI is projected in the world. Today there are 11 showrooms and 3 logistic centers in order to offer the best design and innovation of the market for furniture projects, but Interni also represents a team of professionals who can create both private and public areas thanks to their experience and skills as well as offer a customized service for design, assembling and customer care. Professional skills, safety and attention to the individual needs are guaranteed in each phase of the project, because any request of the customer is a priority. When you choose Interni, every piece of furniture has its own fascination and its personality, INTERNI represents a choice of value, which renews over the years.

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PROGETTO SAN FRANCESCO IN RICORDO DEL DOTT. VANOTTI F O C U S

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l 22 dicembre scorso, in occasione degli auguri tra i dipendenti comunali, il “Progetto San Francesco – Centro studi sociali contro le mafie, Cermenate” ha deciso di fare un regalo di Natale al Comune di Como. E’ stato donato un defibrillatore in memoria del medico comasco Alfredo Vanotti, un uomo che è stato fortemente impegnato nel sociale, grazie ai fondi raccolti in occasione dell'annuale cena di beneficenza organizzata da Franco Mercuri. Durante la cerimonia erano presenti il direttore del Progetto San Francesco, Benedetto Madonia, il sindaco di Como, Mario Landriscina e l’assessore alle politiche educative e partecipazione, Amelia Locatelli. “Progetto San Francesco – Centro studi sociali contro le mafie, Cermenate” è un'as-

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sociazione nazionale di promozione sociale, un centro studi a sostegno della responsabilità sociale, della contrattazione e del contrasto alle mafie nel mondo del lavoro. Con il PSF si è voluta creare una piattaforma dove rinforzare le relazioni istituzionali del sindacato con le prefetture, le questure e i differenti uffici del governo del territorio coinvolti nella prevenzione e nella sicurezza dei luoghi di lavoro, nel welfare territoriale, nelle scelte di politiche dello sviluppo. Questa iniziativa, voluta dal Progetto San Francesco, rappresenta solo una delle tante attività svolte dalla realtà comasca che promuove la cultura della lotta alle mafie come strumento strategico per la costruzione di un welfare della legalità.


PROGETTO SAN FRANCESCO IN MEMORY OF DR. VANOTTI

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ecember 22, 2018 on the occasion of the Christmas greetings among the employees of the municipality, the “Progetto San Francesco – Centro studi sociali contro le mafie, Cermenate” (Center of social studies against mafia) decided to give a present to the Municipality of Como. A defibrillator was donated in memory of the doctor of Como, Alfredo Vanotti, a man who was strongly committed in the charity work, thanks to money collected on the occasion of the annual charity dinner organized by Franco Mercuri. During the ceremony there was the president of Progetto San Francesco, Benedetto Madonia, the mayor of Como, Mario Landriscina and the councilor of educational politics, Amelia Locatelli. “Progetto San Francesco – Centro studi sociali contro

le mafie, Cermenate” is a national association of social promotion, a study center to support the social responsibility, the bargaining and the fight of mafia in the working world. PSF aims at creating a platform to reinforce the institutional relations of the trade union with the prefectures, the police headquarters and the different offices of the government of the territory involved in the prevention and in the safety in the work places, in the territorial welfare, in the choices of development politics. This initiative, supported by Progetto San Francesco, represents one of many activities carried out by the association of Como which promotes the culture of the fight of mafia as a strategic instrument to create a welfare based on legality.

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24^Pro-Am di Menaggio Non solo una gara di Elisabetta Comerio foto Archivio Menaggio e Cadenabbia Golf Club

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n attesa della Pro-Am che si svolgerà al Menaggio e Cadenabbia Golf Club il prossimo 10 giugno, incontriamo Laura Basile Marketing & Events Manager di Quintessentially e Paolo Bollero Amministratore Delegato Autocrocetta, sponsor dell’evento. Laura Basile Marketing & Events Manager di Quintessentially “Nella lista dei desideri di ognuno di noi vi è certamente quello di poter dedicare più tempo a noi stessi. Quanto sarebbe utile avere qualcuno che ci restituisca il nostro tempo, che ci aiuti a rendere le giornate più efficienti e piacevoli al tempo stesso. Quintessentially è il tempo che non abbiamo, la nostra 25esima ora!”. Come si sposa la filosofia di Quintessentially con la disciplina golfistica? "Al giorno d’oggi il vero lusso, più di ogni altra cosa, è il tempo per se stessi. Ed è proprio su questa idea che è nata Quintessentially. Offriamo ai nostri soci soluzioni in linea con le loro necessità e in parallelo pensiamo e proponiamo tutto ciò che potrebbe essere di loro interesse e gradimento, tutto ciò anche in assenza di espresse richieste da parte dei nostri soci. Fra le diverse attività quotidiane, hobby e passioni sono spesso trascurati per mancanza di tempo. Il gioco del golf, oltre ad essere particolarmente apprezzato da tanti nostri clienti, presenta analogie importanti con la nostra filosofia e il nostro approccio: chi possiede l’esperienza e la tecnica, nonché il controllo sulle variabili esterne, va in buca con il minor numero di colpi. Esattamente come accade a noi di Quintessentially: la profonda conoscenza di ogni nostro cliente, la dedizione verso questi e la preparazione del nostro team, ci permette di “centrare” con un hole in one le richieste del socio e di capire spontaneamente le sue esigenze. Inoltre, il golf è uno degli sport che non prevede standardizzazione del campo da gioco. E lo stesso vale per noi di Quintessentially, che capiamo le varie peculiarità ed interessi e li realizziamo, grazie ad un team professionale e con conoscenze specifiche nel mondo del lusso e del lifestyle. Per concludere, il golf si può considerare uno sport per gentlemen, un gioco che richiede cortesia, rispetto, attenzione, precisione e buona condotta: tutte qualità che accompagnano costantemente il nostro lavoro e che infatti sono pienamente riconosciute ed apprezzate dai nostri soci".

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Il Menaggio e Cadenabbia Golf Club rappresenta uno dei luoghi d’eccellenza per il golf in Italia e nel mondo. La sua splendida cornice e la sua storia ultracentenaria racchiudono l’essenza di questo esclusivo Golf Club. Questo aspetto rappresenta per voi un valore aggiunto? "La nostra missione è di proporre sempre il meglio ai soci Quintessentially. Menaggio è uno dei più importanti Golf Club in Italia ed è un simbolo di classe e di eleganza senza tempo da consigliare a tutti i nostri soci golfisti o aspiranti. La riservatezza, la cordialità e l’estrema attenzione sono i capisaldi di questo golf club e rispecchiano i valori su cui è stata fondata nel 2000 la nostra società, un club esclusivo che offre un servizio concierge ideato per supportare a 360 gradi i suoi soci 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno". Paolo Bollero Amministratore Delegato Autocrocetta. Parlare di golf vuol dire parlare di uno stile di vita. I suoi valori di ecologia, fair play, tranquillità, salute, tecnica ed eleganza ne rappresentano l’essenza. Abbinare il proprio nome ad una gara di golf significa sposare questi valori? "Assolutamente: il mondo dell’automotive sta muovendo i suoi passi verso un futuro più sostenibile, a tutela dell’ambiente e della salute dell’individuo, oggi più che mai questi due mondi si avvicinano nel perseguimento di un obiettivo comune. Nel Golf, così come per le vetture firmate dalla Casa Bavarese, eleganza e prestazione si incontrano dando vita ad un armonioso connubio in grado di affascinare, coinvolgere ed ispirare. Due mondi che, a braccetto, guardano ad un futuro migliore". La sponsorizzazione di un evento sportivo è un indubbio veicolo di comunicazione. Quale messaggio si vuole veicolare abbinando il proprio nome ad una gara golfistica come la Pro-Am in una cornice d’eccezione come il Menaggio e Cadenabbia Golf Club? E’ la vostra prima esperienza in questo Club? "La Concessionaria BMW Autocrocetta è onorata di poter supportare, per la prima volta, l’attività del Menaggio e Cadenabbia Golf Club, che con la sua storia centenaria, la magica atmosfera offerta dall’incantevole panorama e la cordialità che è propria dei frequentatori risulta essere una cornice perfetta per una gara golfistica come la Pro-Am".


Sport 24^Pro-Am of Menaggio Not only a tournament

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aiting for the Pro-Am to be held at the Menaggio e Cadenabbia Golf Club June 10 we met Laura Basile Marketing & Events Manager of Quintessentially and Paolo Bollero, Managing Director Autocrocetta, sponsor of the event.

a symbol of timeless class and elegance to propose to our members who are golfers or golfers to be. The confidential nature, the cordiality and the extreme attention are the values of this golf club and reflect the same values on which our club was founded in 2000".

Laura Basile Marketing & Events Manager di Quintessentially. How can the Quintessentially philosophy be combined with the golf discipline? “Today the real luxury is to have time for yourself, more than anything else. Quintessentially was actually based on this idea. We offer to our members solutions which are in line with theirs. Golf is very much appreciated from our customers, it presents important similarities with our philosophy and our approach: those who have experience and technique, as well as control on external variable factors, can easily hole in one. Just like it happens with us of Quintessentially: the deep knowledge of every single customer, the dedication towards our clients and the professional skills of our team let us go directly to the point and understand the customer’s need. Golf is considered to be a sport for gentlemen, a sport that requires courtesy, respect, attention, precision and good behavior: all these qualities constantly accompany our work". The Menaggio and Cadenabbia Golf Club represents one of the places of excellence for golf in Italy and in the world. Does this aspect represent for you an added value? "Our mission is always to propose the best to the members of Quintessentially. Menaggio is one of the most important Golf Club in Italy and it is

Paolo Bollero Managing Director of Autocrocetta. To talk about golf means to talk about a life style. The values of ecology, fair play, calmness, health, technique and elegance represent the essence of it. Combining a band with a golf tournament does it mean to have these values? “No doubt: the world of automotive is moving its steps towards a more sustainable future to protect the environment and the health of the people, today this two worlds get closer to look for a common goal. In the golf word as well as in the Bavarian car company elegance and performance meet to reach a harmonious union to fascinate, involve and inspire.” Sponsoring a sports event is an undoubted communication vehicle. Which message a brand would give when it combines its name with a golf tournament, such as the Pro-Am in an exceptional location, such as the Menaggio and Cadenabbia Golf Club? "BMW Autocrocetta is honored to support the activity of the Menaggio and Cadenabbia Golf Club, for the first time, with its centenary history, the magic atmosphere offered by the enchanting view and the cordiality that is typical of its members is a perfect setting for a golf tournament such as Pro-Am".

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Progetto giovani Cantù per crescere insieme

di Fabrizio Comerio foto PGC Cantù

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on solo pallacanestro, anzi molto di più. Progetto Giovani Cantù, proseguendo nel solco della mission che l’accompagna dall’inizio dell’attività, ha infatti varato un nuovo progetto che mette al centro ancora una volta la formazione dei ragazzi che domani saranno uomini. Non soltanto attraverso lo sport e il gioco in generale, ma anche e soprattutto con l’obiettivo di crescere insieme. Se è vero, infatti, che pochi arriveranno ad essere dei giocatori di pallacanestro e ancora meno dei campioni, è altrettanto vero che tutti avranno l’opportunità di fare un percorso di crescita umana anche attraverso lo sport. Sport è rispetto per gli altri, siano essi compagni o avversari, arbitri o sostenitori; sport è amicizia, lealtà, tenacia, coraggio; sport è lotta all’imbroglio, al doping,

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alla violenza di ogni genere, alla corruzione alla diseguaglianza, tutti valori che un allenatore deve saper trasmettere ai propri atleti e giorno per giorno allenarli così come si allenano i muscoli e la tecnica. E investire nello sport giovanile significa investire per un futuro migliore dei nostri figli e nipoti e del nostro territorio. La proposta riguarda un ciclo di incontri formativi per i ragazzi e i loro genitori - il primo dei quali si è già svolto sul tema “Il ruolo del genitore nello sport: come allenare i nostri figli per le sfide della vita” - in programma nella sala Zampese della Cassa Rurale di Cantù. Gli altri incontri nella stessa sede saranno così articolati: “L’alimentazione dello sportivo” (martedì 27 marzo), “Il primo soccorso” (martedì 17 aprile), “Campioni nello sport, campioni nella vita” (martedì 15 maggio).


Sport Progetto Giovani Cantù to grow together N

ot just basketball, but much more. Progetto Giovani Cantù, following its mission from the beginning, it launched a new project focused on training young kids to become future men. Not only sport and physical activity, but also and above all the goal of growing together. Actually only few kids will be basketball players and even less kids will be champions, it is also true that all of them will have the opportunity to grow thanks to the sports activity. Sport means respect for others, both mates or opponents, referees or supporters; sport means friendship, loyalty, tenacity, courage; sport means to fight cheating, doping, violence, corruption and inequality, all the values that a co-

ach has to transmit to his players day by day as he does with muscles and technique. To invest in youth sport means to invest in a better future for our children and our grandchildren as well as for our territory. The proposal is a cycle of formative meetings for kids and their parents - the first one took already place about “The role of the parent in sport: how to train our kids for the challenges of life” - in program in the room Zampese at Cassa Rurale di Cantù. The other meetings in the same room are: “Nutrition of an athlete” (Tuesday March 27), “The first aid” (Tuesday April 17), “Champion in sport, champion in life” (Tuesday May 15).

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Calcio Como Forza ragazzi! di Fabrizio Comerio foto Fabrizio Cusa - Calcio Como

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l Calcio Como sta lavorando, come sempre, molto bene con il settore giovanile. L’impronta della società è sempre stata quella di formare i propri ragazzi prima come persone e poi come giocatori. I valori più importanti della vita sono quelli fuori dal campo. Ovvio che poi sul terreno da gioco ci si va eccome e il lavoro sta pian piano pagando gli sforzi giornalieri dei ragazzi. Sergio Marelli responsabile del settore giovanile insieme a Roberto Galia ci racconta un po’ come stanno andando le cose nei vari campionati : “I più piccoli stanno affrontando dei test match nei quali si stanno comportando molto bene. Lo stesso vale per i Giovanissimi che hanno raggiunto risultati importanti con squadre decisamente più attrezzate, quindi

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non possiamo che essere soddisfatti. Siamo anche molto orgogliosi per il girone provinciale vinto dal gruppo Allievi. Anche gli Juniores a loro volta stanno crescendo, si vedono buone cose”. Gli obbiettivi sono chiari: “Far maturare i ragazzi è la cosa che un settore giovanile deve mettere sempre al primo posto. Non solo con le vittorie e il gioco, ma anche con tanta umanità. Siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo, e per questo dobbiamo dire grazie agli allenatori che fanno anche da educatori, ma soprattutto alle famiglie, perché dopo tutto quello che è successo questa estate, con molti dei nostri giocatori andati in altre squadre, ci danno sempre fiducia, che è la cosa che più fa piacere di tutte”.


Sport Calcio Como, Come on guys!

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alcio Como is working, as always, very well with the youth sector. The goal of the club has always been to transmit values for future men first and then for future players. The most important values of the life are those outside the field. Obviously on the soccer field we go, work hard and see the players’ efforts. Sergio Marelli is in charge of the youth sector together with Roberto Galia and tells us about the different championships: “The youngest teams are facing some test match in which they are doing well. The same is for the category “Giovanissimi” who reached important results with good organized teams, so we have

to be satisfied. We are also very proud of the provincial round won by the category “Allievi”. Also the category “Juniores” is growing and we can see good results”. The goals are clear:“ To let the youth sector grow is the first priority. Not only with wins and soccer, but also with lots of humanity. We are satisfied with what we are doing, and therefore we must say thanks to the coaches who are also educators', but above all to the families, because after everything that happened last summer, many players went and played in other teams, instead those who remained give us their trust and it makes us happy”.

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Briantea84

Bentornato Alessandro Pezzani di Fabrizio Comerio foto Briantea84

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opo due anni lontano “da casa”, Alessandro Pezzani è tornato alla guida del settore nuoto BLM Briantea84, coordinando il lavoro di due risorse societarie: Ilaria Spadaro per il settore che coinvolge atleti con disabilità fisica e Carlo Capararo, che prosegue nel progetto legato alla disabilità intellettivo - relazionale. I primi obiettivi da raggiungere sono la crescita numerica e tecnica degli atleti coinvolti e lo sviluppo di un progetto dedicato all’avviamento sportivo di bambini e ragazzi dai 3 anni in su. Tra le più importanti novità vi sono la proposta di corsi di nuoto per bambini e ragazzi con disabilità in collaborazione con la piscina di Cantù e l’avviamento di un settore preagonistico, Finp e Fisdir. “Nei prossimi tre anni vorremmo che

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il progetto creato a Cantù, con corsi di nuoto, preagonismo e agonismo - afferma Alessandro Pezzani -, venisse duplicato in altre sedi, sempre sotto l’egida di Briantea84. Far sì che questa nuova formula possa raggiungere impianti dove lo sport paralimpico non è ancora arrivato o dove mancano persone adeguatamente formate per sviluppare un percorso sportivo in questo ambito. Ci stiamo già muovendo per farlo, l’auspicio è quello di arrivare alla chiusura di questo quadriennio paralimpico con qualche numero in più, in termini di strutture, atleti e istruttori”. Il progetto attualmente vede più di 15 lezioni attive, private o con tutor, formula che inserisce atleti con disabilità in corsi di nuoto per normodotati.


Sport Briantea84 Welcome back Alessandro Pezzani A

fter two years away “from home”, Alessandro Pezzani is back to guide the swimming department BLM Briantea84, actually from the current season the direction is given to him, co-ordinating the work of two corporate resources: Ilaria Spadaro for the sector that involves athletes with physical disability and Carlo Capararo, who pursues the project linked to the relational intellective disability. The first goals to achieve are the numerical and technical growth of the athletes involved and the development of a project dedicated to the sports activity of children starting from 3 years old and kids. Among the most important novelties, the proposal of swimming courses for children and kids with disabilities in collaboration with the swimming pool of Cantù and the development

of a preagonistic sector, Finp and Fisdir. “In the following three years we would duplicate the project created in Cantù in other seats with pre-competitive and competitive swimming courses - says Alessandro Pezzani - always under the aegis of Briantea84. We would work ignored to let this new formula reach facilities where the paralympic sport is not practiced or where there is not a technical staff to develop a sport program. We are already working in this respect, the goal is to reach and close this 4 years of paralympic activity with some more facilities, athletes and staff ”. Today the project involves more than 15 active lessons, private or with tutor, a formula that let the athletes with disability be involved in regular swimming courses.

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Como Nuoto

In acqua per dare il massimo di Fabrizio Comerio foto Andreetti Duglas

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uella dello scorso anno è stata sicuramente un’emozionante cavalcata per la Como Nuoto, che con fatica e sudore è riuscita a vincere i playoff di serie B per tornare in A2. Il salto di categoria però non è mai facile, soprattutto quando si deve puntare sui giovani, che giustamente devono farsi le ossa e acquisire un po’ di esperienza. Al momento la squadra comasca si trova a metà classifica e coach Paolo Venturelli commenta così l’inizio di stagione: “Siamo abbastanza soddisfatti, sapevamo che non sarebbe stato semplice. Però ogni giorno in piscina diamo il massimo, ma si può ancora crescere”. Poi l’allenatore racconta di quali siano gli obbiettivi stagionali della Como Nuoto: “Fare crescere i nostri giovani è ciò che ci preme maggiormente. Ovviamente

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però quello di rimanere in A2 è l’obbiettivo principale, per ora siamo in acque abbastanza tranquille, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia. Abbiamo un bel mix di giocatori esperti con altri più giovani, e quelli un po’ più “navigati” stanno facendo di tutto per aiutare nella crescita i propri compagni, ed è proprio quello che ho chiesto a loro”. Infine Venturelli spende parole per la città e la società: “Como è una città stupenda, bella da viverci. Quando giocavo contro la Como Nuoto ero sempre contento di tornare qua. La società sta facendo un bel lavoro, perché non è facile tenere testa alle varie discipline. Lo staff dirigenziale sta facendo tutto nel modo corretto, quindi la strada è sicuramente quella giusta”.


Sport Como Nuoto,

In water to reach the top

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ast year the challenge of Como Nuoto to win with effort and sweat the playof f B to go up to A2 was ver y moving. To go back to the highest categor y is never easy, above all when the team has to rely on young players, who need to gain more experience. Now the team from Como is in the middle of the classification and coach Paolo Venturelli says so about the beginning of season: " We are quite satisfied, we knew that it wasn’t easy. Ever y day we work hard in the swimming pool, but we can always grow”. Then the coach speaks about the goals of the season of Como Nuoto: “ Our main goal is to let our young

players grow. Obviously to stay in A2 is our main goal, for now we are quiet, but we still need to work hard. We have good players, some are experts and some are young, the most experienced ones are doing their best to let the young players grow, this is what I asked them”. Then Venturelli speaks about the city and the club: "Como is a wonderful, beautiful city to live. When I played against Como Nuoto I was happy to come here. The club is doing a great job because it is not easy to support the different sports. The managers are doing it properly following the right way”.

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L’arte della stampa

Gabriela Spector, “Salti in rosso”, 2006, Olio su carta geografica originale intelata, 77 x 215 cm.

Gabriela Spector, è un'artista svizzero-argentina, scultrice e pittrice. Dopo gli studi di Belle Arti in Argentina ha frequentato l'Accademia di Carrara e lavorato presso la fonderia Battaglia a Milano. Per le sue sculture privilegia il bronzo e la terracotta. Al centro della sua attenzione e della sua sensibilità, il tema della figura umana: la donna, la coppia, la famiglia. Ha anche esplorato il tema del viaggio, delle migrazioni e dell’identità che si ritrova nella sua pittura ad olio su tela e su carte geografiche. Ha esposto in numerosi musei e gallerie, in Europa e Sud America. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private. Attualmente, lavora nel suo atelier a Vacallo, a due passi dalla frontiera, dove tiene anche corsi privati. www.gabrielaspector.com

LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws


CUCINA & CANTINA KITCHEN & CELLAR di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni

M ammola con mozzarella di bufala, tiepido coulis di carota e briciole di culatello croccante.

C ubotto di maialino croccante alla senape con polpo glassato al miele

coulis and crumbs of crispy culatello

ube of crispy pork meat in mustard With honey-glazed octopus

G lobe artichokes with buffalo mozzarella, warm carrot

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uances” Petite Arvine Vallee d’Aoste - Dop 2015 Ottin

inot Noir 2014 - Urlar Gladstone - New Zealand

Davide Lacchini Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como". Insignito nel giugno 2014 del Cavalierato della Repubblica Italiana.

Emanuele Riva C

lasse 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d'Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore.

Le ricette presentate nascono da un progetto di collaborazione presso il Ristorante Caffè Teatro di Como dello Chef Executive Davide Lacchini con gli Chef di cucina Antonio Mauro, Graziano De Cillis, Nicolas Ferrario. Si ringrazia per la disponibilità e la collaborazione il direttore GianPiero Ciceri.

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M ammola con mozzarella di bufala, tiepido coulis di carota

G lobe artichokes with buffalo mozzarella, warm carrot

e briciole di culatello croccante.

coulis and crumbs of crispy culatello

Ingredienti pe 6 persone 6 carciofi mammole, 2 mozzarelle di bufala DOP 125 g cad., 80 g panna liquida, 4 carote circa 350 g, 1/2 cipolla, 1 cucchiaio di zucchero semolato, 2 fette di culatello, 1/2 limone, sale e pepe q.b.

To serve 6 6 Globe artichokes Mammole, 2 buffalo mozzarella DOP g 125 each, 80 g liquid cream, 4 carrots about 350 g, 1/2 onion, 1 spoon of sugar, 2 slices of Culatello, 1/2 lemon, salt and pepper q.b

Preparazione: Prendete le mammole, pulitele levando qualche foglia esterna e qualche altra nella parte centrale del bulbo, accorciate il gambo, pelatelo leggermente, eliminando la parte fibrosa, lavatele più volte con acqua fresca. Lessate le mammole immergendole in acqua bollente salata per circa 20 minuti, il tempo necessario affinché risultino cotte, ma ancora un poco croccanti, levatele dall'acqua e lasciatele intiepidire. Con l'utilizzo di un sac à poche riempite i carciofi con la farcia.

Preparation: Clean the mammole removing some external leaves and some other in the central part of the bulb, cut the stem and peel it, remove the fibrous part, wash them repeatedly with fresh water. Boil the Mammole in boiling salted water for 20 minutes, the necessary time to cook them, when crispy wash with water and let them cool off. Using a pastry bag fill the globe artichokes with the stuffing.

Farcia: 250 g mozzarella di bufala DOP 80 g di panna liquida da cucina Frullate e aggiustate di sale e pepe q.b.

Stuffing: 250 g buffalo mozzarella DOP 80 g of liquid cream Blend and add salt and pepper

Coulis di carote: In acqua in ebollizione con l'aggiunta di zucchero, sale q.b. e di 1/2 cipolla, lessate le carote precedentemente pelate e tagliate a rondelle. Frullate la verdura, aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura e qualche goccia di limone, ottenendo il coulis da affiancare alle mammole.

Carrot coulis: In boiling water with some sugar, salt and 1/2 onion put the carrots previously peeled and crinkle cut, blend the vegetables and add some spoons of boiling water and some drops of lemon, here is the coulis to serve with the mammole.

Nel forno preriscaldato a 180° cuocete le fette di culatello e lasciatele leggermente essiccare, appoggiate una fetta sopra il carciofo, sbriciolate il resto e cospargetelo sul piatto.

In the oven at 180 degrees cook the slices of Culatello and leave it to dry, put a small part on the globe artichokes, crumble the remaining part and distribute it in the plate.

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“N uances” Petite Arvine Vallee d’Aoste - Dop 2015 - Ottin 1400 bottiglie prodotte per dimostrare la fatica e il potenziale di un vitigno di montagna! Il Petite Arvine, seppur di origine svizzera, è una chicca valdostana così chiamata per i suoi piccoli acini; essi riescono a maturare ad alta quota, in questo caso a 700m slm. Nel calice un colore di tono, giallo dorato e profumi di fiori selvatici dei prati impervi, come la camomilla e la melissa; prezioso tocco boisé dato dal legno, che va marcare ancor di più frutta e spezie dolci. Le note distintive di questa etichetta sono una forte acidità ottenuta dall’escursione termica tra giorno e notte, e una matura mineralità, vigne di 30 anni! Freschezza, sapidità e morbidezza, le caratteristiche ideali per tentare l’abbinamento con verdure astringenti come il carciofo; più facile ed immediato l’accompagnamento di formaggi persistenti e pesce grasso.

“N uances” Petite Arvine Vallee d’Aoste Dop 2015 - Ottin 1400 bottles produced to show the difficulty and the potential of a mountain vineyard! The Petite Arvine is originally from Switzerland but it is a speciality of Val d’Aosta, its name comes from the small grapes; they can mature at high altitude, in this case at 700m above the sea level. In the glass the color is golden yellow and the bouquet is of wild flowers, such as camomile and lemon balm; a precious touch is given by the wood and you can clearly taste fruits and sweet spices. The distinctive notes of this label are represented by a strong acidity obtained by the excursion between night and day and a ripe minerality, vineyards which are 30 years old! Freshness, flavor and softness, the ideal characteristics to combine astringent vegetables such as the artichoke; easier and immediate to combine with strong cheeses and fat fish.



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inot Noir 2014 - Urlar Gladstone - New Zealand

C ubotto di maialino croccante alla senape con polpo glassato

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al miele

ube of crispy pork meat in mustard With honey-glazed octopus

Ingredienti per 6 persone 700 g pancia di maialino con cotenna, 750 g polpo già pulito, 100 g senape, 1 cucchiaio di miele d'acacia, 1/2 l vino bianco , 1/4 l brodo vegetale , maggiorana, timo, sale e pepe q.b.

To serve 6: Pork belly with stratchings 700 g, cleaned octopus 750 g, mustard 100 g, 1 spoon of Acacia honey, 1/2 liter white wine, 1/4 liter vegetable broth, marjoram, thyme, salt and pepper

Preparazione: Prendere la pancia del maialino e cospargerla, dalla parte della carne con una marinata composta da 1/4 di l di vino bianco, senape, timo, maggiorana, sale e pepe, mentre dalla parte della cotenna solo con la senape. Lasciate riposare in frigo per alcune ore. Sistemate la pancetta in una teglia, appoggiando la parte della cotenna sul fondo, inseritela nel forno preriscaldato a 180° per circa 15 minuti, poi girate il pezzo e irrorate con 1/4 di litro di vino, 1/4 di litro di brodo e proseguite la cottura a 130° per circa 3 ore. Nel frattempo cuocete il polpo lessandolo per circa un’ora in acqua abbondante leggermente salata e aromatizzata con una cipolla, una gamba di sedano e una carota. Levatelo dall'acqua e lasciatelo raffreddare in modo naturale. Estraete la teglia dal forno e togliete la pancia e, mantenendola al caldo, eliminate la parte grassa. Sfumate con il restante vino, lasciate ridurre e filtrate con il colino per ricavarne una salsa da servire ben calda. Tagliate la pancia in modo da ottenere dei cubi di circa 2,5 cm per lato. Servite 3 cubi per persona con 3 pezzi di polpo glassato al miele e abbrustolito sulla piastra e accompagnare con la salsa. Se volete, potete aggiungere alla piatto delle patate precedentemente cotte al forno oppure una composta di frutta.

Preparation: Take the pork belly and cover it from the meat side with 1/4 liter of white wine, mustard, salt, pepper, thyme, marjoram, salt and pepper while on the stratchings side just put some mustard and then in the fridge for few hours. Put the belly in the baking tray leaving the stratchings on the bottom, then in the oven 180 degrees for about 15 minutes, turn it and add 1/4 liter of white wine, 1/4 liter broth and continue the baking at 130 degrees for about 3 hours. In the meantime boil the octopus for about 1 hour in abundant slightly salty water with 1 onion, 1 celery stick, 1 carrot. Remove it from the water and let it cool naturally. Remove the pork belly from the baking pan, keep it warm, remove the fat and evaporate with the remaining part of the wine, reduce it and filter the sauce with the strainer to get a warm sauce to serve. Cut the pork belly in a square shape of about 2,5 cm each side. Serve 3 cube per person with 3 parts of toasted honey-glazed octopus and the sauce. Suggestion: serve with some potatoes, previously cooked in the oven or a fruit compote.

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Questa etichetta esprime tutto il potenziale non solo del vitigno Pinot Nero ma anche del nuovo mondo vinicolo! L’azienda Urlar a conduzione organica, si concentra sul frutto e riesce clamorosamente a gestire, in modo equilibrato, un alcol importante che spesso si esprime in questa lontana terra. Il sapiente uso dei legni ovvero dei passaggi in botte, convince anno dopo anno, regalandoci timbri diversi ad ogni vendemmia. Le note balsamiche al naso sono accattivanti grazie alla pungenza dell’alcol. Manca di classici e impostati sentori di frutta rossa lasciando finalmente più spazio a bacche selvatiche e spezie lontane. Al palato si propone suadente, esprime freschezza e un tannino sottile ma ben percettibile. La sua morbidezza lo fa il compagno ideale di piatti sfaccettati e ricchi di sapori contrastanti. Servizio a 17°C in calice ampio.

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inot Noir 2014 - Urlar Gladstone - New Zealand This label expresses the entire potential not only of the Pinot wine grape but also in the new winemaking world! The company Urlaris focused on the fruit and it can handle in a balanced way a high alcohol content which is expressed thanks to this far-off land. The clever use of the woods that is the passage in barrel is year by year always better, giving different touches in every harvest. The balsamic notes are attractive thanks to the alcohol taste. Instead of the classic fruit tastes, there are wild berries and far-off spices. It is soothing to the palate, expressing freshness and a soft but clear tannin. Its softness let it be the ideal companion of dishes rich in contrasting tastes. To serve at 17°C in wide glass.




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