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Ideazione,

redazione e impaginazione: Sedigraf,

ANTOLOGIA DI SPOON RIVER 1 a edizione g e n n a i o 2001 e DrMl'TDA S.r.l. ViaStrĂ , 167 - S.S. 11 37050 Colognola ai Colli (VR) Tel. 0 4 5 6174111 - Fax 0 4 5 6174100

Blevio (CO)


1869/1880 Edgar Lee Masters nasce il 23 agosto 1869 a Garnett (Kansas) da genitori di religione puritana. La famiglia si trasferisce ben presto a Petersburg (Illinois), cittadina che, con il suo fiume e il suo cimitero in collina, probabilmente costituirĂ il modello di riferimento per l'elaborazione dell'Antologia di Spoon River. Durante l'infanzia il poeta deve affrontare la triste esperienza della perdita del fratellino Alexander e di un piccolo amico. Mitch Miller. Nel 1880 si trasferisce a Lewistown, non lontano da Petersburg. Anche questa cittadina, per la sua posizione (sul fiume Spoon. tra l'altro) e il suo ambiente umano, fornirĂ alla memoria del poeta numerosi spunti per YAntologia. 1880/1890 Studia alla Lewistown High School fino al 1886. Nel frattempo comincia a occuparsi di letteratura, passione che non lo abbandonerĂ mai. 1 suoi studi di diritto, in seguito, lo portano a frequentare lo studio legale del padre, secondo i desideri di quest'ultimo, che vorrebbe fare di lui un avvocato. Ma egli recalcitra, per nulla entusiasta della prospettiva.

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1891/1902 Edgar Lee Masters ha infatti ben altro per la testa. Parte per la grande città, Chicago, lasciando la famiglia e deludendo le aspettative del padre, in nome di un futuro fatto soprattutto di libri. Almeno così egli se lo immagina. Più concretamente, però, deve sopravvivere, e cosi lavora come tipografo, come giornalista e come esattore, prima di aprire uno studio legale assieme al penalista Kicksham Scanlon. Nel 1898 pubblica la prima raccolta di poesie, A Book of Verses, imitando i suoi modelli letterari. Nello stesso anno sposa Helen Jenkins. Nel 1899 diventa padre per la prima volta. 1903/1914 Apre un altro studio legale, questa volta con Clarence Darrow. Nascono le due figlie Madeline e Marcia. Intanto continua a scrivere, occupandosi anche di politica con articoli giornalistici, e dandosi alla letteratura drammatica. Successivamente legge YAntologia Palatina. La lettura degli epitaffi poetici del libro greco, sommandosi ai ricordi e alle esperienze dell'infanzia e della giovinezza, favorisce la composizione dell Antologia di Spoon River, opera chiaramente debitrice nei confronti dell'antico modello. Ai fini della comprensione dell'ispirazione poetica dell'Antologia non è poi da sottovalutare un incontro con la madre (1914), durante il quale l'autore viene a conoscenza di storie, aneddoti e dicerie riguardanti gli abitanti di Petersburg e Lewistown. Le liriche escono periodicamente su una rivista, il "Mirrar", sotto lo pseudonimo di Webster Ford, dal maggio 1914 al gennaio 1915. Nell'aprile dello stesso anno appare la prima edizione del libro, per l'editore Macmillan di New York. L'opera ottiene un immediato e prolungato successo. 1916/1935 Escono la seconda edizione dell'Antologia, con trentadue nuove poesie, e altre raccolte, tra cui The Great Valley, alle quali faranno seguito Toward the Gulf (1918) e Starved Rock (1919). Intanto il poeta si separa dalla famiglia. Nel 1920, visto il succes-

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so letterario, lascia anche la professione di avvocato, che lo aveva messo a contatto con parecchi casi umani, anch'essi probabilmente alla radice dell'ispirazione dell'Antologia. Si trasferisce a New York. Pubblica un poema, Domesday Book (1920), The Open Sea (1921), raccolta di poesie, oltre a vari romanzi e a una biografia. Nel 1923 divorzia dalla moglie. Continua a scrivere versi e nel 1924 pubblica The New Spoon River, una specie di arricchimento dell'Antologia, ma senza lo stesso successo né la stessa qualità. Prosegue la stampa di romanzi, biografie, drammi e raccolte di versi. Nel 1926 sposa Ellen Coyne, molto più giovane di lui. Nel 1928 nasce il figlio Hilary e muore il padre. Le pubblicazioni si susseguono innumerevoli. Tra queste, una biografia di Lincoln (Lincoln. The Man, 1931). dove il poeta cerca di mitizzare la figura del presidente. Ma l'opera viene avversata dalla critica. Fino al 1935 escono ancora poesie, drammi e biografie. 1936/1950 Appaiono l'autobiografia Across Spoon River e altre opere, tra cui Mark Twain: A Portrait (1938), che esalta il valore dello scrittore. Ma il successo, da tempo, non gli arride più come una volta. Cosi, vivendo di conferenze e articoli e pur ricevendo alcuni premi, va incontro al declino (anche economico), fino alla malattia e alla morte, sopraggiunta il 5 marzo 1950 a Melrose Park, in Pennsylvania. La sua tomba si trova a Petersburg (Illinois).

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Tutti, tutti dormono sulla collina

Voci dall'aldilà Nel corso della storia non sono certo mancati i poeti sensibili spiritualmente ed esteticamente alla morte e ai cimiteri. Tralasciando la diffusione del gusto preromantico nella seconda metà del Settecento, per risalire al modello vero e proprio dell'Antologia di Spoon River bisogna spingersi fino all'età classica e precisamente all'Antologia palatina con i suoi intensi epigrammi ed epitaffi. Traendo ispirazione tanto dall'opera greca quanto dalle proprie esperienze e conoscenze, Edgar Lee Masters fa parlare dunque i morti di un villaggio del Middle West americano, Spoon River, con l'intento di svelarne l'essenza, vale a dire ciò che durante la vita è rimasto nascosto per ipocrisia, vergogna, debolezza o convenienza. Il lettore è invitato a visitare un cimitero. È costretto a diventare un viandante tra le lapidi che, lungi dall'essere semplici pietre raggelate nella pura testimonianza di un nome o di una data, vibrano e si accalorano emettendo una voce funebre ancora piena di vita. Gii scomparsi compiono l'estremo tentativo di

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permanere, davanti agli occhi dei passanti, cioè delle generazioni future, affidandosi a una parola che, se anche non riesce a salvarli o riscattarli, può comunque concedere un'occasione estrema di chiarimento, di protesta, di rivolta. Una consolazione, insomma, sia pure senza dolcezza. Perché non c'è chi possa accarezzare l'invisibile, o abbracciare una voce. Ma rivelare la verità, in chiave di denuncia o di confessione, è già di per sé liberatorio, anche quando la verità è atroce e inammissibile. Ed ecco, finalmente c'è qualcuno che ascolta. E allora i morti tornano ad avere un senso. Che importa se il passante resterà turbato? Loro intanto avranno parlato, avranno rivissuto. La loro memoria si sarà installata in quella dell'uomo che si allontana a passi lenti, meditabondo, verso un altro confine. Un uomo che un giorno, forse, farà confluire quelle tante voci nella propria voce, e riconoscerà in quei tanti volti i tratti del proprio stesso volto.

La rivelazione della verità Il villaggio di Spoon River, con il suo cimitero sulla collina, è un microcosmo in cui i temi universali della vita, sia i più profondi sia i più ordinari, vengono riassunti nella perentorietà di un'affermazione che è frutto di una certezza: la certezza della Verità, senza più ornamenti e infingimenti, senza più equivoci e deformazioni. Dopo la morte, dopo l'allontanamento dal palcoscenico della vita, tutto diventa chiaro. Non più attori, i personaggi dell'Antologia si tolgono gli abiti di scena per indossare quelli dello spettatore. Adesso, nell'istante stesso in cui lo raccontano, possono assistere alla rappresentazione del passato, commentandone le asprezze e le speranze, ma soprattutto le ipocrisie. Adesso hanno occhi puri per vedere, e una lingua capace finalmente di esprimere ciò che gli occhi hanno visto. Non si può decifrare compiutamente la vita mentre la si vive. Adesso si. Adesso la si rievoca e la si può criticare. Il commento è a volte acre, altre sereno, a volte disgustato, altre stupito. È il

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commento di chi ha smesso di lottare, di chi non deve più modificare o aggiustare qualcosa, di chi si è liberato sia delle regole del gioco sia della necessità di rispettarle o trasgredirle. Sotto la lapide giacciono i resti di un corpo e l'essenza di un'anima. Ed è quest'ultima a parlare, a pronunciare le poche, indispensabili parole in cui si può racchiudere una vita intera. Perché nell'innumerevole sequenza di atti, emozioni e pensieri di cui si compone un'esistenza, è arduo individuare quell'atto, quell'emozione, quel pensiero che, con la sua pregnanza, possa determinare il senso complessivo della nostra apparizione sulla terra. Una volta però che la sequenza finisce e si passa a rileggere la propria storia con la chiaroveggenza che solo l'eternità può concedere, ecco che l'impresa diventa più semplice. Basta un attimo. Basta un lampo per far luce in quella folla di ombre che sono i ricordi, basta un lampo per scoprire il volto del ricordo fondamentale. Tutto il resto è scenografia, trascurabile contorno. 11 ricordo fondamentale troneggia e, senza bisogno di retorica, si impone con la forza persuasiva della verità a cui niente ripugna e che niente potrebbe spaventare. «Tutti, tutti dormono sulla collina.» Ma è un sonno privo ormai di sogni e di attese, cioè di futuro. E il presente dei sepolti non è che la presenza eterna del passato. 1 personaggi si descrivono, si raccontano, rivivono gli ardori e le pene della loro storia con la coscienza di chi sa che non ci sono rimedi in vista, ma solo le ben misere soddisfazioni di una tardiva polemica, di un amaro sfogo o di una raggiunta, e ormai inutile, saggezza. Il riposo di queste anime non è pace, a meno che non sia stata già di per sé tranquilla la vita vissuta. La parola riposo, per lo più, è solo un eufemismo. C'è la separazione dal mondo, ma non il distacco. Manca a queste anime il dono della "divina Indifferenza". L'oltretomba è un prolungamento della vita. L'inferno è la memoria, come pure la memoria è il paradiso. Dipende da ciò che si è vissuto. Non c'è una restaurazione della giustizia, in questo regno dei morti. Solo un riconoscimento, una presa d'atto, una conferma insomma delle caratteristiche, il più delle volte infelici, della vita.

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Sotto i nostri occhi si pongono uomini e donne di ogni genere: trafficanti, professionisti, sbandati, giudici, amanti, sfruttatori, possidenti, speculatori, artisti, politici, imprenditori, religiosi, soldati; ci sono moralisti, frustrati, ambiziosi, ingenui, sognatori, cinici, gentili, falsi, generosi; e poi bambini, giovani, adulti, vecchi; e ancora madri, padri, figli, fratelli. Non c'è categoria morale, psicologica o sociale che non venga rappresentata. Ogni personaggio dice la sua. con voce sprezzante, sofferta o risentita, solo di rado serena. Ecco di cos'è fatta la vita di un villaggio, di cos'è fatta la vita tour court. Luminose aspirazioni e tetre delusioni, rosei entusiasmi e cupi oltraggi, onesti sacrifici e ingiuste ferite. E poi macchinazioni, meschinità, incidenti, delitti, tradimenti, fortune e sfortune. Sempre sotto la minaccia della rovina, e della vanità di ogni cosa. Insomma, un campionario ricco e apparentemente diversificato, ma in realtà riconducibile a una comune sostanza umana, destinata in ogni caso allo scacco. Perché, come tutti sanno ma non tutti sentono, la morte è lo scacco finale capace di ridimensionare, se non di ridicolizzare, ogni umana esaltazione. Di fronte alla morte si rivela l'autentica qualità dell'esistenza.

Una poesia realistica e antiletteraria La vita è una cosa ben prosaica, con rari lampi di lirismo. E così la poesia di Spoon River. Una poesia secca e realistica, spesso tagliente nella sua accanita ricerca di corrispondenza con il vissuto dei personaggi, e solo assai di rado addolcita o accesa da momenti lirici. Una poesia che il più delle volte è conversazione alla buona, racconto icastico farcito di sentenze e spoglio di retorica. Un modo diretto di rivolgersi al lettore, perché quello che conta è la trasmissione di un fatto, di un pensiero, insomma di un contenuto umano. L'attenzione alla cosiddetta "forma" è quasi nulla, ridotta alla sola funzione del verso, che, nel suo essere del tutto svincolato da qualsiasi tradizione metrica, si assume la responsabilità di trasportare a

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destinazione il peso del pensiero, ora accelerando, ora (più spesso) rallentando. I defunti abitanti di Spoon River, creature immaginarie ma certo assai impregnate di realtà storica, sono dunque personaggi moderni, che non parlano secondo convenzione, ma secondo necessità. Il poeta è più preoccupato dell'autenticità, e quindi della credibilità, del loro discorso che dell'obbedienza ai princìpi di una "buona educazione" letteraria. Proprio in virtù di questa scelta artistica egli riesce a imporsi sulla scena poetica novecentesca, attirando l'attenzione, oltre che su quello che ha evidenziato, anche su quello che ha trascurato. Abbassando il registro linguistico in modo cosi drastico e abbandonando ogni pretesa di abbellimento. Edgar Lee Masters si schiera con le tendenze realistiche della coeva narrativa americana, contribuendo a rendere sempre meno visibile la linea di confine tra prosa e poesia e assegnando a quest'ultima il compito primario di testimoniare, in modo chiaro e crudo, una segreta, scottante verità umana.

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La collina Che fine hanno fatto Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley, il debole di volontà, il forte di braccia, il buffone, l'ubriacone, il litigioso? Tutti, tutti dormono sulla collina. Uno mori per una febbre, uno bruciò in una miniera. uno fu ucciso in una rissa, uno morì in una prigione, uno cadde da un ponte mentre lavorava per tirare avanti la famiglia Tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina. Che fine hanno fatto Ella, Kate, Mag, Lizzie e Edith, il cuore tenero, l'anima semplice, la chiassosa, l'orgogliosa, la sempre contenta? Tutte, tutte dormono sulla collina. Una morì partorendo di nascosto, una per un amore ostacolato, una fra le mani di un bruto in un bordello, una di orgoglio infranto, cercando di realizzare il suo più profondo desiderio, una dopo aver trascorso una vita lontano, a Londra e Parigi, fu riportata nel suo ristretto spazio vicino a Ella, a Kate e a Mag. Tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina. Che fine hanno fatto zio Isaac e zia Emily, e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton, e il maggiore Walker che aveva parlato con i venerabili uomini della rivoluzione? Tutti, tutti dormono sulla collina.

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Li riportarono figli morti in guerra, e figlie abbattute dalla vita, e i loro orfani, piangendo Tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina. Che fine ha fatto il vecchio Jones, il violinista, che giocò con la vita per novant'anni, affrontando il nevischio a petto nudo, bevendo e facendo baldoria senza pensare a moglie né a familiari, né all'oro, né all'amore, né al paradiso? Eccolo! Ciancia delle mangiate di pesce fritto di tanti anni fa, delle corse di cavalli di tanti anni fa al Boschetto di Clary, del discorso che una volta Abe Lincoln pronunciò a Springfield.

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Hod Putt Riposo qui, vicino al vecchio Bill Piersol, vicino a lui che si arricchì trafficando con gli Indiani, e in seguito sfruttò la legge sulla bancarotta per spassarsela ricco più di prima. Quanto a me, sfinito dal lavoro e dagli stenti, vedendo il vecchio Bill e tanti altri sempre più gonfi di denaro, una notte aggredii un viaggiatore nei pressi del Boschetto di Proctor. Volevo derubarlo solamente ma senza neanche accorgermene lo uccisi. Perciò fui condannato e impiccato, e quella fu la mia bancarotta. Ciascuno a modo suo, insomma, entrambi facemmo bancarotta, e ora fianco a fianco riposiamo in pace.

Olii McGee Avete visto per caso camminare per le strade del villaggio un uomo cupo dal viso smunto e gli occhi tristi e bassi? È mio marito, colui che mi spogliò di gioventù e bellezza per un'intima crudeltà che non si può spiegare. E venne l'ora, infine: tutta rughe, i denti ormai ingialliti, l'orgoglio a pezzi, ridotta ad uno straccio sprofondai nella tomba. E lo sapete cos'è che rode il cuore a mio marito? L'immagine di quel che ero un tempo,

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l'immagine di quel che lui mi fece. È questo che lo spinge a visitarmi qui dove giaccio adesso. Così, da morta, sono vendicata.

Fletcher McGee Mi prendeva la forza ad ogni istante, mi prendeva la vita ora per ora, mi prosciugò come una luna ardente di febbre che sfinisce il mondo nel suo giro. I giorni passavano come ombre, come stelle giravano i minuti. Lei mi strappava la pietà dal cuore per trasformarla in dolci sorrisi. Lei era un pezzo di creta per scultori, e i miei pensieri segreti erano dita: volando dietro la sua fronte pensosa le scavavano solchi di dolore. Le serrarono le labbra, le afflosciarono le guance, le abbassarono gli occhi per il dolore. La mia anima era entrata nella creta, combattendo come sette diavoli. Non era mia, non era sua. Lei la teneva, ma i suoi combattimenti modellavano un viso che lei odiava, un viso che temevo di vedere. Colpii la finestra, scossi i paletti. Mi nascosi in un angolo. Poi lei morì e - come uno spettro - mi angosciò perseguitandomi per il resto dei miei giorni.

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Robert Fulton Tanner Se si potesse mordere la mano gigantesca che un giorno ci cattura e ci distrugge, come fui morso io da un grosso ratto quando nel mio negozio di ferramenta mostravo al pubblico la trappola che avevo brevettato! Ma un uomo non potrà mai vendicarsi della vita, quest'orco mostruoso. Si entra in una stanza - cioè si nasce. E poi si deve vivere - consumare l'anima. Ah, l'esca che ci attira, eccola lì: la donna ricca che tu vuoi sposare, il prestigio, una buona posizione, o il potere nel mondo. Ma c'è un lavoro da fare, e ci sono cose da conquistare Oh, certo: le sbarre che schermano l'esca. Sei dentro, infine. Ma ecco, senti un passo: l'orco - la Vita - entra nella stanza (stava aspettando e ha udito lo scatto della molla), ti guarda rosicare il tuo bellissimo pezzo di formaggio, ti fissa con i suoi occhi di fuoco si acciglia, si mette a sghignazzare. e ti deride, e ti insulta in ogni modo mentre ti affanni su e giù nella trappola, finché si annoia della tua disperazione.

Cassius Hueffer Queste parole sono state incise sulla mia lapide: «La sua vita fu generosa, e ogni elemento così ben mescolato dentro di lui, che la natura si potrebbe alzare in piedi

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e dire al mondo: costui fu un vero uomo». Chi mi ha conosciuto ora sorride leggendo questa inutile retorica. Doveva essere un altro il mio epitaffio: «Con lui la vita non fu affatto gentile, in lui fu mescolato ogni elemento in modo tale da fargli dichiarare guerra alla vita, e fu così che cadde trucidato». Da vivo non riuscii a tener testa alle lingue di chi mi diffamava, ed ora che son morto mi tocca sottostare a un epitaffio inciso da un idiota! Serepta Mason Il fiore della mia vita avrebbe potuto sbocciare da ogni lato ma un aspro vento bruciò i miei petali su quel lato di me che potevate vedere voi nel villaggio. La mia protesta si alza dalla polvere: voi non vedeste mai il mio lato in fiore! Siete proprio degli sciocchi, voi viventi, voi che ignorate le facoltà del vento e le forze invisibili che governano le cose della vita. Amanda Barker Henry mi mise incinta. ma lo sapeva che io non potevo far nascere una vita senza perdere la mia.

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Perciò varcai i portali della polvere nella mia giovinezza. Viandante, nel villaggio dove vissi le gente pensa che Henry mi abbia amato con la tenerezza di un marito, ma io da questa polvere proclamo che mi fece morire per soddisfare il suo odio. Constance Hately Spoon River. tu mi lodi perché sacrificai la mia vita nel tirare su Irene e Mary. orfane della mia sorella maggiore! E invece Irene e Mary le rimproveri perché mi disprezzavano! Ma non lodare il mio sacrificio e non biasimare il loro disprezzo. È vero, le allevai, ne ebbi cura ma avvelenai tutte le mie premure ricordando loro ogni momento che dipendevano da me.

Chase Henry Ero l'ubriacone del paese. Quando morii il prete mi negò la sepoltura in terra consacrata. Ma questa, si può dire, fu la mia fortuna. 1 Protestanti, infatti, comperarono questo pezzo di terra, e mi ci seppellirono presso la tomba del banchiere Nicholas

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e di sua moglie Priscilla. Prendete nota, anime pie e prudenti: nella vita ci sono controcorrenti che onorano i morti vissuti nella vergogna.

Harry Carey Goodhue Non vi meravigliaste, voi sciocchi di Spoon River. quando Chase Henry votò contro i saloon per vendicarsi di esserne stato sbattuto fuori. Ma nessuno di voi fu cosÏ acuto da seguire i miei passi, o da riconoscere in me un fratello spirituale di Chase. Vi ricordate quando mi scagliai contro la banca e la cricca del Tribunale. perchÊ si intascavano gli interessi dei fondi pubblici? E quando me la presi con i nostri notabili per aver caricato i poveri di tasse come bestie da soma? E quando mi scagliai contro quelli dell'acquedotto che s'impadronivano delle strade, aumentando le tariffe? E quando combattei con gli uomini d'affari schierati contro di me in queste battaglie? E allora certo ricorderete pure che barcollando mi sollevai dalle rovine della sconfitta e dalle rovine di una carriera distrutta, tirai fuori dal mantello il mio ultimo ideale. nascosto a tutti fino a quel momento. come la cara mandibola dell'asino, e sconfissi la banca e quelli dell'acquedotto, e gli uomini d'affari con il proibizionismo, e feci pagare a Spoon River il costo delle battaglie che avevo perduto.

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Il giudice Somers Ditemi, come può mai essere che io, il più erudito tra tutti gli avvocati. che conoscevo Blackstone e Coke quasi a memoria, che feci la migliore arringa mai udita in tribunale, e scrissi un memorabile discorso lodato dal giudice Breese ditemi, come può mai essere che io giaccia qui. dimenticato, ignoto. mentre Chase Henry, il noto ubriacone. ha un bel cippo di marmo, con un'urna sopra, dove la Natura, in modo assai ironico, ha fatto crescere un'erba che fiorisce?

Kinsey Keene Ascoltate. Thomas Rhodes, presidente della banca; Coolbaugh Whedon. direttore dell"'Argus"; reverendo Peet, pastore della chiesa più importante; A.D. Blood, tante volte sindaco del paese; e infine voi, membri del Circolo del Buon Costume ascoltate le ultime parole di Cambronne ritto con gli eroici superstiti della guardia di Napoleone a Mont Saint-Jean sul campo di battaglia di Waterloo quando l'inglese Maitland gridò loro: «Valorosi Francesi, arrendetevi!» là, al morir del giorno, senza più speranza di vittoria, mentre orde di uomini sbandati - quel che era stato l'esercito del grande Napoleone ondeggiavano nel campo come strisce

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di nuvole a brandelli tonanti durante la tempesta. Bene, ciò che Cambronne disse a Maitland, prima che i cannoni inglesi spianassero la sommità della collina, contro la breve luce del tramonto, io dico a voi, a tutti voi, ed anche a te, o mondo. E vi incarico di inciderlo sulla mia lapide. Benjamin Pantier Giacciono insieme in questa tomba Benjamin Pantier. avvocato, e il suo cane Nig. compagno fedelissimo, conforto e amico. Giù nella strada grigia, amici, bambini, uomini e donne, uscendo dalla vita ad uno ad uno mi lasciarono, finché rimasi solo, con Nig accanto a dividere il mio sonno e le mie bevute. Nel mattino della vita fui ambizioso, e intravidi la gloria. Poi lei, che vive ancora, mi strinse l'anima in una trappola mortale che mi dissanguò fino a che io, io un tempo forte di carattere. caddi distrutto, indifferente a ogni cosa, e mi ridussi a vivere con Nig in una stanza sul retro di uno squallido ufficio. Sotto la mia mascella è rannicchiato Nig col suo naso ossuto la nostra storia si è persa nel silenzio. Passa, passa, pazzo mondo!

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La signora Pantier Lo so, ha detto che gli strinsi l'anima in una trappola che lo dissanguò a morte. E tutti quanti gli uomini lo amavano. e quasi tutte le donne ne avevano pietà. Ma immaginate di essere una gran signora. di avere gusti delicati e detestare l'odore forte di whiskey e di cipolle. e che l'Ode di Wordsworth col suo ritmo riecheggi nelle vostre orecchie, mentre lui se ne va in giro tutto il giorno, ripetendo cose comuni come questa: «Oh, che motivi ha per esser fiero lo spirito dei mortali?» E poi, immaginate: siete una donna ricca di ogni dote, e il solo uomo con cui legge e morale vi consentono rapporti coniugali è proprio l'uomo che vi suscita disgusto ogni volta che ci pensate - e intanto ci pensate ogni volta che lo vedete. Ecco perché lo cacciai di casa e se ne andò in quella stanza squallida dietro il suo ufficio, a vivere col cane.

Reuben Pantier Ebbene. Emily Sparks, le tue preghiere non caddero nel nulla, e la tua dedizione non fu vana. Tutto ciò che fui nella mia vita lo devo, in fondo, alla tua speranza che non cedette mai nei miei riguardi, e al tuo amore che mi vide sempre buono.

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Emily Sparks, mia cara, ti voglio raccontare la mia storia. Tralascio di parlare delle tracce lasciate su di me dai genitori. La figlia della modista mi mise nei pasticci e me ne andai in giro per il mondo, conoscendo ogni sorta di pericolo, donne, vino e piaceri della vita. In una stanza di Rue de Rivoli una notte stavo bevendo vino assieme a una cocotte dagli occhi neri quando i miei occhi si inondarono di lacrime. Lei le scambiò per lacrime d'amore, e sorrise, credendomi ai suoi piedi. Ma il mio cuore era a tremila miglia, a Spoon River, nei giorni della scuola, quando tu m'insegnavi tante cose. E proprio perché non potevi più volermi bene, né scrivevi lettere, né pregavi Dio per la mia vita, il silenzio eterno parlò al posto tuo. Cosi quella cocotte dagli occhi neri pensò che le mie lacrime fossero per lei, come i baci bugiardi che le davo. In qualche modo, da quel momento in poi, io ebbi una visione tutta nuova, cara Emily Sparks.

Emily Sparks Dov'è finito il mio ragazzo, il mio ragazzo. in quale angolo remoto della terra? Il ragazzo che io amavo più di tutti fra quelli della scuola? Io, la maestra, la zitella, il cuore vergine.

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che li consideravo tutti figli miei. Conoscevo davvero il mio ragazzo, quando lo giudicavo uno spirito ardente, attivo, sempre in cerca di qualcosa? Oh, ragazzo mio, ragazzo mio, per cui passai tante ore della notte sveglia a pregare. ti ricordi della lettera che scrissi parlandoti di Cristo, del suo stupendo amore? Che tu l'abbia ricevuta o meno, ragazzo mio, ovunque ti trovi, prenditi cura della tua anima, in modo che l'argilla che c'è in te, in modo che ogni scoria che c'è in te, si arrenda al tuo fuoco interiore finché il fuoco non sia altro che luce... nient'altro che luce! Trainor, il farmacista Soltanto un chimico può dire, e a volte neanche lui, che cosa verrà fuori mescolando tra loro vari fluidi o solidi. E chi può dire come reagiranno donne e uomini, una volta uniti, o che genere di figli nasceranno? Pensiamo a Benjamin Pantier e a sua moglie, buoni in se stessi, ma cattivi messi insieme, lui ossigeno, lei idrogeno, e il loro figlio un fuoco devastante. Io, Trainor, il farmacista, mescolatore di sostanze chimiche, morto mentre facevo un esperimento, non mi sposai mai nella mia vita.

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Daisy Fraser Avete mai sentito dire che Whedon, il direttore di giornale, versasse all'erario un po' dei soldi che incassava per sostenere un candidato a una carica? O per parlare bene della fabbrica di scatolame e invogliare la gente a fare investimenti? O per nascondere le reali condizioni della banca quando era ormai marcia e sull'orlo del fallimento? Avete mai sentito dire che il giudice distrettuale desse una mano a qualcuno, tranne che alle ferrovie "Q" o ai banchieri? O che il reverendo Peet o il reverendo Sibley destinassero una parte del loro stipendio, guadagnato con lo starsene zitti e buoni o dicendo quel che piaceva ai loro capi, alla costruzione dell'acquedotto? Invece io, Daisy Fraser, io che passavo sempre per le strade tra file di gente che ammiccava e sorrideva. e tossicchiava, e diceva qualcosa come ÂŤSta arrivandoÂť. non mi dovetti presentare mai davanti al giudice Arnett senza contribuire per dieci dollari e le spese al fondo scolastico di Spoon River.

Benjamin Fraser 1 loro spiriti battevano sul mio come le ali di mille farfalle. Chiudevo gli occhi e sentivo i loro spiriti vibrare. Chiudevo gli occhi, ma sapevo bene quando le loro ciglia, abbassate le palpebre, gli frangiavano le gote, e quando giravano la testa, e quando gli abiti aderenti li coprivano,

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0 ricadevano in eleganti drappeggi. 1 loro spiriti osservavano la mia estasi con ampi sguardi di stellare noncuranza. I loro spiriti guardavano il mio tormento, lo bevevano come fosse acqua di vita. Con le guance rosse, gli occhi illuminati, la fiamma della mia anima si innalzava indorando i loro spiriti, come le ali di una farfalla all'improvviso palpitante alla luce del sole. E gridavano, chiedendo a me la vita, la vita, la vita. Ma tenendo la vita per me stesso. afferrando e schiacciando le loro anime, come un bambino schiaccia l'uva e beve dalle mani il succo color porpora. io giunsi in questo vuoto senza ali. dove il rosso, l'oro, il vino e il ritmo della vita sono ignoti. Minerva Jones Sono Minerva, la poetessa del villaggio, schernita, sbeffeggiata dagli zoticoni della strada per il mio corpo pesante, gli occhi strabici e la camminata incerta. E mi andò peggio quando "Butch" Weldy mi prese dopo una caccia selvaggia. Egli mi abbandonò al mio destino in mano al dottor Meyers e io sprofondai nella morte intirizzita dai piedi alla testa, come uno che affondi piano piano sempre più giù in un torrente ghiacciato. Qualcuno andrà al giornale del paese

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per raccogliere in volume tutti i versi che io scrissi? Oh, com'ero assetata d'amore! Com'ero affamata di vita!

"Indignazione" Jones Non ci credereste, vero, che discendevo da una buona stirpe gallese? Che ero di sangue puro, assai migliore della feccia bianca che sta qui? E di lignaggio pi첫 diretto in confronto a quelli del New England e della Virginia che abitano a Spoon River? Non ci credereste che avevo frequentato la scuola e letto alcuni libri. Voi mi vedeste solo come un uomo rovinato con la barba e i capelli arruffati e i vestiti stracciati. Certe volte la vita di un uomo diventa un cancro a furia di subire colpi avversi e livida, purpurea, si gonfia simile alle escrescenze sui gambi del granturco. Li c'ero anch'io, facevo il falegname, infangato in un pantano di vita nel quale camminavo credendolo un bel prato, con una donna sciatta come moglie, e una figlia, la povera Minerva, che voi tanto affliggeste, fino a farla morire. Cosi strisciavo come una lumaca, strisciavo attraverso i giorni della mia vita. Ora al mattino non udite pi첫 il rumore sordo dei miei passi sul marciapiede, quando andavo in drogheria a comperare un poco di farina di granturco e un soldo di pancetta.

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Il dottor Meyers Nessuno, a parte il dottor Hill, si spese più di me per gli abitanti di questa cittadina. E i deboli, gli storpi, gli imprudenti e quelli senza un soldo si affollavano da me. Io accettavo tutti. io, il vecchio buon dottor Meyers. Stavo bene di salute, ero contento, un discreto reddito, una moglie congeniale. i figli grandi, sposati, con una buona posizione. E una notte Minerva, la poetessa, venne da me piangendo, era nei guai. Provai ad aiutarla, ma mori. Fui accusato, i giornali mi gettarono nel fango. Un crepacuore si portò via mia moglie. E una polmonite stroncò me.

La signora Meyers Tutta la vita si protestò innocente ripetendo che i giornali, in modo infame, avevano mentito su di lui. che non aveva colpa, che era stata una disgrazia, lui aveva cercato solamente di aiutare Minerva. Così sprofondato nel peccato. poveretto, non poteva accorgersi che anche cercando di aiutare la ragazza, come lui sosteneva, aveva infranto la legge degli uomini e di Dio. Voi che passate, ascoltate l'antico ammonimento: se volete che le vostre vie siano di gioia e camminare sui sentieri della pace amate Dio e rispettate i suoi comandamenti.

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"Butch" Weldy Quando misi la testa a posto e tornai a frequentare la chiesa mi diedero lavoro alla fabbrica di scatolame. Ogni mattina avevo il compito di riempire di benzina la cisterna del cortile che alimentava i bruciatori dentro i capannoni per arroventare 1 saldatoi. E cosÏ salivo una scaletta traballante, portando secchi pieni di quella roba. Una mattina, mentre ero su. intento a versare la benzina, l'aria si fece immobile e sembrò palpitare prima che la cisterna esplodesse, e io saltassi in aria per poi precipitare a terra con le gambe rotte e gli occhi che bruciavano, sfrigolando come uova fritte. Qualcuno aveva lasciato acceso un bruciatore e qualcosa aveva risucchiato la fiamma nella cisterna. Il giudice distrettuale disse che in ogni caso la colpa era stata di qualche dipendente come me, e quindi il figlio del vecchio Rhodes non era tenuto a risarcirmi. E io sedevo sul banco dei testimoni, cieco come jack il violinista, ripetendo: Non lo conoscevo-, Knowlt Hoheimer Fui io il primo frutto della battaglia di Missionary Ridge. Una pallottola mi penetrò nel cuore e in quel momento mi pentii profondamente di non essermene rimasto a casa invece che fuggire ed entrare nell'esercito.

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Sarei finito in prigione per aver rubato i maiali a Cari Trenary, ma mille volte meglio la prigione che giacere sotto questa statua marmorea con le ali e questo piedistallo di granito dove stanno incise le parole «Pro Patria»: in fondo cosa voglion dire?

Lydia Puckett Knowlt Hoheimer se ne fuggì in guerra il giorno prima che Curi Trenary lo denunciasse al giudice Arnett per avergli rubato i maiali. Ma non fu questa la ragione vera che io spinse ad arruolarsi. Un giorno mi scopri insieme a Lucius Atherton. Litigammo e io gli dissi che le nostre vie non si sarebbero dovute incrociare mai più. Così rubò i maiali e andò in guerra. Dietro ogni soldato c'è una donna.

Frank Drummer Da una cella a questo spazio oscuro, la fine a soli venticinque anni! La mìa lingua non poteva dire quel che si agitava dentro di me. e il villaggio mi credeva un povero idiota. Eppure all'inizio c'era una visione chiara. un'alta e irresistibile intenzione nella mia anima. che mi spingeva a cercare di imparare a memoria VEncliclopedia Britannica]

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Hare Drummer I ragazzi e le ragazze vanno ancora a bere il sidro da Siever dopo la scuola quando settembre ormai sta per finire? O a raccogliere nocciole nei boschetti della fattoria di Aaron Hatfield alle prime gelate? Tante volte anch'io con le ragazze e i ragazzi allegri giocavo lungo la strada e sopra i colli, quando il sole era basso, all'aria fresca, fermandomi a bastonare il noce ritto, senza foglie, contro un cielo di fuoco. Ora l'odore del fumo autunnale e le ghiande che cadono dai rami. e gli echi diffusi per le valli portano sogni di vita. Volteggiano su di me. Mi chiedono: dov'è finita quell'allegra compagnia? Quanti sono con me, quanti nei vecchi frutteti sulla strada che porta da Siever e nei boschi che dall'alto guardano l'acqua tranquilla?

Conrad Siever Non in quel giardino abbandonato dove i corpi si trasformano in un'erba che non ingrassa le greggi e in sempreverdi che non danno frutti lĂ dove lungo i cammini ombreggiati si odono vani sospiri risuonare, e si sognano ancora piĂš vani sogni

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d'intima comunione con le anime dei morti ma qui sotto l'albero del melo che amavo e contemplavo e che sfrondavo con le mie mani nodose per lunghi, lunghi anni. Qui sotto le radici di questa vedetta del nord sussistere nel cambiamento chimico. nel ciclo della vita. nella terra e nella carne dell'albero e nei viventi epitaffi delle mele più rosse.

Il d o t t o r Hill Andavo giorno e notte per le strade, da una parte all'altra del paese. curando a tutte le ore della notte gli ammalati più poveri. E volete sapere perché? Perché mia moglie mi odiava, e mio figlio era finito in malora. Così presi a interessarmi della gente dedicandole il mio amore e la mia vita. Per me fu dolce, il giorno del mio funerale, veder la folla spersa per i prati, e udirla mormorare la sua sofferenza e il suo amore. Ma. Dio mio, la mia anima vacillò riuscendo a stento a trovare un appoggio nella nuova vita quando mi accorsi che dietro la quercia vicino alla tomba stava nascosta Em Stanton, con tutto il suo dolore.

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Andy, la guardia notturna Nel mio mantello spagnolo, con il vecchio cappello a cencio e le soprascarpe di feltro, e Tvke, il mio cane fedele, e il bastone nodoso di noce americano. scivolavo con la lanterna cieca di porta in porta nella piazza a mezzanotte mentre su nel cielo le stelle roteavano e nel campanile mormorava la campana al soffio del vento, e i passi stanchi del vecchio dottor Hill facevano pensare ad un sonnambulo. e cantava un gallo chissà dove. E ora a vigilare su Spoon River c'è qualcun altro, come prima che ci fossi io. E qui giacciamo, il dottor Hill e io dove nessuno si intrufola a rubare e non c'è bisogno che alcun occhio resti aperto a sorvegliare.

Sarah Brown Non piangere, mio Maurice, io non sono sotto questo pino. Il soffio mite della primavera mormora tra l'erba tenera, scintillano le stelle, il caprimulgo chiama. ma tu ti affliggi, mentre la mia anima è rapita in estasi nel Nirvana dall'eterna luce. Va' da mio marito, che è un uomo di buon cuore e se ne sta sempre a rimuginare su quello che lui chiama il nostro amore colpevole.

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Digli che il mio amore per te, proprio come il mio amore per lui, ha determinato il mio destino, che attraverso la carne ho conquistato lo spirito, e attraverso lo spirito ho raggiunto la pace. Non esiste il matrimonio in cielo. ma l'amore sì.

Percy Bysshe Shelley Mio padre, che si occupava di carrozze e si arricchì ferrando un cavallo dopo l'altro. mi mandò a studiare all'Università di Montreal. Tornai a casa senza aver appreso niente. e me ne andai in giro per i campi con Bert Kessler, a caccia di quaglie e beccaccini. Al lago Thompson, il grilletto del fucile si impigliò nel fianco di una barca. Partì un colpo, e un grande buco mi si aprì nel cuore. Sopra di me un padre assai amorevole fece erigere questa stele marmorea, su cui è posta la figura di una donna scolpita da un artista italiano. Dicono che le ceneri del mio omonimo furono sperse vicino alla piramide di Caio Cestio, dalle parti di Roma.

Flossie Cabanis Fra il teatro di Bindle nel villaggio e Broadway, c'è una bella differenza. Ma io ci volli provare, infiammata d'ambizione quando a sedici anni

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vidi East Lynne rappresentata da noi da Ralph Barrett. l'emergente attore romantico, che mi affascinò. È vero, fu un totale fallimento, delusa me ne tornai a casa quando Ralph si dileguò a New York lasciandomi sola in città. Ma la vita stroncò anche lui. In questo regno del silenzio non ci sono spiriti affini. Come vorrei che la Duse fosse qui, nel pathos di questi campi quieti, a leggere queste parole. Julia Miller Quella mattina litigammo, perché lui aveva sessantacinque anni, e io trenta ed ero nervosa, grossa del bambino la cui nascita mi faceva paura. Pensai all'ultima lettera che mi aveva scritto quella giovane anima sperduta il cui tradimento avevo nascosto sposando il vecchio. Poi presi la morfina e mi sedetti a leggere. Attraverso il buio che mi scese sugli occhi ancora adesso posso scorgere la tremolante luce di queste parole: «E Gesù disse: in verità ti dico oggi sarai con me in Paradiso».

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Johnnie Sayre Papà, tu non potrai mai sapere l'angoscia per la mia disobbedienza che mi invase il cuore quando sentii la spietata ruota della locomotiva affondare nella carne urlante della gamba. Mentre mi portavano a casa della vedova Morris. vedevo nella valle la mia scuola, che marinavo per saltare di nascosto sopra i treni. Pregai di vivere il tempo di poterti chiedere perdono. E poi il tuo pianto, le tue singhiozzanti parole di conforto! Da quell'ora di consolazione ho ricevuto un'infinita felicità. Fosti saggio a incidere nella mia tomba: -Scampato al male a venire».

Charlie French Si è mai saputo, poi. quale sia stato tra i ragazzi O'Brien a spararmi un colpo sulla mano con la pistola giocattolo? Là, quando le bandiere rosse e bianche sventolavano alla brezza, e "Bucky" Estil sparava il cannone portato dal Capitano Harris da Vicksburg a Spoon River, e nei chioschi si vendeva limonata e la banda suonava festosa. Pensare che sia finita così male per un pezzo di capsula penetrato sotto la pelle della mano. mentre affollandosi tutti intorno a me i ragazzi dicevano:

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«Charlie, di sicuro morirai di tetano». Dio mio! Dio mio! Chi, tra i miei compagni, potrebbe essere stato?

Zenas Witt Avevo sedici anni, e vedevo certe macchioline davanti agli occhi ed ero debole di nervi, e facevo i sogni più terribili. E non riuscivo a ricordare i libri che leggevo, come Frank Drummer che memorizzava una pagina dietro l'altra. La mia schiena si stancava, e mi preoccupava ogni cosa, ero sempre confusa, e balbettavo le lezioni, e quando mi alzavo in piedi per parlare dimenticavo tutto ciò che avevo studiato. Bene, un giorno mi imbattei in un annuncio del dottor Weese, e lessi tutto li, stampato, come se lui mi avesse conosciuto; anche i sogni che non potevo impedire. Cosi seppi che ero destinata a morire molto presto. E mi preoccupai, finché una volta mi venne una tosse, e non sognai più. E poi dormii il sonno senza sogni qui sulla collina, vicino al fiume.

Theodore il p o e t a Quando eri ragazzo, Theodore, sedevi ore ed ore sulla riva del torbido fiume Spoon concentrato a fissare l'ingresso della tana del gambero, aspettando che apparisse, spingendosi fuori,

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prima le sue antenne ondeggianti, come fili di fieno, subito dopo il corpo dal colore della steatite, gli occhi neri lucenti come giaietto. E ti chiedevi, pieno di meraviglia, quasi in trance. che cosa mai sapesse, che desiderasse, quale fosse il senso della sua vita. Poi ti fermasti ad osservare uomini e donne nascosti nelle tane del fato nelle grandi cittĂ . aspettando che le loro anime uscissero per poter vedere come vivevano e per quale scopo, e perchĂŠ continuassero a strisciare tutti indaffarati lungo il percorso sabbioso dove l'acqua svanisce al morire dell'estate.

Lo sceriffo del p a e s e I proibizionisti mi elessero sceriffo quando furono banditi i saloon, perchĂŠ un tempo, quando ero uno che si ubriacava, prima di frequentare la chiesa, uccisi uno svedese alla segheria vicino a Maple Grove. Volevano un uomo terribile. risoluto, giusto, forte, coraggioso, che odiasse sia i saloon che gli ubriaconi. per mantenere nell'ordine il villaggio facendo rispettare la legge. Mi consegnarono un bastone impiombato da usare come arma. e fu con quello che colpii Jack McGuire, prima che lui, impugnando la pistola, mi uccidesse, I proibizionisti sprecarono il loro denaro per cercare di farlo impiccare,

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perche apparsi in sogno a uno dei giurati e gli narrai per intero la mia storia segreta. Quattordici anni di prigione erano abbastanza per avermi ucciso.

Jack McGuire Mi avrebbero linciato senza dubbio se non fossi stato mandato in tutta fretta segretamente alla prigione di Peoria. Eppure io, tranquillo, per i fatti miei. me ne tornavo a casa un poco sbronzo con il boccale in mano. Quando Logan, lo sceriffo, mi fermò. cominciò a scuotermi e ad insultarmi, --schifoso ubriacone». E quando io lo mandai al diavolo mi colps col suo pesante bastone proibizionista tutto questo prima che io sparassi. Di sicuro mi avrebbero impiccato, se non fosse stato per questo: il mio avvocato, Kinsey Keene. stava cercando di incastrare il vecchio Thomas Rhodes per il fallimento della banca, e il giudice era un amico di Rhodes e voleva che se la cavasse, così Kinsey offrì di lasciar perdere Rhodes in cambio di quattordici anni per me. Si trovò l'accordo. Scontai i miei anni, e nel frattempo imparai a leggere e a scrivere.

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Dorcas Giustine 1 miei concittadini non mi amavano, per ragioni ben precise: non avevo peli sulla lingua e rispondevo a chi mi trattava male protestando molto schiettamente, senza nascondere o nutrire dentro il cuore una segreta pena né un rancore. Si elogia tanto quel giovane di Sparta che nascose il lupo sotto il suo mantello, lasciandosi sbranare senza lamentarsi, lo penso che ci voglia più coraggio a tirarlo fuori e affrontarlo a viso aperto, anche per la strada, fra la polvere e le urla di dolore. La lingua può si essere un organo incontrollabile ma il silenzio avvelena l'anima. Mi condanni chi vuole - io sono contento.

Nicholas Bindle Cari miei concittadini, non vi vergognaste quando, letto il testamento, si valutarono i miei beni, e tutti seppero quanto fosse ridotto il patrimonio che lasciavo? Voi che, mentre ero in vita, mi braccaste perché donassi, donassi, donassi qualche cosa alle chiese, ai poveri, al villaggio! io che avevo già donato tanto. E non crediate, poi. che non sapessi che l'organo che regalai alla chiesa suonò inni augurali quando il diacono Rhodes,

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che aveva portato al fallimento la banca e quasi rovinato anche me, pregò per la prima volta dopo l'assoluzione Jacob Goodpasture Quando cadde Fort Sumter e venne la guerra, gridai col cuore colmo d'amarezza: «O gloriosa repubblica, è finita per te!» Quando seppellirono mio figlio soldato, allo squillo delle trombe e al rullo dei tamburi il mio cuore cedette sotto il peso degli ottantanni, e mi misi a gridare: «O figlio mio. morto per una causa ingiusta, nella lotta per la Libertà assassinata!» E scivolai giù. sotto quest'erba. E ora voi, guardate, dagli spalti del tempo: tre volte trenta milioni di anime unite nell'amore della più grande verità. rapite nell'attesa dell'avvento di una nuova Bellezza. figlia della Fratellanza e della Saggezza. Io con gli occhi dello spirito vedo la Trasfigurazione prima di voi. Ma voi infinita moltitudine di aquile d'oro che nidificate sempre più in alto. che volteggiate sempre più in alto, cercando di raggiungere il sole radioso delle sublimi sedi del Pensiero, perdonate la cecità del gufo morto

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Harold Arnett Mi appoggiai alla mensola del caminetto disgustato, disgustato di ogni cosa, ripensando al mio fallimento, guardando nell'abisso, fiacco per la calura del mezzogiorno. Una campana risuonò lontano, lamentosa, udii piangere un bambino. e John Yarnell tossire nel suo letto. tutto febbricitante, ormai moribondo. Poi la violenta voce di mia moglie: «Sta' attento, che si bruciano le patate!» Ne sentivo l'odore... e provai allora un incontenibile disgusto. Premei il grilletto... buio... luce... indicibile rimorso... brancolai tentando di rientrare nel mondo. Ma era troppo tardi! Cosi giunsi qui, con polmoni per respirare... ma qui non si respira coi polmoni, benché si debba respirare... A che serve sbarazzarsi del mondo, quando nessun'anima può sfuggire all'eterno destino della vita?

Margaret Fuller Slack Grande come George Eliot sarei stata, io, se il destino mi fosse stato amico. Osservate il ritratto che mi fece Penniwit il fotografo, il mento appoggiato sulla mano, gli occhi profondi. grigi, che guardano lontano. Ma c'era quella vecchia, vecchia questione:

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scegliere il celibato, il matrimonio o l'impudicizia? Un giorno John Slack. il ricco farmacista, prese a corteggiarmi, e mi alletto con la promessa che avrei avuto tanto tempo libero per il mio romanzo e cosĂŹ lo sposai, e gli diedi otto figli, e non trovai un attimo per scrivere. Era tutto finito, per me, in ogni caso, quando mi conficcai l'ago nella mano mentre lavavo i panni del bambino. e morii di tetano, una morte ironica. Ascoltate quello che vi dico, anime ambiziose. il sesso e la rovina della vita!

George Trimble Qualcuno si ricorda quando io parlavo del libero argento e della tassa unica di Henry George dall'alto della scalinata del tribunale? Qualcuno si ricorda, poi, che io, quando il Leader senza pari perse la sua prima battaglia, cominciai a parlare di proibizionismo, e mi diedi da fare nella chiesa? Bene, tutto ciò si doveva a mia moglie. che mi prospettava la rovina se non avessi provato la mia moralità alla gente. E cosÏ fu lei a rovinarmi: i radicali, infatti, cominciarono a sospettare di me. e i conservatori non si fidavano. E qui riposo, e nessuno viene a piangere sulla mia tomba.

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Dr. Siegfried Iseman Quando mi consegnarono il diploma dissi a me stesso sarò buono e saggio, e coraggioso, e aiuterò sempre gli altri. dissi svolgerò la professione di medico con spirito di fede cristiana! Ma in qualche modo la gente ed i colleghi sanno cosa c'è in fondo al cuore quando si parte con così nobili intenzioni. Cosi succede che vi fanno morire di fame, e da voi non vengono che i poveri, e vi rendete conto troppo tardi che essere un dottore è solo un modo per guadagnarsi il pane. E quando siete poveri e vi tocca portare sulle spalle la fede cristiana, assieme a moglie e figli. allora è troppo! Ecco perché mi misi a fare intrugli, inventando un Elisir di Giovinezza che mi mandò dritto dritto alla prigione di Peoria. marchiato come imbroglione e truffatore dal nostro integerrimo Giudice Federale. "Asso" Shaw Per me non c'era alcuna differenza fra giocare a carte per denaro e vendere beni immobili, lavorare in banca, o in campo giuridico o in qualsiasi altro settore. Dipende tutto dal caso Nondimeno, vedi un uomo corretto negli affari? Ebbene, egli starà ritto innanzi ai re!

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Lois Spears Qui riposa il corpo di Lois Spears, nata Lois Fluke, figlia di Willard Fluke, moglie di Cyrus Spears, madre di Myrtle e Virgile Spears, bambini dagli occhi chiari e in buona salute (io ero cieca dalla nascita). Fui la più felice delle donne come moglie, madre e casalinga. occupandomi con cura dei miei cari e facendo della mia casa un posto ben ordinato e generosamente ospitale, perché giravo per le stanze e per il giardino con un istinto sicuro come la vista, come avessi gli occhi sulla punta delle dita. Gloria a Dio nell'alto dei cieli.

Il giudice Arnett Concittadini, è vero che il mio vecchio registro posto per anni e anni in uno scaffale proprio sulla mia testa e sopra il seggio della giustizia dico, è vero che il registro aveva un bordo di ferro che mi lasciò un taglio profondo sulla calvizie, quando cadde (il fatto avvenne, credo, a causa dello spostamento d'aria che ci fu in tutta la città quando il serbatoio di benzina della fabbrica di scatolame esplose, bruciando "Butch" Weldy) ma soffermiamoci con ordine su ogni punto, e osserviamo l'intera questione attentamente.

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Punto primo: non ho difficoltà a concedere che subii un taglio alla testa; ma, punto secondo, fu questa la cosa terribile: d'un tratto i fogli del registro si sparsero nell'aria piovendo intorno a me come carte da gioco maneggiate da un prestigiatore. Ed ebbi innanzi agli occhi quei fogli sino alla fine. e in ultimo proruppi: -Non sono fogli, quelli! Come fate a non vedere che son giorni e giorni e giorni e giorni di settantanni? E perché mi tormentate con i fogli e le loro brevi annotazioni?».

Willard Fluke Mia moglie si ammalò e dimagri fino a pesare quaranta chili scarsi. Un giorno quella donna che gli uomini chiamavano Cleopatra venne a stabilirsi in mezzo a noi. E noi. noi mariti e padri di famiglia, tutti quanti infrangemmo i nostri voti, tutti quanti, e anch'io. Con il trascorrere degli anni la morte, a uno a uno, se li portò via in diversi modi, l'uno più orribile dell'altro, mentre io tiravo avanti sostenuto dall'idea che Dio mi avesse concesso una grazia speciale, e cominciai a scrivere, scrivere, scrivere risme e risme di carta sulla seconda venuta di Cristo. Allora Cristo mi visitò e disse: «Va' in chiesa a confessare il tuo peccato davanti alla congregazione».

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Ma non appena cominciai a parlare ritto di fronte a tutti, vidi la mia bambina seduta li vicino. la mia bambina cieca dalla nascita! Da allora in poi non c'è che buio profondo. Aner Clute Offrendomi da bere birra o vino. prima a Peoria e in seguito a Chicago, a Denver, San Francisco o a New York. insomma, dovunque vivessi mi domandavano in continuazione come mai mi ritrovassi a far la vita e che cosa mi avesse spinto a cominciare. Beh. rispondevo, per un abito di seta e una promessa di matrimonio da parte di un uomo molto ricco (si trattava di Lucius Atherton) Ma le cose non stavano cosi. Mettiamo il caso che un giorno un ragazzino rubi una mela da un cesto del droghiere. e che da allora in poi tutti comincino a chiamarlo ladro. sul giornale, in chiesa, in tribunale, e in ogni angolo di strada, «ladro», «ladro», sempre «ladro-, ovunque vada. E non trova lavoro, e se vuol mangiare un pezzo di pane non gli resta che rubarlo. e allora finisce che quel ragazzo ruba. È il modo in cui la gente giudica il furto di una mela a rendere il ragazzo quel che è.

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Lucius Atherton Quando i miei baffi si arricciavano e avevo i capelli neri e portavo calzoni aderenti e un bottone di diamante, io ero un fante di cuori senza rivali e conoscevo molte tecniche efficaci. Ma quando spuntarono i primi capelli grigi, eh!, le fanciulle della nuova generazione ridevano di me senza il minimo timore. e allora addio esaltanti avventure. quelle in cui per poco non mi sparavano come se fossi un diavolo senza cuore. non mi restò che vivere storie piuttosto squallide. roba riscaldata d'altri giorni e d'altri uomini. E il tempo passava, finché non mi decisi a stabilirmi alla locanda Mayer, mangiando quel che capitava, ormai ridotto a un grigio, sciatto, sdentato, emarginato dongiovanni di campagna... Qui c'è un'ombra potente che canta, una donna di nome Beatrice. E capisco adesso che la forza che lo rese grande è la stessa che trascinò me nella feccia della vita.

Homer Clapp Spesso, arrivati al cancello, Aner Clute mi rifiutava il bacio di saluto con la scusa che non eravamo fidanzati. Mi stringeva la mano freddamente, e quello era il suo modo di dare la buonanotte quando la accompagnavo a casa

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dal pattinaggio o dalla funzione religiosa. Ma non appena l'eco dei miei passi si spegneva per la via, ecco che Lucius Atherton (lo venni a sapere quando Aner andò a Peoria) balzava dentro di nascosto dalla finestra o se la portava a spasso con la pariglia dei suoi cavalli bai al trotto per la campagna. La notizia mi scosse, e mi spinse a occuparmi di cose più serie. Investii tutti i soldi ricavati dal terreno di mio padre nella fabbrica di scatolame, per ottenere il lavoro di capo-contabile, e li persi tutti. Compresi allora che io ero uno degli sciocchi della vita e che solo la morte mi avrebbe trattato con equità facendomi sentire un uomo come gli altri.

Il diacono Taylor Appartenevo alla chiesa e al partito proibizionista, e la gente del villaggio pensava fossi morto mangiando l'anguria. La verità è che soffrivo di cirrosi epatica, perché ogni santo mezzogiorno, per trent'anni, scivolavo dietro il reparto delle ricette nella farmacia di Trainor e mi riempivo un bicchiere generoso prendendo la bottiglia con su scritto Spiritus frumenti.

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Sam Hookey Scappai di casa con il circo, per amore di Mademoiselle Estralada, la domatrice di leoni. Una volta, dopo aver lasciato alcuni giorni a digiuno i leoni. entrai nella gabbia e cominciai a picchiare Brutus e Leo e Gipsy. Di conseguenza Brutus mi saltò addosso. e mi uccise. Entrando in questo regno incontrai uno spirito che mi maledisse, aggiungendo che mi stava bene... Era Robespierre!

Cooney Potter Mio padre mi lasciò in eredità quaranta acri di terreno e io. mettendo a lavorare dall'alba al tramonto mia moglie, i miei due figli maschi e le due femmine, acquistai mille acri. Ma ancora non contento, volendo giungere a possederne duemila, faticai per anni con l'ascia e con l'aratro. sudando, rinnegando me stesso, moglie e figli. Squire Higbee si sbaglia sul mio conto quando dice che morii a causa dei sigari Red Eagle. Mangiare torta ancora caldissima e trangugiare caffè nelle ore ardenti della mietitura mi hanno portato qui prima dei sessant'anni.

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Il violinista Jones La terra ti fa vibrare il cuore e quello sei tu. E se la gente è convinta che sai suonare allora devi suonare sempre in vita tua. Che cosa vedi, un raccolto di trifoglio? O un prato da attraversare fino al fiume? Il vento è nel granturco; tu ti freghi le mani perchÊ i buoi adesso son pronti per il mercato: oppure senti il fruscio delle gonne come quando le ragazze ballano al Boschetto. Per Cooney Potter una colonna di polvere o un mulinello di foglie significavano rovinosa siccità . Per me invece somigliavano a Sammy Testarossa quando balla al ritmo di Toor-a-Loor. E poi come potevo coltivare i miei quaranta acri - e non parliamo di acquistarne altri con una confusione di corni, fagotti e ottavini rimescolati dentro il mio cervello da corvi e pettirossi e il cigolare di un mulino a vento - solo questo? E ogni volta che cominciavo ad arare puntualmente qualcuno si fermava per la strada e mi portava via a un ballo o a un pic-nic. Finii con quaranta acri. Finii con un violino distrutto. e una risata interrotta, e mille ricordi. e non un solo rimpianto, neanche uno.

Nellie Clark Avevo solamente otto anni, e prima di crescere e sapere cosa significava non avevo le parole per quella cosa.

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sapevo solo che ero molto spaventata e lo dissi alla mia mamma. Mio padre allora prese una pistola e avrebbe ammazzato Charlie, che era un ragazzo grande e grosso, di quindici anni, se non fosse stato per sua madre. Nondimeno quell'esperienza mi restò sempre attaccata addosso. Ma l'uomo con cui mi sposai, un vedovo di trentacinque anni, era uno nuovo del villaggio, e non gliene giunse voce, se non due anni dopo il matrimonio. Reagì considerandosi imbrogliato, e la gente confermò che in realtà non ero vergine. Ebbene, mio marito mi lasciò, e io morii l'inverno successivo.

Louise Smith Herbert ruppe il nostro fidanzamento di otto anni quando Annabelle tornò al villaggio dal collegio, ahimè! Se non mi fossi più curata del mio amore per lui forse ne sarebbe germogliato un bel dolore capace di effondere sulla mia vita un dolce profumo. Ma io lo tormentai, lo avvelenai. lo accecai, e si trasformò in odio. Un'edera mortale invece di clematide. E la mia anima precipitò dal suo sostegno, i suoi viticci si ingarbugliarono fino a putrefarsi. Non permettete alla vostra volontà di fare il giardiniere dell'anima, a meno che non siate proprio certi che sia più saggia della vostra anima.

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Herbert Marshall Sai perché hai sofferto e mi hai odiato cosi tanto, Louise? Perché credevi, ingannandoti, che avessi scelto Annabelle al posto tuo per bassezza morale e disprezzo dei diritti della tua anima. In realtà il tuo odio per me aveva radici nell'amore. perché io ero la felicita della tua anima, nato apposta per risolverti la vita e non volli. Ma tu eri la mia infelicità. Se fossi stata la mia felicità, non sarei rimasto sempre aggrappato a te? Questo è il tormento della vita: che si può essere felici solo assieme a un altro. e i nostri cuori bramano stelle che ci respingono. George Gray Ho esaminato bene tante volte il marmo che hanno scolpito per me: una nave in porto, con le vele ammainate. In realtà non rappresenta la mia meta ma la mia vita intera. Perché mi venne offerto l'amore ed io lo rifuggii per non restarne deluso. Il dolore bussò alla mia porta, ma io ebbi paura. Fui allettato dai richiami dell'ambizione, ma tremavo al pensiero dei suoi rischi. Eppure tutto il tempo, come un affamato, cercavo un senso da dare alla mia vita. E ora so che bisogna alzare le vele

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e abbandonarsi ai venti del destino ovunque essi portino la nave. Dare un significato alla propria vita può condurre alla follia, ma una vita senza significato è il tormento dell'inquietudine e del vano desiderio, è una nave che brama il mare e tuttavia ne ha paura.

On. Henry Bennett Solo quando fui sul punto di morire mi venne in mente che Jenny mi aveva amato per distruggermi, con il cuore pieno di malizia. Perché io avevo settant'anni, lei invece trentacinque, e mi ridussi a un'ombra per cercare di essere un degno marito per Jenny, la rosea Jenny così ardente di vita. La saggezza e la finezza del mio animo in verità non le davano alcun piacere, invece ripeteva a ogni occasione che Willard Shafer aveva la forza di un gigante e che una volta, al podere di George Kirby. aveva tirato fuori un trattore da un fosso, un'impresa eccezionale, memorabile. Così Jenny ereditò i miei beni e sposò Willard, quella montagna di muscoli! Quel pagliaccio!

Griffy il bottaio 11 bottaio dovrebbe essere esperto di tini. Ma io conobbi bene anche la vita,

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e voi che indugiate intorno a queste tombe pensate di conoscerla. Pensate che il vostro sguardo spazi per un vasto orizzonte. forse, ma in realtĂ state solo guardando nell'interno della vostra tinozza Non vi potete alzare fino all'orlo e vedere il mondo esterno delle cose e voi stessi nello stesso tempo. Siete sommersi nel tino di voi stessi: tabĂš, regole, apparenze sono le doghe del vostro tino. Rompete e spezzate l'incantesimo di credere che il vostro tino sia la vita, e che voi conosciate la vita!

Sersmith il dentista Credete che le odi e i sermoni e i rintocchi di campane della chiesa e il sangue dei vecchi e dei giovani martirizzati per la veritĂ che videro con i loro occhi resi chiari dalla fede in Dio. abbiano realizzato le grandi riforme del mondo? Credete che l'Inno di Guerra della Repubblica si sarebbe udito se lo schiavo avesse incoronato il dominio del dollaro a dispetto della sgranatrice di cotone di Whitney, e del vapore e dei laminatoi e del ferro e dei telegrafi e del libero lavoro bianco? Credete che Daisy Fraser sarebbe stata cacciata e sfrattata se la fabbrica di scatolame non avesse mai avuto bisogno della sua piccola casa e del terreno?

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O credete che la sala da poker di Johnnie Taylor e il bar di Burchard sarebbero stati chiusi se il denaro perduto e speso per la birra - con la loro chiusura non fosse finito a Thomas Rhodes perché facesse migliori affari vendendo scarpe e coperte e mantelline per bambini e culle di quercia? Una verità morale è un dente cavo che dev'essere ricostruito con l'oro

A.D. Blood Se voi, abitanti del villaggio, ritenete che abbia agito bene, adoperandomi per la chiusura dei saloon e la cessazione di tutti i giochi di carte, e trascinando la vecchia Daisy Fraser davanti al giudice Arnett, nelle mie ripetute crociate per purificare la gente dal peccato, allora perché lasciate che Dora, la figlia della modista, e quel buono a nulla del figlio di Benjamin Pantier la notte facciano della mia tomba il loro empio guanciale?

Robert Southey Burke Spesi il mio denaro per aiutarti a diventare sindaco, A.D. Blood. Ti ammirai senza limiti, per me eri un modello, un uomo quasi perfetto. Divorasti la mia personalità e l'idealismo della mia gioventù.

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e la forza di una strenua fedeltà. E le speranze per un mondo migliore, e tutti i miei slanci di fede nella verità si fusero nel calore abbagliante della mia devozione per te, e si conformarono al tuo esempio. Poi, quando capii chi eri veramente, quando capii che la tua anima era piccola e che le tue parole erano false come i tuoi denti di porcellana celeste e i tuoi polsini di celluloide. odiai l'amore che avevo per te, odiai me stesso, e te. per aver sciupato la mia anima, e la mia giovinezza. E adesso dico a tutti: attenti agli ideali. non rivolgete mai il vostro amore a un uomo vivo, chiunque egli sia.

Dora Williams Quando Reuben Pantier scappò, abbandonandomi, andai a vivere a Springfield, dove incontrai un ubriacone. che aveva da poco ereditato una fortuna dal padre. Ci sposammo. Quel giorno era ubriaco. Non era certo un bel vivere. Comunque, dopo un anno, fu ritrovato morto. Ero ricca. Mi trasferii a Chicago. Non passò molto tempo, che conobbi Tyler Rountree, un farabutto. Me ne andai a New York. Un magnate dai capelli grigi perse la testa per me. E cosi, un'altra fortuna. Dovete sapere che una notte morì tra le mie braccia. (Per quanti anni mi rimase impressa la sua faccia viola, da allora!)

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Ne nacque uno scandalo, quasi. Cambiai città ancora. Parigi stavolta. Ormai ero una donna, insidiosa, smaliziata, esperta della vita e ricca. Abitavo in un appartamento assai carino, vicino agli Champs Élysées, che divenne un punto di incontro per gente di ogni tipo, musicisti, poeti, dandy, artisti, nobili, si parlava in francese, tedesco, italiano, inglese. Sposai il conte Navigato, originano di Genova. Ci spostammo a Roma. Mi avvelenò, penso. Ora al camposanto che si affaccia sul mare dove il giovane Colombo sognò nuovi mondi, si può leggere quel che è stato inciso: Conressa Navigato implora eterna quiete.

La signora Williams Ero la modista chiacchierata, diffamata. madre di Dora, la cui strana scomparsa fu attribuita all'educazione ricevuta. 11 mio occhio era fatto per la bellezza e sapeva vedere ben al di là dei nastri e delle fibbie e delle piume e dei cappelli di paglia e dei feltri, che mettono in risalto visi graziosi, capelli biondi e scuri. Una cosa voglio dirvi, e una domandarvi: le ladre di mariti portano ciondoli e cipria e cappelli alla moda. Mogli, portateli anche voi.

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I cappelli possono provocare divorzi, ma pure prevenirli. Bene, ora lasciatemi fare una domanda: se tutti i bambini di Spoon River fossero stati cresciuti dalla Contea da qualche parte in un grande podere, e padri e madri avessero avuto la libertĂ di vivere e divertirsi, e cambiare compagni a piacimento, credete che Spoon River sarebbe stata peggiore?

William ed Emily Nella Morte c'è qualcosa che somiglia all'amore! Se con qualcuno con cui avete conosciuto la passione e l'ardore del giovane amore. voi anche, dopo anni passati insieme, sentite estinguersi a poco a poco il fuoco e cosÏ svanite insieme. piano piano, lievemente, quasi inavvertitamente, come foste abbracciati. uscendo dalla stanza familiare questo è un potere d'unisono fra le anime che somiglia all'amore!

II giudice distrettuale Fate caso, viandanti, alle erosioni che vento e pioggia hanno prodotto a poco a poco nella mia pietra tombale, logorandola, quasi come se una Nemesi o un odio intangibili

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segnassero punti contro di me, per distruggere, e non per conservare, la mia memoria. In vita io fui il giudice distrettuale. incidevo tacche, prendevo decisioni in base ai punti segnati dagli avvocati e non alla giustizia del caso. Vento e pioggia, non infuriate contro la mia lapide! PerchĂŠ peggio dell'ira di chi ha subito un'ingiustizia, peggio delle maledizioni dei poveracci. fu giacere senza aprire bocca e tuttavia con la visione chiara, comprendendo che persino Hod Putt, l'assassino, impiccato per una mia sentenza, era innocente nell'anima, se confrontato a me.

Jack il cieco Avevo strimpellato tutto il giorno con il mio violino alla fiera del paese. Ma. portandomi a casa. "Butch" Weldy e Jack McGuire urlavano tutti eccitati, ubriachi, e mi chiedevano di suonare e suonare Susie Skinner, e frustavano i cavalli, e alla fine persero il controllo delle bestie. Cieco com'ero, m'avventai ad uscire mentre il carro cadeva dentro il fosso, ma fui preso tra le ruote e ucciso. QuaggiÚ c'è un uomo cieco che ha una fronte grande e candida come una nuvola. E tutti noi suonatori, dal piÚ bravo al meno esperto, compositori di musica e cantastorie, sediamo ai suoi piedi e lo ascoltiamo cantare la fine di Troia.

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John Horace Burleson Vinsi un premio a scuola con un saggio, qui nel villaggio, e pubblicai un romanzo prima di compiere venticinque anni. Andai in città per cercarvi qualche spunto ed arricchire le mie capacità artistiche. Là sposai la figlia del banchiere, e in seguito divenni presidente della banca. Speravo intanto di poter trovare un po' di tempo libero per scrivere un romanzo epico sulla guerra. Amico di qualche grande nome, amavo la letteratura, fui anche ospite di Emerson e Matthew Arnold. Tenevo i miei bei discorsi dopo cena, scrivevo saggi per i circoli locali. Infine fui trasportato qui - i luoghi della mia prima giovinezza, sapete e a Chicago non è rimasta n e m m e n o una piccola lapide a ricordare il mio nome. È una gran bella cosa aver scritto questo solo verso: «Muovi, muovi sempre le tue onde, tu profondo, cupo Oceano blu».

Nancy Knapp Beh, non lo avete ancora capito? Allora vi racconto come andarono le cose. Acquistammo la fattoria con i soldi che lui aveva ereditato. ma i fratelli e le sorelle lo accusarono di aver avvelenato la mente del padre contro di loro. E non avemmo mai pace con i nostri beni. Il bestiame morì per un morbo, i raccolti furono nulli.

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Un fulmine colpì il granaio. Per poter andare avanti ipotecammo la fattoria. Lui si chiuse nel silenzio, era sempre preoccupato. Tra i vicini, alcuni non ci rivolsero più la parola, schierandosi dalla parte dei fratelli e delle sorelle. Io non sapevo più dove voltarmi, che cosa fare, poiché solo da giovani ci si può dar coraggio dicendo a se stessi: "Non ha importanza, ho un amico che mi aiuterà, o posso distrarmi dai problemi facendo un bel viaggetto a Decatur". Poi nelle stanze si diffuse un odore terribile. Così decisi di appiccare il fuoco ai letti e la vecchia casa stregata ben presto non fu che un ruggito di fiamme. mentre io danzavo nel cortile con le braccia ondeggianti e lui tremava in lacrime come un vitello infreddolito.

Barry Holden Lo stesso autunno in cui mia sorella Nancy Knapp diede fuoco alla casa era in corso il processo del dottor Duval per l'uccisione di Zora Clemens, e io trascorsi due settimane in tribunale ad ascoltare tutti i testimoni. Era evidente che lui l'aveva messa incinta e non voleva far nascere il bambino. Beh, e allora io che cosa avrei dovuto dire con otto figli e un altro in arrivo. e il podere ipotecato a Thomas Rhodes? Quando tornai a casa quella sera (dopo aver ascoltato la storia della passeggiata col calesse

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e del ritrovamento di Zora nel fosso), la prima cosa che mi venne sotto gli occhi, messa li, vicino ai gradini, dove i ragazzi avevano scavato per i vermi da pesca. fu l'accetta! E proprio mentre entravo vidi mia moglie, in piedi davanti a me. grossa per il figlio che portava in grembo, E non appena cominciò a parlarmi del podere ipotecato, la uccisi.

Il Procuratore di Stato Fallas lo che impugnavo sferze e distruggevo bilance, che colpivo duramente con fruste e con spade, io, che odiavo tutti i trasgressori della legge. io. legalista severo, inesorabile, che indussi ia giuria ad impiccare quel pazzo di Barry Holden. io mi ritrovai come uno ucciso da una luce troppo potente per gli occhi, e mi risvegliai davanti al volto di una VeritĂ dalla fronte insanguinata: un forcipe d'acciaio, maneggiato da un medico inesperto contro la testa del mio bambino che veniva alla luce, fece di lui un idiota. Fu cosi che il mondo degli ammalati di mente divenne il mio lavoro, e tutto il mio mondo. Povero bambino rovinato! Tu fosti, infine, il vasaio, e tutti i miei atti di caritĂ non furono che i vasi sotto la tua mano.

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Wendell P. Bloyd Prima mi accusarono di vivere in modo sregolato. non essendoci una legge sulla blasfemia. Poi mi considerarono pazzo e mi rinchiusero, e una guardia cattolica mi bastonò a morte. Ecco qual era la mia offesa: affermai che Dio aveva mentito ad Adamo, destinandolo a vivere come uno stolto ignaro che nel mondo, oltre al bene, c'è anche il male. E quando Adamo, mangiando la mela, aggirò il divieto di Dio, si rese conto della sua menzogna. Allora Dio lo cacciò dall'Eden, perché non potesse cogliere il frutto della vita immortale. Ma in nome di Cristo, voi che siete gente ragionevole, lo sapete, Dio stesso dice a questo proposito nel libro della Genesi: -E il Signore Dio disse: ecco, l'uomo è diventato come uno di noi» (un po' di invidia, no?) «a conoscere il bene e il male" (smascherata la bugia che tutto è bene). «E così, per paura che potesse tendere la mano a cogliere anche il frutto dell'albero della vita, e lo mangiasse e vivesse in eterno, il Signore Dio lo cacciò dal giardino dell'Eden.» (A mio parere, il motivo per cui Dio crocifisse il suo proprio Figlio per tirarsi fuori da quel pasticcio tanto complicato, è perché Lui è fatto così.)

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Francis Turner Da bambino non potevo correre né giocare. Da grande, potevo solo sorseggiare dalla coppa, non bere perché la scarlattina mi aveva fatto ammalare di cuore. Eppure giaccio qui consolato da un segreto che conosce solo Mary: c'è un giardino di acacie, di catalpe, e di dolci vigne, là quel pomeriggio di giugno al fianco di Mary mentre la baciavo con l'anima sulle labbra. l'anima all'improvviso mi abbandonò volandosene via.

Franklin Jones Ancora un anno di vita e forse avrei finito di costruire la mia macchina volante e sarei diventato ricco e famoso. Quindi ci ha azzeccato l'artigiano che cercò di scolpire una colomba sulla mia tomba, a farla più simile a un pollo. Perché in fondo, che cos'è la vita se non un nascere dopo essere stati covati e andare qua e là per il cortile finché non viene il giorno del ceppo? Con la differenza che l'uomo ha il cervello dì un angelo e vede l'ascia fin dal primo momento!


John M. Church Ero il legale della -<Q» e della Compagnia di Indennità che assicurava i padroni della miniera. Reggevo i fili d'accordo con il giudice e con la giuria, e persino con le corti superiori per rintuzzare le richieste dei lavoratori rimasti invalidi, delle vedove e degli orfani, e in tal modo a poco a poco mi arricchii. L'associazione degli avvocati celebrò i miei meriti con una dichiarazione ampollosa. Furono tanti i tributi floreali ma i ratti divorarono il mio cuore e un serpente ha fatto il nido nel mio cranio!

Sonia la Russa Io, nata a Weimar da madre francese e da padre tedesco, un professore coltissimo, rimasta orfana a quattordici anni, diventai ballerina, col nome d'arte di Sonia la Russa, sempre su e giù per i boulevard di Parigi, dapprima amante di svariati duchi e conti, e in seguito di artisti senza un soldo e di poeti. A quarantanni, passée. partii per New York in cerca di fortuna, e sulla nave conobbi il vecchio Patrick Hummer, rubicondo e arzillo, nonostante i suoi sessant'anni, che tornava da Amburgo, in Germania, dopo aver venduto un carico di bestiame. Mi portò a Spoon River e vivemmo insieme qui

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per vent'anni - e la gente ci credeva sposati! Questa quercia vicino a me è la dimora preferita delle azzurre ghiandaie che non fanno che ciarlare tutto il giorno. E perché non dovrebbero? La mia stessa polvere ride pensando a quella cosa umoristica chiamata vita.

Isa Nutter Secondo il dottor Meyers era satiriasi e il dottor Hill disse invece che si trattava di leucemia. Ma io so che cosa mi portò qui: avevo sessantaquattro anni, ma la forza di un trentacinquenne o di un quarantenne. E non fu lo scrivere una lettera al giorno, e non fu il restare in giro fino a tarda ora sette notti alla settimana e non fu la tensione di pensare a Minnie, e non fu paura o gelosia ansiosa, o lo sforzo incessante di cercare di capire la sua mente straordinaria, o la compassione per la vita disgraziata che condusse con il primo e il secondo marito non fu niente di tutto questo ad abbattermi, ma le proteste delle figlie e le minacce dei figli, e i sogghigni e le maledizioni di tutto il parentado, che mi spinsero a tagliare la corda per andarmene a Peoria e sposare Minnie alla faccia loro. E perché stupirsi se feci testamento in favore della più pura, della migliore fra le donne?


Barney Hainsfeather Se il treno di turisti per Peoria si fosse solo distrutto nell'incidente forse avrei salvato la vita di sicuro sarei scampato a questo posto. Ma siccome prese pure fuoco finì che scambiarono me per John Alien, che fu mandato al cimitero ebraico di Chicago, e John per me, così io giaccio qui. Era già difficile, in questo paese. tirare avanti con un negozio di stoffe, ma esservi sepolto - achì

Petit il poeta Semi in un baccello secco, tic, tic, tic, tic, tic, tic, come moscerini che litigano esili versi giambici risvegliati dalla brezza ma il pino ne fa una sinfonia. Ottave, villanelle, rondelli, rondò, ballate in abbondanza con lo stesso vecchio pensiero: sono svanite le nevi e le rose di ieri, e che cos'è l'amore, se non una rosa che appassisce? La vita intorno a me qui nel villaggio: tragedia, commedia, valore e verità, coraggio, costanza, eroismo, fallimento tutto sul telaio, e che disegni! Boschi, prati, ruscelli e fiumi cieco a tutto ciò per tutta la mia vita. Ottave, villanelle, rondelli, rondò, semi in un baccello secco, tic, tic. tic, tic. tic, tic, che giambi delicati mentre Omero e Whitman tuonavano nei pini?

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Pauline Barrett Una donna ridotta a pelle e ossa dopo l'intervento del chirurgo! E quasi un anno a trascinarmi cercando di recuperare forze, finché l'alba del nostro anniversario di matrimonio - il decimo mi trovò più somigliante a colei che ero stata un tempo. Passeggiammo nella foresta insieme, tra l'erba soffice e il muschio silenzioso. Mai io non ti guardavo mai negli occhi. e tu nemmeno, nemmeno, mi guardavi, tanto grande era la nostra pena i primi segni grigi nei tuoi capelli, e io una donna ridotta a pelle e ossa. Di che cosa parlavamo in quei momenti? Del cielo, dell'acqua, di qualsiasi cosa, l'importante era nascondere i nostri pensieri. E poi il tuo dono di rose selvatiche sistemate sul tavolo per rendere più bella la nostra cena. Povero amore mio, come lottavi, con quale coraggio, per immaginare e vivere un'estasi fatta solo di ricordi! Poi, con le ombre della notte, il mio spirito cominciò ad abbattersi. Mi lasciasti sola per un po' nella mia stanza come facevi quando ero una sposina, povero amore mio. E io. guardandomi allo specchio. udii dentro di me come una voce: «Sarebbe meglio esser del tutto morti. quando si è già morti a metà -

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mai burlarsi della vita, mai cercare di barare con l'amore». E lo feci guardando nello specchio. Mio caro, hai mai capito?

La moglie di Charles Bliss Il reverendo Wiley mi consigliò di non divorziare per amore dei figli, e la stessa cosa consigliò a mio m.arito il giudice Somers. Così restammo insieme fino alla fine del percorso. Ma due dei bambini pensavano che fosse lui nel giusto, e altri due pensavano fossi nei giusto io. E i due dalla sua parte biasimavano me e i due dalla mia parte biasimavano lui, e soffrivano per quello per cui parteggiavano. E tutti si sentivano in colpa per aver giudicato, e si tormentavano interiormente perché non potevano ammirare allo stesso modo lui e me. Ora. ogni giardiniere sa che le piante cresciute negli interrati o sotto le pietre sono contorte e gialle e deboli. E non c'è madre che lascerebbe succhiare al suo bambino latte malato dal suo seno. Eppure predicatori e giudici consigliano di crescere i figli dove la luce del sole non arriva, dove c'è solo il crepuscolo, senza nessun calore, solo freddo e umidità. Predicatori e giudici!

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La moglie di George Reece Vorrei dare un consiglio a questa generazione: ci sono versi di verità e bellezza, imparatene qualcuno a memoria. Potrebbero tornarvi utili prima o poi nella vita. Mio marito non c'entrava niente con il fallimento della banca - era solo un cassiere. La colpa era del presidente, Thomas Rhodes, e di suo figlio, un tipo vuoto, senza scrupoli. Eppure mio marito fu spedito in prigione, e io rimasi sola con i figli, a dargli da mangiare, e vestirli ed educarli. Feci quel che dovevo fare, e li mandai per il mondo puliti e forti. e tutto grazie alla saggezza del poeta Pope: «Nient'altro che questo è l'onore: interpretare bene il proprio ruolo».

Il reverendo Lemuel Wiley Predicai quattromila sermoni, guidai quaranta raduni per il risveglio religioso, e battezzai tanti convertiti Eppure nessun mio atto risplende più luminoso nel ricordo della gente, e nessuno è più prezioso per me, di questo: riuscii ad evitare che i Biiss divorziassero, salvando i loro piccoli da quella disgrazia, perché crescessero come uomini e donne perbene, essi stessi felici, e motivo di orgoglio per il villaggio.

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Thomas Ross junior Lo vidi con i miei occhi: una rondine di rupe fece il nido in un buco dell'alto ciglione di argilla nei pressi del Guado di Miller. Ma ancora prima che si schiudessero le uova e i suoi piccoli venissero alla luce un serpente strisciando raggiunse il nido e cominciò a divorarsi la covata. Subito la rondine con rapidi svolazzi e stridule grida aggredì il serpente e a furia di battere le ali 10 accecò, al punto che il rettile contorcendosi e impennandosi cadde all'indietro giù per il pendio finendo nello Spoon River, dove annegò. Non passò n e m m e n o un'ora ed ecco che un'averla impalò la rondine su una spina. Per parlare di me, vinsi i miei più bassi impulsi naturali solo per essere rovinato dall'ambizione di mio fratello.

11 reverendo Abner Peet Non ebbi niente da obiettare alla vendita all'asta della mobilia e delle suppellettili sulla piazza del villaggio. Era pur sempre un modo per dare al mio caro gregge di fedeli l'opportunità di possedere qualcosa di mio come ricordo. Ma quel baule aggiudicato a Burchard, il barista!

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Lo sapevate che conteneva tutti i manoscritti di una vita di sermoni? E lui li bruciò come carta straccia.

Jefferson Howard La mia intrepida battaglia! PerchĂŠ io la chiamo intrepida con gli stessi ideali di mio padre della vecchia Virginia: odiare la schiavitĂš, come la guerra del resto. Io. pieno di spirito, di audacia, di coraggio. buttato nella vita qui a Spoon River, con le sue forze dominanti venute dal New England, repubblicani, calvinisti, mercanti, banchieri, che mi odiavano, ma nello stesso tempo avevano paura del mio braccio. Con moglie e figli pesanti da mantenere eppure frutto del mio autentico entusiasmo per la vita. Godendo in segreto di certi piaceri insoliti che mi costarono il prestigio, e raccogliendo mali che non avevo seminato. Nemico della chiesa con il suo tanfo di ossario, amico delle taverne con i suoi contatti umani: intralciato da destini tutti a me estranei, abbandonato da mani che chiamavo mie. Poi. mentre sentivo che la mia forza gigantesca cominciava ad avere il fiato corto. ecco che i miei figli avevano intrecciato le loro vite in giardini sconosciuti e io restai solo, come solo avevo cominciato! La mia vita intrepida! Morii in piedi, affrontando il silenzio - affrontando la prospettiva che nessuno sarebbe venuto a sapere della battaglia che avevo combattuto.

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Il giudice Selah Lively Prova a immaginare: sei alto poco piĂš di un metro e mezzo. da ragazzo non eri che il garzone di un droghiere e studiavi legge alla luce di una candela, finchĂŠ non sei diventato un avvocato. Supponi inoltre che data la tua diligenza e la frequenza regolare della chiesa Thomas Rhodes ti abbia scelto come suo legale, per riscuotere effetti e ipoteche, e rappresentare tutte le vedove davanti alla Corte E ad ogni momento la gente ti prende in giro per la tua statura, e ride del tuo abbigliamento e dei tuoi stivali tutti lustri. Immagina un'altra cosa: col tempo sei diventato Giudice di Contea, e Jefferson Howard e Kinsey Keene e Harmony Whitney, e tutti i giganti che ti avevano sbeffeggiato, sono ora obbligati a stare in piedi davanti alla sbarra e dire -Vostro OnoreÂť. Beh. non pensi che fosse naturale fargliela pagare cara a tutti quanti?

Albert Schirding Jonas Keene credeva che il destino fosse stato molto duro con lui, dal momento che i suoi figli erano tutti dei falliti. Ma io conosco una sorte piĂš pesante da sopportare: essere un fallito mentre i tuoi figli hanno successo nella vita. Io allevai, infatti, una covata di aquile che volarono via alla fine, lasciandomi /3


come una cornacchia sul ramo abbandonato. Allora, preso dall'ambizione di vedere accostata la parola Onorevole al mio nome, e conquistarmi cosÏ l'ammirazione dei miei figli, mi candidai all'elezione a Sovrintendente agli Studi della Contea, spendendo i miei risparmi nel tentativo di vincere - ma persi. Quell'autunno mia figlia vinse il primo premio a Parigi per il suo quadro intitolato II vecchio mulino (era il mulino ad acqua prima che Henry VVilkin lo facesse diventare a vapore). Sentire che non ero all'altezza di mia figlia mi affrettò la fine.

Jonas Keene Che motivo aveva per uccidersi Albert Schirding, che tentò di diventare Sovrintendente agli Studi della Contea, lui che era benedetto dalla vita, uomo facoltoso e padre di figli stupendi che portarono onore al suo nome prima che egli avesse sessantanni? Se almeno uno dei miei figli avesse saputo gestire un chiosco di giornali, o una delle mie figlie si fosse accasata con un uomo decente, non avrei camminato sotto la pioggia per poi gettarmi a letto con i vestiti inzuppati rifiutando l'aiuto del dottore.

Eugenia Todd Qualcuno tra di voi, viandanti, ha mai avuto un vecchio dente che era un continuo tormento.

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o un dolore al fianco che non smetteva mai del tutto? O un tumore maligno che si ingrossava col tempo? In modo che anche nel sonno più profondo c'era la tenue coscienza o il vago pensiero del dente, del fianco, del tumore? Così anche l'amore ostacolato, o l'ambizione sconfitta, o uno sbaglio grossolano che ha turbato la tua vita sino alla fine, senza una via d'uscita. come un dente o un dolore nel fianco. fluttueranno nei tuoi sogni nel sonno finale finché la perfetta libertà dalla sfera terrestre vi raggiunga come chi si sveglia guarito e sorridente nel mattino.

Yee Bow Mi fecero frequentare la Scuola della Domenica a Spoon River e cercarono di spingermi a lasciare Confucio per seguire Gesù. Non mi sarebbe andata peggio se avessi io cercato di spingere loro a lasciare Gesù per seguire Confucio. Perché, senza il minimo avvertimento. come non fosse altro che uno scherzo, di quelli brutti, Harry Wìley. il figlio del Pastore, mi scivolò dietro furtivamente e mi colpì con un pugno, conficcandomi le costole nei polmoni. Non potrò mai dormire con gli antenati a Pechino, e non ci saranno figli a visitare riverenti la mia tomba.

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Washington McNeely Fui ricco, rispettato dai miei concittadini, padre di tanti figli, nati da una madre nobile. tutti cresciuti là nella grande villa appena fuori dal villaggio. Avete notato il cedro in mezzo al prato? Mandai i ragazzi a studiare ad Ann Arbor, le ragazze a Rockford. intanto la mia vita procedeva tra ricchezze e onori sempre più grandi, e la sera riposavo sotto il cedro. Gli anni trascorrevano. Mandai le ragazze in Europa, e quando venne il momento di sposarsi diedi loro la dote. Ai ragazzi invece diedi i soldi necessari per entrare in affari. Erano figli forti, promettenti come mele prima che appaiano i segni dei morsi del baco. Ma John, caduto in disgrazia, fuggì dal paese. Jenny morì dando alla luce un bambino e intanto io sedevo sotto il cedro. Henry si uccise dopo una crapula. Susan divorziò e intanto io sedevo sotto il cedro. Paul si ammalò per il troppo studio. Mary cominciò a vivere come una reclusa per amore di un uomo e intanto io sedevo sotto il cedro. Tutti se n'erano andati, con le ali spezzate o divorati dalla vita e intanto io sedevo sotto il cedro. La mia compagna, la loro madre, mi fu tolta e intanto io sedevo sotto il cedro,

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e un giorno toccai la soglia dei novantanni. O terra materna, che culli la foglia caduta fino a farla addormentare! Paul McNeely Cara Jane! Cara, adorabile Jane! Come ti muovevi leggera nella stanza (dove io giacevo cosi ammalato) con la tua cuffia da infermiera e i polsini di lino. Prendendo la mano mi dicevi sorridente: «Non stai poi così male, presto guarirai*. E come il liquido pensiero dei tuoi occhi penetrava nei miei, come rugiada che scivola nel cuore di un fiore. Cara Jane! L'intero patrimonio dei McNeely non avrebbe potuto comprare le premure che avevi per me, giorno e notte, notte e giorno. né pagare il tuo sorriso o il calore della tua anima. nelle tue piccole mani posate sulla mia fronte. Jane, finché la fiamma della vita non si dileguò nel buio oltre il disco della notte. io sperai e desiderai ardentemente di stare bene per posare il capo teneramente sul tuo piccolo seno e tenerti stretta a me in un abbraccio indissolubile d'amore Jane, cara Jane, mio padre ha provveduto per te quando è morto?

Mary McNeely Viandante, amare significa trovare la propria anima attraverso l'anima di chi si ama.

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Quando l'amato si ritrae dalla tua anima tu non hai più un'anima. È scritto: «Ho un amico, ma il mio dolore non ha amici». Questo spiega i miei lunghi anni di solitudine a casa di mio padre nel tentativo di ritrovare me stessa e di poggiarmi sulla mia sofferenza per diventare una creatura superiore. Ma c'era mio padre con tutte le sue pene, seduto sotto il cedro, un'immagine che infine mi penetrò nel cuore profondamente, colmandomi di un'infinita pace. Oh, anime che avete reso la vita fragrante e bianca come le tuberose che nascono nel seno scuro della terra, a voi, eterna pace!

Daniel M'Cumber Quando andai in città. Mary McNeely, avevo in mente di tornare per te. mi devi credere. Ma Laura, la figlia della mia padrona di casa, entrò nella mia vita quasi senza che me ne accorgessi e mi conquistò. Poi, dopo alcuni anni, ecco che mi vado a imbattere - pensa un po' in Georgine Miner di Niles - un germoglio del libero amore, la piante dei giardini di Fourier che fiorirono in tutto l'Ohio prima della guerra. Il suo innamorato - se cosi si può chiamare - si era stufato di lei. e cosi lei si rivolse a me per cercare forza e consolazione. Era uno di quei tipini dalla lacrima facile che uno prende fra le braccia, e all'improvviso

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ti bagna la faccia col suo naso gocciolante e ti lascia addosso il suo odore; poi ti morde la mano e se la svigna. E allora tu rimani li, fermo, sanguinante e puzzolente! Insomma, Mary McNeely, come vedi io non ero degno di baciarti l'orlo della veste!

Georgine Sand Miner Una matrigna mi cacciò di casa, e il mio cuore si inasprì. Un donnaiolo perdigiorno e dilettante mi prese la verginità. Per anni fui la sua amante e nessuno lo sapeva. Da lui appresi l'astuzia da parassita con cui frequentai i fanfaroni, attaccandomi a loro come una pulce a un cane. Per tanto tempo fui l'"intima" di uomini diversi. Poi, per alcuni anni, fui la donna di Daniel, il radicale. Secondo sua sorella io non ero che la sua "amante". Allora Daniel mi scrisse: «Quella è una parola vergognosa che infanga il nostro bellissimo amore». Ma la mia rabbia si attorcigliò come un serpente, preparando i denti al morso. Poi fu la mia amica lesbica a metterci le mani. Lei odiava la sorella di Daniel, e Daniel non poteva vedere quella mezza cartuccia di suo marito. Secondo lei si poteva approfittare dell'occasione per scoccare un colpo velenoso: avrei dovuto lamentarmi con la moglie della corte di Daniel! Ma prima di farlo, lo supplicai di fuggire a Londra con me. «Non è meglio restare in città come sempre?» disse lui. Allora mi diedi da fare sott'acqua, vendicandomi del suo rifiuto

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tra le braccia della mia amica dilettante. Poi risalii in superficie, portando la lettera che mi aveva scritto Daniel, per provare che il mio onore non era macchiato, e la mostrai a sua moglie, alla mia amica lesbica e a tutti quanti. Ah, se solo Daniel mi avesse uccisa con un colpo di pistola, invece di spogliarmi delle mie bugie, lasciandomi nuda, sgualdrina nel corpo e nell'anima!

Thomas Rhodes Molto bene, voi liberali, e navigatori nei regni dell'intelletto, voi che vi spingete fino alle piÚ superbe altezze della fantasia sospinti da erratiche correnti, cadendo in vuoti d'aria, voi Margaret Fuller Slack, voi Petit, e Tennessee Claflin Shope giungeste a capire con tutta la vostra vantata saggezza quanto è arduo alla fine impedire all'anima di spezzettarsi in tanti atomi. Mentre noi, cercatori di tesori terreni, noi che non pensiamo che a fare incetta d'oro. noi siamo compatti e armonizzati. padroni di noi stessi fino alla fine.

Ida Chicken Dopo aver ascoltato conferenze al nostro Circolo Chautauqua, e studiato il francese per vent'anni, imparando la grammatica quasi a memoria. pensai che fosse opportuno recarmi per un po' a Parigi

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a perfezionare la mia preparazione. Cosi andai a Peoria per il passaporto (quella mattina c'era anche Thomas Rhodes sul treno). E li l'impiegato della Corte distrettuale mi fece giurare di sostenere e difendere la Costituzione - si anche a me che non potevo affatto difenderla o sostenerla! E - lo volete sapere? - quella stessa mattina il giudice federale, nella stanza attigua a quella dove io prestavo il giuramento. decretò che la Costituzione esentava Rhodes dal pagamento delle tasse per l'acquedotto di Spoon River! Penniwit, l'artista Persi i miei clienti di Spoon River cercando di scattare fotografie con intelligenza per catturare l'anima della persona ritratta. La migliore foto della mia carriera fu quella del giudice Somers, procuratore. Sedeva con la schiena ben dritta e mi costrinse ad aspettare fino a che non mise a posto il suo occhio strabico. Poi, quando fu pronto, disse: -Va bene». E io gridai: «Respìnto», e il suo occhio si girò. E lo ritrassi proprio con la tipica espressione che assumeva pronunciando il suo «Mi oppongo».

Jim Brown Mentre allevavo Dom Pedro compresi perché le persone si dividono in due categorie: quelli che amano cantare II tacchino nella paglia


e quelli che preferiscono C'è una fontana piena di sangue (come Rile Porter era solito cantare a Concord): quelli che amano giocare a carte e quelli che preferiscono la predica del reverendo Peet sulla Terra Santa; quelli che amano divertirsi e quelli che passano volentieri con il piatto per le offerte; quelli che amano la musica di Pinafore e quelli che ascoltano con piacere una cantata alla Scuola della Domenica; quelli che amano l'umanità e quelli che adorano il denaro; quelli che amano la gente e quelli che non fanno che scontrarsi. Le cose andarono cosi. Il reverendo Peet e l'Associazione per la Purezza Sociale. guidata dalla moglie di Ben Pantier, si recarono dagli amministratori del villaggio per chiedergli di farmi trasferire Doni Pedro dalla stalla di Wash McNeely, che si trovava ai confini del paese, ad una stalla fuori giurisdizione, adducendo come ragione il fatto che corrompeva la pubblica morale. Beh, Ben Pantier e Jones il violinista salvarono la situazione. Ritenevano che ciò significasse offendere i puledri.

Robert Davidson Mi ingrassai spiritualmente nutrendomi delle anime altrui. Se incontravo un'anima forte la offendevo nell'orgoglio e ne divoravo la forza. 1 rifugi dell'amicizia non erano immuni dalla mia astuzia.

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perché se c'era la possibilità di rubare un amico. non me la lasciavo sfuggire. E ogni volta che potevo accrescere il mio potere indebolendo un'ambizione, lo facevo, per spianare cosi la strada alla mia. Trionfare sulle altre anime, poi. per far valere e dimostrare le superiorità della mia forza, era un vero piacere per me. la gioia acuta della ginnastica interiore. Divorando anime, avrei dovuto vivere in eterno. Ma i loro avanzi indigesti mi causarono una nefrite mortale, accompagnata da paura, irrequietezza, malinconia profonda. odio, sospetto e disturbi visivi. Alla fine venni meno con un grido. Ricordate il bàlano: non divora gli altri bàlani.

Elsa Wertman Ero una contadina di origine tedesca, occhi azzurri, pelle rosea, una donna forte e felice. Fu da Thomas Greene che trovai da lavorare per la prima volta. Un giorno d'estate lei non c'era e cosi lui scivolò in cucina e mi strinse tra le braccia e mi baciò sulla gola mentre giravo la testa. Sembrava che né io né lui ci rendessimo bene conto di quel che accadeva. E io piansi pensando a quello che sarebbe stato di me. E piansi senza fine quando il mio segreto cominciò ad essere palese. Un giorno la signora Greene disse che capiva

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e che non mi avrebbe creato problemi. Essendo senza figli, avrebbe adottato il mio. (Lui le aveva donato un podere per farla stare calma.) Così lei si tappò in casa e mise in giro voci secondo cui la cosa stava accadendo a lei. Tutto andò liscio, e infine nacque il bambino. Furono tanto gentili nei miei confronti. Più tardi mi sposai con Gus Wertamn, e passarono gli anni. Ma durante i comizi politici, quando la gente pensava che io piangessi commossa dall'eloquenza di Hamilton Greene, le cose stavano diversamente. Si, diversamente! Avrei voluto dire: è mio figlio, quello, mio figlio!

Hamilton Greene Ero l'unico figlio di Frances Harris, della Virginia, e Thomas Greene, del Kentucky, entrambi di sangue valoroso e onorato. Giudice, membro del Congresso, leader dello Stato: tutto ciò che diventai lo devo a loro. Da mia madre ereditai vivacità, fantasia, abilità nel parlare. Da mio padre forza di volontà, giudizio, logica. A loro spetta ogni onore per tutto ciò che ho fatto per il popolo!

Ernest Hyde La mia mente era uno specchio. Vedeva ciò che vedeva, conosceva quel che conosceva.


Quando ero giovane, la mia mente era come uno specchio in un vagone in corsa che catturava e perdeva in un attimo scorci di paesaggio. Poi, col passare del tempo, sullo specchio apparvero grandi graffi attraverso i quali l'esterno entrava in me e il mio io più intimo si affacciava sul mondo. Perché questa è la nascita dell'anima nel dolore, una nascita con guadagni e perdite. La mente vede il mondo come qualcosa di separato, e l'anima fa dell'io e del mondo una cosa sola. Uno specchio graffiato non riflette immagini e questo è il silenzio della saggezza. Roger Heston Oh, quante discussioni tra me ed Ernest Hyde sul tema del libero arbitrio! La mia metafora preferita era quella della mucca di Prickett legata con una corda al pascolo e libera, chiaramente, quanto è lunga la corda. Un giorno, mentre discutevamo di queste cose, osservando la mucca che tirava la corda per uscire dallo spazio circolare rimasto ormai del tutto privo di erba, il palo si divelse, ed essa scuotendo la testa si mise a correre verso di noi. «Che cos'è questo, libero arbitrio o qualcos'altro?» disse Ernest scappando. Io caddi morto nel momento stesso in cui l'animale mi trafisse con le sue corna.

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Amos Sibley Non avevo né il carattere, né la forza, ne la pazienza che il villaggio pensava possedessi, nel sopportare mia moglie e intanto predicare. svolgendo il lavoro al quale Dio mi aveva chiamato. Mi faceva schifo, quella megera, quella sgualdrina. Conoscevo i suoi adulteri, uno per uno. Ma anche se avessi divorziato, avrei dovuto lasciare il mio ministero Perciò, per lavorare con profitto al servizio del Signore fui disposto a subirla! Cosi mentii a me stesso! Così mentii al villaggio! Pure cercai di tenere conferenze, di candidarmi per la legislatura, mi occupai di libri, con un pensiero fisso: se riesco a guadagnare in qualche modo, divorzierò da lei.

La signora Sibley Il Il Il Il Il Il Il

segreto delle stelle? La gravitazione. segreto della terra? Strati di roccia. segreto del suolo? Ricevere il seme. segreto del seme? Il germe. segreto dell'uomo? Il seminare. segreto della donna? Il suolo. mio segreto? Sotto un tumulo che non troverete mai.


Adam Weirauch Rimasi schiacciato fra Altgeld e Armour. Persi tanti amici e un bel mucchio di tempo e di denaro battendomi per Altgeld, che il direttore Whedon aveva denunciato come il candidato di speculatori e anarchici. Poi Armour si mise a spedire carne macellata a Spoon River, costringendomi a chiudere il mattatoio, e la mia macelleria ebbe un tracollo. Le forze fresche di Altgeld e Armour mi strinsero contemporaneamente in una morsa. Pensavo mi spettasse di diritto, per recuperare i soldi perduti e gli amici che mi avevano abbandonato, la nomina a Commissario del Canale, da parte del governatore. Invece lui nominò Whedon, dell'"Argus" di Spoon River, e così decisi di presentarmi candidato per la legislatura e venni eletto. Al diavolo i princìpi, pensai, e vendetti il mio voto sulla concessione alla compagnia tramviaria di Charles T. Yerkes. Ovviamente, fui tra quelli che scoprirono e arrestarono. Chi fu insomma il responsabile della mia rovina. Armour, Altgeld o io stesso?

Ezra Bartlett Cappellano nell'esercito, cappellano nelle prigioni, predicatore a Spoon River. ebbro di divinità, Spoon River Eppure fui capace di trascinare nella vergogna la povera Eliza Johnson

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e me stesso nel disprezzo e nello squallore. Ma perchĂŠ non volete mai capire che l'amore delle donne, e anche l'amore del vino. sono gli stimolanti attraverso cui l'anima affamata di divinitĂ . raggiunge l'estatica visione e scorge gli avamposti del Paradiso? Soltanto dopo molti sforzi. soltanto quando tutti gli stimolanti falliscono. l'anima che mira in alto con le sue sole forze trova il divino riposando in se stessa.

Amelia Garrick Si. io giaccio qui, accanto a un cespo di rose che non riescono a sbocciare in un posto abbandonato, vicino allo steccato, dove sparse qua e lĂ sono cresciute macchie di verde, avanzando a poco a poco dai boschi di Siever. E tu, tu sei una persona importante a New York, la moglie di un famoso milionario, un nome ricorrente nelle rubriche mondane, bellissima, ammirata, forse ingrandita dal miraggio della distanza. Tu hai raggiunto il successo, io ho fallito agli occhi del mondo. Tu sei viva, io sono sotto terra. Eppure io so di aver vinto il tuo spirito, e so che qui sepolta, lontano da te. ignota ai tuoi amici cosĂŹ grandi nello splendido mondo in cui ti muovi,

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io sono il potere inattaccabile che incombe sulla tua vita e le impedisce il trionfo perfetto.

John Hancock Otis Quanto alla democrazia, cari concittadini, dovete ammettere che io. ricco di famiglia, uomo di un certo stile, non fui secondo a nessuno a Spoon River nella mia completa dedizione alla causa della Liberta. Invece il mio coetaneo. Anthony Findlay, che era nato in una catapecchia e aveva cominciato a lavorare da ragazzo come acquaiolo per i ferrovieri. e poi, cresciuto, si era impiegato anch'egli nella ferrovia, fino a diventare caporeparto e, in seguito, sovrintendente della ferrovia, vivendo a Chicago, era un vero e proprio negriero che opprimeva i lavoratori, furiosamente avverso alla democrazia. E io mi rivolgo a te. Spoon River, e a te. repubblica. e dico: non fidatevi dell'uomo che ha raggiunto il potere iniziando la sua ascesa con una bretella sola.

Antony Findlay Sia per il paese che per l'uomo e per un paese cosÏ come per un singolo uomo, è meglio essere temuti che amati. E se un paese preferisce perdere l'amicizia di ogni nazione

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piuttosto che rinunciare alla propria ricchezza, io sostengo che per un uomo è meglio perdere gli amici che il denaro. E non temo di strappare il velo che nasconde la reale verità di un'antica aspirazione: quando il popolo reclama libertà. non fa altro che cercare di ottenere il potere sui più forti. lo, Anthony Findlay. divenuto potente cominciando come umile acquaiolo, fino a poter dire «Venite» a migliaia di persone, e «Andate» a migliaia di altre, affermo che una nazione non può andare avanti. o raggiungere il benessere. se i suoi uomini più forti e più saggi non si armano di verga per colpire gli stupidi e i deboli.

John Cabanis Concittadini, né la cattiveria né la trascuratezza dei buoni a nulla, e n e m m e n o l'illegalità e gli sperperi sotto il governo democratico di Spoon River mi fecero allontanare dal partito della legge e dell'ordine e dalla guida del partito liberale. Concittadini! lo vidi, come chi ha una vista in più. che ogni uomo tra milioni di altri uomini devoti alla Libertà che cadono quando cade la Libertà, sopportando gli sperperi e l'illegalità, e il governo dei deboli e dei ciechi. muore nella speranza di edificare la terra. come l'insetto del corallo, per il tempio

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che un giorno sorgerĂ . E io giuro che la LibertĂ fino alla fine muoverĂ guerra per rendere ogni anima saggia e forte e adatta a governare come i sublimi guardiani di Platone in una repubblica mondiale! L'ignoto Voi che siete ambiziosi, ascoltate la storia di un ignoto che giace qui senza una lapide a ricordarlo. Da ragazzo incosciente e senza freni. vagando per la foresta con il fucile in mano nei pressi della villa di Aaron Hatfiled. sparai a un falco tranquillo sulla cima di un albero secco. L'uccello cadde ai miei piedi con un grido gutturale. Aveva un'ala rotta. Allora lo misi in una gabbia dove visse molti giorni, gracchiando pieno d'ira contro di me. quando gli offrivo il cibo. Tutto il tempo non faccio che cercare qui nei regni dell'Ade l'anima del falco. Vorrei potergli offrire l'amicizia di un uomo ferito e chiuso in gabbia dalla vita. Alexander Throckmorton Quando ero giovane avevo ali forti e instancabili, ma non conoscevo le montagne.

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Divenni vecchio, conobbi le montagne, ma le mie ali stanche non riuscivano a tenere dietro alla visione. Il genio è insieme saggezza e gioventù

Jonathan Swift Somers Quando hai riempito l'anima fino al colmo con i libri, i pensieri, i dolori, con la comprensione di tante persone. il potere di interpretare gli sguardi, i silenzi. le pause nelle trasformazioni importanti, il genio della divinazione e della profezia. così che a volte ti senti capace di tenere il mondo nel cavo di una mano: allora, se per l'affollarsi di tanto potere nel recinto della tua anima, la tua anima si incendia e nel suo divampare illumina e rischiara il male del mondo ringrazia se in quell'ora di visione suprema la vita non ti inganna.

La vedova McFarlane Ero la vedova McFarlane, tessevo i tappeti per tutto il villaggio. E ho pietà di voi che ancora state al telaio della vita, di voi che cantate alla spola, guardando con amore le vostre mani al lavoro, se per voi verrà il giorno dell'odio, della tremenda verità. Perché la stoffa della vita è tessuta su un disegno nascosto sotto il telaio -

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un disegno che non si vede mai! E voi continuate a tessere allegramente cantando, cantando, riservate i fili dell'amore e dell'amicizia per nobili figure in oro e porpora. E tanto tempo dopo che altri occhi hanno già visto, che avete tessuto una striscia di stoffa bianca come la luna. voi ridete nella vostra forza, perché la Speranza la ricopre di figure d'amore e di bellezza. Il telaio si ferma di colpo! Si scopre il disegno! Siete soli nella stanza! Era un sudario quello che tessevate! E l'odio per tutto questo vi spinge a stendervi in esso.

Cari Hamblin La macchina con cui si stampava il "Clarion" fu distrutta e io cosparso di pece e di penne, per aver pubblicato questo scritto il giorno in cui gli Anarchici vennero impiccati a Chicago. «Vidi una donna bellissima con gli occhi bendati ritta sui gradini di un tempio di marmo. Una grande folla le passava davanti, sollevando il viso ad implorarla. Nella mano sinistra teneva una spada che brandiva colpendo ora un bimbo, ora un operaio, ora una donna che sgattaiolava, ora un pazzo. Nella destra teneva una bilancia dove quelli che schivavano i colpi della spada gettavano pezzi d'oro. Leggendo in un manoscritto, un uomo con la toga nera disse: "Questa donna non ha rispetto per nessuno''. Poi un giovane con un berretto rosso in testa saltò al suo fianco e le strappò la benda. E apparvero le sue ciglia

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corrose dalle palpebre putrefatte; le iridi bruciate da un muco lattiginoso: sul suo volto era dipinta la follia di un'anima morente e la moltitudine capì perché portava la benda.»

Il direttore Whedon Essere capace di vedere ogni lato di ogni problema: essere dalla parte di tutti, essere tutto, essere niente che duri a lungo; pervertire la verità, cavalcarla con un preciso intento, far leva sui grandi sentimenti e le passioni della famiglia umana per ignobili disegni, perseguendo con astuzia i propri obiettivi, con una maschera sul volto, come gli attori greci il vostro giornale di otto pagine - dietro il quale vi riparate gridando al megafono dei caratteri cubitali: -Sono io il gigante--. Vivendo anche, così, la vita vigliacca di un ladro, avvelenato dalle parole anonime della vostra anima clandestina. Ripulire dal fango, per denaro, i protagonisti di uno scandalo, o scoprirlo e diffonderlo al vento per vendetta o per vendere più copie del giornale. calpestando reputazioni, o anche corpi, in caso di necessità, per vincere ad ogni costo, tranne la vostra vita. Gloriarsi di un potere diabolico, mandando all'aria la civiltà, come un ragazzo delirante mette un ceppo sul binario facendo deragliare il treno espresso. Essere un direttore, come ero io.

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E poi giacere qui, vicino al fiume, sopra il punto in cui sbocca la fogna del villaggio, dove si buttano le scatole vuote e i rifiuti, e gli aborti vengono nascosti.

Eugene Carman Schiavo di Rhodes! Vendendo scarpe e tela, farina e pancetta, grembiuli, capi di vestiario, tutto il giorno, quattordici ore al giorno, trecentotredici giorni all'anno per più di vent'anni. Ripetendo «Sì, signora» e «Sì, signore» e «Grazie» mille volte al giorno, per la miseria di cinquanta dollari al mese. Vivendo in una stanza puzzolente della trappola per topi chiamata "Commercial". Costretto a frequentare la Scuola della Domenica, e ascoltare il reverendo Abner Peet centoquattro volte all'anno, per più di un'ora ogni volta, perché Thomas Rhodes gestiva la chiesa come il negozio e la banca. Così, un mattino, annodandomi la cravatta. mi vidi d'un tratto nello specchio: i capelli tutti grigi, la faccia che mi pareva una torta cotta male. Allora mi misi ad imprecare: Tu, brutto vecchio maledetto! Cane vigliacco! Miserabile schifoso! Dico a te, schiavo di Rhodes! Finché Roger Baughman pensò che stessi bisticciando con qualcuno e guardò sopra la tramezza appena in tempo per vedermi stramazzare al suolo. Mi si era rotta una vena nella testa.

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Clarence Fawcett Con l'improvvisa scomparsa di Eugene Carman, entrai in lizza per un aumento di stipendio fino a cinquanta dollari al mese, e ne parlai a mia moglie e ai miei figli quella sera. Ma restai deluso, e così immaginai che il vecchio Rhodes mi sospettasse di avergli rubato delle coperte, che in effetti avevo venduto sottobanco per pagare la parcella medica per la mia bambina. E infatti, Rhodes, più rapido di un fulmine, mi accusò, ma mi promise di passarci sopra, per il bene della mia famiglia, purché confessassi. Così ammisi la mia colpa, implorandolo di non far uscire la notizia sui giornali. e la stessa cosa chiesi ai giornalisti. Quella notte la guardia bussò alla mia porta e mi arrestò, e tutti i giornali, eccetto il "Clarion", scrissero del mio caso chiamandomi ladro perché il vecchio Rhodes era un inserzionista e ci teneva che io diventassi un esempio. Che altro dire? Lo sapete tutti quanto piansero i miei figli e quanto mia moglie mi commiserò e mi odiò e come fu che finii in questa tomba. W. Lloyd Garrison Standard Vegetariano, non-violento, libero pensatore, cristiano in fatto di etica; oratore abile nel ritmo artificioso di Ingersoll; carnivoro, vendicatore, credente e pagano; casto, promiscuo, incostante, infido, inconsistente, orgoglioso, dell'orgoglio che trasforma la lotta in una cosa da ridere;

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con il cuore roso dal verme di una disperazione del tutto finta; vestito di indifferenza per nascondere la vergognosa nudità della sconfitta; io, figlio dell'idealismo abolizionista una specie di Brand di origine incerta. Che altro potevo fare quando difesi quei bricconi di patrioti che incendiarono il tribunale perché Spoon River ne potesse avere uno nuovo, se non dichiararli colpevoli? Quando Kinsey Keene trafisse con una lancia di luce la maschera di cartone della mia vita, cosa potevo fare se non sgattaiolare in un angolo e mettermi a ringhiare come la bestia di me stesso che avevo allevato da cucciolo? Ecco cos'era in realtà la piramide della mia vita: un duna arida e informe, che la tempesta infine rase al suolo.

Il professor Newcomer Tutti risero del colonnello Prichard quando la macchina che aveva comprato, cosi potente, si guastò, rovinando pure l'ingranaggio con cui la faceva funzionare. Ma ecco una beffa di dimensioni cosmiche: l'impulso della natura che ha fatto si che l'uomo sviluppasse dal cervello una vita spirituale oh, miracolo del mondo! lo stesso, identico cervello con cui le scimmie e i lupi si procurano cibo e riparo e si riproducono. La natura ha fatto fare questo all'uomo, in un mondo in cui, dopo tutto, non gli dà nient'altro da fare

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(malgrado la forza della sua anima giri e giri in un futile spreco di energia per entrare nell'ingranaggio dei mulini degli dèi) che procurarsi cibo e riposo e riprodursi! Ralph Rhodes Tutto quello che dicevano era vero: mandai in rovina la banca di mio padre con i prestiti per speculare sul grano; ma la verità è questa; il grano lo compravo anche per lui che non poteva trattare direttamente dati i suoi rapporti stretti con la chiesa. E mentre George Reece scontava la sua pena io davo la caccia al fuoco fatuo delle donne, e alla fregatura del vino a New York. Aver la nausea del vino e delle donne è fatale quando non c'è altro nella vita. Ma immaginate di avere la testa ormai grigia. china su di un tavolo cosparso di acri mozziconi di sigarette e di bicchieri vuoti, e che si senta battere un colpo, e voi sapete che si tratta del rumore per tanto tempo coperto dallo scoppiettio dei tappi e dagli strilli di pavone delle donnine allegre e allora alzate gli occhi verso l'alto, scorgete la vostra Ladra, che ha aspettato che i capelli vi diventassero grigi e il cuore cominciasse ad avere battiti irregolari per dirvi: «La partita è finita. Sono qui per te. Attraversa la strada a Broadway e fatti mettere sotto da qualche vettura, ti spediranno indietro alla tua Spoon River-,

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Mickey M'Grew Andò come tutto il resto nella vita: qualcosa al di fuori di me mi trascinò giù, ma la mia forza, la mia, non venne mai meno. Beh, ci fu un periodo che guadagnavo i soldi per andare via a studiare, e mio padre all'improvviso si trovò nei guai e dovetti dargli tutto per aiutarlo. Le cose andarono così, finché non divenni un tuttofare, prestandomi ad ogni tipo di lavoro nel villaggio. Cosi quando mi capitò di dover pulire la torre dell'acqua, e mi tirarono su per settanta piedi, mi sciolsi la corda dalla cintola e ridendo gettai le mie enormi braccia sull'orlo levigato della cima della torre ma la melma le tradì, e scivolarono, ed io precipitai giù, giù, sempre più giù tra le urla spaventose delle tenebre.

Rosie Roberts Ero disgustata, ma ancor di più ce l'avevo a morte con la polizia corrotta, e il corrotto gioco della vita. Così decisi di scrivere al capo della Polizia a Peoria: «Mi trovo qui. nella mia casa di ragazza a Spoon River, mi sto consumando a poco a poco. Venite ad arrestarmi, perché l'ho ucciso io il figlio del re dei mercanti, da Madam Lou, e i giornali che scrissero che si uccise a casa sua pulendo un fucile da caccia mentirono come il diavolo per nascondere lo scandalo e poter continuare a vendere gli spazi pubblicitari. Gli sparai in camera mia. da Madam Lou,

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perché reagì sbattendomi a terra quando gli dissi che, a dispetto di tutti i suoi soldi, quella notte mi sarei vista con il mio amante». Oscar Hummel Camminavo a passi incerti nella notte, il cielo era coperto, solo poche stelle qua e là che mi sforzavo di seguire in qualche modo. Erano le nove, cercavo di tornare a casa. Non riuscivo più ad orientarmi, malgrado mi trovassi, in realtà, sulla via giusta. Poi, tutto traballante, passai per un cancello ed entrai in un piccolo giardino. Là mi misi a chiamare a squarciagola: «Ehi, Violinista! Ehi, signor Jones!». Credevo di essere arrivato da lui e che lui sarebbe uscito a indicarmi la strada verso casa. E invece chi si affaccia alla porta? A.D. Blood, in camicia da notte. Brandiva nervosamente un bastone urlando contro i maledetti saloon e i loro frutti, gentaglia delinquente. «Oscar Hummel, brutto ubriacone» diceva, colpendomi con il suo bastone, e io barcollavo, barcollavo, finché non stramazzai morto ai suoi piedi.

Roscoe Purkapile Lei mi amava. Oh, quanto mi amava! Dal primo giorno che mi vide mi tenne stretto a sé, incatenato.

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Ma, dopo il matrimonio, cominciai a pensare che tutto sommato anche lei era mortale e prima o poi mi avrebbe lasciato libero, o che avrebbe divorziato. Ma poche muoiono, nessuna si rassegna. E quindi venne il giorno che scappai e mi diedi per un anno a spassi di ogni genere. Ma lei zitta, mai un lamento. Diceva che tutto si sarebbe risolto, che sarei tornato a casa. E io tornai. Le raccontai che, mentre facevo un giro in barca, ero stato catturato dai pirati sul lago Michigan, vicino a Van Buren Street. Mi avevano tenuto prigioniero in catene, e cosi non avevo potuto scriverle. Lei si mise a piangere, mi riempi di baci. e disse che era una cosa crudele, terribile, inumana! Conclusi allora che il nostro matrimonio era davvero benedetto da Dio e niente l'avrebbe mai potuto sciogliere. niente, eccetto la morte. Non ini sbagliavo.

La signora Purkapile Se ne andò via da casa per un anno. Quando tornò si mise a raccontarmi quella stupida storia di pirati e rapimenti sul lago Michigan e di come lo avessero tenuto prigioniero, in catene, e che per questo non mi aveva scritto. Feci finta di credergli, anche se sapevo benissimo quel che combinava e che se la faceva con la modista, la signora Williams, ogni tanto,

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quando lei andava in città per acquisti, come diceva. Ma una promessa è una promessa e il matrimonio è il matrimonio, e per rispetto della mia stessa dignità rifiutai di farmi trascinare in un divorzio dalle macchinazioni di un marito che semplicemente non ne poteva più di tener dietro ai suoi impegni e ai suoi doveri coniugali.

Josiah Tompkins Tutti mi conoscevano e mi volevano molto bene. Ero ricco, stando al modo di stimare i beni in uso qui a Spoon River, dove vissi e lavorai. Là era la mia casa, malgrado tutti i miei figli fossero volati lontano è legge di natura - tutti meno uno. lì ragazzino - era il più piccolo - rimase a casa per aiutare me negli anni degli acciacchi e consolare la madre. Ma io divenivo più debole, lui più forte, non andavamo d'accordo riguardo agli affari, sua moglie diceva che io li ostacolavo, e lui convinse la madre che era giusto il suo modo dì vedere. Un bel giorno mi strapparono dalla mia casa e mi trapiantarono nella sua casa di ragazza nel Missouri, a vivere con loro. E alla fine così tanti dei miei beni erano andati perduti che, malgrado avessi fatto il testamento secondo le sue indicazioni, egli non potè goderne che una piccola parte.

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La signora Kessler Il signor Kessler, mio marito, aveva servito l'esercito. e prendeva sei dollari al mese di pensione. e passava il tempo all'angolo della strada a parlare di politica o seduto in casa a leggere le Memorie di Grant. E io mandavo avanti la famiglia lavando i panni alla gente, e venivo a conoscenza dei segreti delle famiglie maneggiandone le tende, le camicie, le gonne, i copriletto. PerchĂŠ le cose nuove con il tempo invecchiano e allora si sostituiscono con altre, oppure no. La gente prospera o si impoverisce. E gli strappi o le toppe nei tessuti a poco a poco diventano piĂš grandi, ma il filo e l'ago non riescono a impedire il deterioramento e ci sono macchie che resistono al sapone e colori che sbiadiscono, e non potete farci nulla, anche se poi la gente vi accusa di avergli rovinato il vestito Ogni fazzoletto, ogni tovaglia, ha il suo segreto. La lavandaia, la Vita, li conosce per filo e per segno. E io, che andai a tutti i funerali che si svolsero a Spoon River, io giuro che mai vidi la faccia di un cadavere senza associarla mentalmente a qualcosa di lavato e di stirato.

Harmon Whitney Dalle luci e dai rumori della vita di cittĂ , caduto qui a Spoon River come una scintilla, bruciato dal fuoco del bere, distrutto, amante di una donna che presi per farmi del male.

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ma pure per nascondere un orgoglio ferito. Essere giudicato e rifiutato con disgusto da un villaggio di cervelli ristretti io, un uomo colto, conoscitore di tante lingue, sprofondato qui nella polvere di un tribunale, ridotto a rovistare nella spazzatura di cattiverie e torti, io, che ero stato baciato dalla fortuna! Io, in un villaggio a declamare a gente rozza, che non capiva niente, pagine di versi della migliore tradizione, o a far ridere con i lampi delle mie battute oscene quando mi pagavano da bere per tenere acceso il cervello in agonia. Essere giudicato da voi, la mia anima che non potrete mai conoscere, con la sua ferita incancrenita per amore di una donna che la provocò, lei con il suo bianco seno freddo, traditore, puro, duro, inflessibile fino alla fine, quando il tocco della sua mano, in ogni momento, avrebbe potuto curarmi il tifo, preso nella giungla della vita dove molti si perdono. E pensare che la mia anima non riusci più a reagire, come aveva fatto Byron, con il canto, con qualcosa di nobile, ma si avvolse in se stessa, come un serpente torturato. O mondo, giudicami in questo modo! Bert Kessler Colpii l'uccello in un'ala benché volasse verso il sole al tramonto. ma mentre ancora lo sparo risuonava puntò verso l'alto, sempre più, fra le schegge della luce dorata, finché si rovesciò, le penne arruffate, e mi sfiorò qualche piuma leggera

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quando cadde nell'erba come piombo. Mi misi a cercarlo, districando i grovigli di piante, fino a che notai uno spruzzo di sangue su un tronco e vidi la quaglia a terra vicino alle radici marce. Tesi la mano. Non c'erano rovi, eppure qualcosa la punse, e la ferì, e la intorpidì. E poi, in un attimo, mi accorsi del serpente con i suoi sonagli, le palpebre spalancate, gli occhi gialli, la testa arcuata, sprofondata nelle spire, una cosa ripugnante avviluppata, colore della cenere o delle foglie di quercia sbiadite sotto strati di altre foglie. Rimasi di pietra, mentre il serpente si contraeva e si snodava, e cominciava a strisciare sotto il tronco. poi caddi nell'erba senza forze. Lambert Hutchins Ho altri due monumenti, non solo questo obelisco di granito: la casa che costruii sulla collina, con le sue guglie, le verande e il tetto d'ardesia, e il lungolago di Chicago dove c'è il piazzale di manovra delle ferrovie, con rumori di ruote sferraglianti e fischi di locomotive, mentre si levano fumo e fuliggine su tutta la città e il fracasso dei vagoni invade i boulevard una cosa orribile come un porcile nel porto di una grande metropoli, fetida come un tugurio. Contribuii a lasciare questa eredità a generazioni non ancora nate, con il mio voto alla Camera dei deputati, attratto dalla possibilità di liberarmi finalmente della continua paura del bisogno e di dare alle mie figlie un'educazione superiore e un senso di sicurezza nella vita.

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Ma. vedete, anche se godevo di quella villa, di permessi di libera circolazione e di una certa distinzione nell'ambito locale, sentivo mormorare, mormorare, mormorare ovunque andassi, e le mie figlie crebbero con l'aria di chi teme di essere colpito da un momento all'altro. E si sposarono avventatamente, cosi, senza riflettere, solo per andarsene e cambiare vita. A cos'era servito tutto ciò che avevo realizzato? A un bel niente! Non valeva proprio un fico secco!

Lilian Stewart Ero figlia di Lambert Hutchins, nata in una casetta vicino al mulino, allevata lassù, sulla collina, nella villa con le sue. guglie, le verande e i tetti d'ardesia. Come andava fiera mia madre della villa! Come andava fiera dei successi di mio padre! E mio padre, come ci amava, come ci proteggeva, vigilando sulla nostra felicità! Ma credo che la casa fosse una maledizione, perché, tolta quella, i beni di mio padre erano pochi, E quando mio marito scoprì di aver sposato una ragazza in realtà povera, mi rinfacciò sarcastico le guglie, dicendo che la casa era solo una frode ai danni della gente. un'esca allettante e ingannevole per i giovani, dal momento che faceva sperare una dote inesistente, e che un uomo, quando vende il proprio voto, dal tradimento della gente dovrebbe ricavare a sufficienza per mantenere solida e sicura l'intera famiglia. Tanto mi tormentò da rendermi la vita insopportabile,

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così me ne tornai a casa, dove vissi da zitella fino alla morte, occupandomi della villa dì mio padre, Hortense Robbins Tutti i giorni sui giornali si faceva il mio nome. perché avevo cenato in tal luogo o viaggiato in tal altro, o perché avevo affittato una casa a Parigi dove ricevevo la nobiltà. Ero sempre a mangiare o in viaggio da qualche parte, o facevo la cura a Baden-Baden. Ora sono qui per fare onore a Spoon River, assieme alla famiglia da cui provengo. Nessuno vuole più sapere adesso dove cenavo, o vivevo, o chi ricevevo in casa mia, o quanto spesso andavo a far la cura a Baden-Baden.

Batterton Dobyns Mia moglie, rimasta vedova, se ne sarà volata da Mackinac a Los Angeles, a godersi i riposi e i bagni, e a starsene seduta un'ora o più davanti a un tavolo pieno di zuppe e carni, di dolci deliziosi e di caffè? La mia vita fu stroncata nella giovinezza dall'ansia e dal lavoro eccessivo. ma ero sempre accompagnato da un pensiero: qualunque cosa accada, io sono assicurato, e ho qualcosa in banca e un pezzo di terra a Manitoba. Ma proprio negli ultimi istanti, nell'ultimo delirio ebbi una visione:

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ero disteso, inchiodato in una cassa, con una bianca cravatta di seta e un fiore all'occhiello, e mia moglie sedeva vicino a una finestra in qualche località lontana sul mare. Appariva riposata, grassa e in salute, benché avesse i capelli bianchi. E sorrideva, e diceva a un cameriere negro: «Un'altra fetta di roast beef, George. Tieni un nichelino per il disturbo». Jacob Godbey Come vi sentiste, voi libertari, che impiegaste tutti i vostri talenti a mettere insieme nobili argomenti di saloon in saloon, come se la Libertà non si potesse trovare che al bar o a tavola, ingozzandosi a più non posso? Come vi sentiste, tu, Ben Pantier, e tutti voi, che giungeste quasi al punto di lapidarmi come fossi un tiranno, vestito da moralista, e come un disgustato asceta, corrucciato davanti a un piatto di carne allo Yorkshire, a un roast beef. alla birra, alla cordialità e al roseo buonumore cose che non avete mai visto in vita vostra in un'osteria? Come vi sentiste dopo la mia morte, quando la vostra dea, la Libertà, smascherata come donnaccia, si vendette sulle strade di Spoon River agli insolenti giganti che venivano da lontano a invadere i saloon? Vi ha mai sfiorato l'idea che libertà personale vuol dire libertà della mente, e non del ventre?

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Walter Simmons I miei genitori pensavano che sarei diventato grande come Edison, o anche più grande: perché da ragazzino costruivo palloni e bellissimi aquiloni, e giocattoli a orologeria, e piccoli locomotive con i binari, e telefoni di filo e scatole di latta. Suonavo la cornetta e dipingevo, modellavo l'argilla e interpretai il ruolo del mascalzone neìì'Octoroon. Ma poi a venturi anni mi sposai, e dovevo pur vivere, e così, per tirare avanti imparai a costruire orologi e avevo la gioielleria in piazza e pensavo, pensavo, pensavo, pensavo non agli affari, ma alla macchina, e mi scervellavo a fare calcoli per costruirla. E tutta Spoon River stava a guardare, e aspettava di vederla funzionare, ma la macchina non funzionò mai. Qualche anima gentile pensava che il mio genio fosse ostacolato in qualche modo dal negozio. Non era vero. La verità era un'altra: mi mancavano le capacità.

Tom Beatty Ero un avvocato, non diversamente da Harmon Whitney o Kinsey Keene o Garrison Standard, e quindi mi occupavo di diritti di proprietà, anche se alla luce di una lampada per trent'anni, nella sala da poker del teatro. E vi dico che la vita è un giocatore d'azzardo

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molto più esperto di tutti quanti noi. Non c'è sindaco che possa chiudere la bisca. E se perdete, è inutile che vi lamentiate. non riavrete indietro il vostro denaro. Lui fa di tutto per rendervi difficile la posta da vincere. Ammucchia le carte per giocare sulla vostra debolezza e non affrontarvi mentre siete forti. E per settant'anni vi fa giocare, e se non riuscite a vincere in settant'anni scordatevi di poter vincere mai più. Così, se perdete, uscite dalla sala uscite dalla sala quando giunge la vostra ora. È una cosa meschina rimanere seduti a maneggiare le carte nervosamente e maledire le perdite, con gli occhi pesanti, mugolando per poterci riprovare,

Roy Butler Se l'esperta Corte Suprema dell'Illinois si addentrasse nel segreto di ogni caso come quando si tratta di uno stupro, sarebbe la più grande Corte del mondo. Una giuria, composta quasi tutta di vicini di casa, con "Butch" Weldy per presidente, decise che ero colpevole in dieci minuti e due votazioni, pronunciandosi su un caso come questo: Richard Bandle e io ci guardavamo in cagnesco per una questione di recinzioni su cui non eravamo d'accordo, e le nostre rispettive mogli litigavano su quale città fosse più bella, Ipava o Table Grove.

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Una mattina mi svegliai con il cuore traboccante di amore di Dio, cosi andai a trovare Richard per sistemare la storia della recinzione nello spirito di Gesù Cristo. Bussai alla porta. Mi aprì sua moglie, che sorridendo mi invitò ad entrare. lo entrai e lei sbatté la porta e si mise a gridare: •Tieni giù le mani, brutta canaglia!». Proprio in quel momento arrivò suo marito. Agitai le mani, non riuscivo a parlare, la voce soffocata. Lui andò a prendere il fucile, e io scappai. Ma né la Corte Suprema né mia moglie credettero a una sola parola di quella donna. Searcy Foote Desideravo tanto entrare in un college ma la ricca Zia Persis non ne volle sapere di aiutarmi Così mi misi a lavorare. mi occupavo di giardini, rastrellavo i prati, e con i miei risparmi compravo i libri di John Alden e sgobbavo per tirare avanti. Volevo sposare Delia Prickett, ma come potevo con quel che guadagnavo? Intanto Zia Persis, più che settantenne, se ne stava sulla sua sedia a rotelle mezza morta, con la gola così paralizzata che, quando provava ad inghiottire il brodo le colava dalla bocca come a un'anatra e nonostante ciò era una ghiottona, investiva le sue entrate in ipoteche. sempre in ansia per conti, affitti o documenti.

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Quel giorno stavo segando legna per lei e nelle pause leggevo Proudhon. Entrai in casa a bere un bicchiere d'acqua. Vidi lei sulla sua sedia, addormentata, e il libro di Proudhon posato sopra il tavolo, e sul libro una bottiglia di cloroformio che a volte lei usava per il mal di denti! Bagnai di cloroformio un fazzoletto e glielo tenni premuto contro il naso, finché morì. Oh, Delia, Delia, tu e Proudhon mi teneste ben ferma la mano, e il magistrato disse che era morta per problemi cardiaci. Finì che sposai Delia e presi 1 soldi. Ti ho fatto un bello scherzo, no. Spoon River?

Edmund Pollard Vorrei avere affondato le mie mani di carne nei dischi dei fiori infestati di api nello specchiante nucleo di fuoco della luce della vita, il sole del piacere. Che cosa valgono, infatti, le antere e i petali, e i raggi delle aureole? Contraffazioni, ombre del cuore del fiore, la fiamma centrale! Tutto ti appartiene, giovane viandante. Entra con quest'idea nella sala del banchetto. Non muoverti impacciato, come se fossi in dubbio di essere il benvenuto - la festa è tua! Non prendere solo qualcosina, rifiutando il resto con un vergognoso «Grazie'-, quando hai fame. La tua anima pulsa di vita? Allora, nutrila! Arrampicati su tutti i balconi, riposati su tutti i seni candidi come il latte,

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non ci sia una testa bionda accanto a cui tu non debba poggiare il capo sul cuscino. non lasciare colma la coppa, quando il vino è dolce, e non trascurare le estasi del corpo e dell'anima. Morirai, senza dubbio, ma la morte ti coglierà mentre vivi in una profondità celeste; rapito nell'unione con un altro essere, ti coglierà mentre starai baciando l'ape regina, la Vita! Thomas Trevelyan Leggevo in Ovidio la triste storia di Iti, figlio dell'amore di Tereo e Procne, morto per la colpevole passione di Tereo per Filomela, la sua carne servita a Tereo da Procne, e l'ira di Tereo, che perseguitò l'assassina fino a quando gli dèi trasformarono Filomela in usignolo, liuto della sorgente luna, e Procne in rondine! Oh uomini e artisti dell'Eliade da secoli scomparsa, voi che chiudeste in piccoli turiboli sogni e saggezza, incenso senza prezzo, fragrante per l'eternità, il cui soffio illumina gli occhi dell'anima! Come respirai la sua dolcezza qui a Spoon River! Il turibolo si apri quando avevo vissuto e capito come noi tutti uccidiamo i figli dell'amore, e tutti, senza sapere quello che facciamo, ne divoriamo la carne. E tutti diventiamo cantori, anche se soltanto una volta nella vita, o ci trasformiamo - ahimè - in rondini, a cinguettare sferzati da un vento gelido, tra le foglie che cadono.

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Percival Sharp Osservate le mani che si stringono! Sono mani che significano addio o che salutano accoglienti, mani che io ho soccorso, o che hanno soccorso me? Non sarebbe meglio scolpire una mano col pollice verso, come Eliogabalo? E laggiù c'è una catena spezzata. il simbolo, forse, dell'anello più debole ma che cos'era? E agnelli, alcuni coricati. altri in piedi, come in ascolto del loro pastore altri che portano una croce, con una zampa alzata perché non cesellarne qualcuno macellato? E colonne crollate! Scolpite il piedistallo, per favore, o le fondamenta: che si veda la causa del crollo. E compassi, e strumenti matematici, per ironizzare sui fittavoli che non sanno niente di cause determinanti e di calcolo delle variabilità. E àncore, per chi non ha mai navigato. E cancelli socchiusi, sì, socchiusi. Li lasciaste aperti voi, e così il vostro giardino fu invaso da capre smarrite. E un occhio vigile come quello degli Arimaspi così faceste voi - con un solo occhio E angeli che suonano la tromba - siete annunciati è il vostro corno, e il vostro angelo, e la reputazione della vostra famiglia. Va tutto bene, d'accordo, ma per quanto mi riguarda io so di aver fatto vibrare di emozione più d'uno a Spoon River, e questo è il mio vero epitaffio, più duraturo della pietra.

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Hiram Scates Tentai di ottenere la nomina a presidente del Consiglio di Contea e tenni discorsi in tutto il territorio denunciando Solomon Purple, il mio concorrente. come nemico del popolo, unito in società con i peggiori nemici dell'uomo. Giovani idealisti, guerrieri finiti, zoppicanti su una gruccia di speranza, anime pronte a rischiare tutto in nome della verità . persone che pèrdono mondi interi al comando del cielo, si affollarono intorno a me e seguirono le mie parole considerandomi il salvatore della Contea. Ma fu Solomon a ottenere la nomina. E allora invertii la marcia, e radunai i miei seguaci sotto la sua insegna, e lo acclamai come vincitore, come Re della Montagna d'Oro con la porta che si chiuse alle mie spalle appena entrai, lusingato dall'invito di Solomon a essere segretario del Consiglio di Contea. E i miei seguaci restarono fuori al freddo: giovani idealisti, guerrieri finiti zoppicanti su una gruccia di speranza anime che erano state pronte a rischiare tutto in nome della verità , persone che avevano perso mondi interi al comando del cielo, stavano li ad osservare il Diavolo prendere a calci il Millennio sulla Montagna d'Oro.

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Peleg Poague Uomini e cavalli non sono poi così diversi. Avevo uno stallone, Billy Lee, nero come un gatto e agile come un daino, con gli occhi di fuoco, smanioso di correre, poteva competere con i più veloci corridori di Spoon River e dintorni, e batterli. Ma proprio quando eravate sicuri della sua vittoria con il suo distacco di cinquanta yarde o più. lui era capace di impennarsi e buttare di sella il fantino, per poi cadere all'indietro, scomposto, confuso, completamente scoppiato. Era un perfetto truffatore, insomma: non sapeva vincere le corse, non sapeva lavorare, era troppo esile per tirare il carro o l'aratro. e nessuno voleva puledri da lui. E quando cercai di attaccarlo a un calesse per fare un giro, beh. si ribellò e fuggi via, uccidendomi. Jeduthan Hawley Bussavano alla porta, e io mi svegliavo nel mezzo della notte, e andavo a lavorare in bottega, e quelli che viaggiavano nelle ore più tarde potevano udire i colpi di martello sulle tavole delle bare che tappezzavo di raso E spesso mi chiedevo chi mi avrebbe accompagnato nel mio viaggio verso il regno lontano. i nostri nomi erano argomento di conversazione, nella stessa settimana, perché ho notato che se ne vanno sempre a due a due. Chase Henry si appaiò con Edith Conant, e Jonathan Somers con Willie Metcalf,

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e il direttore dì giornale Hamblin con Francis Turner, nonostante avesse pregato di poter vivere più a lungo del direttore Whedon; e Thomas Rhodes con la vedova McFarlane, e Emily Sparks con Barry Holden, e Oscar Hummel con David Matlock, e il direttore Whedon con Jones, il violinista, e Faith Matheny con Dorcas Gustine. E io. il più solenne uomo del villaggio, mi misi in cammino in compagnia di Daisy Fraser.

Abel Melveny Comprai ogni tipo di macchina e di attrezzo macine e tritatrici. sgusciatrici e piantatrici: falciatrici e trebbiatrici, rastrelli e aratri e rimase tutto esposto al sole e alla pioggia, a coprirsi di ruggine, a deformarsi, a cadere a pezzi, perché non avevo una rimessa, e nella maggior parte dei casi non ne facevo uso. E verso la fine, quando ripensai a queste cose, vicino alla mia finestra, divenuto più cosciente di me stesso, mentre i battiti del polso andavano diminuendo, guardai una delle macine che avevo comprato che non mi era mai servita, per come erano andate le cose, e non avevo neanche messo mai in funzione, una bella macchina, un tempo verniciata a lucido, quasi ansiosa di svolgere il suo lavoro e ora con i suoi colori sbiaditi vidi me stesso come una buona macchina di cui la Vita non si era mai servita.

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Oaks Tutt Mia madre credeva nei diritti della donna, mio padre era il ricco mugnaio dei Mulini London. Io pensavo sempre alle ingiustizie del mondo, e volevo fare qualcosa per eliminarle. Alla morte di mio padre, partii per conoscere popoli e paesi, deciso ad imparare come cambiare il mondo. Viaggiai in lungo e in largo. Vidi Roma con le sue rovine, e Atene, e Tebe, e i resti del loro passato. Sedetti, illuminato dalla luna, nella necropoli di Memfi. Là fui preso da ali di fuoco, e una voce dal cielo mi disse: «Furono la Menzogna e l'Ingiustizia a distruggerle. Vai! Predica la Giustizia e la Verità!» Tornai in fretta e furia a Spoon River per salutare mia madre prima di cominciare la mia missione. Tutti notarono una strana luce nei miei occhi. E a poco a poco, man mano che parlavo, scoprivano il pensiero che mi aveva occupato la mente. Allora Jonathan Swift Somers mi sfidò a discutere sul tema: «Ponzio Pilato, il più grande filosofo del mondoCiò avevo un'opinione del tutto contraria). E lui vinse il dibattito, alla fine, quando disse: «Prima di cambiare il mondo, signor Tutt. per cortesia, rispondete alla domanda di Ponzio Pilato: "Che cos'è la Verità?"».

Elliott Hawkins Somigliavo ad Abraham Lincoln. Ero uno dei tuoi, Spoon River, sinceramente. ma mi impegnavo per i diritti di proprietà e l'ordine.

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Frequentavo regolarmente la chiesa, qualche volta mi facevo vedere alle tue riunioni cittadine per metterti in guardia contro i mali dello scontento e dell'invidia, e denunciare chi tentava di distruggere l'Unione, ed evidenziare il pericolo dei Cavalieri del Lavoro. Il mio successo e il mio esempio non possono che influenzare i tuoi giovani e le future generazioni, a dispetto degli attacchi di giornali come il "Clarion". Visitavo, inoltre, regolarmente Springfield, quando si svolgeva la sessione della Legislatura, per impedire speculazioni sulla ferrovia e azioni contro gli uomini impegnati a edificare lo stato. Avevo la fiducia loro e tua. Spoon River. in egual misura, benché si mormorasse che fossi un faccendiere. Mi muovevo tranquillo nel mondo, ricco e corteggiato. Naturalmente, un giorno morii, ma son sepolto qui sotto una pietra su cui è scolpito un libro aperto con le parole: «Di costoro è il Regno dei Cieli». E ora, voi salvatori del mondo, che non raccoglieste nessun frutto nella vita, e nella morte non avete né lapidi né epitaffi, che ve ne pare del silenzio delle vostre bocche otturate dalla polvere della mia gloriosa carriera?

Voltaire Johnson Perché mi offendesti con le tue bassezze se non volevi che te ne parlassi? E perché mi soffocasti con le tue sciocchezze se non volevi che le rendessi note? Perché mi inchiodasti con i chiodi della crudeltà, se non volevi che li schiodassi e te li scagliassi in faccia?

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E perché mi affamasti quando rifiutai di obbedirti, se non volevi che mettessi in crisi la tua tirannia? Avrei potuto essere un'anima serena come William Wordsworth, ma tu non l'hai permesso! Quanto sei vigliacco, Spoon River, che mi costringesti a stare dentro un cerchio magico tracciato dalla spada della Verità! E poi a gemere e a maledire le tue bruciature. e a maledire il mio potere che si levava alto e rideva tra lampi ironici! English Thornton Voi figli di coloro che combatterono con Washington a Valley Forge e sconfissero Falco Nero a Starved Rock. avanti! Battetevi con i discendenti di quelli che comprarono la terra del centro città quando era solo sabbia deserta, e vendettero coperte e fucili all'esercito del generale Grant, e occuparono un seggio nella legislatura dei primi tempi. prendendo bustarelle dalle ferrovie! In piedi! Battetevi con i damerini e i fanfaroni, con gli aspiranti e le comparse delle cronache mondane, con i bifolchi che sposano le loro figlie ai conti, con i parassiti delle grandi idee, con gli strepitanti cavalieri delle grandi cause e con gli eredi di antiche ruberie. Alzatevi, su! Mettete le mani sulla città e sullo Stato. Voi, figli dei prodi combattenti degli anni Quaranta! Per Dio! Se non distruggete questo verminaio il mio spettro vendicatore verrà a cancellare la vostra città e il vostro stato.

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Enoch Dunlap Quante volte, amici di Spoon River, durante i vent'anni che fui alla vostra guida trascuraste raduni politici e collegi elettorali, e mi lasciaste l'onere di sostenere e salvaguardare la causa del popolo? A volte perché non vi sentivate bene, o perché era malata vostra nonna. o avevate bevuto troppo, crollando addormentati. Oppure dicevate: "C'è lui. che è il nostro capo, e tutto andrà per il meglio. Lui si batte per noi, non dobbiamo far altro che seguirlo». Però, come vi arrabbiaste con me quando caddi, come mi malediceste, accusandomi di avervi tradito, perché avevo lasciato la sala del Collegio elettorale per un momento, quando i nemici del popolo, lì riuniti, aspettavano pronti a cogliere l'occasione per cancellare i Sacri Diritti del Popolo. Ah, volgare plebaglia! Mi ero assentato un momento per andare al gabinetto!

Ida Frickey Nella vita non c'è niente che si possa definire estraneo. lo ero una ragazza di Summum, senza un soldo. Un mattino scesi dal treno. Ero a Spoon River. Tutte le case del villaggio mi circondavano con le porte serrate e le persiane abbassate. Io ne restavo esclusa. Non c'entravo niente con quelle cose, non avevo né un posto né un ruolo. Camminando, passai oltre la vecchia villa dei McNeely. una sorta di castello di pietra in mezzo a sentieri e giardini,

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con dei lavoratori attorno, come a sorvegliarlo. E la Contea e lo Stato a tenerlo in piedi per il suo altero proprietario traboccante di orgoglio. Ero così affamata che ebbi una visione: un paio di forbici enormi venendo giù dal cielo, come il braccio di una benna, tagliò la casa in due. cosi, come una tenda. Ma al "Commercial" incontrai un uomo che mi fece l'occhiolino mentre cercavo lavoro era il figlio di Wash McNeely. Ebbene, lui si sarebbe rivelato l'anello della catena per diventare proprietaria di metà della casa, grazie a una causa per violazione di promessa - le forbici. Vedete, la casa, fin dal giorno della mia nascita, era lì ad aspettare me.

Seth Compton Dopo la mia morte, la biblioteca circolante che avevo realizzato per Spoon River e gestito per il bene delle menti più curiose, fu messa in vendita all'asta nella pubblica piazza. come per eliminare l'ultima traccia della mia memoria e della mia influenza. Perché quelli che tra voi non sapevano riconoscere l'utilità di leggere le Rovine di Volney, o l'Analogia di Butler, oppure il Faust o VEvangelina, rappresentavano il vero potere nel villaggio, e spesso mi chiedevate: «A che serve conoscere il male presente nel mondo?» Non sono più in mezzo ai piedi, Spoon River, me ne sono andato. Decidi che cosa è bene per te, e chiamalo cosi.

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Perché io non riuscii mai a dimostrarti che non può dire di conoscere il bene chi non conosce il male, e di conoscere il vero chi non conosce il falso

Felix Schmidt Era solo una casetta di due stanze, quasi come un giocattolo per bambini. circondata da cinque acri scarsi di terreno, E avevo tanti figli da mantenere, cibo, scuola, vestiti. e per di più mia moglie si era ammalata a furia di partorire. Un giorno ricevetti una visita dall'avvocato Whitney. Era venuto a spiegarmi che Christian Dallman, proprietario di tremila acri di terra. aveva comprato gli ottanta contigui ai miei nel milleottocentosettantuno per undici dollari, a un'asta giudiziaria. mentre mio padre era a letto per un male incurabile. Cosi cominciò il litigio, e io decisi di rivolgermi alla legge. Ma quando si giunse al momento della prova, un sopralluogo del terreno rese evidente come la luce del giorno che l'atto di acquisto di Dallman includeva la mia terra e la mia casetta di due stanze. Ben mi stava, dal momento che l'avevo provocato Persi la causa, e con essa la proprietà. Uscii dal tribunale e andai a lavorare nella terra di Christian Dallman. Come fittavolo.


Schroeder il pescatore Sedevo sulla riva sopra Bernadotte e gettavo briciole nell'acqua solo per vedere i pesciolini scontrarsi fra loro fino a che i più forti conquistavano la preda, o andavo al mio piccolo pascolo dove i maiali dormivano beati in mezzo al fango o si annusavano amorosamente, e vuotavo un cesto di granturco giallo per stare a guardarli mentre si spingevano grugnendo forte e morsicandosi aggressivi, e si calpestavano per giungere per primi alle pannocchie. E vidi come la fattoria di Christian Dallman, grande più di tremila acri, inghiottì il piccolo appezzamento di Felix Schmidt, come un pesce persico divora un pesciolino. E io dico che se nell'uomo c'è qualcosa - si chiami spirito, coscienza, o respiro divino che lo rende diverso dai pesci e dai maiali, mi piacerebbe tanto vederlo in azione!

Richard Bone Quando venni a Spoon River non potevo certo sapere se quello che mi dicevano fosse vero o falso. Mi portavano l'epitaffio e gironzolavano per la bottega mentre io lavoravo, e dicevano cose del genere: «Era così gentile», «Era un uomo meraviglioso»', «Era la più buona delle donne», «Era un vero cristiano». E io scolpivo sulla lapide tutto ciò che mi chiedevano, ignorando completamente la verità.

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Ma in seguito, a forza di frequentare la gente di qui. capii quanto poco fossero vicini alla realtà gli epitaffi ordinati per loro quando morivano. Tuttavia continuavo a scolpire, dato che mi pagavano per farlo. qualsiasi cosa mi chiedessero, contribuendo attivamente ai falsi racconti delle pietre, più o meno come fa lo storico che scrive senza conoscere la verità, o perché qualcosa lo induce a nasconderla.

Silas Dement La brina sulla terra scintillava alla luce leggera della luna. Era una mezzanotte solitaria, per le strade non si vedeva un'anima. Dal comignolo del tribunale un levriero di fumo saltava nell'aria inseguendo il vento di nord-ovest. Piazzai una scala sopra il pianerottolo, appoggiandola al bordo della botola nel soffitto del portico, e mi misi a strisciare sotto il tetto, fra le travi, poi accesi una manciata di stracci imbevuti di petrolio e li gettai fra le assi stagionate. Quindi scesi giù e me la svignai. Dopo qualche minuto udii suonare la campana dell'allarme antincendio Clangi Clangi Clangi Arrivarono i pompieri con una dozzina di secchi e cominciarono a gettare acqua sul magnifico falò. che bruciava sempre più caldo, più alto e luminoso,

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fino a che i muri crollarono. e le colonne di pietra tra cui si era fermato Lincoln caddero rumorose come alberi abbattuti da un boscaiolo... Quando tornai dal carcere di joliet c'era un nuovo tribunale con la cupola. Perché io ero stato punito come tutti quelli che distruggono il passato per amore del futuro.

Dillard Sissman Le poiane ruotano lente disegnando grandi cerchi nell'aria. in un cielo appena velato come dalla polvere della strada. Passa il vento sopra il verde pascolo dove io sto disteso a riposare, e batte l'erba creando lunghe onde. Il mio aquilone è sospeso sopra il vento, benché di tanto in tanto un movimento di qua, di là. lo faccia somigliare a un uomo che scrolla le spalle. E la coda ondeggia un momento poi si adagia in assoluta quiete. E le poiane continuano a ruotare spazzando lo zenit con larghi cerchi sopra l'aquilone. E le colline dormono. E una fattoria bianca, bianchissima, appare tra gli alberi verdi, lontano. Io resto ad osservare il mio aquilone, perché tra poco si accenderà la luna con il suo raggio tenue, poi dondolerà come un pendolo alla coda dell'aquilone.

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Guizza una fiamma come una libellula, abbaglia i miei occhi e io tremo come una bandiera. Jonathan Houghton Qua un corvo con il suo verso roco, là il canto incerto di un tordo. Lontano, una mucca, e il campanaccio che tintinna, e sulla collina di Shipley la voce di un uomo che lavora all'aratro. La foresta oltre il frutteto tace, quieta della quiete di mezza estate. Per la strada passa un carro cigolando, va ad Atterbury, trasporta granoturco. Un vecchio dorme seduto sotto un albero, e una vecchia attraversa la strada tornando dal frutteto con un secchio pieno di more. E un ragazzo se ne sta disteso sull'erba vicino ai piedi del vecchio. contempla il cielo attraversato dalle nuvole, e si strugge di desiderio, e brama, brama, ma non sa che cosa: forse l'età adulta, o la vita, o il mondo che ancora non conosce. Trent'anni dopo quel ragazzo tornò logorato dalla vita, e vide che il frutteto era scomparso, e neppure la foresta c'era più, e che la casa era stata trasformata dai nuovi padroni, e le automobili riempivano di polvere la strada, e si ritrovò a desiderare la collina!

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E.C. Culberston Spoon River, dimmi, è vero che nell'atrio del nuovo tribunale c'è una targa di bronzo con le facce, in bassorilievo, del direttore Whedon e di Thomas Rhodes? Ed è vero che tutti i miei sforzi coronati dal successo nel Consiglio di Contea, senza di cui non si sarebbe mai potuto porre una pietra sopra l'altra, e che tutti i contributi versati di tasca mia per costruire il tempio, non sono che ricordi tra la gente, sempre più sbiaditi, e presto scenderanno con loro in questo oblio dove io giaccio? Dopotutto, posso pure crederlo. Perché è una legge del Regno dei Cieli che chi entra nella vigna all'undicesima ora riceverà il compenso di una giornata intera. Ed è una legge del Regno di questo Mondo che chi inizialmente si oppone a una buona opera, poi, quando è il momento di mettere la pietra angolare 0 le targhe commemorative, se ne impossessa afferrandola al volo. Shack Dye 1 bianchi si beffavano di me in tanti modi. Per esempio, mentre andavo in cerca di una corda, toglievano dall'amo il pesce grosso che avevo pescato e ci mettevano un pesce piccolino, e poi mi facevano credere che non avevo visto bene il pesce che avevo preso. Una volta, quando arrivò in città il circo di Burr Robbins,

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convinsero il direttore dello spettacolo a far entrare in pista un leopardo addomesticato e mi fecero credere che io. come Sansone, stessi frustando una bestia feroce quando, per un compenso di cinquanta dollari. accettai di trascinarlo dentro la sua gabbia. Un'altra volta, entrando nella mia bottega di fabbro, mi venne la tremarella al vedere alcuni ferri di cavallo che si muovevano strisciando sul pavimento, come degli animali. Beh. Walter Simmons aveva messo una calamita sotto il barile dell'acqua. Eppure ciascuno di voi, uomini bianchi, ha preso i suoi abbagli con pesci e con leopardi. E non sapevate piÚ di quanto lo sapessero i ferri di cavallo ciò che vi faceva muovere a Spoon River. Hildrup Tubbs Mi impegnai in due battaglie per il popolo. Prima lasciai il mio partito, portando il gonfalone dell'indipendenza, per la riforma, e fui sconfitto. Poi feci ricorso a tutta la mia forza ribelle per conquistare la bandiera del mio vecchio partito. e ci riuscii, ma fui comunque sconfitto. Ormai screditato e rifiutato, divenuto misantropo. cercai conforto nell'oro e usai i miei residui di potere per attaccarmi come un saprofita alla carcassa putrescente della banca fallita di Thomas Rhodes in qualità di curatore del fondo. Allora tutti mi voltarono le spalle. 1 miei capelli si fecero bianchi,

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le mie concupiscenze si ingrigirono, da purpuree che erano, tabacco e whisky persero sapore e per anni la Morte si dimenticò di me come potrebbe fare con un porco.

Henry Tripp Quando la banca fallì, io persi i miei risparmi. Non ne potevo più del noioso gioco dì Spoon River e maturai la decisione di scappare e di lasciare, contemporaneamente, il mio posto nella società e nella famiglia. Ma proprio mentre il treno di mezzanotte si stava per fermare in stazione, con un rapido salto dal predellino vennero giù Cully Green e Martin Vise. e cominciarono a darsele di santa ragione per sistemare una vecchia storia, sferrandosi a vicenda pugni che risuonavano come colpi di bastoni nodosi. Mi sembrava che Cully stesse avendo la meglio, quando sulla sua faccia insanguinata si dipinse un sogghigno di nauseante codardia, mentre si appoggiava a Martin lamentandosi: "Noi siamo buoni amici, Mart, tu lo sai che sono amico tuo». Ma Martin gli rispose con un pugno violentissimo, che prima lo fece barcollare, poi di colpo stramazzare al suolo. Allora mi fermarono come testimone, e persi il treno, e rimasi a Spoon River, a combattere la battaglia della vita fino alla fine. Oh Cully Green, fosti tu a salvarmi,

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tu, così vergognoso e abbattuto per anni, tu che bighellonavi senza scopo per le strade, e ti bendavi con stracci l'anima suppurata, tu che uscisti sconfitto dalla tua battaglia. Granville Calhoun Volevo continuare ad essere giudice di contea per un'altra sessione, in modo da portare a termine un servizio di trent'anni. [Via i miei amici mi tradirono e si unirono ai miei nemici ed elessero un uomo nuovo. Allora, come un morbo, mi assalì uno spirito di vendetta da cui non restarono immuni neanche i miei quattro figli, e meditai a lungo una rappresaglia, finché il grande medico, la Natura, intervenne, mandandomi una paralisi, per dare pace al mio corpo e alla mia anima. I miei figli raggiunsero il potere e la ricchezza? Si misero al servizio della gente o la aggiogarono per coltivare e mietere 1 campi di se stessi? Perché, come potevano mai dimenticare il mio viso affacciato alla finestra della camera da letto. mentre restavo seduto impotente fra le gabbie dorate dei miei canarini allegri a contemplare il vecchio tribunale? Henry C. Calhoun Raggiunsi la più alta posizione a Spoon River, ma con quanta amarezza nello spirito! La faccia di mio padre, che se ne stava seduto tutto il tempo,

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senza dire una parola, come un bambino, intento a contemplare il tribunale, con gli occhi fissi alla finestra della stanza del giudice di contea. solo volgendo ogni tanto lo sguardo sui canarini. sì, la faccia di mio padre, assieme ai suoi caldi consigli di cercare di diventare qualcuno nella vita e punire Spoon River per vendicare il torto che lui aveva subito, mi riempirono di furia e di energia per ottenere la ricchezza e il potere. Ma cosa fece lui se non avviarmi sul sentiero che conduce al bosco delle Furie? Seguii quel sentiero e ora vi dico: se andate sulla strada per il bosco incontrerete le Parche con gli occhi pieni di ombra, curve sui loro orditi. Fermatevi un momento, e se vedete saltare fuori dalla spola il filo della vendetta, strappate subito ad Atropo le forbici e tagliatelo, affinché i vostri figli, e i loro figli, e i figli di questi ultimi, non indossino la veste avvelenata.

Alfred Moir Perché non fui divorato dal disprezzo di me stesso e non andai a male per l'indifferenza e la rivolta impotente, come "Indignazione" Jones? Perché, con tutti i miei passi falsi, mi toccò un destino diverso da quello di Willard Flucke? E perché, malgrado me ne stessi al bar di Burchard per allettare i giovani a consumare qualche bicchierino. la maledizione del bere cadde su di me

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come pioggia che scorre via, lasciandomi l'anima asciutta e pulita? E perché non ammazzai mai un uomo come Jack McGuire? Al contrario, mi elevai un poco nella vita. grazie a un libro che mi capitò di leggere. Ma perché andai a Mason City dove vidi per caso quel libro in vetrina, con ìa sua sgargiante copertina che attrasse la mia attenzione? E perché la mia anima entrò in corrispondenza con il libro man mano che leggevo?

Perry Zoll Vi ringrazio, cari amici dell'Associazione Scientifica della Contea, per questo modesto cippo e la sua piccola targa di bronzo. Due volte cercai di essere ammesso nel vostro onorato organismo e fui respinto. E quando il mio libretto sull'intelligenza delle piante cominciò a suscitare interesse voi. allora, ci ripensaste e quasi quasi mi faceste entrare. In seguito io crebbi senza bisogno di voi e del vostro riconoscimento. Tuttavia io non rifiuto la vostra lapide commemorativa, comprendendo bene che, se lo facessi, vi priverei dell'onore che ne ricavate di riflesso.

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Dippold l'ottico Che cosa vedi adesso? Globi rossi, gialli, viola. Aspetta un momento! E adesso? Mio padre, mia madre e le mie sorelle. Bene! E adesso? Cavalieri armati, donne stupende, volti sorridenti. Prova questa. Un campo di grano - una città. Benissimo! E adesso? Una ragazza, e alcuni angeli chini sopra di lei. Proviamo una lente più forte! E adesso? Tante donne. Hanno gli occhi luminosi e le labbra socchiuse. Prova quest'altra. Soltanto un bicchiere su un tavolo. Oh, certo! Prova questa lente! Soltanto uno spazio aperto - non vedo niente in particolare. Bene, e adesso? Alberi, sono pini, e un lago, e un cielo estivo. Così va meglio. E adesso? Un libro. Leggimene una pagina. Non ci riesco. I miei occhi sono spinti ad andare oltre la pagina. Prova questa lente. Profondità d'aria. Eccellente. E adesso? Luce, solo luce, che rende ogni cosa laggiù come un mondo-giocattolo. Molto bene. Faremo gli occhiali cosi.

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Magrady Graham Ditemi, come andò a finire poi? Altgeld fu eletto governatore? Perché quando cominciarono a giungere i risultati e Cleveland stava facendo piazza pulita nell'Est, fu troppo per te, povero vecchio cuore, che avevi combattuto per la democrazia nei lunghi, lunghissimi anni della sconfitta, E come un orologio logorato ti sentii battere sempre più piano finché ti fermasti. Ditemi, fu eletto poi Altgeld, e che cosa fece? Portarono la sua testa su un vassoio a una danzatrice o trionfò per il popolo? Perché quando lo vidi e gli strinsi la mano, l'espressione infantile dei suoi occhi azzurri mi commosse fino alle lacrime e c'era un'aria di eternità attorno a lui, come la fredda, chiara luce che si posa quieta all'alba sulle colline! Archibald Higbie Spoon River, io ti disprezzavo, ah, quanto! Cercai di elevarmi al di sopra di te, di te mi vergognavo, non sopportando di essere nato proprio dal tuo seno Là a Roma, tra gli artisti. parlando italiano, parlando francese, certe volte mi sembrava di aver perso ogni traccia della mia origine.

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Mi sembrava di raggiungere le vette dell'arte e di respirare la stessa aria respirata dai maestri, e di vedere il mondo con i loro occhi. Ma loro, soffermandosi davanti a una mia opera. dicevano: -Dov'è che vuoi andare, amico mio? A volte il viso fa pensare ad Apollo, altre conserva un che di Abraham Lincoln». Sapete, non è che a Spoon River ci si nutrisse di cultura, e io, zitto, ardevo di vergogna, cercando di mantenermi calmo. E cos'altro potevo fare, tutto ricoperto e gravato dal peso della terra del West, se non aspirare, e pregare di nascere un'altra volta nel mondo, senza più il minimo legame con Spoon River? Tom Merritt Cominciavo a nutrire qualche sospetto lei sembrava tranquilla, aveva l'aria assente. Un giorno udii chiudere la porta sul retro, mentre io entravo da quella principale. e lo vidi sgattaiolare dietro l'affumicatoio nel cortile, e darsela a gambe per i campi. Lo ucciderò la prima volta che mi capiterà fra i piedi, pensai. Ma quel giorno, camminando dalle parti di Fourth Bridge, senza un bastone o un sasso a portata di mano, ad un tratto me lo ritrovai davanti agli occhi, terrorizzato, con i suoi conigli in mano, e tutto ciò che potei dire fu «No, no, no» mentre mirava a mi sparava al cuore.

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La signora Merritt Chiusa nel suo silenzio davanti alla giuria. non rispondendo una parola al giudice che mi chiedeva se avessi qualche cosa da dichiarare contro la sentenza. Scrollai la testa, e basta. Come potevo dire a gente come quella, che riteneva colpevole una donna di trentacinque anni per il fatto che l'amante diciannovenne le aveva ucciso il marito? Colpevole, anche se gli avevo detto infinite volte: «Vattene Elmer, vattene lontano, io ti ho confuso il cervello, donandoti il mio corpo. Finirà male, prima o poi farai qualcosa di terribile». E proprio come temevo, uccise mio marito. Davanti a Dio. io non c'entravo niente! Chiusa nel mio silenzio per trent'anni, in una prigione! E i cancelli di ferro del carcere dijoliet si aprirono bruscamente quando le guardie grigie e silenziose mi portarono fuori chiusa in una bara.

Elmer Karr Solo l'amore di Dio può avere ammorbidito e reso disponibile al perdono la gente di Spoon River nei miei confronti. nei confronti di chi si era insinuato colpevolmente nel letto di Thomas Merritt, giungendo per di più ad assassinarlo. Oh, cuori caritatevoli, che mi accoglieste ancora dopo quattordici anni di prigione! Oh. mani generose che mi riceveste in chiesa,

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e ascoltaste in lacrime la mia confessione di pentito, quando presi il Sacramento del pane e del vino! Pentitevi, voi che siete in vita, e riposate in Gesù. Elizabeth Childers Polvere della mia polvere e polvere con la mia polvere, oh, figlio mio, che moristi entrando nel mondo, morto con la mia morte! Figlio, che non sapesti che cos'è il Respiro, per quanto ti sforzassi in ogni modo, tu. con il cuore che batteva quando vivevi con me, quel cuore che si fermò quando mi lasciasti per la Vita. Meglio così, figlio mio. Perché non percorresti il lungo, lungo cammino che ha inizio coi giorni di scuola, quando i ditini si bagnano delle lacrime che cadono sulle lettere dell'alfabeto scritte male. E non conoscesti la prima ferita, quando un piccolo amico ti lascia solo, preferendo un altro, né la malattia, con il volto della Paura accanto al letto, né la morte del padre o della madre, né la vergogna per loro, né la povertà. Poi l'infantile sofferenza dei giorni di scuola finisce. E la Natura, cieca, ti spinge a bere dalla coppa dell'Amore, benché tu sappia che è avvelenata. Verso chi avresti sollevato il tuo viso in fiore? Un botanico, di fragile costituzione? Quale sangue avrebbe gridato assieme al tuo? Puro o contaminato, questo non conta nulla, è sangue che chiama il nostro sangue.

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E poi i tuoi figli - oh, che ne sarebbe stato? E che dolore avresti provato? Bambino! Bambino mio! La Morte è meglio della Vita. Edith Conant Noi duriamo ancora in questo luogo, noi, le memorie, e ci copriamo gli occhi perché temiamo di leggere: «17 giugno 1884. Età: 21 anni e 3 giorni». E tutto è cambiato. E noi - noi, le memorie, stiamo qui soltanto per noi stesse, perché nessuno ci nota, o saprebbe perché siamo qui. Tuo marito è morto, tua sorella vive lontano. Tuo padre è invecchiato, si è incurvato, e non si ricorda più di te, e ormai sta quasi sempre chiuso in casa. Nessuno pensa più al tuo viso grazioso, alla tua voce stupenda! Come cantavi, anche il mattino che fosti colpita. con penetrante dolcezza, con vibrante dolore, prima della nascita del figlio che morì assieme a te. Tutto è dimenticato da tutti, tranne che da noi, le memorie, che il mondo dimentica. Tutto è cambiato, meno che il fiume e la collina anzi, anche loro sono cambiati. Soltanto il sole ardente e le stelle silenziose sono rimasti uguali. E noi - noi, le memorie, restiamo qui tremanti di paura, con gli occhi chiusi, stanchi per il troppo piangere una stanchezza immensa!

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Charles Webster I boschi di pini sopra la collina e la fattoria, lontana alcune miglia, apparivano chiari come dietro una lente sotto un cielo di colore azzurro pavone! Ma una coltre di nubi avvolse la terra nel pomeriggio. Tu camminavi sulla strada, passavi per i campi di trifoglio, nel silenzio si udiva solo un suono. la voce nitida, tremula, del grillo. Poi scese il sole, tra le potenti raffiche di lontane tempeste. Il vento, sollevandosi, ripulì il cielo e riaccese le fiammelle delle stelle indifese. E la luna, rossastra, dondolò sospesa fra l'orlo della collina e i rami luccicanti del frutteto di mele. Camminavi pensosa sulla riva dove le gole delle onde somigliavano a piccoli uccelli notturni che cantassero nascosti sotto l'acqua e gridassero alla sciacquio del vento tra i cedri. Poi ti fermasti vicino alla casetta, troppo colma di lacrime per piangere, levando gli occhi al cielo vedesti Giove, proprio sulla cuspide del pino gigante, volgendo gli occhi in basso vedesti la mia sedia vuota, cullata dal vento nel portico deserto Coraggio, Amore mio!

Padre Malloy Voi siete là in alto, Padre Malloy, dove la terra è santa, e su ogni tomba c'è una croce.

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non qui sulla collina assieme a noi noi uomini di poca fede, dagli occhi offuscati, con la nostra speranza troppo tenue, e i nostri peccati non perdonati. Eravate cosi umano, Padre Malloy, bevevate volentieri un bicchiere con noi, se capitava, sostenevate la nostra causa, di noi che volevamo liberare Spoon River dalla freddezza squallida della moralità di paese. Voi eravate come un viaggiatore che porti una piccola scatola di sabbia dai deserti attorno alle piramidi per renderle reali, e rendere reale l'Egitto. Eravate in stretta relazione con un grande passato, eppure sapevate stare cosi vicino a molti di noi. Per voi la vita era gioia. Non sembrava che vi vergognaste della carne. La vita, la guardavate in faccia, così com'è, e nei suoi cambiamenti. Qualcuno di noi quasi venne da voi, Padre Malloy, vedendo come la vostra chiesa aveva compreso il cuore umano, e provveduto per esso, per mezzo di Pietro la Fiamma, Pietro la Roccia.

Ami Green Non «un giovane con la testa canuta e gli occhi infossati-. ma un vecchio con la pelle ancora liscia e capelli neri! Conservai il viso di un ragazzo finché vissi, e per anni un'anima dura e incurvata, in un mondo che mi considerava solo uno zimbello.

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uno che - quando se ne aveva voglia si poteva salutare con familiarità, oppure - a scelta - caricare di pesi come un uomo. non essendo io né adulto né ragazzo. In verità, così come il corpo, anche l'anima non maturò mai, e io vi dico che il dono dell'eterna giovinezza, che tanto si desidera, non è altro che una crescita interrotta.

Calvin Campbell Voi che protestate contro il Fato, spiegatemi com'è che su questo lato della collina che declina verso il fiume. colpito dal sole e dal vento del sud, questa pianta assorbe dall'aria e dalla terra veleno, diventando un'edera tossica? E quest'altra pianta, dalla stessa aria e terra, assorbe dolci elisir e colori, diventando un corbezzolo? Ed entrambe fioriscono? Potete biasimare Spoon River perché è così com'è, ma chi accuserete per il fatto che in voi c'è una volontà che si nutre e vi rende malerba, stramonio, soffione o verbasco, e che non sa usare l'aria o la terra in modo tale da rendervi gelsomino o glicine?

Henry Layton Tu che passi qui vicino, ascolta: mìo padre era una persona mite,

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mia madre invece era violenta, mentre io nacqui composto da due parti così contrastanti, non mescolate e fuse tra loro. ma ognuna distinta, appena appena saldata insieme. Alcuni di voi mi reputarono un uomo mite, altri un violento, altri mi ritennero violento e mite a un tempo. Ma nessuna delle due metà mi portò alla rovina. Fu la frammentazione interiore, con due metà separate, mai connesse l'una all'altra, a far di me un'anima senza vita. Harlan Sewall Tu. sconosciuto, non riuscisti mai a capire, come mai dapprima ripagai la tua devota amicizia e le tue delicate premure con ringraziamenti sempre meno frequenti, poi evitando gradualmente la tua presenza, per non essere costretto a ringraziarti, e infine col silenzio che seguì la nostra separazione finale. Tu avevi curato la mia anima malata. Ma per curarla, vedesti la mia malattia, conoscesti il mio segreto, e questa è la ragione per cui fuggii da te. Perché è così. Quando il nostro corpo risorge dopo aver tanto sofferto, noi baciamo in eterno le attente mani che ci hanno dato l'assenzio, rabbrividendo intanto al pensiero dell'assenzio, ma un'anima guarita per le cure altrui è una cosa molto differente,

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perchĂŠ in tal caso noi vorremmo eliminare dalla memoria le parole carezzevoli, gli occhi indagatori, e dimenticare per sempre, non tanto la sofferenza in sĂŠ, quanto la mano che l'ha sanata.

Ippolit Konovaloff Avevo un'armeria a Odessa. Una notte la polizia fece irruzione nella stanza dove un gruppo di noi stava leggendo Spencer. Sequestrarono i libri e ci arrestarono. Ma io riuscii a fuggire, e arrivai a New York, e da lĂŹ a Chicago, e infine a Spoon River, dove potei studiare il mio Kant in santa pace e tirare avanti riparando armi. Guardate i miei stampi! 1 miei modelli! Uno per la canna, uno per il cane, e altri per le altre parti dell'arma! Bene, ora immaginate che nessun armaiolo sulla terra abbia altro che stampi duplicati di questi che vi mostro - bene, tutte le armi sarebbero uguali, con un cane per colpire la capsula e una canna per dirigere lo sparo, tutte uguali tra loro nel funzionamento e tutte allo stesso livello delle altre in un confronto. Quello sarebbe il vostro mondo di armi! E niente potrebbe mai liberarlo da se stesso, se non un Modellatore con stampi differenti che plasmasse il metallo nuovamente.

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Henry Phipps Ero il sovrintendente della Scuola Domenicale, presidente fantoccio della fabbrica di carri e di quella di scatolame, ero un uomo di Thomas Rhodes e della cricca della banca. Mio figlio lavorava in banca come cassiere e aveva sposato la figlia di Rhodes, e io passavo le giornate a fare soldi, tranne la domenica, che dedicavo alla preghiera in chiesa. In ogni circostanza ero un dente nell'ingranaggio delle cose-come-sono: padrone e servo del denaro, imbiancato con la vernice della fede cristiana. E a un certo punto: la banca crollò, e io rimasi a guardare la macchina distrutta le ruote con gli sfiatatoi turati con il mastice e verniciati, i bulloni marci, le barre rotte. Si poteva usare ancora solo Sa tramoggia per le anime, in una nuova divoratrice di vita, nel caso in cui giornali, giudici e maghi degli affari volessero ricostruirla. Fui spogliato fino all'osso, ma poggiavo sulla rupe dei secoli, e capivo bene il gioco, adesso, non ero più un babbeo, ben sapendo che «il giusto dimorerà sulla terra, ma gli anni dei malvagi saranno abbreviati». Poi da un giorno all'altro il dottor Meyers mi trovò un cancro al fegato. In fondo, non ero il prediletto di Dio! E quindi, anche se stavo su una vetta al di sopra delle nebbie che avevo attraversato, pronto per una vita migliore nel mondo, le forze eterne mi spostarono da li con uno spintone.

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Harry Wilmans Avevo appena compiuto ventun anni, e Henry Phipps, il sovrintendente della Scuola della Domenica, pronunciò un discorso al teatro di Bindle. «Bisogna tenere alto l'onore della bandiera», disse, «difendiamola sempre, tanto dall'attacco dì una tribù barbara di Tagalog, quanto da quello della più potente nazione europea.» E noi applaudivamo, ah quanto applaudivamo il discorso e la bandiera che lui faceva sventolare mentre parlava. Partii per la guerra, contro la volontà di mio padre, e seguii la bandiera, finché la vidi alzarsi nel nostro accampamento, in una risaia vicino a Manila, e tutti la applaudivamo, ah quanto applaudivamo. Ma c'erano le mosche, e cose velenose, e c'era un'acqua assassina, e un caldo feroce, e un cibo nauseante, putrido, e la puzza del fossato proprio dietro le tende dove i soldati andavano a scaricarsi. E c'erano le puttane sifilitiche che ci venivano dietro, e atti bestiali fra di noi o da soli, e prepotenza, odio, degradazione, e giorni di ripugnanza, e notti di paura, fino all'ora della carica attraverso la palude fumante, seguendo la bandiera, finché stramazzai con un grido, colpito nelle viscere. Adesso c'è una bandiera su di me a Spoon River! Una bandiera! Una bandiera!

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John Wasson Oh, l'erba bagnata di rugiada del prato in North Carolina su cui Rebecca mi seguiva lamentandosi, lamentandosi, con i bambini in braccio, e tre che le correvano appresso, lamentandosi anche loro. per prolungare il momento del distacco da me che andavo in guerra contro gli Inglesi, e poi gli interminabili, duri anni fino al giorno di Yorktown, Mi misi in cerca allora di Rebecca, e infine la trovai in Virginia, nel frattempo due bambini erano morti. Andammo con i buoi nel Tennessee, dopo alcuni anni ci trasferimmo in Illinois, e infine arrivammo a Spoon River. Tagliammo l'erba della prateria, e gli alberi delle foreste, costruimmo scuole e ponti, spianammo strade e coltivammo campi, soli con la miseria, i tormenti e la morte. Se a Harry Wilmans che andò in guerra contro i Filippini spetta una bandiera sulla tomba, prendetela dalla mia! Molti soldati L'idea davanti a noi, sventolante come una bandiera; il ritmo della musica marziale; il brivido di portare un fucile; vantaggi nel mondo al ritorno a casa; un bagliore di gloria, ira contro i nemici; il sogno del dovere verso il paese o verso Dio. Ma queste cose palpitavano nelle nostre anime,

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scintillavano davanti ai nostri occhi, non erano quei potere che stava dietro di noi. l'onnipotente mano della Vita, come il fuoco al centro della terra che fa formare le montagne o come le acque racchiuse che le sgretolano a poco a poco. Avete presente la fascia di ferro che Shack Dye. il fabbro, saldò intorno alla quercia nel giardino di Bennet, che voleva appendere un'amaca perché sua figlia Janet vi si potesse stendere a leggere nei pomeriggi estivi? Vi ricordate come l'albero, crescendo, alla fine spezzò la fascia di ferro? Ma ogni cellula dell'albero, ogni cellula sapeva solo che vibrava di vita, e non si preoccupò che l'amaca cadesse nella polvere con le poesie di Milton.

Godwin James Harry Wilmans! Tu, caduto in una palude vicino a Manila, mentre seguivi la bandiera, tu non fosti ferito da un grande sogno, o distrutto da un lavoro inutile, o spinto alla pazzia da ostacoli diabolici; non fosti ridotto a pezzi da nervi doloranti, né ti trascinasti larghe ferite fino alla vecchiaia. Non moristi di fame, perché il governo ti dava da mangiare. Non soffristi, anche se gridavi «Avanti» a un esercito che guidavi contro un nemico dal sorriso irridente, più tagliente delle baionette. Non ti colpirono invisibili bombe,

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né ti emarginarono coloro per cui andasti incontro alla sconfitta. Tu non mangiasti il pane insipido che una misera alchimia ricava dagli ideali. Tu. Harry Wilmans, andasti a Manila mentre io mi arruolai nell'esercito sporco di fango composto di giovani al servizio di Dio, dagli occhi raggianti. che si spinsero avanti a ondate e furono respinti e caddero, malati, disperati, in lacrime, senza un briciolo di fede, seguendo la bandiera del Regno dei Cieli. Tu e io, Harry Wilmans, siamo caduti ciascuno a modo suo, senza distinguere il bene dal male, la sconfitta dalla vittoria. né sapere quale volto sorrida dietro la maschera demoniaca.

Lyman King Viandante, forse credi che il Fato sia una trappola posta fuori di te stesso. attorno a cui puoi camminare con prudenza e saggezza. Così tu credi, osservando le vite degli altri uomini come uno che. alla maniera di Dio, si piega su un formicaio. sapendo come si potrebbero evitare le loro difficoltà. Ma fai un passo, entra nella vita: col tempo tu vedrai che il Fato ti viene incontro nella forma della tua stessa immagine allo specchio. o mentre siedi da solo al focolare, all'improvviso la sedia accanto a te sarà occupata da un ospite, e tu conoscerai quell'ospite. e leggerai l'autentico messaggio scritto nei suoi occhi.

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Caroline Branson Con i nostri cuori come soli alla deriva avessimo soltanto passeggiato, come facevamo un tempo, nei campi di aprile, finché la tenue luce delle stelle con il suo velo invisibile avvolgeva l'oscurità, che presto era di seta, sotto la rupe, il luogo dell'appuntamento, nel bosco, alla svolta del ruscello! Fossimo solo passati dal corteggiamento. come note di una stessa musica, al possesso nell'ispirata improvvisazione d'amore! E abbandonare come un cantico finito il rapito incanto della carne, in cui le nostre anime stordite precipitavano, giù, giù, dove non esisteva il tempo né lo spazio, né noi stessi, annientati dall'amore! Ma lasciarci dietro tutto questo per una stanza illuminata dalle lampade: e rimanere con il nostro Segreto che si faceva beffe di se stesso, nascondendosi tra i fiori e i mandolini, su cui tutti fissavano i loro occhi tra l'insalata e il caffè. E vedere lui tremare e sentire in me stessa una premonizione come può succedere a chi firma un contratto non fiammeggiante di doni e pegni accumulati con mani rosee sopra la sua fronte. E poi, o notte! Cosi programmata, così brutta! Con tutte le nostre tenerezze cancellate per sempre dal possesso,

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in una camera prestabilita, in un'ora che tutti conoscevano! Il giorno dopo lui sedeva indifferente, quasi freddo, così stranamente diverso, stupito del mio pianto, finché in un accesso di morbosa disperazione e voluttuosa follia stringemmo il patto di morte. Uno stelo della sfera terrestre, fragile come la luce di una stella, che aspetta di essere gettato di nuovo nel flusso della creazione. Ma la prossima volta essere generato mentre passano Raffaello e San Francesco, sotto il loro sguardo attento. Perché io sono il loro piccolo fratello, mi si può riconoscere facilmente a vista attraverso un ciclo di nascite future. Forse voi conoscete il seme e il terreno, e magari conoscete il freddo della pioggia che cade. Ma solo la terra e il cielo conoscono il segreto del seme nella camera nuziale sotto il suolo. Gettatemi di nuovo nel flusso, fatemi fare un'altra prova salvami, Shelley!

Anne Rutledge Emanano da me, indegna e sconosciuta, le vibrazioni di una musica immortale: «Malvagi con nessuno, caritatevoli con tutti». Da me emana il perdono di milioni per milioni, e il volto benefico di una nazione splendente di giustìzia e verità.

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Io sono Anne Rutledge, e donno ricoperta da quest'erba, amata nella vita di Abraham Lincoln, sposata a lui, non per mezzo dell'unione, ma della separazione. Fiorisci eternamente, o Repubblica, dalla polvere del mio grembo! Hamlet Micure Quando la febbre dura per tanto tempo si possono avere molte visioni: ero di nuovo nella piccola casa col suo grande campo di trifoglio che declina fino alla palizzata, ombreggiato dalla quercia, dove noi bambini avevamo l'altalena. E tuttavia la piccola casa era un maniero posto in mezzo a un prato, e vicino al prato c'era il mare. lo mi trovavo nella stanza assieme al piccolo Paul soffocato dalla difterite, e tuttavia non era quella stanza era una veranda soleggiata, chiusa da finestre a colonnine, e un uomo avvolto in un mantello scuro. con una faccia che pareva Euripide, se ne stava seduto su una sedia. Era venuto a trovarmi, o forse ero andato io da lui, non so. Si udivano le onde e la risacca, il trifoglio ondeggiava, vibrando al soffio del vento estivo, e il piccolo Paul si avvicinò alla finestra con i fiori di trifoglio, e sorrise. Allora io dissi: «Che cos'è la "divina disperazione", Alfred?» «Hai letto Lacrime, lacrime vane?» mi domandò lui.

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••Sì. ma non vorrai dirmi che lì tu hai espresso la divina disperazione.» ••Povero amico mio,- rispose, -ecco perché la disperazione era divina.»

Mabel Osborne Tra le foglie verdi, ecco languiscono i tuoi rossi petali, bellissimo geranio! Ma tu non chiedi acqua. Non puoi parlare! Né ti serve parlare lo sanno tutti che tra poco morirai di sete, ma nessuno ti porta un goccio d'acqua! Ti passano davanti, commentando: «Questo geranio ha bisogno di acqua». E io. che avevo una felicità da condividere e bramavo di partecipare alla tua felicità, io che ti amavo, Spoon River, e imploravo il tuo amore, io, Spoon River. avvizzii davanti a te assetata, assetata, e zitta per il pudore di chiederti amore, a te che sapevi e mi guardavi morire come questo geranio che qualcuno ha piantato su di me. per poi lasciarlo appassire.

William H. Herndon Là in alto, sulla rupe, seduto vicino alla finestra, nella vecchia casa che si affaccia su un'immensa vallata, dopo anni e anni di lavoro. sentivo la vita declinare. e ogni giorno scrutavo dentro la mia memoria

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come chi guarda nella sfera di cristallo di una maga, e vedevo le figure del passato, muoversi attraverso l'incredibile sfera del tempo come in un corteo riflesso da un sogno splendente, E un giorno vidi un uomo alzarsi da terra come il gigante di una fiaba e lanciarsi verso un destino immortale, condottiero di grandi eserciti, capo della repubblica, portando con sĂŠ nel ditirambo di un allegro canto le epiche speranze di un intero popolo; nello stesso tempo Vulcano di fuochi sovrani. dove spade e scudi indistruttibili venivano forgiati da spiriti temprati in cielo Guardate nel cristallo! Vedete come egli si dirige in fretta verso il punto in cui il suo sentiero si incrocia col sentiero di un figlio di Plutarco e di Shakespeare, O Lincoln, che interpretasti bene il tuo ruolo, da vero attore, e Booth, che irrompesti da mimo nella recita. tante, tantissime volte vi vidi, mentre i corvi gracchiando si libravano in volo verso il bosco sopra il tetto della mia casa nei tramonti solenni, lĂ , vicino alla finestra, solo.

Rebecca Wasson Primavera ed estate, autunno e inverno, e ancora primavera, all'infinito, di seguito al di lĂ della finestra! Giacqui per anni e anni distesa in un letto

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a contemplare le stagioni che mutavano, contando gli anni finché un terrore non cominciò a invadere il mio cuore, a poco a poco, la sensazione di essere diventata eterna. E un giorno compii cento anni, e ancora dal letto udivo il ticchettio dell'orologio e il muggito delle mucche, e lo strillo di una ghiandaia che volava tra le foglie cadenti! Giorno dopo giorno, sola in una stanza della casa di una nuora piegata dall'età e grigia. E di notte, o anche di giorno guardando fuori dalla finestra, la mia memoria correva indietro attraverso un tempo infinito - sembrava al North Carolina e ai giorni della mia prima giovinezza, e a John, al mio John, che era lontano a combattere contro gli inglesi e a tutti i figli, alle morti, e alle sofferenze. E a quella distesa di anni come una prateria dell'Illinois traverso cui passavano grandi figure simili a veloci cavalieri, Washington, Jefferson, Jackson, Webster e Clay. O splendida giovane repubblica, alla quale il mio John e io offrimmo tutta la nostra energia e il nostro amore! E tu, oh mio John!, perché quando giacqui per anni, inerte, nel letto, pregando sempre il cielo che tu ritornassi, perché venisti a trovarmi così tardi? Visto che con un grido di estasi come quello che emisi quando, dopo la guerra, mi trovasti nella vecchia Virginia, piansi al vederti apparire là vicino al letto, mentre i raggi del sole in quel tramonto diminuivano sfumando piano piano nella luce del tuo viso!

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Rutheford McDowell La gente mi portava dagherrotipi dei vecchi pionieri da ingrandire. Qualcuno, a volte posava per me qualcuno che era vissuto quando mani gigantesche strapparono la Repubblica dal grembo del mondo. Cosa c'era in quegli occhi? Perché io non riuscii mai a capire quel mistico pathos di palpebre socchiuse, e la serena pena di quegli occhi. Era come una pozza d'acqua, tra le querce ai bordi di una foresta, dove cadono le foglie, mentre si ode un gallo cantare da una lontana fattoria, che si vede là vicino alle colline dove vive la terza generazione, e gli uomini forti e le donne forti sono passati e ormai dimenticati. E questi nipoti e pronipoti dei pionieri! La mia macchina, in effetti, ritrasse anche ì loro visi, da cui tanto è scomparso dell'antica forza, e dell'antica fede, e dell'antico coraggio, che fatica, ama, soffre e canta sotto il sole!

Hannah Armstrong Gli scrissi una lettera, chiedendogli in nome del passato di congedare il mio ragazzo dall'esercito, perché era malato.

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Ma forse non ebbe modo di leggerla. Allora andai in città, dove c'era James Garber che sapeva scrivere in modo stupendo, e lo incaricai di scrivergli una lettera per me. Ma forse si perdette nella posta. Allora mi decisi ad andare fino a Washington. Persi più di un'ora a cercare la Casa Bianca. E quando finalmente la trovai, le guardie mi fecero allontanare trattenendo a stento il sorriso. Allora pensai: "Oh, bene, non è più lo stesso, come quando lo tenevo a pensione a casa mia e lui e mio marito lavoravano insieme e tutti noi lo chiamavamo Abe, là a Menard". Provai a fare un ultimo tentativo, e mi rivolsi a una guardia dicendo: «Per favore, ditegli che qui c'è la vecchia zia Hannah Armstrong dell'Illinois, che vorrebbe vederlo per la questione del figlio malato nell'esercito». Beh. dopo un attimo mi lasciarono entrare! E lui, vedendomi, scoppiò in una risata, mise da parte i suoi impegni di presidente e scrisse personalmente il congedo per Doug. parlando intanto dei tempi di una volta e raccontando storielle.

Lucinda Matlock Andavo a ballare a Chandlerville, e giocavo a carte a Winchester. Una volta cambiammo accompagnatori tornando a casa in carrozza sotto il chiaro di luna a metà giugno,

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e fu così che incontrai Doris. Ci sposammo e vivemmo insieme settant'anni, godendo, lavorando, crescendo i nostri dodici figli, otto dei quali li perdemmo prima che io compissi sessant'anni. Filavo, tessevo, badavo alla casa, assistevo 1 malati, curavo il giardino, e nei giorni di festa me ne andavo a spasso per i campi felice di ascoltare il canto delle allodole. e sulle rive dello Spoon mi mettevo a raccogliere conchiglie, fiori ed erbe medicinali in quantità, gridando alle colline boscose, cantando alle verdi vallate. A novantasei anni avevo vissuto abbastanza, insomma, e passai a un dolce riposo. Com'è che sento parlare di dolore e stanchezza, di rabbia, di scontento e di scoraggiamento? Ah, figlie e figli degeneri, la vita è troppo forte per voi non si può amare la vita senza vita.

Davis Matlock Supponete che esista solo l'alveare: ci siano fuchi e operaie e api regine e non si faccia che produrre e mettere da parte miele (cose essenziali tanto quanto la cultura e la saggezza) per la generazione futura, questa generazione che vive solamente quando sciama al sole della giovinezza, rinvigorendo le sue ali con ciò che è stato raccolto, e gustando il dolcissimo bottino nel percorso dal campo di trifoglio all'alveare. Supponete tutto questo, e supponete poi la verità:

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che la natura dell'uomo è superiore alla necessità della natura nell'alveare, e che dovete sostenere il fardello della vita cosi come l'impulso irrefrenabile che viene dallo spirito bene, io vi dico che viverla come un dio, sicuri della vita immortale, contro i propri stessi dubbi, è il modo giusto di viverla. Se questo non rende Dio orgoglioso di voi. allora Dio non è altro che pura gravitazione, o il sonno è l'aurea meta.

Herman Altman Ho io dunque seguito la Verità ovunque mi conducesse; mi sono schierato contro il mondo intero in difesa di una causa, e ho sostenuto il debole contro il forte? Se è cosi, allora vorrei essere ricordato dai posteri com'ero conosciuto da vivo fra la gente, e com'ero odiato e amato sulla terra. Perciò, non erigete monumenti per me. e non scolpitemi busti, affinché, pur non diventando un semidio, la realtà della mia anima non vada perduta, così che i ladri e i mentitori, che mi furono nemici e mi distrussero, e i figli dei ladri e dei mentitori, non possano rivendicarmi e affermare davanti al mio busto che mi furono accanto nei giorni della sconfitta. Non erigete per me monumenti, affinché la mia memoria non sia alterata a beneficio della menzogna e dell'oppressione. Io non devo essere sottratto a quelli che mi hanno amato e ai loro figli.

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Vorrei restare eternamente senza macchia nel cuore di coloro per i quali ho vissuto. Jennie McGrew Non una figura incappucciata, accovacciata sotto un mantello ondeggiante là nell'oscurità, dove la scala gira. Non un paio di occhi gialli nella stanza, in piena notte, che ti fissano dalla superficie di una ragnatela grigia! E non l'ala di un condor, che batte e batte, quando la vita comincia a rombarti nell'orecchio come un suono sconosciuto fino a quel momento! Ma nel pomeriggio di una bella giornata su una strada assolata di campagna, dove erbacce violacee fioriscono sporgendo da un recinto irregolare, e il campo è spigolato e tutto è quieto, vedere contro la luce del sole qualcosa di nero. questo è il segno per gli occhi che hanno una seconda vista... e questo fu ciò che io vidi!

Columbus Cheney Questo salice piangente! Perché non ne piantate qualcuno per i milioni di bambini non ancora nati, come l'avete piantato per noi? Non sono anche loro inesistenti, non sono cellule addormentate prive di ragione? O appaiono nel mondo

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rompendo la memoria di una vita anteriore con il loro stesso nascere? Rispondete! 11 campo dell'intuizione inesplorata è vostro. Ma in ogni caso, perché non piantare salici per loro, così come sono stati piantati per noi? Wallace Ferguson Là a Ginevra dove il ^4onte Bianco fluttuava come una nuvola leggera sopra le acque del lago color vino, quando spirava la brezza da un cielo tutto azzurro e il Rodano rombando si tuffava sotto il ponte fra baratri rocciosi, e la musica dai caffè si mescolava allo splendore dell'acqua che danzava sotto un torrente di luce. e la parte più pura del genio di Rousseau era la silenziosa musica di tutto ciò che si vedeva o si ascoltava là a Ginevra, dico, fu forse meno intensa l'estasi, per il fatto che non potevo trovare legami con il mio io di un tempo, quando vent'anni prima girovagavo per Spoon River, né riuscivo a ricordare più ciò che ero e che sentivo allora? Noi viviamo nell'ora presente, del tutto liberi dalle ore già trascorse. Perciò, anima, se tu perdi te stessa nella morte, e a un tratto ti risvegli in una Ginevra presso un Monte Bianco, che te ne importa se non ti sembra di esser più la stessa anima che visse e amò in un piccolo angolo della terra, conosciuto con il nome di Spoon River tanto e tanto tempo fa?

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Marie Bateson Osservate la mano qui scolpita con l'indice puntato verso il cielo. Non c'è dubbio, la direzione è quella. Ma come la si potrà seguire? Non commettere omicidi, non essere lascivi, perdonare, aiutare il prossimo, adorare il vero Dio, senza avere idoli: tutto ciò significa coltivare il bene. Ma in fin dei conti questi sono mezzi esterni, con i quali si giova soprattutto a se stessi. Il nocciolo interiore è libertà è luce, è purezza. Trovate voi la meta o perdetela, secondo la vostra visione. lo non posso più farlo.

Tennessee Claflin Shope Tutti ridevano di me, al villaggio, soprattutto la gente di buon senso (cosi si definisce da sé), ma anche i più istruiti, come il reverendo Peet, che leggeva il greco con la stessa facilità con cui leggeva l'inglese. E sapete perché? Perché invece di parlare di liberismo, o predicare qualche forma di battesimo, invece di credere nell'efficacia di camminare sugli interstizi, di raccogliere spilli nel modo giusto, di guardare la luna nuova sopra la spalla destra o di curare i reumatismi con il vetro blu, io affermai che la mia anima era sovrana.

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Prima ancora che Mary Baker G. Eddy cominciasse a dedicarsi a quella che lei chiamava scienza, io conoscevo a fondo il Bhagavad Gita, e guarii la mia anima, prima che Mary cominciasse a curare i corpi con le anime. A tutti i mondi, pace!

Plymouth Rock Joe Perché correte qua e là cosi veloci tentando di catturare moscerini o farfalle? Qualcuno di voi si affanna solenne a razzolare in cerca di vermi, qualcun altro aspetta che venga gettato il granturco da mangiare. Non è altro che questo, la vita, no? Chicchirichì! Molto bene, Thomas Rhodes, sei tu il gallo del posto, senza dubbio. Ma ecco che arriva Elliott Hawkins, gluc, gluc, gluc, che si tira dietro diversi seguaci politici. Quah! Quah! Quah! Come mai sei così poetica, Minerva, in questa grigia mattinata? Kittie-quah-quah! Vergogna. Lucius Atherton, le strida rauche che usciron dalla gola di Aner Clute, le provocasti tu, e quelle strida più in là saranno raccolte dalla signora Pantier come grida in favore del voto alle donne: ca-duc-duc! Che ispirazione ti è venuta, Margaret Full Slack? E perché i tuoi occhi di uva spina guardano ora un punto ora un altro, così rapidi e nervosi, Tennessee Claflin Shope? Stai cercando di capire fino in fondo

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il mistero esoterico di un uovo? Stamattina. Hortense Robbins, la tua voce è assai metallica, quasi come quella di una faraona! Quah! Era un sospiro gutturale, Isaiah Beethoven. Hai visto l'ombra del falco o hai calpestato gli ossi di pollo che il cuoco ha buttato via stamattina? Per quanto tu sia cavalleresco, eroico o ambizioso, metafisico, religioso o ribelle, non potrai mai uscire dal pollaio, a meno che non voli oltre il recinto mescolato a bucce di patate e roba simile nel trogolo!

Imanuel Ehrenhardt Cominciai con le conferenze di Sir William Hamilton. Poi studiai Dugaid Stewart. quindi passai a John Locke, leggendo l'Intelletto, e ancora Cartesio, Fichte e Schelling. Kant, e Schopenauer libri che presi a prestito dal vecchio giudice Somers. Li lessi tutti con cura ed entusiasmo, sperando che mi fosse concesso di afferrare per la coda il segreto ultimo e tirarlo fuori dalla sua tana. La mia anima si levò in alto diecimila miglia, e solo la luna sembrava un po' più grande. Poi ricaddi indietro, così contento della terra! Tutto attraverso l'anima di William Jones che mi mise sotto gli occhi una lettera di John Muir.

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Samuel Gardner Io che mi prendevo cura della serra, innamorato di alberi e fiori, vedevo spesso da vivo quest'olmo ombroso, misurando i suoi ricchi rami col mio sguardo, e mi fermavo ad ascoltare le sue foglie vibranti di gioia, che teneramente si strusciavano sussurrando dolci al soffio del vento. E ben potevano permetterselo: perché le radici erano cresciute così tanto in estensione e in profondità, che il suolo della collina, aumentato dalla pioggia e riscaldato dal sole, non poteva trattenere neanche un poco delle sue virtù, ma le cedeva tutte alle rigogliose radici che le assorbivano e le spingevano per il tronco, e da lì fino ai rami, e alle foglie, da cui la brezza prendeva vita cantando. Adesso io. qui sotto, ospite di una terra non mia, posso vedere che i rami di un albero non crescono di più delle radici. E quindi l'anima di un uomo come potrebbe mai essere più grande della vita che egli ha vissuto?

Dow Kritt Samuel parla sempre del suo olmo ma io non avevo bisogno di morire per sapere qualcosa sulle radici, io, che scavai tutti i fossi attorno a Spoon River.

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Guardate il mio olmo! 11 seme da cui si è sviluppato era buono quanto il suo, seminato pure nello stesso periodo, e ora la sua cima sta morendo. Non per mancanza di vita, no, e n e m m e n o per un fungo, o ad opera di insetti nocivi, come sostiene il becchino. Guarda, Samuel, dove le radici urtano la roccia, non riuscendo a spingersi oltre. E nel frattempo la cima dell'albero perde le forze, e muore, cercando di crescere.

William Jones Ogni tanto trovavo una strana erba a me ignota che aveva bisogno di un nome, e allora facevo ricerche nei miei libri. Ogni tanto ricevevo una lettera di Yeomans. In mezzo alla quantità di mitili raccolti sulla riva qualche volta capitava una perla con un bagliore simile a quello della ruta di prato: dopo non molto ricevevo una lettera di Tyndall dall'Inghilterra, bollata con il timbro di Spoon River. Io, amante della Natura, amato per l'amore che riversavo su di lei, parlavo da lontano con i grandi che la conoscevano meglio di me. Oh, non c'è il più piccolo o il più grande, tranne quando rendiamo lei più grande, ricavandone un piacere più intenso. Ricopritemi con le conchiglie del fiume, ve ne prego. Io vissi sempre ammirando e adorando

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la terra e il cielo. Sono passato adesso a camminare nella vita immortale. William Goode Di sicuro tutti quanti, al villaggio, credevano che io andassi da una parte all'altra senza meta. Ma qui vicino al fiume, quando ormai è quasi sera. voi potete vedere i pipistrelli che volano a zig zag a scatti rapidi con le loro morbide ali bisogna che volino così per catturare la preda di cui si nutriranno. E se vi è mai capitato di smarrire la strada nel mezzo del bosco, di notte, vicino al Guado di Miller, cambiando di continuo percorso ovunque si vedesse brillare la luce della Via Lattea, per tentare di trovare il sentiero, dovreste capire che io cercavo la via con lo zelo più sincero, e che tutto il mio vagare era un andare in cerca di qualcosa.

J. Milton Miles Se la campana della chiesa presbiteriana suonava da sola, la riconoscevo come tale. Ma se ai suoi rintocchi si sovrapponevano quelli della metodista, della cristiana, della battista e della congregazionalista, allora non riuscivo più a distinguerla, e nemmeno ciascuna rispetto alle altre, o ciascuna singolarmente. E visto che - nella vita - tante voci insieme mi chiamavano

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non c'è da stupirsi che non sapessi dire quale fosse vera e quale falsa, e nemmeno, alla fine, la voce che avrei dovuto riconoscere.

Faith Matheny All'inizio non ne capirete il significato, e può darsi neanche dopo, per il resto della vita, e noi non potremo mai spiegarvelo: queste improvvise accensioni di luce nell'anima come lampi tra nuvole candide a mezzanotte con la luna piena. Vengono quando siete soli, o magari mentre sedete a conversare con un amico. e ad un tratto le parole cedono al silenzio, e i suoi occhi guardano ardenti, senza un battito di ciglia: voi due, insieme, avete visto il segreto, lui lo vede in voi e voi in lui E rimanete seduti, rabbrividendo, per paura che il Mistero si erga ritto davanti a voi e vi colpisca con il suo abbagliante splendore fino a farvi morire. Voi, anime che avete queste visioni, siate coraggiose! Mentre il vostro corpo palpita di vita, come il mÏo giace qui adesso inerte. voi avete avvertito un breve soffio dell'etere riservato a Dio stesso.

Scholfield Hurley Dio, non chiedermi di passare in rassegna le tue meraviglie! Riconosco le stelle e i soli, e i mondi innumerevoli.

no


Ma io ho misurato la loro distanza, ne ho calcolato il peso e scoperto la sostanza. Ho progettato ali per l'aria, e chiglie per l'acqua, e cavalli di ferro per la terra. Ho aumentato la vista e l'udito che mi hai dato un milione di volte, con la parola ho oltrepassato lo spazio e dall'aria ho preso il fuoco per far luce. Ho edificato grandi cittĂ e aperto gallerie nelle colline. e costruito ponti su acque maestose. Ho scritto l'Iliade e l'Amleto. e ho indagato 1 tuoi misteri, e ti ho cercato incessantemente, e ti ho ritrovato dopo averti perso in ore di stanchezza. E ti chiedo adesso: ti piacerebbe creare un sole e ritrovarti il giorno dopo con i vermi che ti scivolano tra le dita?

Willie Metcalf Ero Willie Metcalf ma tutti mi chiamavano "dottor Meyers" perchĂŠ, secondo loro, gli somigliavo. E c'era chi. come Jack McGuire, sosteneva addirittura che fossi suo figlio. Vivevo nella rimessa, dormendo a terra, accanto al bulldog di Roger Baughman, e a volte in una stalla. Potevo scivolare tra le zampe dei cavalli piĂš selvaggi senza prendere un calcio, perchĂŠ ormai mi conoscevano bene. Con la bella stagione me ne andavo a spasso per i campi

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per potermi sentire anch'io parte della terra, giacchÊ tante volte mi sembrava di essere come un corpo estraneo. Mi piaceva perdermi, in uno stato di torpore, disteso nei boschi con gli occhi socchiusi. Talvolta mi mettevo a parlare con gli animali - anche rospi e serpenti con ogni cosa che si potesse guardare negli occhi. Una volta mi capitò di vedere una pietra al sole che cercava di diventare gelatina. Nei giorni di aprile in questo cimitero i morti si radunavano intorno a me, tranquilli, senza dire una parola, come un gruppo di fedeli raccolti in preghiera. Non seppi mai se fossi una parte della terra con i fiori che crescevano dentro di me, o se camminassi ora lo so.

Willie Pennington Mi chiamavano il deboluccio, il sempliciotto, perchĂŠ i miei fratelli erano belli e forti. Mentre io, ultimo figlio di genitori anziani, ereditai solo quel che restava della loro forza. Ma i miei fratelli, loro, furono consumati dalla furia della carne, che io non avevo, ridotti all'osso dall'attivitĂ dei sensi, che io non avevo, induriti dalle loro crescenti bramosie, che io non avevo, malgrado nel frattempo diventassero celebri e ricchi. Poi io. il debole, il sempliciotto, rimasto sempre confinato in un piccolo angolo di vita,

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ebbi una visione, e attraverso di me la ebbero anche altri, senza sapere che ciò avveniva tramite me. Così spuntò un albero, da me. seme di senape. L'ateo del villaggio Dico a voi. giovani sostenitori della dottrina dell'immortalità dell'anima, io qui seppellito ero l'ateo del villaggio, loquace, litigioso, buon conoscitore degli argomenti di chi non crede. Ma una volta, ammalato da tanto tempo, tossendo a morte, lessi le Upanishad e la poesia di Gesù. Queste letture mi accesero una torcia di speranza e di intuizione e di desiderio, che l'Ombra, conducendomi rapida per le caverne delle tenebre, non potè spegnere. Voi che vivete nei sensi e pensate solo per mezzo dei sensi, ascoltatemi: l'immortalità non si riceve in dono, l'immortalità si conquista. E solo a prezzo di enormi sforzi si riuscirà a possederla. John Ballarci Quando ero pieno di vigore maledissi Dio, ma Lui non ci fece caso: né più né meno che se avessi maledetto le stelle, insomma. Durante la mia ultima malattia, ormai agonizzante, fui risoluto e maledissi Dio per la mia sofferenza.

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E neanche stavolta Lui ci fece caso, e mi lasciò perdere, come sempre. Né più né meno che se avessi maledetto il campanile presbiteriano. Poi, man mano che mi indebolivo, diventavo preda del terrore: e se mi fossi alienato Dio. a furia di maledirlo? Un giorno Lydia Humprey mi portò un bel mazzo di fiori. Ora ero molto vicino al segreto. perché potevo fare davvero amicizia con il mazzo di fiori, tenendo stretto a me l'amore che sentivo per loro, e così stavo per raggiungere pian piano il segreto, ma...

Julian Scott Avvicinandomi alla fine, la verità degli altri era menzogna per me. e la loro giustizia per me era ingiustizia, e le loro ragioni di vita per me erano di morte. lo avrei ucciso quelli che loro salvavano, e salvato quelli che loro uccidevano. E compresi come un dio, se si fosse trovato sulla terra, a dover esprimere quel che vedeva e pensava, non avrebbe potuto vivere in un mondo siffatto, agendo in mezzo agli uomini, fianco a fianco, senza entrare in conflitto con loro. La polvere è per strisciare, il cielo per volare perciò, anima mia. ora che ti son cresciute le ali, levati in volo, alto, fino al sole.

Alfonzo Churchill Quando ero ragazzo, a Spoon River, mi chiamavano "professor Luna", e rìdevano di me.

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Ero nato per studiare le stelle. Gli altri mi prendevano in giro, quando parlavo di montagne lunari, di un calore e di un freddo straordinari, di vallate d'ebano sormontate da vette d'argento, e di Spica quadrilioni di miglia lontano, e di quanto l'uomo sia piccolo in confronto a tutto questo. Ma ora che alla mia tomba si tributano gli onori, cari amici, fate che non sia tanto perché insegnai l'astronomia al Knox College, quanto perché, parlando delle stelle, io celebrai la grandezza dell'uomo, che è parte del disegno universale nonostante la distanza di Spica o delle nebulose spirali, ed è pienamente coinvolto nell'interrogativo sul significato del dramma. Zilpha Marsh Verso la fine di ottobre, alle quattro in punto, ero seduta da sola nella scuola di campagna dietro la strada in mezzo ai campi nudi. e la furia del vento sbatteva le foglie contro la finestra e mormorava come cantilenando nella canna fumaria della stufa, dal cui sportello aperto proveniva la rossa luce spettrale delle fiamme che morendo rischiaravano un poco le ombre. lo spostavo pigramente la cianchette, quando, tutto a un tratto, non fui più padrona del mio polso e la mia mano si mosse velocemente sulla lavagna, finché non vi apparve scritto il nome di "Charles Guiteau", che minacciava di materializzarsi sotto i miei occhi. Mi alzai e, senza neanche prendere il cappello, scappai via dalla stanza tra le ombre del crepuscolo,

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spaventata dalle mie doti straordinarie. Da allora in poi gli spiriti arrivavano a frotte Chaucer, Cesare, Poe e Marlowe, Cleopatra e la signora Surrat ovunque andassi, per darmi i loro messaggi. Tutti furono d'accordo a Spoon River, nel definire queste cose solo un mucchio di stupidaggini senza senso. Ti metti a parlare di sciocchezze ai bambini, eh? Ma supponete che io riesca a vedere ciò che voi non avete mai visto né udito, qualcosa per cui vi mancano le parole: certo sarò costretta a rispondere sciocchezze quando mi domandate che cos'è che vedo!

James Garber Viandante, ti ricordi quel sentiero che quasi cancellai a furia di percorrerlo a passi svelti per andare a lavorare in tutti quegli anni, sì, il sentiero che passa per il podere dove ora c'è il teatro? Pensa attentamente al suo significato: anche tu potresti camminare, spingendoti fino a quel punto in cui i colli del Guado di Miller non sembrano più lontani; molto dopo averli visti a portata di mano, dopo oltre quattro miglia di prato; e dopo che l'amore della donna non parla più, e non dice più: «Io ti salverò». E dopo che i volti degli amici e dei familiari diventano come fotografie sbiadite, penosamente silenziose, tristi con i loro occhi che sembrano dire: «Non possiamo aiutarti». E dopo che non rimproveri più all'umanità di essersi alleata contro le mani alzate della tua anima -

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essa stretta obbligata a mezzanotte e a mezzogiorno a guardare in faccia il suo destino senza batter ciglio; dopo aver compreso tutto ciò, pensa a me e al mio sentiero, a me che lo percorrevo e sapevo che né l'uomo né la donna, e nemmeno il lavoro faticoso, il dovere, l'oro o il potere, possono placare l'anima che brama, l'anima che sa di essere sola!

Lydia Humphrey Avanti e indietro, avanti e indietro, andando in chiesa e tornando dalla chiesa, con una Bibbia sotto il braccio. sempre, fino ad avere 1 capelli grigi, fino alla vecchiaia. Io, che non ero sposata, io, sola al mondo. trovavo fratelli e sorelle nella congregazione, e figli nella chiesa. Lo so che la gente rideva di me, credendomi un po' strana. Sapevo di certe anime d'aquila che volavano nella luce del sole, alte sopra la guglia della chiesa, e si facevano beffe della chiesa, disprezzandomi, non degnandomi di uno sguardo. Ma se per loro era dolce l'aria a quell'altezza per me era la chiesa ad esser dolce. Era la visione, la visione, la visione dei poeti resa accessibile a tutti!

Le Roy Goldman «Che farete, sul punto di morire, se per tutta la vita avrete rifiutato Gesù,

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e vi accorgerete, li distesi, che Lui non vi è amico?» Cosi dicevo e ripetevo, io. parlando i miei seguaci. Ah, sì! Ma ci sono amici e amici. E benedetto sia tu. ribatto io, che ora conosco tutto. tu che, prima di morire, hai perduto il padre o la madre, o il vecchio nonno o la nonna. insomma qualche anima pura che visse con pienezza la vita, e ti conobbe bene, e sempre ti amò, che non dimenticherà di parlare in tuo favore, e illustrare a Dio gli angoli più intimi della tua anima, come soltanto uno del tuo stesso sangue può fare. Quella è la mano che la tua mano cercherà di stringere. perché tu possa essere guidato lungo il corridoio del tribunale dove sei uno sconosciuto!

Gustav Richter Dopo una lunga giornata di lavoro nelle mie serre il sonno era dolce. Ma se dormite sul fianco sinistro i vostri sogni possono finire bruscamente. Ero in mezzo ai miei fiori, e sembrava che qualcuno li coltivasse per prova, come se avesse l'intenzione di trapiantarli, un domani, in un giardino più grande all'aria aperta. E io ero un'immagine incorporea nel mezzo della luce, come se il sole fosse penetrato e si fosse levato fino a toccare il tetto di vetro come un palloncino, per poi scoppiare dolcemente, trasformandosi in un pulviscolo dorato. E tutto era silenzio, ma lo splendore conteneva un pensiero avvertibile chiaramente come una voce che parla, e io, pensando, potevo sentire una Presenza che pensava, mentre camminava

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fra le piante, staccando foglie, cercando insetti, e valutandone le qualità, con un occhio che vedeva tutto. «Omero, oh. sì! Pericle, va bene. Cesare Borgia, che cosa ne faremo? Dante, troppo concime, forse. Napoleone, lasciamolo ancora un poco. Shelley, più terra. Shakespeare, si deve innaffiare.» Nuvole, eh!

Ario Will Vi è mai capitato di vedere un alligatore uscire dal fango sollevandosi, come accecato dall'intensa luce del mezzogiorno? E vi è mai capitato di vedere i cavalli nella stalla, di notte, agitarsi nervosi alla vista di una lanterna? Avete mai camminato nel buio quando una porta sconosciuta vi si apre davanti e voi vi ritrovate illuminati come da mille candele di cera molto fine? Avete mai camminato con il vento nelle orecchie, scoprendo all'improvviso che il sole attorno a voi splendeva di una segreta luce? Fuori dal fango tante volte, davanti a tante porte luminose, per tanti campi accesi di splendore, dove lungo il tuo cammino si diffonde una gloria silenziosa, simile a neve appena caduta, tu, anima forte, attraverserai la terra, e cieli infiniti, finché raggiungerai la fiamma ultima.

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Il capitano Orlando Killion Oh. voi giovani radicali e sognatori, voi ragazzini intrepidi che passate vicino alla mia lapide, non scoppiate a ridere se leggete che fui un capitano dell'esercito devoto al Signore. Non c'è contraddizione. Passate oltre con il massimo rispetto, e leggendo attentamente apprendete da questa tomba come un grande popolo, cavalcando con urla di sfida il centauro delle Rivoluzione, spronato e frustato a più non posso, fu scosso dal terrore al vedere la foschia del mare al di là del precipizio a cui andava incontro e cadde dalla sella sconvolto all'improvviso, per celebrare la festa dell'Essere Supremo. Spinto dallo stesso senso di grande realtà della vita e della morte, e come loro gravato dal destino di una razza, come potevo io, piccolo bestemmiatore, trascinato dall'irresistibile corrente di una nazione, rimanere un bestemmiatore, io, un capitano dell'esercito? Jeremy Carlisle Viandante, non c'è peccato più grave di quello che commette un'anima cieca nei riguardi delle altre anime. E non c'è gioia più grande di quella che si prova quando gli altri vedono il bene in voi, e voi vedete

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il bene nel momento miracoloso! Ecco, io confesso un altero disprezzo e un amaro scetticismo. Ma ricordate il liquido che Penniwit versava sulle lastre, rendendole azzurre con una specie di nebbia simile a fumo di noce? E ricordate come la fotografia, poi. cominciava a schiarirsi, finché il viso ritratto sembrava prender vita? Così mi appariste voi. sempre trascurati, e anche voi nemici, man mano che il mio viso diventava sempre più chiaro per voi e i vostri si facevano più chiari per me. Fummo pronti allora a far la strada insieme e a cantare in coro e inneggiare all'alba di quella vita che è pienamente vita. Joseph Dixon Chi è che ha scolpito quest'arpa rotta sulla mia tomba? Per voi io sono morto, questo è certo. Ma a quante arpe e a quanti pianoforti - per voi sistemai le corde, tirando e districando, con o senza diapason, rendendoli di nuovo dolci da sentire. Oh, certo! Un'arpa viene fuori dall'orecchio umano, voi dite, ma da dove l'orecchio che regola la lunghezza delle corde su una magia di numeri che volano più rapidi del pensiero attraverso una porta che si chiude in faccia al vostro ansimante stupore? Non c'è un Orecchio vicino all'orecchio umano che riesca ad avvertire l'anima del suono fra corde e colonne d'aria? Ho i brividi a chiamarlo un diapason che cattura lontane onde di musica e luce.

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l'antenna del Pensiero che ascolta attraverso l'imrtiensità dello spazio. Certo l'armonia che governò il mio spirito è la prova che un Orecchio mi accordò. un Orecchio capace di accordarmi e usarmi ancora, se ne sarò degno.

Judson Stoddard Sulla cima di una montagna alta più delle nuvole che fluttuavano come un mare sotto di me. dissi: quella vetta è il pensiero di Budda, e quella è la preghiera di Gesù, e questa è il sogno di Platone. e quella più in là è il canto di Dante, e questa è Kant e questa è Newton, e questa è Milton e questa è Shakespeare, e questa é fa speranza deffa Madre Chiesa, e quest'altra - in definitiva tutte queste vette sono poesie. poesie e preghiere che fendono le nuvole. E dissi: <-Che cosa fa. Dio, delle montagne che si innalzano quasi a toccare il cielo?»

Russell Kincaid Durante la mia ultima primavera, in quegli estremi giorni, sedevo a terra nel frutteto abbandonato dove oltre il verde dei campi risplendevano le colline vicino al Guado di Miller, e riflettevo sull'albero di melo, col suo tronco in rovina e i suoi rami secchi, osservando i verdi germogli dai fiori delicati

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sparsi qua e là fra i grovigli scheletrici. che non sarebbero mai diventati frutti, E me ne stavo li, con lo spirito avvolto da una carne ormai prossima alla morte, 1 sensi intorpiditi, e mi venivano in mente la giovinezza e la terra in giovinezza fantasmi appena visibili, fiori pallidi sui rami senza vita del tempo. O terra che ci abbandoni prima che il cielo ci accolga! Fossi almeno stato un albero che i sogni di primavera e una giovinezza frondosa fanno rabbrividire, allora sarei caduto nel ciclone che strappandomi al dubbio mi avrebbe trascinato dove non c'è né terra né cielo.

Aaron Hatfield Spoon River, sappi che è meglio del granito il quadro commemorativo che tu conservi di me. ritratto mentre sto davanti ai pionieri, uomini e donne, là, nella chiesa di Concord, il giorno della Comunione, a parlare con voce commossa del giovane contadino di Galilea che andò in città e morì per colpa di banchieri e avvocati. La mia voce si mescolava al vento di giugno che soffiava da Atterbury sui campi di frumento, mentre le bianche pietre del cimitero attorno alla chiesa brillavano sotto il sole estivo. E là, malgrado i miei stessi ricordi fossero duri da sopportare, c'eravate voi, o pionieri, col capo chino, a esalare il vostro dolore per i figli morti in guerra, e per le figlie

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e i bambini scomparsi all'alba della vita, o nell'ora intollerabile del meriggio. Ma in quei momenti di tragico silenzio, quando furono passati il pane e il vino venne per noi la riconciliazione per noi aratori e tagliaboschi, per noi contadini, fratelli del contadino di Galilea e su di noi discese il Consolatore e il conforto delle lingue di fiamma! Isaiah Beethoven Quando mi dissero che mi restavano tre mesi di vita, mi trascinai fino a Bernadotte, e rimasi seduto per ore e ore vicino al mulino, dove le acque raccolte, pur muovendosi in profonditĂ , sembravano immobili: o mondo, ecco che cosa sei! Sei soltanto uno slargo nel fiume in cui guarda la Vita, e noi siamo felici di vederla specchiarsi in noi, e cosĂŹ sogniamo e ci giriamo da un'altra parte, ma quando nuovamente cerchiamo quel volto, ci appaiono le pianure e i pioppi disseccati tra cui ci riversiamo nel flusso piĂš vasto! Ma qui, presso il mulino, le nuvole merlate si beffavan di se stesse nell'acqua vorticante; e sul suo pavimento d'agata, di notte. la fiamma della luna si spostava in fretta sotto il mĂŹo sguardo nella foresta quieta e silenziosa, attraversata solo dalle note di un flauto provenienti da una capanna sul colle. Alla fine, quando mi ritrovai a giacere nel letto, debole e pieno di dolori, circondato di sogni,

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l'anima del fiume era entrata nella mia. e la forza raccolta della mia anima si muoveva così rapida da sembrare immobile sotto città di nuvole e sotto sfere d'argento e mondi mutevoli finché vidi uno scintillio di trombe sui bastioni al di sopra del Tempo! Elijah Browning Una moltitudine di bambini danzava ai piedi di una montagna e io ero in mezzo a loro. Da oriente soffiò una brezza che li spazzò come foglie, trascinandone alcuni sui declivi... Era cambiato tutto. Si vedevano nell'aria luci rapide, lune mistiche, e si udivano musiche di sogno. Una nuvola scese di colpo su di noi. Quando si alzò, era cambiato tutto. Mi trovavo adesso in mezzo a una folla di gente rissosa. Poi apparvero, ritte davanti a me, una figura d'oro luccicante, e una con la tromba, e una con lo scettro. Mi sbeffeggiarono, si misero a ballare un rigolone e poi svanirono... Era cambiato tutto un'altra volta. Da un padiglione di papaveri, denudandosi il seno una donna socchiudeva la sua bocca offrendola alla mia. La baciai, sentendo un sapore salato. Gocce di sangue mi rimasero sulle labbra. Caddi esausto. Mi rialzai e salii più in alto, ma una nebbia, come da un iceberg, presto si levò ad impedirmi il cammino. Tremavo dal freddo e dall'angoscia.

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Poi la luce del sole mi inondò di nuovo, e sotto di me vidi le nebbie nascondere ogni cosa. E io. chino sul mio bastone, riconobbi la mia ombra, netta sulla neve. Sopra di me c'era l'aria silenziosa, trafitta da un cono di ghiaccio su cui era sospesa una stella solitaria! Un brivido d'estasi e un brivido di paura mi percorsero. Ma non potevo tornare ai declivi non avevo affatto voglia di tornare. Perché le ondate sfinite della sinfonia della libertà lambivano le rocce eteree attorno a me. Così salii fino a raggiungere la vetta. Gettai via il bastone. Allungai la mano e toccai quella stella. Svanii completamente. Perché la montagna consegna alla Verità Infinita chiunque tocchi la stellai

Webster Ford Ti ricordi, delfico Apollo? Una volta Mickey M'Grew. all'ora del tramonto presso il fiume, gridò «C'è un fantasma», e io «È l'Apollo di Delfo», e il figlio del banchiere scoppiò a ridere dicendo -È il riflesso degli iris sull'orlo dell'acqua, pezzi di somaro.» Da allora in avanti, mentre gli anni passavano pesantemente, molto tempo dopo che il povero Mickey precipitò nella torre dell'acqua andando incontro alla morte, giù, giù, nelle tenebre mugghiami,

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io portai con me quella visione, scomparsa con lui come un razzo che cade e spegne la sua luce nella terra. tenendola segreta per paura del figlio del banchiere, invocando Plutone che venisse a salvarmi. Fosti vendicato per l'onta di un cuore troppo pavido, tu che mi lasciasti solo fino a quando ti rividi in un'ora in cui sembravo esser trasformato in un albero con tronco e rami che indurivano. diventando di pietra, e tuttavia gemmavano in foglie di alloro, miriadi di foglie splendenti, che fremendo, tremolando, contraendosi combattevano il torpore che dal tronco morente e dai rami passava nelle vene! Giovinezza, è inutile cercare di sfuggire al richiamo di Apollo. Lanciati nel fuoco, muori con un canto di primavera, se devi morire in primavera. Perché nessuno può sopravvivere dopo aver guardato il volto di Apollo, e tu devi scegliere tra la morte nel fuoco, e la morte dopo anni di sofferenza, saldamente radicato nella terra, sentendo la mano spaventosa non tanto nel tronco quanto nel terribile torpore che strisciando raggiunge le foglie di alloro che non smettono mai di spuntare, finché non cadi. O mie foglie, troppo secche per poter intrecciare corone, buone solo per le urne del ricordo, preziose, forse, come temi per cuori eroici che cantino e vivano senza paura delfico Apollo!

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SĂŹicface Edgar Lee Masters: la vita e le opere Tutti, tutti dormono sulla collina La collina 13 HodPutt 15 Olii McGee 15 Fletcher McGee 16 Robert Fulton Tanner 17 Cassius Hueffer 17 Serepta Mason 18 Amanda Barker 18 Constance Hately 19 Chase Henry 19 Harry Carey Goodhue 20 Il giudice Somers 21 Kinsey Keene 21 Benjamin Pantier 22 La signora Pantier 23 Reuben Pantier 23 Emily Sparks 24 Trainor, il farmacista 25 Daisy Fraser 26 Benjamin Fraser 26 Minerva Jones 27 "Indignazione" Jones 28 Il dottor Meyers 29 La signora Meyers 29 "Butch" Weldy 30 Knowlt Hoheimer 30 Lydia Puckett 31 Frank Drummer 31 Hare Drummer 32 Conrad Siever 32 Il dottor Hill 33 Andy, la guardia notturna 34 Sarah Brown 34 Percy Bysshe Shelley 35 Flossie Cabanis 35 Julia Miller 36 Johnnie Sayre 37 Charlie French 37 Zenas Witt 38

Theodore il poeta 38 Lo sceriffo del paese 39 Jack McGuire 40 Dorcas Giustine 41 Nicholas Bindle 41 Jacob Goodpasture 42 Harold Arnett 43 Margaret Fuller Slack 43 George Trimble 44 Dr, Siegfried Iseman 45 "Asso" Straw 45 Lois Spears 46 Il giudice Arnett 46 Willard Fluke 47 Aner Clute 48 Lucius Atherton 49 Homer Clapp 49 11 diacono Taylor 50 Sam Hookey 51 Cooney Potter 51 Il violinista Jones 52 Nellie Clark 52 Louise Smith 53 Herbert Marshall 54 George Gray 54 On. Henry Bennett 55 Griffy il bottaio 55 Sersmith il dentista 56 A.D. Blood 57 Robert Southey Burke 57 Dora Williams 58 La signora Williams 59 William ed Emily 60 Il giudice distrettuale 60 Jack il cieco 61 John Horace Burleson 62 Nancy Knapp 62 Barry Holden 63 Il Procuratore di Stato Failas ... 64


WendellP. Bloyd 65 Francis Turner 66 Franklin Jones 66 John M. Church 67 Sonia la Russa 67 Isa Nutter 68 Barney Hainsfeather 69 Petit il poeta 69 Pauline Barrett 70 La moglie di Charles Bliss 71 La moglie di George Reece .... 72 Il reverendo Lemuel VViley .... 72 Thomas Ross junior 73 11 reverendo Abner Peet 73 Jefferson Howard 74 Il giudice Selah Lively 75 Albert Schirding 75 Jonas Keene 76 Eugenia Todd 76 Yee Bow 77 Washington McNeely 78 Paul McNeely 79 Mary McNeely 79 Daniel M'Cumber 80 Georgine Sand Miner 81 Thomas Rhodes 82 Ida Chicken 82 Penniwit, l'artista 83 Jim Brown 83 Robert Davidson 84 ElsaWertman 85 Hamilton Greene 86 Ernest Hyde 86 Roger Heston 87 AmosSibley 88 La signora [MrsJ Sibley 88 Adam Weirauch 89 Ezra Bartlett 89 Amelia Garrick 90 John Hancock Otis 91 Antony Findlay 91 John Cabanis 92 L'ignoto 93 Alexander Throckmorton 93

Jonathan Swift Somers La vedova McFarlane Cari Hamblin 11 direttore VV'hedon Eugene Carman Clarence Fawcett W. Lloyd Garrison Standard Il professor Newcomer Ralph Rhodes iVlickey M'Grew Rosie Roberts Oscar Hummel Roscoe Purkapile La signora Purkapile Josiah Tompkins La signora Kessler Harmon Whitney Ben Kessler Lambert Hutchins Ltlian Stewart Hortense Robbins Batterton Dobyns Jacob Godbey Walter Simmons Tom Beatty Roy Butler Searcy Foote Edmund Pollarci Thomas Trevelyan Percival Sharp Hiram Scates PelegPoague Jeduthan Hawley Abel Melveny OaksTutt Elliott Hawkins Voltaire [ohnson English Thornton Enoch Dunlap Ida Frickey Seth Compton Felix Schmidt Schroeder il pescatore

94 94 95 96 97 98 98 99 100 101 101 102 102 103 104 105 105 106 107 108 109 109 HO Ili Ili 112 113 114 115 116 117 118 118 119 120 120 121 122 123 123 124 125 126


Richard Bone Silas Demeni Dillard Sissman Jonathan Houghton E.C. Culberston Snack Dye Hildrup Tubbs Henry Tripp Granville Calhoun Henry C. Calhoun Alfred Moir Perry Zoll Dippold l'ottico Magrady Graham Archibald Higbie Tom Merritt La signora Merritt Elmer Karr Elizabeth Childers Edith Conant Charles Webster Padre Malloy Ami Green Calvin Campbell Henry Layton Harlan Sewall Ippolit Konovaloff Henry Phipps Harry Wilmans John Wasson Molti soldati Godwin James Lyman King Caroline Branson Anne Rutledge Hamlet Micure Mabel Osborne William H. Herndon Rebecca Wasson Rutheford McDowell

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Hannah Armstrong Lucinda Matlock Davis Matlock Herman Altman Jennie McGrew Columbus Cheney Wallace Ferguson Marie Bateson Tennessee Claflin Shope Plymouth Rock joe Imanuel Ehrenhardt Samuel Gardner Dow Kritt William Jones William Goode J. Milton Miles Faith Matheny Scholfield Hurley Willie Metcalf Willie Pennington L'ateo del villaggio John Ballard Julian Scott Alfonzo Churchill Zilpha Marsh James Garber Lydia Humphrey Le Roy Goldman Gustav Richter ArloWill Il capitano Orlando Killion Jeremy Carlisle Joseph Dixon Judson Stoddard Russell Kincaid Aaron Hatfield Isaiah Beethoven Elijah Browning Webster Ford

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