Onstage Magazine luglio 2012

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LIGABUE | LINKIN PARK | FOO FIGHTERS | THE BEACH BOYS | THE SMASHING PUMPKINS

Anno VI, n.53 - 2 luglio 2012

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Grandi uomini

BEN HARPER

Secondo giro italiano in 2 anni per Uncle Ben. Rispolveriamo l’ultima intervista

Rock Mother

ALANIS MORISSETTE

Dopo la maternità, Alanis riaccende la luce del rock. Ecco Havoc And Bright Lights

Grandi ritorni

GARBAGE

In occasione dei live italiani, Shirley Manson ci parla della seconda vita del gruppo

Cover story

KASABIAN TOM MEIGHAN E SERGIO PIZZORNO DA UNA PARTE, L’ITALIA DALL’ALTRA. IN MEZZO, LA NAZIONALE (DI CALCIO). STORIA DI UN AMORE SEMPRE PIù GRANDE.

Celebration Trent’anni fa la prima edizione di WOMAD, festival fortemente voluto da Peter Gabriel per celebrare le musiche di tutto il mondo. Uno schiaffo alla cultura autoreferenziale dell’Occidente. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS






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Marcello Marabotti

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rima e dopo aver fatto del bene – se e quando succede davvero - i concerti di beneficenza sono oggetto di dibattiti che spesso diventano polemiche. Ne discute la gente comune, i media ne parlano, gli artisti coinvolti e quelli non coinvolti esprimono la propria opinione. Di solito, si leva un coro di consensi che registra qualche voce stonata, che sia scettica o contraria. È così da sempre, dal primo Live Aid organizzato da Bob Geldolf (nel 1985) per raccogliere fondi in favore delle popolazioni africane, e ancora prima dal Concert For Bangladesh di George Harrison del ‘71. È stato così anche per il recente Concerto per l’Emilia, lo scorso 25 giugno allo stadio Dall’Ara di Bologna, organizzato per raccogliere fondi da devolvere ai terremotati emiliani. Tantissimi gli artisti locali che hanno partecipato, Zucchero, Laura Pausini, Ligabue, Francesco Guccini, Gianni Morandi, Cesare Cremonini e altri ancora. 40.000 biglietti venduti e un bel gruzzolo da destinare alla ricostruzione di quella parte d’Italia così importante per il nostro Paese - oltre che per se stessa. Un successone, tanto che se ne farà un altro a settembre, a Campovolo - il piccolo aeroporto di Reggio Emilia divenuto celebre per i concerti del Liga - con gli artisti di tutta Italia (da Jovanotti a Tiziano Ferro). Tutti compatti per aiutare l’Emilia con queste iniziative. Un sola voce fuori dal coro di consensi, quella del Sig. Rossi più famoso d’Italia. Vasco ha declinato l’invito, e pur dimostrando sincero rispetto per Beppe Carletti e gli altri organizzatori, ha ribadito un concetto a lui chiaro. «Non parteciperò a nessun concerto di beneficenza. Non amo quel modo di farla, poco costoso e poco faticoso. Certo rispetto chi la fa così, ci crede ed è sincero. Ma io penso che la beneficenza si debba fare tirando fuori i soldi dal proprio portafoglio, senza troppo spettacolo e pubblicità». È garbata, ma è pur sempre una polemica. Chi conosce bene la storia di Vasco, sa che non si tratta di un’uscita estemporanea. È stato coerente con se stesso. Ricordo Rock sotto l’assedio, doppio evento a San Siro con cui il Blasco cercava di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla guerra nei Balcani. Era il 1995 e un diluvio di polemiche cadeva sul rocker di Zocca. Ma come, fai un evento del genere e non devolvi i soldi in beneficenza? Certo che no, i soldi li dono in silenzio, l’evento non serve a raccogliere

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Editorialisti Charlie Rapino Hanno collaborato

fondi ma, appunto, a sensibilizzare, a tenere alta l’attenzione della gente sul dramma dei conflitti e in particolare di quelli nella ex Jugoslavia. È proprio questo il punto. Al di là dei denari, i concerti di beneficenza hanno il merito di far parlare di sé e dunque di continuare a sollecitare l’opinione pubblica su temi che i media tolgono dalle prime pagine - oggi anche dalle homepage - con la stessa rapidità con cui non esitano a entrare nelle tende dei terremotati per chiedergli «come va?» (Come diavolo volete che vada?!?!). Sinceramente non capisco perché Vasco, questa volta, non abbia considerato questo aspetto. Penso anche io, come lui, che non sia sufficiente prestare la propria arte gratis per raccogliere i soldi degli altri. È importante e doveroso che gli artisti si mettano le mani in tasca e tirino fuori soldi loro, che facciano un sacrificio vero, economico, oltre a passare una mezz’ora sul palco e concedere qualche intervista. Ma questo non toglie che è fondamentale organizzare eventi come il Concerto per l’Emilia perché è fondamentale che di queste disgrazie si continui a parlare. Certo, un po’ di demagogia in meno non guasterebbe - orripilanti certi appelli lanciati dal palco del Dall’Ara - ma questi concerti servono. Anche “solo” per portare un po’ di conforto a chi è vittima di disgrazie come il terremoto. Sarebbe un risultato enorme. È un risultato enorme. Daniele Salomone

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Onstage Magazine on tour LUGLIO 2012

Concerti

TIZIANO FERRO: 14/07 Stadio Olimpico, Roma; ALANIS MORISSETTE: 18/07 Ippodromo San Siro, Milano; 21/07 Parco Della Musica, Roma; KASABIAN: 18/07 Ippodromo Capannelle, Roma; 19/07 Ippodromo San Siro, Milano; BEN HARPER: 23/07 Ippodromo Capannelle, Roma;

FIRENZE: Centro Commerciale I Gigli, Via San Quirico 165, Campi Bisenzio (FI) GENOVA: Via XX Settembre 46/R MILANO: Via Della Palla 2 NAPOLI: Via Luca Giordano 59 ROMA: Galleria Commerciale Porta Di Roma, Via Alberto Lionello 201 TORINO: Via Roma 56 - Shopville Le Gru, Via Crea 10, Grugliasco (TO) VERONA: Via Cappello 34

Locali MILANO Bar Magenta, Banghrabar, Biblioteca Sormani, Blender, Bond, Cafè Milano, Cargo Colonial Cafè, Cuore, Deseo, Exploit, Felice-San Sushi, Frank Cafè, Fresco Art, Grey Cat Pub, Huggy Bar, Ied, Item, Jamaica, Julien Cafè, Kapuziner, La Bodeguita del Medio, La Caffetteria, La Voglia Di, Le Coquetel, Le Scimmie, Lelephant, Magazzini Generali, Maxi Bar, Mom Cafè, Morgan’s, Pacino Cafè, Pharmacy Store, Refeel, Roialto Cafè, Salezucchero, Sergent Peppers, Skip Intro, Stardust, Sushi, The Good Fellas, Trattoria Toscana, Twelve, Union, Volo, Yguana ROMA Avalon Pub, Birreria Marconi, Cartolibreria Freak Out, Casina dei Pini, Circolo degli Artisti, Crazy Bull, Deja’Vu, Distillerie Clandestine, Express, Fata Morgana, Freni e Frizioni, Friend’s Art Cafè, L’Infernotto, Latte Più, Le Sorelle, Lettere, Cafè, Living Room Cafè, Locanda Atlantide, Micca Club, Mom Art, On The Rox, Open Music Cafè, Pride Pub, Rock Castle Cafè, Shanti, Simposio, Sotto Casa Di Andrea, Sotto Sotto, Tam Tam, Zen.O PADOVA Baessato Wine Bar

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INDICE

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rubriche

Tiziano Ferro

Il cantante romano celebra un’annata straordinaria con un concerto straordinario come quello dello Stadio Olimpico di Roma, la “sua casa” (è di Latina), prima di staccare la spina per un po’.

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Ligabue

Claudio Maioli, amico e manager di Luciano, ci svela tutti i segreti delle nuove date del Sotto bombardamento Tour 2012. E non solo: torna anche a quella sera dell’87. L’esordio del Liga.

Alanis Morissette

Dopo Jagged Little Pill il mondo si fermò - sorpreso - ad ammirare la cantautrice canadese. Oggi Alanis è cambiata, è diventata madre ma con il suo nuovo lavoro è pronta a stupire. Ancora.

Kasabian

Quando Diamanti ha segnato il rigore decisivo contro l’Inghilterra, nei recenti Europei di calcio, non tutti gli inglesi hanno pianto. Sergio Pizzorno ha un feeling particolare con il nostro paese.

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Ben Harper

Per molti è uno dei migliori artisti del mondo. Ma Ben è molto di più. è il volto amico che vorremo sempre accanto, per parlare di quasiasi cosa: dal rock a Barack Obama.

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Alanis Morissette

Ben Harper

Tiziano Ferro The Cure Kasabian

contest

Red Hot Chili Peppers

Alanis Morissette

Ligabue Rock in IdRho

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Rock In IdRho Sziget Festival Negrita Wiz Khalifa Sherwood Festival Lucca Summer Festival

A Perfect Day

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18 Face To Face

44Rock’n’fashion Estate, tempo di festival all’aperto, colori e look casual. Inoltriamoci in questo percorso fatto di musica e divertimento.

47 What’s New Tempo di rock - Smashing Pumpkins, Darkness, Linkin Park e Offspring - e sfide: Spiderman vs. Batman. L’eroe Marvel contro il videogame del pipistrello nero.

54 Coming Soon

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foto live

Spazio ai festival con il City Sound di Milano, il Lucca Summer, il Festival dedicato a Gaber. E poi J-Ax, uno che vive sul palco.

Questo mese incontriamo Shirley Manson dei Garbage e Gianluca Grignani, pronto a stupire con il suo primo stadio.

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13 Jukebox

Il concerto dei Foo Fighters a Rock in IdRho dell’anno scorso è rimasto negli occhi e nei cuori di tutti i fan italiani. Pronti per la nuova festa dei Foos?



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WORLD (of ) music

Nel luglio del 1982, l’Inghilterra ospitava il primo WOMAD (World Of Music, Arts And Dance), festival fortemente voluto da Peter Gabriel per celebrare le musiche di tutto il mondo. Uno schiaffo alla cultura dell’Occidente, così autoreferenziale da considerare genericamente “altre” le musiche del resto del mondo. L’evento si celebra ancora oggi, ma gli occidentali sembrano non aver capito la lezione.

S

Testo di Stefano Gilardino

e avete la fortuna di abitare in una città con un negozio di dischi fornito (ma potete fare lo stesso esperimento su uno store online), andate a dare un’occhiata ai dischi esposti nella sezione “world music”. Nel 95% dei casi, i dischi che troverete saranno di artisti africani o asiatici, con probabilità oscuri e sconosciuti, di nicchia come spesso si dice in questi casi. Insomma, dietro a un termine che, a differenza del solito (rock, pop, metal, punk, jazz e via discorrendo), sta a indicare una provenienza geografica e non un genere ben preciso, si fa notare un leggero retrogusto snob tipicamente occidentale, una volontà di definire in qualche modo “musiche altre”, spesso di difficile assimilazione per un pubblico abituato e anestetizzato da una massificazione sempre crescente della musica popolare. Il termine fa capolino la prima volta alla fine dei Settanta, quando Brian Eno e David Byrne definiscono un possibile crossover tra musica classicamente rock e altre sonorità (africane ma anche mediorientali) in un album come Remain In Light dei Talking Heads e nella loro collaborazione My Life In The Bush Of Ghosts, in cui i due esplorano possibili scenari futuri tra campionamenti ante litteram e melodie inusuali. In parallelo a queste esperienze, l’ex leader dei Genesis, Peter Gabriel, da sempre

artista appassionato e curioso, decide di devolvere tempo e soldi in un festival chiamato WOMAD, World Of Music, Arts And Dance, destinato a celebrare culture musicali e artistiche di tutto il mondo e con un occhio di riguardo verso la valorizzazione di figure poco conosciute in Occidente. Dal 16 al 18 luglio del 1982 al Royal Bath & West Showground di Shepton Mallet, in Inghilterra, si tiene quindi la prima tre giorni targata WOMAD che raggruppa uno stravagante mix multiculturale di artisti provenienti da tutto il mondo. Il concetto di world music di Gabriel è assolutamente inedito e basta un’occhiata alla line-up per accorgersi di quanto fosse rivoluzionario: il pubblico accorso si gode performance dello stesso Peter, di Don Cherry, The Beat, Drummers Of Burundi, Simple Minds, Suns of Arqa e persino dei campioni della new wave inglese, Echo & The Bunnymen. Il loro leader Ian McCulloch dichiarerà: «Quando arrivai al WOMAD, pensai di essere atterrato su un pianeta sconosciuto. Cosa c’entrava una rock band come la mia in un contesto così esotico?». La risposta è nei successivi trent’anni di un festival che, nonostante i primi fallimenti commerciali (quello del 1982 fu un disastro economico incredibile), continua a definire i (non) confini delle musiche del mondo. Alla faccia di tutte le Padanie.

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JUKEBOX

Musica, moda, cultura, spettacolo, cinema

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J-Ax è un animale da palco e questo suo tour estivo lo conferma ad ogni data. Grazie all’affetto dei fan, che lo rendono un eterno ragazzo, come Peter Pan.

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Fresco vincitore dell’ultima edizione di Amici nella sezione “Canto”, Gerardo Pulli ci presenta il suo Ep ominimo.

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Torna il Lucca Summer Festival, manifestazione di punta dell’estate toscana. Molti i concerti in una cornice da favola, piazza Napoleone.

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VIETATO AI MINORI!

le fotoOUND S del CITYNO su MILA eb.COM

Un festival per Giorgio Gaber, riferimento per la nostra cultura artistica, sopratutto in un momento in cui si fa fatica a “sentirsi italiani”.

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onstag

Dopo mille peripezie che ne hanno messo in dubbio la riuscita - ultima quella riguardo al cambio di location, dall’Arena Civica all’Ippodromo del Galoppo - il City Sound Milano (ex Milano Jazzin’ Festival) conferma un cast d’eccezione per il mese di luglio. Tra i tanti nomi in cartellone, spiccano quelli di veri e propri veterani del rock. di Stefano Gilardino

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ettiamo subito le mani avanti: il cast del City Sound Milano è davvero di tutto rispetto, soprattutto pensando anche alle difficoltà logistiche e organizzative. Ma comunque sia impone una riflessione, non fosse altro per rendersi conto di come (ancora una volta) siano i nomi storici e leggendari a fare da traino, specialmente in una manifestazione di questo genere. Il poker che calano gli organizzatori è composto da band che rappresentano cinquant’anni e oltre di storia del rock e del blues: l’8 di luglio toccherà a Robbie Krieger e Ray Manzarek dei Doors (ma senza il batterista John Densmore, con cui non sono in buoni rapporti), sopravvissuti di quella California dei Sixties che flirtava con psichedelia, acidi e sperimentazioni. Dopo la morte e la beatificazione di Jim Morrison, i due hanno continuato a perpetrare il mito, talvolta accompagnandosi a grandi frontman come Ian Astbury (leader dei Cult), in altri casi a nomi meno famosi e carismatici ma interessanti come Dave Brock, già all’opera nella tribute band ufficiale dei Doors. Nel quarantennale di L.A. Woman, è un concerto da non perdere. Quattro giorni dopo (12 luglio) sarà la volta di uno dei grandi vecchi del blues, B.B. King, alla sua ennesima esibizione italiana, a riprova di un feeling tra gli appassionati locali e il grande musicista. Gli ultimi due appuntamenti con la leggenda sono previsti a fine mese, con la reunion dei Beach Boys (27 luglio) e Alice Cooper (30 luglio). Per i primi, dopo la pubblicazione dei nastri dell’album Smile, un disco entrato nella mitologia del rock, si tratta di un tour a supporto di un nuovo album, That’s Why God Made The

Radio, pubblicato in occasione dei 50 anni di carriera del gruppo. Assieme a Brian Wilson, il genio e leader del gruppo, ci saranno Al Jardine, Mike Love, Bruce Johnstone e David Marks, tutti ex membri della surf band più famosa della storia. Aspettatevi “good vibrations” e classici immortali del quintetto come I Get Around, California Girls, Barbara Ann e Surfin’ Safari. Se invece di sole, surf e delle onde alte quattro metri, preferite l’oscurità e un po’ di sano grandguignol, eccovi accontentati con Alice Cooper, uno che a 60 anni suonati ancora si permette uno spettacolo fatto di effetti scenici da paura, hard rock e alcuni brani da brivido (e come potrebbe essere altrimenti?) come I’m Eighteen o School’s Out. Deboli di cuore, siete avvertiti. E il resto del programma, direte voi? Ottimo e abbondante: si va da un’altra reunion coi fiocchi, quella dei mancuniani Stone Roses, appena ritornati assieme dopo anni di litigi e incomprensioni - prima di loro, ad aprire lo show, ci sarà Mick Jones dei Clash, occasione imperdibile per rivederlo all’opera su un palco - al british rock più eccitante del 2012, quello dei Kasabian, freschi di un nuovo singolo per l’Italia che vede la partecipazione di J-Ax, passando per Alanis Morissette, nuovo lavoro anche per lei, Marilyn Manson, il reverendo dell’horror rock (Born Villain è il disco su cui sarà incentrato lo show) e Wiz Khalifa, rapper statunitense di Pittsburgh, già una stella di prima grandezza in patria. E dopo tante stelle straniere, anche due primedonne italiane per concludere il calendario: il 20 e il 25 luglio, rispettivamente, sarà la volta di Giorgia e di Fiorella Mannoia, due tra le interpreti più amate della canzone d’autore e del pop.

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03/07 Joan Baez 08/07 Ray Manzarek & Robbie Krieger of The Doors) 11/07 Marilyn Manson 12/07 B.B. King 15/07 Wiz Khalifa 17/07 The Stone Roses 18/07 Alanis Morissette 19/07 Kasabian 20/07 Giorgia 25/07 Fiorella Mannoia 27/07 The Beach Boys 30/07 Alice Cooper


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Musica

PETER PUNK

J-Ax è ripartito per un tour estivo che ha il sapore della grande festa per il cantante milanese come per il suo pubblico. C’è un feeling speciale tra la gli “axolizzati”, soprattutto teenager, e l’artista milanese: Ax è un sorta di eterno ragazzo, come fosse uscito dalla penna di James Matthew Barrie. di Marcello Marabotti

© Francesco Prandoni

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l cuore di Alessandro Aleotti batte più velocemente sul palco. Merito del feeling che lega l’artista milanese e il suo pubblico, di cui il Meglio Live Summer Tour 2012 è l’ennesima prova. Partita il 12 giugno dal Carroponte di Sesto San Giovanni tra amici, parenti e così tanti fan da bagnare l’esordio con un sold out (che a Milano per Ax è ormai una consuetudine, basti ricordare le quattro date del 2010 all’Alcatraz), questa sua nuova tournée ha un sapore particolare. «Conclude un periodo amarcord non solo a livello di testi - come ci ha raccontato proprio a Sesto - ma anche musicalmente, con un percorso fatto di citazioni continue alla italo disco. Meglio prima (?) chiude una sorta di concept artistico». Dopo la prima parte del tour, invernale e al chiuso, che si concentrava sul disco più recente, la ripresa estiva è una celebrazione di tutto quello che è stato fino ad oggi il suo percorso solista. «A differenza di quello precedente questo è uno spettacolo molto più rock: suoneremo le canzoni che hanno segnato tutta la mia storia, una specie di greatest hits. Ma le hit in scaletta non sono solo i pezzi diventati singoli in radio, ma anche quelli entrati nel cuore della gente, che li ha ascoltati e guardati su YouTube. Siamo partiti da lì per capire i gusti del pubblico». La “sua” gente. J-Ax è il suo pubblico sono una cosa sola. Durante i concerti questa alchimia è evidente, come la giovane età della platea. «Io sono contento che il mio pubblico sia composto da giovani. Perché vuol dire che sono cool, che sono sempre di tendenza. Pogano, sono tatuati, sono dei fighi. Insomma, mi piacciono perché mi assomigliano. Mi ritengo un Peter Pan: se non avessi quel tipo di pubblico a seguirmi, sarei in menata pesante. Anche se ai miei concerti ci sono pure i quarantenni». L’altro grande feeling, J-Ax ce l’ha con la sua band, l’Accademia delle Teste Dure: Space One, Fabio-B, Guido Style, Dj Zak e Steve Luchi. «Sono i miei fratelli e sono bravissimi. Con chi altro potrei portare in giro il mio rap’n’roll?».

«Sono contento che il mio pubblico sia composto da giovani. Perché vuol dire che io sono cool. Pogano, sono tatuati, sono dei fighi. Insomma, mi assomigliano» Un gruppo che da Senigallia a Roma (altro sold out), da Bergamo a Imola, da Perugia a Lecce, porta sul palco quasi trenta pezzi, da Noi no, Gente che spera e Ti amo ti ammazzo ai singoli del nuovo album (Domenica da coma, Ancora in piedi, Meglio prima e I Love My Bike) fino all’ultimissima Brillo ma da lucido. Il tutto in quella chiave rap’n’roll che miscela appunto rock e rap, e dal vivo

si arricchisce di un’attitudine punk: è il credo artistico di Alessandro in questa seconda fase della sua carriera. J-Ax è pronto, sera dopo sera, ad assorbire la maggior quantità di energia possibile, «perché poi mi fermerò per un anno. Ma ora ho bisogno di prendere tutto l’affetto della mia gente. Poi, chissà. Mi lascerò guidare dall’istinto. Ma sarà sempre rap’n’roll».

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Il bambino in mezzo ai giganti

L’Italia sta scoprendo un giovante cantautore, Gerardo Pulli. Dopo Amici, il ventenne di Torino ha pubblicato il suo primo Ep, sette brani dal forte sapore melodico. È un cantautore di sicuro talento, che sta per affrontare una fase tosta della sua carriera. di Daniele Salomone

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erardo Pulli ha vinto l’ultima edizione di Amici nella categoria “Canto”. Durante l’esperienza alla Corte di Maria De Filippi («ma non dite che in televisione è tutto finto, non è vero»), il giovane torinese, classe 1992, è cresciuto come artista e come performer, ma è adesso che deve cominciare la sua vera maturazione. Fuori dal guscio di Amici, in mezzo alla tempesta della discografia e alle intemperie del pubblico italiano. «Sono come un bambino che cammina in mezzo ai giganti», ci ha detto. Una definizione che gli è uscita spontanea - è sempre molto spontaneo - e che racconta perfettamente il suo momento. Con la serenità e l’ingenua disinvoltura di un bambino, Gerardo deve cominciare a muoversi nel viziato mondo degli adulti. Al suo fianco c’è Mara Maionchi, che prima di diventare una star dei talent è stata, ed è, una discografica di successo. Insomma, c’è chi gli tiene la mano, ma tocca a lui muovere i primi passi.

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Gerardo ha una capacità di osservare ed elaborare la vita non comune per un ventenne. Non c’è migliore dote per un cantautore. E poi ha un grande talento musicale, che ci ha mostrato con una performance acustica disinvolta (la trovate sul sito di Onstage, onstageweb.com) - è totalmente padrone dei due strumenti che gli servono per comunicare: chitarra e voce – in cui ha proposto qualche brano tratto dal suo primo Ep, Gerardo Pulli. Non è il caso di suonare le trombe per annunciare il nuovo pezzo grosso della musica italiana, ma chiunque l’abbia incontrato converrà che le potenzialità ci sono tutte. Se pubblico e critica non si abbandoneranno a facili pregiudizi (“è quello di Amici”) e chi gli sta intorno non gli metterà fretta, Gerardo potrà costruirsi una carriera facendo delle canzoni il suo centro di gravità, proprio com’è adesso. «In fondo siamo tutti cantautori. Quando apriamo la bocca per parlare e raccontare qualcosa, stiamo cantando una nostra canzone».


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CE N’È PER TUTTI I GUSTI

Il Lucca Summer Festival è uno dei festival più apprezzati della nostra penisola, grazie all’eterogenea offerta artistica e alla splendida cornice di Piazza Napoleone. Come da tradizione, anche quest’anno ospiterà grandi nomi della musica italiana e internazionale.

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07/07 Laura Pausini 14/07 Norah Jones 15/07 Kasabian 18/07 Roger Hodgson 20/07 Franco Battiato 21/07 Duran Duran 28/07 Tony Bennett - Giorgia 29/07 Toto

di Charlie Rapino - Produttore discografico

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di Marcello Marabotti

04/07 Blink 182

London calling

ra il sei luglio del 1998 quando Bob Dylan saliva sul palco della prima edizione del Lucca Summer Festival. Inaugurare una manifestazione con un artista di tale livello è un orgoglio e, allo stesso tempo, una responsabilità. Non puoi più abbassare il tiro. Sono passati quattordici anni da quella sera, e la kermesse ha continuato ad offrire un cartellone degno dei grandi eventi di caratura internazionale, diventando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica. Nella passata edizione sono stati undici i concerti, con oltre quaranta mila persone accorse. Numeri che premiano la direzione artistica, che negli anni ha portato sul palco del Lucca Summer Festival artisti del calibro di James Brown, Zucchero, Ray Charles, Eric Clapton, Elton John e Ennio Morricone, oltre alla Dave Matthews Band sono solo alcuni dei nomi che hanno illuminato le notti toscane nelle passate edizioni, nella splendida cornice di Lucca, in quella piazza Napoleone che, fino al 1998, era adibita a parcheggio. Poi, con la grande ristrutturazione urbana, cittadini, turisti e artisti hanno potuto godere di questa grande e meravigliosa location,

che anche quest’anno ospita i più grandi nomi del panorama internazionale, offrendo una grande varietà di generi musicali. A partire dall’uno-due inziale con Tom Petty and The Heartbreakers seguiti dai Blink-182. Tra le caratteristiche fondamentali del Lucca Summer Festival c’è proprio la capacità di unire un pubblico vario in un’unica grande festa estiva. Laura Pausini, Norah Jones (nella foto) e Giorgia (che si esibirà nella stessa sera di Tony Bennett) rappresentano il volto femminile della rassegna 2012, che premia anche i nostalgici degli anni ottanta con i concerti dei Toto, Duran Duran e Supertramp. Notevole è anche la cura della proposta relativa a realtà musicali non particolarmente note, come la Magicaboola Brass Band, gruppo versatile che prosegue la lunga tradizione delle marching band (formazione musicale di stampo bandistico), con un’ensamble composta da fiati e ritmica: trombe, trombone, sassofoni, sousafono, cassa, rullante e percussioni. Senza dimenticare i Kasabian e Franco Battiato (con i Krisma in apertura!) pronto, con il suo «equipaggio sperimentale», al grande viaggio sul palco del Lucca Summer Festival.

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Ma quali Olimpiadi!

l caro Danny S, direttore supremo e responsabile dei miei deliri su stampa, dopo aver notato un certo dry up su argomenti musicali - ovvio del resto - mi chiede di scrivere una cosa sulle Olimpiadi, visto che vivo a Londra. «Minchia Charlie, è la tua città, e suonano tutti». «Tutti chi?». «Non lo so, vedi su Google no?». Scrivi sulle Olimpiadi, avvenimento sportivo, quindi scrivi di musica. Ma che cazzo c’entra la musica con il lancio del giavellotto? Questa è la globalizzazione e il trionfo della democraziaccia maledetta: Olimpiadi + Concertone = «facciamo un bel pastone, cosi li teniamo TUTTI incollati davanti alla televisione». Magari ci infilano anche una mostra di quel sola di Damien Hirst. Per me che ho vissuto nel passato-futuro, le Olimpiadi a livello estetico valevano un bel po’. Quelle belle austere, le tute con lo scrittone CCCP, quella americana, bellissima, con la scritta USA con tanto di stars&stripes, la DDR che se magnava tutto, la Comaneci e i miei fratelli neri Smith e Carlos che, a Mexico 68, salutano a pugno chiuso in stile Black Power durante la premiazione dei 200 metri! Gente che cercava di evitare il fottuto Vietnam quindi doveva elevarsi e trionfare. E giù poi in cameretta ad ascoltare Miles Davis e Marvin Gaye. Bei tempi quelli dei blocchi contrapposti, mi sembra invece che la globalizzazione sia un “tutti contro tutti”. Queste Olimpiadi per me invece significano solo una cosa: il mio sguardo preoccupato sulla lancetta della temperatura dell’acqua che va sempre più sul rosso - il mio V8 in ebollizione grazie al traffico pauroso che devo subire per colpa della megalomanie olimpiche di Mr. Blair. Perciò, Danny Boy, non ho bisogno di Google per dirti che probabilmente suoneranno tutti, dai Take That ai Coldplay, poi duetto di Adele con qualcuno, finalone dei Blur e magari Paul McCartney, perché no, senza scordarsi, ovviamente, di One Direction e JLS, giusto per accontentare anche le sbarbine. Cuntent? Me ne frega? Un Cass! Sono troppo giovane per certe cose. Quindi da buon giovane parlo di quello che mi riguarda. Sequestro Alessandrino e andiamo al Festival di Montreux del buon Claude Nobs e del suo codirettore artistico George Duke (tastierista di Frank Zappa). Il 13 luglio suonano gli Chic di mio fratello Nile Rodgers in un superconcertone-party-allnight assieme a Mark Ronson, Johnny Marr... Fanno pure un Martini pauroso a Montreux. Se non sapete che cosa e’ il Festival di Montreux forse non avete mai ascoltato Smoke on The Water e la musica, quella bona, vi fa schifo. In ogni caso non dovete seguire questa rubrica. Altro che Olimpiadi in the traffic! Le Olimpiadi moderne, roba da Bocconi. Roba da Repubblica, roba da democraziaaaaaa!


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ORGOGLIOSI DI GABER

Il Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber è uno dei pochi festival di cui la nostra penisola va fiera. Nasce per tenere accesa l’attenzione verso l’artista milanese e la sua poetica, e allo stesso tempo per continuare quel viaggio chiamato Teatro Canzone. Ne parliamo con Syria, ospite dell’edizione 2012. di Marcello Marabotti

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al 21 al 22 luglio 2012, nella stupenda cornice della ironia, guidandolo alla riflessione sui tanti temi del suo spettacolo. Cittadella di Viareggio, torna per l’ottava edizio- Questo è Gaber, un pezzo di storia d’Italia». ne la rassegna dedicata a Giorgio Gaber, presentaSyria è molto legata a Il Dilemma. «Rappresenta la presa di cota quest’anno da Rocco Papaleo. Tra i protagonisti, Samuele scienza di un apparente luogo comune. Gaber cantava “Il dilemma Bersani, Mario Biondi, Gigi D’Alessio, Dente, Nada, Noemi, elementare se aveva o non aveva senso il loro amore, il loro Pacifico, Max Pezzali, Leonardo Pieraccioni e la super ospite amore moriva come quello di tutti come una cosa normale e Patti Smith, che dedicherà una performance ad un artista a ricorrente perché morire e far morire é un’antica usanza che lei vicino nel condividere certi ideali. C’è anche Syria, che ha suole aver la gente”. Ascoltare questa canzone è come osservare un conosciuto il signor G un po’ tardi ma ha «avuto subito voglia quadro lentamente e scoprire tutti quei particolari che rendono chiadi approfondire e recuperare nora la comprensione del tutto». «Gaber guidava il pubblico alla riflessione zioni essenziali». Visionario, La riscoperta di Gaber dirompente, amato e criticaè l’obiettivo principale con la forza della sua ironia. È un pezzo to, Gaber ha segnato epoche del Festival Teatro Canzodi storia d’Italia» Syria differenti e attraversato mone: «È un privilegio partecimenti diversi, politici e sociali, della storia d’Italia. «Per quanto pare a un evento come questo. Lui è stato un artista così attuale possa essere difficile per me comprendere certi passaggi non vissuti che bisognerebbe introdurre già dalle scuole medie la storia della in prima persona - ci racconta la cantante romana - a forza di musica analizzando i testi di Gaber e Luporini, al posto di alcuni ascoltarlo lo immagino come il miglior amico delle migliaia di perso- classici ormai noiosi e retrò». Sarebbe una grande rivoluzione ne che lo hanno seguito nei diversi momenti della sua carriera. Riu- trovare il poeta e il suo Teatro Canzone nella letteratura del sciva a far stare il pubblico in silenzio per ore con la forza della sua secondo Novecento. Nel frattempo, ci vediamo a Viareggio.

Agenda

LIVE

Gli appuntamenti imperdibili di luglio selezionati per voi da Onstage.

HEINEKEN JAMMIN’ FESTIVAL 05/07 - 07/07 Milano Red Hot Chili Peppers, Prodigy, The Cure, Evanescence, Enter Shikari...

ROCK IN ROMA 02/07 - 30/07 Roma Snoop Dogg, J-AX, Justice, The Cure, Garbage, Lenny Kravitz, Ben Harper...

© Luigi Ciminaghi

CITY SOUND 08/07 - 30/07 Milano Marilyn Manson, B.B. King, Kasabian, The Stone Roses, The Beach Boys...

Musica

Photographia di un’emozione

HYDROGEN FESTIVAL 04/07 - 21/07 Piazzola Sul Brenta (PD) Billy Idol, Tiziano Ferro, Sting, The Cult, Alanis Morissette, Ben Harper...

A Milano c’è una galleria che raccoglie gli scatti dei migliori fotografi di musica, tra cui Francesco Prandoni, punta di diamante del team di Onstage. A luglio, tra le tante, da Photographia (viale Lazio, 1) trovate le sue foto dell’Heineken Jammin’ Festival. di Bianca Marinetti

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otizia per voi che amate guardare le foto dei vostri concerti preferiti sul sito di Onstage. Una parte di quegli scatti, che sono dei frammenti di opere d’arte, hanno trovato il loro museo. Photographia è la prima galleria a Milano specializzata in stampe fotografiche sul mondo del rock e non solo, perché spazia anche al jazz,

al cinema e ad altri mondi della cultura pop. Collezionisti e fan ora hanno un luogo in cui trovarsi e da una parte poter ammirare le foto nella loro grandezza e risoluzione migliore (infatti sono state realizzate con un processo Fine Art d’archivio), e dall’altra poterle acquistare per metterle in casa, o dovunque si voglia. Ci sono anche gli scatti del “no-

ONSTAGE

stro” instancabile Francesco Prandoni, nell’ambito della sezione Contemporary Live, che offre una vasta galleria di foto dei concerti appena tenutisi nel nostro Paese. Questo mese, per esempio, ci sono quelle dei Cure di Robert Smith e dei Prodigy, entrambi immortalati nelle rispettive performances dell’Heineken Jammin’ Festival 2012.

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ROCK IN IDRHO 21/07 Rho (MI) Rancid, Millencolin, The Specials, Public Image Ltd., Sum 41...



FACE2FACE I biglietti del concerto dei Garbage sono in vendita presso i negozi Fnac!

le fotroto DEi e c del oncAGE su RB GA .COM

GARBAGE

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onstag

Dopo sette lunghi anni di assenza, i Garbage sono tornati a fare (ottima) musica insieme incidendo Not Your Kind Of People. Un lavoro indipendente, pubblicato dall’etichetta che hanno fondato (la Stun Volume) per mettersi al riparo dal rischio di dover scendere a compromessi in termini artistici. Erano consapevoli della necessità di affrontare con una nuova visione questa seconda fase di vita del gruppo, a partire dal rapporto con la Rete. Ci ha raccontato tutto l’affascinante Shirley Manson.

live

di Marco Rigamonti

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11/07 Vigevano (PV)

oco dopo aver cominciato i lavori per il nuovo il nostro rapporto rendendolo “poco salutare”. Creare la canzoni con questa convinzione nella testa? disco, Butch Vig ha dichiarato che «qualsia- Stun Volume è stato un passaggio naturale. Non è limitante come sembra. Per quanto appaia semplisi cosa uscirà, rappresenterà un nuovo punto Di sicuro quando avete deciso di regalare il primo sin- ce, noi vogliamo soltanto scrivere dell’ottima musica. In di partenza per i Garbage». Ora che Not Your golo attraverso il vostro sito vi siete risparmiati even- passato ci è stata affibbiata l’etichetta di band che scrive Kind Of People è finito ti senti di confermare? Siete cam- tuali discussioni! Come affronterete il mercato digitale? melodie orecchiabili che poi vengono gonfiate e rese mibiati tanto? Siete dei nostalgici del supporto fisico? gliori da un grande lavoro di produzione. Non mi sento Prendere 7 anni di pausa dalle sessioni di registrazione Si potrebbero versare lacrime sul passato, ma penso che di contestare più di tanto: è una descrizione che per certi e dai tour ti fa riflettere da un punto di vista completa- sarebbe molto poco produttivo. In generale, prima ti adat- aspetti corrisponde al vero. Ma il nostro sogno è sempre mente nuovo su quello che vuoi dalla tua vita anche dalla ti meglio è. Personalmente credo che nel mercato musica- stato quello di fare musica, di essere dei veri musicisti e tua carriera. So per certo che siamo cambiati, ma è com- le si sia perso molto, ma credo che ci sia anche molto da adesso vogliamo che si avveri una volta per tutte. Quando plicato spiegare esattamente in che modo, non credo che guadagnare. La morte dei cd è inconfutabile, ma sai che ti mi sono espressa in quel modo sono stata onesta: passati i saprei articolarlo nei dettagli; credo che la nostra sia stata dico? Non credo che molti musicisti ci siano rimasti così 35 anni, salvo rare eccezioni, è meglio che si metta da parun’evoluzione lenta e costante, che è andata di pari passo male. L’amore vero era quello per il vinile e la musica ha te la voglia di inventare a tutti i costi. Quando sei giovane con la nostra crescita come esseri umani. È quella voglia non la devi cercare, è dentro di curioso perché quando ascolto il nuovo alte. Le nuove band sfidano la vecchia scuola, «La morte dei cd è inconfutabile, ma sai che ti dico? bum mi sembra che abbia un sound moderNon credo che molti musicisti ci siano rimasti così male. e prima o poi vincono. È così che nasce un no, ma allo stesso tempo che suoni come un nuovo suono, fa parte della vita. L’amore vero era quello per il vinile e la musica ha disco classico dei Garbage. E sottolineo che Visto che siamo entrati in argomento giocominciato a soffrire quando qualcuno dall’alto siamo molto fieri di ciò: è difficile scolpire ventù, chi era il tuo idolo da teenager? prese la decisione di ucciderlo» un suono che ti identifichi, specialmente ogLa musicista che ammiro da sempre, che mi gigiorno. Butch aveva ragione. Integrerei la ha influenzato maggiormente e che continua sua dichiarazione con la parola “buffo”. Secondo me que- cominciato a soffrire quando qualcuno dall’alto prese la a farlo è Patti Smith. L’hai sentito il nuovo album? È incresto momento per noi rappresenta un nuovo buffo punto decisione di ucciderlo. La verità è che volevano più soldi e dibile! Lei riesce a fare musica così vitale e vibrante anche di partenza. hanno introdotto i cd. Utilizzerò un’espressione scozzese a quarant’anni dal suo esordio. È una grandissima fonte Quindi la scelta di pubblicare il disco attraverso una poco fine per descrivere il risultato di questa mossa com- d’ispirazione, sia come donna che come artista. nuova e tutta vostra etichetta è in qualche modo collega- merciale: hanno pisciato nel proprio cortile. Distruggere il Forse hai abbandonato il tuo progetto solista perché a ta a questo argomento? vinile è stato fatale non solo per chi ama davvero la mu- un certo punto ti sei paragonata a Patti Smith e hai perso Assolutamente. Ci abbiamo ragionato su, e abbiamo ca- sica, ma anche da un punto di vista prettamente strate- fiducia? pito che per noi era necessario avere il controllo completo gico. Il problema finanziario fortunatamente non ci tocca Non sono arrivata così lontano con il mio disco solista, che della nostra carriera, senza alcun tipo di compromesso. Io tantissimo, perché abbiamo la fortuna di avere un grande ora è definitivamente sepolto. Se c’è una cosa che ho impaposso capire che un’etichetta abbia i propri interessi da seguito ai nostri concerti. Ma per una band emergente è rato come artista è che non devi mai paragonarti a nessudifendere, ma troppo spesso accadeva che si scontrassero un vero guaio, e questo mi fa arrabbiare e mi rattrista. no, è un approccio mentale molto pericoloso. Finisci male. con quello che volevamo noi. Prima che ci prendessimo Recentemente hai dichiarato che «Inventare non è un Devi piuttosto riuscire a liberare la mente e chiederti: chi questa pausa è capitato spesso di avere delle discussio- affare che ci riguarda, quello è un compito che spetta ai sono io? Qual è la mia verità? E come faccio a comunicare ni piuttosto ridicole con le label, che hanno contaminato giovani». Come si fa a trovare l’energia per scrivere nuove la mia verità al pubblico? È l’unico modo per farcela!

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THE ICE CREAM SONG McDonald’s canta l’estate insieme ai suoi ragazzi McDonald’s celebra l’estate e la voglia di freschezza e di gelato con un jingle cantato per la prima volta da nove ragazzi che lavorano nei ristoranti McDonald’s in Italia.Le voci di Salvatore, Fabrizio, Stefano, Alberto, Laura, Melanie, Zyra, Alessia e Silvia, sono state selezionate tra le 170 che hanno partecipato al concorso Voices of McDonald’s, una competizione internazionale in cui i dipendenti McDonald’s di tutto il mondo gareggiano esibendo le proprie doti canore. Diretti da Ferdinando Arnò, produttore di famosi cantanti italiani, i nove giovani, che ogni giorno assieme ai loro colleghi accolgono ben 700.000 persone negli oltre 440 ristoranti McDonald’s in Italia, hanno così inciso la simpatica colonna sonora che li trasformerà nei protagonisti indiscussi dello spot TV dedicato ai gelati McDonald’s: “The Ice Cream Song”

...e così nasce il tormentone dell’estate! “I SCREAM DON’T BE MEAN! GIVE ME CHOCOLATE AND VANILLA BEAN! YOU SCREAM, DON’T BE LAZY! BUT THIS ICE CREAM MAKES ME CRAZY! WE SCREAM FOR THE PERFECT TEAM, SUNDAE, McFLURRY, THAT’S OUR DREAM! WE ALL DREAM OF AN ICE CREAM RED, BROWN, WHITE AND ALSO GREEN. I LOVE ICE CREAM DON’T YOU KNOW? YOU LOVE ICE CREAM? A GO GOOOOO I LOVE ICE CREAM, I LOVE SCREAM, I LOVE ICE CREAM I WANT MORE!” Scarica gratis The Ice Cream Song su www.mcdonalds.it

Ma non finisce qui... L’estate da McDonald’s si veste anche di design! Dal 13 luglio al 28 agosto, all’acquisto di un Menu e di un McFlurry o un Sundae a scelta, riceverai in omaggio un’esclusiva coppetta da gelato in porcellana firmata Seletti e accompagnata da una simpatica e comoda palettina. Seletti ha infatti realizzato solo per McDonald’s sei coppette gelato collezionabili in sei colori pastello: lilla, verde, rosa, azzurro, rosso mattone e giallo.

Ma lo sapevate che: ogni anno McDonald’s vende quasi 30 milioni di gelati? * informazione pubblicitaria


FACE2FACE

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GIANLUCA GRIGNANI

Il 2012 è un anno speciale per Gianluca Grignani. Dopo il tour nei club, un concerto evento a Monza per festeggiare i suoi 40 anni (compiuti lo scorso 7 aprile), poi tournée in Europa e in Sudamerica. Un percorso che il cantautore milanese compie con grande consapevolezza, la stessa che mette nei suoi dischi da un po’ di tempo a questa parte. Lo abbiamo incontrato per parlare di tutto questo.

live

di Francesca Vuotto

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12/07 Monza (MI)

artiamo dal concerto speciale per i tuoi 40 anni, nel mio studio, e il suono del secondo è l’evoluzione del arrabbiato in Scimmie Parlanti, quello lavorativo in Mondo a Monza il prossimo 12 luglio. Com’è nata primo. Hanno degli elementi in comune che li pongono su Libero, quello di persone, come i bimbi o chi non ce la fa l’idea? un piano diverso rispetto ai precedenti e sento di non aver ad arrivare a fine mese, che subiscono gli altri in Sguardi. In realtà il compleanno è un pretesto per creare terminato il discorso che ho iniziato. So già che il prossimo Sono tutti accomunati da un disagio che sta cominciando un evento in cui siano concentrati più energie e più im- sarà la conclusione di questa trilogia, magari ne verrà fuo- a diventare più che un prurito. Quando sei critico la prima pegno di quelli di una data normale, che già ne richiede ri un cofanetto. Romantico Rock Show parlava solo d’amore reazione è la disillusione, ma è da un po’ che io sono disiltanti. Avevo voglia di fare qualcosa di diverso e infatti sarà (cosa mai fatta prima da me), mentre Natura Umana è a luso e credo che ora si stia andando verso la realtà concreuno spettacolo nello spettacolo: non ci sarà solo musica sfondo sociale. Non so dove mi porterà il terzo. ta. Non potevo non notare quel che ho intorno, questo è il ma anche le coreografie della Corona Events, la compaQuindi non è un progetto pensato a priori. mio modo di affrontare la musica. gnia che ha aperto l’America’s Cup. Inoltre, sul palco, mi Sono nati di getto e non ho capito in che direzione stessero Ti piacerebbe poter dare dei suggerimenti per cambiare faranno compagnia alcuni ospiti. Fino ad ora l’unione di andando finchè non è passato un po’ di tempo e mi sono la situazione attuale? balletto e musica l’ho vista solo nella musica classica ma reso conto che c’erano delle similitudini. Fin da giovane, Non posso dare soluzioni, è un discorso di coscienza. Bisonon mi ha mai fatto paura sperimentare. C’era bisogno di quando ho esordito con Destinazione Paradiso, ho sempre gna rendersi conto che non è il momento di adagiarsi, ma uno spunto che motivasse questa straordidi muoversi. Non è un richiamo ovviamente narietà e l’ho trovato nei miei 40 anni. alla lotta o alla rivoluzione, ma ad avere un «Non è il momento di adagiarsi, ma di muoversi. La tournée nei club che hai terminato da pensiero, prendere coscienza e dire basta, anIl mio è un richiamo alla coscienza, un’esortazione poco ti ha dato qualche spunto? che nelle piccole cose. È un’esortazione a non a non essere condizionati dalle cavolate che ci propina Mi ha dato tanta energia, che ho scelto di essere continuamente condizionati da un esprimere nella parte più aggressiva del un tubo catodico. Le canzoni si scrivono anche per questo» tubo catodico e dalle cavolate che ci propina. concerto. è stata un’esperienza forte perché Le canzoni si scrivono anche per questo e mi ha avuto un’impronta molto rock, come non la avevo da avuto la tendenza a toccare temi che andavano verso il so- auguro di poter essere non solo un marchio su un cd. anni, e volevo ricreare la stessa energia nel live di Monza. ciale, come anche in Falco A Metà o Viaggio su Marte, ma C’è qualche aspetto del successo che ora ti va un po’ Per questo ho spinto al massimo gli arrangiamenti in quel- con un’impostazione intima e personale, molto soggettiva stretto? la direzione, ricorrendo a sonorità molto basse che creano e slegata dal contesto. Crescendo non mi sono più sentito Credo che il successo sia una grande invenzione ma mi un sound vigoroso di sostegno alla band. Poi ci sarà anche il solo a pensare certe cose e ho iniziato ad ampliare il di- auguro anche che presto passi di moda e che si guardi di una parte acustica in cui interverranno le coreografie, che scorso. Uguali e diversi o Cammina nel sole sono brani che più al sodo. Questo non vuol dire che non apprezzi l’essegiocano con le luci e i costumi, dando vita a momenti più scandiscono la coscienza di sensazioni e sentimenti miei re famoso, faccio questo lavoro anche per questo, ma c’è intimi. Useremo il contrasto tra questi elementi per dare ma anche di molte altre persone. Poi è arrivata questa tri- un limite che a volte viene superato sfiorando l’indecenpotenza al concerto. logia, di cui dovrò trovare una chiave di lettura. za, quando si parla di immagine e di sostanza. E io sinRomantico Rock Show, il penultimo disco, è del 2010 In Natura Umana c’è una realtà cattiva, in cui ci si ri- ceramente mi sono un po’ stancato di continuare a fare e Natura umana è uscito a ottobre 2011. Dopo l’evento di conosce ma in maniera negativa, e una invece più vicina, l’occhiolino all’immagine perché fa comodo. D’istinto mi Monza partirai per il tour europeo e poi sarà la volta del come racconta per esempio il brano Sguardi. sono sempre un po’ ribellato ma non sapevo il perché. Sud America. Per il prossimo album dovremo aspettare Volevo sorpassare i preconcetti e rappresentare la realtà Oggi continuo a farlo, ne ho compreso il motivo e credo di più? nuda e cruda, sottolineando anche gli aspetti meno felici, che sia giusto andare avanti. A quarant’anni ho solo iniziaQuesti dischi sono nati uno dopo l’altro, per la prima volta ma per dare un messaggio finale positivo. C’è quello più to, ora sono tutti cavoli vostri. Questa è una minaccia.

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LIVESTYLE

I biglietti del tour di Tiziano Ferro sono in vendita presso i negozi Fnac!

TIZIANO FERRO

ATTO FINALE (PER ORA)

Dopo un inverno di dominio discografico (abbiamo perso il conto delle settimane in cui L’amore è una cosa semplice è stato al numero 1 dei dischi più venduti) e una straordinaria primavera di live (decine di concerti, tantissimi sold out), Tiziano Ferro è pronto alla parte conclusiva della sua cavalcata. Tra i concerti estivi c’è il grande appuntamento allo Stadio Olimpico di Roma. Una data che ha l’onore di celebrare un’annata perfetta, o quasi, e che serve da simbolico “arrivederci” al pubblico italiano. di Francesca Vuotto

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opo mesi di in cui, tra uscita del disco e inizio Inutile dirlo, per Tiziano Ferro cantare a Roma è come cantare del tour, Tiziano Ferro l’ha fatta quasi da padrone a casa, per lui che è di Latina. è un momento speciale, una tappa tra classifiche di vendita e calendari dei concerti, «illustre» come l’ha definita lui stesso, che ha voluto sottolineare c’è stato un periodo di pausa in giugno, ma ora il pensando ad una scaletta leggermente diversa da quella che ha L’amore è una cosa semplice tour è di nuovo in pista e il 30 giugno seguito nei mesi scorsi e, notizia ghiotta per i fortunati fan cada Bergamo è iniziata la seconda parte della tournée, quella esti- pitolini, chiamando sul palco un ospite d’eccezione (il cui nome va, che, seppur più breve di quella nei palazzetti, non sarà meno resta top secret) - come dichiarato in una recente intervista al intensa. La brevità del calendario nasettimanale TV Sorrisi e Canzoni. sconde in realtà un’”insidia”: c’è una A onor del vero, anche in Tiziano si «Questo tour è la naturale serata estremamente impegnativa realizza quel dualismo Roma-Milano conseguenza del disco, ma per Tiziano, da tanti punti di vista. che caratterizza soprattutto l’amnon dimentico che se ho la 14 luglio, Stadio Olimpico di Roma. biente politico italiano ma in qualche fortuna di suonare in un è una tappa la cui importanza si pomodo è parte della nostra società. palazzetto pieno è perché ci teva già intuire all’inizio del 2012, Per quanto infatti la Capitale sia casa sono stati diversi brani negli sua, la città meneghina occupa un quando sono uscite le prime date del anni che hanno portato tour: ce n’erano tante, tutte serrate in buon posto nella geografia tizianequelle persone lì dentro» un lasso di tempo breve (tra aprile e sca, accaparrandosi una fetta del suo maggio) e in primavera. Poi spuntacuore. Sarà perché è la città che lo ha va, fanalino di coda cronologico, unica in piena estate, quella di accolto al suo ritorno in Italia dopo gli anni vissuti a Manchester Roma, l’unica (allora ma anche adesso) che tra tanti palazzetti e o perché è quella, insieme a Torino, in cui, come tanti altri collearene metteva in mostra una location da superstar come lo sta- ghi, ha mosso i primi passi musicali. E di questo attaccamento dio della Capitale. Come a dire, ben vengano tutte le tappe, si non ha fatto mistero durante i tre concerti che ha tenuto proprio lascino spazi temporali nel calendario per permettere eventuali a Milano agli inizi di maggio. Ha più volte dichiarato infatti il raddoppi e recuperi, ma cascasse il mondo quella data è un pun- suo affetto per la città, arrivando addirittura a lanciare una dito fermo. chiarazione d’amore che dà del filo da torcere ai romani: «Sono

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Š Francesco Prandoni

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live

14/07 Roma, 18/07 Cagliari, 22/07 Bari, 25/07 Palermo... Il calendario completo del tour di Tiziano Ferro su onstageweb.com

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Tiziano Ferro sfacciatamente innamorato di Milano« ha detto ad un certo punto del primo show meneghino.

e atmosfere diverse. Si passa dal Tiziano più composto e compìto dei brani dell’ultimo disco a quello più smaccatamente dance con pezzi come Raffaella è mia, Xverso e Stop dimentica, a quello più brillante e swing del medley che raggruppa TVM, Quiero Vivir Con Vos e L’Olimpiade a quello più struggente di Il regalo più grande, Alla mia età e Ed ero contentissimo. Emozioni e pelle d’oca garantite, grazie anche a un patchwork di immagini che scorre sul mega schermo che fa da scenografia al palco: come in un album dei ricordi, passano sotto gli occhi di tutti le foto

possibile provare solo quando si è in pace con se stessi e ci si sente realizzati. Sarà per questo, oltre che per non venir meno alle attese del pubblico, che la scaletta EMOZIONI DIVERSE non dimentica nessuna delle hit che hanno reso Tiziano Il Tiziano Ferro che abbiamo visto salire sul palco a Milauno dei grandi della musica Italiana. «Questo tour è la no era visibilmente emozionato e lo è rimasto per un po’ naturale conseguenza del disco, ma non dimentico che se ho di brani, nonostante le canzoni a cui era affidata l’aperla fortuna di suonare in un palazzetto pieno è perché ci sono tura fossero i singoli La differenza tra me e te e L’amore stati diversi brani negli anni che hanno portato quelle persone è una cosa semplice, due pezzi da 90 che hanno portato lì dentro. Per questo non posso sacrificare il repertorio. Che subito il pubblico (e l’artista) nel vivo della questione. poi, ti dico la verità, quando tutti cantano le vecchie canzoni Fino a quell’Imbranato arrivata dopo le due è bellissimo, sono i momenti più intensi perché hit iniziali, e Hai le isole negli occhi e Troppo c’è vera condivisione di emozioni» ha dichiara«è stato un bene iniziare a faticare nei club buono. Nonostante la gente non lo abbia abto recentemente chiacchierando con Onstage e passare poi ai palazzetti, prima a capienza bandonato mai con i cori anche quando lui poco dopo l’inizio della parte primaverile ridotta e dopo completa. Adesso suono più si divertiva a eseguire con la voce falsetti e della tournée. Il passato di Tiziano non è volte nella stessa città. Fosse accaduto prima, seconde voci, Tiziano ha dato l’impressione sempre stato semplice professionalmente, non me lo sarei goduto» di sentire forte la pregnanza del momento, soprattutto per la difficoltà che ha avuto fin forse anche perché aspettava il responso dagli esordi nel gestire la propria identità dal vivo del pubblico milanese sul nuovo sound dell’di- di quando Tiziano si presentava con cappellino all’indie- di cantante. Ha più volte confessato di essersi sempre sco. I fan non hanno minimamente avvertito quel gap tro e pantaloni larghi, quelle dei tanti premi ritirati, e la trovato a suo agio e bene sul palco, ma, una volta sceso, affettivo che di solito contraddistingue i pezzi storici di fatidica copertina del numero di Vanity Fair con cui ha di non riuscire a godersi appieno la soddisfazione di un un artista da quelli appena arrivati e, complice una car- annunciato a tutti la sua omosessualità. concerto andato bene, perché attanagliato da un forte rellata di brani attesi da tutti come Indietro e Sere nere, senso di tristezza e di voglia di chiudersi in sé. Ora però in men che non si dica Tiziano si è lasciato andare. A PASSATO È BELLO ha imparato a dosare le energie e a sentirsi parte dell’inparte questo cambiamento di mood, il bello di andare Il passato è un elemento molto presente nello spetta- sieme, riuscendo così a creare una sinergia particolare a vederlo in questo tour sta proprio nell’assistere a due colo di Tiziano, ed è vissuto con grande tranquillità e che gli dà modo di vivere bene anche i pezzi più datati. ore di musica che sono un susseguirsi di momenti, ritmi consapevolezza, sentimenti che, guardandosi indietro, è Merito anche della super band che lo accompagna, com-

Tiziano Show Il tour di Tiziano Ferro è partito da Torino lo scorso 10 aprile. Questa la scaletta che TZN ha presentato al PalaIsozaki.

le foto R del TOU su NO FERRO OM DI TIZIA b.C

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L’amore è una cosa semplice (L’amore è una cosa semplice, 2011)

La differenza tra me e te (L’amore è una cosa semplice, 2011)

Hai delle isole negli occhi (L’amore è una cosa semplice, 2011)

Troppo buono (Alla mia età, 2008) Imbranato (Rosso relativo, 2001) Indietro (Alla mia età, 2008) L’ultima notte al mondo (L’amore è una cosa semplice, 2011)

E fuori è buio (Nessuno è solo, 2006) Sere nere (111, 2003) Stop! Dimentica (Nessuno è solo, 2006) Xverso (111, 2003) E Raffaella è mia (Nessuno è solo, 2006) Il regalo più grande (Alla mia età, 2008) Alla mia età (Alla mia età, 2008) Il sole esiste per tutti Medley acustico: TVM/Quiero vivir con vos/L’olimpiade Ed ero contentissimo (Nessuno è solo, 2006) Ti voglio bene (111, 2003) Xdono (Rosso relativo, 2001) Rosso relativo (Rosso relativo, 2001) Non me lo so spiegare (111, 2003) Per dirti ciao! (L’amore è una cosa semplice, 2011)

Ti scatterò una foto (Nessuno è solo, 2006) La fine (L’amore è una cosa semplice, 2011)

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© Francesco Prandoni

(Alla mia età, 2008)



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Tiziano Ferro posta di grandi musicisti che gli danno una marcia in più musicalmente parlando: Reggie Hamilton al basso, Gary Novak alla batteria, Davide Tagliapietra e Giorgio Secco alle chitarre, Luca Scarpa e Christian Rigano alle tastiere.

TIZIANO & FRIENDS L’attitudine internazionale di Tiziano Ferro si nota anche dalle molte collaborazioni che l’artista ha collezionato nel corso della sua carriera. Non solo musicisti italiani, Tzn ha lavorato anche con grandi star della musica mondiale.

© Mirko Cantelli

Molte sono le collaborazioni di cui Tiziano può vantarsi: Franco Battiato ha firmato il testo de Il tempo stesso, inciso GRAZIE A ALLA PROSSIMA in duetto con il cantautore di Latina per l’album Alla mia età (2008), ricco di featuring. Qualche esempio? La paura Se si guarda il calendario di questo tour, sono numerose non esiste è stata scritta a quattro mani con Laura Pausini, la hit Indietro (chi non si ricorda «Notizia è l’anagramma le città in cui si è fermato più di una sera. Accanto a tanto del mio nome?») è di Ivano Fossati, mentre la versione inglese Breathe Gentle è cantata in duetto con Kelly Rowland, successo, c’è anche l’aspetto umano, che si può toccare ex-membro delle Destiny’s Child. Diverse sono anche le collaborazioni che hanno visto Tiziano cantare in inglese: quando ringrazia il suo fedele pubblico (cosa che non per esempio il singolo Universal Prayer, dove duettava con Jamelia, o il brano Each Tear, primo singolo per il mercato dimentica mai di fare più volte durante ogni concerto), italiano di Stronger With Each Tear, l’album di Mary J. Blige. La versione italiana di Breathe Easy dei Blue, A chi mi dice, quasi come fosse un bimbo colto alla sprovvista dalla è stata curata proprio da Ferro. Al palmares del cantautore di Latina vanno aggiunte le collaborazioni del suo ultimo fama. E anche al termine della prima parte della tournée, lavoro, L’amore è una cosa semplice, tra cui il duetto con John Legend nel brano Karma, versione in lingua inglese di a fine maggio, ha sentito l’urgenza di tornare a rendere Smeraldo. Nello stesso disco, Tiziano incontra anche Nesli (cantando La fine, contenuta anche nell’album Fragile - Neomaggio ai tanti che lo hanno ascoltato nei palazzetti di sliving Vol. 2, 2009) e Irene Grandi, che scrive il testo e la musica del brano Paura non ho. M.M. mezza Italia, scrivendo qualche riga sul sito ufficiale: «è stato un tour che ha superato ogni mia aspettativa. Non avevo mai suonato tante sere di seguito nella stessa città, è bello dopo undici anni godersi questo privilegio. Forse se fosse successo manciata di date (Cagliari il 18/07, Bari il 22/07, Palermo talmente forte che, terminati i concerti di luglio, posso uffiall’inizio della mia carriera non me lo sarei goduto. è stato un il 25/07 e Gela il 28/07) che ci saranno durante l’estate, cialmente annunciare che non ci saranno altri show in Italia bene iniziare a faticare dai piccoli club e passare lentamente ai tra cui proprio quella romana del 14 luglio. Tiziano però in autunno/inverno. Preferisco prendermi tempo, lasciare che palazzetti, prima ridotti e poi a capienza comquesta esperienza rimanga stupenda in quanpleta. Vedere pieni per tre sere di seguito luoghi «Il concerto all’Olimpico è una scarica emotiva to breve e dedicarmi alla promozione estera». sacri della musica come il Forum di Assago e La dichiarazione, magari studiata anche talmente forte che, terminato luglio, non l’Arena di Verona è stato bello, speciale e sono per convincere gli ultimi indecisi, non ci saranno altri show in Italia. Preferisco felice sia accaduto ora che riesco a godermi con lascia spazio all’immaginazione e i tanlasciare che questa esperienza rimanga serenità, calma e consapevolezza il frutto di ti fan possono quindi mettersi l’anima in stupenda in quanto breve» una decade di lavoro». Se tanti live, oltretutpace. Unica eccezione, notizia di poche to concentrati in pochi mesi, danno queste settimane fa, la partecipazione al mega consensazioni è facile capire quanto sia difficile stare lonta- ha saggiamente deciso di vivere al massimo questo mo- certo speciale per i terremotati Italia Loves Emilia che si ni dai palchi. E infatti Tiziano è quasi subito ripartito. mento felice senza strafare. «Ora manca il capitolo finale, terrà il 22 settembre al Campovolo di Reggio Emilia con Dopo un mesetto di pausa, il 30 giugno il L’amore è una l’estate. E con lei tanti appuntamenti illustri tra cui ovvia- la partecipazione di tanti altri big della scena musicale cosa semplice Tour ha esordito a Bergamo in vista di quella mente lo Stadio Olimpico. è un sogno, una scarica emotiva italiana.

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LIVESTYLE I biglietti del tour di Ligabue sono in vendita presso i negozi Fnac!

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07/07 Cividale Del Friuli, 17/07 Taormina, 20/07 Napoli

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LIGABUE

LENTAMENTE MUORE CHI NON CAMBIA

Ligabue non si ferma: in tour anche quest’anno, nonostante tutti pensassero che il 2012 sarebbe stato un anno di pausa per il rocker. E invece, complice il suo manager e amico Claudio Maioli, ha programmato cinque concerti in altrettanti luoghi magici. La Royal Albert Hall di Londra, Piazza Grande a Locarno, Cividale del Friuli (un parco bellissimo), il Teatro Antico di Taormina, Piazza del Plebiscito a Napoli. Come ci spiega proprio Maioli, proprio non riescono a dire no alle nuove avventure. di Marcello Marabotti - foto: Jarno Lotti

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uando, nel 1997, ho inserito nel walkman la cassetta un nuovo tour rischi di ripetere sempre le stesse situazioni, usandi Su e giù da un palco e ho sentito per la prima volta dole come pretesto per non andare altrove. E invece a noi piala voce di Luciano, ho pensato che avrei voluto ve- ce sperimentare, come è successo con Campovolo. Cividale, ad derlo dal vivo. Quella voce mi parlava di cose vere esempio, è a cinque chilometri dal confine, con un parco bagnato e semplici al tempo stesso. Si portava dietro un mondo che era lo da un fiume stupendo: sembra Woodstock. Quello che più ci piastesso dal quale arrivavo io. La campagna genuina che si presen- ce di queste date è la possibilità per il pubblico di poter stare sul ta com’è, anche sul palco di San Siro. Senza tradirsi. È un’idea che prato o in una piazza, come a Napoli. Per noi significa cambiare mi sono sempre portato dietro. Per questo, quando Luciano ha la produzione. Invece di averne una finalizzata a un certo numerivelato che avrebbe suonato anche nel 2012, ho storto il naso solo ro di concerti, ci divertiamo a cambiare tutto per ogni data. fino a quando non ho letto le location scelte per i cinque concerti Che spettacolo dobbiamo aspettarci? in programma. Posti all’aperto, grande prati, come nelle feste di Sarà una classica scatola rock and roll. La stessa soluzione che una volta, fra cosce e zanzare. Proprio di questi concerti, e di tutto abbiamo utilizzato a Londra: nessun effetto speciale, qualche quello che si nasconde dietro un live di Luciano, chiacchiero con video di supporto ma, soprattutto, tanta energia. Sul palco con Claudio Maioli, grande amico e manaLuciano ci saranno Kaveh Rastegar al ger del Liga fin dal primo concerto, in basso, Michele Urbano alla batteria, «Quest’anno volevamo una lontana sera del 1987. Josè Fiorilli e Luciano Luisi alle tastieprenderci del tempo per re, con Federico Poggipollini e Niccolò ragionare sul futuro. Ma Nessuno pensava che Ligabue avrebBossini alle chitarre. Se alla forza creata abbiamo sempre voglia di sfide be suonato anche quest’anno. Come da loro si aggiunge lo scambio con il e a stare troppo fermi dopo nasce l’idea di queste cinque date? pubblico, avremo la solita magia dei un po’ ci si annoia» In effetti volevamo prenderci del temconcerti di Luciano. po per ragionare sul futuro. Ma abbiaPrima hai citato Woodstock: è posmo sempre voglia di sfide e a stare troppo fermi dopo un po’ ci sibile ricreare in Italia una situazione simile a quella dello stosi annoia (ride, ndr). Così abbiamo pensato a Sotto bombardamento rico festival? (brano extra dell’album Buon compleanno Elvis e contenuto nel tri- Abbiamo usato l’immagine di Woodstock per semplificare la plo Campovolo 2.011, ndr), un pezzo che ci siamo trovati a canta- comunicazione. Quello che a noi sta a cuore è lo spirito di quel re parecchie volte. Così abbiamo pensato, “perché non valorizzar- festival: la gente che si raduna in un parco, in un’area in cui assilo”? Magari con due o tre concerti per sostenere un singolo per stere a uno spettacolo da un prato, o in una piazza. Sarà che sono noi attualissimo, visto che parla di bombardamenti e confusione cresciuto in provincia e i concerti li ho sempre visti all’aperto, di notizie. Poi sono arrivate le proposte della Royal Albert Hall e alle feste, ma credo che si debba valorizzare il godimento di stare di Napoli, dove manchiamo da un sacco di tempo - e Piazza del in mezzo al verde per vedere un live, è una gran bella cornice. Plebiscito è un gran bel posto. Dopodiché abbiamo allargato la Molti dormiranno lì, come a Campovolo. In Italia ci sono pochisprospettiva ad altri posti, come Taormina e Locarno, chiudendo sime aree pensate per consumare musica e poi facciamo fatica ad con Cividale del Friuli, una location molto affascinante, in mezzo assorbire la filosofia dei festival. All’estero i biglietti si vendono alle montagne. quando ancora non è stata annunciata la line up, la gente va ai Ho sempre pensato che le sfide facciano parte del vostro baga- festival per stare insieme, a prescindere dall’artista. In Italia acglio, ed è una qualità importante. cade il contrario. Forse è un modo per non annoiarci (ride, ndr). Quando progetti Però è noto che i fan di Ligabue abbiano grande scambio tra

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le foto r del touE su U DI LIGAB OM

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DAL VIVO è MEGLIO! Luciano Ligabue ha un feeling particolare con il palco. Da sempre. Tanto che sono ben quattro gli album dal vivo pubblicati nel corso della sua carriera: Su e giù da un palco (1997), Giro d’Italia (2003), Sette notti in Arena (2009) e Campovolo 2.011 (2011).

loro: per esempio si organizzano per muoversi insieme. cose e funziona. Dopodiché ci vuole il coraggio di rischia- tanto per quegli attimi valga la pena. Noi pensiamo di sì, Siamo felici di questo. Ci rende veramente orgogliosi e re, andando negli stadi, nei club, passando dall’Arena di perché quello che conta è quell’emozione, quei colori che penso sia uno dei nostri motivi di maggior soddisfazio- Verona e un’orchestra di 70 elementi ai teatri con uno ti porti a casa. ne. Ma non penso che riusciremo a cambiare la cultura show chitarra e voce. Il pubblico apprezza questa versatiA proposito di emozioni: 28 febbraio 1987, Circolo culitaliana. lità perché capisce la voglia di mettersi in gioco. turale di Correggio, uno sconosciuto Luciano Ligabue Prima hai parlato del fatto che certi spazi non si usano Come valutate l’opportunità di buttarvi in una nuova sale sul palco per la prima volta. per i concerti. Che problemi ci sono? avventura? Torniamo molto indietro (ride, ndr). Luciano all’epoca Cividale, come Piazza del Plebiscito, sono grandi posti in Intuito. Ogni volta è diverso, perchè ci sono sempre aspet- lavorava in radio e scriveva canzoni. Una sera mi chiese cui, però, manca tutto: bagni, elettricità, strutture. Senza ti positivi e negativi: da una parte vogliamo scongiurare di ascoltarle e rimasi impressionato. Era la naturale procontare la viabilità, l’accoglienza, la disponibilità degli il pericolo della routine; dall’altra corriamo il rischio di secuzione del periodo cantautorale: univa musica rock e alberghi, le aree parcheggi. Allo stadio accendi un inter- fare qualcosa che non conosciamo. Fino ad ora abbiamo testi importanti. A quel punto, con una band, siamo anruttore, in un posto così devi portarci generadati al Circolo culturale di Correggio per catori, cavi e linee per la luce, perché quando si pire se quello che veniva bene in una stanza «Ogni volta è diverso. Da una parte vogliamo spegne il palco si deve accendere il resto. poteva andare bene anche su un palco. scongiurare il pericolo della routine, dall’altra Quello che mi ha sempre attratto del monC’erano 30 persone: il pubblico di casa nella corriamo il rischio di fare qualcosa che non do di Luciano è la semplicità: una semplicità musica non è quello del calcio, ti guardano Conosciamo. Ci vuole anche fortuna» genuina che riesce a trasmettere al pubblico con diffidenza. Eravamo curiosi e preoctramite la musica. cupati. Alla fine erano tutti in piedi, presi Hai colto uno spirito che per noi è legge: fare questo lavo- avuto anche grande fortuna, perché lo spettacolo può an- come se Luciano fosse una star. In quel momento abbiaro con una passione che sia sempre viva e ci porti a fare che non funzionare. Nessuno avrebbe rifatto Campovolo mo pensato che potevamo andare più lontano. Poi, con tutto con semplicità. La continua ricerca di cambiamento dopo l’edizione del 2005, in cui abbiamo avuto qualche una serie di concerti fuori dall’Emilia, sempre con reae nuove sfide permette alla passione di restare sempre problema. E invece quella dell’anno scorso è stata la sera- zioni importanti, è partita la storia. Fino alla Royal Albert accesa. Poi, oltre a questo, noi ci prendiamo la libertà di ta perfetta. Abbiamo avuto il grande coraggio di crederci Hall. andare in posti “comodi” (ride, ndr). ancora, sistemando gli aspetti che ci avevano causato proPassando per il primo concerto a San Siro, nel ’97. Claudio Maioli è una figura chiave per la carriera di blemi la volta precedente. Siamo stati bravi e fortunati. Un’esperienza strepitosa. Sentivo un’aria particolare inLigabue. Dal 1987 a oggi, le vostre personalità si sono Quali sono le principali differenze tra eventi singoli, torno a Luciano, dopo Certe notti e Buon compleanno Elvis incastrate perfettamente. Siete complementari. come possono essere anche le date del 2012, e un vero e era il momento di rischiare lo stadio. Alcuni dicevano Luciano è un grande artista e il 99% di quello che è succes- proprio tour? «però se non si riempie...», e invece ne abbiamo fatte due so lo si deve alla sua musica, alla sua personalità e al suo Se prepari venti date puoi permetterti di sbagliarne una di serate a San Siro. Ci avevamo visto giusto, era un ricarattere. Io ci ho messo l’1%, standogli a fianco e propo- o due. Ben altra situazione è quella dei concerto “one schio che pensavamo di doverci prendere. Mi ricordo che nendogli delle avventure. È una situazione anomala ma shot”: è come se per settimane preparassi un grande fuo- abbiamo deciso di inserire sul palco il gioco del barista, piacevole: condividere un pezzo di percorso da amici e co d’artificio che poi - in un secondo - esplode: da quanti evolvendolo: se prima portavo solo il caffè, poi è stata fare questo lavoro senza l’ansia dei contratti in scadenza colori vengono fuori in quei cinque secondi di esplosio- una vera e propria scenetta. Sono state sere indimentiè un privilegio. Ci prendiamo il tempo di pianificare le ne dipende tutto. Molte volte ci si chiede se lavorare così cabili.

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LIVESTYLE I biglietti del tour di Alanis Morissette sono in vendita presso i negozi Fnac!

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17/07 Piazzola Sul Brenta (PD), 18/07 Milano, 20/07 Firenze, 21/07 Roma

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RIACCENDIAMO LA LUCE ALANIS MORISSETTE

Dopo quattro anni di silenzio, nei quali si è dedicata al nuovo marito e alla sua bimba, mettendosi alla prova più con la recitazione che non con chitarre e microfoni, Alanis Morissette è tornata a far parlare la sua musica. A giudicare dai risultati, il riposo e la ritrovata serenità le hanno fatto molto bene: Havoc And Bright Lights, in uscita a fine agosto, ci (ri)consegna l’artista che abbiamo amato ai tempi di Jagged Little Pill. In attesa di vederla dal vivo in Italia, abbiamo ascoltato il disco. Ci è piaciuto.

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di Massimo Longoni

el 1995 sconvolgeva il mondo del rock al MAMMA E ROCKSTAR un minuto di attenzioni alla sua creatura. Ha approntato femminile con la sua energia e con testi Ed ecco qui Havoc And Bright Lights. Se qualcuno aveva uno studio di emergenza in quella che era la stanza dei diretti che parlavano di perversione e di dubbi pensando che la migliore Alanis fosse quella che giochi della figlia, alternando una poppata alla scrittura sesso orale in un cinema. Quella ragazza utilizza la musica per incanalare la rabbia in un proces- di un brano, una ninna nanna a una seduta di registraincazzata per un rapporto andato a rotoli o per le strane so catartico, si tranquillizzi. Lo stato di grazia personale zione. Rockstar e mamma senza soluzione di continuità, ironie della vita non c’è più da tempo, ma Alanis Mo- della signora Treadway si è riverberato anche sulla sua una condizione alla quale dovrà fare l’abitudine se, come rissette è ancora pronta a scatenare il caos. La cantante ispirazione artistica. Un’ispirazione felice e tutt’altro che ha dichiarato, intende allattare Ever Imre fino a quando canadese arriva anche in Italia per presentare Havoc And appiattita, che ha trovato la giusta spalla nel fido Guy Sig- avrà sei anni... Bright Lights, il nuovo album in uscita alla fine di agosto. sworth, già produttore e co-autore di Flavors Of EntalgenOggi è una donna matura, una mamma consapevole di ment. Con gente come Madonna, Björk e Britney Spears IL VENTO NEI CAPELLI sé, delle sue ambizioni e orgogliosa delle sue convinzioni, nel curriculum, Sigsworth è un personaggio eclettico e in Sin dal titolo (caos e luci abbaglianti) questo è un album ma questo non le ha tolto un solo grammo della voglia di parte alieno all’universo della cantautrice, ma ha dato pro- che sembra vivere su dicotomie. Il rock si intreccia con fare rock, anzi. Alanis, a quattro anni dall’ultimo Flavors Of va di poter entrare in sintonia con la sensibilità di Alanis l’elettronica, suoni acustici trovano il loro complemento Entanglement, ha ritrovato nuova linfa, per in loop sintetici, sprazzi di gioia si alternano la gioia di chi l’ha attesa impazientemente. a rabbia furente mentre la dolcezza è spesso Havoc And Bright Lights vive su dicotomie. Non che in questo tempo sia stata con solo il viatico per improvvisi scoppi di enerIl rock ed l’elettronica, suoni acustici e loop le mani in mano. Ha prima di tutto bagia. E se, tra politica, spiritualità e filosofia, sintetici, sprazzi di gioia e a rabbia furente, dolcezza dato alla sua vita privata, sposando qualcuno vuole semplicemente lasciarsi trae improvvisi scoppi di energia. il rapper Mario “MC Souleye” Treasportare dalla musica senza per forza focadway nel 2010 e, soprattutto, dando alla lizzarsi sui testi, c’è anche questa possibilità. luce la sua prima bimba, Ever Imre, l’anno seguente. già nel precedente lavoro che può essere considerato una L’apertura affidata a Guardian, il singolo che ha anticipaQuesto mentre sul fronte professionale si dedicava alla prova generale di ciò che è giunto a piena maturazione. to l’album a maggio, è un ottimo biglietto da visita ma recitazione dividendosi tra teatro, serie tv e cinema in at- La Morissette ha iniziato a macinare materiale nuovo esemplificativo solo in parte del tono generale del lavoro. tesa di ricaricare le pile per un nuovo album. Perché non con lui subito dopo la nascita della bimba, arrivando ad C’è tutta Alanis, nel salto di tonalità tra la strofa confic’è dubbio che ciò che i fan aspettavano da lei era nuova annunciare già a dicembre dell’anno scorso di avere 31 denziale e il ritornello urlato, le chitarre che ruggiscono musica. pezzi pronti tra i quali scegliere. Il tutto senza togliere e un’orecchiabilità che prende subito dal primo ascolto.

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Alanis Morissette Melodia allegra e dolce perfettamente intonata al testo, parte destra del cervello (quella più creativa e istinti- ruota in maniera significativa nella sua vita. Gli affetti, una dichiarazione d’amore al marito, il suo personale va) e quella sinistra (quella più razionale). Esattamen- trattati da vari punti di vista, sono spesso in primo piaguardiano che la tiene al riparo dalle situazioni pericolose. te come talvolta sono le melodie a guidare la scrittura no: sia che si tratti della descrizione di un animo solitaMa la temperatura sale con il passo successivo che potreb- delle liriche mentre in altre occasioni le linee vocali de- rio che viene lenito dall’empatia di uno spirito affine (in be benissimo essere il secondo singolo. In Woman Down vono sottostare alle metriche (spesso impossibili) di Empathy, uno degli episodi più pop dell’album), o del l’interazione tra la scrittura della Morissette e l’approccio testi che hanno la priorità. Lo si può avvertire anche in doppio livello di lettura della più interessante Lens, che di Sigsworth è molto più evidente, con arrangiamento che alcuni pezzi di quest’album dove Alanis piega con ac- si muove in un gioco di specchi tra micro e macrocosmo sfodera beat sintetici e una base di synth che potrebbe ap- centi impossibili frasi che altrimenti non potrebbero en- dove entrano in gioco religione e politica. Ma la tavolozpartenere a un pezzo di pura dance. I rocker incalliti non trare nella linea melodica. Forzature? Forse, ma neces- za di colori a cui attinge è decisamente ampia. Perché se storcano troppo la bocca: Alanis attacca subito su un testo sarie per non perdere nulla né su un fronte né sull’altro è vero che ci sono i cori trascinanti e le armonie solari, che parla di abusi e violenze, di donne messe all’angolo. e il risultato è che magicamente si trova un equilibrio. non mancano i momenti riflessivi (Havoc è cantata con Suadente, allusiva, prima di un rapido paspathos su una base strumentale molto timisaggio di tonalità (suo marchio di fabbrica) da), e alcune parentesi dai toni dark. Come È come se Alanis si fosse riappropriata dei propri e un ritornello dove l’elettronica si mette al l’orientaleggiante e scura Numb o Celebrity, marchi di fabbrica e della propria riconoscibilità, servizio delle chitarre, sostenendo un coro dove le unghie di Alanis graffiano la stelliguarda caso in coincidenza con il passaggio da cantare a squarciagola. na di turno, nata e cresciuta nell’alveo della a una etichetta indipendente. Al di là dell’intensità di alcuni testi e della celebrità e che per un momento di notorietà cura nella confezione, la forza di questo alfarebbe di tutto, educata a questo dal padre. bum è nella potenza dei ritornelli e dei cori. Melodie che A dispetto di un paio di brani in cui si avvertono evidenti Una storia plasmata su alcuni personaggi reali dei quali la arrivano dritte al cervello di chi ascolta, pronte a esplode- debiti nei confronti di altri artisti (il lento Til You potrebbe Morissette non ha voluto rivelare il nome: ognuno provi re all’improvviso dopo introduzioni intime e soffici, così appartenere tranquillamente al canzoniere di Annie Len- a individuare di chi parla quando canta della “scimmietta come accadeva in Jagged Little Pill, l’album che la lanciò. nox), con questo album è come se Alanis si fosse riappro- danzante tatuata”. L’intreccio tra suoni più sintetici e tradizionali era persino priata dei propri marchi di fabbrica e della propria ricopiù spinto in Flowers Of Entanglement, anche perché que- noscibilità, guarda caso in coincidenza con la chiusura del La Morissette ha vissuto l’ultima epoca d’oro della sta volta a garantire un maggiore equilibrio c’è l’apporto suo contratto con la Maverik e la Warner e l’inizio di una discografia, quella in cui si vendevano cd a milioni di Joe Chiccarelli, produttore dal gusto più rock. Ma quel- pubblicazione con una etichetta indipendente (con distri- (sono più di 30 quelli venduti in tutto il mondo con Jaglo era un lavoro dai ritmi più pacati e monocordi mentre, buzione Sony). Un fenomeno analogo a quello vissuto da ged Little Pill), ed è allo stesso tempo uno di quei casi come ha detto la stessa Alanis in una recente intervista a altri artisti che, una volta messi di fronte alla possibilità di di artista schiacciata dal suo stesso successo. Tante le Rolling Stone, la sensazione che si ha ascoltando questi far da soli, sono tornati alle proprie radici, a territori bat- aspettative dopo l’exploit iniziale, andate di pari pasnuovi brani è di «avere il vento nei capelli». tuti in precedenza con grande successo, ritrovando verve so invece con un (inevitabile) calo di vendite dei suoi e ispirazione. lavori. Havoc And Bright Lights, pur non mancando di EQUILIBRIO pecche, sembra fatto apposta per permetterle di riprenIn passato la Morissette ha avuto modo di spiegare il TAVOLOZZA AMPIA dersi un posto di prestigio. E riaccendere le luci abbasuo processo creativo, in continuo ballottaggio tra la Alanis ha messo in Havoc And Bright Lights tutto ciò che glianti su di sé.

le foto r del tou IS DI ALAN su ETTE MORISS b.COM

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BOOM! Il primo disco di Alanis Morissette, Jagged Little Pill (1995), è un pezzo fondamentale della storia del rock. L’album ha venduto oltre 30 milioni di copie, di cui 16 nei soli Stati Uniti, e si è aggiudicato 4 Grammy”Album of the Year”, “Best Female Rock Vocal Performance”, “Best Rock Song” e “Best Rock Album”.

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I biglietti del tour dei Kasabian sono in vendita presso i negozi Fnac!

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14/07 Ferrara, 15/07 Lucca, 18/07 Roma, 19/07 Milano, 20/07 Tarvisio

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KASABIAN

THE ITALIAN

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Al di là dei motivi più ovvi - le radici genovesi del chitarrista Sergio Pizzorno -, il legame dei Kasabian con l’Italia evidenzia un’empatia davvero rara con la band di Leicester. Le loro frequenti visite qui da noi sono sempre caratterizzate da eccellenti concerti davanti a una platea attenta e numerosissima. Sarà così anche a luglio, quando gli inglesi saranno da noi per cinque date - Ferrara, Lucca, Roma, Milano e Tarvisio (Udine). Ne abbiamo parlato proprio con Sergio. di Stefano Gilardino

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anno un nome classicamente rock’n’roll - e uscito nel 2009, che segnerà definitivamente il decollo bello ma senza un significato particolare, dei Kasabian. La formula della band comincia davvero se non quello di evocare Linda Kasabian, a farsi personale e i singoli Fire, Where Did Our Love Go? una delle ragazze della Family di Charlie e Underdog si guadagnano pubblico e critica in egual miManson - e pur senza troppo clamore hanno rapidamen- sura. Persino lo scostante Noel Gallagher, mai troppo te conquistato il cuore della Gran Bretagna, finendo per prodigo di complimenti, si sbilancia a favore dei ragazzi, diventare il più importante fenomeno uscito dalla terra legittimandoli in maniera definitiva. L’album schizza al d’Albione dopo Blur, Oasis e Radiohead. Pur mantenen- numero uno delle classifiche e il loro nome diventa uno di do un legame ben saldo con la tradizione rock che da quelli da copertina dei maggiori giornali, musicali e non. sempre caratterizza i gruppi che provengono da quelle La fama, per fortuna, non li travolge più di tanto e Sergio latitudini, il grande merito dei Kasabian, le cui due ani- e Tom restano piuttosto distaccati dalle intemperanze da me sono ben rappresentate dal chitarrista Pizzorno e dal tabloid, preferendo la tessera annuale del Leicester, squacantante Tom Meighan, è quello di aver rinverdito una dra di First Division (la nostra Serie B), alle intemperanze formula tanto cara agli amatissimi Stone Roses: musica da rockstar. pop e rock abbinata a scintillanti influenze da dancefloGiusto il tempo di fare incetta di premi e i quattro (a or e alla psichedelia più drogata dei Sixties. Una miscela completare la formazione ci pensano Chris Edwards e estremamente contagiosa Ian Matthews) ritornano in e che è servita a rendere il sala prove per dare un se«I nostri concerti sono molto quartetto uno dei più amati intensi e sinceri e credo che da guito al disco più eccitante degli ultimi anni. Partiti un della propria breve carriera. quelle parti siano apprezzati po’ in sordina con l’omosoprattutto per questo motivo. Squadra che vince non si nimo album di debutto nel cambia, tanto per restare in Ormai, non contempliamo 2004 (ma la formazione, antema calcistico, e così Piznessun tour europeo senza che con un altro nome era in zorno si occupa ancora di giro fin dal 1997), i Kasabian almeno qualche data italiana, tutte le musiche, Meighan è la nostra seconda casa» hanno incontrato il successo dà una mano importante con il terzo singolo estratto ai testi e il solito Dan The da quel disco, Club Foot, ancora oggi uno dei brani più Automator si occupa di dar forma al tutto, finendo per amati dai fan. E non solo, visto che proprio qualche mese costruire un disco davvero mostruoso e “primitivo”. Vefa è stato incluso nella colonna sonora di un nuovissimo lociraptor, così come il cattivissimo predatore preistorico videogame, Alan Wake: An American Nightmare. La para- da cui trae il nome, è un lavoro che amplia ancora di più bola targata Kasabian ha inizio. il raggio d’azione della band, ma che ha nella potenza di fuoco la sua dote migliore. Let’s Roll Just Like We Used To, DRITTI ALL’OSPEDALE (PSICHIATRICO) la title track, Switchblade Smiles e Goodbye Kiss sono alcuSe l’uscita del secondo album, Empire, è ricordata anche ni degli episodi migliori in assoluto del loro repertorio, e soprattutto per l’abbandono dell’altro chitarrista e com- indecisi tra il classic rock dei Seventies di Faces e Who e positore Christopher Karloff, bisogna ammettere che la suggestioni più moderne. Proprio l’ultimo singolo, Man fama live del quartetto comincia a valicare i confini del Of Simple Pleasures, rinnova la loro liaison d’amore con Regno Unito e a spargersi a macchia d’olio anche nel re- il nostro paese, grazie a una versione inedita che vede la sto d’Europa. Ma sarà il difficile terzo disco West Ryder partecipazione del rapper J-Ax. Da poco, infatti, è dispoPauper Lunatic Asylum, prodotto da Dan The Automator nibile una nuova edizione di Velociraptor che contiene un

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LIVESTYLE Kasabian

le foto r del touIAN su AB DeI KAS OM

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WIKI. Oltre a Sergio Pizzorno (chitarre) e a Tom Meighan (voce), nei Kasabian militano Chris Edwards (al basso dal 1997 e Ian Matthews (batteria, percussioni, dal 2005). La formazione inglese ha inciso 4 album 2004: Kasabian nel 2004, Empire nel 2006, West Ryder Pauper Lunatic Asylum nel 2009 e Velociraptor! nel 2011.

secondo disco, Italian Special EP. Al suo interno, oltre al Ormai devo dire che siamo abituati, anche se qualche E poi mi pare azzeccata la scelta di includere dei pezzi pezzo citato, tre b-sides e cinque pezzi dal vivo. Di que- volta ancora non riusciamo a credere a quanto la gente live visto che siete un gruppo davvero spettacolare quansto e altro abbiamo parlato con Sergio, in collegamento sia pazza per noi in Italia. Ok, io sono di Genova, ma in do suonate dal vivo. Riuscite davvero a ricreare un grootelefonico dall’Inghilterra. Parte del nostro tempo è stato qualunque città ci sono migliaia di ragazzi e ragazze a ve- ve molto particolare. speso a commentare le recenti partite di Euro 2012, che derci e sanno tutte le canzoni a memoria. I Kasabian de- Lo credo anch’io, è la nostra maggior forza, più ancora sarà già concluso quando leggerete queste righe. Il gior- vono moltissimo all’Italia, inutile negarlo, siamo riusciti che la composizione o il lavoro di studio. Quando saliano dell’intervista, tra l’altro, era lo stesso di Italia-Irlanda, a creare un legame molto particolare, complicato persino mo sul palco riusciamo a sviluppare un’energia davvero partita fondamentale per gli Azzurri. da spiegare. I nostri concerti sono molto intensi e sinceri e particolare e che dà senso a tutto il resto. Non potremmo Conoscendo la tua passione, non posso che iniziare credo che da quelle parti siano apprezzati soprattutto per esistere senza concerti dal vivo, d’altronde la tradizione chiedendoti un parere su questi campionati europei di questo motivo. Ormai, non contempliamo nessun tour a cui facciamo riferimento, quella dei grandi gruppi bricalcio. europeo senza almeno qualche data italiana, è la nostra tannici degli anni Sessanta e Settanta, faceva affidamento Li sto seguendo con grande interesse anche se soprattutto sui live show per farsi conoscere e devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di apprezzare in tutto il mondo. «Quando saliamo sul palco riusciamo più a livello generale. Sono piuttosto deluso A proposito di successo, sia il vecchio dia sviluppare un’energia davvero particolare dall’Inghilterra, ma credo che la formazione sco che quello più recente sono finiti dritti al e che dà senso a tutto il resto. Non potremmo numero uno in classifica, confermando la vorispecchi una generazione di calciatori non esistere senza concerti dal vivo» esattamente brillante. I migliori della Premier stra forza. A parte l’ovvio piacere di essere in League sono stranieri, inutile negarlo... Per cima, ti sentiresti deluso se il vostro prossimo fortuna, io tengo per l’Italia e stasera c’è la partita deci- seconda casa. Per me, la prima come ben sai, a pari merito lavoro non finisse in vetta alle charts? siva! (poi vinta 2-0, con conseguente passaggio del turno, con Leicester dove ho il mio studio e la mia famiglia e la Da un certo punto di vista, ti dovrei rispondere di sì. E nda) mia squadra di calcio da tifare ogni weekend! poi, a parte tutto, ci sono molte persone il cui lavoro diQuindi anche in caso di scontro diretto con l’InghilterTra l’altro, è da poco uscita una nuova edizione di Ve- pende dal nostro successo, per cui spero che i Kasabian ra terresti per l’Italia? lociraptor apposta per l’Italia. continuino a essere una band che vende parecchio anche Certamente, non ho nessun problema a dirlo. Sono molto Esatto, un regalo che abbiamo voluto fare ai nostri fan, per questo motivo. Se analizzo la questione da un punlegato alla Gran Bretagna, non lo nego e non voglio creare con alcuni pezzi che erano finiti su altri singoli preceden- to di vista personale, però, mi accorgo che l’unico punto nessun imbarazzo, ma le mie radici sono italiane. Al cuo- ti, qualche brano live inedito per ingolosire chi ci segue e fermo della mia carriera è la soddisfazione artistica. Non re non si comanda e quindi... forza Azzurri! il singolo Man Of Simple Pleasures in una nuova versione voglio incidere dischi brutti solo per vendere un po’ di coSperiamo di poter festeggiare un buon risultato quan- con J-Ax. È molto bravo, no? pie, non m’interessa, ho altre ambizioni. Un artista deve do tornerete a suonare a Milano. Non ti stupisce vedere Direi che sul pezzo ci sta bene. potersi permettere libertà d’azione, altrimenti diventa un ogni volta il tutto esaurito ai vostri show qui da noi? Sì, sono d’accordo con te, mi pare una buona idea. impiegato della musica.

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LIVESTYLE I biglietti del tour di Ben Harper sono in vendita presso i negozi Fnac!

BEN HARPER

BEN FOR

PRESIDENT

Eravamo pronti a intervistarlo in vista delle date italiane di luglio, ma all’ultimo è saltato tutto. Troppo tardi per scrivere un pezzo ex novo. E quindi? E quindi rispolveriamo la chiacchierata con Ben di giusto un anno fa, quando l’artista americano è passato da Milano per promuovere, con uno showcase, il suo ultimo disco Give Till It’s Gone. L’esperienza di quell’incontro, umana ancora prima che professionale, è ancora viva: Ben Harper è il volto amico che vorremo sempre accanto. Per parlare di qualunque cosa: dal rock a Barack Obama.

I

di Daniele Salomone

ncontro Ben Harper a Milano, negli studi di Ra- ta. I Rolling Stones sono rock, i Metallica sono rock. In alle mode o alle pressioni di chi lavora nella discogradio Deejay, il mattino dopo l’esibizione con cui questo disco ho messo canzoni che soddisfano la defini- fia. Senza un’etichetta alle spalle è difficile riuscire a ha deliziato una platea di cinquecento fortuna- zione di rock nella sua ampiezza. Brani pesanti accanto pubblicare un album e distribuirlo in tutto il mondo. è tissimi fan (organizzata dalla sua etichetta e da a ballate e ancora pezzi che rappresentano invece una molto importante che qualcuno di cui ti fidi si occupi Fnac). Generoso come sempre, l’artista californiano ha gamma di sfumature intermedie. Credo che questo di- del lato commerciale del tuo lavoro di musicista. Detto trasformato quello che doveva essere uno showcase in sco metta in discussione la concezione che generalmente questo, è molto importante che il business non influenzi un concerto acustico, suonando quasi novanta minuti. le persone hanno del rock. il processo di scrittura delle canzoni e non controlli la «Prima di tutto voglio prometterti che non ti chiederò nulHai scritto Rock’n’Roll Is Free durante un concerto creatività dell’artista, cosa che ho visto succedere molto la riguardo alla scelta di incidere un disco solista spesso. Mi sembra però che negli ultimi tempi piuttosto che con una band e nemmeno della coli musicisti si stiano riprendendo la libertà di «Una canzone può insegnare qualcosa laborazione con Ringo e Jackson Brown. Giuro». essere creativi. a patto che chi la scrive non lo pretenda Sento il dovere di scusarmi per la tragicomica Molte canzoni di Give Till It’s Gone pare parta dalla narrazione. L’unica cosa intervista a cui si è dovuto sottoporre prima lano di come dovremmo essere e di come dofondamentale è riuscire a raggiungere dello show, quando ha risposto alle stesse dovremmo comportarci in una visione ideale una sintonia emotiva con chi ascolta» mande che un noto sito web gli aveva rivolto della vita. qualche ora prima. «Te ne sei accorto eh?». Non Non ho mai considerato le mie canzoni in quelo dice con sarcasmo, che sarebbe pure legittimo - molti di Neil Young. Cosa ti ha ispirato? sti termini, ma non significa certo che tu non possa avere altri artisti si sarebbero proprio incazzati. Lo dice pen- Neil stava terminando lo spettacolo con Keep On Rockin ragione. Però non ho mai pensato di dire alla gente cosa sieroso, come cercasse una spiegazione. Questo è Ben In The Free World e in quel momento ho avuto l’idea giu- dovrebbe fare. C’è qualche brano in particolare che ti ha Harper. sta per il brano. Lui cantava e tutto quello che sentivo fatto pensare questo? era “rock” e “free” e ancora “rock” e “free”. Mi è venuta No, è tutto l’album e anzi è tutta la tua discografia. Parliamo di Give Till It’s Gone. La tua musica non l’ispirazione e ho iniziato a scrivere. Mi ci sono voluti Scrivi con il cuore in mano e da questo viene fuori una è mai stata così rock, neanche nel disco inciso con i Re- quattro minuti e quando lui ha finito la sua canzone, io visione della vita, del mondo, delle persone, molto chialentless 7. avevo finito la mia. ra. Amo che il mio ultimo album venga definito rock perProprio commentando Rock’n’Roll Is Free hai affer- Credo che ogni canzone debba stimolare delle reazioni ché è una parola che ha un significato molto vasto. Viene mato che «il rock non è mai stato così libero». A cosa nell’ascoltatore. Quando John Lennon ha scritto Strawintesa diversamente da ogni singola persona, ognuno di ti riferisci? berry Fields Forever voleva sicuramente dirci qualcosa in noi ha una diversa opinione di ciò che il rock rappresen- Mi sembra che ultimamente il rock non sia soggetto particolare ma poi ogni ascoltatore ha dato un signifi-

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LIVESTYLE

live

18/07 Vigevano (PV), 20/07 Piazzola Sul Brenta (PD), 22/07 Imola, 23/07 Roma 25/07 Taormina

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LIVESTYLE Ben Harper

le foto r del touPER su AR M DI BEN h

eweb.CO

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TOP TEN. Come solista o leader di una band, Ben Harper ha inciso dieci dischi, il primo dei quali (Welcome To The Cruel World) nel 1994. Prima ancora, era uscito solo un vinile, Pleasure and Pain. Alcune delle tracce contenute in quel lavoro sono poi finite nell’esordio vero e proprio di Ben.

entrambi i piatti possono essere analizzati chiaramente. Ecco, per la prima volta in vita mia mi sento in grado di vedere il futuro nitidamente, tanto quanto le esperienze che ho avuto in passato. E questo, anche se non so perchè, mi ha portato ad apprezzare maggiormente quello che sono, quel che ho passato per arrivare fino a qui e tutto quello che accade intorno a me. Visto che hai sempre supportato Obama, non posso fare a meno di chiederti se sei d’accordo con lui quando dice che, dopo l’uccisione di Osama bin Laden, viviamo in un mondo più sicuro. Ci sono davvero stati momenti della nostra storia in cui l’uomo si è potuto sentire al sicuro? Se così fosse, vorrei poterli immobilizzare in un fermo immagine, riprodurli e conservarli per il futuro. Non capisco la razza umana, proprio per niente, me stesso incluso. Non riesco a vedere le ragioni che ci spingono alla guerra, non capisco la posizione che ci siamo arrogati all’interno del regno animale. Pensando a tutto questo non riesco a sentirmi partecipe di quello che accade intorno a me. Non ti capita mai di dare uno sguardo a quel che succede nel mondo in modo più realistico? Non ti capita mai di guardarti attorno, fare un respiro profondo, e chiederti se sei finito sul pianeta sbagliato? E’ davvero questo quel che meritiamo e con cui siamo stati lasciati a confrontarci? Non lo so. Però siamo qui e non ci resta che sistemare le cose giorno per giorno. Non mi piace parlare in assoluto, non porta da nessuna parte. Le certezze sono un bluff secondo me. Possiamo vivere in un mondo migliore? Me lo chiedo anche io, me lo chiedo davvero. Credo che qualsiasi essere umano possa fare qualcosa per vivere meglio in questo mondo e migliorarlo. Tutti potremmo. Tutti, anche se è complicato. Spesso gli avvenimenti più negativi e difficili da sopportare restano indelebilmente impressi nelle menti, e quelli positivi vanno ad aggiungersi a essi. Credo che in questo la vita sia davvero ingiusta. E’ tutto così frustrante. Prendiamo le relazioni e la vita amorosa. Puoi vivere tre mesi stupendi in cui pensi “Ah, l’amore è la cosa più bella del mondo!” ma poi, dopo un litigio, è come se quei tre mesi non fossero mai esistiti. Non so come mai ci siamo evoluti in questa direzione, ma è cosi e non dobbiamo smettere di lottare per migliorare le cose. Qual è il tuo giudizio su Obama oggi? Ha riportato alla ribalta il decoro e il contegno e credo che per questo abbia fatto un ottimo lavoro. Non lo invidio, come non invidio qualsiasi capo di stato. Ma ciò che è stato in grado di fare allo spirito di una nazione, e di tutto il mondo in un certo senso, è davvero incredibile considerando il casino che ha ereditato. Il mio non vuole essere uno spot elettorale, ma credo che abbia fatto un lavoro difficile. E a chiunque non è d’accordo si devono semplicemente mostrare i fatti. Le trame politiche sono estremamente complesse, ma lui ha certamente rappresentato una boccata di aria fresca e lo si capisce vedendolo lavorare. Probabilmente sarà la personalità politica di maggiore importanza dei prossimi cento anni.

cato personale a quel brano, filtrandolo con le proprie chiara: posso cambiare le cose che non funzionano solo esperienze. Credo che i testi del mio nuovo disco parlino con le mie forze. Le canzoni lanciano messaggi in modo di emozioni in cui tanti possono ritrovarsi, o almeno così diverso, ma l’unica cosa fondamentale è riuscire a ragspero. Mi piace l’idea che questo lavoro possa essere il giungere una sintonia emotiva con chi ascolta. riflesso delle esperienze di molte persone e non solo delle Il legame tra Ben Harper e il pubblico è sempre stato mie. Poi, certo, si può anche affermare qualcosa con il te- molto forte, ma oggi mi sembra ancora più solido. Dusto di una canzone in modo molto chiaro senza risultare rante lo showcase di Milano ti ho sentito dire che sei arroganti o prepotenti. Non mi piace fare fotografie con gli artisti. «Non ti capita di chiederti se sei finito sul Quindi una canzone può insegnare qualLo trovo ridicolo, oltre che un fastidioso pianeta sbagliato? Se è questo quel che cosa? rituale per soddisfare il gusto del feticcio Credo di sì. A patto che chi la scrive non lo che attanaglia i fan. Non l’ho mai fatto e meritiamo e con cui dobbiamo confrontarci? pretenda e parta dalla narrazione. Con Don’t pensavo che non sarebbe accaduto nemmePerò siamo qui e non ci resta che sistemare Give Up On Me Now (primo singolo di Give no stavolta. Anzi non ci pensavo proprio. le cose giorno per giorno» Till It’s Gone, ndr) non volevo insegnare qualE invece, finita l’intervista ne ho sentito il cosa, ma comunicare le sensazioni che ho provato in un «finalmente in grado di apprezzare ogni singolo volto» bisogno. Mi sembrava che una foto potesse chiudere perdeterminato momento. è così che un messaggio arriva davanti a te. fettamente il cerchio, cristallizzando un’esperienza che è a destinazione. Non importa che sia London Calling o È tutto dovuto a una mia maturazione personale. Sai, cre- stata soprattutto umana. Adesso quello scatto, orrendo, qualsiasi altra canzone, quel che conta è la sincerità dei do che prima o poi si raggiunga un momento in cui i piat- con i colori pessimi che solo i flash delle macchine digisentimenti. Poi ci sono anche pezzi che hanno un signifi- ti della bilancia sono in equilibrio: da una parte abbiamo tali sono in grado di tirare fuori, è sul desktop del mio cato più evidente, come With My Own Two Hands. Potete tutto il nostro passato, dall’altra il futuro, e hanno più computer e da lì non si muoverà. Un santino. Ben Harper interpretarla come meglio ritenete, ma l’idea è precisa e o meno lo stesso peso. Una volta giunti a questo punto, for president.

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ROCK’N’FASHION

FESTIVAL F

estival, rassegna, kermesse, manifestazione. Chiamatela come volete ma la formula della giornata con più concerti o dei numerosi live raggruppati in un unico cartellone è sempre più diffusa anche in Italia. I nostri eventi sono lontani dai fratelli più famosi che si svolgono in Europa, come Glastonbury (che quest’anno si è preso una pausa) o lo Sziget, ma hanno delle peculiarità che li adattano a gusti e abitudini di casa nostra. Dal più piccolo paesino, alla grande città, alla località meta preferita per le vacanze, tutti hanno il loro programma dedicato alla musica. Non pensate che con l’Heineken Jammin’ Festival appena passato i giochi siano finiti, anzi.

di STAGIONE

Fino ad agosto inoltrato la stagione è ancora ricchissima ed offre un panorama. Quanto all’abbigliamento, la tenuta da festival ha due o tre elementi irrinunciabili (tra cui certamente un bel paio di scarpe comode), ma non per questo ci si deve negare un tocco fashion, che renderà più spassosi i preparativi per il tanto atteso momento del live. Vero è che per tanti è un must indossare la maglietta del cantante preferito, (rispetto alla quale di solito quanto a modelli c’è ben poco da scegliere), ma perché non abbinarla ad un bel paio di shorts o bermuda per star più freschi? Per combattere la calura e il solleone, insieme all’immancabile bottiglietta d’acqua nello zainetto o nella tracolla e al costume

da esibire in caso di temperature infernali, quasi sempre sono di grande aiuto anche un bel paio di occhiali da sole, attenzione a non dimenticarli! Se si tratta invece di eventi serali, come il Rock In IdRho o il Rock In Roma, o di live particolari come quelli della rassegna milanese Barabitt Musica Indisciplinata a Villa Simonetta, che prevede anche momenti di relax con tanto di lounge bar, si può (e si deve) osare con un bel make up. Ma se dovete assistere ad uno dei concerti del Musicastelle Outdoor in Val d’Aosta sarà d’obbligo invece munirsi di maglioncino, per godersi le performance senza rischiare di battere i denti! (F.V.)

Rayban: Wayfarer Color-Block, ispirato alla cultura pop di Mondrian, propone una nuova tecnologia di realizzazione dell’acetato che permette di avere trasparenze su tutta la montatura, € 150,20 Refrigue: bermuda nero due tasche in 100% cotone, € 72

Museum: polo in puro cotone pique, € 79

Havaianas: sneaker alta in denim bicolor, con suola in gomma, € 65

Eastpak: borsa in cordura con tasca frontale zippata e tracolla regolabile e staccabile, € 60

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ROCK’N’FASHION

Levi’s: newsboy Short with studs, Levi’s Red Tab Women’s Collection, € 101

Custo Barcelona: maxi maglia nera in cotone traforato. Più lungo dietro e più corto davanti, € 178

Toms: espadrillas in canvas con stampa a contrasto che riproduce il testo della canzone “Let Love Rule” di Lenny Kravitz, € 87

L’Oreal Paris: il brand ha impreziosito il suo gloss star Glam Shine con un mix di due colori complementari per creare delle nuove nuance iridescenti dai colori candy, € 9,99 € cad. French Connection: bikini con stampe palma, € 65

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WHAT’SNEW

Musica, cinema, videogames, libri

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Un mese ricco di grandi dischi rock: i Linkin Park con il loro Living Things, gli Offspring pubblicano Days Go By, mentre torna Maria Gadù con Mais Uma Página. Chiudono Darkness, dEUS e gli Hot Chip.

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The Amazing Spider-Man era atteso dopo il flop della prima trilogia. A fargli concorrenza la fiaba dark Biancaneve e il cacciatore e Bed Time. Non possono mancare i vampiri, ed ecco quindi La leggenda del cacciatore di Vampiri.

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Smashing Pumpkins Oceania (EMI)

HHHHH

PAZZO BILLY, CI SEI RIUSCITO

Se contate i giorni che vi separano dall’uscita della terza serie di Game Of Thrones eccovi un palliativo: il videogame. Per finire Lego Batman 2 Lollipop Chainsaw e Rachet & Clank Trilogy.

Per chi ha amato gli Smashing Pumpkins negli anni Novanta, la seconda vita del gruppo capitanato da Billy Corgan è stata parecchio deludente. Il nuovo Oceania, però, sembra avere le carte in regola per riportare gli americani ai fasti di un tempo. Nessuna rivoluzione, ma un bell’album, gradevole e completo. di Stefano Gilardino

a

lzi una mano chi pensava che un disco de- veramente cosa passasse per la testa di un genio pazze- beneficia anche di un inciso e di un ritornello di grande gli Smashing Pumpkins potesse ancora riser- rello ed egocentrico come Corgan. Invece, la scelta di impatto, tra i migliori dell’intero lavoro. L’impressione è vare sorprese e belle canzoni, dopo un lungo puntare su tre giovani musicisti - Nicole Fiorentino al che potrebbe realmente essere il singolo di successo che e travagliato periodo in cui la stella di Billy Corgan pa- basso, Jeff Schroder alla chitarra e Mike Byrne alla bat- a Corgan manca da tempo, così come la bella e intensa reva essere definitivamente tramontata. Ora, pur senza teria - ha pagato per davvero, finendo per influenzare ballad Pale Horse, dimostrazione di come le qualità del gridare al miracolo e senza scomodare paragoni troppo lo stesso Billy, spronato a comporre il miglior materiale chitarrista siano ancora intatte o quasi. ingombranti - Oceania non è Mellon Collie, Gish o Siame- possibile, utilizzando vecchi stilemi di successo ma con La stessa Fiorentino, ennesima bassista alla corte dei se Dream -, possiamo tranquillamente affermare che la un orecchio ben sintonizzato sul presente per evitare di Pumpkins, ha ricordato come Oceania sia un lavoro che nuova fatica dei Pumpkins, nuovamente celebra un passato importante e gloriouna band e non Corgan con dei figuranso, ma senza indulgenza e con la voglia C’è meno irruenza metal e hard rock rispetto agli ti a caso, merita rispetto e un ascolto atdi apparire al passo coi tempi. Un risultaanni Novanta, possibile sintomo di un Corgan tento. Nato come “un album dentro a un to facile sulla carta ma che spesso, come finalmente in pace con se stesso e con i fantasmi album”, Oceania fa parte di quel folle proabbiamo potuto verificare con molti altri di un passato ingombrante. getto chiamato Teargarden By Kaleidyscope, “reduci” di epoche gloriose, si rivela imun concept composto da 44 pezzi che sapresa improba. Con somma meraviglia, rebbe dovuto uscire gratuitamente e solo sul web, ma apparire solo come un vecchio nostalgico. Missione com- invece, i pezzi scorrono lisci come l’olio, riservando che pare ridimensionato dal suo stesso autore. Il quale piuta, quindi, perché Oceania sta in piedi con le proprie anche sussulti di piacere e regalando sorrisi come ha giustamente deciso di selezionare tredici pezzi e pub- gambe e senza troppi paragoni, segno che la qualità c’è, nel caso delle belle The Chimera, Glissandra e One Diablicarli autonomamente, finendo per azzeccare il suo di- la miglior arma possibile per la band. mond, One Heart, dominata da sintetizzatori e da armosco migliore dai tempi di Adore, ultima prova degna del Le cose appaiono chiare fin dall’inizio, con la doppiet- nie pop. suo talento. ta Quasar e Panopticon: la prima è una bella bordata tiC’è meno irruenza metal e hard rock rispetto agli anni Diciamoci la verità: dopo anni di dichiarazione pompo- picamente alla Pumpkins e che potrebbe provenire dai Novanta, possibile sintomo di un Corgan finalmente in se, dischi brutti o bruttissimi, progetti fallimentari come migliori lavori di Corgan, con ottimi e continui assoli di pace con se stesso e con i fantasmi di un passato ingomgli Zwan e il ritorno al vecchio monicker (The Smashing chitarra e le classiche cavalcate di batteria che ci ricor- brante. Al di là del successo di classifica, Oceania è il graPumpkins) come a una coperta di Linus, nessuno sapeva dano Cherub Rock. Sulla falsariga anche Panopticon, che dito ritorno di un musicista importante e tormentato.

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il giusto compromesso

A soli due anni da A Thousand Suns, tornano i Linkin Park con il loro quinto lavoro in studio. Un album che suona maturo e melodico al punto giusto: Living Things è il classico disco destinato a mettere tutti d’accordo, pubblico e critica. di Marco Rigamonti

A

giudicare dalla linea di synth distorto (in altri contesti assolutamente tamarro) che apre il quinto album del Linkin Park, le dichiarazioni rilasciate da Mike Shinoda qualche mese fa sembrano essersi trasformate in realtà: a differenza del precedente A Thousand Suns (che era un concept), Living Things possiede un impatto di gran lunga più immediato. Il suono della band di Los Angeles è in un certo senso tornato agli esordi; ma non si tratta di un mero revival, perché i ragazzi nel corso della loro carriera non hanno rinunciato ad avventurarsi in percorsi alternativi, cercando una propria identità che andasse oltre la maledizione dell’etichetta Nu-Metal che li ha accompagnati (e consacrati) fin dall’inizio. Pezzi come In My Remains e Burn It Down, il primo singolo, sono a dir poco familiari: ci sono le ben note parti melodiche con tastiere a contrappunto seguite da momenti di urla rabbiose supportate da chitarre pesanti e distorsioni quasi industrial. Sulla stessa scia si colloca anche l’ottima I’ll Be Gone, che nonostante rischi di essere canticchiata ancora prima della sua assimilazione vince per manifesta superiorità melodica. Sarebbe facile criticare un approccio di questo tipo considerando il messaggio che avevano scritto nelle note di copertina di A Thousand Suns, che recitava: «Non volevamo scrivere qualcosa di prevedibile, volevamo osare, a costo di perdere la coscienza commerciale». Ma a conferma del fatto che Living Things non sia un insignificante passo indietro ci sono brani come la spiazzante Castle Of Glass (con un’impostazione ritmica lontana anni luce dal loro stile), l’arrabbiatissima Victi-

mized (che sfiora hardcore punk e death metal) e la misteriosa Roads Untravelled (un triste e intimo carillon). La tanto cara attitudine hip-hop viene completamente liberata in Until It Breaks, mentre la solenne Powerless che chiude il disco è un lento tutt’altro che scontato,

Linkin Park Living Things (Warner)

HHHH H

dEUS

The Darkness

(PIAS)

(Wind Up Records)

Following Sea

un po’ perché manca la classica apertura gridata nel ritornello, un po’ perché a livello armonico e ritmico esprime una certa maturità. Che i Linkin Park abbiano trovato un equilibrio perfetto per piacere a pubblico e critica?

Hot Chip

In Our Heads

Hot Cakes

HHH di Guido Amari

Decisamente una sorpresa, e pure di quelle molto gradite, ci arriva dai nostri belgi preferiti (assieme a Soulwax/2 Many Dj’s), i dEUS di Tom Barman i quali, a pochi mesi da Keep You Close - uscito nel settembre del 2011 - pubblicano a sorpresa un nuovo album. Following Sea, settimo capitolo in studio del gruppo, è il frutto della volontà da parte della band di rendere pubblica una manciata di canzoni che rischiava di restare su uno scaffale a prendere polvere e mai scelta fu più azzeccata. Già, perché se il precedente disco mostrava un appannamento creativo piuttosto preoccupante, soprattutto se paragonato ad alcuni capolavori del passato come The Ideal Crash o Worst Case Scenario, questo nuovo lavoro della carriera dei dEUS ci regala nuovamente ottimi motivi per tornare a sperare e ad amarli come ai bei tempi. Non siamo forse ai livelli di massimo splendore, ma fa piacere constatare come il fervore creativo di Barman e amici sia ancora presente nel loro DNA, sebbene in forme più mature e, in qualche modo, pop. Il singolo Quatre Mains (eccellente davvero), Fire Up The Google Beast Algorithm, la conclusiva One Thing About Waves e Sirens sono episodi che non scorderemo troppo facilmente e che ci fanno sperare in una nuova impennata nella carriera del gruppo. Intanto, bentornati tra i preferiti...

(Domino)

HHH

HHH di Marco Rigamonti

di Eros Pasi

A sette anni dalla pubblicazione di One Way Ticket To Hell And Back fanno il loro ritorno i Darkness, nome che fece sobbalzare i puristi dell’hard rock con due dischi carichi di hit irresistibili come I Believe In A Thing Called Love e Christmas Time (Don’t Let The Bells End). Gli inglesi si sciolsero poco dopo, nel 2006, a causa dei problemi di droga del frontman Justin Hawkins. Tralasciando il mero lato economico di questa reunion, eccoci di fronte a Hot Cakes, produzione studiata nei minimi dettagli con l’intento di riavvicinare i vecchi fan alla band. Un’impresa ardua ma vissuta dai musicisti con la solita dose di entusiasmo, stato d’animo che da sempre li contraddistingue. I brani contenuti nel disco sono una sorta di compromesso tra il lato più sgraziato (vedi l’esordio Permission To Land) e quello più “pettinato” (One Way Ticket To Hell And Back) del quartetto, abilissimo nello sfornare singoli radiofonici, ma ancora troppo ancorato stilisticamente al periodo che li consacrò star internazionali. Un disco alla Darkness insomma, come si può intuire dalle note di With A Woman e Living Every Day Blind, brani chiassosi ed efficaci al tempo stesso. Adesso per Justin e compagni arriva il momento più atteso, ossia il ritorno on stage per affrontare platee incuriosite da questo nuova fase della loro carriera. Del resto come restare indifferenti alla strana coppia Lady Gaga/Darkness protagonista sui palchi europei in autunno?

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Gli Hot Chip sono delle macchiette. Se ne fregano di sembrare giovani a tutti i costi, infatti si fanno fotografare in pose retrò e con vestiti completamente fuori moda. I loro volti lasciano trasparire un evidente imbarazzo quando si trovano con i riflettori puntati addosso: un chiaro sintomo di avversione alla socialità - reato imperdonabile nell’epoca social che stiamo vivendo. Ascoltando la loro musica si riscontra una predisposizione alla ricerca e alla sperimentazione, come se alla base della composizione dei loro pezzi ci fosse un approccio matematico o un qualche bizzarro metodo scientifico. La verità è che gli Hot Chip sono dei nerd. Ecco, l’ho detto. Ma specifichiamo: sono nerd nel senso buono della parola, sia chiaro. La loro ricetta nel corso degli anni si è evoluta: la limatura più esplicita si nota nei testi (dapprima basati sull’auto-ironia, oggi molto più maturi), ma anche il suono si è affinato notevolmente, diventando più morbido rispetto agli esordi. Nel loro nuovo lavoro Our Heads è presente l’ennesimo meticoloso frullato di melodie a presa rapida, progressioni accattivanti e tanta voglia di non rispettare gli standard attraverso arrangiamenti eclettici e alternativi. Non se ne accorgeranno tutti, questo è poco ma sicuro. Ma forse agli Hot Chip va bene così.


WHAT’S NEW Musica

Maria Gadù

Niccolò Bossini

(Sony Music)

(Edel)

Mais Uma Página

HHH

HH di Bianca Marinetti

di Antonietta Frezza

Un ritornello super appiccicoso e un titolo strambo che non significa niente sono stati la combinazione vincente per permettere a Maria Gadù di uscire dal suo Brasile ed esportare un po’ di sana musica popolare brasiliana. Parliamo di Shimbalaiê, che lo scorso anno ha impazzato sulle frequenze delle radio nostrane. I numeri la dicono lunga, il singolo nel nostro paese è arrivato sparato alla numero uno delle classifiche e l’album che lo conteneva si è arrampicato fino alla quattro. Adesso però anche per la brava artista sudamericana è giunto il fatidico momento del secondo disco. Mais Uma Página è la prova materiale dell’evoluzione artistica e personale della cantautrice. Lei stessa afferma che per questo lavoro si è dedicata alla ricerca di nuovi suoni, sperimentazione che ha dato i suoi frutti e si avverte fin dalle prime note. Sonorità mature e melodie raffinate caratterizzano i pezzi dell’album, che vanno masticati e metabolizzati per bene per poi poterne godere come si deve. Non manca qualche episodio orecchiabile e di facile presa, uno su tutti Oraçao Ao Tempo, cover della canzone del musicista brasiliano Caetano Veloso. Il filo conduttore resta la voce sensuale di Maria, mentre i testi in portoghese colorano i brani di una splendida musicalità e di un fascino esotico che conquista.

«Alla chitarra, Niccolò Bossini!». La prima volta che ho sentito il suo nome è stato a Campovolo, 2005. Nuova band per Luciano Ligabue e alla chitarra lui, come in Arrivederci, Mostro!. Sono passati sette anni da quella sera e Niccolò presenta il suo lavoro solista, dopo aver speso molte stagioni sui palchi di mezzo mondo con diverse band e sperimentando vari generi. Su tutte l’esperienza con i Raw Power - storica punk-hardcore band di Reggio Emilia capitanata dai fratelli Codeluppi con cui incide un disco (Reptile House, 1998 ) e partecipa a tour europei e negli States - e con i Teachers (hard rock), con i quali aprirà i concerti di Linea 77, Marlene Kuntz e Deep Purple. Qbnb è un progetto di nove canzoni scritte in giro per l’Italia tra il 2009 e il 2011, che affronta temi d’attualità e amore, tratteggiate con sonorità a volte ricercate e con un bel tiro (vedi Rumori di Londra), altre meno incisive (Il mio nome). Si sente l’influenza di Luciano (Io non sono qui), che non è per forza di cose un male. Anzi, come punto di partenza è ottimo. Quello che rimane, però, è la forte sensazione di un progetto distante dall’essere un viaggio personale, quel percorso artistico definito da tappe precise e destinazioni dichiarate.

LE DUE ANIME DELLA CRISI

Il nuovo disco degli Offspring parla di crisi economica: i tempi sono duri, ma prima o poi finiranno. di Claudia Falzone

E

ra parecchio atteso il nuovo disco degli Offspring, anche a causa del biennio abbondante necessario alla lavorazione. Il risultato finale premia l’attesa. Days Go By è un buon album con due anime e lo stesso filo conduttore: la crisi economica (e non) che sta affliggendo il mondo intero. Crisi che causa nelle persone due reazioni: da una parte la consapevolezza che i tempi sono duri, dall’altra la magra consolazione che prima o poi questo periodo nero dovrà finire. Il sound del nono cd in studio della formazione californiana riflette alla perfezione questo duplice stato d’animo. Il singolo di presentazione, l’omonima titletrack, è un mid-tempo rock che può considerarsi il manifesto del lavoro. The Future Is Now invece, musicalmen-

HOT

Qbnb

te parlando, è molto vicina agli Offspring che conosciamo, con riff energici suonati a tutta velocità e una melodia decisamente orecchiabile e radiofonica. Dexter Holland e compagni danno spazio anche al loro spirito ottimista con Cruising California: una canzone pop rock estiva, sottofondo ideale per delle vacanze all’insegna della tintarella. Non è un caso che sia inserita a metà tracklist, quasi sia necessario a un certo punto “staccare la spina”, dimenticandosi dei problemi che ci girano intorno. Anche la ballad All I Have Left Is You riesce ad essere al contempo romantica e positiva. Chicca per nostalgici l’inserimento di una riedizione di Dirty Magic, brano che era contenuto nel secondo album Ignition.

LIST

La playlist dei brani più ascoltati a giugno dalla redazione di Onstage (in ordine rigorosamente casuale).

Negrita

Un giorno di ordinaria magia Dannato vivere (2011)

The Smiths

Meat Is Murder Meat Is Murder (1985)

LINKIN PARK

Burn It Down Living Things (2012)

Billy Idol

White Wedding Billy Idol (1982)

The Cure

Pictures Of You Disintegration (1989)

The Beatles

I’Ve Just Seen A Face Help (1965)

Buddy Holly

Rave On

(Singolo, 1958)

AucaN

Storm feat. Mc Dalek Black Rainbow Remix (2012)

Beastie Boys

Too Many Rappers

The Offspring

Hot Sauce Committee Part Two (2011)

Days Go By

Die Antwoord

(Columbia Records)

I Fink U Freeky

HHHHH

Ten$ion (2012)

ONSTAGE

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LUGLIO


WHAT’S NEW

Cinema - Videogames

The Amazing Spider-Man

USA, 2012, 136 min.

Cast: Andrew Garfield, Emma Stone, Rhys Ifans, Sally Field, Martin Sheen, C. Thomas Howell, Denis Leary, Julianne Nicholson, Campbell Scott, Chris Zylka, Annie Parisse, Irrfan Khan

Bed Time

USA, 2012, 127 min.

Cast: Luis Tosar, Marta Etura, Alberto San Juan, Iris Almeida, Carlos Lasarte, Pep Tosar, Petra Martínez, Tony Corvillo

Cast: Kristen Stewart, Chris Hemsworth, Charlize Theron, Ian McShane, Sam Claflin...

di Marc Webb

critica pubblico

Biancaneve e il cacciatore

di Rupert Sanders

H H H HH H H H HH

A

cinque anni di distanza dall’ultimo capitolo della trilogia firmata da Sam Raimi, il supereroe arrampicamuri riparte da zero. C’era bisogno di ricominciare una saga così recente? Secondo la Sony, che possiede i diritti cinematografici del personaggio Marvel da e per alcuni anni a venire, ovviamente sì. Spazio dunque a nuove idee e ad un giovane regista emergente, quello di 500 giorni insieme, Marc Webb. Il ragazzo destinato a assumersi grandi

critica pubblico

HHH HHH

In questa rielaborazione dark della celebre fiaba, Biancaneve è interpretata da Kristen Stewart, la giovane diva della saga di Twilight. La regina malvagia riceve dallo Specchio Magico una tragica notizia: qualcuno è destinato a superare la sua bellezza e quel qualcuno è la principessa, sua figliastra, richiusa da tempo in una torre del castello. L’obiettivo della strega è uno solo: ucciderla immediatamente. Biancaneve riesce a fuggire e a nascondersi nella Foresta Oscur.

responsabilità è Andrew Garfield che incarna uno Spider-Man alto e magro, più coinvolto nei drammi adolescenziali di quanto non fosse Tobey Maguire.a uno Spider-Man alto e magro, più coinvolto nei drammi adolescenziali di quanto non fosse Tobey Maguire. Spider-Man alto e magro, più coinvolto nei drammi adolescenziali di quanto non fosse Tobey Maguire. nei drammi adolescenziali di quanto non fosse Tobey quanto non fosse Tobey Maguire.

Spagna, 2011, 102 min.

di Jaume Balagueró critica pubblico

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Tutti noi sappiamo chi sono i nostri amici, ma i nostri conoscenti? Cosa sappiamo veramente di quelle persone che hanno un ruolo minore nella nostra vita di tutti i giorni? E quanto ne sanno loro su di noi? Domande che qualunque personaggio di questo film dovrebbe porsi. Cesar, portiere di un palazzo di Barcellona, conosce i dettagli più intimi delle vite degli inquilini. Sa tutto di loro, specialmente di una di loro. Clara è una giovane donna con il sorriso sempre pronto.

Lollipop Chainsaw

Lollipop Chainsaw

Lollipop Chainsaw

Disponibile per: PS3, Xbox 360 Genere: Action

Disponibile per: PS3, Xbox 360 Genere: Action

Disponibile per: PS3, Xbox 360 Genere: Action

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Sesso, zombie e rock & roll: è questa la ricetta di Lollipop Chainsaw, il nuovo titolo sviluppato da Grasshopper Manufacture. Juliet è una prosperosa cheerleader della San Romero High School, che attraverso un combo di mosse pon-pon e sega elettrica si ritrova a sterminare orde di zombie per impedire a un suo ex compagno di classe (Swan) di portare a termine il suo malvagio piano. Ad aiutare la bella Juliet c’è anche la testa del suo fidanzato Nick (morso da un nonmorto nel prologo)

Sesso, zombie e rock & roll: è questa la ricetta di Lollipop Chainsaw, il nuovo titolo sviluppato da Grasshopper Manufacture. Juliet è una prosperosa cheerleader della San Romero High School, che attraverso un combo di mosse pon-pon e sega elettrica si ritrova a sterminare orde di zombie per impedire a un suo ex compagno di classe (Swan) di portare a termine il suo malvagio piano. Ad aiutare la bella Juliet c’è anche la testa del suo fidanzato Nick (morso da un nonmorto nel prologo)

(Grasshopper Manufacture)

(Grasshopper Manufacture)

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esso, zombie e rock & roll: è questa la ricetta di Lollipop Chainsaw, il nuovo titolo sviluppato da Grasshopper Manufacture. Juliet è una prosperosa cheerleader della San Romero High School, che attraverso un combo di mosse pon-pon e sega elettrica si ritrova a sterminare orde di zombie per impedire a un suo ex compagno di classe (Swan) di portare a termine il suo malvagio piano. Ad aiutare la bella Juliet c’è anche la testa del suo fidanzato Nick (morso da un non-morto nel prologo), agganciata alla sua cintura(!!!).Nel corso dell’avventura bisogna soccorrere studenti, sottoporsi a minigiochi assurdi (tipo fare canestro con teste mozzate) e affrontare degli zombie-rocker a dir poco esilaranti; per recuperare salute servono dei lecca-lecca, mentre un negozio onlinedanzato danzato .salute servono dei lecca-lecca, mentre un negozio online-

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(Grasshopper Manufacture)


Eventi

PATTI SMITH N IO S S E S G IN N SIG PATTI SMITH INCONTRA IL PUBBLICO E FIRMA LE COPIE DEL SUO NUOVO ALBUM BANGA E DEL SUO LIBRO JUST KIDS (FELTRINELLI)

glio ore lu 3 1 ì rd e n e v O N A IL FNAC M

18.00

KASABIAN LIVE UNPLUGGED

I KASABIAN INCONTRANO I FAN ITALIANI ALLA FNAC E FIRMANO LE COPIE DI VELOCIRAPTOR! L’INCONTRO SI TERRÀ DALLE 17.00 ALLE 18.00

0

7.0 1 re o o li g lu 9 1 ì d e v FNAC MILANO gio Si ringrazia

Libri, cd, dvd, blu-ray, videogiochi, nuove tecnologie, biglietteria, eventi Firenze | Genova | Milano | Napoli | Roma | Torino | Verona


WHAT’S NEW Videogames

Chip Talk di Blueglue

The Art Of Videogames

P

iù volte in queste pagine è stata sfiorata la delicata questione dei videogiochi come espressione d’arte. La forte componente ludica alla base dell’invenzione di questa forma di intrattenimento e la sua relativa giovane età hanno rappresentato un ostacolo quasi insormontabile, soprattutto per chi non ha avuto modo di crescere con i videogiochi e tende a considerarli una semplice evoluzione tecnologica dei balocchi, con una fruizione riservata ai bambini o agli adolescenti. Un sondaggio dell’Entertainment Software Association - che si occupa anche di bollare i titoli in commercio con età consigliata e avvertimenti in stile “Explicit Lyrics” - ha sancito che l’età media del videogiocatore moderno si aggira sui 37 anni, un dato che di fatto abbatte la convinzione (che probabilmente non si è mai basata su indizi tangibili) che il mercato sia focalizzato prevalentemente su persone di giovane età. Il sempre più frequente coinvolgimento in fase di produzione di sceneggiatori, musicisti e scrittori ha rafforzato l’idea che la differenza tra film, canzoni, libri e videogames stia nel modo in cui l’opera viene messa a disposizione del pubblico, non nella sua essenza. Serietà e arte non vanno sempre a braccetto: catalogare una creazione come “giochino” solamente perché l’interazione con essa prevede l’utilizzo di un joypad diventa presto limitante. Mettiamola così: comandare una pallina gialla alle prese con un labirinto pieno di fantasmi o un saltellante idraulico baffuto mangia funghi non può essere considerato arte. Ma quando si comprende che da Pac Man e Super Mario Bros (per citarne due) si è giunti passo dopo passo ai colossal con tanto di trama e effetti speciali che troviamo oggi sugli scaffali, allora il discorso cambia. Chris Melissinos - collezionista di console e fondatore della Past Pixels - ha curato una mostra che nella storica cornice dello Smithsonian American Art Museum di Washington dà spazio a 80 videogiochi (selezionati attraverso un sondaggio in rete) usciti negli ultimi quarant’anni, con immagini, video e interviste. L’intento è quello di considerare l’evoluzione videoludica come un amalgama delle arti tradizionali, partendo da grafica e uso creativo della tecnologia per arrivare all’impatto sulla cultura moderna. La mostra girerà per 10 città degli Stati Uniti (toccando Florida, Arizona, Michigan, Ohio, Virginia, Tennessee a New York) per 3 anni; con la speranza che dalla passione di un singolo nasca la possibilità di cambiare (o perlomeno ammorbidire) linee di pensiero forse un po’ troppo frettolose.

Lollipop Chainsaw

Lego Batman 2: DC Super Heroes

Disponibile per: PS3, Xbox 360 Genere: Action

Disponibile per: tutte le consolle Genere: Action

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Sesso, zombie e rock & roll: è questa la ricetta di Lollipop Chainsaw, il nuovo titolo sviluppato da Grasshopper Manufacture. Juliet è una prosperosa cheerleader della San Romero High School, che attraverso un combo di mosse pon-pon e sega elettrica si ritrova a sterminare orde di zombie per impedire a un suo ex compagno di classe (Swan) di portare a termine il suo malvagio piano. Ad aiutare la bella Juliet c’è anche la testa del suo fidanzato Nick (morso da un non-morto nel prologo), agganciata alla sua cintura(!!!).Nel corso dell’avventura bisogna soccorrere studenti, sottoporsi a minigiochi assurdi (tipo fare canestro con teste mozzate) e affrontare degli zombie-rocker a dir poco esilaranti; per recuperare salute servono dei lecca-lecca, mentre un negozio online fornisce potenziamenti e nuove mosse di combattimento. La grafica è accattivante, i doppiaggi sono perfetti e l’accompagnamento musicale è azzeccatissimo: Hey Mickey di Toni Basil quando Juliet entra in modalità “Sparkle Hunting” strappa sempre una ghignata. Lollipop Chainsaw è un concentrato di stereotipi americani e cultura trash: regala la stessa appagante sensazione che si prova quando si guarda un b-movie di culto.

Da Indiana Jones a Guerre Stellari, da Harry Potter ai Pirati Dei Caraibi: i personaggi e le saghe che hanno subito il doppio trattamento (trasformazione in mitici mattoncini danesi più trasposizione in videogioco) sono tanti, e hanno sempre riscosso notevole successo. Il motivo sta forse nel fatto che pur trattandosi di titoli ideali per i giocatori più piccoli risultano dannatamente divertenti anche per un pubblico adulto: ho più di un amico che ha utilizzato la classica scusa “l’ho preso per mio figlio” per poi ritrovarsi attaccato alla console alle 3 del mattino (quando si suppone che il bimbo sia a nanna). Con Lego Batman 2 TT Games va oltre il collaudato sistema che ha caratterizzato le precedenti release LEGO, aggiungendo un’indovinata componente Free Roaming che aumenta esponenzialmente la voglia di esplorare in lungo e largo in libertà - e di conseguenza la rigiocabilità. La forza del gioco è nota: il morboso bisogno di distruggere per costruire, i piccoli puzzle da risolvere e la sempre spassosa modalità cooperativa a schermo condiviso. La trama è ben congegnata, il cast degli eroi vastissimo e i personaggi sono curati nei minimi dettagli: Lego Batman 2 è senza dubbio il miglior titolo LEGO uscito finora.

Game Of Thrones (Cyanide)

Ratchet & Clank Trilogy (Idol Minds)

Disponibile per: PS3, Xbox 360 Genere: Action/RPG

Disponibile per: PS3 Genere: Action

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La spia del famigerato “allarme licenza” è per forza di cose accesa: qui abbiamo a che fare con la trasposizione videoludica dell’acclamata serie televisiva Il Trono Di Spade, basata sui romanzi di George R. R. Martin (Cronache Del Ghiaccio E Del Fuoco), e il rischio di tali operazioni solitamente è direttamente proporzionale al successo della fonte - in questo caso molto alto. C’è da dire che la realizzazione del titolo è avvenuta con l’appoggio di HBO (che tra le altre cose ha autorizzato l’utilizzo dello splendido tema musicale); inoltre Cyanide ha prestato molta attenzione alla fedeltà nello sviluppo di ambientazione e personaggi, e lo stesso Martin ha collaborato (seppur parzialmente) alla scrittura della storia. Sono particolari che aiutano a compensare alcune lacune tecniche e un pizzico di noia per un grinding a volte eccessivo (to grind = esecuzione ripetitiva di azioni e/o missioni per fare crescere di livello il proprio eroe). Fortunatamente l’utilizzo di due personaggi differenti (Alester e Mors), la possibilità di interagire nella storia attraverso scelte morali e la ragnatela di intrighi della trama regalano interesse all’avventura, che alla fine diventa gradevole in generale e un must-have per i fan della serie.

Quanto è dura la vita del “Second Best”? Chiedetelo ai ragazzi di Insomniac: loro ne sanno sicuramente qualcosa. All’epoca della prima Playstation si fecero notare con il loro draghetto viola chiamato Spyro, una figura che - sebbene importante - venne oscurata per ovvie ragioni dalla “mascotte di casa Sony” Crash Bandicoot (opera di Naughty Dog). Ma in era Playstation 2 Naughty Dog non ebbe vita altrettanto facile quando lanciò Jak & Dexter: merito dei simpatici Ratchet & Clank di Insomniac, che offrirono un’alternativa del tutto credibile e molto divertente. Le avventure del meccanico Ratchet e del suo amico robot Clank erano caratterizzate da un’enorme varietà di armi e di gadget a disposizione unita a una brillante giocabilità. Ora chi vuole può rispolverare i tre episodi usciti all’inizio del nuovo millennio: la trilogia per le console di ultima generazione è servita - naturalmente in alta definizione. Il lavoro è svolto egregiamente, e soprattutto il secondo e il terzo capitolo del trittico dimostrano quanto una dinamica di gioco ben sviluppata - che ai tempi aveva contribuito all’evoluzione dei platform in terza persona con interessanti affinamenti concettuali - possa resistere allo scorrere del tempo senza grandi sofferenze.

(Grasshopper Manufacture)

ONSTAGE

(TT Games)

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COMINGSOON agosto

I biglietti del concerto dei Foo Fighters sono in vendita presso i negozi Fnac!

Foo Fighters

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capaci di riempire stadi come niente e offrire uno show che pare invece un concerto intimo per cinquanta persone. Non contento, Grohl ha da poco dichiarato che la band è tornata in studio per registrare un nuovo disco, l’atteso seguito di Wasting Light, e che lo presenterà in tutta la sua interezza nelle due date festivaliere di Leeds e Reading del prossimo agosto. Due show che sono molto vicini a quello che i cinque terranno a Codroipo (Villa Manin, 13 agosto) e che speriamo possa beneficiare della stessa scaletta, con i fan che saranno certamente curiosi di ascoltare parte del materiale inedito. Non si hanno ancora anticipazioni di sorta, ma siamo certi che la strada sarà quella che ha permesso ai Foo Fighters di diventare una delle rock’n’roll band più amate del mondo. Una miscela incendiaria fatta di classic rock, punk (le radici non si scordano mai, vero

Dave?), hard rock anni Settanta e una propensione incredibile verso i ritornelli contagiosi, talento che il leader, chitarrista e cantante, pare aver preso dall’amico Kurt Cobain, uno che in tal senso la sapeva davvero lunga. Basterebbe un semplice elenco di titoli per scoprire quanto i Foos ormai siano radicati nel nostro immaginario rock (da Learn To Fly a Monkeywrench, passando per This Is A Call, Everlast, Breakout, The Pretender e Best Of You), ma ancora una volta il nostro consiglio è quello di farvi trascinare dall’entusiasmo e fare una trasferta a Codroipo per un altro spettacolo imperdibile. Non vi basta? Bene, sappiate che, come supporto, ci sarà il leggendario Bob Mould, ex Hüsker Dü e Sugar, che proprio a uno dei pezzi più toccanti di Wasting Light, Dear Rosemary, ha prestato la propria inconfondibile voce. (S.G.)

© Steve Gullick

uante cose resteranno da dire sui Foo Fighters, senza che sia necessario ancora una volta ricordare come il gruppo di Dave Grohl sia una delle più eccitanti e incredibili live band del mondo? Ne abbiamo avuto riprova lo scorso anno a Rock In IdRho, quando il quintetto ha chiuso la kermesse milanese con due ore di spettacolo ad altissima tensione davanti a 30.000 persone, tutte impegnate a cantare ogni singola hit del gruppo. Impressionante, insomma. Nel frattempo, Grohl e amici hanno continuato a macinare concerti, a pubblicare singoli estratti dall’ottimo Wasting Light e a fare incetta di premi in giro per il mondo, come i cinque Grammy conquistati in questo 2012. Attorno a loro, tutto cambia e si trasforma, ritornano vecchi compagni d’avventure, come i Soundgarden per esempio, ma nessuno riesce ad avvicinarsi al successo dei Foo Fighters,

» A Perfect Day Festival Villafranca (VR) 31/08 The Killers, The Temper Trap, Two Doors Cinema Club » Afterhours 03/08 Cassino (FR) 05/08 Nuoro 11/08 Messina 12/08 Scicli (RG) 16/08 Rispescia (GR) 18/08 Ripatransone (AP) » Negrita 01/08 Bard (AO) 03/08 Majano (UD) 10/08 Catania 11/08 Palermo 16/08 Terracina (LT) 17/08 Gallipoli (LE)

live

24/08 Recanati (MC) 30/08 Castagnole (AT) » Antonello Venditti 01/08 Cassino (FR) 04/08 Chieti 13/08 Nettuno (RM) 17/08 Ostuni (BR) 26/08 Taormina (ME) » Bud Spencer Blues Explosion 05/08 Leverano (LE) 13/08 Albi (CZ) 18/08 Cerveteri (RM) 24/08 Frosinone (RM) 31/08 Reggio Emilia » Caparezza 01/08 Teramo 04/08 Agrigento

09/08 Brescia 11/08 Cannole (Le) 12/08 Cittanova (Rc) 16/08 Rispescia (Gr) 25/08 Castelsaraceno (Pz) » Club Dogo 02/08 Treviso 05/08 Iglesias (Ca) 11/08 Senigallia (An) 31/08 Legnano (Mi) » Giorgia 03/08 Taormina 09/08 Villapiana (CS)

» Fiorella Mannoia 06/08 Lignano Sabbiadoro (UD) 09/08 Lecce

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13/08 Viggianello (PZ) 14/08 Rispescia (GR) 16/08 Diamante (CS) » James Morrison 07/08 Palermo » Laura Pausini 04/08 Lecce 06/08 Pescara » Marlene Kuntz 15/08 Terracina (LT) 19/08 Catania » Pino Daniele 02/08 Cassino (FR) 04/08 Rosolini (SR) 06/08 Palermo (PA) 10/08 Gallipoli (LE) 12/08 Monopoli (BA) 14/08 Nettuno (RM)

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18/08 Rivisondoli (AQ) 21/08 Maiori (SA) » Marracash 01/08 Siracusa 02/08 Gallipoli (LE) » Noemi 01/08 Roma 05/08 Termoli (CB) 16/08 Cisterna di Latina (LT) 26/08 Celano (AQ) » Placebo 02/08 Roma 03/08 Villafranca (VR) » Subsonica 04/08 Sogliano Al Rubicone (FC) 18/08 Gallipoli (LE)

13/08 Codroipo (UD)

» Teatro degli Orrori 05/08 Gallipoli (LE) 24/08 Brescia 25/08 Claut (PN) 31/08 Osnago (LC) » Vinicio Capossela 04/08 Sepino (CB) 06/08 San Benedetto del Tronto (AP) 08/08 Cagliari 10/08 Rispescia (Gr) 13/08 Martina Franca (TA) 16/08 Agrigento17/08 Taormina (ME) » J-Ax 03/08 Perugia 05/08 Lecce 07/08 Reggio Calabria 31/08 Cagliari


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