SCUOLA
Hacking IA
SCUOLA / Hacking IA
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Una prospettiva hacker sull’“Intelligenza Artificiale”: come funzionano i Grandi Modelli Linguistici? Dall’inquinamento dell’infosfera all’e-proctoring, vie d’uscita e percorsi possibili. di Agnese Trocchi e Carlo Milani
R
isoluto, il Professore disse:
La ricerca / N. 25 Nuova Serie. Dicembre 2023
Non credo proprio che possa farcela. Voglio dire, a sostituirsi a me, per scrivere una recensione decente. Insomma, va bene, non sarò un genio, ma sono pur sempre meglio di una macchina! Il Professore ostentava convinzione, eppure nella sua voce si coglieva una certa qual esitazione, che tradiva un dubbio: e se… e se l’Intelligenza Artificiale fosse davvero stata in grado di scrivere una recensione meglio di lui? Abitava l’ultima casa del paese,abbarbicata sulle pendici terrazzate di una frazioncina del ponente ligure.Confinava con il bosco.Fino a quel momento insieme ai vicini si era organizzato per difendersi da cinghiali, cervi e altri scrocconi di frutti dell’orto, non certo da macchine che minacciavano di rubargli l’impiego o quantomeno di rimpiazzarlo come recensore. La sua specialità erano i saggi di antropologia, sociologia e così via. Eravamo ospiti per una notte e quella mattina tirava troppo vento per scendere al mare. Così tiravamo in lungo e, fra una chiacchiera e l’altra, immancabile si era aperto il vaso di Pandora delle cosiddette Intelligenze Artificiali, senz’altro non intelligenti in senso tradizionale e nemmeno molto artificiali, vista l’enorme massa di sforzi umani necessari per farle interagire 1. Allora andavano particolarmente di moda i Grandi Modelli Linguistici (LLM, Large Language Models) come i modelli della serie GPT (Generative Pre-Trained Transformer). Allenati su enormi masse di dati pescati qua e là sul web, in spregio alle altrimenti onnipresenti e
Cerimonia di laurea in Spagna (foto Wikicommons).