Orvieto - Cartina a Strappo (ITA/ENG)

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Le origini di Orvieto Parafrasando il romanzo di Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli”, si può dire che la Storia si è fermata a Orvieto, città palcoscenico della storia d’Italia. Con il nome di Volsinii Veteres, è una città etrusca, arroccata su una rupe, tra le più importanti strategicamente al punto che, tra il IV e il III secolo a.C., Roma la teme così tanto da raderla al suolo. Urbs Vetus, ritorna sull’originaria rupe solo nell’alto Medio Evo e, nel 1157, Comune protetto dal Papato, espande il proprio territorio dal Lazio alla Toscana. Nel 1200 comincia la costruzione del magnifico Duomo che, vessillo della potenza della città, rappresenta una delle opere più importanti dell’architettura religiosa. Lotte per il potere tra famiglie locali s’interrompono quando, nel 1450, il Cardinale Albornoz riporta Orvieto sotto la Chiesa, trasformandola nella provincia più amata da papi e alti prelati. Nel 1798 Napoleone la invade per poi consegnarne il destino nelle mani del Regno d’Italia e quindi della storia contemporanea. Orvieto, in Umbria – cuore dell’Italia - poggia su una rupe di tufo alta 300 metri, disseminata di caverne e passaggi sotterranei, dominante una vallata di boschi e vitigni. "QUOD NATURA MUNIMENTO INVIDERAT INDUSTRIA ADIECIT" (ciò che non aveva dato la natura, procurò l'industria), scritta all’entrata del pozzo di San Patrizio, scavato nel 1528 a 62 metri di profondità per procurare acqua, ben descrive la personalità di Orvieto. Città mai ferma dinnanzi alle avversità naturali, causate dalla sua posizione geografica, è stata sempre capace di migliorare la qualità di vita degli Orvietani che, nel pieno rispetto della natura circostante, sono stati abili a sfruttare anche il sottosuolo, creando differenti ambienti di lavoro e una rete di cunicoli e passaggi, ancora fruibile, che racconta la vita locale lungo la Storia. Orvieto vive serenamente nel proprio passato architettonico medievale, fatto di case che creano labirinti di stradine acciottolate limitate da muri di tufo che si aprono su grandi piazze, dove s’impongono il Duomo, chiese e palazzi, un tempo dimore di Signori e cardinali. Il suo profilo, che si staglia nel cielo, segue l’evolversi del dì e della notte e, a ogni ora, la luce disegna diversi panorami in cui si ritmano i lavori dei campi e delle dimore antiche. Vivere qui è un dono che si assapora lentamente e che ha conferito alla città il titolo di capitale mondiale delle città slow.

Orvieto

Orvieto’s origins We can say that Orvieto is the stage of the Italian story. Called Volsinii Veteres, in the Etrusco period, is one of most strategic Italian cities, so powerful that Rome decided to completely destroy it. In the high Middle Age, Urbs Vetus, comes back on the top of its primal tuff rock and, protected by the Pope State, can enlarge its territory, from the Tuscany to the Lazio, becoming the second province of the Pope State. After the Napoleon’s invasion, in 1798, Orvieto will follow the historical destiny of Italy. Orvieto is in Umbria – hearth of Italy – situated on the top of 300 m. tuff rock, full of caves and underground passages, that dominates an incredibile green valley, full of woods and vineyards. The Orvieto’s inhabitants always found the way to foil the power of nature, but always respecting it. They are used to coexist with their architectural middle-age past. Ancient palaces, churches and the Cathedral stay with the little street contained by the typical red ancient walls. On the top of the rock, the ochre profile of Orvieto, following the walk of the natural light, creating differents skylines, where guests are the works in the fields and life in the ancient mansions. Living and stay here is a gift that we can appreciate slowly, giving to Orvieto the role of world Capital of the Slow cities.

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