Tivoli Host News 2019_01

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ANNO II° N 5 2019

( A CURA DI VINCENZO PAUSELLI )

IL PRESIDENTE

I NUOVI RUOLI Presidente Global Service Team (GST) Durata dell’incarico Il presidente GST di club è eletto con un incarico annuale ed è officer e membro del Consiglio direttivo del club.

Descrizione dell’incarico Il presidente GST di club trasformerà in realtà il sogno di Melvin Jones : vivere in un mondo in cui i Lions e i Leo sanno rispondere a tutti i bisogni umanitari. E’ responsabile della implementazione di progetti e raccolte fondi, di un maggiore coinvolgimento dei soci nei service e della promozione dell’impatto complessivo dei Lions nella risposta ai bisogni umanitari.

Azioni per il successo • Collabora con i presidenti GLT e GMT di club e con il presidente GAT di club (presidente di club) per promuovere iniziative rivolte allo sviluppo della leadership, alla crescita associativa e all’espansione del service umanitario.

La Nota Ogni nuovo processo di cambiamento, per essere compreso, ha bisogno di un efficace e coerente progetto di comunicazione che lo supporti, lo spieghi, lo diffonda. Ecco perché con il presidente abbiamo deciso di aprire uno spazio per raccontare e spiegare, in maniera semplice, i contenuti del progetto proposto dalla sede e pensato per riattualizzare, alla realtà che velocemente evolve, attività e comportamenti dei club. Noi Lions siamo ambiziosi, abbiamo dalla nostra parte grandi successi ed una storia centenaria; è per questo che l’LCI si è dato un obiettivo di crescita impressionante: soccorrere 200 milioni di persone ogni anno, progressivamente nell’arco dei prossimi 3-4 anni. Sfida coraggiosa che richiede l’impegno e la partecipazione attiva di ogni uomo, donna e giovane dell’Associazione.


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• Forma e presiede il comitato Service per creare e implementare gli obiettivi ed i piani d’azione. • Favorisce il mantenimento dei soci creando un’atmosfera di armonia all'interno del club. • Implementa progetti in linea con le campagne della Sfida di service del Centenario e con la struttura di service di LCI Forward. Esplora e conduce Progetti del Centenario per la donazione di simboli lionistici per incrementare la visibilità dei service Lions nelle comunità locali. • Garantisce che tutti i service siano comunicati tramite MyLCI. • Comunica i risultati perché possano essere promossi secondo le procedure standard di LCI. • Collabora con i responsabili delle PR del club per informare la comunità dei service svolti dal club. • Collabora con il coordinatore LCIF per ottimizzare l’impiego delle risorse della Fondazione e la partecipazione alle raccolte fondi. • Partecipa alle riunioni di circoscrizione, di zona e del distretto. • Collabora con il presidente GMT di club per coinvolgere soci potenziali nei progetti di Service. Misurazione dei risultati • Aumento del livello di soddisfazione dei soci per i progetti e le raccolte fondi.

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• Incremento del numero di progetti di service svolti e comunicati rispetto all’anno precedente. • Pianificazione e conduzione di almeno un service per il diabete. • Pianificazione e conduzione di service in linea con le 5 aree delle campagne della Sfida di service del Centenario • Avvio di almeno un progetto di donazione di un simbolo lionistico alla comunità. • Lancio e gestione di almeno un progetto di service o di una raccolta fondi attraverso la app MyLion di LCI. • Implementazione di almeno un progetto di service o una raccolta fondi in collaborazione con un club Leo locale o un’organizzazione giovanile.

Qualifiche richieste • Grande passione per il lionismo e investimento nel futuro dell’associazione. • Esperienza nello sviluppo e nel coordinamento di attività di service negli ultimi cinque anni. • Grande abilità nella gestione di progetti ed eventi • Conoscenza dei programmi, delle collaborazioni e dei contributi della LCIF. • Abilità nell’uso delle tecnologie (Email, Microsoft Office, MyLCI, sito web di LCI, social media).

Struttura organizzativa • Il presidente GST di club riporta al coordinatore distrettuale GST. • Il presidente GST, il presidente di comitato Soci (GMT) e il presidente GLT riportano al presidente GAT (presidente di club). R.R 2 2


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……per non fallire! CAMBIAMENTO – INNOVAZIONE – RINNOVAMENTO Parole ripetute come un MANTRA che prefigurano profonde ed efficaci rivoluzioni organizzative. Facciamo ricorso alla nostra memoria per farci guidare in questa riflessione: Pomezia 14 settembre 2008 riunione delle cariche, l’allora Governatore Franco Pirone lancia la crociata del cambiamento: ”IL LIONISMO INVECCHIA!! Grande fervore con ripetute riunioni assembleari , anche nel nostro club; ma poi cosa è cambiato? Niente. Ora un nuovo e forte vento del Cambiamento arriva dall’Ovest, Oak Brook, generando una scarica di adrenalina efficentista in ogni Lions. Durerà o svanirà ancora una volta al grido: perché cambiare? Viviamo tranquilli e senza stress, cullati dal lento scorrere della normalità!! Nutrire un moderato pessimismo sul buon esito dell’avviato processo non vuol dire non condividere la giustezza della necessaria iniziativa; al contrario è un esercizio che tutti insieme dovremmo fare per interrogarci su cosa in passato non ha funzionato, da parte nostra e del Distretto, affinché non si fallisca ancora. Ma come fare per raggiungere tale obiettivo? L’iniziativa di Oak Brook è una svolta necessaria perché, per ogni organizzazione che opera sul mercato (il nostro è quello degli aiuti solidali), cambiare è indispensabile per poter continuare a esistere e sopravvivere in un ambiente che è sempre di più in continua trasformazione. Il pacchetto con le linee guida da seguire è piuttosto variegato: ° scelta di Service realmente vicini ai bisogni della Comunità; ° valorizzazione delle capacità e delle professionalità dei soci, in modo da farli sentire parte di un progetto e non solo fruitori di ciò che altri realizzano; ° coinvolgimento di persone esterne al club, ma che mostrano di avere a cuore i nostri progetti; ° capacità di comunicare in modo appropriato quanto realizziamo; ° opportunità di prepararci meglio sia alle responsabilità di Leadership che a quelle operative; ° efficacia nella ricerca mirata all’allargamento della base sociale. Gli ostacoli più rilevanti che si frappongono ad un facile decollo, dipendono dalle abitudini, dagli atteggiamenti, dai comportamenti, dai modi di pensare delle persone, ingabbiate in strutture mentali conservatrici e per le quali lo status quo garantisce il mantenimento di cariche e privilegi. Sappiamo bene, anche per esperienza professionale, che il trapasso da un modello organizzativo ad un altro che cerca di dotarsi di strumenti operativi nuovi e meglio rispondenti alle mutate esigenze, non è ne facile ne veloce. Non è facile perché bisogna sradicare modi di pensare e modalità operative che, pur avendo contribuito alle fortune dell’associazione, non sono più in sintonia con un contesto sociale ed economico in veloce evoluzione. 3 3


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Non è veloce perché, non essendoci stato nel frattempo un rinnovamento degli operatori (soci) si deve procedere con decisione ma senza traumi, facendo attenzione a non emarginare o far sentire obsolete quelle persone che hanno bisogno di tempi più lunghi per adeguarsi. Non dobbiamo perdere soci, vista la difficoltà che si incontra nell’acquisirne di nuovi. Ci vuole perseveranza per porre solide basi su cui costruire il nuovo sistema organizzativo. Ora c’è tanto ottimismo, ma facciamo attenzione a parlare di successo troppo presto: la fase di lancio di ogni processo innovativo è sempre accolto con entusiasmo. Se ascoltiamo infatti la voce dei protagonisti tutti vogliono cambiare, ma poi all’atto della pratica applicazione, se non adeguatamente supportati, l’entusiasmo iniziale lascia presto il passo alla routine e ci si perde. In un tale contesto di trasformazione organizzativa e funzionale, la conoscenza e la condivisione sono i fattori trainanti; le persone costituiscono l’elemento necessario affinché le organizzazioni possano realizzare la loro missione; ma come trasmettere conoscenza per far accettare processi che ad un primo approccio sembrano complicati e difficili da decriptare? Andate sul sito e provate a leggere, sembrano mansionari per dirigenti aziendali più che semplici note operative destinate ai volontari, con elencate qualità e conoscenze necessarie per svolgere i rispettivi ruoli. La risposta è SEMPLIFICAZIONE e FORMAZIONE: la prima per facilitarne la comprensione e non spaventare, mentrte la seconda risulta strategica nei momenti chiave di rinnovamento della vita di ogni organizzazione. Ma Formazione non deve essere il mero trasferimento di saperi calati dall’alto, attraverso complicati manuali applicativi identificati da sigle- GAT GST GLT GMT - che resteranno gruppi di tre lettere, se non saranno adeguatamente e diffusamente spiegati. L’approccio formativo, perché risulti efficace, deve mirare al coinvolgimento delle persone, affinché credano nei nuovi metodi proposti e ne diventino sostenitori. Serve dunque una formazione diffusa nei club che devono essere stimolati ed accompagnati sulla strada del cambiamento; non ci si può limitare a spiegare la complessa trasformazione nel corso di un incontro istituzionale, senza poi dare seguito con interventi mirati sul club o gruppi club che potrebbero confrontarsi, a livello di zona o di circoscrizione, sotto la guida di responsabili che dovrebbero saperne di più rispetto ai semplici soci. Sta a noi la responsabilità di non far fallire il progetto, ma un ruolo fondamentale deve essere svolto dal Distretto, che deve restare vicino ai club per incoraggiarli, guidarli ed assisterli, verificandone i progressi compiuti e spronarli laddove emergano difficoltà. Certo si tratta di un impegno notevole, ma il dilemma ha due sole facce: accettare la sfida e Lavorare per il Cambiamento; restare Seduti e Rassegnati per continuare a dibattere

“ sul lionismo che invecchia”. V.P 4

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Innovare non è fare la rivoluzione, ne tanto meno cancellare il passato con un colpo di spugna; Innovare è togliere le croste sedimentate da decenni di immobilismo e di auto celebrazione; Innovare è recuperare la capacità di ascolto, che è diversa dall’udire, delle differenti voci che risalgono dalla società; Innovare è modificarsi per essere in sintonia con la realtà che cambia ed avere voglia e coraggio di rimettersi in discussione. La diversità di pensiero, di cultura, di età, creano quell’importante arricchimento che ti fa essere sempre attuale.

GENNAIO

Incontro con la Dirigente dell’istituto scolastico Baccelli per: - organizzazione service vista (ambliopia) - preparazione di un convegno sui pericoli del Web da tenere nel mese di febbraio presso l’Istituto

Consiglio Direttivo ed Assemblea a seguire Per le decisioni adottate vedi i relativi verbali NB * L’assemblea ha ratificato la scelta di sostenere il Service nazionale (interconnettiamoci…ma con la testa) che sarà presentato in maggio al congresso nazionale di Montecatini.

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Appuntamenti di febbraio CONCERTO CON RACCOLTA FONDI A FAVORE DELLA CASA D I ACCOGLIENZA RONAL D PALIDORO PER FAMIG LIE DI BAMBINI AFFETTI DA TUMORE La Toscanini Young Orchestra è la sezione giovanile dell'Orchestra "I Flauti di Toscanini", prima orchestra italiana stabile con Direttore ad utilizzare l’intero Consort della famiglia del Flauto traverso. Nata nel 2003 vanta più di 250 concerti in tutta Italia e ripetute tournèe in Tunisia, Francia, Germania e Spagna. E’ composta da giovani da 9 a 19 anni; Direttore PAOLO TOTTI Prenderanno parte al concerto come Solisti, i tiburtini: MATTEO EVANGELISTI, Primo flauto del Teatro dell’Opera di Roma; GIUSTINA MARTA, docente di faluto nella scuola ad indirizzo musicale Alfredo Baccelli di Tivoli, reduce da una tourée in 13 teatri della Repubblica Popolare Cinese con la Romae Philarmonica Orchestra. Paolo Totti è nato e si è formato a Roma compiendo gli studi musicali di Flauto Traverso a pieni voti al Conservatorio Santa Cecilia, si è laureato in filosofia con 110 e lode all’Università La Sapienza. E’ fondatore ed il Direttore dell’’orchestra “ I flauti di Toscanini”; ha al suo attivo più di 1.200 concerti. Insegna Flauto Traverso da 25 anni presso l’Accademia Toscanini di Avezzano. 6 6


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di più….

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L'incidenza di tumore maligno pediatrico è attualmente pari a 164 nuovi casi all’anno per milione di bambini. Negli ultimi 15 anni la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di tumore maligno, nella fascia di età 0-14 anni, è passata dal 70% all’82%. Le leucemie sono il gruppo di tumori per cui si registra il maggior incremento di sopravvivenza negli ultimi 15 anni: dal 68% del periodo 1988- 1992 all’83% del 2003-2008. I tumori pediatrici più comuni sono le leucemie, e, tra queste, la leucemia linfoblastica acuta. Secondi per frequenza sono i tumori del sistema nervoso centrale, seguiti dai linfomi. Questi tre gruppi di malattie sono responsabili di oltre due terzi dei casi di cancro nell'infanzia I tumori pediatrici sono sempre più curabili; quelli del sangue hanno raggiunto oggi una sopravvivenza che supera il 90 per cento dei casi. Le terapie più frequentemente adottate sono: • Chemioterapia - trapianto di midollo - radioterapia – immunoterapia A causa delle gravi conseguenze e della complessità del trattamento, i bambini affetti da neoplasia debbono essere curati in centri altamente specializzati in tumori infantili. La diagnosi di tumore e l’intensità del trattamento hanno un impatto emotivo pesante sul bambino e sulla famiglia. È difficile mantenere un senso di normalità per il bambino, specialmente perché deve essere ricoverato frequentemente e recarsi dal medico o in un centro ambulatoriale per il trattamento del cancro e delle complicanze associate. Un forte stress è inevitabile, poiché i genitori devono cercare di continuare a lavorare, di essere attenti alle necessità di altri figli e di soddisfare le numerose esigenze del bambino malato. La situazione è maggiormente complicata quando il bambino viene trattato in un centro specialistico lontano da casa. Ed ecco le parole di Pasquale Tulimiero della Federazione italiana associazione genitori oncoematologia pediatrica: “Il sostegno psicosociale del bambino e della sua famiglia prevede l’accoglienza e la gestione della famiglia di ogni singolo bambino affetto da tumore sia all’interno dell’ospedale sia all’ esterno. E’ necessario un servizio psicologico di accoglienza e sostegno per la famiglia, al fine di diminuire il trauma dovuto all’insorgenza della patologia tumorale nel bambino e tutte le ripercussioni che ciò genera sul nucleo familiare. I risultati, dopo anni di esperienza in reparto e a domicilio, ci dicono che i genitori guadagnano serenità in un contesto che permette loro di elaborare l’esperienza della malattia in modo comunitario con altri genitori e che li facilita nel rapporto con l’équipe medica. Espressione di questa attività è la creazione di case di accoglienza dedicate alle famiglie di pazienti oncologici, nate per volontà delle singole associazioni di genitori e gestite negli anni grazie alla collaborazione di volontari e donatori. Renato Recchia 7

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CASA RONALD PALID ORO

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Offrire “una casa lontano da casa” alle famiglie di bambini gravemente malati in un’ambientazione condivisa a poca distanza dall’ospedale. Questa l’attività svolta da Casa Ronald Palidoro che, nata nel 2008, è la più grande delle 4 Case Ronald presenti in Italia e la cui struttura può ospitare fino a 33 famiglie in camere completamente arredate.La struttura si trova all’interno del complesso dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro –Fiumicino- concessa in uso per accogliere genitori o familiari residenti fuori Roma, che devono assistere bambini ricoverati affetti da patologie che richiedono una lunga permanenza. La vicinanza alla struttura ospedaliera è una caratteristica comune a tutte le Case Ronald in Italia e nel mondo per garantire salute ma anche benessere. Fino ad oggi Casa Ronald Palidoro ha accolto quasi 20.000 persone, 1.564 solo nell’ultimo anno. Casa Ronald Palidoro fa parte della Ronald McDonald House Charities (RMHC), organizzazione internazionale nata nel 1974 che, in 64 paesi nel mondo, porta avanti la sua causa grazie all’aiuto di 431.000 volontari. Così ogni anno più di 5,7 milioni di bambini e famiglie trovano sostegno con i programmi RMHC in tutto il mondo.

Come nasce Casa Ronald È il 1974 quando a Philadelphia Fred Hill, famoso giocatore di football americano, scopre che la sua bambina ha la leucemia. Insieme a sua moglie, Fred deve affrontare giornate davvero lunghe tra le corsie degli ospedali e le sale di attesa, mangiando dai distributori automatici ma soprattutto cercando di nascondere a Kim la tristezza e la stanchezza di quei giorni. A un certo punto, guardandosi attorno, si accorge che lui e sua moglie non erano soli. C'erano molte famiglie che oltre al dolore per la malattia del loro bambino avevano ulteriori preoccupazioni: i lunghi viaggi per le cure ospedaliere e i costi di una forzata permanenza lontano da casa. È durante la malattia della sua bambina che Fred si rende conto della necessità di pensare a un posto dove i genitori dei bambini malati possono ritrovarsi per sostenersi a vicenda. Ray Kroc, fondatore di McDonald’s, che in quel momento aveva sotto contratto Fred Hill, viene così colpito da questa idea tanto da decidere di appoggiarla in pieno, con la promessa di raddoppiare ogni dollaro raccolto. Grazie a questo lavoro di squadra la dottoressa Audrey Evans, responsabile dell’unità oncologica dell’ospedale pediatrico di Philadelphia, realizza una casa come residenza temporanea per le famiglie dei bambini in cura presso l’ospedale. Così nel 1974, con l’inaugurazione della prima Casa Ronald, nasce ufficialmente la Ronald McDonald House Charities

I ragazzi del Leo Club da tempo collaborano con Casa Ronald come raccontato più avanti da Arianna Perna 8 8


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LA struttura di Palidoro

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SCUOLA E WEB 200 ragazzi dell’Istituto Baccelli incontreranno l’ingegnere informatico Piero Fontana e l’Ispettore superiore della PS Davide Sinibaldi per parlare dei pericoli di un approccio imprudente ad internet e degli effeti distruttivi cui può potare una uso distorto dei social. Interverranno anche i genitori dei ragazzi.

GRANDE FESTA Appuntamento presso il Villaggio per abbandonarci a sfrenate danze con musica dal vivo. Il tema della serata è Il CINEMA

Le Pillole ………di Tarantino Corsa della solidarietà a favore dei non vedenti La prima edizione della corsa della solidarietà con raccolta fondi a favore dei non vedenti, si è tenuta nel 1983 su iniziativa del Presidente Aquilino Rivelli che la ideò. Da quell’anno e fino al 2005 la corsa è stata regolarmente organizzata. Aquilino Rivelli fu premiato con una medaglia dal Presidente Internazionale Everett Grindstaff per aver realizzato, primo in Italia, un service a favore dei non vedenti, principale servizio dell’Associazione. La corsa si svolgeva con tre itinerari di 15-10-5 KM riservati a professionisti e dilettanti. Durante la gara nei posti di controllo era organizzato, per i partecipanti, il ristoro sempre offerto dal socio Zito ( Agrumetta). Il percorso della gara si snodava per le strade centrali e periferiche di Tivoli e per due volte fu incentrato intorno e dentro le tre ville tiburtine ( Villa D’Este – Gregoriana-.Adriana). La media di partecipazione è stata calcolata in 200 e più concorrenti. I premi per vincitori e partecipanti consistevano in coppe, targhe e diplomi offerti dal Comune di Tivoli, Enti, scuole e privati; non mancarono mai premi in natura con i prodotti di tipici del teritorio tiburtino. I fondi raccolti furono erogati, sotto forma di attrezzature per l’ufficio provinciale dei ciechi e come posti di lavoro in Enti pubblici e privati. Un centralinista fu assunto dall’ospedale di Tivoli . 10

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PRIMAVERA 2016 ( a cura di G loria Serra )

Progetti futuri del Leo Club Tivoli Host L’avventura continua ….. Il 2019 sarà un anno ricco di attività per il Leo Club Tivoli Host e per il nostro Lions Club padrino che sempre ci supporta. Il Club s'interesserà ad attuare dei progetti in vari ambiti, che coinvolgeranno soprattutto le scuole del territorio: i ragazzi del Club infatti cercheranno di entrare nei licei di Tivoli per varie attività rivolte agli studenti. Il primo progetto consisterà nell’organizzazione di alcune giornate di orientamento, volte all'aiuto dei ragazzi nella scelta del percorso universitario da intraprendere. Il Club cercherà di aiutare gli studenti con consigli e informazioni sulle varie facoltà, in ambito scientifico e umanistico, per chiarire loro la realtà delle strade universitarie che i membri del Club già conoscono. Verrà organizzata anche l’annuale mostra fotografica con l'Istituto Fermi di Tivoli, un appuntamento ormai fisso per il nostro Club, il ricavato della quale servirà a finanziare alcune realtà più in difficoltà sul nostro territorio. Oltre ai licei anche le scuole elementari saranno interessate da due progetti: verranno infatti attuate giornate di sensibilizzazione sull'importanza dei vaccini, un tema molto attuale e discusso, ed attività volte alla sensibilizzazione sulle disabiltà motorie; a tal proposito un nuovo progetto che verrà creato sarà la mini campagna di sensibilizzazione sulle persone non vedenti e sulle loro enormi capacità. Non mancheranno gli appuntamenti fissi ed annuali del Club, ovvero le discese in piazza per la vendita delle “azalee della ricerca” AIRC e la vendita delle uova di Pasqua per il Tema Operativo Nazionale Leo “School4U”, volto all’implementazione delle risorse scolastiche. Fra gli appuntamenti più imminenti ci sarà anche un’occasione divertente, il ballo di carnevale organizzato dal Lions Club Tivoli Host, ed il tema scelto dai ragazzi Leo per tale occasione sarà il cinema! La serata avrà ovviamente uno scopo benefico, dal momento che vedrà la raccolta fondi a favore del Villaggio Don Bosco. In ultimo, ma non meno importante, a breve avverrà l'ingresso di una nuova socia, Alessia Cherubini, una ragazza che in questi mesi di frequentazione del Club ha dimostrato partecipazione e quindi merito ad entrare. Gloria Serra

Il Service nazionale Il nostro Tema di Sensibilizzazione Nazionale, Leo4Health, è giunto al suo secondo anno di vita. Esso permette a noi Leo di entrare nelle scuole di tutta Italia per diffondere conoscenza e consapevolezza su un tema attuale e complesso: l’importanza delle vaccinazioni. Abbiamo incontrato giovani e giovanissimi portando loro un’informazione accessibile e curata sia dal punto di vista della comunicazione che di quello scientifico, cercando di comunicar loro, attraverso un team di esperti, quanto sia importante affrontare il tema vaccinale, oggi tanto soggetto a critiche e fake news. I Leo italiani non hanno limitato questo progetto a conferenze di sensibilizzazione, ma hanno voluto ampliare il loro spettro di attività creando due progetti: il primo, intitolato “Ama te stesso, vaccinati”, richiede agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di realizzare un elaborato sul tema, che potrà consistere in uno scritto, in un video, in un lavoro grafico o in qualsiasi altra forma. Il secondo è il “Premio di laurea Leo4Health”, aperto a laureati e laureandi 13 13


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in qualsiasi disciplina che vogliano contribuire all’approfondimento di questa tematica e ad una corretta divulgazione medico-scientifica tramite il proprio lavoro di tesi di laurea. Ciò che è fondamentale è che gli studenti mettano all’opera competenze, fantasia, curiosità e spirito critico, per fare in modo che questo Tema diventi sempre più interattivo e che la nostra attività di sensibilizzazione sia il più possibile interattiva e coinvolgente. Per un pubblico di più piccoli è stato inoltre realizzato dal Coordinamento Nazionale di tale progetto (che è presieduto dal nostro socio Francesco Perrella) il gioco di carte “Immunity”, che simula uno scontro tra “vaccini vs. malattie infettive”, in modo da avvicinare in modo divertente i più giovani ad una tematica così importante. Il nostro Club lo scorso anno ha organizzato numerose conferenze su tale tematica nelle scuole elementari del territorio, e nel prossimi mesi si prepara a fare altrettanto, portando questa nelle classi anche il gioco “Immunity”.

Arianna Perna

Il 2019 ha portato tante novità al nostro Club: dopo mesi di riflessione il nostro socio, nonché immediato Past Presidente del Distretto Leo 108 L, Francesco Perrella, ha sciolto le riserve ed ha deciso di candidarsi al ruolo di Vice Presidente nazionale del Leo Club Italia per l’a.s. 2019-2020! È stata una decisione ponderata assieme a tutto il Club Leo e Lions: alla luce delle sue capacità, del suo sincero spirito leoistico, della sua voglia di fare e della passione che egli nutre per la nostra associazione, il Leo Club Tivoli Host e il Lions Club Tivoli Host hanno deciso di supportare la sua candidatura, la quale verrà votata durante la Conferenza Nazionale dei Leo italiani che si terrà dal 25 al 28 aprile 2019 presso il Grand’Hotel Duca d’Este (Tivoli Terme). Se i Leo italiani decideranno di riporre in lui la loro fiducia, un po’ del Leo Club Tivoli Host e del Lions Club Tivoli Host accompagneranno Francesco i tutte le sue attività ed in tutte le sue trasferte in giro per l’Italia. Con il cuore pieno di orgoglio, a Francesco facciamo il nostro più grande e sincero in bocca al lupo, certi che il suo operato onorerà i valori alla base della nostra associazione. Da tempo ormai il nostro Club collabora con la Casa Ronald di Roma Palidoro. Siamo venuti a conoscenza di questa realtà tramite un service che organizzammo assieme al nostro Distretto Leo 108L: in quell’occasione noi Leo di Lazio, Umbria e Sardegna, donammo alla struttura un arredamento da esterno (consistente di tavoli, panche, sedie, ecc...), in modo da creare una piccola veranda ad uso degli ospiti della Casa. In quell’occasione potemmo entrare direttamente a contatto con quella realtà: lo spirito encomiabile di volontari che sono al servizio, giorno e notte, delle famiglie ospiti ci ha dato la spinta a voler aiutare concretamente la fondazione. Noi del Leo Club Tivoli Host abbiamo cercato di aiutare la struttura sia attraverso delle raccolte fondi, ma ci siamo voluti impegnare anche in prima persona per i piccoli pazienti: a Natale infatti, generalmente li andiamo a trovare ed assieme a loro facciamo l’albero di Natale, facendoci accompagnare da un Babbo Natale un po’ in anticipo (anch’egli socio del nostro Club!) con un sacco pieno di doni. Ogni volta che lasciamo la Casa andiamo via con il cuore pieno di gioia: è di più ciò che quei piccoli supereroi regalano a noi, rispetto a quanto noi riusciamo a donare loro. A.P


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NOTIZIARIO TIBURTINO n° 1 - Gennaio 2019

ASSOCIAZIONISMO LIONS CLUB TIVOLI HOST

Un Poster per la Pace Immaginare un mondo pieno di speranza e privo di violenza Fin dal 1988 i Lions club di tutto il mondo sponsorizzano il concorso “Un poster per la pace” presso le scuole per dare ai giovani, di età compresa tra 11 e 13 anni, l’opportunità di esprimere attraverso il disegno, il loro ideale di pace e di farli riflettere su quanto essa sia importante nella vita quotidiana di una comunità. Il tema del concorso di quest’anno: “la solidarietà è importante” esprime il modo in cui i Lions vedono e servono il mondo. Sin dalla sua fondazione nel 1917, il Lions Club International ha assunto quale suo primo scopo, quello di promuovere uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo. In tale contesto è nato trenta anni fa il concorso “Un poster per la pace” come risposta a una semplice domanda: cosa sarebbe accaduto, se bambini di tutto il mondo avessero utilizzato il linguaggio universale dell’arte per esprimere il loro concetto di Pace? Da allora più di 4 milioni di giovani hanno avuto l’opportunità di partecipare ed essere sensibilizzati sul questo importante tema. Anche quest’anno il Lions Club Tivoli Host si è avvalso della collaborazione dell’IC Tivoli II-Tivoli centro “A. Baccelli” la cui dirigente, prof.ssa Sandra Vignoli, risponde sempre con entusiasmo e convinzione, aprendo la scuola a ogni iniziativa che favorisca il contatto con quella parte della società civile portatrice di valori umanitari e di solidarietà. «Sono convinta – sostiene la D.S. – che la collaborazione con le agenzie e le associazioni del territorio è molto utile sia perché le sinergie rafforzano l’azione educativa della scuola, sia perché gli studenti percepiscono così l’interesse del territorio nei loro confronti. L’istituto non rappresenta una realtà chiusa su se stessa ma si apre al territorio. Notevole è poi il valore aggiunto che questi contatti con la società civile trasferiscono ai ragazzi; con i vari progetti si fa focalizzare l’attenzione degli studenti su valori quali la pace, la solidarietà, il rispetto, contribuendo a creare un orizzonte comune di valori condivisi». Hanno partecipato al concorso 150 ragazzi della scuola media sotto la guida degli insegnanti d’arte e immagine Maria Amodio e Armando Iacovantuono. I giovani partecipanti, utilizzando tecniche diverse: carboncino, pastello, matita, tempera, hanno espresso il loro originale pensiero sul tema con figurazioni diverse, ciascuna riflettente la

Il disegno 1° classificato di Francesco Calabrese.

personalità dei singoli. L’impegno dei professori incaricati è stato esemplare per la costante vicinanza ai ragazzi: prima spiegando loro il concetto ispiratore dei lavori, poi seguendoli nella fase di realizzazione. La giuria incaricata di stilare la graduatorie finale ha avuto compito difficile, considerato che le 150 opere prodotte erano tutte di elevata qualità artistica e perfettamente aderenti al tema proposto. Francesco Calabrese della III D si è aggiudicato il primo posto, secondi classificati pari merito Sofia Carbone e Martina Pascucci, con Letizia Di Giuseppe al terzo posto. Il disegno vincente rappresenta una barca con dentro tre ragazzi dal colore diverso della pelle, uniti nella disperata fuga dagli orrori della guerra e della fame. La loro pericolosa fuga verso la libertà fisica e morale viene favorita da mani pietose che, emergendo dalle onde, sollevano la fragile imbarcazione per proteggerne la navigazione e garantire al giovane equipaggio un approdo sicuro, viatico per un progetto di vita migliore. Alla nostra domanda per comprendere il perché della scelta di quel soggetto quale simbolo di pace e solidarietà, Francesco risponde: «Ho voluto rappresentare l’aiuto solidale che bisogna dare a chi sembra diverso da noi per origine, colore della pelle, condizione sociale». Solidarietà e pace sono paro-

le che vanno nella stessa direzione; non può esserci l’una senza l’altra, anzi possiamo dire che la solidarietà apre la via alla pace, perché quando c’è questo sentimento di comprensione delle difficoltà degli altri, ci si mette a disposizione per aiutarli. E alla domanda cosa è per te la pace abbiamo ricevuto una risposta complicata: «La pace – ci dice – è come un tesoro, tutti lo cercano ma nessuno lo trova». Visione pessimistica, risultato di una insicurezza generalizzata percepita dai ragazzi, tanto nei discorsi di noi adulti, quanto attraverso esperienze dirette o indirette di episodi di violenza giovanile. Il presidente del Lions Club Tivoli Host Renato Recchia, colpito dalla capacità espressiva dei ragazzi e dall’impegno messo in campo dall’Istituto “A. Baccelli” nell’attività di coordinamento del concorso, ha dichiarato: «È evidente che questi giovani hanno delle grandi idee su quello che la pace rappresenta per loro. Noi Lions entriamo nelle scuole per far riflettere i ragazzini su un tema così importante, proprio in un momento in cui accade spesso che ai giovani sono riservati gli onori della cronaca per episodi di bullismo e di violenza. Sono lieto di avere offerto loro l’opportunità di condividere questa visione di pace». Il poster di Francesco proseguirà nella selezione a livello distrettuale e mul-


NOTIZIARIO TIBURTINO n° 1 - Gennaio 2019

tidistrettuale per accedere alla selezione finale, durante la quale si sceglierà il primo classificato a livello internazionale. Saranno nominati un vincitore primo classificato e 23 vincitori di premi di merito. Il primo premio include una somma di US$5,000 e un viaggio in America, il vincitore e due suoi familiari, per partecipare a una speciale cerimonia di premiazione. I 23 vincitori dei premi di merito riceveranno un attestato di partecipazione e un premio in denaro del valore di US$500. I Lions di tutto il mondo dedicano tempo e impegno alla crescita morale dei giovani, cercando di favorire un loro corretto inserimento nella società. «Dal giorno della fondazione – ci dice il presidente Recchia – i Lions servono le loro comunità; sono ormai trascorsi più di 100 anni e intendiamo continuare per i prossimi 100 e ancora oltre. Per questo motivo i Lions sono impegnati in iniziative rivolte ai giovani, perché essi sono il nostro futuro e i destinatari principali del messaggio di solidarietà e pace che desideriamo comunicare a tutti». Chiudiamo ponendo una ultima domanda alla prof.ssa Vignoli. D. La partnership dell’Istituto da lei diretto con i Lions è ormai consolidata ed ha portato, oltre al concorso del Poster per la Pace, alla realizzazione di importanti eventi come “i pericoli del Web” e il “controllo della vista (ambliopia)”; come sono vissute queste attività congiunte dalle famiglie dei ragazzi? R. Le attività riguardanti la prevenzione e la salute sono molto gradite ai genitori. Per quanto riguarda gli eventi relativi ai pericoli del Web sono molto interessati in quanto ne percepiscono i pericoli e cercano strumenti per una navigazione sicura dei loro figli.

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CENTRO POLIVALENTE ANZIANI TIVOLI CENTRO

Festa dell’Epifania

La presidente signora Virginia Maggi con la Befana (Paola) e le facenti parte del Comitato di Gestione le signore Flavia Boghi, Giuseppina Timperi e Annarita De Simone, durante la festa della “Epifania” tenutasi nei locali superiori del Centro; la serata si è conclusa con la tradizionale tombolata.

ASSOCIAZIONE “AMICI DON ULISSE” LIBERA UNIVERSITÀ “IGINO GIORDANI”

Il tempo e la poesia

Vincenzo PAuselli

Carnevale 2019 Ballo Rotary di beneficenza Contributo al progetto DOPO DI NOI per il sostegno di adulti disabili. Mercoledì 20 Febbraio, ore 21,00 presso il Cinema Teatro Giuseppetti. Maschera facoltativa. Alla maschera più bella verrà consegnato il “Premio Rotary”. Per informazioni e prevendita: “Cinema Giuseppetti” Vicolo dell’Inversata, 5 - Tivoli; Gioielleria “Igino De Rossi”, Via Trevio 21 - Tivoli. N.B. Coloro che conservano foto d’epoca del carnevale tiburtino con particolare riguardo alle manifestazioni nei Teatri Giuseppetti e Italia, possono contribuire all’allestimento della scenografia inviandole via mail al seguente indirizzo: mariaantonietta.coccanaridefornari @uniroma1.it

Organizzato dalle Associazioni “Amici Don Ulisse” e Libera Università “Igino Giordani”, si è svolto venerdì 11 gennaio u.s. presso il Palazzo del Seminario, il 7° incontro della serie “Il tempo e la poesia” dedicato questa volta a Lidua Mariotti (in precedenza gli incontri hanno riguardato Marcello De Santis, Evaristo Petrocchi, Vincenzo Borgia, Tonino Mancini, Tito Silvani, Giovanna Consalvi Colanera). Lidua Mariotti, prima donna a scrivere in dialetto, rappresenta una preziosa testimonianza del vernacolo tiburtino negli anni successivi alla seconda guerra mondiale. Elemento caratterizzante la poetica di Lidua è la sua grande umanità, la capacità di indagare nell’animo delle persone alla scoperta delle emozioni, delle nostalgie, della gioia di vivere e del lento passare del tempo e delle stagioni.

A fare rivivere racconti, bozzetti e poesie, scritti con candida malizia e pieni di ironìa e allegrìa, sono stati – come di consueto – i bravissimi allievi della scuola di poesia della Luiss guidati dal prof. Franco Sciarretta. La figlia di Lidua Anna Mariotti e i nipoti hanno onorato la serata con la loro partecipazione. Liduina ha interpretato in modo impareggiabile, con entusiasmo e perizia, un divertente brano della nonna. Si è così confermata, ancora una volta, la validità di questi eventi che, in onore del titolo “Il tempo e la poesia”, hanno la finalità di ricordare, con affetto e commozione, care persone scomparse, ma che rivivono in una serata per parenti e amici attraverso le parole che esprimono emozioni, sentimenti e atmosfere di un tempo passato. bruno Moriconi


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