La Voce del Sarrabus Novembre 2010

LA VOCE DEL S@RRABUS C OPIA GRAT U IT A

Mensile del Sud-Est sardo - anno III - numero XXXII - Novembre 2010 www.lavocedelsarrabus.it

Castiadas Pag. 10 Dissequestrata la villa dell’ex sindaco Eugenio Murgioni

Muravera Pag. Aiuti del Comune per gli allevatori in crisi

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San Vito Pag. 12 È polemica sullo svincolo per l’area industriale

Villaputzu Pag. 13 Il sindaco Piu è il presidente dell’Unione dei Comuni

Villasimius Pag. 14 Nuovo piano di marketing per far crescere il turismo

C AS T IADAS . Il sindaco durissimo contro il suo predecessore: «Un complotto politico ai miei danni»

Quintino Sollai attacca Murgioni «Ha smesso di fare l’imperatore» «Voleva farmi dimettere dopo appena due anni e mezzo» TRASPORTI

Burcei

PAG. 5

POCHE LINEE E BIGLIETTI TROPPO CARI, ARST SOTTO ACCUSA

Pag. 9

Traffico urbano nele caos e automobilisti maleducati: polemica in paese

Gerrei

Pag. 15

Armungia scommette sulle gite scolastiche per rilanciare il turismo

Studenti a terra Penalizzati i pendolari: rischiano di perdere l’anno per le troppe assenze PAG. 6

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PRIMO PIANO

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S ANIT À San Marcellino. I sindaci invitano le associazioni di volontariato e l’Azienda Sanitaria a un vertice e l’atmosfera si scalda

Smascherato il piano della Asl 8 «La bozza è vecchia di tre anni» di Sabina Sestu Un piano di riqualificazione vecchio di tre anni ma fatto passare per nuovo. Un nuovo direttore sanitario, Salvatore Piu, che non prende la parola durante il vertice.

Sono questi i punti nodali che hanno reso il summit della sala consiliare di Muravera vissuto.

Associazioni di volontariato e cittadini molto combattivi.

“L’ospedale non si tocca” è stato lo slogan che è riecheggiato nella sala consiliare di Muravera. Erano presenti tutti i sindaci del Sarrabus, il sindaco di Silius, di Villasalto e un assessore di Armungia, unico assente il primo cittadino di Villasimius, Tore Sanna, che non ha potuto partecipare alla tavola rotonda. È stato invitato il dottor Sergio Marracini, Responsabile della S.C. Distretto 4 (Sarrabus Gerrei), rappresentante della AslCagliari. Presenti anche il dottor Salvatore Piu, ex sindaco di Muravera e attuale capo dipartimento aziendale del presidio ospedaliero, e il dottor Falchi che fa parte dell’equipe medica del San Marcellino.

A dirigere i lavori il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni Gianfranco Piu: «Il documento dell’Asl è stato visionato e letto dai tutti noi sindaci - ha dichiarato Piu - e siamo giunti alla conclusione che vada migliorato in base ai suggerimenti e alle esigenze evidenziate dagli operatori e dalle vari associazioni di volontariato, le cooperazioni sociali e i sindacati che seguono da vicino le vicende riguardanti l’ospedale».

A denunciare per primo le deficienze del piano di riorganizzazione del San Marcellino è Marco Fanni. «Io e il sindaco di San Vito, Patrizio Buccelli, abbiamo studiato a fondo questo progetto e abbia-

mo diverse osservazioni da presentare alla Asl. In primo luogo le scelte fatte non sono state supportate da un vero e proprio piano e, quel che è peggio, sono state formulate senza conoscere la realtà del San Marcellino. Il piano è, inoltre, troppo generico». Marco Fanni conclude dicendo che: «Sono dei piani aziendali decisi dalla Asl. Questo crea allarme sociale perché non piace a nessuno che qualcun altro prenda decisioni senza essere prima sentiti.

Così come viene prospettato il piano pare un semplice ridimensionamento dell’ospedale».

«I sindaci per ora non hanno preso nessuna posizione ufficiale in materia, la prenderanno solo dopo aver sentito la società civile - ha asserito Patrizio Buccelli - e per poterlo fare dobbiamo aver chiaro il progetto che l’equipe di lavoro della asl ha in mente. Si parla di riqualificazione, ma cosa si intende? Deleghe in bianco questo territorio non ne ha mai dato,

CMF

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e se qualcuno lo fa se ne assume tutte le responsabilità».

La risposta di Marracini non si è fatta attendere. «L’ospedale di Muravera va maggiormente integrato sia con il territorio che con i servizi sanitari presenti a livello centrale - ha replicato il responsabile del distretto - la bozza è una piattaforma per un futuro documento d’intesa. Il piano da noi studiato che, per disguidi postali,

La novità Salvatore Piu, a sorpresa, è il nuovo direttore sanitario del San Marcellino

è arrivato ai diretti interessati solo ai primi di settembre, ha scatenato un dibattito mediatico che non ci aspettavamo. Il commissario, infatti, a fine luglio aveva detto ai sindaci che dopo aver visionato il documento si aspettava delle proposte alternative su cui poter discutere. Noi non faremo niente senza aver prima interpellato i territori».

Marracini ha poi proseguito attancando l’ospedale. Secondo il dirigente della asl, infatti, la struttura ospedaliera non pubblicizza tra gli utenti e tra i medici di base ciò che essa offre come servizi al cittadino. «L’ospedale di Muravera è perciò non integrato nel territorio - ha affermato Marracini - perché se non lo sa il medico di famiglia che servizi ci sono al San Marcellino, figuriamoci se lo sa il cittadino». Dura e immediata la replica della dottoressa Antonia Mura, medico di base a Muravera: «non mi risulta che i medici di famiglia non sappiano quali siano i servizi che l’ospedale offre. Ci sarà qualcuno disinformato, ma non ritengo corretto da parte sua generalizzare. Voglio inoltre farle notare che questo piano di riqualificazione risale ad almeno tre anni fa, non a luglio di quest’anno.

Manca anche la data. Qualcuno lo ha preso, lo ha fotocopiato e distribuito senza nemmeno leggerlo. Io voglio sapere chi ha stilato questo progetto perché ci sono delle affermazioni gravissime.

Come quella riguardante il reparto di ostetricia e ginecologia. Il reparto è chiuso da tre anni, ma nel documento si parla di 13 posti letto. E infine, la dichiarazione più grave, chi vi ha detto che tutti i cittadini sono scontenti del reparto di chirurgia? E siete certi che gli operatori non siano motivati?

Come siete giunti a queste conclu-

legna da ardere carbone pellet consegna a domicilio

sioni?».

Fulvia Murru, segretaria provinciale Uil Fpl di Cagliari, ha sostenuto che la Asl: «ha già deciso da sola ciò che verrà fatto negli ospedali di Muravera e di Isili. E lo avete fatto d’estate quando molti sono in ferie. Probabilmente vi siete detti “magari nessuno se ne accorge” e così lo avete reso esecutivo».

Lidia Todde, presidentessa di Obiettivo Sanità Sardegna, è molto determinata a difendere l’ospedale. «Tutti noi dobbiamo fare fronte comune affinché l’ospedale non muoia. Perché l’ospedale si sta dissanguando. E quello che viene perso non sarà più possibile riottenerlo». Le varie associazioni hanno costituito un comitato per la difesa dell’ospedale.

La Voce del S@rrabus Associazione Radio La Voce editrice Presidente Don Emilio Manca DIRE T T ORE RE S PONS ABIL E MICHELE GARBATO C apo Redattore Gianni Agus Redazione Sabina Sestu, Giancarlo Cuccu, Renzo Cuccu Hanno collaborato Stefania Cauli, Corrado Loi, Antonello Romano, Alessandro Bulla, Ignazio Monni, Mauro Murru, Stefano Galdi Foto Carla Scroccu, Alberto Masala Impaginazione e Grafica Simone Utzeri, Antonio Dentoni (grafico-voce@live.it) Telefono 0709931481 - 3939161711 E -mail lavocedelsarrabus@tiscali.it Internet www.lavocedelsarrabus.it Pubblicità 3479415600 S tampa Unione Editoriale S.p.A. Elmas T iratura 8.000 copie Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Cagliari al numero 5/1995

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C AMPAGNE IN C RISI Parlano gli allevatori. Nonostante l’accordo con la Regione gli operatori del settore sarrabesi non sono ottimisti

Il grido di dolore dei pastori «Non abbiamo di che vivere» Quell’accordo con la Regione proprio non convince nessuno.

Latte fra i 75 e gli 85 centesimi, contributi alle singole aziende agro-pastorali ma il pessimismo nel Sarrabus la fa da padrone.

Pecore e capre made in Sarrabus stanno per partorire, il Natale non è lontano ma l’aria di festa proprio non c’è nelle aziende sarrabesi.

Eppure il leader del Movimento Pastori sardi ha salutato come storico l’accordo con la Regione: «Per la prima volta nella storia della contrattazione si parte da un presupposto: che il costo della materia prima va a definire il prezzo finale del prodotto - ha detto Felice F loris - Fino a oggi è stato diverso: il prezzo del formaggio determinava il prezzo del latte. Questa inversione di rotta permetterà un riscatto storico. Penso che i nostri pastori siano soddisfatti per questa chiusura, non facile, perché nelle nostre assemblee quello che si chiedeva era di valorizzare il prodotto».

«Ci stanno prendendo ancora una volta per i fondelli - ha commentato S ergio C asula di san Vito, allevatore - Fanno quello che vogliono loro, inutile anche scendere in piazza, non c'è scampo, ormai stiamo andando a rotoli.

Coldiretti e le altre organizzazioni di categoria non hanno fatto nulla, solo il Movimento Pastori è stato capace di ottenere qualcosa. Ci sono troppe speculazioni sui prezzi.

Quelli per il mangime degli animali sono cresciuti troppo nel giro di pochi mesi, il che unito al prezzo del latte, fa si che alla fine non ci sia praticamente guadagno per noi pastori. Ci stanno trattando come spazzatura. Nessuno parla del mattatoio di Villaputzu che è sempre chiuso e questo è un danno gravissimo per noi». Sulla stessa lun-

L’OPINIONE

Eugenio Murgioni (Pdl): «Sì agli incentivi, pensiamo a competitività delle aziende»

ghezza d’onda il collega di Villaputzu E fisio Atzeni: «La situazione è sempre peggio - ha detto e anche le proteste non porteranno a niente. Quello che ci rovina è la concorrenza dall’estero. Alla fine saremo costretti a vendere tutto ma per fare cosa poi?». La musica non cambia anche sentendo un altro pastore sarrabese, S ergio S irigu di Villaputzu: «Ho consigliato a mio figlio che vuole continuare il mio lavoro di cercarsi un’altra occupazione - ha spiegato - Le

La proposta della Regione Contributo di 2500 euro ad azienda da erogare entro il 31 dicembre Prezzo del latte fra i 75 e gli 85 centesimi

notizie delle proteste e degli incidenti mi hanno turbato. Non ci dovrebbe essere bisogno di queste cose per rivendicare i propri diritti, anche se occorre fare la voce più grossa rispetto alle organizzazioni di categoria come Coldiretti.

Bisognerebbe far qualcosa per evitare che i costi per le aziende zootecniche, come quelli per i mangimi, crescano a dismisura. Ci stanno strozzando».

Quanto all’accordo con la Regione, ora si attendono i fatti concreti: dicembre sarà un mese decisivo per verificare se i patti sottoscritti saranno rispettati: «Un accordo raggiunto su basi di ragionevolezza - ha affermato il presidente della Regione U go C appellacci - abbiamo ragionato su due aspetti in particolare. Uno è quello relativo al provvedimento cosiddetto del ritiro degli stock in modo generico. In realtà è quel provvedimento destinato a favorire l'aggregazione dell'offerta. Noi abbiamo sempre detto che è pur vero che il prezzo del latte lo fa il mercato, ma è altrettanto vero che il provvedimento di ritiro lo fa la Giunta regionale».

«Gli incentivi vanno bene solo per l’immediato. Occorre lavorare per rendere competitive le aziende agro-pastorali del Sarrabus». Lo ha affermato il consigliere regionale del Pdl Eugenio Murgioni. «I nostri prodotti - spiega Murgioni - devono essere tutelati e la qualità garantita grazie ad un meccanismo di tracciabilità che permetta di capire che provengano dalla nostra zona». Ma non basta. Secondo Murgioni bisogna puntare sull’industria di trasformazione che creerebbe reddito e sviluppo nel Sarrabus: «Quella delle industrie di trasformazione è un’idea da diffondere su tutto il territorio - spiega Murgioni l’Agrumicola di Muravera va rilanciata, a Castiadas ci si sta specializzando nella produzione di vino ed olio, e anche il lavoro delle peschiere, e nella zona ce ne sono diverse, va migliorato e completato con un centro di raccolta, lavorazione e trasformazione del pescato. Villaputzu, con lo stagno di Sa Praia, potrebbe essere il centro ideale di questo ‘polo del pesce’. Per avere il massimo del tornaconto, occorre però pensare ad una struttura di distribuzione dei prodotti agroalimentari lavorati, che consentirebbe di colmare una lacuna che accomuna buona parte della produzione sarda.

Le nostre merci devono essere presenti ogni giorno nei principali punti vendita, negli alberghi, nei ristoranti di tutta Europa». Murgioni non dimentica strutture come il matta-

toio di Villaputzu e il caseificio di San Nicolò Gerrei: «Il mattatoio villaputzese - dice - va assolutamente rimesso in funzione dopo averlo adeguato alle normative europee, così come serve una maggiore attenzione per i piccoli caseifici. San Nicolò Gerrei? Quella struttura potrebbe diventare un centro polivalente per la macellazione delle carni e un salumificio e questo permetterebbe il rilancio dell’allevamento dei maiali allo stato brado, un’eccellenza del Gerrei».

Per Murgioni non va trascurata nemmeno l’innovazione: «Il Laore andrebbe rilanciato - spiega il consigliere Pdl - occorre cercare la possibilità per i coltivatori di accedere a produzioni innovative richieste dal mercato. Il Laore deve svegliarsi perchè i coltivatori devono essere messi in condizione di produrre ciò che il mercato chiede».

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IL C AS O Castiadas. Sfogo del primo cittadino del paese che denuncia una manovra ai suoi danni e promette: Mi ricandiderò

Quintino Sollai non ci sta e accusa ÂŤUn progetto per farmi dimettereÂť di Michele Garbato ÂŤAcqua cheta rompe gli arginiÂť, recita un antico adagio popolare.

Quintino Sollai, sindaco di Castiadas, sembra non fare eccezione a questa regola. L’aspetto di tranquillo professore di estimo, cede il posto ad una grinta leonina esplosa con prepotenza dopo le vicende dei mesi scorsi che hanno visto il “licenziamentoâ€? dalla giunta municipale forgiata da Eugenio Murgioni, consigliere regionale Pdl nonchè ex-sindaco del paese (quindici anni da primo cittadino).

Il sindaco castiadese è amareggiato, soprattutto per le ultime dichiarazioni dell’ex-assessore Anna Virginia Bernardo e a queste ribatte subito in una lunga chiacchierata col cronista: La signora Bernardo ha fatto delle affermazioni avventate - tiene a precisare - io l'ho sempre stimata, mi dispiace che sia andata via. Nonostante le sue dimissioni, le ho dato l’incarico di accompagnare i nostri anziani ad Istanbul e questo per la grande fiducia che ho sempre avuto nei suoi confronti. Ma, in fondo, il cruccio di Quintino Sollai non è la vicenda Anna Bernardo ma la costituzione del gruppo Popolo delle Libertà in Consiglio Comunale, un’operazione portata avanti proprio dall’ex-sindaco Murgioni. Siamo partiti come lista civica - spiega - di cui facevano parte persone con diversa estrazione politica. Poi di punto in bianco i malumori sono saltati fuori quando un gruppetto di cinque persone si è costituito come gruppo autonomo per creare una maggioranza nuova e metterci in difficoltà . Secondo me era un progetto politico già fatto a suo tempo. Dopo due anni e mezzo mi volevano fare fuori.

Chi e perchè voleva la “testaâ€? del primo cittadino? La risposta è ÂŤl’onorevoleÂť, cosĂŹ Sollai definisce

Quintino Sollai, sindaco di Castiadas

il suo predecessore Eugenio Murgioni. Lui aveva un obiettivo fondamentale - ha dichiarato dopo due anni e mezzo di legislatura dovevo cadere per rientrare in sella lui. Da cavallo io non cado molto facilmente. Lui voleva fare ancora il sindaco. Io però non ci sono stato a questo gioco. E attacca duramente anche sulle amministrative di qualche anno fa, in cui Eugenio Murgioni fu rieletto sindaco per la terza volta, nomina poi annullata dalla Regione che mandò a Castiadas il commissario straordinario che amministrò il paese fino al 2007, anno in cui la lista guidata da Quintino Sollai si impose alle elezioni. In quell’oc-

Ipse dixit ÂŤMurgioni ha finito di fare l'imperatore a C astiadas.

Ho sopportato per troppo tempoÂť

casione Murgioni si candidò per la terza volta - ricorda Sollai - pur sapendo che la legge non consentiva una terza candidatura. E questo è stato un danno per il paese che ha dovuto sopportare un anno di amministrazione del commissario straordinario. Il perchè della revoca degli incarichi di vice-sindaco e assessore all’urbanistica a Murgioni, viene spiegata dal sindaco Sollai senza peli sulla lingua: L'ho mandato via e non me ne pento - dice - lui ha finito di fare l'imperatore a Castiadas. Ho sopportato per diverso tempo. Ho preso io da solo questa decisione.

Perchè? Negli assessorati che aveva non stava lavorando. Tutto

era fermo. Il suo obiettivo era solo quello di farmi cadere dopo due anni e mezzo di mandato per ritornare ad occupare lui lo scranno di sindacoÂť. Accuse gravi. E ora? Su che maggioranza si regge la giunta guidata da Quintino Sollai? Le elezioni sono imminenti? Sulla maggioranza il sindaco dice e non dice: ÂŤLa minoranza è composta da persone mature che hanno capito cosa poteva succedere ed è stata molto responsabile - spiega Sollai Due delibere sono state recentemente votate all'unanimitĂ perchè è stata valutata la bontĂ dei provvedimentiÂť. Quanto a future elezioni, posto che l’obiettivo del sindaco è ÂŤarrivare a fine legislaturaÂť, Sollai non lascia spazio a dubbi: ÂŤHo intenzione di ricandidarmi per un secondo mandatoÂť. Ora l’obiettivo, parola di sindaco, è rendere produttiva la seconda parte della legislatura e snocciola i risultati ottenuti negli ultimi sei mesi di lavoro, quelli, tanto per capirci, dopo lo “strappoâ€? con Murgioni ed il Pdl: ÂŤE’ stato sbloccato il centro matrice per le borgate - spiega - e cosĂŹ anche i vincoli relativi alle bonifiche. Stiamo lavorando per istituire l’ufficio per la rimodulazione del PUC, mentre è operativo l’ufficio del paesaggio, importante perchè le pratiche di una certa entitĂ siano istruite a livello comunale. Abbiamo ottenuto al costo di un euro un’area di Olia Speciosa fra la scuola materna e il vecchio centro abitato dove saranno ricavati 20 lotti che saranno ceduti alle giovani coppie a costo zero per costruire la loro casaÂť. L’elenco fornito dal primo cittadino potrebbe continuare a lungo. Ora per lui la sfida è concludere la legislatura dribblando le insidie sulla strada che conduce al 2013, anno delle prossime consultazioni per il rinnovo dell’amministrazione.

di Ignazio e Marco Cell. 393.2226542 - 393.2226152

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T RAS PORT I Il caso. La riforma Gelmini getta nel caos le scuole del Sarrabus e l’azienda Trasporti della Sardegna non riesce a gestire l’emergenza

L’Arst mette sotto scacco le scuole poche linee e biglietti alle stelle di Sabina Sestu Studenti a terra. Non di umore, ma nel senso letterale del termine. Non ci sono i pullman per andare e tornare da scuola. La Gelmini accresce il monte ore scolastico e l’Arst si rifiuta di aumentare il numero delle corse, ma non quello degli abbonamenti. E gli alunni e i presidi degli istituti superiori del Sarrabus non ci stanno.

Soprattutto il preside del liceo scientifico, dei geometri e della ragioneria, Piero Loddo, che già dal luglio scorso sta cercando di trovare una soluzione al problema trasporti. Il preside Loddo ha chiamato diverse volte la Regione Sardegna e l’Arst per mettere in luce il problema e trovare una risposta all’incognita sulla mobilità degli studenti all’interno dell’ampio distretto scolastico. Ma finora non ha ricevuto alcuna risposta, tanto è vero che l’anno scolastico è iniziato nel caos più totale, almeno riguardo a questo importante tema. Neanche i sindaci dei paesi interessati hanno dato qualche risposta alle richieste dei presidi.

Molti ragazzi non sono riusciti a raggiungere la propria scuola in diverse occasioni, oppure sono arrivati in ritardo, e in alcuni casi hanno dovuto compiere un vero e proprio atto di forza contro autisti troppo zelanti e poco pazienti. Perchè oltre al fatto che le corse non sono aumentate, specialmente nel mese di settembre, non si riusciva nemmeno a trovare i biglietti.

Gli alunni maggiormente colpiti da questo disfunzionamento del servizio autobus sono quelli

I pendolari delle scuole muraveresi che attendono i pullman

che provengono dalla bassa Ogliastra, come Tertenia, da Villasimius e dai paesini del Gerrei. Ora che con la riforma Gelmini gli orari scolastici sono stati completamente stravolti, molti studenti devono aspettare da un minimo di venti minuti ad alcune ore per poter rientrare a casa. Tutto ciò a discapito della resa e preparazione scolastica dei giovanissimi discenti.

«Ora ci possono essere solo ore di 60 minuti - ha detto Sandra, mamma di due ragazzi che frequentano l’istituto tecnico di Villaputzu - e questo significa che i miei figli a volte rientrano a casa alle 3 del pomeriggio». Problema questo evidenziato da Piero Loddo in un articolo dell’Unione Sarda il 15 settembre scorso. Nella riforma scolastica è previsto che, in alcune istituti, si debbano fare anche sette ore. «È praticamente impossibile - ha affermato Barbara, 45 anni di Muravera,

mamma di una studentessa dell’istituto turistico - per legge non si può. Infatti un orario simile lo si può applicare solo nelle scuole che sono dotate di mensa». La polemica dei genitori investe anche la riforma della scuola adottata dal ministro Gelmini, di cui lamentano anche la scarsa chiarezza. Pare infatti che nemmeno i dirigenti scolasti e i professori abbiano capito a fondo il

La protesta Passeggeri delusi «Perchè non possiamo avere una linea tutta per noi?»

senso della nuova legge sulla scuola.

Se la riforma venisse seguita alla lettera, i ragazzi che abitano lontano dalle scuole sarrabesi, non avrebbero più nemmeno il tempo di fare i compiti a casa.

La vice-preside dell’istituto di Villaputzu ha, infatti, dichiarato che «quando si fanno 7 ore scolastiche, gli studenti di Villasimius rientrano a casa alle 6 del pomeriggio». «Il problema è che non vi sono pullman dedicati ai ragazzi - ha detto Barbara - ma devono usare i pullman di linea. Questo significa che non si va dritti a casa, ma ci si deve fermare in ogni paese servito dall’Arst. Per un ragazzo che deve farsi 40 chilometri di strada significa perdere almeno un’ora o due».

I genitori degli studenti pendolari avanzano anche una proposta: «Perchè i sindaci dei comuni interessati da questa problematica, e sopratutto il presidente

dell’Unione dei Comuni, non si mettono d’accordo per mettere un servizio di autobus dedicato esclusivamente agli studenti?

Potrebbe essere la soluzione ottimale».

L’altra lamentela che tutti i pendolari rivolgono all’Arst è quella riguardante l’aumento del costo del biglietto e degli abbonamenti. Un rincaro del 20 per cento per i biglietti, sembra essere un furto, considerato che all’aumento del prezzo del biglietto non corrisponde un miglioramento del servizio.

«Io ho due figli che vanno alle scuole superiori e per fare meno di dieci chilometri al giorno - ha continuato Sandra - mi ritrovo a pagare un abbonamento di quasi 25 euro a ragazzo. Per me è una presa in giro, visto e considerato che poi i ragazzi sono costretti ad aspettare anche venti minuti, oppure sono costretta ad andarli a prendere io perchè l’Arst non mette nessun pullman all’ora in cui essi escono».

E crea disagio anche il cambio pullman, per chi deve recarsi a Cagliari, che si effettua a San Priamo. «Non ritengo giusto che per andare in città sia costretta a cambiare il pullman a San Priamo - ha dichiarato abbastanza scontenta un’abitante di San Vito che preferisce mantenere l’anonimato - a volte aspettando anche per mezz’ora, in attesa che arrivi la corriera da Lanusei.

Perchè noi del Sarrabus non possiamo avere una linea dell’Arst solo per noi?». Sono in tanti che si chiedono come mai i mezzi dell’Arst continuino ad usare la vecchia rotta, la Campuomu, e non sfruttino invece la nuova strada statale 125. Secondo tanti si risparmierebbe molto tempo.

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L A S T ORIA Dal paese al capoluogo siciliano. Marco Cannas, 43 anni, è docente universitario e ricercatore a Palermo

Appello del noto fisico muraverese «Fermiamo il cemento sulle coste» di Gianni Agus Insegna e fa ricerca in uno dei campi più affascinanti e complicati: la fisica. Ma per farlo Marco Cannas, muraverese classe '67, si è trasferito a Palermo, dipartimento di fisica sperimentale, dove da una parte segue gli studenti universitari e dall'altra continua ad essere lui il primo studente perché «Sono due aspetti complementari e inseparabili». Docente e ricercatore, ha lasciato il Sarrabus nel 1994, dopo aver discusso a Cagliari una tesi di laurea sulla luminescenza del vetro ed aver svolto il servizio militare.

Non ama rilasciare interviste: riservato e deciso, una influenza da sconfiggere prima della partenza per la Francia (dieci giorni per nuove ricerche e approfondimenti), il desiderio, comunque, di dare un contributo al Sarrabus «anche se – confessa – non saprei proprio in che modo possa essere utile alla mia terra». L'accento – dicono i siciliani – è rimasto quello sardo. Ma gli amici, quelli di Muravera, ripetono che la sua parlata è tipica palermitana. Alla fine, anche qua, c'è una sorta di mix vincente: nascere e laurearsi in Sardegna eppoi vivere e insegnare in Sicilia «mi ha dato

Marco Cannas, punto fermo dell’ateneo palermitano

un qualcosa in più che non avrei mai potuto avere stando sempre in una delle due isole». In mezzo una lunga serie di esperienze all'estero, confronti con giapponesi, russi, americani.

C ome mai ha lasciato C agliari, non le piaceva la facoltà di F isica dove si è laureato?

Cagliari mi ha dato un'ottima preparazione, sono contento di essermi laureato in Sardegna. La mia è stata una scelta istintiva dettata dal

fatto che a Palermo mi avevano offerto una borsa di studio di due anni. Pensavo di stare in Sicilia due anni e basta, invece dopo la borsa di studio ho svolto tre anni di dottorato, sono diventato ricercatore universitario e quindi docente di fisica sperimentale. Tutti anni in crescendo che adesso mi hanno portato anche ad essere responsabile delle attività di ricerca dei ragazzi.

Possiamo dire che è soddisfat-

Tutte le camere con

to dell'università palermitana?

Sono soddisfatto del mio lavoro e di quello dei ragazzi, non dell'università in quanto istituzione. La potrei paragonare ad un gigante che fatica molto a muoversi, occorre rilanciare al più presto un mondo universitario trascurato e senza più il becco di un quattrino.

E di Palermo, invece, è innamorato?

Di sicuro non mi lascia indifferente. E' una città dai mille contrasti dove amore e odio convivono. Amo i colori e i rumori di questa città, l'aspetto folkloristico, il magnifico intreccio di storia e cultura. Non mi piace invece il non rispetto delle regole e l'incredibile tollerenza dell'illegalità.

Poco prima della sua partenza per Palermo, era il 1993, si espresse in maniera negativa nei confronti di una possibile apertura di una università nel S arrabus.

Resta della stessa idea?

Assolutamente sì, l'università non va decentrata. E' una istituzione che deve crescere assieme al territorio perché da sola non può fungere da volano per lo stesso territorio. La cultura nel Sarrabus va coltivata con altre iniziative, non con pseudo università di serie B. E

poi trovo giusto che i sarrabesi vadano in città a studiare ed accrescere il loro bagaglio culturale.

Da quando è partito come vede Muravera. È cambiata o le sembra sempre la stessa?

Non è ferma ma è cambiato davvero poco. C'è una sorta di orgoglio e caparbietà da parte dei sarrabesi che da una parte sono importanti, dall'altra frenano un po' lo sviluppo.

Ma posso dire di essere davvero soddisfatto di essere muraverese.

E ppure di sviluppo se ne parla molto in questi ultimi anni: lungo le coste spuntano come funghi alberghi, ville e residence...

Non scherziamo, sono assolutamente contro il cemento. Occorre preservare la bellezza di Muravera e l'asprezza del luogo. Mi chiedo come sia possibile, ad esempio, consentire che una nuova colata di cemento si abbatta su Torre Salinas per dar vita ad un albergo di lusso a dieci metri dal mare. Queste cose non le accetto.

Da sei mesi Muravera ha un nuovo sindaco, Marco Fanni. Ha un suggerimento da dargli?

Lo saluto, ero con lui al liceo e non ho alcun dubbio sulle sue capacità. Per Muravera farà bene. Posso solo dire: in bocca al lupo Marco.

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C AT E C HE S I Chiesa. I figli sono come le navi: non sono fatte per stare in porto ma per prendere il largo

Tagliare il cordone ombelicale è un dovere di tutti i genitori Educare è ...

Gentilissimi genitori...

Non vi sembri strano se in questo mese vi propongo di compiere un’azione che sembrerebbe interessare solo voi e non me; se vi propongo, cioè, di “tagliare il cordone ombelicale” dei vostri figli.

Il fatto che i ragazzi d’oggi non crescano, ma continuino a restare eterni bambini, interessa tutti!

Interessa la società, interessa voi, interessa me.

“L’uomo vivente è la gloria di Dio”, diceva un antico scrittore. Sì l’uomo, non il gregario; l’uomo che sa camminare sulle sue gambe.

Ecco perchè vi invito a leggere, con particolare attenzione, ciò che segue. ...TAGLIARE IL CORDONE OMBELICALE I figli sono come le navi: le navi non sono fatte per restare in porto, ma per prendere il largo.

Almeno una volta era così. Oggi non lo è più. Oggi i figli preferiscono stare nel porto.

D’altronde, perchè andarsene? E’ tanto comodo vivere sulle spalle dei genitori, lavati, stirati, rifocillati, coccolati!

E così i “figli prolungati”, cioè i figli di mamma e papà a vita, sono

in continuo aumento.

Le conseguenze sono molto gravi. Standosene tranquilli in casa, i ragazzi rimandano sempre più il momento di crescere.

Lo direste? Un’inchiesta di pochi anni fa ha scoperto che il 46% dei nostri ragazzi non ha voglia di diventare adulto! Sono ragazzi culturalmente più preparati di quelli di un tempo, ma con un forte ritar-

do per quanto riguarda la maturazione umana.

Ragazzi incapaci di farsi carico di se. Ragazzi insicuri; ragazzi bonsai: il troppo benessere casalingo impedisce loro di “essere”!

Il poco detto mi fa sentire in dovere di pregarvi: genitori, per favore, tagliate il cordone ombelicale!

I Giovani non sarebbero “mam-

moni”, se mamma e papà non fossero “figlioni”!

Non è forse vero che talora siamo proprio noi a non volere che il figlio se ne vada? Ebbene, d’ora in poi quando la sera rientra con i suoi trenta-trentacinque anni, non sforniamoli più i sofficini!

Diciamogli che la casa non è un albergo ove si mangia, si beve e si esce senza aver pagato il conto tutti devono collaborare al suo buon andamento!

E poi, trattiamolo da uomo, non da eterno bambino. Quanto più presto si tratta uno da uomo, tanto più presto comincia a diventarlo!

Infine, e soprattutto, liberiamoci della malattia della “figliolite”.

I genitori ammalati di “figliolite” pensano che il figlio abbia sempre ed ovunque bisogno del loro aiuto, del loro intervento.

La “figliolite” è un virus gravissimo che non permette ai ragazzi di diventare adulti.

I genitori affetti da tale virus sono sempre incollati sui figli per proteggerli, per difenderli. Vedono in essi il loro prolungamento!

Dunque, guai a toccarli, anche quando hanno torto.

A proposito, mi vengono in

mente due casi, purtroppo realissimi.

Erano ammalate di “figliolite” quelle madri che divennero furibonde e insultarono l’allenatore di calcio che richiamò (giustamente) i loro figli.

Era ammalato di “figliolite” quel padre che aggredì e prese per i capelli la Dirigente scolastica strattonandola e spintonandola perchè ritenuta colpevole d’aver sospeso per un giorno il figlio che aveva pesantemente disturbato la lezione.

Cari genitori, non vorrei che questa volta aveste l’impressione che vi abbia fatto una “predica”.

La prova più sicura del vostro successo, infatti, è questa: arrivare ad avere un figlio che non ha più bisogno di voi.

I genitori sono come le impalcature di un palazzo: ad un certo momento le impalcature si tolgono, ed allora appare la bella costruzione!

Appare il figlio riuscito; il figlio che vi ringrazia, perchè, dopo avergli dato la vita, gli avete permesso di viverla in proprio.

A risentirci il prossimo mese.

Con cordialità! Il vostro parroco Don Emilio

Il fatto. Nel documento della Cei disegnata la linea pastorale della Chiesa italiana

Educare, un dovere sul quale riflettere tutti La Conferenza Episcopale Italiana, la tracciato una rotta per il futuro che dovrà coinvolgere tutti i componenti della Chiesa per il prossimo decennio. Con la recente pubblicazione degli orientamenti pastorali “educare alla vita buona del Vangelo”, per il decennio 2010 – 2020, la Chiesa italiana compie la scelta di un tema quantomai attuale e urgente che spinge le comunità cattoliche a un rinnovato impegno per il bene comune con particolare riferimento alle giovani leve.

Il Cardinale Bagnasco in una recente intervista al quotidiano cattolico l’Avvenire, ha sottolineato la necessità di non arrendersi e di non rassegnarsi, ma di riprendere al più presto a educare. Emerge il desiderio – ha affermato l’alto prelato – che si superi quell’atteggiamento rinunciatario per cui nessuno ha niente da dire o da insegnare, che si reagisca alla rassegnazione che sembra una ripresentazione del fatalismo pagano, per cui non potremmo nulla rispetto a ciò che accade.

Educare alla vita buona del van-

gelo e un documento in cinque capitoli più un’introduzione e una preghiera conclusiva di affidamento a Maria. Gli “Orientamenti” pastorali dell’episcopato italiano per il prossimo decennio, si aprono con la presentazione del Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei; in appendice il discorso di

Benedetto XVI alla 61ª assemblea generale della Cei che si è tenuta il 27 maggio 2010. In totale 56 paragrafi, i primi sei dedicati all’introduzione. La prima parte educare in un mondo che cambia, fa riferimento all’opera educativa della Chiesa strettamente legata al momento e al contesto in cui essa

si trova a vivere. Il secondo capitolo, Gesù Maestro, presenta lo sfondo teologico-bibblico della visione cristiana dell’educazione concentrata sull’esempio e l’insegnamento. La terza parte, educare, cammino di relazione e di fiducia, spiega come il compito educativo debba generare persone mature attraver-

so un percorso centrato sui formatori e la relazione educativa. Il quarto capitolo – la Chiesa, comunità educante - fornisce indicazioni pastorali che sottolineano il ruolo di famiglia, parrocchia e scuola, senza dimenticare l’influsso educativo dell’ambiente sociale e della comunicazione nella cultura digitale con particolare riferimento all’impegno educativo sul versante della cultura mediatica. Il quinto capitolo, indicazioni per la progettazione pastorale, suggerisce alcune linee di fondo perché la chiesa possa progettare il proprio cammino pastorale in sintonia con gli orientamenti nazionali.

C’è finalmente una nuova strada, tracciata dal Maestro, che rilancia la missione educativa della Chiesa in un mondo trasformato da fenomeni culturali e mediatici, che deve obbligatoriamente portare la comunità cristiana a fare di più senza lasciarsi sopraffare – ha affermato ancora il Cardinal Bagnasco – dalla senzazione che sia impossibile una proposta educativa seria.

Novembre 2010

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Viabilità. I cittadini si lamentano per l’inciviltà degli automobilisti e promuovono una petizione

S an Gregorio-Burcei

Traffico urbano, il paese è una giungla poca sicurezza e troppi maleducati

Troppi i disagi per la gara sulla Campuomu

di Francesco Monni Rabbia e indignazione da parte di un gruppo di cittadini per la situazione relativa al traffico urbano. Le lamentele nascono dal fatto che in alcuni punti del paese, la circolazione viene congestionata da automobilisti che, in barba alle più elementari regole del codice della strada e della buona educazione, recano pericolo agli altri con il loro modo di guidare o parcheggiare l’auto. “Stiamo vivendo una situazione intollerabile ormai da troppi anni-dichiarano - tra auto parcheggiate in doppia fila , divieti di sosta non rispettati , macchine che sfrecciano a tutta velocità, ogni giorno si rischia per la propria incolumità, i controlli sono inesistenti e nessuno fa nulla per la nostra sicurezza”.

Si è addirittura costituito un comitato che ha presentato una petizione con 30 firmatari al Comune. “La strada di via Manno per esempio - dichiara Salvatore Meloni- d’inverno è impraticabile e pericolosa a causa del ghiaccio,il senso unico aggrava il problema, mentre con il doppio senso di marcia tutto si potrebbe facilmente risolvere”. Non fanno certo eccezione le strade del centro : via Roma, via Progresso, via Cagliari, Piazza Repubblica.

Soprattutto in alcune ore, come all’ingresso ed uscita dei bambini dalle lezioni, o durante l’ apertura degli esercizi commercialisottolineano alcuni anziani-sembra di vivere in un far west, con

genitori parcheggiati in punti pericolosi, auto ferme con le doppie frecce accanto ai negozi per evitare la “fatica” di trasportare la buste della spesa anche per un breve tragitto o, peggio ancora, macchine in doppia fila semplicemente perché il proprietario sta bevendo una birra al bar. Le proposte per rimediare non mancano: dal disco orario in via Roma ai marciapiede, molti hanno ipotizzato risposte ad un problema la cui soluzione è ritenuta non più procrastinabile…un paradosso per un paese di 3000 abitanti che dovrebbe fare del decoro urbano e della tranquillità uno dei suoi punti di forza e vanto. Purtroppo così non è,

soprattutto per colpa di poche persone incuranti di rispettare le più elementari e basilari regole della convivenza civile. Oltre alle soluzioni già ipotizzate, molti rivendicano una più assidua presenza dei vigili urbani che, secondo loro, dovrebbero garantire per primi il regolare flusso delle auto e il rispetto del codice della strada. Una loro maggior presenza viene ritenuta un deterrente in grado di riportare l’ordine nelle strade del paese. Il problema ha naturalmente anche aspetti che sfociano nell’area dell’ ordine pubblico, tanto da far ipotizzare a qualcuno la richiesta di un intervento del Prefetto se nessuno porrà rime-

dio. La questione per la verità non è recente, sono ormai tanti anni che Burcei vive questa situazione, con Amministrazioni che si sono succedute nel tempo e non sono riuscite ad affrontare l’ argomento in modo risolutivo.

Vi sono stati alcuni cambiamenti nel sistema viario cittadino che però non hanno intaccato il nocciolo duro del problema.

Ora i cittadini esasperati chiedono controlli più assidui e il rispetto di quelle regole che, oltre a garantire una maggior sicurezza - conclude un anziano rappresentano un diritto che la maggioranza onesta e corretta della popolazione non può vedersi sottrarre da pochi altri.

Polemiche dopo la gara automobilistica San Gregorio-Burcei.

Il consigliere Gianni Lobina, pur dichiarandosi non contrario alla manifestazione parla di disagi inaccettabili, mancanza di informazione e in un’interrogazione al Sindaco ha chiesto chiarimenti sull’organizzazione dell’evento. Il consigliere provinciale Vittorio Monni rimarca come la gara abbia evidenziato l’isolamento del paese e sollecita l’unione di tutti per la costruzione della nuova arteria, mentre il Sindaco Pino Caria parla di disagi non addebitabili alla manifestazione in sé stessa, che se ben organizzata avrebbe anche ricadute positive per il comune, ma sono originati-sottolinea- dalla mancanza di collegamenti con il capoluogo. La gara ha riscosso un grandissimo successo di pubblico. (f.m.)

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MU NIC IPIO

E DIL IZ IA PU BBL IC A

Piogge incessanti Aree gratis chiesto l’aiuto per costruire alla Regione le nuove case

Lo stato di calamità naturale è stato proclamato dalla Giunta comunale di Castiadas dopo l'alluvione del 10 ottobre scorso.

Nell'occasione le piogge, abbondanti e improvvise, hanno danneggiato strade e aziende agricole, soprattutto fra Camisa e l'Annunziata. Da qui la decisione del Comune di sollecitare un intervento di Stato e Regione attraverso la proclamazione dello stato di calamità naturale.

A Castiadas il Comune mette a disposizione un'area per la realizzazione di nuove case da destinare a chi ne ha bisogno, e in particolare alle giovani coppie. Il Comune dà in questo modo risposte alle esigenze sempre più pressanti delle famiglie che vogliono costruirsi un’abitazione ma sono frenate dagli alti costi, in particolare dei terreni.

«Anche in paese - dice il sindaco Quintino Sollai - c'è una forte richiesta di abitazioni. Stiamo cercando di accelerare i tempi con l'obiettivo di realizzare i nuovi appartamenti entro il 2011. Un problema, questo della casa, che nelle nostre borgate tocca soprattutto giovani coppie».

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T RIBU NAL E

Novembre 2010

IL C AS O

Dissequestrata la villa di Eugenio Murgioni

Risarcimento negato per due aziende agricole

Il tribunale dell’appello ha revocato il sequestro preventivo della villa costruita dal consigliere regionale Eugenio Murgioni nelle campagne di Genna Spina, a Castiadas. In primo grado la richiesta avanzata dai legali del consigliere regionale Pdl ed ex sindaco del paese era stata rigettata dal gip Simone Nespoli.

Immediato il ricorso in appello sui provvedimenti cautelari: la decisione è stata positiva per l’esponente del Pdl che potrà rientrare in possesso dell’immobile.

L’inchiesta giudiziaria, condotta dal pm Daniele Caria col nucleo investigativo del Corpo Forestale,

Il vento mise in ginocchio due aziende ortofrutticole di Castiadas e Villaputzu, le cui serre sono state letteralmente devastate. Era il 2005 ma da allora nessun risarcimento è arrivato. Eppure l’iter burocratico per il risarcimento dei danni, circa 200mila euro, è ultimato da tempo.

Nel frattempo i titolari delle due aziende, Andrea Marcis e Giulio Porcu, non hanno la possibilità di utilizzare le loro serre (complessivamente circa 13mila metri quadrati).

«Il risarcimento - dice Giulio Porcu era stato previsto dal Ministero delle politiche agricole. L’iter burocratico è chiuso da tempo. Per riprendere l’attività attendiamo quei soldi che ci spettano di diritto, anche perché sono certificati dalla burocrazia. E nell’attesa del termine di questo iter infinito, non possiamo neppure ripararle». «Le cambiali - aggiunge Marcis - non aspettano la lentezza della burocrazia. I soldi ci servono per far riavviare l’attività. Ci risulta che la Regione, con delibera del 2008, ha stanziato i fondi necessari.

Noi non sappiamo nulla. Come mai?

Esistono aziende di serie A e aziende di serie B?».

andrà comunque avanti. Murgioni è indagato per ricettazione, un’ipotesi basata sul sospetto che l'ex sindaco di Castiadas abbia usato lastroni di granito recuperati dal carcere ottocentesco del paese per abbellire la villa principesca con ventidue stanze messa in piedi su un terreno agricolo.

Murgioni è indagato anche per falso in atti pubblici e abusi edilizi. Con lui sono indagati il progettista della villa Sandro Lobina e il responsabile dell’ufficio tecnico di Castiadas Giuseppe Farris: l’accusa è di concorso nei reati di falso e abusi edilizi, niente a che fare con la ricettazione.

Novembre 2010

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Iniziative. La Giunta Comunale stanzia seimila euro

C OMU NE

Crisi della pastorizia ecco gli aiuti del Comune

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INIZ IAT IVE

Consulta giovani Verrà costituita appuntamento la Consulta di quartiere in Municipio

S C U OL A

Borse di studio pubblicati i bandi Il Comune di Muravera informa che sono stati pubblicati i bandi per la concessione delle borse di studio e i contributi per l'acquisto delle attrezzature didattiche. Le domande dovranno pervenire presso l’ufficio protocollo dell’ente entro il 30 novembre 2010. A breve usciranno i bandi per la concessione di contributi per l'acquisto libri di testo e per i rimborsi viaggio agli studenti pendolari. I moduli sono disponibili presso l'ufficio socio-educativo o presso la Segreteria del sindaco. Info 07099000313

La Giunta comunale di Muravera va incontro alle esigenze dei pastori e mette seimila euro a disposizione per l'emergenza. Una situazione legata al devastante incendio di fine luglio che ridusse in cenere le colline attorno all'abitato distruggendo i pascoli e piante d'alto fusto. I pastori si sono ovviamente trovati in difficoltà senza più i pascoli per il loro bestiame. Da qui la necessità tra l'altro di acquistare foraggi e mangimi per il sostentamento delle greggi. La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Marco Fanni, aveva anche chiesto lo stato di calamità. Una richiesta che è fino-

ra rimasta fine a se stessa.

Impossibile attendere le decisioni degli organi preposti. Di fronte a una situazione così preoccupante, l'amministrazione comunale si è sostituita a Regione e Governo centrale, decidendo di erogare i seimila euro da assegnare agli allevatori.

MALT E MPO

AMBIE NT E

E C ONOMIA

Piogge di ottobre pronti i moduli di denuncia danni

Vertice con l’Ente Foreste per il piano di rimboschimento

Incontro con le piccole e medie imprese del paese

La Giunta Comunale di Muravera ha di recente dichiarato lo stato di calamità naturale a seguito dei danni causati dalle forti precipitazioni verificatesi lo scorso 10 ottobre. Per coloro che fossero interessati sono disponibili presso l’ufficio tecnico e l’ufficio segreteria del Sindaco del Comune di Muravera il modulo di denuncia dei danni subiti. Per informazioni Comune di Muravera 07099000313.

L’Amministrazione comunale di Muravera ha realizzato diversi incontri con i funzionari dell’Ente Foreste per redigere un piano forestale che preveda il taglio legna nelle colline devastate dall’incendio, la riforestazione delle aree a rischio e gli interventi di ingegneria ambientale necessari per ridurre il rischio frane in occasione di piogge intense. Il piano prevederà il taglio nelle aree comunali e dei privati che ne faranno richiesta, mentre nella foresta di Baccu Arrodas è già partito il taglio dei ceppi. Nei progetti dell’Amministrazione rientra la richiesta di realizzare aree di sosta con panchine, tavoli e barbecue a Baccu Arrodas e la realizzazione di sentieri turistico-ambientali a Capo Ferrato e a Senni. A breve è prevista una riunione operativa con il Presidente dell’Ente Foreste Salvatore Paolo Farina.

Il Comune di Muravera organizza per il prossimo 26 novembre presso l’aula magna delle scuole medie (viale Rinascita II piano) un incontro con tutte le piccole e medie imprese, le associazioni di categorie e gli istituti di credito presenti nel territorio dedicato all’analisi della situazione del settore al fine di verificare la possibilità di costituire un Consorzio Edile delle Piccole medie Imprese dell’edilizia in genere e impiantistica. Per informazioni tel. 07099000313 info@comune.muravera.ca.it, rif.

Assessorato dei Lavori Pubblici.

L’incendio dello scorso luglio ha messo in ginocchio anche gli allevatori

Il prossimo 9 novembre alle ore 16 alle ore 15 presso l’aula consiliare del Comune di Muravera si terrà una riunione informativa per rendere operativa la Consulta Giovani di Muravera.

L’incontro è rivolto a tutti i giovani muraveresi che siano interessati a far parte della Consulta giovani di prossima attivazione. «La Consulta Giovanile - ha detto il sindaco Marco Fanni - sarà un organo permanente del Comune volto a trattare le tematiche inerenti la vita dei giovani. Sarà un mezzo di comunicazione tra il Comune e i giovani che attraverso la consulta potranno manifestare le loro esigenze e proporre nuovi progetti per incentivare l’aggregazione, la socialità e la creatività». «La Consulta – ha spiegato il Consigliere Comunale delegato alle Politiche Giovanili, Roberto Spanu - sarà uno spazio nel quale la creatività e le idee dei giovani del paese potranno trovare spazio e concretizzarsi. Gli ambiti di interesse potranno spaziare dalla musica allo sport, dal cinema alla fotografia, dall’arte al mondo del lavoro».

Il prossimo 18 novembre alle ore 17 presso l’aula consiliare del Comune di Muravera si terrà una riunione informativa in merito alla costituzione della Consulta di Quartiere. «La partecipazione della popolazione all’attività amministrativa del Comune – ha spiegato il sindaco Marco Fanni - si realizza con l’istituzione della Consulta di Quartiere alla quale prenderanno parte i rappresentanti dei diversi quartieri e rioni dell’abitato (Santa Lucia, San Leonardo, Centro storico, Castello, via Sarrabus) e quelli di ciascuno dei centri esterni (Costa Rei, Colostrai, Feraxi, Tuerra, Capo Ferrato)». La Consulta di Quartiere ha le finalità di organizzare momenti di partecipazione, di incontro e riunioni con la popolazione del quartiere e delle borgate per discutere problemi comuni, proporre studi e ricerche per la conoscenza del quartiere e la più efficace soluzione dei suoi problemi, sottoporre all’Amministrazione comunale proposte di intervento per migliorare la qualità e la funzionalità dei servizi esistenti nel quartiere.

OPE RE PU BBL IC HE

OM NI BU S

L avori pubblici con Bando per assegnazione i fondi dell’avanzo degli alloggi comunali Il Comune di Muravera informa che d’amministrazione nel mese di novembre 2010 presso l’albo pretorio del Comune di Muravera e sul sito internet www.comune.muravera.ca.it sarà pubblicato il bando per l’assegnazione in locazione provvisoria e a titolo precario di alloggi siti nel comune di muravera, di proprietá del comune di muravera, a nuclei familiari in situazioni di emergenza abitativa.

Il Consiglio Comunale ha approvato la destinazione dell’avanzo di amministrazione per la realizzazione dei seguenti interventi: lavori di sistemazione e bitumazione strade urbane (completamento strade canale acque alte e traverse, sistemazione incrocio fronte Polizia Stradale) ed extraurbane; interventi di sistemazione reti fognarie; sistemazione selciato centro storico; realizzazione accessi marciapiedi per disabili; realizzazione dissuasori (strisce pedonali rialzate).

C onfesercenti, un corso per alimenti e bevande La Confesercenti di Cagliari organizza il corso abilitante per “Somministrazione e vendita di alimenti e bevande”. Il corso si svolgerà a Muravera nei locali del Centro di Formazione permanente comunale (ex Enaip). In programmazione anche il corso per addetti al primo soccorso aziendale e al servizio antincendio.

Info 07099000313 o 070402370.

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Novembre 2010

La polemica. Interrogazione dell’opposizione in Consiglio Comunale

Comune. Proclamato lo stato di calamità naturale

Lo svincolo per l’area industriale? «Uno spreco»

Danni in tutto il paese dopo le forti piogge del mese di ottobre INIZ IAT IVE

ISTITUTO “PASCOLI”

Bufera a San Vito sul nuovo svincolo che conduce all’area che ospita il Piano per gli insediamenti produttivi del paese. Il primo svincolo realizzato quattro anni fa in concomitanza con la costruzione degli insediamenti è stato smantellato per essere sostituito con un nuovo svincolo e con tanto di rotatoria. Un fatto che non è piaciuto ai consiglieri di minoranza Siddi, Mereu, Orrù e Cireddu che hanno

presentato una interrogazione al sindaco Patrizio Buccelli per sapere il motivo di questi nuovi lavori.

«Con questo intervento - polemizza l'opposizione in consiglio comunale - si stanno sperperando dei soldi pubblici, tenuto conto che l'amministrazione era al corrente da tempo della realizzazione del secondo intervento del Pip e del distaccamento dei Vigili del fuoco».

S ervizio d’ascolto per gli studenti

S uccesso per mostra di moto d’epoca

Nell’istituto comprensivo Pascoli Satta è stato attivato il servizio di sportello d’ascolto riservato a tutti gli studenti della scuola secondaria di primo grado e a tutti gli insegnanti e genitori che abbiano esigenza di attivare una sistema d’ascolto. «Lo sportello d’ascolto - spiega il dirigente scolastico Piero Loddo - è uno spazio di accoglienza e di ascolto attivo volto a sostenere una relazione di aiuto. Il servizio è gratuito e la fruizione è volontaria». Lo sportello curato dalla psicologa Serena Piras è aperto nella scuola primaria di via Funtana Iri il lunedì dalle 8,30 alle 10,30 e il martedì dalle 8,30 alle 10,30. Nella scuola secondaria di primo grado di via degli Ulivi il venerdì dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 18. Con questo servizio la scuola cerca di limitare il verificarsi di difficoltà relazionali che nell’ambito scolastico sono la causa più frequente di malessere tra i ragazzi. (a.b.)

Grande successo per la prima esposizione di moto d’epoca a San Vito organizzata dal circolo Vespa Club del Sarrabus con l’esposizione di una ventina di mezzi d’epoca. Vespe, Lambrette e le mitiche Moto Guzzi hanno avuto un grande successo di pubblico, soprattutto perché l’evento si è svolto in occasione dei festeggiamenti di Santa Maria, protraendosi però anche nei giorni successivi. Molto apprezzata soprattutto il modello della mitica Vespa degli anni cinquanta, che girò il film “Vacanze Romane” con Gregory Peck. (s.g.)

La Giunta comunale di San Vito presieduta dal sindaco Patrizio Buccelli, ha proclamato lo stato di calamità naturale su tutto il territorio. La decisione è stata presa dopo i danni provocati dalle fortissime piogge del 10 ottobre scorso che hanno fatto tornare l’incubo alluvione in un territorio già in passato duramente colpito dalla furia delle acque. Lo scorso 10 ottobre si sono registrati danni in tutto il Sarrabus, in particolare a Castiadas.

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La nomina. Il sindaco del paese ha iniziato il mandato di un anno. Succede a Patrizio Buccelli

Gianfranco Piu è il nuovo presidente dell’Unione «Impegno serio per lo sviluppo del territorio» Gianfranco Piu, 63 anni, sindaco di Villaputzu, è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni del Sarrabus. Succede a Patrizio Buccelli, suo collega di San Vito, che ha ricoperto la carica per un anno.

«Mi propongo di dare qualcosa in più al territorio - ha detto Piu proseguendo il buon lavoro dei miei predecessori». Quali gli obiettivi? «Dobbiamo pensare ad uno sviluppo concreto - ha spiegati Piu - sfruttare tutte le opportunità date alle Unioni dei Comuni, ed accedere ai contributi nazionali, regionali ed europei.

Noi siamo in ritardo, perchè non abbiamo personale che possa portare avanti i nostri progetti».

L’istituzione del corpo di Polizia Municipale per tutto il territorio è una delle priorità: «Proprio così ha detto il nuovo presidente dell’Unione - anche la gestione del Plus per i comuni del Sarrabus e del Gerrei è una sfida importante: si tratta di garantire servizi socio-assistenziali efficienti per

Gianfranco Piu, nuovo presidente dell’Unione dei Comuni del Sarrabus

un vasto territorio».

Ma non basta. Nell’agenda di Gianfranco Piu ci sarà anche la questione ambientale con la spinosa questione dell’impianto di compostaggio di Villasimius: «Vogliamo venire a capo di que-

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Ambiente, sanità e sviluppo del territorio le priorità del nuovo presidente

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sto problema - ha detto Piu l’impianto non funziona per problemi burocratici. La Provincia, che gestisce l’impianto, non ci ha consentito di utilizzare i fondi regionale, alcuni milioni di euro.

Rischiamo di perderli se non li

utilizziamo entro il 31 dicembre».

Anche la vertenza relativa all’ospedale impegnerà il nuovo presidente dell’Unione: «Me ne sto occupando anche come presidente della conferenza dei sindaci del distretto sanitario - ha detto il sindaco di Villaputzu recentemente abbiamo avuto una riunione con le associazioni di volontariato del territorio, i sindacati, il personale dell’ospedale e i medici di base. Stiamo aspettando che le associazioni elaborino il documento unitario per sostenere le rivendicazioni del territorio. Dopo ci sarà una nuova assemblea per confrontarci con associazioni e rappresentanti della Asl». Una presidenza, quella di Piu, che si preannuncia in linea con le precedenti gestioni dell’Unione. «Porteremo avanti le iniziative a sostegno del territorio - ha concluso Piu - tutto verrà condiviso con i sindaci della zona con i quali lavorerò sempre a stretto contatto di gomito».

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Novembre 2010

Vacanze. Lo strumento ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, in primo luogo quello dell’Università Bocconi di Milano

Il turismo made in Villasimius cresce grazie al nuovo piano di marketing Come anticipato nello scorso numero del giornale, Villasimius ha ricevuto negli ultimi giorni dello scorso mese di settembre una prestigiosa attestazione di importanza dalla SDA Bocconi, scuola di management di formazione manageriale d'eccellenza dell’Università Bocconi di Milano all’avanguardia in Europa, attraverso il proprio Piano di Marketing Strategico e Sostenibile già presentato nel mese di marzo 2009.

Il Piano è stato infatti analizzato e studiato durante il corso “Allearsi per competere nel turismo: strategie di Destination Management” proposto alla SDA. Il Piano di Marketing è stato redatto per iniziativa dell’Amministrazione comunale, che ha voluto dotarsi di un insieme integrato di strumenti specificamente orientati ad azioni di comunicazione efficace del territorio come prodotto e come sistema di risorse. Al momento della presentazione del Piano il Sindaco, Salvatore Sanna, ha riassunto le

considerazioni che hanno condotto alla sua redazione: «L’esposizione delle realtà locali alle dinamiche economiche anche sovranazionali rende essenziale poter incidere in modo strutturale sulla qualità percepita dai potenziali investitori e visitatori extraterritoriali, superando la mera posizione di rendita d’immagine oramai apertamente suscettibile alla competizione tra gli stessi soggetti istituzionali e ai

comportamenti microeconomici di molteplici agenti. Solo operando lungo questa prospettiva è di fatto possibile conseguire risultati durevoli di valorizzazione del capitale umano, sociale e produttivo su un territorio di per sé provvisto di considerevoli potenzialità attrattive».

Secondo Piero Alimento, docente del corso alla SDA: «La mancanza di progettualità è una della maggiori debolezze del sistema

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Italia e di quello turistico in particolare. Anche per i miei legami personali con la Sardegna, ho particolarmente gradito che l’Amministrazione Pubblica di una località turistica sarda, Villasimius appunto, abbia deciso di entrare in un’ottica di pianificazione turistica di lungo periodo attraverso il Destination Management, vale a dire i processi e le metodologie per la gestione del territorio turisti-

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Il Comune di Villasimius, pur registrando risultati positivi nelle ultime stagioni turistiche, ha ritenuto necessario avviare un percorso di destination management mirato - in un contesto di crisi diffusa - prima a conservare e poi ad accrescere progressivamente il numero delle presenze, ponendosi come obiettivi definiti il miglioramento della qualità delle presenze stesse elevando il livello del target medio e una loro più efficace distribuzione lungo l’arco dell’anno con la riduzione dei picchi stagionali.

Attraverso il Piano è infine possibile definire una chiara identità di Villasimius, soddisfacendo diversi target di mercato e alimentando i flussi turistici in bassa stagione in un’ottica di medio-lungo periodo, perseguendo dunque le finalità sociali pubbliche tese a incrementare il numero degli occupati e a innalzare la qualità delle posizioni professionali impegnate.

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Novembre 2010

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Sant’Andrea Frius. Un ordigno è esploso ad ottobre nel deposito mezzi comunale

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Armungia. Progetto dell’ammistrazione comunale

Il sindaco dopo l’attentato Il paese punta sul turismo scolastico «Non mi ricandiderò» «La prossima primavera si svolgeranno le elezioni, non ho alcuna intenzione di ricandidarmi». Il sindaco di Sant’andrea Frius annuncia la sua decisione dopo l’attentato che all’inizio di ottobre ha avuto come bersaglio l’edificio adibito a magazzino e garage dei mezzi del Comune, in via Fermi a fianco del palazzo municipale. Lo scoppio ha spezzato la quiete della notte ed è stato sentito distintamente in tutto il centro abitato del paese che segna la linea di confine tra il Gerrei, il Parteolla e la Trexenta. La deflagrazione, fortunatamente, non ha procurato danni alle persone. Ha fatto saltare un muretto del fabbricato e ha frantumato alcuni vetri dell’edificio comunale e di alcune abitazioni che si affacciano lungo la via Fermi. A dare l’allarme sono state le persone che abitano nelle immediate vicinanze del municipio. Tra i primi ad accorrere sul luogo dello scoppio sono stati i carabinieri della stazione guidati dal comandante, il maresciallo Marco Moccolini, e subito dopo i

colleghi del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Dolianova, coordinati dal capitano Davide Colajanni. Non si conosce ancora con certezza, nonostante sia intervenuto il nucleo artificieri dei carabinieri, che tipo di esplosivo sia stato utilizzato per confezionare l’ordigno né tanto meno se era collegato a una miccia o ad un timer.

L’esplosione infatti ha distrutto

tutto. I carabinieri, non essendoci tra l’altro testimoni, hanno pochissimi elementi per poter risalire agli ignoti attentatori. Potrebbe trattarsi anche di un atto intimidatorio nei confronti del sindaco Giuseppe Cappai, uomo di punta dell’Udc della Trexenta, e della sua maggioranza civica di centrodestra.

L’attentato dinamitardo è stato stigmatizzato dalla stragrande maggioranza della popolazione.

Non è la prima volta che gli edifici comunali vengono presi di mira dai bombaroli. Un ordigno fu collocato nel 2008 sul davanzale dell’edificio comunale mentre erano in corso i lavori di ristrutturazione. La bomba non esplose. Un altro attentato fu messo a segno nel 2006.

Nel 2004 gli attentati furono quattro. Nessuno di questi ordigni, forse perché si trattava di avvertimenti, è esploso. Il palazzo municipale di via Fermi fu invece devastato da un attentato dinamitardo nel 1995.

Nessuno degli attentatori, nonostante le indagini serrate, è stato assicurato alla giustizia. (a.b.)

Il paese che ha dato i natali ad Emilio Lussu punta sul turismo scolastico. L’Agorà Sardegna, la coop di Selargius che gestisce il sistema museale del centro del Gerrei, ha invitato tutte le scuole di ogni ordine e grado della regione. «Il sistema museale - spiega il sindaco Antonio Quartu - è articolato in un insieme di luoghi che rappresentano la storia e la cultura del territorio: il museo etnografico “sa domu de is ainas”, la bottega del fabbro, il museo storico Emilio e Joyce Lussu, il nuraghe e la chiesa parrocchiale. Sono situati nel centro e hanno tutti un peculiare valore storico, sociale ed artistico». Il museo etnografico “Sa domu de is ainas” ricostruisce l’universo della cul-

tura contadina e pastorale attraverso l’esposizione degli strumenti del lavoro agricolo, i cicli della coltivazione e della lavorazione del grano, il lavoro femminile della tessitura e della panificazione. La bottega del fabbro conserva gli ambienti e gli strumenti tipici del lavoro di “su ferreri”. Il museo storico Emilio e Joyce Lussu è ospitato all’interno della casa del segretario un edificio padronale del diciannovesimo secolo recentemente ristrutturato. «Il museo ha nella sua missione - spiega il sindaco - l’impegno di dialogare con la storia del Novecento e il ruolo che i coniugi Lussu vi hanno avuto, quali figure chiave della vicenda democratica e antifascista del nostro paese”. (a.b.)

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L ’INIZ IAT IVA Progetto Ulisse. Frequentano l’istituto professionale di Villaputzu. Nei prossimi mesi partiranno nuovi stage

S ette studenti diventano lavoratori nelle piccole aziende piemontesi di Bruno Cabras Da studenti sardi ad agricoltori piemontesi. E’ l’avventura di sette giovani muraveresi che hanno preso parte al progetto Ulisse. Un progetto che coinvolge sette ragazzi di Muravera tra i 16 e i 18 anni. Durante tutto il mese di luglio i giovani muraveresi sono infatti stati impegnati in Piemonte, all’interno di aziende agricole ed artigianali sparse nel territorio di Brà, ridente cittadina in provincia di Cuneo. L’esperienza lavorativa ha notevolmente maturato i ragazzi, che hanno vissuto intensamente le giornate raffrontandosi quotidianamente con una realtà economica e culturale alla quale nessuno di loro era abituato.

Lontani dalle rispettive famiglie per 40 giorni, i ragazzi hanno vissuto un periodo di emozionante e di intenso lavoro. Daniele, uno dei “magnifici sette”, ricorda con un filo di emozione le impegnative giornate trascorse a coltivare ortaggi: «Gli insegnamenti ricevuti – ha spiegato lo studente – ritengo siano molto importanti perché mi hanno fatto capire alcuni valori della vita». Elia 16 anni: non dimenticherò certamente le serate in solitudine tra le montagne della Val Varaita e le giornate trascorse nel laboratorio di pasta fresca.

Valentino ha totalmente cambiato il suo modo di gestire la giornata: «Ho ancora ben scolpite nella mia mente – sostiene Valentino - le alzatacce all’alba per confezionare e consegnare migliaia di uova fresche ma anche le amicizie strette durante il campeggio in alta montagna a precisamente a Pian del Re, alle pendici del Monviso».

Simona ha spaziato tra più aziende sentendosi utile nel “prestare le braccia” prima per dar da mangiare ai vitellini e poi per la raccolta di

I sette ragazzi di Muravera impegnati nel progetto Ulisse

lamponi, more e mirtilli. Manuela si è dedicata alla preparazione degli yogurt in un’azienda casearia: «Ho imparato a stare alle regole anche ferree dei miei datori di lavoro». Fabio ha lavorato in un’azienda specializzata nella produzione di grissini e ricorda l’empatia con i dipendenti e con la famiglia che lo ha ospitato. Davide ha affrontato con disponibilità la sua prima esperienza lavorativa tra i computer di una azienda litografica: «Ho imparato il significato del lavoro e dello stare lontani da casa. Sono comunque entusiasta e desidero ripetere questa importante esperienza anche il prossimo anno».

Il brillante risultato dello stage concluso nella prima decade di agosto, frutto dell’impegno profuso dai ragazzi nelle varie attività

lavorative nonché della totale disponibilità dei datori di lavoro e della commovente ospitalità delle famiglie piemontesi, ha impresso una forte accelerazione al progetto complessivo, tanto che si è evidenziata la necessità di proseguire il percorso formativo finalizzato a creare una mentalità imprenditoriale nei ragazzi attraverso 4 stage lavorativi (uno per anno, l’ultimo all’estero) per farvi ritorno con un bagaglio di esperienze utile al rilancio delle risorse del proprio paese. Questa attività potrebbe svilupparsi con un Interscambio di prodotti sardi e piemontesi. Non è da escludere la nascita di una cooperativa sociale di tipo B senza finalità speculative che privilegia l’inserimento oltre che degli stessi ragazzi anche di donne e persone svantaggiate e ispirata a principi

quali mutualità, solidarietà, giusta distribuzione dei guadagni, priorità dell’uomo sul denaro, democraticità, impegno. La Cooperativa potrebbe gestire produzione, trasformazione e commercializzazione di beni e merci tipici locali operando nell’interesse generale della comunità, valorizzando la tipicità dei prodotti, puntando sulla biodiversità agricola e alimentare, per mezzo di produzioni BIO su piccola media scala che rispettino l’ambiente e che siano confortate dalla promozione di filiere distributive corte (dal produttore al consumatore). I soci fondatori hanno già intrapreso l’iter di costituzione della società cooperativa denominata “GEMINI” (gemelli) che richiama l’idea di gemellaggio tra la comunità di Muravera e quella di Bra (ove è presente una folta

rappresentanza di muraveresi emigrati nei primi anni 60). I rispettivi rappresentanti dei comuni di Bra e Muravera si sono già incontrati nei giorni scorsi per avviare il gemellaggio ed hanno dimostrato attenzione e disponibilità al Progetto Ulisse. A loro va il plauso dei ragazzi e dei loro genitori unitamente al vivo ringraziamento verso tutti coloro che hanno consentito la felice iniziativa: gli ispiratori del progetto Tony e Rossella, le aziende e le famiglie di Bra, il Preside Piero Sanna e il vicepreside Remo Lai dell’Istituto Professionale di Villaputzu, gli uffici del lavoro di Bra e di Muravera nella persona di Efisio Meloni.

Contiamo di raccontarvi ancora sugli ulteriori sviluppi del Progetto Ulisse, durante le prossime edizioni.

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S OC IAL E

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VOL ONT ARIAT O Villasimius. L’associazione svolge servizio per il 118 ma si occupa anche del trasporto di malati, disabili ed anziani

Soccorso Sud-Est, vent’anni di attività al servizio del territorio e dei cittadini di Stefano Galdi

IN BRE VE

In una calda giornata estiva a Villasimius, nove persone di nobili principi fondano un gruppo che oggi porta avanti un servizio di primaria importanza per il territorio dell’antica Carbonara. Il Volontariato Soccorso Costa Sud Est, nasce nel luglio del 1990, e Vanda Campus ne dirige subito il direttivo. Lo scorso 24 ottobre, in occasione della festa di San Raffaele, l’Associazione ha festeggiato i suoi vent’anni.

Roberto Utzeri, è l'attuale presidente del sodalizio. Non solo servizio accreditato con il 118, che dal 15 giugno al 15 settembre di ogni anno viene assicurato 24 ore su 24, mentre il restante periodo dell’anno con 8 ore di reperibilità giornaliere, ma anche assistenza a disabili, anziani. Il nostro obiettivo primario - spiega Utzeri - vuole essere quello di creare un luogo, quello del volontariato, senza discriminazione di nessun genere, assegnando ad ognuno voglia farne parte, le mansioni piÚ inclini alla propria persona.

Una sorta di centro dove aggregarsi, scambiando le proprie idee nel pieno rispetto dell’altrui personalità . Questo in un territorio dove mancano strutture di aggre-

Prima giornata del volontariato Sabato 13 Novembre, a Muravera, si svolgerà la prima giornata del Volontariato del Sarrabus. Organizzato dall’AVIS di Muravera, in collaborazione con Sardegna Solidale, l’evento inizierà alle ore 15, con l’apertura degli stand delle Associazione no-profit del Sarrabus, che illustreranno le loro attività .

Interverranno Giampiero Farru e Padre Morittu che parleranno dello spirito del volontariato e dell’altruismo. La serata sarà allietata con spettacoli per bambini e l’esibizione del gruppo musicale The Wholly Cats.

I volontari del “Soccorso Costa Sud-Est�

gazione giovanile e la cui alternativa rimane la strada o un barÂť.

L’attuale gruppo, composto oltre che dal presidente, dal suo vice nonchÊ direttore sanitario Giorgio Panzeri, medico di famiglia, Franco Cinus, Raffaella Melis, Salvatore Frau, Jessica Cocco ed Orazio Marci, unitamente agli altri soci per un totale di 25, molti dei quali collaborano per la riuscita dei servizi del 118 ed alcuni in

altre mansioni, si ritrovano nella sede sita lungo la S.P. 19 in località Su Lillu, messa a disposizione dall’Amministrazione comunale di Villasimius, ma condivisa con un’altra Associazione del territorio, dove svolgono tutte le attività del Sodalizio, che dispone di tre automezzi tipo ambulanza. Il gruppo, durante il periodo della bella stagione, viene rafforzato da un gemellaggio con altri grup-

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pi di volontariato provenienti da altre Regioni Italiane. In definitiva i Volontari Soccorso, svolgono un’azione importante a Villasimius e grazie alla popolazione, che vede di buon occhio il gruppo di Utzeri, riusciranno a festeggiare, proprio il loro ventesimo compleanno, con una partecipazione delle altre associazioni di volontariato del territorio, ma anche di tanta gente comune.

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S AN VIT O

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MU RAVE RA Letteratura. Conclusa la I edizione della manifestazione

Volontariato. È nata “Domus Antigas”

L’associazione per salvare Grande successo per le antiche case del paese “Ottobre piovono libri” di Stefania Cauli È nata a San Vito, su iniziativa di Alessandro Cuccu, Anna Cotza, Martina Cauli, Franco Vettese e Francesco Pispisa l’associazione “Domus Antigas”. L’associazione, come suggerisce il suo nome, è stata costituita per cercare di valorizzare i numerosi edifici storici presenti nel paese di San Vito. Scopo del sodalizio è, infatti, sensibilizzare i proprietari di edifici storici al loro recupero e, contemporaneamente, sensibilizzare l’amministrazione comunale ad adottare provvedimenti che in qualche modo premino il restauro architettonico il più possibile fedele all’originale.

Per ottenere questo risultato, l’associazione si prefigge il fine di diventare un tramite tra i cittadini e l’amministrazione, fornendo anche a chi fosse interessato una consulenza amministrativa sugli incentivi destinati al recupero o, ad esempio, consigli su come trasformare una vecchia casa in un bed and breakfast. Infatti, San Vito conserva ancora edifici storici ben tenuti, che possono essere considerati alla stregua di un prodotto locale tipico.

Inoltre, se si riuscirà a coinvolgere i proprietari delle case storiche a trasformarle in attività ricettive potrà

essere stabilito il primo passo per la creazione dell’albergo diffuso.

L’associazione ha anche in programma l’allestimento di alcuni eventi enogastronomici che potranno essere ospitati nelle dimore storiche, allo scopo di valorizzare i prodotti locali e cercare di fornire un turismo legato alla qualità e, soprattutto, alla specificità in controtendenza con la globalizzazione dei pacchetti dei villaggi turistici. San Vito, con i suoi vialetti, i suoi prodotti e la sua tranquillità a due passi dal mare, può vantare un

forte potenziale turistico. Si pensa anche di organizzare un museo itinerante, allestendo in ogni edificio un’esposizione tematica di attrezzi legata agli antichi mestieri, come la produzione del vino in casa o il lavoro del maniscalco, in modo da far conoscere anche ai cittadini di oggi certe tradizioni che, se per alcuni possono sembrare logiche e banali, sono invece sconosciute ai più. Per chi fosse interessato ad associarsi o a ricevere informazioni può contattare il numero 3280188595.

Un paese che legge è una storia bellissima. Si è conclusa la prima edizione muraverese dell’iniziativa “Ottobre piovono libri” promossa dalla Biblioteca e dal Comune di Muravera, dal Ministero per i beni ed i servizi culturali e dal Cepell - Centro per il libro e la lettura, realizzata grazie alla collaborazione di Radio la Voce e dell'associazione Lundras. L’edizione 2010 di Ottobre piovono libri si è incentrata sulla poesia. Poesia come ispirazione per l’arte pittorica, come quella di Pablo Neruda per l’artista Liliana Cano, e poesia come scrittura quotidiana, come per i poeti locali Stefano Galdi e Sandra Pisano, che hanno presentato le loro prime raccolte poetiche. La manifestazione si è articolata in quattro giornate. Il mercatino del libro usato realizzato dai bambini delle scuole elementari e tre reading musicali. Il mercatino del libro usato è stato un momento di incontro e di gioco per i bambini di Muravera, che hanno portato in piazza i loro libri per scambiarli con i propri amici, metterli in mostra, venderli.

“Ripercorrendo la vita” di Stefano Galdi è stato presentato dallo scrittore Gino Lai e d è stato letto da Antonello Pisano della Compagnia teatrale La Forgia accompagnato alla chitarra da Andrea Congia. Alla presentazione del libro “Vuoto a rendere” di Sandra

Pisano sono intervenuti l’Assessore Provinciale Angela Quaquero ed il prof. Francesco Casula, mentre il reading è stato interpretato dall’attrice Elisabetta Podda accompagnata al piano da Luigi Lai. Il reading musicale delle poesie di Pablo Neruda ha segnato la chiusura della mostra di Liliana Cano “Memorial de isla negra", una serie di acquarelli ispirirati alle poesie del grande poeta cileno.

Protagonisti del reading Gianluca Medas e Andrea Congia. Ottobre piovono libri sarà un appuntamento annuale per promuovere la lettura, diffondere la cultura del libro, regalare uno spazio a scrittori e poeti locali e presentare le attività della biblioteca e i relativi servizi.

L’UNIONE TARDA Venerdì 5 Novembre 2010

Morto il polpo indovino

La "maledizione" del polpo Paul: non aveva previsto la sua fine

A cura di Corrado Loi

L’UNIONE TARDA € 1

Vi ricorda qualcuno?

PROTESTA Infiltrati durante le manifestazioni di protesta dei pastori sardi?

* Ogni riferimento a fatti e/o persone è puramente casuale.

Dal 2012 stagione turistica più lunga Sarrabus. Sindaci e operatori turistici ottimisti: «Grazie all'anno bisestile, le vacanze dureranno un giorno in più».

Il polpo indovino degli ultimi mondiali di calcio sicuramente non aveva previsto la sua morte.

Infatti, nel suo ormai celebre acquario in quel di Oberhousen, è stata ritrovata una schedina della Bet&Win con i suoi pronostici della prossima giornata della Bundesliga, la massima serie calcistica tedesca.

Disoccupato di 28 anni nei guai

Nascondeva la droga nel box giochi del fratellino. Lui la trova e se la fuma Quartu. Quando i Carabinieri hanno effettuato il blitz nell’abitazione di un vettottenne pregiudicato, non c'era ormai più nessuna traccia di sostanze stupefacenti. Lo stupore dei militari e lo sgomento della madre: «Ora capisco come ha fatto a risolvere il cubo di Rubrik in 30 secondi...»

Pubblicate le intercettazioni riguardanti il noto faccendiere e l'allora Governatore sardo

Esclusiva de “L’unione Tarda”: Flavio Carboni cercò di corrompere anche Soru Ecco la trascrizione della telefonata fatta all'allora Governatore sardo dal discusso affarista di origine sassarese: Carboni: «Pronto, Renato? Mi sente?»

Soru: «Chi è?»

C: «Non sento un cacchio, c'è la musica altissima, se può gentilmente abbassare un pò il volume!!! Comunque mi presento, sono Carboni...»

S: «Ora abbasso, stavo ascoltando i Tazenda...Mi scusi, Carboni chi? Peppe Carboni il cliente del market di mia mamma a Sanluri, o Efisio quell'abbonato di Tiscali che telefona ogni giorno nei nostri call-center lamentandosi che non c'è rete??»

C: «Sono Flavio Carboni, l'uomo sardo più influente politicamente, ha capito adesso??» segue pausa di 17 minuti dell'ex Governatore S: «Uhmmm, il Sindaco di Meana Sardo allora no perchè lui si chiama Giampaolo...il cantante nemmeno perchè si

chiama Franco...Comunque, chiunque lei sia, mi dica cosa vuole che non ho tempo da perdere, che adesso devo picchiare mia figlia che oggi non ha fatto i compiti!»

C: «Ok, sono Flavio Carboni, quello della P2 amico di Gelli, e volevo proporle degli affari con dei miei amici imprenditori della penisola... per parlare di impianti eolici in Sardegna. Chiaro, adesso?»

S: «Mi ascolti bene, questi giorni ho già troppi impegni.

Domani mattina devo andare a casa di Mauro Pili che gli devo sgonfiare le ruote della macchina, poi ad Ollolai a vedere i Mammuthones, dopodomani devo potare gli ulivi nella casa di Villasimius, poi dall'avvocato a querelare l'Unione Sarda e di notte a Ballarò che mi devo scorriare con quella burrinca della Brambilla...» segue pausa di 8 minuti S: «Se vuole possiamo farci una chiaccherata in elicottero, che giai devo portarci alcuni amici a fare un giro...»

C: «Lasci perdere, meglio sentirci per telefono. È più

sicuro...»

S: «Vedo che anche lei è abbastanza paranoico! Pensi che io ho confidato al mio psicologo che avevo la sensazione reale che La Spisa mi spiasse dappertutto, persino al gabinetto...»

C: «E ora come va?»

S: «Meglio...l'ho fatto blindare...»

C: «Andiamo bene...»

S: «Comunque, tornando al suo discorso, appena possibile vedremo un pò cosa ne penso, e solo dopo aver sentito anche me stesso le farò sapere cosa deciderò...»

C: «Mi permetta una domanda, quanti anni pensa di restare in carica?»

S: «Questo dipenderà dagli asini che ho nella mia maggioranza!»

C: «Beh, allora tanti auguri...»

Qui si interruppe la comunicazione, che non ebbe mai un seguito.

È Halloween: Cappellacci & co. donne per un giorno

Ancora carne avariata nel congelatore di un ristorante cinese

Gesto distensivo dopo le polemiche per la mancanza di donne nella nuova Giunta regionale. Soddisfatte le donne del PDL. La Lombardo dice: «Era ora, però peccato che Halloween duri solo un giorno». La Barracciu

È scoccata l’altra sera una imponente operazione dei Nas a Cagliari che hanno controllato decine di locali. Non sono mancati i controlli anche ad un ristorante cinese nel quale hanno trovato della carne avariata. Il titolare si difende dalle accuse: «Era solo mio cugino».

stizzita: «Patetica mascherata per nascondere le rughe di Mario Floris». L'assessore Prato gongola: «Io ho già i capelli lunghi, impiegherò meno tempo a truccarmi».

Prudente Cappellacci: «Prima devo sentire Verdini...»

La rubrica di cucina: le ricette veloci di Giorgino Gelatina di manzo ai chicchi di mais

Aprire con cura una scatoletta di Simmenthal, prestando attenzione a non ferirvi le dita come spesso capita ai più imbranati. Vi consigliamo, inoltre, di munirvi preventivamente di martello e di un comune coltellaccio da cucina, qualora riusciste nella difficilissima impresa di rompere il gancetto. Vuotate il contenuto in un piattone basti che sia. Ora prendete una bella scatoletta di mais Bonduelle, seguendo lo stesso procedimento usato in precedenza per la

Simmenthal. Se, durante lo svuotamento del liquido presente nella scatola vi cadesse qualche chicco sul lavabo, siate superiori: la qualità del piatto non sarà inficiata da qualche chicco di mais in meno. Adesso mischiate il tutto con un bel forchettone da insalata, e il vostro piatto è già bello che pronto. Naturalmente, abbiamo anche pensato al vino più indicato per accompagnare questa semplice ma gustosa pietanza: un bel bric di Tavernello rosso del 2006. Da servire, come tutti i vini rossi che si rispettino, rigorosamente a temperatura ambiente.

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L E T T E RE

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L A PROVOC AZ IONE L’affondo. L’ex capogruppo di maggioranza di Muravera attacca il parrocco e anche il presidente dei commercianti

«Perché l’oratorio è solo di pochi?»

Caro Direttore, Spero di trovare uno spazio nel prossimo numero del suo attesissimo giornale per alcune riflessioni sulla vita del nostro amato paesello. Ho letto con grande piacere l’intervista rilasciata dal nuovo Presidente del comitato commercianti, l’amico Sandro Paderi. Conoscendolo sono certo che riuscirà a rivitalizzare il settore commerciale con le sue apprezzabili intenzioni ed ottimistiche speranze (vedi Via Roma a senso unico!).

Però ho notato che ha trascurato di evidenziare uno dei grandi problemi della zona commerciale: i parcheggi.

Non si può nascondere che ormai è un problema che riguarda tutto il paese. Col progresso e il benessere ormai in tutte le famiglie ci sono ben più di una macchina, mentre il parcheggio di casa in molti casi è diven-

tato una cucina, salotto, laboratorio o altro. Lo stesso hanno fatto molti commercianti, utilizzando il parcheggio indicato in progetto in tutt’altre maniere. Perciò caro Presidente credo che se vuole migliorare il settore commerciale, non può prescindere dal pensare di organizzare urgentemente (per dirla alla Professor Loddo o Vigile Cinus) un corso accellerato di educazione civica per molti nostri concittadini a cominciare da diversi nostri colleghi commercianti, non dimenticando gli incivili che con vergognosa arroganza occupano quotidianamente lo spazio riservato ai disabili in Piazza Chiesa. Non bisogna dimenticare i miei amici del circolo di lettura che, a quello che ho visto ieri mi sembra abbiano ripreso la cattiva abitudine di praticare nuovamente il parcheggio selvaggio di fronte alla

loro “bisca”, come succede tutti gli anni appena finita la stagione turistica, approfittando anche del misterioso virus che ha decimato il nostro Corpo dei Vigili che da qualche giorno, mi dicono, non possono fare nemmeno una partita di poker… perchè manca il quarto!!!

Poi Lei, caro Presidente , dovrebbe

dare l’esempio evitando di parcheggiare tutti i giorni davanti al suo negozio, nell’unico parcheggio libero della zona, che spero l’assessore al traffico voglia eliminare quanto prima perché sembra proprio un “non sense”.

Sull’Unione Sarda, tempo fa un nostro concittadino/a che si firma (anzi che non si firma proprio!)

L E RE PL IC HE Conosco molto bene l’amico Angelino, tanto da credere che nelle righe da lui scritte volesse ancora una volta evidenziare il suo riconosciuto ed apprezzato spirito allegro, spesso auto ironico tendente sempre a sdrammatizzare ogni situazione. Mi domando però se ad occuparsi del problema parcheggi debba essere il presidente di un’associazione “no profit” e non invece coloro che governano il paese. A tale proposito, approfondendo lo “studio” sul problema, mi pongo una domanda: Ma Angelino Farci in questi ultimi dieci anni non era forse capo gruppo della maggioranza in consiglio comunale? – Non era forse un amministratore che ha lavorato per il bene comune, occupandosi della risoluzione delle diverse problematiche inerenti il “paesello” come egli stesso ama chiamare Muravera? Da comune cittadino, gli chiedo quindi il perchè ora, e solo ora, parla della questione parcheggi, quando nei due lustri precedenti aveva tutto il tempo di occuparsi di questo problema. Da parte mia ecco una proposta agli amministratori: realizza-

AVIS SARRABUS

na vita ... per u

re un parcheggio nel grosso spazio esistente tra l’angolo della via Roma e della via Montessori.

Intanto chiedo ai colleghi commercianti di invitare i clienti a fruire dei parcheggi messi loro a disposizione e non sbarrare l’ingresso.

Sandro Paderi All’interno della struttura oratoriale hanno sede alcune associazioni che sono legate alla parrocchia, perchè volute da parroco e che basano la loro azione sulla dottrina cattolica. Diversi anni fa l’oratorio poteva essere frequentato da chiunque, senza problema alcuno perchè non esistevano le rigide e giuste leggi sull’antifortunistica.

Ora le cose sono notevolmente cambiate e vi è l’obbligo di attenersi alle norme che regolano l’utilizzazione dei locali di uso comune. È stato quindi necessario istituire un’associazione (Madre Teresa di Calcutta), formalizzare un direttivo ed attivare una serie di iniziative tra le quali quella di tesserare ogni socio e/o frequentatore della struttura. Per tutte le persone che accedono all’oratorio, ivi inclusi i ragaz-

zi della radio e del giornale è stata sottoscritta una polizza assicurativa tendente a tutelare coloro che utilizzano i locali. In diverse maniere durante questi anni (volantini, comunicati radio, articoli sul giornale locale, comunicati parrocchiali etc...) le persone sono state invitate a partecipare alla “vita” dell’oratorio, con particolare riferimento all’organizzazione delle diverse attività che si svolgono in occasione del Natale, dell’Epifania, della Pasqua, della sagra degli agrumi, della festa degli anziani, delle mostre di pittura, dei convegni che sono sempre stati organizzati e ai quali haimè... non ha mai partecipato il signor Angelino Farci che comunque si lamenta perchè la sua categoria che crede in Dio è trascurata dal parroco. Sono circa 1700 le religioni nel mondo che credono in Dio, una sola quella che crede in Gesù Cristo. Ci piacerebbe sapere a quale di queste 1700 egli appartiene. Quella che crede in Gesù Cristo basa la sua forza sull’operato gratuito offerto dalle persone che chiacchierano poco e si danno da fare. E’ vero però che l’oratorio è

“Muravera”, chiede cortese risposta al perché, da circa da 30 anni, l’oratorio è interdetto ai bambini, adolescenti, e giovani. Mi pare che non sia arrivata nessuna risposta. La risposta per chi come me, ha frequentato assiduamente l’oratorio come tutti i ragazzi del paese, non può che essere una: è riserva privata della comunità da quando Don Emilio ha pensato bene di dividere i fedeli in due categorie: una, la maggioranza, a cui appartengo, che crede in Dio, l’altra che crede in Don Emilio. Il nostro parroco, a cui siamo tutti affezionati, (come non esserlo dopo 40 anni!) sicuramente dice che le porte del Tempio sono aperte a tutti, ma il paese sà che non è proprio così. Ho cercato di non essere polemico. Spero di esserci riuscito. Auguri a tutti.

Angelino Farci

C IAO UMBE RT O poco frequentato dai giovani con particolare riferimento agli adolescenti. Ci siamo chiesti durante le frequenti riunioni il perchè, sino a giungere ad una conclusione, dura da digerire però altrettanto reale. I nostri adolescenti, inclusi i figli delle persone che compongono il direttivo, preferiscono dedicarsi al calcio, alle play station, alla frequentazione di bar, biliardi e videogiochi o a organizzare feste private, ove possano fare ciò che desiderano senza che ci sia il “cane” da guardia che possa in qualche maniera vietare loro comportamenti non consoni. Per quanto riguarda la frequentazione dell’oratorio da parte dei più piccoli, ci siamo accorti che alcuni genitori hanno maturato la convinzione che gli animatori oratoriali svolgono principalmente il servizio di baby sitter, che consente loro di “mollare” gratuitamente il bimbo in oratorio ed organizzare le loro attività pomeridiane senza essere disturbati. Abbiamo cercato di non essere polemici. Speriamo di esserci riusciti. Auguri a tutti.

Il direttivo dell’Oratorio

Sento forte il dovere di esprimere il mio commiato, il dovere e la riconoscenza per avermi accompagnato con delicatezza e stile nel mio lungo mandato.

Sempre presente, soprattutto nelle occasioni di maggiore solitudine. In questo momento, come da consuetudine, solo pregi e meriti; la sofferenza della malattia aveva fatto sì che privilegiasse i valori e il rapporto umano a quelli negativi della debolezza dell’uomo. Attuale e mai in ritardo sui problemi; innamorato come pochi del suo paese; polemico ma costruttivo per il bene comune; equilibrato e disponibile di fronte ai bisogni. Ti accompagno col più profondo dei sentimenti.

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S E RI E D Il personaggio. Tra una parata e l’altra insegue la laurea in scienze motorie senza tralasciare gli amici di sempre

Stocchi, la solitudine dei numeri uno L’ex promessa del calcio isolano cerca il riscatto con il Castiadas di Renzo Cuccu Il personaggio di questo mese è un ragazzo, classe 1987, che sino a qualche anno fa era considerato una delle rivelazioni del calcio regionale. Roberto Stocchi oggi è uno dei portieri del Castiadas che in questa stagione si sta confrontando con un campionato duro come quello di serie D. Roby, solo qualche anno fa eri un giocatore che sembrava predestinato ad una carriera tra i professionisti, poi cosa è successo? È successo che ho avuto un brutto infortunio alla spalla che mi ha tarpato un po le ali, inoltre, con il senno di poi posso affermare che magari ho pure incontrato le persone sbagliate che nel calcio ci sono.

Però non rimpiango niente, quando si è giovani si fanno degli errori, e se non sono riuscito a costruirmi una carriera importante, magari la colpa è anche la mia.

C hi è Roberto S tocchi nella vita di tutti i giorni? È un ragazzo simpatico molto responsabile, che sta con gli amici, lavora, studia scienze motorie, si da molto da fare e dedica una buona parte del suo tempo alla sua ragazza alla sua famiglia. Sono molto legato ai miei genitori Antonello e Marta e alla mia sorella Laura che tra non molto darà alla luce il mio primo nipotino Andrea. Ti assicuro che questo evento lo sto vivendo con molta partecipazione.

Nel vederti così scanzonato, il calcio per te sembrerebbe qualcosa di secondario, è così o è soltanto un’apparenza?

Sicuramente nella vita ci sono cose più importanti del calcio, come principi e valori, però non nego che il calcio per me sia vita.

Forse perchè sin da bambino ha occupato un ruolo primario nella

Roberto Stocchi, portiere del Castiadas

mia vita.

S ei senza ombra di dubbio un figlio d’arte, quanto ha influito tuo padre nella tua giovane carriera?

Sicuramente ha influito parecchio per farmi entrare in questo ambiente. Anche lui era un portiere che ha fatto una buona carriera, devo dire che se poi lo avessi ascoltato un attimino di più avrei forse intrapreso una altra carriera.

Roberto e l’amore, quale è il tuo rapporto con questo sentimento?

Penso che l’amore sia una delle cose più belle della vita e non potrei farne a meno... io l’ho cono-

Roberto S tocchi «Il ruolo del portiere è il più difficile, ti porti dietro un senso di solitudine che però finisce per farti crescere»

sciuto con Laura, sono quelle cose che ti cambiano dentro.

Hai una personalità bizzarra o sbaglio?

No, sono un ragazzo che ama la compagnia, magari sto spesso al centro dell’attenzione e riesco ad alternare le più grosse pazzie a dei momenti di assoluta serietà. In definitiva sono un ragazzo che si sa rapportare alle varie situazioni che il quotidiano ti presenta davanti.

C osa si porta dietro un portiere quando commette degli errori che costano gol e sconfitte?

Partiamo dal presupposto che il ruolo del portiere è il più difficile di tutti quelli che ci sono nel calcio,

proprio per le ragioni della domanda fatta. Quello che ti porti dietro è spesso un senso di solitudine ma anche un’esperienza negativa che ti dà la possibilità di non commettere più gli stessi errori.

C osa ti aspetti da questa stagione iniziata per te in maniera difficile?

Mi aspetto un anno molto affascinante perchè la serie D è un campionato bellissimo e difficilissimo.

Da parte mia spero di poter dare un grosso contributo alla salvezza del Castiadas.

C osa vuol dire per te oggi giocare nel C astiadas?

Vuol dire aver ritrovato tanti amici con i quali da ragazzino giocavo nel Cagliari. Questa situazione ti permette di avere oltre che dei compagni di squadra anche degli amici. Giocare nel Castiadas per me vuol dire dare un ringraziamento particolare al presidente Saverio Onano che mi ha mostrato la sua stima anche nei momenti più bui della mia permanenza con i bianco verdi.

Un campionato che da subito si è dimostrato difficilissimo, cosa è cambiato rispetto alla passata stagione?

Intanto la categoria, perchè la qualità del gioco e tecnicamente e tatticamente molto elevato, rispetto all’Eccellenza Regionale. E’ un campionato dei giovani che sono tanti e molto bravi, dove però si trovano anche tantissimi giocatori di grande qualità che hanno esperienze nei campionati delle categorie superiori. Forse noi stiamo pagando ancora il noviziato, ma abbiamo anche un conto aperto con la dea bendata. Durante questa stagione non siamo mai riusciti a vedere in campo l’undici che nelle intezioni di mister Piccarreta doveva essere quello titolare ma sono certo che la ruota sta per girare.

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E C C E L L E NZ A Muravera. Il 29enne di Selargius non ha mai giocato in serie inferiori: «Pur di scendere in campo farei qualsiasi ruolo»

Cadelano, un pilastro d’eccellenza al centro della difesa muraverese di Giancarlo Cuccu Lo incontriamo dopo una importante partita perduta dalla sua squadra. È di umore nero, non riesce a digerire una sconfitta che ritiene assolutamente ingiusta.

Accetta comunque di parlare con noi, mentre fuori c’è la sua fidanzata che lo aspetta. Daniele Cadelano ha ventinove anni, nato a Quartucciu ma vive a Selargius.

Allora… Daniele, un curriculum calcistico mica male; mai al di sotto dell’E ccellenza... È vero! Dopo tutto il settore giovanile con il Cagliari, sono stato ceduto al Carloforte che militava in eccellenza. L’anno successivo ho giocato con l’Atletico ed ho vinto il campionato di eccellenza.

Con la stessa squadra ho giocato per quattro anni in serie D, sono quindi andato in Ogliastra con il Tortolì, una breve parentesi con il Villasimius e poi ancora due anni con il Tortolì prima di giungere a Muravera.

Dopo la stagione agro-dolce dello scorso anno, hai comunque dec iso di restare a Muravera?

Sono rimasto a Muravera grazie al presidente e all’allenatore. In società è cambiato tutto. Il presidente ha dimostrato la sua serietà già durante la fine dello scorso campionato, quando è intervenuto e ci ha permesso di terminare la stagione. Senza il suo aiuto non avremo sicuramente continuato.

Quest’anno mi hanno presentato un ottimo piano di lavoro ed ho accettato molto volentieri.

Quindi buona società?

Direi ottima. Per farti capire la differenza rispetto allo scorso anno, non ho problemi a dirti che mentre molte società hanno difficoltà nel pagare i loro giocatori, noi viviamo in un’oasi felice.

Stiamo infatti ricevendo puntual-

Daniele Cadelano, difensore del Muravera mente tutti i rimborsi. La società attraverso il lavoro dei dirigenti è presente in ogni momento.

C osa pensi del tuo nuovo mister?

Lo conoscevo già per aver giocato con lui durante il periodo trascorso in ogliastra. Non ho nessuna remora a dirti che è, almeno per il momento, il più bravo e preparato allenatore che io abbia mai avuto. Tra non molto troverà sicuramente una sistemazione tra le squadre professionistiche.

Merita sicuramente di più rispetto a quello che ha avuto fino ad ora.

Il presidente invece?

Lo conoscevo più che altro per fama ma non personalmente, mentre conoscevo molto bene Stefano suo figlio. So che a Selargius ha lavorato molto bene.

Ha lasciato un buon ricordo. Devi stare molto attento quando parli con lui perché è un profondo intenditore di calcio in generale, ma sa benissimo come muoversi in una categoria come quella di

Ag

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eccellenza. Durante il periodo estivo ho provato molto piacere nel sapere che il presidente aveva deciso di prendere in mano la società. Credo che tutto l’ambiente abbia trovato giovamento e nuovo entusiasmo che si erano di parecchio affievoliti negli anni scorsi.

C on i tuoi compagni come va?

Ho un ottimo rapporto con tutti.

Ritengo che il nostro sia davvero un bel gruppo. Conoscevo alcuni dei miei compagni con particolare

riferimento a Nieddu e Cocco con i quali ho giocato per tre anni nel Tortolì. Mi trovo molto bene anche con i miei amici di viaggio Cerchi, Locci ed il massaggiatore Sanuele Fenu con i quali condivido la tratta da e per Muravera.

Come già detto conoscevo anche Stefano Carta e Simone Corrias, l’allenatore in 2ª. La scorsa stagione erano miei compagni di squadra anche Alessandro Vacca ed il nostro capitano Lulù Oliveira.

C ome ti trovi a svolgere l’insolito ruolo di centrale difensivo?

Non è insolito! Con il mister Senigagliesi avevo già svolto questo ruolo a Tortolì. E’ stato proprio lui ad insegnarmi a stare in quella zona del campo e a muovermi lungo la linea centrale difensiva.

Il mister è molto bravo nel lavorare proprio sui ruoli. Mentre lo scorso campionato ho giocato in questo ruolo solo due volte per l’emergenza che si era creata, in questa stagione ho disputato tutte le gare nel ruolo di centrale difensivo e devo dire che non mi trovo affatto male. Posso comunque aggiungere che pur di scendere in campo dall’inizio, sono disposto a giocare da qualsiasi parte del campo.

C ’è altro oltre il calcio?

Per il momento mi dedico solo al calcio giocato e durante la settimana nelle ore libere alleno gli esordienti di una squadra selargina. Mi da veramente molta soddisfazione potermi dedicare ai giovani. Pensando invece al futuro mi piacerebbe svolgere la carriera di allenatore. Intanto la cosa alla quale tengo senz’altro di più e poter dedicare il giusto spazio anche a Roberta la ragazza con la quale sono fidanzato da quattro anni e con la quale convivo da un anno nella nostra casa di Selargius.

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C AL C IO Promozione. Christian Viani, passato alla corte di Franco Massessi, sta guidando i giallo-neri al salto di categoria

Porto C orallo, l’E ccellenza ti aspetta Villasimius affida la salvezza ai giovani di Renzo Cuccu Sarà il Campionato di Promozione questo anno a regalare ai tifosi di Villaputzu e di Villasimius il derby. Le due formazioni militano nel girone A, anche in questa stagione per le vicende legate ai ripescaggi nelle varie categorie, si è arrivati ad un girone composto da ben diciotto squadre. Gli obiettivi sono diversi ma non meno importanti per entrambi le compagini. Il Porto C orallo di capitan Viani cercherà di dare l’assalto al passaggio di categoria, mentre per i ragazzi di Albino Madeddu l’obiettivo sarà il mantenimento della categoria nel più breve tempo possibile. Per i ragazzi di mister Marco Cossu il cammino intrapreso in queste ultime giornate dice di una squadra solida e a tratti incontenibile che potrà recitare un ruolo di prestigio nel corso dell’intera stagione. Le ultime quattro gare disputate hanno fatto registrare altretante vittorie che hanno portato dopo un inizio tentennante la formazione giallo nera al terzo posto solitario della classifica. Soltanto la corazzata Pula e il quadrato Quartu 2000 di Marco Piras sono davanti ai ragazzi del presidente Franco Massessi. Un campionato che sta prendendo il verso auspicato in fase

di allestimento della compagine villaputzese. Le prime difficoltà derivanti da una squadra costruita strada facendo dopo appena sei giornate sembrano come per incanto scomparse. Al di sopra di tutto appare chiaro che la società memore forse delle delusioni cocenti della passata stagione ha voluto fare tutto con la necessaria programmazione, ad iniziare dalla scelta tecnica, affidata ad un allenatore giovane e competente che crede innanzi tutto nel lavoro quotidiano. Il campionato sta mostrando da subito quelli che saranno i protagonisti della parte alta della classifica e chi invece lotterà sino in fondo per restare la categoria. Il Porto Corallo accusa un ritardo di cinque lunghezze dalla capolista Pula, quest’ultima appare una formazione costruita per tentare il salto diretto in quell’Eccellenza da cui manca oramai da diversi anni. Le prime gare hanno dimostrato una schiacciante superiorità, evidenziata nei numeri che parlano di sei vittorie consecutive, miglior attacco con ventisei reti realizzate e una difesa ben attrezzata. Per quanto riguarda l’altra grande blasonata il Quartu 2000, non ci è parsa una formazione superiore ai giallo neri villaputzesi, quantomeno a livello di organico i i ragazzi di

Il presidente del Porto Corallo Franco Massessi

Franco Massessi hanno delle qualità tecniche che non sono seconde a nessuna formazione. In definitiva per il Porto Corallo questo appare essere l’anno giusto. Le avversarie sono avvisate.

Il Villasimius, batte un colpo e mette a segno la sua prima vittoria di questa stagione. Un campionato che vede i giallo blu sarrabesi tornare in questa categoria dopo diversi anni in Eccellenza Regionale. Lasciati

i fasti degli anni migliori, la dirigenza si è lanciata in questa nuova avventura, ripartendo da quello che a torto o a ragione può essere considerato l’anno zero. Le disponibilità economiche del passato sembrano molto lontane ma vi è la convinzione di poter fare bene provando a mantenere la categoria. La squadra è stata affidata ancora una volta a mister Albino Madeddu, un allenatore che dopo aver fatto molto bene

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nel settore giovanile ha mostrato di avere la capacità di poter guidare anche la prima squadra, conquistando una importante salvezza attraverso i play out in Eccelenza, mostrando quindi di saper lavorare molto bene anche nelle difficoltà sia tecniche che economiche.

L’allenatore anche in questa stagione sta mostrando la sua capacità di lanciare in campo dei giovani interessanti e soprattutto di mettere sul terreno di gioco delle squadre che praticano un bel calcio. In definitiva il principio per fare bene anche in questo difficile campionato. L’inizio della stagione non è stata dei migliori, sono arrivate tre sconfitte ma anche due pareggi e una vittoria. Il bottino di cinque punti in sei giornate, al momento garantiscono al Villasimius di restare attaccato a quella parte della classifica che garantirebbe una salvezza diretta.

Una permanenza che deve passare attraverso la valorizzazione di quel settore giovanile che negli anni passati ha saputo trarre linfa vitale per la prima squadra. Saranno quindi i giovani che dovranno trovare quei valori che passano per attaccamento alla maglia e voglia di emergere che dovranno portare alto la bandiera del Villasimius che non si può permettere un’altra debacle.

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C AL C IO Prima Categoria. Il San Vito di mister Vittorio Corsini non riesce a mantenere il passo delle squadre di vertice

San Vito e Villaputzu in affanno La formazione di Angelo Padiglia già in lotta per lasciare l’ultimo posto di Renzo Cuccu Il Campionato di Prima categoria quest’anno, nel girone A ospita due neo promosse: il San Vito e il Villaputzu ‘86. Le due formazioni sarrabesi sono arrivate alla loro storica partecipazione in questo campionato in modi diversi, il San Vito vincendo il campionato di seconda categoria e il Castiadas 2008 acquisendo il titolo del Villaputzu ‘86 e passando dall’anonimato della terza categoria alla Prima. Le due Formazioni sono naturalmente partite per questa nuova avventura calcistica con obiettivi diversi, la vittoria del campionato per i ragazzi del presidente Massimo Contu e la salvezza per quelli del presidente Michele Massessi. Se l’inserimento nel girone A era quello auspicato va certamente detto che è forse il più difficile.

La presenza contemporanea di squadre del cagliaritano e ogliastrine ne fa un girone che assimila tecnica ma anche grandissimo agonismo, rendendolo difficilissimo qualsiasi sia l’obiettivo che una società possa darsi.

L’inizio di stagione non sta sorridendo ai bianco celesti del San Vito, a poche giornate dall’inizio

Alessio Casarin, bomber del San Vito

del torneo sono cambiati sia il presidente (Marco Marteddu) che l’allenatore (Enzo Miccuci).

Il mister addirittura prima ancora della prima giornata. Un senso di malessere che ha finito per riflettersi sui risultati della squadra, che ha assunto piuttosto un passo da medio-bassa classifica che quello sbandierato

di vertice. La squadra affidata al tecnico Vittorio Corsini sta provando a mettere insieme una certa continuità ma il cammino appare ancora lungo e difficile.

Mister Corsini è allenatore capace ma forse paga la poca conoscenza dei ragazzi che gli sono stati messi a disposizione e ci sarà quindi la neccessità che

anche questo percorso si completi. Fortunatamente al lavoro del tecnico si sta aggiungendo quello della dirigenza che sembra essersi ricompattata intorno alla squadra costruita questa estate dal direttore sportivo Alberto Paderi. Il calcio in tutti questi anni ci ha insegnato che tutto è possibile, spesso anche quello che oggi appare ai più impossibile. La prima risorsa che la società sarrabese deve sfruttare al meglio sarà quella offerta dall’apertura del mercato dicembrino per sistemare quei tasselli che sono rimasti fuori posto.

Il Castiadas 2008 per questa sua prima storica apparizione in questo campionato si è affidato all’esperienza di mister Angelo Padiglia. Il compito dell’allenatore sarà quello di provare a conquistare una salvezza che già dalle primissime giornate è sembrata molto difficile. La prima sensazione è che i ragazzi castiadesi hanno dalla loro un ambiente molto sereno e conscio delle difficoltà da affrontare. Un aspetto quest’ultimo che potrebbe dare dei risultati inaspettati. Per i ragazzi del Castiadas 2008, che in questa stagione hanno l’obbligo di uti-

lizzare il nome del Villaputzu ‘86 e per gli stessi dirigenti composti quasi interamente dagli stessi giocatori, quella attuale è una stagione che potrà permettere a loro tutti di ritagliarsi uno spazio comunque vada importante.

Tanti di loro sono giovanissimi, con alle spalle anche delle esperienze importanti con il settore giovanile prima e con delle apparizioni poi nella prima squadra del Castiadas che questo anno milita nel Campionato Nazionale Dilettanti. Il compito arduo spetta ad Angelo Padiglia, un allenatore peraltro non nuovo nella gestione di situazioni di questa difficoltà ma la sua facilità di gestioni dei giovani da alla seconda società di Castiadas qualche certezza in più. L’ultimo gradino della classifica non può e non deve mettere limiti al miglioramento che tutti aspettano da una formazione che si affida anche a dei giocatori che hanno delle rivincite da prendersi. Niente di meglio che un grande campionato con una salvezza per togliersi quei sassolini che sono rimasti per mesi custoditi gelosamente e da spedire a quei destinatari che non hanno creduto nelle loro capacità .

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PAL L AVOL O L’intervista. Due squadre ai nastri di partenza nei campionati provinciali alle prese con una cronica mancanza di fondi

Pallavolo Muravera, tanto entusiasmo ma non ci sono valide strutture sportive di Giancarlo Cuccu Dopo la pausa estiva sono riprese, gia da alcuni mesi, tutte le attività delle diverse società sportive esistenti nel territorio muraverese.

Tra queste segnaliamo la Società Sportiva “Pallavolo Muravera” ASD che, come ben noto, promuove e pratica la pallavolo nel rispetto delle norme dettate dalle Federazioni Sportive, con particolare riferimento a quanto sanzionato negli statuti federali che risultano sempre un importante punto di riferimento per la disciplina e l’educazione sportiva. E proprio in virtù di tali principi, i dirigenti della “pallavolo Muravera” hanno coinvolto bambini, ragazzi ed adulti di entrambi i sessi alla pratica di questo sport attraverso la partecipazione a tornei e campionati vari. Nata nel 2007 con circa 110 atleti ed un direttivo di sei persone che ha incaricato il veterano di tale sport, Vincenzo Russo a svolgere le funzioni di presidente del sodalizio, la società nel corso di questi 3 anni, ha organizzato a Muravera importanti manifestazioni a livello regionale e nazionale. La mancanza di una idonea ed adeguata struttura sportiva, non ha finora permesso di

La squadra maschile della “Pallavolo Muravera”

spingere il direttivo ad organizzare tornei di caratura nazionale. Infatti l’unica palestra presente a Muravera risulta una struttura particolarmente utilizzata essendo frequentata da sei società sportive, alle quali devono aggiungersi anche i ragazzi delle varie classi

delle scuole elementari e medie. È un’esigenza fortemente sentita quella di una nuova e moderna struttura, idonea ad accogliere le numerose realtà sportive che caratterizzano la cittadina sarrabese. A tale proposito, l’attuale amministrazione, si è dimostrata

particolarmente sensibile ed ha garantito la costruzione di una nuova struttura di cui è già pronto il progetto. Attualmente la Pallavolo Muravera si presenta ai nastri di partenza con due squadre di adulti, che svolgono campionati provinciali, un settore giovanile

e tanti bambini che hanno voglia di praticare questo bellissimo sport e costituiscono il settore del minivolley che parteciperà ai diversi campionati e tornei.

La società si avvale per la sua struttura organizzativa, di tre tecnici qualificati e, come detto, di un direttivo composto da sei dirigenti che si impegnano quotidianamente per programmare tutte le attività gestionali. Come sovente accade, anche questo sodalizio muraverese deve fare i conti con la dura realtà della mancanza dei fondi che possono essere garantiti solo attraverso il reperimento di sponsorizzazioni che, in un periodo come quello attuale, non sono facili da reperire. Nonostante le difficoltà, lavoriamo costantemente per portare avanti la pallavolo a Muravera – affermano i dirigenti – che vuole essere anche uno sport alternativo al gioco del calcio che in una realtà come la nostra, assorbe gran parte delle risorse economiche sia degli Enti pubblici che di quelli privati. Da qui, parte quindi l’appello per chiedere a tutti coloro che possono dare una mano a questa realtà, di essere sensibili e di aiutare una realtà sportiva che ha davvero grandi ambizioni.

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