La Voce del Sarrabus Dicembre 2009

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Mensile del Sud-Est sardo anno II - numero XXI - Dicembre 2009

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Castiadas Pag. 10 Presto la squadra di calcio giocherà nel nuovo impianto sportivo

Muravera Pag. 11 Stagione turistica, i primi dati sono positivi su tutti i fronti

San Vito Pag. 12 Il Consiglio Comunale alla fine dice sì al Piano Casa

Villaputzu Pag.13 Il sindaco Gianfranco Piu forse ricandidato per la Provincia

Villasimius Pag. 14 Incontri con la popolazione su Spiaggia del Riso e cultura

L’INCHIESTA. Distrutta la macchia mediterranea per realizzare un accesso alla spiaggia largo dieci metri

Costa Rei, scempio alla luce del sole I sigilli della Procura a Ziu Franciscu La magistratura indaga su presunti abusi nella zona di Piscina Rei

PAG. 3

IL CASO UNA POLEMICA DI CAMPANILE INFIAMMA I DUE COMUNI SARRABESI

Guerra per Serpentara Castiadas e Villasimius si contendono la “sovranità” sull’isola. PAG. 5

Burcei Pag. 9 Un gruppo di giovani del paese gestisce le attività nell’area del Sette Fratelli

Amministrative Pag. 17 Il farmacista Giorgio Congiu potrebbe essere il primo candidato sindaco per Muravera

Cultura Pag. 25 In esclusiva per La Voce del Sarrabus il primo racconto dello scrittore sanvitese Gino Lai

Auguri di Buone Feste!

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COSTA REI Il caso. Devastata la macchia mediterranea nella zona di Piscina Rei per far spazio ad un viale stile “pista di atterraggio”

Sigilli della Procura a “ziu Franciscu” Nel mirino della magistratura i lavori per l’accesso alla spiaggia di Gianni Agus Costa Rei deturpata. Ancora una volta, e ancora una volta a pochi passi dal bagnasciuga.

La zona è quella di Ziu Franciscu, poco distante da Piscina Rei. Lo scempio comprende un centinaio di metri di vegetazione protetta che adesso non c’è più. Rasa al suolo per consentire l’accesso alla spiaggia.

Così ecco spuntare una pista di atterraggio tra cisti, ginepri e lentischi. Pietre spostate, piante distrutte, ruspe, quasi un’autostrada che arriva sino alla spiaggia. Tutto regolare? No secondo la Procura della Repubblica di Cagliari: da due settimane, infatti, l’area è stata posto sotto sequestro con tanto di cartelli e nastro bianco e rosso: area sottoposta a sequestro preventivo, articolo 321.

Un’area che non appartiene al costruendo villaggio turistico della Società Veratour Spa, operatore presente da anni sul territorio sardo e che sta procedendo alla costruzione di un complesso turistico di 134 camere nel rispetto dell’ambiente e dello stile architettonico sardo, di elevato livello.

Il villaggio sarà infatti collegato alla spiaggia da un piccolo sentiero sterrato che insiste sul terreno di proprietà del citato Operatore.

La “pista di atterraggio” – foglio 35, mappale 336 e 339 – è stata realizzata in un terreno di proprietà di altre società. E, forse, potrebbe sconfinare sino alla zona demaniale, quella più vicina al mare. Un reato, un altro duro colpo ad una Costa Rei più volte deturpata dal cemento. Negli ultimi due anni gli ambientalisti avevano segnalato quello che a loro dire in quell’area era uno scempio, ma l’attenzione si era concentrata solo sul cemento: “Un piano di lottizzazione – c’era scritto nell’esposto alla corte europea del 19 settembre del 2007 del gruppo di intervento giuridico – sprovvisto delle verifiche preventive”. Secondo Deliperi, il presidente del gruppo «l’area costiera di Piscina Rei è tutelata con specifico vincolo paesaggistico e dunque senza impat-

Veratour estraneo e contro gli scempi

In alto i sigilli della Procura, in basso la “pista di atterraggio” che collega la zona alla spiaggia di “ziu Franciscu”

to ambientale non può essere costruito nulla». Si è costruito invece. Tutto regolare nell’area del villaggio. Non fuori però.

Nessuno poteva autorizzare quel vialone vegeto-distruttivo.

Che adesso è stato bloccato dal provvedimento della Procura della Repubblica. I lavori per la “pista di atterraggio”, mai autorizzata, sono iniziati più di un anno fa. Lavori alla luce del sole, sotto gli occhi di tutti. Persino su Youtube sono comparsi

La denuncia Distrutti ginepri, cisti e alcune rocce.

Le immagini dello scempio su Youtube da quasi un anno

alcuni video di denuncia datati giugno 2008.

Dieci metri di larghezza, vegetazione rasa al suolo con qualche piccola pianta superstite, lasciata al centro del viale a mo’ di decorazione. Chi avrebbe dovuto vigilare? Danno fatto, oramai. Quella pista, però, resterà lì: uno scempio ambientale non più recuperabile. C’è davvero l’intenzione di interpellare l’Unesco per fare di costa Rei un patrimonio dell’umanità?

La società Veratour è estranea alla vicenda del mega sentiero che è stato messo sotto sequestro: «In ogni parte del mondo abbiamo rispettato e rispettiamo sempre le leggi - dice il grande gruppo turistico da noi interpellato per avere un parere su tali fatti e precisa - La nostra struttura è collegata alla spiaggia da un piccolo sentiero sterrato, sito all’interno della nostra proprietà e per la cui realizzazione non è stato, né sarà abbattuto alcun tipo di vegetazione, protetta e non.»

La Voce del S@rrabus - Associazione Radio La Voce editrice - Presidente Don Emilio Manca DIRETTORE RESPONSABILE MICHELE GARBATO Capo Redattore Gianni Agus; Redazione Giancarlo Cuccu, Renzo Cuccu Collaboratori Stefania Cauli, Corrado Loi, Antonello Romano, Alessandro Bulla, Noemi Manca, Monia Melis, Ignazio Monni, Sabina Sestu, Mauro Murru, Stefano Galdi Foto Carla Scroccu, Alberto Masala Impaginazione e Grafica Simone Utzeri - Antonio Dentoni (grafico-voce@live.it) Telefono 0709931481 - 3939161711 E-mail lavocedelsarrabus@tiscali.it Internet www.lavocedelsarrabus.it Pubblicità 3479415600 Stampa Unione Editoriale S.p.A. Elmas Tiratura 9.000 copie Testata giornalistica registrata presso Tribunale di Cagliari al numero 5/1995

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FESTIVITÀ Tempo di restrizioni. Luminarie più povere in tutto il Sarrabus per far fronte alla crisi

Addobbi natalizi, tempo di risparmio i comuni tagliano di netto le spese di Stefania Cauli Il botto l’aveva fatto il comune di Castiadas lo scorso anno.

Una spesa di alcune decine di migliaia di euro per le luminarie natalizie. Un esborso, aveva giustificato allora l’amministrazione comunale, necessaria per vestire a festa tutte le borgate del paese sarrabese, e non sono poche.

Una decisione che aveva scatenato i mugugni dell’opposizione che, in quell’occasione, ebbe a rilevare che si era speso più per le luminarie che per il sociale.

Natale 2009, invece pare essere all’insegna della parsimonia per l’illuminazione natalizia che ogni anno addobba le vie dei paesi sarrabesi. La politica del risparmio sembra andare per la maggiore nelle stanze delle amministrazioni comunali che, con un occhio puntato sulla crisi economica abbattutasi su qualunque settore della società, hanno deciso di non investire ingenti somme sulle luminarie a festa.

Previdente il comune di Villasimius: in occasione delle festività del Natale 2008 con una spesa di circa 10 mila euro ha provveduto all’acquisto di lampade, cavi, intelaiature ornamentali, scale e tutto il materiale necessario per l’installazione delle luci, così da far risultare irrisoria la spesa del

2009, il cui risparmio è garantito anche dal fatto che la manodopera è affidata a operai del comune stesso.

Anche per il comune di San Vito l’installazione delle luminarie natalizie non comporta alcuna spesa aggiuntiva ai conti pubblici: infatti tutti i costi sono

compresi nel canone di manutenzione ordinaria dell’illuminazione pubblica, affidata a una ditta privata e che ha validità annuale, e inoltre le luminarie stesse sono di proprietà del comune. Solo in caso di acquisto di nuovi addobbi luminosi o di sostituzione di lampadine difetto-

Pili: «Piano casa? Spreco di territorio» «Il Piano casa per rilanciare l’economia del Sarrabus? Una soluzione forse necessaria ma si sta dando una risposta sbagliata che potrebbe portare ad uno spreco di risorse e di territorio». Lo ha affermato Roberto Pili, presidente del Consiglio Provinciale di Cagliari, commentando per La Voce del Sarrabus la recente approvazione del provvedimento urbanistico da parte dell’assemblea regionale. «Spesso gli interventi urbani-

stici - ha spiegato Pili - quando non sono coordinati, consumano una quantità di territorio dieci o venti volte superiore a quella che poi effettivamente guastano. Dal punto di vista dell’assetto territoriale, secondo me, la spinta alla valorizzazione turistica andrebbe fatta mettendo a sistema quello che già c’è per quanto riguarda le bellezze ambientali, tentando di difenderlo e ampliarlo. Quella data dalla Regione è stata la ri-

BUON NATALE

sposta più facile». Il presidente dell’assemblea provinciale tocca anche il tema delle servitù militari e dei casi di tumore a Quirra: «Mi auguro che si facciano delle ricerche a 360 gradi - ha spiegato Pili - non tralasciando l’aspetto veterinario che potrebbe fornire risposte sui problemi insorti in quella zona. Solo dei dati ricavati da istituzioni terze possono permettere di fare un quadro compiuto della situazione».

se può esserci una spesa aggiuntiva, in ogni caso esigua come è risultato anche per questo anno.

Ammonta a 7.600 euro, invece, la spesa del comune di Villaputzu: essa comprende il noleggio e il montaggio degli addobbi. E nonostante le illuminazioni siano le stesse così come la metra-

tura, secondo l’amministrazione comunale i costi sono meno di quelli di due anni fa. Per l’affitto delle luminarie ha optato anche il comune di Muravera, che con 6.600 euro copre le spese del noleggio dell’autoscala, del montaggio e il pagamento degli operai.

Antichità dal Tibet in mostra Una mostra di antichi oggetti provenienti dal lontano Tibet. Dal 10 al 20 dicembre il Duomo di Cagliari ospiterà un’iniziativa, patrocinata dalla Presidenza del Consiglio Provinciale, che permetterà di conoscere meglio le millenarie tradizioni di questo paese dell’estremo oriente. Alla cerimonia di inaugurazione parteciperà anche Geshe Jangchub Gyaltsen, inviato del

Dalai Lama. Ci saranno, tra gli altri, oltre a Roberto Pili, presidente del Consiglio Provinciale, Graziano Milia, presidente della Provincia, e l’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Mani. I monaci buddisti tibetani regaleranno un mandala, un prezioso disegno che riveste un significato spirituale e rituale sia nel Buddhismo che nell’induismo, al Consiglio Provinciale.

FELICE ANNO NUOVO

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LA NOTIZIA

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Il caso. Ci si mette anche il ‘campanile’ ad animare l’attesa per l’asta giudiziaria che assegnerà la proprietà

Dal Sarrabus

Castiadas e Villasimius si sfidano “guerra” per l’isola di Serpentara

Muravera, nuovo centro giovanile polivalente

«L’isola di Serpentara deve andare al Comune di Castiadas». Non usa mezzi termini Eugenio Murgioni, vicesindaco del paese e consigliere regionale del Pdl. Affermazioni che mettono in rotta di collisione i due paesi sarrabesi, a questo punto l’uno contro l’altro nel rivendicare la propria “sovranità” dell’isola, di proprietà di una società romana, andata fallita. Il prossimo 19 gennaio l’isola andrà all’asta. Villasimius la vorrebbe ricompresa nell’Area Marina protetta, come ha spiegato il sindaco Tore Sanna già nello scorso numero del nostro giornale: «La Regione potrebbe acquistarla attraverso la Conservatoria della coste e poi darla in gestione all’Area marina protetta. Può farlo anche alla luce del fatto che pure l’isola dei Cavoli (dopo la rinuncia alla sua gestione da parte dell’Università), è destinata alla gestione del Comune attraverso l’Agenzia del Demanio.

Lo sta facendo lo Stato. Può farlo la Regione». D’accordo anche il Consiglio Comunale che ha dato il via libera ad un documento «per intraprendere tutte le iniziative volte all’acquisizione del patrimonio indisponibile dell’isola di Serpentara». Ma il Comune di Castiadas non ha nessuna intenzione di lasciare il passo ai vicini: «Quest’isola - spiega Eugenio Murgioni - è di proprietà di una lottizzazione presente a Castiadas, la lottizzazione “Cala Pira”.

Non lasceremo mai che Villasimius si prenda la proprietà. Serpentara è un’isola che storicamente appartiene a Castiadas e potrebbe rappresentare una compensazione in termini ambientali del territorio ‘consumato’ a Castiadas da questa lottizzazione tanti anni fa. La Regione deve acquistarla e girarne la pro-

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Il servizio sociale del comune di Muravera ha avviato le procedure per l’acquisto delle dotazioni strumentali, gli arredi e le attrezzature del centro giovani finanziato dalla Regione Sardegna con fondi destinati alle politiche giovanili. L’apertura del Centro prevista per Gennaio 2010 prevede la realizzazione di una sala musicale per le giovani band Muraveresi, una sala informatica con annesso internet point e una sala lettura. La sede è situata al secondo piano dell’edificio attiguo alla scuola media attualmente utilizzato come sala ricreativa per l’infanzia e aperto tutti i mercoledi e venerdi.

Muravera, aperta la sala mensa della scuola media

L’isola di Serpentara

prietà a Castiadas. Su questo punto saremo irremovibili». Che succederà lo sapremo solo il 19 gennaio, giorno fissato per l’asta. A muoversi è anche un gruppo di utenti di Facebook, che puntano all’acquisto dell’isola. 1500 persone che stanno raccogliendo fondi per partecipare all’asta. Teoricamente ognuno di loro dovrebbe versare una quota di poco inferiore ai 500 euro e non pochi utenti hanno già promesso dei denari per far si che l’isoletta non cada nelle mani di chissà chi.

«L’azione portata avanti dal gruppo - hanno scritto i promotori dell’ini-

FOTONOTIZIA

ziativa in una missiva indirizzata al Comune di Villasimius - voleva e vuole ancora essere uno stimolo verso la pubblica amministrazione affinché si riappropri di quel lembo di terra al fine di renderlo patrimonio di tutti, inalienabile. La possibilità di una unione di forze pubbliche e private (con il vincolo della finalità non di lucro) poteva rappresentare una soluzione per acquisire la proprietà dell’isola, collaborazione intesa anche solo dal punto di vista mediatico ma comunque capace di interessare l’opinione pubblica non raggiunta da Facebook su una tale

IN BREVE

iniziativa. Sia chiaro che l’eventuale soggetto privato non profit non intende nel presente e soprattutto nel futuro distogliere l’isola da quella che oggi è la sua attuale destinazione, ma anzi, metterla a disposizione del soggetto pubblico per il raggiungimento delle sue finalità (Parco Marino). A noi piacerebbe poter dire solamente “era un utopia ma ci siamo riusciti”». Sarà sul serio un’utopia? Magari forse no, ma sta di fatto che il Sarrabus si presenta ancora una volta disunito ad un appuntamento che interessa così da vicino tutto il territorio.

L’Amministrazione Comunale ha realizzato la sala mensa presso l’edificio della scuola media di Viale Rinascita. Il servizio iniziato ad ottobre è nato dall’esigenza di garantire il tempo prolungato per le famiglie degli alunni interessate al rientro scolastico pomeridiano e per gli alunni che seguono l’indirizzo musicale. Attualmente il servizio è garantito per due giorni alla settimana, aumentabili su richiesta delle famiglie e offre quattro tipologie di menù appositamente studiate per questa fascia di età, con alimenti dedicati e controllati per i bambini con intolleranze alimentari. Durante l’anno scolastico il servizio mensa, in collaborazione con il comune, realizzerà un progetto di educazione alimentare destinato agli alunni dell’Istituto per la prevenzione dei disturbi alimentari.

FOTONOTIZIA

Prorogata la mostra “Abitare la musica” La Mostra Abitare la Musica è stata prorogata fino al 27 Marzo 2010.

Le scuole potranno mettersi in contatto con il Museo per pianificare le visite guidate. La mostra sarà aperta al pubblico a partire dal 16 Dicembre dal Martedì al Sabato dalle ore 16.30 alle ore 20. Info 3479481832 – 07099000313.

Nuovo direttivo per l’associazione SOS San Vito

GRAZIE DOTTOR MANUNZA. Quarant’anni al servizio della comunità di Muravera e ora la meritata pensione. Nei giorni scorsi, Efisio Manunza, cagliaritano, medico, è stato insignito di una medaglia d’oro nel corso di una cerimonia svoltasi nella parrocchia di San Nicola. Un riconoscimento per la sua competenza e umanità.

L’Associazione Solidarietà Onlus Sarrabus (S.O.S.) di San Vito (CA) ha un nuovo Consiglio Direttivo. Stefano Galdi è stato eletto Presidente del Sodalizio. Verrà affiancato da Boi Salvatore, Mascia Marina, Podda Luciano e Olla Pierpaolo.

VIRGO FIDELIS A SAN VITO. A San Vito, il 21 Novembre, presso la Parrocchia, la locale Arma dei Carabinieri, ha festeggiato la sua patrona. La Virgo Fidelis che in concomitanza con la giornata dell’Orfano dell’Arma, ha visto anche la partecipazione dei Carabinieri in congedo, della rappresentanza delle altre Forze dell’Ordine sarrabesi.

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La missiva.

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Iniziative. Alcuni “ragazzi” del 1969 hanno organizzato una serata speciale

Ai genitori Una festa per tutti i quarantenni muraveresi

Gentilissimi genitori, il mese di dicembre ci porta a parlare del natale, e natale ci porta a parlare del Bambino. E’ lui il festeggiato! Ebbene, con il festeggiato sono festeggiati tutti i bambini, perchè, in un certo senso, il Bambino rinasce in ogni Bambino. I Berberi (popolazione abitante in Algeria e Marocco) hanno questo bellissimo proverbio: “Se una madre ha nel ventre il figlio, il suo corpo è come una tenda quando nel deserto soffia il ghibli; è come l’oasi per l’assetato; è come il tempio per chi prega il Creatore”. Ogni maternità è divina. E’ divina perchè regala al mondo una realtà sacra: il bambino.

Il bambino! E’ vero che il bambino talora capriccioso, ostinato, addirittura furibondo; è vero che è la persona più difficile da convincere quando è l’ora di andare a letto; è vero che è una sorgente inesauribile di biancheria sporca... Però il bambino è anche un sorriso, è anche una carezza, è anche un cuore che ci ama. E’ una ragione di vita per i genitori! Guai se tutti i bambini sparissero dalla terra! Sparirebbe la più preziosa riserva di Valori.

Il valore della tenerezza. Cosa vi è di più tenero di un bambino dolce ed indifeso? Guardate il volto di un bambino fa sempre bene: ammorbidisce l’anima. Il valore della meraviglia. Il bambino è il punto esclamativo incarnato: si incanta, si

Correva l’anno millenovecentosessantanove... Madri generose, tenaci e padri lungimiranti ci diedero alla vita! La terra ci accolse e l’allunaggio fu mondiale! Sorrise il sole che ancor oggi splende e irradia il suo calore, illumina le tenebre e penetra gli abissi... Che Dio ci benedica tutti! (Di Pierro 2009).

Con questo motto alcuni ragazzi della classe 1969, Roberto, Nicola, Monica, Francesco e Antonella hanno deciso di organizzare una giornata speciale: “La festa dei 40 anni - classe 1969”. È stata una giornata emozionante: ricordare i compagni di classe Loredana e Paola che purtroppo non ci sono più, coinvolgere con entusiamo

stupisce per ogni cosa. Da bambini la neve è più bianca e più soffice...

Il valore della gioia. I bambini hanno la festa nel sangue. Sono l’allegria della terra. Portano primavera.

Dunque, non sprechiamo i bambini!

Sono esseri più piccoli di noi che ci insegnano cose più grandi di noi! Lo scrittore Giovanni Guareschi diceva: “il motto degli educatori dell’infanzia non deve essere: sii uomo, ma sii bambino.

Di uomini ne abbiamo anche troppi”. Non imbrattiamo i bambini!

Fa ribrezzo pensare a tutto il fango che oggi gettiamo in faccia ai nostri bambini. Fa ribrezzo e fa paura perchè una società che non rispetta l’infanzia è una società in retromar-

l’amico parroco don Emilio affinchè ci concedesse una benedizione particolare durante la messa vespertina del 28/11/2009. Così è stato, vedendoci crescere dal Battesimo al catechismo, dalla Prima Comunione alla Cresima e ancora dal Matrimonio e quant’altro. Molti di noi con orgoglio hanno voluto trasmettere sentimenti dal “sapore antico” principi e valori di cui le nostre famiglie, la scuola e la chiesa ci hanno saldamente impermeati. Una nostra missiva letta in chiesa e trasmessa attraverso le frequenze dell’emitente locale di Radio la Voce, durante la messa vespertina e inoltrata all’attenzione di S. E. Reverendissima Mons. Giuseppe Mani

cia! Amiamo i bambini. E’ l’appello accorato che il grande scrittore russo Feodor Dostoevskij ci fa con queste nobili parole: “Fratelli, amate tutta la creazione divina, nel suo insieme e in ogni granello di sabbia. Amate ogni fogliuzza, ogni raggio di sole.

Amate le piante. Amate le bestie, ma specialmente amate i bambini perchè essi vivano per purificare e commuovere i nostri cuori”. Se ameremo i bambini, ameremo anche il Bambino che è in ognuno di essi. Ed allora sarà il vero Natale: il natale cristiano. E’ ciò che vi auguro con tutto il cuore.

AUGURI DI BUON NATALE. Con tanta cordialità Il vostro parroco Don Emilio

Arcivescovo di Cagliari. La lettera di cui il parroco, don Emilio Manca ha dato piena lettura conteneva le motivazioni di questa “giornata speciale”, un richiamo agli anni dell’infanzia, riconoscendo l’importante ruolo che proprio don Emilio ha saputo svolgere nei momenti più importanti della nostra crescita ed educazione cattolicocristiana. Nessuno di noi dimenticava il catechismo, le partite a pallone in

Pena di morte, le cifre I NUMERI 2.390

le condanne eseguite nel 2008

8.864 le persone condannate

Cina 1.718

la è responsabile di almeno esecuzioni

Preghiera per tutti gli infelici Signore insegnaci a non amare noi stessi a non amare soltanto i nostri a non amare soltanto quelli che amiamo.

Insegnaci a pensare anche gli altri ad amare in primo luogo quelli che nessuno ama Signore facci soffrire della sofferenza altrui facci grazia di capire che, ad ogni istante, mentre noi viviamo una vita troppo felice protetta da Te, ci sono milioni di esseri umani,

che sono pure tuoi figli e nostri fratelli, che muoiono di fame senza aver meritato di morire di fame, che muoiono di freddo senza aver meritato di morire di freddo.

Signore Abbi pietà di tutti i poveri del mondo.

E non permettere più, o Signore, che noi viviamo felici da soli.

Facci sentire l’angoscia della miseria universale, e liberaci da noi stessi.

Amen.

Raoul Follereau

Nel 2008 sono state 2.390 in 25 Paesi le condanne a morte eseguite di cui si è ufficialmente a conoscenza.

Sempre nel 2008 almeno 8.864 persone sono state condannate alla pena capitale in 52 Paesi.

Come negli anni precedenti, anche nel 2008 i Paesi che hanno maggiormente eseguito condanne a morte sono la Cina, l’Iran, l’Arabia Saudita, il Pakistan e gli Stati Uniti. Le condanne portate a termine in questi cinque Paesi rappresentano addirittura il 93 per cento di tutte le esecuzuioni registratesi nel mondo nel 2008.

Attualmente oltre i due terzi di tutti gli Stati del mondo hanno abolito legalmente o di fatto la pena di morte. Ben il 76% di tutte le condanne a morte eseguite nel 2008 è stato registrato in Paesi asiatici: la Cina da sola è responsabile di almeno 1.718 esecuzioni.

In oltre 1.200 città del mondo, tra cui 58 capitali si è celebrato il 30 novembre 8ª giornata internazionale “città per la vita, città contro la pena di morte”. La Comunità di Sant’Egidio è fondatrice ed organizzatrice. In ogni centro eventi coinvolgenti città e società civile nella battaglia contro la pena capitale. Alla sera di domenica 29 novembre a Roma, ore 19,00 si è tenuta una suggestiva cerimonia per l’illuminazione del Colosseo, simbolo della campagna mondiale. All’indomani si è svolto nella capitale un convegno internazionale sulla

vi augura

Buon Natale!

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Buone feste!!!

piazza chiesa o a calcio balilla nel mitico oratorio... Il cellulare?... Non esisteva proprio... Dopo la Santa Messa si è tenuta una cena per festeggiare tutti insieme la particolare giornata, alla quale era presente anche la maestra signora Claudia Mela che emozionatissima , ancora una volta, ci ha voluto stupire e intenerire con i suoi dolcetti fatti in casa. Sa classi de su sessantanoi! (N. D. P. 69)

pena di morte. Hanno partecipato vari testimoni, ex condannati a morte, personalità politiche ed attivisti. Non è mancata Suor Helen Prejean, religiosa statunitense celebre per il suo impegno contro la pena di morte. Il portavoce della Comunità di Sant’Egidio, Mario Marazziti che dedica la sua vita alla battaglia abolizionista dichiara: “la condanna capitale abbassa la società a livello di chi uccide. Anche di fronte a chi ha compiuto crimini orrendi, abbiamo il dovere di essere migliori, proprio per dire che è sbagliato, sempre uccidere”.

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La notizia. Una cooperativa gestisce le attività all’interno dell’area del parco del Sette Fratelli

Iniziative.

Interessante iniziativa di un gruppo di giovani pionieri

«Spostate le scuole elementari di via del Progresso in zona più sicura»

Arriva il turismo ambientale di Ignazio Monni A pochi chilometri dal bivio di Burcei, all’interno delle strutture di proprietà dell’Ente Foreste della Sardegna, da poco tempo operano un gruppo di ragazzi che hanno deciso di crearsi un lavoro nell’ambito del cosiddetto turismo ambientale. Anche il nome scelto, ovvero Bios, che in greco significa vita, lascia intravedere tutto il loro interesse per ciò che concerne questo settore. Grazie ad un appalto bandito dall’Ente Foreste alcuni anni fa, la cooperativa, insieme ad altre due società, ha costituito una A.T.I. (associazione temporanea di imprese), al fine di gestire alcune strutture presenti all’interno dell’area dei Sette Fratelli. Tra queste il museo del cervo ed il giardino botanico. Una scelta pioneristica in un territorio dove le potenzialità non mancano di certo, ma dove, sino ad ora, non si è riusciti a “sfruttare” appieno l’ambiente per creare occasioni lavorative, e quindi reddituali, importanti. La cooperativa occupa, per ora, sei giovani ed è formata da nove soci. Solo nel periodo compreso tra Settembre 2008 e Maggio 2009, le strutture gestite hanno ri-

cevuto la visita di circa 3000 persone.

Numeri di tutto rispetto per un attività che è ancora in fase iniziale. Il target di riferimento è soprattutto quello legato alle scolaresche, ma non mancano neppure le visite legate al flusso turistico tradizionale che sempre più ricerca iniziative e proposte di questo tipo. La cooperativa, che ha iniziato la sua attività nel 1997 occupandosi soprattutto di archeologia, ha puntato

recentemente sul filone ambientale, consapevole sia del fatto che si tratta di un turismo in crescita esponenziale ma anche che l’area dei Sette Fratelli, così come altre parti del territorio comunale, possiedono caratteristiche uniche e potenzialità tuttora, per la gran parte, inespresse. Non dimentichiamo che Burcei è l’unico paese montano posto a pochi chilometri sia da Cagliari che dal cuore del Sarrabus.

Il lavoro della cooperativa si svolge sia attraverso la predisposizione di visite guidate all’interno delle strutture gestite, sia attraverso l’organizzazione di corsi di educazione ambientale e di studio e tutela delle biodiversità presenti in tutto l’areale dei Sette Fratelli. A breve la cooperativa dovrebbe occuparsi anche della gestione dei rifugi de “S’Acqua Callenti” e de “Sa Mitza e Su Accilli”. Strutture sempre di proprietà dell’Ente Foreste, messe a disposizione dei privati attraverso l’indizione di gare pubbliche. Un esempio importante, dunque, anche per quanto riguarda la collaborazione tra pubblico e privato. L’Ente Foreste gestisce centinaia di strutture in tutta l’isola. La politica avviata è quella di metterle e disposizione di gruppi di giovani al fine di creare un turismo ecocompatibile che consenta di valorizzare i territori gestiti e creare occasioni di lavoro importanti in aree, come quelle dell’interno, dove troppo spesso il turismo è una risorsa del tutto assente. A Burcei si è appena agli inizi. Ma si spera che, in futuro, il turismo legato al territorio ed alle sue bellezze possa diventare una risorsa economica sempre più importante.

L’idea nasce dal basso, ovverossia da un gruppo di genitori. Ed il Comune di Burcei sembra intenzionato ad accoglierla. L’idea è quella di spostare l’ingresso delle scuole elementari, attualmente posto in Via Progresso, dalla parte opposta rispetto a quella attuale, in quanto meno esposta al traffico veicolare e quindi più sicura. Facendo ciò, inoltre, ci sarebbe anche la possibilità di avere un maggior numero di parcheggi a disposizione dei tanti genitori che si recano ad accompagnare i propri figli a scuola. Per ora non c’è ancora niente di concreto, ma pare ci sia la ferma volontà di realizzare l’opera in tempi brevi. (i.m.)

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Lavori pubblici. Fra un mese il nuovo impianto potrebbe essere inaugurato

Dicembre 2009

Il caso. L’amministrazione: «Sbloccare la vicenda»

Campo sportivo, i lavori Case popolari sono alle ultime battute Comune in pressing Bisognerà aspettare il prossimo anno, molto probabilmente l’inizio del girone di ritorno del campionato di calcio di Eccellenza regionale, per rivedere il Castiadas giocare sul proprio campo. I lavori sull’impianto sportivo de L’Annunziata, iniziati tre mesi fa, stanno accelerando: «Stiamo spingendo perchè il tutto si concluda nel più breve tempo possibile - spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Castiadas, Eugenio Murgioni - Abbiamo dato disposizione all’ufficio tecnico di mettersi in contatto con l’impresa per cercare di definire in tempi rapidi l’iter di collaudo dell’impianto, in modo da accorciare significativamente i tempi di queste procedure».

Il Castiadas, autore di un ottimo campionato di Eccellenza, e i suoi tifosi, non possono aspettare oltre: «Siamo ormai al giro di boa del campionato - puntualizza Murgioni - ci terremo che l’inizio del girone di ritorno veda la nostra squa-

dra far ritorno nel terreno di casa. Questo è lo scopo che si prefigge l’amministrazione. Giocare in casa ed avere il conforto del tifo della cittadinanza non può che far bene ad una squadra che sta dando lustro al nostro paese». Il nuovo campo promette di essere

decisamente bello e funzionale: «Sarà uno dei migliori del Sarrabus - conclude il vicesindaco del paese - inserito in un contesto ambientale di valore come la borgata de L’Annunziata circondata da belle colline, una sorta di affascinante anfiteatro naturale».

«È una situazione incomprensibile, ci stiamo attivando per sbloccare la situazione delle case ex Iacp che da un anno e mezzo attendono di essere completate». Lo dice, a nome dell’amministrazione comunale di Castiadas, Eugenio Murgioni, vicesindaco del paese.

«E’ una situazione vergognosa - dice Murgioni - tenuto conto che ci sono diverse famiglie di Castiadas che attendono di entrarne in possesso. Ho già avuto contatti con il consiglio di amministrazione dell’ex-Iacp per far ripartire al più presto i lavori.»

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Dicembre 2009

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La notizia. La Provincia rende noti i dati sulla stagione appena trascorsa

Turismo, l’estate 2009 si chiude col segno più L’assessorato al turismo della provincia di Cagliari ha completato l’elaborazione dei dati sui flussi turistici nel territorio, relativamente al periodo Gennaio – Agosto 2009. Il quadro generale evidenzia, anche per il 2009, un dato generale positivo rispetto al 2008, sia negli arrivi che nelle presenze. Si evidenzia, inoltre, un forte incremento della domanda straniera, mentre sul mercato italiano, nonostante la crisi economica in atto, si registra una leggera diminuzione degli arrivi e un incremento delle presenze.

Per l’assessore alla Promozione del Territorio, Veronique Aledda, “L’aumento della domanda straniera è attribuibile senz’altro all’aumentata offerta di collegamenti aerei diretti (low cost) attivati con i paesi esteri: Regno Unito, Germania, Spagna, Paesi Scandinavi. La percentuale di utilizzo delle strutture ricettive passa dal 41.49% del 2008 al 42.43% del 2009 per lo stesso periodo Gennaio – Agosto. La permanenza media passa da 4.92 giorni nel 2008 a 4.83 giorni nel 2009. Sarebbe utile avere anche i dati relativi ai mesi di Settembre e Ottobre per fare un’analisi

più precisa e corretta. Muravera con 8.948 posti letto registra un incremento sia negli arrivi totali (+ 2.63%) che nelle presenze totali (+ 3.41%).

Per quanto riguarda la provenienza del turista, tra gli stranieri troviamo i Tedeschi al primo posto, seguiti dagli Inglesi, francesi, Svizzeri, Russi, Spagnoli, Olandesi, Belgi, Austriaci e Cechi. Tra gli italiani, al primo posto figura sempre la Lombardia, seguono Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. Per il sindaco Salvatore Piu “i dati confortanti e incoraggianti che compensano gli sforzi fatti negli anni per avere un’offerta di servizi di eccellente qualità, che insieme alla bellezza del territorio costituiscono

un binomio vincente per Muravera.

Per la stagione 2009, nella convinzione che gli itinerari culturali debbano assumere una crescente importanza nell’ambito di un turismo basato su criteri di sostenibilità, l’amministrazione comunale, in collaborazione con gli artigiani, ha elaborato un itinerario con lo scopo di valorizzare la cultura locale delle tradizioni storiche e per particolari valori territoriali. Obiettivo prioritario è quello della creazione di sviluppo economico durevole, attraverso l’integrazione di elementi legati ad un sistema complesso di offerta turistica-ricettiva, dato dalle tipicità dei luoghi (risorse e percorsi) e dalla loro valorizzazione”.

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Iniziative. Accolta la richiesta del Comune

Bando Fotovoltaico ‘08 scadenza prorogata al 28 febbraio del 2010 L’Assessorato dell’Industria della Regione Autonoma della Sardegna ha comunicato che sono stati prorogati al 28 febbraio 2010 i termini per la conclusione dei lavori di realizzazione degli impianti fotovoltaici previsti dal Bando Fotovoltaico 2008. La documentazione finale di spesa dovrà pervenire improrogabilmente al Servizio Energia dell’Assessorato dell’Industria entro e non oltre il 01 Marzo 2010. “Sono soddisfatto di questo risultato – ha spiegato il sindaco Salvatore Piu - in quanto la Regione Sardegna ha dimostrato, ancora una volta, una consolidata collaborazione con questa Amministrazione accogliendo la richiesta di proroga inviata a suo tempo, facendo in modo che i numerosi beneficiari del nostro

comune possano usufruire dei contributi concessi relativi al bando fotovoltaico 2008”. Per l’assessore Marco Fanni “il Comune di Muravera, sulla scia degli indirizzi regionali, ha intrapreso un percorso di diffusione, informazione e sensibilizzazione all’utilizzo di energie rinnovabili. Tale percorso, grazie anche alla collaborazione della locale proloco, ha visto l’istituzione di uno sportello dedicato all’eco-informazione”, che ha promosso nel territorio numerosi incontri dando vita ad un gruppo d’acquisto di impianti fotovoltaici costituito da circa 200 famiglie”.

Per qualsiasi informazione o chiarimento è a disposizione degli interessati l’Ufficio Segreteria del Sindaco (tel. 07099000313 info@ comune.muravera.ca.it).

Piano casa, iniziano le verifiche del Comune

Quasi ultimati i lavori sugli impianti sportivi del paese Ultimati i lavori di pavimentazione in erba sintetica del campetto di calcetto sito all’interno del campo sportivo comunale, fronte spogliatoi. Il campetto, da destinare al settore giovanile, va a completare la struttura sportiva composta da un campo da calcio, anch’esso in erba sintetica e un campo da tennis. Sono stati da poco appaltati i lavori di realizzazione della copertura delle gradinate del campo sportivo comunale, mentre è in via di conclusione l’iter progettuale per la messa in sicurezza e di adeguamento alle

norme della palestra comunale e del campo bocce di Muravera. Il costo totale degli interventi è di

180mila euro.

In via di conclusione anche l’iter progettuale per la realizzazione della nuova palestra, per la quale è prevista una spesa di un milione di euro. La struttura sorgerà nei pressi della centrale Agrumicola del Sarrabus. Salvatore Piu Sindaco di Muravera e Marco Fanni Assessore allo Sport: “Si tratta di investimenti per il miglioramento delle strutture a supporto delle numerose associazioni sportive presenti a Muravera con particolare attenzione al settore giovanile”.

È stata fissata al prossimo 23 dicembre la scadenza fissata dal Comune di Muravera per la presentazione della documentazione necessaria da parte di quei cittadini, proprietari di abitazioni nel centro storico del paese, che volessero usufruire dei vantaggi offerti dal “Piano Casa”. Le misure previste

dalla legge regionale, meglio nota come “Piano casa”, riguardano gli edifici con meno di cinquant’anni. I documenti dovranno attestare l’anno esatto di edificazione dell’edificio che dovrà essere sottoposto agli interventi di ampliamento.

La presentazione dovrà avvenire all’ufficio protocollo del Comune.

Natale 2009, ecco il calendario delle manifestazioni Como, convegno sulla nobildonna che allieteranno bimbi e adulti di Muravera muraverese Francesca Sanna Sulis A partire da domenica 13 dicembre al via le manifestazioni dedicate al Natale. Narrazioni teatrali, spettacoli di giocoleria, concerti, musica dal vivo e invito alla lettura in programma a Muravera in vista delle festività natalizie.

Domenica 13 dicembre, festa di santa Lucia, è in programma uno spettacolo di magia per bambini presso l’Oratorio. Venerdì 18 sarà

la volta del teatro per bambini in piazza Europa. Il giorno dopo sarà sempre dedicato ai bambini con uno spettacolo in piazza Europa.

Domenica 20 all’Oratorio, si esibirà la banda Giuseppe Verdi. Lunedì 21 i giocolieri si esibiranno in piazza Europa e il giorno successivo piazza Ricchi sarà lo scenario di un concerto musicale col contorno di caldarroste. Il 23 dicembre, invito

alla lettura: G. Luca Medas legge C. Dickens nella Sala Consiliare del Municipio e nello stesso giorno caldarroste e musica in piazza Ricchi. Il 26 gennaio è in programma un’esibizione di giocolieri in piazza Europa, il 29 l’oratorio ospiterà Babbo Natale rockstar e, per concludere, il 6 gennaio arriverà la Befana con uno spettacolo di animazione per bambini.

Lo scorso 24 novembre, a Como, presso la Biblioteca comunale si è celebrata una partecipata manifestazione in memoria della nobildonna Francesca Sanna Sulis (1716-1810), che oltre 230 anni fa introdusse in Sardegna le piantagioni di gelsi e la produzione della seta, sviluppando contestualmente una notevole azione culturale e sociale

e una fiorente attività imprenditoriale che la rendono una delle figure più importanti del Settecento nel campo dell’impresa tessile e della formazione professionale. Nel suo intervento al convegno, il sindaco Salvatore Piu ha definito Francesca Sanna Sulis “una donna antesignana della necessità di provvedere alla formazione professionale”.

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Dicembre 2009

La notizia. Il Consiglio Municipale vota all’unanimità il provvedimento

Pari opportunità. Il sindaco ad una trasmissione tv

Dal Comune di San Vito via libera al Piano Casa

Buccelli: «La parità fra uomo e donna sul lavoro è possibile»

di Stefania Cauli Il Consiglio Comunale di San Vito ha approvato all’unanimità le linee guida per l’applicazione del “Piano Casa”, all’interno del proprio centro storico. La normativa, recentemente approvata dalla Regione Sardegna, a sostegno del settore edilizio consente di superare gli indici massimi di edificabilità previsti dagli strumenti urbanistici Comunali, finalizzando però gli interventi alla riqualificazione del patrimonio edilizio sia dal punto di vista paesaggistico che dal punto di vista abitativo, attraverso l’adozione di tecniche di bio-edilizia e di risparmio energetico. Tali interventi non si applicano agli edifici compresi all’interno del Centro Storico, già individuato dagli strumenti urbanistici comunali. Tuttavia è prevista una deroga per le abitazioni che all’interno di tale perimetro abbiano meno di 50 anni e siano in contrasto con i caratteri architettonici tipici del contesto edilizio, a patto che l’intervento comporti un miglioramento delle qualità architettoniche e si armonizzino con il contesto storico.

Affinché si possa usufruire delle agevolazioni previste dalla normativa

Regionale bisognerà dichiarare tale contrasto entro 90 giorni dall’entrata in vigore della “Legge Casa” con Delibera del Consiglio Comunale. A tal fine l’Ufficio Tecnico Comunale ha individuato i criteri per l’individuazione delle abitazioni di antica fattura, già censite nei Piani Particolareggiati del Centro Storico vigente, attraverso le carte storiche dell’abitato del 1950 e del 1983 e grazie alla verifica delle caratteristiche costruttive, recentemente censite nei manuali emanati dalla Regione Sardegna. Il dibattito in aula si è incentrato soprattutto sulla necessità di censire nuovamente o meno tutto il patrimonio edilizio esistente, e sul fatto che le linee guida stabilite dagli Uffici Tecnici Comunali siano sufficienti o meno ad individuare con certezza le abitazioni con meno di 50 anni in contrasto con il

contesto del centro storico. L’Assessore Mario Lai, che ha presentato in aula il punto all’ordine del giorno, ha ribadito che la finalità dell’Amministrazione Comunale è di proteggere il patrimonio storico di particolare valenza architettonica e non di consentire l’abbattimento delle abitazioni storiche per costruire in modo indiscriminato. Le opportunità previste dal Piano Casa devono accrescere il valore architettonico e paesaggistico del centro storico di San Vito, valorizzarlo e proteggerlo dagli speculatori.

«L’Amministrazione di San Vito si sta da tempo adoperando affinché lo sviluppo turistico del Paese passi attraverso il recupero del patrimonio storico dell’abitato, favorendo l’utilizzo delle abitazioni ai fini di un turismo a misura d’uomo, con la creazione di un circuito di Albergo diffuso o con l’apertura di B & B nelle antiche case del paese», ha dichiarato il Sindaco di San Vito ,Patrizio Buccelli.

Numerose le adesioni dei sanvitesi ai Bandi emanati dalla Regione Sardegna, che hanno già portato ad un finanziamento di 300mila euro per i privati che hanno partecipato al Bando “Domos”, ed altrettanti se ne attendono dal Bando “Biddas”.

Il sindaco di San Vito Patrizio Buccelli, è stato ospite di una della serie di trasmissioni sulle Pari Opportunità in onda su Videolina, curate con la collaborazione della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Cagliari, per parlare di “Politiche di Genere nella Pubblica Amministrazione”.

Il sindaco ha messo in evidenza come sia possibile realizzare una reale parità e pari opportunità nella Pubblica Amministrazione anche in un paese piccolo come San Vito. Infatti oltre il 50 per cento del personale comunale sanvitese è rappresentato da donne, ma non solo: l’80 per cento delle posizioni che, su incarico del sindaco, svolgono funzioni dirigenziali è rappresentato da donne, compresi i massimi vertici della struttura organizzativa, segretaria e vice segretaria comunale.

Questi dati fanno di San Vito un caso in controtendenza rispetto al panorama nazionale, dove le Dirigenti nella Pubblica Amministrazione rappresentano appena il 25per cento. “Nonostante sulla

materia ci siano tantissime leggi e direttive, italiane ed europee - ha affermato il sindaco durante la trasmissione - si registra ancora una marcata asimmetria tra uomini e donne soprattutto nei ruoli dirigenziali. Tutto questo malgrado un elevato tasso di scolarizzazione e specializzazione delle donne: circa il 60 per cento delle lavoratrici può vantare una laurea”. (s.c.)

Da oltre vent’anni per offrire sempre il meglio

Vitalina porge alla propria clientela un sincero augurio di Buone Feste!

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L’intervista. Il primo cittadino di Villaputzu rompe gli indugi: «Se il Pdl mi vorrà confermare proseguirò il mio impegno per il territorio»

Gianfranco Piu: «Il prossimo anno forse mi ricandiderò per la Provincia» «Se il Popolo delle Libertà mi vorrà confermare, mi ricandiderò alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale». Lo annuncia il sindaco di Villaputzu e attuale consigliere provinciale del Pdl, Gianfranco Piu. Una legislatura sui banchi dell’opposizione a rappresentare il Sarrabus, insieme al primo cittadino di San Vito, Patrizio Buccelli. «La presenza di rappresentanti del nostro territorio in Provincia è indispensabile - ha spiegato Piu - lo dimostra fatto che la nostra presenza in Consiglio in questi ultimi cinque anni, anche se in minoranza, sicuramente ha portato la voce del territorio all’interno di quest’Ente, cosa che non succedeva da molti anni, forse una quindicina. Oggi, visti i nuovi compiti delle province in materia ambientale, sociale e scolastica in primo luogo, il Sarrabus non può non essere presente. Per il territorio, per Villaputzu e per il Sarrabus sono pronto a ricandidarmi anche se ciò comporta un’ulteriore sacrificio sul piano personale e familiare.

Sono convinto di poter dare ancora un valido contributo».

Signor Sindaco, a proposito di territorio, che bilancio fa di questo primo anno di attività dell’Unione dei Comuni del Sarrabus? Nell’ottobre del 2010 toccherà a lei il difficile compito di presiederla...

E’ stato un anno di assestamento in cui si è tentato di creare i presupposti per lavorare seriamente.

L’Unione dei Comuni non si inventa da un giorno all’altro. Abbiamo iniziato a parlare di regolamenti, delle attività che si dovranno gestire comunitariamente. Adesso si può già iniziare una fase operativa, far partire qualche servizio e dimostrate che quest’entità serve

a qualcosa. Inizieremo col Plus, coi servizi sociali che d’ora in poi usciranno dalle competenze dei singoli comuni. Poi sarà la volta della polizia municipale e già stiamo pensando all’organigramma: partiremo con un nucleo composto da due, tre unità provenienti dai singoli paesi che andranno a seguire i compiti di polizia locale. Poi amplieremo le altre competenze.

La gente deve capire che l’Unione esiste e che risponde ad interessi generali di tutto il territorio.

A Villaputzu, invece, la legislatura ha ormai superato ampiamante il giro di boa. Un bilancio...

Ci siamo dedicati a completare il programma precedente e mettere ulteriori basi per lo sviluppo del paese. Sono state realizzate tante opere e altre stanno per partire.

Fra queste anche il centro di accoglienza anziani che sta per andare in appalto. Per la struttura era stato previsto un investimento di un milione che, invece, è raddoppiato, ma alla fine siamo riusciti a reperire la somma che servirà ad attivare un servizio indispensabile per tutto il Sarrabus. Abbiamo in dirittura d’arrivo anche la nuova caserma dei carabinieri e, soprattutto, stiamo adeguando il Piano Urbanistico al PPR della Regione, con le mo-

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difiche recenti, meglio note come “Piano Casa”. Al termine del mio mandato voglio che Villaputzu abbia un piano urbanistico che promuova lo sviluppo del paese.

Il porto turistico è una struttura su cui l’amministrazione punta molto...

Sono state superate alcune difficoltà iniziali ma ora la situazione si è assestata. Ha necessità di migliorare, di essere più frequentato, ma questo avverrà col completamento delle opere in corso e migliorando le attività gestionali in corso. Insomma, dobbiamo offire maggiori servizi. Attualmente la struttura da lavoro a 10 persone. Confortante poi che quest’anno il bilancio si sia chiuso in attivo dopo anni di perdite.

La pista d’atterraggio sul Cardiga, non manca di sollevare polemiche...

Vedremo cosa deciderà lo Stato.

Se sarà una struttura civile dovrà coinvolgere anche il Comune. Fatto sta che dobbiamo ottenere il massimo dai militari, il Poligono va utilizzato al meglio per avere ricadute positive sul nostro paese.

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La notizia. L’amministrazione comunale sceglie il dialogo con le persone per le sue iniziative più importanti

La novità

Spiaggia del Riso e cultura il Comune incontra i cittadini

Lingua inglese un corso per il turismo

Nel volgere di un mese l’Amministrazione comunale di Villasimius ha per due volte incontrato in assemblee pubbliche i propri concittadini, la prima sul progetto di recupero della Spiaggia del Riso, la seconda per esporre i propri orientamenti in merito alle iniziative culturali. Nello stesso periodo l’Assessorato al turismo ha dato inizio a incontri – ben quattro, alla data di uscita del giornale – con i rappresentanti delle molte strutture ricettive del territorio e, infine, sul sito internet istituzionale sono stati pubblicati inviti alla popolazione a produrre materiali documentari su vari aspetti della storia sociale locale. Una chiamata al dialogo e alla partecipazione non consueta, se si pensa al complicato rapporto tra cittadini e politica nell’Italia dei nostri giorni. “Per noi non è una novità” – dice il sindaco Salvatore Sanna – “Negli anni passati la nostra Amministrazione aveva già più volte coinvolto la popolazione nella discussione sui temi maggiormente sentiti nella comunità. In questo inizio della nuova consigliatura stiamo semplicemente confermando quello che avevamo anticipato con chiarezza anche in campagna elettorale. Il dialogo con la popolazione è infatti essenziale per permetterci di

L’Istituto Comprensivo Statale di Villasimius e il Comune di Villasimius comunicano l’attivazione di un corso a pagamento di lingua inglese per operatori turistici, in collaborazione con l’Anglo American Center di Cagliari.

Il corso è così articolato: periodo: 07/01 - 22/04/2010, per 105 ore complessive; sede: 75 ore presso l’Istituto Comprensivo Statale e 30 ore presso le sale attrezzate Anglo American; lezioni: 2 ore e 30 min. il martedì e il giovedì, nelle fasce orarie 15.0017.30 e 17.30-20.00; accesso: test d’ingresso; titolo d’uscita: attestato Anglo American Center valido per i crediti formativi, con possibilità di sostenere la certificazione BULATS (Business Language Testing Service) rilasciata da Cambridge ESOL Examination; costo: 395,00 euro o 4 rate mensili da 115,00 euro ognuna; scadenza: 12 dicembre 2009.

Le richieste di informazione e le iscrizioni possono essere presentate presso l’Istituto Comprensivo Statale di Villasimius (tel. 070/791230).

La spiaggia del riso

esporre i nostri progetti, ma anche per rispondere senza mediazioni alle aspettative di tutti i nostri concittadini”. Nello scorso numero La Voce del Sarrabus ha dato notizia del partecipato incontro sul progetto di recupero della Spiaggia del Riso.

A metà novembre si è invece tenuta una nuova assemblea pubblica in cui lo stesso sindaco e il consigliere Andrea Massa hanno sollecitato la popolazione a dar vita ad associazioni organizzate, per partecipare da protagonisti alle scelte di carattere culturale. Gli obiettivi sono molteplici: da un lato l’Amministrazione vuole raccogliere le energie dei molti villasimiesi che intendono contribuire attivamente alla diversificazione dell’offerta culturale, dall’altro solle-

citare un’aggregazione che sembrava aver perso la propria ragion d’essere. “Senza lasciarsi andare a facili nostalgie, tutti noi abbiamo vissuto periodi in cui le occasioni d’incontro erano molto più frequenti, forse anche più volute di quanto siano oggi” – spiega ancora il sindaco – “Poi, qualcosa che non riguarda solo le realtà locali ma che ha avuto dimensioni molto più vaste è successo. Mi riferisco al fenomeno di distacco da quelle forme spontanee di ritrovo e di socializzazione che davano vita a eventi di cui poi tutti potevano godere. Noi riteniamo che il senso di appartenenza a una comunità sia fondato anche sui rapporti sociali e sulle iniziative indipendenti che gli individui vogliono mettere in atto.

Istruzione. Progetto di Comune ed Istituto Comprensivo

Per questo ora incoraggiamo i nostri concittadini a farsi avanti per proporre e far conoscere le loro idee”. L’intenzione di sollecitare e sostenere le aggregazioni di soggetti organizzati implica un duplice sforzo dell’istituzione comunale, sia sul piano delle risorse finanziarie sia su quello, anche più complesso, del saper affiancare le proposte di partecipazione.

“Vorrei ricordare il nostro impegno costante nel sostenere le iniziative effettivamente capaci di valorizzare le tradizioni e la cultura del territorio” – conclude il sindaco Sanna – “L’Amministrazione continuerà a mettere a disposizione il contributo economico fin dove questo sarà possibile. Ma darà anche il proprio supporto tecnico e organizzativo, come nel caso delle collezioni virtuali delle memorie dei caduti in guerra e delle testimonianze documentarie sulle prime comunioni, che abbiamo iniziato a pianificare. In un periodo in cui in Italia, anche con fondate ragioni, la società civile guarda con diffidenza al potere politico, favorire l’aggregazione che nasce ‘dal basso’ può contribuire a rinnovare un confronto che possa dirsi realmente democratico. Questo è l’obiettivo a elevato valore culturale che noi ci proponiamo di conseguire”.

Iniziative. Si progetta il futuro del settore

Dispersione scolastica, la lotta prosegue Turismo, quattro incontri È entrata nel vivo a Villasimius l’attività di rafforzamento della rete territoriale per la prevenzione del disagio giovanile. Il progetto, voluto dall’assessore alla Pubblica istruzione Mario Caredda e dalla dirigente dell’Istituto comprensivo Bianca Maria Morgi, è realizzato in collaborazione con l’Associazione Oratorio Centro Giovanile San Paolo di Cagliari, che vanta un lungo percorso di attività educative e culturali nei confronti delle famiglie e dei giovani maggiormente esposti a situazioni di disagio sociale. La condivisione di intenti tra l’istituzione educativa e l’Amministrazione comunale ha portato nel corso dell’estate a programmare un ulteriore sostegno a favore di docenti, genitori e alunni, dando seguito agli importanti e apprezzati risultati già maturati nell’ultimo anno scolastico dal Progetto Iscolas.

Con il nuovo intervento ora avviato, si potenzia e stabilizza la rete di prevenzione del disagio giovanile istituita da Iscolas.

Saranno dunque creati spazi di ascolto e di analisi individuali e di

gruppo, estendendo l’azione anche verso le famiglie e gli alunni della scuola primaria. Come sottolinea l’Assessore Caredda, il contrasto alla dispersione scolastica può essere infatti affrontato con efficacia assumendo un’ottica di prevenzione, inclusiva di quelle

Una scuola di Villasimius

fasce d’età solo apparentemente non ancora coinvolte dal disagio.

Le informazioni sugli interventi previsti dal progetto possono essere richieste direttamente presso la sede dell’Istituto comprensivo di Villasimius e presso i Servizi sociali del Comune.

L’Assessorato comunale al Turismo ha dato inizio a un calendario di incontri tra istituzione pubblica e soggetti privati con il fine di instaurare un efficace rapporto di collaborazione in merito allo sviluppo del sistema turistico del territorio. Nel primo dei quattro incontri sinora tenuti, l’Assessore Giuseppe Gagliardo ha esposto gli indirizzi di integrazione tra attività ricettive e politiche del turismo che l’Amministrazione si propone di attuare. Negli appuntamenti successivi gli operatori e il Comune hanno discusso sul rinnovamento del consorzio turistico, in una forma organizzativa capace di coordinare le funzioni pubbliche e gli interessi economici a favore dello sviluppo. Per la gestione delle politiche del turismo l’Amministrazione comunale ha individuato come strumento operativo il Piano di Marketing Strategico e Sostenibile. Il Piano, presentato nel mese di marzo di quest’anno, prevede una ripartizione di ruoli tra i diversi soggetti e definisce nei dettagli l’obiettivo di una programmazione effettivamente condivisa. Nel-

la visione dell’Amministrazione, i positivi risultati ottenuti dalla località sullo scenario internazionale del turismo non devono infatti essere considerati un traguardo conclusivo, ma piuttosto un nuovo punto di partenza per pianificare il futuro della destinazione nel lungo periodo chiamando alla condivisione, anche in questo specifico caso, la cittadinanza insieme agli operatori della ricettività e dei servizi turistici connessi.

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Ballao. Iniziate le grandi manovre in vista delle consultazioni del 2010

Amministrative, spunta il nome di Orlando Marcis di Alessandro Bulla Alle elezioni comunali del 2005 si esagerò. Furono, infatti, clamorosamente presentate cinque liste.

Decisamente troppe per un paese di poco meno di 950 abitanti. Le divisioni, più per motivi di carattere personale che politico, impedirono la formazione di coalizioni. Nessuno si decise a fare un passo indietro e poiché tutti volevano esserci si presentarono in ordine sparso. La spuntò per pochissimi voti Francesco Maria Manca, il dirigente dell’istituto comprensivo del Gerrei del quale fanno parte le scuole dell’obbligo dei comuni di Armungia, Villasalto e Ballao, un diessino ex comunista, che riuscì ad allearsi con Rifondazione. Il sodalizio coi compagni che fu determinante per la vittoria è durato poco tempo. Giuseppe Piscedda, Tamara Piras e Ignazio Cossu hanno preso le distanze dalla maggioranza e sono passati all’opposizione. Il sindaco dopo lo strappo ha cercato di costituire una maggioranza di larghe intese, sulla base di un programma minimo, per portare a termine il mandato e impedire l’arrivo

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Sant’Andrea Frius. Piano per il turismo

Radiotelescopio occasione di lavoro per tutto il territorio I paesi del Gerrei, uno dei territori della Sardegna col più alto tasso di disoccupazione e spopolamento, si stanno attrezzando per sfruttare le opportunità che senz’altro creerà il Sardinia Radio Telescope, uno dei più sofisticati radiotelescopi europei e mondiali, che sta sorgendo nell’altipiano di Pranu Sanguni al limite di confine tra i comuni di Silius, Sant’Andrea Frius, San Nicolò Gerrei e San Basilio.

I lavori dovrebbero essere ultimati entro la fine della primavera del prossimo anno. Secondo attendibili stime rese note dall’istituto

nazionale di astrofisica il radiotelescopio dovrebbe essere in grado di attirare non meno di 50 mila visitatori all’anno.

Il comune di Sant’Andrea Frius ha nei giorni scorsi consegnato i lavori per il completamento della struttura turistico ricettiva di piazza Europa costituita da 25 posti letto, bar e ristorante. “Poco prima della conclusione dei lavori – sottolinea il sindaco Giuseppe Cappai – provvederemo attraverso un bando pubblico ad affidare la gestione della struttura che si trova nel parco urbano del comune”.

Il municipio di Ballao

del commissario prefettizio. Il suo appello cadde nel vuoto nonostante a parole tutti avessero dichiarato la disponibilità. Solo uno dei cinque candidati a sindaco Romolo Pierluigi Pilia nei fatti stà sostenendo il sindaco Manca che riuscirà così a portare a compimento il mandato. Il sindaco uscente in vista delle elezioni della prossima primavera si stà adoperando per formare una

coalizione ampia: ha di già avuto diversi contatti con gli esponenti di spicco dello schieramento di centro.

Anche gli avversari dovrebbero riuscire a coalizzarsi. Tra i possibili candidati a sindaco quello che finora pare avere più chances è Orlando Marcis, ispettore del corpo forestale e di vigilanza ambientale, che è subentrato in consiglio comunale al dimissionario Severino Cubeddu.

Il cantiere del radiotelescopio

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IL PERSONAGGIO L’intervista. Si confessa il titolare della farmacia di Muravera che potrebbe decidere di correre come sindaco del paese nel 2010

Giorgio Congiu, un farmacista fra Consorzio turistico e Comune di Gianni Agus

“Una mano al paese. Come sindaco però. Non lo dice chiaramente Giorgio Congiu, farmacista e presidente del consorzio turistico di Costa Rei da quasi 10 anni. Non lo dice ma in fondo dottor Congiu una a mano al paese che ama, Muravera, ci terrebbe a darla in prima persona.

Da una parte pensa alle elezioni della prossima primavera, alla squadra da mettere in campo; dall’altra al consorzio turistico, perché se proprio non dovesse entrare nella mischia per le amministrative, continuerebbe a fare il presidente del consorzio. Senza polemiche, in un caso o nell’altro e, per il momento, sul suo futuro una sola parola: “Vedremo”. Parla del presente invece, e di un Sarrabus che negli ultimi anni è diventato uno dei punti di forza dell’intera isola dal punto di vista turistico.

Dottor Congiu, cosa è cambiato dal 2000, anno del suo insediamento alla guida del consorzio, ad oggi?

I numeri sono sempre più dalla nostra parte, sia sul fronte delle presenze che, soprattutto, degli arrivi. Questo grazie anche ai voli low cost e alle offerte last minute. Nel 2009 siamo arrivati, nel totale, a 3 milioni di presenze senza contare Villasimius.

Giorgio Congiu

Sono i voli low cost che hanno allungato le stagioni delle vacanze?

Sì, ma non solo. Come consorzio abbiamo dato grande visibilità a tutto il territorio, grazie alla tante fiere nazionali ed internazionali cui abbiamo partecipato iniziando nel 2002 con la Bit di Milano. E offrendo

pacchetti promozionali. Quest’anno la stagione è finita a novembre con tanti vacanzieri svizzeri e tedeschi.

Impossibile un turismo invernale?

Nei paesi costieri è molto difficile.

Però possiamo puntare sul turismo primaverile sfruttando il basso flumendosa e le lagune. Insistiamo sul

turismo ambientale. I siti ci sono, creiamo le infrastrutture, come ad esempio uno spazio per il bird watching. E poi cercherei di sfruttare i 320 ettari delle risaie, portiamo la gente a visitare la zona, anche con delle semplici passeggiate naturalistiche.

A proposito di vacanze naturali-

stiche, cosa pensa dei nudisti?

Non sono mai stato contrario, è un business da prendere in considerazione. Certo, occorre destinare loro degli spazi riservati, un sito particolare lontano dagli occhi di tutti.

La ricetta per il mercato estivo?

Attività polivalenti come calcio, calcetto, golf. Ad alti livelli. Con delle strutture che possano ospitare questo modo di fare vacanza, magari a Feraxi. E poi serve un approdo turistico a Porto Pirastu. Non un porto, un approdo che si integri con l’ambiente. Studiando bene le correnti per evitare poi che Costa Rei si ritrovi sommersa dalle alghe.

Come giudica i primi dieci anni di Salvatore Piu alla guida di Muravera?

Non è facile fare il sindaco. Riconosco a Salvatore una cosa molto importante: aver messo in sicurezza il paese risolvendo il problema del Pai. C’è però ancora molto da fare, soprattutto a Costa Rei. Se fosse sindaco cosa farebbe come prima cosa?

Penserei al sociale, a trovare delle risorse per i cittadini in difficoltà. La crisi c’è anche qui. E poi via con il rilancio dell’agricoltura e della pesca con un occhio al terziario, settore turismo: facciamo in modo che tutte le strutture turistiche, villaggi, ristoranti, alberghi, utilizzino le risorse locali. Che tutto, insomma, venga prodotto in Sardegna.

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RIFLESSIONE Un lettore commenta la sentenza della Corte Europea

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VILLAPUTZU Il Comitato risponde alle critiche

Ma a chi conviene Villasimius Santa Vittoria 2009 rimuovere il crocefisso la parola infuria la polemica dalle nostre scuole? ai giudici con la Pro-Loco La recente sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo sulla rimozione del crocifisso nelle scuole, ha mosso non poche polemiche, sia in campo laico che ecclesiastico.Ma è giusto rimuovere un simbolo che ripercuote nella storia di un popolo un fondamento portante della società e delle tradizioni?

In primis va detto che il crocifisso è il simbolo della Cristianità che sta a ricordare la sofferenza di un uomo che per i peccatori si è prostrato a soprusi, maldicenze ed offese di ogni genere. Oggi, come duemila anni fa, quell’uomo che ha tanto sofferto per l’umanità, anche se in senso lato, viene nuovamente schernito, vilipeso ed offeso, da chi rivestendo una carica istituzionale, cerca di cancellarne la storia, le opere e tutto il susseguirsi dei fatti. La croce sta quindi a significare un simbolo di speranza, d’amore, di carità, che anche chi non crede fermamente, oppure ateo o agnostico, identifica in quell’immagine un ricorrente dolore.

Nell’ambiente scolastico, dove i giovani si apprestano ad avere il primo approccio sociale, dove vengono forgiati ed educati ad un sano e sobrio stile di vita, non si può escludere un segno tangibile dello Stato Italiano. E’ pur vero che l’Italia è divenuta una nazione multi-etnica, ma è pur vero che se ci mostriamo solidali con il nostro buon cuore, il nostro calore umano, a chi fugge da un’amara realtà di vita, in particolar modo da paesi dove guerre e razzie ne fanno da padrona, ciò non giustifica la circostanza di voler estraniare un simbolo tanto caro al popolo. La Chiesa Cattolica, diversamente da altre religioni, non ha mai chiuso le sue porte di fronte alle necessità dell’essere umano, quando bisognoso di assistenza materiale o spirituale ne ha affrontato le necessità prestandogli sostegno. Nel fissare quello spazio vuoto sui muri, verrà ricordato in eterno, soprattutto nei nostri cuori un segno ineguagliabile che distingue un popolo: la fede, la speranza; la speranza di poter intravedere in quel Cristo colui che risorge a vita nuova.

Stefano Galdi - San Vito

Ci lasciammo con la vittoria accordata a Tore Sanna e la sua squadra sia pure con una manciata di ics e il ricorso al T.A.R. della lista di Gianluca Dessi’. Passano i giorni, l’estate svanisce il turista va via ma la Giustizia procede. Giorni fa, i rappresentanti delle due liste contendenti, (Tore Sanna, P. Gagliardo e A. Massa Comunità Futura e Gianluca Dessi’ Insieme per un futuro migliore), si sono incontrati davanti all’Ufficiale Verificatore nominato dal Prefetto, presso gli Uffici del Tribunale di Cagliari, il quale ha esaminato tutte le schede contestate e in tutte e tre le sezioni elettorali (sezione n° 2 e 3 esaminate il 24 novembre e la sezione n°1 ieri sera 2 dicembre) sono state confermate delle irregolarità degne di essere giudicate.

Ora mentre accendiamo il camino e passiamo le feste, ci rimettiamo al Giudice e attendiamo il 10 febbraio data fissata per la sentenza.

Angelo Picariello - Villasimius

Il municipio di Villasimius

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Con grande sorpresa e rammarico abbiamo letto nello scorso numero di questo giornale la lettera dove un componente del coro polifonico della pro loco di Villaputzu lamentava il mancato invito ai festeggiamenti in onore di Santa Vittoria e San Narciso. Ogni associazione è libera di scegliere i preventivi che gli vengono proposti, compatibilmente alle disponibilità economiche e poi il comitato di Santa Vittoria e San Narciso è comunque un comitato religioso.

Quindi molte scelte vanno prese in accordo con la parrocchia.

Facciamo notare che non è assolutamente vero che il coro polifonico della pro loco voleva venire a cantare la messa in modo gratuito. Abbiamo ricevuto una richiesta di ben 300,00 euro. Possiamo capire che ci siano delle spese ma forse dovremmo ricordare a qualcuno il significato della parola “Pro Loco”: deriva dal latino “ a favore del luogo”. Il comitato 2009 ha lavorato un anno intero per organizzare i festeggiamenti.

Abbiamo fatto La Fiera Natale, il I Capodanno in piazza, organizzato le Cortes Apertas in collaborazione con il Centro Commerciale Naturale ”Castello di Quirra”, offerto aiuto logistico all’ Azione Cattolica in occasione della Festa del Primo Maggio, collaborato con l’Associazione “Maistus de Sonus” per

il Festival delle Launeddas. Tutto questo è stato fatto dai componenti del comitato gratuitamente, anzi spesso autotassandosi per le piccole spese. Alcune precisazioni: i regali fatti ad Armandeddu, e le targhe per i centenari sono stati acquistati con il solo contributo dei componenti del comitato senza intaccare i soldi delle offerte e delle questue a favore dei Santi. I ricordini fatti ai membri del comitato sono stati offerti totalmente dal Presidente. La targa per il presidente è stata offerta totalmente dai componenti del comitato.

Il Comitato 2009 per le feste di Santa Vittoria e San Narciso Villapuztu

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IMMONDEZZA La proposta. Un cittadino scrive al giornale

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LA DENUNCIA Muravera. Un angolo del paese in balìa dei vandali

Rifiuti e maleducazione Un gioiello di piazzetta incentiviamo i cittadini lasciata all’inciviltà a comportarsi bene di anonimi writers Confido che i rifiuti abbandonati sulla statale 125 saranno sicuramente rimossi per impegno del sindaco di San Vito. Ma sarà possibile garantirsi che non si ripeta?

Non sarebbe il caso di iniziare a ragionare su un progetto che faccia leva sulla forza trainante del soldo? Penso che si potrebbero favorire comportamenti virtuosi semplicemente ribaltando alla gente, in modo diretto, un tornaconto economico. Come? Pensiamo alle tante lattine delle varie bibite che vengono abbandonate ai bordi dei campi da gioco, lungo i sentieri: non sono una forma di spreco e costo per ripulire le aree? Non si potrebbe pensare di invogliare la gente a riconsegnare al venditore, dietro compenso, ad esempio un pieno per ogni cinque5 vuoti? Il distributore li rimanda al suo fornitore tramite lo stesso trasporta-

tore che scarica i pieni e carica i vuoti? Prendiamo i giornali, quelli del giorno prima e prima ancora che vengono gettati nei cassonetti differenziati o dispersi. Ma, verrebbero ugualmente dispersi se riconsegnando all’edicolante dieci giornali vecchi in cambio di uno nuovo? Prendiamo i pneumatici, spesso abbandonati a destra e a manca, lo sarebbero se alla riconsegna al gommista verrebbe erogato un buono fruibile per la sostituzione? Penso di no. Certo, i Comuni si sono attivati per fare la raccolta differenziata. E’ un passo importante. Ma, da sola può risolvere il problema? La mia convinzione è no, perché si chiede al cittadino di fare un lavoro del quale non percepisce il vantaggio retributivo: non vede il ritorno in tasca dei comportamenti virtuosi.

Giovanni di Michele (Muravera)

C’è una piazzetta nella zona del nuovo liceo scientifico a Muravera immersa nel verde che in tanti, forse, non conoscono. Fra quattro panchine, due piante d’ulivo incastonate in altrettante aiuole di pietra, un pino, un carrubo si fanno largo piccoli spazi di prato verde. Ad arricchire il tutto ci pensano qualche palma nana e grossi massi in pietra. Nei pomeriggi sono i bambini ad animare spensierati questa piccola oasi dove circondati dalle querce è possibile passare qualche ora di relax leggendo o semplicemente passeggiando.

Una meraviglia. Un bene per tutta la zona ma anche per l’intero paese. Capita infatti, mentre si cammina in un soffice tappeto di foglie appena cadute dagli alberi di notare i segni di qualche “artista poco artista”. Qualcuno trova divertente e “romantico” prende-

re in mano una bomboletta e lasciare la loro impronta un po’ qua e un po’ la. Scritte color rosa prima e nero poi hanno deturpato il look della nostra piazzetta.

Ma non finisce qui. Qualcuno, forse insoddisfatto delle proprie azioni, abbandona i propri rifiuti dietro la piccola cabina della corrente dove lattine e cartacce la fanno da padrone a pochi metri dai cestini raccoglitori. Natale ormai è alle porte e allora, quale metodo migliore se non quello de La Voce del Sarrabus per scrivere una lettera a Babbo Natale? Fra i tanti pacchi regalo potrebbe portare nel suo sacco qualche dose di responsabilità, un pizzico di buon senso e un briciolo di coscienza in più tra questi “artisti poco artisti” insieme, naturalmente, al meritatissimo carbone.

Andrea Zinzula (Muravera)

Una delle scritte che deturpa la piazzetta

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CONSIDERAZIONE Politica.

Troppo scarsa la partecipazione delle persone alla vita pubblica Che cosa pensa la gente del proprio paese? Secondo me manca una reale partecipazione alla gestione della cosa pubblica. E accade sia a livello nazionale che nei piccoli centri. Seguendo l’onda generale, anche qui vige un paternalismo dove il comune cittadino viene considerato alla stregua di un fanciullo che ha bisogno della tutela di un Grande. In un passato, non troppo lontano, sull’onda di quel contestato movimento che è stato il ’68, molte coscienze si sono risvegliate anche nel Sarrabus, si sono frequentate le sezioni di partito (che oggi sembrano completamente sparite), si sono organizzate, già il giorno dopo le elezioni, le nuove campagne elettorali. Le amministrazioni agiscono di nascosto, non danno informazioni sulle scelte che compiono al posto nostro, con i nostri beni. In questo nostro Paese ci si dimentica che lo Stato vive grazie al nostro contributo, che gestisce i nostri soldi governa il nostro ambiente ed è responsabile della nostra autostima collettiva. Sapere di essere partecipi della propria vita sociale, di averne voce in capitolo, migliora la visione che si ha di sé stessi come persone prima e cittadini poi, rendendoci più responsabili di fronte alle scelte politiche, all’ambiente e agli altri.

Sabina Sestu (San Vito)

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L’UNIONE SEGRETA DEI COMUNI Lo scoop. Sfidando le ire della legge, La Voce del Sarrabus ha “spiato” i nostri sindaci impegnati in una riunione

Concilio sarrabese a Monte Narba il volto nascosto dei primi cittadini di Corrado Loi Salvatore Piu: Patrizio, intanto spiegaci perchè dobbiamo incontrarci alle 8 del mattino qui a Monte Narba! E poi all’aperto, manco fossimo a Pasquetta!

SalvatoreSanna: Salvatore, lo sai come sono fatti i sanvitesi... pur di risparmiare un pò di corrente, eh eh!

Patrizio Buccelli: Non fate gli spiritosi: vi ricordo che siamo ancora in recessione.

Salvatore Piu: Mah... a questo punto ci saremmo incontrati direttamente allo scoglio di Peppino, considerato che Costa Rei è stata giudicata...

Gianfranco Piu: ... una delle dieci più belle spiagge del mondo... Ses pallòsu!! E’ da un anno che ne esci sempre con questa storia anche quando si parla di tornei di tresette per gli anziani o del finanziamento della nuova chiesa. Basta, l’abbiamo capito!

Quintino Sollai: A parte il fatto che lo scoglio di Peppino ricade nel territorio di Castiadas...

Patrizio Buccelli: Oh, ma è vera la storia che volete chiedere all’Unesco di riconoscere le vostre spiagge patrimonio dell’umanità?

Varrebbe anche per “la chiavica”?

Salvatore Piu: hiiiiii, tà spàssiu... siete solo invidiosi, voi sindaci dell’entroterra....

Patrizio Buccelli: Voi dell’entroterra? Veramente qui sindaco dell’entroterra ci sono solo io, ma solo per adesso. Sto valutando seriamente l’ipotesi di partecipare all’asta per l’isola di Serpentara!

Quintino Sollai: Peccato che, secondo alcuni carteggi, anche l’isola di Serpentara sembrerebbe ricadere nel nostro territorio!

Patrizio Buccelli: oh, mi sembri tutto Salvatore Meloni, quello della Repubblica di Malu Entu. Quando inizi a mettere le bandiere? Comunque sia, se davvero l’Unesco accetterà la vostra richiesta, vi converrà rispolverare d’urgenza il bus-navet-

I sindaci sarrabasi impegnati in un dibattito negli studi di Radio La Voce

ta: pensate quante persone accorreranno in massa ad ammirare tali patrimoni dell’umanità!

Salvatore Sanna: Eh già! Ma che fine ha fatto quel pulmino? Era così comodo, fìara sempri sbùidu!

Gianfranco Piu: Gira voce che l’hanno recuperato durante gli scavi a “su conventu”, dove sorgerà la nuova chiesa di Muravera. Pare che anzichè trovare reperti archeologici, abbiano trovato proprio il busnavetta, tòttu imprùinàu...

Salvatore Piu: Ah si? A me risulta invece che ci hanno trovato alcuni geotritoni fuggiti dalle grotte di Quirra, spaventati dalle voci sulla nuova pista per i jet militari.

Quintino Sollai: Anche da noi erano scappati tutti i cervi, quando si parlava del futuro aeroporto di Castiadas, ma poi sono tornati. Non

ci credono più neanche loro.

Salvatore Sanna: A proposito, ora che c’è Cappellacci lo farete o no quest’aeroporto?

Quintino Sollai: Scùreddu, con tutte le cose che ha in testa quello li... Ha pubblicato un articolo in prima pagina sull’Unione Sarda sui crocifissi nelle scuole, ne ha appena finito uno che parla dei muta-

Reportage verità Ecco cosa si sono detti Buccelli, i due Piu e Sollai nel loro ultimo ‘vertice’

menti climatici, e un altro ancora dovrebbe scriverlo sul dramma del popolo tibetano.

Salvatore Sanna: Poi ne manca uno sullo scudetto del ‘70 ed un altro sulla teoria di Darwin e sèusu a postu! Certo, in futuro non è da escludere anche un piccolo intervento politico, ma d’altronde è in carica da così poco tempo, ci vuole un pò di pazienza! Ma dimmi, Quintino, come le sai tutte queste cose su Cappellacci?

Quintino Sollai: Me le ha confidate Eugenio.

Salvatore Sanna: Spàntu...

Patrizio Buccelli: Ma possibile che non gli manchi niente niente, ad Eugenio, Renato Soru? Con chi si sfoga adesso quando ha le palle girate?

Quintino Sollai: Cìttu... neanche

ti immagini quante pappine si becca l’usciere del Comune! Sai quante volte glielo dico: “fatti una sagoma di cartone con le sembianze di Soru, dagli dei calcetti sugli stinchi, fai finta che sia lui in persona, urlagli di tutto, indici una finta conferenza stampa...”.

Gianfranco Piu: Ti ha ascoltato?

Quintino Sollai: Macchè! Sagoma per sagoma, dice, tanto vale parlare con Cappellacci....

Salvatore Piu: Esagerato! Ha pure guidato la sfilata dei lavoratori dell’Alcoa a Roma!

Salvatore Sanna: Certo, ma solo perchè gli avevano garantito che era un meeting di Boy Scouts che dovevano incontrare il Papa. Appena ha visto i manganelli dei poliziotti, per farsi riconoscere ha tolto fuori tutte le foto abbracciato a Berlusconi e s’è fùiu pò màccu!

Patrizio Buccelli: Però è vero che sul tema della disoccupazione ci si aspettava di più! Aveva promesso 100.000 posti di lavoro, giusto?

Gianfranco Piu: Non strumentalizziamo, per favore! E’ vero che aveva promesso 100.000 posti, ma non aveva detto se in più o in meno.

Salvatore Piu: E poi è stato anche il primo governatore a recepire le nuove norme sull’aumento di cubatura!

Quintino Sollai: Eh, ma non è che anche questa cosa abbia fatto così felice Eugenio: dice che il vicino si è talmente allungato con la veranda tanto da entrargli un paio di metri dentro il soggiorno....praticamente adesso mangiano insieme!

Patrizio Buccelli: Quintino, è appena giunta una lettera di Saverio Onano. Ti interessa?

Quintino Sollai: Ascàll....hem, davvero? E itta gaz...hem, cosa dice?

Patrizio Buccelli: Saranno gli auguri di Natale...

Quintino Sollai: Uhm, aicci adèssi...Signori, è stato bello, ci aggiorniamo alla prossima riunione.

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IL CADEAU DI NATALE I nostri scrittori. In esclusiva per La Voce del Sarrabus la prima prova letteraria del sanvitese Gino Lai

Un bambino ricorda, un anziano racconta la vita e la speranza

Quando ero ragazzino avevo tanta paura dei morti.

La notte quando andavo a letto mettevo la testa sotto le lenzuola, chiudevo gli occhi ma non bastava, mi liberavo dall’incubo solo quando, ormai sfinito, mi vinceva il sonno.

Sicuramente le mie paure erano originate dalle fantasticherie, che nelle notti estive i vecchi si raccontavano seduti sulla pietra del portale di casa nostra, aspettando che l’aria rinfrescasse prima di andare a dormire. Mia nonna mi copriva col suo ampio grembiule bianco quasi completamente, così come ero accovacciato nel suo grembo, mentre ognuno dei nostri vicini diceva di aver visto o di aver sentito dire di anime in pena che scontavano i loro peccati vagando nella notte.

Malgrado fossi terrorizzato al solo pensiero dei morti seguivo spesso i funerali e mi affacciavo a scrutare cosa ci fosse in fondo a quella buca, dove di lì a poco sarebbe stata calata la povera bara.

In quel tempo i morti venivano sepolti sulla nuda terra, il tumulo fresco con una povera croce di legno e qualche fiore di carta colorata indicava la data del decesso.

Il nostro cimitero era molto brutto e non era curato, i fiori freschi erano solo quelli che spuntavano a primavera dalla grassa terra e morivano ai primi caldi dell’estate.

I vivi non avevano tempo per occuparsi dei morti, forse anch’es-

si avevano paura dei morti. Sì!

Perché allora si moriva più di oggi.

Si moriva da bambini, da giovanissimi: quasi sempre prima dei cinquant’anni. Se qualche forestiero abituato ad altre usanze avesse visitato il nostro camposanto, ne avrebbe sicuramente dedotto che non si aveva il culto dei morti.

Non era vero, è che la morte era troppo frequente e per questo era odiata.

C’era quella striscia di terra sconsacrata a ridosso della cinta muraria di ponente, dove venivano sepolti senza croce i non battezzati, i suicida e le vittime frequenti di faide sanguinarie fra pastori che si contendevano i magri pascoli per il bestiame brado.

Quanto era triste tutto questo!

Mi immalinconiscono ancora oggi i rintocchi delle campane a morto che allora con troppa frequenza entravano come chiodi arrugginiti nel cuore di ognuno. Questo nostro paese isolato per motivi orografici e sociali, dallo stesso sistema economico dal resto della Sardegna, era sconosciuto, nella sua collocazione territoriale, persino agli stessi sardi da Cagliari in su. Eppure io l’ho tanto amato con struggente nostalgia e ho desiderato immensamente di ritornarci per depositare definitivamente il bagaglio di una vita di sacrifici imposti dal lavoro.

Ho iniziato a scrivere di questi miei ricordi partendo dal nostro povero cimitero perché in esso si concludevano in modo definitivo tante esistenze umane mortificate dallo stato di abbandono e di miseria.

L’economia di interi strati della popolazione della nostra comunità era quella agropastorale in forme arcaiche, quasi primitive, si usava ancora l’aratro a chiodo e il bestiame viveva di solo pascolo brado. L’agricoltura si limitava alla semina di grano nelle zone più accessibili della montagna; la pianura era cosa di pochi. Dalla

semina si ricavava a mala pena quel tanto per il pane per tutto l’anno e l’accantonamento della quota per quella successiva. I contadini avevano scolpiti nel volto rugoso i segni della sofferenza e della fatica, essi durante tutta la settimana, non potendo rientrare alle loro abitazioni date le grandi distanze in cui operavano, dormivano all’addiaccio, in inverno e in estate. L’alimentazione dei poveri era anch’essa parca, le vitamine e le proteine ne facevano parte in quantità molto scarse. A questo stato di indigenza si aggiungevano le malattie non curate per mancanza di mezzi finanziari, non esistendo in quel tempo l’assistenza sanitaria nella forma attuale.

La malaria, malattia endemica, infieriva incontrastata corrompendo i corpi e invalidando le gene-

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e sereni, rappresentano la parte più felice della loro esistenza terrena. I morti oggi non fanno più paura nemmeno ai bambini, perché la morte quasi sempre arriva come premio del meritato riposo, dopo una lunga vita di intenso lavoro. Non so se sarà una mia sensazione, ma quando entro nel nostro cimitero mi sembra di arrivare all’improvviso in una delle tante feste paesane di una volta, la gente si affanna sulle tombe dei propri cari con grossi mazzi di fiori, i bambini corrono da una parte all’altra, mentre dalle foto colorate occhi vivi e ammiccanti guardano soddisfatti.

Molto spesso mi assale il dubbio di avere incontrato poco prima, al bar o in edicola a comprarsi il giornale, qualcuno dei volti in effigie.

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razioni a iniziare dalle più giovani età. Tanto tempo è passato, l’umano progresso è arrivato anche da noi, ormai le cose descritte sin qua sono un lontano ricordo di noi vecchi, non è male comunque che anche i giovani queste cose le conoscano e ne traggano il giusto ammaestramento.

Oggi anche il nostro camposanto non è più quello del tempo della mia fanciullezza, adesso è bellissimo, è stato ingrandito; di giorno è illuminato dal sole, di notte da luci adeguate. Gli alberi del viale centrale stendono le loro fresche ombre sulle tombe durante la calura estiva. Le tombe sono disposte in ordine geometrico, sono ricche di marmi pregiati e statue bronzee di valore, opere di scultori di nome e di fama.

I morti in effigie sono sorridenti

∫

Questo testo è la prima prova scritta in cui si è cimentato lo scrittore sanvitese Gino Lai. La memoria di un bambino spaventato dall’atmosfera lugubre del cimitero del suo paese si dilata fino a raggiungere piena consapevolezza dei cambiamenti che l’hanno trasformato lungo gli anni. Non inganni il lettore l’inizio triste: alla fine sono sempre la vita e la speranza a trionfare. (s. c.)

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CASTIADAS La novità. L’impegno di cinque ragazzi

Volontari sarrabesi uniti Orme creative per il progetto “Fradis” l’arte nel sangue di Stefano Galdi Una data storica per il volontariato del Sarrabus-Gerrei. Lo scorso 21 Novembre, a Villaputzu, presso la sala congressi, le Associazioni: SOS. di San Vito, Avis, Società Nazionale di Salvamento di Muravera, Protezione Cilive Sarrabus Gerrei, Cevoc di Castiadas, Misericordie di Armungia e Silius, I Giovani di Ballao, AVRA. di Villasalto, Volontariato di Goni e Croceverde di Escalaplano e Tertenia, hanno partecipato al corso di Basic Life Support (BLS). Lo scopo principale dell’incontro è stato quello di poter formare operatori da impiegare sul territorio, al fine di creare un valido supporto al progetto che a breve termine coinvolgerà gli istituti d’istruzione primaria e media inferiore e superiore. Elementari riferimenti operativi per far si che in caso di necessità, anche il singolo cittadino possa prestare idonea assistenza in attesa dei soccorsi. Quale idea migliore quindi, se non coinvolgere i cittadini del futuro, istruendoli innanzitutto ad un comportamento responsabile e cosciente?

Venti istruttori BLSD. del Centro di Formazione IRC. (Italian Resunscitation Council), provenienti da varie zone della Sardegna, hanno curato la parte pratica del corso, quella teorico-scientifico di Luigi

Cadeddu, mentre l’organizzazione dal referente formativo FR.AD.IS. (Formazione Ricerca, Attività Didattica, Intervento Sociale) Luciano Podda. 150 i volontari partecipanti. Vivo apprezzamento è stato esternato per l’intervento di Sergio Marracini, responsabile della medicina del territorio dell’ASL. 8 e di Giuseppe Iasiello , referente ASL. del 118.

L’incontro svoltosi a Villaputzu, spiega il referente formativo FR.AD.IS., getta le basi anche per un progetto più importante che sarà quello dell’uso del defibril-

latore da parte delle Associazioni di Volontariato e non solo. Dotare ogni singolo comune del territorio di uno o più apparecchi salva vita, dislocandoli in punti nevralgici dell’abitato. Un’importante prospettiva, che se portata a compimento, potrà vedere il concretizzarsi di salvare una vita umana con un semplice gesto, quello di poter applicare al malcapitato la strumentazione delle dimensioni di un telefono cellulare.

Sembra poco, eppure un piccolo gesto, può apparire enorme in caso di bisogno.

Orme creative. È questo il nome dell’Associazione culturale costituitasi a Castiadas nel febbraio di quest’anno, alla conclusione di un corso regionale per operatori tecnici museali. Cinque sono i membri che la compongono, quattro giovani donne e un ragazzo. Tutti i componenti hanno percorsi scolastici, culturali e di vita diversi gli uni dagli altri ma li unisce la voglia di far conoscere il proprio territorio, la passione per l’arte in ogni sua forma canonica e non, l’entusiasmo per una nuova avventura che però hanno deciso di affrontare con serietà e impegno.

Orme creative ha già al suo attivo due mostre fotografiche una intitolata “Il novecento Sarrabese” tenutasi a San Vito a Maggio e l’altra a Castiadas a giugno in occasione della festa patronale intitolata “Castiadas periodi a

confronto”. Entrambe le mostre hanno avuto un discreto successo.

Recentemente l’associazione ha proposto “Visioni e sapori d’arte “, evento, che ha avuto luogo durante il ponte dell’ Immacolata (5-6-7-8 dicembre): in questi quattro giorni i visitatori hanno potuto ammirare una mostra pittorica di rinomati pittori locali ed ogliastrini , il filmato storico “Tornano alla vita” del 1956 del regista Giammatteo in una versione recentemente restaurata e commentata, gustare i prodotti agroalimentari e ammirare l’artigianato artistico della zone, il tutto nella splendida cornice dell‘ex colonia penale “Visioni e sapori d’arte “ oltre ad essere patrocinata dal Comune di Castiadas e dalla Società Umanitaria Cineteca Sarda.

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LA NOVITÀ Muravera. Dallo scorso 19 novembre è operativo il nuovo sportello dell’istituto nella centralissima via Roma

Credito Sardo, inaugurata la nuova sede la banca adesso scommette sul Sarrabus Il gruppo bancario leader in Italia nel piccolo paese di Muravera.

La banca di Credito Sardo – banca del gruppo Intesa San Paolo – ha presentato lo scorso 19 novembre la nuova filiale di via Roma, una delle più eleganti e moderne – oltre che all’avanguardia nei sistemi di sicurezza - nel panorama bancario europeo. Alla cerimonia erano presenti i sindaci dei paesi del Sarrabus che hanno apprezzato le parole del general manager dell’istituto di credito Luigi Teolis: «Anche qua a Muravera – ha spiegato – ci siamo per servire meglio le famiglie e contribuire ulteriormente allo sviluppo delle imprese e alla crescita del paese». Dopo la benedizione del parroco Don Emilio Manca, il sindaco di Muravera Salvatore Piu ha rimarcato la grande potenzialità del paese da lui amministrato negli ultimi 10 anni.

«Quando nel 1985 Castiadas si è staccato per – ha spiegato – costituirsi in Comune autonomo, Muravera era rimasta con 4000 abitanti. Adesso abbiamo superato quota 5000. In tanti scelgono di trasferirsi in uno dei Comuni più appetibili, più belli e dalle grosse potenzialità. E questo è un caso raro per i piccoli centri dell’isola».

La squadra è giovanissima: Giannina Littarru, la direttrice, poi Roberto Melis, Nicoletta Algenio ed Elena Murru. «Vorrei sottolineare

Il team della banca: da sinistra Roberto Melis, Elena Murru, la direttrice Giannina Littarru, il general manager Luigi Teolis e Nicoletta Algenio

– spiega la direttrice – lo sforzo del gruppo Intesa San Paolo che in un periodo di crisi globale ha deciso di investire ulteriormente. E lo ha fatto aprendo la filiale a Muravera, un ottimo territorio». Una banca che fa bene al Sarrabus, che sti-

mola la concorrenza, che si pone come obiettivo di affiancare i cittadini per studiare assieme la strategia vincente: «Quello che mancava – aggiunge Giannina Littarru – era il fatto di vedere l’istituto di credito come un partner, un consulen-

te un amico con cui confidarsi in ogni momento». In poco più di sei mesi dall’apertura – era il 6 aprile del 2009 - la banca ha ottenuto risultati più che positivi. Spaziosa, accogliente, confortevole. E con una grande squadra al servizio

del Sarrabus. «Sì – conclude la direttrice – non solo di Muravera.

Stiamo unendo il territorio e dando ossigeno in questa fase di continua evoluzione del Sarrabus. Qua c’è gente seria ed assieme il futuro sarà ancora più bello».

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ALIMENTAZIONE Cenoni in vista. I consigli dell’esperto su come affrontare le tradizionali maratone mangerecce di fine anno

Feste natalizie, vietato abbuffarsi L’obiettivo da raggiungere è evitare gli eccessi ed i “soliti” chili di troppo di Francesca Dominici* C’è chi comincia con la sera della Vigilia poi prosegue con il pranzo di Natale, quello di Santo Stefano, fino a Capodanno e ancora con la Befana, in mezzo un’abbondanza di doni golosi e delizie di ogni genere che spesso fanno durare il “Grande Banchetto”anche più di una settimana. Pranzi interminabili, cene che si protraggono fino a tarda notte: se da un lato il nostro palato festeggia, il nostro fegato e stomaco cominciano a piangere. Ma ogni anno si ripresenta lo stesso problema: cercare di limitare i chili di troppo. Impossibile tirarsi indietro, al contrario sarà importante portare in tavola le ricette e i piatti regionali perché questa è un’occasione per far acquisire ai figli le radici con i propri luoghi. Va sottolineato che l’aumento del peso durante le feste Natalizie si deve a vari fattori: si aumenta il consumo di pietanze ad alta densità energetica, si aumenta il consumo di dolci, si aumenta il consumo di alcool, diminuisce l’attività fisica, abbiamo più occasioni per scappare dalla “dieta abituale” a causa della convivialità. Per non cambiare lo stile del regime alimentare o ancor peggio fare la dieta durante le feste, cerchiamo di prepararci mettendo in atto, qualche settimana

prima, alcune strategie “antichili” di troppo. La prima fondamentale regola è quella di contenere al massimo stravizi ed eccessi calorici, in attesa di concederseli con più piacere per le feste. Adottiamo un comportamento alimentare equilibrato e corretto iniziando dalla colazione, momento fondamentale della giornata, un pasto importante che non va saltato con l’illusione di recuperare gli eccessi della sera precedente. Una buona colazione potrebbe essere composta da latte o yogurt accompagnata da 2- 3 biscotti secchi o fette biscottate per affrontare meglio la giornata e per non avere un senso

di fame esagerato a pranzo. Non dimenticare gli spuntini, possibilmente a base di frutta: un spremuta d’arancia , una fetta di ananas o una coppetta di macedonia.

Gli altri accorgimenti in previsione delle feste Natalizie sono: limitare il sale, che favorisce la ritenzione idrica; evitare i formaggi molto grassi, “bombe caloriche” in particolare evitare quelli stagionati ad eccezione del Parmigiano; abolire i cibi fritti, pesanti e difficile da digerire, preferire piuttosto dei metodi di cottura semplici, come la cottura al vapore, alla piastra o al forno; evitare i condimenti troppo ricchi di grassi, abolire il burro e

la margarina, utilizzare solo l’olio di oliva extravergine; limitare le carni dal taglio grasso; evitare di digiunare e di saltare i pasti; consumare molta verdura possibilmente prima di iniziare il pasto per aumentare il senso di sazietà; fare attività fisica con conseguente dispendio energetico; mangiare di tutto con moderazione, questo è il consiglio che vale per l’intero anno, ciò che conta è lo stile di vita abituale e non quello che si fa in pochi giorni.

Per curiosità dei lettori è bene sapere che a fronte di un introito calorico giornaliero medio di circa 2000 Kcal, solo il pranzo natali-

zio completo può raggiungere le 4000. Diamo un’occhiata: Antipasti 1porzione di affettati misti 350 kcal 1vol-au-avent con salsa rosa e gamberetti 270 Kcal ciascuno 1 porzione di patè 300Kcal Pane e grissini 500 Kcal Primo 1 porzione di tagliolini o tortelli al sugo di funghi 600 Kcal Secondo Arrosto di carni miste con contorno di patate 550 Kcal 1 porzione di zampone con lenticchie 700 Kcal Vino : 2 bicchieri circa 200 Kcal Dessert Panettone farcito 400Kcal accompagnato da un bicchiere di spumante 70 Kcal 3 cioccolatini 152 Kcal 50 gr di torrone 239 Kcal Con questo ritmo i chili di troppo saranno più del previsto con un enorme fatica per il nostro organismo. Abbiamo festeggiato e mangiato e ci siamo goduti le vacanze, ora però gambe in spalla e via con il solito tram tram quotidiano e per un po basta stravizi mangerecci. Il menù ideale per queste feste? Tanta allegria, un pizzico di buon senso e una goccia di sacrificio. Buone feste a tutti! * Specialista Scienza Alimentazione

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Anna Lisa e Laura, attuali proprietarie e figlie di Angelo e Luciana gestiscono con assoluta dedizione questo market, cercando di portare avanti i valori e gli insegnamenti che sin da piccole hanno ricevuto dai loro genitori.

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ECCELLENZA Il punto. Il Muravera consolida il secondo posto in classifica alle spalle del Portotorres e pensa al mercato per rinforzare la difesa

Il marchio Sarrabus sul campionato Aria di play-off per Castiadas e il Villasimius torna in zona-tranquillità di Renzo Cuccu Il Sarrabus mette il suo marchio sul campionato di Eccellenza. Il Muravera di mister Marco Piras resta in scia alla capolista Portotorres, vittoriosa nell’ultimo turno contro la nobile decaduta del calcio isolano, la Torres. Il Castiadas continua a strizzare l’occhio ai play off, nonostante la sconfitta rimediata nella trasferta di Gavoi, senza per questo intaccare la sua posizione di squadra rivelazione di questa prima parte del campionato. Il Villasimius, nel momento più difficile del torneo, per le difficoltà di organico, con una bella vittoria e un pareggio da vigore alla sua deficitaria classifica e alle propabilità che il suo quarto campionato consecutivo in Eccellenza non sia l’ultimo.

Il Muravera, dopo la sconfitta rimediata nel derby con il Castiadas, conquista un pari nel difficile campo di Calangianus e una vittoria che consolida il secondo posto in classifica contro il Samassi. Un campionato che si sta rivelando più equilibrato del previsto, le sorprese ogni domenica sono dietro l’angolo. E’ stato il Muravera a tracciare la strada, che il Portotorres può essere sconfitto. Con la riapertura delle liste trasferimenti del primo dicembre, il rischio di vedere cambiate le fisionomie di diverse squadre è reale. Un particolare questo che non sembra toccare i giallo blu. Lasciano la casacca muraverese infatti solo il centrale di difesa Luca Pilo e il centrocampista Mirco Dentoni. Il presidente del sodalizio sarrabese Nino Carrus si è mosso tempestivamente sul mercato ed è arrivato alla corte di mister Piras, Antonio Ferraro, proveniente dalla Nuorese.

Il giocatore può rivestire tutti i ruoli del centrocampo ma è certamente l’uomo d’ordine che la società cercava da qualche tempo. Per il Muravera il mercato non si chiude qui. Nel mirino della società ci sono i nomi di alcuni centrali difensivi che possano completare l’organico a disposizione del tecnico.

Il Castiadas, vince il suo primo derby con il Muravera ma poi conosce un deludente pareggio interno con la

In alto Nino Carrus, presidente del Muravera. Sotto Roberto Stocchi, neo portiere del Castiadas. A destra Oscar Lasagni. allenatore del Villasimius

cenerentola Terralba e la sconfitta sul campo di Gavoi. Questo però non può bastare a far dire che il campionato della neo promossa possa essere deludente. La formazione guidata da Andrea Piccarreta sta infatti disputando un grande campionato, lo dimostra il quinto posto che occupa in piena corsa play off, con formazioni blasonate e costruite per vincere. Una formazione è bene ricordarlo che con l’avvento del presidente Saverio Onano è partita nella stagione 2007/2008 dalla prima categoria, facendo man bassa e conquistando il salto di categoria.

In Promozione, la vittoria dei play off e l’arrivo in un campionato che sino a qualche anno fa poteva solo essere sognato da un “paesino” che conta poco più di millequattrocento abitanti.

Il mercato dicembrino ha visto protagonista ancora una volta il direttore sportivo Giuseppe Onano che si è aggiudicato le prestazioni di Roberto Stocchi, un giovane portiere con una lunga trafila nel Cagliari e da alcuni anni ha difeso la porta dei cugini del Villasimius. Il compito del “diesse” si è ora spostato alla ricerca di un ulteriore fuori quota, mentre pare essere

sfumata la pista che portava ad un attaccante di peso. Il fronte partenze dovrebbe vedere solo il trasferimento del difensore Emanuele Contu che ha necessità di giocare con più continuità.

In casa Villasimius si torna a respirare un’aria serena. Il mercato di riparazione per la squadra sarrabese veterana in Eccellenza ha visto molte uscite ad iniziare da Giorgio Piras che si è accasato con il Sanluri, Mauro Podda che non ha chiuso con nessuno sino ad ora, Roberto Stocchi passato al Castiadas, Manuel Perra e Mirko Lugas a cui sono state date le liste. Un discorso

a parte va fatto per Kenneth Zeigbo che è infortunato e non sarà disponibile per ancora lungo tempo ne per il Villasimius nè per le altre pretendenti. Il fronte entrate ha visto l’arrivo del giovane attaccante Foglia proveniente dalla corte di Antonio Prastaro alla Nuorese ma con cartellino del Selargius. Gli ultimi risultati ma ancora prima la qualità del gioco espresso dalla formazione guidata da Oscar Lasagni lasciano ben sperare per questo che sembra essere il più emozionante campionato di Eccellenza degli ultimi anni.

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PERSONAGGI L’intervista. Parla l’attaccante giallo-blu che insieme ad Oliveira sta portando in alto la squadra sarrabese

Paolo Piludu, ritratto di un bomber il giramondo col vizietto del goal di Giancarlo Cuccu

Quando si presenta alle persone, appare molto serio, quasi burbero; poi però inizi a conoscerlo ed allora, non puoi far altro che ammettere di esserti sbagliato. Molto buono, garbato e dai modi gentili, Paolo Piludu, bomber di razza che ha calcato un’immensità di campi in giro per la Sardegna ed il “continente”, ha deciso a trent’anni di fare tappa a Muravera per cercare di centrare con l’ausilio dei compagni l’obiettivo dei play-off.

Paolo come per gli altri compagni fino ad ora intervistati, iniziamo rivisitando il tuo curriculum calcistico.

Sono davvero tante le squadre. Ho iniziato a giocare al calcio nelle giovanili del Don Orione di Selargius, la mia città. Sono quindi passato al Cagliari dove ho giocato nelle giovanili prima di approdare al Sinnai con il quale ho giocato per quattro anni in eccellenza. Successivamente sono andato a giocare in serie “D” con l’Itala San Marco di Gorizia. Dopo una breve parentesi nuovamente in sardegna con il Selargius in “D”, sono stato ingaggiato dal Latina, sempre in “D”. Rientrato in sardegna ho giocato con l’Arzachena in eccellenza ed ho vinto il campionato. Poi a seguire Atletico (due anni) e Villacidrese in “D”, quindi prima Quartu 2000 e successivamente Se-

Paolo Piludu

largius (eccellenza). Con quest’ultima squadra solo fino a novembre, quando trovai interessante l’offerta del Biella, squadra di eccellenza piemontese. Poi ancora Atletico in eccellenza ed infine al Muravera.

Il Muravera, appunto... come

sei arrivato nel Sarrabus?

Sono stato contattato dal Mister e successivamente dalla Società. Ho avuto tante proposte durante tutto il periodo estivo, ma alla fine ho preferito Muravera, perchè in questa società c’è un gruppo di persone

DA

PINOTO MARKET

che prima ancora di essere dei calciatori sono amici; un gruppo coeso e affiatato che in questo ambiente se pur dilettantistico è difficile trovare.

Gran bell’ambiente e buon spogliatoio...

Come dicevo prima, tutto molto bene. Un gruppo eccezionale che purtroppo ha perso due elementi importanti. A tutti noi è dispiaciuto che Luca e Mirko (si riferisce a Pilo e Dentoni ndr), siano andati via. Però restano tutti gli altri con particolare riferimento al capitano che, non tanto quale calciatore, ma soprattutto come uomo mi ha particolarmente sorpreso. E’ praticamente impossibile non andare d’accordo con Lulù. Si vede lontano che è abituato a ben altri ambienti; per questo non fa mai drammi ed anche quando si perde ha sempre un sorriso per tutti.

Ed invece il Mister...

Non lo conoscevo. L’ho incontrato alcune volte durante partite che ci hanno visto avversari. Mi ha colpito la determinazione che pone in ogni azione che intraprende. E’ una persona che sa dove vuole arrivare e come arrivarci.

Come vedi il Muravera in questo campionato di Eccellenza?

Penso che il Muravera stia facendo un grande campionato. Voglio essere estremamente sincero: credo che questa squadra non sia la

più forte del campionato. Il Porto Torres nel complesso ha sicuramente qualcosa in più. Noi comunque siamo abbastanza soddisfatti per i risultati fino ad oggi raggiunti. Occupiamo una posizione in classifica di assoluto riguardo che rispecchia la richiesta iniziale della società.

Sei considerato un bomber di razza, senti ti possa mancare qualcosa in termini di realizzazioni nel campionato in corso?

Si, l’attaccante pensa sempre che si possa fare qualche rete in più. In particolare quest’anno ho avuto l’opportunità di mettere a segno molte marcature che, un pò per sfortuna, un pò per poca lucidità, non sono arrivate abbondanti così come le occasioni avute. Spero comunque di rifarmi nelle partite che restano da giocare.

Hai mai pensato al dopo calcio?

Certo, ci penso spesso... ecco perchè sto cercando di portare avanti un progetto che spero possa concretizzarsi al più presto. Poi c’è Rossella, la ragazza con la quale convivo da sei anni che conosco da oltre 14 anni.

Purtroppo Rossella lavora come grafica pubblicitaria fuori dall’isola per cui non ho la possibilità di vederla spesso, anche se approfitto di ogni ritaglio di tempo per stare con lei.

La realizzazione del progetto di cui parlavo prima ci consentirebbe, oltre che ad una maggiore sicurezza economica, di stare più insieme.

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IL PERSONAGGIO L’intervista. La colonna dei castiadesi assapora l’alta classifica in Eccellenza ma sogna una chiamata in Seconda Divisione

Alessandro Floris, un panzer per il Castiadas Il biancoverde: «Il Sarrabus? Per il calcio è un’autentica isola felice» di Renzo Cuccu Come succede ormai da qualche tempo incontriamo i protagonisti di queste pagine, poche ore prima dell’inizio di una partita e l’incontro con Alessandro Floris, non fa eccezione.

Un ragazzo come tanti, con la faccia pulita e un bel sorriso, nato sotto il segno dell’acquario nel 1984, da tre anni veste la maglia del Castiadas dove ha vinto tre campionati consecutivi,partendo dalla prima categoria, per arrivare al massimo campionato regionale dilettantistico.

Quando hai cominciato a giocare al pallone?

La mia prima squadra è stata il Padre Silvestro che, ora si chiama Antoniana. All’età di otto anni sono finito al Cagliari, ricordo che ci fu inizialmente qualche problema relativo alla mia giovanissima età ma, Zottoli mi volle prendere ugualmente. Con la maglia rossoblu ho giocato per dieci lunghi anni, facendo tutta la trafila sino alla formazione primavera.

Poi? Ho fatto un anno con l’Ilva Maddalena in Eccellenza, l’anno dopo sono finito al Monterotondo in Interregionale, poi

Alessandro Floris

cinque anni alla corte di Saverio Onano, due a Muravera e tre a Castiadas.

Non sei certamente il classico giramondo del pallone?

No, non credo anche perchè gli ultimi cinque anni li ho passati con lo stesso presidente, anche se con due squadre diverse.

Chi ti conosce giura che il panzer bianco verde che scende in campo è molto diverso dal ragazzo di tutti i giorni?

Credo di aver preso il carattere aggressivo di mio padre.

Sono convinto che anche la

scuola calcistica passata a Cagliari con Ninni Corda mi abbia forgiato con questa cattiveria agonistica. Però non si può dire che crescendo non stia migliorando anche questo lato che il mio presidente considera molto negativo. Questa stagione in quindici partite ho collezionato solo cinque gialli e nessun rosso diretto.

Cosa ti aspetti dal mondo del calcio?

Soprattutto amicizia. In questo ambiente ti assicuro che non è molto semplice instaurare rapporti di amicizia. Io sono fortunato perchè Castiadas an-

che da questo punto di vista è veramente una isola felice. Sognando ad occhi aperti spero sempre in una chiamata in una categoria importante, magari la Seconda Divisione, sarebbe il coronamento di un sogno.

Oltre al calcio hai qualche altra passione?

Vado matto per il grande schermo, non appena posso amo andare al cinema, soprattutto se si tratta del genere fantascienza. Cerco inoltre di non perdere soprattutto i film con i miei attori preferiti Owen Wilson e Megan Fox. L’amore?

L’amore per me si chiama Cristina, divido questo sentimento con lei da circa due anni. Sono un ragazzo un po’ fuori dal coro in questo senso, infatti sono romantico, dolce e affettuoso. Ci conosciamo da tanto, dai tempi della scuola, come capita spesso il primo approccio è stato molto disastroso, la credevo una ragazza snob, quindi la nostra frequentazione era impossibile. Infatti ci siamo persi di vista per cinque anni. Quando ci siamo rincontrati è scoccata la classica scintilla e siamo ancora felicemente innamorati.

Tornando al calcio, il campionato del Castiadas?

Ottimo, non credo che si possa dire diversamente, la cosa importante è continuare a volare basso come si dice in gergo. Salvezza prima di tutto, quello che arriva dopo è solo benvenuto. Sotto sotto, però spero di centrare i play off ma, magari queste cose le tengo per me per scaramanzia.

A proposito di scaramanzia?

Anche nel nostro spogliatoio ci sono vari rituali propiziatori, io per esempio utilizzo ogni domenica un paio di scarpe diverse, un altro gesto è quello di segnarmi con la croce prima di entrare in campo, però questo è dovuto più che altro al fatto che sono religioso e cattolico.

Il tuo rapporto con Saverio Onano?

La prima cosa che mi viene in mente da dire è che mi sento come se fossi suo figlio, in fondo mi ha da sempre trattato esattamente come si fa con i propri figli. Il presidente per me è qualcosa di speciale, per intenderci niente a che vedere con i presidenti che ho avuto nel passato. E’ una persona speciale per molti versi ma sotto il profilo umano non è secondo a nessuno, un grande presidente e un grande uomo.

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CALCIO Campionati minori. Il presidente Franco Massessi punta all’acquisto di Roberto Mura per fare il salto di qualità

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Porto Corallo, Villaputzu ‘86 e San Vito i campionati minori parlano sarrabese di Renzo Cuccu

Il Porto Corallo nel campionato di Promozione, manca l’avvicinamento al vertice.

L’ultima sconfitta casalinga maturata contro la corazzata Pula e la scandalosa terna arbitrale hanno fermato la compagine giallo nera in maniera imprevista. Una partita che potrebbe costare cara in termini di assenze (ben tre) per le prossime gare. Intanto la società di Franco Massessi continua a muoversi sul mercato alla ricerca di una punta di peso che sembrerebbe essere stata individuata in Roberto Mura, il bomber ex Muravera che in questa stagione era alla corte di Antonio Prastaro alla Nuorese. Secondo i bene informati la trattativa sarebbe ben avviata e con buoni margini di conclusione positiva. Con l’arrivo della punta l’organico del Porto Corallo andrebbe così a completarsi. A questo punto si potrà puntare decisamente verso la testa del campionato che nonostante tutto sembra aspettare la compagine sarrabese.

Questa stagione ha come caratteristica infatti quella di non aver trovato una squadra padrona, questo naturalmente

favorisce l’equilibrio e le possibilità di inserimento nella lotta alla promozione diretta a molte squadre, tra queste c’è sicuramente Corrado Lampis e i suoi ragazzi del Porto Corallo.

In Prima categoria il Villaputzu ‘86, nonostante il cambio del tecnico non riesce a cambiare decisamente marcia. Importante la vittoria ottenuta nell’ultimo turno in trasferta sul difficile campo del Triei che mantiene la società viola in corsa per la vittoria finale. La dirigenza si sta muovendo sul mercato dicembrino, per completare l’organico nei reparti dove le lacune sono state più evidenti.

L’ultimo colpo messo a segno è il centrale difensivo Manuel Gatelli, ultima stagione al Cus Cagliari dopo una breve parentesi con il Progetto Sant’Elia. I nomi che circolano in via Nazionale sono quelli di Bobo Mannai, regista classico che trova poco spazio in Eccellenza con Beppe Martinez, sempre della società cagliaritana piace anche Andrea Loi difensore arcigno ma, al momento le trattative per la chiusura con questi giocatori sembra essere ancora lontana.

In seconda categoria il San Vito continua la sua corsa in testa ma questa volta in coabitazione con una delle altre favorite alla vittoria finale: l’Arbatax. La squadra guidata dall’arcigno Enzo Miccuci sta facendo un ottimo campionato anche a dispetto dei tanti infortunati che ha dovuto registrare in questo inizio di stagione. Alberto Paderi in armonia con il presidente Marco Marteddu sta concludendo alcune importanti operazioni, una di queste porterà a San Vito Alessandro Cocco, bomber di razza che ha militato nelle fila di Muravera e Villasimius, rispettivamente in Promozione ed Eccellenza. Sul taccuino del direttore sportivo l’arrivo in bianco celeste di Daniele Secci che sembra aver superato i problemi che lo avevano indotto a rinunciare alla proposta della società, Patrizio Campus difensore ex Sinnai per motivi di lavoro è nel Sarrabus i buoni rapporti con Paderi possono far nascere il matrimonio, sulla lista anche Marco Laconi centrocampista offensivo ex Orrolese ed infine il sogno di poter portare a casa il sanvitese Emanuele Contu che lascia il Castiadas di Andrea Piccarreta.

In alto Luca Loddo, Alessio Fontana, in basso Alberto Paderi

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MOTOCROSS La vittoria. Il motard di Villaputzu trionfa a Gonnesa nel campionato regionale di categoria, classe 250

Alessio Mulas, asso su due ruote

«Sogno il campionato italiano ma progetto di crearmi una famiglia» di Stefano Galdi Il Sarrabus ha il suo campione di motocross. Alessio Mulas, ventisettenne di Villaputzu, ha visto realizzarsi il suo sogno. Lo scorso 15 Novembre a Gonnesa (CA), ha vinto il Campionato Regionale di Motocross classe 250.

Ha messo tutto il suo impegno, sacrificando le sue giornate, già ricolme di lavoro come elettricista nell’impresa del papà Luciano. Grazie anche alla fidanzata Giulia ed agli amici Paolo Casula, Fabio Porcu, Luca Agus, Fabio Medda e tanti altri, che lo hanno sostenuto durante quest’impresa ardua ma risultata ricca di soddisfazioni.

Alessio appare alla nostra intervista, un ragazzo timido ma energico allo stesso tempo, fiero del traguardo raggiunto, rimanendo però saldo ai suoi principi di amicizia e di fratellanza.

Per me, ci dice, è un gioco, un gioco che però può cambiare si la vita di una persona, non dimenticando coloro i quali con me hanno sofferto e patito sacrifici. L’umiltà è il suo punto principale e mai lo tralascerà.

Quando è nata la passione per le moto?

Sin da piccolo ero patito di motociclismo, ma la mia prima moto è arrivata a 19 anni. Mamma Delfina era contraria alché io potessi avere una moto da strada, questo perché un carissimo amico, Alessio Massessi era stato coinvolto in un gravissimo incidente dove aveva perso la vita.

Alessio Mulas durante una sua performance

Quindi per rispettare il volere di mia madre mi sono accontentato di una moto da cross. Da lì nasce la mia passione per questa disciplina. La mia prima moto? Una Yamaha 125 che fu la mia prima soddisfazione!

Quali sono state le tue soddisfazioni?

Non posso tralasciare di essere fiero di aver raggiunto un simile risultato, che sinceramente non mi sarei mai aspettato, anche perché diverse

volte ho partecipato in ambito regionale a gare di motocross. Devo tanto alla mia famiglia, a mio padre Luciano, che mi ha sempre sostenuto, a mia madre, che nonostante le sue preoccupazioni, accorgimenti, ha saputo donarmi l’amore che solo lei sa trasmettermi; mia sorella Anna e tutti gli amici che mi hanno aiutato. Ma voglio dedicare questa mia vittoria al caro amico Alessio Massessi, che sicuramente sarebbe stato fiero ed

orgoglioso di me. La popolazione ha apprezzato tantissimo la mia vittoria ed io ricambio con l’affetto e la stima per loro che ho sempre nutrito.

Quali progetti per il futuro?

In primis quello di potermi creare una famiglia, anche se ora non disdegno i miei impegni. Vorrei prima pianificare tutti i miei obiettivi per poter poi concretizzare la mia vita insieme alla persona che amo, donandogli altre soddisfazioni soprattutto persona-

li. Non mi dispiacerebbe poter partecipare al Campionato Italiano, magari con un pizzico di fortuna!

Un messaggio per i giovani... Rispettare la vita, una vita che non ci appartiene, ma che nello stesso tempo dobbiamo tutelare rispettando semplici regole che ci vengono impartite. Non dimentichiamo mai che lo sport non è solo agonismo, soddisfazioni ben vengano, ma soprattutto amicizia e fratellanza.

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CICLISMO Due ruote. Uno sportivo muraverese si sta facendo onore in questa difficile e faticosa disciplina

Giuseppe Mascia, il ciclista barman «Ogni giorno dedico tre ore ad allenarmi. La prima vittoria? Nel 2010» di Renzo Cuccu Intervistare il nostro personaggio vi assicuro che non è stato semplice.

Una vita divisa tra il lavoro al bar, la bicicletta, la famiglia e i normali impegni di tutti i mortali. Lo incontriamo proprio all’interno della sua attività sulla strada principale di Muravera e la sua disponibilità è immediatamente totale come del resto lo è quando si muove dietro il banco. Giuseppe Mascia è un affermato barman di trent’anni con la grande passione per il ciclismo, sposato con Stefania dal 2003 e una splendida bimba di undici anni di nome Serena che ama la danza nonostante le tentazioni fatte dal papà per dirottarla sulle due ruote.

Quando è iniziata la tua carriera su due ruote?

Nel 2004 ho iniziato il mio approccio alla bicicletta, grazie alle insistenze di due amici: Maurizio Pili e Luca Melis. Sono loro che praticamente mi hanno instradato e dopo cinque anni corriamo ancora nello stesso Team.

Correre per fare qualche escursione è stato l’inizio, ora sei un atleta agonista. La strada è più o meno simile per tutti, si inizia andando un poco in giro poi subentra la passione, ti accorgi subito quando questa arriva.

Ricordo che ho cominciato a correre seriamente per il Ciclo Team Cireddu, nel 2006.

Quale è stata la tua più grande emozione?

Giuseppe Mascia in sella alla sua inseparabile bici

Naturalmente dal punto di vista sportivo ha coinciso con il mio miglior piazzamento : secondo. E’ stata una bellissima gara conclusa in maniera molto positiva, nel mio sport vincere non è molto semplice ma ti assicuro che non dispero che possa arrivare già nella prossima stagione.

Sei un barman, come concili la tua attività con questa passione?

Onestamente ti devo dire che in fondo al ciclismo non ci sono arrivato per caso, i miei orari non sono concilianti con le attività sportive che si fanno nel Sarrabus, fare ciclismo è stata la naturale conseguenza. Mi alleno nel-

le ore libere, non potrebbe essere che così visto la categoria dilettantistica.

Il bar come procede? La crisi si sente?

E’ un momento difficile per tutti ma credo di essermi ritagliato il mio spazio. Muravera è una cittadina e anche gli abitanti si comportano di conseguenza, io cerco di essere all’altezza delle aspettative dei miei clienti. Anche da noi il ciclismo sta vivendo una seconda giovinezza. E’ assolutamente vero e posso dire con buona precisione che il grosso incremento lo si è avuto con l’ultimo passaggio del giro d’Italia. La carovana ha conquistato molti cuori. Poi va detto che come Team stiamo organizzando da qualche anno una manifestazione locale a livello regionale che ci sta dando una buona visibilità. Nel prossimo anno la organizzeremmo intorno al mese di Maggio contrariamente agli altri anni che si organizzava a Marzo. Purtroppo questa data finiva per influire pesantemente sulla nostra preparazione alla stagione agonistica.

Gli allenamenti, come funzionano?

Prima che cominci la stagione ci alleniamo per circa tre mesi, in pratica ogni giorno dedichiamo al nostro sport poco meno di tre ore. In questo periodo conduciamo una vita abbastanza monastica, si va a letto presto, si mangia con una certa attenzione, per i più questo è il fattore più complicato da controllare per quanto mi

riguarda invece non essendo un goloso o un mangione da sempre mi è facile compiere questi “sacrifici” senza troppa fatica.

Ma non è sempre così?

Assolutamente no, nel periodo in cui non si gareggia ci incontriamo spesso tra di noi e insomma si trasgredisce ma sempre nei limiti.

Il doping?

Sono assolutamente contrario, non assumo nulla che mi permetta di andare più forte a discapito della salute.

Purtroppo però anche tra i dilettanti c’è chi non la pensa così. Dovrebbero capire che in fondo è una trappola che non da via di uscita.

Quali sono i pensieri quando si fatica in gara?

Appena si parte il primo pensiero e di scendere dalla bici, poi si comincia a convivere con la fatica, infine ti poni degli obiettivi a breve scadenza per arrivare al traguardo, magari pensando di agganciare chi è andato in fuga sognare la vittoria.

La vittoria, a quando la prima?

Non è un tarlo, sto lavorando affinché possa arrivare ma sai bene che nel ciclismo non è facile vincere, non ci si può improvvisare e per un passista scalatore come me poi la faccenda è ancora più complicata ma, facendo un passo alla volta non escludo che nel 2010 possa anche arrivare. Faccio uno sport meraviglioso per me è già una grande gratificazione poterlo fare.

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