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Zero Branco
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Il caso L’inviato Moreno Morello
La truffa della legna arriva in città... e pure le telecamere di Striscia U
no dei numerosi episodi di tentate truffe della legna è avvenuto, durante l’estate, anche a Zero Branco. Ma con un intervento speciale: quello di Moreno Morello di “Striscia la Notizia”. Lorenzo Danieli, 50enne di Sant’Alberto di Zero Branco, ha infatti chiesto l’intervento del simpatico personaggio televisivo padovano, mettendo a disposizione anche i filmati delle proprie telecamere di videosorveglianza, per scovare i “furbetti” della legna. Dopo aver visto un conveniente annuncio in internet e il contatto telefonico con la fantomatica ditta, infatti, Danieli si era accordato per l’acquisto di 50 quintali di legna di faggio da ardere. Il prezzo? 10 euro a quintale, contro i circa 15 del mercato. Insomma, un affare. Peccato che preventivando ci fosse qualcosa che non andava, specie considerando anche che la “ditta” aveva dato appuntamento per lo scarico in una domenica pomeriggio, Lorenzo Danieli si arma di un po’ di sana “rabbia” e di fronte all’arrivo di un furgone modello “Daily” sapendo che il mezzo non poteva contenere oltre i 14 quintali, se non meno - mostra il muso duro. “Fino all’ultimo hanno insistito per scaricarla, ma mi sono oppoLo zerotino sto con decisione: mostrarsi sicuri è l’unica soluzione - spiega Danieli Lorenzo -. Non so cosa sarebbe accaduto a Danieli una persona che non se ne intende o, peggio, a un anziano. Entrambi ha chiamato avevano accento partenopeo e da le telecamere sottolineare c’è il fatto che negli andel tg satirico nunci in internet cambiavano continuamente la sede della fantomatica ditta e i numeri di telefono non sempre erano raggiungibili: già questi erano stati i primi indizi che mi avevano fatto alzare le antenne”. “Facendo poi una ricerca ulteriore ho quindi scoperto non si trattava di un episodio isolato il mio ma che anzi ne erano già accaduti parecchi ed ho deciso di avvisare Moreno Morello” spiega. Da qui le “indagini” e, con l’aggiunta di ulteriori episodi avvenuti nella zona del padovano, la messa in onda negli ultimi tempi di più servizi televisivi - quello dedicato a Danieli è dello scorso 24 settembre - sulla “truffa della legna”. Sia grazie alle immagini dello zerotino Danieli che a quelle di Striscia, che testimoniano tutti i “trucchetti” utilizzati dai due personaggi, pare che la vicenda - con l’interessamento delle forze dell’ordine - sia vicina a una risoluzione. Intanto, però, anche a inizio ottobre ulteriori episodi della stessa natura pare siano stati registrati in più zone del Triveneto. Insomma, i due personaggi che hanno tentato di truffare Lorenzo Danieli, o forse altri che utilizzano la stessa tecnica, pare non abbiano perso il vizietto.
Per Danieli non è la prima apparizione in Tv: ne 2015 su La7 e Canale 5 raccontò i 27 tentativi di furto
T
elecamere, inferriata, rafforzare tutti quanti i serramenti. avevo un rottweiler ma ho preso un cane più piccolo, lo tengo dentro casa. Ho dovuto prendere un’arma, son sempre stato contrario alle armi e alla fine ho dovuto ricorrere anche a quella per avere una certa sicurezza”. Parlava così Lorenzo Danieli davanti alle telecamere di La7 nel 2015. Per il cittadino zerotino infatti l’apparizione davanti alle telecamere di Striscia non è la prima esperienza televisiva. All’epoca era salito agli onori della cronaca per un record di cui certo non si poteva andare fieri: la “visita” per ben 27 volte di ladri nella sua abitazione. Alle telecamere de “L’aria che tira” raccontò che
dopo gli ultimi episodi viveva barricato e mostrava tutti gli accorgimenti in materia di sicurezza di cui si era dovuto dotare. E al giornalista de Il Giornale che gli chiedeva se li avesse mai affrontati, i ladri, raccontò questo episodio: “Certo. Alla decima volta. Erano in quattro, extracomunitari, scarpe da ginnastica e maglioncino, nonostante i 5 gradi sottozero. Nella foga mi ero dimenticato il bastone in casa. Gli ho tirato dietro alcuni cubetti di cemento, urlando in dialetto: sio ancora qua? basta! Uno dei quattro ha fatto dietrofront e mi ha sibilato: “Torna a letto”. È stata l’umiliazione più grande. Un senso d’impotenza, una rabbia...”.
Alessandro Bozzi
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