La Piazza di Padova apr2022

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Musica

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La Santeria. Esordio della band padovana con l’album “Chiedeteci dei nostri nemici invisibili”

L’accordo tra cantautorato e punk rock Un miscuglio di sensazioni e di emozioni rese canzoni grazie a testi lucidi e veri, scanditi da una vocalità calda

A

lla potenza della musica punk associare un’attitudine riflessiva e introversa: cantautorale o per meglio dire punkautorale. Si presenta così l’album d’esordio della band padovana “La Santeria”. Il nome del gruppo prende origine dalla religione cubana in cui le persone, per non avere ripercussioni, fingevano di praticare la religione cristiana celando dietro l’iconografia cattolica l’adorazione per le divinità. Una metafora utilizzata dal gruppo per raccontare come vive la maggior parte delle persone. La band composta da Alessandro Butch Baccelle (voce e chitarra ritmica), Michele Marchetto (chitarra solista), Federico Baratelli (basso) e Alberto Martina (batteria e seconda voce), nasce a gennaio 2017 come cover band, ma l’idea di raccontare storie ed emozioni altrui non rappresentava ciò che il gruppo sentiva di esprimere. Nasce quindi l’esigenza di mettersi in gioco in prima persona e raccontare le proprie emozioni. Ecco, dunque, l’album “Chiedeteci dei nostri nemici invisibili” la cui copertina è stata curata da un noto writer padovano. “I testi sono al centro del nostro progetto – spiega Michele Marchetto - Perché se

la musica è in grado di suscitare un effetto immediato, epidermico, nell’ascoltatore, è solo attraverso il racconto che è possibile accedere alla sfera emotiva sottocutanea di chi abbiamo di fronte.” L’album appare come un miscuglio di sensazioni ed emozioni rese canzoni da testi lucidi e veri, scanditi con una vocalità calda e da un sound che sfocia in punk rock anni ‘20 del secondo millennio. I testi raccontano atmosfere intime e sotterranee descritte nelle dieci tracce in scaletta. Sogni di giovinezza svaniti, piccole poesie di verismo punk, sono alcuni degli elementi di una composizione cantautorale ben composita, scorrevole nel raccontare di una società costantemente alla ricerca del piacere (in “La teoria del piacere”), nel realizzare che la società cerca di nascondere i propri vizi e difetti (in “Nessuno è un uomo”), nel parlare della difficoltà di delle relazioni interpersonali ( in “Le smorfie che fai”). Ciascuna traccia riporta caratteristiche uniche e appartenenti allo stesso filo conduttore cantautorato e punk rock che ricordano ritmi anni Ottanta e in parte beat italiano anni Sessanta. Un lavoro incentrato sulla fusione di diversi elementi che

riescono a mantenere la spontaneità e l’intimità e allo stesso tempo trovare il giusto equilibrio. In alcuni brani la musica esce dal punk e sconfina in melodie alternative che ricorda certi Afterhours, oppure si assiste a vocalità vicine ai Timoria, infine i primi Litfiba anni 80 riescono a dare nuovi volti al suono targato La Santeria. Ma l’originalità dimostrata dalla band nel padroneggiare la canzone d’autore con lo sfogo punk riesce a far chiudere un occhio anche su alcune melodie a volte troppo aggressive. L’obiettivo rimane quello di raccontare e trasformare attraverso musica e immaginazione le esperienze personali con un linguaggio poetico, fatto di ispirazioni e cambiamenti di percorso. Un album in-

timo che parla di storie personali, di persone, di passati mai vissuti ma cercati, del rapporto con l’esistenza e con lo smarrimento. Tematiche personali, ma che diventano nell’ascolto universali. In questo disco la protagonista è la parola e la potenza nel richiamare l’attenzione discostandosi anche dalla melodia. La sequenza dei brani racconta la profondità dell’approccio musicale de La Santeria che si fonde perfettamente con le sonorità punk. Il risultato di “Chiedeteci dei nostri nemici invisibili” è la creazione di momenti sonori pregni di sfumature emotive e interiori. Un progetto originale caratterizzato da continue fusioni musicali che danno adito a riflessioni personali. Sara Busato

• Chi è Sara Busato Da sempre ha coltivato una forte passione per la comunicazione e l’organizzazione di eventi culturali. Nel corso degli anni la sua passione si è trasformata in professione. Molto curiosa del mondo, ama le avventure e le sfide. Quando ha un momento libero passa le giornate in cerca di una montagna da raggiungere o di percorsi ciclabili da esplorare con la musica a fare da colonna sonora.


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