Spazi Spazi Aperti aperti 17 13 Rincari di inizio anno. Introdotta dal Governo, si traduce in un aggravio per chi ha una maggiore superficie
Nuova stangata sui rifiuti: ecco la Tares Prevista una maggiorazione fra i 30 e i 40 centesimi al metro quadrato, alcuni sindaci cercheranno di limitare i danni
In complesso i cittadini pagheranno almeno 20 euro in più a testa
I
nizio d’anno più amaro del solito visto che dal primo zio rifiuti sarà commisurato in tutti i Comuni della provingennaio è arrivata la Tares, un tributo nuovo di zecca. cia alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti Cambia tutto ancora una volta e, dal punto di vista da cittadini, attività commerciali e imprese (cosa che per dell’utente, si va in peggio. Il nuovo tributo sui rifiuti e ser- ora valeva solo per i Comuni con la Tia). La Tares probabilvizi, è chiamato a sostituire Tarsu e Tia per l’igiene urbana mente si pagherà in 3 rate: le prime saranno commisurate e a finanziare i servizi detti “indivisibili” come illumina- a quanto pagato come Tarsu o Tia nel 2012. I conguagli con le decisioni locali saranno versati zione pubblica, manutenzione strade con l’ultima rata di dicembre. e così via. L’unica consolazione, arriva L’aumento I CALCOLI La nuova tariffa sarà per chi produce meno rifiuti perchè va a coprire commisurata all’80% della superficie finalmente pagherà davvero qualcosa i servizi catastale, un dato che però oggi non in meno di chi ne produce di più. Ma “indivisibili” di consolazione molto parziale, perché ciascun Comune hanno tutti i Comuni. Per questa ragione, l’emendamento prevede che in alla fine, sia pure non per colpa dei Comuni ma del Governo Monti, quasi tutti ci troveremo a prima applicazione la base imponibile sarà rappresentata spendere più di quanto abbiamo speso fino ad oggi. Il det- dalle superfici dichiarate ai fini Tarsu o Tia. LA RISCOSSIONE Nel 2013 le società che svolgono taglio della norma è un prodigio della burocrazia e risulta di una complessità quasi assurda. La sostanza però è di il servizio di gestione dei rifiuti, potranno continuare a una semplicità disarmante: il tributo prevede una maggio- vedersi affidata la riscossione della Tares. Insomma poco razione che andrà dai 30 ai 40 centesimi di euro al metro cambia per Aps-Hera, Etra e Padova Tre, che continuequadro. Maggiorazione che servirà appunto a coprire i ranno ad essere i punti di riferimento per la provincia di servizi indivisibili visto che il Comune dovrà fare i conti Padova. con mancati trasferimenti da parte del governo centrale. PAROLA D’ORDINE, SEMPLIFICARE Nel 2013 i verIL PARAMETRO Con la Tares il pagamento del servi- samenti delle rate di Tares relativa ai rifiuti potranno esse-
La raccolta dei rifiuti da quest’anno sarà ancora più salata a causa dell’introduzione della nuova tassa la Tires
re effettuati tramite bollettino di conto corrente postale o tramite F24, consentendo quindi anche le compensazioni fra crediti e debiti fiscali. Si tratta, in pratica, degli stessi strumenti di pagamento oggi previsti per l’Imu. LA MAGGIORAZIONE Complessivamente i contribuenti pagheranno di più rispetto ai prelievi fiscali sui rifiuti attualmente in vigore (Tia o Tarsu). Infatti, per legge il gettito della Tares dovrà coprire integralmente non solo i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ma anche quelli dei servizi comunali “indivisibili”, come l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade.
I COMMENTI Da Sant’Angelo di Piove, il sindaco ha promesso di fare il possibile per “limitare i danni” anche rivedendo il calendario di raccolta dei rifiuti. Stesso discorso per Selvazzano, dove il primo cittadino sta prospettando aumenti considerevoli che colpiranno anche le fasce considerate deboli. Non va meglio nel resto della provincia dove, in alcuni Comuni, l’aumento sfiorerà il 25%. Brividi anche per i cittadini di Padova: sarà praticamente vanificata la riduzione della tariffa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani da 124 a 123 euro a tonnellata, approvata nelle scorse settimane.
CAlDAIE A NORMA NuOVO ACCORDO
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n nuovo patto per la messa a norma delle caldaie e di tutti gli impianti termici che rappresentano una delle fonti di inquinamento ambientale più diffuse. Tra le novità spicca l’utilizzo del “Bollino verde” anche per le caldaie sopra i 35 kw. E’ stato firmato nella sede della Camera di Commercio di Padova il nuovo accordo volontario fra Provincia di Padova, Comune di Padova e Camera di Commercio, l’Enea, le associazioni di categoria più rappresentative nel campo dell’installazione e della manutenzione degli impianti termici e le associazioni dei consumatori padovane con l’obiettivo di promuovere la diffusione di campagne di manutenzione e controllo degli impianti termici situati nel Comune di Padova e in tutti i comuni della provincia. La normativa vigente prevede obblighi per i cittadini e per gli enti controllori (Comuni e Province) relativamente alla progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici, con l’obiettivo di contenere il consumo di energia, migliorare le condizioni ambientali e di aumentare la sicurezza degli impianti. Solo in Italia i casi di morte per intossicazione da monossido di carbonio causata da impianti non controllati sono più di 200 all’anno. Non va dimenticato inoltre, che un generatore in grado di bruciare bene genera un minore consumo di combustibile, poiché il processo avviene in condizioni ottimali, con conseguente risparmio economico, anche sulla bolletta, ed una minore emissione di inquinanti. L’accordo coinvolge più di 500
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Il controllo di una caldaia imprese artigiane del territorio padovano e di altre province ed il numero totale stimato di impianti su cui effettuare la manutenzione è pari a 310 mila unità. I controlli effettuati nell’ultimo biennio hanno accertato che solamente il 30% degli impianti verificati sono negativi mentre il restante è positivo, quindi tendenzialmente si nota un miglioramento rispetto ai bienni precedenti. Questo conferma la validità dell’accordo volontario il quale, raggruppando tutti i portatori di interessi mira, oltre che a salvaguardare l’ambiente e a ridurre i consumi di energia, anche a incidere sul piano economico, calmierando i costi delle manutenzioni. Infine l’accordo prevede un tavolo di confronto permanente sulle problematiche riscontrate quotidianamente dalle imprese artigiane, nonché una formazione costante e puntuale per tutti i sottoscrittori.
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