Bassapadovana magg2013 n62

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Montagnana 13 L’incontro Il sacerdote è cappellano del carcere “Due Palazzi” di Padova

Mille studenti in Duomo Don Marco Pozza su invito della parrocchia si è confrontato con i giovani sul suicidio di Nicola Cesaro

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on era forse mai capitato di vedere 800 ragazzi, tutte le scuole superiori di Montagnana, riunite in un unico posto. Tanto meno in una chiesa. Il “miracolo” è riuscito alla parrocchia di Montangnana, ai dirigenti scolastici della città e a don Marco Pozza, cappellano del carcere Due Palazzi di Padova. Il sacerdote ha avuto il doppio merito di calamitare per due ore l’attenzione di quasi mille adolescenti sull’ostico argomento del suicidio. Lo scorso 29 maggio il duomo di Montagnana ha ospitato l’assemblea d’istituto dal titolo “Io sogno. E voi lasciatemi sognare”. Gli organizzatori hanno voluto ritagliare con gli studenti un momento di riflessione dopo i recenti lutti che la cittadina e le scuole locali sono state costrette a sopportare, tra giovani morti e suicidi di studenti poco più che adolescenti. L’ultimo, quello che ha scatenato una forte reazione del mondo religioso e civile e dell’associazionismo montagnanese, è stato il suicidio del diciassettenne David Peruffo.

I ragazzi delle scuole in Duomo con don Marco Pozza Don Marco Pozza, con i suoi modi vicini ai giovani, a invitato i giovani uditori a “riprendere in mano la vita. Tutte le volte in cui sentite dire da qualche prete o politico che “i giovani sono il futuro della società”, dovete ribellarvi. Dovete fregarvene delle rassicurazioni del futuro e dovete volere che il presente sia vostro. Vorrei vedere preti che entrano nelle case, nelle discoteche e negli stadi, e insegnanti che non si perdono a lamentarsi per le buste paga troppo ristrette, ma capaci di far battere il cuore agli studenti e di formare loro un pensiero

“cervelloni” premiati al liceo

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li studenti di Montagnana tra i cervelloni d’Italia. Il liceo scientifico “Jacopo da Montagnana” ha raccolto un successo inaspettato alla più importante gara nazionale di informatica per la scuole superiori. Da debuttante l’istituto montagnanese ha già raccolto un successo da protagonista. Alla finalissima di Roma delle olimpiadi di “Problem Solving” dello scorso 18 maggio, la squadra dell’istituto montagnanese ha ottenuto un eccezionale terzo posto. La delegazione padovana era composta da Andrea Fogagnolo, Alberto Girardello, Alberto Miola e Massimo Pesavento (tutti della 2A liceo scientifico delle Scienze applicate, nella foto qui soptra), preparati e guidati dalla professoressa Elisa Stevanato: i quattro si sono messi alle spalle ben venti scuole superiori italiane, finendo dietro solo ai colleghi liceali di Trento e Tricase (Puglia). Il successo arriva dopo aver superato brillantemente le fasi provinciali e regionali delle olimpiadi di informatica, organizzate dal Ministero della Pubblica Istruzione. C’è soddisfazione, ovviamente, da parte del dirigente scolastico Francesco Rossignoli: “Il risultato è ancor più notevole se si pensa che

è la prima volta che la nostra scuola partecipa a questa manifestazione, alla quale molti istituti dedicano da anni energie e risorse. Si tratta infatti della più importante gara di informatica per il primo biennio della scuola superiore. Il merito è degli studenti e della docente, che hanno trovato nel liceo scientifico di Montagnana l’ambiente favorevole per mettere a frutto le loro doti”. Sempre tra le scuole della Bassa padovana, spicca il primo premio per le scuole secondarie di secondo grado raccolto dall’Itis “Euganeo” di Este al concorso regionale “Quale idea!” organizzato dall’Arpav, con il progetto “Conosciamo la natura per poterci salvare”. Una delegazione è stata premiata a Padova. Al concorso partecipavano 4.000 studenti di 28 scuole del Veneto. Sempre da Este, precisamente dal liceo “Ferrari”, proviene invece Giulio Deangeli, il vincitore delle Olimpiadi Nazionali delle Neuroscienze, competizione che si è svolta a Trento. Il giovane si è aggiudicato la borsa di studio per rappresentare l’Italia alla sfida mondiale di settembre a Vienna, dal 21 al 26 settembre, in occasione del World Congress of Neurology. N.C.

libero e forte”. Concetti forti, che sono stati ripetuti anche la sera in un incontro al teatro Bellini a cui erano invitati solamente i genitori: “Ci sono genitori che per punizione mandano i figli in camera, non sapendo che fanno loro un piacere, lasciandoli soli con un computer in cui un ragazzo o una ragazzo possono costruirsi cinque identità e isolarsi dal mondo. Si fingono dietro allo schermo uomini, donna e trans, passano da Montagnana a Stoccolma con un click”. Riflessioni, queste, che hanno colpito anche le famiglie.

NEWS Urbana rende omaggio all’artista del Montagnanese

biblioteca intitolata al pittore franco santi

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ue iniziative forti per ricordare due figure importanti per il territorio Montagnanese. Il Comune di Urbana ha deciso di dedicare la biblioteca comunale al pittore Franco Santi. Nato a Urbana nel 1936, Santi è scomparso l’anno scorso: con la sua carriera e le sue opere ha contribuito a promuovere la storia e la cultura di Urbana e San Salvaro. Le sue opere spesso raffiguravaLa targa ricordo nella biblioteca no i paesaggi rurali legati alla vita di campagna e in alcuni casi i suoi ricordi di vita ad Urbana (è il caso dei quadri “Il Monastero di San Salvaro”, “Villa Capodivacca” e “Il Municipio e la sua gente”). L’intitolazione della biblioteca comunale è già avvenuta lo scorso 19 maggio con una cerimonia pubblica, alla presenza Mary Stellin e Silvia e Alessandra, moglie e figlie dell’artista, oltre che del sindaco Marco Balbo, del giornalista Mario Sileno Klein, dell’ex preside Luigi Sammarco e del pittore Flavio Perbellini. In onore di Santi è stata aperta anche una mostra con le sue principali opere. E’ stata invece dedicata a Giuliano Nicoletti la sala consigliare del municipio di Santa Margherita d’Adige. Scomparso lo scorso settembre a 64 anni per una malattia, Nicoletti ha tenuto le redini del paese per quasi vent’anni: era stato eletto primo cittadino nel 1995, confermato poi nel 1999 e ancora nel 2009, con una parentesi da vice di Daniela Marzia Costantin. Una targa all’ingresso della sala consiliare ricorderà il suo nome per sempre. Alla cerimonia di intitolazione del 18 maggio hanno preso parte i familiari, i sindaci dell’Unione Megliadina, gli amministratori del Parco produttivo del Fiumicello, i compagni di maggioranza e i rappresentanti delle forze dell’ordine, polizia Megliadina in prima fila. N.C.


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