Policy Diritti Umani - Laminazione Sottile

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POLICY DIRITTI UMANI DI GRUPPO

1 PREMESSA

Il Rispetto per le Persone è uno dei principi ispiratori del Gruppo Laminazione Sottile (di seguito anche “Gruppo LS”), ufficializzato anche all’interno dei Valori aziendali. Le Persone sono infatti il cuore del nostro processo di crescita e contribuiscono allo sviluppo della nostra realtà attraverso la passione, la creatività e i loro specifici talenti, lavorando in team fondati sul rispetto reciproco. Una diversità di personalità e modi di essere che, all’interno di una cornice di valori condivisi, rappresenta una fonte di arricchimento costante, di confronto e innovazione.

1.1 Scopo del documento e sintesi dei contenuti

La nostra Policy Diritti Umani delinea le aspettative che il Gruppo ripone nei propri Dipendenti ed il proprio impegno nel sostenere un ambiente di lavoro sereno, partecipativo e professionale. È ispirata alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, alla Dichiarazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro, ai Principi Guida ONU su imprese e diritti umani, al Codice Etico del Gruppo LS.

Crediamo in una collaborazione fattiva con i nostri fornitori e con le ditte esterne che operano presso gli stabilimenti, ai quali chiediamo di condividere i nostri valori e principi e di aderire alla presente Policy.

1.2 Contesto normativo e ambito di applicazione

Il Gruppo rispetta - e tutti i Dipendenti devono rispettare - le leggi e le norme internazionali e nazionali applicabili. In alcuni casi specifici, è possibile che gli standard e le prescrizioni di Gruppo siano più restrittivi rispetto a quanto previsto dalla normativa di alcuni paesi, così come è possibile che in alcuni paesi siano permessi comportamenti che il Gruppo espressamente proibisce. In tal senso, il Gruppo Laminazione Sottile esige il rispetto degli standard della presente Policy, indipendentemente dal fatto che questi siano o meno proibiti dalla legge nazionale.

La presente Policy si applica a Laminazione Sottile S.p.A. e a tutte le Società controllate (facenti parte del Gruppo LS).

Le Società controllate sono responsabili dell’adozione del presente documento e di assicurarne il rispetto.

La Policy include tutti i comportamenti commessi sia all’interno che all’esterno delle Società del Gruppo da parte dei Dipendenti o dal personale in somministrazione, a prescindere dall’inquadramento o dal livello di anzianità. Pertanto, la Policy Diritti Umani si applica negli uffici del Gruppo così come fuori sede: ad esempio, presso gli stabilimenti e uffici dei clienti, durante gli eventi e nei luoghi di trasferta, ed è valida in tutti i contesti lavorativi, inclusi i viaggi di lavoro, le riunioni, gli eventi e tutte le situazioni sociali legate al Gruppo ed al suo business.

Il Gruppo adotterà ogni misura appropriata per prevenire i comportamenti inappropriati e per assicurare che la persona che li segnala non abbia ripercussioni negative.

Pur non potendo controllare direttamente i comportamenti di Terze Parti (fornitori, ditte esterne), il Gruppo non tollera eventuali atti commessi da queste in contrasto con la presente Policy e attuerà le misure conseguenti con ripercussioni sulla prosecuzione del rapporto commerciale.

1.3 Emissione, revisione e termini di validità

La presente Policy assume validità dalla data della sua emissione (indicata sul documento). Ogni eventuale successivo aggiornamento annulla e sostituisce, dalla data della sua emissione, tutte le versioni emesse precedentemente.

La Funzione HR di Gruppo è incaricata dell’aggiornamento della presente Policy e della sua diffusione.

La Policy è soggetta a revisione periodica (almeno quinquennale) e ri-emessa a cura dell’Ente Emittente ove necessario (in particolare in caso di variazioni organizzative, eventuali gap/criticità riscontrate o qualora gli standard e le normative applicabili, nazionali e internazionali, cui si fa riferimento in qualità di best practice, siano soggette a cambiamenti).

1.4 Responsabilità e disclosure

Gli Organi di governance del Gruppo LS, supportati dal Comitato Direttivo e dal Comitato Sostenibilità di Gruppo, e con il coinvolgimento delle Funzioni a vario titolo coinvolte (a titolo non esaustivo le Funzioni Human Resources, Legal & Compliance) svolgono un ruolo strategico nella piena implementazione della presente Policy, assicurando il coinvolgimento di tutti i lavoratori e collaboratori affinché esprimano comportamenti coerenti ai valori ivi contenuti.

Al fine di assicurare un miglioramento continuo delle proprie prestazioni, relativamente ai processi oggetto della presente Policy, il Gruppo LS si impegna a identificare gli indicatori di performance più significativi (KPI), a fissare obiettivi di miglioramento realizzabili e a monitorare periodicamente e rendicontare i risultati conseguiti nel Rapporto di sostenibilità annuale.

2 DIVERSITY, EQUITY & INCLUSION

La diversità è ricchezza. Ricchezza per l’azienda che beneficia di punti di vista differenti che aiutano a migliorare il proprio modo di fare business; ricchezza per il personale stesso che si confronta con colleghi dal diverso background nazionale, etnico, culturale; ricchezza per il territorio che si innova attraverso il cambiamento.

Per questo motivo, il Gruppo Laminazione Sottile fa proprio il concetto di diversità: accogliamo e valorizziamo tutte le differenze dei nostri dipendenti, siano esse di etnia, nazionalità, cittadinanza, colore della pelle, genere, orientamento sessuale, background culturale, religione o credo, età, disabilità, stato civile o altre caratteristiche fisiche o culturali che rendono unici i nostri dipendenti.

La nostra lunga storia è testimone del valore dell’inclusione, intesa come sviluppo di un ambiente lavorativo in cui i dipendenti percepiscano un senso di appartenenza, sentendosi riconosciuti nel proprio valore, rispettati ed apprezzati.

Il nostro impegno per garantire i principi di Diversity, Equity e di Inclusion mira a salvaguardare il benessere dei nostri dipendenti e di tutti coloro che lavorano con il Gruppo attraverso:

• Una forza lavoro che rifletta la diversità dei luoghi e delle comunità nei quali operiamo nel mondo;

• Un ambiente di lavoro nel quale siano valorizzate le differenze individuali e sia riconosciuto il contributo lavorativo di tutti;

• Un contesto di inclusione e di appartenenza che fornisca ai dipendenti sicurezza fisica e psicologica, trasparenza, nel quale ogni persona sia incoraggiata a fornire il proprio contributo;

• Modalità di recruitment che escludano criteri discriminatori nella selezione dei candidati, sia in fase di screening iniziale che durante le fasi avanzate di colloqui in sede;

• Un processo di revisione periodica delle procedure di recruitment per assicurare sempre correttezza e un giusto trattamento;

• Opportunità di formazione, sviluppo e progressione di carriera uguali per tutti i dipendenti;

• Possibilità di usufruire di congedi di maternità/paternità senza che ciò rallenti la crescita professionale e lo sviluppo di carriera della persona;

• Lo sviluppo dei talenti dei dipendenti, per sviluppare opportunità di miglioramento e innovazioni e fornire le migliori soluzioni ai nostri clienti;

• La promozione della dignità e del rispetto, non tollerando alcuna forma di intimidazione, bullismo, discriminazione o molestie.

2.1 Non discriminazione

Il Gruppo Laminazione Sottile promuove, con processi trasparenti, pari opportunità per tutti i dipendenti in ogni fase del rapporto di lavoro (selezione e assunzione, formazione, sviluppo professionale e retribuzione) e si impegna a garantire che il personale non subisca trattamenti ingiusti e discriminatori basati su:

• Etnia, colore della pelle, origine nazionale o familiare;

• Sesso, identità di genere o orientamento sessuale;

• Età;

• Cittadinanza, stato civile, maternità;

• Religione o credo religioso;

• Disabilità mentale o fisica o stato di salute;

• Altre categorie protette per legge.

3 MOLESTIE E COMPORTAMENTI INAPPROPRIATI

Il Gruppo Laminazione Sottile non tollera alcun comportamento assimilabile a molestie, bullismo ed a altre forme di abuso o intimidazione: questi, anche quando non rappresentino in sé un reato, ledono sia la dignità della persona che li subisce (compromettendone la salute, la fiducia, il morale, la motivazione al lavoro, le prestazioni lavorative) che il clima organizzativo e la reputazione del Gruppo.

Tutti i Dipendenti devono essere consapevoli che i comportamenti e le parole possono essere percepiti e interpretati da ogni persona in maniera differente: contribuire a creare e mantenere un ambiente di lavoro rispettoso ed armonioso significa prestare attenzione al linguaggio verbale e corporeo, nonché al proprio comportamento, eliminando parole e atteggiamenti intimidatori, ostili, degradanti, umilianti o offensivi.

Comportamenti inappropriati possono includere, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le battute offensive o sessualmente esplicite, le avance sessuali non gradite, i contatti fisici indesiderati o le richieste di favori sessuali, le ingiurie e gli epiteti a sfondo razziale, le minacce, le intimidazioni, l’abuso e la coercizione fisica o verbale, la diffamazione, l’uso improprio di informazioni personali, la diffusione di materiale scritto o grafico di tipo offensivo o sessualmente esplicito, il sabotaggio o il danneggiamento delle prestazioni lavorative di una persona.

In piena coerenza con il principio di non discriminazione, la presente Policy vieta gli atteggiamenti e i comportamenti volti a denigrare, mostrare ostilità o avversione nei confronti dell’appartenenza etnica o nazionale, dell’età, del sesso o dell’identità di genere, della religione, dello stato civile e di tutte le altre caratteristiche protette di un individuo o di un gruppo.

I comportamenti inappropriati sono vietati a prescindere dal sesso, dal genere o dal fatto che siano posti in essere da un superiore gerarchico, un collaboratore, un cliente, un venditore o una Terza Parte con cui il Dipendente interagisce per lavoro.

Il Gruppo, inoltre, proibisce esplicitamente qualsiasi comportamento che metta in relazione l’impiego, la remunerazione o le opportunità di carriera con qualsiasi forma di attività sessuale o avente natura sentimentale.

4 MODERN SLAVERY

Siamo impegnati a prevenire tutte le forme di schiavitù, lavoro forzato o servitù, lavoro minorile e traffico di esseri umani (di seguito collettivamente denominati “modern slavery”), sia nella nostra attività che nella nostra catena di fornitura.

La modern slavery è un crimine grave e una violazione dei diritti umani fondamentali. Questa “schiavitù moderna” si mostra sotto diverse forme che comportano lo sfruttamento di un individuo da parte di altri, per guadagno personale o commerciale. Ciò comprende una serie di attività che vanno dal reclutamento, all’ospitare, al trasportare, al fornire manodopera attraverso la minaccia o la coercizione.

4.1 Prevenzione della modern slavery in azienda

Ogni dipendente stipula, con la specifica azienda del Gruppo in cui è inquadrato, un contratto (in ottemperanza al CCNL specifico o ai regolamenti nazionali in essere), in cui sono delineati i termini e le condizioni del proprio impiego. I dettagli lavorativi, tra cui retribuzione, ferie, orari di lavoro e interruzioni, sono in compliance con il CCNL e le leggi nazionali applicabili, per garantire il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, la salute e la sicurezza di tutti i nostri dipendenti e appaltatori.

Inoltre, il Gruppo LS garantisce che siano condotti controlli appropriati su tutti i dipendenti durante il processo di assunzione, per confermare che siano in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla legge.

Le agenzie di reclutamento e i partner con cui il Gruppo collabora condividono il nostro impegno a contrastare la modern slavery.

4.2 Prevenzione della modern slavery nella supply chain

Ci impegniamo a implementare e far rispettare sistemi e controlli per prevenire la modern slavery nella nostra supply chain. Ci aspettiamo che tutti i nostri appaltatori, fornitori e altri partner commerciali rispettino gli stessi standard rigorosi, e chiediamo ai nostri appaltatori e fornitori di rispettare le nostre politiche e i nostri codici per combattere l’uso del lavoro forzato, obbligatorio o frutto di tratta, e di non impiegare in alcun modo personale tenuto in schiavitù o servitù, sia adulti che minori.

Abbiamo definito una serie di politiche e standard per rafforzare il nostro impegno a salvaguardare e proteggere i diritti umani, tra cui il Codice Etico di Gruppo. Queste politiche e codici vietano specificamente il lavoro forzato o minorile, la schiavitù in tutte le sue forme e il traffico di esseri umani.

Richiediamo a tutti i nostri fornitori di aderire al nostro Codice di Condotta dei fornitori, che prevede la prevenzione della schiavitù moderna in tutte le sue forme.

5 COMUNITÀ LOCALI E POPOLAZIONI INDIGENE

Ci impegniamo a rispettare i diritti delle comunità locali e a contribuire alla loro crescita economica e sociale.

Nello sviluppo dei nostri progetti ci impegniamo a coinvolgere tutti gli stakeholder rilevanti e a rispettare i diritti delle popolazioni più vulnerabili, quali quelle indigene e tribali (ove fossero presenti nella sfera di influenza del Gruppo), in conformità agli standard internazionali applicabili (con particolare riferimento alla Convenzione ILO 169 e alla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Popolazioni Indigene).

6 DUE DILIGENCE SUL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

Il processo di due diligence è lo strumento attuativo degli impegni espressi nella presente Policy per rendere effettivo il rispetto dei diritti umani nella sfera di influenza del Gruppo LS. A tal fine, la presente Policy fornisce indicazioni su come:

• identificare le aree di attività potenzialmente esposte al rischio di violazione dei diritti umani;

• censire le misure esistenti in tali aree per mitigare il rischio;

• valutare se tali misure siano adeguate a rendere effettivi gli impegni al rispetto dei diritti umani;

• identificare, in base alle valutazioni di adeguatezza, le aree di attività in cui è opportuno ridurre il rischio di violazione dei diritti umani;

• fornire input per la definizione di piani di miglioramento nelle aree effettivamente a rischio;

• assicurare un follow up delle azioni di miglioramento e la periodica ripetizione della due diligence.

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Processo di due diligence

L’elenco dei diritti umani da considerare nella due diligence è il seguente:

• lavoro forzato e lavoro minorile

• discriminazione

• libertà di associazione e contrattazione collettiva

• salute e sicurezza

• condizioni di lavoro e retribuzione

• formazione professionale

• privacy

• ambiente

• prevenzione della corruzione

• diritti civili e politici (libertà di pensiero e di espressione, libertà politica e religiosa, uguaglianza dinanzi la legge)

Il processo ciclico di due diligence si compone di tre fasi principali:

1. identificazione delle aree di attività che presentano potenziali rischi di violazione dei diritti umani;

2. censimento delle misure di mitigazione del rischio di violazione dei diritti umani nelle aree identificate nella fase precedente;

3. valutazione dell’adeguatezza delle misure di mitigazione per identificare le aree di attività dove queste potrebbero non essere sufficienti a contenere il rischio in una misura accettabile.

A seguito dei risultati emersi nelle tre fasi precedenti, qualora siano stati riscontrati dei particolari rischi di violazione dei diritti umani per cui è stato necessario adottare un piano di miglioramento, deve essere prevista una verifica di follow-up sull’attuazione del piano. Infine, è opportuna un’adeguata comunicazione verso l’esterno dei risultati emersi dal processo di due diligence mediante l’inserimento degli stessi risultati all’interno del Rapporto di Sostenibilità.

Fase 1 - Identificazione delle aree di attività potenzialmente esposte al rischio di violazione dei diritti umani

Persone titolari dei diritti umani e stakeholder del Gruppo LS titolari dei diritti umani sono le persone fisiche.

Per identificare le aree di attività del Gruppo LS potenzialmente a rischio di violazione dei diritti umani occorre quindi prima di tutto identificare le categorie di persone i cui diritti possono essere violati. Il principale riferimento in tal senso è la mappa degli stakeholder.

Tenuto conto che molti dei diritti umani in questione sono legati all’attività lavorativa sarà inoltre utile considerare -all’interno delle diverse categorie di stakeholder, ove applicabilei rispettivi dipendenti (es. dipendenti dei fornitori) ed occorrerà prestare particolare attenzione alle seguenti categorie da considerarsi maggiormente “vulnerabili”:

- donne, bambini, disabili, lavoratori stranieri e migranti

- dipendenti di fornitori che svolgono la loro attività nelle sedi del Gruppo LS

- comunità locali / popolazioni indigene

Tutte le categorie di persone di cui al punto precedente devono essere “incrociate” con l’elenco dei diritti umani identificati al fine di ipotizzare le situazioni nelle quali è possibile – in linea teorica – che venga leso, nella relazione con il Gruppo LS o con suoi fornitori, un diritto umano di cui sono titolari le persone appartenenti alle categorie di cui sopra. Questo esercizio prescinde dalla considerazione delle misure di mitigazione in atto, in quanto mira a configurare un insieme di aree potenzialmente esposte al rischio di violazione dei diritti umani.

Una volta individuate le situazioni nelle quali è possibile – in linea teorica – che si verifichi una violazione di diritti umani, occorre circostanziare tali situazioni collegandole a specifici processi o attività del Gruppo LS.

Fase 2 – Censimento delle misure di mitigazione presenti

Sono oggetto di questa fase 2 solo le aree di attività classificate potenzialmente a rischio di violazione dei diritti umani, come risultato della fase 1. Lo scopo è di verificare la presenza di elementi di presidio del rispetto dei diritti umani, cioè di misure di mitigazione del rischio di loro violazione.

Le principali misure di mitigazione del rischio da ricercare sono:

• esistenza di norme di legge o contrattuali (es. derivanti da Contratto nazionale di lavoro), volte a tutelare i diritti umani e ad esigere il loro rispetto, applicabili nel caso in esame e severità delle sanzioni collegate;

• esistenza di sistemi di gestione certificati (ISO) o strutturati con propri sistemi di presidio (es. Modello 231 per le società con sede in Italia);

• esistenza di Linee Guida e Istruzioni Operative che prescrivano comportamenti in linea con il rispetto degli specifici diritti umani a rischio;

• esistenza di strutture aziendali responsabili di predisporre, applicare e controllare le misure di compliance ed eventuali ulteriori misure volontarie di mitigazione;

• presenza di specifici sistemi di monitoraggio sul rispetto delle regole aziendali in tema di diritti umani (es. verifiche presso i cantieri);

• presenza di sistemi di segnalazione di comportamenti contrari al rispetto dei diritti umani;

• svolgimento di attività di formazione e/o sensibilizzazione dei dipendenti;

• previsione di sanzioni (ad esempio disciplinari) in caso di mancato rispetto dei diritti umani;

• per quanto riguarda in particolare i soggetti operanti nella catena di fornitura e i business partners, presenza sistematica di criteri di qualificazione, di clausole contrattuali che affrontino il rispetto degli specifici diritti umani di pertinenza.

La presenza delle misure di mitigazione potrà essere censita sulla base delle informazioni presenti nel sistema documentale aziendale, integrate da interviste con i responsabili delle diverse attività e da altri approfondimenti ritenuti necessari.

Fase 3 – Valutazione dell’adeguatezza delle misure di mitigazione

L’attività consiste nel valutare se, in un’area a rischio, le misure di mitigazione censite sono idonee a prevenire le situazioni di lesione dei diritti umani ipotizzate nell’area in questione.

Al termine di tale fase risulteranno quindi due gruppi di attività: quelle presidiate in modo adeguato, che torneranno ad essere sottoposte ad assessment e quelle che richiedono la definizione di un Piano di miglioramento.

7 DIFFUSIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE

La presente Policy è comunicata al personale di tutte le aziende del Gruppo ed è resa disponibile alle Terze parti sui siti web aziendali.

La formazione è un ulteriore elemento essenziale per la capillare diffusione della Policy, per accrescere la consapevolezza dei dipendenti sui temi trattati e favorirne la

prevenzione. A tale riguardo, il Gruppo si impegna a fornire a tutti i Dipendenti (diretti e tramite somministrazione) corsi di formazione obbligatoria e aggiornata sul Codice

Etico di Gruppo, sui contenuti della presente Policy nonché sulle modalità per segnalare preoccupazioni, sospetti di violazione degli aspetti etici e/o comportamenti illeciti o inappropriati.

Tali corsi di formazione sono garantiti sia per tutte le nuove risorse in ingresso che periodicamente per il personale già in forza.

8 PROCESSO DI SEGNALAZIONE

È fondamentale per la protezione delle persone, dell’ambiente di lavoro e della reputazione del Gruppo che tutti i Dipendenti segnalino eventuali atti e comportamenti in contrasto con la presente Policy, come atti discriminatori, molestie, bullismo o comportamenti sessualmente inappropriati.

Il Dipendente - fatta salva la possibilità di ricorrere alle autorità competenti - è tenuto a segnalare le violazioni della policy, alternativamente:

• mediante i canali previsti dalla Whistleblowing Policy;

• alla struttura delle Risorse Umane della propria Società del Gruppo;

• al proprio Responsabile diretto o, laddove questo sia coinvolto, al superiore gerarchico, sulla base delle proprie linee di riporto, il quale a sua volta provvederà a coinvolgere la struttura delle Risorse Umane della propria Società del Gruppo;

• mediante ogni altro eventuale canale disponibile in vigore presso la specifica Società del Gruppo.

Il Gruppo Laminazione Sottile si aspetta che tale circostanza venga segnalata dal Dipendente anche in caso si assista a situazioni in cui un’altra persona è vittima di un comportamento vietato ai sensi della presente Policy.

Il Gruppo si impegna a verificare la segnalazione, trattandola con rispetto, indagando e gestendo prontamente ed in maniera imparziale la relativa segnalazione. Il Gruppo adotterà ogni misura necessaria per garantire riservatezza e discrezione alle segnalazioni (in conformità alle norme di legge applicabili e nei limiti consentiti da eventuali indagini da espletare). Ai sensi della presente Policy, i Dipendenti sono tenuti a collaborare nelle indagini.

9 DIVIETO DI ATTI RITORSIVI

Il Gruppo è fermamente impegnato a proteggere il Dipendente che segnala un comportamento vietato dalla presente Policy, o che solleva dubbi, da eventuali atti ritorsivi.

Tale Dipendente verrà tutelato per tutto il tempo necessario, non solo dal presunto responsabile del comportamento, ma da chiunque possa effettuare pressioni indebite.

Un atto ritorsivo è una condotta avversa nei confronti di una persona in ragione del fatto che questa:

• ha segnalato una violazione effettiva o percepita di una normativa di Gruppo o di legge, oppure ha segnalato un comportamento proibito o inappropriato sul luogo di lavoro;

• si è mostrata contraria ad una condotta che potrebbe violare una normativa di Gruppo o di legge o ad altro comportamento proibito o inappropriato sul luogo di lavoro;

• ha partecipato al processo di segnalazione e di indagine di cui alla normativa di Gruppo;

• ha fornito supporto ad un’indagine o ad un procedimento che riguarda una violazione effettiva o percepita di una normativa di Gruppo;

La ritorsione è severamente vietata e costituisce in sé una violazione della presente Policy. Chiunque ponga in essere un atto ritorsivo nei confronti del Dipendente segnalante o Terza Parte segnalante, compresi gli atti volti a tacitare il Dipendente attraverso incentivi economici o altri benefici, sarà oggetto di provvedimento secondo il sistema disciplinare sanzionatorio previsto. Per maggiori dettagli, si rimanda al Codice Etico di Gruppo.

10 AZIONI DISCIPLINARI

La violazione delle disposizioni contenute nella presente Policy o dei principi, valori, obblighi fondamentali e norme di qualunque genere proprie della materia, può comportare a carico del Dipendente responsabile un provvedimento disciplinare proporzionato, incluso il licenziamento, secondo quanto previsto dal Codice Disciplinare in vigore.

Il Gruppo si impegna ad implementare e ad aggiornare costantemente i più elevati standard organizzativi e gestionali per evitare che situazioni analoghe possano ripetersi.

ALLEGATO 1 – RIFERIMENTI

• Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

• Principi Guida ONU su imprese e diritti umani

• Convenzioni fondamentali dell’ILO e Dichiarazione ILO sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro

• Modern Slavery Act 2015 - Section 54 del Regno Unito

• California Transparency in Supply Chains Act of 2010 (SB 657)

• Modern Slavery Act 2018 (No. 153-2018) - Australia

• Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti delle Popolazioni Indigene

• Codice Etico del Gruppo Laminazione Sottile

GLOSSARIO

Parole Chiave Definizione

Dipendenti

Tutte le persone legate al Gruppo Laminazione Sottile o alle Società del Gruppo da un contratto di lavoro (inclusi i consulenti e i distaccati), nonché tutti i membri degli organi esecutivi, strategici e di controllo

Società del Gruppo Le Società del Gruppo controllate direttamente o indirettamente da Laminazione Sottile S.p.A.

Gruppo Il Gruppo Laminazione Sottile, costituito da Laminazione Sottile S.p.A. e dalle sue Società controllate

Terze Parti Persone fisiche o giuridiche legate al Gruppo da un contratto come, ad esempio, i clienti, i fornitori, gli agenti, ecc.

Data ultima revisione: 04 Aprile 2025

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