La Locomotiva

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Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

UMBRIA

Sezione Studentesca di Perugia

Novembre 2015

No. 0

La Locomotiva

Libertà è partecipazione

Nata nel 1994, La Locomotiva ha

un nutrito gruppo di ragazze e ragazzi,

informazioni necessarie. La Locomotiva

rappresentato

di

torniamo finalmente su carta stampata.

è anche questo: un contenitore per le

per

Abbiamo ricevuto tanti articoli, vignette,

gli studenti universitari, anche con

fumetti, storie. Tutti realizzati dagli

vostre riflessioni e le vostre denunce.

edizioni cartacee di successo, fino

studenti, da voi. Ci avete raccontato

al 2008 quando, per vari motivi, è

di quanto è stato bello l’ultimo film di

stata messa da parte. Dal novembre

Garrone, di come siete rimasti indignati

nonché l’unica a poter vantare una

2014 abbiamo deciso di riprendere in

dall’indifferenza dell’Europa di fronte

collaborazione con diverse associazioni

mano l’idea avviando un sito che fosse

alle migliaia di morti nel Mediterraneo,

presenti

fruibile a tutte le realtà studentesche.

ci avete scritto di Alexis Tsipras e di

Siamo riusciti ad ottenere uno spazio

Ada Colau, della necessità di Aule

La

durante il Festival del Giornalismo,

Studio e dei loro conseguenti benefici o

dove abbiamo presentato il progetto,

malfunzionamenti, ci avete chiesto aiuto

ed una sezione ufficiale sul SOA+

con le borse di studio e con il nuovo ISEE

identità, sempre a disposizione di

(Segreterie

l’applicazione

e noi vi abbiamo risposto, pubblicando

chi crede ancora nel potere delle

dell’Unipg). Oggi, grazie all’impegno di

anche appositi articoli con tutte le

parole

informazione

uno ed

strumento aggegazione

On App,

Attualmente

è

l’unica

voce

universitaria a libera distribuzione

nel

territorio

Locomotiva

espressione più,

con

impegnato,

e

nella

è

un una

con

perugino. mezzo

di

marcia

in

una

libertà

chiara

d’opinione.

La Locomotiva

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INDICE

VUOI FAR SENTIRE LA TUA VOCE? TI PIACE SCRIVERE O DISEGNARE? Scrivici alla mail: lalocomotivaonline@gmail.com

Sali a bordo di uno dei nostri vagoni La Locomotiva ha bisogno anche di te Redazione Direttore: Daniele Papasso Vicedirettore: Hakim Ben Hamida Caporedattrice: Francesca Ricci Responsabile Tecnico: Dario Bovini Grafica e Impaginazione: Jambo Praticò Stampa: Tipografia Ellera Hanno collaborato a questo numero: Larissa Apone, Arianna Masciolini, Francesca Flamini, Michele Di Girolamo, Pietro Diana, Elisa Del Gatto, Francesco Brizioli, Jacopo Castelletti, Pietro Orfei, Letizia Biscarini, David Da Cruz Ventacem, Angela Pizzuti, Andrea Marconi, Micaela Chiagano, Anna Di Prima, Patrizia Cantelmo, Leonardo Sorbelli, Martina Domina. Numero unico in attesa di registro

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La Locomotiva


Università

Come ti taglio lo stato sociale persone. Ben capirete allora che ciò che rimane da fare è diminuire la spesa in favore di sanità, istruzione, aiuto ai più deboli. Trovandosi costretto a prendere una scelta così infelice, il governante convocherà immediatamente una conferenza stampa con un alto numero di giornalisti, in cui spiegherà a tutta la cittadinanza che l’unica scelta possibile per il bene della collettività è il taglio alla spesa di tutti quei servizi che i più moderni chiamano welfare. Naturalmente una parte della cittadinanza insorgerà, proponendo altre strade con cui risolvere il problema, e che anzi, il taglio del welfare, almeno in prospettiva, non farà che aggravare la situazione del sistema. In ogni caso questi stessi insorti potranno riconoscere al governante di aver mantenuto nei loro confronti un atteggiamento schietto, sincero ed onesto. Il lettore sappia che esiste un luogo davvero reale in cui vi sono gli stessi problemi di quel luogo che abbiamo fino ad ora ipotizzato. In questo posto buona parte del sistema di welfare è basato su un numero (l’ISEE) che di Francesco Brizioli

dovrebbe tener conto della situazione patrimoniale e reddituale di ogni individuo. Inoltre i governanti non hanno nemmeno la legittimazione di

In tutte le situazioni in cui un uomo è chiamato a compiere delle scelte,

essersi presentati come leader della coalizione che ha vinto le ultime elezioni

tali scelte dovrebbero essere sottoposte ad un filtro di carattere etico. Il

politiche, ma sono stati portati così in alto dai poteri forti del luogo (che

punto ora diventa: quale etica va utilizzata? Oppure: che cos’è l’etica? A

spesso sono rappresentati da quelle stesse persone strane che hanno a che

queste domande è difficile trovare una risposta che metta d’accordo tutti,

fare con evasione fiscale e corruzione di cui prima parlavamo). Per risolvere

probabilmente perché essa nemmeno esiste. Sono convinto che parametri

i problemi di bilancio i governanti sanno che prima di tutto dovrebbero

quali onestà e sincerità debbano avere un peso sempre più grande nelle

combattere evasione fiscale e corruzione, ma il lettore avrà già capito che

scelte di un uomo, quando tali scelte non riguardano soltanto la propria

ciò è impossibile data la legittimazione di cui i governati godono. Prova ne

persona, ma la collettività. Supponiamo allora che esista un luogo in cui

sia che di recente è stata approvata una norma per cui è stato aumentato

vive una collettività e dove i governanti, per loro natura, sono chiamati a

l’importo massimo oltre il quale non è concesso il pagamento in contanti.

compiere delle scelte. Supponiamo che in questo stesso luogo vi siano delle

Tuttavia i governanti non godono nemmeno di una onestà intellettuale

problematiche da affrontare e per cui i governanti devono necessariamente

sufficiente da ammette che, non potendo tagliare su altro, rimane soltanto

compiere scelte pesanti. Potrebbe accadere infatti che, ad esempio, il

da diminuire la spesa dedicata al welfare. E allora si sono inventati un

bilancio della collettività, per scelte sbagliate fatte in passato, sia in negativo,

meccanismo per cui si cambia la modalità di calcolo di quel numero su cui

e pertanto non sia in grado di sostenere delle spese in servizi a favore della

si basa il sistema di welfare, sostenendo che tale manovra è una ferrea lotta

collettività stessa, come la sanità gratuita, un libero accesso all’istruzione,

all’evasione fiscale, in modo tale che, a parità di condizione reale, il numerino

l’aiuto a coloro che, da soli, e non per loro scelta, rimarrebbero altrimenti

che rappresenta la situazione patrimoniale e reddituale di una persona

indietro. Tuttavia vi saranno anche tanti altri aspetti da valutare, come

aumenti. In questo modo gli scaltri governanti hanno diminuito la spesa

la presenza di persone che si credono furbe e che quindi cercano in ogni

sul welfare, poiché saranno di meno le persone che godranno dei requisiti

modo di non contribuire a sostenere quelle spese che sono a favore di loro

per usufruirne, sostenendo però di aver combattuto l’evasione fiscale.

stessi e di tutta la collettività, oppure altre persone che, perché amiche di

Questo luogo però ha la fortuna di essere un luogo meraviglioso, culla

altre, pongono tale vincolo di amicizia davanti a tutto nell’esercizio delle

della cultura di tutto il mondo, ed è popolato da persone colte, con grande

loro funzioni. Si sono fatti soltanto due esempi di persone un po’ strane,

capacità critica e di analisi. Spero che queste persone siano in grado di capire

che rappresentano due fenomeni che qualcuno chiama evasione fiscale e

realmente cosa è stato fatto, e di insorgere contro tali scelte politiche in

corruzione; ma forse si è esagerato, perché tutti siamo convinti che queste

maniera più forte di quanto non abbiano fatto i cittadini del nostro luogo

persone siano pochissime e soprattutto lontanissime da noi. Si è talmente

ipotetico: qui, infatti, oltre che aver compiuto scelte contro i più deboli

esagerato che i governanti del nostro luogo, con un bilancio in negativo,

per non colpire i più forti, non è stato dimostrato nemmeno un minimo di

molto spesso neanche prendono in considerazione l’ipotesi di risanare

onestà e sincerità da parte di chi è chiamato a rappresentare la collettività.

le casse della collettività che amministrano cercando di scovare queste

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Università

Pro/contro numero chiuso di Arianna Masciolini

funzione del numero di posti nelle scuole di specializzazione, sorprendentemente basso

Sul test di Medicina le opinioni sono da

rispetto a quello dei laureati. Continuando

sempre molteplici. Per questo la redazione

a ragionare in quest’ottica, viene spontaneo

de la Locomotiva propone un confronto

chiedersi

tra due opposte visioni, di cui si sono fatti

soltanto ad alcune facoltà. Su questo i due

portavoce Emilio Gianotti, studente di Lingue

intervistati sembrano concordare, anche se

e Culture Straniere, e Luigi Maria Pandolfi, al

per motivi diversi: Pandolfi ritene che, per

5° anno di Medicina, nel corso di un dibattito

le peculiarità sopra riportate, la Medicina

tenutosi lo scorso lunedì 26 ottobre proprio

possa considerarsi un ambito a sé stante,

presso la Facoltà di Medicina di Perugia.

mentre Gianotti è favorevole ai test di

Il primo tema affrontato è appunto il

autovalutazione, già presenti in alcune

sistema del numero chiuso in sé per sé,

facoltà, e ad esami, se necessario, più selettivi,

che Gianotti ritiene lesivo nei confronti del

ma non ad un vero e proprio sbarramento,

diritto allo studio di ognuno. Pandolfi replica

specie se preliminare all’iscrizione: ciò si

prontamente citando la Costituzione, la quale

inserisce in una più ampia contestazione

specifica come solo i capaci e i meritevoli

verso i tagli alla sanità e all’istruzione.

abbiano il diritto di raggiungere i più alti

Si passa poi ad un’analisi del test come

gradi dell’istruzione, ossia l’università, a

attualmente

prescindere dai propri mezzi economici.

radunandosi una piccola folla di colleghi

Gianotti sostiene però che il diritto allo studio

dell’aspirante medico, ci si chiede se il

sia un valore universale, che prescinde dai

test sia efficace nel selezionare i capaci.

dettami della Costituzione, e che comunque

Pandolfi sostiene che il metodo di selezione

una selezione precedente l’inizio di studi

in adozione sia valido a prescindere dal suo

specifici come quelli universitari sia poco

essere o meno logicamente consono, ossia che

efficace nel selezionare quanti effettivamente

gran parte di quanti superano la prova siano

sono capaci e meritevoli. Si apre, dunque,

effettivamente idonei a proseguire gli studi, e

una discussione non più sulla legittimità del

che lo dimostrino attraverso il risultato di un

numero chiuso in quanto tale, quanto sul

impegno personale nella preparazione al test:

metodo di selezione, che secondo i detrattori

un test uguale per tutti è necessariamente

del test dovrebbe essere in itinere, per quanto,

equo. Tuttavia non si può ignorare il fatto che

come tengono a sottolineare i favorevoli, una

la scuola pubblica offra una preparazione

selezione che avvenga dopo uno o più anni di

contenutisticamente e metodologicamente

studio -sul modello francese, spesso proposto

diversa da quella richiesta per il superamento

come alternativa- sia dispendiosa in termini

del test, e per giunta quantitativamente

economici e di tempo tanto per gli studenti

molto differente nei diversi tipi di scuola,

quanto, soprattutto, per lo Stato. Il costo

e da ciò consegue il proliferare di scuole

della formazione di un medico è infatti uno

preparatorie private dai costi esorbitanti,

dei principali argomenti a favore della tesi di

che rendono diseguali i candidati, e non

Pandolfi, che ci spiega come datore di lavoro

il test. D’altro canto, sostiene sempre

dei medici sia in larghissima parte quello stesso

Pandolfi, le domande a risposte multiple

Stato che ne paga i due terzi della formazione

garantiscono

-solo un terzo è coperto infatti dalle tasse

maggiore rispetto ad un colloquio, e sono

universitarie: ne consegue che concedere

dunque sotto certi aspetti una garanzia.

l’accesso ai corsi di Medicina ad un numero

Il dibattito, in tutte le sue parti, mette in luce

eccessivo di candidati pesa, indirettamente,

il delicato rapporto tra diritto allo studio,

sul

servizio

diritto al lavoro e, in questo caso, salute

sanitario senza che questo sia di utilità alcuna

pubblica, invitando il lettore e gli stessi

all’infuori del soddisfacimento delle più o

intervenuti ad una riflessione ulteriore.

contribuente

e

sull’intero

meno legittime aspirazioni del singolo, tenute invece in maggior considerazione da Gianotti. Tutto ciò, conclude Pandolfi, è sbagliato nell’ottica di una pianificazione della spesa pubblica che tenga in conto i recenti tagli al Sistema Sanitario Nazionale. Anzi, aggiunge l’aspirante medico, l’attuale accesso ai corsi di laurea in Medicina è semmai da rivedersi in

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La Locomotiva

perché

pianificare

concepito.

un’oggettività

l’accesso

Mentre

va

sicuramente

Una bici per l’Università di Francesca Flamini “Università” non è solo un luogo di cultura e di formazione, ma anche uno spazio di vita incorporato in una comunità locale. Gli studenti, oltre a vivere un intenso periodo di trasformazione, possono contribuire a modificare gli spazi accademici e urbani al fine di renderli più sani e rispondenti ai loro bisogni. Per consentire la crescita degli studenti e degli spazi a loro dedicati, l’Università dovrebbe adottare strumenti di ascolto e di partecipazione attiva. Da un corso di promozione della salute, tenuto dai docenti dott. Riccardo Casadei e dott.ssa Liliana Minelli per gli studenti del primo anno del CdL in Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia, che ha utilizzato un approccio diretto in modo da coinvolgere e rispondere alle esigenze di salute, sono stati sviluppati numerosi progetti incentrati sul miglioramento dei servizi per la comunità accademica e locale. A partire da questa metodologia di struttura del corso, quindi di insegnamento, gli studenti non solo hanno potuto apprendere i meccanismi utili al fine di promuovere attività di carattere scientifico, formativo e divulgativo per la promozione della salute, ma metterli direttamente in pratica, costruendo gruppi di lavoro nei quali sono state analizzate le primarie esigenze volte al miglioramento della salute della comunità studentesca e organizzate tramite la costruzione di un vero e proprio progetto. Di questi progetti, uno in particolare ha avuto uno sviluppo concreto. Esso è incentrato sulla realizzazione di una pista ciclabile che punta a collegare l’Università di Medicina e Chirurgia (e l’annesso Polo Ospedaliero) con la stazione del minimetrò di Pian di Massiano, puntando inoltre a rendere disponibile il servizio di “bike sharing”, già attivo nel Comune di Perugia, costruendo una stazione nella suddetta facoltà. Il progetto è stato


presentato nei mesi scorsi all’amministrazione comunale, la quale si è dimostrata disponibile nell’ascoltare la proposta degli studenti e si è impegnata a confrontarsi al riguardo. Ovviamente è stata coinvolta la stessa Università, tramite il settore deputato alla mobilità, con la quale sono state valutate le maggiori aree di spostamento degli studenti di Perugia ed è stato formulato un questionario (compilabile entro il 30 Novembre 2015 accedendo alla pagina personale del SOL), mirato a conoscere nello specifico i mezzi e i tragitti di spostamento della popolazione studentesca, in modo tale da poter rispondere più efficacemente alle esigenze di miglioramento della viabilità. Dall’incontro con Comune e Università, il progetto, oltre a diventare più concreto, è stato agganciato a uno già esistente, frutto della collaborazione nata dai due enti prima citati, che prende il nome di “Università in bicicletta”, il quale si propone, nella sua prima stesura, di assegnare a singoli studenti biciclette in comodato d’uso gratuito, stabilendo dei criteri di partecipazione e di obblighi da seguire da parte dei beneficiari; scopo principale è promuovere la cultura della mobilità sostenibile partendo dalle giovani generazioni. Questa iniziativa fa però parte di un progetto più ampio, iniziato dal Comune di Perugia, che ha aderito alla costruzione del servizio di bike sharing “Bicincittà”, servizio già peraltro presente in numerosi altri comuni d’Italia, il quale prevede 6 stazioni con colonnine di ricarica, sede di alloggio per 30 biciclette con pedalata assistita e possibilità di intermodalità con il sistema Minimetrò (sfruttando i capolinea della stazione Pian di Massiano e Pincetto). Il servizio funziona attraverso l’utilizzo di una tessera elettronica, il singolo utente può prelevare la bicicletta in qualunque cicloposteggio presente sul territorio e riconsegnarla ovunque trovi un cicloposteggio libero, anche in un luogo diverso da quello di origine, in modo da consentire una fruizione molto rapida e flessibile.

Università

Aule studio e spazi aggregativi: la strada per una Regione a misura di studente di Francesca Ricci ed Andrea Marconi

L’Umbria ospita al proprio interno numerosi Istituti

di

Formazione

Superiore,

enti

storicamente e culturalmente prestigiosi sia a livello nazionale che internazionale. La presenza di giovani e studenti e la loro partecipazione attiva alla vita delle rispettive comunità, oltre ad essere il principale motore economico del tessuto territoriale, costituisce

un’irrinunciabile

ricchezza

dal punto di vista sociale e culturale, una ricchezza che necessita di essere riconosciuta dalla collettività ed incentivata con azioni concrete, al fine di stimolare ed incoraggiare la costante circolazione di persone e idee che ha reso l’Umbria un fecondo crocevia culturale in grado di ospitare ed accogliere adeguatamente i propri studenti. Un unico obiettivo: giungere ad un modello di Città Universitaria diffusa, in cui l’incontro e la possibilità di studiare e socializzare siano a tutti gli effetti facilitate ed incoraggiate. In questo senso è stato indirizzato l’impegno di moltissime associazioni del territorio, tra cui la Sinistra Universitaria-UdU Perugia, che da anni ha fatto della battaglia per un nuovo modello di Citta' Universitaria il perno della propria azione quotidiana. Nel programma elettorale per il rinnovo delle rappresentanze studentesche del settembre 2013, un punto centrale era occupato dalla necessità di creare nuovi spazi dedicati a studio ed aggregazione riservati agli studenti; una richiesta ripresa già nella prima seduta del Senato Accademico del 22 gennaio 2014, in seguito alla quale si è avviato il processo di confronto con il delegato del Rettore per i servizi agli studenti che ha portato ad un ripensamento generale delle politiche dell’Università in merito all’idea di cittadinanza studentesca. Nel corso degli ultimi due anni, segnati dal

Partendo da queste basi, il progetto nato dagli studenti è potuto entrare a far parte quindi di uno ben più ampio, riuscendo non solo ad inserire l’iniziale proposta della costruzione di una pista ciclabile tra Polo Ospedaliero e Pian di Massiano, ma anche ad indirizzare l’ampliamento del servizio di bike sharing, che prevede la costruzione di nuove 16 stazioni, verso i luoghi più usufruibili e necessari alla popolazione studentesca, a cominciare dai vari poli universitari.

costante impegno per affermare e promuovere un’idea di Città e di Regione in cui gli studenti siano il centro, nonché i principali destinatari, delle scelte di un’amministrazione che spesso non ha tenuto conto del fatto che proprio gli studenti fossero i suoi principali “datori di lavoro”, si è assistito alla progressiva affermazione e concretizzazione dell’idea di Città Universitaria. Inizialmente, con l’apertura dell’aula studio Ceccherelli in Via Elce di Sotto, aperta nei giorni feriali fino a

grazie ad un gruppo di studenti coordinatori. In data 23 ottobre 2015, sono state illustrate le nuove modalità di funzionamento dell’aula studio del Dipartimento di Chimica. Il servizio è stato automatizzato, estendendo la possibilità di accesso H24. Dalle 8 alle 18 rimarrà attiva come biblioteca, dalle 18 alle 8 sarà aula studio, dal lunedì al venerdì, sempre funzionante anche nel fine settimana. Per accedervi, sarà solo necessario munirsi del personale QR Code. Questo si potrà scaricare tramite il Play Store (dispotivi Android), attraverso l’applicazione Unipass, inserendo le credenziali del SOL e necessariamente una foto tessera. Per i dispositivi Apple e Windows phone, l’ applicazione è in fase di progettaqione. In questi ultimi due casi o per chi non è dotato di smartphone, basterà entrare nel sito www.idm.unipg.it e stampare il proprio codice; anche in questo caso sarà obbligatoria la fototessera, che risulterà utile anche per il prestito bibliotecario non appena verrà attivato il servizio. Mentre, per segnalare eventuali disservizi, basterà mandare una mail all’indirizzo servizio.unipass@unipg.it. Stesse modalità di accesso sono previste anche per l’aula studio Urban Center, sita lungo le scalette di Sant’Ercolano. Aperto dalle 16 alle 6 e H24 nei weekend, e la mattina destinato alle attività di progettazione, come quella del Forum regionale dei giovani per la candidatura di Perugia a European Youth Capital 2018. Al suo interno, già dal giugno 2014, numerose associazioni cittadine quali UdU, Rete degli Studenti Medi, Libera, Emergency, Amnesty, Omphalos e Giosef, avevano attivato un servizio di aula studio per compensare la carenza di luoghi accoglienti e facilmente accessibili da parte degli studenti. Sarà quindi un proposito da perseguire, la creazione di ulteriori luoghi dedicati agli studenti in centro storico, e l’apertura di nuovi spazi di aggregazione e studio in tutte le realtà studentesche del territorio, inclusi i distaccamenti di Assisi, Narni, Terni e Foligno.

mezzanotte e nel fine settimana fino alle 19

La Locomotiva

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Spazio Associazioni

Servizio Civile: un’opportunità sconosciuta a molti di Elisa Del Gatto Il Servizio Civile Nazionale è una realtà che pochi conoscono e che invece rappresenta un’opportunità di formazione e di volontariato per i giovani dai 18 ai 28 anni. Nell’anno di servizio civile un giovane può spendersi in un impegno solidaristico diversificato: assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale. Qualche mese fa ad una riunione del Forum Regionale dei Giovani dell’Umbria ho conosciuto dei ragazzi che avevano iniziato da poco il loro anno di servizio civile lavorando per la candidatura di “Perugia European Youth Capital 2018” ed ho deciso di condividere le loro testimonianze affinché possano essere d’esempio per altri giovani. Federico è il più anziano del gruppo, ha 27 anni e molta esperienza alle spalle. Mi accorgo subito di avere davanti una persona pratica e ne sono certa quando alla domanda: “Cosa ti ha spinto a scegliere il servizio civile?” la sua risposta è stata: “La necessità. Durante i miei studi di Scienze Politiche ho frequentato un corso da barman e, una volta laureatomi, ho fatto questo lavoro per 3 anni, finché mi sono reso conto di non voler più lavorare di notte. Il servizio civile è scaturito dalla necessità di cambiamento oltre che dall’opportunità formativa specifica che volevo cogliere. In questi uffici mi occupo di social media marketing nonché di scattare fotografie agli eventi a cui partecipo. Questa per me è un’opportunità per fare qualcosa sia per Perugia che per me stesso in quanto ho un’associazione che si occupa dell’organizzazione di eventi.” Lorenzo ha 26 anni e lo definirei “il riflessivo” del gruppo. Mi racconta di aver studiato Filosofia prima a Perugia poi a Siena, che collabora con un giornale torinese e che sta iniziando un dottorato. Dopo aver sentito il suo curriculum mi viene spontaneo chiedergli perché ha scelto di fare il Servizio Civile. “Questa per me è un’opportunità di osservare la realtà sociale e politica che si sta sviluppando a livello locale e di lavorare con persone in ambienti

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La Locomotiva

Doppio libretto: in Italia una realtà, a Perugia un auspicio di Pietro Diana

serenità

delle

trans

e

dei

Maria ha lunghi

trans in Italia

capelli castani,

e l’assenza di

lucidalabbra,

una tutela da

matita,

un

parte

dei

strutturati come

e

l’Università fa sì

scarpe

che molti di loro

e

cardigan, pantaloni delle da

donna;

di

enti

è

abbandonino

seduta in aula

precocemente

insieme altre

ad

il

sessanta

percorso

accademico. Si può pensare che, nel momento

persone in attesa di essere chiamata per

in cui un giudice e uno psichiatra abbiano

sostenere l’esame, ha studiato tantissimo

accertato la cosiddetta “disforia di genere”

e punta alla lode. L’assistente la chiama:

(che, dall’ultimo DSM, non è una patologia), si

urla “Mario!”. Imbarazzata si alza e tutti la

possa procedere alla rettificazione anagrafica.

guardano, un ragazzo due posti più avanti le

Invece il procedimento è infinitamente

dice pure che si è sbagliata, che ha chiamato

complesso,

Mario, non lei. Rossa in viso dall’imbarazzo,

Per

Maria va a sedersi davanti all’assistente

ALIAS. Anche conosciuta come “doppio

che inizialmente non nasconde di essere

libretto”, la Carriera ALIAS consiste nel

confuso. L’esame comincia, poi lei passa

rilascio da parte delle segreterie di un

dal professore: stessa storia. Entrambi si

libretto universitario o badge – ulteriore

rivolgono a lei al maschile, e tra desolazione,

rispetto a quello che si riceve al momento

rabbia e sconforto l’orale non va un granché

dell’immatricolazione – con il nome ed il

bene. Accettato il voto torna da un altro

genere che la persona che studia sente propri.

assistente per verbalizzare e quest’ultimo,

All’interno del mondo accademico il libretto

con in mano il libretto, grida al professore

universitario costituisce una sorta di carta

dall’altro lato della stanza, che c’è un problema

d’identità, un tesserino di riconoscimento,

e che i libretti si devono essere mischiati.

è

Maria è un’ipotetica trans MtoF, cioè che

per qualunque esigenza di ordinaria o

nasce

ha

straordinaria amministrazione e, proprio

un’identità di genere femminile. Spiegare in

per questo, numerosi Atenei hanno adottato

ogni momento, ad ogni esame, ad ogni modulo

questa importante iniziativa. Oggi, grazie

da consegnare in segreteria che sì, quel

a ciò, da Torino a Napoli, fino a Firenze e

libretto è il suo e che il suo nome anagrafico è

Roma, e in oltre quindici Atenei, Studentesse

ancora Mario, e magari per chi continua a non

e Studenti transgender vedono riconosciuta

capire dover dire apertamente che si è trans,

la loro identità di genere dall’intero Ateneo.

significa essere costretti a fare coming out

In alcuni casi l’iniziativa è partita dalla richiesta

con chi non si conosce e magari con chi non

di diretti interessati, in altri il Comitato Unico

lo si vorrebbe fare. E questa è una violenza.

di Garanzia è stato lungimirante, in altri

L’età media in cui si inizia un percorso di

ancora Arcigay e Unione degli Universitari

transizione si è abbassata notevolmente negli

hanno vinto questa importante battaglia.

ultimi anni e la situazione ipotetica di Maria

E a Perugia? Anche all’Unipg, Omphalos

è una realtà concreta che vivono moltissim*

Arcigay Arcilesbica sta lavorando con gli organi

studentesse e studenti transgender in Italia.

competenti, a fianco di realtà come I Radicali

Tale percorso inizia quando chi lo intraprende

e l’UDU- Sinistra Universitaria, per rendere il

decide che inizi e si conclude – se si conclude

nostro Ateneo un posto dove a tutte e a tutti

– quando la persona in questione decide che

sia reso completamente garantito il diritto allo

è finito; in una parola: autodeterminazione.

studio a prescindere (come afferma anche

L’iter legale da seguire per il cambio anagrafico

la Carta dei Diritti) da qualsiasi condizione

è sicuramente poco rispettoso del diritto alla

personale,

biologicamente

maschio,

ma

invasivo

questo

quanto

motivo

di

più

identità

e

richiede

nasce

ufficiale

di

la

si

genere

anni.

Carriera

richieda

inclusa.


Spazio Associazioni

Libera UNIPG: l’antimafia a misura di studente

che altrimenti sarebbero difficilmente raggiungibili per un giovane”. Ci tiene subito a sottolineare che il Servizio Civile non rappresenta un vantaggio soltanto per i volontari, ma anche per gli enti perché: “Noi andiamo a sostituire delle figure professionali che diversamente dovrebbero essere pagate all’interno

di Francesca Ricci e Michele Di Girolamo Il 17 Ottobre, infatti, è la giornata nazionale

dell’ente che ci ospita”. Lorenzo si occupa della

Libera UNIPG è il decimo presidio di Libera,

contro la povertà. Libera, attraverso la

segreteria e del protocollo in quanto queste mansioni

associazioni nomi e numeri contro le mafie,

campagna Miseria Ladra, sottolinea perchè

sono in linea con le sue aspirazioni professionali.

nato in Umbria. Ufficializzato il 21 marzo

la povertà dovrebbe essere illegale nel nostro

Federica è la più giovane del gruppo, ha solo 21 anni

2014, è stato dedicato a Rossella Casini. La

Paese. La povertà ruba la speranza, la dignità,

e Lorenzo la definisce “l’ippocampo del gruppo” . Mi

data non è casuale. Il 21 marzo, infatti, è per

i diritti. La povertà è perdita per alcuni e

rendo conto alla prima domanda che la definizione

Libera la giornata nazionale della memoria

guadagno per altri, la crisi è una condanna,

è piuttosto azzeccata allorché lei mi dice: “Studio

e dell’ impegno, in ricordo delle vittime

ma per molti anche un’occasione. Si esorta,

comunicazione pubblicitaria e mi sto occupando

innocenti di tutte le mafie. Rossella è una

dunque, un interventismo statale che ponga

di grafica. Quello che vorrei fare nella vita è social

di queste e il suo nome viene letto in quella

in essere politiche sociali volte alla tutela

media marketing”. Fin qui tutto normale, ma quando

giornata, quando ogni passo mosso diventa

massima dell’art.3 della Costituzione italiana:

gli altri ragazzi affermano di aver scelto il Servizio

responsabilità di un cammino da percorrere

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e

Civile per necessità, lei quasi indispettita mi dice:

tutti i giorni. Una ragazza giovane, fiorentina,

sono eguali davanti alla legge, senza distinzione

“Per me non è stato così! Io ho rifiutato due impieghi

25 anni, studentessa di psicologia, una ragazza

di sesso, di razza, di lingua, di religione, di

lavorativi per fare questo anno di volontariato

come

in

opinioni politiche, di condizioni personali e

perché per me è un continuo allenamento nella

siamo

sociali. È compito

strada che voglio intraprendere nella mia vita.

riconosciuti, che

della Repubblica

Qui entro in contatto con persone che possono

forse ha avuto

rimuovere

consigliarmi e farmi crescere professionalmente”.

solo

ostacoli di ordine

Ed

economico

e

Giovanna ha 25 anni e sembra essere la più taciturna

che,

del gruppo. Lei è qui da circa una settimana, ha

cui

di del

noi, ci

la

colpa

innamorarsi

sociale,

ragazzo

gli

eccomi

giunta

all’ultima

presentazione.

sbagliato, e, per

limitando

di

appena iniziato quest’esperienza e non sa bene

disinformazione,

fatto la libertà

cosa aspettarsi da essa.“Ho scelto questo percorso

è rimasta uccisa

e

l’eguaglianza

per fare qualcosa sul territorio. Ho studiato restauro

per mano dell

dei

cittadini,

di opere d’arte e quello che vorrei fare nella vita è

‘Ndrangheta nel

impediscono

il

digital marketing culturale”. All’interno dell’ente non

sviluppo

ha ancora un ruolo ben definito, ma sta cercando di

è posto come obiettivo quello della diffusione

della persona umana e l’effettiva partecipazione

capire quali siano le competenze più adatte a lei.

di una cultura della legalità attraverso canali

di

all’organizzazione

Questi quattro ragazzi, sebbene abbiano maturato

fruibili da giovani ed universitari. Si è messa

politica, economica e sociale del Paese.”

esperienze formative molto diverse tra loro, hanno

al centro l’importanza della formazione

Si è tenuto nella piazza un dibattito di circa

tutti voluto prestare servizio volontario per un anno.

e

motivo

un’ora e mezza, in cui uno degli spunti più

Ciò implica, oltre a mettere a disposizione un anno

abbiamo lavorato dagli inizi con il presidio

interessanti emerso è quello relativo alla

della propria vita al servizio della comunità, lo sviluppo

scuola, partecipando attivamente negli istituti

legge regionale 3/2014 riguardante le “norme

di conoscenze e l’intreccio di relazioni spendibili nel

superiori di primo e secondo grado. Abbiamo

per favorire l’insediamento produttivo ed

mondo del lavoro, ma principalmente rappresenta

organizzato conferenze, eventi, cineforum, per

occupazionale in agricoltura, per promuovere

un’opportunità unica di crescita personale. Per

trattare i temi più diversi, dall’azzardopatia

l’agricoltura

nel

queste ragioni, quando chiedo se consiglierebbero il

alla confisca dei terreni e al riutilizzo sociale

Marzo del 2014, ma ancora non applicata

Servizio Civile Nazionale, la risposta di tutti loro, pur

possibile grazie alla legge 109/1996. Proprio in

nelle

con motivazioni diverse, è senza dubbio affermativa.

questo ambito siamo stati molto collaborativi

possibilità di lavoro per molti disoccupati

con il presidio Alta Valle del Tevere,

e costituirebbe concretamente un piccolo

partecipando in alcune giornate ai campi

passo in avanti alla lotta contro la povertà.

estivi, sul bene di Col di Pila (Pietralunga),

Una giustizia distributiva, ma in generale la

curando anche, dalla semina al raccolto, la

possibilità di prendere posizione, di difendere

coltivazione delle patate. La qualità ottima

una linea, di non essere indifferenti. Un presidio,

del prodotto si è notata anche dalla vendita

un gruppo di ragazze e ragazzi che lavora

che ne è stata fatta ad Altrocioccolato, festival

in modo pragmatico sul territorio cittadino

tenutosi a Città di Castello il 16-17-18 Ottobre

per la bellezza di essere cittadini “liberi”.

. Neanche un sacco è rimasto sul bancone.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a mettere

La partecipazione alla fiera del cioccolato

“mi piace” alla pagina Facebook“Libera UNIPG”

artigianale, risposta al ben più famoso

o scriverci alla mail unipglibera@gmail.com.

pieno

1981. Il presidio si

dell’informazione.

Per

questo

tutti

sue

i

lavoratori

sostenibile”. potenzialità,

Approvata aprirebbe

una

Allora voi cosa aspettate?!

Eurochocolate, non era però per noi casuale.

La Locomotiva

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Speciale Elezioni Intervista alle associazioni studentesche In vista delle elezioni studentesche universitarie di martedì 1° dicembre e di mercoledì 2 dicembre, noi de La Locomotiva abbiamo deciso di intervistare i principali esponenti delle associazioni universitarie. Abbiamo incontrato il responsabile di Student’s Office, Pietro Aceto, il presidente di Idee in Movimento, Alberto Gambelli, e il coordinatore della Sinistra Universitaria - UdU Perugia, Tiziano Scricciolo. Per tutti e tre abbiamo mantenuto lo stesso criterio di intervista: 5 domande per 5 minuti, un minuto per risposta. Potrete trovare le videointerviste sul nostro sito online. Ci scusiamo con le altre associazioni che sono rimaste escluse da questa edizione. che resterà aperta fino alle 19, e quella di Veterinaria, che resterà aperta fino alle 19.30. Anche la biblioteca di Matematica ed Informatica adesso è aperta tutti i giorni fino alle 18, ed anche altre che ci sono state annunciate, ma di cui non sappiamo bene il nome. Inoltre molti miglioramenti dal punto di vista delle strutture per Economia, Giurisprudenza e la stessa Matematica. In più nel Consiglio degli Studenti abbiamo collaborato per molti lavori, tra i quali le aule studio autogestite, la Carta dei Diritti degli Studenti e soprattutto i nuovi criteri per le 1) COS’È LA VOSTRA ASSOCIAZIONE? Aceto - Student’s Office è una associazione apolitica e apartitica universitaria, seguita da soli studenti e che ha come primo obiettivo lo stare in università affinché questa diventi un posto in cui lo studente può vivere, studiare e fare quel che deve fare tutti i giorni in serenità. Gambelli - L’associazione Idee in Movimento è un gruppo di rappresentanza che è nato ormai da 18 anni, anzi ne sta per compiere 19. Siamo un gruppo esente dalle realtà di partito e sindacali, ci proponiamo di fare rappresentanza in tutti gli Organi dell’Ateneo e possibilmente in tutti i dipartimenti di questo Ateneo. Quel che facciamo è prendere quelle che sono le criticità degli studenti cercando di risolverle nelle nostre possibilità. È quello che abbiamo fatto finora in maniera funzionante in questi ultimi due anni. Scricciolo - L’UdU è un sindacato studentesco apartitico che vanta una storia ventennale all’interno degli atenei e degli istituti di istruzione qualificata dell’Umbria. Noi siamo la Sinistra Universitaria UdU, il nostro motto è “La Sinistra al plurale” perché abbiamo l’ambizione di rappresentare tutto il panorama della Sinistra, ma anche chi non si sente rappresentato dagli attuali partiti e dagli schieramenti classici della politica. 2) QUALI SONO STATE LE VOSTRE CONQUISTE FINORA? Aceto - La prima che mi sento di dire è la lunghissima battaglia sulle biblioteche che abbiamo fatto da lungo tempo e che sta producendo i suoi frutti ultimamente, soprattutto nel Centro Servizi Bibliotecari, dove ci è stato comunicato in più sedute che a breve verrà allungato l’orario di aperture di alcune biblioteche tra cui quella Biomedica a Medicina,

8

La Locomotiva

selezioni del bando delle 150 ore che adesso vanno a premiare di più il merito. Gambelli - Le conquiste ottenute da Idee in Movimento si diversificano tra quelle che sono state realizzate negli organi universitari, come ad esempio il Consiglio degli Studenti, o il Consiglio di Dipartimento, e quelle ottenute al di fuori di questi organi. Un esempio della seconda tipologia che ho detto riguarda l’organizzazione di visite guidate per vari studenti affluenti da vari dipartimenti per un percorso di studi sostenuto. Ad esempio la gita al Motorshow oppure al Museo e alla fabbrica della Ducati hanno mostrato cosa è la catena di montaggio ed il suo funzionamento, che fondamentalmente riguarda quello che sarà il lavoro degli studenti, in questo caso di Ingegneria Meccanica. Abbiamo collaborato in maniera attiva con altre aziende facendo avere informazioni al Career Day. È stata un’iniziativa che ha visto presenti nel nostro Ateneo 52 aziende e gli studenti hanno potuto presentarsi e conoscerle, consegnare il loro curriculum e sostenere anche dei colloqui di lavoro; infatti qualche studente è riuscito a trovare lavoro, motivo per cui anche quest’anno lo riproporremo. Queste sono le iniziative che facciamo al di fuori, come anche l’attività di bonifica delle aree verdi. Invece all’interno degli Organi collaboriamo con tutte le realtà di rappresentanza e, per quanto siano di schieramenti differenti, bisogna comunque lavorare insieme nell’interesse finale degli studenti. Per questo abbiamo collaborato per la Carta dei Diritti, che è stata realizzata da una commissione con due ragazzi nostri, due dell’associazione UdU, un ragazzo di Student’s Office ed un altro ragazzo, abbiamo lavorato per il Regolamento del CdS e portato avanti numerose mozioni per riconoscere ad esempio il voto di lode, per riconoscere un aumento del numero di appelli da 6 a 8, per ottenere appelli straordinari al CLA etc. Il tempo non basta per spiegare tutte le cose che abbiamo fatto! Scricciolo - All’interno degli organi di rappresentanza, negli ultimi due


Speciale Elezioni anni il nostro lavoro è stato soprattutto di adeguamento dei nostri atenei a

dei servizi e delle offerte per gli studenti e quindi relative al diritto allo

dei livelli di servizi studenteschi che si possano definire tali. Infatti, dopo la

studio, oltre che continuare su questa linea, nei prossimi 2 anni dobbiamo

gestione degli ultimi tre mandati Bistoni, il nostro Ateneo, soprattutto per

imporre un adeguamento di molti altri fattori del nostro Ateneo sui quali

quel che riguarda i servizi studenteschi ed il diritto allo studio era rimasto

siamo rimasti obiettivamente indietro. Abbiamo intenzione di ampliare

molto indietro, tant’è vero che, con il Senato Accademico, il Consiglio di

l’internazionalizzazione del nostro Ateneo e quindi ampliare i progetti

Amministrazione e CdS, le nostre prime battaglie si sono concentrate sul

Erasmus e le collaborazioni che il nostro Ateneo può stipulare a livello

medico degli studenti, ovvero un servizio gratuitto di assistenza sanitaria

internazionale. Abbiamo intenzione di fare una seria critica dell’offerta

per chi è studente fuorisede, il quale avrebbe altrimenti dovuto rinunciare

didattica soprattutto relativamente ai nostri corsi di laurea magistrale,

alla propria ASL di riferimento. Abbiamo lavorato per la Carta dei Diritti

che vedono spesso un’emorragia di iscritti nel passaggio tra triennale e

degli Studenti, che è una battaglia storica dell’UdU e che l’UdU Perugia

magistrale soprattutto delle materie umanistiche. Abbiamo intenzione

porta avanti dal 2007, che abbiamo fatto approvare prima in CNSU a

di andare a denunciare alcuni atteggiamenti e con questo mi riferisco

livello nazionale e poi riportato, con la collaborazione degli organi, sul

alle cosiddette baronie universitarie di alcuni professori che magari non

territorio. Abbiamo fatto una serie di misure di incentivi fiscali cercando di abbassare le tasse per chi si iscriveva all’Ateneo,

soprattutto

per

chi aveva più di un iscritto appartenente

allo

stesso

nucleo familiare all’interno dello stesso Ateneo. Abbiamo cercato di diminuire quelli che erano i costi di alcuni servizi

cittadini

essenziali,

stipulando convenzioni sia per i mezzi di mobilità, dai pullman al minimetrò, fino a quello che riguarda i servizi di

tassazione

più

ampia,

dagli sconti all’interno dei negozi del centro storico a quella che è stata la nostra riforma delle

pubblicano e non assolvono a quello che è il loro dovere di ricercatori

fasciazioni della mensa e dei criteri per l’asegnazione degli alloggi AdiSu.

universitari. Abbiamo intenzione di ampliare l’informatizzazione: abbiamo portato le segreterie in centro, adesso vogliamo renderle informatiche.

3) QUALI SONO LE VOSTRE PROPOSTE?

Soprattutto, come ultimo punto, abbiamo intenzione di aprire dei dialoghi seri e strutturati con le istituzioni comunali e regionali per creare una

Aceto - Innanzitutto risolvere la questione complicatissima dell’ISEE che

cittadinanza che sia accogliente nei confronti dello studente perché

potrà essere risolta dal prossimo anno adeguando le fasce di tassazione del

ritengo che sia l’elemento che Perugia ha un po’ perso rispetto al passato.

reddito sia da parte dell’Università che da parte dell’Adisu. In più dovremo continuare a lavorare dal punto di vista delle biblioteche perché non è ancora

4) CHE COS’È PER VOI LA RAPPRESENTANZA STUDENTESCA?

tutto risolto, e continuare a lavorare per migliorare le strutture universitarie. Aceto - Per noi la rappresentanza studentesca è semplicemente un Gambelli – Il principale obiettivo è essere tra gli studenti, perché il

modo per far sì che il posto dove viviamo diventi sempre di più casa

problema principale della rappresentanza studentesca è che la maggior

nostra. Io non voglio entrare in università tutti i giorni, andare a studiare

parte degli studenti non conosce i rappresentanti. Noi vogliamo

e sapere che quello è il posto in cui posso dare gli esami, stare a lezione

raccogliere le criticità di tutti gli studenti. Quello che vogliamo fare

e poi basta. È un posto in cui io entro la mattina ed esco la sera e vorrei

è riproporre in parte le iniziative che siamo riusciti a fare come già

che fosse per quanto più possibile a misura mia e dei miei colleghi.

spiegato nel punto precedente e portare avanti alcune tematiche fondamentali, come il pieno riconoscimento del diritto allo studio

Gambelli - La rappresentanza studentesca significa spendersi per gli altri,

per tutti gli studenti, ma anche il riconoscimento del merito, perché è

significa chiedere un aiuto agli studenti nel momento della candidatura

fondamentale stabilire un punto di partenza stesso per tutti, in quanto

perché chiaramente per diventare rappresentanti occorrono voti. Significa

a seconda del merito e delle capacità si raggiungono traguardi differenti.

restituire questo favore poi agli studenti e significa lavorare per loro,

Questa è la base su cui andiamo a realizzare il nostro programma, non

essere presenti, difenderli nel momento in cui vengono commesse delle

esiste proprio un programma unico perché siamo presenti in tutti i

ingiustizie nei loro confronti, ottenere appelli, se serve spostarli perché

dipartimenti dell’Ateneo e quindi per ogni dipartimento noi realizzeremo

alcuni studenti hanno problemi, gli appelli a volte coincidono nello

un programma specifico che tiene conto appunto delle problematiche

stesso giorno e nello stesso semestre. Quindi principalmente presenza.

e delle iniziative che poi vogliamo portare avanti in ogni singola realtà.

Poi significa far conoscere agli studenti cosa è la rappresentanza, fargli capire che la rappresentanza è fatta anche per conoscersi, per aggregarsi,

Scricciolo - Se negli ultimi 2 anni ci siamo concentrati sull’ampliamento

per scambiarsi idee e pensieri e non solamente per lo studio. Quindi

La Locomotiva

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Speciale Elezioni significa

anche

portare

avanti

iniziative di carattere ludico, ma anche

iniziative

che

possano

anche informare gli studenti e far assumere loro nel miglior modo possibile

un

Scricciolo

-

pensiero Per

critico. noi

la

rappresentanza studentesca è lo strumento fondamentale grazie al quale è possibile esercitare il diritto allo studio, un diritto che è sancito per Costituzione all’interno del nostro Paese. In questi ultimi anni la rappresentanza ha perso molto del suo valore perché non è stata più individuata come uno

strumento

concreto

per

modificare la vita quotidiana di

anche al merito, perché come dicevo al punto precedente è sì importante che

uno studente. Noi abbiamo intenzione di riportare al centro quel concetto

tutti abbiano le possibilità, ma è altrettanto importante poi che gli studenti

di rappresentanza proprio perché pensiamo che l’elasticità sociale di questo

sappiano diversificarsi ed andare avanti a seconda delle loro capacità. È per

paese e la mobilità sociale di questo Paese dipendono dalla qualità della

questo motivo che in questo periodo ci stiamo interessando al cambiamento

rappresentanza all’interno degli organi di rappresentanza studentesca che

del modello dell’ISEE e quindi delle criticità che sono venute fuori. Come

poi riescono a modificare veramente nel quotidiano la vita di uno studente.

gruppo abbiamo lavorato negli organi e lavoreremo possibilmente anche con le altre associazioni per risolvere questo problema o per far sì che non si

5) CHE COS’È PER VOI IL DIRITTO ALLO STUDIO?

verifichi più. Il diritto allo studio significa agevolazioni per gli studenti che si trovano in condizioni disagiate di reddito, ma significa anche mettere nelle

Aceto - Per noi il diritto allo studio è cercare di garantire a tutti la possibilità

stesse condizioni tutti gli studenti afferenti a diversi dipartimenti a livello di

di fare un’esperienza del genere. Non che tutti debbano studiare, ognuno

materiale per studiare, libri, appunti, appelli, sessioni di laurea e via dicendo.

sceglie ovviamente la propria strada, ma chi sceglie questa qui vorremmo

Scricciolo - Per noi il diritto allo studio è un diritto sancito per Costituzione

che avesse la possibilità di farla nella maniera più tranquilla possibile.

all’interno del nostro Paese che ha permesso mobilità sociale e crescita economica e culturale. Negli ultimi anni di crisi è stato uno degli elementi

Gambelli - Il diritto allo studio penso sia fondamentale per tutti gli studenti:

che è stato maggiormente attaccato quando c’era bisogno di fare cassa e fare

è doveroso per i rappresentanti difenderlo. Tutti gli studenti devono avere

delle riforme che andassero poi di fatto a tagliare i servizi essenziali. Bene,

la possibilità di sostenere gli studi, quindi non devono avere né meno né

non possiamo più permettercelo come Paese. È per questo che il diritto allo

più possibilità rispetto ai loro colleghi. È fondamentale, ma va equiparato

studio è al centro di tutte quelle che sono le nostre politiche universitarie e cittadine. Se non si parte dal diritto allo studio, non riparte il Paese.

1 e 2 dicembre si vota per il rinnovo di tutti gli organi di rappresentanza dell’Ateneo. Questi sono: il Senato Accademico, il Consiglio d’Amministrazione (CdA), il Consiglio degli Studenti (CdS), l'ADISU, la Scuola Interdipartimentale di Medicina e Chirurgia, i Consigli di Dipartimento ed i Consigli di Corso di Studi. Ogni studente può recarsi presso il proprio Dipartimento, munito di carta di identità o libretto universitario, per esercitare il proprio diritto. Votare è anche un dovere, perché con un piccolo gesto si possono davvero cambiare le sorti del nostro Ateneo.

VOTA RESPONSABILMENTE! 10

La Locomotiva


I 6 TIPI UMANI I 6 tipi umani che incontri in biblioteca Testo di Micaela Chiagano Vignette a cura di Anna Di Prima Immaginate la biblioteca in piazza Morlacchi. Immaginate questa grande struttura seminuova, semisilenziosa, semicarina. Immaginate che siano le 8.30, la testa di una ragazzetta assonnata spunta incerta dal bancone all’ingresso. Il primo che incontrerete è lui, il SECCHIONE. È lì, trasuda ansia da tutti i pori, l’occhio assatanato alla ricerca del posto migliore per dare inizio alla sua maratona di studio. Croce e delizia dei fisioterapisti, ortopedici e posturologi (per le versioni un po’ più hippie e un po’ meno avvezze alla cultura scientifica), lo trovi chino sul suo manuale, no-stop. La versione più avanzata è quella cateterizzata

(tuseipazzoio3minutiemezzopermingerenonlisprecoooooh). Sostanzialmente

il secchione è il più innocuo. Non parla, non sporca, non si muove, alimenta un sano senso di colpa nella folla circostante. Tuttavia,

siccome

sono

una

persona

difficilmente

influenzabile,

ecco

che

vi

presento

il

secondo

tipo.

La STRAFIGA. Ad onor di cronaca è una femmina eterosessuale che vi parla, quindi la mia analisi verterà soprattutto su quanto di merda ti facciano sentire quelle che tutte le sacrosante mattine si svegliano col capello di seta e il culo di marmo. Entra, la pioggia non le ha increspato manco il pelo del cappuccio, diffonde una fragranza di balsamo e lillà, si guarda intorno togliendosi il cappotto. Spunta fuori una Chiara Ferragni de noantri, lo stile sprizza da tutti i pori. Tu quel giorno, invece, hai ben pensato di rubare un saio della linea s.Francesco couture. A quel punto la tua parte oca si sente triste, ferita. Cerchi il supporto morale del secchione, ne vedi solo il cuoio capelluto. Colpita nell’orgoglio volgi lo sguardo verso l’ala est della stanza in cerca di conforto e spunta lui, il campione dei campioni.

QUELLO CHE GUARDA LE SERIE IN STREAMING. Sta lì con i cuffioni e una linea di autismo sulla faccia. Per lui la matricola universitaria e la password della segreteria online sono solo una porta per il paradiso. “Cazzomene del SOL, ce sta deuolchindedd, zì”. Con questa specie è impossibile stabilire un contatto umano, tuttavia il mio animo da cialtrona prova sempre tanta simpatia per ‘sti soggetti.

Il momento-empatia e le mie nobili riflessioni vengono interrotti da un vociare molesto. E’ lì. IL TENORE SORDO. Parla, parla ad alta voce, noncurante degli sguardi assassini del secchione, del broncio da cerbiatto della strafiga, delle imprecazioni dello streaming addicted (“porcoddue manco ‘l volume s’alza”). Lui è lì e parla, generalmente ad un ascoltatore imbarazzato che cerca di dissimulare con un sorriso spiritato la voglia di infilargli una palla in bocca. Oppure risponde al telefono. “A maaaa’ t’ho detto che non me devi rompe er cazzo sto a studià” Rientrano (a mio avviso) a buon titolo nella categoria “bestie strappate alla giungla e inserite sommariamente in società”.

Esiste anche un sottoinsieme del tenore sordo e ne fa parte QUELLO CHE RIPETE AD ALTA VOCE. La sua presenza è segnalata da un ronzio costante e da un tripudio di mani gesticolanti. In pratica ti costringe ad assistere ad una lezione sulla coltivazione intensiva di cicoria in Papuasia, anche se non vuoi. Anche se non te ne frega una cippa. Anche se non sai cosa sia la cicoria e credi che “Papuasia” sia il titolo di un manga giapponese. Una variante di questa specie odiosa è rappresentata da quello che ripete sottovoce, che secondo me è ancora più irritante. Gutturali e dentali pronunciate sibilando emergono dal silenzio del bunker, ti sottraggono al quaderno per andare a solleticare la tua parte più curiosa. In sostanza lo senti parlare, ti infastidisce, ma non puoi nemmeno capire che dice (metti che stesse ripetendo, che ne so, la vescica spastica...).

Infine c’è lui. Quello che non sai che faccia abbia, che quando arrivi è già lì, che addirittura varca la soglia della biblioteca prima del secchione. L’unico indizio, un quadernino striminzito di Monella Vagabonda. Vuoto. IL FANTASMA. Il fantasma semplicemente decide di essere non essendoci. E dimostra comunque più coerenza di tante persone. Incluse quelle che scrivono articoli facendosi i cazzi degli altri quando probabilmente dovrebbero studiare.

La Locomotiva

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Diario Erasmus

Vivere in una cartolina di Letizia Biscarini ori e na di fi vo ria pie a ve it a s r ta e a univ a arriva cittadin o che appen mbra essere la o c za tà se mett na pic pazien esta cit lina. U ne. Am a carto rdi e montag rti. Invece qu con molta più schi, lo n u è a Tubing ta da prati ve da queste pa universitario forti dei tede ovare a ti r tr ia circond morire di no uno studente n sono i pun e di 8/10: pe re queldi zion ifica o ad za no c s z ta e s o le p o v s ti paura d le , a n d non enwerk ne o persona non ucita a rismo e la ge si merita un tte, se ierend stata c a u e o d z h m m n c tu o u ie S e c ella no l’ c d tr o e in s ffi ll , o S e e e o a z . d z n e m o in e r g e o c cu di m el s a lo l sit el m s, ba può po sull arsi su inizio d e nel b o. Già, campu ili per la inuti si stereoti basta registr ne singola o zione entro l’ obili e utens vizio pubblic e piace, anch r ni 3-4 m o i pazzi che a io e m e io g g r s i z m o g a a d e o p te a it i ll c v is to b ti a ir s n a l’ , a ple do orti ec 5 di upera si vuole ti trovano un al mese, com impianti sp a casa quan fermata rni rec servizio alle lo che are 0€ gozi, are alla llman nottu loro n o 0 e r e d r e 3 s n n , i , to lo , a a a d r r b il n u ta , bas perso e, i pu eccete ndere tare più servito di p bituati a pote città. ullman ntro. Di nott per poi ripre assimo 3€ a raduno o a e p a a cos l g il tr è tà e n i n e d it s e r e c v i c p e n , r ti lla no dal ora sem end di e il c o al m sso da erugia metro icordarsi gli sitaria 3.30 nei week i taxi costan le sere, trovi la necessità a un pa enendo da P imo un chilo univer ti 0 e o, e no r n le tt e ic e e m ll ia s tu o a z m m v s c a n s io o te é m e r è a prop da un resid amen città li e fin perch raggio di m rve ne non se m tra la zona 1.00 nei feria tti a dormire no ininterrott mpi d’oro. Se e per questa golo di el li n ia i r it fe b e a e0 i te ora str rni nott i3k ll’an te i gio s che copra desco fino all ca essere co i pub, che lav chumacher a re da soli di nolo su Duran te nifi e il mig eS ina ea r n bu ig lo e m m e s u e o h tt g m e n c c a r l a o b o e c e te ) ti ripa prend vventurati n ere è s cienza nsa llman n nti alle disco asa guidand er smaltirla, d u ffi a p c e c o o a r a c p im a uò lla lo lla me ie si sono Perdere l’ult a, sennò dav 10€ ti porta a dere i mezzi he ti p punti a giare a p n i olosa c a. lto due 8, ma di man i fare fotoco to mattin mezz’ora prim e per meno d evitare di pre osa più peric o h i 1 d u e ), c le r e r e c h ti o il d e c d a p e a b i pren ini do mesti tturni chiam otivo p gno. L in più età e d a vederne ittà (m mezzi cittad el tutto com tisti no due birrette o al ba c u m tt a le ta la li s l g e a i ta d de ad lle to cos iuscire a di qu atis su esto è quasi rti que per cas ve tutt artace e non r tiranno per tu i iare gr prende passeggiata razia c solo di viagg male, ma il r li studenti do a vostra vita n rc c a a o r r d a r u a g o b n dell he vi te ag er ric ere la farsi u mobile. ti non molto riserva e per il resto el Comune c Così, tanto p ombatt di permetter olete morire te e c a h l r e e lc r n s d a . e v za o qu viv elli pea elle pazien se non in grad mente con qu trare n io euro Portare una tessera itate la pasta e a casa, en te tranquilla a ragionare orsa di stud n s v ic e b o e h tr (e a c lava gherà cui potr provare anc aggiunta all o di 3€ i, fare la te 24/7 in in co men per po io di centesim teche aperte in più, potres 00 e i 200€, pa ai1 rzo iblio tr fo b s o i in ic per un d i r m inimo econo tito lib ti. in pres olo. Con un m n contributo ostri studen n g u i n s e r. a u d e i k n m og oco ras Bec riodo E ce ne freghi p €. E non è la to il pe .50 1 alia It ta s in o quanto sa: la birra c co Ultima

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La Locomotiva


Diario Erasmus

Da Lisbona a Perugia: la mia esperienza Erasmus di David Da Cruz Wentacem Sono arrivato in Italia dopo una grande esperienza ad Alicante (Spagna) e già immaginavo che tutto sarebbe stato soleggiato ed incredibile. Ricordo confusamente il mio arrivo qui perché avevo davvero tante cose a cui pensare. Sono arrivato il 3 Ottobre (sono abbastanza sicuro di questo!). Ho visto che gli italiani sono molto educati ed attenti alle buone maniere, forse questo è legato al loro modo di parlare o di interagire in generale. Quando si tratta di acquistare al supermercato...Beh, posso solo dire che trovo le cose qui più costose che in Spagna, ma la qualità sembra davvero buona e qualche volta dobbiamo pagare per ottenere le cose migliori, no? Il caffè qui è incredibile, e la pizza...Uff, davvero incredibile. Sto dicendo sempre ai miei amici che quando andrò via, non avrò più intenzione di mangiare la pizza, se non sarà fatta in Italia, perché qui il suoi sapore è unico, diverso, praticamente indescrivibile. Anche la birra è molto diversa e qui a Perugia ce ne sono molti tipi. Anche il vino è fantastico, ma costoso. Devo ancora assaggiare un sacco di cose, perché la cucina italiana è molto varia. Sono rimasto sorpreso dall'architettura di Perugia. Sentivo di essere in una città moderna, ma allo stesso tempo medievale, ricca di arte e di storia, dove il tempo sembra non passare. Ho incontrato un sacco di persone, la maggior parte dal Sud Italia, e le ho trovate molto felici e allegre. Ho conosciuto anche persone provenienti dall'Umbria, dalla Sicilia, dalla Calabria, da Bari, Milano e Roma e sono state davvero comprensive e gentili, aiutandomi ad adattarmi al loro modo di vivere e a capire meglio la lingua italiana e le sue regole. La vita notturna è molto diversa dalla Spagna, dal momento che è più tranquilla, e trasmette un'atmosfera diversa. L'Italia mi sembra un paese colorato, dove le persone sono molto inserite nella loro vita quotidiana, calma durante il giorno, ma cambiano un po' quando arriva la notte e tutto sembra più divertente ed unico, perché rivelano la loro natura, il loro umorismo e mostrano le caratteristiche della loro cultura che varia da regione a regione e alcune volte è molto difficile da capire, ma sono sempre pronte ad aiutarmi comprenderne le differenze. Trovo che le persone qui siano molto attaccate alle proprie convinzioni e idee. Una cosa che sento ogni volta che sono tra gli Italiani, è quel senso di unità, di famiglia, di importanza data all'amicizia o al rispetto. I bar e i ristoranti sono molto particolari e alcuni sono pittoreschi. Gli incontri, gli aperitivi...uff, fantastici! Mi sto ancora divertendo a conoscere più cose sulla cultura italiana, ma spero che alla fine di questo Erasmus avrò davvero visto più cose che posso su questa cultura ed esplorato tutti i suoi aspetti più diversi, al fine di arricchire me stesso come persona e soprattutto come studente, e di sperimentare la vita.

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Locomotiva

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LIVE IN PG

I prossimi concerti da non perdere!

di Patrizia Cantelmo I prossimi concerti da non perdere! Da un po’ di tempo a questa parte in tutta Italia gira voce che Perugia sia un’isola felice per la musica live indipendente, altrove in crisi nera: effettivamente i club, più o meno grandi, dove potersi godere un bel concerto nella nostra zona non mancano e rappresentano un piccolo patrimonio da sostenere. Per questo motivo inauguriamo una rubrica dedicata proprio agli eventi live nella nostra regione. A curarla per noi sarà Patrizia Cantelmo che da qualche anno scalda i lunedì sera della webradio universitaria Radiophonica con la sua trasmissione Sonica, in onda tutti i lunedì alle 22.30 aggiornandoci sulle novità più interessanti della musica italiana e internazionale, e che da quest’anno andrà anche in FM grazie alla collaborazione con RGM-Hitradio (mhz 88.5 a Perugia e dintorni). Patrizia ha anche collaborato con Silvia Boschero per il suo MobyDick Radio2 curando una rubrica sugli emergenti italiani “Kindergarten” e scrive stabilmente su Rocklab. it, storica webzine romana con esperienza ultradecennale. Ma veniamo alle segnalazioni live per i prossimi mesi, che saranno sicuramente ricchi di sorprese fino all’ultimo, ma su cui possiamo già darvi qualche dritta interessante. Partiamo con i grandi nomi dal pienone assicurato: il 28 novembre andrà di scena l’attesissimo ritorno di Capovilla e sodali, ovvero IL TEATRO DEGLI ORRORI, che presenterà il suo quarto album omonimo sul palco ormai familiare dell’URBAN CLUB. Il gruppo veneto nato dalle ceneri dei gloriosi One Dimensional Man inizia a perdere qualche colpo in originalità, ma mantiene alto il tasso di adrenalina e di energia, nonché la qualità musicale, e conta su una fanbase di adepti che non mancherà di rendere infuocata anche la data perugina. Sempre su questa scia segnaliamo un altro appuntamento per gli amanti del rock made in Italy, ovvero quella de I MINISTRI,

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La Locomotiva

sempre all’Urban Club, sabato 12 dicembre: il trio milanese sta facendo sold out già con le prime date del tour del quinto disco “Cultura Generale” e tradizionalmente anche da noi richiama grandi folle; vedremo come andrà questa volta, ma vi consigliamo di starne lontani se amate i concerti tranquilli. Se vi piace quel genere musicale sarà difficile scegliere, però, visto che lo stesso giorno un’altra band sullo stesso target (altrove suoneranno insieme) metterà in scena il suo show, ma a qualche km di distanza: sarà il Supersonic di Foligno ad ospitare sul palco i MANAGEMENT DEL DOLORE POST OPERATORIO, freschi di uscita con La Tempesta Dischi, dove la settimana dopo (19/12) ci sarà l’electropop raffinato dei WOLTHER GOES STRANGERS. Altre due date da boom assicurato ci saranno invece a Gennaio: il 21/1 torneranno, infatti, all’Afterlife Live Club i campioni dell’electro-indie nostrano, ovvero i SUBSONICA, mentre proprio lo stesso giorno (sic!) sarà il tour “con la chitarra e il computer” di Vasco Brondi alias LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA ad echeggiare fra le pareti del Supersonic di Foligno. Una bella offerta arriva anche per la nuova scena elettronica: in questo senso, interessante la serata a cadenza mensile dell’Urban Club, Tangram, che ha già ospitato God Bless Computers e Aucan, e che proseguirà il 19/12 con il live di APES ON TAPES. Per chi invece è più curioso e ama scoprire i nuovi talenti pescando fra il meno conosciuto, segnaliamo il folk-electro dei MOUSTACHE PRAWN il 3/12, il funambolismo di GIACOMO TONI il 12/1 e il pop-cantautoale di MEZZALA il 28/1 sempre in un piccolo ma virtuoso locale del centro storico, il Marla. Data imperdibile in quel di Umbertide con il jazzcore sperimentale degli ZU (3 dicembre, Cinema Metropolis), mentre qualche giorno prima, il 26/11, sarà ospite l’acclamato cantautorato lo-fi di CASO. Da tenere d’occhio anche gli appuntamenti “secret show” alla fattoria Lara di Castiglion del Lago, in cui c’è lo zampino della Darsena Live (in stand by invernale): il primo annunciato è quello con FINAZ (Bandabardò) il 17 dicembre. Senza dimenticare il format FORMATO RIDOTTO che ogni mese proprone secret concert a sorpresa in case private: ma dovete avere la pazienza e la passione di seguirli e iscrivervi senza sapere chi suonerà. Per segnalazioni di date e concerti, scrivete a sonica. radiophonica@gmail.com. Stay Tuned e... Rock On!


SMONTA LA BUFALA

I vaccini NON causano l’autismo di Daniele Papasso Nel corso di un recente dibattito elettorale trasmesso dall’emittente televisiva CNN, colui che è ritenuto il principale concorrente per le primarie del Partito Repubblicano, il magnate americano Donald Trump, ha affermato con forza l’esistenza di un nesso tra le vaccinazioni in età pediatrica e lo sviluppo del disturbo neuro-psichiatrico chiamato autismo, sconsigliando apertamente di vaccinare i propri figli facendo suo lo slogan “My child, my choice”. Ancor più recente è la notizia che in Italia, nello scorso anno, si è assistito ad un calo delle vaccinazioni oltre la soglia di allerta; nello specifico, le vaccinazioni contro difterite, tetano, poliomelite, epatite B (queste prime quattro obbligatorie), pertosse ed infezioni invasive da haemophilus influenzae di tipo B, oggi somministrate all’interno di un unico vaccino detto “esavalente” nel primo anno di vita, sono scese al di sotto del 95%, mentre le vaccinazioni (raccomandate) contro morbillo, parotite e rosolia, somministrate

ipotesi. Tra i più recevnti, ricordiamo una metanalisi (tecnica clinico-statistica

come vaccino combinato trivalente all’inizio del secondo anno di vita,

quantitativa che permette di combinare i dati di più studi condotti sullo

raggiungono una copertura dell’86% con un calo del 4% solamente nel 2014.

stesso argomento) del 2014, che è arrivata a raggiungere un campione di

Queste due notizie, pericolosamente radicate nella diffidenza generalizzata

oltre un milione di bambini, smentendo nuovamente questa correlazione.

nei confronti della Medicina (l’appellativo “ufficiale” è un orpello

È stata invece dimostrata un’ereditabilità del disturbo superiore al

funzionale solo a chi ha interesse nel promuovere quelle “alternative”),

90% nei gemelli, suggerendo un’origine genetica e, pertanto, prenatale.

ammantata di complottismo tout-court, divenuto ormai un modus

L’innegabile aumento statistico dei casi di autismo sarebbe dovuto ad un

vivendi di chi si illude di poter raggiungere l’onniscienza abboccando

semplice affinamento delle diagnosi e lo smentito rapporto causa-effetto

ad ogni sorta di link allarmistico, magari soltanto in virtù di una grafica

tra vaccinazioni pediatriche ed autismo è dovuto semplicemente ad un

accattivante o di un congruo numero di condivisioni sui social, sono figlie

collegamento temporale, dato che la diagnosi di autismo avviene di norma

della stessa bufala che è sopravvissuta al suo stesso smascheramento.

tra i 3 e i 6 anni di età, quindi successivamente alle vaccinazioni incriminate.

Essa ha origine dallo studio, pubblicato nel 1998 dalla rinomata rivista

Che fine ha fatto il dottor Wakefield? È stato radiato dall’Ordine dei

scientifica Lancet, del medico britannico Andrew Wakefield, il quale sosteneva

medici, processato e condannato a seguito di indagini che hanno

l’esistenza di una correlazione tra vaccino trivalente e comparsa di autismo

dimostrato la sua frode; infatti è emerso che i dati del suo studio,

e malattie intestinali. In seguito a tale clamorosa pubblicazione, molti Paesi

prontamente ritirato, furono intenzionalmente alterati dietro compenso

hanno deciso, in via precauzionale, di eliminare il Thimerosal, composto a base

da parte di un noto avvocato al fine di supportare una serie di cause

di mercurio utilizzato come conservante per i vaccini, principale imputato nel

giudiziarie intentate da quest’ultimo contro le case farmaceutiche

processo alle vaccinazioni pediatriche. Nonostante la sua eliminazione, però,

produttrici dei vaccini. A ciò si aggiunse la notizia che Wakefield fosse

il numero di diagnosi di autismo ha continuato ad aumentare. C’è chi, come il

pronto a brevettare un vaccino “sicuro” alternativo a quello in uso.

Giappone, è stato ancora più prudente, abbandonando del tutto l’utilizzo del

Nient’altro che una truffa da parte di un ciarlatano la cui onda lunga è

vaccino trivalente. Risultato: i casi di autismo sono cresciuti con lo stesso tasso

arrivata fino ai giorni nostri. A pagarne le spese sono naturalmente i piccoli

degli altri Paesi che hanno mantenuto l’obbligatorietà della vaccinazione.

pazienti, la cui salute è messa a repentaglio dalla scellerata scelta di genitori

Negli anni successivi, nessuno scienziato è mai riuscito a replicare i risultati

malinformati e fomentati da una propaganda allarmistica ed infondata.

ottenuti da Wakefield; al contrario, molti studi hanno smentito la sua

Verso la fine Fuori Tempo

Per tutti quelli che volevano comprare un metronomo ma hanno trovato chiuso. Sarà sempre troppo tardi o troppo presto, ma ci sarà il tempo per nascondersi dietro ad un pretesto, per perdersi in frasi senza senso, in un qualcosa di diverso. Sarà sempre troppo tardi o troppo presto, ma ci sarà il tempo, per avere la forza di consumare un altro pasto. Sarà sempre troppo tardi o troppo presto, ma ci sarà il tempo per non riporre i ricordi in un cesto, farli continuare ad essere parte di sé. Sarà sempre troppo tardi o troppo presto, ma ci sarà il tempo per immaginare, magari in agosto, per fantasticare senza macchina da presa, giocando in difesa. Sarà sempre troppo tardi o troppo presto, ma ci sarà il tempo per mostrarsi con un gesto, per vivere, lasciandosi sorprendere da un imprevisto. Sarà sempre troppo tardi o troppo presto, ma ci sarà il tempo per denunciare un disonesto, per essere nel giusto. di Francesca Ricci

La Locomotiva

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Il Sorba


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