Pellico online giugno 2016

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volume 13 numero 1- Notiziario del 1° Istituto Comprensivo “S. Pellico” Pachino

Tempo di Vacanze ....e di Riflessioni!!! Dirigente Scolastico

Giugno 2016

Eccellenze della Pellico Acquaviva conquista il 1° premio nelle gare di matematica

Liliana Lucenti Il giornalino della scuola arriva anche quest'anno! Da diversi anni, ormai, la pubblicazione del giornalino scolastico è diventata una consuetudine per l’Istituto, perché sperimentare vari tipi di scrittura con la costituzione di una miniredazione per la realizzazione del Giornalino rappresenta un’esperienza creativa e un proficuo elemento di comunicazione. E' un'esperienza ormai consolidata che rappresenta una vivace modalità comunicativa per alunni e insegnanti.

Il giovane Danilo Acquaviva, festeggiato dalla Preside Liliana Lucenti, dal Sindaco Roberto Bruno e dall’assessore regionale alla P.I. Bruno Marziano, mostra con orgoglio i premi conquistati ai Giochi matematici del Mediterraneo. Articolo a pag. 3

“Pellico on line” intervista la giornalista Elisa Mirabile

Corri...AMO

La Pellico in piazza per la festa dello Sport Quando il lavoro diventa passione Partecipare, divertirsi, fare squadra! Questi i sentimenti con cui alunni e docenti della Scuola primaria “S. Pellico” hanno dato vita alla grande manifestazione sportiva che si è svolta in piazza ed ha visto gareggiare gli allievi di Pachino e Portopalo. Articolo a pag. 9

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Articolo a pag. 9


Segue dalla 1^ pag.

E' un modo per far conoscere alla collettività l’operosità e le attività che si svolgono all'interno dell'Istituto per l’arricchimento dell’offerta/crescita formativa. "Pellico on line " nasce, infatti, dalla voglia di comunicare e dalla necessità di avere uno strumento rappresentativo che possa far conoscere, anche fuori dalle mura scolastiche, le molteplici esperienze educative-didattiche vissute e condivise durante l’anno scolastico. Il giornalino, utilizzando le discipline del curricolo in forma dinamica e come fonte di conoscenza, si propone di stimolare e rinnovare il piacere della lettura, della comunicazione e della scrittura, favorendo così la cooperazione e lo scambio di esperienze tra gli insegnanti e gli alunni delle varie classi. "Pellico on line" documenta le tante esperienze di alunni e insegnanti dell’Istituto, sempre impegnati in attività scolastiche ed extrascolastiche. I protagonisti sono sempre gli alunni, “giornalisti dilettanti”, ma pieni di entusiasmo e desiderio di imparare. Il giornalino dà voce ai ragazzi, privilegiando il loro punto di vista e stimolando il loro desiderio di comunicare. Nel corso di quest’anno scolastico i progetti saggiamente pianificati e realizzati con grande vitalità sono numerosi e consistenti. È stato un anno faticoso e impegnativo, ma la complessità nella gestione dell’Istituto non ha scoraggiato lo svolgimento delle molteplici attività didattiche e dei numerosi progetti messi in campo per offrire il massimo beneficio ai nostri bambini e ai nostri ragazzi con un lavoro quotidiano di raccordo tra tutte le componenti, dove l’attenzione alla qualità dell’offerta formativa e alla globalità dell’istituzione non è andata a discapito di una identica attenzione anche al singolo dettaglio di cui essa si compone. Nel corso di quest’anno scolastico i progetti saggiamente pianificati e realizzati con grande vitalità sono numerosi e consistenti. È stato un anno faticoso e impegnativo, ma la complessità nella gestione dell’Istituto non ha scoraggiato lo svolgimento delle molteplici attività didattiche e dei numerosi progetti messi in campo per offrire il massimo beneficio ai nostri bambini e ai nostri ragazzi con un lavoro quotidiano di raccordo tra tutte le componenti, dove l’attenzione alla qualità dell’offerta formativa e alla globalità dell’istituzione non è andata a discapito di una identica attenzione anche al singolo dettaglio di cui essa si compone. In questa globalità ci siamo dentro tutti, noi operatori, Voi genitori, i nostri studenti. Le nostre esigenze organizzative e gestionali, i vostri bisogni e le vostre aspettative. Siamo sereni di aver dato il massimo, con le migliori competenze e le migliori professionalità di cui disponiamo. Con la solita e consolidata passione che contraddistingue noi tutti, ci siamo impegnati per realizzare accoglienza, integrazione, formazione, preparazione, successo formativo. A tal proposito, come non ricordare il grande successo di DANILO ACQUAVIVA, campione Nazionale dei giochi matematici (A.I.P.M.) che ha riempito di orgoglio le sagge mura della Pellico e la Manifestazione Sportiva CorriaAMO che ha appassionato gioiosamente più di 600 alunni e resa viva e colorata la Piazza del nostro amato Paese. Sono state molte, infatti, le iniziative, le sperimentazioni ed i progetti che ci hanno vi2


GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO Si sono svolte a Palermo il 23 aprile le finali nazionali delle gare dell’Accademia Italiana per la Promozione della Matematica (A.I.P.M.). Tra i finalisti erano presenti due studenti del 1° I.C. Silvio Pellico di Pachino, Danilo Acquaviva della 5^ A e Alessandro Montalto della 3° C che hanno portato in alto il nome di Pachino dinnanzi ad una compagine nazionale di cento bambini, finalisti tra circa 20.000 concorrenti. Danilo Acquaviva ha portato a casa il titolo di 1° classificato nella categoria P5 e il riconoscimento per l’istituto di Scuola Campione Nazionale e un riconoscimento della Presidenza della Regione Siciliana. I giochi hanno visto sfidarsi circa 150.000 studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia, con la presenza di più di 450 istituti, oltre che studenti della Croazia. “E’ stato molto emozionante sentire chiamare dal centesimo posto fino al primo e rimanere col fiato sospeso ad ogni premiazione. Ero convinto di aver fatto un ottimo lavoro, ma la tensione era al massimo: la paura di aver tralasciato qualcosa, di aver ricopiato male e soprattutto quella di essere preceduto da chi aveva consegnato prima di me, mi ha lasciato solo Segue dalla 1^ pag.

Tempo di Vacanze ....e di Riflessioni!!!

Tutti i plessi hanno cercato di dare il massimo con una ricca offerta formativa a tutti i livelli dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di I grado, per dare ai nostri giovani le migliori opportunità di crescita e di sviluppo, per formare cittadini consapevoli del loro ruolo sociale . "La nostra è una scuola che guarda lontano, ma ben radicata nella nostra realtà”. Ora è il momento di andare in vacanza, per ritrovarci a settembre pronti per un nuovo viaggio. Non senza ringraziarVi caldamente. Il Vostro sostegno è per me fondamentale per affrontare con la medesima fiducia e la stessa energia anche l’anno che già preme alle porte. Ai docenti, al personale ATA, ai genitori, all'Amministrazione Comunale, va il mio GRAZIE e la mia STIMA per l’attività svolta e per aver contribuito con il loro lavoro, la loro passione e competenza a creare importanti relazioni in un clima di collaborazione e di attenzione alla crescita umana, culturale e civile delle nuove generazioni che ci sono state affidate. L'impegno profuso e il "senso di appartenenza" alla scuola, sempre manifestato, ha costituito una forza insostituibile per costruire un comune “cammino” di crescita e miglioramento. In questo senso faccio mie le parole di Papa Francesco “…la scuola è un luogo di incontro. E noi abbiamo bisogno di questa cultura dell'incontro per conoscerci, per amarci, per camminare. A tutti l'augurio di trascorrere un periodo di vacanza sereno, ricco di emozioni e di significative

e belle esperienze. 3


Quando il lavoro diventa Passione Intervista alla giornalista Elisa Mirabile Daiana: Perché ha deciso di fare la giornalista? - Mi piace molto stare a contatto con la gente, sapere quello che succede specialmente adesso che lavoro a Pachino è bello capire ciò che accade nel mio paese. Chiara M.: E’ il lavoro che sognava da bambina o voleva fare altro? - Da bambina volevo fare la veterinaria, poi pensavo di fare la mamma a tempo pieno; crescendo, invece, ho capito che ero interessata ad altro . Devo molto a mio nonno che mi ha fatto leggere tanto. Danilo: Da dove prende lo spunto per scrivere gli articoli? - Un giornalista pende spunto, soprattutto dalle fonti, verifica se le fonti sono attendibili, valuta se la notizia è di interesse pubblico, poi si documenta e scrive il pezzo. Sono importanti anche le sensazioni e gli stati d’animo. Corrado: Di cosa le piace parlare? - I giornali sono pieni di notizie brutte di cronaca, invece a me piace scrivere notizie belle come la vostra manifestazione sportiva. Margherita: Qual è stato il suo primo articolo? - E’ stato un articolo sulle case popolai di via Mascagni che ho scritto due anni fa quando lo I.A.C.P. ha dichiarato che le case popolari dovevano essere ristrutturate. Lorenzo: Come decide quale sarà l’argomento principale della pagina? - Non lo scelgo io ma la Redazione che mi chiama, dopo ave visto le notizie, e decide quale deve essere messa in risalto. Martina: in quali luoghi va “a prendere” le notizie? - Dovunque, spesso in piazza. A volte è la gente che mi cerca o mi telefona. Per poter “raccogliere” le notizie bisogna ispirare fiducia alla gente, bisogna rispettare la loro privacy Sofia: Se un giornalista scopre un’azione criminosa come si deve comportare? -Non si può dare la notizia subito perché si rischia di rovinare il lavoro delle Forze dell’ordine. Devono essere loro, dopo, ad avvertire la stampa e solo dopo si può dare la notizia ed approfondire. Prima, invece, si poteva fare lo scoop. Pietro: Consiglierebbe il lavoro di giornalista ad un ragazzo?

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Quando il lavoro diventa Passione

segue dalla pag. precedente

Elisa: Ha mai pensato di abbandonare questo lavoro? Si, ci penso nei giorni festivi quando tutti sono in vacanza ed io, invece, lavoro. Ma lo penso solo per pochi minuti perché, poi, la passione per questo lavoro ha sempre il sopravvento. Corrado: Da quanto tempo fa questo lavoro?- A novembre saranno due anni col “Giornale di Sicilia” ma avevo già lavorato per un anno e mezzo con una testata universitaria. Adesso il mio obiettivo è il tesserino che si può ottenere solo dopo ave scritto 90 articoli in due anni ed aver avuto un contributo dal giornale. Sono contenta perché sono vicinissima a quest’obiettivo. Ludovica: Ha difficoltà a riassumere le storie che deve raccontare? - Fare sintesi è una cosa che mi viene facile; è una capacità che ho sempre avuto. Tra l’altro, negli articoli, la notizia, qualunque essa sia, si deve dare nelle prime righe. Poi nel resto del testo, la si approfondisce. Marina: Quando era piccola scriveva nel giornalino della scuola? - Purtroppo ai mie tempi, non c’era il giornalino scolastico, non c’erano i laboratori e tutte le belle opportunità che avete voi adesso per crescere e conoscere ciò che vi circonda. Vedo, con piacere, che avete un bel rapporto con i vostri insegnanti e che fate tante attività interessanti. Quando ero io a scuola c’era molto distacco tra scolai ed insegnanti. La vostra è una scuola molto bella, la migliore perchè propone feste e momenti di riflessione ad di là delle solite materie scolastiche. Daiana: Cosa si prova ad essere giornalista? - Tanta ansia e paura di sbagliare ma anche orgoglio e soddisfazione. Occorre avere fiducia in se stessi e un po’ di sfacciataggine. Elisa: Le hanno mai “rubato” una notizia? - Si, era una notizia che avevo anticipato per il Web e poi, qualcun’alto ha scritto il pezzo prima di me. Ci sono rimasta male ma non mi sono arresa, ho pubblicato la notizia dopo ma con maggiori dettagli. Giulia: Quali studi si devono fare per diventare giornalista? - Liceo, poi università o scuola di giornalismo. Io ho frequentato scienze delle comunicazioni dove ho imparato anche a costruire i siti Internet. Però, ricordate che nelle scuole, anche in quelle di giornalismo si studia sui libi mentre lavorare sul campo è molto diverso. Martina C. : Cosa ne pensa del suo lavoro? - Mi sento fortunata perché faccio un lavoro che mi piace e sono contenta di farlo a Pachino che è il mio paese. A Pachino il mondo della comunicazione è ancora all’inizio e c’è spazio per i giovani. Chiara : Quali sono le notizie più importanti? 5


Quando il lavoro diventa Passione segue dalla pag. precedente

Lorenzo: Le è capitato di litigare con un amico per ciò che aveva scritto in un articolo? - Si, mi è capitato con il sindaco che è un mio amico perché avevo dato una notizia che a lui non è piaciuta poi, però, ha capito perché è una persona intelligente. Elisa: Qual è stato il suo articolo più bello? e mi sono documentata con serietà.

- Un lungo articolo di 70 righe sulla Corte dei Conti, un articolo per il quale ho studiato molto

CONSIGLI PER SCRIVERE UN BUON ARTICOLO ED ESSERE UN BRAVO GIORNALISTA - Ricordare le Regole delle 5 W - Essere chiari e usare parole semplici - Curare il titolo che deve saper catturare l’attenzione del lettore e deve dare l’idea di ciò che si va a trattare - Verificare la notizia - Dare la notizia nelle prime 5 righe - Avere sempre rispetto per le fonti, le storie e le persone protagoniste dei fatti

Concerto di fine anno del Corso Musicale plesso B. La Ciura - PorCome ogni anno si è svolto giovedì 26 maggio 2016 il tradizionale concerto di fine anno scolastico degli alunni del corso ad indirizzo musicale del 1° I.C. “Pellico” sezione associata “La Ciura” di Portopalo di Capo Passero. Gli alunni, guidati dai docenti Rosario Fronte (pianoforte), Rosario Di Noto (chitarra), Vincenzo Di Maria e Carmelo Vinci (tromba) e Andrea Netti e Giuseppe Cumbo (oboe), hanno eseguito alcuni brani solistici, per duo, trio, ensemble vari e orchestra scolastica.

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Riflessioni sull’autismo

Un sorriso all’improvviso

Sii forte, abbi pazienza e guarda avanti . Non mi arrenderò, non farlo neanche tu Abbiamo entrambi tanto lavoro da fare… Non c’è tempo per piangere….

I versi che seguono sono stati scelti da una Un sorriso all’improvviso

La maestra ci ha parlato molto dell’autismo . L’autismo è una disabilità che si ritiene fino ad oggi incurabile . Nei casi più gravi si manifesta quando il bambino si isola dagli altri, gli danno fastidio i rumori e vedere gli oggetti spostati dal loro posto, fanno dei movimenti ripetitivi e non guardano mai dritto negli occhi .In altri casi il bambino autistico può presentare solo alcuni sintomi. Degli scienziati dicono che la causa dell’autismo siano i vaccini ,altri dicono che si nasca già con questa malattia , l’unica cura è stargli sempre vicino e invitarli a giocare con noi. Il colore scelto per l’autismo è il blu, noi in classe abbiamo rappresentato l’autismo facendo due cartelloni : uno a forma di albero con le foglie fatte dalle nostre mani dipinte di blu e poi un altro a forma di farfalla con le ali sempre fatte con le nostre mani . Poi abbiamo studiato due poesie molto significative .

C’era una volta un bambino vivace, Che come tanti viveva felice. Rideva, giocava, parlava e ascoltava. E quando il suo nome la mamma chiamava Subito, attento, lui rispondeva. Finché un notte una strega cattiva Si avvicinò mente lui dormiva. Troppo gelosa del suo bel viso Rubò la sua voce e gli tolse il sorriso. Gli mise in testa una gran confusione e lui finì per scordare il suo nome. Certi rumori più non sopportava E con le mani le orecchie tappava. Storceva gli occhi girando veloce Della sua mamma non sentì più la voce. Non gli piaceva di esser toccato Né tantomeno di esser baciato. Perse interesse per i suoi balocchi. Smise di guardare la gente negli occhi. “AUTISMO” è il nome di questo incanto Disse la strega ridendo tanto. E non c’è cura che può funzionare Disse la strega prima di andare. Venne di giorno un angelo buono E a quel bambino concesse un dono Di essere amato dai compagnetti Così com’era con i suoi “difetti”. Tutti si strinsero in un girotondo Dando al bambino un amore profondo E mentre giravano all’improvviso, Sul suo visetto spuntò un sorriso.

poesia scritta dalla madre di un bambino 7


Riflessioni sull’autismo

MI DIPINGO DI BLU parole, resistenza ai cambiamenti : rituali motori , insistenza nel fare la stessa strada o mangiare lo stesso cibo, domande o discussioni incessanti o estremo stress a seguito di piccoli cambiamenti. Gli interventi terapeutici, per poter essere efficaci, debbono essere precoci. È necessaria : -l’ inclusione delle famiglie e della L’Autismo si manifesta in età precoce ed è scuola nel progetto della cura; la promocaratterizzato da difficoltà nella comunica- zione dell’interazione significativa con i zione e nell’interazione sociale e dalla pre- coetanei a sviluppo tipico; la strutturazione senza di comportamenti e interessi ristretti del contesto ambientale; generalizzare le e ripetitivi. Tali disturbi scatenati da tanti abilità apprese. fattori, compaiono nei primi anni di vita e coinvolgono l’intero sviluppo mentale Una copertina di THE ECONOMIST è dell’individuo. Il disturbo colpisce magdedicata all’autismo, anzi al cervello degli giormente i maschi rispetto alle femmine. autistici. Bellissimo il titolo “ Beautiful L’autismo genera: EPILESSIA minds, wasted” che significa più o meno ALTERAZIONI A CARICO DEL SISTE- “Menti meravigliose, sprecate”. MA NERVOSO CENTRALE ALTERAZIONI GENETICHE Il colore scelto per l’autismo è il blu ed PATOLOGIE METABOLICHE. il 2 Aprile è stata indetta la giornata monSpesso si ha un ritardo generalizzato dello diale per la sensibilizzazione e consapevosviluppo, un approccio sociale anormale, il lezza sull’autismo. fallimento nella normale conversazione, un ridotto interesse nella condivisione degli Noi in classe abbiamo realizzato 2 carinteressi ed emozioni, una mancanza di telloni uno a forma di albero con le foglie iniziativa nell’interazione sociale, una povera integrazione della comunicazione ver- fatte dalle nostre mani dipinte di blu e un bale e non verbale; anormalità nel contatto altro a forma di farfalla con le ali fatte con oculare o nel linguaggio del corpo fino alla le nostre mani. Sulle ali della farfalla vola totale mancanza di espressività facciale e una poesia: Un sorriso all’improvviso che gestualità, ha suscitato in noi emozioni e riflessioni : difficoltà nella condivisione, nel gioco im- Stare vicino e giocare con tutti i bambini maginativo e nel fare amicizia; tutto ciò è speciali. manifestato con linguaggio e movimenti motori e uso di oggetti stereotipato e ripetitivo: Ecolalia, uso ripetitivo di oggetti e 8


DIVENTA IL TUO ATLETA PREFERITO

Corri...AMO

Martedì, 31 maggio, tutti i bambini della Scuola Primaria “S. Pellico” di Pachino e Portopalo, hanno partecipato ai giochi sportivi organizzati dalle insegnanti Cristina Deluca e Isabella Ardilio, in P.zza V. Emanuele. Ogni bambino ha avuto la possibilità di partecipare ad una o più specialità: corsa campestre, gara di velocità, lancio del Vortex, salto in alto, percorsi valoriali e mini-volley. In piazza c’era molta gente che assisteva alle gare e faceva il tifo per i concorrenti. Per garantire la sicurezza c’erano i Vigili Urbani, l’ambulanza e la Protezione Civile che ci hanno accompagnati lungo il tragitto verso la piazza. Appena arrivati, il Parroco della Chiesa Madre, Padre Asta ha recitato una preghiera insieme a noi e ci ha dato la benedizione. Prima di iniziare i giochi, un nostro compagno, Aldo, ha fatto un giro di corsa attorno alla piazza, tenendo in mano la fiaccola olimpica. Era molto felice e orgoglioso e noi eravamo fieri di lui.

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Subito dopo aver cantato l’Inno Nazionale, gli Assessori Rossella Micieli di Portopalo e Andrea Nicastro di Pachino, insieme alla nostra Preside, ci hanno dato il benvenuto e ringraziato tutti coloro che si sono prodigati per la riuscita della manifestazione. Durante i giochi ci siamo divertiti molto, abbiamo fatto il tifo per i nostri compagni e anche per gli altri. Eravamo così felici di poter sfogare le nostre energie, che non sentivamo né il caldo, né la stanchezza. Finiti i giochi, ci siamo presi per mano, abbiamo formato dei cerchi concentrici e, girando in tondo, abbiamo cantato la canzone “Il cerchio della vita”. Non ci sono stati vincitori, ma ognuno di noi è arrivato primo e riceverà una medaglia per aver partecipato perché l’impor-


La pagina di Portopalo

di Capo Passero

SEDE AGGREGATA “BARBARA LA CIURA”

pietanze cucinate secondo ricette prove-

“L’Isola che c’è” Un Museo speciale in un’isola speciale “OPERE ARTISTICHE” nella scuola primaria di Portopalo

Progetto di Intercultura

“Una scuola senza frontiere” Tutto è iniziato con l’accoglienza. L’anno scolastico è iniziato all’insegna dei “valori” fondanti la “cittadinanza attiva”, che è la “MISSION” del nostro Istituto. Sono stati attivati laboratori di attività artistico-espressive ed è stata dedicata una giornata all’accoglienza–intercultura con balli e canti. Durante l’anno scolastico le classi terze hanno realizzato percorsi didattici interculturali volti alla conoscenza e alla valorizzazione della cultura di altri paesi. I bambini stranieri hanno letto fiabe, filastrocche e racconti nella loro lingua ed è stato realizzato un ricettario multietnico. Tutti gli alunni del plesso, grazie alla collaborazione del Comune di Portopalo di C.P. validamente guidato dal sindaco Mirarchi e degli operatori della mensa scolastica, hanno partecipato ad un pranzo gustando

nienti dal mondo.

I laboratori rientrano nell’ambito di un progetto di attività pomeridiane, volti a favorire la trasmissione del patrimonio culturale del territorio e la valorizzazione dei Beni materiali e immateriali di Portopalo. Tutti gli alunni hanno realizzato, con tutta la loro fantasia, oggetti e piccole opere artistiche. Questi lavori saranno esposti all’interno della Fortezza Svevo-Aragonese situata sull’isola di Capo Passero, in attesa che il museo che verrà istituito, acquisti al più presto la sua vera identità. A coronamento del progetto un’ estemporanea di pittura, di disegni e di mandala

Consiglio Comunale Baby Gli alunni delle classi quarte e quinte scuola primaria, insieme agli alunni della scuola secondaria di Primo Grado di Portopalo di C.P. sono stati coinvolti dal Comune nelle elezioni del Consiglio Comunale Baby. Molti ragazzi hanno deciso di “mettersi in gioco” candidandosi e preparando discorsi con i quali si impegnavano, nel loro piccolo, a migliorare la scuola e il paese di Portopalo. Alla fine è stato il trionfo delle “Pari Opportunità”: un’alunna di seconda media, Syria, è stata eletta Sindaco e un’alunna della quinta, Elisa è stata eletta vice-sindaco. Per tutti, eletti ed elettori, è stata un’esperienza origi10


festa della croce rossa italiana

Domenica 15 maggio in piazza V. Emanuele” c’è stata una mostra dei disegni realizzati dalle classi 5^ che hanno aderito all’ invito del presidente della Croce Rossa, signora Rabito Giuseppina. L’argomento proposto è stato il seguente :”Dovunque. Per tutti. Senza distinzioni.” La Croce Rossa è un’organizzazione neutrale, indipendente che assicura aiuto umanitario e protezione alle vittime delle guerre, ma interviene anche quando ci sono calamità naturali, durante gli sbarchi di migranti ecc. Per realizzare i disegni ci siamo ispirati ai sette principi fondamentali del Movimento Internazionale della Croce Rossa che sono: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità. Ogni classe ha ricevuto l’ attestato di partecipazione, una pergamena in ricordo della giornata C.R.I che è stato appeso in classe cosi da aver sempre presente l’ impegno, la solidarietà che la croce rossa ha sempre per tutte le persone senza tener conto della razza, della nazione , della religione . La serata si è conclusa in modo piacevole con il lancio di pal-

“ORCHIDEA UNICEF” Tutto il nostro istituto ha aderito all’ iniziativa proposta dall’ Unicef. Ogni classe ha acquistato un’orchidea e il ricavato sarà devoluto a favore dei bambini che si trovano in difficoltà: guerre, malattie, mancanza di istruzione ecc… In ogni orchidea è stata inserita una piccola illustrazione con una frase molto significativa scritta dal poeta Dante Alighieri: 3 cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini. Insieme possiamo salvare fino all’ultimo bambino in pericolo.

COS’E’ L’UNICEF? Unicef (United Nations Childrens Fund cioè Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia) è l’agenzia dell’Onu che si occupano di dare assistenza umanitaria ai bambini del mondo, soprattutto quelli che vivono in zone sottosviluppate ed economicamente depresse dove soffrono la fame, in zone di guerra e colpite da calamità naturali. L’Unicef si propone di garantire e difendere i diritti dei bambini e il loro sviluppo personale e colturale . 11

L’UNICEF dal 1953 è un fondo delle Nazioni Unite, fondato per aiutare i bambini vittime della 2^ guerra mondiale. L’Unicef con sede centrale a New York, è presenta in 156 paesi e si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri in tutto il mondo. L’Unicef è finanziato con contributi volontari di paesi, goverrni e privati e ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 1965. Alle tradizionali aree di intervento ( lotta alle malattie infantili, salute materno – infantile, vaccinazione e nutrizione ) si sono progressivamente affiancati programmi di sviluppo socio – sanitario. Oggi l’Unicef interviene in tutte le fasi del ciclo di vita del bambino e dell’ adolescente, operando nei più diversi settori: promozione dell’


Giochi di Primavera

Anche quest’anno si sono svolti i giochi sportivi primaverili nel plesso di Via Rubera (della S. Pellico) , organizzati e gestiti dalle insegnanti Isabella Ardilio e Cristina De Luca del C.O.N.I. che in precedenza ci avevano allenato una volta alla settimana per prepararci ai giochi. I giochi si sono svolti in due giornate: 21 e 27 Aprile 2016 ed hanno visto la partecipazione di tutti i bambini di scuola primaria che si sono sfidati per classi parallele (per esempio la 5^ contro la 5^, le 4^ contro la 4^…) Abbiamo iniziato con l'inno nazionale con cui abbiamo accolto la bandiera italiana. Il percorso era formato da vari giochi. All'inizio del percorso c'erano degli scali-

ni da salire, poi c'era lo slalom, quindi si saltava dentro i cerchi, si correva e si saltava, dopo si faceva la capovolta e chi non la sapeva fare si rotolava. Di seguito c'era l'asse di equilibrio, poi si strisciava e infine si tirava la palla per fare canestro. Finito il giro, partiva un altro compagno per iniziare di nuovo il percorso. Durante i giochi facevamo il tifo per il compagno in gara e alla fine ogni classe ha ricevuto una coccarda tricolore in ricordo della bella manifestazione e dell’esperienza vissuta insieme. Danilo Acquaviva, Ludovica Olindo, Elisa Taccone, Giovanni Buggea , Camelia

MINI CALCIO La nostra scuola ci offre molti progetti e attività come il mini calcio che consente ai bambini di poter giocare gratuitamente. Il "mini calcio" è un progetto molto divertente organizzato dal prof Giovanni Scapellato. Il mini calcio si svolge di sabato; dividiamo in squadre e disputiamo le partite. Dopo ogni partita, il prof ci valuta in base al livello di gioco e chi vince è pronto a sfidare la prossima squadra. Kevin Albanese 12


Archivio Storico della Silvio Pellico: un grande Tesoro per la Città

Quest’anno abbiamo iniziato un Laboratorio storico per conoscere meglio l’istituto “S. Pellico” che ci ospita, per tradizione chiamato “Scoli Viecci”. Il maestro Salvo ci ha portato in un luogo carico di mistero, quasi segreto visto che non avevamo mai avuto l’occasione di mettervi piede: l’Archivio della Scuola. E’ una stanza dove sono conservati tutti i Registri della scuola, compresi quelli che risalgono agli inizi del Novecento. All’epoca non esisteva un unico edificio scolastico ma le varie classi erano ospitate alla meglio in stanze sparpagliate per tutto il paese: la costruzione di una scuola così bella e imponente, moderna e funzionale, fu un evento storico per tutti i cittadini. Questa scoperta ci ha emozionato perché abbiamo capito che dentro quelle pagine polverose si nascondeva un “piccolo grande” tesoro per tutta la nostra Città di Pachino. Le pagine ingiallite dei “Giornali di Classe” che abbiamo visto, ci trasmettono le informazioni di una storia che riguardano i nostri nonni.

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La nostra attenzione è andata ai documenti scritti dagli insegnanti dell’epoca che portavano la data dell’anno scolastico di costruzione della scuola che festeggerà l’anno prossimo gli 80 anni: 1936-37. Abbiamo scoperto che in epoca fascista si usava un calendario diverso (es. XV E.F. vuol dire 15° anno dell’era fascista cioè il 1937) e che la sigla R.M. significava Regia Monarchia. Dai registri abbiamo appreso che la palestra era il Refettorio dove gli alunni mangiavano e che le classi, molto numerose, erano divise in maschili e femminili. Gli alunni studiavano alcune discipline simili alle nostre come Italiano, Aritmetica, Storia, Geografia, Religione, mentre altre avevano dei nomi particolari: Educazione Fascista, Ortografia, Calligrafia, Igiene, Insegnamenti Artistici (canto, recitazione, disegno), Lavori Femminili e Manuali, Nozioni Varie. Gli alunni sostenevano gli esami: oltre ai promossi e ai bocciati vi erano anche i rimandati che dovevano recuperare. Questa esperienza di ricerca è stata davvero molto interessante perché è servita ad arricchire la nostra conoscenza sul passato non lontano da noi e, stimolati dal maestro Sal-


segue dalla pag. precedente

Concorso poesie

Archivio Storico della Pellico I “Scoli Viecci” sono tali non solo per l’antichità della struttura ma anche perché custodiscono parte della Storia locale. L’idea che ci è venuta in mente è quella di coinvolgere il Sindaco, studioso ed esperto di Storia, per realizzare un vero e proprio Archivio Storico. E’ una grande sfida ma ci piace da impazzire “…pensare alla grande!”.

La preside festeggia la piccola Vittoria Lenzi, vincitrice del concorso di Poesie bandito dall’UNITRE

la, Salvatore Terzo, Sebastiano Terzo, A. TucI Piccoli Archivisti della 3^ A citto. Scuola Primaria S. Amore, A. Bennato, A. Cammisuli, J. La nuvola dei sogni Campisi, M. Cugno, S. Costa, F. Distefano, G. Gennuso, S. Giannone, V. Lenzi, L. Una nuvola nel cielo blu Luciano, S. Luciano, A. Montalto, S. Moplanava per scendere giù: rana, D. Pisana, L. Quartarone, C. Runio l’ho vista e ammirata e finalmente l’ho toccata. za, Era morbida, bianca e bella, S. ScaSomigliava a una grande stella, Sulla terra scendeva veloce Per donare ai cuori la Pace. Io pensavo di sognare e la nuvola accarezzare. Ma il mio sogno presto svanì quando la nuvola nel cielo risalì, però la Pace aveva lasciato in ogni caldo cuore incantato.

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Sbarchi Di clandestini una storia infinita..

Migliaia di clandestini giungono ogni anno in Italia alla ricerca di migliori condizioni ed ormai questo fenomeno ha raggiunto proporzioni enormi e comporta importanti implicazioni sociali, politiche ed economiche. I clandestini, provenienti dall'Africa, arrivano nel nostro paese su barconi malandati, ammassati in modo disumano ed in condizioni igieniche proibitive ; essi lasciano le loro case nella speranza di trovare un lavoro ed una vita migliore in Italia , ma quasi sempre la realtà e ben diversa . Giunti dalle coste italiane , sono ospitati in centri di prima accoglienza e poi rimandata nel paese di provenienza , in quanto privi di ogni permesso di soggiorno e documento; coloro che riescono ad eludere i controlli , hanno comunque poche possibilità di trovare un lavoro onesto e rischiano di andare ad infoltire la folla schiera dei disperati che vivono di piccoli espedienti nelle grandi città. Molto spesso questi emigranti clandestini , dopo essere stati costretti a pagare grosse somme di denaro alla criminalità organizzata per poter compiere il viaggio , senza alcun documento e senza alcuna prospettiva di lavoro, diventano anch' essi dei criminali Anche se lo Stato ha aumentato i controlli ed il pattugliamento in mare in accordo con gli altri paesi interessati, purtroppo oggi specialmente nelle nostre zone: PACHINO, PORTOPALO, MARZAMEMI ... continuano quasi quotidianamente questi sbarchi. Speriamo che i governi riescano a risolvere e a limitare questa situazione che ormai è diventata insostenibile. S. Guarino e J. Vallerani 5^ C

CRISI AGRICOLA A PACHINO Anche se ancora siamo dei bambini seguiamo con interesse tutto quello che riguarda il nostro paese Pachino, la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura. Molti dei nostri genitori lavorano in questo settore che ultimamente si trova in una pesante crisi economica e occupazionale poiché molti serricoltori sono costretti a lasciare il famoso “Ciliegino” per il quale hanno sudato e fatto sacrifici, attaccato sulle piante e buttarne gran parte a causa della scarsa richiesta causata da una concorrenza sleale, che costringe a vendere pomodoro a prezzi bassissimi. Ci sono state delle manifestazioni per le vie di Pachino con a capo i sindaci dei paesi limitrofi; hanno partecipato anche gli studenti e molte persone che hanno a cuore questa situazione. Noi speriamo che vengano modificati gli accordi comunitari sull’entrata di prodotti da altre Nazioni e che si promuovano prima i nostri prodotti; ricordiamo infatti che il ciliegino di Pachino per le sue qualità organolettiche ha avuto il riconoscimento del marchio I.G.P (indicazione geografica protetta).

Laura Mallia e GiuliaGabbi 5^C 15


Premiata un’allieva della Pellico al Festival brancatiano

“...Tutto quello che fa parte di lei mi è caro: anche il sasso che, scappando di sotto al piede di un passante, scende per i gradini di una scalinata deserta e dopo aver ballato vicino a una porta, si ferma in mezzo all'erba...” Questa è la frase di Vitaliano Brancati, tratta da "I piaceri della maldicenza", che ci fa capire quanto amasse la sua Sicilia. Grazie a questo scrittore pachinese e ai suoi componimenti ho imparato ad andare oltre, a vedere la mia terra con occhi diversi e ad apprezzarne la bellezza, la storia e la cultura. Infatti, uno dei posti che ho scoperto essere affascinante è la grotta di Calafarina, che fino a qualche tempo fa era solo una grotta situata tra la strada di Marzamemi e Morghella. Ora è la grotta delle leggende! In occasione del “Secondo Festival Brancatiano” (tenutosi a Pachino dal 18 al 28 maggio su iniziativa della nostra amministrazione comunale), ho scritto una sorta di quarta leggenda legata alla grotta di Calafarina dal titolo “I pirati e la grotta”, che si riallaccia alle tre leggende già esistenti e alla famosa frase di Brancati. Ho narrato la storia di una nobildonna, Nicole, che si invaghisce del suo rapitore, Jack, il pirata più temuto per le sue numerose malefatte. Una storia avventurosa, sentimentale e

drammatica allo stesso tempo. Allo stesso modo, il nostro grande scrittore si innamora della sua terra natale, citandone luoghi e paesaggi nelle sue opere. E’ stata un’esperienza che porterò sempre nel cuore perché con la fantasia sono arrivata terza al concorso per il miglior racconto. Sono orgogliosa del mio lavoro perché con tanto impegno ho raggiunto il cuore di chi l’ha letto. Ho ricevuto tanti complimenti e anche una borsa di studio. Sono grata alla scuola che mi ha permesso di partecipare a questo concorso, perché scrivere questa storia mi ha fatto capire che uno dei miei sogni è diventare scrittrice. Giulia Rustico 3^D -Scuola Secondaria

Vitaliano Brancati Brancati, di origine pachinese, è stato uno scrittore, uno sceneggiatore, un drammaturgo e un saggista italiano che ho studiato quest'anno: è stato un argomento particolarmente interessante. Fu uno dei personaggi più illustri della letteratura italiana e compose tantissime opere di estrema importanza come “Don Giovanni in Sicilia”, “Gli anni perduti”, “Il bell’Antonio”, “La governante”. Solo “Paolo il caldo” rimase incompiuto, ma in quel romanzo è stato lo scrittore italiano che meglio ha rappresentato le due Alla premiazione ha partecipato Antonia Brancati, figlia del famoso scrittore pachinese.

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Il programma europeo “Frutta nelle Scuole” è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte di noi bambini. Infatti a partire dal mese di febbraio durante la settimana arrivano vari tipi di frutta come: arance, fragole, pere, kiwi, mele sia intere che confezionate a fettine sottovuoto, angurie, carote, finocchio e pomodorino. Alcuni di noi all’ inizio non erano molto contenti di mangiarla ma assaggiandola sono diventati dei veri consumatori di frutta. Durante il mese vengono fatte anche delle spremute di arance e di mela. Una buona alimentazione per i bambini è mangiare ogni giorno frutta e verdura di colore diverso perché contengono vitamine, calcio e magnesio. Attraverso un cartone animato abbiamo capito che i cibi possono essere divisi in base al colore in cinque gruppi che sono i cinque colori del benessere: bianco, rosso, arancio giallo, viola blu e verde. Fanno parte del bianco (mele, banane e cipolle, essi abbassano il colesterolo e la pressione sanguigna); blu-viola (prugna, susine, more, fichi) migliorano la memoria e prevengono le infezioni urinarie; verde (kiwi, carciofi,

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uva e tutta la verdura verde (prevengono malattie del cuore e i tumori); rosso (fragole, ribes rossi, anguria, ravanello rosso (prevengono le malattie del cuore e tumori, proteggono la vista); arancio-giallo (zucca, carota, melone) contengono vitamina A e sono ricchi di carotene. Anche in classe si parla spesso di seguire un’ alimentazione corretta, non mangiare tanti salumi, variare l’ alimentazione. Se fin da piccoli seguiamo una sana alimentazione si cresce più sani e forti. Giulia Gabbi, Laura Mallia 5^ C


SEMINARIO SULL’ALIMENTAZIONE

Le classi quarte e quinte hanno partecipato al seminario del progetto “Frutta nelle scuole”. La relatrice ha insistito sulla necessità di mangiare prodotti stagionali perché sono più buoni , profumati e ricchi di vitamine. Tutti hanno seguito con interesse il ciclo vitale delle piante, la semina e la coltivazione; molto interessante è stato “l’arcobaleno della frutta” che ci indica in base al colore cosa mangiare giornalmente. Infine la Piramide alimentare dove alla base c’è la scritta “Attività fisica “, infatti il movimento, lo sport ci permette di crescere bene. A conclusione dell’incontro ci è stato proposto di partecipare al quiz “Conosciamo la frutta?” La maggior parte di noi ha risposto esattamente alle domande dimostrando di aver seguito con attenzione e interesse sia il filmato che quanto detto dalla relatrice.

9 Maggio: Festa dell’Europa La bandiera dell’ Unione Europea: il 26 maggio 1986 ,la bandiera blu con dodici stelle gialle diventa ufficialmente la bandiera dell’Unione Europea. Formati, colori e disegno di questa nostra bandiera sono decisi e fissati, una volta per tutte, qualunque sia il numero di paesi membri. Il numero delle stelle non rappresenta il numero dei paesi aderenti e non sarà, quindi modificato con l’ingresso di nuovi paesi. Storia della bandiera europea: la storia di questa bandiera risale al 1955. In quel periodo, l’Unione Europea esisteva esclusivamente come Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio ed era costituita da 6 paesi membri. Nel frattempo, era stata creata un’altra organizzazione che raggruppava un numero maggiore di paesi, il Consiglio d’Europa, il cui scopo era la tutela dei diritti dell’uomo e la promozione dell’identità culturale europea. Il Consiglio d’Europa, alla ricerca di un simbolo che potesse rappresentarlo ha optato per il disegno attuale: u n cerchio di dodici stelle dorate su fondo blu. Su invito del Consiglio d’Europa, le altre istituzioni europee hanno adottato la stessa bandiera e, nel 1983, il parlamento europeo ha optato per questo emblema che diventa ufficialmente la bandiera dell’Europa nel 1986. La bandiera simbolo dell’Europa: la bandiera europea non è solo il simbolo dell’Unione Europea ma ne rappresenta l’unità e l’identità, in un senso più vasto. Ogni elemento che la compone è stato scelto per la propria simbologia: Il cerchio di stelle dorate rappresenta la solidarietà e l’armonia dei popoli europei. Il cerchio di dodici stelle e, per tradizione un simbolo di perfezione e di unità. Il numero 12 corrisponde ai dodici mesi dell’anno e al numero di ore presenti sul quadrante di 18


GITA ALLE GOLE DELL’ALCANTARA E A TAORMINA Il 10 maggio insieme alle altre quinte, sia di Pachino che di Portopalo, abbiamo partecipato ad una visita guidata alle gole dell’Alcantara e a Taormina. La prima tappa è stata alle gole dell’Alcantara, dove ci hanno fatto vedere un filmato 4D che spiegava la formazione delle gole. Tre diverse colate di lava dell’Etna sovrapponendosi hanno formato diversi strati di roccia lavica i quali, per l’effetto dei terremoti, hanno formato delle gole dove poi è entrata l’acqua del fiume Alcantara. da cui hanno preso il nome. Poi siamo andati a visitare

vari balconi che si affacciavano proprio sul fiume e nella sorgente chiamata “sorgente di Venere”, siamo scesi a vedere le gole da vicino e poi, dopo esserci bagnati le mani e aver raccolto dei sassolini, siamo saliti e siamo andati a mangiare. Nel pomeriggio, siamo andati a Taormina a visitare il teatro Greco-Romano che ci è piaciuto molto perché è un bellissimo edificio antico che non capita tutti i giorno di vedere. Dal Belvedere di Taormina si vedeva un panorama molto bello e anche un po’ strano: da una parte il mare e dall’altra parte le montagne. Infine siamo tornati a casa. A noi questa gita è piaciuta perché abbiamo visitato dei luoghi belli e famosi che non si vedono tutti i giorni. Danilo Acquaviva Andrea Cicciarella 5^ A

UNA BELLISSIMA ESPERIENZA! Alle Gole dell’Alcantara, abbiamo visto un film in 4D dove una lucertola parlante di nome Zaamike raccontava come si sono formate le Gole; ad un certo punto un elefante che sembrava uscire dallo schermo, ha spruzzato dell’acqua e, con gli effetti speciali, ci è arrivata addosso davvero. Dopo, la guida ci ha portato a vedere le riproduzioni di animali preistorici: un ippopotamo , un elefante, un coccodrillo e una miniatura del Tirannosauro Rex , che si muovevano ed emettevano suoni. La guida ci ha spiegato che l’ ippopotamo e l’ elefante erano venuti a colonizzare la Sicilia e alcuni elefanti erano affetti dal NANISMO INSULARE, perché non avevano cibo a sufficienza e, quindi, smettevano di crescere. Poi siamo andati alla Sorgente di Venere, dove il fiume nei mesi invernali straripava e ricopriva tutto. Alla Terrazza dell’Amore, c’era una staccionata con tanti lucchetti e bracciali che dicevano “l’amore durerà per sempre “ e la guida ci ha detto che le persone vengono da tutto il mondo per visitare questo Canyon. Dopo, con l’ascensore, siamo andati vicino la sorgente del fiume Alcantara, dove l’acqua era fresca e limpida e abbiamo preso, per ricordo, dei ciottoli di vari colori. Dopo abbiamo comprato dei souvenir, e alle ore 14:30 siamo partiti per andare a Taormina. La navetta ci ha portati al centro della città e, siamo andati al teatro greco dove ci siamo seduti sui gradoni ed ammirato il palco in cui si esibivano gli antichi attori greci. Dopo, abbiamo visitato la città e alle ore 18:00 siamo ripartiti per Pachino dove siamo arrivati alle ore 19:30. E’ stata una bellissima esperienza! Corrado e Martina 5^ B 19


LE DATE DA NON DIMENTICARE 25 APRILE " la festa della liberazione" Abbiamo fatto un’ intervista fatta al sig. Antonio Gianfriddo che all'età dello sbarco aveva 11 anni. “Ricordo perfettamente”, dice, “cosa avvenne durante la giornata del 10 Luglio 1943 in quella brigata della guardia di finanza dove prestavano servizio 3 militari. Stava per avvenire lo sbarco e nessuno si aspettava questo evento; le navi in avvicinamento coprivano l'azzurro del mare, il finanziere insospettito da quella situazione corse subito ad avvisare il brigadiere che dichiarò subito alla tenenza, l’avvicinamento di navi nemiche. Nel frattempo l’appuntato si avviò verso la spiaggia per osservare la situazione e l’istinto del giovane fu quello di sparare alle truppe ma perse la vita e anche il brigadiere che andò in suo aiuto. L’unico a salvarsi fu il finanziere che si allontanò dalla caserma e si nascose per un giorno dentro una piccola grotta. Quando capì che gli inglesi si erano addentrati lasciando libera la postazione, si tolse gli abiti militari e lasciò la caserma per raggiungere Portopalo di Capo Passero, dove si confuse tra la popolazione. Il finanziere sopravvissuto si chiamava Gaspare Campisi. Sofia Guarino e Jennifer Vallerani 5^C

La “festa del 25 aprile” è chiamata Festa della Liberazione, perché questa data ricorda, appunto, la liberazione dell’Italia dalla dittatura di Mussolini e la vittoria dei Partigiani anti fascisti che organizzarono la Resistenza per riconquistare la libertà e la democrazia. Proprio il 25 aprile 1945 i Partigiani con l’aiuto e l’appoggio degli Alleati americani e inglesi entrarono vittoriosi nelle principali città, liberando l’Italia e gettando le basi per una nuova democrazia. Oggi il 25 aprile è un’occasione per ricordare che la libertà non è un valore gratuito che esiste automaticamente o una condizione che si mantiene da sola. La libertà va difesa giorno per giorno: ancora oggi, nella nostra nazione, esistono persone che non sempre agiscono nel rispetto della libertà e della democrazia e tutti noi dobbiamo tenere sempre gli occhi ben aperti se vogliamo custodire questo bene prezioso che garantisce alle persone Le foto mostrano lo sbarco degli Alleati avvenuto il 10 Luglio 1943 lungo le nostre coste in di vivere al meglio possibile. seguito all’Operazione Husky. Corrado Ruscica e Salvo La Pira 5^ A

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27 gennaio: Giornata della memoria

Quest’anno la scuola secondaria di primo grado e le classi quinte della scuola primaria hanno organizzato una mostra tematica sull’ OLOCAUSTO. Con l’aiuto degli insegnanti sono stati preparati dei cartelloni sui quali era illustrata la storia della SHOAH attraverso disegni, poesie e immagini. Nella sala teatro del nostro istituto abbiamo assistito alla visione di un filmato e visionato i vari cartelloni esposti. E’ stata un esperienza importante che ci ha fatto riflettere e capire che ogni essere umano, di qualsiasi razza, sesso, religione, merita rispetto proprio perché tutti siamo ESSERI UMANI. SHOAH è il termine che indica lo sterminio del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale. Il 27 Gennaio è il giorno scelto per “ NON DIMENTICARE “. Gli ebrei venivano sterminati per volere di Hitler che sceglieva i più forti per i lavori forzati, mentre i più deboli venivano uccisi con il gas e i corpi bruciati nei forni crematori. Hitler non sterminò solo gli Ebrei ma anche: gli zingari, i disabili e gli omosessuali. Il giorno della memoria non vuole essere solo un omaggio alle vittime ma una presa di coscienza del fatto che l’uomo sia stato capace di progettare l’ eliminazione di altri uomini. Tutti dobbiamo impegnarci affinché questo non accada mai più.

Non buttare quando si rompe I Raee sono rifiuti di apparecchiature che dipendono dall’energia elettrica : grandi e piccoli elettrodomestici, apparecchiature informatiche, di illuminazione ecc…. Il trattamento Raee è svolto in centri adeguatamente attrezzati e, per questo, sono stati stabiliti obiettivi di recupero e riciclaggio dei materiali e dei rifiuti elettrici. Per garantire la protezione dell’ambiente è prevista la raccolta differenziata di apparecchiature. Anche nel nostro istituto sono stati disposti contenitori adatti allo scopo. I principali problemi derivati da questo tipo di rifiuti sono la presenza di sostanze tossiche con conseguenze di inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua con ripercussioni sulla salute umana. Q uesti prodotti vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti come il rame , l’ acciaio , l’ alluminio , il vetro , l’ argento ,l’ oro, il piombo , il mercurio , evitando così uno spreco di risorse che possono essere realizzate per costruire nuove apparecchiature. Martina Cavarra e Margherita Rametta 5^ B

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Festeggiamo la Terra salviamo il pianeta Il pianeta Terra è molto grande, ma viene talmente sfruttato che si rischia che le popolazioni più emancipate economicamente (quelle che fanno maggior uso delle sue risorse) lo impoveriscono a tal punto che non resteranno più risorse per le generazioni future, è importante riflettere su questo affinché l’emancipazione economica corrisponda anche a una emancipazione culturale. Più che a uno stile di vita sfrenato e irresponsabile. Allo scopo di sensibilizzare e responsabilizzare tutte le popolazioni, sull’importanza di risparmiare le risorse del pianeta è stata istituita la festa mondiale della Terra che ricorre il 22 aprile. LE ORIGINI L’idea dell’ Earth Day è venuta ad un senatore degli Stati Uniti originario del Wisconsin che era preoccupato per l’ inquinamento e la salute delle piante e degli animali. Nel 1969, il senatore Gaylord Nelson propose un giorno speciale per insegnare a tutti come fosse necessario cambiare le cose nel nostro ambiente per aiutare realmente il nostro pianeta. Da allora gli ambientalisti utilizzano questa giornata per educare le persone sul loro ruolo nella protezione del pianeta. Aderire a questa festa dimostra senso di responsabilità e determinazione nei confronti di uno stile di vita volto al risparmio delle risorse a patto zero. Ognuno può contribuire nel suo piccolo cercando di non sprecare le risorse (acqua,carta,ecc…) cercando di differenziare e riciclare. Inoltre è importante cercare di diffondere questi messaggi parlando con le persone che ci circondano affinché tutti imparino ad adottare semplici accorgimenti ma essenziali. Laura Mallia, Giulia Gabbi

Nel cortile di via Cirinnà, gli alunni di terza classe hanno realizzato un planisfero riciclando le bottiglie di plastica: verdi per i continenti e azzurre per i mari..

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la mafia non si sconfigge con le armi ma con l’arte

Giorno 29 gennaio 2016 al teatro Politeama le classi quinte e terze medie dell’ I.C. “Silvio Pellico” hanno assistito allo spettacolo teatrale “La madre dei ragazzi” un monologo di Lucia Sardo che ha parlato di un ragazzo morto per mano della mafia: ”Peppino Impastato” e nella mia classe abbiamo fatto delle osservazioni. Giuseppe Impastato detto Peppino, è stato un giornalista e un attivista siciliano ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, a Cinisi per ordine del boss mafioso Gaetano Badalamenti. Il 9 maggio 1978 è anche il giorno in cui fu ritrovato il cadavere di Aldo Moro in via Caetani a Roma. Il ritrovamento del corpo del Presidente della Democrazia Cristiana ucciso dalle brigate rosse dopo 55 giorni di prigionia, oscurò completamente la notizia dell’ omicidio di Impastato. Il giornalista siciliano che si era candidato alle elezioni comunali con Democrazia Proletaria fu ucciso nella notte tra l’otto e il nove maggio e il suo cadavere fu fatto saltare con del tritolo sui binari della ferrovia Palermo Trapani. La stampa, la Polizia e la magistratura parlarono di un’azione terroristica in cui l’attentatore era rimasto ucciso. Solo la determinazione della madre di Peppino, Felicia e del fratello Giovanni fecero emergere la matrice mafiosa dell’ omicidio. Nel 2001 Vito Palazzolo fu condannato a 30 anni per l’omicidio di Peppino. Nel 2002 Gaetano Badalamenti fu condannato all’ ergastolo come mandante di quell’ omicidio. 23

Chi era Peppino Impastato Giuseppe Impastato era nato in una famiglia mafiosa, ma fin da ragazzo aveva preso le distanze dai comportamenti mafiosi del suo paese e aveva provato a denunciare il potere delle cosche e il clima di omertà e d’ impunità di Cinisi e per questo fu cacciato da casa dal padre fin da ragazzo. Sofia Guarino e Jennifer Vallerani 5^C

L’attrice Lucia Sardo alla fine dello spettacolo ha regalato ad alcuni bambini un garofano per ricordare Peppino Impastato .


L'ANSIA DELLE MEDIE L'anno sta per concludersi e noi delle 5^ ha classi stiamo per andare alle medie. All'inizio dell'anno eravamo preoccupati, ma dopo che abbiamo conosciuto i professori la nostra ansia è svanita e siamo pronti per affrontare le medie. Ecco i prof.che abbiamo conosciuto:la prof.Tedeschi che ci ha letto dei brani e ci ha fatto fare delle attività; la prof.ssa Gatto che ci ha fatto conoscere delle tradizioni inglesi; la prof.ssa Cannata, con alcuni alunni, ci ha raccontato delle opere fran- fatto eseguire esercizi di ginnastica. cesi; il prof. Di Maria ha fatto degli esperimenti sul magnetismo; il prof Scapellato ci Nella giornata dell' "OPEN DAY" abbiamo conosciuto tutti i prof. e gli alunni delle medie che ci hanno accolto con un concerto eseguito con le diamoniche; la dirigente Liliana Lucenti ci ha parlato delle varie attività della Scuola Secondaria. Giovanni Buggea, Kevin Albanese, Pietro D’Amico , Fabiana Guastelluccia

Alcuni momenti dell’”Open day” durante il quale, con i nostri genitori, abbiamo visitato i laboratori e le aule della Scuola Secondaria che ci fa tanta paura. A rassicurarci le nostre care maestre e la Preside che ci ha accolto come ospiti d’onore.

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IL PRANZO E’ SERVITO VISITA AL CENTRO COTTURA DI VIA RUBERA 17 maggio 2016- Noi alunni della scuola a tempo pieno usufruiamo del servizio mensa e ci siamo più volte chiesti che tipo di lavoro c’è dietro ai piatti che arrivano sulla nostra tavola. Per questo motivo siamo andate a indagare. Siamo state accolte dalla coordinatrice, signora Annalisa Tuccitto e dalla dirigente Carmela Calderaro che ci hanno fatto notare che sul muro c’era appeso il menù: la dieta viene preparata da un nutrizionista e approvata dal Dirigente dell’ ASP per garantire che la dieta sia adatta ad una alimentazione sana. La cuoca, signora Di Stefano Santina ci ha presentato “la brigata di cucina” che comprende i commis (le aiutanti ). Sui fornelli c’erano delle pentole enormi una con le lenticchie, un’altra per le carote, quella della pasta e a parte delle teglie con dei bastoncini di pesce da infornare. Tutti i cibi, a parte alcuni previsti dal menù, vengono preparati con alimenti freschi di giornata, la mattina infatti arrivano i fornitori. In genere si preparano dai cinquecento ai seicento piatti al giorno. Dalla zona cottura ci siamo spostati verso la macchina dell’impiattamento dove il cibo caldo viene ricoperto con una pellicola particolare che non contiene sostanze che possono diventare nocive al contatto con gli alimenti. Dopo siamo passati nella stanza dove ci sono dei contenitori riscaldati tipo incubatrici che mantengono caldo il cibo fin quando non arriva il momento di consegnarlo alle varie scuole. Accanto c’è la stanza per la frutta dove viene accuratamente selezionata e lavata. Dopo, abbiamo visitato due magazzini: uno per i generi alimentari e uno per piatti, posate, bicchieri ecc. Per ultimo siamo entrati nell’ufficio della dirigente dove si ritirano i buoni necessari per usufruire del servizio mensa; alla fine della nostra visita ci hanno offerto dei biscottini buonissimi che abbiamo gradito tanto. La mensa è gestita dalla cooperativa “Vita et Labor Cooperativa Sociale ONLUS“; i buoni vengono acquistati dai genitori i quali pagano una quota in base al reddito la restante quota viene integrata dal Comune. Abbiamo visto tutti lavorano quotidianamente con competenza e in armonia. E’ stata una bella esperienza che ci ha permesso di conoscere e apprendere cose nuove, ringraziamo la dirigente e tutto il personale per la gentilezza e la disponibilità mostrata. G. Raimondo, L. Mallia S.Guarino, G.Gabbi, S. Incardona 5^ C 25


IL PICCOLO PRINCIPE Un libro che vi consigliamo di leggere e per il piccolo principe giunse l’ora di partire, allora si fece mordere dal serpente e tornò a casa. Molti anni dopo il pilota, ormai vecchio, racconta la storia del piccolo principe ad una bambina. Il pilota, però, non voleva andare a trovare il piccolo principe perchè temeva che fosse diventato grande e si fosse dimenticato di lui. La bambina allora decise di non diventare grande ma il vecchio le spiegò che “il problema non era diventare grandi ma dimenticare”. Dopo la bambina decise di andare dal piccolo principe, prese l’ aeroplano del pilota e cercò di andare nell’asteroide b-612, ma trovò invece un grande asteroide abitato solo da adulti che odiavano i bambini a tal punto da far diventare reato essere un bambino. La bambina trovò il piccolo principe diventato adulto che aveva dimenticato chi era e lavorava per l’uomo d’affari ma lei gli fece ricordare la sua vita da piccolo. Poi i due andarono dall’uomo d’affari, distrussero il recipiente di vetro che conteneva le stelle e gli asteroidi, ritornarono quindi nell’asteroide b-612, dove trovarono la “Rosa” (anche se era appassita). Con le ceneri della rosa eliminarono i baobab che avevano invaso l’asteroide. Dopo la bambina tornò nel suo pianeta e il piccolo principe (adulto) rimase nel suo asteroide a proteggerlo dai baobab. Questo libro per noi è stato molto bello, perché la storia è molto appassionante e alla fine commovente.

Quest’anno con la nostra classe, la 5^A, abbiamo organizzato una biblioteca di classe, dove tutti portiamo libri e ce li scambiamo. Tra questi, uno dei più belli è stato “Il Piccolo Principe”. Questo libro parla di un bambino, che viveva su un asteroide: B-612. Per proteggerlo doveva eliminare tutti i germogli di baobab. Un giorno tra i germogli lui trovò un bocciolo di rosa, lo fece crescere e ci fece amicizia. Dopo un po’ decise di andare a cercare una pecora, per farsi aiutare nel suo lavoro. Dopo essere passato da molti altri asteroidi atterrò sulla Terra, nel deserto del Sahara, dove incontrò un pilota che si era schiantato. Il Piccolo Principe, dopo aver fatto amicizia con lui, gli chiese se gli disegnava una pecora e il pilota accettò. I due si lasciarono e il bambino andò a visitare la Terra Inoltre, siamo andati, insieme ad altre dove trovò un serpente che gli disse che classi, a vedere la versione cinematografiquando voleva tornare a casa sarebbe baca. stato farsi mordere da lui. Dopo incontrò una volpe e la addomesticò, facendola diDanilo Acquaviva ventare la “sua” volpe. Passarono i giorni Andrea Cicciarella 5^ A 26


Un film da non perdere

Heidi era una bambina orfana, che viveva con la zia ma quando la zia trovò lavoro portò Heidi dal nonno, un vecchio burbero che viveva in montagna.

Un libro da non perdere

Un bullo...100 libri

L’autore racconta di un bambino di nome Luca che va a scuola ogni giorno e deve fare i conti con Gabriele detto lo “Spaccaossa”, un bullo che l’ha preso di Heidi era felice di vivere in mezzo alla mira. Luca è ormai terrorizzato, non avendo natura e all’ aria aperta. In seguito, la zia il coraggio di dire la verità ai genitori e la fece trasferire a Francoforte, per fare compagnia ad una ragazza disabile, Clara alla maestra , non sa come affrontare la situazione finchè l’amico del cuore, Ancon cui Heidi diventò amica per la pelle. drea non gli viene incontro con alcuni sugIn quella casa Heidi doveva imparare a gerimenti … letterari! leggere e a scrivere, ma la bambina non Ma non tutto va come dovrebbe fin voleva. La governante di quella casa obquando gli adulti capiscono che qualcosa non va … alla fine tutto si risolve. bligò Heidi a studiare anche se lei non In classe abbiamo parlato di questo voleva. La nonna di Clara convinse Heidi a studiare e dopo un po’ riuscì a leggere e fenomeno e la maestra ci ha fatto leggere una storia a fumetti che in modo semplice a scrivere. Heidi però era triste perché le spiega chi è il “ Bullo” e cosa occorre fare. mancavano le montagne così il padre di In caso di difficoltà o di situazioni coClara decise di riportarla in montagna. me queste , che purtroppo a volte capitaAdesso sì che Heidi era molto felice! Un no , non bisogna racchiudersi in se stessi giorno Clara decise di andarla a trovare e ma parlarne subito con i genitori o un insegnante o qualsiasi persona che è nostra la vita di montagna le fece così bene che amica, poiché ai bulli non piace che gli ritrovò l’allegria, la libertà e guarì . adulti sappiano quello che sta succedendo. Camelia Rizqy Laura Mallia 5^ C Desirèe Barone 5^ D

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Allegramente A cura di Chiara Cultrera, Elisa Taccone, Pietro D’Amico

Barzellette - Cosa fanno due api sulla luna? La luna di miele! -Quale animale può trovarsi nello stesso momento sia qua che là? L’A-qui-la Perché l’arancia non va mai a fare la spesa ? Perché ci manda-Rino Sai qual è la differenza tra uno specchio e uno stupido?

Indovinelli

Proverbi

Nasce nel bosco col cappello in testa. Sai dirmi cos’è? Il fungo

Segreto confidato … … segreto pubblicato

C’è chi lo usa e chi lo conserva, chi lo nasconde e chi lo ruba! Sai dirmi cos’è?

Meglio la pratica … … che la grammatica

La Redazione di “Pellico on line” ALUNNI: Elisa Taccone, Ludovica Olindo, Chiara Marzano, Lorenzo Inserra, andrea Cicciarella, Chiara Cultrera, Marina Caruso, Danilo Acquaviva, Salvatore la Pira, Corrado Pio Ruscica, Corrado Barbarino, Martina Cavarra, Margherita Rametta, Daiana Blandizzi, Pietro D’Amico, Giulia Gabbi, Giulia Raimondo, Fabiano Guastelluccia, Sofia Guarino, Jennifer Vallerani, Laura Mallia, Giovanni Buggea, Kevin Luciano, Desirèe Barone, Camelia Rizqy. DOCENTI: Nella Avarino, Gabriella Calleri, Maria Schembri, Maria Gianfriddo Docente referente: Gabriella Calleri

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