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Aprile 2010

INCHIESTA

0709931481 - lavocedelsarrabus@tiscali.it

La Voce del S@rrabus

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VIABILITÀ Strade invivibili. La situazione si fa drammatica con l’arrivo dei turisti e qualcuno propone i sensi unici nelle strade principali

Alla ricerca del parcheggio perduto i cittadini sarrabesi rassegnati al caos di Sabina Sestu Strade principali più vivibili, con un maggior numero di parcheggi e soprattutto a senso unico. I cittadini dei paesi del Sarrabus non esitano ad esprimere le proprie “lamentazioni” sulla viabilità dei centri in cui vivono. E non si può dar loro torto: la gestione dei posti macchina sulle vie dei piccoli centri sarrabesi è un dilemma degno delle più grandi città d’Italia. Problema importante in tutti i mesi dell’anno che si intensifica in modo infinitesimale durante il periodo estivo. I cinque centri del Sarrabus gestiscono le problematiche legate alla penuria di parcheggi in modi differenti. Strade strette, sensi unici, divieti di sosta, disco orario e parcheggi a pagamento. Quali sono le soluzioni adottate dalle varie amministrazioni? A San Vito vista la mancanza di un organico soddisfacente, in pratica non viene preso in considerazione il problema. Due vigili gestiscono una popolazione di quasi quattromila abitanti, che molto probabilmente raddoppia durante il periodo estivo. «Siamo sotto organico. Secondo dei parametri indicativi ci dovrebbe essere un vigile ogni mille abitanti – afferma uno degli agenti di polizia municipale di San Vito – così da poter effettuare un servizio soddisfacente. Tra i compiti che dobbiamo svolgere c’è anche l’amministrazione, la gestione delle liti e tante altre cose, a discapito del servizio sul territorio. Noi due da soli non riusciamo a gestire il traffico e il problema dei parcheggi». Lo scorso anno sono state notificate circa cento multe, tutte durante il periodo estivo. Fino al 2008 sono stati assunti dei vigili ausiliari che hanno aiutato a gestire l’aumento della viabilità dovuto all’afflusso dei turisti, ma nel 2009 questo non è accaduto. Tanto è vero che i vigili urbani

VILLAPUTZU

«Salviamo la piana di Prosciumini»

di San Vito si devono appoggiare alla protezione civile per poter mantenere un servizio efficiente. La via Nazione di San Vito è una strada statale, troppo stretta per un traffico normale e spesso si intasa per i parcheggi impossibili effettuati dai sanvitesi. Per ovviare al problema si è pensato di creare una bretella per rendere la strada principale a senso unico e aumentare in tal modo il numero dei parcheggi. Diversa la situazione a Villaputzu. Si sono create diverse zone di sosta e il territorio, controllato da sette vigili urbani, è stato reso negli anni sempre più a portata del cittadino. Questo almeno è ciò che pensano i vigili urbani del piccolo centro. Non sono dello stesso avviso i villaputzesi «Villaputzu è un caos, - dichiara una commerciante del luogo – i parcheggi non ci sono e le attività commerciali ne risentono. Diverse persone si sono lamentate anche per le multe. Se effettivamente rendessero la via principale a senso unico si risolverebbero molti dei problemi di cui ora ci lamentiamo». A Muravera

le lamentele dei cittadini si sprecano. Non piacciono i divieti di sosta in Piazza Sant’Antonio e via Marconi, nodi focali per i parcheggi vista la presenza della chiesa e delle scuole (asilo e scuola elementare). Così come anche l’intersezione tra via Speranza e via Marconi, per molti un divieto di sosta incomprensibile. Ma i cittadini prospettano anche delle soluzioni: «Perché non rendere via Cambosu una via di transito alternativa a via Marconi? – si domanda un cittadino stufo dei continui giri per trovare un posto libero in cui posteggiare – Se si rendessero le due strade a senso unico molti dei problemi di parcheggio nel centro storico sarebbero risolti». I vigili urbani di Muravera sono comunque soddisfatti, con la via Roma dotata di disco orario sono sicuri di aver risolto il problema delle soste. Non la pensano allo stesso modo i muraveresi e i turisti che durante il periodo estivo invadono le vie della cittadina. «Proporrei la via Roma a senso unico – asserisce Sandro Paderi in un’intervista in questo

numero del nostro giornale – ne guadagneremmo tutti». A Muravera sono circa cento l’anno i ricorsi presentati contro le multe effettuate dalle forze dell’ordine locale. Multe molto spesso ritenute ingiuste dai malcapitati automobilisti. A Castiadas il problema delle soste è sentito solo durante l’estate e lungo le coste. «Si tratta di una rapina – asserisce Giorgio Melis, consigliere comunale dell’opposizione – ai turisti e ai residenti viene infatti richiesto di sborsare circa 8 euro al giorno per parcheggiare la macchina in uno sterrato e senza custodia. Mancano totalmente i servizi e non capisco come si abbia il coraggio di far pagare per un servizio inesistente. Non si attirano di certo i turisti in questo modo. Senza contare il fatto che si è deciso di fare una guerra ai camper, invece di creare posti specializzati a loro debitamente destinati». Per quanto riguarda Villasimius non sembra che ci siano molte lamentele a riguardo, tranne i normali problemi che si creano durante l’estate.

La Regione si attivi per il riordino fondiario ed il rilancio della piana di Prosciumini, in territorio di Villaputzu, la cui valorizzazione può diventare decisiva per l'intero sud est della Sardegna. Lo chiedono a gran voce gli operatori agricoli della zona. «Servono lavori urgenti alla rete d'irrigazione - spiegano - alla rete viaria e dei canali, la creazione di fasce frangivento, condizioni necessarie per far ripartire l'agricoltura in terreni fertilissimi come quelli di Prosciumini che però oggi come oggi versano in stato di semi-abbandono». Attualmente l'area, irrigata dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, è sfruttata pochissimo. Le aziende agricole che vi operano si contano sulla punta delle dita e, per giunta, mancano di qualunque coordinamento. Da qui la richiesta degli agricoltori che è stata raccolta anche dal consigliere regionale del Pdl, Eugenio Murgioni. «La Giunta Regionale – ha detto Murgioni – ha da tempo adottato una strategia di rilancio del settore agricolo collegando quest'ultimo al turismo. Ecco perché rilanciare la piana di Prosciumini può diventare una risorsa importante creando opportunità di lavoro e sviluppo». Murgioni, che ha presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale ha assicurato che «Chiederò all'amministrazione regionale di intervenire e favorire con incentivi un piano di riordino fondiario concordato con i proprietari di Prosciumini».

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