Giornale la Voce del Sarrabus

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MENSILE DEL SUD-EST SARDO - anno III- numero XXIX- Agosto 2010 www.lavocedelsarrabus.it

San Vito

Pag. 5 Antonangelo Liori, la Starplant e quei sei miliardi di lire del FIO

Castiadas

Pag. 10 Dalla Regione arrivano i fondi per il centro storico e l’area PIP

Muravera

Pag. 11 Blitz della Polizia Municipale a Costa Rei: sequestrati gli ombrelloni

Villaputzu

Pag. 13 Presenze turistiche in calo ma si conta su agosto per la ripresa

Villasimius

Pag. 14 Gara di solidarietà per una mamma gravemente malata

QUIRRA. A pagamento l’accesso ad uno degli angoli più belli della costa sarrabese

Dalle servitù militari ai tickets a Murtas esplode la polemica Il Comune di Villaputzu: «È stata una scelta necessaria» DRAMMA SFIORATO

PAG. 3

IL FUOCO DISTRUGGE LE COLLINE INTORNO A MURAVERA

Assediati dalle fiamme Momenti di terrore per l’incendio che ha lambito il paese a pag. 4

Burcei Pag. 9 Eletto il nuovo presidente della Pro-Loco. L’associazione rinasce dopo due anni di inattività

Istruzione Pag. 17 Scuola professionale o liceo? È scontro fra i due istituti. Parlano i due presidi

Calcio Pag. 38 Il Castiadas ripescato in serie D. L’obiettivo principale è disputare un campionato tranquillo


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PRIMO PIANO

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VILLAPUTZU Il caso. I residenti in paese esentati dal ticket che invece viene regolarmente richiesto agli altri sarrabesi

Il mare a Murtas? È a pagamento E nel Sarrabus scoppia la polemica di Michele Garbato Ha tolto, almeno per tre mesi, le stellette, riposto l’uniforme ed è diventata, a sorpresa, a pagamento per turisti e non residenti a Villaputzu. Strano destino, quello della spiaggia di Murtas, meravigliosa striscia di sabbia di otto chilometri, un destino segnato dalle polemiche. Come se non bastassero le nanoparticelle (che, dicono le ultime ricerche, non ci sarebbero) responsabili di linfomi e altre diavolerie, le servitù militari che hanno sottratto a Villaputzu la sua zona più bella sotto l’aspetto paesaggistico, ora arrivano i tickets a riaccendere il dibattito su Murtas. I fatti: era un vecchio pallino del Comune poter utilizzare l’arenile almeno nei mesi estivi, per poter offrire a turisti e residenti almeno uno straccio di servizi. Alzi la mano chi ha mai visto a Murtas un chioschetto dove acquistare un gelato, un bagno per le urgenze fisiologiche o un bagnino per chi disgraziatamente si trovasse in difficoltà fra i flutti dell’azzurro mare antistante la spiaggia. Sarebbe bastato un accordo fra Comune, base, Ministero della Difesa e Demanio. Invece il niet dei militari in tanti anni è stato una costante. ACCORDO COMUNE-DIFESA Nella tarda primavera di quest’anno, quando Comune e Ministero della Difesa hanno firmato un protocollo d’intesa per la concessione della spiaggia di Murtas. Poi la convenzione fra Comune e la cooperativa sociale Shardana che gestisce i servizi nel tratto dato in concessione. Tutti felici? Macchè. Villaputzesi e sarrabesi che si recano a fare un tuffo a Murtas si sentono chiedere tre euro per parcheggiare la macchina. Un putiferio. In paese non si parla d’altro. Catene quando va bene, ma anche solide sbarre bloccano gli accessi alla spiaggia che fino al 2009 è stata totalmente “free” per i bagnanti. Libera per

modo di dire, visto che formalmente l’accesso all’arenile era off limits. Un divieto disatteso da tutti con il benestare dei militari. TRE EURO A MACCHINA Tre euro per parcheggiare l’auto negli spazi predisposti, tariffa ridotta a 50 centesimi (ma di fatto non viene nemmeno richiesta) per i residenti a Villaputzu. Servizi ai bagnanti? Due bagni chimici (noleggiati a spese della cooperativa Shardana) e un chioschetto che sta funzionando dall’inizio del mese di agosto. Troppo poco per tanti cittadini, villaputzesi e non, e turisti che non hanno mancato di lamentarsi spesso rumorosamente. E chi non è d’accordo può optare per il tratto d’arenile denominato “Pardu”, bellissimo, gratuito, ma che mette a dura prova la meccanica delle auto che si avventurano per la stretta stradina pietrosa che porta alla tanto agognata spiaggia, da dove si

può ammirare anche lo stabilimento balneare ad uso esclusivo dei militari. LA LOGICA DEL TICKET A spiegare la logica del ticket a Murtas ci prova l’assessore al turismo del Comune di Villaputzu, Antonio Codonesu: «Garantiamo una spiaggia pulitissima e servizi davvero funzionali - spiega Codonesu - Tre i parcheggi istituiti. Il ticket è di tre euro per l'intera giornata. Un piccolo contributo a beneficio della tutela dell'ambiente e quindi degli stessi bagnanti che stanno affollando Murtas, notoriamente conosciuta cone una delle spiagge più belle del Mediterraneo. I cittadini di Villaputzu? Sono esenti in quanto sono già tassati col servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani». Uno dei servizi offerti dalla cooperativa Shardana è proprio la pulizia dell’arenile (tre volte alla settimana) e delle aree circostanti, quelle che normal-

mente vengono imbrattate dai sudicioni di ogni provenienza. «I buoni rapporti fra la base e l'amministrazione comunale di Villaputzu - dice il sindaco Gianfranco Piu - consentono l'utilizzo del litorale durante l'estate. Una straordinaria distesa di sabbia immersa in una natura incontaminata». LA COOPERATIVA SHARDANA Nell’occhio del ciclone, la cooperativa sociale Shardana, che, grazie a quest’iniziativa sta garantendo uno stipendio ad otto persone, studenti e disabili con difficoltà d’inserimento nel mondo del lavoro. «Ci sono state rivolte accuse che ci hanno amareggiato - spiega Gabriele Mascia, presidente di Shardana - tanto più che la nostra è una cooperativa con finalità sociali e non di lucro. Taglieggiare turisti e non residenti? E’ assurdo. Siamo in grosse diffoltà per pagare i 1300 euro di concessione al Comune,

di cui a giorni dovremo versare la seconda tranche. Le polemiche? I cittadini non sono abituati ad un servizio che altrove in Sardegna è già attivo e che serve anche a preservare l’ambiente. Non siamo dei semplici parcheggiatori ma ci occupiamo anche della pulizia dell’arenile e dei dintorni, aree normalmente lasciate all’incuria, grazie anche alla maleducazione di troppi. Abbiamo recuperato ogni genere di rifiuti. Il prossimo anno, se avremo nuovamente la concessione, miglioreremo senza dubbio. Ombrelloni in affitto per i bagnanti e servizio di salvamento? Per ora difficoltà burocratiche ci hanno impedito di offrire questi servizi. Credo comunque che sia molto positivo il fatto che otto giovani ricevano uno stipendio, e questo anche se la cooperativa sta facendo fatica a coprire le spese». Quanto alla sbarra che chiude l’accesso alla parte centrale della spiaggia di Murtas, impedendo l’accesso alla stradina che costeggia il reticolato della zona militare, fatto che ha provocato non poche discussioni, il presidente della Shardana risponde: «La sbarra l’abbiamo posizionata noi - ha ammesso - in modo tale che le auto transitino per il parcheggio centrale e permetterci quindi di staccare qualche scontrino in più. Quindici, sedici al giorno sono francamente troppo pochi. L’accesso è però libero nel fine settimana». LA PROPOSTA E intanto qualche cittadino propone provocatoriamente: «Perchè anzichè a Murtas i parcheggi a pagamento non sono stati istituiti a Porto Corallo e Porto Tramatzu, spiagge affollatissime anche da turisti?». Giriamo la questione a chi di dovere. La concessione a Murtas scadrà il 31 agosto, dopo di che la spiaggia di Murtas tornerà ad indossare l’uniforme. Le polemiche? Probabilmente si spegneranno. Fino alla prossima estate. Chissà.

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MURAVERA

TUTTO NERO!

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1 Un paesaggio degno delle migliori cartoline del Nevada, una veduta panoramica lunare, un deserto. Chiamiamolo come vogliamo. Le foto parlano da sole. Il grosso incendio divampato sabato 24 luglio nelle campagne che fanno da confine tra San

Vito e Muravera ha ridotto cosÏ il territorio. Ad avere la peggio è stata, appunto, Muravera. Il bilancio: capi di bestiame carbonizzati, abitazioni con ingenti danni, decine di persone evacuate dalle proprie case. Vigili del fuoco, forestale, protezione

civile, elicotteri, Canadair, in tutto sono stati un centinaio i soccorritori tra i quali, non sono mancati gli abitanti del paese. In cenere anche una parte della foresta di Baccu Arrodas, unico grande polmone verde di Muravera, che non era mai stata intaccata dalle fiamme.

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Il “film� della tragedia: Alberi bruciati sopra Muravera (1), il paese in fiamme (2), il fuoco minaccia la chiesa di Sant’Antioco (3), nube di fumo su Muravera (4), animali carbonizzati (5), alcuni focolai il giorno dopo il disastro (6), un Canadair sorvola il centro abitato (7), Muravera assediata dal fumo (8), un Canadair in azione su Muravera (9), ansia e preoccupazione tra gli abitanti (10), soccorritori in azione (11). h 14.00

h 14.10

L’incendio si Arrivano i primi sviluppa in loc. soccorsi Sant’Antioco via terra

h 14.30

h 15.00

h 15.15

h 16.40

I soccorritori a terra vengono affiancati da due elicotteri

Le fiamme lambiscono Muravera

Due Canadair affiancano le manovre di spegnimento

Le fiamme superano Muravera

h 16.50

h 19.45

h 21.30

I due elicotteri I Canadair lasciano la I soccorsi lasciano la zona zona dei focolari, le spengono gli ultimi dell’incendio fiamme vengono domate focolai rimasti

Foto A. Bulla

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INCHIESTA

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SAN VITO Il caso. L’ex giornalista desulese è stato accusato di bancarotta fraudolenta. Pesanti dubbi sulla sua attività nel Sarrabus

Liori e quei sei miliardi di lire del Fio Inquietanti interrogativi dopo l’arresto di Sabina Sestu Un territorio vasto e ricco che fa gola a molti. 5 miliardi e 800 milioni di vecchie lire, destinati al suo sviluppo, che hanno acceso le bramosie di tanti. San Vito è stato teatro, nel 1996, di una vicenda oscura che ora prospetta nuovi interrogativi. Protagonisti di questo capitolo della storia locale sono nomi eccellenti che ultimamente sono saliti alla ribalta della cronaca, non solo regionale ma anche nazionale. Gli attori principali sono Antonangelo Liori, arrestato a luglio di quest’anno per truffa aggravata, e suo fratello Sebastiano, indagato a piede libero per lo stesso reato. Erano gli anni in cui si cercava di rivitalizzare la cartiera di Arbatax e i territori sanvitesi sembravano il sito ideale per produrre legname destinato alla fabbrica in difficoltà. A tale scopo il sindaco di allora Giorgio Buccelli concesse alla ditta Star Plant, di cui era titolare Sebastiano Liori, 3500 ettari in località Flumini Uri. Durata della concessione 35 anni, rinnovabili. Le polemiche nascono attorno al canone d’affitto: 34 milioni l’anno. Troppo pochi secondo i cittadini del paese. Vengono anche promessi posti di lavoro, circa una trentina, di cui però non si è mai vista l’ombra o quasi. E necessità di posti di lavoro ce n’era allora, (il paese contava nel ’96 circa 600 disoccupati su una popolazione di 4200), tanto quanto oggi. Il lato oscuro di questa vicenda riguarda il modo in cui è stata gestita la concessione sui terreni e i tempi di erogazione del finanziamento del Fio di quasi sei miliardi, tanto che l’ex sindaco del paese ci tenne a precisare che: «abbiamo fatto tutto rispettando le regole». Ma i sospetti si moltiplicano, specialmente dopo che l’affare “Arbatax 2000” sfuma inesorabilmente. La Star Plant, entrata in crisi, tentò di ricominciare da zero proprio mentre si presentavano all’orizzonte i finanziamenti del Fio (Fondo investimenti occupazione dell’Unione europea). Il sindaco venne invitato dal Cocico a fornire chiarimenti sul modo in cui era stata affidata

la commessa e sul fatto che mancasse un progetto, fattori ritenuti indispensabili quando si effettuano lavori in economia o a trattativa privata. I finanziamenti statali, infatti, erano stati erogati per effettuare opere di sistemazione idrologica in località “Flumini Uri”, proprio quella concessa ai fratelli Liori. Ma la ditta Star Plant si occupava del settore terziario avanzato e di promozione di riviste culturali come aveva dichiarato lo stesso Sebastiano Liori all’epoca in era scoppiata la polemica: «Star Plant nasce nel novembre del 1990 per operare nel settore florovivaistico e della forestazione», e nel

momento in cui sfuma il progetto “Arbatax 2000” «abbiamo deciso di dedicarci alla coltivazione di piante mediterranee». Nessuna competenza, quindi, in materia di idrogeologia. Nascono forti sospetti. Sui tempi soprattutto: il 19 novembre 1996 i terreni vengono dati in concessione ai Liori, a dicembre dello stesso anno il Cipe approva il finanziamento Fio e ne da comunicazione alla Regione e quest’ultima ai comuni interessati. Il presidente della Star Plant si difende dall’accusa di aver ottenuto questi terreni per accaparrarsi i finanziamenti: «Si tratta di un finanziamento al Comune – aveva

dichiarato Sebastiano Liori alla stampa – a completamento di un altro erogato nel 1983. Noi abbiamo saputo che quelle aree avrebbero ottenuto fondi Fio solo a fine ‘97». L’ex sindaco Giorgio Buccelli venne a sua volta investito dai sospetti a cui rispose senza scomporsi più di tanto, armato di documentazione: «Non abbiamo fatto regali a nessuno – affermò quando venne accusato di aver concesso terreni comunali a basso costo – e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Abbiamo applicato nei confronti della Star Plant gli stessi criteri adottati con altri imprenditori che ne hanno fatto richiesta. A partire dal 1980, come dimostrano queste delibere che tutti possono consultare». Alla domanda su quali criteri fosse stato calcolato il canone d’affitto richiesto alla Star Plant, l’ex sindaco rispose che « ci siamo basati sul reddito dominicale. Con una delibera assunta all’unanimità e approvata dal comitato di controllo». I Liori non entrarono mai in possesso dei finanziamenti Fio e visti gli ultimi sviluppi riguardanti le attività dei due fratelli, risulta essere stata una grande fortuna per il Sarrabus. Nel 2005 Antonangelo Liori è stato rinviato a giudizio per bancarotta. Un crack da tre miliardi e 400 milioni datato 1999. La ditta Star Plant era fallita e il curatore fallimentare aveva riscontrato illeciti penali, e infatti nel 2008 i giudici della seconda sezione penale lo hanno condannato a nove anni di reclusione. L’attuale sindaco di San Vito Patrizio Buccelli, invitato ad esprimere un suo parere riguardo questa pagina della storia politicoeconomica del paese ha affermato che: «La mia amministrazione non aveva nei confronti dei signori Liori, che ancora erano in possesso dei terreni comunali, un alto grado di fiducia. Io e la mia giunta abbiamo quindi deciso di cambiare strategia e abbiamo preferito girare i terreni all’Ente Foreste che hanno assunto 24 persone. All’ente pubblico sono stati ceduti 1500 ettari. La faccenda è stata comunque abbastanza complessa e poco chiara».

La scheda Antonangelo Liori, 45 anni di Desulo, si è laureato brillantemente in antropologia culturale. È stato direttore dell’Unione Sarda. Venne radiato dall’ordine dei giornalisti nel 1999. Ha collaborato a vari programmi Rai, è stato sceneggiatore televisivo e cinematografico. Pioniere di internet e grande studioso dell’intelligenza artificiale. In parallelo alla sua attività di scrittore (è autore di libri che hanno riscosso un certo successo), di direttore del primo quotidiano della Sardegna, Liori è stato protagonista di una carriera poco limpida. Ha subito condanne per ricettazione, truffa, diffamazione a mezzo stampa. Famosa la sua campagna di stampa contro il ministro dell’ambiente Edo Ronchi e contro l’istituzione del Parco del Gennargentu e ancor più nota la sua asserzione contro il ministro: «Nessuno le sparerà, sarebbe una pallottola sprecata» che gli costò l’iscrizione all’albo dei giornalisti professionisti. Dopo una lunga catena di azioni delittuose, tra cui anche l’accusa di aver partecipato alla rapina della Banca di Sassari in Piazza Garibaldi a Cagliari nel 1999, si trova ora in carcere per bancarotta fraudolenta ai danni di Agile-Eutelia. Un fallimento da oltre 11 milioni di euro.

La Voce del S@rrabus Associazione Radio La Voce editrice Presidente Don Emilio Manca DIRETTORE RESPONSABILE MICHELE GARBATO Capo Redattore Gianni Agus Redazione Sabina Sestu, Giancarlo Cuccu, Renzo Cuccu Hanno collaborato Stefania Cauli, Corrado Loi, Alessandro Bulla, Francesco Monni, Mauro Murru, Stefano Galdi Foto Carla Scroccu, Alberto Masala Impaginazione e Grafica Simone Utzeri, Antonio Dentoni ( grafico-voce@live.it ) Telefono 0709931481 - 3939161711 E-mail lavocedelsarrabus@tiscali.it Internet www.lavocedelsarrabus.it Pubblicità 3479415600 Stampa Unione Editoriale S.p.A. Elmas Tiratura 10.000 copie Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Cagliari al numero 5/1995


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IL PUNTO DI VISTA

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LA LETTERA Il parroco scrive. Utili consigli per genitori e figli e una preghiera

Educare? È anche “fare famiglia” nido fatto di persone che si aiutano EDUCARE È... Gentilissimi genitori, l’educazione dei vostri figli sta a cuore a voi, ma anche tanto a me. Credetelo! Ecco perchè anche in questo mese mi permetto di venire a casa vostra con questa semplice lettera per continuare a parlare, appunto di educazione. Dopo aver detto che educare è “seminare” ed “aspettare”, vorrei ricordare che educare è anche “fare famiglia”. L’argomento è quanto mai indicato. Anche Gesù ha voluto avere una famiglia. Grazie se, come sempre, mi leggerete! FARE FAMIGLIA Gli esperti dicono che, per crescere, il figlio ha bisogno di tre grembi: il grembo dei nove mesi, il grembo sociale e il grembo familiare. Il grembo materno, ormai, ha svolto il suo compito. Del grembo sociale non sempre siete responsabili. Dal grembo familiare, invece si! Ebbene, il primo regalo che potete fare al figlio è il dono della famiglia. Dico famiglia, non “casa”. Infatti, altro è “famiglia”, altro è “casa”. E’ noto lo spot che assicura: “Dove c’è Barilla c’è casa” Esatto! Barilla può fare “casa”, ma non

è detto che faccia famiglia. A fare la casa sono le cose: le pareti, i termosifoni, i mobili, la lavatrice, il tritatutto, le tendine, i letti, i tappeti... La famiglia, invece, è un’atmosfera, un clima, un nido fatto di persone che si vogliono bene e si aiutano. Famiglia è essere accolto

quando torni a casa. Famiglia è qualcuno che si prende cura di te quando ti ammali, quando perdi la testa e sbandi. Famiglia è una sorpresa: ad esempio, un pranzetto speciale per il compleanno. Famiglia è mangiare “insieme” e non solo “accanto” gli uni agli altri. Famiglia è il

luogo dove si può ridere quando si ha voglia. Famiglia è il luogo dove si è accolti per quello che si “è”, e non per quello che si “sa” come a scuola, o per quello che si “fà”, come al lavoro. Ecco la famiglia! Certo in essa non tutto è perfetto, non tutto è buono. La scrittrice Natalia Ginzburg dice che “La famiglia sarà piena di germi e di batteri, però serve alla persona per crescere”. La famiglia è come il nido dei passerotti: in esso non ogni cosa è bella, vi trovi paglia e avanzi..., però conserva la vita; però in essa si cresce! Per questo il figlio, più di “casa” (necessaria, certo, anch’essa!) ha bisogno assoluto di “famiglia”. Senza famiglia è senza pelle: senza difese, senza protezione. La famiglia è l’anticamera di tutto: l’anticamera della riuscita personale, del successo scolastico, dei rapporti sociali. E’ nella famiglia ove si mettono le basi profonde del nostro io che porteremo sempre con noi. La famiglia ci firma! Fare famiglia dovrebbe essere sempre il primo proposito che un papà ed una mamma fanno all’inizio di ogni giorno. Dato che siamo ad agosto, un mese dove è più dif-

ficile che i sentimenti vengano a galla, questa volta desidero terminare la nostra lettera mensile con una preghiera. Preghiera per la nostra famiglia O Signore, fa che la mamma non corra sempre, ma trovi anche il tempo per sedersi e guardare negli occhi tutti quelli che abitano a casa nostra. Fa che papà non pensi alla famiglia solo quando il campionato di calcio è finito. Fa che i nonni non vivano in retromarcia guardando al passato quando i mulini erano bianchi, la televisione non c’era, e il buco nell’ozono neppure. Signore, anche tu sei famiglia: Padre, Figlio e Spirito Santo. Vieni a casa nostra! Fa che la nostra famiglia sia come le dita della mano che si aiutano a vicenda, che sia come il grappolo d’uva che cresce tenendo uniti i suoi acini. O buon Dio, porta nella nostra famiglia quell’Amore che ti fa un Dio Famiglia. Amen! A risentirci il prossimo mese. Con tanta cordialità! Il vostro parroco, Don Emilio

MURAVERA IN FESTA Devozione e mondanità. Pronto il programma per i festeggiamenti più attesi dai muraveresi

Sant’Agostino 2010, appuntamento di fede fra tanta musica, spettacoli e tradizione di Andrea Zinzula L’edizione 2010 della festa in onore di Sant’Agostino si preannuncia come quella dei record e delle novità. Star dell’edizione 2010 sarà Silvia Mezzanotte, ex voce dei Mattia Bazar che subito dopo lo spettacolo pirotecnico allieterà i presenti con un concerto di due ore. Si comincia il 25. Come da tradizione, i festeggiamenti saranno aperti dalle Sante Messe mattutine. Al pomeriggio e sino a sera, il palco di Piazza Europa sarà interamente dedicato ai bambini con giochi e animazione. Alle 21.30 si esibiranno sul palco allestito in Piazza Chiesa “Is cantadoris” Zizzi e Masala. Il giorno seguente gli amanti dell’etnico non potranno mancare all’appuntamento con l’eleganza e la raffinatezza di Carla Denule,

conosciuta per le collaborazioni con artisti nazionali e per aver cantato la colonna sonora alle Olimpiadi di Torino. Il 27 la serata si annuncia movimentata e divertente. I Clacson e gli internazionali Los Locos avranno il compito di far divertire a ritmo di balli di gruppo e liscio gli amanti della danza. L’esibizione più attesa sarà sicuramente quella dei Los Locos, unici artisti italiani del genere latino americano in Italia e nel mondo. Gruppo sinonimo di ballo ma soprattutto di tormentone. Sono loro gli autori di “El Meneaito”, “La Macarena”, “El Tiburon”, “Salta” e di “Ai Ai Ai”, la famosa sigla del telefilm “Un medico in famiglia”. Il 28, la serata clou, il giorno in cui la cristianità ricorda la morte del vescovo di Tagaste. I riti religiosi apriranno la giornata dove, di

pomeriggio la consueta processione con il simulacro del Santo, trainata dal giogo di buoi percorrerà le vie del paese sotto il rimbombare dei mortaretti. Verranno attraversate le vie Marconi,

Portico, Quattro Venti, via Roma, Piazza Don Giovanni Cadoni, via Marconi sino al ritorno in Parrocchia. Il cocchio quest’anno sarà abbellito come in origine con drappi rossi e bandierine

gialle e rosse, colori della cittadinanza. Il ritorno del simulacro del Santo, scortato dalle autorità, sarà dato da “Sa Zraba”, un'altra tradizione che il comitato ha voluto fortemente riscoprire. A seguire la Santa Messa sul piazzale della chiesa e la predica che quest’anno sarà affidata al diacono Franco Manca. Dopo la Santa Messa, la cascata votiva, a seguire l’atteso spettacolo pirotecnico anticiperà il concerto di Silvia Mezzanotte. Domenica 29 un gruppo di musica leggera chiuderà l’edizione 2010 della festa. Il Comitato 2010 ringrazia per la sensibilità tutta la popolazione muraverese e sarrabese, i numerosi sponsor, il Comune di Muravera, la Regione Autonoma della Sardegna e quanti hanno contribuito concretamente per la riuscita della festa.


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Un mare di Sapori!

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Turismo. Dopo due anni rinasce l’associazione che conta 122 tesserati. L’obiettivo è la promozione dell’immagine del paese

Raffaele Caria nuovo presidente della Pro-Loco «Chiederemo a Comune ed istituzioni di darci una tangibile mano d’aiuto» di Francesco Monni Il 2 luglio, i 122 tesserati, hanno eletto il nuovo gruppo dirigente della Pro loco burcerese, colmando così una lacuna pesante nel panorama associativo del paese. Il Presidente Raffaele Caria, traccia dalle nostre pagine gli scenari futuri che, nelle intenzioni del nuovo Direttivo, si aprono dopo queste elezioni. Presidente innanzitutto, cosa vi ha portato ad accettare l'incarico? Burcei viveva ormai da 2 anni una situazione paradossale per un paese che vuole puntare seriamente su un vero sviluppo turistico, ovvero l'assenza di un'associazione come la Pro loco, fondamentale per perseguire concretamente tale fine. E' per questo che, insieme ad altri amici e compaesani, abbiamo deciso di unirci per rimediare a questa grave lacuna. Che situazione avete trovato? Di forte criticità. Le pendenze irrisolte del passato infatti, sono state il primo fardello del quale ci siamo dovuti occupare per poter far partire il nostro lavoro. Con quali conseguenze?

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Con la conseguenza che partiamo con risorse economiche praticamente inesistenti. I numeri sono impietosi: dei 6700 euro di cui disponevamo all'inizio, tutto è sostanzialmente andato a chiudere debiti pregressi, lasciandoci con le casse vuote... il piatto piange insomma... Cosa possono fare le istituzioni in questa situazione? Possono fare molto, e chiediamo con forza atti tangibili che permettano di far funzionare l'associazione. A partire dal Comune, passando per le altre Istituzioni, chiederemo a tutti di darci una mano concreta

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per poter dare uno sviluppo turistico reale al paese. Crediamo si debba sviluppare un progetto che veda coinvolti tutti gli attori, locali e non solo, che abbia alla base una leale collaborazione tesa, nella diversità di competenze,a perseguire l'obbiettivo comune della crescita turistica del paese. Solo dall' unione delle diverse anime di un territorio si potrà realizzare quella forza in grado di ottenere risultati effettivi. E' un augurio che spero porti tutti ad abbandonare le diversità politiche per prestare uniti un servizio utile alla nostra comunità. Quale il primo atto che intendete

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portare avanti? Posso già anticipare che a fine agosto organizzeremo “La festa dell'immigrato”, la prima di una serie di iniziative che intende animare l'estate burcerese. Abbiamo inoltre già in programma di coinvolgere gruppi locali per concerti e proiezioni durante i fine settimana, in modo da favorire momenti di aggregazione e divertimento. E per il futuro? Proprio nell'ottica di procedere spediti, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo stilato in pochissimo tempo un programma di eventi che arriva fino alla fine dell'anno, con vari appuntamenti dei quali informeremo costantemente i cittadini Come intendete organizzarvi sul territorio? Abbiamo già trovato una nuova sede nel centro storico del paese: una casa campidanese in grado di portare il visitatore in un contesto caratteristico delle abitazioni di un tempo. Voglio sottolineare che tra gli obbiettivi qualificanti di questo Direttivo c'è il coinvolgimento della popolazione e di tutte le associazioni che già svolgono attività in

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paese. Dovrà essere una struttura aperta, perchè è fondamentale riconquistare, dopo anni difficili, la fiducia dei cittadini. In un'ottica di sistema, stiamo inoltre collaborando con le altre Pro loco della zona per creare un coordinamento capace di evitare la disorganizzazione e la frammentarietà del passato, sostendoci vicendevolmente nelle nostre iniziative. Dopo un periodo di inattività la Pro loco quindi riapre i battenti. Grazie all'impegno di un gruppo di cittadini che hanno deciso di mettere al servizio della comunità il loro entusiasmo e la loro esperienza, Burcei può finalmente usufruire di una struttura fondamentale per gestire e supportare il lavoro di valorizzazione e fruibilità del suo vasto patrimonio ambientale e culturale. Una buona notizia dopo un periodo tormentato. L'auspicio è che si possa lavorare finalmente uniti, in direzione di un rilancio del turismo che, vista la crisi in atto, può rivelarsi la risposta vincente per un territorio che intende percorrere la strada di uno sviluppo economico e sociale reale e duraturo

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Comune. Sarà realizzato anche un asilo nido, restaurata l’officina meccanica ad Olia Speciosa e recuperato il vecchio silos

Opere pubbliche, arrivano i fondi per patrimonio storico e area Pip 1,6 milioni di euro. Parte di questa cifra, quasi 700mila euro, arriverà nelle casse del Comune di Castiadas per progetti cantierabili. Fra questi spicca il recupero del patrimonio storico: i fondi saranno a disposizione tra gli 86 i Comuni in Sardegna che, riuniti in 13 reti, si vedranno finanziare i loro progetti, la Regione ha finanziato i Comuni del Sarrabus che hanno partecipato al Bando Civis, sul progetto Sarcapos. Il bando CIVIS ha la funzione di rafforzare i cosi’ detti centri minori, è un’iniziativa rivolta a reti di cooperazione di piccoli centri urbani, che promuove progetti pilota di qualità finalizzati alla riqualificazione delle aree urbane e alla valorizzazione dei centri storici. I Comuni interessati al progetto Sarcapos sono Villasimius, Castiadas, Burcei, San Vito, Villaputzu, Muravera. A Castiadas sono in arrivo 696.000 euro. La Giunta comunale destinerà queste risorse al completamento del teatro in località sa Mandria. «Queste risorse – ha spiegato il primo cittadino, Quintino Sollai - verranno utilizzate al meglio per il completamento

del teatro, all’interno verranno recuperati altri 650 mq di spazi chiusi, per dare l’opportunità agli artigiani locali di poter esporre, creare dei laboratori e commercializzare i loro prodotti». «Il teatro – ha dichiarato il vicesindaco Mauro Vargiolu - oggi rappresenta un luogo storico, di fondamentale importanza, per il sud-est della Sardegna, una volta messo a regime sarà in grado di ospitare 5000 persone, e finalmente potrà essere utiliz-

zato per i grandi eventi. Fin ora è stato utilizzato solo per piccole manifestazioni. Si è in attesa dei collaudi da parte degli Enti competenti, la stessa Amministrazione comunale ha risolto lo spazio dei parcheggi, infatti è stata trasferita un’area dall’Ente Regionale Laore, con esattezza il vecchio campo sportivo della colonia, per una superficie di quasi 2 ettari». Non meno importanti i fondi per

l’area P.i.P. (Piani per gli insediamenti produttivi). Verranno completate le opere di urbanizzazione con 270.000 euro in modo tale da far partire tante attività legate al settore delle attività produttive. «Fino ad oggi – ha dichiarato Quintino Sollai - sono state molteplici le richieste arrivate presso il comune di Castiadas, con il completamento delle opere potranno insediarsi oltre 20 aziende». Verranno spesi 250.000 euro per la realizzazione di un micro nido in località Olia Speciosa, intervento particolarmente atteso da tante mamme, perché consentirà loro di poter continuare a lavorare lasciando i piccoli su strutture adeguate e all’avanguardia. 150.000 euro serviranno invece per l’adeguamento dell’officina meccanica in località Castiadas Centro, su spazio sottostante la vecchia Colonia penale, per l’intervento in oggetto saranno spesi, sarà messo in sicurezza e recupero strutturale su parti fatiscenti. Il progetto del recupero della vecchia officina è indispensabile per la comunità di Castiadas, soprattutto

per tutti gli artigiani, che vorranno aprire delle vere e proprie botteghe di artigianato locale, artistico di vetro e ceramiche, dove soprattutto i turisti durante il periodo estivo potranno vedere all’opera i nostri prodotti ed acquistarli direttamente. Sarà anche adeguato e messa in sicurezza del vecchio Silos in località Olia Speciosa, per l’intervento in oggetto saranno spesi 320.000 euro, sarà messo in sicurezza e recupero strutturale su parti fatiscenti. Sull’intervento in oggetto, sarà indetto un concorso di idee per utilizzare al meglio lo stabile dopo il recupero, non si esclude la creazione di un museo, legato alla trasformazione agraria a Castiadas, creare delle sale multimediali e creare un archivio storico di tutto il materiale in possesso dall’Agenzia Laore, inserimento di foto, progetti, cartografie. Tra le cose indispensabili creare un collegamento con l’officina meccanica dove avere negli spazi esterni potrebbe essere allestito un museo delle macchine agricole usate per la trasformazione agraria.

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La notizia. Provvedimento decretato dall’esecutivo comunale

Spiagge. Pugno di ferro contro i maleducati

Stato di calamità naturale per l’incendio di fine luglio

Blitz della polizia municipale nella spiaggia di Costa Rei: sequestrati tutti gli ombrelloni

La giunta comunale di Muravera, ha dichiarato lo stato di calamità ed emergenza a seguito dei danni causati dall'incendio sviluppatosi in data 24 luglio 2010. Il sindaco Marco Fanni: "L'incendio ha interessato l'intero perimetro a monte del centro abitato, lambendo in molti casi le abitazioni, investendo diverse aziende agricole e zootecniche con coseguenti forti danni alle colture ed agli allevamenti presenti. L'incendio ha inoltre interessato veste aree in loc. Bacu Arrodas, Padenteddu, Rio Molas con conseguente perdita del patrimonio boschivo e presenza di danni ingenti alle opere di forestazione realizzate nel corso degli anni. Abbiamo richiesto, inoltre, agli enti preposti l'attivazione delle procedure di competenza e un incontro urgente per una prima valutazione dei danni e per l'individuazione degli interventi urgenti e prioritari a favore della popolazione e delle attività e

aziende agricole e zootecniche coinvolte dall'eccezionale evento calamitoso ed alla messa in sicurezza del territorio interessato e la concessione di aiuti economici da quantificare ai sensi della normativa vigente

per tutti i danni subiti”. A tal proposito si invitano tutti ii cittadini che abbiano subito danni ad effettuare una segnalazione con allegata documentazione fotografica per poter attivare le procedure di verifica.

Poliambulatorio, aumentano le ore dedicate alle visite Dal 2 agosto nel Poliambulatorio di Muravera sono state attivate due nuove specialità ambulatoriali. Aumenteranno le ore a disposizione per le visite di quelle già esistenti, per garantire una migliore assistenza sanitaria agli abitanti del territorio. Gli utenti potranno effettuare visite oncologiche (5 ore di ambulatorio a Muravera) e reumatologiche (5 ore a Muravera, 2 ore a S. Nicolò, 2 ore a Villasimius) senza doversi spostare verso Cagliari o in altri territori. Il potenziamento delle prestazioni specialistiche è stato deciso in accordo con i sindaci dei comuni afferenti al Distretto sulla base delle esigenze emerse nel territorio. Aumentano dunque le ore di dermatologia (2 ore in più a Muravera, 3 ore a S. Nicolò e 2 ore in più a Villasimius) e quelle di fisiatria (3 ore in più settimanali a San Nicolò sia per visite ambulatoriali che domiciliari). Alle specialità già esistenti, che

comprendono oculistica, odontoiatria, cardiologia, medicina sportiva, pneumologia, endocrinologia, geriatria, urologia, ecografia, diabetologia, si aggiungono ora oncologia e reumatologia. Il potenziamento rientra in un più ampio progetto di riorganizzazione dell'assistenza sociosanitaria del Sarrabus-Gerrei che, anche in base alle peculiarità del

territorio e ai bisogni sociosanitari degli abitanti, prevede una sempre maggiore integrazione tra ospedale e servizi territoriali con lo scopo di offrire una migliore assistenza e ridurre gli spostamenti degli utenti verso altri territori. Le prenotazioni di visite ed esami possono essere fatte chiamando il CUP al numero 1533.

Un blitz contro ombrelloni, sdraio e materassini lasciati in spiaggia dai turisti. Vigili Urbani di Muravera e Guardia Costiera lo hanno messo a segno nei giorni scorsi per mettere rimedio ad una vera e propria occupazione degli arenile da parte dei soliti maleducati. Troppi infatti disagi ai mezzi e al personale che la mattina si occupa della pulizia, senza contare lo spazio rubato ad altri bagnanti che vogliono godersi il mare. I militari della Guardia costiera coadiuvati dagli agenti della

Polizia municipale. hanno agito all'imbrunire non appena i proprietari degli ombrelloni e di materassini sono rientrati nelle villette lasciando tutto sul bagnasciuga per poterlo utilizzare il giorno successivo. Sono state sequestrati anche canoe, windsurf, piccoli natanti e campi da beach volley. Il materiale è stato trasportato nella sede dei Vigili urbani di Muravera dove sono custoditi e posti a disposizione di coloro che, previo pagamento della sanzione amministrativa, li vorranno indietro.

Mostra “Memoria de la isla negra” al museo Il Comune di Muravera, in collaborazione con la Fondazione Logudoro Meilogu, l’Associazione AR.TU. Proloco di Muravera ed il patrocinio della Regione Autonoma Sardegna ospita nel Museo Comunale Donna Francesca Sanna Sulis l’antologica “Memorial de isla negra” di Liliana Cano, che è stata inaugurata lo scorso 1 Agosto e sarà visitabile sino al 15 Settembre. In mostra 60 acquerelli di Liliana Cano, una delle più celebri artiste sarde, ispirati alle poesie contenute nella raccolta “Memorial de isla negra” del poeta cileno Pablo Neruda. Ogni stanza sarà dedicata ad uno dei 5 volumi del “Memorial”: Donde nace la lluvia, La luna en el laberinto, El fuego cruel, El cazador de raíces,

Sonata crítica. Il museo sarà aperto dal martedì alla domenica dalle 21:30 alle 23:30 ed il lunedì dalle 10:30 alle 12:30. Info 07099000313 info@comune.muravera.ca.it


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La notizia. La Commissione Tributaria accoglie il ricorso del Comune

San Priamo

Appuntamenti

Consorzio Bonifica, è illegittima la cartella di pagamento 2007

XXI edizioni della Sagra de su Pisci

Il 6 agosto sa “Cursa a cu coccoi”

Spigole e orate allevate nel Sarrabus faranno la felicità dei buongustai il prossimo 21 agosto. Il borgo di San Priamo ospiterà la ventunesima “Sagra de su pisci”. Le prelibatezze del nostro mare verranno servite ancora calde, cucinate con “sa cadriga”, la classica griglia sarda. Non mancherà un pizzico di folklore con canti e balli della tradizione locale. La serata inizierà alle 21. L'evento è visto positivamente dall'Amministrazione Comunale di San Vito, che ne incentiva l’organizzazione. ( s.g.)

Anche quest’anno, come consuetudine, San Vito si proietta in un mondo antico, fatto di tradizioni popolari. Lungo l’argine del fiumu Uri, gruppi di cavalieri provenienti dalle varie parti dell’Isola, si confronteranno nella classica “Cursa a Su Coccoi”, ormai giunta alla sua ottava edizione. Una piccola sartiglia di Oristano che vede però protagonista non la stella da infilzare, ma bensì il classico pane sanvitese a forma di coroncina, per l’appunto chiamato coccoi. Il tutto organizzato dall’Associazione A.S.D. Cavalieri di San Vito Martire. La manifestazione sarà aperta alle 20 con la sfilata per le vie del paese dei fucilieri di San Vito ed i Tamburini di Oristano. Appuntamento quindi il prossimo 6 Agosto, con questo evento che rientra nella programmazione estiva 2010 “San Vito sotto le stelle”, reso possibile soprattutto grazie al prezioso contributo dell’Amministrazione Comunale di San Vito ed a tutti coloro che lo hanno sostenuto. (s.g.)

Con sentenza pronunciata il 23 marzo e depositata il 26 giugno, la Commissione Tributaria di primo grado di Cagliari, dando ragione al Comune di San Vito, ha annullato, in quanto illegittima la cartella di pagamento dell’anno 2007, del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale. La Commissione tributaria composta dai Giudici Michele Iacono (Presidente), Iosto Tuveri (Relatore) e Eliseo Spissu ha inoltre condannato il Consorzio di Bonifica al rimborso delle spese di giudizio e di lite. «Siamo soddisfatti - ha dichiarato il Sindaco di San Vito Patrizio Buccelli - il Consorzio, come abbiamo sempre sostenuto, non ha potuto dimostrare il "beneficio diretto e specifico" ricevuto dai nostri terreni, semplicemente perché non esiste, ragione per cui la cartella è stata annullata in quanto illegittima. L'unica funzione che il Consorzio ha svolto bene in questi anni, è stata quella di “esattoreingiusto” sulle tasche degli agricoltori». I Giudici Tributari hanno

accolto in pieno le tesi difensive del Comune, assistito dal commercialista Davide Marini di Cagliari, sostenendo, tra l'altro, che “il beneficio (per il comune dei San Vito) non deve riguardare genericamente il territorio nel suo complesso, ma il fondo particolare in correlazione a un diretto e specifico miglioramento fondiario” del

terreno tassato. «Bastava solo un po' di buon senso – ha spiegato il Sindaco Buccelli - ma da parte del Consorzio era un continuo trincerarsi in posizioni di chiusura totale, e come se i Comuni chiedessero un contributo annuale per aver costruito, tanti anni fa, le strade cittadine. Assurdo, semplicemente assurdo».


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Turismo. A giugno e luglio meno italiani e stranieri. Tiene il porto

Trasporti. Saranno attive fino al termine dell’estate

Presenze in calo ma si conta su agosto per il recupero

Nuovo collegamento autobus fra il paese e le sue spiagge Porto Corallo ora è più vicino

Estate con il segno meno per Villaputzu, almeno per il momento. Giugno e luglio hanno fatto segnare una leggera contrazione delle presenze sia di italiani che di stranieri. «Non disponamo di dati definitivi - ha spiegato il responsabile del Turismo dell’amministrazione comunale, Antonio Codonesu - ma il calo è evidente. Contiamo di recuperare nel mese di agosto, per il quale ci sono buone prospettive». Buone notizie invece dal porto «che registra il tutto esaurito»,

tiene a precisare Codonesu. «Purtroppo - ha detto l’assessore al Turismo - sono gli effetti della crisi economica che induce a rinunciare alle vacanze o ad accorciare il periodo di ferie. In ogni caso siamo ottimisti». Il mare di Villaputzu sarà quest’anno più sicuro grazie anche alla presenza della Guardia Costiera di Arbatax che ha la sua base operativa nella torre di Porto Corallo. Tre uomini e una motovedetta vigilano sulla costa e sono pronti ad intervenire in caso di necessità.

Domenica 7 il Festival delle launeddas Un appuntamento attesissimo dagli amanti della musica tradizionale sarda. Il festival delle Launeddas andrà il prossimo 7 agosto nel suggestivo scenario della piazza Marconi. Vi parteciperanno diciotto fra i maggiori suonatori dell’isola sotto la direzione artistica de Maistus de Sonus e di Ottavio Nieddu. La manifestazione

sarà trasmessa dalle telecamere di Videolina e trasmessa all’interno dei programma Sardegna Canta. La serata sarà condotta da Ambra Pintore. L’appuntamento è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Villaputzu. Lo spettacolo inizierà alle 22, preceduto, alle 18 da una sfilata di costumi sardi.

Immobiliare

Fino al termine della stagione estiva il collegamento tra Villaputzu e Porto Corallo sarà assicurato da una nuova linea pubblica urbana. L'iniziativa è stata voluta dal Comune di Villaputzu per consentire a tutti di raggiungere facilmente la località costiera. Il servizio viene assicurato con i mezzi dell'Arst e della Sina, che assicurano gli spostamenti nelle ore di maggiore richiesta.

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Il tutto a vantaggio anche dei residenti. «L'amministrazione comunale», spiegano gli assessori Codonesu e Gianluigi Caddeo, «punta in questo modo a venire incontro alle richieste e alle attese non sono dei residenti ma anche dei turisti. Porto Corallo è ora accessibile a tutti con mezzi di collegamento confortevoli. Si garantisce così a tutti una vacanza in perfetto relax».

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La richiesta. La proposta è stata avanzata dal Comune alla Regione Sardegna

Sport. Straordinario record di Giovanni Brancato

Gara di solidarietà per salvare Serenella

Un biologo nuota per 219 chilometri nel mare fra la Tunisia e Villasimius

Una gara di solidarietà per salvare Serenella, una giovane donna di Villasimius affetta da una malattia che non può essere curata se non con un costoso ricovero in una struttura ospedaliera all’estero, negli Stati Uniti. Per Serenella, si sono mobilitati la parrocchia di San Raffaele Arcangelo ed il Comune ed è stato costituito un comitato che si sta impegnando a reperire i fondi per sostenere le spese necessarie. Serenella vive praticamente paralizzata a causa di sostanze, come l’alluminio, che il suo corpo non riesce a smaltire. Il viaggio negli Stati Uniti (nell’Illinois esiste un centro medico specializzato per la cura della sua malattia) è costosissimo: il solo trasferimento costa intorno ai 12-13mila euro a causa delle difficoltà per tra-

sportare la giovane mamma sull’aereo. E’ una corsa contro il tempo ed è necessaria la solidarietà di tutti. I referenti per la raccolta, don Giampaolo Secci ed Enrico Vargiolu, oltre a tutto il comitato, hanno avuto un’ottima risposta dalle strutture turistiche della zona. Ora tocca alla cittadinanza fare la sua parte. Maggiori informazioni possono

essere richieste ad Enrico Vargiolu al numero 3389848529, mentre per chi volesse dare il proprio contributo tramite un bonifico bancario, queste sono le coordinate del conto appositamente costituito: IBAN IT74M0567644060000070 055597, Banca di Sassari, Villasimius, cointestato a Vargiolu Enrico.

Campus estivo per i bambini dagli otto ai dodici anni Ha avuto inizio il primo luglio, presso i locali dello stesso Istituto Comprensivo di Villasimius, il primo campus estivo per bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni. L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune e dalla locale Parrocchia di San Raffaele Arcangelo, è stata voluta e sostenuta dal Dirigente scolastico Bianca Maria Morgi su proposta del docente Bruno Angelo,

responsabile dell’organizzazione, come importante momento di aggregazione per i bambini. Il campus si è svolto nel corso dell’intero mese di luglio dal lunedì al venerdì e dalle 7.30 alle 16.30. I partecipanti sono stati seguiti nelle diverse attività da giovani e competenti animatori qualificati. Cinquanta iscritti sono stati invogliati a partecipare ai laboratori di pittura e decoupage, ai laboratori di ballo e di teatro, ai

giochi di gruppo e ai tornei di calcetto con classifica e premiazione finale. Era assicurato il servizio ristoro di acqua minerale, uno spuntino di metà mattinata e il servizio pranzo su richiesta. Nell’arco della giornata è stata anche data la possibilità di eseguire i compiti delle vacanze estive, con lo scopo di rivedere i programmi scolastici e preservare la preparazione in vista del nuovo anno.

Giovanni Brancato

di Angelo Picariello 219 chilometri, da Biserta in Tunisia sino a Villasimius in Sardegna. Un record, la più lunga traversata del mondo a nuoto. L’ha compiuta il biologo Giovanni Brancato che superando tempeste e squali, ha toccato la bianca rena di Simius alle 12,55 del 29 luglio 2010. L'avventura era cominciata in Africa da Capo Bianco il 21 luglio alle sei del mattino e ha subito due giorni di stop a causa del mare in burrasca per colpa del maestrale. Quando poi le acque si sono un po' calmate Brancato ha ripreso il mare ed è finalmente giunto a Villasimius. «Vi ringrazio tutti e scusate se avete saltato il pranzo per me», ha detto Brancato non appena ha messo piede a terra. Ad accoglierlo media e televisioni nazionali, oltre ad un folto pubblico fra cui una rappresentanza del Comune di Villasimius. Poi l’abbraccio, commovente, con la moglie Maria Grazia. «È la realizzazione di un sogno che coltivavo da tempo - ha spiegato Brancato - Lo accarezzavo già

mentre stavo prendendo terra due anni fa dopo aver stabilito il precedente primato mondiale dalla Corsica ad Alessio, che ho appena battuto. Adesso potrei addirittura dire che quello era già in preparazione di questo». Felice la consorte che racconta: «Mio marito è stato supportato da un team eccezionale che tengo a ringraziare - ha detto - aveva preparato tutto con la massima meticolosità, allenandosi 6 ore al giorno, alternando corsa e bici, senza contare il tempo trascorso in acqua». Un’impresa incredibile quella di Brancato che ha rischiato di naufragare proprio alla fine, col vento ostile quello lo rallenta nel tratto finale, tant’è che gli provoca due ore di ritardo sulla tabella di marcia. Ma le ultime bracciate, quando inizia a percepire il calore umano, quando sente l’inno nazionale e un alto coro che cadenza con la sua andatura, sono quelle di un campione che trionfa. Non aspetta la figlia Margherita, (13 anni), che rompe gli indugi, si tuffa in acqua e va incontro al papà con un abbraccio commovente.


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L’appello. Anche il parroco del paese chiede che riprenda l’attività

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Goni. Don Casti, parroco del paese, si è piazzato secondo

Silius, il sindaco alla Regione Nicola Marci vince «Urgono lavori alle miniere» il Palio degli Asinelli di Alessandro Bulla «Devono essere urgentemente avviati i lavori di manutenzione straordinaria delle strutture minerarie, degli impianti e dei macchinari, sia della miniera di Silius che della laveria di Assemini. L’operazione è funzionale a rendere più sicuro e funzionante il tutto, soprattutto quando prenderà il via l’attuazione del piano industriale pluriennale di rilancio della miniera e riprenderà l’attività estrattiva, cessata sin dalla primavera del 2006». Questo, in sintesi, è quanto ha chiesto il sindaco di Silius Giuseppe Erriu all’assessore regionale all’Industria Sandro Angioni che, assieme al liquidatore della fluorite di Silius Antonio Garau e al direttore della miniera l’ingegner Mura, ha partecipato alla messa in onore di Santa Barbara, protettrice dei minatori, che è stata celebrata nella miniera di Genna Tres Montis. Poco prima, durante l’omelia, il parroco del paese del Gerrei Gian Marco Casti, che ha espresso in un clima di commozione collettiva la preoccupazione della comunità, ha chiesto la

SAN NICOLÒ GERREI

Prima sagra del formaggio

ripresa dei lavori. Don Casti in particolare ha invocato l’intervento della Regione e l’aiuto divino. Le parole del parroco e del sindaco Erriu hanno, probabilmente, fatto presa sull’assessore Angioni che ha assicurato l’impegno della Regione a valorizzare le «immense risorse del sottosuolo del Gerrei». Il tutto a beneficio del settore industriale della Sardegna e dell’occupazione di un territorio che ha uno dei più alti tassi di disoccupazione e spopolamento. Secondo recenti studi le risorse minerarie a vista già accertate, prevalentemente di fluoro, garantirebbero la vita delle miniere per almeno quattro lustri.

Piazza Emilio Lussu a San Nicolò Gerrei sarà la location per la prima “Sagra del formaggio” in programma in paese dal 6 all’8 agosto. Nutrito il programma di eventi: il 6 agosto una serata di karaoke allieterà residenti e turisti dalle 22.30. Alla stessa ora il giorno successivo avrà inizio una serata folk all’insegna delle più genuine tradizioni del Gerrei. Chiusura l’8 agosto con la sagra vera e propria in cui sarà possibile degustare l’ottimo formaggio locale.

Tutte le camere con

Tutto come previsto. Il beniamino di casa Nicola Marci 12 anni, in sella a “Maludrottu” ha vinto la nona edizione del palio degli asinelli (sa cursa de is burrincheddus) nei giorni scorsi nel campo sportivo comunale alla presenza di centinaia di appassionati e curiosi giunti dai paesi del circondario e anche da da alcune località turistiche della costa sud orientale. Il giovanissimo fantino ha preceduto il parroco del paese don Gian Marco Casti in sella a Barrichello. Al terzo posto si è classificato Antonio Marci, il fratello maggiore del vincitore e al quarto Mariko Cossu in sella rispettivamente “Bellu seu” e “Zingara” tutti asini della scuderia di Salvatore Marci di Goni. Alla manifestazione equestre, riservata ad asini di razza sarda, organizzata dall’associazione “Asini si nasce” con la collaborazione del comitato per i festeggiamenti in onore del patrono san Giacomo, hanno partecipato 25 concorrenti provenienti da paesi del Gerrei, della Trexenta, del Sarcidano e

della Bassa Ogliastra. Sono arrivati in finale gli asini migliori cavalcati con maestria da fantini esperti. Non è riuscita ad approdare alla finale Loredana Mulas di Perdasdefogu, una delle favorite, vincitrice a sorpresa, una decina di giorni fa, del “primo palio di Foghesu”. La fantina è stata disarcionata da “Marigosa” Nicola Marci per il terzo anno consecutivo si è aggiudicato il palio. «Sono molto contento - dice a fine corsa, tra gli applausi del numerosissimo pubblico, il giovanissimo vincitore - che sogna di partecipare al più importante palio italiano degli asini che si disputa ad Alba in provincia di Cuneo. Quest’anno è stata veramente molto dura. Don Gian Marco e mio fratello Antonio mi hanno dato filo da torcere e sono stati degli avversari molto competitivi. A fine gara mi sono complimentato con loro e con tutti gli altri partecipanti». Molto festeggiato è stato il parroco don Gian Marco che per il secondo anno consecutivo ha partecipato al palio. (a.b.)


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SCUOLA L’analisi. I presidi degli Istituti superiori del Sarrabus a confronto. Piero Sanna: «I miei corsi non sono di serie B »

L’eterno rebus tra il liceo e le professionali la scuola dei “fighetti” o quella degli “sfigati”? di Sabina Sestu Chiude l’anno scolastico 2009/2010 e ora si possono tirare le somme. Statistiche alla mano le scuole superiori del Sarrabus hanno rallentato una certa percentuale di giovani carriere scolastiche. Hanno superato il tanto agognato esame di qualifica e di maturità il 71,13 % degli studenti del corso di studi per il turismo, il 51,52% degli industriali e il 65,22% degli iscritti alle agrarie. Altissima la percentuale dei maturandi al liceo di Muravera, su 47 studenti della quinta superiore solo uno non è stato ammesso all’esame. Leggermente peggio è andata agli studenti dell’ultimo anno delle scuole commerciali su 26 alunni due non hanno superato l’ammissione alla maturità. Mentre nell’unica quinta dei geometri quattro su tredici dovranno ritentare il prossimo anno. Piero Loddo, preside dell’Istituto tecnico commerciale, per geometri e del Liceo, si lamenta della poca preparazione scolastica degli studenti che si iscrivono alle scuole superiori da lui presiedute. Si rammarica specialmente dei ragazzi che decidono di frequentare il liceo: «non sono all'altezza di una scuola come il liceo – ha dichiarato il capo d’istituto - che deve formare stu-

denti in grado di affrontare gli studi universitari. Hanno carenze enormi in tutte le materie e pochissime basi. Le scuole primarie non li preparano a sufficienza». E i numeri di coloro che hanno abbandonato gli studi, specialmente ai primi anni, sembrano dargli ragione. Il liceo scientifico e quello tecnologico vengono considerati da molti giovanissimi troppo difficile e non sono rari gli iscritti che decidono di cambiare scuola durante l’anno scolastico. Così come pochi sanno che anche a Muravera è stato aperto, da vari anni ormai, il corso di studi clas-

sici. Ma il liceo classico non è mai partito poiché mancano i numeri sufficienti per formare le prime classi. Gli studenti del Sarrabus temono forse di avventurarsi negli studi classico-scientifici perché non si ritengono all’altezza? Oppure decidono di frequentare gli istituti tecnici nella speranza di trovare il lavoro subito dopo il diploma o la qualifica? «I ragazzi che si iscrivono da noi – ha affermato Piero Sanna, preside dell’Istituto superiore di Villaputzu – non hanno nulla da invidiare a quelli che frequentano il liceo. I nostri corsi vengono considerati di serie B,

ma non è assolutamente vero. A parte le materie di studio, qui i ragazzi imparano anche l’integrazione. A differenza del liceo e della ragioneria e geometri, la nostra scuola ha tra i suoi iscritti anche ragazzi in condizione di handicap e i cosiddetti “normo-dotati” si devono confrontare anche con queste problematiche. Ritengo che sia un modo in cui crescere consapevoli del mondo che li circonda». Il preside Sanna ha dovuto affrontare situazioni complesse, infatti oltre che dai ragazzi diversamente abili la scuola è frequentata da alunni difficili e con problemi comportamentali. «È stata una bella sfida – ha continuato orgoglioso il preside che in parte abbiamo vinto con iniziative che hanno coinvolto i ragazzi nella risoluzione dei problemi che si sono presentati durante l’anno scolastico. Molti ragazzi del liceo di Muravera si sono presentati nel mio ufficio per chiedermi di potersi trasferire nel mio istituto. E ora sono orgoglioso di affermare che sono tra i miei migliori elementi». Il “campanilismo” tra i due diversi tipi di corsi di studio persiste. Il liceo continua ad essere considerato da “fighetti” mentre gli istituti tecnici vengono tuttora visti come parcheggi per studenti che non hanno voglia di studiare. I discorsi del pre-

side Piero Loddo tendono a confermare che gli studi liceali richiedono un impegno e una preparazione che non tutti sono in grado di affrontare. Il fatto che nell’anno scolastico appena concluso non si è riusciti a formare le prime due classi del Liceo Scientifico Tecnologico è sintomatico di una certa paura da parte degli studenti nel seguire quel tipo di studi. Per non parlare di un Liceo Classico che non è mai partito. Probabilmente gioca molto il fatto che i nostri centri sono a vocazione turistica e la prospettiva di trovare subito lavoro in questo campo spinge molti giovanissimi a iscriversi al turistico. Conta anche la crisi che tutta l’Italia sta attraversando, la prospettiva di iscrivere la prole all’università fa sicuramente drizzare i capelli in testa a molti genitori. Tra spese di iscrizione, tasse universitarie e le enormi spese di affitto e di vitto, molte famiglie si fanno i conti in tasca e capiscono che per loro è quasi impossibile potersi permettere di mantenere una figlia o un figlio all’università. Problematiche queste che si trovano ad affrontare un pò tutti i nuclei familiari italiani, ma che nel Sarrabus vengono particolarmente sentiti visti i costi degli appartamenti a Cagliari e gli stipendi troppo bassi.


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TURISMO

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Dir. Ballao

Villaggio minerario di Baccu Locci 2

SS 387

SS 125

Armungia Cantoniera Lundra 1 Villasalto

Cantoniera Santa Barbara Quirra 3

La Voce del S@rrabus 1 Suggestivo tramonto villasaltese

2 Mezzi nell’ex miniera di Baccu Locci

3 Panoramica dal castello di Quirra

4 La torre di Porto Corallo

5 Scorcio di Monte Narba

6 Torre Salinas

7 La chiesa di San Priamo

8 Lo stagno di Feraxi

9 Le vecchie carceri di Castiadas

10 Lo “scoglio di Peppino” dall’alto

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ex SS 125

SP 27 Cantoniera Porto Riu Gironi Tramatzu SS 387 4 Porto Corallo San Vito Villaputzu Santa Maria

Punta Genna Argiolas Villaggio minerario di Monte Narba 5

Muravera Baccu Arrodas

ex SS 125 Casa Picci

SS 125 Nuraghe Asoru

Arco dell’angelo Burcei

Casa Loi

Tuerra Seconda

ex SS 125

7 San Priamo Stagno di Feraxi 8

Tuerra Prima

Faro di Capo Ferrato

San Gregorio

Capoferrato

Annunziata Camisa Monte Grutas

Villaggio delle Mimose Parco dei Sette Fratelli

Sabadi

6

SP 97 Olia Speciosa Località Costa Rei

Monte Nai Masone SP 18 Pardu Monti dei 9 Sette Fratelli Castiadas Casa Genna Villa Rey Spina 10 San Pietro Sant’Elmo SS 125 Cala Sinzias

Geremeas

Cala Pira

SP 20

Cuili Torre delle Murvoni Villaggio Stelle Mandorli Solanas Porto Sa Ruxi

Villasimius 11

Simius Notteri

Cala Caterina

Isola di Serpentara

11 Tramonto sul porto di Villasimius

Strade Strade di primaria importanza Fiumi Principali centri urbani Centri urbani secondari Monti Porto Spiaggia

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Punto d’interesse


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L’appuntamento. Cna e Pro-Loco del paese organizzano la XIV edizione della tradizionale rassegna

Castiadas, è tornata la mostra-mercato Artigianato e agroalimentare in primo piano Da oltre 13 anni, la Mostra Mercato dell’Artigianato e del Comparto Agroalimentare, si svolge a Castiadas nello splendido scenario delle vecchie carceri, la cui realtà storica farà da contorno all’iniziativa. E’ una manifestazione importante, ed è diventata un appuntamento fisso per la costa sud-orientale della Sardegna. Tale evento offre la possibilità a tante aziende del Sarrabus Gerrei, di proporsi ai vacanzieri, attraverso l’esposizione di manufatti dell’Artigianato Artistico tipico e tradizionale, nonché dei prodotti agroalimentari che si caratterizzano per la loro tipicità e fedeltà. La manifestazione ha una doppia finalità, la promozione dell’immagine complessiva della regione oltre che quella commerciale delle imprese artigiane partecipanti ed invita il visitatore ad immergersi nella realtà isolana, attraverso un genuino e diretto contatto con i prodotti del lavoro dei suoi artigiani. Quest’anno la Mostra, viene realizzata in colla-

borazione con il CNA e la Pro loco di Castiadas, si svolgerà dal 31 Luglio al 8 agosto dalle 20.00 alle 24.00 (ingresso gratuito), con sagre, spettacoli folkloristici, a parteciparvi saranno una quarantina di aziende, dando priorità a quelle del Sarrabus Gerrei, per

l’occasione ci sarà uno spazio dedicato alle istituzioni, dove vi sarà la presenza di Comuni del Sarrabus e del Gerrei, Associazioni Sole grano terra del Gal, l’Aido, Camera di Commercio, Provincia di Cagliari e la partecipazione dell’Ente Foreste con allestimento

di una mostra di flora e fauna della Sardegna. Per completare l’offerta, l’organizzazione ha individuato in quei settori produttivi mancanti nella zona, provvedendo ad integrarli con la presenza di aziende provenienti da zone limitrofe.

Manifestazioni collaterali Durante il periodo di svolgimento della Mostra Mercato, avranno luogo alcune manifestazioni folcloristiche con la partecipazione dei gruppi del Sarrabus. Le serate proporranno ai turisti, una rassegna delle danze tradizionali del Sarrabus Gerrei, accompagnate dalla musica delle launeddas. In un apposito spazio, adiacente la pedana di esibizione dei gruppi, alcuni componenti degli stessi inviteranno al ballo i turisti presenti, iniziandoli ai rudimenti del ballo sardo. Visto il crescente interesse del turista per le tradizioni alimentari della zona, la Pro Loco di Castiadas, in collaborazione con il Comune di Castiadas, organizzerà serate di degustazione di piatti tipici, il 31 Luglio “Sagra dei Malloreddus”, il 3 agosto “Sagra della Fregula Incasada”, 6 agosto “Sagra de sa Sebadas”, la manifestazione terminerà 8 agosto con la “Sagra dei Ravioli” e spettacolo di giocoleria e Cabaret.

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Reportage. La cittadina del Gerrei merita una visita per l’ambiente incontaminato e le testimonianze storiche

LA CURIOSITĂ€

Ballao, il verde antidoto allo stress tranquillitĂ e storia a portata di mano

Capo Carbonara ecco i menhirs “artistici�

alcune famiglie del luogo fino a non tanto tempo fa. Inoltre, lungo il corso del Flumendosa e del Rio Stanali si possono ammirare alcune piscine naturali, tra le quali spicca quella di Corru Arenas, posta a fondovalle tra Monte Scrocca e S'Acui. Oltre allo splendido patrimonio naturale, il territorio di Ballao offre testimonianza dello scorrere del tempo attraverso la storia: nuraghi, tombe di giganti, pozzi sacri, resti della miniera di antimonio, antiche chiese campestri di origine bizantina. Tra queste si possono citare: Santa Cruxi (Santa Croce), Sant'Arroccu (S.Rocco), Santa Maria Nuraxi (S.Maria Cleofe) e Santu Predu (S.Pietro). In esse vengono celebrate le sante messe in onore dei rispettivi santi: S. Elena nel mese di Settembre (nella chiesa S. Cruxi), S. Pietro nel mese di Giugno e S. Maria Cleofe nel giorno di Pasquetta (nella chiesa S. Maria Nuraxi).

A Villasimius, ignoti ed annoiati “artistiâ€?, non sapendo come trascorrere il tempo, hanno pensato bene di trasformare la cala di Capo Carbonara in un monumento artistico a cielo aperto. Hanno infatti utilizzato la pietraia per creare centinaia di strutture piramidali che, in alcuni casi, raggiungono i due metri d’altezza. Certo il colpo d’occhio nel vedere queste pile di graniti sovrapposti è notevole. incanto ad inizio estate. Ma in un luogo dove tutti possono accedere, cosa potrebbe accadere se incauti ragazzini si mettessero a fare slalom tra le pile di pietre, provando magari a saggiarne il precario equilibrio? Luciano Boi

di Stefania Cauli Perfetta per chi voglia evadere dallo stress quotidiano della cittĂ , Ballao accoglie i suoi visitatori ponendosi all’estremitĂ del Gerrei e non lontano dal Sarrabus e dalla costa. Il piccolo paese sorge in un fondovalle in prossimitĂ di un'ampia ansa del Flumendosa, principale fiume della Sardegna, all'incrocio delle vie naturali vallive di collegamento verso Cagliari, il Sarrabus e l'Ogliastra. Il suo nome deriva dallo spagnolo “balayâ€?, “cesta, conca, vassoioâ€?, testimoniato in seguito nei documenti notarili aragonesi come “balauâ€?. La natura circostante è caratterizzata dalla presenza del rio Stanali, il principale affluente del Flumendosa, che solca un paesaggio connotato da una flora e fauna variegate: tamerici, oleandri, germani, aironi cinerini, nutrie, fagiani, gruccioni, tartarughe. Il turista desideroso di

pace e di un ambiente salubre può praticare la pesca, avventurarsi in percorsi sia facili che difficoltosi in canoa oppure passeggiare accostando i fiumi, in cui si possono notare i “nessargiusâ€?, ingegnose canalizzazioni fatte

con intrecci di oleandro e ciottoli a forma di imbuto. Nelle notti di luna piena ed alle prime piogge autunnali, nell’apertura dei “nessargius� si mette la nassa per pescare le prelibate anguille, piccola fonte di reddito per

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Reportage. Alla scoperta della bellissima cittadina sarrabese che negli anni è diventata un’importante meta turistica

Villasimius, un sogno fatto di mare azzurro connubio perfetto di storia ed ambiente di Marta Solinas La splendida cittadina di Villasimius si trova nella punta sud orientale della nostra Isola, incastonata in una zona costiera di particolare bellezza e attorniata da spiagge che si diramano fino a Cagliari e proseguono nella parte opposta fino al Sarrabus. Il mare trasparente, l'affascinante storia di impronta punica e la confortevole e a volte lussuosa ospitalità delle strutture, hanno reso Villasimius un centro turistico di notevole importanza in Sardegna, anche grazie alla presenza del porto turistico situato a ridosso del promontorio di Capo Carbonara. La varie invasioni hanno lasciato in eredità alla cittadina parecchie torri, visibili anche dalla strada costiera. Sono sopratutto di origine spagnola e furono costruite sui promontori, a partire dal XVI secolo, per avvistare i pirati saraceni e difendere la costa. Sono tozze, cilindriche o tronco coniche, alte meno di dieci metri, ma grazie alla posizione strategica dominavano tutta la costa. Venendo da Cagliari troviamo la Torre

di Cala Regina, la Torre De su Fenogu, la Torre di Capo Boi, la Fortezza Vecchia, la Torre dell’Isola dei Cavoli, quella di Cala Giunco, quella dell’Isola di Serpentara e quella di Cala Pira. Da ciascuna torre si vede la precedente e la successiva, in modo che fosse possibile comunicare velocemente lungo tutta la costa con luci e segnali. La più facilmente raggiungibile e sicuramente più particolare è la

Fortezza Vecchia. Per vederla basta percorrere la strada che arriva fino al porto e proseguire per qualche centinaio di metri fino all'ingresso su una strada sterrata. La Fortezza oggi è adibita a museo archeologico. Si tratta di un edificio costruito intorno al XIV secolo, ristrutturato nel Cinquecento per volontà di Filippo II, in un programma di fortificazione massiccia dei litorali finalizzata alla

protezione dagli sbarchi turco-barbareschi. La Torre di Porto Giunco invece fu edificata nel XVI secolo in granito locale e sorge nell'omonima località. Vi si accede dalla spiaggia attraverso un sentiero praticabile a piedi e dal quale si può ammirare l'oasi naturalistica dello stagno di Notteri, in cui spesso sono presenti i fenicotteri rosa, in sosta prima di raggiungere la zona dello stagno di Colostrai, nel territorio della vicina Muravera, dove i bellissimi volatili nidificano. Sicuramente da visitare è il faro dell'Isola dei Cavoli, edificato nella metà dell'Ottocento sui resti di una torre spagnola del XVI secolo e ora in concessione all'Università di Cagliari. L'isola è raggiungibile dal porto in circa 15 minuti e si presenta come letteralmente incontaminata, di una bellezza selvaggia, meta obbligatoria di chi ama le escursioni in barca. Per quanto riguarda le spiagge, Villasimius fa davvero invidia e concorrenza alle più belle del mondo. Sono tante e tutte bellissime, meritevoli almeno di una visita e ovvia-

mente di un bagno nell'acqua cristallina. La Spiaggia del Riso è probabilmente la più famosa, si trova vicino al porto e deve il suo nome alla sabbia a grani grossi e candidi che la caratterizzava. Ora la sabbia è un po’ diversa, ma la spiaggia è sempre bella ed è comoda da raggiungere. Anche la Spiaggia di Simius è tra le più conosciute della zona, si arriva dal paese proseguendo sempre dritti. La strada si ferma con un parcheggio all’estremità sinistra dell’insenatura. Simius è il primo tratto, a sinistra di una spiaggia molto lunga, di sabbia finissima e candida. Proseguendo verso destra continua con la spiaggia del Tanka quella di Serr’e Morus, quella del Timi Ama e finisce con Porto Giunco. Merita una visita anche la spiaggia di Punta Molentis, raggiugibile dalla strada per raggiungere Costa Rey girando sulla sinistra in una strada sterrata che parte dal ponte sul rio Trottu. È una caletta da mozzare il fiato, un lembo di sabbia e rocce che vi darà la sensazione di avere due mari diversi attorno e non saper quale scegliere.


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L’INTERVISTA

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IMPRESE E TURISMO

FINISCE UN’ERA

La svolta. Marco Farci, 32 anni è il nuovo presidente del Consorzio Costa Rei

ÂŤPer il rilancio partiamo dai trasporti sono pessimi e non c’è servizio taxiÂť di Gianni Agus Non se l’aspettava. “Io presidenteâ€?? Quella notte Marco Farci, 32 anni, responsabile del camping Quattro Mori di Muravera, non ha preso sonno. Ăˆ stato nominato presidente del Consorzio Turistico di Costa Rei dopo le dimissioni della storica figura dello stesso consorzio, Giorgio Congiu. Una sfida difficile che non spaventa il giovane imprenditore sarrabese e L’intero direttivo, tutto nuovo di zecca. Oltre a Marco Farci ne fanno parte Giampaolo Aresu, Marta Piludu, Giuseppe Ladinetti, Sergio Loi e Alessandro Pettinau. Presidente, da dove partiamo? Intanto vorrei ringraziare Giorgio Congiu per l’ottimo lavoro svolto sino ad oggi. Non è facile sostituire una persona come lui, anche se adesso son convinto farĂ molto bene in consiglio comunale dove è stato eletto. Bene, adesso parliamo del futuro del Consorzio. Chi è che ne fa parte? Possono farne parte tutte le strutture turistico ricettive della zone e del settore servizi. Oltre ai Comuni di Muravera, Villaputzu e Castiadas.

Marco Farci

Quanti sono gli iscritti? Trenta. Pochi per una realtà come la nostra. SÏ, infatti il mio primo obiettivo è coinvolgere il maggior numero possibile di imprenditori turistici. Dirò a tutti, uno per uno, che la cosa piÚ importante è unire le forze. Unire le forze per far cosa?

Per promuovere il nostro territorio in tutto il mondo, con tutti gli strumenti possibili, dalle fiere ai depliant, da un buon sito internet che ancora manca alle pressioni sugli enti pubblici per avere a disposizione dei servizi migliori. Cosa manca nel Sarrabus da questo punto di vista? I trasporti sicuramente. Chi vuol raggiungere il Sarrabus dall’aero-

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porto deve prima arrivare alla stazione di Piazza Matteotti a Cagliari poi prendere uno dei pochi autobus dell’Arst. PiĂš di tre ore tra valige, stress e fatica. Ci sono i taxi.. Il servizio taxi dall’aeroporto costa davvero troppo, non meno di 90 euro. Non mi pare la maniera migliore per accogliere il turista. Abbasso i taxi? Assolutamente no. Però dobbiamo trovare delle soluzioni condivise per agevolare il trasferimento del turista dall’aeroporto al Sarrabus. Anzi, a proposito di taxi, il problema è solo uno: che nel Sarrabus non ce ne sono. Se a Costa Rei venisse rilasciata una licenza per un tassista, si lavorerebbe senza sosta lungo tutta la stagione estiva. Un futuro roseo? Io penso proprio di sĂŹ. Anche questa stagione turistica, nonostante la crisi, da noi sta andando bene. Di sicuro garantirò il mio impegno per far sĂŹ che il Consorzio diventi una grossa opportunitĂ di sviluppo turistico. Andando anche in giro per mezzo mondo per capire come funzionano gli altri consorzi turistici. E prendere in prestito, rimodellando le idee piĂš interessanti.

Giorgio Congiu lascia dopo dieci anni Dieci anni esatti. Da quando è nato, era il 2000, sino a pochi mesi fa. Il Consorzio turistico di Costa Rei è stato lui, presidente inossidabile che adesso – dopo l’elezione in consiglio comunale – ha rassegnato le dimissioni. Al suo posto un giovanissimo, Marco Farci. ÂŤHa la metĂ dei miei anni – ha detto Congiu – e gli auguro di durare a lungo. Il Consorzio ha bisogno di nuovi impulsi che i giovani sanno dare. Sono certo che saprĂ imprimere una sferzata di ottimismo in un settore che è fondamentale nei prossimi anniÂť. Secondo Giorgio Congiu il compito non sarĂ comunque facile: ÂŤIl mio suggerimento è di farsi conoscere subito fuori dalla Sardegna e poi dagli amministratori e da tutte le istituzioni. E continuare con le fiere, cercare sempre piĂš collaborazioni e legami con altri consorziÂť. Giorgio Congiu traccia anche un bilancio dei suoi dieci anni: ÂŤSono stati molto produttivi, mi hanno insegnato tanto. Purtroppo le risorse a disposizione non erano molte. Un rincrescimento? Non essere riusciti a far decollare il sistema turistico locale attraverso il progetto della provincia (STL). Ăˆ fondamentale stare uniti e soprattutto spingere affinchĂŠ Cagliari si integri di piĂš con i territori. Cagliari deve diventare il crocevia della Sardegna meridionaleÂť.

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UNIONE DEI COMUNI Lo scoop. Nonostante i divieti (futuri) pubblichiamo la trascrizioni delle intercettazioni riguardanti un vertice dei nostri primi cittadini

Cinque sindaci e la villa del mistero fra vuvuzelas, launeddas ed eolico di Corrado Loi Gianfranco Piu: Quintino, ci spieghi perchè ci hai fatto arrivare dentro questa casa bendati manco fossimo dei Massoni? Patrizio Buccelli: Casa?? E chiamala casa! Questa mi sembra Villa Certosa... Marco Fanni: Ma che Villa Certosa, qui non c'è neanche lo straccio di una donna... Tore Sanna: Qualcuno mi aiuta a togliermi questa cavolo di benda?? Sollai: Calmi, calmi. Non siamo né a Villa Certosa né a casa di Licio Gelli. Diciamo che è un segreto, va bene? Il fatto è che dopo esserci riuniti prima a Nuraghe S'Oru e poi a Monte Narba, volevo finalmente offrirvi una sede adeguata. Buccelli: Alla faccia! Comunque sento dei rumori là in fondo: non è che adesso ci becca il padrone e minimo minimo ci manda via a calci nel sedere?? Sollai: No, sono le Guardie Forestali, stanno finendo dei lavori... Fanni: Lavori? E che tipo di lavori?? E sei sicuro che siano Forestali, poi? Sollai: Tranquillo, non sono Finanzieri, se è questo che ti preoccupa... Fanni: Allora rimango. Sanna: Si, va bene, ma si può sapere cosa stanno facendo qui i Forestali? Sollai: Ehm...stanno finendo di sigillare i locali. Ci sono già un mese, ma tra poco finiscono, il lavoro da fare era davvero tanto. Comunque non fate troppo casino che potrebbero sentirci, chiaro? Piu: Mmmm, inizio ad avere qualche sospetto... Sollai: D'accordo, allora vi dico le iniziali del padrone di casa e vediamo se indovinate: E. M. Sanna: Emilio Manca? Fanni: Don Emilio? Ma càndu

mai, come potrebbe permettersi questa reggia se mi ha già chiesto 100 euro che non avevano neanche i soldi per stampare l'ultimo numero de La Voce... Buccelli: Enzo Micucci l'allenatore del San Vito... no, non può essere, già molto se i sanvitesi gli pagano la benzina per andare agli allenamenti. Boh... Piu: Si, ci manca solo Enrico Montesano e siamo a posto!! Aiò, non l'avete ancora capito? Come minimo questa casa sarà piena zeppa di microspie e sbatteranno sui giornali anche questa conversazione, tanto per cambiare... Sollai: Tranquilli, secondo il nuovo decreto si potranno pubblicare solo le intercettazioni giudicate di una certa rilevanza, quindi siamo al sicuro! Sanna: Va bè, parliamo di cose più serie: qual'è l'ordine del gior-

no? Fanni: Mi pare fosse il problema che a Costa Rei c'è poca gnocca, e quelle poche non mettono il culo fuori dai Villaggi turistici... dico bene? Piu: Caro collega, non possiamo partire in quarta con tematiche di questa portata: io proporrei di iniziare con robetta meno impegnativa tipo raccolta differenziata, fognature, acqua, illuminazione, centri commerciali ecc. Buccelli: Si, insomma, le classiche stronzate che la gente ti chiede quando ti incontra per strada... Sanna: Con l'emergenza vuvuzelas invece come siamo messi? Sollai: Lascia perdere, ieri pomeriggio ho dovuto sequestrarla a Don Luigi che la stava usando al posto delle campane... si funti ammacchiendi tottusu!! Piu: Io pensavo di far suonare le

launeddas ai nostri tifosi durante le partite del Villaputzu: sono sicuro che ne parlerebbero giornali e tivù di mezzo mondo, con un ritorno pubblicitario pazzesco e soprattuto gratis, che non guasta mai... Fanni: Scusami, ma quanti ragazzi avete in paese capaci di suonare le launeddas ininterrotamente per 90 minuti? Ne sono morti molti così! Sanna: Visto che siamo in piena estate, io piuttosto proporrei di pianificare tutti insieme una efficace campagna di prevenzione contro gli incendi, voi cosa ne pensate? Fanni: Ehm, scusatemi...mi devo assentare un attimo, mi ero scordato di fare una telefonata piuttosto importante.... torno subito... Buccelli: Cosa gli è preso? Mi è sembrato un po’ scosso... Piu: Beh, forse non era il

momento più opportuno per parlare di questo argomento, potevamo aspettare la prossima riunione, no? Sollai: D'altronde non era mica colpa sua se c'era tutto quel vento! Piu: A proposito di vento, quando prenderemo in seria considerazione la creazione di un bel parco eolico del Sarrabus? Buccelli: Mmmm, ottima idea: magari offshore! Sanna: Sicuramente... si vede che sei l'unico sindaco senza mare!! Ma càndu mai offshore! Abbiamo un casino di ettari di campagna inutilizzati, di cui la metà andata in fumo dopo questi incendi e l'altra metà no sèrbidi a unu gazzu... Fanni: Si, d'accordo, ma il problema è che con l'eolico, al momento, è tutto fermo! Sollai: Sarebbe meglio dire che sono tutti in stato di fermo: du s'anti incottàusu tòttusu!!! Buccelli: Aveva ragione Mauro Pili a dire che sull'affare eolico ci sarebbero state clamorose sorprese. D'altronde era mesi che lo diceva dalla sua pagina fissa sull'Unione Sarda! Sanna: Però, diciamocela tutta che la sorpresa più grossa è stata proprio il fatto che avesse ragione: è la prima volta in 50 anni che ne azzecca una... Sollai: Ascoltatemi, per il momento lasciamo perdere l'eolico. Volevo dirvi che prima di venire qua ho visto una bella sventolona che usciva dal Free Beach. Doveva essere tedesca: bionda bionda e cùlu mànnu... Piu: Sicuro che fosse tedesca? Fanni: E lassàddu chistionài, Gianfranco, per una volta che parliamo di cose interessanti....Allora dicci, Quintino: sei sicuro che fosse tedesca? (continua...)


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SAN VITO Parrocchia. Parla il parroco del paese che presto lascerà l’incarico al giovane don Roberto Maccioni

«Otto bellissimi anni nel Sarrabus» Don Elvio andrà a Maracalagonis di Stefano Galdi «Quando nel settembre 2002, giunsi a San Vito, proveniente da Guamaggiore, rimasi entusiasta dell’affascinante sfondo del suo abitato, ricco di storia e tradizioni popolari, che tra l’altro avevo avuto già modo di conoscere nel 1988, quando presi parte come cerimoniere all’ordinazione presbiterale di don Giordano». Così Don Elvio Puddu, racconta la sua esperienza a San Vito, paese che fra non molto lascerà per assumere l'incarico di parroco di Maracalagonis. Quale situazione ha trovato al suo arrivo a San Vito? Una realtà spirituale alquanto disagiata dovuta ai disappunti tra il parroco uscente e parte della popolazione che pian piano si è consolidata con l’instaurarsi di un rapporto di stima reciproco. Il fondamento importante non intercorre nell’essere il parroco, colui che dirige una comunità di fedeli, ma bensì il modo di imporsi proprio all’instaurasi di quel rapporto. Non tralascio i lati negativi della mia persona e del mio essere uomo, che in talune circostanze, ammetto sono apparsi poco ortodossi ed austeri. Quali problematiche ha riscontrato in questi anni? Un fattore alquanto sconcertante,

Foto R&T Muravera

Don Elvio Puddu

tuttora ricorrente e balzato subito ai miei occhi, è stato quello della scarsa partecipazione degli uomini all’interno della Comunità, limitato a quei pochi fedeli che con spirito di devozione, in particolare durante le feste parrocchiali si adoperano per l’ottima riuscita dell’evento. I giovani, lontani da tutte le attività della Parrocchia e non solo. Purtroppo, in varie circostanze, le problematiche con alcuni di questi ragazzi sono

state alquanto difficili, ma ogni giorno prego, affinché il Signore tracci la retta via per loro. Le chiacchiere e la poca sincerità nei rapporti interpersonali mi hanno lasciato il cuore aspro, a fronte di una ricchezza di risorse umane all’interno dell’intera popolazione, alle quali però, mio malgrado non sono riuscito a porvi rimedio. I progetti realizzati... Durante gli otto anni trascorsi nel-

l’abitato sanvitese, ringraziando il buon Dio, non sono mancati gli eventi positivi, che sono riusciti ad estirpare in parte quelli opposti. I vari comitati religiosi per le feste di Santa Maria e San Giorgio, sono riaffiorati in tutto il loro splendore, dando nuova vita ad un contesto prettamente giovanile di vivere la Cristianità in determinati frangenti, come può essere una ricorrenza speciale per il paese. Il comitato della festa di San Vito, ha visto nascere nel 2008 l’Associazione A.S.D. Cavalieri di San Vito Martire, costituitasi proprio per onorare il patrono. L’istituzione del coro polifonico, quello dei giovani e dei bambini sono stati i tanti traguardi. Lo straordinario gruppo dei chierichetti, affiatato durante tutte le funzioni ed insostituibile al mio fianco durante la mensa del Signore. Il gruppo ANSPI, compagno di tante avventure, con 130 iscritti e 30 animatori hanno dato vita alle attività ludiche della Parrocchia, coinvolgendo i giovani in attività di gioco e svago. L’Associazione Charitas et Amor con il monitoraggio di nuclei familiari e persone indigenti, ha messo in pratica la parola del Vangelo, andando incontro ai poveri ed ai bisognosi. Nel 2007, la visita pastorale durata due giorni, dell’Arcivescovo di

Cagliari, Monsignor Giuseppe Mani, ha segnato profondamente tutto il cammino dei fedeli, ma in maniera eclatante la missione parrocchiale dei Padri Redentoristi nel 2009 ha avuto il suo clou con il contatto diretto porta a porta. Nello stesso anno la Madonna Pellegrina di Fatima ha ricolmato di grazia e gioia tutti noi. Cosa rimpiangerà, lasciando la Parrocchia di San Vito? I rapporti di amicizia intercorsi resteranno sempre riposti nel mio cuore, ma soprattutto l’innocenza di quei bambini che ogni santa domenica, con solerte impegno hanno partecipato alla messa ed a tutte le attività parrocchiali; il cammino spirituale intrapreso nell’adorazione eucaristica con tanti giovani, ma soprattutto l’accoglienza, la stima ed il rispetto che i Sanvitesi, in tutti i momenti in cui sono stato tra loro, mi hanno riservato. Cosa lascerà al suo successore? A don Roberto Maccioni, mio figlio spirituale, già vicario parrocchiale della basilica di Sant'Elena a Quartu e padre spirituale al seminario minore di Cagliari, che in parte già conosce la realtà sanvitese, affido una Comunità profondamente arricchita nella fede eucaristica e mariana con tanti giovani desiderosi di continuarne il cammino intrapreso.


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IL PERSONAGGIO L’intervista. Il popolare jazzista sardo parla al nostro giornale e presenta la manifestazione “Time in Jazz”

«Più finanziamenti per la musica» Appello di Paolo Fresu alle istituzioni di Erino Poli Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, rinnova dal 10 al 16 agosto il suo annuale appuntamento nei comuni del nord Sardegna, dalla Gallura al Logudoro. Oltre a Berchidda, epicentro della manifestazione, anche Codrongianos, Ittireddu, Mores, Olbia, Tula, Pattada, Telti e Tempio Pausania ospiteranno eventi musicali (e non solo): una settimana intensa con grandi artisti quali Ornette Coleman, Ralph Towner, Maria Joao, Enrico Rava, Gianluca Petrella uniti quest’anno dal tema dell’aria. Prosegue, infatti, il quadriennale ciclo dedicato agli elementi naturali inaugurato lo scorso anno dall’acqua, un vero e proprio connubio tra musica e ambiente. La sensibilizzazione ambientale, come filo conduttore che lega tra loro i concerti serali, la rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu, le iniziative Green Jazz volte a richiamare l’attenzione sul risparmio energetico e le energie alternative e il laboratorio di educazione ambientale Leggeri come l’Aria dedicato ai bambini, fanno parte di tutto questo.

Abbiamo rivolto alcune domande a Paolo Fresu durante la conferenza-stampa di presentazione del festival. Cos’è Time in Jazz dopo 23 anni? Time in jazz è un successo crescente di anno in anno e ormai non è più solo il festival di Berchidda, ma qualcosa che va oltre il suo territorio. Ci sono luoghi “altri” che esulano dal grande palco di Piazza del Popolo, come le chiese campestri dei vicini comuni. Quest’anno ad esempio, è stata inserita la stupenda basilica di Saccargia.

Ripeteremo anche l’esperienza sensazionale, in collaborazione con la Fondazione Fabrizio De Andrè, dell’appuntamento nell’agriturismo de L’agnata, a Tempio Pausania che ospiterà Teresa De Sio. Nei giorni successivi al festival (17 e 18 agosto) proseguiremo l’esperienza del Time in Sassari. Cos’ha determinato la scelta del tema dei quattro elementi? Negli ultimi anni della manifestazione ci siamo spostati sempre di più nelle zone di campagna e nelle montagne circostanti.

Abbiamo tenuto concerti in luoghi inusuali, soprattutto nei luoghi della natura, visto che siamo circondati da un bellissimo paesaggio: il monte Limbara, il lago del Coghinas. Abbiamo pensato che una manifestazione frequentata da un pubblico così vasto e particolarmente attento, potesse diventare anche un momento di riflessione sui problemi ambientali. Per il tema dell’aria quali sono le novità? Sono tantissime e il tema dell’aria farà da pretesto per tutti gli eventi: aria intesa come aria da respirare, ma anche aria degli strumenti a fiato, delle bande musicali e delle voci. Innanzitutto il festival inizierà con un concerto del violoncellista Mario Brunello, che interpreterà musiche di Bach su un volo aereo Meridiana da Milano Linate a Olbia. Parteciperà Tommaso Novi, maestro fischiatore proveniente da Pisa, dove insegna nella prima e unica cattedra di fischio in Italia, che terrà un concerto-lezione sul fischio. L’aria sarà anche intesa come tipologia di musica barocca: Enrico Pierannunzi eseguirà musiche di Scarlatti e due bande musicali: la pugliese GirodiBanda e la berchiddese Bernardo De Muro a mezzanotte suoneranno le cosid-

dette “aree di mezzanotte”. Avremo poi l’onore di ospitare il grande Ornette Coleman, uno dei pochi maestri del jazz ancora vivo (da poco ha compiuto ottant’anni) che ha composto i brani del suo concerto appositamente per il festival. Com’è il rapporto del festival con le istituzioni? Buono. Nel passato ci sono stati alcuni conflitti ma ne siamo usciti tutti rinforzati e temprati. Purtroppo i soldi non bastano mai. Comunque Time in Jazz si basa sul volontariato di moltissimi giovani e utilizza un teatro all’aperto che costa poco e rende molto. Si parla di più di un milione e mezzo di euro d’indotto. Per il futuro abbiamo progetti sempre più ambiziosi: stiamo pensando di acquistare una grande area industriale a Berchidda per ristrutturarla e adibirla a centro culturale. Per questo c’è sempre più bisogno di attenzione e d’impegno da parte di tutti e speriamo che la collaborazione con le istituzioni possa ancora crescere. Proprio in questi giorni Paolo Fresu si è rivolto alla Regione per esprimere il suo disappunto verso la riduzione di finanziamenti e la disparità di trattamento con altre manifestazioni.

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IL PERSONAGGIO Il ricordo. Ritratto di un uomo umile che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Muravera

Giovanni Murtas, storia di un artista La launeddas ed il lavoro erano il suo pane quotidiano di Luciano Boi Giovanni Murtas (1932-2003) di Muravera è l’esempio di come anche un operaio, attraversando la vita con onestà e umiltà possa lasciare una traccia indelebile nei ricordi delle persone. Primo di due figli cresce nel Sarrabus povero a cavallo della seconda “follia” mondiale. Tempi duri senza dubbio, dove però si riusciva ad essere felici con poco. I valori ed i buoni sentimenti non si erano ancora del tutto estinti ed i ruscelli che scorrevano anche nei mesi più caldi, offrivano delle squisite anguille ottime da fare “arrustiasa”. Grazie al padre Pietrino, suonatore di Launeddas, sin da ragazzino si innamora del mitico strumento musicale la cui origine si perde nella spirale del tempo e ne coltiverà la passione fino alla fine. Si fa le ossa pascolando le capre di famiglia sulle montagne tra Muravera e Castiadas, a seguire gli anni cagliaritani dove apprenderà l’arte meccanica. Dopo una parentesi all’ETFAS come ruspista e appunto meccanico, lavorerà in proprio. Gli anni trascorsi a Cagliari, complice il suo carattere amabile, gli fruttano numerose e durature amicizie che lo introdur-

ranno nel mondo del folklore isolano. Col gruppo folk di Quartucciu in modo particolare, manterrà sempre un rapporto più che fraterno. Una volta in pensione, se lo si voleva trovare si poteva andare a colpo sicuro nel suo agrumeto, amava trascorrerci intere ore a curare le sue piante, i suoi ortaggi, le anatre, le galline. Amico di tutti e appassionato cacciatore, Giovanni Murtas non aveva nemici, eccezion fata per la scaltra e famelica volpe “su mergiani”. Capitava così che talvolta nelle sue scorribande notturne, la volpe trovasse ad attenderla nella semioscurità del pollaio non launeddas bensì altre canne. Marito e

padre affettuoso era presente anche quando assente, infatti l’amore per la Sardegna e per la musica lo ha portato molto spesso a varcare i confini sardi e nazionali. Ogni volta che un amico musicista o qualche gruppo folk (Quartucciu, Sinnai ecc.) lo invitava, sia che si andasse in Sicilia, Toscana, Austria, Bielorussia, Inghilterra, Stati Uniti o Portogallo, la valigia era sempre pronta. In giro per il mondo a seminare nuove amicizie e regalare emozioni alle migliaia di immigrati sardi che per causa di forza maggiore hanno dovuto lasciare la loro terra natia, senza mai riuscire a dimenticarla. Impossibile elencare tutti i

luoghi e le occasioni nelle quali ha suonato, l’appuntamento fisso era alla Sagra degli Agrumi, sempre fedele alle “Traccas” dell’amico Giorgio Mattana che di primi premi ha fatto incetta. Da ricordare quella del 1998 quando con l’amico e consuocero Piero alla voce, musicò la “Tracca” raffigurante un importante simbolo di Muravera: il Portico Petretto “su Crociu”. Altro consueto appuntamento era la rappresentazione teatrale “Ohi su moru” che si svolge nella marina di San Giovanni, dove è situata la “Torre dei dieci cavalli”.Oltre al padre, i maestri a cui si è ispirato e ha maggiormente frequentato sono stati Luigi Lai (San Vito) e Aurelio Porcu (Villaputzu), oltre ad aver ascoltato migliaia di volte i nastri dei mitici Melis e Lara entrambi di Villaputzu. Estraneo a gelosie e sterili campanilismi, riteneva ogni suonatore, giovane, anziano, conosciuto o no, oltre che un amico un potenziale maestro dal quale poter apprendere qualcosa, sia tecnicamente che umanamente. Una delle sue gioie più grandi era quella di riunirsi con amici e familiari in gigantesche tavolate imbandite con ogni ben di dio, stando seduti dall’ora di pranzo a

quella di cena a raccontantarsi vecchie storie, aneddoti e barzellette, tra una suonata e l’altra coi bicchieri sempre colmi di buon vino, privo degli ormai “indispensabili” solfiti. L’ultimo viaggio nel 2002, quando, dietro proposta di un suo amico, andò a 70 anni suonati in Brasile da solo. Motivo? Registrare suonate di launeddas da inserire nella colonna sonora di una famosa telenovela (Terra Nostra), basata proprio sulla storia degli immigrati italiani (sardi compresi) in Brasile. Anche alla fine, quando ormai l’avventura terrena giungeva al termine, ogni volta che s’incontrava col suo amico coetaneo nonché maestro Luigi Lai, gli chiedeva ragguagli su tecniche e passaggi di note particolari. A 70 anni, con entusiasmo sconosciuto ai giovani d’oggi, voleva, come un disciplinato alunno, saperne di più, lui che di umiltà è sempre stato maestro assoluto. Si dice che gli esseri umani raccolgano quello che nella vita hanno seminato, per questo motivo negli anni a venire, ogni volta che il tiepido alito di un uomo soffiando dentro una launedda ne farà uscire l’inconfondibile voce della Sardegna, il pensiero di chi lo ha conosciuto, immancabilmente


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IL FORUM DEI LETTORI

VILLAPUTZU

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SANITÀ

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INCENDI

La polemica. Lettera di un residente

Segnalazione. Lettera di un residente

Lo sfogo

Porto Corallo? Un mare di schiamazzi altro che turismo di qualità

La sciattezza regna sovrana all’ospedale San Marcellino

Contro i piromani servirebbe un maggiore senso civico

A proposito di un articolo pubblicato nel numero di luglio de La Voce del Sarrabus, bisognerebbe chiedere ai tanti residenti della zona di Porto Corallo che cosa significa “la presenza di due chioschi bar e divertirsi la notte grazie ad un’animazione di alto livello”. Da anni, abbiamo manifestato le nostre proteste con denunce alle autorità giudiziarie e con continue lamentele presso le varie amministrazione che si sono succedute negli ultimi anni ma che mai si sono interessate per risolvere il problema. Se qualcosa si è riusciti ad ottenere, questo è stato solo grazie a quei cittadini che non temono ritorsioni e funzionari pubblici che fanno il loro dovere. Noi privati ci siamo esposti in prima persona chiamando i tecnici dell’ASL per i rilievi fonometrici che ci hanno dato ragione. Ma a che cosa servono le sanzioni, le ammonizioni, le multe? Puntualmente, ogni inizio di stagione, la situazione riprende identica. Forse qualcuno dimentica che i comuni mortali per vivere, devono lavorare e non possono andare in ferie da giugno a settembre. Pretendi di riposarti durante il pomeriggio? Se hai paura di dormire troppo, ci pensa la musica proveniente dalla piscina del centro benessere. Poi bisogna affrettarsi per cenare altrimenti alle 21,00, inizia la

musica dell’animazione per cui é vietato, a casa propria, ascoltare una trasmissione televisiva, fare quattro chiacchiere con i commensali. Finalmente, quando pensi che puoi andare a dormire ( parlo dell’una del mattino ) allora “ s’ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo”( A. Manzoni, "Il Conte di Carmagnola") non è altro che l’inizio dell’animazione di “alto livello” dove la concorrenza fra i due chioschi si combatte a suon di alto volume. Bisognerebbe chiedere cosa ne pensano le forze dell’ordine che puntualmente per anni sono stati chiamati ad intervenire durante la notte. Ben venga “una vacanza all’insegna del mare e della spensieratezza” ma per ottenere questo, i pochi non devono calpestare i diritti dei tanti. Le leggi in materia ci sono, si chiede solo di applicarle ma sembra che la certezza delle regole ormai sia una chimera. Per chi legge l’articolo precedentemente pubblicato, Porto Corallo appare un “paradiso terrestre” ma questa è la cosiddetta pubblicità ingannevole perché il turista deve conoscere le caratteristiche positive e negative del luogo che individua come meta di vacanze, sarà sua cura fare la dovuta scelta in base alle sue esigenze. Lettera firmata - Villaputzu

La sciattezza che regna all’ospedale San Marcellino di Muravera è incredibile. Premetto che non intendo mettere in dubbio le capacità e le virtù dei dottori e tutti gli altri addetti alle cure dei pazienti, bensì la manutenzione sia interna che esterna dell’ospedale. Due settimane or sono mentre varcavo il cancello dell’ospedale, un signore e una signora intenti a leggere il cartello esterno indicatore dei diversi reparti, mi hanno chiesto dove si trovasse il “Pronto Soccorso”. “In quella direzione”, ho risposto. Il signore, ringraziandomi mi ha detto: “Questo cartello lo potrebbero anche rinnovare”. Sono rimasto un po’ stupito che una persona non sarda mi attendesse sulle sciattezze altrui di cui io non avevo alcuna colpa,

ho risposto: “Purtroppo qui siamo in Sardegna”. Il cartello, da anni danneggiato dal tempo e dalle intemperie è illeggibile per i visitatori che si recano all’ospedale. Sono consapevole che al San Marcellino ci siano cose che hanno priorità su queste piccolezze, ma anche le pochezze come cavi volanti nei diversi reparti, imbianchini che imbiancano anche i battiscopa, le porte usate come bacheche tappezzate di avvisi, il cartello indicatore esterno che non indica più nulla e il guano sparso sui marciapiedi dagli uccelli che nidificano sotto le grondaie, sono cose da addebitarsi al menefreghismo e alla sciatteria cronica che regna al San Marcellino. Egidio Loi - Villaputzu

Vi scrivo con tanta fiducia perché mi rendo conto della vostra serietà per avanzarvi una proposta in merito allo storico problema. Ritengo che dal vostro giornale possa, con la collaborazione di chi vorrà farsi avanti e mi metto tra i primi, partire un'azione di contrasto culturale ed anche materiale (vedi pattugliamento nelle giornate ed ore a rischio da parte di privati) volta a distruggere l'idea che il fuoco appartenga in qualche modo alla vita in Sardegna. Da anni in particolare la zona tra San Priamo e Olia Speciosa è stata oggetto di incendi sistematici, posti alla più piccola brezza con grande abilità costringendo la popolazione ad estati di tensione e terrore. Ora mi sembra si sia arrivati all'insopportabile. Dobbiamo reagire. Dobbiamo creare un clima ostile nei confronti di queste persone chiunque siano: piromani psicopatici, disoccupati alla ricerca di un posto che non avranno, dirigenti dell'Enel che se ne fregano delle strutture pericolose da loro gestite. La Forestale da sola non può riuscirci. Tutta la popolazione deve assumere una coscienza pulita, sveglia e decisa e farsi parte attiva sorvegliando il territorio e comunicando ciò che ha visto anche in maniera anonima, se ha paura. Lettera firmata - Sarrabus

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SAN VITO

Romanzi. Un libro da leggere tutto d’un fiato sotto l’ombrellone

In libreria. Opera d’esordio per Stefano Galdi

“Il primo passo nel bosco” Primo libro per una finestra sulla Sardegna l’appuntato scrittore di Stefania Cauli Sotto il sole cocente in spiaggia o al fresco nella veranda della vostra abitazione estiva, potete arricchire la vostra vacanza con una piacevole lettura made in Sardinia. Il primo passo nel bosco (Il Maestrale 2010) è il terzo romanzo di Alessandro De Roma, che segue Vita e morte di Ludovico Lauter (Il Maestrale 2007) e La fine dei giorni (Il Maestrale 2008). Con l’opera d’esordio lo scrittore sardo, nato a Carbonia nel 1970, ha conseguito il Premio Dessì e il Premio Vigevano Opera Prima, conquistandosi un posto di prestigio nella schiera di scrittori sardi emergenti degli ultimi tempi. Il terzo romanzo non smentisce il successo dei precedenti: uno stile stringato, essenziale, un ritmo serrato e coinvolgente, connotano un’opera dalla storia apparentemente semplice del protagonista, Serafino Pinna, commercialista di Cagliari ma originario di Ghilarza, un paese di cui assumerà i tratti indefiniti. Insieme alla compagna Amalia, il protagonista compie il cammino del comune vivere civile con l’incombente fardello della prosecu-

zione della specie, che si rivela un totale fallimento: una vita fatta di quotidianità, amicizie d’occasione e solitudine che porta a una fuga necessaria, lontano dal villaggio i cui abitanti presagiscono i segni del profondo squilibrio dei due coniugi. Un abbozzo di umanità emerge dal racconto: i personaggi non sono mai completi, sempre sulla soglia della quasi esistenza, essi conducono le loro vite in un’isola che non lascia scampo ad alcuna fuga e li fagocita nel suo sistema

chiuso e perennemente sospeso nell’incompletezza, nel quasi raggiunto. Avvincente e stimolante: di semplice lettura e dai molti spunti di riflessione sull’identità sarda ma soprattutto sull’umanità tutta, Il primo passo nel bosco si rivela un’ottima scelta letteraria per l’estate 2010. “Mentre guida non può che ripensare a quando tutto è cominciato. Chi non vorrebbe avere il potere di non esser più se stesso?”

Un piccolo libro con tre grandi temi inneggianti alla quotidianità di ogni uomo. “Ripercorrendo la Vita” è il primo lavoro di un autore emergente, Stefano Galdi, un appuntato dei Carabinieri che presta servizio presso la Compagnia dell'Arma di San Vito, che con le vicissitudini di una vita vissuta sotto tutti i suoi aspetti positivi e negativi, ne decanta le circostanze, facendole rivivere appieno nel cuore del lettore. La premessa del professor Vittorio Capuzza dell’Università Tor Vergata di Roma, ne riecheggia subito la delicatezza, l’armonia e l’amore riposto in ogni

rima. La vita, gli eventi, la speranza, racchiudono nel loro interno un patrimonio di ognuno di noi, al quale difficilmente è difficile sottrarsi. Un pamphlet da leggere tutto d’un fiato, immedesimandosi pagina dopo pagina in ogni argomento che tocca con mano i pensieri di ognuno di noi. L’opera è disponibile nei vari esercizi commerciali del Sarrabus al prezzo di copertina di 6,50 euro, comprendente le sole spese di stampa. E’ possibile richiederlo anche all’indirizzo di posta elettronica stefano.galdi@poste.it o telefonicamente al n. 347 3068793.

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CALCIO Il Mister. «Sono certo che ci sapremo ritagliare uno spazio anche nel Campionato Nazionale Dilettanti»

Castiadas, ora la serie D è tua Il sogno che si realizza dopo un mese dalla finale con il Cesenatico di Renzo Cuccu Si ricomincia da un nuovo campionato: Il Campionato Nazionale Dilettanti. Alla fine il lungo sogno è stato raggiunto, un tira e molla durato sino a qualche giorno fa, quando è stata stilata la graduatoria dei ripescaggi tra le aventi diritto. Una promozione attesa a lungo che cancella quelle scorie di rabbia rimaste dopo la immeritata sconfitta nella finale di giugno contro il Cesenatico. Un pareggio giunto in chiusura di gara inspiegabilmente annullato che avrebbe dato il salto di categoria diretto. Ora tutto sembra così lontano e non vi è neppure il tempo per festeggiare perchè la serie D è alle porte e chiama il suo primo impegno ufficiale già il 22 agosto con la Coppa Italia. La squadra ha cominciato la preparazione nel nuovissimo impianto dell’Annunziata, ancora non del tutto pronto ma con la volontà da parte di tutti di sistemare ogni tassello per il giorno in cui il Castiadas farà il suo esordio in questo storico campionato. I preparativi fervono a giorni arriveranno le tribune coperte che compreso il settore ospiti ospiteranno circa mille spettatori, lavori anche intorno al terreno di gioco per la definitiva sistemazione delle parti rimaste senza erba sintetica e tutto intorno dove si sta sistemando la recinzione esterna al terreno di gioco. Sul fronte tecnico il presidente Saverio Onano non si è fatto trovare impreparato alla notizia di dover disputare questo prestigioso campionato e con i suoi più diretti collaboratori sta allestendo una formazione che possa mantenere la categoria. L’attenzione è rivolta in particolar modo ai fuoriquota, in questa stagione quelli schierati in campo dovranno essere quattro, per cui si dovrà arrivare ad averne in rosa una dozzina circa, ragazzi compresi tra le annate 1990 e 1992. Il patron bianco verde ha voluto dare un segnale di grande continuità alla squadra e ai suoi numerosi sostenitori confermando gran parte dell’organico che ha disputato il Campionato di Eccellenza Regionale. Non faranno parte della rosa Tony Rocca che il lavoro ha costretto al trasferimento a Milano, stessi problemi anche per l’esterno Marco Marci, Carlo Diana prova a rilanciarsi dopo una stagione sfortunata nel Quartu 2000 che tenta il salto in Eccellenza, per Raffaele Cogoni la scelta sembra essere di natura tecnica. Un discorso a parte viene fatto per gli argentini. Leo Orsi rientra nei programmi della società sarrabese e il suo arrivo dovrebbe essere prossimo, anche se dalle fonti ufficiali non trapela niente, mentre Christian Viani e Paolo Perez al momento potrebbero non

I giocatori del Castiadas al lavoro sul nuovo sintetico del comunale dell’Annunziata

far parte della rosa iniziale ma questo non escluderebbe l’arrivo a campionato iniziato di almeno uno dei due. Il Castiadas visto alla sua prima uscita ha dato l’impressione di essere un cantiere aperto seppur con dei tasselli ben precisi, la società si sta muovendo con molta attenzione e sta visionando alcuni interessanti giovani locali e altri provenienti da diverse parti dell’Isola. Lo strano mercato di questa stagione ha lasciato ancora a disposizione tantissimi buoni giocatori soprattutto per la crisi economica che sembra aver colpito così improvvisamente il calcio dilettantistico. L’organico messo a disposizione del confermato tecnico e giocatore Andrea Piccarreta, vede al momento Andrea Asunis e Roberto Stocchi come portieri al quale si è aggiunto il giovane Antonio Puddu classe 1992 prelevato dalla Ferrini di Cagliari, in difesa Giuseppe Cabras, Alessandro Floris, Matteo Sirigu e Leo Orsi i quali faranno da chioccia per il giovanissimo Luca Orrù giovane promessa locale. Il reparto sarà completato con qualche altro giocatore di categoria. Il centrocampo oltre al capitano Piccarreta potrà contare sulla conferma di Luca Concas, Totò Bruno e Matteo Maccioni ma anche sulle prestazioni di Matteo Atzeni classe 1990 ex Sant’Elena, Massimo Onano e Stefano Farci. In avanti si conta parecchio sul pieno recupero di Umberto Festa, a completare il

La curiosità Nel 1986 era una frazione di Muravera, oggi con i suoi 1451 residenti è il più piccolo comune a disputare il Campionato Nazionale Dilettanti reparto Mirko Onano, Marco Dessena e il ‘93 Ubaldo Orrù. Confermato per intero lo staff tecnico, detto di Andrea Piccarreta, il preparatore atletico sarà ancora una volta il prof. Mauro Bernardini, i portieri verranno affidati alle cure esperte di Giorgio Scarano, il solo assente per motivi di lavoro sarà il massagiatore Tore Quartu, sostituito da Mario Congiu, uomo di grande esperienza con un passato nelle file del Cagliari calcio, Tempio e Pescara, tra le file dirigenziali da segnalare l’arrivo di Franco Palleschi con l’incarico di segretario. Palleschi ritrova cosi Saverio Onano dopo gli anni passati assieme a Muravera. Il Castiadas continua ad essere attivissimo sul mercato con il suo direttore sportivo Giuseppe Onano che sta cercando di completare l’organico

con quei tasselli che permettano alla neo promossa di poter disputare un campionato con l’obbiettivo della salvezza diretta senza passare per la roulette dei pericolosissimi play out. Mister Andrea Piccarreta è convinto della bontà dell’organico che la società gli sta mettendo a disposizione, poter contare su una squadra che ha confermato in blocco l’organico delle passate stagioni gli garantisce dei ragazzi che in questi anni hanno acquisito una mentalità vincente e soprattutto formano un gruppo con delle individualità che potranno fare molto bene anche in un campionato così difficile come quello Nazionale Dilettanti, dove le squadre sono tutte attrezzate, blasonate e organizzate e nulla viene lasciato al caso. Un torneo che vedrà il Castiadas dover affrontare ben nove trasferte in continente. Lasciato da parte il derby con i cugini del Muravera Mirko Onano e compagni se la dovranno vedere con le sarde Selargius, Sanluri, Budoni, Tavolara, Arzachena e Porto Torres. Sul fronte mercato i nomi affiancati ai bianco verdi sono stati tantissimi ma la società si sta muovendo con un disegno ben preciso, questi tre anni che l’hanno contradistinta per la serietà che ha dimostrato in campo e nei confronti dei propri tesserati, ha fatto breccia su diversi calciatori isolani che da diverse settimane bussano alla porta di questa magnifica realtà calcisitica per

poterne fare parte. Un vantaggio che il navigato Saverio Onano non si farà certamente sfuggire. Intanto intorno alla squadra si è creata una atmosfera di grande attesa da parte di un paese intero, forse il più piccolo d’Italia a disputare la serie D con i suoi 1451 residenti e che sino al 1986 era una frazione del comune di Muravera. Il Castiadas ha scritto molte pagine di storia calcistica in questi anni arricchendola con questa ultima perla, infatti la formazione bianco verde è l’unica squadra sarda ad aver fatto il salto dalla Prima Categoria al Campionato Nazionale Dilettanti con tre promozioni consecutive. Il fermento si sente anche tra i tifosi che si stanno mobilitando per seguire una nuova straordinaria avventura che gli porterà in giro aldilà del mare. Una vetrina sicuramente importante anche dal punto di vista economico che permetterà al comune di Castiadas di mettere in mostra le sue splendide coste, richiamando nuovi flussi turistici. Un volano che potrà tornare utile all’economia dell’intero Sarrabus che finirà per essere coinvolto in questa avventura sportiva guardando con alterna curiosità e forse un poco d’invidia a questi cugini che fino a quattro anni fa militando in seconda categoria erano il brutto anatroccolo del calcio sarrabese e oggi si sono trasformati in un bellissimo cigno dai colori bianco e verde.


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CALCIO Eccellenza. L’Imprenditore turistico è il nuovo presidente della prestigiosa societĂ sarrabese

Il Muravera riparte da Antonello Carta ÂŤEntusiasta per questa nuova avventuraÂť di Giancarlo Cuccu Il Muravera non sta a guardare e si attrezza per la sua nuova avventura nel campionato regionale di eccellenza. Dopo un tira e molla che sembrava non dovesse portare al cambio del vertice societario, proprio in questi ultimi giorni si è conclusa la telenovela estiva che teneva in apprensione i tifosi gialloblĂš. Il Muravera cambia proprietario. Antonello Carta, noto imprenditore turistico, profondo conoscitore del calcio dilettantistico regionale, giĂ presidente del Selargius, che ha portato fino alla serie “Dâ€? è il nuovo patron del sodalizio muraverese. Si respira aria nuova quindi in casa gialloblĂš. Ăˆ nato un nuovo entusiasmo che sta coinvolgendo i supporters della squadra che per tanti anni è stata sulla cima piĂš alta del calcio sarrabese. Un entusiasmo che coinvolge anche persone che possono garantire un importante aiuto economico, indispensabile, in un periodo come quello attuale, per mettere in piedi una squadra capace di disputare un campionato piĂš che dignitoso. Intanto nei giorni scorsi è iniziata la preparazione agli ordini del mister Senigagliesi, coadiuvato dal preparatore atletico Simone Corrias. Tante facce nuove e qualche importante rientro. Ma andiamo con ordine. Abbiamo parlato con il nuovo patron che si dichiara entusiasta e particolarmente motivato: ÂŤSpero di riuscire a trasferire il mio entusiasmo a tutti i dirigenti, allo staff tecnico ed ai giocatori. Ci aspetta un campionato molto difficile. Tutte le squadre si stanno attrezzando per non rischiare. Dal canto nostro, seppur con un leggero ritardo rispetto agli altri, stiamo cercando di allestire una rosa che possa dare delle soddisfazioni ai nostri tifosiÂť. Intanto presidente è totalmen-

Antonello Carto, neo presidente del Muravera

te cambiato il consiglio direttivo: SÏ‌ oltre al sottoscritto, ci sono due nuovi vice presidenti: Michele Farci e Pietro Paolo OrrĂš. L’incarico di direttore sportivo è stato affidato a Tullio Falchi. Come saprete il nuovo tecnico è invece Stefano Senigagliesi. Un allenatore affidabile ed esperto che saprĂ fare davvero bene. Il mister ha appena concluso il master a Coverciano, durante il quale ha conseguito l’abilitazione di 2ÂŞ categoria ed è quindi giunto a Muravera con il giusto piglio. In piĂš occasione ha manifestato l’intendimento di fare bene e noi stiamo lavorando per consentirgli di poter operare al meglio, sia sotto il profilo tecnico che su quello organizzativo. Per quanto riguarda il parco

giocatori? Segnalo immediatamente il rientro di Matteo Zanda e Nicola Lai, dopo l’esperienza vissuta alla Nuorese. Abbiamo poi chiuso le trattative anche con il centrocampista Francesco Martella, con il difensore Roberto Mastio, con l’attaccante Marco Nieddu e con il centrocampista Giuseppe Cocco che lo scorso anno giocavano con il TortolÏ. Faranno parte del Muravera 2010/2011 anche gli attaccanti Nicola Cerchi, ex Selargius e Simeon Ezeadir, un attaccante nigeriano di 23 anni che lo scorso anno militava con il Gaeta in serie D. Sono stati confermati anche diversi ragazzi che hanno giocato con il Muravera lo scorso campionato. Parlo di Manuel Frau, Daniele

Cadelano, Gianmarco Fiori, Alessandro Vacca ma soprattutto del calciatore piĂš rappresentativo e cioè di LulĂš Oliveira. Lo ha convinto a giocare un altro anno? Avrebbe comunque giocato ancora con il Muravera o con un’altra squadra. Sente di poter dare ancora molto e noi siamo particolarmente felici che il capitano alla fine abbia preso questa decisione. SarĂ sicuramente di sprono per gli altri atleti che grazie al suo carisma daranno il massimo. Nessun pentimento? Sono particolarmente entusiasmato da questa nuova esperienza. Credo che nonostante le diverse difficoltĂ alle quali andremo obbligatoriamente incontro, riusciremo a ritagliarci uno spazio in questa difficile manifestazione che ci darĂ grandi soddisfazioni. Cosa sente di dover dire ai tifosi muraveresi? la prima cosa che desidero dire e che ho cercato in tutte le maniere di fare rientrare i giocatori muraveresi i quali, comprensibilmente, hanno declinato l’invito perchĂŠ nel frattempo si erano sistemati altrove. Tra non molto si unirĂ alla squadra Matteo Mulas. Stiamo cercando di riportare a Muravera anche Emilio Di Fiore un giovane locale al quale io personalmente tengo molto. Desidero ancora rasserenare l’ambiente dicendo ai nostri supporters di starci vicini e di avere fiducia. Cercheremo sempre di lavorare con il chiaro intento di fare solo ed esclusivamente gli interessi del Muravera. Abbiamo bisogno di tutti. Dobbiamo cercare di lavorare in sinergia con le diverse realtĂ muraveresi con il chiaro intento di aiutarci tra di noi in modo che l’intero ambiente possa crescere. E intanto è iniziata la preparazione? Si abbiamo giĂ iniziato a lavora-

re. I ragazzi stanno mostrando voglia di apprendere e ben figurare e questo è il primo buon segnale. Tra qualche giorno giocheremo un’amichevole con la primavera del Cagliari. L’incontro si disputerĂ probabilmente al Comunale di Muravera. Riferendomi solo al fattore squisitamente sportivo, cosa si aspetta da questa esperienza? Come ho giĂ detto, sono entusiasta della decisione intrapresa. Desidero fortemente impegnarmi in una realtĂ sportiva come quella di Muravera. In questa localitĂ vivo buona parte dell’anno per motivi di lavoro. Ho conosciuto diverse persone che sono state di stimolo per convincermi ad accettare un incarico cosĂŹ importante. Desidero fortemente però cercare di ricreare un ambiente sano, piĂš vivibile che coinvolga maggiormente i ragazzi. E proprio nei ragazzi voglio credere. Chi mi conosce bene sa qual è la mia filosofia: utilizzare soprattutto i giovani locali. Per questo non sarĂ certamente trascurata in nessuna maniera la scuola calcio. Un paese come Muravera ha giĂ nel passato utilizzato diversi giocatori locali, che credo abbiano dato molte soddisfazioni ai propri tifosi. Dobbiamo assolutamente ripetere questa esperienza; dobbiamo ancor di piĂš migliorarla. Per fare questo è necessario programmare, progettare, pianificare. Dobbiamo studiare tutte le soluzioni per coinvolgere maggiormente i ragazzi a praticare il calcio che deve essere per loro un divertimento, un momento di aggregazione, con la prospettiva di raggiungere anche importanti traguardi sportivi. Infine permettetemi di fare i complimenti al Castiadas ed al suo presidente Saverio Onano che spero di incontrare al piĂš presto per concordare una fattiva collaborazione tra i nostri club.

di Ignazio e Marco Cell. 393.2226542 - 393.2226152

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CALCIO Promozione. Il Porto Corallo trova l’accordo con il Villaputzu ‘86 per unire le forze e provare il salto di categoria.

Calcio sarrabese, ecco la nuova mappa cambiano le squadre di Promozione di Renzo Cuccu La svolta attesa da anni è finalmente giunta questa estate, Porto Corallo e Villaputzu ‘86 hanno raggiunto l’accordo per costituire una unica società. Il Nuovo sodalizio si chiamerà Porto Corallo Villaputzu e i colori sociali saranno il giallo e il nero. Alla presidenza è stato chiamato Franco Massessi, vice presidente Marisa Peis, direttore generale Tore Piu, direttore sportivo Luca Massessi, segretario Mario Sechi, cassiere Roberto Orrù. La guida tecnica della prima squadra è stata affidata a mister Marco Cossu, vecchio pallino del presidente Massessi. La squadra è stata fortemente rinnovata, attualmente l’unico certo di conferma è il numero uno Claudio Palumbo per il resto tanti nomi sul taccuino del direttore sportivo luca Massessi, naturalmente si tiene il più stretto riserbo anche se voci di corridorio danno per imminente l’accordo con il forte centrocapista ex Villasimius Virgili. L’intento della nuova società è quello di provare il salto di categoria diretto o in alternativa di centrare almeno i play off. Questa nuova situazione ha creato una opportunità per i dirigenti del Castiadas 2008 che di fatto hanno acquisito il Villaputzu ‘86 e contemporaneamente la Prima Categoria. Michele Massessi è il presidente che sarà però obbligato in questa stagione a giocare con il nome di Villaputzu ‘86, mentre il terreno di gioco dovrebbe essere il sintetico dell’Annunziata. Il giovane imprenditore ha individuato il tecnico per provare a mantenere la categoria in mister Angelo

Estate muraverese all’insegna de “La Voce del Sarrabus” nel calcio a cinque

Claudio Palumbo, portiere del Porto Corallo Villaputzu

Padiglia, vecchia conoscenza del calcio castiadese. La nuova realtà calcistica del comune più piccolo del Sarrabus si trova così proiettata in un campionato nel quale trova il derby con il San Vito ma soprattutto dovrà cercare di mantenere una categoria difficile perchè avrà di fronte a se squadre ben organizzate e soprattutto con risorse economiche da mettere nel piatto della bilancia della salvezza. San Vito La formazione bianco celeste confermato Enzo Miccuci alla guida tecnica si candida al salto in promozione. Il direttore sportivo Alberto Paderi, dopo aver confermato gran parte

della rosa della passata stagione si è mosso per costruire una formazione che possa lottare per il vertice della classifica. Sono arrivati Mauro Palmas, Mattia Sechi classe 1992, Antonio Monni, Emanuele Contu, Antonio Melis, Andrea Melis e Cristian Meloni. La perla di mercato di Paderi ha del clamoroso, infatti proprio in queste ore è stato raggiunto l’accordo con il bomber Billo Vistosu, l’attaccante che in passato fece le fortune del Muravera. Una scomessa quella del direttore sportivo che ha trovato la grande disponibilità di Billo Vistosu a rimettersi in gioco a 38 anni.

Un’altra grande soddisfazione per la nostra testata giornalistica che vince il 1° torneo di calcio a cinque “città di Muravera”, disputatosi tra giugno e luglio al campetto di viale rinascita.. Dopo essersi piazzata solo al quarto posto nelle fasi eliminatorie i ragazzi de “La Voce del S@rrabus”, hanno raggiunto la finale battendo senza grossi problemi le concorrenti. Nell’ultima partita, davanti a un numeroso pubblico, Luca Concas e compagni hanno sofferto non poco contro la “Quom”di San Vito che ha mostrato di essere una concorrente di assoluto livello. Infatti la squadra del nostro giornale è riuscita a raggiungere il prestigioso risultato solo dopo la “roulette” dei calci di rigore, durante i quali il portiere Flavio Podda, a dispetto dei suoi 53 anni, ha

sfoderato parate degne di ben altri scenari. Coppa e premio in denaro aggiudicati in questo torneo che alla sua prima edizione ha visto la partecipazione di ventidue formazioni provenienti da tutto il sarrabus e gerrei che durante questo primo scroscio d’estate hanno entusiasmato il sempre numerosissimo pubblico presente all’interno del piccolo impianto sportivo. L’organizzazione non ha fatto mancare proprio niente allestendo un piccolo bar e offrendo al termine della finale un rinfresco molto gradito al pubblico. Da segnalare che nello stesso impianto e nello stesso periodo, in orari diversi, si sono svolte anche le partite del torneo per i giovanissimi organizzato dalla società “Sarrabus” che ha visto la partecipazione dei piccoli atleti sarrabesi.


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LA NOVITÀ

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Tennistavolo. Il presidente Mattana punta tutto sul vivaio: “La nostra età media è da record”

Murera calcio

Un trio di allenatori per la Muraverese Franco Esposito per il settore maschile

Il presidente Boi suona la carica: «L’obiettivo è il primo posto»

Al lavoro anche ad agosto per programmare la stagione nel migliore dei modi. La società di tennistavolo del presidente GianLuca Mattana non si ferma un attimo e si attrezza da una parte per far crescere i giovani allievi, dall’altra per rafforzare la compagine della serie B2 maschile. Il punto fermo è l’allenatrice Wei Jean Loddo che si occuperà del settore femminile. La novità invece è Franco Esposito, coach dal passato illustre (trenta anni alla Marcozzi) e una panchina della nazionale, quella degli allievi femminile. Entrambi saranno coadiuvati dal direttore tecnico Riccardo Dessì. La compagine maschile riparte dalla serie B2. Non ci sarà più Sandro Poma, al suo posto un altro grande giocatore che in passato ha già vestito i colori del Muravera: è il mancino “top spinner” Marcello Porcu, proveniente dal Quartu. Affiancherà un trio molto solido e collaudato formato da Riccardo Dessì, Roberto Chessa e Andrea Manis. «L’obiettivo – ha spiegato il presidente Mattana – è una salvezza da raggiungere il più presto possibile anche se le avversarie sono tutte molto agguerrite e di otti-

Tre, al massimo 4 innesti e il Murera punterà a vincere il campionato di Promozione della Uisp. Il presidente-giocatore Stefano Boi, per il secondo anno alla guida della società, ha le idee chiare: «Non ci sono alternative – ha spiegato Boi – la squadra è stata allestita per vincere il campionato. Dopo la delusione della scorsa stagione non possiamo più sbagliare». La rosa è stata confermata quasi al completo. Restano i tre punti di forza di Villaputzu, Pablo Casula e i fratelli Carlo e Simone Pilloni. «Tre giocatori di qualità – ha aggiunto Boi – che vanno a completare la forte ossatura muraverese». In panchina confermatissimo il mister Albino Madeddu coadiuvato da Giuseppe Canu. Confermato anche il sempreverde Marco Lai che è stato anche il primo presidente della società. L’ultima stagione ha visto la formazione del Murera piazzarsi al terzo posto ma il primo posto era a portata di mano: «Purtroppo - ha concluso il presidente Boi - durante i match decisivi alcuni giocatori non erano disponibili. Una serie di infortuni che ci ha penalizzato. Stavolta punteremo ad una rosa più ampia». Fra i papabili Sergio D’Amico e Marco Porcu.

L’allenatrice Wey Jean Loddo assieme alle giovanissime Aurora Piras, Alice Mattana e Ilenia Ariu

mo livello. La parola d’ordine è vietato distrarsi». In D1 maschile spazio ai giovanissimi: con Alberto Mattana, Michele Buccoli, Andrea Giorgi e Andrea Piras sarà la formazione più giovane del torneo con una età media di tredici anni. Ai nastri di partenza anche una squadra in

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serie di D2 con Davide Porcu, Luca Paganelli, Simone Serratore, Stefano Giorgi e David Petracca. Le ragazze invece esordiranno nel campionato di serie B, è anche qui l’età media è da record: 9 anni. In squadra Ilenia Ariu, Aurora Piras e Alice Mattana. Intanto il giovanissimo Michele

Buccoli è stato convocato ad uno stage nazionale a Terni in programma dal 7 al 14 agosto. Tutti ad allenarsi nella palesra di Muravera, invece, subito dopo Ferragosto. La stagione agonistica inizia il 2 ottobre e l’Asd Muraverese vuol partire col piede giusto.


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CICLISMO

Special Olympics. Cronaca di una grande festa di sport

La “classica”. Affermazione per l’atleta sarrabese

Pioggia di medaglie a Monza Nella Cagliari-Seui trionfa Cireddu per gli atleti del Sarrabus di Alessandro Bulla Pioggia di medaglie per gli atleti “speciali” della polisportiva Olimpia Sarrabus ai XXVI giochi nazionali estivi di Special Olympics Italia che si sono svolti nei giorni scorsi a Monza. Atletica, bocce, equitazione, ginnastica, nuoto, pallacanestro e tennis sono stati gli sport nei quali oltre 1500 atleti “speciali”, provenienti da quasi tutte le regioni italiane. si sono contesi le medaglie in palio. «E’ stata una festa di sport ma anche un’occasione per stare insieme - sottolinea Nino Urrai presidente della società sarrabese - e riflettere sulle necessità delle persone disabili». Per l’occasione nella sala stampa dell’autodromo di Monza si è svolto il primo convegno Alp’s (Athletes Leadership Programs) dal titolo «La scuola che vorrei», nel corso del quale gli atleti speciali hanno discusso della scuola e hanno presentato consigli e richieste per adattarla ai bisogni delle persone con disabilità intellettive. Per l’Olimpia Sarrabus sono saliti sul podio Claudia Boi di Muravera (2 medaglie d’oro nel nuoto), Ricardo Schirru di Villaputzu (1 medaglia d’oro nel nuoto), Michele Podda di Villaputzu (1 medaglia d’oro e 1

medaglia d’argento nel nuoto), Nino Urrai di Muravera (1 medaglia d’argernto nelle bocce). Orlando Mascia di Villaputzu (1 medaglia d’argento nelle bocce), Roberto Faa e Sandro Spanu di Villaputzu (1 medaglia di bronzo nelle bocce). Gli atleti speciali dell’Olimpia Sarrabus sono stati accompagnati da Pina Zummo, Angela Contu, Licia Corda e Giorgio Mura. I vincitori e tutti i

partecipanti ai giochi nazionali di Monza sono stati festeggiati domenica scorsa al “dream island” di Muravera. Ai festeggiamenti hanno partecipato anche gli atleti speciali dell’Olimpia Sulcis guidati dal direttore regionale del team Olimpia della Sardegna Carlo Mascia e dell’Ape Laboriosa di Cagliari. E’ stato un momento di festa per tutti i partecipanti.

Prestigiosa affermazione per lo sport sarrabese. Il cliclista Roberto Cireddu ha fatto sua una delle classiche del ciclismo sardo, la Cagliari-Seui. Una vittoria strepitosa, quella di Cireddu, tenuto conto del gran caldo e della difficoltà del percorso. L’atleta sarrabese si è imposto dopo una lunghissima fuga iniziata dieci chilometri dopo la partenza, lasciando alle sue spalle il gruppetto di battistrada che fino ad allora aveva condotto la gara. Con lui, quasi fino all’ultimo, Massimiliano Locci, che però è crollato a poca distanza da tra-

guardo. Niente da fare per il grande favorito della gara, Flavio Mallus, vincitore della precedente edizione che si dovuto accontentare del quarto posto, dopo una gara caratterizzata da una tattica forse eccessivamente attendista. Niente da fare per Giovanni Langiu, secondo lo scorso anno e per Matteo Mascia, campione sardo. Cireddu, ha preceduto Langiu di ben 40 secondi giungendo solo sul traguardo. Terza posizione per Mascia. Alla CagliariSeui edizione 2010 hanno preso parte 130 ciclo-amatori sardi.


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