Lumsanews n. 15 del 15 ottobre 2022

Page 1

Il grido delle donne contro il regime

Il caso Informazione calciocentrica Se in Italia gli “altri sport” sono invisibili

Il

quotidiani sportivi nazionali La vittoria dell Italvolley non ha trovato spazio nelle aperture della Gazzetta dello Sport, del Corriere dello Sport e di Tuttosport, che hanno scelto di privilegiare le polemiche arbitrali seguite a Juventus Salernitana, partita della sesta giornata di Serie A, concedendo al trionfo azzurro soltanto la fotonotizia o la falsa apertura Sul calcio avevano deciso di puntare anche qualche giorno prima quando, invece di aprire con il record di medaglie nell’acqua di Roma o con l’oro di Yeman Crippa nei 10mila metri, si erano divisi tra il pareggio del Milan a Bergamo la vittoria del Napoli sul Monza con protagonista Kvaratskhelia e l’attesa per la partita della Juventus (e di Vlahovic) contro la Sampdoria Questi sono soltanto esempi che

dalla mancata rilevanza

PERIODICO NUMERO XV 15/10/2022
Sabbia, mare, uomini e donne in costume che pren dono il sole insieme sulla spiaggia È l’immagine sto rica dell’Iran pre 1979, ovvero prima della rivoluzione guidata dall ayatollah Ruhollah Khomeini che ha imposto il regime islamico nel Paese Nono stante la monarchia autoritaria dello scià Mohammad Reza Pahlavi, l’Iran aveva vissuto un periodo di ri forme e modernizzazione che lo aveva avvicinato al l’Occidente Da quell’anno, dalla creazione della Repubblica islamica e delle Guardie rivoluzionarie, gli iraniani hanno invece avuto a che fare con la rigi dità di un regime religioso In questi giorni, però, gio vani e donne sono scesi in strada per protestare con tro la feroce repressione e contro la Guida suprema Ali Khamenei L’evento che ha scatenato le manife stazioni è stata la morte in una caserma di Mahsa Amini, 22enne curda arrestata dalla Polizia morale per via dell’hijab messo in maniera sbagliata
Mondiale di pallavolo, l Europeo di nuoto e quello multisport Sono soltanto alcuni degli eventi dell ultima estate accomunati dai successi italiani e
sui
testimoniano come nel nostro Paese il pallone catalizzi tutta o quasi l’attenzione dei quotidiani Il risultato? La copertura degli altri sport risulta spesso inadeguata Il primo a cavalcare questa tendenza è La Gazzetta dello Sport Infatti, prendendo in considerazione il periodo estivo (quello in cui il campionato di calcio è fermo e, a rigor di logica, dovrebbero riuscire a trovare più spazio gli altri sport), tra il 2004 e il 2022, escludendo il 2020, emerge un dato secondo cui soltanto il 10% delle aperture della “Gazza” si identifica con notizie relative a sport diverse dal calcio Allarme suicidi giovanili Quando morire diventa l’unica soluzione al peso della vita L’inchiesta Il racconto L’attivismo civico dei romani nella lotta al degrado quotidiano d i VAL ER IO AL BERTI NI di MICHELA P AGA NO L’intervista Leonelli, Retake “Per le aree verdi servono patti di collaborazione”di ALESSIO BRANDIMARTE di LUCA SEB ASTIANI Iran

il focus

La morte di Mahsa Amini, una ragazza curda arrestata per aver messo male l’hijab, è stata la scintilla per l’inizio dei moti di ribellione

Iran, la rivolta delle donne che fa tremare gli ayatollah e richiama gli occhi del mondo

Le manifestazioni diffuse in tutto il Paese mirano a rovesciare il regime Già più di 150 le vittime della repressione del governo islamico

Sabbia,

mare, uomini e donne in costume che prendono il sole insieme sulla spiaggia È l’im magine storica dell’Iran pre 1979 ovvero prima della rivoluzione guidata dall'ayatollah Ruhollah Khomeini che ha imposto il regime islamico nel Paese Nonostante la monarchia autoritaria dello scià Mohammad Reza Pahlavi, l’Iran aveva vissuto un pe riodo di riforme e modernizzazione che lo aveva av vicinato all’Occidente Da quell’anno, dalla creazione della Repubblica islamica e delle Guardie rivoluzio narie, gli iraniani hanno invece avuto a che fare con la rigidità di un regime religioso

In questi giorni, però, giovani e donne sono scesi in strada per protestare contro la feroce repressione e contro la Guida suprema Ali Khamenei L’evento che ha scatenato le manifestazioni è stata la morte in una caserma di Mahsa Amini, 22enne curda arrestata dalla Polizia morale per via dell’hijab o velo messo in maniera sbagliata L’onda di protesta da Teheran si è allargata in decine di città in tutto l’Iran, dove le donne si tagliano i capelli e bruciano gli hijab a volto scoperto Da due settimane i giovani del Paese non smettono di manifestare malgrado il pugno duro delle forze di polizia, che in circa due settimane hanno a restato più di 1200 persone, tra cui anche decine di giornalisti E per l’ong Iran Human Rights, i morti sono più di 150

Le proteste sono causa di un attacco alla teocrazia ma la situazione sociale ha fatto da detonatore

Il presidente Ebrahim Raisi ha promesso una repres sione spietata, ma per molti, anche fuori dal Paese, la mancanza dei diritti non è più sostenibile Come per Helia, 28 anni, fuggita da Teheran sei anni fa e oggi in Italia: Non mi sentivo libera, non mi sentivo più a casa” Un problema diffuso, perché “non si tratta solo delle donne, ma anche delle persone omosessuali, transgender, della comunità Lgbtq Vivere ed essere una minoranza in Iran è difficilissimo”, spiega Helia, spinta a fuggire persino dalla famiglia Anche lei da ragazza è stata fermata per strada dalle donne della Polizia morale, perché indossava male il velo e perché sua sorella, allora di nove anni, non lo portava Non è stata arrestata come invece è successo a diverse sue amiche portate in carcere per qualche ora per la stessa motivazione Come in fondo è successo a Mahsa Se è partito tutto dalla questione del velo, il dissenso contro il regime si è allargato a chi lotta contro la po vertà e il disagio sociale nel Paese Le condizioni eco nomiche dell’Iran sono “stabilmente negative da anni”, racconta Jacopo Scita, esperto di Iran e Policy fellow del think tank Bazaar and Foundation Tanto che gli eventi attuali non sono una novità Negli scorsi anni, nel 2017 e nel 2019, sono scoppiate gravi mani festazioni per il caro prezzi, anche in quel caso re presse nel sangue

Le proteste di questi giorni sono però diverse da quelle passate “Qui la causa principale è l’attacco frontale a un simbolo dei valori delle istituzioni isla miche, ma è sempre la situazione socio economica

gravissima che fa da detonatore , spiega Lorenzo Zacchi, analista del centro studi Geopolitica info Anche perché le sanzioni occidentali, la pandemia e l’inflazione dilagante hanno messo l’Iran in condi zioni critiche “È uno dei Paesi del Medio Oriente con il più alto tasso di scolarizzazione universitaria fra i giovani, che sono tantissimi, ma allo stesso tempo ha uno dei tassi più alti di disoccupazione giovanile” Tutti fattori potenzialmente incendiari per il Paese Sono gli stessi giovani che, oltre a protestare, provano a coinvolgere le fasce di popolazioni più grandi e an ziane nel dissenso contro le istituzioni religiose La madre di Helia per esempio è diventata molto attiva sui social e, usando una rete Vpn per aggirare il blocco di Internet imposto dal governo, prova a sen sibilizzare le persone sulla mancanza di diritti in Iran “Durante questi anni ha imparato tante cose Non sa peva delle persone Lgbtq ed è stato difficile per lei accettare alcuni concetti, ma adesso ne parla quanto può”, confessa Helia, che ammette di aver paura per l’incolumità della madre rimasta ancora a Teheran, già minacciata sui social

Il rapporto tra giovani e adulti è un fattore importante per il futuro della società iraniana e per queste prote ste Ragazzi e ragazze spingono verso una moderniz zazione, che invece le vecchie generazioni rigettano Non è un caso che la nonna di Helia, così come di

verse persone della sua età, siano ancora fortemente legate alle tradizioni e alla cultura religiosa della Re pubblica islamica Così come è importante il ruolo della diaspora iraniana In questi giorni le manifesta zioni sotto le ambasciate dell’Iran a Roma, a Londra, a New York sono costanti Un modo per aiutare “ad amplificare la portata reale di queste proteste” se condo Scita Lo stesso scopo cercato dalla nazionale di calcio iraniana che ha indossato una giacca nera prima di un’amichevole, a sostegno della lotta in corso nel Paese Si è poi diffuso il gesto di tagliarsi una ciocca di capelli in segno di lutto e per mostrare solidarietà a Mahsa Amini e alle donne in Iran Anche attrici, cantanti e altri personaggi famosi, iraniani e non, si sono esposti sui social contro la repressione di Teheran

In compenso, gli analisti hanno osservato l’immobili smo degli attori regionali e internazionali, fondamen tali per un possibile regime change Il presidente statunitense Joe Biden ha tenuto un discorso all’Onu appoggiando i manifestanti ma “ha ricordato tantis simo Obama nel 2009, quando appoggiò il Movi mento verde facendo solo un paio di dichiarazioni”, sostiene Zacchi Dagli Usa a offrire il proprio aiuto è stato Elon Musk Il fondatore di Tesla ha infatti con cesso il proprio programma satellitare Starlink per permettere una maggiore diffusione di notizie dal

l’Iran e per facilitare il coordinamento delle proteste, visto il blackout imposto dal regime iraniano

In generale nelle capitali straniere ha regnato la cau tela Un atteggiamento così commentato da Scita: “Nella regione c’è un importante trend di dialogo in corso da alcuni mesi/anni La realtà è che molte di queste dinamiche seguono la realpolitik A oggi a nessuno conviene abbracciare questi moti di protesta e scaricare la Repubblica islamica” Per il ricercatore gli altri Paesi del Medio oriente preferiscono l’Iran di oggi “rispetto a una possibile escalation rivoluzio naria dagli effetti sconosciuti”

Per i tanti ragazzi scesi in strada in Iran e nel mondo l’obiettivo, però, è quello di “cambiare tutto” Non c’è tempo per piccoli cambiamenti, non bastano “Vogliamo che l’Iran sia una Repubblica non più islamica”, afferma Helia, perché il regime attuale “in nome della religione” opprime e reprime E perché “se vuoi andare al mare, in Iran abbiamo una spiag gia per uomini e una spiaggia per le donne, e se si va con papà, mamma e fratelli, non puoi stare insieme Noi vogliamo andare al mare come famiglia”, chiede

PROTESTE IN IRAN
LE DONNE SCESE IN PIAZZA Ragazze e donne si levano il velo e lo bruciano
PAGINA 2
Helia Una cosa normale Come succedeva prima del 1979 di LUCA SEBASTIANI

“Non mi sentivo più libera né a casa Vogliamo la fine del regime”

Helia, fuggita in Italia

“Queste proteste sono diverse”

Helia è una ragazza scappata da Teheran da anni per colpa della repressione del regime Ha raccontato a Lumsanews la sua esperienza

Le manifestazioni di questi giorni, in realtà, sem brano partire da lontano È così?

“Da anni ci sono proteste simili Ovviamente non si parla solo delle donne in generale, ma anche dei tran sgender o non binary, che non hanno diritti Alcune persone omosessuali o Lgbt non solo vengono arre state ma sono anche uccise Vivere e essere una mi noranza in Iran è difficilissimo Anche se vuoi esprimerti è un problema Io quando stavo studiando in Iran all università ho fatto una presentazione sulla storia del femminismo e una sugli omicidi di onore delle donne da parte di fratelli o mariti I miei amici, i professori, mia madre mi hanno detto: Sai che ti sei presa un grande rischio Spesso ti arrestano solo per parlare di queste cose Il problema è profondo” Perché sei scappata?

“Io non mi sentivo a casa È il mio paese, sono nata lì, sono nata musulmana Ma sono cresciuta e non mi sentivo più musulmana, e quindi la mia famiglia ha pensato fosse meglio andassi via dall’Iran e conti nuare gli studi fuori Venire qui in Italia è stato un ini zio da zero, anzi meno di zero”

Hai amici lì, li hai sentiti in questi giorni?

“È molto difficile Dal 2009 internet è filtrato così tutti i social media Dal 2019 la rete internazionale è stata bloccata, quindi bisogna usare le chiamate nor mali che hanno un costo molto alto Il regime in que sti giorni ha staccato anche la rete nazionale e ha ucciso decine e decine di persone In questi giorni a stento riesco a sentire la mia famiglia, ma non su whatsapp o instagram”

Qual è il sentimento tra i giovani iraniani?

“Sicuramente la rabbia Ma queste proteste sono molto diverse dalle altre C’è la grande speranza di cambiare il regime I giovani vogliono che questo go verno finisca Non c’è nessuna libertà, la situazione economica è gravissima I giovani sono sottopagati, si va al supermercato e non si riesce a comprare i beni necessari All’università non puoi parlare di quello

che vuoi La speranza è mettere fine a questo go verno”

Rispetto alle scorse proteste, perché c’è la spe ranza di un esito diverso?

“Proprio perché sono diverse Ci sono tantissime per sone scese in piazza, rispetto ad altre volte C’è l’aiuto di Anonymous, che ci stanno supportando a modo loro C’è tanto sostegno da persone all’esterno, attrici, attori, cantanti famosi sia iraniani che stranieri C’è più attenzione alla situazione in corso Ed è impor tante perché anche i governi stranieri devono mettere pressione su Teheran, magari interrompendo le rela zioni commerciali con l Iran

Che ruolo sta avendo la diaspora iraniana? A Roma sono state diverse le manifestazioni.

La maggior parte sono organizzate da studenti, senza nessun appoggio in particolare Quello che chiediamo è il cambiamento del governo in Iran Prima c’erano alcune persone che chiedevano solo piccoli aggiusta menti o correzioni Ma adesso non va più bene, non basta Il nostro governo si chiama Repubblica isla mica, noi vogliamo che sia solo una Repubblica, senza il fattore religioso Molti problemi arrivano per questo motivo, il governo è molto islamico I diritti, i ruoli delle istituzioni vengono tutti dalle regole isla miche dal Corano a noi non va più bene”

In queste proteste in cui le donne sono scese in piazza per chiedere maggiori diritti, quanto conta la situazione economica del Paese?

“Le condizioni economiche dell’Iran sono stabil mente negative Il punto chiave è che Teheran ha un’eccezionale resilienza alla pressione economica, sociale e politica È chiaro che queste proteste oggi sono esplose per la questione del velo, per i diritti delle donne, quindi con questa componente giovanile, femminile e femminista, ma c è un importante sotto testo di attrito economico tra il regime e la popola zione È il patto sociale tra cittadini e politica islamica che va via via disgregandosi La Repubblica islamica è oppressiva dal punto di vista dei diritti e allo stesso tempo non sta riuscendo a dare delle condizioni eco nomiche dignitose alla popolazione” Rispetto alle altre proteste, quali sono le diffe renze?

“Ci sono proteste di continuo, in quelle del 2019 la matrice centrale era però economica Negli ultimi mesi anche i pensionati si sono lamentati dell’infla zione, che nel Paese è galoppante Queste proteste ri cordano più quelle del 2009 quando c’era una stanchezza e una disaffezione verso i metodi di que sto strano regime che ha istituzioni di parvenza de mocratiche, ma sempre controllate dall’alto Nel 2009 c’era il Movimento Verde che si opponeva alla riele zione di Ahmadinejad Anche oggi c’è quell’istanza di cambiamento totale, ma sarebbe sbagliato non te nere conto del substrato sociale ed economico” Qual è il rapporto tra popolazione e regime? “È sempre difficile capire cosa sta succedendo Il patto sociale si è incrinato con alcune parti del paese, quelle più giovani, progressiste, più proiettate verso la globalità, che soffrono chiaramente un problema di rappresentanza Dall’altro lato ci sono molti iraniani a cui il regime va benissimo, perché ne hanno un be neficio economico, sociale, lavorativo e a cui lo sta tus quo va bene C’è un trend che sembra negativo e

non si intravede una sorta di creatività del regime per cambiare questa rotta, l’unica soluzione adottata da loro è reprimere quando avvengono queste proteste” Pensi che possa arrivare un reale cambiamento?

“Secondo me non in questo momento, la risposta scelta oggi è la repressione, il pugno duro che reprime chi protesta perché reputato un nemico della Repub blica islamica, magari influenzati da attori esterni Faccio fatica a essere ottimista, a oggi non sembra che le proteste abbiano la portata di una vera rivoluzione Poi non si può mai dire perché tutte le rivoluzioni par tono da un fiammifero acceso Temo che però a un certo punto prevarrà la stanchezza a seguito della re pressione Almeno fino alla prossima ondata tra mesi o anni, quando ripartiranno

Quale ruolo svolgono gli altri attori regionali?

Tutti gli attori regionali sono cauti e molto pragma tici, ora preferiscono un Iran che rimane quello che è rispetto a una possibile escalation rivoluzionaria dagli effetti sconosciuti C’è la consapevolezza del rischio che sia l’ennesima protesta che per la repressione si scioglie in poche settimane Non conviene agli attori regionali buttarsi su queste proteste e intervenire, anche perché molte di queste dinamiche corrispon dono alla realpolitik Tra l’altro, da alcuni mesi, c’è un importante trend di dialogo nell’area”

C’è più attenzione a quello che sta succedendo È importante il sostegno di cantanti, star e attrici sia stranieri che iraniani
LA TESTIMONIANZA
HELIA La sua famiglia l’ha spinta a scappare da Teheran Jacopo Scita è Policy Fellow del Think tank Bourse and Bazaar Foundation ed esperto di Iran Ha com mentato su Lumsanews la situazione nel paese
La
Repubblica islamica è oppressiva sui diritti e non riesce a garantire stabilità finanziaria e dignità alla popolazione
“Oltre all’hijab e ai diritti umani pesa la condizione socio-economica”
Scita,
analista e ricercatore
“Il
patto sociale si è incrinato”
L’INTERVISTA
Policy
Fellow del Think tank Bourse and Bazaar
Foundation PAGINA 3LUMSAnews (l s) (l s)

Ales

s andro aveva 13 anni Il 1° s ettembre s i è l a n c i a t o d a l l a f i n e s t r a d e l l a s u a a b i t a zione, al quarto piano di una palazzina di G r a g n a n o , i n p r o v i n c i a d i N a p o l i I n s o s t e n i b i l e p e r l u i i l p e s o d e g l i i n s u l t i e d e l l e m i n a c c e d a parte dei bulli Gli inquirenti stanno indagando sui r ap p o r ti tr a A les s an d r o e altr i s ei r ag azzi, d i cu i quattro minorenni L’ipotesi di reato è istigazione a l s u i c i d i o A l e s s a n d r o h a p r e f e r i t o s p a r i r e , s o t trars i alle angherie e s cegliere di morire, cadendo nel vuoto Un vuoto che probabilmente aveva den t r o e c h e n e s s u n o a v e v a i n t u i t o U n v u o t o i n t e riore che molto spesso, per i ragazzi, coincide con u n o e s t e r i o r e , q u a n d o n o n c ’ è n u l l a e n e s s u n o a c u i a g g r a p p a r s i p e r c h i e d e r e a i u t o E l ’ u n i c a s o l u z i o n e s e m b r a l a m o r t e M a A l e s s a n d r o , p u r troppo, non è l’unica vittima di ques ta emergenza s ilenzios a e s pes s o dimenticata L ’ a l l a r m e t r a g l i a d o l e s c e n t i

La vicenda di G ragnano è s olo l’ultima s toria in ordine temporale di un’epidemia di cas i che negli ultimi anni è dilagata prepotentemente I dati del l ’ o s p e d a l e p e d i a t r i c o B a m b i n o G e s ù d i R o m a sono allarmanti Negli ultimi 10 anni gli accessi al p r o n t o s o c c o r s o p e r c o m p o r t a m e n t i s u i c i d a r i d a parte di giovanis s imi s ono cres ciuti es ponenzial mente I numeri s ono però es plos i nei due anni di p a n d e m i a , a r r i v a n d o a u n + 7 5 p e r c e n t o r i s p e t t o al biennio precedente nel caso del suicidio, ideato o t e n t a t o , e a u n + 6 0 p e r c e n t o d i a t t i d i a u t o l e

s i o n i s m o “ G l i a c c e s s i i n p r o n t o s o c c o r s o p e r

comportamenti suicidari sono passati dai 369 del l’anno 2018/2019 ai 649 del 2020/2021 In media u n c a s o o g n i g i o r n o ” , c h i a r i s c e a L u m s a n e w s i l d o t t o r G i n o M a g l i o , d e l l a n e u r o p s i c h i a t r i a d e l l ’ i n f a n z i a e d e l l ’ a d o l e s c e n z a d e l l ’ o s p e d a l e “N egli ultimi anni continua fattori di ris chio c o m e l ’ e s c l u s i o n e d a l l a v i t a s o c i a l e , i t i m o r i l e gati al contagio, la minore interazione a s cuola e nello s port hanno incis o particolarmente” N egli ultimi due anni, infatti, i cas i di ideazione s uici d a r i a s o n o s t a t i 4 7 7 ( + 8 8 p e r c e n t o r i s p e t t o a l 2 0 1 8 / 1 9 ) , i t e n t a t i v i d i s u i c i d i o 1 7 2 ( + 5 0 p e r cento) e i comportamenti autoles ivi 103 (+8 per c e n t o ) M a n o n s o l o G l i a u m e n t i h a n n o r i g u a r dato anche il fronte dei ricoveri in N europs ichia tria, che s ono pas s ati dai 338 del 2019 ai 492 del 2021 con un aumento del 45 per cento, e quello d e l l e c o n s u l e n z e n e u r o p s i c h i a t r i c h e , c h e è a u mentato di 11 volte, passando da 155 casi a 1 824 Protagonisti sono giovani ragazzi d’età compresa tra i 13 e 16 anni (il più giovane nove) e oltre l’80 per cento dei tentativi di s uicido è mes s o in atto da bambine e ragazze “Più frequentemente si tratta di ragazzi che hanno una fragilità o una s offerenza ps ichica, perlopiù r a g a z z e i n e t à a d o l e s c e n z i a l e s p i e g a M i c h e l a G atta, D irettrice dell’U nità O perativa di N europ s i c h i a t r i a I n f a n t i l e d e l l ’ A z i e n d a O s p e d a l e U n i vers ità di P adova L’età media ruota intorno ai

1 5 / 1 6 a n n i m a n e l l ’ u l t i m o a n n o e m e z z o , s u l l a base della mia esperienza, posso dire di aver visto ridurs i l’età dei ragazzi che arrivano in os pedale: ci s ono anche ragazzini di 13/14 anni” A lla bas e di questa crescita sembra esserci una generale ten d e n z a a l l ’ a u m e n t o d e i d i s t u r b i d e l l ’ u m o r e i n e t à evolutiva Lo dimostrano numerosi studi in campo neuropsichiatrico, citati anche da Maglio, che rac c o n t a : “ L e m a n i f e s t a z i o n i s e m b r a n o e s s e r e m a c r o s c o p i c h e m a i n r e a l t à o g n i p a z i e n t e h a u n a s toria a s é, una s toria comples s a fatta di dis agio e s offerenza S olitamente ques ti dis turbi s i manife s t a n o c o n u m o r e c u p o , t r i s t e z z a , p e s s i m i s m o e perdita di interes s e nei confronti delle cos e della vita, associati a una forte irritabilità e agitazione” L e r i c h i e s t e d ’ a i u t o

M olti di ques ti ragazzi però, fortunatamente non s i l a s c i a n o a n d a r e A i n u m e r i e n o r m i d e i t e n t a t i s u i c i d i , i n f a t t i , s p e s s o c o r r i s p o n d o n o a l t r e t t a n t e richies te d’aiuto Il Telefono A mico Italia non ne ha mai ricevute cos ì tante N ei primi s ei mes i del 2 0 2 2 l e t e l e f o n a t e s o n o s t a t e p i ù d i 2 7 0 0 , i l 2 8 per cento da parte di giovani fino a 25 anni M a il r e c o r d p i ù i m p o r t a n t e s i è r e g i s t r a t o n e l 2 0 2 1 Sono state quasi 6 000 le richieste d’aiuto arrivate d a p e r s o n e a t t r a v e r s a t e d a l p e n s i e r o d e l s u i c i d i o o preoccupate per il pos s ibile s uicidio di un pro prio caro Le richies te d’aiuto s ono cres ciute del 5 5 p e r c e n t o r i s p e t t o a l 2 0 2 0 e s o n o q u a s i q u a druplicate rispetto al 2019, prima della pandemia

Giovani della vita schiacciati dal peso

E a preoccupare particolarmente è il dato relativo a i g i o v a n i : i l 2 8 p e r c e n t o d e l l e r i c h i e s t e è s t a t o di under 26 N u m e r i d r a m m a t i c i d a u n a p a r t e m a c h e i n f o n dono una certa s peranza dall’altra Ci s piega per c h é l a v i c e p r e s i d e n t e d i T e l e f o n o A m i c o I t a l i a C r i s t i n a R i g o n : “ P r i m a d e l l a p a n d e m i a i r a g a z z i non telefonavano mai; ora invece hanno iniziato a prendere più confidenza È come s e s i s entis s ero, d o p o l a p a n d e m i a , a u t o r i z z a t i a s t a r m a l e , a d i chiarare il proprio males s ere e a chiedere aiuto” Con la pandemia, infatti, la preoccupazione per la s alute mentale dei ragazzi è aumentata S econdo l’Is tat, nel 2021 in Italia s ono s tati 220mila i ra gazzi tra i 14 e i 19 anni insoddisfatti della propria v i t a e , a l l o s t e s s o t e m p o , i n u n a c o n d i z i o n e d i s cars o benes s ere ps icologico S e, infatti, i giova n i s s i m i s o n o s t a t i i m e n o t o c c a t i d a g l i e f f e t t i f i s i c i d e l l a p a n d e m i a , s o n o s t a t i p e r ò p r o f o n d a m e n t e c o l p i t i d a i l o c k d o w n e d a l l e p r i v a z i o n i a l l a v i t a q u o t i d i a n a e s o c i a l e c h e q u e s t i hanno comportato I l r u o l o d e l l a p r e v e n z i o n e

In ques to contes to particolarmente precario, for nire un aiuto ancor prima della pres entazione del p r o b l e m a è f o n d a m e n t a l e P e r q u e s t o , c i ò s u c u i psichiatri e neuropsichiatri sono concordi è la pre venzione e la cooperazione tra i vari s ettori della s ocietà per mitigare i ris chi F ornire una s orta di A B C p e r r i c o n o s c e r e i l s o g g e t t o i n c r i s i e i n t e r v e n i r e i n s u o a i u t o È f o n d a m e n t a l e f a r e u n l a v o r o d i a s c o l t o e d i r e t e s p i e g a l a neuropsichiatra Gatta , comprendere ciò che i ra gazzi s tanno vivendo e aiutarli attravers o la fami glia, le is tituzioni e le figure profes s ionali P ens o che questo insieme di azioni su più livelli, portato avanti nel tempo, s ia più efficace ris petto al s in golo intervento che s i focalizza s u un fatto s peci fico”

“È importante per il soggetto dialogare, aprirsi ed es primere le proprie difficoltà e trovare qualcuno c o n c u i f a r l o P e r f a r l o b i s o g n a s e n s i b i l i z z a r e l a popolazione, per farle prendere cos cienza di que s ta realtà; una realtà che es is te e di cui non bis o g n a a v e r p a u r a d i p a r l a r n e ” , l e f a e c o C r i s t i n a Rigon S u ques to as petto s i è es pres s a l’O rganiz zazione mondiale della s anità in un s uo rapporto chiedendo una maggiore attenzione anche da parte d e i m a s s m e d i a M a n o n s o l o D i f o n d a m e n t a l e importanza è anche il ruolo delle is tituzioni, che d e v o n o “ s e n s i b i l i z z a r e e f a v o r i r e l a c o n o s c e n z a s ul tema s pecifico e in generale s ulla s alute men tale, in modo che pos s a ridurs i lo s tigma attorno alla s offerenza ps ichica e alle patologie neurops i chiatriche e si possa favorire l’accesso ai servizi e alle cure”, ricorda Rigon È un quadro comples s o d u n

e

t a a t t

e l l

c

r n o a i g i o v a n i r a gazzi P er alcuni il buio diventa talmente ins os te n i b i l e c h e l ’ u n i c a v i a d ’ u s c i t a s e m b r a e s s e r e s parire D ar voce a ciò che tormenta e affidars i a chi può aiutare fors e è il primo pas s o per us cirne, nella s peranza che non s ia troppo tardi

l’inchiestaPAGINA 4 di MICHELA PAGANO
q u
q u
o
h e r u o
o

“Sale il numero dei ragazzi che tentano il suicidio In media un caso al giorno”

Maglio, psichiatra del Bambino Gesù “Prevenire è il primo passo per aiutare”

Gino Maglio è un neuropsichiatra dell’infanzia e del l’adolescenza all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma Negli ultimi anni ha visto un numero di in gressi nel pronto soccorso per azioni suicidari au mentare notevolmente A noi di Lumsanews ha raccontato l allarme e le sue caratteristiche Quali sono i dati dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma in merito alle tendenze suicidarie dei gio vani?

“Negli ultimi anni c’è stato un aumento degli accessi in pronto soccorso sia per ideazione suicidaria, che per tentativo di suicidio, che per comportamenti di au tolesionismo Un aumento che è stato progressivo negli ultimi dieci anni ed è aumentato in maniera molto più netta negli ultimi due anni, quelli che hanno riguardato la pandemia Un aumento del 75% addirit tura rispetto al biennio precedente Gli accessi in pronto soccorso per comportamenti suicidari sono passati dai 369 dell’anno 2018/2019 ai 649 del 2020/2021 quindi in media un caso ogni giorno”

Quali sono le caratteristiche dei giovani che hanno tendenze suicidarie?

“Le manifestazioni sembrano essere macroscopiche ma certamente ogni paziente poi ha una storia a sé, fatta di vissuti soggettivi, disagio e sofferenza Certa mente esistono alcuni sintomi caratteristici che rap presentano queste condizioni, principalmente riguardanti i disturbi dell’umore (depressione e di sturbo bipolare) L’irritabilità ad esempio è una ca ratteristica specifica di questi disturbi nell’età evolutiva Questo si associa ad un umore cupo, con profonda tristezza, pessimismo e perdita di interesse e perdita di piacere nei confronti delle attività della vita quotidiana Quali sono le cause che hanno portato alla crescita del trend?

“Si tratta sempre di manifestazioni molto complesse che non hanno mai un’ unica causa specifica Sicura mente un contesto stressante molto significativo è stato rappresentato dalla situazione critica della pan demia: si sono ridotti gli incontri, le interazioni per sonali si sono interrotte, si è smesso di praticare sport, non è stata frequentata la scuola Anche le relazioni nel contesto familiare si sono modificate Tutto que sto è stato un fattore esterno stressante di grande cam biamento che ha inciso molto; motivo per cui probabilmente il trend in aumento lo abbiamo riscon trato principalmente in questi due anni” È cambiato di conseguenza il vostro metodo di la voro sul problema?

Sono attivi ed in via di sviluppo servizi che si occu pano proprio di questi ragazzi Esiste un percorso di day hospital per la gestione ad alta assistenza dei pa zienti con autolesionismo, ideazione e comportamenti suicidari Si tratta di un Day Hospital dedicato a per corsi di valutazione diagnostica specialistica e per corsi di trattamento integrato che lavora in collaborazione con le Asl del servizio territoriale, viene fornita anche assistenza al nucleo familiare con interventi di supporto psicologico ed incontri psicoe ducativi In ospedale viene fatta una valutazione spe cialistica in pronto soccorso e poi il neuropsichiatra decide qual è il tipo di percorso più indicato per il pa ziente Nelle situazioni più critiche viene indicato il ri covero presso il reparto degenza neuropsichiatria infantile per stabilizzazione della fase acuta, succes sivamente in base alla condizione clinica si stabilisce il percorso di assistenza più indicato che può essere di day hospital o un percorso ambulatoriale o di assi stenza sul territorio”

Che risultati avete riscontrato grazie a questo me todo di lavoro?

“Queste condizioni sono certamente molto complesse, i comportamenti così eterogenei e critici che non sono mai pienamente prevedibili Riconoscere questo tipo di disturbi, fare una valutazione specialistica corretta è però il primo passo verso una possibilità di aiuto Dare dei risultati ora è presto perché bisognerebbe fare un ragionamento su larga scala più ampio, quel che è certo è che è importante dare spazio a questo tipo di problematica”

“La prevenzione è importante, certamente parte da una corretta informazione, a volte possono essere colti alcuni segnali da parte delle famiglie o della scuola e questo è un passaggio cruciale per poi eventualmente attenzionare i giovani ad un esperto È necessario che questi ambienti favoriscano una rete di relazioni che siano positive per dar voce a questo tipo di disagio Come farla correttamente? Credo che a livello territoriale sia importante strut turare dei percorsi assistenziali che, oltre alla cura ed alla presa in carico degli aspetti terapeutici e riabili tativi, possano garantire le principali condizioni per una corretta prevenzione Quindi una formazione a li vello scolastico sicuramente, ma anche che possa in globare anche i pediatri di libera scelta, ma soprattutto una comunicazione che possa abbattere lo stigma, la vergogna ed i preconcetti ancora purtroppo presenti per i disturbi mentali Parlandone si trasmette infor mazione e si crea conoscenza e la conoscenza per mette poi di intervenire correttamente impostando un piano di prevenzione adeguato”

Ci sono conseguenze a lungo termine per questo?

“È difficile da dire perché questi comportamenti sui cidari sono delle manifestazioni molto complesse, è molto difficile prevederne un decorso definito Ciò che si può fare è riconoscere precocemente quelle condizioni di sofferenza che necessitano di assistenza specialistica L’assenza di trattamento certamente può incidere negativamente sia come rischio che in modo globale portando a conseguenze sociali, psicologiche e comportamentali nella vita adulta”

(m p )

“Ascoltare e comprendere gli adolescenti che soffrono può mitigare i rischi”

La dottoressa Michela Gatta è Direttrice dell’Unità

O perativa di N europs ichiatria Infantile del l A zienda O s pedale U nivers ità di P adova S ulla base della sua esperienza ci ha raccontato che ha visto ridursi l età dei ragazzi, perlopiù donne, che tentano il suicidio Parliamo di suicidi e tentati suicidi giovanili. Di che tipo di ragazzi si tratta? Più frequentemente si tratta di ragazzi che hanno una fragilità o una sofferenza psichica, perlopiù di genere femminile in età adolescenziale All’arrivo in pronto soccorso segue poi il ricovero in ospedale per stabilizzare la situazione clinica ed eventual mente approfondire alcuni aspetti che ruotano at torno al ges to e s tabilire un’adeguata rete di s upporto laddove non c’è o rinforzare quella già esistente che evidentemente però non è riuscita a sostenere adeguatamente il ragazzo o la ragazza L’età media ruota intorno ai 15 o 16 anni ma nel l’ultimo anno e mezzo sulla base della mia espe rienza, pos s o dire di aver vis to ridurs i l’età dei ragazzi che arrivano in ospedale per tali problema tiche: ci sono anche ragazzini di 13 o 14 anni” Q u a l è i l l a v o r o d a f a r e p e r a i u t a r e q u e s t i r a gazzi?

“È prevalentemente un lavoro di ascolto e di rete Di ascolto inteso come comprensione della situa zione che i ragazzi vivono S tiamo parlando di un’età che porta con sé una serie di turbamenti e fragilità oltre che eventuali problemi legati a una s toria difficile s pecifica o traumatica familiare o extrafamiliare, che è noto risultano fra i fattori di ri schio per gesti suicidari Questi sono tutti aspetti che vanno chiariti e approfonditi e a seconda degli elementi che emergono va mirato l’intervento Per quanto riguarda il secondo aspetto bisogna fare rete con la famiglia e le istituzioni territoriali, pubbli che o private, quindi è importante poi riuscire a col legars i tra le figure profes s ionali come il neuropsichiatra infantile, lo psicologo e l’educa tore”

L ’ a l t r o s t r u m e n t o f o n d a m e n t a l e è l a p r e v e n zione

“La prevenzione penso che debba essere un insieme di azioni, nel s ens o che una s ingola ris ulterebbe poco efficace Azioni che devono realizzarsi su più livelli e in diversi ambiti, sia individuale sia am bientale, cioè famiglia, scuola, società in generale, perché penso che questo insieme di azioni su più livelli, portato avanti nel tempo, siano più efficaci rispetto al singolo intervento che si focalizza su un fatto specifico Pensando ad azioni sul piano am bientale s ociale mi viene in mente la comunica zione mediatica per es empio, non avere paura di parlarne S icuramente un altra modalità da un punto di vista preventivo è sensibilizzare e favorire la conoscenza sul tema specifico e in generale sulla salute mentale, in modo che possa ridursi lo stigma attorno alla s offerenza ps ichica e alle patologie neuropsichiatriche e si possa favorire l’accesso ai servizi e alle cure Poi monitorare se non limitare, in alcuni casi, modi e strumenti che vengono uti lizzai per porre fine alla propria vita (acces s i a ponti e ferrovie ad esempio), monitorare l’utilizzo di farmaci potenzialmente pericolosi che sono lo s trumento principale con cui i ragazzi tentano il suicidio Poi a livello individuale è importante co gliere i campanelli d’allarme e contenere i fattori di rischio individuali” Qual è la situazione che vivono anche le famiglie di questi ragazzi?

“Le situazioni sono varie nel senso che dietro que sti ragazzi spesso ci sono famiglie in difficoltà, in disagio socio economico, ma troviamo anche fami glie che non presentano problemi di questo tipo Di volta in volta quindi è importante identificare quali sono le dinamiche interne familiari che ruotano at torno al ragazzo perché in alcuni casi sono più im portanti e pos s ono es s ere in qualche modo un elemento significativo su cui intervenire per aiutare il minore In altri casi, quando la psicopatologia in dividuale è il fattore di rischio principale, l’inter

vento è da focalizzare s ul minore, pur coinvol gendo la famiglia nel s os tegno del ragazzo che resta fondamentale; quindi di volta in volta si tratta di fare una valutazione ad ampio raggio in modo da formulare le azioni di supporto migliori Qual è in questo contesto il ruolo dei social e di internet?

Internet e i s ocial hanno una doppia faccia nel senso che da un lato hanno una potenzialità posi tiva per i giovani per sentirsi connessi e trovare s upporto al di fuori del contes to fis ico P ens o a quei casi in cui le relazioni individuali sono un di sagio, per cui quelle virtuali invece possono rap presentare una funzione importante di supporto e amicizia che i ragazzi magari dal vivo non rie s cono a trovare D all’altro però pos s ono avere anche un’influenza negativa quando diventano uno s trumento che attiva l’azione pericolos a P oi è chiaro che l’effetto che certi mes s aggi promuo vono in ognuno dipende dalla fragilità individuale dalla capacità di critica, dai propri punti di forza e di debolezza, dalla possibilità di potersi confron tare piuttos to che es s ere s oli S ono degli as petti molto articolati che non si possono definire bian chi o neri, ci sono tante sfumature e credo che la cosa più importante sia di volta in volta cercare di capire per quella persona specifica qual è la situa zione che gli ruota attorno, anche legata all’uso dei social e di internet e coglierla nella sua particola rità e unicità”

LUMSAnews PAGINA 5
L’INTERVISTA/1
Serve anche fare prevenzione L’INTERVISTA/2
(m p )
MICHELA GATTA Direttrice dell Unità Operativa di Neuropsichiatria di Padova GINO MAGLIO Psichiatra infantile dell ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma
La neuropsichiatra padovana Gatta “Attenzione ai social come doppia arma”
C’è stato un aumento progressivo degli ingressi in pronto soccorso negli ultimi due anni
I social possono avere una funzione di supporto ma per alcuni possono attivare l’azione suicida

il r acconto

LA PULIZIA

DELLE AREE VERDI

I volontari al lavoro per la cura dei parchi della Capitale Oltre

200 aree sono state date in adozione dal Comune ai cittadini Si tratta di giardini, situati soprattutto nel centro storico, che centinaia di romani mantengono, con regolarità e in maniera del tutto gratuita, spesso sotto forma di associazioni

Scene

di degrado e incuria all’ordine del giorno È questa la situazione in cui im perversa la città di Roma, che da mesi è alle prese con emergenza rifiuti, cinghiali, inef ficienza dei trasporti e scarsa manutenzione delle aree verdi Uno stato di decadenza al quale sembrano essersi rassegnati cittadini e ammini strazione della Capitale Roberto Gualtieri, al l’indomani della sua elezione a sindaco di Roma nell’ottobre 2021, aveva promesso una “Roma pulita entro Natale” Oggi, a quasi un anno di distanza, la realtà non è cambiata e in molti quartieri, compresi quelli centrali, la spaz zatura si trova più fuori che dentro i cassonetti invadendo anche strade e marciapiedi

Un pessimo biglietto da visita per i turisti che non hanno perso l’occasione per denunciare la sporcizia che invade la Città Eterna È il caso di una turista italiana che, dopo aver visitato la Capitale, ha scritto una lettera inviata via mail alla commissione Ambiente in cui viene ripor tato che la città “versa in uno stato di degrado per cui si possono usare tutti gli aggettivi nega tivi del dizionario italiano”

Il presidente della commissione, Giammarco Palmieri, replica a Lumsanews che si tratta di una “situazione che si trascina da tempo, det tata dall’incapacità per troppi anni di program mare” L’attività di spazzamento stradale, secondo Palmieri, è stata abbandonata da anni: a luglio il sindaco ha presentato un nuovo pro getto per comprare nuovi mezzi e assumere nuove persone per mettere in ogni municipio delle squadre ad hoc” L’obiettivo precisa è quello di “superare le criticità che c’erano e che evidentemente ancora ci sono, per andare a re gime entro fine anno Ci auguriamo che dal l’anno prossimo possano cominciare a vedersi in tutta la città segnali evidenti legati al miglio ramento della qualità dello spazzamento” L’autrice della lettera, che si è definita “ester refatta” da quanto visto, ha parlato poi di er bacce che crescono su fontane e monumenti, ma anche di comportamenti gravi che restano impuniti A tal proposito, l’assessorato all’Am biente di Roma ha riunito settimanalmente un Tavolo per il decoro, voluto dal sindaco Gual tieri per coordinare gli interventi delle diverse strutture che operano in città nell’ambito tec nico

CRISI INFINITA

Roma, l’attivismo civico contro il degrado quotidiano denunciato pure dai turisti

Nell’ultimo periodo l’attenzione si è concen trata sul diserbo, in particolare sugli interventi da attivare sulla grande viabilità, con un piano che prevede lavori su circa 1 200 strade in 24 giorni “Noi ci siamo trovati ad affidare poche settimane fa gli appalti, perché nella prece dente amministrazione non si era pensato ad avviare per tempo le procedure per una gara lunghissima”, denuncia Palmieri, che ag giunge: “Parliamo di 16 lotti per tutta la città con centinaia di operatori Siamo stati due anni senza un servizio specifico di diserbo”

L’assenteismo dell’amministrazione è visibile soprattutto nelle aree verdi Di queste, oltre 200 sono state date in adozione dal Comune ai cittadini Si tratta di giardini, situati soprattutto nel centro storico, che centinaia di romani mantengono, con regolarità e in maniera del tutto gratuita, spesso sotto forma di associa zioni, puliti e decorosi

Esemplare l’attività di Retake Roma, un’asso ciazione di volontariato che da oltre dieci anni è impegnata nella lotta al degrado L’obiettivo dichiarato dalla presidente Francesca Elisa

Leonelli a Lumsanews è quello di “riportare i cittadini ad avere un ruolo attivo nella città, sentirsi protagonisti degli scenari che vivono Quartiere per quartiere, durante i weekend, ven gono organizzati eventi di cura delle strade, delle scuole o di piccoli parchi”

L’ultimo il 17 settembre, in occasione del World Cleanup Day, quando l’associazione ha deciso di ripulire il Parco della Caffarella, l’area verde della Capitale tra via Latina e via

La Capitale è da anni alle prese con emergenza rifiuti, cinghiali, inefficienza dei trasporti e scarsa manutenzione dei parchi
Gualtieri aveva promesso una città pulita a fine 2021 Centinaia i cittadini impegnati nelle attività di cura
PAGINA 6 di ALESSIO BRANDIMARTE

LUMSAnews

“Sì alle collaborazioni per le aree verdi Contrari alle adozioni”

Francesca Leonelli, presidente Retake

“Serve regolamentare i beni comuni”

Appia Antica Circa 500 persone sono state im pegnate nell’iniziativa “La risposta negli anni racconta Leonelli è stata molto variegata: alcuni si avvicinano incuriositi e li vedi all’ap puntamento successivo; altre volte riscontriamo perplessità perché la gente pensa che sono atti vità di cui si dovrebbe occupare l’amministra zione Noi però siamo convinti che, anche in una città in cui tutto è al proprio posto, i citta dini rappresentano un valore aggiunto perché hanno la possibilità di creare delle comunità lo cali attente alla sicurezza e alla cura dei quar tieri”

Per le adozioni, il Comune provvede solo a ri lasciare una polizza assicurativa contro gli in fortuni “Su questo dice il presidente della commissione Ambiente vorremmo fare un salto di qualità: credo che la presa in carico da parte dei cittadini di beni comuni sia un valore importante che l’amministrazione deve soste nere È evidente che in molte circostanze l’at tivismo dei cittadini è andato a supplire a delle carenze dell’amministrazione” Per Palmieri è dunque necessario “realizzare dei patti di col laborazione sulle aree verdi che riguardano la gestione comune a 360 gradi tra amministra zione e cittadini, dalla riprogettazione delle aree allo svolgimento delle attività, anche di cura” Una proposta condivisa dalla presidente di Re take: “Noi siamo dei forti sostenitori della re golamentazione dei beni comuni, che permette di disciplinare i cosiddetti ‘patti di collabora zione’, che rappresentano il più alto livello di cittadinanza attiva L’adozione aggiunge Leo nelli fa sì che un insieme di cittadini si ritrovi ad occuparsi di tutto ciò che concerne quel parco o di quel bene oggetto dell’adozione in comune Noi come Retake non abbiamo mai fatto adozioni perché siamo convinti che il ruolo del cittadino non debba essere quello di rimpiazzare un’istituzione mancante, ma di svolgere un’azione complementare”

In questa direzione va anche l’istituzione delle Ama di municipio, che secondo Palmieri sarà una delle prossime misure dell’amministra zione per programmare e strutturare al meglio il servizio tra istituzioni e quartieri

Una delle prossime misure può riguardare l’istituzione delle Ama di municipio L’obiettivo è quello di programmare e strutturare al meglio il servizio tra le istituzioni e i singoli quartieri

GIANMARCO PALMIERI

Presidente della Commissione ambiente del Comune di Roma

“Incidono al 50% Dall’esperienza della nostra as sociazione siamo convinti che il decoro e la puli zia dei quartieri dipendano per metà da una buona gestione ordinaria e straordinaria dell’area, e per l’altra metà dall’educazione delle persone Sicura mente incide negativamente la mancanza di servizi volti alla cura dei luoghi ma molto dipende anche dallo spirito delle persone che vivono queste situa zioni

Quali tipi di iniziative vengono messe in campo per contrastare questo fenomeno? I cittadini ri spondono positivamente alle vostre azioni?

“Quello che facciamo da più di dieci anni è ripor tare i cittadini ad avere un ruolo attivo nella città, s entirs i protagonis ti degli s cenari che vivono Q uartiere per quartiere, durante i w eekend, ven gono organizzati eventi di cura delle strade, delle scuole o di un piccolo parco La risposta negli anni è stata molto variegata: a volte le persone seguono il buon esempio che viene dato dai cittadini Retake e dai volontari; molti si avvicinano incuriositi e li vedi all’appuntamento successivo Altre volte ri scontriamo perplessità perché la gente pensa che sono attività di cui si dovrebbe occupare l’ammini strazione Noi però siamo convinti che anche in una città in cui tutto è al proprio posto i cittadini hanno un valore aggiunto da dare, aggregandosi e creando delle comunità locali attente alla sicurezza e alla cura dei quartieri”

I l C o m u n e h a d a t o i n a d o z i o n e o l t r e 2 0 0 a r e e v e r d i a i c i t t a d i n i c o n l ’ o b i e t t i v o d i s v i l u p p a r e patti di collaborazione Ritenete sia la soluzione giusta per sostenere la riqualificazione di queste aree?

“Noi siamo dei forti sostenitori della regolamenta zione dei beni comuni, che permette di disciplinare i cosiddetti “patti di collaborazione”, che rappre

Francesca Elisa Leonelli è la presidente di Retake Roma, un’associazione di volontariato che da oltre dieci anni è impegnata nella lotta al degrado A Lumsanews spiega il ruolo della sua associazione a supporto della cura della città Quanto incidono, nella situazione di degrado a Roma, l’assenteismo dell’amministrazione capi tolina e l’assenza della cultura della manuten zione ordinaria? FRANCESCA ELISA LEONELLI Da ottobre 2020 presidente di Retake, l’associazione che da più di dieci anni è impegnata nella lotta contro l’incuria della Città Eterna Numerose le iniziative messe in campo durante i weekend per la cura di strade, scuole e giardini
PAGINA 7
s entano il più alto livello di cittadinanza attiva L’adozione fa sì che un insieme di cittadini si ri trovi ad occupars i di tutto ciò che concerne quel parco o di quel bene oggetto dell’adozione in co mune N oi come Retake non abbiamo mai fatto adozioni perché siamo convinti che il ruolo del cit tadino non debba es s ere quello di rimpiazzare un istituzione mancante, ma di svolgere un azione complementare I patti di collaborazione nascono per dare pari dignità sociale ai cittadini che devono co organizzars i per curare, mantenere un bene o creare eventi culturali (a b )
“ Q u i n d i c i n a l e d e l M a s t e r i n g i o r n a l i s m o d e l l a L U M S A D i r e t t o r e r e s p o n s a b i l e C a r l o C h i a n u r a D i r e t t o r e s c i e n t i f i c o F a b i o Z a v a t t a r o R e d a z i o n e C l a u d i a T o r r i s i , A g n e s e P a l m u c c i , A n d r e a P e r s i l i T e s t a t a r e g i s t r a t a a l T r i b u n a l e d i R o m a n 4 6 8 d e l l 1 1 n o v e m b r e 2 0 0 3

In Italia il calcio catalizza tutta o quasi l’attenzione dei quotidiani e la copertura degli altri sport risulta spesso inadeguata

Per far cadere il monopolio del pallone è necessario l’intervento di altri media, in particolare della televisione

E in tv le altre discipline cominciano a trovare più spazio

Il dominio sui giornali del calcio

di VALERIO ALBERTINI

IlMondiale di pallavolo, l’Europeo di nuoto e quello multisport Sono soltanto alcuni degli eventi dell’ultima estate accomunati dai successi italiani e dalla mancata rilevanza sui quotidiani sportivi nazionali La vittoria dell’Italvolley non ha trovato spazio nelle aperture della Gazzetta dello Sport del Corriere dello Sport e di Tuttosport che hanno scelto di privilegiare le polemiche arbitrali seguite a Juventus Salernitana, partita della sesta giornata di Serie A, concedendo al trionfo azzurro soltanto la fotonotizia o la falsa apertura

Sul calcio avevano deciso di puntare anche qualche giorno prima quando, invece di aprire con il record di medaglie nell’acqua di Roma o con l’oro di Yeman Crippa nei 10mila metri, si erano divisi tra il pareggio del Milan a Bergamo, la vittoria del Na poli sul Monza con protagonista Kvaratskhelia e l’attesa per la partita della Juventus (e di Vlahovic) contro la Sampdoria

Questi sono soltanto esempi che testimoniano come nel nostro Paese il pallone catalizzi tutta o quasi l’attenzione dei quotidiani Il risultato? La coper tura degli altri sport risulta spesso inadeguata Alla base di queste scelte “c’è un’errata valutazione del potenziale lettore”, spiega Fulvio Paglialunga, giornalista e autore per la Rai, secondo il quale “si cerca di tenere stretta una cerchia di lettori, ma que sta non è, dati alla mano, una strategia vincente dal punto di vista commerciale, perché per crescere è necessario attrarre altre persone, non coloro che già comprano il giornale”

Secondo Paolo Condò, firma di Repubblica e opi nionista televisivo per Sky Sport, la decisione di privilegiare il calcio dipende dai risultati delle ri cerche di mercato ciclicamente commissionate dai giornali, dalle quali “emerge che i pochi lettori che comprano il giornale quotidianamente sono i tifosi di Milan, Inter e Juventus” Per questo motivo, “il pubblico da privilegiare sarà sempre questo e nelle prime pagine si continuerà a dare spazio ai temi a loro cari

I quotidiani avrebbero tutto l interesse nel diver sificare la propria offerta, raccontando storie che magari in televisione non sono presenti , afferma Antonio Di Rosa, direttore della Gazzetta dello Sport tra il 2004 e il 2006 e ora alla guida della “Nuova Sardegna” La mentalità calciocentrica, però, è “dura da superare perché resta più semplice parlare dello sport più popolare”, aggiunge Di Rosa Il primo a cavalcare questa tendenza è il quotidiano sportivo più diffuso in Italia, La Gazzetta dello Sport Infatti, prendendo in considerazione il pe riodo estivo (quello in cui il campionato di calcio è fermo e, a rigor di logica, dovrebbero riuscire a tro vare più spazio gli altri sport) tra il 2004 e il 2022 escludendo il 2020 emerge un dato secondo cui sol tanto il 10% delle aperture della “Gazza” si identi fica con notizie relative a sport diverse dal calcio Meno della scorsa estate si è fatto solo nel 2018 (tre), ma va considerato che nel periodo a cavallo tra fine giugno e inizio luglio si era disputato il Mondiale di calcio in Russia, mentre nell’estate ap pena passata non ci sono stati eventi calcistici rile vanti Il numero più alto è relativo al 2004 con 23 aperture, un dato comunque basso viste le 91 prime pagine conteggiate, su cui hanno inciso le Olim piadi, evento non legato esclusivamente al calcio a cui la “Rosea” ha dedicato più spazio negli ultimi

anni, come emerge anche dai dati relativi al 2012

Interessante, inoltre, è il quadro che deriva dal l’analisi della presenza di ciascuna disciplina, sem pre escludendo il calcio, in apertura di prima pagina della Gazzetta, considerando lo stesso periodo di tempo

A guidare la classifica sono i motori con l’automo bilismo che grazie alla Formula 1 e in particolare alla Ferrari è stato protagonista di 37 aperture il 2,3% del totale, un dato comunque molto basso se si pensa che il 90% è dedicato al calcio Da notare i numeri irrisori riguardanti tennis, basket e palla volo, tre sport praticati e anche abbastanza seguiti dagli italiani, che sommati, però, si fermano a quota 11

La tendenza calciocentrica è evidente, ma secondo Paolo Condò non possono più essere i quotidiani il veicolo attraverso il quale cercare di ovviare a

quella che è una diretta conseguenza di un problema di cultura sportiva nel nostro Paese Visto lo scena rio di depressione in cui i giornali versano, infatti, “questi sono costretti a difendere la loro base di let tori, senza pensare che sia possibile allargarla, anche perché un’opera educativa di questo tipo si fa in tantissimo tempo e nessuno dei giornali ritiene di averne abbastanza”

Il compito, dunque, spetta ad altri media, in parti colare alla televisione, in cui gli sport diversi dal calcio trovano molto più spazio rispetto al passato Indicativa, da questo punto di vista, la scelta effet tuata da Sky che, dopo aver perso i diritti della Serie A, ha scelto di continuare ovviamente a privilegiare il calcio, puntando però su un’informazione spor tiva sempre più globale Durante la scorsa estate, ad esempio, la pay tv ha trasmesso eventi di tennis,

beach volley, atletica, nuoto, pallavolo, basket e golf, senza far mancare la consueta attenzione per i motori, affiancando alla loro trasmissione degli spazi di approfondimento frequenti

Esempio interessante, in questo senso, è anche quello della Rai che ha scelto di modificare la più antica trasmissione sportiva della televisione ita liana “La Domenica Sportiva” eliminando la divi sione in due parti tra il racconto del calcio e delle altre discipline che la caratterizzava fino allo scorso anno, e dando spazio anche in apertura a notizie ed eventi non relativi al calcio

Si tratta, tuttavia, dei primi passi di un percorso che Di Rosa ritiene necessario per “educare la gente ad apprezzare di più chi si allena moltissimo e fa tanti sacrifici” Per educare, sintetizza Condò, “alla vera sportività”

il casoPAGINA 8
18
e 2021

“Nessun giornale ritiene di avere il tempo per educare alla sportività”

Paolo Condò, giornalista e opinionista

P a o l o C o n d ò , f i r m a d i R e p u b b l i c a e o p i n i o n i s t a t e l e v i s i v o d i S k y S p o r t , è d a l 2 0 1 0 i l g i o r n a l i s t a i t a l i a n o d e s i g n a t o p e r l a v o t a z i o n e d e l P a l l o n e d ' o r o D u r a n t e l a s u a c a r r i e r a s i è o c c u p a t o a n c h e d i a l t r i s p o r t , s e g u e n d o d u e O l i m p i a d i e s t i v e , o t t o G i r i d ' I t a l i a e n u m e r o s i a l t r i e v e n t i A L u m s a n e w s h a s p i e g a t o p e r c h é i g i o r n a l i c h e t r a t t a n o d i s p o r t n e l n o s t r o P a e s e s i c o n c e n t r a n o q u a s i e s c l u s i v a m e n t e s u l c a l c i o N e i q u o t i d i a n i s p o r t i v i i t a l i a n i l a c o p e r t u r a d e g l i s p o r t c h e n o n s i a n o i l c a l c i o r i s u l t a s p e s s o i n a d e g u a t a . Q u a l è l a m o t i v a z i o n e a l l a b a s e d i q u e s t a d i s p a r i t à d i s p a z i o ? “ I g i o r n a l i c i c l i c a m e n t e c o m m i s s i o n a n o d e l l e r i c e r c h e d i m e r c a t o p e r c a p i r e q u a l i s o n o i l o r o l e t t o r i e q u a l è i l l o r o i n t e r e s s e p r i n c i p a l e D a q u e s t e e m e r g e c h e i p o c h i l e t t o r i c h e c o m p r a n o i l g i o r n a l e q u o t i d i a n a m e n t e s o n o i t i f o s i d i M i l a n , I n t e r e J u v e n t u s P e r i g i o r n a l i i l p u b b l i c o d a p r i v i l e g i a r e s a r à s e m p r e q u e s t o e n e l l e p r i m e p a g i n e s i c o n t i n u e r à a d a r e s p a z i o a i t e m i a l o r o c a r i N e l m o m e n t o i n c u i c i f o s s e l a p e r c e z i o n e d i u n a d i s p o n i b i l i t à d a p a r t e d e i p o t e n z i a l i l e t t o r i a d a n d a r e a c o m p r a r e u n g i o r n a l e c h e d e d i c a p i ù s p a z i o a d a l t r i s p o r t , l ’ e d i t o r e n o n a v r e b b e p r o b l e m i a f a r l o P r o b a b i l m e n t e , p e r ò , l e r i c e r c h e d i m o s t r a n o c h e c h i p r o t e s t a n o n s a r e b b e c o m u n q u e d i s p o s t o a c o m p r a r e i g i o r n a l i ” Q u a n d o è c o m i n c i a t a q u e s t a t e n d e n z a c a l c i o c e n t r i c a ? “ L ’ I t a l i a è s e m p r e s t a t a u n P a e s e c a l c i o c e n t r i c o U n a v o l t a , p e r ò , c ’ e r a n o a l c u n e f i g u r e , c o m e q u e l l e d i A l b e r t o T o m b a o V a l e n t i n o R o s s i , c h e f a c e v a n o v e n d e r e i g i o r n a l i e s a t t a m e n t e q u a n t o i l c a l c i o G i à d i v e r s i a n n i f a e r a c h i a r o c h e i g i o v a n i f o s s e r o i n t e r e s s a t i a n c h e a d a l t r i s p o r t , m a d a l l e r i c e r c h e d i m e r c a t o e m e r g e v a c o m e a l e g g e r e i g i o r n a l i f o s s e r o i n m a g g i o r a n z a g l i a n z i a n i ” S o l t a n t o q u a l c h e g i o r n o f a , M a r c a e A s d e d i c a v a n o l a p r i m a p a g i n a a l l a v i t t o r i a d e l R e a l M a d r i d s u l B a r c e l l o n a n e l l a S u p e r c o p p a s p a g n o l a d i b a s k e t C a s i a n a l o g h i s i s o n o v e r i f i c a t i a n c h e c o n a l t r i s p o r t s u l l ’ E q u i p e , i n F r a n c i a A c o s a è d o v u t a q u e s t a d i f f e r e n z a d i t r a t t a m e n t o c o n i q u o t i d i a n i e s t e r i ? “ R e c e n t e m e n t e M a r c a h a d e d i c a t o u n a p r i m a p a g i n a a n c h e a l l a v i t t o r i a d i A l c a r a z a l l o U S O p e n , n o n c r e d o c h e i g i o r n a l i s i s a r e b b e r o c o m p o r t a t i a l l o s t e s s o m o d o s e a v i n c e r e f o s s e s t a t o B e r r e t t i n i S c e l t e g r a f i c h e c o m e q u e l l a d e l l E q u i p e n o n a p p a r t e n g o n o a l l a t r a d i z i o n e i t a l i a n a , m a v a a n c h e d e t t o c h e l a F r a n c i a n o n è u n P a e s e c a l c i o c e n t r i c o c o m e i l n o s t r o A l l a b a s e d i q u e s t a d i s p a r i t à d i t r a t t a m e n t o t r a i l c a l c i o e g l i a l t r i s p o r t c ’ è s i c u r a m e n t e u n p r o b l e m a c u l t u r a l e . N o n c r e d e c h e s i a n o p r o p r i o i q u o t i d i a n i i l v e i c o l o a t t r a v e r s o i l q u a l e c e r c a r e d i r i s o l v e r l o ?

“ U n a v o l t a p o t e v a n o e s s e r l o , m a d a t a n t i s s i m i a n n i s i a m o i n u n o s c e n a r i o d i d e p r e s s i o n e d e i g i o r n a l i Q u i n d i q u e s t i s o n o c o s t r e t t i a d i f e n d e r e l a l o r o b a s e d i l e t t o r i , s e n z a p e n s a r e c h e s i a p o s s i b i l e a l l a r g a r l a , a n c h e p e r c h é u n ’ o p e r a e d u c a t i v a d i q u e s t o t i p o s i f a i n t a n t i s s i m o t e m p o e n e s s u n o d e i g i o r n a l i r i t i e n e d i a v e r n e a b b a s t a n z a N e l f r a t t e m p o , p e r ò , s i s v i l u p p a u n a l a r g a p a r t e d i p u b b l i c o p o t e n z i a l e c h e s c e g l i e d i n o n c o m p r a r e i l g i o r n a l e È u n p r o b l e m a m o l t o c o m p l i c a t o c h e s i p o t r e b b e r i s o l v e r e s o l t a n t o c o n t e m p o e p a z i e n z a , e d u c a n d o l e p e r s o n e a l l a v e r a s p o r t i v i t à , m a e s c l u d o c h e d i q u e s t i t e m p i u n e d i t o r e p o s s a f a r e u n r a g i o n a m e n t o d e l g e n e r e ” ( v a )

I p o c h i l e t t o r i c h e c o m p r a n o i l g i o r n a l e q u o t i d i a n a m e n t e s o n o i t i f o s i d i M i l a n , I n t e r e J u v e n t u s P e r i g i o r n a l i i l p u b b l i c o d a p r i v i l e g i a r e s a r à s e m p r e q u e s t o N e l m o m e n t o i n c u i c i f o s s e l a p e r c e z i o n e d i u n a d i s p o n i b i l i t à d a p a r t e d e i p o t e n z i a l i l e t t o r i a d a n d a r e a c o m p r a r e u n g i o r n a l e c h e d e d i c a p i ù s p a z i o a d a l t r i s p o r t l ’ e d i t o r e n o n a v r e b b e p r o b l e m i a f a r l o

LUMSAnews
L’INTERVISTA
LE DISCIPLINE AL DI FUORI DEL CALCIO SULLA GAZZETTA DELLO SPORT Nel primo grafico è riportato il numero delle volte in cui La Gazzetta dello Sport non ha aperto con il calcio nelle estati tra il 2004 e il 2022 (escluso il 2020) Nel secondo si evidenzia il numero di aperture per disciplina, meno il calcio, sullo stesso quotidiano nello stesso periodo In basso un uomo che legge un giornale sportivo PAGINA 9
PAOLO CONDÒ Giornalista e opinionista sportivo, è stato per 36 anni nella redazione della Gazzetta dello Sport Dal 2020 è una firma di Repubblica, mentre dal 2015 fa parte della squadra di Sky Sport È il giornalista italiano designato per la votazione del Pallone d’Oro
“Noi da sempre un Paese calciocentrico” “ LA TENDENZA

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.