Società Dopo un anno di reddito è flop lavoro di Tommaso Coluzzi
A PAGINA 4
PERIODICO NUMERO 11 14/02/2020
Cronaca Emergenza a Fregene, il mare mangia la costa
Innovazione Computer quantistici, rischi e innovazione
di Tommaso Franchi
di Alessandro Rosi
ALLE PAGINE 6 E 7
A PAGINA 8
Rousseau conflitti e interessi
L’intervista ELENA FATTORI
La senatrice dissidente “Vi spiego come funzionano i rimborsi del M5S”
Parla l’ex portavoce del Movimento Cinque Stelle che il 7 novembre del 2019 è passata al Gruppo Misto
“La sovranità non può essere rappresentata per la medesima ragione per cui non può essere alienata; essa consiste essenzialmente nella volontà generale, e la volontà non si rappresenta: o è essa stessa o è diversa, non c’è una via di mezzo”, scriveva il filosofo JeanJacques Rousseau nel 1762. A lui si ispira l’associazione a cui il MoVimento 5 Stelle si affida per applicare l’idea della democrazia diretta. Il nome non
di MARIACRISTINA PONTI
è scelto a caso. Rousseau appartiene a Davide Federico Dante Casaleggio, figlio del guru Gianroberto. Come sua è anche la Casaleggio Associati srl, la società di comunicazione che gestisce il Blog delle Stelle, la testata ufficiale del partito.Tutti i mesi, i “portavoce” (che altro non sono se non i parlamentari pentastellati) versano nelle casse dell’Associazione Rousseau 300 euro, che vengono utilizzati per mi-
Il ricordo
gliorare la piattaforma. Assieme a questi soldi, ogni eletto - parlamentare italiano, europeo e consigliere regionale - deve rendere almeno 2.000 euro al mese ai cittadini. Ancora una volta, il tutto avviene attraverso il sito creato ad hoc da Davide Casaleggio.
ALLE PAGINE 2 E 3
Bachelet, l’uomo di pace bersaglio della lotta armata Il racconto di Rosy Bindi
di Matteo Petri
A PAGINA 5
«I 300 euro al mese da destinare all’Associazione Rousseau erano un prerequisito per la candidatura, quindi quello era del tutto legittimo perché ti impegnavi a finanziare la piattaforma Rousseau quando ti candidavi. Io ho sempre pagato. Quello che chiedevo era un rendiconto delle spese effettuate perché è vero che uno finanzia qualcosa, ma l’impegno era per l’implementazione della piattaforma, quindi a me sarebbe piaciuto capire in che modo venivano allocati, ma non ci sono mai riuscita. Sul conto intermedio, secondo il regolamento che si era dato il Comitato restituzioni e che non era stato condiviso con nessuno, il fondo cassa sarebbe andato all’Associazione Rousseau, quindi non solo i 300 euro. In quel conto lì, a fine dicembre, credo che ci fossero circa 5 milioni di euro. Per l’Associazione, secondo quanto previsto dal Codice etico, alla fine della legislatura, se tutto fosse andato in maniera ottimale, avremmo raccolto quasi 6 milioni di euro, è per questo che io avrei voluto capire come venivano utilizzati, perché poi questa piattaforma non è che fosse chissà cosa».
A PAGINA 3