#3 novembre 2010

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pASSATEMPO UFFICIALE 2010 Artistica A.C.C.

Prodotto insignito del marchio Cuore Artistichino Š


[sommario]

pag. 7

pag. 5

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pag. 2

pag. 12

pag.

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Contents 4 l’editoriale 5 dal taccuino di Zanni 5 bunker-soder 7 il profeta dimenticato

8 calcetto giocato 11 lo spaccacalvè

12 100 domande a brugnoli 19 l’analisi del mese

19 la pillola

20 schede tecniche 22 benessere, l’ora dei bilanci 24 culture club 25 tanto per...le caricature

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[l’editoriale] di Michele Apolloni

l’Artistichino

LA FINE E L’INIZIO Di UN CICLO

I

l Bowl rende omaggio ai suoi stanchi eroi, dopo altri 60 minuti di passione artistichina. Finisce qui, con una sconfitta, l’incredibile serie di vittorie e pareggi durata due mesi, cosa mai successa alla nostra squadra. Nell’aria, negli spogliatoi, nel freddo di Quinzano, regna una meritata e consapevole soddisfazione, frutto di un sogno trasformatosi in realtà: essere diventati una vera squadra anche in campo. Il Drezzan, lo si sapeva e lo si è visto, ha confermato la sua superiorità nei nostri confronti, e vincendo ha spezzato l’incantesimo. Giusto così, che vinca il migliore. Nessuna sconfitta però ha sapore più dolce. Abbiamo perso, certo, ma questo prima o poi accade a tutti. La vittoria più grande, e che nessuno ci porterà via, è la consapevolezza di quanto possiamo effettivamente dare durante una gara, e di quanto, potenzialmente, possiamo ottenere. Può sembrare riduttivo, ma è un grande passo avanti. Ora sappiamo che prima di questi due mesi di vittorie l’Artistica giocava al 50% delle sue possibilità. Certe partite sembrano un lontano ricordo, ma nei fatti sono passate solo poche settimane: ricordare quel filone di sconfitte a settembre? Gli avversari capitavano da tutte le parti, succedeva di tutto. Adesso la musica sembra cambiata, perché di fatto è cambiata. Siamo più forti, più furbi, più audaci. Siamo quelli che di base dobbiamo sempre essere, e che possiamo sempre essere. Una sorta di primo livello, di garanzia, di fondamenta su cui costruire il nostro futuro calcistico. Il primo scalino è stato fatto, ne restano altri, quanti lo vedremo. Perché il calcio è evoluzione continua, i cicli iniziano e finiscono. Se resti sempre quello, se le tue idee non si schiodano, prima o poi crolli. Crolli anche nel tentativo di cambiare, perché non sempre le tue idee sono giuste. Ecco perché Lippi una volta vinto il Mondiale ha lasciato la nazionale, ed ecco perché una volta tornato ha fatto una figuraccia. Era sempre quello, poche idee nuove, e quelle poche sbagliate. Aveva capito di aver fatto centro, giustamente ha lasciato, ma è caduto nella trappola di volersi ripetere, cadendo malamente. Il calcio è questo, se non si cambia si perde. Parlo soprattutto di mentalità, ancor prima che di uomini. Ovviamente non ci faremo trovare impreparati, anzi. Due mesi di vittorie restano, ma il capitolo è chiuso. Difesa attenta, gioco in contropiede, l’essere cinici: va bene tutto. Ma ora si riparte. L’Artistica deve essere avanguardia, laboratorio di pensieri audaci, diversi, e possibilmente anche vincenti. Guardiamoci allo specchio soddisfatti dunque, ma non troppo. Tenete botta.

Michele Apolloni

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CAPOREDATTORE Michele Apolloni ATTUALITÀ Michele Apolloni CULTURE CLUB Michele Apolloni MONDO Michele Apolloni SALUTE Alberto Avesani SPACCACALVÈ Marco Calvani

CORRISPONDENTI Marco Zanatta (Grenoble) PROGETTO GRAFICO Giorgio Zamboni FOTOGRAFIE Giorgio Zamboni e da: facebook.com COPERTINA Giorgio Zamboni PUBBLICITÀ PubliArtistica srl SITO WEB www.lartistichino.tk FACEBOOK Artistica Resurrection (2005-2010) Gruppo Editoriale Artistichini Riuniti SpA N° 3 - anno I sabato 27 novembre 2010


[talent scout]

dal taccuino di Zanni

U

n nome su tutti: Rubin Soder. Questo sarebbe il primo giocatore consigliato da Zanni ai dirigenti artistichini. 19enne attaccante ora in forza al Goteborg calcio a 5, ha già fatto le prime apparizioni nell’under 21 svedese, dimostrandosi sin dall’esordio all’altezza di palcoscenici europei di prim’ordine. Cresciuto nel settore giovanile del Morlanda, squadra della sua città natale (Magra), Rubin Soder è passato dopo due anni al più quotato Stenungsunds IF, fino al definitivo salto di qualità con il Goteborg nel 2007. Le già tre casacche indossate a soli 19 anni

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d’età non devono però trarre in inganno: il ragazzo è molto legato all’attuale squadra in cui milita, di cui, tra l’altro, si è sempre dichiarato tifoso. L’interessamento di molti club in tutta europa sta creando però non pochi problemi alla società svedese: il ragazzo ha ancora un contratto da vivaio, sostanzialmente modesto, e pressanti sono le offerte arrivate da tutta europa. Riuscirà il Goteborg ha trattenerlo? Quanto l’amore per il club saprà resistere alle lusinghiere proposte di contratti da professionista? Non lo sappiamo. Di certo, però, quel “nuovo Ibra” accennato da Zanni esiste davvero.

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Il giovane Soder (Foto Express)

Bunker-Soder

unker Arietti e Rubin Soder: un’altalena a distanza che si trasforma in un elegante siparietto. Su e giù tra battute, scherzi, e un pizzico di bon ton che non guasta. L’impressione è che quel “non si sa mai come finiscono gli scherzi” di Arietti, questa sera prima di entrare al Bowl, confermi che Soder in gialloblù non è poi tanto uno scherzo. Tutto nasce circa due settimane fa: il Patron, uscito felice dallo stadio dopo la vittoria contro la Neuro, alla domanda dei giornalisti circa un possibile arrivo dello svedese risponde “ci piace, vorrei prenderlo. Se non quest’anno il prossimo”. Sembrava finita lì. Ma ad alimentare le voci è stato lo stesso giocatore:”Arietti? Stava scherzando sicuramente, per ora comunque sto bene qui. Deve essere stata una burla dettata dalla felicità, uno scherzo del presidente”. Seguiremo tutta l’evoluzione della vicenda, anche se per ora, di concreto, c’è davvero molto poco. Voci, indiscrezioni, bufale: nel mondo del calcio, soprattutto a mercato chiuso, non è poi così una rarità sentirne di tutte i colori.

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MAI DIRE MAI


[pallone d’oro]

L

Il profeta dimenticato

a sorpresa è grande, inutile negarlo. A mancare, a sensazione, è Alberto Avesani, mentre nella lista ci sono quattro veronesi (tutti giocatori che militano nella Quinzano Zone), Gugo, Carby, Pippo e Alberto Brugnoli, sicuramente meno meritevoli. Gli altri papabili al titolo sono Xabi Alonso (Spagna), Daniel Alves (Brasile), Iker Casillas (Spagna), Cristiano Ronaldo (Portogallo), Didier Drogba (Costa d’Avorio), Cesc Fabregas (Spagna), Diego Forlan (Uruguay), Asamoah Gyan (Ghana), Andres Iniesta (Spagna), Miroslav Klose (Germania), Philipp Lahm (Germania), Lionel Messi (Argentina), Thomas Muller (Germania), Mesut Ozil (Germania), Carles Puyol (Spagna), Arjen Robben (Olanda), Bastian Schweinsteiger (Germa-

nia), David Villa (Spagna) e Xavi (Spagna). Sette dunque, come prevedibile, i campioni del mondo di Sudafrica 2010, due gli olandesi, sconfitti in finale dalle Furie Rosse, e un nutrito contingente tedesco. A secco Francia e Inghilterra. Ma come snobbare il bomber veronese artistichino, protagonista assoluto di tutta la stagione e in particolare determinante nelle partite che hanno regalato alla squadra gialloblù vittorie su vittorie. Il “Profeta” di Quinzano, più che le difficoltà per qualche errore sottoporta, e tanti problemi fisici, paga, ovviamente, l’esclusione da mondiale, per volontà dell’ex ct azzurro Marcello Lippi, quanto mai protagonista nel naufragio azzurro.

[punti di vista]

L’alfabeto di Albi

A come “artista, quale sono” B come “boh, non si può sapere tutto” C come “cazzo, parola dal significato profondo, che come il nero sta bene su tutto” D come “dio, e aggiungici quello che vuoi” E come “ernesto, il mio dio” F come “figa. può sembrare banale ma adoro questo nome. è cosi armonioso” G come “gol, quelli che faccio io” H come “ho caldo, a volte succede” I come “isola, dei famosi o della scala” J come “juve, la mia juve” K come “krasic, il nuovo Nedved bianconero” L come “luna, quella che c’è quando giochiamo” M come “marron merda, il colore di ogni giorno” N come “no, che ogni tanto bisogna dirlo” O come “omino bianco. così, a caso” P come “porco, un animale sacro” Q come “quore, che mi piace scrivere così. Nell’Artistica ce ne vuole tanto” R come “rai tre, dove c’è santoro” S come “sfiga, quando la palla rimbalza sul palo” T come “tasi musso” U come “unione, quella artistichina” V come “vediamo, non so, ti faccio sapere” W come “walter zenga. che cazzo devo dire???” X come “X factor va bene?” Z come “Zanni”

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[calcetto giocato]

29 OTTOBRE 2010

diario D

Avesani Mitraglia

T

anta difesa, e una spruzzata d’Avesani. La Neuro capitola e l’Artistica si gode il suo momento di gloria, e che gloria: quattro vittorie di fila, cinque vittorie e un pareggio nelle ultime sei. Finisce 9 a 5, con 6 Avegol e 3 Appogol, quanto mai ritornato al gol con blitz offensivi di pochi secondi. I gol subiti sono un misto di errori e sviste, sicuramente tutti perdonabili, a parte il passaggio suicida di Zamboni a metà incontro. Lode a Bunker, vero lottatore e autentico Bunker, naturalmente. Gioca una gara perfetta, sbagliando pochissimo e lottando davvero come un leone. Calvè dalla tribuna:”che sofferenza” Escluso per motivi fisici, non è mancato a bordo campo. Calvè c’è comunque, anche se il mastino non è sceso in campo. “che sofferenza guardare da fuori, anche se è un piacere vedere giocare l’Artistica in questo momento. Stiamo giocando bene, con ottimo senso tattico. Avanti così” LE PAGELLE: AVESANI 8: fa quello che deve fare, e molto bene: BOMBER BRUGNOLI 6,5: 4 gol su 5 sono colpa sua, per il resto c’è: PAZZO BUNKER 8: a livelli d’eccellenza quasi assoluta: MAESTRO ZAMBONI 6,5: senza infamia ne gloria: REGOLARE APOLLONI 7,5: perfetto dietro, non dimentica il passato d’attaccante: COMPLETO

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5 NOVEMBRE 2010

un’ora di passione artistica

A

lla fine ne è saltato fuori un 10 a 10, dopo una partita tirata per un’ora, ai limiti del concepibile. L’onore va a noi, non certo a loro; sotto 9 a 4 siamo stati in grado di rimontare 5 gol giocando contro una squadra decisamente più forte, ma soprattutto, giocando in difesa per 60 minuti: può sembrare un assurdo, ma è successo. ancora più assurdo se vi dico che eravamo veramento a tanto così dal vincerla. Agli avversari nelle tasche non è rimasto nulla, ma solo sacchi di presunzione sulla groppa...”ne voglio fare almeno 15” diceva quello..ne hai presi 10, e l’11cesimo ti avrebbe messo a tacere per sempre..(va beh, piccolo sfogo di un uomo). Ci tengo a ribadire, perchè è importante, che tecnicamente non ci stavamo certo dietro: troppo abili su alcuni aspetti, tipo velocità e tiro, troppo cinici nel punire con conclusioni tirate fuori dal cilindro così, con lampi di genio. In questo contesto di fuoco la vera squadra in campo siamo stati noi, perchè abbiamo tenuto a costo di farci ammazzare. A parlare a fine gara è stato Apolloni:”sono felicissimo, davvero un’artistica con i fiocchi. Ho nei miei occhi ancora i 5 gol si svantaggio, e poi le mie galoppate, quelle di bunker (cazzo che doppia..) il sacrificio di tutti..prendete Albi per esempio: gli ultimi minuti si è messo in porta e c’è rimasto, per difesa della squadra..e posso assicurarvi che gli ultimi dieci minuti sulle gambe e sulla testa sono durati almeno il doppio, perchè veramente non finivano più. Ne abbiamo presi 10, è vero, per una difesa che punta alla perfezione sono tanti, ma almeno la metà sono venuti da tiri da lontano, con tiri assurdi: cosa puoi farci?” e alle accuse di catenaccio il mister s’incendia:”catenaccio dillo a tua madre”.


Del Mese 12 NOVEMBRE 2010

Attacco ad avesani

S

econdo pareggio consucutivo,questa volta un 7 pari contro la mai doma Neuro. Se da un lato continua il percorso senza sconfitte dell’artistica (9 partite senza perdere, record assoluto gialloblù) dall’altro è forte il rammarico per il gol preso proprio sulla sirena. La squadra, comunque, non meritava di vincere: troppo imprecisa e distratta in alcuni frangenti, decisamente sprecona in attacco. Non è stata sicuramente una notte di gloria dunque, il bicchiere è mezzo vuoto. A parlare a fine gare, come di tradizione, è stato mister Apolloni:”sono rammaricato, ma non per il risultato, bensì per l’atteggiamento. Tra noi non c’è nessuno baciato dalla grazia, se non ci impegnamo tutti le partite non le vinciamo di sicuro. Siamo tutti sulla stessa barca, e tutti dobbiamo dare il massimo. Voglio essere chiaro, senza troppi giri di parole: se la palla è in gioco nessuno può star fermo con le mani sui fianchi, così come nessuno può farsi cambiare ruolo solo perchè gli gira male o perchè pensa che da un altra parte la vita sia più facile. Spero che questa critica venga accolta con intelligenza, in caso contrario, io ho detto quello che pensavo. Sono fatto così. Comunque siamo l’Artistica, non dei professionisti. Ci sta dentro tutto, nel bene e nel male”.

LE PAGELLE: CALVANI 6,5: la caviglia torna a girare. che pennellata su calcio piazzato: PITTORE. BRUGNOLI 6,5: giocata una partita di alto livello. Peccato per l’errore sul pareggio: CONVINTO. BUNKER 6: non galoppa come al solito, ma in difesa fa il suo come sempre: SOLDATINO APOLLONI 6,5: decisivo davanti, torna a difendere quando serve: ESPERIENZA AVESANI 4: se in giornata ti cambia le partite, al contrario è uno in meno: DA RIVEDERE.

19 NOVEMBRE 2010

Ritorno alla sconfitta

I

l Drezzan stavolta fa quello che deve fare, e l’Artistica, nonostante il cuore, perde. C’era la speranza di poter ripetere quel 10 a 10 di due settimane fa, anche se francamente ci credevano tutti molto poco, a partire dal Mister e dal Presidente Arietti. Si potrebbe ipotizzare questa sfiducia come causa principale della sconfitta: niente di più falso. La partita è stata giocata con grinta e determinazione, c’era la voglia di vincere. Non siamo riusciti a farlo per qualche errore di troppo dietro e tanti errori davanti, e, ovviamente, per il deficit tecnico che ci separa da loro. Da segnalare un finale di gara un po’ nervoso: battibecco in campo tra Avesani e Apolloni. Il Profeta del Gol, quando mai stizzito dalle critiche ricevute, manda a cagare il mister, che lo rimproverava di correre decisamente troppo poco. A gettare acqua sul fuoco a fine gara è Bunker Arietti: “Pago tutti ogni mese per restare sulla stessa barca. I ragazzi lo sanno, non è successo niente. In serie A si pestano in allenamento, voglio dire”.

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[lo spaccacalvè]

di Marco Calvani

M

Ufficiale: visto l’assenza di un bomber,a gennaio l’artistica parteciperà all’asta per adriano, a contenderlo ai gialloblu la prova del cuoco e cotto e mangiato.

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[il personaggio]

Il numero 7 dell’Artistica ci apre le porte di casa

100 domande a Brugnoli “finchè non riesco a rinunciare allo spuntino prepartita, rimango solo un calciatore monello”

di Michele Apolloni

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rugnoli, ha compiuto 30 anni: è già tempo di bilanci sportivi o c’è ancora molto da dare? Mi sento nel mezzo del cammin. 2) Oggi, cosa la rende sereno? Tante cose, fortunatamente. 3) Qual è la sua idea di felicità? L’assenza di noia. 4) Se non fosse entrato nel calcio, cosa avrebbe fatto? Avrei aspettato di entrarci. 5) La passione per il calcio è la stessa dell’ inizio? È di più. 6) Non c’ è stato nulla che l’ abbia intaccata? Finora no. 7) Si riconosce nella definizione di “simpatico vincente”? Non lo so. So etichettare gli altri, faccio fatica a vedermi da fuori. 8) Nelle interviste, soprattutto quelle del dopo partita, appare distaccato: è diffidenza veneta, oppure ha imparato a schivare le trappole? È il fiato corto. 9) Nel lavoro cosa la rende più orgoglioso? Essere apprezzato dagli asini. 10) Chi è, oggi, un giocatore? Un ragionatore.



11) Come si sopravvive allo stress? Lo si razionalizza, ha presente le radici al denominatore? 12) Le sue passioni - musica per esempio - l’ hanno aiutata a essere un professionista migliore? Mah.. 13) Perché, per esmpio, suonava gli U2? Passione per la musica e per gli U2. 14) Ritiene che, grazie a questi interessi, sia aumentata la considerazione degli altri nei suoi confronti? Si. 15) E i suoi hobbies le sono serviti a scrollarsi di dosso l’ immagine del calciatore modello? Finchè non riesco a rinunciare allo spuntino prepartita, rimango solo un calciatore monello. 16) Quando guarda sua moglie pensa al tempo che le ha sottratto o alla serenità economica che le ha regalato? Fino a concorso contrario, sono io che sto portando a casa il pane… 17) È più stressante giocare per vincerle tutte o per perderne meno? La seconda. 18) Rimpiange mai i tempi in cui l’Artistica era solo una squadra campata in aria? Rimpiango no. Ricordo con fierezza e simpatia sì. 19) Ha più dato o ricevuto dal calcio? È tutto un “do ut des”. 20) Il momento più alto da giocatore? Toccando ferro, l’attuale. Ringrazio di ciò i miei compagni che sudano, ragionano e ci si giocano i coglioni, oltre ovviamente al mister in campo, Apolloni. 21) E da studente? L’ultimo anno di liceo. 22) La infastidisce giocare nella squadra più amata ma anche più odiata di Verona? È uno spasso. 23) Non la scoccia l’ equazione Artistica uguale potere? Adoro le equazioni. 24) Lei ama il calcio artistichino: di esso cosa importerebbe in serie A? La poesia. 25) Qual è a suo parere l’immagine di Verona nello sport Italiano? Chissenefrega. 26) L’ Italia riuscirà mai a essere un Paese normale? Ogni paese è normale a modo suo. 29) Chi vincerà le prossime elezioni? Non Berlusconi. 30) Se un giorno le chiedessero di candidarsi? Non mi sento in grado.

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31) Chi è Berlusconi? Un self-made man, disonesto come tutti. L’occasione rende l’uomo ladro. 32) E chi è stato l’ Avvocato Agnelli? Non saprei. 33) Pentito di avere detto: non seguirò mai più l’Hellas? No. ma non rinnego di essere veronese. 34) Chi era il Brugnoli bambino? Simile al Brugnoli adulto. 35) I calciatori di oggi sono tutti pallone e veline? I meno peggio sì. 36) Ha amici nel calcio? I colleghi artistichini. 37) Cosa non le è mai andato giù del suo mondo? La tolleranza verso il tifo violento. 38) E a cosa rinuncerà più a malincuore, quando smetterà: alla partita o all’ allenamento? A tutto. 39) Un allenatore può essere anche papà dei calciatori? Certo. 40) Cassano è il calciatore più indisciplinato? Si batte bene. 41) Per consacrarsi deve lasciare l’artistica? Per sconsacrarmi, vorrà dire. 42) Un talento che si è buttato via? Ronaldo. 43 E un giocatore che non si sarebbe aspettato diventasse così forte? Arietti. 44) Sabau ha detto che tornerebbe a lavorare con lei. Lo riprenderebbe? Serve un muro di recinzione al Bowl: sì. 45) Il fisico che stima di più? Zanny. 46) Il Chelsea gioca davvero bene? Non ho sky. 47) Da quello di Biscardi in giù: i processi in Tv sono un male necessario? Vivo senza. 48) Sono troppi tre quotidiani sportivi? Legge della domanda-offerta: quando saranno troppi, uno chiuderà. 49) Le sue città: Verona? Casa. 50) Padova? Estranea. 51) Vaggimal? L’infanzia. 52) Val di Sogno? La pace. 53) Brunico? La poesia. 54) Quinzano? L’adrenalina. 55) Le piace viaggiare? Sì. Il posto più bello che ha visitato? Parigi. 56) Dove le piacerebbe vivere? Cambiarei spesso. 57) E dove andrà, una volta in pensione? La pensione verrà abolita. 58) Cosa ci sarà dopo l’Artistica? Resterò nell’ambiente, come assistent manager. 59) Vincere la BdF cup e andar via magari? Resto per sempre.

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unlibroundiscounfilm

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60) A proposito di coppe: brucia più perdere una bdf o una trilogia? La trilogia sicuramente. 61) E quell’unica vittoria in BdF cup cancella brutti ricordi? Sicuro. 62) Chi vive di rimpianti è... debole. 63) Da dove si ricomincia dopo una sconfitta? Dal cervello. 64) E dopo una vittoria? Anche. 65) Di cosa non si parla mai in casa sua? Calcio. 66) Su cosa è disposto a litigare con qualcuno? Non sono del settore. 67) Cancellare il debito dei Paesi poveri è la strada giusta per aiutarli? È l’1%. 68) I grandi concerti per l’ Africa sono soltanto una passerella di artisti? Anche. 69) E la periodica cascata di denaro al Terzo Mondo serve a lavare la coscienza sporca dell’ Occidente? Sì. 70) Si può esportare la democrazia? No, ogni popolo deve percorrere le tappe necessarie. 71) Integrazione significa... che le differenze non sono più un disagio. 72) Cosa pensa dei genitori musulmani che rifiutano di mandare i figli nelle scuole italiane? Sbagliano. 73) Guerre, povertà, inquinamento: cosa la preoccupa di più? Il crescente fabbisogno di energia. 74) Se guarda alla sua futura famiglia, riesce a credere che suo figlio vivrà in un mondo migliore? Non so. 75) Cos’ è politicamente scorretto? La videocrazia. 76) Ma dire la verità conviene? Purtroppo no. 77) E nel calcio? Neppure. 78) Chi è una persona buona? Il generoso. 79) E una cattiva? L’egoista. 80) Quanto è malato il nostro calcio? È malato eticamen-

“1984” di G. Orwell del 1949 “Into the wild” di E. Vedder (ost) del 2007 “Inception” di C. Nolan del 2010

te, ma non nel suo potere di far girare soldi. 81) Qual è il problema più grosso? Esporta violenza. I giocatori sbraitano all’arbitro, i tifoni menano. 82) Si dice: non esiste più la cultura della sconfitta. un tempo c’ era? Boh. 83) Cosa va insegnato ai bambini che iniziano a giocare a pallone? A divertirsi e a stare coi piedi per terra. 84) Ma è vero che da piccoli sono già imbottiti di tattica? Boh. 85) Quante possibilità ha l’ Italia di ospitare un Europeo prima o poi? Medie. 86) Si gioca meglio o peggio rispetto a dieci anni fa? Meglio. 87) Si può ancora inventare qualcosa dal punto di vista tattico? Sì. 88) Tra dieci anni, che calcio sarà? Migliore. 89) E lei dove sarà? Al bowl. 90) Messi è il nuovo Maradona? È diverso. 91) E chi è il nuovo Brugnoli? Quello post-apolloniano? È più aggressivo e indottrinato. 92) A quale età mettere gli scarpini al chiodo? 45/50. 93) Quanto è stata importante la fede? È stata importante. 94) Il suo miglior pregio? Ragiono. 95) E il peggior difetto? Ragiono. 96) Che idea pensa che la gente si sia fatta di lei in questi anni? Sarei curioso di saperlo. 97) Se potesse tornare indietro, non rifarebbe... le ore passate davanti ai videogame. 98) A chi sente di dover dire grazie? A tantissima gente che in questo spazietto non ci sta. 99) Se guarda alle sue spalle, cosa vede? Trent’anni di vita. 100) E avanti? Un’intervista a cui ho appena finito di rispondere. •

“Resto per sempre”

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[la pagella]

l’Analisi del mese

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L’ANALISI DEL MESE: PIETRO BRUGNOLI valori tecnici (giudizio da 0 a 10) accelerazione: 7 aggressività: 5 agilità: 7 calci piazzati: 5 Colpo di testa: 5 carisma: 9 contrasti: 7 coraggio: 5 creatività: 7 cross: 6 decisioni: 4 determinazione: 8 dribbling: 7 elevazione: 6 equilibrio: 7 fantasia: 6

[la pillola]

finalizzazione: 5 forza: 7 gioco di squadra: 9 impegno: 10 intuito: 7 marcatura: 6 parare tiri: 3 passaggi: 6 posizione: 6 resistenza: 8 riflessi: 6 senza palla: 7 tecnica: 7 tiri da lontano: 6 velocità: 7 MEDIA: 6,48

zamboni come Cassano? di Alberto Avesani

E

’ mistero in casa Artistica. Da tre partite pendolino Zamboni non si vede al Quinzano Bowl, e nemmeno nei ritrovi serali della compagine artistichina. Delle talpe esterne all’ambiente gialloblu rivelano che il giocatore, circa un mese fa, ha avuto un pesante diverbio con Patron Arietti e con capitan Calvani, nel quale sono volati pesanti insulti quali “I tuoi wuster mettiteli su per il c…”, “Con te Cesare Ragazzi si sente un fallito!”, e altri che pensiamo sia meglio non pubblicare. Dai massimi dirigenti della squadra, tuttavia, non è mai trapelato nulla del genere, ma è anche vero che non sono arrivate smentite ufficiali. Zamboni, in un’intervista a Radio Marilù, ha dichiarato che le sue assenze sono dovute allo studio e ad una presunta gita fuori porta a Brugnolo, e che le frasi ingiuriose che ha letto

sui giornali sono “tutte frottole da bar sport, da Circolo per gli Anziani”. La vicenda resta comunque sospesa, e tutti auspichiamo un incontro tra le parti interessate, con la presenza dei media, per chiarire definitamente la situazione e far tornare la serenità in casa Artistica.

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[le schede tecniche] ZANO ARIETTI Difensore di contenimento e di spinta, “The Bunker” non gode di piedi eccelsi. Tuttavia spiccano le sue qualità nel gioco sporco, di mischia, dove eccelse sono le tempistiche di intervento. Seppur considerato per molto tempo l’anello debole del blocco artistica, oggi il giocatore gode di molta stima. Miglior pregio: azioni di rottura Peggior difetto: il tiro in porta

ALBERTO AVESANI Punta moderna, in grado di muoversi su tutto il fronte d’attacco e fare reparto da solo. Notevole sul gioco aereo, in più di una occasione ha segnato di testa. Celebri i suoi tocchi d’airone e le fucilate di destro. Fatica forse a giocare spalle alla porta. Miglior pregio: senso del gol Peggior difetto: lo stop

PIETRO BRUGNOLI Vero motorino del centrocampo, sa giocare in tutte le posizioni. Più uomo assist che goleador, “pendolino” sta piano piano migliorando il suo tiro in porta. Considerato indispensabile per la sua capacità di stare in tutte le zone del campo.

Miglior pregio: duttilità Peggior difetto: l’impostazione del gioco

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MARCO CALVANI Fisicamente solido, “Calvè” ha fatto della botta da fuori il suo vero marchio di fa brica. Giocatore di fascia, è celebre per il suo allargarsi a destra. Grintoso e determinato, è l’uomo di magior carisma.

Miglior pregio: tiro da fuori Peggior difetto: lo sprint

GIORGIO ZAMBONI Cursore di fascia sinistra, svolge meglio la fase difensiva. Continue sono comunque le sue apparizioni in attacco, dove si è fatto conoscere al mondo per il suo esterno sinistro. Decisamente non adatto ai contrasti di gioco. Miglior pregio: il piede sinistro Peggior difetto: la scarsa determinazione

MICHELE APOLLONI Nato come prima punta, gode di una ottima velocità. Decisamente inappropriato al gioco aereo, preferisce lo stop e palla a terra. Rispolverato come vertice basso è da molti ritenuto vero mostro sacro della fase difensiva e del contropiede. Miglior pregio: la tattica Peggior difetto: il colpo di testa

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C


[benessere]

è l’ora dei primi “bilanci” di Alberto Avesani

E

’ ufficiale, lo staff dell’Artistica si è rivolto ad un noto dietologo. Dalla sede gialloblu trapela, infatti, che Giorgio Patzalis, apprezzatissimo specialista in Scienze dell’Alimentazione, è stato ingaggiato con un contratto a scadenza giugno 2011 per ovviare a evidenti mancanze fisiche da parte dei giocatori artistichini. “Tutti i campioncini, nessuno escluso, – esordisce Patzalis - hanno bisogno di seguire una rigida dieta personalizzata, in modo da presentarsi il prima possibile in forma ottimale per affrontare i sempre più duri impegni agonistici. La società mi ha chiesto espressamente lo studio approfondito di un trattamento mirato al calo del peso e al miglioramento, per riflesso, di tutti gli altri aspetti quali la coordinazione, la corsa, la tenuta fisica, la mira, ecc. E mi sono imposto di portare a termine la mia missione in tempi molto brevi.” E’ giunta l’ora, quindi, dei primi bilanci. Per i non addetti ai lavori, è bene sapere che il consumo calorico di un giocatore di calcio è pari a 11.7 kcal/kg/min, un dato che è secondo solo ai 14.3 dei pallavolisti. Ne deriva che l’alimentazione deve essere adeguata al dispendio energetico profuso durante i 60 minuti canonici di una partita di calcetto. Ma ciò, a quanto pare, non è così nell’ambiente dell’ACC Artistica, dove i giocatori sovrappeso e fuori forma predominano in media rispetto ad altre squadre, nonostante gli ultimi risultati sorridano alla compagine quinzanina. Le analisi del Dott. Patzalis sono risultate catastrofiche e impietose, e per questo l’illustre ha predisposto una tabella che dovrà essere rigorosamente rispettata da ogni singolo componente della squadra di patron Arietti. In anteprima per l’Artistichino vi sveliamo i dettagli.

CALVANI: il ritmo di vita scombussolato e sopra le righe tenuto dal capitano rende il suo fisico molto vulnerabile e spesso appesantito. I pasti padovani a base di “quel che cato cato” sono per lui un grave sintomo di mancanza di cultura alimentare, e per questo c’è bisogno di un deciso intervento. Il Dott. Patzalis ha stilato, per cui, una dieta giornaliera a base di insalata di porri e formaggio pecorino a pranzo, mentre per cena 80 grammi di pasta con ragù di carne selezionata e tre fette di prosciutto cotto magro. Il tutto, per almeno un mese, accompagnato da litri e litri di acqua del Sindaco. Per ritrovare la via del gol, che manca da molto, è consigliata una barretta di sesamo col miele prima di ogni partita (possibilmente di Altro Mercato).

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BRUGNOLI: le ultime prestazioni lo stanno rinfrancando, forse perché il risotto al finocchio gli ha dato una fonte di energia inaspettata. Tuttavia, per il ragioniere del centrocampo è previsto un forte ridimensionamento degli yogurt che l’ape regina Ester si ostina a comprare, il tutto per diminuire i grassi. A questo si aggiunge una dieta così suddivisa: gallette e philadelphia light a pranzo, minestrone di verdure e filetto di merluzzo per cena. Con questo il Dott. Patzalis spera di aumentare lo spirito ragionatorio del numero 7, riducendo contemporaneamente la sua attitudine a cazzeggiare col pallone davanti alla difesa artistichina. E basta bomboloni prima dei match! AVESANI: il bomber convive con alti e bassi, anche se la sua media gol risulta buona. Tuttavia, soffre molto quando si trova davanti a difese rocciose e fisicamente piazzate. Per questo il dietologo ha predisposto per lui un regime alimentare atto ad irrobustire il suo fisico asciutto e longilineo, cercando anche di migliorare quello che è il bilanciamento allorché si tratta di tirare di sinistro (a volte a dir poco inguardabile). A pranzo, per cui, bistecca di manzo con contorno di rape rosse, mentre a cena i carboidrati sono garantiti da circa 90 grammi di pasta al pomodoro e basilico accompagnata da insalata e tonno. ARIETTI: la sua mania per i wurstel è arrivata al capolinea. I beveroni energetici a base di tutto un po’ sono solo un lontano ricordo. Il Bunker ha bisogno di uscire dal tunnel, nonostante i numerosi km che ogni venerdì macina sul terreno di gioco. Per lui, che sappiamo essere un vero pozzo senza fondo, si prospettano mesi duri, ma lo si fa per il suo bene e per quello dell’intera squadra. Tabella dietetica molto leggera, con frittata e macedonia di prugne e ribes a pranzo, mentre la cena è caratterizzata da insalata di pesce e carote, per migliorare notevolmente la vista.

APOLLONI: il suo sinistro è micidiale, ma il destro è degno del miglior calciatore di tiri piazzati di rugby (i tennisti vicini al Quinzano Bowl ne sanno qualcosa). Ultimamente si è appostato in fase difensiva, costruendo una diga pressoché invalicabile con il suo 2-1-1. Tuttavia qualcuno esterno all’ambiente artistichino vocifera che questo cambio di ruolo (ricordiamo che Apolloni era un forte attaccante) sia dovuto a 2-3 chiletti di troppo nella parte addominale, che non gli permetterebbero quei movimenti leggiadri e sinuosi di un tempo. La tabella nutrizionale, quindi, prevede anguilla ripiena con contorno di sedano a pranzo, mentre la sera riso asciutto e 5 fette di bresaola con rucola e grana. ZAMBONI: le sue volate sulla sinistra sono encomiabili, tuttavia difetta in fase conclusiva, dove piuttosto tende a passarla al compagno. Forza e coraggio pendolino! A volte la sfiga si accanisce su di lui, e quando sembra che la sfera sia finalmente in rete, il destino lo priva della gioia più grande. Per lui non servirebbe una dieta, ma una benedizione (si potrebbe chiedere, per questo, a Papa Calvani II); il Dott. Patzalis ha comunque stilato la giornata tipo del ricciolone artistichino, del Valderrama della compagine gialloblu, e cioè carne di vitello con tegoline a pranzo, ovi duri e una bruschetta la sera. “Conoscendo la serietà e l’impegno dei ragazzi – conclude Patzalis - sono sicuro che i risultati saranno quasi immediati. Nel caso qualcuno faccia il furbo e non si attenesse alle regole, la società ha previsto squalifica a tempo indeterminato, almeno finché non si vedranno i benefici attesi.”

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[culture club]

il secondo sogno infranto

L

’ennesima beffa, proprio all’ultimo respiro, figlia del secondo secondo posto su quattro apparizioni al tavernone. Qualche settimana fa furono gli anti bante, stavolta i de menti: poco cambia, primi loro secondi noi e tutti a casa. Un peccato, ma anche una soddisfazione, perchè comunque l’Artistica a combattere c’è. Per la legge dei grandi di numeri prima o poi succedera, stiamo tranquilli, certo che l’attesa comuncia a farsi sentire: quando arrivera sto maledetto primo posto? mark, ci stai rompendo il cazzo, tu e i tuoi amichetti maghi pinguini.

sospetti sulla regolarità del gioco?

M

r Mark ce ne combina una a settimana, prima con i suoi orrendi abiti, poi, cosa ben più grave, con il suo gioco. Non vogliamo parlare di quizzettopoli, sia perchè intorno a noi è già tutto un pò poli (tangentopoli, vallettopoli, calciopoli, monopoli..) sia perchè forse è prematuro. Ma veniamo al caso. Venerdi 5 il culture club entra come di consueto nella top eight, e partecipa alla finale. La tensione sale quando mark da il via alle ostilità, ma nonostante ciò, l’effetto Soardo gioca a favore dei nostri, risolvendo almeno due spinosi casi enigmatici e portando il club ad un totale di 8 risposte asatte su 8. Vorrei essere chiaro: otto su otto. Credo che neanche quella sera del trionfo fossimo arrivati a tanto. Gli sguardi artistichini si incrociano: è fatta. 8 su 8, almeno il podio. Col cazzo. Parte la schermata di classifica finale e subito prima degli ultimi dementalist (ultimi..che stranezza..) arriva il penultimo posto artistichino (addirittura..). Ragazzi, qualcosa non va. Il Pier prova ad autoaccusarsi:”devo aver sbagliato lettera nello schiacciare”, Appo lo zittisce:”ma dai, quale coglione arriverebbe a tanto?”..Pier abbassa lo sguardo, fa finta di nulla, ma si capisce lontano un chilomentro che nella sua mente frulla l’atroce pensiero “vuoi vedere che quel coglione sono io..”. Allontanata questa ipotesi, che dai, non possiamo accettare, avanzano molti dubbi sulla regolarità del gioco.

Tutti fenomeni? Tutti così bravi? mah..e poi altro fattaccio sospetto: Marameo vincitori. Immaginatevi di trovarvi davanti alla tv, ad inizio campionato, con un vostro amico a guardare il derby milaninter. Ad un certo punto l’amico esclama:”ma chi se ne fotte di come finisce sta partita, tanto lo si sa, quest’anno è l’anno del Lecce, vinceranno loro”. Chiaramente lo si guarderebbe con aria perplessa, e non poco. Ed è la stessa cosa con i Marameo. Se vi dico:”oh, vincono i Marameo, non mi dareste del pazzo?” però é successo ragazzi, e fidatevi, non sono matto. Il matto è Mark, che smanetta la notte su quel programma da quattro soldi.

...il 19/11

Beffa Paulaner, l’ennesima di una stagione fatta di piazzamenti e di 0 primi posti. L’accoppiata de Mentalist- Maghi Pinguini, diventati dunque Pinguini Dementi (che tristezza ragazzi…) stradomina la serata, e al Culture Club restano solo le briciole di un secondo posto certamente onorevole, ma che comincia a stare davvero stretto. Anche qui parole grosse a finale conclusa: Calvè se la prende con Mark, ricordandogli le sue felpe orrende e le sue strane amicizie con “proprio quelli di quel tavolo”, mentre Bunker, quanto mai indemoniato, spezza la gamba di un tavolo per poi scagliarsi contro il maxischermo.

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[tanto per]

Le Caricature artistichine

i

Q

di Alberto Avesani

Istruzioni per l’uso: stampare la pagina, ritagliare le caricature seguendo il tratteggio guida con delle forbici con la punta arrotondata, cospargere il retro di colla di qualsivoglia tipo e infine incollare dove meglio si crede.* (*) La redazione declina ogni responsabilitĂ

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Johnny Depp per Artistica Clothes

Via Benedetto Rizzoni, 5 Quinzano


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