Viva il Teatro | N.5 | Febbraio 2023

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5° numero del magazine Viva il Teatro ; Febbraio 2023 ; Dire;ore Juri More> 2
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Benede;o XVI, il Papa che rinunciò al soglio ponLficio

È stato il 265mo Pontefice della Chiesa ca;olica dal 19

aprile 2005 al 28 febbraio 2013

Si è spento all'età di 95 anni Benedetto XVI, 265mo Papa della Chiesa cattolica dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. Le sue condizioni si erano aggravate con l'avanzare dell'età. Papa Francesco aveva invitato a pregare per lui e si era recato al monastero Mater Ecclesiae, dove Ratzinger viveva dal 2013, per salutarlo.

Protagonista della vita della Chiesa e della cultura europea, teologo, professore, arcivescovo di Monaco, prefetto della Dottrina della fede, papa e papa-emerito, Joseph Ratzinger, nono successore tedesco di Pietro, figlio di un poliziotto e di una cuoca, nacque a Marktl am Inn, il 16 aprile 1927. Era la vigilia di Pasqua. Ratzinger fu battezzato - ricorda padre Federico Lombardi - al mattino dello stesso giorno con la 'nuova' acqua, appena benedetta", segno per lui di una “particolare incorporazione al mistero pasquale”.

La cronaca e la storia recente ricordano soprattutto la sua rinuncia al pontificato, un atto di coraggio che ha profondamente innovato il ministero papale.

Ratzinger è stato l'ottavo pontefice a rinunciare al ministero petrino, se si considerano i casi di Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI, Celestino V e Gregorio XII, di cui si hanno fonti storiche certe o molto attendibili.

È stato anche il più longevo dei papi della Chiesa. La vita

RICORDI
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Fine teologo, uomo timido dotato di grande capacità di ascolto, maestro nel predicare in modo semplice anche sui temi più complessi, nei suoi quasi otto anni da Papa, Ratzinger ha incontrato milioni di persone, ha compiuto decine di viaggi internazionali e in Italia, ha scritto varie encicliche per rinnovare la dottrina sociale della Chiesa.

Tra le sue opere più importanti il Gesù di Nazareth in più volumi, esempio di come la fede non sia un elenco di proibizioni ma un rapporto di amicizia con il Dio fatto uomo.

Ha posto i temi della povertà e dell'Africa, dei giovani, dell'ecumenismo e dell'annuncio della fede al mondo secolarizzato al centro del proprio regno. Ha lottato energicamente contro la pedofilia del clero, imponendo una inversione di rotta nella coscienza, nelle norme e negli atteggiamenti della Chiesa nei confronti dei preti pedofili.

Quando un rapporto sulla diocesi di Monaco lo tirò in ballo per presunti errori commessi nella gestione di alcuni casi di pedofilia quando era arcivescovo lì, Benedetto respinse le accuse anche se in una lettera di risposta al rapporto scrisse: "Ancora una volta posso solo esprimere nei confronti di tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera domanda di perdono".

Trascorsa l'adolescenza a Traunstein, negli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale era stato arruolato nei servizi ausiliari antiaerei, mentre era iscritto d'ufficio alla Gioventù hitleriana.

Prete dal 29 giugno 1951, teologo con una tesi su sant'Agostino e abilitato alla docenza con una su san Bonaventura, è stato insegnante a Frisinga, Bonn, Muenster, Tubinga e Ratisbona. È stato esperto al Concilio

Vaticano II.

Nel '77 Paolo VI lo nominò arcivescovo di Monaco e il 27 giugno lo designò cardinale. Il suo motto episcopale era "Collaboratore della verità".

Partecipò ai conclavi che nel '78 elessero Papa Luciani e Papa Wojtyla.

Nell'81 Giovanni Paolo II lo nominò prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Fu anche presidente della commissione per la preparazione del Catechismo della Chiesa cattolica, vice decano e poi decano dei cardinali.

Fu eletto Papa il 19 aprile del 2005, al quarto scrutinio.

Anche dopo l'elezione, coltivò il dono della scrittura, innovando la comunicazione papale, in particolare con la lettera agli irlandesi sullo scandalo della pedofilia, e con quella ai vescovi sul caso del vescovo lefebvriano negazionista Williamson.

Sbarcò anche sui social network, con un profilo Twitter.

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Tra i suoi documenti anche due Motu proprio del 2007: uno per ripristinare la maggioranza dei due terzi per l'elezione di un pontefice e l'altro, il Summorum Pontificum, che liberalizzò la messa in latino. Infine, a sorpresa, la sua decisione di lasciare il Pontificato.

La rinuncia

"Ben consapevole della gravità di questo mio atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, successore di San Pietro, a me affidato per mano dei cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20.00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice".

Benedetto XVI annunciò la sua scelta a sorpresa - era l'11 febbraio del 2013 - parlando in latino davanti ai cardinali durante il Concistoro ordinario in Vaticano per la canonizzazione dei circa 800 martiri di Otranto e di due monache spagnole. La notizia, battuta dall'Ansa, fece immediatamente il giro del mondo.

"Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino", si rivolse così ai cardinali e si disse "consapevole" che il suo ministero dev'essere compiuto

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"non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando". “Tuttavia oggi, in un mondo in rapido mutamento” e "agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede", per governare la Chiesa "è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo", vigore che, "negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato".

Di questa scelta Ratzinger non si è mai pentito "neppure per un solo minuto", come ebbe modo di ripetere più volte: "Vedo ogni giorno che era la cosa giusta da fare", "era una cosa su cui avevo riflettuto a lungo e di cui avevo anche a lungo parlato con il Signore".

Il giorno in cui Benedetto XVI annunciò la rinuncia al soglio pontificio Dopo l'elezione di Francesco, il 13 marzo 2013, nonostante una disputa tra teologi andata avanti a lungo e risoltasi con l'affermazione di quanti lo ritenevano "vescovo emerito", Ratzinger ha continuato a parlare di sé come del Papa "emerito", ha continuato a vestirsi di bianco mentre ha sostituito l'anello del pescatore con l'anello vescovile. Ha messo via però le discusse scarpe da 'sovrano' per indossare dei sandali simili a quelli dei monaci benedettini, simbolicamente più corrispondenti al suo nuovo ruolo: quello di accompagnamento con la preghiera alla missione di salvezza delle anime della Chiesa.

I viaggi

Eletto Papa a 78 anni - quando pensava di poter tornare a casa e ai suoi studi o di realizzare il suo sogno e gestire la Biblioteca della Santa Sede - Benedetto XVI accolse l'eredità fisicamente più fati-

cosa del suo predecessore Giovanni Paolo II: visitare le frontiere del cattolicesimo contemporaneo e del mondo, incontrare e dialogare con i popoli.

Oltre 50 le missioni fuori del Vaticano - 24 all'estero, 30 in Italia. Prima di Wojtyla - che ha viaggiato 104 volte all'estero e 104 in Italia - Paolo VI aveva inaugurato i viaggi extraitaliani dei Papi d'epoca moderna, ed era stato 9 volte fuori d'Italia.

Il primo viaggio del pontificato ratzingeriano fu in Italia: poco più di un mese dopo l'elezione, il 29 maggio 2005, Benedetto XVI si recò a Bari per chiudere il congresso eucaristico nazionale.

I primi due viaggi fuori dall'Italia furono a Colonia, nell'agosto 2005 per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù e adempiere alla promessa fatta da Giovanni Paolo II ai ragazzi cattolici, e in Polonia a maggio 2006 sui luoghi wojtyliani. Poi Valencia, a luglio 2006 per l'incontro mondiale delle famiglie, e, a settembre dello stesso anno, la Baviera, un ritorno alle radici. E ancora la missione internazionale, in Turchia a novembre-dicembre 2006, e il Brasile a maggio 2007 dove Benedetto XVI aprì l'assemblea dei vescovi latino americani.

Nel 2008 il viaggio trionfale negli Stati Uniti e in Australia per la Giornata mondiale della gioventù. Il 2009 si connota per la missione in Camerun e Angola e per quella in Terra Santa, un successo e un capolavoro di attenzione pastorale e diplomazia.

Il primo viaggio del 2010 fu a Malta, poi Portogallo e Cipro, mentre nel Regno Unito Papa Ratzinger incontrò la Regina Elisabetta per la rievocazione dell'impegno dei britannici contro il nazismo. Infine Barcellona e Santiago di Compostela, per la consacrazione della Sagrada Familia, capolavoro dell'architetto catalano Guadì.

Nel 2011 andò a Zagabria e poi a Madrid per la XXVI Giornata mondiale della gioventù.

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Papa Benedetto XVI incontra la Regina Elisabetta durante la sua visita in Inghilterra, 2010

Molti i viaggi in Italia: Verona, Pavia, in Abruzzo tra i terremotati, a San Giovanni Rotondo tra la devozione popolare a padre Pio, a Cagliari, dove invitò i cattolici a formare una nuova generazione di politici, a Carpineto Romano, sulle orme di Leone XIII, padre della dottrina sociale della Chiesa, a Palermo, Venezia, Aquileia e San Marino. Nel giugno 2012, il Pontefice si recò nelle zone colpite dal terremoto in Emilia Romagna.

Nel 2012 la visita al Santuario di Loreto, nel 50mo anniversario del celebre pellegrinaggio del beato papa Giovanni XXIII in quella località mariana. Memorabile fu il viaggio in Libano. Un "viaggio coraggioso", in un "contesto difficile e drammatico", venne definito da più parti. Prima ancora era avvenuta la storica visita che portò il Pontefice, a fine marzo 2012, a Cuba e in Messico.

A L'Avana Benedetto XVI celebrò la messa nella Plaza de la Revolucion, luogo simbolico del regime e teatro delle grandi adunate castriste, e nelle ore finali della sua visita a Cuba incontrò il 'lider maximo' della rivoluzione, l'anziano e malato Fidel Castro. E se da una parte il Papa chiese più libertà per la chiesa cubana, dall'altra, nel congedarsi, prese posizione contro le “misure economiche restrittive imposte dal di fuori del Paese”.

Pochi mesi prima, Papa Ratzinger aveva compiuto altri due viaggi importanti: nel novembre 2011 era stato per la seconda volta in Africa, in Benin, e più esattamente a Cotonou, la città più popolosa del Paese, e Ouidah, l'antica città degli schiavi. Qui il Papa aveva pregato con i fedeli di tutta l'Africa occidentale, e infuso "coraggio" ai malati di Aids, ricordando che "meritano rispetto e amore".

Papa Benedetto XVI incontra Fidel Casto durante la visita a Cuba, 2012

Gli anni da Papa emerito

Dal giorno della rinuncia al soglio di Pietro, Ratzinger ha condotto una vita ritirata nella quiete dei giardini vaticani coltivando le sue passioni: lo studio della teologia, l'ascolto della musica classica, gli esercizi al pianoforte, la lettura. Sognava di finire i suoi anni in Vaticano come bibliotecario della Santa Sede e nel Mater

Ecclesiae l'hanno seguito tutti i suoi volumi, una vera a propria libreria

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teologica e culturale. Al suo fianco, dopo la scomparsa dell'amato fratello Georg, il suo segretario particolare Gänswein e suor Birgit Wansing che lo aiutava nella corrispondenza.

Sempre informato sugli avvenimenti del mondo e sulle vicende ecclesiastiche, aveva stretto nel tempo una solida amicizia con Papa Francesco, che si è recato a salutarlo non appena le condizioni di salute si sono aggravate.

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Cinema in lutto: è morta Gina Lollobrigida, la "Bersagliera" e "Fata Turchina" dei nostri ricordi

Diretta dai più grandi registi italiani, era nata a Subiaco (Roma) nel 1927. Una carriera indimenticabile come attrice e fotografa. I funerali a Roma giovedì alle 12:30, presso la Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo

i lascia a 95 anni Gina Lollobrigida, per tu6 la “Lollo”. E' stata una delle più grandi interpre= del cinema italiano e una icona per la sua bellezza e per il suo caraAere voli=vo. Era nata a Subiaco, in provincia di Roma, nel 1927. DireAa dai più grandi regis= italiani, da Blase6 a De Sica, da Comencini a Bolognini, alla carriera da aArice aveva affiancato quella da fotografa, la sua seconda grande passione.

Negli ul=mi anni è stata spesso al centro delle cronache per ques=oni private legate alla sua sfera affe6va.

Con Gina Lollobrigida se ne va un pezzo di storia del cinema, non solo italiano. Tra gli anni ’50, ’60 e i primi anni ’70 prese parte, spesso da protagonista, a decine di film tra l’Italia e Hollywood, diventando per tu6 ‘La Lollo’.

Rai

Gina Lollobrigida al telefono con Alberto Sordi/Mario Pio

Luigia Lollobrigida, deAa Gina, da giovanissima si trasferisce a Roma con la famiglia e inizia a studiare all’Is=tuto di Belle ar=, ma pres=ssimo comincia a posare per i fotoromanzi, molto in voga all’epoca. La svolta nel 1947: convinta da un amico, si iscrive a Miss Roma e arriva seconda, oAenendo però molto successo, e per questo viene invitata alle finali di Miss Italia. In un’edizione leggendaria, si classifica terza alle spalle di Lucia Bosè e Gianna Maria Canale, anche loro poi attrici. In quello stesso concorso ci sono anche Silvana Mangano ed Eleonora Rossi Drago.

Da lì comincia la sua straordinaria carriera cinematografica, in cui viene direAa da regis= italiani come Alberto LaAuada, ViAorio De Sica, Mario Monicelli, Pietro Germi, Alessandro Blase6 e Mario Solda=. In Francia lavora poi con i regis= più

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importan=, e poi anche a Hollywood, con John Huston, Carol Reed, King Vidor, Melvin Frank, Robert Z. Leonard e al fianco di aAori come Rock Hudson, Tony Cur=s, Burt Lancaster, Errol Flynn, Humphrey Bogart.

Tan=ssimi anche i riconoscimen=, tra i quali un Golden Globe per il film Torna a seAembre, seAe David di Donatello e due Nastri d'argento, oltre a una candidatura ai Baja per Pane, amore e fantasia. Proprio questo film di De Sica è uno dei suoi più importan= successi, che la consacra come una delle dive più amate dal grande pubblico, che in periodo difficile torna a sognare sul grande schermo. Lei interpreta il ruolo della “Bersagliera”, premiato con il Nastro d'argento.

Negli anni ‘70, mentre gli impegni cinematografici si diradano, inizia anche una seconda carriera come fotoreporter, che la porta a intervistare, tra gli altri, Fidel Castro. Si dedica con successo anche alla scultura. Tan=ssimi i suoi successi, in una vita e una carriera lunghe e sfacceAate. Nel 1984, ad esempio, appare nel serial statunitense Falcon Crest, ballando anche una celebre tarantella che le vale una candidatura al Golden Globe per la miglior aArice non protagonista in una serie. Molte le apparizioni in tv fino agli anni più recen=, sempre caraAerizzate da grande eleganza e ironia.

L'ul=ma grande apparizione di Gina

Lollobrigida è stata in televisione, riscuotendo uno straordinario successo vestendo i panni della Fata dai capelli turchini nello sceneggiato "Le avventure di Pinocchio" (1972) di Luigi Comencini. Come era stato Comencini a consacrarla al successo al cinema grazie ai due film "Pane, amore e fantasia" (1953) e "Pane, amore e gelosia" (1954), così fu il regista ad affidare alla diva il ruolo della Fata Turchina che, insieme al Grillo Parlante e a Mastro GeppeAo, è uno dei personaggi posi=vi della storia di Collodi, svolgendo un ruolo determinante nell'educazione di Pinocchio. Lo sceneggiato "Le avventure di Pinocchio", trasmesso per la prima volta sul Programma Nazionale della Rai nell'aprile 1972, suddiviso in cinque puntate, in onda la domenica sera, cos=tuì l'esordio dell'aArice in una produzione televisiva e rimane tuAora nella memoria del pubblico di varie generazioni come un'opera di culto. Liberamente traAo dal romanzo di Carlo Collodi "Le avventure di Pinocchio. Storia di un bura6no" (1881), fu sceneggiato da Comencini insieme a Suso Cecchi d'Amico. Cast d'eccezione per uno degli sceneggia= più ama= dal pubbli-

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co italiano (fu girato a colori nonostante la Rai trasmeAesse ancora in bianco e nero) con una media di 20 milioni di speAatori a puntate: tra gli altri, Nino Manfredi, ViAorio De Sica, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e il bambino Andrea Balestri.

Il funerale sarà celebrato giovedì alle 12:30 alla Chiesa degli Ar=s=, in piazza del Popolo a Roma. Si potrà rendere omaggio all'aArice nella camera ardente aperta mercoledì dalle 10 alle 19 alla Sala della Protomoteca in Campidoglio e quindi giovedì dalle 9.30 alle 11.30, da dove il feretro sarà portato alla Chiesa degli Ar=s=.

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Addio a Gino Landi, è stato il coreografo e regista dei varietà del sabato sera

Il regista aveva 89 anni. Aveva lavorato anche tanto in teatro

firmando spettacoli come "Aggiungi un posto a tavola" e "Rugantino"

Addio a Gino Landi. Il coreografo, regista teatrale e televisivo è morto a Roma a 89 anni. Pseudonimo di Luigi Gregori, era nato a Milano il 2 agosto del 1933. Come ballerino iniziò con Erminio Macario, come coreografo firmò il sabato sera degli italiani da Sanremo al Fes=valbar, ma anche a teatro diede vita alle coreografie di speAacoli celebri come "Rugan=no" e "Aggiungi un posto a tavola".

"La scomparsa di Gino Landi ci addolora tu6 - ha deAo Carlo Con= -. Personalmente non ci ho mai lavorato, mentre mia moglie sì, nella squadra delle costumiste. Grande coreografo, i suoi show e il suo teatro fanno parte della storia dello speAacolo italiano. Un apripista e un grande maestro del varietà e della nostra tv".

Anche Lorella Cuccarini, con cui aveva iniziato in "Fantas=co" e aveva faAo altri speAacoli, lo ha voluto ricordare con un affeAuoso tweet.

Sempre su TwiAer lo ha ricordato Gianluca Guidi. "Ti ho conosciuto quando ero bambino. Poi ho avuto la fortuna di lavorare con te... e tanto ho imparato! - ha scriAo -. Eri il più bravo di tu6! Ciao Gino".

Per la televisione Landi ha curato le coreografie di programmi storici come "Studio Uno" del 1961 con Don Lurio, "Johnny 7" del 1965, "Dove sta Zazà" del 1973, "Milleluci" del 1974, "Fa6 e FaAacci" del 1975. Mol= di ques= dire6 da Antonello Falqui con cui Landi ha lavorato come coreografo per due decenni, prima di intraprendere egli stesso la carriera di regista. Da ricordare il suo lungo sodalizio con Pippo Baudo da "Fantas=co 7" (1986) fino ai programmi celebra=vi "Buon compleanno TV" (2004) e "150" (2011).

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TEATRO

AMANTI CON MASSIMILIANO GALLO E FABRIZIA SACCHI AL TEATRO MANZONI DI MILANO

Dal 14 al 26 febbraio 2023

Feriali ore 20.45 - Domenica ore 15.30 - Sabato 25 febbraio ore 15.30 e 20.45

Diana Or.i.s. presenta

Massimiliano Gallo

una commedia scritta e diretta da Ivan Cotroneo con Fabrizia Sacchi

Orsetta De Rossi

Diego D’Elia, Eleonora Russo

Scene Monica Sironi Costumi Alberto Moretti Luci Gianfilippo Corticelli È settembre, in una grande città. Claudia e Giulio si incontrano per la prima volta davanti a un ascensore, nell’atrio di un palazzo borghese. Le porte di vetro si aprono. Lei sta andando via, lui deve salire. Ma Claudia si accorge di avere dimenticato la sciarpa su, e risale con Giulio. L’appartamento al quale sono diretti è lo stesso: scoprono infatti solo ora che

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entrambi frequentano lo stesso analista, il dottor Cioffi, psicoterapeuta specializzato in problemi di coppia. Hanno l’appuntamento settimanale con il dottore ogni mercoledì: alle 15 lei, alle 16 lui. Si presentano sul pianerottolo stringendosi la mano. È il loro primo contatto fisico. Due mesi dopo ritroviamo Claudia e Giulio in una stanza d’albergo. Stanno facendo l’amore. Sono diventati amanti da tre settimane. Entrambi sposati, Giulio con moglie e tre figli, Claudia con un marito più giovane di lei con il quale sta cercando di avere un bambino, si vedono regolarmente e clandestinamente per stare insieme. E si dicono che è solo sesso, avventura, evasione. Che non fanno male a nessuno. Che quello spazio non c’entra davvero con le loro vite reali. Ma può essere davvero così quando due persone si incontrano ripetutamente e pretendono di controllare sesso e amore? Amanti segue la storia della relazione di Giulio e Claudia da settembre fino a giugno, intervallando i loro incontri in albergo con i dialoghi che ciascuno di due ha con il dottor Cioffi, il quale ovviamente non sa che i suoi due problematici pazienti hanno una relazione tra di loro. Così la loro storia si dipana nell’arco di nove mesi, fra gli incontri a letto, e le verità o le menzogne che contemporaneamente raccontano al dottore, dal quale vanno da soli o insieme ai rispettivi partner, Enrica e Marco. Una progressione temporale fatta di equivoci, imbrogli, passi falsi, finte presentazioni, menzogne, incasinamenti, prudenza, e anche guai evitati per miracolo. Fino a quando l’amore e un evento inaspettato si mettono di mezzo, e stravolgono tutti gli equilibri. Amanti è una nuova commedia in due atti sull’amore, sul sesso, sul tradimento e sul matrimonio, sulle relazioni di lunga durata e sulle avventure a termine, sul maschile e sul femminile, e in definitiva sulla ricerca della felicità che prende sempre strade diverse da quelle previste. Una commedia brillante e divertente, con situazioni e dialoghi che strappano risate, ma anche un’esplorazione dei sentimenti di una coppia che nella clandestinità trova rifugio, conforto, divertimento, ma anche affanno, preoccupazione, e forse pericolo. I temi di “Amanti” mi appartengono da sempre. Nei miei romanzi, nei film, nelle serie televisive che ho scritto e diretto, il confronto tra il maschile e il femminile, la rottura degli stereotipi di genere, la prepotente forza del sesso e quella ancora più devastante dell’amore, hanno sempre avuto grande spazio, nel tentativo continuo di raccontare l’evoluzione della società e del costume attraverso le relazioni amorose. In questa commedia, con l’aiuto di due protagonisti strepitosi, questi temi prendono forma in un racconto moderno ed estremamente divertente, ma anche pieno di tenerezza e verità, come sempre succede nella commedia della vita”.

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GABRIELE CIRILLI CON DUEPUNTOZERO AL TEATRO MANZONI DI MILANO

13 febbraio 2023 ore 20.45

Imarts e Magamat presentano

Gabriele Cirilli

di Gabriele Cirilli, Mattia Cirilli, Maria De Luca, Lucio Leone, Gianluca Giugliarelli Regia Valter Lupo

Un attore è una persona che accetta sin dall’infanzia di mettersi in mostra per tutta la vita davanti a un pubblico anonimo! Milan Kundera

Duepuntozero è lo spettacolo che Gabriele Cirilli ha preparato bypassando questi ultimi due anni di pandemia e ripartendo dal successo della stagione teatrale 2018/2019 con Mi Piace...Di Più. Attraverso la sua esibizione Gabriele fa vivere tante situazioni e tanti personaggi, perché la sua forza è una capacità di comunicazione che pochissimi hanno. E la risata scaturisce vera e genuina con una forza che insieme ristora e appaga. Lo show riflette su cosa vuol dire essere aggiornati, connessi, globali, veloci, e su come sopravvivere stando al passo con il tempo, trami-

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te la continua ricerca del nuovo attraversando tutti i generi del teatro comico: dalla commedia degli equivoci al cabaret, canzoni da cantante vero, monologhi e gag irresistibili. In questo spettacolo Gabriele porta in scena insieme a sé anche le persone che fanno parte della sua vita. Il pubblico non le vede all’inizio ma durante lo spettacolo prendono corpo all’interno di monologhi e racconti. Dal primo one man show, lo spirito comico del cabarettista e la sua visione delle cose non sono mai cambiati o venuti meno, anzi, la storia ha continuato a svilupparsi lungo il suo tortuoso corso creando maggiori spunti da cui attingere. L’opera di Gabriele è l'espressione della maturità artistica di un mattatore della risata che ha ormai conquistato il grande pubblico.

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DON CHISCOTTE CON ALESSIO BONI E SERRA YLMAZ AL TEATRO MANZONI DI MILANO

FUORI ABBONAMENTO - Dal 28 febbraio al 5 marzo 2023

feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30 - sabato 4 marzo ore 15,30 e 20,45

Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo presenta

Alessio Boni Serra Yilmaz

adattamento Francesco Niccolini - liberamente ispirato al romanzo di Miguel De Cervantes Saavedra Drammaturgia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer e Francesco Niccolini

Regia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer

con Marcello Prayer

e Francesco Meoni, Pietro Faiella, Liliana Massari, Elena Nico - Ronzinante Biagio Iacovelli

Scene Massimo Troncanetti - Costumi Francesco Esposito Luci Davide

Scognamiglio - Musiche Francesco Forni

Chisciotti e cavalieri erranti, sparpagliati per il mondo o chiusi dentro le mura, sono sempre gli stessi, quelli di un tempo, quelli di oggi e quelli di

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domani, savi e pazzi, eroi e insensati. Non sono venuti al mondo per vivere meglio o peggio. Quando l'universo nella solitudine si abbandona alle proprie miserie, loro pronunciano parole di giustizia, d'amore, di bellezza e di scienza. Chi si rende volontariamente schiavo non maledice l'esistenza. Fernando Arrabal, Uno schiavo chiamato Cervantes

Note di Alessio Boni

Chi è pazzo? Chi è normale? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani. L'animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L'uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire? Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l'ha reso immortale. È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole predeterminate che, a loro volta, ci determinano? Gli uomini che, nel corso dei secoli, hanno osato svincolarsi da questa rete - avvalendosi del sogno, della fantasia, dell'immaginazione - sono stati spesso considerati “pazzi”. Salvo poi venir riabilitati dalla Storia stessa. Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no, Don Chisciotte.

E io dico che Don Chisciotte e Sancho vennero al mondo affinché Cervantes potesse narrare la loro storia e io spiegarla e commentarla, o meglio, affinché Cervantes la raccontasse e la spiegasse e io la commentassi. Può raccontare, spiegare e commentare la tua vita, mio caro Don Chisciotte, soltanto chi è stato contagiato dalla tua stessa follia di non morire. Allora, intercedi in mio favore, o mio signore e padrone, affinché la tua Dulcinea del Toboso, ormai disincantata dalle frustate di Sancho,

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mi conduca mano nella mano all’immortalità del nome e della fama. E se la vita è sogno, lasciami sognare per sempre! Miguel de Unamuno, Vita di Don Chisciotte e Sancho

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DEGUSTAZIONI LETTERARIE IL RICHIAMO DELLA FORESTADAVID REMONDINI AL TEATRO MANZO-

19 FEBBRAIO 2023

DEGUSTAZIONI LETTERARIE

IL RICHIAMO DELLA FORESTA

DAVID REMONDINI

READING LETTERARIO SEGUITO DA DEGUSTAZIONE DI VINI IN COLLABORAZIONE CON AIS LOMBARDIA

TRADUZIONE GRAZIA GATTI

EDIZIONE BOMPIANI

ALLA CHITARRA MASSIMO BETTI

Dalla tranquilla esistenza nella casa di un giudice californiano alla fuga nella primitiva libertà della foresta, accanto ai lupi, suoi “fratelli selvaggi”, H

NI DI MILANO
DI JACK LONDON
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Buck, il gigantesco cane al centro del più celebre romanzo di Jack London, compie a ritroso il cammino dell’evoluzione. Risale infatti – dopo la dura esperienza come cane da slitta sulle acque ghiacciate dello Yukon e la scoperta dell’affetto assoluto per l’uomo che gli ha salvato la vita – alle sue antiche origini di lupo. In una narrazione di epica immediatezza, di straordinaria, essenziale intensità, London crea, nella figura di Buck, l’emblematica immagine di una fuga dalle convenzioni della civiltà verso una libera esistenza selvaggia, in comunione con la natura e con le sue leggi.

Al termine, degustazione vini in collaborazione con l'Associazione italiana Sommelier Lombardia. L'azienda Conti Zecca presenterà Cantalupi Riserva Salice Salentino Rosso Riserva DOP e l'azienda Nino Negri presenterà invece Vigna Ca' Guicciardi Valtellina Superiore DOCG Inferno 2019.

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LEGALY BLONDE IL MUSICAL ; DEBUTTA A MILANO

Dopo il successo di Broadway e i numerosi premi internazionali nel West End, arriva finalmente in Italia il musical tratto dal film “Legally Blonde”, uscito in Italia nel 2002 con il titolo “La rivincita delle bionde” e interpretato dalla spumeggiante Reese Witherspoon, adattamento cinematografico dell’ omonimo romanzo autobiografico della bionda Amanda Brown.

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Lo spettacolo debutta a Milano al Teatro Arcimboldi l’1 febbraio 2023 (in scena fino al 5 febbraio) per poi proseguire la tournée a Genova (Teatro Politeama - 24 e 25 febbraio), Firenze (Teatro Verdi - dal 10 al 12 marzo) e infine a Torino (Teatro Alfieri – 18 e 19 marzo).

Vivace e brillante musical dal ritmo vertiginoso si avvale di testi e musiche incalzanti scritte dalla coppia Laurence O’keefe e Nell Benjamin, di un libretto originale scritto da Heather Hach e di coreografie esplosive ed iper-colorate. E’ un musical per tug, spiritoso e brioso che porta lo spettatore in un mondo stravagante, a volte surreale ma mai noioso.

La storia è semplice. La biondissima protagonista Elle Woods, presidentessa dell’associazione studentesca femminile Delta Nu, è una assidua seguace dei dettami delle riviste patinate: tutta glamour, manicure, shopping e accessori total pink. E’ impeccabile, sempre di buon umore, apparentemente frivola e poco intelligente. Viene improvvisamente lasciata dal suo fidanzato, Warner, rampollo di una dinastia di senatori, perché considerata troppo bionda e troppo superficiale per il suo futuro da politico. Determinata a riconquistarlo Elle usa il suo fascino e il suo ingegno per essere ammessa ad Harvard, nella stessa facoltà che frequenta il suo ex. Ma la vita universitaria è ricca di insidie e difficoltà, Warner ha trovato un’altra fidanzata, una “brava ragazza” castana, mentre l’ambiente che la circonda non la accetta per come è, non la rispetta e non valorizza le sue capacità. La frustrazione ma soprattutto alcune nuove amicizie però la spingono a cominciare a credere in se stessa, a riconoscere le sue abilità e ad impegnarsi nello studio della legge. Sarà così in grado di aiutare concretamente anche gli altri difendendo con successo una persona accusata ingiustamente di omicidio grazie alla sua preparazione e alle sue brillanti intuizioni femminili.

Con esuberanza e attraverso una trama “leggera” il musical affronta alcuni temi forte vincente, un pretesto per sconfiggere pregiudizi e discriminazioni, un viaggio verso il riscatto di una donna e della sua femminilità. Insegna che la personalità di ciascuno non deve necessariamente es-

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sere annientata per farsi rispettare negli ambienti di lavoro o di studio e vuole so%olineare con vigore la potenza della solidarietà femminile, quella fitta rete di relazione tra donne che permette di sostenersi a vicenda a prescindere dal proprio temperamento.

Ci ricorda inoltre che bisogna avere fiducia nel prossimo ma soprattutto in noi stessi, che è importante non tradire mai la parola data, e che le prime impressioni contano poco.

Elle è un personaggio empatico, in cui facilmente si tende ad identificarsi. Si tifa per lei perché positiva e spontanea, non è poi così superficiale come suggerirebbe il prototipo della bionda perfetta nell’immaginario collegvo, al contrario è una persona intelligente che capisce come mettere gli altri a proprio agio e tirare fuori il meglio da ogni situazione dando il massimo.

Tratto dal romanzo di Amanda Brown e dal film della Metro-GoldwynMayer Motion Pictures

Dai Produttori di Priscilla La Regina del Deserto

Presentato in accordo con Music Theater International (Europe) www.mtishows.eu

TEAM CREATIVO

Musiche e Liriche di Laurence O’Keefe e Nell Benjamin

Libretto di Heather Hach

Scene di Matteo Piedi

Costumi di Veronica Iozzi

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Disegno luci di Valerio Tiberi

Disegno fonico di Marcello Mannini

Hair e Make Up di Elisa Bocchi

Traduzione e adattamento liriche di Eugenio Contenti, Silvia Contenti, Matteo Franchi, Davide Lovera

Consulente artistico: Eugenio Contenti Direzione casting: Elisa Panfili

Marketing e comunicazione: Letizia Schifano

Organizzazione tecnica: Sergio Luppino

Direttore tecnico: Luca Tombolato

Associato alle coreografie: Ilaria Suss

Direzione musicale: Fabio Serri

Regia e Coreografie: Matteo Gastaldo

CAST

Elle Woods LUCIA BLANCO

Emmett Forrest CLAUDIO ZANELLI

Paulette Buonofonte GIOVANNA D’ANGI

Professor Callahan ANDREA CARLI

Warner Huntington III LUCA POZZAR

Vivienne Kensington LAURA GALIGANI

Shandi/Brooke Wyndham

ALICE MISTRONI

Serena GIULIA GEROLA

Margot SERENA OLMI

Pilar STELLA KABLAN

Kate/Chutney SARA MARINUCCI

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Veronica/Enid Hoops CLAUDIA SOPHIE DELL'UTRI

Grandmaster Chad/Dewey/Kyle NICOLA MONTERUMISI

Mr. Woods/Winthorp/Reporter GIUSEPPE GALIZIA

Gaelen/Linda/Mrs. Woods/Whitney MARTA BRUZZICHELLI

Bou7que Manager/Ens./Giudice MADDALENA LOSPALLUTO

Lowell/Ens./Pedro: DAVIDE DAL SENO

Charles/Ens.FRANCESCO CENDERELLI

Sundeep Padamadan/Ens. ROBERTO TARSI

Aaron/Ens. MATTEO PORTIERI

Pforzheimer/Ens. FRANCESCO PIZZEGHELLO

Leilani FRANCESCA FOGAÇA

Cece ISABELLA COCIGLIO

Ens. DENES MATTEO GIOIA

Swing MARIA SACCHI

Swing GIANLUCA PILLA

TOURNÉE 1-5 FEBBRAIO 2023 – TEATRO ARCIMBOLDI, MILANO

24-25 FEBBRAIO 2023 – POLITEAMA GENOVESE, GENOVA

10-12 MARZO 2023 – TEATRO VERDI, FIRENZE

18-19 MARZO 2023 – TEATRO ALFIERI, TORINO

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LUCIA BLANCO : << SONO MOLTO CONTENTA DI LAVORARE CON UN CAST GIOVANE!!! >>

J. Per chi non conoscesse il film da cui è tratto questo spettacolo , potresti raccontare in breve la trama?

L. E’ la storia di una ragazza bionda , un po’ ingenua , che viene mollata dal ragazzo che ama follemente .Costui parte per Harvard per proseguire gli studi . A questo punto, decide di iscriversi anche lei nella stessa Harvard per cercare di riconquistarlo . Ci saranno però una serie di insidie che porteranno alla fine della relazione . Decide a questo punto di studiare legge e diventare un avvocato . Insomma lo stereotipo della bionda un po’ ingenua un po’ scemata, tira fuori il carattere, scopre infine di essere un grande avvocato. Dopo aver raggiunto questi obbiettivi il suo ex ritorna , dice di aver sbagliato e che vuole tornare con lei, ma lei con determinazione risponde : “sai che c’è ? No!!!” Ecco perché la rivincita della bionda.

J. Ci sono alcuni aspetti in cui ti ritrovi in questo personaggio ?

L. Mi ritrovo per quanto riguarda il concetto dello stereotipo. Una bella ragazza viene sempre etichettata . A me è capitato di essere etichettata, proprio come la ragazza bionda carina, e che fa l’artista. E’ una cosa che succede nella maggior parte delle donne. Mi ci ritrovo sotto questo punto di vista, e anche su altri aspetti . La forza che ha il personaggio, la voglia di andare andare avanti nonostante succedano delle cose, duran-

Intervista di Juri Moretti a Lucia Blanco
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te la storia, che non vanno per il verso giusto. Lei è determinata, in questo mi sento molto affine.

J. C’è un messaggio particolare che vuole trasmettere questo musical ?

L. Non giudicare un libro dalla copertina. Una ragazza viene spesso giudicata per il suo aspetto fisico. Si vive in una società dove i social ti mettono nella condizione di giudicare , magari una fotografia , un post o una storia instagram che pubblichi. Guardi la foto di una ragazza bionda in bikini e la prima cosa che fai è mettere un giudizio prima di conoscerla, Questo spettacolo insegna proprio questo, non giudicare un libro dalla copertina.

J. Come saranno i costumi e le scenografie ?

L. Rosa!!! Io sarò sempre vestita di rosa, sarà un colore che prevale molto . La scenografia è molto bella , non posso svelare troppo. Posso solo dire che renderà il tutto più veritiero possibile, come la casa di Elle e Harvard. Ripeto, è molto bella, mi piace. I costumi sono rosa, come vi ho accennato, sono molto pop, funzionano, sono giusti, e sono sopratutto moderni.

J. Quali sono le differenze dallo spettacolo di Broadway ?

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L. Sicuramente il set è diverso, le coreografie sono diverse, il cast è diverso. Spartiti e liriche sono invece originali e sono stati tradotti in Italiano. La storia e le musiche sono identiche. Ovviamente essendo un set diverso è stato ridotto, rispetto all’originale che si è svolto a Broadway , parliamo di un teatro gigantesco con persone che spuntano da sotto il palco all’improvviso . Noi non abbiamo la stessa struttura, ma ti assicuro che qualcosa da qualche parte spunta anche da noi , mi fermo qui non posso svelare troppo.

J. In questo spettacolo si può dire che ci sono persone con cui hai già lavorato.

L. Si ci sono tanti colleghi con cui ho lavorato, tra cui Alice Mistroni. Abbiamo fatto insieme “La bella e la bestia”. Con Giovanna D’Angi ho lavorato nello spettacolo “La famiglia Addams”. Con Giulia Gerola e Serena Olmi ho fatto “Sing in the rain”, mentre con Giuseppa Galizia ho fatto il mio primo spettacolo, “A chorus line”. CI sono comunque tantissimi colleghi con cui non ho mai lavorato e tanti che non conosco. Ci sono colleghi molto giovani .Sono contenta di questo particolare, per me è fondamentale conoscere altre persone, farmi coinvolgere emotivamente da loro. Un cast molto giovane a parte me, !!!! ma non è vero!!!!, E’ vero, ci sono un sacco di ragazzi giovani che hanno tanta energia e di questo sono ne sono fiera .I diversi colleghi con cui ho già lavorato sono persone strepitose, mi trovo benissimo! Alice Mistroni è mia sorella, Giovanna è strepitosa , sono veramente molto molto contenta, perché avere delle persone con cui ti trovi a tuo agio , non solo sul palco ma anche fuori, ti fa vivere il palcoscenico in maniera molto più rilassata e serena.

J. Quando dici ragazzi giovani, intendi ragazzi usciti dalle scuole di musical?

L. Non per forza. E’ un ensemble con ragazzi di ventitré, ventiquattro anni, io ne ho appena compiuto trentasette, quindi capisci che l’abisso è notevole. Intendo questo quando parlo di un ensamble di ragazzi giovani, solo per la notevole differenza di età. Non mie è mai capitato di essere tra le più vecchie, però il tempo passa per tutti .… Ribadisco sono veramente contenta di far parte di un cast dove ci sono molti giovani, mi permette di farmi trasportare dalla loro energia, perché sono belli carichi.

J. Di nuovo protagonista dopo Grease

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L. Si un ruolo completamente diverso, sempre bionda, ma con un personaggio diverso. Questo aspetto mi piace molto . Ad un artista soddisfa molto avere la possibilità di poter variare tra un personaggio e l’altro . E’ una sfida molto stimolante. Ti permette di scoprire di avere tante cose in comune con il personaggio che interpreti, a me ad esempio è successo con Sandy. Quindi non vedo l’ora di fare così tante volte “Legaly Blonde”, di entrare dentro quel personaggio, in modo tale da rendermi conto che magari abbiamo qualcosa in comune. La determinazione di Elle la sento già mia, quindi sono molto contenta di questo.

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SPETTACOLO, A ‘SISTER ACT’ LO SCUDETTO DEGLI SPETTATORI DEL 2022. AL NAZIONALE DI MILANO RECORD DI 80.000 PRESENZE

SPETTACOLO, A ‘SISTER ACT’ LO SCUDETTO DEGLI SPETTATORI DEL 2022. AL NAZIONALE DI MILANO RECORD DI 80.000 PRESENZE

MATTEO FORTE: FELICI DI AVER REGALATO UN PO’ DI SPENSIERATEZZA

(Milano, 7 gennaio 2023) È Sister Act ad aggiudicarsi lo scudetto 2022 dello spettacolo teatrale più visto in Italia. Il Teatro Nazionale di Milano bissa dunque il traguardo già raggiunto lo scorso anno con Pretty Woman. Il musical diretto da Chiara Noschese, tra fine settembre e dicembre, ha fatto registrare oltre 80.000 presenze andando così a superare il record raggiunto nel

2021 da ‘Pretty woman’ che, sempre al Teatro Nazionale, si era aggiudicato il 1° posto di questa speciale classifica con la stessa cifra totale di 80.000 spettatori comprese però le repliche dei primi mesi del 2022.

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“Siamo particolarmente soddisfatti di questo traguardo - dice Matteo Forte, amministratore delegato di Stage entertainment, multinazionale dello spettacolo che ha prodotto sia ‘Sister act’, sia ‘Pretty woman’ e direttore del Nazionale e del Lirico ‘Giorgio Gaber’ di Milano - perché avevamo l’obiettivo di poter regalare un piccolo, ma significativo, spazio di

spensieratezza a tutti coloro che hanno visto lo show”. Ad amplificare la soddisfazione di Matteo Forte c’è poi un elemento importante e nuovo che ha riguardato la produzione del musical campione d’incassi. Infatti parte del cast, sia artistico che tecnico, che ha contribuito al successo di ‘Sister Act’ è stato selezionato e ingaggiato attraverso ‘heArt’, la piattaforma social (www.heart-social.com) dedicata agli ap-

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passionati dello spettacolo e più in generale dell’arte che propone, fra l’altro, la possibilità di effettuare casting e dimostrare il proprio talento attraverso performance di vario genere.

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WE WILL ROCK YOU: DOPO 3 ANNI DI ATTESA, AL VIA DAL 2/2 LA NUOVA STAGIONE, CON UN CAST RINNOVATO. ECCO TUTTE LE DATE

WE WILL ROCK YOU

di Queen & Ben Elton

Regia Michaela Berlini

Da febbraio 2023 nei teatri Debutto a Milano

Manca poco meno di un mese al debutto della nuova stagione no replica

di We Will Rock You, lo spettacolo musicale scritto da Ben Elton insieme a Roger Taylor e Brian May. Il team al completo sta ora partecipando alle prove artistiche e presto passerà all’allestimento dell’intera produzione in previsione del debutto, il 2 febbraio al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano, che vedrà il ritorno sul palco dell’appassionante vicenda di Galileo e Scaramouche.

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Una grande storia d’amore per la Musica e per la Libertà, che nelle edizioni precedenti ha infiammato intere platee animate da giovani e meno giovani, e che promette anche questa volta di trascinare il pubblico tra emozioni e risate, nel racconto della Speranza per un futuro migliore, dell’impegno e sacrificio necessari per cambiare un destino che sembra già scritto, del potere salvifico del Rock and Roll, dell’importanza di conoscere e della reale condivisione e del diritto di poter esprimere sé stessi.

Il ritmo della narrazione ha come motore trainante i più grandi successi dei Queen cantati in lingua originale dal vivo e suonati rigorosamente live da una band di sei musicisti, per oltre due ore e mezza di spettacolo.

Così Riccardo Di Paola: «Sono molto contento di essere nuovamente il direttore musicale della nuova edizione di We Will Rock You. Questo musical racconta la storia di un gruppo di ribelli in un futuro distopico dove la musica è stata bandita. La loro lotta per riscoprire la musica e per resistere alle forze del conformismo è un tema quanto mai attuale e sono certo che il pubblico si immergerà nelle vicende e nelle musiche di questo spettacolo coinvolgente.»

Per Antonio Torella confermato direttore vocale dello spettacolo, «We Will Rock You torna a conquistare il pubblico italiano come fa ormai da quasi 15 anni. Con una band e un gruppo di performer che vi faranno letteralmente saltare sulle poltrone!»

Ecco la squadra al completo. Il cast: Scaramouche, Martha Rossi; Galileo, Damiano Borgi; Killer Queen, Natascia Fonzetti; Khashoggi, Salvo Bruno; Oz, Alessandra Ferrari; Brit, Mattia Braghero; Pop, Massimiliano Colonna. Voce registrata di prologo ed epilogo: Massimo Cotto. L’ensemble: Claudio Cangialosi, Anna Foria, Francesco Marino, Stefano Monferrini, Noemi Marta Nazzecone, Monica Ruggeri, Beatrice Sartori, Davide Tagliento. La band: prima tastiera, Riccardo Di Paola; seconda tastiera, Antonio Torella; chitarre, Roberta Raschellà e Federica Pellegrinelli; basso, Alessandro Cassani; batteria, Marco Parenti. Il team creativo: produttore, Claudio Trotta; regia e adattamento testi, Michaela Berlini; produttore esecutivo, Cristina Trotta; direttore musicale, Riccardo Di Paola; direttore vocale, Antonio Torella; coreografie, Gail Richardson; scenografia, Colin Mayes; disegno luci, Francesco Vignati; costumi, Nunzia Aceto; trucco e parrucco, Claudia Frigatti; sound engineer, Luca Colombo; traduzione copione originale, Raffaella Rolla. Virgin Radio è la radio ufficiale del tour italiano 2023, e Massimo Cotto sarà la voce nar-

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rante della storia. Energizer si conferma come partner tecnico dello spettacolo.

Sito Ufficiale: www.wewillrockyou-themusical.it Pagina Facebook: www.facebook.com/wewillrockyouitalia/

WE WILL ROCK YOU IL CAST

SCARAMOUCHE: MARTHA ROSSI GALILEO: DAMIANO BORGI KILLER

QUEEN: NATASCIA FONZETTI KHASHOGGI: SALVO BRUNO OZ:

ALESSANDRA FERRARI BRIT: MATTIA BRAGHERO POP: MASSIMILIANO COLONNA VOCE REGISTRATA DI PROLOGO ED EPILOGO: MASSIMO COTTO

L’ENSEMBLE

CLAUDIO CANGIALOSI, ANNA FORIA, FRANCESCO MARINO, STEFANO MONFERRINI, NOEMI MARTA NAZZECONE, MONICA RUGGERI, BEATRICE SARTORI, DAVIDE TAGLIENTO

LA BAND

PRIMA TASTIERA: RICCARDO DI PAOLA SECONDA TASTIERA: ANTONIO TORELLA CHITARRE: ROBERTA RASCHELLÀ e FEDERICA PELLEGRINELLI BASSO: ALESSANDRO CASSANI BATTERIA: MARCO PARENTI

IL TEAM CREATIVO

PRODUTTORE: CLAUDIO TROTTA REGIA E ADATTAMENTO TESTI: MICHAELA BERLINI PRODUTTORE ESECUTIVO: CRISTINA TROTTA DIRETTORE MUSICALE: RICCARDO DI PAOLA DIRETTORE VOCALE:

ANTONIO TORELLA COREOGRAFIE: GAIL RICHARDSON SCENOGRA-

FIA: COLIN MAYES DISEGNO LUCI: FRANCESCO VIGNATI COSTUMI:

NUNZIA ACETO TRUCCO E PARRUCCO: CLAUDIA FRIGATTI SOUND

ENGINEER: LUCA COLOMBO TRADUZIONE COPIONE ORIGINALE:

RAFFAELLA ROLLA REGGIO EMILIA, dal 28 al 30 aprile 2023, Teatro

Valli Biglietti disponibili su Vivaticket

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Tendenze social: #wewillrockyouthemusical Condividi ora sui tuoi social! @Daniele Mignardi Promopressagency @wewillrockyouitalia

FIRENZE, dal 21 al 23 aprile, Teatro Verdi Biglietti disponibili su Ticketone e Ticketmaster

DA FEBBRAIO NEI TEATRI

MILANO, dal 2 al 5 febbraio; dal 9 al 12 febbraio, Teatro Nazionale CheBanca! Biglietti disponibili su Ticketone, Ticketmaster e Vivaticket

TORINO, dal 3 al 4 marzo, Teatro Colosseo Biglietti disponibili su Ticketone

LUGANO (SVIZZERA), 8 marzo, Teatro Lac Biglietti disponibili su LuganoLac.ch

PESCARA, 16 marzo, Teatro Massimo Biglietti disponibili su Ticketone e Ciaotickets

PADOVA, 18 marzo, Gran Teatro Geox Biglietti disponibili su Ticketone e Ticketmaster

BERGAMO, 30 marzo, Creberg Teatro Bergamo Biglietti disponibili su Ticketone

TRIESTE, dal 4 al 6 aprile, Politeama Rossetti Biglietti disponibili su Ticketone e Vivaticket

TRENTO, dal 12 al 13 aprile, Auditorium Santa Chiara Biglietti disponibili su Ticketone

BRESCIA, 15 aprile, Gran Teatro Morato Biglietti disponibili su Ticketone e Ticketmaste

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RDS 100% GRANDI SUCCESSI ACCENDE LA MUSICA SUL PALCOSCENICO MILANESE SIGLANDO UNA NUOVA PATENRSHIP CON STAGE ENTERTAIMENT ITALIA

RDS 100% Grandi Successi accende la musica sul palcoscenico milanese siglando una nuova partnership con Stage Entertainment Italia

RDS sigla un nuovo accordo con due dei teatri milanesi più iconici: il Teatro Nazionale Che Banca! e il Teatro Lirico Giorgio Gaber per sostenere, attraverso la musica, il mondo del teatro

Milano, 16 gennaio 2023 –RDS 100% Grandi Successi è la Radio Ufficiale del Teatro Nazionale CheBanca! e del Teatro Lirico Giorgio Gaber, due tra i più storici teatri di Milano gestiti da Stage Entertainment Italia.

La società, leader in Europa nella produzione e distribuzione di musical dal vivo e spettacoli teatrali, arriva in Italia nel 2007 con il chiaro obiettivo di replicare il modello di business presente in Olanda, Germania, Francia, Russia, UK, US e Spagna, ideato da Joop Van den Ende, che ha l’obiettivo di produrre musical “first class” sul modello americano e tenerli in scena, presso lo stesso teatro, per molti mesi/anni.

Stage Entertainment Italia ha avviato le sue attività attorno alla gestione dei teatri e alla rappresentazione di long running show, attingendo al notevole patrimonio di giovani artisti italiani per allestire i suoi musical e creando le migliori condizioni possibili per svilupparne il talento. RDS 100% Grandi Successi ha completamente sposato l’impegno e l’obiettivo di Stage Entertainment Italia di sostenere la buona musica e gli artisti

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italiani, e l’intero patrimonio culturale teatrale che rende la musica ancora più magica.

Un’occasione simbolica per far riscoprire tutto il fascino del mondo teatrale che in questi ultimi anni non abbiamo potuto vivere a pieno. Da qui la volontà di RDS 100% Grandi Successi di scegliere come partner due dei teatri che maggiormente rispecchiano e incarnano la bellezza e il fascino artistico all’insegna della condivisione e del divertimento.

RDS 100% Grandi Successi si impegna ogni giorno a far vivere al suo pubblico la musica e lo fa non solo attraverso concerti, festival ed eventi musicali ma coinvolgendo anche il mondo teatrale.

Il teatro, un luogo dove musica e spettacolo si uniscono per creare emozioni, momenti di condivisione e divertimento volti ad appassionare gli spettatori.

Il “fare cultura”, per RDS 100% Grandi Successi ha come principale obiettivo quello di far avvicinare sempre di più i suoi ascoltatori a rappresentazioni artistiche teatrali.

Un’iniziativa che Stage Entertainment Italia condivide a pieno e che orgogliosamente porterà avanti durante tutto l’anno insieme alla radio

100% grandi successi.

Questo primo passo rappresenta il punto di partenza sul quale RDS

100% Grandi Successi vuole costruire gli impegni futuri per dare sempre più voce allo straordinario mondo dello spettacolo teatrale.

L’iniziativa rientra nella strategia di valorizzazione e riposizionamento del brand con l’obiettivo di essere presenti sul territorio milanese ed essere sempre più vicini al mondo dello spettacolo.

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FELICE MUSAZZI L’INVENTORE DEI LEGNANESI COMPIE 102 ANNI

Felice Musazzi nacque a Parabiago nel 1921, terminata la scuola inizio a lavorare per l’azienda metalmeccanica Franco Tosi, dopo la seconda guerra mondiale partì per il Fronte Orientale e venne fatto prigioniero in Russia, dopo diversi anni riuscì a tornare in Italia e riprendere il suo lavoro nell’azienda.

L’ambientazione di queste commedie avviene sempre in un cortile lombardo dove venivano raccontate le vicende della famiglia Colombo, formata da Teresa (cioè la donna di cortile interpretata da Musazzi), Mabilia (la figlia maggiorenne e da sempre “zitella” rappresentata da Tony Barlocco) e Giovanni (il marito di Teresa interpretato da Luigi Cavalleri). Oltre ai tre componenti della famiglia Colombo, era presente anche Chetta, ovvero una delle donne del cortile nonché antagonista di Teresa, che in origine era interpretata da Renato Lombardi.

L’idea vincente fu quella di raccontare alla gente le storie di paese, del quotidiano, con le loro gioie e i loro dispiaceri, caratteristica che rese unico il gruppo e gli consentì di riscuotere un notevole successo tra il pubblico. Musazzi, oltre a recitare, scriveva anche i testi delle commedie.

Il primo spettacolo della compagnia de I Legnanesi, dal titolo E un dì nacque Legnarello, andò in scena nel l’8 dicembre 1949 nel teatro dell’oratorio di Legnanello. La compagnia cambiò quindi il proprio nome in “Compagnia Dialettale Legnanese” e iniziò a perfezionare i temi, i personaggi e le battute, dando vita alla prima commedia importante dal titolo Sem nassù per patí.

Il primo spettacolo che ebbe successo tra il pubblico fu quello recitato al Teatro Villoresi nel 1955, mentre il vero e proprio grande successo fu nel 1958 al Teatro Odeon di Milano. Dopo questi tre spettacoli la compagnia sfondava sempre di più anche fuori dalla Lombardia e presero a applausi

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da vari personaggi del mondo dello spettacolo come Luchino Visconti, Federico Fellini e Wanda Osiris. In particolare Giorgio Strehler, riferendosi a Musazzi, disse “Peccato che la più grande attrice italiana sia un uomo”.

Musazzi e Barlocco debuttarono al cinema grazie ad una partecipazione nel film Splendori e miserie di Madame Royale di Vittorio Caprioli e con Ugo Tognazzi (1970), dove interpretavano il ruolo di due travestiti. Per Musazzi però non fu un esordio dato che aveva già recitato nel film Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti (1960).

Nel 1986 morì Tony Barlocco e Musazzi, che era tentato dal ritiro dalle scene, decise di riproporre gli spettacoli senza Mabilia. Il pubblico, infatti, chiedeva insistentemente il ritorno sul palco della famiglia Colombo. L’ultima commedia preparata da I Legnanesi, Va là tramvai (1988), non andò però in scena a causa dei problemi di salute di Musazzi. All’attore era infatti stato diagnosticato un tumore alla gola. Nel giugno del 1989 fu colpito da paresi e il 4 agosto 1989 si spense a Legnano; venne sepolto nel cimitero monumentale della città del Carroccio.

A Legnano gli sono stati intitolati una via del centro cittadino ed un monumento. Quest’ultimo, in particolare, rappresenta una grande maschera bronzea con il volto della “Teresa”.

Lo scorso mese avrebbe compito 102 anni.

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TAXI A DUE PIAZZE - DAL 14 FEBBRAIO AL TEATRO NAZIONALE DI MILANO

BARBARA D’URSO

in

TAXI A DUE PIAZZE

di Ray Cooney

Versione italiana di Gianluca Ramazzotti

Regia di Chiara Noschese Con

Rosalia Porcaro

Franco Oppini

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DAL 14 FEBBRAIO 2023

TEATRO NAZIONALE CHEBANCA - MILANO

Possiamo finalmente annunciare che Barbara d’Urso torna a teatro dopo 15 anni con la famosissima ed esilarante commedia TAXI A DUE PIAZZE.

Il testo che è stato riscritto per l’occasione da Ray Cooney in chiave femminile debutterà in prima assoluta in Italia al Teatro Nazionale di Milano il 14 febbraio e sarà poi in tournée nelle principali città italiane.

Protagonista assoluta e direttrice Artistica della commedia, la straordinaria Barbara d’Urso che è riuscita a coniugare i suoi i futuri impegni teatrali con tutti gli impegni Mediaset.

Da quando è stata rappresentata in tutto il mondo

fin dal 1984, anno d’esordio di “Taxi a due piazze” di Ray Cooney, una versione tutta al femminile non c’era mai stata. La commedia, che in Italia è tra le più rappresentate con un’edizione storica della ditta Dorelli, Quattrini, Brochard e Panelli, è un evergreen per il pubblico che conosce molto bene le vicende tragicomiche del tassista bigamo che deve tenere nascosto il suo segreto prima che sia troppo tardi.

Abbiamo chiesto quindi al suo autore Ray Cooney di rinnovare la commedia con una versione rovesciata al femminile aggiornata ai nostri tempi con tutti i riferimenti del caso. Ed ecco che per la prima volta in esclu-

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siva mondiale (perché debutta come primizia in Italia prima di approdare nelle varie versioni europee) “Taxi a due piazze” versione femminile si affaccia nel mercato italiano sotto l’esperta mano di Chiara Noschese con un cast di tutto rispetto guidato da Barbara d’Urso nei panni della tassista -protagonista che per mantenere il segreto della sua bigamia deve districarsi tra un marito a piazza risorgimento e un altro a piazza Irnerio, aiutata solo dalla sua amica che ben conosce la sua doppia vita, interpretata da Rosalia Porcaro.

Questa versione, che rispolvera un grande classico della commedia leggera con una veste completamente rinnovata dal suo autore originale sia nei dialoghi che nei contenuti, è restituita perfettamente nell’adattamento italiano di Gianluca Ramazzotti e siamo certi che soddisferà il pubblico con un testo che non smetterà mai di divertire anche in quota tutta rosa.

TEATRO NAZIONALE CHE BANCA

Via Giordano Rota, 1, 20149 Milano MI

informazioni e prenotazioni 02 0064 0888 boxoffice@stage-entertainment.com

mart – sab h 20:45 dom h 15:30

prezzo biglietto da 52€ a 27€

Info su https://teatronazionale.it/produzione/barbara-durso-in-taxi-adue-piazze/

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FRANCO OPPINI : << SARA’ UNO SPETTACOLO MOLTO DIVERTENTE >>

J. Ci racconta il suo ruolo ?

F. Io interpreto uno dei due mariti della tassista. In questa commedia direi molto famosa, il protagonista di solito è sempre stato maschile. In questo caso è la prima volta al mondo in cui viene declinata al femminile. Infatti la protagonista interpretata da Barbara D’Urso, che ha due mariti, perché è bigama. Succede di tutto, perché la situazione in questione, regge fino a un certo punto, e quando poi qualcosa inizia a non funzionare , in un’ obliato meccanismo che lei mette in piedi, vengono fuori le rogne. E’ una commedia divertentissima, calcata a velocità pazzesca, Quando proviamo a volte ci fermiamo e ridiamo anche noi , perché è molto divertente.

J. Come sarà la scenografia ?

F. La scenografia è molto particolare. E’ un’ambiente unico ma con due porte d’ingresso, perché in definitiva sono due case in una, con due in-

Intervista di Juri Moretti a Franco Oppini
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gressi diversi, con la cucina e la camera da letto comune. Il tutto si svolgerà nella casa di uno o nella casa dell’altro, ma tutto nello stesso ambiente. E’ una cosa strana a dirsi, ma è più facile a capirsi ,e fin dall’inizio il pubblico capirà che siamo in due ambienti diversi, essendo una scenografia abbastanza unica.

J. I costumi ?

F. Il periodo di riferimento e quello degli anni ottanta , per cui costumi che verranno usati sono dello stesso periodo . E’ stata fatta una ricerca apropriata su quello che erano gli abiti degli anni ottanta, ed io li ricordo benissimo perché c’ero.

J. Quindi uno spettacolo sicuramente divertente ?

F. Molto divertente, e uno spettacolo degli equivoci, è una farsa nobile. Perché ad un certo punto l’intreccio diventa talmente complicato e questa tassista , che ricordiamo è interpretato è Barbara D’Urso, non può più andare avanti con le numerevoli bugie e succede quello che succede.

J. Uno spettacolo giusto per il momento, perché abbiamo bisogno di ridere di svagarsi perché tra il covid, la guerra e i vari problemi abbiamo bisogno di staccare un po’ la spina.

F. Credo che sia una richiesta del pubblico, io ho finito a dicembre sono stato in giro con una commedia di Goldoni. Nonostante sia un classico era divertentissimo . Ho un po’ tenuto il filo della commedia dell’arte e la gente è rimasta stupita e divertita. Il pubblico chiede anche in un classico di divertirsi, che può essere una commedia di Goldoni o Taxi a due piazze che è nato per essere divertente.

J. Ha mai lavorato in passato con gli attori all’interno del cast ?

F. No, io ho solo lavorato con Barbara Terinoni, gli altri attori li conosco, li ho conosciuti nel tempo ma non ho mai lavorato. Con Rosalia Porcaro, Giampaolo Gambi, Antonio Rampino e Nico Di Crescenzo non avevo mai lavorato, quindi anche per me è una novità. Con Barbara D’Urso, ci conosciamo benissimo ma non avevo mai lavorato, anche perché e quindici anni che non fa teatro, anche questo è un motivo di curiosità . Devo dire che lei è veramente una forza della natura, perché conduce una trasmissione fino alle 19.00. Noi proviamo in un’orario pazzesco, conside-

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rando che siamo attori. Proviamo dalle 9 alle 14, quindi per arrivare in teatro alle 9 io mi devo svegliare alle 6.30/7.00 , è un’orario abbastanza sballato per me e per i miei colleghi. Barbara ha la riunione per la trasmissione alle 7, quindi si sveglierà alle 5.30 / 6,00, fa le prove, poi va in trasmissione, quando va a casa andrà sicuramente a studiare il copione. Per quelli che pensano che il nostro sia un lavoro facile, vi garantisco che non lo è, soprattutto perché sono molte ore di applicazione e sono ore di concertazione massima, quando tu provi per otto ore, sono ore dove sei totalmente concentrato. Finite le prove sei smunto completamente, però devi andare a casa a studiare ancora il copione.

J. Com’è Chiara Noschese come regista ?

F. Molto Attenta e precisa, ha una dote invidiabile ,è molto leggera. Non vuole fare uno spettacolo esagerato, deve essere uno spettacolo che va via liscio, leggero pur con molte risate ma senza guittismo, senza calcare troppo sulle caratterizzazioni, quindi uno spettacolo, comico, divertente, ma molto signorile e lei è molto brava in questo.

J. Ci sarà mai una nuova riunione dei “Gatti di vicolo miracoli”

F. Noi ogni tanto da amici ci incontriamo , siamo sempre rimasti comunque uniti anche dopo lo scioglimento, perché non abbiamo mai veramente litigato, siamo come fratelli. Io considero gli altri componenti dei gatti dei fratelli veri e propri. Ogni tanto succede che ci riuniamo artisticamente , per esempio ad un’inaugurazione di un locale come quello d di Smaila o ad una serata di Jerry Calà, come è successo anche due anni fa in occasione dei settant’ anni di Jerry all’Arena di Verona. Eravamo ancora in zona Covid, con pur la ristrettezza dei posti che non potevano superare i 6000 c’è stato un tutto esaurito da un mese prima, ed è stata una festa in cui c’erano tutti gli amici, c’era Vandelli, Shapiro, Katia Ricciarelli, Gigliola Cinquetti, Greggio, Fausto Leali e noi nella serata con Jerry a festeggiare. C’è stata una riunione prima del Covid per fare un film che si chiama “Odissea nell’ospizio”, che purtroppo doveva uscire in sala a ridosso del Covid ma è andato a finire nelle piattaforme, dopo 35 anni che non facevamo un film insieme ed è una chicca rimasta un po’ lì. Il Covid ci ha ucciso.

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MUSICA

TUTTE LE NOVITÀ DEL IL FESTIVAL DI SANREMO

Completato il cast artistico di Sanremo 73. La pallavolista italiana Paola Egonu e l’attrice Chiara Francini, come annunciato da Amadeus al Tg1, saranno al fianco del direttore artistico e di Gianni Morandi nella terza e quarta serata del Festival (rispettivamente il giovedì e il venerdì) nella veste di coconduttrici. Chiara Ferragni salirà sul palco del Teatro Ariston il martedì e nella serata finale, Francesca Fagnani, invece, il mercoledì. Durante il Tg1 Amadeus ha anche svelato un altro ospite musicale, il gruppo californiano Black Eyed Peas, che si esibirà mercoledì 8 febbraio e va ad arricchire il cast di presenze che prevede, durante la stessa sera-

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ta, l’esibizione storica e inedita del trio composto da Albano, Massimo Ranieri e Morandi.

Mahmood e Blanco apriranno il Festival la prima sera cantando "Brividi", la canzone con la quale hanno vinto l'edizione del 2022

Sempre durante la prima serata, i super ospiti saranno i Pooh, 6 anni dopo l'ultima esibizione insieme. Sul palco ci saranno Roby, Dodi, Red e Riccardo Fogli.

Al Bano e Massimo Ranieri saranno ospiti nella seconda serata del Festival, assieme a Gianni Morandi.

I Black Eyed Peas sono i grandi ospiti internazionali e si esibiranno al Festival sempre durante la seconda serata.

Come negli anni passati, ci sarà il "palco sul mare" a bordo della costa

Smeralda ancorata al largo di Sanremo. Vedremo esibirsi Salmo, Fedez, Takagi & Ketra e Guè.

Torna anche il palco di Piazza Colombo in collegamento tutte le sere con l’Ariston sul quale si esibiranno Piero Pelù, Francesco Renga e Nek, Achille Lauro, Annalisa e La Rappresentante di Lista

Come annunciato dal conduttore e giornalista Bruno Vespa durante la serata finale sarà in collegamento da Kiev il presidente Vlodimyr Zelensky.

Costa Smeralda vibes: oltre a Salmo, che si esibirà nella prima e nell’ultima serata di #Sanremo2023, super ospiti sul palco galleggiante anche Fedez, Takagi & Ketra e Guè.

Ama ha annunciato gli artisti che si esibiranno live dal Suzuki Italia Stage di Piazza Colombo, uno dei tre palchi di #Sanremo2023: Annalisa, Achille Lauro, Piero Pelù, La Rappresentante di Lista, Nek e Francesco Renga

Nella prima e seconda serata a votare sarà la giuria della sala stampa, tv, radio e web che effettuerà la propria votazione dividendosi in tre componenti autonome: un terzo per tv e carta stampata, un terzo per quella radio e un terzo per la giuria web. Nella terza serata il voto sarà affidato per il 50% al televoto e per l’altro 50% alla giuria demoscopica. Nel corso della quarta serata la votazione sarà tripartita: il 34% affidato al televoto, il 33% alla giuria sala stampa, tv, radio, web e il 33% alla giuria demoscopica, mentre nella quinta i 25 campioni saranno giudicati dal solo televoto che andrà a sommarsi alle precedenti classifiche. Al termine della quinta

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serata per decretare il vincitore del 73° Festival di Sanremo tra i 5 finalisti nuova votazione da parte di televoto, giuria sala stampa, tv, radio, web e giuria demoscopica.

Per quanto riguarda il “PrimaFestival” Amadeus ha annunciato che alla conduzione ci sarà Andrea Delogu e come inviati Gli Autogol e Jody Cecchetto.

NOVITA’

Una volta enunciata la classifica dalla ventottesima posizione infatti, non ci si fermerà più prima del podio per una nuova votazione, ma alla numero 6. Saranno 5 le canzoni che, quindi, si contenderanno la vittoria finale. Si legge nel nuovo regolamento: «Direzione Intrattenimento Prime Time, avvalendosi delle facoltà di cui al paragrafo “Modifiche e/o integrazioni al Regolamento” del capitolo “Disposizioni generali e finali”, procede alla seguente modifica del Regolamento stesso: durante la quinta ed ultima serata di Sanremo 2023, al termine delle esibizioni dei 28 artisti in gara verranno riproposte e votate nuovamente le prime 5 canzoni/artisti della classifica determinatasi all’esito delle relative votazioni, e non più solo 3.

All’esito della nuova votazione, la canzone/artista più votata sarà proclamata vincitrice di Sanremo 2023. Potranno essere proclamate anche le canzoni classificatesi seconda, terza, quarta e quinta».

E ancora: «Dopo che i risultati di tutte le votazioni precedenti saranno azzerati, avrà luogo una nuova votazione delle 5 canzoni/Artisti risultate ai primi posti nella suddetta classifica, Il pubblico, attraverso Televoto, avrà un peso del 34% sul risultato complessivo di questa ultima votazione.

La Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web, voterà in maniera congiunta, senza la divisione nelle tre suddette componenti di voto e sarà considerata nel suo insieme una sola componente di voto, con peso del 33% sul risultato complessivo di questa ultima votazione.

La Giuria Demoscopica avrà invece un peso del 33% sul risultato complessivo. All’esito di questa ultima votazione, verrà stilata una classifica

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delle 5 canzoni/Artisti. La canzone/Artista prima in quest’ultima classifica sarà proclamata Vincitrice di Sanremo 2023».

I 28 cantanti (Big) e le canzoni in gara a Sanremo 2023

• Anna Oxa - "Sali (Canto dell'anima)"

• Ariete - "Mare di guai"

• Articolo 31 - "Un bel viaggio"

• Colapesce Dimartino - "Splash"

• Colla Zio - "Non mi va"

• Coma_Cose - "L'addio"

• Elodie - "Due"

• Gianluca Grignani - "Quando ti manca il fiato"

• Gianmaria - "Mostro"

• Giorgia - "Parole dette male"

• I Cugini di Campagna - "Lettera 22"

• Lazza - "Cenere"

• LDA - "Se poi domani"

• Leo Gassmann - "Terzo cuore"

• Levante - "Vivo"

• Madame - "Il bene nel male"

• Mara Sattei - "Duemilaminuti"

• Marco Mengoni - "Due vite"

• Modà - "Lasciami"

• Mr. Rain - "Supereroi"

• Olly - "Polvere"

• Paola & Chiara - "Furore"

• Rosa Chemical - "Made in Italy"

• Sethu - "Cause perse"

• Shari - "Egoista"

• Tananai - "Tango"

• Ultimo - “Alba"

• Will - “Stupido”

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CONSIGLI PER ANDARE AL CINEMA

TITANIC

A vent'anni dalla sua prima apparizione in sala, a Titanic non si può non riconoscere lo status di classico, impermeabile allo scorrere del tempo e al variare del gusto, in virtù delle sue qualità intrinseche e della capacità di parlare ad ogni epoca. Non serve, infatti, amare il genere, subire il marketing o, al contrario, alzare con spocchia il sopracciglio: il film di Cameron è una combinazione vincente di forza estetica e narrativa, che poggia su archetipi profondi, rivisitati in chiave emotiva e spettacolare.

TRAMITE AMICIZIA

Lorenzo ha un'agenzia molto particolare: offre amici a noleggio. Se hai bisogno di conforto, di compagnia o semplicemente di un consiglio per lo shopping, Lorenzo è il finto amico che fa per te. Quando però è il proprietario dell'azienda di dolciumi dove lavorano i suoi zii ad aver bisogno di un amico, tutto si scompiglierà e la vita di Lorenzo cambierà definitivamente.

Regia di Alessandro Siani. Un film con Alessandro Siani, Max Tortora, Matilde Gioli, Maria Di Biase, Yari Gugliucci. Genere Commedia, , durata 90 minuti. Uscita

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cinema martedì 14 febbraio 2023 distribuito da 01 Distribution.

BUSSANO ALLA PORTA

Durante una vacanza, una ragazza ei suoi genitori vengono presi in ostaggio da sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di fare una scelta per scongiurare l’apocalisse.

Regia di M. Night Shyamalan. Un film con Dave Bautista, Jonathan Groff, Rupert Grint, Ben Aldridge, Nikki Amuka-Bird. Titolo originale: Knock at the Cabin. Genere Thriller, - USA, 2023, Uscita cinema giovedì 2 febbraio 2023 distribuito da Universal Pictures.

THE SON

Peter Miller è un professionista di successo in procinto di accettare un importante incarico nell'imminente campagna presidenziale. Ha una giovane moglie, Beth, e un figlio nato da poco. Tutto sembra filare a gonfie vele, nonostante la stanchezza di Beth che deve gestire il neonato da sola, ma sulla porta del loro appartamento compare Nicholas, il figlio adolescente che Peter ha avuto dall'ex moglie Kate. Kate non riesce più a gestire quel teenager ombroso che marina la scuola e sembra avercela col mondo, e ha accettato la richiesta del figlio di andare a vivere dal padre e dalla don-

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na per cui è stata lasciata. Peter dovrà fare i conti con la presenza del figlio ma anche con i suoi sensi di colpa e con il suo vissuto famigliare.

Regia di Florian Zeller. Un film con Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Hugh Quarshie. Cast completo Titolo originale: The Son. Genere Drammatico, - USA, 2022, durata 123 minuti. Uscita cinema giovedì 9 febbraio 2023 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi

NON COSI’ VICINO

La storia di Otto Anderson (Tom Hanks), un vedovo scontroso e molto fissato con le sue abitudini. Quando una giovane e vivace famiglia si trasferisce nella casa accanto, l'incontro con Marisol, ragazza brillante e in dolce attesa, crea un'improbabile amicizia che sconvolgerà il suo mondo. Una storia divertente e struggente che racconta come alcune famiglie nascono anche nei luoghi più inaspettati

Regia di Marc Forster. Un film con Tom Hanks, Rachel Keller, Manuel GarciaRulfo, Mariana Treviño, Cameron Britton. Cast completo Titolo originale: A Man Called Otto. Genere Commedia,Svezia, USA, 2023, Uscita cinema giovedì 16 febbraio 2023 distribuito da Warner Bros Italia

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GOSSIP

Esce Spare, il principe Harry non risparmia nessuno: segreti e accuse alla famiglia reale

Il secondogenito del Re non risparmia nessuno e rivela dettagli fin troppo intimi: la sua "prima volta", le liti con il fratello William, le droghe. E ancora Camilla "cattiva" e Kate "una bambina". Buckingham Palace tace e prepara una sala operativa

Dopo essere stato preannunciato da an=cipazioni e interviste concesse dal duca di Sussex a tv britanniche e americane, è finalmente arrivata sugli scaffali delle librerie di tutto il mondo l'attesissima quanto esplosiva autobiografia del principe Harry.

“Spare” è già primo nella classifica dei bestseller su Amazon UK ed è destinato a diventare uno dei libri più venduti dell'anno. Nel Regno Unito i fan si sono messi in coda alla mezzanotte per acquistare le prime copie.

Lungo 416 pagine, scritto assieme al famoso ghostwriter JR Moehringer, il libro è stato tradotto in 16 lingue.

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Buckingham Palace non ha fatto sinora nessun commento sull'autobiografia in cui il secondogenito di Carlo III fa cruciali rivelazioni, largamente anticipate dai media nei giorni scorsi, sul suo rapporto conflittuale con la famiglia reale britannica e sul suo passato. Sembra però che sia stata allestita una sala operativa per concordare il da farsi.

In occasione dell'uscita, i tabloid lanciano nuovi affondi contro il principe. Per il Daily Express "ha superato la linea rossa" per il suo attacco "crudele" contro Camilla rivelandosi un “uomo infantile e geloso, la cui incontinenza verbale rivaleggia con la sua paranoia”. La regina consorte è stata accusata di aver imbeccato i tabloid, anche a discapito di Harry e Meghan, in cambio di un trattamento di favore necessario a migliorare "la propria immagine" quando era considerata dall'opinione pubblica del Regno la "cattiva" per la sua rivalità rispetto alla popolarissima Diana.

Lo stesso fa il Sun di Rupert Murdoch, secondo cui le critiche alla matrigna non verranno perdonate dal padre, re Carlo III. Il giornale considera "bizzarro" che il duca di Sussex abbia negato di aver accusato di "razzismo" il resto della Royal Family (pur non senza evocare possibili "pregiudizi inconsci"), "rovesciando precedenti dichiarazioni" definite "incendiarie".

Circola inoltre un sondaggio di YouGov secondo cui la popolarità di Harry tra il pubblico britannico è scesa a un minimo storico: il 64% ora ha una visione negativa di lui.

Nel libro Harry narra le diverse fasi della sua vita. Si presenta ora come un ragazzo in lutto, ora come un adolescente problematico, poi come un soldato in tempo di guerra e infine come un principe infelice.

Ricorda la freddezza con cui suo padre gli comunicò la morte di Diana: poche parole senza un abbraccio. Condivide dettagli sui rapporti tesi con William e il suo essere sempre secondo, annunciati fin dal titolo stesso del libro: “spare”, “riserva”. La storia di Harry è dominata da questa rivalità con il fratello maggiore, che con lui divise il dolore per la perdita della madre, arrivando a implorare il padre di non sposare la sua amante Camilla Parker-Bowles, intenzionata a diventare una "matrigna malvagia", ma che poi tradì la fratellanza.

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Dalla citazione iniziale di William Faulkner ("Il passato non muore mai. Non è nemmeno passato'') al legame appassionato con la moglie Meghan, non sfugge "l'americanizzazione del principe Harry" - che ama gli hamburger e patatine fritte dei fast food, i vestiti comprati all'outlet, la serie tv "Friends" - e il suo desiderio di essere “diverso” dal classico principe di corte, tanto da dimenticare anche l'ultimo scampolo di “etichetta” reale.

E così, via libera al racconto dei suoi genitali congelati durante un viaggio al Polo Nord e a quello della colluttazione con William che lo scaglia a terra sulla ciotola per cani. Poi la perdita della verginità a 17 anni in un campo dietro un pub con una donna più grande di lui che amava i cavalli e e lo trattava come un "giovane stallone". Scrive: "È stato un episodio inglorioso". Infine non si risparmia nemmeno nella descrizione del suo rapporto con le droghe per "sentirsi diverso": cocaina, cannabisi e funghi allucinogeni che gli fecero credere di conversare con un gabinetto.

Ampio spazio è dedicato al suo decennio trascorso nell'esercito britannico, per cui ha prestato due volte servizio in Afghanistan. Scrive di aver ucciso 25 talebani, “pezzi rimossi da una scacchiera”, senza né soddisfazione né vergogna per le sue azioni.

Parole aspramente criticate non solo dal colonnello in pensione Richard Kemp ("considerare i nemici come pezzi degli scacchi non è il modo in cui l'esercito britannico addestra le persone"), ma anche dagli stessi talebani tornati al potere in Afghanistan.

Il portavoce del ministero degli Esteri afghano Abdul Qahar Balkhi ha definito l'invasione occidentale del suo Paese "odiosa" e ha affermato che i commenti di Harry "sono un microcosmo del trauma vissuto dagli afghani per mano delle forze di occupazione che hanno ucciso innocenti senza alcuna responsabilità".

L'incontro con Meghan e il “patto col diavolo”

Harry attribuisce a Meghan il merito di aver cambiato il suo modo di vedere il mondo e se stesso. Dice che era "sommerso dall'isolamento e dal

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privilegio" e non aveva alcuna comprensione dei suoi stessi pregiudizi inconsci prima di incontrarla.

Punta il dito contro i media e la “macchina del fango”, azionata dalle stanze di Buckingham Palace, contro la moglie da chi temeva che attirasse su di se' l'affetto del popolo.

Alcuni membri della famiglia reale “hanno fatto un patto con il diavolo per riabilitare la loro immagine” alleandosi con la stampa, scrive Harry e lo ribadisce di programma televisivo in programma televisivo: dal canale britannico ITV al 60 minutes e il Late Show su CBS fino al Good morning America su Abc.

“Dopo 38 anni in cui la mia storia è stata raccontata e distorta da altri, voglio presentare la mia versione dei fatti”, ha dichiarato, facendo il pieno di ascolti e adesso di incassi. Tra gli artefici principali Kate e William “complici attivi” della stampa in una sistematica opera di demolizione della sua immagine e della reputazione della moglie Meghan.

“E’ diventato Kate contro Meghan”, ha accusato. E ha puntato il dito in particolare contro Camilla, che avrebbe cercato di ottenere una migliore copertura sui tabloid per riabilitare la propria immagine con il popolo bri-

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tannico dopo la sua lunga relazione con il padre: "C'era un'aperta disponibilità da entrambe le parti a scambiare informazioni. E con una famiglia costruita sulla gerarchia, e con lei che stava per diventare regina consorte, ci sarebbero state persone o corpi lasciati per strada".

Le frasi di Harry da analizzare contenute nel libro sono tante. Ne escono temi infiniti e domande che si moltiplicano. Al momento i reali non hanno commentato e non hanno replicato su nulla, ma Carlo III sarebbe furioso per le accuse a Camilla. Scrive il Daily Express, citando una fonte di palazzo: “Camilla era la linea rossa. Harry sapeva prima di sedersi davanti alle telecamere per le interviste che non avrebbe dovuto varcarla, ma lo ha fatto lo stesso".

Ecco proprio questo ritratto di Camilla potrebbe costituire il punto di non ritorno della relazione di Harry - che non “spare” (risparmia) proprio nessuno - con la famiglia reale. Una fonte ha dichiarato a The Independent che per il re, Camilla e William la situazione non potrà migliorare perché il principe è stato "rapito dal culto della psicoterapia e da Meghan" e che “è impossibile avere una conversazione o scrivere una lettera perché qualsiasi cosa detta a Harry potrebbe diventare di dominio pubblico, magari per guadagno”. E chissà se forse è proprio questo il punto.

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Patrizia Rossetti parla degli eliminati del GFVip:

Patrizia Rossetti ieri è stata ospite a Casa Chi e fra una domanda e l’altra ha confessato chi sono i suoi vipponi preferiti (ancora in gioco). “Alberto, Antonella, Davide, Milena, Nikita. Ma dopo tre mesi e mezzo sto volentieri anche a casa mia, eh!“.

“Chi è la più vera in assoluto? Con tutte le sue pazzie e la sua impulsività ti direi Antonella. Poi c’è Antonino, Daniele, Davide, Luca e Nikita. La più falsa invece è Giaele. Davide mi piacerebbe vederlo come vincitore, lui è proprio quello più puro, vero e sincero a prescindere dalla sua storia drammatica. Anche George era uno papabile ma lo vedo molto giù e chiuso nel suo silenzio”.

In studio Patrizia Rossetti si è ritrovata Luca Salatino come vicino di poltrona.

“Degli eliminati il mio preferito è Luca Salatino perché è un ragazzo straordinario, è anche il mio vicino di poltrona. Se lui avesse resistito sarebbe arrivato in finale rischiando di vincere. Poi Perez è un carissimo amico, anche Elenoire, è una tipa divertente e schietta. Charlie l’ho trovato un po’ cambiato, mi hanno detto delle cose non carine su di lui che avrebbe detto nei confronti di Luca. Infatti lui e Luca non si parlano più. In studio si svolge un altro reality, ho ritrovato persone che me ne hanno dette di tutti i colori dietro e che adesso mi fanno sorrisi, ma io perdono ma non dimentico. L’unica persona che non mi parla è Pamela ma ne ho fatto a meno prima ne faccio a meno anche adesso”.

Luca e Charlie non si parlano più? Pamela che non rivolge parola a Patrizia? Altro che le dinamiche della Casa, Signorini deve far luce sui drammi dello studio!

“Due non si parlano più, una invece non mi rivolge parola”
FONTE BICCY.IT
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SUPER BETTY

Il bullismo è vero c’è sempre stato, ma ora è “feroce” in quanto chi colpisce pensa di “metterci meno la faccia” perché si nasconde fisicamente e chi subisce non ha modo di mostrare tutte le sue potenzialità, in quanto distante dal suo interlocutore. Chi di noi non ha attegiamenti buffi o particolari, ma sta nella nostra capacità di accettarli e di aiutare l’altro a riconoscerli come valori di soggettività. Torniamo al dialogo educativo dove si possa, con strumenti vari, tirare fuori le emozioni che hanno portato a certe azioni discutibili: sono i vissuti le cause delle scelte personali. Questo libro dà al lettore spunti per riflettere e dialogare nel proprio contesto familiare, scolastico,socio-culturale e ritrovare al suo interno quelle risorse necessarie per un rapporto educativo dialogico, vero e autentico che dia spazio a ciascuno.

In vendita su lulu.com al prezzo di 14,90 euro.

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I CONSIGLI CINEMATOGRAFICI DI MICHELA ADDIS (FILM

1) "Orgoglio e pregiudizio" (RomanticoDrammatico, Joe Wright, 2005)

Nell'Inghilterra rurale di fine '700 un giovane aristocratico a cui non difettano le ricchezze, Charles Bingley, affitta la tenuta vicina a quella dei Bennet, a cui non difettano invece le figlie da maritare. Una sera, durante una festa danzante, Bingley fa il suo ingresso nella sala scatenando lo scompiglio fra le fanciulle del paese che desiderano un giro di danza e un (buon) partito. Accompagnato dall'altezzosa sorella e dal bello quanto presuntuoso Signor Darcy, Bingley si innamora perdutamente della primogenita dei Bennet, la timida e placida Jane. Amore a prima vista sarebbe anche per Darcy e la secondogenita Bennet, Lizzie, se non fosse per quella loro indole indomita e poco incline al confronto. Troppo orgogliosa lei, troppo prevenuto lui. Dopo equivoci e incomprensioni il disprezzo diventerà sospiro e i due testardi amanti finiranno per cedere l'uno all'altra dentro un'alba che incendia la brughiera.

IN COSTUME)
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2) "Espiazione" (Romantico-Guerra, Joe Wright, 2007)

Inghilterra, 1935. Briony Tallis è un'adolescente appassionata di letteratura e dotata di una fervida immaginazione. La naturale vocazione alla scrittura la porta a osservare la vita che si svolge nella tenuta estiva dei Tallis. Decisa a romanzare l'esistenza annoiata e decadente della famiglia, Briony fraintende e altera consapevolmente la relazione sentimentale della sorella maggiore Cecilia con Robbie Turner, figlio della governante. L'errore commesso nell'estate del '35 segnerà per sempre la sua vita e quella dei due amanti. Diversi anni dopo, scrittrice affermata colpita da demenza senile, consegnerà al mondo il suo atto riparatorio, il suo ultimo romanzo, espiando la colpa che deriva da un potere terribile: quello di imprimere a una storia un andamento estraneo alla verità.

3) "Amore e inganni" (Commedia-Romantico, Whit Stillman, 2016)

Langford, Regno Unito, fine XVIII secolo. Lady Susan è rimasta vedova per l'improvvisa morte del marito. Lascia quindi la residenza di Langford insieme alla figlia Frederica per stabilirsi a Churchill, dai parenti del defunto consorte. La cognata Catherine diffida fortemente di Lady Susan, ma sembra non potere nulla contro lo schema della fascinosa vedova, che intende sedurre il fratello di Catherine, Reginald, e maritare la figlia con il ricchissimo ma ebete Sir James Martin.

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4) "Molto rumore per nulla" (Commedia-Romantico, Kenneth Branagh, 1993)

La sceneggiatura è offerta da William Shakespeare, i luoghi da una stupenda villa sulle colline toscane in cui si dice che Leonardo dipinse la Gioconda. Gli attori provengono dall'Inghilterra e dagli Stati Uniti. Ognuno deve parlare secondo il proprio accento e, soprattutto, ci si deve divertire su un set che è un luogo di vacanza su cui intessere la trama di una festa dell'amore e della vitalità. Branagh riesce a concertare abilmente il tutto inserendo anacronismi voluti in una messa in scena rispettosa della fonte

5) "L'età dell'innocenza" (Drammatico-Romantico, Martin Scorsese, 1993)

Tratto dal romanzo premio Pulitzer di Edith Wharton. Nella New York del 1870 il giovane Newland Archer (Lewis), appartenente a una famiglia molto in vista, sta per sposare la dolce May (Ryder) a sua volta figlia di cospicua famiglia. La ragazza ha una cugina, Ellen (Pfeiffer), bellissima e triste, fuggita da un nobile marito europeo, creando, di conseguenza, scandalo. È già evidente al primo incontro fra i futuri cugini che qualcosa succederà. Newland, perbene a oltranza, letteralmente ammanettato dalle severissime convenzioni di quella società, non si decide a fare il primo passo. Protegge Ellen nei giusti termini, facendola accettare in società; oppresso dai sensi di colpa, anticipa il matrimonio con May, ma è sempre più innamorato dell'altra. Quando i due si decidono a dichiararsi e a "consumare", ancora una volta le circostanze sono contro. Rimane loro un infinito amore platonico e in contumacia. Ormai vecchio e libero, a Parigi, Newland non avrà nemmeno il coraggio di rivedere la sua amata.

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6) "Emma" (Romantico-Drammatico, Autumn de Wilde, 2020)

Inghilterra, inizio '800. La giovane e benestante Emma, orfana di madre e figlia di un brontolone ipocondriaco, passa le giornate a spettegolare e organizzare la vita sentimentale delle persone a lei vicine. Legata a Mr. Knightley, fratello del marito di sua sorella Isabella, Emma cerca prima di arrangiare il matrimonio fra l'amica Harriet e il pastore del villaggio, poi cade in preda alla gelosia dopo l'arrivo della bella Jane, dotata di uno straordinario talento musicale. Tra dichiarazioni d'amore malriposte, inganni e sotterfugi, la vita di Emma procede operosa ma tranquilla, fino a quando l'evidenza dell'amore per Mr. Knightley costringerà entrambi a cedere l'uno all’altra.

7) "Cyrano de Bergerac" (Romantico-Drammatico, Jean-Paul Rappeneau, 1990)

Versione molto tradizionale del classico di Edmond Rostand. Condotto con molto senso del ritmo da parte di Rappeneau ( Gli sposi dell'anno secondo) ma senza eccessiva originalità. Nonostante cioè di buon interesse per l'interpretazione di Gérard Depardieu che offre la sua migliore prova d'attore. Soprattutto il finale per merito suo acquista grande spessore.

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8) "Bright star" (Romantico-Drammatico, Jane Campion, 2009)

1818. Il ventitreenne John Keats e la sua vicina di casa Fanny Brawne si conoscono, grazie all'interesse della ragazza per le sue poesie, si frequentano, si scrivono, si fidanzano, nonostante le condizioni economiche disperate del poeta. Minato dalla tubercolosi, Keats si vede costretto a partire per l'Italia, dove il clima è migliore e dove troverà la morte, nel febbraio del 1821.

9) "Marie Antoinette" (Drammatico-Romantico, Sofia Coppola, 2006)

Maria Antonietta nasce a Vienna il 2 novembre 1755. Nel 1770 raggiunge a Versailles il suo promesso sposo, il delfino di Francia futuro Luigi XVI. Il 16 ottobre 1793 viene ghigliottinata. Si può racchiudere in queste tre date la vicenda storica di una delle regine più note della Storia. Non è però a questo che guarda Sofia Coppola nella terza opera di una filmografia dedicata alla difficoltà di crescere per una giovane donna, quale che sia il luogo o l’epoca.

10) "Ragione e Sentimento" (Romantico-Drammatico, Ang Lee, 1995)

Dal romanzo di Jane Austen. Inghilterra fine Settecento. Muore Henry Dashwood che ha due famiglie. I suoi averi vanno al maschio primogenito. L'altra famiglia si trova praticamente sul lastrico. Madre e tre figlie vivono modestissimamente ma senza perdere la dignità. Le ragazze in età hanno le loro vicende amorose. La romantica Marian spasima per un bellimbusto che la farà molto soffrire. Ripiegherà su un

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colonnello comprensivo e molto più grande di lei. Elinor, razionale, equilibrata, romantica trattenuta, dopo una lunga attesa, sarà a sua volta finalmente felice.

11) "Victoria e Abdul" (Storico-Drammatico, Stephen Frears, 2017)

Abdul Karim, umile impiegato indiano, ventenne o poco più, viene scelto per consegnare un omaggio alla regina Vittoria, in occasione del giubileo per i cinquant'anni del regno. Viene scelto esclusivamente in virtù della sua altezza, come a dire per puro caso. Diventerà il servitore, poi il segretario e infine il "Munshi", il maestro spirituale, della regina e imperatrice. La loro amicizia sarà così salda e intima da infastidire e spaventare la famiglia reale e la corte dei più prossimi al trono, al punto che il figlio, Edoardo VII, darà alla fiamme la loro corrispondenza e ogni testimonianza di quella relazione.

12) "The queen" (Storico-Drammatico, Stephen Frears, 2006)

La morte improvvisa della Principessa Diana, nell'agosto del 1997, lascia costernato il popolo britannico e attonita la famiglia reale. La tragedia non manca di coinvolgere, emotivamente e politicamente, il governo inglese e il neoeletto Primo Ministro Tony Blair. La separazione dal Principe Carlo, la controversa storia con Dodi Al Fayed, l'incidente mortale che spegne Diana in un tunnel di Parigi mettono a dura prova il protocollo "di corte". Elisabetta II, erede della tradizione vittoriana, incapace di gestire la vita pubblica di Diana, mostra un identico imbarazzo nel gestirne la dipartita. Il rifiuto della Regina di esibire la bandiera a mezzasta sopra i salotti di

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Buckingham Palace, di dichiarare pubblicamente il proprio cordoglio e la fuga nel castello scozzese di Balmoral, mettono a dura prova la sua popolarità. L'intervento di Blair e la volontà della Regina di comprendere e contenere la reazione degli inglesi al lutto, condurranno ai funerali pubblici di Diana e al ritrovato consenso di Sua Altezza Reale.

13) "Le quattro piume" (Guerra-Avventura, Shekhar Kapur, 2002)

1884. Harry Feversham fa parte, insieme ad altri quattro amici, di un reparto di elite dell'esercito britannico. Quando i ribelli attaccano gli inglesi a Khartoum viene decisa una spedizione in Sudan. Harry, che è figlio di un generale e ha da poco annunciato le sue nozze con la bella Ethne, decide di rassegnare le proprie dimissioni dall'esercito. In breve tempo riceverà quattro piume simbolo di codardia. Tre provengono dai commilitoni e una dalla promessa sposa che lo lascia. Solo l'amico Jack non ha creduto che Harry sia un vigliacco. Feversham, colpito nella dignità, decide di recarsi in incognito in Sudan dove darà prova del suo coraggio.

Dal romanzo di Charlotte Brönte. Inghilterra fine Ottocento: Jane Eyre, figlia illegittima vive affidata a una famiglia che la odia. La terribile zia la affida a una scuola durissima. Entrata a tredici anni Jane ne esce a ventitré con la qualifica di insegnante. Assunta presso la famiglia di un nobile come istitutrice, si fa apprezzare e amare dal padrone. Lui la sposerebbe, ma ha già una moglie pazza, che vive in una soffitta. Alla fine il destino è benevolo. Jane eredita una fortuna e sposa l'uomo rimasto vedovo. Avranno figli e vivranno felici.

14) "Jane Eyre" (Drammatico-Sentimentale, Franco Zeffirelli, 1996)
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15) "Ritratto di signora" (Romantico-Drammatico, Jane Campion, 1996)

Dal romanzo di Henry James. Provincia inglese, 1870: Isabella Archer, giovane e splendida americana, riceve una cospicua eredità alla morte dello zio. Inutilmente corteggiata da nobili e ricchi, approda a Firenze dove cade nella rete di Osmond (Malkovich) raffinato finto gentiluomo, in realtà fasullo e prepotente. Complice l'infida Madame Merle (Hershey), Isabella sarebbe solo lo strumento per fornire una dote alla figlia del marito. Dopo anni di pessimo e infelice rapporto la donna torna in Inghilterra. Forse si libererà.

16) "Vatel" (Romantico-Drammatico, Roland Joffè, 2000)

Luigi XIV si reca a Chantilly, ospite del principe di Condé. I festeggiamenti devono essere i più sfarzosi e memorabili che si possano immaginare e la loro riuscita è affidata a Vatel, maestro di cerimonie di Condé, che dovrà far ricorso a tutta la tua arte per stupire il Re Sole

17) "Le regole del caos" (Romantico-Drammatico, Alan Rickman, 2014)

Sabine De Barra, donna e non nobile, è in lizza per un incarico alla corte di Luigi XIV. Il sovrano e la sua cerchia stanno per trasferirsi a Versailles e l'artista di corte André le Notre, nonostante il disappunto iniziale, sceglie proprio Madame De Barra per realizzare uno dei giardini principali del nuovo palazzo. Mentre lei cerca di fare i conti con una tragedia del passato, Le Notre li fa con il disa-

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gio del suo presente. La malinconia di lui, attrae Sabine, mentre la tenacia di lei, e la sua sincerità, le avvicinano André.

18) "Barry Lindon" (Drammatico-Storico, Stanley Kubrick, 1975)

Barry è un giovane di bell'aspetto ma dalle origini modeste. Rifiutato dalla donna che ama, intraprende la carriera militare dopo un duello con l'avversario in amore. Stanco della vita militare, con un espediente entra nell'esercito prussiano, divenendo il beniamino del capitano Potzdorf. Ma anche questa volta la fortuna gli volta le spalle e, costretto a fuggire, diventa il compare di un raffinato avventuriero. Con la spada e la pistola si fa largo nella bella società. Ormai è un uomo appagato. Gli manca solo il blasone. Sposando la contessa di Lyndon e assumendone il cognome colma la lacuna. Ma sarà un matrimonio infelice. Il figlio della contessa, nato da un altro matrimonio, lo odia e per molti anni progetterà una vendetta, che si compirà quando affronterà il patrigno in duello. Barry Lyndon perderà una gamba e i suoi averi. Un malinconico esilio segna il suo definitivo destino.

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CUCINA CON STILE

Pane casereccio

300 gr di farina 00

120gr di pasta madre oppure 10 gr di lievito di birra fresco

170 gr dì acqua

12 gr di olio

10 gr di sale

1 Cucchiaino di miele

1) In una ciotola versate l’acqua leggermente intiepidita ,

2) aggiungete la pasta madre o il lievito di birra fatelo sciogliere bene e aggiungete anche il miele e poi l'olio

3) Mescolate bene ,incorporate la farina e iniziate ad impastare . Aggiungete il sale e continuate ad impastare...potete farlo a mano o con la planetaria in questo caso aggiungete gli ingredienti sempre con lo stesso procedimento

4)Una volta ottenuto l'impasto liscio e morbido ,adagiatelo in una ciotola e coprite con della pellicola

5) Lasciate riposare almeno un paio di ore fino a quando non sarà raddoppiato

6)Trascorso il tempo necessario riprendete l'impasto posatelo in un piano liscio e infarinato con l'aiuto delle dita stendetelo formando quasi un quadrato

7)Ripegatelo prima un lato e poi l'altro

8 )Mettete in una teglia rivestita di carta forno e infarinata

9)Lasciate riposare almeno 6 orevi consiglio di farlo la sera in modo che riposi tutta la notte

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10 ) Cuocete in forno già preriscaldato per 10 minuti a 250 'e altri 10' a 200'è un po' impegnativo ma ne vale la pena perché il gusto è indescrivibile

Vi saluto alla prossima ricetta

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LE POESIE DI LAURA CANNAS

Febbaio matto e allegro, e un po pagliaccio per le strade, accompagna il Carnevale.

Febbraio dei mesi, il più piccino allegro e biricchino. C'e' una ricorrenza che si chiama Carne, è una festa in allegria, ritornano maschere antiche sulla via, Arlecchino, Pulcinella, e Colombia, bimbi allegri e mancate di coriandoli. E' arrivato il Carnevale saltellando, viene in anzi , come e' bello il Carnevale , per scordare ogni male.

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Laura Cannas
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TRAMITE AMICIZIA DI ALESSANDRO SIANI

Lorenzo ha un'agenzia molto particolare: offre amici a noleggio. Se hai bisogno di conforto, di compagnia o semplicemente di un consiglio per lo shopping, Lorenzo è il finto amico che fa per te. Quando però è il proprietario dell'azienda di dolciumi dove lavorano i suoi zii ad aver bisogno di un amico, tutto si scompiglierà e la vita di Lorenzo cambierà definitivamente. DAL 14 FEBBRAIO AL CINEMA

TAXI A DUE PIAZZE DI CHIARA NOSCHESE

Da quando è stata rappresentata in tutto il mondo fin dal 1984, anno d’esordio di Taxi a due piazze di Ray Cooney, una versione tutta al femminile non c’era mai stata. La commedia che in Italia è tra le più rappresentate, con un’edizione storica della ditta Dorelli Quattrini Brochard e Panelli è un evergreen per il pubblico che conosce molto bene le vicende tragicomiche del tassista bigamo che deve tenere nascosto il suo segreto prima che sia troppo tardi. DAL 14 FEBBRAIO ALL’8 MARZO AL TEATRO NAZIONALE DI MILANO

SPARE IL MINORE

È stata una delle più strazianti immagini del Ventesimo secolo: due ragazzini, due principi, che seguono il feretro della madre sotto gli occhi addolorati e inorriditi del mondo intero. Mentre si celebrava il funerale di Diana, principessa del Galles, miliardi di persone si chiedevano quali pensieri affollassero la mente dei principi, quali emozioni passassero per i loro cuori, e come si sarebbero dipanate le loro vite da quel momento in poi.

Finalmente Harry racconta la sua storia.

PERE UBU - MODERN DANCE

DISPONIBILE IN TUTTI I NEGOZI

CONSIGLI
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DEL MESE
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LA RECENSIONE DI JURI MORETTI

AVATAR LA VIA DELL’ACQUA

Jeames Cameron dopo 11 anni porta sul grande schermo il sequel del kolossal Avatar. Raggiungendo le aspettative degli spettatori ed un record d’incassi molto cospicuo; Avatar la via dell’acqua risulta un sequela degno di nota e realizzato apositiamente per il grande schermo. Un film che esce in un periodo di feste, ma contemporaneamente povero per il cinema per diversi aspetti , per questo motivo, codesta pellicola farà invece molto bene per le sale in questione , per due motivi in particolare: quello economico e tanta gente in sala.

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