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La strada libera tutti a cura di Costantino Pucci
Thierry Brunea www.cooras.org www.liberamenteacappello.it www.stadaliberatutti.it
La strada libera tutti è un movimento degli artisti di strada che nasce il 13 Aprile 2012. Sono passate solo 24 ore dall’approvazione della delibera 24/2012 del Comune di Roma che abolisce il regolamento in vigore dal 2000 e lo sostituisce con un regolamento molto più restrittivo e un nutrito numero di artisti di strada è già al lavoro per trovare una soluzione. Le novità sono molte per gli artisti, la vita sarà dura se rimarranno queste regole. Divieto di utilizzo di amplificatori di ogni tipo, divieto per gli strumenti a fiato e a percussione. Limitazioni drastiche per luoghi e orari: due ore al mattino e due ore al pomeriggio totali di spettacolo per ogni piazza del centro storico. Se un solo artista si presenta e realizza le due ore di spettacolo nessun altro artista si potrà esibire. Registro obbligatorio a cui devono iscriversi tutti gli artisti. Obbligo di prenotazione con tre giorni di anticipo sulla data dello spettacolo. Questa è solo una piccola parte degli assurdi divieti imposti dalla giunta Alemanno. La Strada Libera Tutti è un aggregazione pacifica e spontanea per i diritti degli artisti di strada che vuole trasformare questo attacco alla libertà di espressione in un’opportunità per affermare l’enorme valore umano e artistico dell’arte di strada. Abbiamo realizzato già due iniziative, molto partecipate, una il 10 maggio presso il Teatro Valle Occupato e il 20 maggio a Trastevere in Piazza. Il Teatro Valle Occupato ci ha dato l’agibilità di una delle sue sale per le riunioni dove ci vediamo ogni lunedì dalle 13.00 alle 16.00 dove tutti, artisti e simpatizzanti possono partecipare. Intendiamo realizzare ancora iniziative a breve termine a Roma, dopo quelle col Teatro Valle Occupato e al Parco degli Acquedotti nel quartiere Tuscolano, per portare l'arte di strada anche fuori dalle zone del centro storico. Gli obiettivi che ci siamo dati sono: un nuovo regolamento, giusto e condiviso, per l’arte di strada a Roma; una legge nazionale per l’arte di strada in Italia, un Museo Nazionale per l’arte di strada dove avere un archivio, una mostra di mate-
riali ed immagini, un centro di formazione, sala prove ed officina di costruzione.
w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t
Per il nuovo regolamento romano intendiamo sensibilizzare l’opinione pubblica realizzando ancora iniziative pubbliche, oltre a studiare strategie comunicative che possono contare sulle incredibili risorse che abbiamo. Per la legge nazionale intendiamo realizzare delle grandi kermesse, organizzando dei pullman con un centinaio di artisti di strada che, partendo da Roma, vadano ad esibirsi nelle realtà degli artisti delle maggiori città italiane. I nostri linguaggi saranno quelli tipici dell'arte di strada. Non andremo a fare comizi o discorsi, ma solo spettacoli. Avremo degli incontri preventivi con gli artisti per decidere una piattaforma comune, come già in altre realtà sta succedendo vedi www.liberamenteacappello.it. La prima tappa sarà Napoli dove abbiamo già incontrato una entusiasta disponibilità dei nostri fratelli e sorelle in loco. Tappe successive Torino, Bologna, Milano… Nel nuovo regolamento dell'assessore alla cultura di Roma Capitale Dino Gasperini, un punto da mantenere è la possibilità per i fakiro mangiafuoco e per i fuochisti in genere di tornare ad esibirsi a Roma. Nel precedente regolamento questa possibilità non era prevista. Punto ottenuto grazie al lavoro di mediazione del COORAS (vd. i dettagli dei passaggi sul sito www.coo.r.a.s.org). Il vietare l'amplificazione di basi e l'uso di strumenti a fiato e percussioni è assai grave perché entra direttamente nell'ambito della creazione dello spettacolo e quindi nella autonomia creativa dell'artista. L'assessore ha sempre sostenuto che il problema dell'arte di strada a Roma fosse l'emissione acustica. Per questo motivo abbiamo chiesto che dotasse i vigili urbani di un fonometro per le rilevazioni di impatto acustico. Così come gli avevano dato una pistola potevano dargli anche qualche altro strumento