Pavel evsukevich Intervistato da Anthony Trahair
Sono nato in Bielorussia, nella piccola città di Orša e mi sono appassionato alla giocoleria da bambino, al punto che a 8 anni già mi esibivo in pubblico e a 15 mi sono iscritto alla Scuola di Circo di Mosca (2005/2009). Nel primo anno di scuola si lavorava sulle basi tecniche e pedagogiche di acrobatica, equilibrismo, verticali, ginnastica, coreografia, clowning, teatro; poi dal secondo anno scegli la tua disciplina, seguito da insegnanti esperti. In quegli anni mi allenavo anche 6/7 ore al giorno solo con la giocoleria, un lavoro davvero duro. La mia influenza maggiore quando sono andato a studiare a Mosca erano i grandi giocolieri russi, Ignatov, Nikolsky, Eugene Belyaur, e ho avuto ottimi insegnanti, come Teplov Igor, o Mayorenko Alexandr, anche lui una leggenda con tre diabolo, e prima di loro è noto a tutti il lavoro di Violetta Kiss, che da giovane insegnava a Sergej Ignatov. I giocolieri russi hanno una tecnica formidabile e hanno fatto la storia della giocoleria da Rastelli in poi, e penso che il loro segreto sia stato i tanti buoni insegnanti. L’insegnante è importante all’inizio per impostarti bene, acquisite le basi puoi continuare da solo e capire da te quali sono le posture giuste. Ma la giocoleria è una disciplina dura, e se non hai la motivazioni e la passione giusta, allora non è la disciplina che fa per te. Da ragazzo mi costruivo i cerchi di legno, molto pesanti, circa 215 gr., poi una volta entrato alla scuola di Circo di Mosca ho cominciato ad utilizzare attrezzi pro, che oggi puoi acquistare da tutto il mondo. Quando ero giovane utilizzavo le palline di tipo russo, oggi invece uso le MMX, ma le appesantisco con sabbia e le porto a 210 gr., perché preferisco le palline pesanti. In Russia non è come nel mondo occidentale, fuori dalle scuole non esiste niente, non ci sono convention, e non è facile trovare strutture dove praticarlo. In questi anni ho sviluppato uno stile nuovo all’interno della tradizione russa, perché oltre ai trick classici mi piace il siteswap, i trick complessi e, da quando ho visto Anthony Gatto, anche mischiare la giocoleria con il bouncing sulla testa e l’equilibrismo. Al punto che ora porto in scena 9 cerchi con una palla che mi rimbalza sulla testa. Lavoro come professionista in tutto il mondo, sulle navi da crociera, ma anche nei varietà americani ed europei. Quest’anno sono riuscito a trovare il tempo per andare al WJF e venire alle convention, è stata una mia scelta prendermi del tempo a 20 anni per vedere cosa succede in questi contesti, ma dall’anno prossimo sarò di nuovo catapultato full time nel circuito degli spettacoli.
j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 47 g i u g n o 2010
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