Juggling Magazine #48 - september 2010

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25/27 giugno 2010 – Cagliari www.conventiongiocolierisardegna.it

II^ Convention di Giocoleria in Sardegna a cura di Giorgia Atzeni (a-critico d’arte che ha sposato un giocoliere) Foto di Giorgia Atzeni e Roberto Cadeddu www.shadowshallow.com

Dopo due anni di distanza dal primo esperimento sardo - a Elmas nel 2008 -, circa 300 giocolieri italiani e stranieri – provenienti da Brasile, Perù, Argentina, Cile, Finlandia, Russia, Spagna, Germania, Portogallo, Croazia - si riuniscono nuovamente nel capoluogo isolano in una location suggestiva dal punto di vista paesaggistico (alle spalle la Sella del Diavolo e, di fianco, la spiaggia di Calamosca) in una posizione ignota alla maggior parte dei cagliaritani stessi, gestita dall’Associazione Nazionale Alpini. Un punto di partenza e di arrivo: senza questi spazi, gentilmente concessi, il progetto tanto agognato non sarebbe andato in porto. Sfida riuscita, accanto a quella di mettere a confronto più generazioni: bambini, adolescenti e “signori di una certa età” convenuti sotto l’egida delle discipline circensi. I giorni precedenti l’apertura dei cancelli, sono stati tutto un fermento di volontari, giocolieri e simpatizzanti, che hanno “tirato a lucido” alcuni vecchi capannoni, utili per l’Open Stage e il Gala e allestito il piazzale centrale su cui sono stati dislocati i gazebo gialli e le bandierine colorate, tavolini, panche e divanetti. Un posto accogliente e funzionale approntato da più di 50 volontari affiatatissimi, coordi-

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nati da Andrea Tiana e Riccardo Tanca certi del successo dell’impresa. La tre giorni si è rivelata un’occasione unica sia per i giocolieri, che hanno potuto fare il bagno in spiaggia e rifocillarsi con ottimi piatti (rigorosamente di ceramica) della tradizione locale, cucinati in loco, sia per i cagliaritani che hanno curiosato durante gli allenamenti quotidiani, provando a cimentarsi con o senza attrezzi durante i numerosi workshop (tra cui il seguitissimo di Contact improvisation) nonché assistito agli spettacoli programmati nelle tre serate. Quanto agli ospiti, i “nomi” ci sono stati e i “numeri” pure. I primi calorosi applausi sono andati ai bambini della Compagnia Lanchilonghi, protagonisti dello spettacolo “Ratataplan”, curato dalla compagnia olbiense Chapiteau Parapluie. Uno spettacolo commovente, capace di sorprendere adulti e piccini con grandi quadri di

danza, equilibri e giocolerie, tutte interpretate da giovanissimi saltimbanchi. A seguito un Open Stage di tutto rispetto, presentato da Edoardo Demontis, la cui formula è risultata vincente: un concorso fra gli artisti in scena, veri e propri sfidanti di fronte a un giudice speciale, Samuli Mannisto (curatore della EJC 2010) chiamato a selezionare il numero più interessante. Il vincitore, Mattia Thega Furlan, presentatosi con la sua panchina ed una eccentrica routine di bouncing ball, ha avuto in premio la possibilità di esibirsi alla EJC a Joensuu, in Finlandia. Ricco carnet anche per sabato: al tramonto, apre la compagnia torinese RiCirco” con “Scala B”, cui segue l’atteso Galà, efficacemente scandito dai movimentati intermezzi degli Smile Carucci. In scena, tra i nomi eccellenti, il madrileno Davel Puentes Hoces manipolatore di cappelli, Cuca esperta di antipodismo,

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Samuli Mannisto con il suo diablo, l’Argentina Tatiana al trapezio volante, Moon e le sue magiche sfere, Marianna De Sanctis con il suo hoola hoop e alcuni numeri di palline curati dai cagliaritani Kiko e Bugo “a quattro mani”, il tedesco Manne e Tommaso Panagrosso; per concludersi con un numero unico, chiuso con un flash di 9 anelli e una bouncing ball, del giovanissimo bielorusso Pavel Evsukevich. A seguire Fire show e Dj set. Nell’ultima giornata, la combriccola giocolosa ha sfilato in parata sotto il solleone sulla spiaggia del Poetto, dove ad attenderli c’era già una folla desiderosa di assistere alle Olimpiadi in cui, modestamente, si sono distinte le giovani leve sarde al ritmo della Batucada dei Zambatukè. Come ogni Convention che si rispetti, anche la sarda ha chiuso i battenti con il Renegade, diretto da Ado, con la complicità dei Terzultimi e Simone Romanò. Il bilancio è più che positivo grazie agli ingredienti genuini: sole, mare, ottima cucina e spettacoli incantevoli che hanno soddisfatto i gusti di tutti, sia delle famiglie, accorse per svagarsi e far divertire i propri figli, sia degli habituè.


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