Juggling Magazine #47 - june 2010

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Fine primavera, tempo di saggi e di verifiche per le scuole di circo; una buona occasione per riflettere su contenuti, modalità, obiettivi e percorsi che gli allievi e l’intero staff affrontano nella messa in scena di fronte ad un pubblico…

L’allievo e la scena circo come forma di divertimento e Dallo spazio vuoto1 alla Città Vuota Scuola Romana di Circo www.scuolaromanadicirco.net foto di Francesca Tecardi

A cura di Leonardo Angelini e Daniele Antonimi Ops è lo spettacolo della Scuola Romana di Circo che nel 2010 ha portato in scena gli allievi del corso professionale e dei corsi amatoriali. Con la regia di Daniele Antonini, Ops ha debuttato in aprile – con i soli allievi del corso professionale – al Festival di Piccolo Circo di Sarzana. A fine maggio è poi approdato a Kimere, rassegna di circo contemporaneo organizzata dalla Scuola Romana di Circo. In una versione più ampia – alla quale hanno collaborato anche gli allievi dei corsi serali di Giocoleria, Acrobatica, Discipline Aeree, Clown e Arte di Strada – più di 50 giovani attori circensi hanno riempito il palco del Teatro Vascello di Roma. Per la creazione dello spettacolo è stata fondamentale la forte unione degli allievi, che ha prodotto una inesauribile fonte di idee e di dinamiche di gruppo, alle quali è stato poi necessario dare un ordine e costruire attorno un “contenitore” affinché il tutto potesse essere presentato al pubblico. L’intero cast è stato guidato dallo spirito della scuola: “…dedicata a chi intende fare del circo la propria professione o semplicemente è appassionato di

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di sport…”. L’obiettivo è stato quello di portare in scena gli allievi mescolando le tecniche individuali con la ricerca di autenticità. Creare un gruppo sempre più compatto e affiatato, ricercare il proprio sè in scena e prediligere momenti corali: sono questi i passi che la scuola ha individuato per sviluppare una consapevolezza tecnico/artistica valida per l’intero gruppo di allievi. Ciascuno di loro ha inoltre ricevuto specifiche attenzioni in funzione del proprio, personale – infinito! – percorso di formazione di attore di circo contemporaneo. Lo staff della scuola ha sviluppato, ampliato e ottimizzato – ognuno secondo le proprie competenze – alcune parti dello spettacolo, dando vita ad una sfida che si prefigge di trasformare il “saggio di fine anno” in un vero e proprio spettacolo. Naturalmente non sono mancate le difficoltà, ma nonostante ciò la passione che scorre in tutti gli elementi dello staff è stata trasmessa con determinazione agli allievi. E così, come ogni anno, è nato uno spettacolo semplice, ma interessante e ricco di sorprese, che ha raccolto il tutto esaurito e sempre più convinti consensi e apprezzamenti. Appuntamento al 2011… Ricordiamo che la scadenza per presentare la domanda di iscrizione al corso di formazione professionale per l’anno accademico 2010/2011 è fissata al 1° settembre 2010!

Flic, scuola di arti circensi www.flicscuolacirco.it foto di Valentina Bosio

A cura di Matteo Lo Prete L’artista, circense e in genere, non può fare a meno del rapporto con il pubblico e con lo spazio scenico, il luogo dove tutto succede e la realtà si trasforma in poesia. È per questo che fin dai primi mesi di formazione, all’interno della Scuola di Circo FLIC, viene proposto un percorso riguardante la presenza e la relazione con lo spettatore con il quale si cerca di creare un rapporto vivo e complice. Inoltre il circense deve acquisire familiarità con gli apparati di scena (oltre che con i suoi attrezzi) e l’allestimento di quest’ultima. A tale scopo la FLIC organizza una rassegna mensile, “Circo in Pillole”, come momento conclusivo di ogni fase del lavoro tecnico e di ricerca, con la supervisione di consulenti artistici esterni ed insegnanti: l’allievo sperimenta quanto appreso, il conseguente effetto sul pubblico e le sensazioni provate prima, dopo e durante l’esibizione. Inoltre, al termine del primo anno di corso, gli allievi presentano un saggio collettivo nel quale si riconferma la sensibilità verso il pubblico, viene addestrata la capacità al lavoro corale, dove il gruppo è protagonista più dell’individuo e la riuscita è legata all’armonia e alla coordinazione di tutti gli elementi. A conclusione del biennio formativo viene messo in scena uno spettacolo di fine corso, una creazione artistica affidata a registi affermati nel panorama del circo contemporaneo internazionale e realizzata in collaborazione con la direzione pedagogica ed artistica. È il momento, per gli allievi di presentare una sintesi del loro percorso formativo, dando comunque spazio alle competenze individuali, in un determinato settore o una certa specialità, in modo da poter esprimere al meglio la pro-

pria personalità artistica. Lo spettacolo conclusivo del biennio 2008/2010 è stato Città Vuota, diretto da Johnny Torres, artista catalano proveniente dalla compagnia “Circo della Sombra”. Questa creazione descrive la vita all’interno di uno spazio immaginario: nella Città Vuota gli acrobati, i giocolieri, i trapezisti e i funamboli prendono vita. Ci parlano con il linguaggio e gli attrezzi del circo, raccontano, attraverso la gestualità, come si possono riempire gli spazi vuoti e ci svelano, la loro evoluzione in poeti del circo. Narrano il difficile cammino che si deve percorrere per arrivare al cuore degli altri e la forza che nasce dalla condivisione e dallo stare insieme. Narrano il difficile cammino che si deve percorrere per arrivare al cuore degli altri e la forza che nasce dalla condivisione e dallo stare insieme. Audizioni biennio 2010/2012: 13,14,15 settembre 2010. 1 Peter Brook, “Lo spazio vuoto”, Roma, Bulzoni editore, 1998


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