https://blinkcircus.jimdo.com/ foto di lorenzo mastroianni
Dopo una serie di esposizioni in gallerie d’arte e spazi espositivi con opere di grande formato, il fotografo surrealista Lorenzo Mastroianni decide di sperimentare l’esposizione delle sue opere in altri contesti (strade, piazze, parchi) con altri formati. Nasce così nel 2010 Blink Circus, un’installazione d’arte viaggiante, uno spettacolo itinerante in stile anni ‘20, in un piccolo chapiteau di 35 metri quadri. Una fiaba fotografica realizzata da Lorenzo, che ne cura anche scenografie, costumi, installazioni e video. All’interno dello chapiteu trovano spazio 7 installazioni in
stile circense (grande e piccolo carillon, ruote meccaniche, un libro gigante contenente porticine e finestre, piccole case in sospensione e un albero di gabbie per uccelli...) tutte contenenti fotografie in miniatura, in stile surrealista-circense, e tutte realizzate con parti delle scenografie utilizzate sul set fotografico. La compagnia è composta da 2 artisti, che accolgono e dirigono i visitatori all’interno dello chapiteau, in un percorso onirico con musiche luci e suoni sincronizzati, accompagnati alla scoperta di questo mondo fantastico, in assoluta libertà e senza limite di tempo! Tutte le opere all’interno sono in miniatura e possono essere osservate attraverso lenti d’ingrandimento che vengono consegnate agli spettatori all’ingresso dell’installazione. Nelle sue opere Lorenzo elimina sempre tutte le ombre, con un sapiente uso dell’illuminazione, cercando, al contrario delle regole fotografiche, un’illuminazione bidimensionale piatta che conferisca ai suoi scatti una sensazione pittorica. Attraverso la lente d’ingrandimento si ritorna invece all’allungamento dei piani e delle distorsioni dando l’impressione ottica della terza dimensione. “Cambiare il rapporto tra opera e visitatore” racconta Lorenzo, “Ritengo molto importante limitare l’ingresso a 10 massimo 15 spettatori per volta così che lo spettatore possa fondersi completamente con le opere, apprezzando giochi di luce, venature, distorsioni, finestre e porte in miniatura, alla scoperta dei piccoli dettagli compresi nelle composizioni delle immagini. Per tutto il tempo che ritiene necessario. La lente d’ingrandimento è studiata per farlo isolare e condurlo ad un rapporto diretto, intimo con l’opera stessa. Deve entrare in una stanza ed uscire da un mondo”. i sette Progetti fotografici Il primo è un omaggio a Luci della Ribalta di Chaplin, dove ricorre il clown e le ballerine di danza classica, ed un tributo al fotografo Jan Saudek. Queste immagini sono tutte raccolte in una piccola galleria d’arte in miniatura, pensata e
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