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GIULLARI SENZA FRONTIERE gennaio/marzo 2014 – Isola di Ceylon - Sri Lanka FB Fan Page: Giullari Senza Frontiere
a cura di Stefano Guarino Grimaldi foto di Leda Delalio
Quest’anno i GSF sono partiti per una nuova avventura. 14 artisti, di cui 4 bambini, per una spedizione di 55 giorni, sull’Isola di Ceylon, da 30 anni scenario di guerra tra la popolazione Cingalese e quella Tamil. La povertà e le conseguenze di questo conflitto sono evidenti e tangibili, nonostante la tregua stabilita nel 2009. Il paese vive una lenta ripresa, ma 30 anni di guerra non si cancellano velocemente, soprattutto nel nord del paese, dove
la popolazione Tamil è stata più o meno confinata, o su tutta la costa Est, dove lo Tsunami del 2004 si è abbattuto, terminando l’opera di distruzione. Ad oggi, 28 febbraio, siamo stati a Negombo, Kalpitya, Colombo, Jaffna, Anuradhapura, Sigiriya, Pollonaruwa, Kandy, Ella, Arugam Bay, Nilaveli, Trincomalee. Abbiamo replicato il nostro spettacolo più di trenta volte e tenuto 6 laboratori di circo in villaggi sperduti, colpiti da guerra e Tsunami, abitati dalle raccoglitrici di the, Orfanotrofi, Scuole, Carceri, Centri di rieducazione, Centri per persone disabili, Case di Riposo. Ci siamo meritati una intera pagina sul principale quotidiano nazionale e almeno 10.000 persone hanno visto il nostro spettacolo! Fino ad oggi abbiamo toccato pochissime zone turistiche e siamo riusciti ad avere un contatto vero con la popolazione locale. Qui esiste un bellissimo rispetto per la libertà di religione e non è difficile incontrare famiglie con padre Indù, madre Buddhista, figlio Musulmano e figlia Cristiana. Grazie allo spettacolo, veniamo accolti nella vita delle persone del posto, non siamo trattati come turisti cui spillare soldi o proporre escursioni, la gente ci apre il cuore e ci racconta la loro vita, le loro storie di
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guerra, di povertà, dell’esperienza dello Tsunami, regalandoci l’intimità che cerchiamo, e che non è mai scontato ottenere. Inizialmente ci siamo diretti a nord, alla scoperta del popolo Tamil. I recenti conflitti segnano vistosamente gli edifici e gli occhi della gente. La generazione che ora è tra i 15 e i 25 anni è la più depressa, con un’infanzia e l’adolescenza vissuta sotto bombardamenti e coprifuoco e il territorio è super militarizzato dai Cingalesi. Viviamo sulla nostra pelle le ronde notturne armate dei militari cingalesi, i continui posti di blocco e una finta pace… Scendendo verso la Hill Country la zona centrale e montagnosa, famosa per le coltivazioni di thè e riso, passiamo per Anuradhapura, dove ci ritroviamo, a nostra insaputa, a fare spettacolo nel campo di calcio della stazione di Polizia! Diamo il meglio di noi: poliziotti messi in imbarazzo e presi a schiaffetti dall’incontenibile Urana, rendono questo spettacolo unico e irripetibile. Tocchiamo così in pochi giorni i due estremi, spettacoli per i Tamil e subito dopo per la polizia Cingalese, senten-