Breve discurso en torno a la reducción del año y reforma del calendario

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EL C Ò D I C E DE J U A N E L O T U R R I A N O

Tauole, che la dimostrano ancora et queste sarano tre; Due in forma circolare o sferica, et una quadra. Le quali s'io hauessi l'oro et l'argento de gli Alessandrini et Babilonici, d'oro et di argento le hauerei scolpite a V.M.tà come essi gli Aurei numeri scolpiuano a i Romani. Ma forse sarà più accertato che io le habbia poste in carta, acciochè no riusciendo al proposito di quello si desidera, si possano con manco pensiero et lacerare, et ponere in pezzi. Vedrà in esse almeno la M.tà V. scolpita la deuotione dell'animo mio, che le renderà al suo Real conspetto di non minore prezzo et ualore, oltre che dal reflesso dell'amoreuole uista con che saranno mirate da lei, spero che riceueranno tanto di luce e splendore, che non solo ag2v guagliaranno, ma di gran lunga auanzaranno quello dello argento et dell'oro. Et per che riesca l'uso di dette Tauole più facile a V.M.tà passerò dichiarandole ad una ad una, con quella più breuità che potrò, oltra che tengono tanta simpatia insieme, che della dichiaratione dell'una s'intenderanno in buona parte le altre, caminando tutte per uno istesso mettodo, et ad uno istesso fine, solo con quelle poche mutationi che forzatamente sono necessarie rispetto a i diversi modi che si propongono per la reduttione. Ma per sapere il tutto a pieno dico: Che essendo stato ordinato dal Concilio Niceno, che la Pasqua si celebrasse in quella Domenica, che cadeua tra la 14.ta e 21.ma luna che faceua imediatamente dopo l'Equinottio di primavera, fu mestiero di ritrouare tre cose, Quando fosse l'Equinottio; Quando facesse la luna, et a quanti del mese uenesse la Domenica. Et perchè l'Equinottio fu reputato stabile per la intercalatione del bissesto, dichiarò il detto Concilio che fosse alli 21 di Marzo. Alla luna per che era instabile, et alla littera Domenicale, per poterle ritrouare anticipatamente, et per formare il calendario gli fecero le tauole da ritrouarle, et per la luna si seruirono dell'Aureo numero degli Egitti], et per la littera Domenicale, di quella Tauola, che chiamano cyclo Solare. Ma sì come la Tauola della littera Domenicale fu uera et infalibille, così fu fallace la Tauola dell'Aureo numero, et questo auenne perchè ancorché sia uero che la luna et il sole in 19 anni caminano eguali giorni, non però caminano hore eguali per che il sole camma 6939 D.et 18 Hore, et la luna 6939 D.16 H. M.31. Di modo che ogni 19 anni corre differenza tra/ l'oro de una hora e meza che di quel minuto non si ha da hauere consideratione, per non fare momento, se non in centinara de migliara d'anni. Onde se ben è uero che in capo de 20 anni la luna et il sole tornano a fare le medesime congiun3r tioni, o poco differenti, in spatio però di tempo quella poca differenza diuenta grande, per che auanzando, come si è detto, ogni riuolutione decennouenale una hora e media, in 16 reuolutioni ne auanzarano 24. Onde in 304 anni (che tanto importano le dette 16 reuolutioni decennouenali) l'Aureo numero si ritrouerà un giorno innanzi alla luna et in 1579 anni sarà la luna restata indietro 5 giorni intieri, et hore; sì che

FUNDAC.IÓN JUANELO TURRIANO


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