COPIA CONTROCOPIA

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organizzata da Laboratorio di Arti visive 1 , Diego Tonus con la collaborazione di Daniele Zoico info lab.artivisive 1 @gmail.com

Università Iuav di Venezia 11.2.2020 magazzino
6 aule dalla 1.1 alla 1.9 ore 15
mostra di fine laboratorio 2019/2020 COPIA CONTROCOPIA
DIPARTIMENTO DI CULTURE DEL PROGETTO

ABDUL SAMAD NASSER

ALEKSANDRINA ELENA

AMARO LUDOVICA

BELLATO ALICE

BINCOLETTO MARIA

BOSCARO LORENZO BOSCOLO GIOVANNI

BOZZA ELENA

BOZZO ELENA

BRANELLI ARIANNA

BRESSAN SOFIA

BUSNELLO SILVIA

CAMPOBASSO NICOLÒ

CANTARELLO BEATRICE

CAPPELLO SILVIA

COMANDI FILIPPO COTTIFOGLI ALICE

CUSINATO GIULIO

DAL MASO NICOLA

DE ZARDO EMMA

DELL’ERA MARTA

DIERICKX MATTIA

DUBOIS LEONARDO

FACEN DAMIANA

FERRARI ANITA

GARBUJO MATTIA

GRIGORE REBECCA

JINGYUAN LI

LAMATTINA FRANCIA ZOE

LONGO MARIANNA

MABILIA MARCO

MARCIALIS MARCO

MARTIN FRANCESCA

MASI GIORGIA MASUELLI LUCA MAZZAROL MATTEO MELCHIORETTO EDOARDO MENEGUZZO LISA

MICOLI CARLOTTA MORETTON FRANCESCA MUFFOLINI SILVIA NEGRIN GIULIA NEGRONI SCHIZZAROTTO ANNA PAGIN ANNA

PALADINI MARIANNA PAOLUCCI NATALIA

PERONI ROBERTA POZZOBON MELANY PRIORI BLUE

PUJATTI LISA

RANAWEERAGE PERERA DILAN RIGADELLO ETTORE ROBERTS EMILY RUSSELL JULIA SANTI ELISA SCAVEZZON BIANCA

SCIANCALEPORE ALICE

SINIGUR ANASTASIA SOTTORIVA SOFIA ELENA SUKHORUKOVA POLINA TODESCHINI MARIA TOMMASOLI GIULIA TRAVAGLIA CARLO TRENTIN LARA TURCO ELEONORA TURRI RUBEN VIOLETTA MACELLO GIULIA ZERBINI LORENZO ZHI ZHENG ZORZAN REBECCA

COPIA CONTROCOPIA

IUAV Università di Venezia Laboratorio Arti Visive 1 di Diego Tonus Con la collaborazione di Daniele Zoico

COPIA CONTROCOPIA è il titolo del Laboratorio di Arti Visive 1 (aa. 2019/2020), pensato per interrogarsi sul significato dell’originale e della copia nell’opera d’arte e la loro relazione con l’autenticità, andando a sottolineare la pratica della riproduzione e del rifacimento come gesto attivo di lettura e interpretazione critica.

I partecipanti si sono confrontati con una pratica quotidiana del ‘fare’, per permettere di creare delle basi con cui sviluppare un proprio pensiero artistico, incoraggiando un approccio critico rivolto alla realizzazione di un’opera da presentare come prova finale. Ad una fase iniziale di lettura e presentazione di una serie di opere di artisti contemporanei esistenti, pensate per il corso, è succeduto un periodo di COPIA, in cui ogni partecipante ha riprodotto un’opera selezionata fra quelle presentate. In questa fase, è stato richiesto un rifacimento esatto o più vicino possibile all’originale: questo ha permesso di avvicinare il singolo alla lettura dell’opera d’arte e alla sua interpretazione, attraverso il rifacimentovisto come gesto attivo. L’utilizzo delle specifiche tecniche, materiali e modalità di realizzazione, è servito a sensibilizzare i partecipanti alle pratiche e processualità dell’arte visiva.

Quali sono le modalità di riproduzione a disposizione oggi? Cos’è una copia e perchè realizzarla? Cosa significa originale, nel momento storico in cui stiamo vivendo? Queste sono alcune delle domande che si sono presentate durante il corso e che hanno accompagnato il percorso del singolo verso la fase finale dal titolo CONTROCOPIA. Dopo aver riprodotto fedelmente l’opera selezionata fra quelle già esistenti, i partecipanti hanno utilizzato le conoscenze apprese durante la fase di remake, per re-interpretare l’uso delle pratiche studiate, con il fine di tradurle in un loro linguaggio e realizzare una loro opera per la mostra finale.

Ne è risultato un nuovo originale, basato sullo studio dell’opera precedente, ma che differisce per contesto, contenuto o modalità di realizzazione. Non si tratta di una rivisitazione, bensì di un’opera diversa il cui pensiero è personale al percorso del singolo partecipante.

La figura e il ruolo interdisciplinare dell’artista visivo, in grado di relazionarsi con figure di diversi campi del sapere e della creatività (moda, film, fotografia, informazione ecc.), sono stati aspetti esplorati nel corso trattando di temi come l’appropriazione; l’autorialità; il ruolo della proprietà intellettuale; le diverse tecniche di riproduzione; il rapporto fra ‘presentazione’ e ‘rappresentazione’ sia di oggetti sia di narrative, con particolare attenzione alla finzione e a come questa possa cambiare la realtà; infine l’editing visto come forma di potere dell’artista non volto alla manipolazione dell’informazione, bensì alla creazione di un’opera vista come strumento di conoscenza della realtà.

L’obiettivo del corso è stato di dare ai partecipanti le basi per usare consapevolmente i mezzi e gli strumenti per elaborare un proprio lavoro, esplorando e investigando le potenzialità dell’opera di influenzare la percezione e formare il pensiero di uno spettatore, sperimentando come dei bricoleur, ma allo stesso tempo coltivando un metodo e dando forma a delle ossessioni.

L’analisi dei mezzi, il contenuto dell’opera e la relazione con il tempo storico in cui questa viene realizzata, sono aspetti fondamentali della relazione artista-opera-spettatore che sono stati trattati nel corso, e che sono stati inoltre soggetto di letture, momenti collettivi di presentazione e visite a mostre.

2 3 COPIA CONTROCOPIA, Laboratorio di Arti Visive 1 - IUAV Università di Venezia 2019-2020
LISTA ARTISTI

The Rebirth

Tazza in ceramica, collante, basamento Performance 2020

rómpere v. tr. [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). –1. a. Spezzare, dividere qualche cosa in due o più parti, con movimento rapido e taglio non preciso;

L’azione del rompere non è spesso volontaria, spesso la si compie accidentalmente, molte altre volte invece si rompe, o meglio, si distrugge, per creare qualcosa di nuovo. Ogni frattura, ogni imperfezione, ogni taglio è ricomponibile, e si mostra per quello che è. Distruzione e costruzione coincidono in un processo che diventa un nuovo inizio.

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Senza Titolo

Video HD, No Color/ Sound 2020

Senza Titolo parla di un eccesso. Di una presenza. Un evento personale dell’artista che, trasformandosi nel lavoro, diventa esperienza collettiva sotto altre spoglie.

Avete mai immaginato se un giorno perdeste il gusto? Come sarebbe la vostra giornata tipica? L’allusione dell’immagine a questo eccesso o mancanza, attraverso questo gesto poetico, porta a vedere il problema come risorsa creativa per svelare un’immagine filmica, più che solo come debolezza.

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Ludovica Amaro

Il presente del presente

Battitura con macchina da scrivere 18x18 cm

2020

L’ opera si propone di creare un intervallo di tempo attraverso l’apertura e la chiusura delle parentesi. Utilizzando un linguaggio simbolico universale, si pone il problema di come fissare il tempo, in particolare il presente, in quanto privo di estensione. L’intervallo racchiude la simultaneità degli eventi accaduti dal momento di apertura della prima parentesi alla sua corrispettiva chiusura. Rincorrendo il presente si cade così nel suo stesso paradosso, e quindi l’esposizione del passato.

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Facciamo che io ero

Fotografie incorniciate, registrazione audio Installazione

2020

Le foto portano con sé una traccia. Un’esperienza, una storia, spesso sfumata da ricordi sovrastanti non sempre intuibili dallo spettatore, che attiva così, nella mente, uno scenario possibile. Le voci dei bambini aiutano questo processo guidandoci attraverso i loro racconti. L’idea parte dall’osservazione di alcune vecchie foto di famiglia. Scegliendone una tra quelle proposte, i bambini della classe elementare 5B (dell’istituto comprensivo G. Pascoli di Campalto), hanno inventato delle storie a piacimento, che avessero come protagonisti, su mia richiesta, i soggetti nelle fotografie, senza sapere chi fossero quest’ultimi. Si viene a creare così una doppia realtà che unisce memoria e immaginazione.

10 11 COPIA CONTROCOPIA, Laboratorio di Arti Visive 1 - IUAV Università di Venezia 2019-2020
Alice Si ringrazia la Scula Elementare Giovanni Pascoli di Campalto e nello specifico gli alunni della classe 5B e le maestre Angela Quattrociocchi e Mariaiva Santelli

Quotidiano manipolato Prima pagina di giornale

In un contesto nel quale il pregiudizio della forma condiziona il valore del contenuto, i media informativi sono troppo spesso strumentalizzati esercitando interessi specifici, contribuendo ad una rappresentazione distorta della realtà e facendo leva su paure e rancori della popolazione a livello politico, economico e sociale. Tra verità e post-verità: giudizio critico.

Le “fake news” sono sulla bocca di tutti e sono state nel tempo motivo di critiche sia dalla politica che dai giornali. E’ ormai appurato che non solo la scelta delle notizie vere da trasmettere da parte dei media può avere una grande influenza sull’opinione pubblica, ma anche che l’opinione pubblica si lasci influenzare dalle notizie false. Ma quante sono davvero le “fake news” e quale la loro incidenza sull’informazione? Come contrastarle?

La censura sembra essere l’unica soluzione. Combattere la loro diffusione censurando le notizie vorrebbe dire garantire una trasparenza dell’informazione e incentivare una valida cultura dei media attraverso la formazione dei giovani. I social network in particolare non possono più essere il luogo in cui tutti possono scrivere tutto: ognuno dovrà essere responsabile di ciò che pubblica. La censura deve uniformarsi su tutti territori, partendo da una rete di organismi nazionali indipendenti ma coordinata dai vertici di Bruxelles, capaci di identificare le bufale, di rimuoverle dal web e nel caso imporre sanzioni a chi le mette in circolazione.

di Luigi Polito

Dalla prima segnalazione di infezione arrivata dalla Cina sono passati ormai quasi tre mesi e la portata del Coronavirus ha raggiunto livelli inimmaginabili. Ad ora sono ormai 14.300 contagiati e 304 i morti. Bloccate le operazioni dell’Aeronautica militare per il rientro dei 67 italiani isolati nella provincia di Wuhan, in Cina, dove è scoppiato il contagio. L’operazione si proponeva di riportare in Italia anche connazionali presenti in altre province cinesi, seguendo un rigidissimo protocollo di sicurezza, tuttavia Conte afferma: “La probabilità di contagio è troppo elevata”. Sono dunque numerosi gli italiani bloccati dallo scoppio dell’epidemia, il Ministero della Salute collabora attivamente alla predisposizione delle procedure sanitarie relative alla gestione dei cittadini, al momento però nessuna notizia in merito all’effettivo rimpatrio.

Attività illecite: consigliere arrestato. Sistema operativo iOS in crisi

Craccato il sistema operativo di Apple, numerosi dispositivi messi in discussione. 256 iPhone esposti a vulnerabilità critiche, hackerati con un semplice messaggio di testo. Giusto qualche mese fa 40 applicazioni sono state rimosse dall'App Store ufficiale perché infettate da XcodeGhost, un malware progettato per trasformare dispositivi Apple in una botnet estesa. Nonostante la decantata capacità di protezione di Apple, il malware non solo è riuscito a penetrare, ma è posto in cima alle app legittime, rendendone difficile il rilevamento. Una squadra di informatici è al lavoro per individuare gli hackers.

Terrore in chiesa, attacco a Norimberga

Una

quindicina di uomini armati sono entrati nella chiesa cattolica di Sant’Elisabetta di Norimberga, in Germania, intorno alle 10 di domenica mattina, e hanno aperto il fuoco contro i fedeli che assistevano alla funzione. Hanno perso la vita così cinque persone e il sacerdote di 36 anni, che stava celebrando la messa. A colpire, secondo le ricostruzioni, è stato un gruppo di jihadisti che, dopo essere arrivati in moto e aver circondato la chiesa, ha fatto irruzione con le armi in pugno e per un’ora ha sparato contro presenti. “Verso le 10, durante la messa, persone armate hanno fatto irruzione nella chiesa cattolica e hanno iniziato a sparare– ha detto il sindaco di Norimberga, Ulrich Maly – Gli aggressori sono stati in grado di immobilizzare alcuni fedeli, hanno ucciso cinque persone che tentavano la fuga e il sacerdote che stava celebrando la messa”. Il primo cittadino ha poi detto che si è trattato di un attacco compiuto “da quindi o venti uomini”.

S sta indagando sui colpevoli, nel frattempo, in seguito alla sparatoria, è stato pubblicato un video che minaccia diversi centri di culto tedeschi come prossimi luoghi dei massacri. In città, affermano alcuni testimoni, si è diffuso il panico.

La gente è chiusa in casa e le attività commerciali sono state interrotte.

dall’UE

Steve Wozniak rivendica la divisione Apple

Secondo quanto riferito dal cofondatore della società, Apple avrebbe dovuto suddividere il proprio business parecchi anni fa.

Nubifragi e vento Cinque vittime

Vento, neve, nubifragi; l’Italia flagellata dal maltempo: cinque morti, ferito un bimbo colpito da un albero. Un treno è deragliato nel padovano senza conseguenze per i passeggeri. Dopo la siccità è arrivato l’inverno a fine gennaio.

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2020
Mix Media
Il
MARTEDI 11 FEBBRAIO 2020 FONDATO NEL 1876 Milano, Via Solferino 28 Tel. 02 62821 Roma, Via Campania 39/C - Tel. 06 688281 Servizio Clienti - Tel. 02 63797310 mail: servizioclienti@corriere.it www.corriere.it in Italia EURO 1,50 | ANNO 59 N° 8 di Guido Torres a pagina 43 di Tommaso Mazza da pagina 8 a pagia 10 L’articolo e l’annuncio di referendum a pagina 39 Leggi di più a pagina 41
caso Bryant Medicina Verità sconvolgente: il pilota al comando del velivolo non era in possesso di licenza di volo. Screening mammografico superfluo e dannoso per molte donne.
sui
La Farnesina:
Virus Emergenza mondiale “Catastrofe imminente” annuncia Conte. Blocco al ponte aereo istituito per il rientro degli italiani da Whuan: “Troppi i rischi”. Spari
fedeli, almeno 6 i morti.
2 vittime sono connazionali.
GIANNELLI
alle pagine 2 e 3 continua a pagina 32 continua a pagina 33 a pagina 15 a pagina 28 LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE: FAKE NEWS CENSURATE?
Barbiero, consigliere comunale di Spinea, è stato arrestato con l’accusa di detenzione e spaccio di cocaina e organizzazione di festini hard, con provvedimento di custodia cautelare firmato dal gip Augusto De Magistris. Accusato inoltre di estorsione, lesioni e atti persecutori ai danni di una straniera, una delle ragazze presenti ai festini a luci rosse organizzati in appartamenti lussuosi e camere d’albergo. Barbiero ha precedenti per guida in stato di ebrezza, ingiurie, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sulla propria identità personale. Informazioni private ad alto a rischio CRONACA
POLITICA ESTERA Ipotetica uscita della Francia
Paolo
LOCALE
a pagina 17
MALTEMPO

Lorenzo Boscaro

DICO

Film HD Color/Sound, 46’ 2020

Dall’introspezione all’autoanalisi fino alla scoperta di un incessante autosabotazione .

L’impossibilità di rivelare un verbo sincero, “Verbo Generato”, viene tradotta, nell’opera, attraverso l’uso del “Verbo Censurante”.

Traduzione derivante dalla scoperta e familiarizzazione di questa forza antagonista.

Il “Verbo Generato” viene riflesso come un uccello colpisce con le ali la gabbia in cui è rinchiuso, ne-gando la sua natura rivelatrice.

Mi senti?

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ll Ritratto rifiutato

Un foglio accartocciato, che potrebbe sembrare ad una prima impressione quasi uno scarto del processo creativo dell’artista, diventa momento di riflessione.

Una volta realizzata la potenzialità di questo foglio e dell’immagine su di esso, l’accartocciamento diventa volontario, quasi a voler andare a riscoprire il volto distorto e frammentato, fra le pieghe.

Il rifiuto o, ri-fiù-to come espulsione o esclusione di un’idea dal processo creativo, diventano in questo caso soggetto portante del lavoro. Quello che resta dell’esaurirsi del pensiero, resiste e fa emergere uno sguardo che incontra lo spettatore in mostra.

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(non)

Vissuto Video HD, Smartphone Installazione

2020 (non) Vissuto porta alla luce l’esperienza di non vivere un’esperienza: dall’ inizio alla fine dello spettacolo lo sguardo passa attraverso il cellulare, perciò l’attenzione è focalizzata sul filtro e non sul momento.

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Specchio 20x20 cm e panchina pubblica Intervento in luogo pubblico 2020

Incontro riflesso

Specchio e panchina pubblica

Intervento in luogo pubblico

Dimensioni variabili 2020

“Incontro riflesso” è un intervento in zona Fondamenta de la Pescaria 1826, Venezia, dove utilizzo una panchina pubblica su cui posiziono uno specchio di piccole dimensioni.

La panchina è un non-luogo in cui uno dei motivi che ci spinge a sederci è il fermarsi a pensare.

Questa azione avviene tra sé e sé.

Incontro riflesso è un intervento in zona Fondamenta de la Pescaria 1826, Venezia, dove utilizzo una panchina pubblica su cui posiziono uno specchio di piccole dimensioni. La panchina è un non-luogo in cui uno dei motivi che ci spinge a sederci è il fermarsi a pensare.

É in questo momento di riflessione che avviene l’incontro ideale con se stessi.

Attraverso lo specchio collocato, si “riflette” la propria immagine e l’incontro si materializza.

Questa azione avviene tra sé e sé. É in questo momento di riflessione che avviene l’incontro ideale con se stessi. Attraverso lo specchio collocato, si “riflette” la propria immagine e l’incontro si materializza. La panchina, per chi fa questa esperienza, diventa così un luogo di incontro reale con se stessi.

La panchina, per chi fa questa esperienza, diventa così un luogo di incontro reale con se stessi.

posizione dell’intervento “Incontro riflesso”

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I am a different person everyday Intervento su Instagram 2020

Quanto teniamo all’unicità di una identità sociale, costruita per mostrare certi aspetti e nasconderne altri della nostra personalità?

Partendo dal presupposto che nessuno può essere completamente se stesso su un social network, con l’account @xrixnn.x sulla piattaforma di Instagram l’artista assume ogni giorno l’identità sociale di una persona diversa; l’opera, prima di una serie, si interroga sulla possibilità di costruire una personalità tramite l’imitazione di quelle altrui.

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Sofia Bressan

Potevo farlo anch’io

Manifesto

Installazione 2020

Potevo farlo anch’io riflette sul concetto del luogo comune inteso come un’affermazione comunemente accettata.

I manifesti presentano una serie di luoghi comuni scomposti e riassemblati, quest’operazione vuole estrapolare le parole dalla loro natura nel contesto del luogo comune ed estraniarle dal loro significato originale. L’opera cerca inoltre una relazione con lo spettatore al di fuori della mostra, i manifesti infatti sono stati affissi alle pareti dei sottopassaggi di alcune stazioni ferroviarie della tratta che collega Venezia e la località in cui l’idea è stata concepita.

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LE MEZZE STAGIONI SONO STUPIDE TUTTO NOBILITA L’UOMO GLI IMMIGRATI CI SANNO GUIDARE NON ESISTONO PIÙ LE BIONDE LE DONNE
LE MEZZE STAGIONI SONO STUPIDE TUTTO NOBILITA L’UOMO GLI IMMIGRATI CI SANNO GUIDARE NON ESISTONO PIÙ LE BIONDE LE DONNE NON RUBANO IL LAVORO SI STAVA MEGLIO QUANDO LO POTEVO FARE ANCH’IO I POLITICI SONO SEMPRE PIENI GLI OPPOSTI SONO TUTTI LADRI NON C’È PIÙ ARTE IL LAVORO LONTANO DAGLI OCCHI C’È LA CRISI MA I RISTORANTI SONO LONTANO DAL CUORE DI MAMMA NE ESISTE RELIGIONE LE MEZZE STAGIONI SONO STUPIDE TUTTO NOBILITA L’UOMO GLI IMMIGRATI CI SANNO GUIDARE NON ESISTONO PIÙ LE BIONDE LE DONNE NON RUBANO IL LAVORO SI STAVA MEGLIO QUANDO LO POTEVO FARE ANCH’IO I POLITICI SONO SEMPRE PIENI GLI OPPOSTI SONO TUTTI LADRI NON C’È PIÙ ARTE IL LAVORO LONTANO DAGLI OCCHI C’È LA CRISI MA I RISTORANTI SONO LONTANO DAL
NON RUBANO IL LAVORO SI STAVA MEGLIO QUANDO LO POTEVO FARE ANCH’IO I POLITICI SONO SEMPRE PIENI GLI OPPOSTI SONO TUTTI LADRI NON C’È PIÙ ARTE IL LAVORO LONTANO DAGLI OCCHI C’È LA CRISI MA I RISTORANTI SONO LONTANO DAL CUORE DI MAMMA NE ESISTE RELIGIONE

Silvia Busnello

Room 1.9

Video Color/No Sound, 10’ 2020

Room 1.9 prendere in considerazione il meta-momento come atto che mostra e parla di sé stesso. Il video, partendo dall’interno di un modellino in scala 1:7, allarga sempre più il campo smontando l’illusione di trovarsi all’interno della stanza fino a rivelare la stanza reale. È quel momento che, consapevole di sé, delle proprie strutture e dei propri stili, decide di scoprire l’inganno, di rivelare il trucco.

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Nicolò Campobasso

Tempo bucato

Stampa digitale su carta

Fotografia

50x40 cm (con cornice)

2020

Tempo bucato esplora come il tempo cambia le persone ed i luoghi.

Questa immagine è il risultato di più fotografie, scattate in vari giorni, e sovrapposte una all’altra. La sovraesposizione permette di “bucare” ogni foto e di far vedere quella sottostante.

Così facendo, il tempo si può letteralmente “vedere” e sottolinea il cambiamento di luce sulle case, i fari delle macchine con la loro scia luminosa, e tutti quegli elementi che “reagiscono” al passaggio del tempo.

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In-dimenticanza

Video HD Color/Sound, 1’43’’ 2020

Il punto di partenza è il ricordarci chi siamo. Quando viene meno ciò, la nostra identità vacilla.

In-dimenticanza è una ricostruzione della memoria e dei ricordi di una persona attraverso scritte e oggetti accumulati nel corso degli anni per paura di dimenticare.

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Silvia Cappello

Venezia 2050

Acqua della laguna di Venezia, giornali e libri rovinati dall’acqua alta del 13 Novembre 2019, frammenti di palazzi veneziani, registratore audio, telo di stoffa

Installazione 2020

Alla luce della fine imminente prevista per la città di Venezia, allo spettatore sono proposti dei paradossali souvenir contemporanei. L’opera sottolinea il principale meccanismo economico che muove la città, calato in un futuro distopico in cui il valore degli oggetti esposti potrebbe essere ridotto a quello di una qualunque calamita.

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Filippo Comandi

Scanning Monuments

Stampe fotografiche su carta blue back

Scannerizzazioni

84,1x118,9 cm 2020

Scanning Monuments è un’opera nata dall’idea di scattare fotografie di oggetti senza l’ausilio di una macchina fotografica.

Scannerizzando particolari di placche commemorative e monumenti, il lavoro investiga la creazione di nuova memoria. Per quanto siano evidenti all’interno dello spazio cittadino, questi monumenti passano quasi del tutto inosservati - seppur mantenendo la loro natura evocativa della storia.

Dalle scannerizzazioni di Scanning Monuments risultano delle astrazioni; immagini di diversa natura, con una nuova qualità e risoluzione. Le nuove placche commemorative, i nuovi monumenti.

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Alice Cottifogli

10g

Taniche lt.10, acqua Installazione

6 taniche contenenti 10 litri d’acqua ciascuna. E’ questo l’equivalente necessario per produrre 10 gr di carne suina (la più consumata a livello globale) di un generico allevamento intensivo, tenendo in considerazione l’abbeveramento dell’animale, la coltivazione e produzione del suo nutrimento, la pulizia e manutenzione delle strutture in cui viene allevato.

La concretizzazione di un problema percepito come astratto, distante e sottovalutato. L’obiettivo dell’opera è la materializzare nello spazio espositivo di un frammento di un reale processo di dimensioni tanto grandi quanto sconosciute.

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Welcome

Generatore audio, amplificatore Installazione sonora 2020

Il dispositivo Welcome (Cacciaumani) emette una frequenza di 6.000 Hz. Questo suono è prodotto da un generatore audio collegato ad un amplificatore.

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Quel che resta Coriandoli, pinzetta Performance 2020

Un’azione impotente. Uno sforzo vano. Una direzione incerta.

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48 49 COPIA CONTROCOPIA, Laboratorio di Arti Visive 1 - IUAV Università di Venezia 2019-2020

Tracce

Pennarello indelebile, cartone, plastica Installazione 2020

Scrivere è il mezzo che abbiamo per cristallizzare la nostra essenza, per rendere indelebile ciò che siamo, per trasporre la nostra presenza su degli oggetti che con queste storie assumono un valore nuovo, non più legato all’uso che ne facciamo nel quotidiano, ma diventano portatori di un messaggio. Cinque personalità danno nuova vita a cinque oggetti arrivati alla loro morte.

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Emma de Zardo
52 53 COPIA CONTROCOPIA, Laboratorio di Arti Visive 1 - IUAV Università di Venezia 2019-2020

Essere cattedrali

Stampa fotografica

Fotografia

42x42 cm (senza cornice)

2020

Essere cattedrali ha origine nelle affinità estetiche tra cattedrali gotiche e ambiente alpino. Il lavoro nasce dalle parole di alpinisti che provano un’inspiegabile attrazione verso il cielo, pensieri in cui, l’eco di antiche religioni, permette a venerazione e paura di mescolarsi. Nei miti antichi le montagne sono la residenza degli Dei, luoghi da adorare esclusivamente dal basso. Nel tempo la fascinazione vince la paura e le montagne diventano il legame tra terra e cielo.

L’altezza delle cime apre le porte ad un mondo altro, le cui radici sono però radicate nella dimensione umana, rivelando che la strada per l’invisibile sia percorribile attraverso la concretezza della fatica.

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Artwork Hunter

Reflex Canon 600D, Pluto Laser Trigger, Proiettore, PC

Installazione 2020

Molto spesso veniamo rapiti dalla bellezza o dalla notorietà di un’opera d’arte e sentiamo l’esigenza, il bisogno di catturarla, di averne un ricordo fotografico; a volte trasgredendo il divieto dei guardia sala che ci impediscono di usare le fotocamere dei cellulari o delle reflex. Con quest’opera, qualunque persona e qualunque cosa interrompa il raggio laser generato, viene immortalato dalla macchina e la sua immagine proiettata, diventa per 5 secondi un’opera d’arte nello spazio espositivo. Attraverso questo processo si inverte quindi il rapporto fra opera d’arte e spettatore, il quale, inconsapevolmente o meno, attraverso il semplice movimento innesca il meccanismo che dà vita, seppur per pochi secondi, ad un nuovo lavoro.

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Mattia
58 59 COPIA CONTROCOPIA, Laboratorio di Arti Visive 1 - IUAV Università di Venezia 2019-2020

Leonardo Dubois

Per speculum

Video, Color/No Sound, 4’ 2020

Leonardo Dubois definisce la sua pratica un’indagine sulla luce, nella sua capacità unica di rivelare il mondo. Si tratta di una ricerca fenomenologica sul vedere, o più radicalmente sul fronteggiarsi di sguardo e oggetto. Lo sguardo penetra negli strati ultimi della realtà, fino all’ultima soglia, oltre cui la visione cade nel bianco. La trascrizione non è quella ingenua dell’occhio, o quella mentale, bensì un’unità fatta del corpo dell’autore come di quello del dispositivo, le cui tracce restano sempre ben leggibili. La telecamera travalica il limite della raccontabilità, in qualche modo si retroflette sull’occhio che guarda, trascrivendo gli schemi della visione.

Per speculum, che sottintende il dispositivo, diventa al pari dello specchio un rimando simbolico al sole, e di conseguenza alla luce divina ed alla verità.

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Damiana Facen

Si o no?

Foglio di carta, pantone e adesivi Installazione 2019\20

Tramite l’installazione Sì o no? lo spettatore è invitato a riflettere sul suo modo di guardare e di relazionarsi all’arte.

L’impostazione dell’opera favorisce una risposta coincisa, evitando la possibilità di essere o rimanere indecisi ma permettendo un approfondimento nel caso lo si ritenga necessario.

Il questionario è l’inizio di un mio studio personale che vuole indagare il pensiero del visitatore per quanto riguarda l’arte e i suoi stereotipi.

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Nella mia prima mostra mi separo dallo spazio espositivo senza allontanarmi da esso Performance 2020

Mi escludo chiudendomi in una stanza della mostra per tutta la sua durata, impossibilitando il contatto con le opere esposte e gli spettatori. Così facendo, tolgo la possibilità di interazione e rendo sconosciuto a me e al pubblico l’accadere dell’altra parte.

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Anita Ferrari

Mattia Garbujo

604800

Stampa su carta fotografica

Fotografia 40x40 cm ciascuna 2020 604800 è composto da una serie di fotografie scattate in giorni diversi, ciascuna con un’esposizione di 24h e accomunate dall’aver registrato selezionate giornate vissute dall’artista. Le fotografie, esposte per questa durata, hanno registrato lo scorrere del tempo e degli eventi accaduti, che rimarranno occulti allo spettatore. In 604800 la potenzialità del lavoro sta fra la latenza di un’immagine svuotata della sua natura e tutte le possibili immagini che la pellicola ha registrato. Emerge la divario fra il tempo impiegato dallo spettatore nell’osservare il lavoro in mostra e l’effettivo tempo registrato e presentato nelle fotografie.

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Senza nome (Nuovo profeta)

Video HD, Color/Sound, 4’ 2020

Cos’è la pazzia? Possono le parole di un uomo diventare profetiche? Con questo lavoro voglio portare lo spettatore a contatto con un’esperienza singolare di un incontro che ho avuto per caso con un uomo in un mezzo pubblico. Le sue parole, passano attraverso la mia voce. A cosa crediamo e a cosa siamo tenuti a credere? Si crea un nuovo mito, un nuovo credo, un nuovo profeta che viene affidato allo spettatore. Un’immersione in questa esperienza e in queste parole che nel mondo esterno non hanno avuto spettatori.

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How can we describe time, space and movements on 2020/02/11?

Fogli di carta A4, acqua, colla Installazione 2020

Come descrivere il tempo, lo spazio e i movimenti in uno specifico momento, ora, qui, nell’eterno processo di cambiamento?

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Audioguida

5 corpi umani

Performance 10’ circa 2020

Le audioguide saranno attive Martedì 11 Febbraio in diverse fasce orarie.

La visita è gratuita.

La visita è individuale, ogni congegno può essere utilizzato da una sola persona alla volta.

Per iniziare la tua visita personale segui queste indicazioni:

1 Scegli una delle guide disponibili situate nei punti indicati dai quadrati sul pavimento.

2 Avvicinati e premi una spalla con la mano molto delicatamente per attivarla.

3 Segui le indicazioni che ascolterai con attenzione.

Da quel momento la visita durerà 10 minuti cronometrati.

Il congegno non risponderà a nessuna domanda. Grazie di aver utilizzato i nostri servizi.

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Titolo

Fogli di carta, puntine

Installazione 2020

L’installazione presenta allo spettatore il “backstage” della creazione dell’opera Titolo: la nascita dell’idea, le riflessioni, gli appunti, le prove fatte durante il percorso e le critiche affrontate. Titolo espone il processo messo in atto per realizzare l’opera stessa: gli appunti scritti si riferiscono agli stessi appunti e le fotografie sono una documentazione delle prove fatte durante il percorso. Perciò andando a leggere ciò che è riportato sui vari fogli lo spettatore può conoscere come quest’opera è stata realizzata, ma se anche gli appunti non venissero consultati rimarrebbero un esempio di ciò che comporta creare un’opera d’arte.

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Mi fa vedere un documento

Stampa digitale su carta 2020

Spesso siamo condizionati dall’importanza che viene attribuita all’autorità di un documento come la carta d’identità. Questo documento è legato alla persona fisica a cui si riferisce e serve a presentare e identificare, attraverso dei codici e dei dati, un individuo allo Stato. Nel lavoro Mi fa vedere un documento ho realizzato tre carte d’identità, all’apparenza identiche, ma ciascuna avente dati e codici differenti. Penso a questo mio lavoro, come un gesto attivo volto interrogare lo spettatore sulle modalità di catalogazione dell’identità nel quotidiano e il suo rapporto con la veridicità.

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Riflessione

Specchio lavorato

50x70 cm 2020

Riflessione vede la presenza nello spazio di un oggetto lavorato a mano dall’artista. Uno specchio a cui è stata tolta la patina riflettente e che diventa una presenza in grado di investigare nel linguaggio scultoreo e pittorico, la riflessione e la rappresentazione. Nell’impossibilità di rispecchiarsi, viene data una nuova possibilità a questo oggetto e lo spettatore ritrova una nuova immagine di fronte a sè.

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Lorem ipsum “dolor”

Libro, Acrilico nero

Scultura 2020

Lorem ipsum “dolor” è un lavoro che nasce da una riflessione ironica sulla necessità di dover conoscere a prescindere il significato di un’opera per riuscire ad apprezzarla.

Il titolo dell’opera Lorem ipsum “dolor” ripropone i primi tre vocaboli latini del testo segnaposto standard utilizzato da grafici, designer, programmatori e tipografi a modo riempitivo per bozzetti e prove grafiche.

La tecnica utilizzata rende il contenuto del libro inaccessibile e apparentemente priva l’oggetto “libro” della sua funzione principale cioè predisporre agevolmente l’informazione e ne altera completamente il senso, l’elemento rivisitato si trasforma da strumento di informazione a puro corpo fisico senza alcun significato.

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Giorgia Masi

Family

Tubi, intonaco, stucco, schiuma poliuretanica, cartoni, scotch, colla vinilica Scultura 2020

Family è stata interamente realizzata con materiali da costruzione, di per sé non portanti, ma che solitamente servono a tenere insieme, unire, collegare e allo stesso tempo isolare questi ultimi. Da qui nasce il concetto di fragilità e di sensibilità all’interno di un nucleo familiare, che si riflette nell’instabilità dell’opera e nell’uso di materiali viscosi.

Family è il prodotto di un lungo processo di cura, sostegno e riparazione, ma ancora più importante, di costruzione.

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Luca Masuelli

Alter ego

Telefonino in alluminio argento e resina epossidica Scultura

18x18x3 cm 2020

Ho rotto il mio telefono. Ho scelto di rompere il mio telefono.

Alter ego costudisce dentro di sé una parte dei ricordi che ho delegato alla sua memoria, con prove virtualmente concrete di momenti registrati in fotografie, video, conversazioni e contatti.

Privo delle sue funzioni, ne rimane solo il suo corpo inanimato diviso in due parti ed immerso nella resina trasparente, in modo tale da poter osservare e comprendere la sua struttura interna.

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Racconti di luce

Sketch book, Emulsione liquida Fotografia 2020

Racconti di luce è un’opera che, dal giorno in cui verrà esibita in mostra, si modificherà incessantemente nel tempo. Attraverso l’esposizione alla luce le pagine passano dall’essere un libro intonso, alla potenza di colori e forme create dall’esposizione alla luce e nate dall’azione inconsapevole dello spettatore nel voltare le pagine durante la mostra. Lo spettatore prende parte attiva all’opera e decide quando attivare lo sviluppo delle pagine, attraverso luci e ombre, facendo inevitabilmente parte di un processo di sviluppo e allo stesso tempo di distruzione dell’oggetto in questione.

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Edoardo Melchioretto

Persona

Sale da cucina, Fosfato Monopotassico, Carbonato di sodio, Solfato di Magnesio, Zolfo, Ammoniaca, Apatite, Acqua Distillata, Benzina, Grafite in Polvere.

Tecnica mista 2020

Persona è composta da un prodotto chimicamente uguale a voi. I liquidi, le rocce e sali al suo interno sono mischiati e pesati in maniera tale da avere un composto molecolare che in proporzione è praticamente uguale a quello dell’essere umano, diciamo al 99%.

Purtroppo non mi è possibile controllare la natura, e di conseguenza non posso controllare tutte le imperfezioni e le impurità degli stessi materiali che ho usato (e nemmeno quelle proprie del corpo umano). Questo però rende ciò che avete da fronte un pezzo unico, che sarà irrimediabilmente e impercettibilmente diverso da un’altro, pur essendo composti dagli stessi elementi.

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Inconsapevoli danze

Stampe fotografiche

55x35 cm ciascuna 2020

Il confine tra l’essere artisti e il non esserlo è estremamente labile: forse alle volte l’arte stessa si rifugia nella potenza sottesa di semplici gesti quotidiani. Atti che in questo caso, grazie a qualche biglia colorata, si trasformano in stravaganti passi di danza. Siamo tutti danzatori, indotti ad agire a seconda dalle circostanze che attorno a noi si vengono a creare e che mutano incessantemente.

In Inconsapevoli danze, un flusso di movenze coreografiche viene animato da spettatori ignari nell’imbattersi accidentalmente con gli oggetti selezionati.

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Me not watching you not seeing me not watching you Lastra di vetro con pellicola riflettente su base di legno e lampada Performance 2020

Il lavoro nasce dall’intenzione di indagare il fenomeno del ‘guardare’ e la relazione che si può creare (o meno) proprio attraverso lo sguardo; in particolare tra artista e spettatore. Ponendo infatti una situazione in cui questi sono coinvolti nell’azione comunicativa dell ‘guardarsi’, emerge la l’incomunicabilità tra artista e spettatore.

Davvero colui che osserva l’opera può comprendere le intenzioni dell’artista o è solamente un’illusione? Cosa offre davvero l’artista allo spettatore, e quanto si offre? Lo sguardo dell’artista è volto al pubblico o a se stesso?

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Carlotta Micoli

Francesca Moretton

A passi pesanti Ritagli di riviste Installazione

2020

A passi pesanti è un pavimento di ritagli di riviste che lo spettatore è portato a calpestare quasi forzatamente.

Le selezione delle pagine e delle riviste è centrata sul desiderio e sulla rappresentazione del sè, mediata dalla pubblicità e dagli slogan legati, fra gli altri, a prodotti di bellezza e la costruzione del ritratto nei commercial.

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Silvia Muffolini

Note per un autoritratto

Stampa digitale su carta fotografica Fotografia

10x10 cm ciascuna 2020

Ho fotografato tutto ciò su cui il mio sguardo si è posato più volte, per svariati minuti, nell’arco delle mie giornate. Questa serie fotografica mostra le cose e le situazioni che ho osservato senza una finalità o un motivo preciso; tutto ciò che ha catturato la mia attenzione. È uno sguardo all’apparenza distratto (inconscio) che suggerisce qualcosa di me.

C’è una motivazione intrinseca dietro ad ogni azione che compiamo.

Perché il mio sguardo si posa proprio su quel dettaglio? Mi ricorda qualcosa? Mi piace? Mi disgusta? Lo desidero? Ne ho bisogno? Perché quella forma mi attrae?

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Giulia Negrin

MIND

Rivista modificata Istallazione 2020

MIND opera sul principio della falsa memoria che, similmente alla misinformation, si fonda nella suggestione e nell’influenza, sulla gente, di mezzi e persone socialmente definite più autorevoli e apparentemente indiscussi, come enciclopedie, articoli online o cartacei, libri di testo e programmi televisivi o radiofonici.

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Lastra di vetro sintetico, stucco Stucco su lastra di vetro sintetico 2020

L’idea del lavoro nasce dal desiderio di voler attribuire ad un gesto la fissità dell’attimo che lo caratterizza. Oggettivare un istante. Le nostre azioni non si ripeteranno mai due volte allo stesso modo poiché siamo sottoposti allo scorrere del tempo. Questo fa sì che ogni momento vissuto non sarà mai uguale ad un altro.

Ciò che è visibile sulla lastra è il segno lasciato da un singolo movimento ripetuto in tempi distanziati. I diversi segni sono apparentemente simili anche se per natura, nonostante siano stati rilasciati dalla stessa azione e dalla stessa intenzionalità, differiscono l’uno dall’altro. Ognuno racchiude l’attimo che lo ha caratterizzato al compimento dell’azione. Ognuno è la cristallizzazione di un attimo irripetibile. Il segno lasciato sulla superficie è quindi portatore di quella minima quantità di tempo. Sulla lastra viene messa in luce solo la fine di un processo. Il gesto non è svelato. Occultare il gesto allo spettatore non significa nascondere ma bensì rivelare. Rivelare la sua essenza tramite la materia, risultato del gesto stesso.

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Contro Tempo Metronomo Installazione 2020

Contro Tempo interviene sulla tradizionale scansione del tempo.

Un metronomo, comunemente utilizzato in musica per misurare il tempo ed esplicitarne lo scorrere ritmico e costante, è stato modificato in modo da ottenere intervalli sempre differenti.

L’imprevedibilità è ora diventata la marca caratterizzante di questo oggetto enigmatico, la cui presenza in mostra contribuisce a scandire un tempo non costante.

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Carta d’Identità, Tessera Sanitaria, Passaporto, DNI Mix-media 2020

Come possiamo essere sicuri di esistere? Come possiamo essere certi della nostra diversità, di essere “Io” e non un’altra persona?

La società in cui sono nata mi ha affibbiato dei documenti i quali definiscono e descrivono la mia identità. Quindi ricorro a questi per proclamare la mia “Dichiarazione d’Identità”. Ogni sguardo che cade su di me (e sulle carte) non fa altro che riaffermare la mia presenza come individuo.

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Stampa su carta

Tecnica 2020

Segreti, che mi sono stati affidati, sono ora nascosti dietro un nuovo linguaggio, con una sola chiave, in modo da non poter mai più essere decifrati e rivelati.

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Autoritratto in divenire

Stampa digitale su carta fotografica

Fotografia 2020

Partendo dall’immagine della fototessera, statica e fissa, va costruendosi una sovrapposizione di volti appartenenti a persone che hanno fatto parte della mia vita, ed hanno contribuito a costruire la mia identità. Tale stratificazione rende l’immagine fluida e mai finita, così come l’identità non è mai definitiva-mente completa, ma continuamente modificabile e trasformabile nell’interazione con l’altro.

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Melany Pozzobon

24h/exposition

Video Color/No Sound, 24h 2020

24h/exposition è un’installazione video che mette in mostra una mia intera giornata senza interruzioni e filtri. Ho voluto raccogliere ogni istante, con lo scopo di mettere in luce il fatto che siamo costantemente esposti in “vetrine” di ogni genere, dalle innumerevoli schermate dei social media ai dispositivi di sorveglianza installati nei luoghi pubblici, venendo quindi privati ogni giorno, inconsciamente, della nostra privacy. In questo lavoro, lo spettatore ha quindi un ruolo fondamentale: affacciarsi allo schermo del telefono cellulare per spiare nella mia vita privata.

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Blue Priori

Lucida catalessi Stampa su alluminio Fotografia 100x70 cm ciascuna 2020

Ogni vincolo esercita sul corpo vincolato una forza che ne impedisce il movimento, una limitazione. Questa serie fotografica si sviluppa attorno a delle forme di costrizione dei soggetti esposti.Corpi che, in tutta la loro materialità, vengono mostrati attraverso una tensione portata, un limite che ne esalta le forme e i movimenti.

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Il mio primo libro di attività per il XXI secolo

Libro d’artista

Inchiostro su carta 2020

Progettato per suscitare domande e idealmente pensato per far nascere delle conversazioni fra genitori e figli su alcune tematiche del XXI secolo, questo piccolo libro di attività è il primo approccio attivo di una pratica a metà tra arte attivismo.

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Dilan Ranaweerage Perera

These things never been so 100% recyclable like in this era Video HD Color/Sound (Loop)

Installazione 2020

“si duo faciunt idem, non est idem”

L’intoccabile è superato sin dall’inizio dei tempi. Qual è il confine oltre il quale un’ opera non è più tua ma può essere di tutti? Un confine inesistente. L’esporsi come artisti implica anche il rischio di ritrovare la propria opera riutilizzata da altri.

Messaggi differenti, contesti sociali altrettanto diversi. Il riciclatore tuttavia è artista quanto l’originale.

This product is 100% Recyclable.

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Metal Music Machine

Amplificatore, microfono, asta in metallo, motorino Installazione

Dimensioni variabili 2020

Metal Music Machine inizia nel momento in cui l’oggetto invade lo spazio espositivo e non è più esperimento, ma installazione. Sfruttando l’effetto Larsen, la Macchina dà vita ad un’ipnotica composizione di suoni striduli, che produce da sé.

A metà tra esperienza acustica e oggettistica, nel lavoro di Metal Music Machine è presente il sentimento di attrazione verso lo sbagliato, più specificatamente nella cacofonia di azioni che vanno l’una contro l’altra, che non dovrebbero convivere; gesti che non si evitano, ma trovano attrazione in questo errore, attrazione nel brivido perverso di far dell’errore una consuetudine.

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My father’s daughter

Film HD, Color/Sound, 6’52’’ 2020

Il passato di ciascuna persona fa parte del proprio bagaglio personale: di quello che oggi è, e di quello che in futuro esprimerà.

Anche il passato più carico di sofferenze e ferite, che vorremmo rimuovere a ogni costo, si ripropone a noi nel momento in cui ne prendiamo le distanze, in quanto “padre” del nostro presente.

A distanza di tempo, sono tornata “sulle tracce del mio passato” e nonostante fosse carico di bei ricordi, sofferenze e ferite, è stato il modo per capire meglio me stessa e la persona che sono oggi.

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Disegno su carta-carbone Flip book 2019/2020

Una modesta variazione dei dati in ingresso si ripercuote sulla soluzione con un andamento esponenziale, potendo quindi alterare in modo determinante l’andamento del modello in funzione del tempo.

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Julia Russell Bird kills cat

Elisa Santi

Ad

esempio:

Note dell’artista Performance 2020

Nel corso di due mesi ho esaurito le idee per potenziali opere che ho poi scartato, ad esempio:

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Come se

Film HD, Color/Sound, 5′ 2020

Questo lavoro nasce da un’accidentale perdita di un materiale: una serie di cortometraggi legati a determinati momenti della mia infanzia. Il mio è un voler recuperare e allo stesso tempo ridare forma a queste memorie che si basano solamente sul ricordo, il ricordo di un bambino, nel modo più fedele e autentico possibile.

Ricostruendo passo per passo, non solo i video in sé come materiale da possedere, ma cerando di rivivere tutte quelle emozioni che senza quell’oggetto si ha paura di dimenticare. Il ricordo però non sarà mai sufficiente poiché solo lo sforzo nel recuperarli altera e modifica un passato ormai quasi del tutto dimenticato.

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Alice Sciancalepore Oblivion Video, Color/Sound (Loop) 2020

In Oblivion la ripetizione incessante del gesto della pulizia viene portato all’ estremo, fino all’esaurimento del suo significato.

Attraverso il continuo lavarsi, in una sorta di catarsi irrealizzata, il corpo femminile viene esposto nell’azione infinita del cancellare e annullare le proprie tracce.

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Anastasia Sinigur

Simmetrie mnemoniche

Capelli, biadesivo, chiodi Installazione

Dimensioni variabili 2020

Accumulazione di parti, vissute come intime e preziose della persona, intese come conservazione del passato, sintomo della paura dello scorrere del tempo. Ossessivi feticci a trattenere tracce del proprio passaggio e perpetuare il ricordo di sé.

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HUMANI VINCULUM

Video, Color/Sound 2020

HUMANI VINCULUM è un video che esplora intrecci di corpi in movimento tramite la tecnica della contact improvisation, imprescindibile per la danza contemporanea nella quale i punti di contatto fisico, fra due partner, diventano punto di partenza di un’esplorazione sensoriale tramite rapporti tra corpo a corpo, movimento e spazio.

La fluidità e l’energia corporea sono visibili, la sintonia tra i due danzatori crea una coreografia involontaria all’insegna della libertà espressiva a livello spazio-temporale.

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Polina Sukhorukova

Il ricamo della solitudine

Video Color/Sound, tessuto ricamati Installazione

2020

Da soli ricamiamo la nostra solitudine.

Una nuova malattia dilaga nella società.

Sempre di piu preferiamo isolarci, invece che avere la compagnia di qualcuno. Ricamo e riflessione sono parte di questo intervento che è stato realizzato nello spazio pubblico di Piazza San Marco e che utilizza, come risorsa primaria, delle statistiche legate ai paesi con il più alto tasso di solitudine al mondo.

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Video HD, stoffa per judogi e abrasivo, carta su compensato e pittura acrilica Mix Media

Dimensioni variabili 2020

Nel judo l’uchi-komi viene definito “entrare dentro”, non è una tecnica ma “un metodo di studio” del movimento. Esso consiste nel ripetere l’entrata di una tecnica a scelta ma senza effettuarne la proiezione. Il ripetersi del movimento avviene in alcuni casi lentamente e con estrema precisione, in altri più velocemente, fino all’esaurimento e all’apprendimento di essa, lavoro che richiede tempo e massima dedizione. La scelta della tecnica da effettuare nell’uchi-komi è personale, dipende dalle abilità del judoka, in questo caso è stata scelta l’osoto gari, classificata come tecnica di gamba (“ashi waza”) è una grande falciata alla gamba dell’avversario che lo proietterà indietro sulla schiena. Data l’estenuante ripetizione spesso succede che la tecnica non venga effettuata fino alla fine, si sbaglia, ma la finalità di questo lavoro è la ricerca di una tecnica speciale che permetta di identificare il personale metodo di combattimento del judoka e la conseguente ricerca della perfezione. Una perfezione che non è universale, ma che dipende dai punti di forza di ogni diverso individuo.

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Maria

Miraggi è una serie fotografica che documenta dei momenti filtrati e distorti da oggetti posti di fronte all’obiettivo della macchina fotografica.

Una alterazione della percezione. Impronte di attimi ottenute attraverso un’imposizione materiale che diventa una nuova lente; un limite che si fa da tramite fra il reale e la sua alterazione, aprendo a nuove possibilità.

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Rito primo Sangue su carta

Poesia 2020

Apro e traspiro il mio corpo. Do alla luce me stesso, con il sangue ed il dolore delle doglie di una madre. Scrivo me, con ciò che mi compone e mi scorre dentro. Creo il rito che crea me, il rito iniziatico di una danza di sincretismo di sangue e scrittura.

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Situations

Raccolta audio Mp3 2020

L’arte spesso pone lo spettatore di fronte a sensazioni e significati insondabili, sembra infatti si traduca attraverso un linguaggio indecifrabile, ricco di incognite.

Viene quindi spontaneo chiedersi cosa deve possedere un’opera per essere effettivamente considerata opera d’arte e cosa deve possedere un artista per essere effettivamente chiamato tale.

Situations è una raccolta in continuo sviluppo di conversazioni sull’essenza dell’arte, sull’essere artisti e sul significato di opera d’arte, che porta a riflettere sul tema attraverso pensieri e opinioni soggettive di diversi interlocutori anonimi.

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Strati di rossetto rosso che si accumulano, oltrepassando il limite che di solito è considerato giusto e normale, fino a diventare eccesso.

Ma qual è il confine in cui il gesto Less is More diventa eccessivo? Esattamente da quale strato di rossetto si oltrepassa la soglia della normalità fino a raggiungere l’inadeguato?

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Eleonora Turco
Less is more Performance 2020

Turri Ruben

Between the edge

Video, Color/No Sound, 2’33’’ 2020

Il rapporto fisico con i nostri simili porta ad una interazione basata su interpretazioni personali emotive. L’irrefrenabile desiderio di mordere qualcuno non è un residuo di cannibalismo, ma un fenomeno con basi scientifiche chiamato “aggressione tenera”.

Il gruppo dell’Università di Yale che ha studiato questo atteggiamento, lo ha identificato con la definizione di “aggressione tenera” e la professoressa Oriana Aragón lo spiega così: “L’uomo utilizza diversi meccanismi regolatori che permettono di controllare ed equilibrare le proprie emozioni. In questo caso succede che esprimiamo i nostri sentimenti in modo inaspettato, con delle azioni che apparentemente dicono il contrario a ciò che realmente sentiamo e sembra che questi meccanismi giochino un ruolo fondamentale nel mantenere il nostro equilibrio emozionale.”

Nasce inevitabilmente una contraddizione.

Inevitabile sovrapposizione, tra amore e la creazione di un malessere/dolore.

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The louder we speak, the less we ear, the further we move away Video, No Color/No Sound, 2’39’’ 2020

Crediamo che la parola sia il nostro mezzo migliore per interagire, comprendere ed entrare in empatia con gli altri. Ma quanto effetto possono avere le parole se c’è una distanza a separare chi parla dal proprio interlocutore?

Quanto siamo disposti ad ascoltare se ciò che ci sentiamo dire non riusciamo a leggerlo negli occhi di chi parla?

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Lorenzo Zerbini

Portraits from surveillance cameras

Stampa digitale

Fotografia

50x40 cm ciascuna

2020

L’utilizzo scorretto di telecamere a circuito chiuso, prive di una loro completa configurazione, rende accessibili online a chiunque le loro registrazioni.

Le telecamere di sorveglianza, che nascono come strumenti del controllo per la sicurezza pubblica e privata, divengono paradossalmente un potenziale mezzo voyeuristico aperto ad altri usi non previsti. Attraverso l’appropriazione di uno dei dispositivi più problematici della contemporaneità, l’artista si pone come autore ubiquitario, ritraendo soggetti inconsapevoli del suo gesto nella loro quotidianità.

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Otto metri è una performance che permette di sentire il battito del cuore dell’artista durante la mostra, durante il suo incontro con altre opere e con altre persone.

Durante la performance, l’artista indossa uno stetoscopio in maniera nascosta e fa esperienza dell’incontro con altre opere, da prima spettatrice. Il battito del cuore è un suono delicato e sensibile e corrisponde alle diverse sensazioni che si provano. Il lavoro si svolge in uno raggio di 8 metri dagli auricolari esposti, attraverso cui lo spettatore potrà ascoltare il battito del cuore dell’artista.

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#Advertising

Disegno 2020

Ogni influencer che si rispetti pubblica giornalmente foto sui propri social. Non per passione, non per hobby, ma per lavoro.

Secondo gli esperti infatti è questo il nuovo marketing 2.0: mostrare abiti e accessori, consigliare prodotti di cosmesi o per la casa, cercare di influenzare le nuove generazioni a comprare i suddetti oggetti. Per farlo le influencer ci mettono la faccia, la loro identità. I loro scatti vengono resi visibili a migliaia di persone in tutto il mondo, fruttando milioni di dollari. Il loro volto, pubblico, sotto la sigla #Advertising, pubblicità.

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* Un ringraziamento a Giovanni Boscolo e Daniele Zoico per aver realizzato la documentazione fotografica della mostra

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