CASO CLINICO Fabio Conti
Medicina Interna, Ospedale degli Infermi di Faenza, AUSL Romagna, Ravenna
Donna, 80 anni, pensionata, autonoma Ex forte fumatrice (stop dal 1994); modesto consumo di alcolici (12 g/die), non familiarità per epatopatie 2002 colecistectomia laparoscopica complicata da emoperitoneo, emotrasfusa in tale occasione 2004 istero-annessiectomia per fibromatosi uterina e contestuale riparazione di prolasso vaginale Steatosi epatica nota da almeno 20 anni, mai seguita in ambiente specialistico Ipertensione arteriosa in trattamento farmacologico con sartano Iperglicemia a digiuno, in terapia dietetica Sovrappeso (Peso 70 kg, Altezza 165 cm BMI 25.7)
STORIA DI MALATTIA DELLA PAZIENTE Gennaio 2020: comparsa di dolore al bulbo oculare destro e ptosi palpebrale. Successivo riscontro TC/RMN di processo espansivo sellare (18 x 12 mm) con estensione para sellare nel seno cavernoso destro. Eseguiti dosaggi ormonali ipofisari nella norma. Il quadro risultava compatibile con neoformazione ipofisaria non secernente. Febbraio 2020: asportazione per via endonasale della lesione. All’istologico carcinoma a cellule oncocitarie p53+, ki-67 30% da possibile origine dalla mucosa del seno sfenoidale (adenocarcinoma non-tipo intestinale, di tipo oncocitario). Marzo 2020: alla TC total-body si confermava la formazione solida ovalare in regione clinoidea paramediana destra in stretta contiguità con la regione sellare che si associava ad alterazioni della continuità della parete ossea sellare contigua. A livello del VI segmento epatico nodulo con impregnazione disomogenea e simil capsulare periferica solo in fase tardiva e aspetto sfumato e ipodenso in fase venosa (54 x 41 x 50 mm). Aprile 2020: eseguita biopsia focale sulla lesione epatica. All’istologico biopsia rappresentativa con infiltrazione nel 70-80% circa del parenchima di carcinoma riccamente vascolarizzato (CD34+) in prevalente pattern solido trabecolare con focali aspetti pseudoghiandolari, con trama reticolare non conservata, costituito da epatociti con moderato polimorfismo e frequente nucleolo, risultati ai test immunoistochimici: G.S.+, HSA+, CD34+, Glypican-, CK7-, CK20-. Parenchima non neoplastico con steatosi e fibrosi F3 secondo METAVIR. Quadro compatibile con carcinoma epatocellulare G3 secondo Edmondson. Il campione istologico su biopsia sfenoidale è stato oggetto di revisione che concludeva per localizzazione di carcinoma con aspetti acinari e trabecolari coerente con metastasi sfenoidale di carcinoma epatocellulare poco differenziato. Le caratteristiche della neoplasia risultavano sovrapponibili a quelle del nodulo di epatocarcinoma riscontrato alla biopsia epatica. Agli esami ematici: emoglobina 13.5 g/dl, piastrine 240 x 109/L, AST 56 U/L, ALT 92 U/L, gGT 200 U/L, fosfatasi alcalina 105 U/L, bilirubina totale 0.58 mg/dl, albumina 45 g/L, creatinina 0.74 mg/ dl, INR 1.05, AFP 2.5 ng/dl, TSH 2.12 mU/L, FT4 11.5 ng/L, ACTH 48 g/L. Markers HCV, HBV e HIV negativi; immunoglobuline nella norma; ANA, AMA, LKM negativi. Esofagogastroduodenoscopia nella norma, in particolare non varici esofago-gastriche. Alla luce di tale quadro veniva posta diagnosi di: epatocarcinoma (HCC) con metastasi sfenoidale in paziente con steatoepatite non alcolica, BCLC-C, ECOG-PS 0.
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PAZIENTE FRAGILE
ANAMNESI