Giustizia & Istituzioni
di
nicola tranfaglia
La divisa, “attrazione fatale” per l’ex governatore Cuffaro
Q
uel che colpisce il lettore della sentenza emessa lo scorso 21 gennaio dalla Corte di Cassazione è l’ambiente che circonda gli imputati del processo chiuso al terzo grado di giudizio dalla suprema Corte. L’ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro – ormai da qualche mese custodito in carcere a Rebibbia – è legato mani e piedi a una serie di soggetti mafiosi (e, in molti casi, esponenti delle forze dell’ordine specializzati nella lotta contro la mafia, vicequestori, agenti di Polizia, sottufficiali dei Carabinieri), medici e impiegati di strutture sanitarie private, tutti coinvolti in un’intensa attività affaristica avente come obiettivi essenziali i profitti di Cosa Nostra e la truffa, ingegnosa e pesante, ai danni dei cittadini costretti a ricorrere per necessità di salu-
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