I piaceri della vite Numero VII

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Beh, c’è la costiera amalfitana, con i suoi spazi ristretti e i suoi scorci infiniti; un posto dove l’incontro tra il mare e la montagna ha creato una bolla di bellezze, sapori e odori, unica al mondo; un posto dove l’incontro tra l’isolamento naturale e una storia fatta invece di viaggi, curiosità ed accoglienza (Amalfi era una Repubblica marinara ed uno dei porti più frequentati nello scorso millennio) ha forgiato una comunità aperta e cordiale. Dal punto di vista vinicolo la costiera non ha una storia antica e neanche un prestigio particolare. La produzione è molto piccola, ma negli ultimi anni è tutto un fiorire di iniziative e piccole cantine che stupiscono con i loro prodotti eccelsi. Trascinati dal successo internazionale dei vini di Marisa Cuomo a Furore, in molti hanno capito che in un ambiente terribilmente complesso da coltivare, ma dalla generosità quasi spudorata, si poteva ottenere un’ottima uva e dare vita ad un ottimo vino. Inoltre, la posizione isolata di ggggggg

queste montagne a picco sul mare, ha fatto sì che qui sopravvivessero anche antichissimi vitigni a piede franco. Ma qui non si vive di solo vino, perché la costiera amalfitana è un susseguirsi di paesini incantati e meraviglie naturali, un posto dove l’uomo e la natura hanno dato vita a dei compromessi che ne hanno fatto un posto incantato, surreale e meraviglioso. Insieme al vino c’è sicuramente una tradizione gastronomica che, al pari di molte zone d’Italia, fa della semplicità e dell’armonia la sua arma migliore: pesce, carne e prodotti agricoli deliziosi coltivati con semplicità. Tuttavia, siamo venuti fin qui essenzialmente perché attratti dal vino. Come detto in costiera l’enologia è giovane e ancora non ha scoperto a pieno le sue infinite potenzialità. Potremmo citare molti produttori meritevoli di una visita, partendo da “Le Vigne di Raito” a Vietri, passando per la stessa Marisa Cuomo, fino ancora alla Tenuta San Francesco. Noi, però, abbiamo scelto Ettore Sammarco a Ravello, jjjjjj

Uno spettacolare scorcio di Atrani (SA), piccolo borgo di appena 900 anime affacciato sul blu del Mar Tirreno: Il centro abitato, stretto tra i Monti Civita ed Aureo, posti proprio alle sue spalle, si estende lungo la valle del Fiume Dragone ed appare come un continuo susseguirsi incantevoli vicoletti di ripide scalinate verso il mare.

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