ipcm® Protective Coatings n. 17, 2016

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PROTECTIVE COATINGS | EDITORIAL

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n April 17, a few days before the release of this issue of ipcm®_ Protective Coatings , a spill of 680,000 litres of crude oil caused pollution of the Pianego brook and the Fegino and Polcevera streams during its pumping from the tanker to the pipeline of the Iplom refinery in Genoa (Italy). There was even a danger that the hydrocarbons reached the sea. This happened precisely while the Italian people were called to vote in a referendum on the renewal of drilling concessions in the Mediterranean Sea within 12 miles from the coast (any new drilling within this distance is already prohibited by Italian law). The referendum failed. If it had not, the platforms currently placed in the sea less than 12 miles from the coast would have been dismantled after the expiry of the grant, regardless of the fact that the gas (the majority) or oil fields were exhausted or not. Beyond any political analysis, which is not up to us, the pro-referendum campaign asking to vote YES to say NO to drilling has mainly leveraged the electorate’s sensitivity, offering images of environmental disasters due to oil spills and accidents on drilling platforms while leaving out any other economic, industrial or employment analysis. This speaks volumes about the people’s perception of the Oil & Gas industry. It is seen as indispensable in order to continue to enjoy the comforts we have acquired, but also as dangerous to humans and the environment, dirty, and highly impacting on the ecosystem. In other words, to be condemned even in the absence of viable energy alternatives capable of supporting the modern energy requirements. It is undeniable that the extraction of oil and gas and their distribution (crucial for their use even on a territory without extraction facilities) are as important as problematic in terms of safety and environmental impact. However, nowadays there are many technologies able to ensure the solid construction, corrosion protection and fire safety of oil and gas plants and reservoirs. Of course, the conservation state of these installations must always be monitored with the utmost attention. Nothing like constant maintenance and careful inspection of the system, platform and pipeline conditions can prevent human and environmental disasters. On the pages of this ipcm®_ Protective Coatings issue, you will find several articles on highly efficient maintenance technologies that can also be used in difficult conditions with the maximum yield for the repair of corrosion damage. In particular, we will continue our study of the thermal spray technology, widely used for corrosion protection in the Oil & Gas industry and whose benefits may extend to many other applications in the corrosion industry.

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l 17 aprile, pochi giorni prima della stampa di questa edizione di ipcm®_ Protective Coatings, uno sversamento di 680 mila litri di greggio durante il suo pompaggio dalla nave cisterna che lo trasportava all’oledotto della raffineria Iplom di Genova, ha causato l’inquinamento del rio Pianego, del torrente Fegino e del Polcevera, con il pericolo che la scia di idrocarburi arrivi al mare. Ciò avveniva nelle stesse ore in cui gli italiani erano chiamati a votare un referendum sul rinnovo delle concessioni di trivellazione nel mar Mediterraneo entro le 12 miglia dalla costa (le nuove perforazioni entro questa distanza sono già proibite dalla legge italiana). Il referendum non è passato ma se lo fosse, le piattaforme piazzate attualmente in mare a meno di 12 miglia dalla costa sarebbero state smantellate una volta scaduta la concessione, indipendentemente dal fatto che i giacimenti di gas (la maggioranza) o petrolio fossero esauriti o meno. Al di là di ogni analisi politica che qui non ci compete, la campagna proreferendum che domandava a gran voce di votare SI per dire NO alle trivellazioni faceva leva principalmente sull’emotività dell’elettorato, proponendo immagini di disastri ambientali dovuti a sversamenti di petrolio e di incidenti sulle piattaforme di perforazione, tralasciando qualsiasi altra analisi di natura economica, industriale o sulle ricadute occupazionali. Ciò la dice lunga sulla percezione che la gente ha dell’industria dell’Oil&Gas: irrinunciabile, certo, per poter continuare a godere delle proprie comodità acquisite, tuttavia pericolosa per uomo e ambiente, sporca, altamente impattante sull’ecosistema quindi da condannare senza possibilità di difesa, anche in assenza di valide alternative energetiche in grado di sostenere il fabbisogno energetico moderno. È innegabile che l’industria dell’estrazione di gas e petrolio e della loro distribuzione (imprescindibile per il loro utilizzo, anche se su un territorio non dovessero esserci impianti di estrazione) siano due settori tanto importanti quanto problematici dal punto di vista della sicurezza e dell’impatto ambientale, tuttavia oggi esistono tecnologie in grado di garantire la solidità costruttiva, la protezione dai danni della corrosione e le necessarie misure di sicurezza al fuoco degli impianti e dei serbatoi Oil&Gas. Certo, l’allerta sullo stato di conservazione di detti impianti deve sempre rimanere altissima. Nulla come una manutenzione costante e un’ispezione attenta e frequente delle condizioni di impianti, piattaforme e condutture può mettere al riparo da disastri umani e ambientali. Sulle pagine che seguono di questa edizione di ipcm®_ Protective Coatings troverete numerosi articoli su tecnologie di manutenzione altamente efficienti, che possono essere impiegate anche in condizioni difficili con la massima resa per la riparazione dei danni dovuti alla corrosione. In particolare, continueremo il nostro approfondimento della tecnologia del thermal spray, largamente impiegata per la Alessia Venturi protezione dalla corrosione nel settore Oil&Gas Editor-in-chief e i cui vantaggi possono estendersi a molte altre Direttore Responsabile applicazioni dell’industria dell’anticorrosione.

ipcm® Protective Coatings - 2016 APRIL - N. 17

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