© ipcm®
FOCUS ON TECHNOLOGY
1
established in 1963 as FAI Spa for the production of agricultural and industrial equipment and acquired by Komatsu in 1996, was assigned also the manufacturing of excavators from 14 to 18 t, with an increase in production volumes but with a lower environmental impact of operations. “Based on this production reorganisation,” says Massimo Trevisan (Fig. 1), the production manager of KIM - Komatsu Italia Manufacturing in Este (Padua), “we revised our entire production cycle and the related machinery. For a factory of this size, it was a real revolution in terms of system technology – although still very efficient, our plant was not suitable to process parts in that size and weight range – as well as of mental approach to the needs of a new production cycle”. “We carried out an in-depth analysis of obsolete assets. Then, we developed a new human resource management program and a medium-term investment plan in order to ensure that KIM met the new production and quality requirements,” Trevisan states. “Started in 2013, this analysis focussed primarily on safety, quality and process efficiency. Immediately, we decided that investing in a new paint shop was a priority, because the already existing one had been installed in 1986 and it could not meet our new needs. Since KIM is an Italian business, we preferred to rely on an Italian supplier and we chose Imel as our partner, also at the suggestion of our contractors. Our choice was then endorsed by the Japanese mother company based on the data and references provided.”
© ipcm®
2
produzione di attrezzature agricole e industriali e acquisita da Komatsu nel 1996, è stata assegnata anche la produzione di escavatori dalle 14 alle 18 t e un aumento dei volumi produttivi ma con un minore impatto ambientale delle operazioni. “Sulla base di questa ridistribuzione dei prodotti – spiega Massimo Trevisan (fig. 1), direttore di produzione presso KIM - Komatsu Italia Manufacturing di Este (Padova) – abbiamo rivisto l’intero ciclo produttivo e i macchinari ad esso connessi. Per uno stabilimento delle nostre dimensioni si è trattato di una vera e propria rivoluzione sia a livello di tecnologia impiantistica - che, nonostante fosse ancora molto efficiente, non era strutturata per supportare la lavorazione di pezzi di dimensione e peso maggiori - sia a livello di approccio mentale alle necessità di un nuovo ciclo produttivo”. “Ciò che abbiamo fatto è stata un’analisi approfondita degli asset ormai obsoleti e l’elaborazione di un nuovo approccio dal punto di vista delle risorse umane nonché la stesura di un piano di investimenti a medio termine per portare KIM a soddisfare i nuovi requisiti produttivi e di qualità – prosegue Trevisan. L’analisi, partita nel 2013, è stata incentrata soprattutto su sicurezza, qualità ed efficienza dei processi. Fin dal primo momento abbiamo individuato come prioritario l’investimento in un nuovo impianto di verniciatura, in quanto quello esistente (datato 1986) non poteva più soddisfare i nuovi requisiti. Essendo KIM un’industria italiana abbiamo preferito affidarci a un fornitore italiano ed abbiamo individuato in Imel il partner più adeguato, anche su suggerimento di nostri subfornitori. La nostra scelta è stata poi avvallata dal Giappone sulla base dei dati e delle referenze fornite”.
1
From right to left, Alessandro Cosivi, Imel’s service manager, Massimo Trevisan, KIM’s production manager, Alessia Venturi, ipcm, Carlo Salvadori, Imel’s managing director, Donato Manzin, KIM’s paintshop manager and Silvano Crescenzio, KIM’s fabrication manager. Da destra: Alessandro Cosivi, service manager di Imel, Massimo Trevisan, direttore di produzione KIM, Alessia Venturi, ipcm, Carlo Salvadori, managing director di Imel, Donato Manzin, paintshop manager di KIM e Silvano Crescenzio, fabrication manager di KIM. 2
KIM’s high efficiency assembly line consumes only 6 amps. La linea di montaggio di KIM è ad altissima efficienza e consuma solamente 6 ampere.
international PAINT&COATING magazine - NOVEMBER/DECEMBER 2016 - N. 42
29