VAL GARDENA MAGAZINE
PINOCCHIO
È
tornato sugli schermi dallo scorso dicembre la favola che ha emozionato intere generazioni e che ancora oggi è diffusa in tutto il mondo e tradotta in varie lingue. Parlo di Pinocchio, il famoso burattino di legno che, da birbante matricolato, si trasforma poi in un bravo e studioso bambino. Ma quello che ci stupisce di più, è che nella moderna versione del film girato da Matteo Garrone che sta incantando gli italiani, il protagonista è... gardenese! Infatti, il burattino che Roberto Benigni - nelle vesti di Geppetto - intaglia nel legno, è opera dell’artista gardenese Bruno Walpoth, di cui per un attimo si intravedono anche le mani mentre lavorano. È stato intervistato da Francesca Gonzato del giornale Alto Adige e ha dichiarato che recitare insieme a Benigni è
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stata un’emozione incredibile. Il regista Matteo Garrone, molto meticoloso e pignolo, è arrivato – dopo accurate ricerche di artisti specializzati in sculture dalla grande resa umana - a scegliere proprio Bruno Walpoth e di questo il nostro gardenese è molto orgoglioso. Come legno per creare Pinocchio è stato scelto il rovere, della famiglia delle querce, che cresce in zone prealpine ed è di colore bruno tendente al giallo, proprio come lo si vede nel film. Ed ecco che la nostra Val Gardena si rende ancora una volta famosa per aver dato vita ad una nuova versione di Pinocchio – più moderna ma sempre attinente alla vecchia fiaba - con una verità spesso dimenticata ma sempre molto attuale, vale a dire quella di rinunciare nel corso della vita ad essere dei burattini, per diventare degli uomini veri. Ludovica Pineider