12 minute read

Nuovo Dolomites UNESCO Geotrail PER UNA VITA?

PERCHÉ VACANZE IN VAL GARDENA PER UNA VITA?

Una storia di una famiglia che, come tante, vengono in valle da 10, 20.... 60 anni! Sì, ce ne sono tante, più di quante si possa immaginare. Ovviamente non si tratta più di quel lo che di solito si considera semplicemente “turismo”, si tratta di vero amore per la Val Gardena, trasmesso poi a nostra figlia Sara e di conse guenza a sua figlia Giorgia! Il nostro rapporto con la Val Garde na inizia nel 1982, arriviamo al Belmont con nostra figlia Sara di 3 anni, la prima impressionante immagine del Sassolungo è quella che ci condi zionerà per sempre, fino ad oggi. I primi anni, sempre in agosto, sono stati ovviamente dedicati a conosce re tutta la zona, i sentieri, i rifugi e poi pian piano, mediante le varie tra versate, anche le rocce. Da subito però era scattata una mol

Advertisement

la dentro di noi che ci spronava a fare sempre di più, ad andare sempre più in alto. Studiavamo sulla carta dei sentieri i tragitti che ci avrebbero poi im pegnato per intere giornate: la traversata del Sella in entrambi i sensi (passo Pordoi - passo Gardena); la traversata del Sassolungo attraverso la forcella Demetz, il giro de Sasso lungo e Sassopiatto, il giro al Puez in tutti i sensi (dalla Vallunga, dal passo

Gardena, dal rifugio Firenze), e poi allo Stevia, al Resciesa, alla Malga Brogles e attraverso la forcella Pana all’alpe Mastlè, all’alpe di Siusi con ritorno a Monte Pana, e tante altre più semplici ma ricchissime di storia ed arte come la chiesetta di San Gia como e gli antichi masi, ricchissime di bellezza e di natura come qualsia si altro sentiero si imbocchi. La ricchezza della natura in questa valle è talmente grande che ancora oggi, dopo 37 anni di intensa fre quentazione riusciamo a stupirci per nuove scoperte, tanti laghetti semi sconosciuti dell’alpe Cisles e Mastlè, specchi d’acqua dove Sassolungo, Sella ed Odle al tramonto, infuocati, riflettono tutta la loro magnificenza. Recentemente abbiamo inoltre ar ricchito il nostro rapporto con le montagne della Val Gardena inizian do, all’alba dei 60 anni, a praticare le vie ferrate (Tridentina, Schuster, Sass Rigais, Piz Duleda, piccolo e grande Cir ed altre fuori valle) dove il contatto con la Dolomia trasmette una carica ed una energia positiva. Anche eventuali timori nell’affron tare l’impresa, sembra impossibile, ma al momento del contatto con la roccia svaniscono come per incanto! Negli ultimi anni abbiamo anche avuto la fortuna di poter intensifica re le nostre “capatine” in valle, praticamente in tutte le stagioni, circa una volta al mese facciamo volentieri i 385 chilometri (da Pavia) per cono scere la valle in tutte le sue meravigliose sfumature stagionali. Queste nuove visite ci permettono di vedere la valle al momento del la rinascita della vita in primavera, subito dopo lo sciogliersi della neve esplodono i colori dei crocus, delle pulsatille, delle primule e poi delle genziane, delle aquilegie. Anche sulle pendici del Sassolun go, del Sella e dei Cir sono presenti tantissime macchie di fiori, silene a cuscinetto, camedrio alpino, il papa vero alpino, il raponzolo dello Stevia e molte altre varietà ancora. Sembra impossibile che fra le rocce

Renè Gruber

di queste bellissime cattedrali na turali, pulsi tanta vita all’estremo dell’esistenza! Per non parlare poi dell’estate, quan do non esistono più tracce di neve, se non in qualche canalone in alta quota, si ha la possibilità di spaziare ovunque e aumenta l’imbarazzo sul la scelta delle escursioni da fare. In autunno i colori principali dei boschi sono il verde degli abeti e l’oro degli aghi dei larici prima di cadere; in quei giorni può capitare che in mezzo al bosco ci si trovi avvolti da nuvole di aghi dorati create dal vento e aleggia nell’aria un’atmosfera magica. Frequentiamo la Val Gardena anche d’inverno, noi non sciamo ma riusciamo a fare quasi tutte le pas seggiate che facciamo d’estate; il paesaggio è ovviamente diverso, co munque molto suggestivo, ma meno accessibile. L’atmosfera Natalizia dei mercatini con il profumo di cannella, anice, chiodi di garofano e le calde luci che mettono in risalto le casette di legno, allestite con raffinato gusto, particolari oggetti artigianali e squi

siti dolci…… amplificano la magìa della val Gardena facendola diventa re la valle del Natale. Passeggiare per i mercatini di Santa Cristina, Selva ed Ortisei è facile farsi trasportare da questa atmosfera ma gica e tornare bambini. L’amore per la val Gardena è come un boomerang, torna amplificato carico di grandi emozioni, diverse in ogni stagione. A completare ed in tensificare questo legame con la val Gardena sono le molte amicizie con i gardenesi, nate perché hanno capito il nostro desiderio di vivere più tem po possibile il “quotidiano” della valle, un caloroso GRAZIE a tutti loro! Proprio per poter essere vicini alla val Gardena anche a distanza, ab biamo formato un Gruppo Facebook che ci permette, con la condivisione di foto, filmati, commenti, esperien ze ed emozioni, di parlare anche tutti i giorni di questa meravigliosa Valle con altri amici che la amano come noi.

MASI DELLA VAL GARDENA LA MEMORIA DI UN PAESAGGIO

In Val Gardena una mostra dedicata ai masi: mejes in ladino. Più di 70 foto del fotografo Vaclav Sedy in bianco e nero per meglio eviden ziare le caratteristiche architettoniche di questi edifici. Sono foto attuali, la mostra non è una retrospettiva, ma parla al futuro con lo scopo di ri chiamare l’attenzione sul valore dei masi antichi. I masi sono una ricchezza architet tonica che fa parte del paesaggio, li ammiriamo immersi nel verde dei prati e dei boschi in estate o nel bianco della neve in inverno. I crite ri con cui sono stati costruiti erano dettati dalla natura e i materiali pro venivano dall’ambiente circostante

come legno, pietra, sabbia, assem blati da mani sapienti, in funzione delle esigenze della vita del luogo. Questi edifici sono il prodotto dell’a bilità costruttiva dei secoli passati e la funzionalità e l’essenzialità ne determinano il fascino ancora oggi, in un tutt’uno armonioso con il pa esaggio. Si trovano tra i 1.200 e i 1.700 metri di altitudine, specie sul lato destro della valle esposto a sud. Il maso è costituito da una parte abi tativa e un rustico, a volte le due parti sono unite in un singolo edificio, altre separate in due costruzioni di stinte, disposte a seconda della morfologia del terreno su cui sorgono. La vita al maso era dura, non esiste

Maso Biei, XIII secolo (Foto Vàclav Šedý)

va nessuna delle comodità che oggi diamo per scontate, ma per gli abi tanti era tutto normale, era una vita in simbiosi con la natura, scandita dall’alternarsi delle stagioni e dalle feste religiose. Così, le condizioni ambientali e climatiche hanno de terminato le soluzioni architettoniche per costruire i masi. La Stube era il cuore dell’abitazione: qui, specie nei mesi invernali, convi vevano tutti i membri della famiglia attorno all’unica stufa della casa e in questo ambiente ebbe inizio la sto ria delle sculture in legno, poi esportate in tutto il mondo, che resero la valle una delle più ricche dell’arco alpino.

Importanti per il sostentamento erano la cucina e la cantina, ma an che l’officina, poiché il maso doveva essere il più possibile autosufficien te. La conservazione di questi masi non riguarda solo gli edifici in sé, ma in senso più ampio la storia della Val le: testimoniano come il territorio veniva amministrato e abitato fin dal Medioevo. I più antichi infatti risalgono al XIII secolo, lo stupore viene dallo scoprire che alcuni do cumenti antichi parlano di semplici costruzioni rurali immerse nella na tura: è il caso di Peza che troviamo nel prato appena usciti dal sentiero nel bosco a San Giacomo. La confer ma che i masi giunti fino a noi sono molto antichi si basa sull’indagine dendrocronologica che analizza il legno impiegato per la costruzione, determinandone la data di utilizzo. Nel secolo scorso il progresso ha portato allo sviluppo che ha tenuto poco conto del valore dei masi. In base agli standard attuali molti di questi edifici oggi non sono abitabili ed essendo pochi di essi posti sotto tutela, rischiano di essere silenzio samente demoliti, contribuendo alla perdita di identità storico-culturale della valle. La pubblicazione della Carta dei Masi, ad opera del Museum Gherdëina nel 2015, certifica pur troppo questo andamento. Evidenziare il valore dei masi con questa mostra è l’obiettivo di Paulina Mo roder, direttrice del Museum Gherdëina e dell’architetto specializzato in conservazione di edifici storici

Maso Peza, XIII secolo (Foto Vàclav Šedý)

Maso Paratoni, stube (Foto Vàclav Šedý)

Maso Mëune, cucina (Foto Vàclav Šedý)

Wolfgang von Klebelsberg, ideatore del progetto. Per la realizzazione del catalogo illustrato, hanno contribui to altri studiosi della materia tra cui l’antropologo Annibale Salsa, mem bro della Fondazione Dolomiti UNESCO, una delle istituzioni che patrocinano la mostra a conferma del suo valore. Il progetto è anche più ampio: si sono svolte visite guidate ai masi durante piacevoli passeggiate e con ferenze per sensibilizzare l’opinione pubblica e sviluppare nei proprieta ri dei masi la consapevolezza di possedere un grande valore, il maso non deve evocare il ricordo di un passato difficile, ma essere piuttosto motivo di orgoglio anche per le generazioni future. L’obiettivo della mostra è la conser vazione del patrimonio, quindi la ricerca di un’alternativa alla demoli zione e di un nuovo utilizzo dei masi dopo un restauro. In Val Gardena abbiamo già alcuni bellissimi esem pi di riqualificazione e ci auguriamo di poterne vedere ancora altri nelle prossime passeggiate tra i prati e le strade della valle.

Piazza Chiesa 39048 Selva - Val Gardena Tel.: +39 0471 795 392 Piazza S. Antonio 39046 Ortisei - Val Gardena Tel.: +39 0471 786 504 web: www.extremefashion.it E-mail: info@extremefashion.it

HIGHLIGHTS 2020 www.valgardena.it

Inverno 2019/2020 01.02.2020

Hockey su ghiaccio - Alps Hockey League

22/29.03.2020

Dolomites Val Gardena - Xtreme Up

21.03.2020

Rock the Dolomites - Winter Musik Festival nelle Dolomiti

04.04.2020

Südtirol Gardenissima & Südtirol Gardenissima Kids

Spring Race Party

Estate 2020

Aperitivi e serate lunghe

HERO Kids & HERO Südtirol Dolomites - Maratona di mountain-bike

Agosto 2020

Val Gardena in costume

Ottobre 2020

Sparkasse Apt Challenger maschile & femminile

18/19.12.2020

Sella Ronda Bike Day - Giornata della bici con i passi chiusi

Estate 2020

Idea Unika Ortisei

Dicembre 2020

Val Gardena - Valle di Natale delle Dolomiti

27/30.12.2020

SCAN

FIS Ski World Cup Val Gardena Gröden: Super G e discesa libera maschile

Concorso di sculture sulla neve

XTREME UP

Il pittoresco paese di Selva di Val Gardena si contraddistingue per la sua anima sportiva. Esso è infatti una meta fissa per gli amanti dello sport e dell’aria aperta,

sia estiva che invernale. A gennaio, proprio a Selva, subito dopo la classica Coppa del mondo di sci di dicembre e prima della Gardenissima , esattamente il 01.02.2020

i migliori atleti hanno dato prova della loro resistenza alla XTREM UP DOLOMITES VAL GARDENA circuito VERTICAL UP. Il circuito comprende 3 tappe : Selva Val Gardena, Madonna di Campiglio e Kitzbühel, un legame importante che dà ancora più valore e prestigio a tutti i partecipanti La gara è nata da un’idea dell’Ufficio Turistico di Selva in collaborazione con Luciano Montrucoli (Saltos Mountain Xtream) per portare nella nostra meravigliosa valle un diverso e nuovo evento sportivo. L’obiettivo della XTREAM UP DOLOMITES VAL GARDENA è quello di conquistare nel minor tempo possibile la pista 3 Ciampinoi, risalendo verticalmente i 720 metri di disli-

vello e i 2320 metri di lunghezza. La particolarità è chiara : dal basso verso l’alto...... una bella faticaccia !! Al vincitore dell’edizione 2019, Michael Zemmer bastarono26:45 minuti per completare l’ascesa, prima delle donne, Birgit Klammer ne impiegò35:41....pazzesco. Nell’edizione di quest’anno, 2020, gli atleti sono riusciti incredibilmente ad abbassare ancora di più il tempo. Vincitore nella categoria Speed uomini sempre Michael Zemmer con un tempo di 26:06 , secondo Moser Christian e terzo Schneider Martin tutti e tre Italiani, prima invece delle donne l’austriaca Susanne Mair con il tempo di 29:18, seconda classificata la Slovena Koligar Mojica e terza Penker Marlies sempre austriaca. La classifica premia anche la categoria disabili, dei veri superman. Abbiamo cercato di organizzare una gara che soddisfi le aspettative degli atlei Racer più tecnici, ma che sia anche in grado di dare divertimento a chi vuole solo mettersi in gioco. Credo che partecipare ad una competizione come questa, nella categoria Speed o Zaino che sia, abbia sempre un sapore particolare; la bellezza del paesaggio della nostra valle, della pista, la particolarità della notte, le luci, le fiaccole, la fatica, la sfida con se stessi e con gli altri, con gli amici o con i compagni di squadra, diano una soddisfazione improvabile indipendentemente dal

piazzamento. Partenza zona Pra da Freina 1560 m ed il traguardo da raggiungere alla Ciampinoi 2280 m. Le due categorie, Speed e Zaino, non avranno regole quindi potranno scegliere traiettorie e materiali, purchè riescano a farcela con le proprie forze. Al più veloce verrà aggiudicata la vittoria nella categoria Speed, per chi invece affonterà il percorso per divertimento, categoria Zaino , sarà premiato il partecipante che si avvicinerà di più al tempo medio impiegato da tutti i partecipanti della categoria Per chi affronterà i 4 muri della n.3 Ciampinoi ci sarà bisogno di una condizione fisica ottimale, la pendenza del Crep dla Trei, prima del ristoro, metterà a dura prova anche i migliori atlei che si potranno appena riprendere lungo i 200m di rettilineo del Pra da Ronch. Ma non è finita, bisognerà infatti tener conto che subito dopo si dovrà affrontare il ripido schuss finale. Vi aspettiamo tutti in val Gardena per la prossima edizione: il 30 gennaio 2021.

This article is from: