Cover Benetti B.Yond 37M People • Alberto Perrone Da Zara • Francis Lapp • Pier Luigi Loro Piana • Chiara MarzuccoEventsArtBasel ANNO//year 29 • N° 10 • AUT 9,00 € • BE 9,00 € • Côte d’Azur 10,60 € • F 10,50 € • D 11,50 € • PTE CONT. 8,00 € • E 8,00 € • CH 10,50 Chf • CH CT 10,00 Chf Ottobre//October 2022 Italy only 7 € Companies • Mase Generators•Rina LO/MI1,comma1,art.6)4n°27/02/2004Leggein(convertito353/2003D.L.-PostaleAbbonamentoinSpedizione-s.p.a.ItalianePoste-OCTOBER-Settembre24daledicolaIn2022291993-2022 Years BARCHE ® MONTHLY INTERNATIONAL YACHTING MAGAZINE FULL ENGLISH TEXT The Idea Factory Isa Yachts 80 Meters Canados Gladiator 571 Blade The Idea Factory Isa Yachts 80 Meters Canados Gladiator 571 Blade •BoatsCranchi Sessantasette • Lagoon 51 • Axopar 45 Cross Cabin • Azimut Yachts Verve 42 • Apreamare Gozzo 35 • Scanner Envy 1400 •BoatsCranchi Sessantasette • Lagoon 51 • Axopar 45 Cross Cabin • Azimut Yachts Verve 42 • Apreamare Gozzo 35 • Scanner Envy 1400 ••ShipyardsFiartFountaine Pajot••ShipyardsFiartFountaine Pajot
8 EDITORIAL
RealeMichienzi
by Francesco
O RealVIRTUALEorVIRTUAL
UN DILEMMA CHE CI ACCOMPAGNERÀ SEMPRE PIÙ DA VICINO NELLA NOSTRA ESISTENZA. SOLO IL BUON SENSO POTRÀ SALVARCI DALL’ALIENAZIONE
A DILEMMA THAT WE WILL FIND OURSELVES FACING MORE AND MORE IN OUR LIVES. COMMON SENSE IS THE ONLY THING THAT CAN SAVE US FROM ALIENATION
Il libro di Tomás Maldonado, Reale e virtuale, entra nel vivo di una delle tematiche più affascinanti, ma anche più controverse, del panorama culturale contemporaneo, quello delle tecnologie avanzate e delle loro implicazioni sulla vita e sulla cultura del nostro tempo. In particolare, la sofisticazione delle tecniche di simulazione della realtà offre spunti per ripensare il rapporto tra questa e le sue rappresentazioni. Si parla della possibilità di accedere a mondi illusori in cui l’operatore-osservatore diventa attore, vivendoli come se fossero reali. Nella realtà accade che se si esprime un pensiero differente si corre il rischio di risultare retrogradi, anti modernisti e contrari al progresso che avanza. Il popolo della rete non mi ha fatto mancare il suo affetto con una buona dose di critiche a due editoriali di qualche mese fa dedicati al metaverso e alle criptovalute. Personalmente sono molto favorevole alle innovazioni che migliorano la nostra vita, ma sono anche dell’idea che questa debba essere vissuta fino in fondo in modo concreto e reale. tare in poltrona con un visore e un sensore che mi restituisce le stesse sensazioni di un avvenimento, che sto solo immaginando di vivere, non mi pare una bella prospettiva. Preferisco camminare a piedi nudi sulla spiaggia acciottolata di Positano, respirare i profumi e assaporare le delizie di una cucina autentica. Per tutta l’estate siamo stati bombardati da uno spot dove la moglie chiede al marito: “Caro, dove mi porti in vacanza? Formentera? Ibiza? Taormina? Porto Cervo?” “Amore, puoi scegliere tra soggiorno, camera da letto ed anche giardino”. L’idea che basti un’offerta che dia la possibilità di vedere film e programmi televisivi senza limiti e problemi di connessione a un costo conveniente, mi fa riflettere molto sull’idea di vita virtuale che le multinazionali hanno in serbo per noi.
I
10 EDITORIAL
A PIEDI NUDI SULLA SPIAGGIA ACCIOTTOLATA DI POSITANO, RESPIRARE I PROFUMI E ASSAPORARE LE DELIZIE DI UNA CUCINA AUTENTICA».
«PREFERISCO CAMMINARE
«I PREFER TO WALK BAREFOOT ON THE PEBBLE BEACH AT POSITANO, TO SMELL THE AROMAS AND SAVOUR THE TASTE OF AUTHENTIC CUISINE».
Si può fare tutto dal divano di casa: mangiare, lavorare, fare acquisti, divertirsi ed emozionarsi. Si può anche credere che si possa navigare immaginando di essere in barca durante una tempesta. Le sfide che la virtualità lancia ogni giorno sono da raccogliere con la giusta dose di buon senso. i sono diversi livelli di realtà e questo costituisce un monito contro la tentazione di contrapporre il reale al virtuale che non è uno stato embrionale della realtà, ma un progetto diverso. errebbe da chiedersi perché recarsi di persona a un salone nautico per vedere centinaia di barche differenti, quando sarebbe sufficiente vederle tutte comodamente da casa Forse perché siamo ancora umani e ci piace toccare, guardare con i nostri occhi, fare domande, oppure, scoprire i segreti di quello che vogliamo acquistare. Ci piace stare in mezzo alle persone che hanno la nostra stessa passione, ci piace fare fatica per sentirci vivi. Persone, non semplici consumatori. Il virtuale si presenta come una nuova rappresentazione del reale suscettibile di diventare tanto uno strumento d’intelligibilità, quanto una nuova forma di alienazione che noi possiamo contrastare con gli strumenti che abbiamo a disposizione. uella virtuale è una realtà che esiste solo nella mente di chi la adopera, intrappolata entro mezzi tecnologici. una realtà fatta di relazione senza partecipazione, senza emotività e senza colorito affettivo. Tornando alle cose concrete, sono molto curioso di vedere il lungo elenco di politici che verranno all’inaugurazione del Salone Nautico di Genova a fare la loro passerella preelettorale. Ci faranno la lista delle cose da fare, ci spiegheranno con quanta determinazione affronteranno i vari temi, saranno molto assertivi e particolarmente convincenti sul ruolo della politica e sulla necessità di lavorare per il bene comune. Noi faremo finta di credergli, li accoglieremo in modo educato perché siamo persone civili. Cercheremo di memorizzare per bene le loro promesse da marinaio in modo che potremo ricordarglielo in seguito, anche se sappiamo già che avranno delle spiegazioni plausibili che attribuiranno le colpe a un sistema che non funziona o ai poteri forti che dai loro salotti buoni governano il nostro meraviglioso paese. Genova sarà anche l’occasione per molti bravi giornalisti che verranno a mostrare il lusso dei ricchi che dovrebbero piangere come i tanti poveri in cerca di una maggiore giustizia sociale. icordate il bellissimo servizio di ai che lo scorso anno si faceva beffe della nostra industria nautica Per fare audience serve anche fare della demagogia da quattro soldi, certo che se questi giornalisti avessero l’umiltà di capire cosa significa costruire una barca e quanta ricchezza e lavoro genera, forse, farebbero un vero servizio pubblico a favore della verità.
Tomás Maldonado’s book real y virtual explores one of the most fascinating, but also one of the most controversial subjects on the contemporary cultural scene, namely advanced technologies and their implications for present-day life and culture. In greater detail, the sophistication of reality simulation techniques offers insights into rethinking the relationship between reality and its representations. It talks about the possibility of accessing illusory worlds in which the operatorobserver becomes a player, experiencing them as if they were real. In reality, if one expresses an alternative viewpoint thought, one runs the risk of being retrograde, anti-modernist and opposed to advancing progress. The good people of the internet did not fail to offer a hefty dose of criticism regarding two editorials I wrote on the metaverse and cryptocurrencies a few months ago. I’m personally very much in favour of innovations that improve our lives, but I’m also of the idea that it ultimately has to be lived in a real and tangible fashion. Sitting in an armchair with a headset and a sensor that gives me the same sensations of an event, that I am only imagining myself to be experiencing, doesn’t seem a good prospect to me. I prefer to walk barefoot on the pebble beach at Positano, to smell the aromas and savour the taste of authentic cuisine. Throughout the summer we’ve been bombarded by an advert in which the wife asks her husband: “Darling, where are you taking me on holiday? Formentera? Ibiza? Taormina? Porto Cervo?” “Love, you can choose between the living room, bedroom or even the garden”. The idea that all it takes is an offer that allows us to watch unlimited films and T programmes, free from connection problems and at an affordable cost, makes me think a lot about the idea of virtual life that multinationals have in store for us. We can do everything from the sofa at home: eat, work, shop, have fun and be moved. Some might even believe that we can go sailing and imagine ourselves to be in a boat during a storm. The daily challenges thrown down by virtual reality need to be met with the right dose of common sense. There are different levels of reality and this is a warning against the temptation to pit the real against the virtual, which is not an embryonic state of reality, but One might ask why go to a boat show in person to see hundreds of different boats, when you can just see them all from the comfort of home? Perhaps because we’re still human and like touching things, looking at them with our own eyes, asking questions, or learning the secrets about what we would like to purchase. We like being with people who share our same passions, we like making an effort to feel alive. People are not just consumers. The virtual world presents itself as a new representation of reality that can become an instrument of intelligibility, but equally a new form of alienation that we can counter with the tools we have at our disposal.
The virtual world is a reality that only exists in the mind of the user, trapped inside technology. It is a reality based on relating without participation, without emotion and without affection. Going back to more tangible matters, I’m very curious to see the long list of politicians who will come to the opening of the Genoa Boat Show, using it as a pre-electoral stage. They will tell us about their to-do list, explain how determinedly they will address the various issues, be very assertive and particularly convincing about the role of politics and the need to work for the common good. We’ll pretend to believe them and we’ll receive them politely because we’re civilised people. We’ll try to memorise their sailor’s promises so that we can remind them later, even though we already know that they’ll have plausible explanations that will attribute the blame to a system that doesn’t work or to the strong powers that govern our wonderful country from their ivory towers. Genoa will also be an opportunity for many good journalists to come and illustrate the luxury enjoyed by the rich, who should devote more time to crying like the many poor in search of greater social justice.
Remember the wonderful RAI 3 report that mocked our nautical industry last year? This cheap demagoguery is used to attract an audience. Of course, if these journalists had the humility to understand what it means to build a boat and how much wealth and work it generates, perhaps they would do a real public service for the truth.
«SIAMO ANCORA UMANI E CI PIACE TOCCARE, GUARDARE CON I NOSTRI OCCHI, FARE DOMANDE, OPPURE, SCOPRIRE I SEGRETI DI UNA BARCA CHE VOGLIAMO ACQUISTARE».
12 EDITORIAL
«WE’RE STILL HUMAN AND LIKE TOUCHING THINGS, LOOKING AT THEM WITH OUR OWN EYES, ASKING QUESTIONS, OR LEARNING THE SECRETS OF A BOAT WE WOULD LIKE TO PURCHASE».
18 CONTENTS barchemagazine.com COVER BENETTI B.YOND 37M Cover Benetti B.Yond 37M People Alberto Perrone Da Zara Francis Lapp Pier Luigi Loro Piana Chiara MarzuccoEventsArtBasel 7 € MaseCompaniesGeneratorsRina LO/MIcommaart.6)n°27/02/2004Legge(convertito353/2003D.L.PostaleAbbonamentoSpediziones.p.a.ItalianePosteOCTOBERSettembredaledicolaIn202229 BARCHE ® FULL ENGLISH TEXT The Idea Factory Isa Yachts 80 Meters Canados Gladiator 571 Blade Factory 571 BoatsCranchi Sessantasette • Lagoon 51 Axopar 45 Cross Cabin Azimut Yachts Verve 42 Apreamare Gozzo 35 • Scanner Envy 1400 BoatsCranchi Sessantasette Lagoon Axopar Cabin 42 Apreamare ShipyardsFiartFountaine PajotShipyardsFiartFountaine Pajot CONTENTS Indice COLUMNS 058 News 104 Revenue on Board – Fisco a bordo 110 Supercar - i it r 116 Boutique - Ailleurs by Boucheron EVENTS 094 Polboat Yachting Festival 124 Art Basel 104 124 110 58 94 116
20 CONTENTS THE IDEA FACTORY 136 Isa Yachts 80 Meters 244 Canados Gladiator 571 Blade COVER STORY 142 Benetti B.Yond 37M COMPANIES 158 Rina 192 Mase Generators PEOPLE 170 Pier Luigi Loro Piana 182 Alberto Perrone Da Zara 202 Chiara Marzucco 212 Francis Lapp SHIPYARDS 222 Fiart 234 Fountaine Pajot BOATS 252 Lagoon 51 264 Cranchi Sessantasette 274 Axopar 45 Cross Cabin 284 Azimut Yachts Verve 42 296 Apreamare Gozzo 35 306 Scanner Envy 1400 TRADE 314 BrokerageLSectionagoon 51 252 296 158 244 170136 274 182
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Questo numero è stato chiuso in Redazione il 5 settembre 2022. This issue ended on 5th September 2022.
30 barchemagazine.com
Vannucchi.Lidocreditsphoto
Imperdibile!
Marine Group, distributore esclusivo in Italia del cantiere inglese Princess Yachts, ha dato vita a un appuntamento tanto atteso dai suoi armatori, il 19° Raduno Marine Group by Angelo Colombo – Informazione publiredazionale Events
Events
che ognuno di loro ha con gli armatori, basato principalmente sull’amicizia.
Lo scorso agosto a Marina di Porto Ottiolu, ben 35 imbarcazioni si sono date appuntamento per condividere momenti di convivialità, condivisione e ilarità. L’evento ha radici profonde, parte dal 1995 quando Marina e Piero Cesana lo organizzarono a Marina degli Aregai. All’inizio di questa bella storia basata sull’intuizione, ma soprattutto sulla capacità di vivere la barca da armatori con i bisogni e i desideri di chi va per mare per diletto, le figlie di arina e Piero Cesana, Barbara e Carolina, erano piccole e l’evento permetteva loro di condividere l’esperienza con i coetanei a bordo di altre barche. Ora Barbara e Carolina, con Carlo e Giuseppe, rappresentano la seconda generazione di Marine Group che, con tanta energia, supporta i genitori nel grande lavoro di diffusione degli yacht Princess, ai quali dedicano servizi di post vendita molto accurati, come già facevano con altri importanti marchi che hanno rappresentato nella lunga storia della loro azienda. Il tempo passa, e gli eventi annuali di Marine Group si ripetono riscontrando sempre il favore degli armatori e delle loro famiglie provenienti principalmente da Liguria, Toscana, Lazio, Campania ma anche da regioni più distanti. Oggi la famiglia è tutta impegnata quotidianamente nella gestione e nello sviluppo delle attività di Marine Group, ma ciò che rende questa storia ancor più piacevole è il rapporto
«Condividere la gioia di navigare e concedersi momenti di assoluto relax con gli altri armatori delle nostre barche è diventata per noi una tappa fondamentale del nostro essere armatori e al contempo professionisti del settore». Piero Cesana
barche partecipanti. Questa scelta permette a t tti di i ere co estrema sere it i rad o Consideri anche che in questa edizione abbiamo 35 imbarcazioni e la più piccola è un 10 metri, mentre la più grande misura quasi 30 metri, questo per dirle che con gli a i a di co t di tro are orti i rado di acco ierci t tti cresci ta, ma e mie fi ie e i miei generi sono stati capaci, anche questa volta, di mettere insieme un evento bello e piacevole per tutti. Naturalmente io e mia moglie supportiamo con la nostra esperienza tutto questo, ma devo dire che loro sono davvero bravi». In questa edizione era presente l’attuale gamma Princess quasi al completo, dal V40, V50, V55, V60, S62, 6 , 62 fino all’ammiraglia della lass, il nuovo S78, un esemplare chiaramente recente e molto bello. Il Marina di Porto Ottiolu è stata una location ideale che per due giorni sì è “colonizzata” con il brand Princess.
Per Marina Cesana il raduno è sempre un momento di grande soddisfazione e
Carolina Cesana, Barbara Cesana, Carlo Piatti, Giuseppe Arturi e la famiglia di uno degli armatori che ha ricevuto un riconoscimento per l’acquisto della loro nuova barca.
Oggi il cantiere inglese Princess ha una gamma che permette di accompagnare un armatore per tutta la sua esperienza, con ben sei linee di prodotto che spaziano dal 35 piedi al 95, articolate in modelli in grado di intercettare l’interesse di un pubblico molto vasto, dall’open puro al motoryacht, passando per i coupé e gli sportfly. Piero esana ci ha confidato «Aver dovuto sospendere l’evento a causa della pandemia ci è dispiaciuto molto, ma non si poteva fare diversamente, però ne abbiamo sentito la mancanza. Condividere la gioia di navigare e concedersi momenti di assoluto relax con gli altri armatori delle nostre barche è diventata per noi una tappa fondamentale del nostro essere armatori e al contempo professionisti del settore. In questi rad i a se irci c sem re i ostro sta tecnico, persone in grado di risolvere qualsiasi di co t si do esse i co trare s a de e
«Ogni anno è così, è diventato un appuntamento al quale alcuni non sono mai mancati. Ad ogni edizione poi si aggiungono sempre nuovi armatori».
orgoglio «Ogni anno è così, è diventato un appuntamento al quale alcuni non sono mai mancati. Ad ogni edizione poi si aggiungono sempre nuovi armatori. Noi cerchiamo di realizzare momenti di condivisione e divertimento. Quest’anno abbiamo accolto gli equipaggi in un Chiringuito in spiaggia con musica dal vivo. Poi abbiamo organizzato un’adrenalinica escursione di Canyoning lungo le cascate e piscine at ra i di o te iedd fi e, a festa Nel blu dipinto di Blu a a ios erficie di San Teodoro».
Anche noi eravamo presenti all’aviosuperficie di an Teodoro il agosto e quello che Marina Cesana chiama semplice intrattenimento in realtà è stata una festa organizzata con grande maestria, caratterizzata dal tema dell’aviazione e gli anni ’50 statunitensi con un crescendo musicale dal vivo di altissimo livello con cantanti, ballerine e figuranti che hanno ripercorso le tappe della musica da ballo fino ai ’ . ome sempre sì è rivelato un evento capace di stimolare la socialità tra persone che condividono una passione, e Marine Group sì è confermato ancora una volta un referente in grado di comprendere, se non anticipare, le esigenze dei suoi armatori.
Marina Cesana
Events
Gli eventi annuali di Marine Group si ripetono riscontrando sempre il favore degli armatori e delle loro famiglie provenienti principalmente da Liguria, Toscana, Lazio, Campania ma anche da regioni più distanti.
PARIS PORTE VERSAILLESDE You are here
Monica Armani has designed the capsule collection Roma for Turri. Soft lines show the innovative use of high-quality materials. The arch, a synthesis of perfection and harmony, is the distinguishing element of the entire collection. Turri’s skill in creating lacquered surfaces finds its utmost expression in Roma
La lampada da parete Cono W ha una struttura tubolare dalla particolare forma conica. Con un’altezza di oltre due metri, presenta alle due estremità diverse sorgenti luminose. La finitura reali ata a mano e combina una luminosa tonalità di blu con la preziosità della foglia color oro che caratterizza diversi modelli della Catellanicollezione&Smith.
The wall lamp Cone W features a tubular structure with a distinctive conical shape. With a height of more than two metres, it has i r nt i ht o rc at oth
ROMA BY TURRI
ROMA BY TURRI
MONACO YACHT SHOW AND SUNSEEKER SUNSEEKER PRESENTA AL MONACO YACHT SHOW LO YACHT 95
Monica Armani ha disegnato la capsule collection Roma per Turri. Grazie a linee morbide mostra un innovativo uso di materiali pregiati. L’arco, sintesi di perfezione e armonia, è l’elemento che contraddistingue l’intera collezione. L’abilità del marchio Turri nella realizzazione di superfici laccate trova in Roma la sua massima espressione.
The superyacht Rio, built by Crn, has a length of 62 metres overall, a beam of 11.20 metres, and consists of four decks. She comfortably accommodates up to 12 guests including the master suite and 5 guest cabins, all served by deck lifts. There are also 9 cabins for the 15 crew members.
WALLYWIND BY WALLY
Le nuvole, di pasoliniana memoria, simbolo di leggere a, di sospensione e di poesia, sono un tema ricorrente nel lavoro di Gabriele Picco autore della mostra Clouds Never Say Hello, nell ambito del progetto culturale “Una Generazione di Mezzo”, realizzata a Palazzo Martinengo CesarescodiNovarinoBrescia.
Clouds, of Pasolinian memory, a symbol of lightness, suspension and poetry, are a recurring theme in the work of Gabriele Picco, author of the exhibition Clouds ever a ello, as part of the cultural project “Una Generazione di Mezzo” (A middle generation), held at Palazzo Martinengo CesarescoinNovarinoBrescia.
The new wallywind cruiser-racer range by Wally includes three sailing models from 110 to 150 feet in length. Construction of th r t foot nit ha n an the launch is scheduled for May 2024. The hull will be made entirely of carbon and will be equipped with the Wally easysailing system. The naval architecture is by Judel/Vrolijk & Co. «The wallywind110 is the equivalent of a Gran Turismo in the automotive world», said Stefano de Vivo, managing director of Wally.
La nuova gamma di cruiser-racer wallywind Wally prevede tre modelli a vela da 110 a 150 piedi di lunghezza. La costruzione della prima unità di 110 piedi è iniziata e il varo è previsto per maggio 2024. Lo scafo sarà realizzato interamente in carbonio e sarà dotato del sistema easy-sailing Wally. L’architettura navale firmata dallo studio udel Vroli k & Co. «Il wallywind110 è l’equivalente di una Gran Turismo nel mondo automobilistico», a erma te ano de Vivo, managing director Wally.
Il superyacht Rio, realizzato da Crn, ha una lunghezza fuori tutto di 62 metri, un baglio di 11,20 metri e si sviluppa su quattro ponti. Pu accogliere comodamente fino a 12 ospiti tra suite armatoriale e 5 guest cabin, tutte servite da ascensore al ponte. Sono inoltre previste 9 cabine per i 15 membri dell’equipaggio.
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WALLYWIND BY WALLY
RIO BY CRN
h r t wan , My Song of Pier Luigi Loro Piana, built by Persico Marine, is a design by Juan Kouyoumdjian in cooperation with Nauta Design. It is a fast Maxi optimised for racing in the Mediterranean.
Fairline presents the Targa 40 featuring an open cockpit with a hard top and canopy cover. Fairline’s lead concept designer, Christian Gott, said: «The popularity of the Targa 38 cannot be disputed and this all-new 40 takes everything we loved about the 38 and elevates it for the 21st century».
Il primo ClubSwan 80, My Song di Pier Luigi Loro Piana, costruito da Persico Marine, è un progetto di Juan Kouyoumdjian con la partecipazione di Nauta Design. Si tratta di un Maxi veloce ottimizzato per regatare nel Mediterraneo.
Il winch Harken Performa 55.3 nasce sulla richiesta dei velisti oceanici dei Class 40. La prima installazione è in programma su Allagrande, uno dei Class 40 di ultima generazione, un progetto di ianluca uelfi per lo skipper Ambrogio Beccaria, Ambassador di Harken Italy, insieme alle medaglie d’oro olimpiche Ruggero Tita e Caterina Banti sui Nacra 17 e ai talenti emergenti sui 470 Mixed Marco Gradoni e Alessandra Dubbini.
The Harken Performa 55.3 winch was created at the request of oceanic Class 40 sailors. The r t in ta ation i ch on Allagrande, one of the latest generation of Class 40s, a project y ian ca for i r Ambrogio Beccaria, Ambassador of Harken Italy, together with Olympic gold medallists Ruggero Tita and Caterina Banti on the Nacra 17 and emerging talents on the 470 Mixed Marco Gradoni and Alessandra Dubbini.
Fairline presenta il Targa 40 caratterizzato da un pozzetto aperto con un hard top rigido e una copertura in tela. Il lead concept designer di Fairline, Christian Gott, ha detto: «La popolarità del Targa 38 non può essere contestata e questo nuovissimo 40 prende tutto ciò che abbiamo amato del 38 e lo eleva per il 21° secolo».
TARGA 40 BY FAIRLINE
TARGA 40 BY FAIRLINE
Triumph, della linea Custom di Benetti, è lungo 65 metri ed è sviluppato su 5 ponti chiusi più un sundeck. Il baglio massimo è di 11,2 metri e il dislocamento è di . tonnellate. Il superyacht ha una carena efficiente che garantisce una navigazione silenziosa per viaggiare nel massimo comfort per oltre 4.700 miglia a 12 nodi.
Triumph, from Benetti’s Custom line, is 65 metres long and has five enclosed decks plus a sundeck. The maximum beam is 11.2 metres and the displacement is 1,050 tonnes. The superyacht has an efficient hull that ensures quiet sailing for over 4,700 miles at 12 knots.
ANGELO CAPPELLINI
ANGELO CAPPELLINI
ort h r an o in ro .
Angelo Cappellini’s signature style between classic experimentation and inno ati infl nc r nt th llure co ction, r i it thro h cont orary contaminations and products capable of r torin th c a ic an ti char of which th ran i th int r r t r ar excellence. Cane seating, carving, marquetry, i in an ca in t a in ar t chni in which th a iat a ran oa t now how an a c nt ri o tra ition of r at char that now no wanin .
La cifra stilistica di Angelo Cappellini tra sperimenta ioni classic e e in uen e innovative presenta la collezione Allure, rivista attraverso contaminazioni contemporanee e prodotti capaci di restituire l incanto classico e sen a tempo di cui il brand interprete per eccellen a. aglia di Vienna, intaglio, intarsio, doratura e arte ebanista sono tecnic e in cui il brand di Cabiate vanta un kno - o e una tradizione centenaria di grande fascino c e non conosce tramonti.
TRIUMPH I
Clay Lacy Aviation is expanding its private et charter fleet in three key markets to meet the unprecedented demand for private aviation services. Possessing one of the most diverse charter fleets of long haul business ets, the company has received certification for six new aircraft to enter service.
ARCADIA R 80 L
CLAY LACY VI IO
o ini i it n iron nta i act, th rca ia erpa 80 L i i with o ar an that ro i a ro i at y kW of n r y, no h to ow r th ain hot r ic on oar , an i tt with ow con tion ic .
66 NEWS
Bayamo, brand nato nel 2018, propone gommoni monoscafo realizzati interamente in alluminio marino 5083 riciclabile al 100 per cento a fine vita e con un peso del 30 per cento inferiore rispetto a uno scafo in vetroresina. Ogni Rib reali ato su misura in base alle esigenze dell armatore. I tre modelli, progettati da Alessandro Chessa dello studio Akesdesign, hanno una lunghezza di 7,6, 9,9 e 1 ,1 metri uori tutto.
GOLDEN AGE BY VILLARI
lay Lacy Aviation espande la sua flotta charter di jet privati nei tre mercati chiave per soddisfare una domanda senza precedenti di servizi di aviazione privata. Possedendo una delle flotte charter più diversificate di business et a lungo raggio, la società ha ricevuto la certificazione per l’ingresso in servizio di sei nuovi aeromobili.
Bayamo, a brand born in 2018, o r in h inflata oat a ntir y of arin a ini that i r c nt r cyc a at th n of it if an w i h r c nt than a r a h . ach i i tai or a accor in to th n of th own r. h thr o , i n y an ro h a of th i n t io, ha an o ra n th of . , . an . tr .
VILLARI PRESENTA GOLDEN AGE, UNA COLLEZIONE DI ACCESSORI E COMPLEMENTI PER LA CASA E LA BARCA IN CUI L’ELEGANZA DELLA PORCELLANA INCONTRA IL DESIGN CONTEMPORANEO. VILLARI PRESENTS GOLDEN AGE, A COLLECTION OF ACCESSORIES AND FURNISHINGS FOR THE HOME AND BOAT IN WHICH THE ELEGANCE OF PORCELAIN MEETS CONTEMPORARY DESIGN.
CLAY LACY VI IO
er ridurre al minimo l impatto ambientale, l’Arcadia h r a equipaggiato con pannelli solari che garantiscono circa 3 di energia, su ciente ad alimentare i principali servi i di tellerie a bordo ed dotato di dispositivi a basso consumo.
Videoworks has made the entertainment, communication and home automation systems for the 65-metre long superyacht ISA Classic Resilience. Carlo Bellocchio, System Engineer at Videoworks said: «Our skills were compared with those of the shipyard to optimise the implementation of the systems».
Mangusta Oceano 50 is a displacement vessel with a steel hull and aluminium superstructure whose external lines were designed by Alberto ancini, who worked together with vermarine’s Engineering Department to exploit and optimise the vessel’s exterior and interior spaces to the fullest while remaining under T. The naval architecture was taken care of by P.L.A.N.A. Design by the engineer Ausonio.
1° TROLLING TROPHY ROMA
Resilience. Carlo Bellocchio, system engineer di Videoworks, ha dichiarato: «Le nostre competenze si sono confrontate con quelle del cantiere per ottimizzaredeil’implementazionesistemi».
MANGUSTA OCEANO 50
Mangusta Oceano 50 è una nave dislocante con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio le cui linee esterne sono di Alberto Mancini che ha collaborato insieme all’ufficio engineering di vermarine per sfruttare e ottimizzare al meglio gli spazi esterni ed interni della nave pur mantenendosi sotto le T. L’architettura navale è stata curata da P.L.A.N.A. Design dell’ingegner Ausonio.
Il 1° Trolling Trophy Roma, competizione di traina d’altura, organizzato dalla ASD ElectroWave – Fishing Reel Time, si svolgerà dal 7 al 9 ottobre con base nel Porto turistico di Ostia. Sarà anche un’occasione per far incontrare gli equipaggi. Ci saranno mini-conferenze e confronti con personaggi della pesca sportiva.
Videoworks ha realizzato i sistemi di comunicazioneentertainment,edomoticadelsuperyachtdi65metridilunghezzaISAClassic
1ST TROLLING TROPHY ROME e 1st rolling rop Roma, an o s ore trolling competition, organised by ASD ElectroWave - Fishing Reel Time, will take place from 7 to 9 October, based in the Ostia marina. It will also be an opportunity for crews to meet. There will be mini-conferences and discussions it sports fis ing personalities.
70 NEWS
L’introduzione del Seakeeper Ride nel settore nautico ha aperto la strada alla creazione di una nuova categoria di stabilizzazione in navigazione, il Vessel Attitude Control System (VACS), derivato dagli Attitude Control Systems (ACS) utilizzati nel settore aerospaziale, è ideale per controllare il beccheggio, il rollio e l’imbardata navigazione.in
TRINAKRIA NEXT YACHTING
BYRESILIENCEISAYACHTS
Trinakria, goletta di 44 metri di lunghezza, costruita nel 1932 in Germania, è stata completamente ristrutturata nel 2014 per riportarla ai fasti di un tempo rendendola confortevole ed efficiente. Disponibile per le attività di charter grazie a Next achting, pu accogliere 2 ospiti. Il costo è di mila euro per settimana.
Trinakria, a metre schooner built in 1932 in Germany, was completely refurbished in 2 to bring the ship back to her former glory, making her comfortable and efficient. Available for charter activities via Next Yachting, she can accommodate 2 guests. Price is , per week.
The introduction of the Seakeeper Ride in the nautical sector has paved the way for the creation of a new category of stabilization in navigation, the Vessel Attitude Control System (VACS), derived from Attitude Control Systems (ACS) used in the spacecraft sector, is ideal for controlling pitch, roll and yaw in navigation.
ISA CLASSIC 65 METRI RESILIENCE È STATO COSTRUITO DAL CANTIERE PALUMBO SUPERYACHTS DI ANCONA. IL DESIGN DEGLI ESTERNI E DEGLI INTERNI È DI TEAM FOR DESIGN - ENRICO GOBBI. EDMISTON E RVB MARINE HANNO SUPERVISIONATO IL PROGETTO PER CONTO DELL’ARMATORE. ISA CLASSIC 65-METRE RESILIENCE WAS BUILT BY THE PALUMBO
TRINAKRIA NEXT YACHTING
GRABAU INTERNATIONAL
Grabau International cresce in Europa e festeggia i cinque anni dall’apertura dell’unica sede italiana di Firenze guidata da Michele Antonini, Mediatore Marittimo e ABYA trained Yacht Broker. Oggi, con l’ingresso nel team del broker internazionale Jascha Bach, Grabau International aggiunge una nuova base in Olanda, in aggiunta ai paesi in cui è presente: Spagna, Portogallo, Italia, Finlandia, Svezia, Scozia e Regno Unito.
MICAD Srl annuncia la chiusura della fase di consultazione pubblica per la norma PCR, Product Category Rules, applicabile ad una vasta gamma di prodotti dell’industria navale, dalle piccoleaiimbarcazionimegayacht.
Grabau International is growing in Europe an c ratin y ar inc th o nin of it on y ta ian o c in or nc y ich ntonini, ariti ro r an train acht ro r. o ay, with int rnationa ro r a cha ach oinin th t a , ra a nt rnationa a a n w a in th th r an . n a ition, th co any i a r a y r nt in ain, ort a , ta y, in an , w n, cot an an th .
72 NEWS
GRABAU INTERNATIONAL
r anno nc th c o r of th ic con tation ha for th , ro ct at ory , a ica to a wi ran of ro ct in th arin in try, fro a oat to a yacht .
Octopus, giga yacht di 126 metri di lunghezza, in passato di proprietà del defunto co-fondatore di Microsoft Paul Allen, costruito da Lürssen su progetto di Espen Øino, sarà di sponibile per attività di charter con Camper & Nicholsons per esplorare le meraviglie dell’Antartide alla fine del 2 22, grazie a uno scafo in acciaio che gli consente di attraversare in sicurezza i mari pieni di iceberg.
OCTOPUS AND CAMPER & NICHOLSONS
Octopus, a 126-metre-long giant yacht, formerly owned by the late Microsoft co-founder Paul Allen, built by Lürssen and designed by Espen Øino, will be available for charter with Camper & Nicholsons to explore the wonders of Antarctica at the end of 2 22, thanks to a steel hull which allows her to safely cross iceberg filled seas.
In addition to having a large beach club, it has hydraulically opening balconies on the port and starboard sides. When not in use, the swim platform can be used to store a tender up to 3.3 metres and, when desired, can be extended by doubling its length. The saloon has a 360-degree view of the surroundings.
LAzimut S7, firmato per gli esterni da lberto Mancini, mostra un na sportivo e un arc itettura navale tecnologicamente avan ata capace da un lato di ridurre significativamente i consumi e dall altro di ampliare gli spa i abitativi.
ENRICHED WITH DEEP BLUE, GREEN AND YELLOW HUES. A NEW COLOUR TREND IDEAL FOR THE YACHTING WORLD.
74 NEWS
FAIRLINE SQUADRON 58
AZIMUT S7
Ferretti Yachts presents Infynito, a new range of yachts that will co nt th c rr nt fly ri in , i n to ri nc th essence of the sea. The main innovation concerns the construction of visual continuity tw n int rior an t rior, conn ctin th oat an th hori on a n r for . t i in thi way that th ri nc co in nit no or i it an o n ari , th i w w far an wi , an na i ation co r r, or r ona an intro cti .
Fairline presenta lo Squadron 58. Oltre ad avere un ampio beach club, ha balconi ad apertura idraulica sui lati di babordo e tribordo. Quando non è in uso, la piattaforma da bagno può essere utilizzata per riporre un tender fino a 3,3 metri e, quando lo si desidera, si estende raddoppiando la sua lunghezza. Il salone ha una vista a 360 gradi dell’ambiente circostante.
FAIRLINE SQUADRON 58
The Azimut S7, designed b lberto Mancini or t e exteriors, displa s a sport and a tec nologicall advanced naval arc itecture capable o bot significantl reducing consumption and expanding living space.
La principale innova ione riguarda la costru ione di una continuità visiva tra interno ed esterno, c e connette la barca e l ori onte. cos c e l esperien a diventa infinita niente pi limiti e confini, la visuale spa ia lontano a 0 gradi, la naviga ione diventa pi pura, personale e introspettiva.
Ferretti Yachts presenta Infynito, una nuova gamma di yacht che andr ad a ancare l attuale linea bridge, ideata per vivere l essen a del mare.
Fairline presents Squadron 58.
MARINA PORT VELL
MARINA PORT VELL
RIVA 130’ BELLISSIMA
OPAC FOR WALLYPOWER
Riva 130’ Bellissima è il primo flybridge planante della gamma a svilupparsi su tre ponti reali, interamente wide body, riuscendo tuttavia a rientrare sotto le T. Nasce dalla geniale matita di auro icheli, fondatore con ergio eretta di fficina Italiana Design, che ha curato tutta la produzione iva degli ultimi 2 anni, in collaborazione con il omitato trategico di Prodotto.
Marina Port Vell, Barcellona, il principale porto turistico per superyacht del Mediterraneo, annuncia che sta implementando un ambizioso piano generale di sostenibilità basato su un modello di gestione aziendale responsabile che ne garantisce l’impegno sociale e ambientale.
Marina Port Vell, Barcelona, the Mediterranean’s leading superyacht marina, announces that it is implementing an ambitious sustainability master plan based on a responsible business management model that ensures its social and environmental commitment.
Opac has made a bimini for the wallypower58. The structure is made of carbon and aluminium and is very light. The movements are quick and precise. When not in use, it becomes an integral part of the design of its base, thus concealing its presence.
76 NEWS
Opac ha realizzato un bimini per il wallypower58. La struttura è costruita in carbonio e alluminio ed è molto leggera. I movimenti sono rapidi e precisi. Quando non è utilizzato, diventa parte integrante del design della sua base, celando in questo modo la sua presenza.
The iva ’ Bellissima is the first planning flybridge in the range to be developed on three real decks, entirely wide bodied, yet still managing to stay under T. It was created by the brilliant hand of auro icheli, founder, with ergio eretta, of fficina Italiana Design, which has overseen all iva production over the last 2 years, in collaboration with the trategic Product ommittee.
RIVIERA 4600 SPORT
i i ra ha anno nc th ro an r i r of th 00 port ac t latinum dition. h yacht f at r thr ca in inc in a f a a i hi a t r an two athroo . t i ow r y two o o nta n in of or hor ow r ach with tran i ion .
Santocedrus Capital, un amil o ce della amiglia Sherbiny con sede in Arabia, ha completato l’acquisizione di lt aus Luxur ac ting, una società di intermediazione di superyacht con sede a Monaco. Fondata da Eric Althaus, un esperto nel settore della nautica da diporto con oltre 30 anni di esperienza, Althaus Luxur ac ting o re servi i esclusivi di ascia alta e solu ioni su misura per qualsiasi tipo di progetto nautico.
Lomac presents Turismo 7.0 designed by ederico iorentino. The first unit will be powered by a 2 horsepower ercury. ver the next four years, Lomac will work to redefine the entire Turismo range with expertise and investment in research, development and design typical of the high end.
TURISMO 7.0 BY LOMAC
Lomac presenta Turismo 7.0 progettato da Federico Fiorentino. La prima unità sarà motorizzata con un Mercury di 250 cavalli. Nei prossimi quattro anni, Lomac lavorerà per ridefinire l’intera gamma Turismo con competenze e investimenti in ricerca, sviluppo e design tipici dell’alto di gamma.
GARMIN ITALIA PRESENTA LIVESCOPE XR DELLA SERIE LIVE-SCANNING CHE FORNISCE IN TEMPO REALE DETTAGLI MOLTO NITIDI DI PESCI E STRUTTURE CHE SI TROVANO DAVANTI O SOTTO ALL’IMBARCAZIONE. GARMIN ITALIA PRESENTS LIVESCOPE XR, THE LIVE-SCANNING SERIES THAT PROVIDES PIN-SHARP REAL-TIME DETAILS OF FISH AND STRUCTURES IN FRONT OF OR BELOW THE BOAT.
Santocedrus Capital, an Arabiana fa i y o c of th h r iny fa i y, ha co t th ac i ition of tha ry achtin , a onaco a ryacht ro ra . o n y ric tha , an rt in th yachtin in try with o r y ar ri nc , tha ry achtin o r c i hi h n r ic an tai or made solutions for any type of na tica ro ct.
LIVESCOPE XR GARMIN
TURISMO 7.0 BY LOMAC
Riviera a annunciato la prima europea del ort acht atin ition Lo yacht ha tre cabine, tra cui una master a centro barca a tutto baglio e due bagni. La motori a ione a data a due Volvo enta di 80 o 00 cavalli ciascuno con trasmissioni Ips.
78 NEWS
BYRELIANCEHEESEN YACHTS
80 NEWS
EXTRA X76 LOFT
Extra Yachts, a brand of Isa Yachts, has launched X76 Loft. The technical team of Palumbo Superyachts, in collaboration with Guida Design, has developed both the exterior design and engineering. Hot Lab took care of the interior. Measuring 23.4 metres in length overall, it is powered
EXTRA X76 LOFT
HEESEN HA VARATO RELIANCE, SUPERYACHT DI 55 METRI DI LUNGHEZZA, DISEGNATO DA FRANK LAUPMAN. GLI INTERNI SONO PROGETTATI DA LUCA DINI DESIGN&ARCHITECTURE. HEESEN HAS LAUNCHED RELIANCE, A 55-METRE SUPERYACHT
Extra Yachts, brand di Isa Yachts, ha varato X76 Loft. Il team tecnico di Palumbo Superyachts, in collaborazione con Guida Design, ha studiato il design esterno e l’ingegneria. Hot Lab si è occupato degli interni. Lungo 23,4 metri fuori tutto, ha due motori Volvo Penta Ips 1350 per navigare alla velocità di 21 nodi.
The Elan Impression 43 is a modern classic yacht of easy maintenance and sailing simplicity. It is ideal for relaxing at sea without worries, as done by many owners who have circumnavigated the globe with a minimal crew. All Elan Impression models have undergone many successful iterations, redesigns and modernisations.
L’Elan Impression 43 è un moderno yacht classico di facile manutenzione e semplicità di utilizzo in navigazione. Ideale per trascorrere piacevoli momenti di relax in mare senza preoccupazioni, come hanno fatto molti armatori che hanno circumnavigato il globo con un equipaggio minimo. Tutti i modelli Elan Impression hanno subito molte iterazioni, riprogettazioni e ammodernamenti di successo.
Great success for the motorboat rally on Lake Garda organised by Asdec, the association that deals with the protection and preservation of vintage motor boats. The event was characterised by a spirit of enthusiasm and friendship that hovered among the group of Italian and foreign crews. Among the destinations was Punta San Vigilio, which with its small harbour is considered the most romantic spot on the lake. On the last day of the gathering, the boats arrived at the Lazise Castle, built for defence in 1380, with a visit to the ancient fortress.
RADUNO ASDEC
Dream 42, progettato da Andrea Pezzini, fondatore di Floating Life, è uno yacht dislocante di 42 metri con caratteristiche innovative che lo rendono perfetto per la condivisione tra sette armatori diversi, ciascuno dei quali sarà proprietario di una frazione dell’imbarcazione. Ha un’autonomia di 5.000 miglia nautiche.
RADUNO ASDEC
Sono in fase avanzata di lavorazione l’Explorer Bow Sprit di 54 metri di lunghezza e il Veloce 35RPH del cantiere Vittoria Yachts, entrambi disegnati da Sergio Cutolo di Hydro Tec. Annunciato anche un layout alternativo per Veloce, ideato sempre da Hydro Tec, con un’apertura del beach club nell’area di poppa per una maggiore spazialità che permetterà di vivere il mare ancora più da vicino.
Dream 42 , designed by Andrea Pezzini, founder of Floating Life, is a 42-metre displacement yacht with innovative features that make it perfect for harin tw n n i r nt owners, each of whom will own a fraction of the boat. It has a range of 5,000 nautical miles.
82 NEWS
The 54-metre-long Explorer Bow Sprit and Veloce 35RPH from the Vittoria Yachts shipyard, both designed by Sergio Cutolo of Hydro Tec, are at an advanced stage of construction. There will also be an alternative layout announced for Veloce, also designed by Hydro Tec, with a beach club opening in the stern area, for greater spaciousness that will allow the sea to be experienced even more closely.
Grande successo per il raduno motonautico sul Lago di Garda organizzato da Asdec, l’associazione che si occupa di tutelare e salvaguardare le barche d’epoca a motore. L’evento è stato caratterizzato da uno spirito d’entusiasmo e amicizia che aleggiava nel gruppo composto da equipaggi italiani e stranieri. Tra le mete, Punta San Vigilio, che con il suo porticciolo è considerato il luogo più romantico del lago. Nell’ultima giornata del raduno le barche sono arrivate al Castello di Lazise, costruito per difesa nel 1380, con visita all’antica fortezza.
VITTORIA YACHTS
84 NEWS
AZIMUT GRANDE 36 M
PART-NET 2.0
a aha ha con r it participation in the LifeGate PlasticLess project, which saw a Seabin th ic that enables the collection of plastic an icro a tic in wat r o ition at th ca i r i arina. con Seabin i o ition at th atica Marina & Yacht Service in h ro. ort for thi ro ct i art of th o a EnvironmentalPlan2050.
PERFECTION BY BALTIC
HP WATERMAKERS PRESENTA PART-NET 2.0 E MWT BASIC, UN SISTEMA DI ADDOLCIMENTO E NANOFILTRAZIONE CHE TRASFORMA L’ACQUA DEI MARINA IN ACQUA DOLCE A BORDO.
HP INTRODUCESWATERMAKERSPARTNET 2.0 AND MWT BASIC, A SOFTENING
PERFECTION BY BALTIC
Yamaha ha confermato la sua partecipazione al progetto LifeGate PlasticLess, che ha visto posizionare un Seabin –il dispositivo che permette la raccolta della plastica e delle microplastiche in acqua –presso il porticciolo Duca degli Abruzzi. Un secondo Seabin è posizionato presso l’Aquatica Marina & Yacht Service di Alghero. Il sostegno a questo progetto si inserisce all’interno del piano globale EnvironmentalPlan2050.
Perfection, with an overall length of 23.93 metres, was built by the Finnish Baltic shipyard. The draught of 1.2 metres makes the ship ideal for accessing shallow areas and cruising close to the coast. The yacht is available for charter for up to 7 guests in 3 cabins via Next Yachting, starting from 29,000 euros per week.
Il ran di Azimut Yachts si caratterizza per l’upper deck semiwalkaround su un unico livello, una soluzione che permette di avere uno spazio prima inesistente su una barca di queste dimensioni, e per le vetrate apribili della skylounge.
Perfection, lungo fuori tutto 23,93 metri è stato costruito dal cantiere finlandese Baltic. Il pescaggio di 1,2 metri lo rende ideale per l’accesso ad aree poco profonde e per la crociera vicino alle coste. Lo yacht è disponibile per il noleggio per un massimo di 7 ospiti in 3 cabine grazie a Next Yachting a partire da 29 mila euro per settimana.
The Grande 36M y i t acht i charact ri y it i wa aro n r c on a in , a o tion which a ow for a ac that r io y i not i t on a yacht of thi i , an y th o nin win ow of th y o n .
FRESHTHATNANOFILTRATIONANDSYSTEMTURNSSEAWATERINTOWATERONBOARD.
RIMINI SERVICE YACHT & SAIL srl Viale Ortigara 80 47921 Rimini (RN) Tel. +39 335 www.riminiserviceyacht.itinfo@riminiserviceyacht.it1626600 DEALER UFFICIALE CENTRO NORD ADRIATICO Cranchi Settantotto
22 -27 settembre 2022
he Polboat Yachting Festival was a perfect opportunity to explore the current offer by Polish boat manufacturers and distributors and to experience sailing and motor yachts and sports equipment directly on the water. At this year’s estival, visitors had
94 EVENTS Polboat Yachting Festival
by Andrea Dini
Il Polboat Yachting Festival è stato un’occasione unica per conoscere l’offerta attuale dei produttori e distributori polacchi di barche e per provare in acqua yacht a vela, a motore e attrezzature sportive. Al estival di quest’anno, i visitatori hanno potuto vedere quasi barche provenienti dai principali cantieri navali polacchi e da quelli stranieri disponibili sul mercato polacco. i sono state oltre una dozzina di nuove presentazioni, comprese diverse anteprime mondiali.
A EDITIONSUCCESSFUL
Galeon Yachts, che quest’anno celebra il suo anniversario, ha presentato ben sette diversi modelli di yacht a motore di lusso. obrey achts ha mostrato tre modelli, tra cui il suo più grande yacht a motore di piedi. Il cantiere ulcan Yachts ha presentato il JP 47. Per quanto riguarda le unità a motore oltre i metri, è stato possibile vedere a dynia, tra le altre, Northman 1200 e due barche del cantiere alt acht. Tra le barche a motore di lunghezza inferiore a metri, oltre a marchi esteri come indy, lipper, Nimbus, alibu, Alfastreet, ayliner, and o axdor la maggior parte delle loro barche sono prodotte nei cantieri navali polacchi), c’erano anche marchi della Polonia, molti dei quali giovani, ma con un grande
potenziale uturo oats, Nautic achts, Lamdo achts e T oats. ale la pena notare che uno dei produttori polacchi più famosi in questa categoria, Parker Poland, ha presentato ben quattro modelli diversi. li appassionati di yacht a vela hanno potuto ammirare 2 modelli di avaria achts, modelli di iko achts, di anse, un Maxus 35, un Dehler 42 e uno Jacht2020 del cantiere Pro Air.
T
IL POLBOAT YACHTING FESTIVAL, ORGANIZZATO NEL MARINA YACHT PARK DI GDYNIA, È STATO UN EVENTO DA RECORD CON GRANDE NUMERO DI ESPOSITORI E CIRCA 20 MILA VISITATORI THE POLBOAT YACHTING FESTIVAL, ORGANISED AT THE MARINA YACHT PARK IN GDYNIA, WAS A RECORD EVENT WITH A GREAT NUMBER OF EXHIBITORS AND AROUND 20,000 VISITORS
96 EVENTS
manufactured by the main Polish and international shipyards available on the Polish market. The show included over a dozen new releases, including several world Galeonpremieres.Yachts,which is celebrating its 40th anniversary this year, presented a total of seven different luxury motor yacht models. obrey achts exhibited three models, including its largest 50foot motor yacht. The Vulcan Yachts shipyard presented the JP 47. In the segment of motor yachts beyond 10 meters, visitors in Gdynia could admire, among others, the Northman 1200 and two boats presented by the yard BaltYacht. Motorboats below 10 meters were presented by international brands such as Windy, Flipper, Nimbus, Malibu, Alfastreet, ayliner, and or axdor (most of whose boats are produced in Polish shipyards), and also included brands from Poland, most of which were young, but with a high potential: Futuro Boats, Nautic Yachts, Lamdo Yachts, and VTS Boats. It should be noted that one of the most famous Polish manufacturers in this category, Parker Poland, presented as many as four different models. ailing yacht lovers were able to enjoy 2 models made by Bavaria Yachts, 4 models produced by Viko Yachts, 4 by Hanse, a Maxus 35, a Dehler 42, and a Jacht2020 by the Pro Air shipyard.
stataledell’amministrazionedell’industriapersonalitàdipartecipazionelaimportantieelocale.
According to tradition, the opening ceremony was held on the catamaran
La cerimonia di apertura si è sultradizionalmentesvoltacatamarano
60 Sunreef Power, e ha visto
60 Sunreef Power, with the participation of leading personalities from the industry and the national and local administration.
104 REVENUE on BOARD
BONUS and nautical charter
Il bonus è erogato sotto forma di credito di imposta, il cui utilizzo viene autorizzato dall’Agenzia delle Entrate a seguito di presentazione di una specifica comunicazione. La misura del credito d’imposta varia in base alla egione di riferimento ed al fatto che l’impresa interessata sia considerabile di piccole, medie ovvero grandi dimensioni. ono in ogni caso previsti dei tetti massimi di costo per ciascun progetto agevolabile pari a milioni di euro per le piccole imprese, milioni di euro per le medie imprese e milioni di euro per le grandiperaltroimprese.ammesso che il medesimo acquisto benefici, in aggiunta all’agevolazione in argomento, anche di altri incentivi, quali, per esempio, il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali fatto salvo, in questo specifico caso, il limite che il
barchemagazine.com 105
Con un recente intervento chiarificatore, richiesto da onfindustria Nautica all’Agenzia delle Entrate, l’ rganismo italiano di contabilità ha riconosciuto la correttezza dell’imputazione in bilancio tra le voci delle immobilizzazioni materiali II2 Impianti e acchinari e II Attrezzature industriali e commerciali delle imbarcazioni detenute da società di charter per lo svolgimento della propria attività caratteristica, confermando cosi di fatto la legittimità dell’ammissione per le medesime società al beneficio del bonus investimenti nel ezzogiorno. Per meglio comprendere il quadro della situazione bisogna per partire da più lontano. In particolare, con la Legge 2 del 2 è stato introdotto il cosiddetto bonus investimenti nel ezzogiorno, destinato ai titolari di reddito di impresa che acquistano beni strumentali nuovi iscritti in bilancio tra le voci delle immobilizzazioni materiali II2 Impianti e acchinari e II Attrezzature industriali e commerciali , facenti parte di un progetto di investimento iniziale che non sia quindi di mera sostituzione e destinati a strutture produttive ubicate nelle egioni ampania, Puglia, asilicata, alabria, icilia, ardegna, olise e Abruzzo. attualmente previsto che il bonus sia riconosciuto con riferimento agli investimenti effettuati fino al dicembre 2 22 anche se sono molte le voci che, seppure in un quadro politico in via di definizione, considerano molto elevata la probabilità di rinnovo anche per gli anni prossimi.
IN DISCESA LA STRADA PER L’ACCESSO AL BONUS INVESTIMENTI MEZZOGIORNONELDA PARTE DELLE IMPRESE DI CHARTER NAUTICO ACCESSING THE INVESTMENT BONUS IN THE SOUTHERN REGIONS OF ITALY IS ALLOWED FOR NAUTICAL CHARTER COMPANIES
La spettanza del bonus viene meno e, quindi, il credito d’imposta viene rideterminato se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione ovvero se, entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa o a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione.
beneficio massimo non superi il costo dell’investimento . empre nel rispetto di determinati limiti massimi, il credito d’imposta è cumulabile anche con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di tato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio.
Per i beni acquisiti mediante contratto di leasing, la spettanza del bonus viene meno anche qualora non venga esercitato il diritto di riscatto. ono peraltro previste delle ipotesi di esclusione con riferimento ai soggetti operanti in specifici settori, quali, per esempio, quello creditizio, finanziario e assicurativo ovvero dell’industria di costruzione navale o dei trasporti. invece confermato che rientrano tra i soggetti potenzialmente destinatari del beneficio le società di charter nautico. Al riguardo si è per discusso in passato circa la spettanza del bonus anche con riferimento agli acquisti di nuove imbarcazioni da destinare all’attività caratteristica di queste società. In particolare, il dubbio si fondava sul fatto che, secondo l’interpretazione data da molti al principio contabile I 6 Immobilizzazioni materiali, le imbarcazioni detenute dalle società di charter nautico fossero iscrivibili in bilancio fra le immobilizzazioni materiali alla voce II Altri beni , venendo cos a mancare una delle condizioni sopra ricordate per la spettanza del credito d’imposta. ul punto sono stati diversi gli interventi, anche autorevoli, tra i quali è giusto ricordare la risposta alla interrogazione parlamentare n. del 22 marzo 2 22. Nessuno di questi per sebbene ammettesse a livello teorico l’accesso al beneficio delle società di charter nautico ha fornito un valido chiarimento con riferimento alle modalità di iscrizione in bilancio delle imbarcazioni detenute da società di charter nautico, cos alimentando i dubbi circa il rispetto della condizione
by Berardo Lanci*
In questa situazione di incertezza, è stato risolutivo l’intervento dell’ rganismo italiano di contabilità, il quale a conforto di un orientamento dottrinale formatosi nel tempo ha preliminarmente osservato che il citato principio I 6 non fornisce una tassativa elencazione di cosa si intenda per impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, ma si limita a fare degli esempi delle tipologie di beni che nella prassi operativa delle imprese generalmente rientrano nelle singole voci delle Immobilizzazioni materiali. Proprio in quanto esempi, non hanno per definizione natura di rigida elencazione con obbligo di osservanza. uesto conferma quindi che, ricorrendone tutte le condizioni, gli amministratori di società di charter
sopra richiamata relativa alla iscrizione degli investimenti agevolati nelle voci II2 Impianti e acchinari o II Attrezzature industriali e commerciali delle immobilizzazioni materiali.
possano iscrivere le imbarcazioni nella voce II2 o II del bilancio. A questo si aggiunga poi che, sulla base di un principio di redazione del bilancio contenuto nel odice civile, il legislatore obbliga l’adattamento o l’aggiunta di voci alla struttura del bilancio, qualora questo risulti necessario in relazione all’attività esercitata.
Gli amministratori delle società di charter interessate dovranno, eventualmente essere supportati da un documento tecnico predisposto da un professionista specializzato, fare tutte le opportune valutazioni al fine di comprendere la corrette a dell’iscrizione in bilancio delle imbarcazioni tra le immobilizzazioni materiali nelle voci BII2 o BII3.
With a recent clarification, asked from onfindustria Nautica to the evenue Agency, the Italian Accounting rganization I has recognized the correctness of the allocation in the balance sheet between the items of tangible fixed assets II2 Plant and achinery and II Industrial and ommercial Equipment of the boats held by charter companies for the carrying on of their core business, thus admitting the same companies to the benefit of the investment bonus in the southern regions of Italy. owever, we need to start from the beginning to
better understand the framework. n particular, Law 2 of 2 introduced the so called investment bonus in the southern regions of Italy, intended for enterprises that invest in new assets booked in the balance sheet under the items of tangible fixed assets II2 Plant and achinery’ and II Industrial and ommercial Equipment’, forming part of an initial investment pro ect which is therefore not merely replacement and intended for business units located in the egions of ampania, Puglia, asilicata, alabria, icily, ardinia, olise and Abruzzo. It is currently envisaged that the bonus will be recognized with reference to investments made up to December 2 22, although there are many rumors that, although the political framework is still being defined, consider the likelihood of renewal for the coming years to be very high. The bonus is disbursed in the form of a tax credit, the use of which is authorized by the evenue Agency following the submission of a specific communication. The amount of the tax credit varies depending on the egion of establishment and whether the interested enterprise is considered small, medium or large. In any event, there are maximum cost limits for each eligible pro ect of E million for small enterprises, E million for medium sized enterprises, and E million for large enterprises. In addition to the benefit under discussion, the same investment could also benefit from other incentives, such as, for example, the tax credit for investments in new assets and equipment sub ect, in this specific case, to the limit that the maximum benefit does not exceed the cost of the investment . Also sub ect to certain limits, the tax credit may also be cumulated with other tate aids in respect of the same eligible costs. The eligibility for the bonus is cancelled and, therefore, the tax credit is recalculated if the new assets do not enter into operation within the second tax period following the one of their acquisition or completion, or if, within the fifth tax period following the one in which they entered into operation, the assets are disposed of, transferred to third parties, used for purposes other than the business of the company or for business units other than those for which the bonus was granted. oreover, in the case of assets acquired by means of a leasing agreement, the bonus is
106 REVENUE on BOARD
The directors of the charter companies concerned must therefore - possibly supported by a technical analysis prepared by a specialized professional - make all the appropriate evaluations in order to understand the correctness of oo in th oat a on th assets in the balance sheet under items BII2 or BII3.
photo by Nicolas Claris.
Berardo Lanci CMS Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni
reference to the way in which boats held by nautical charter companies should be indicated in the financial statements, thus fueling doubts on the compliance with the above-mentioned condition related to the indication of investments in items II2 Plant and achinery or II Industrial and ommercial Equipment of tangible fixed assets. In this situation of uncertainty, the clarification of the I was decisive, in fact it has preliminarily observed that the aforementioned I 6 principle does not provide an exhaustive list of what is meant by plant, machinery and industrial and commercial equipment, but only gives examples of the assets that in the operating practice of companies generally fall under each item of asset. ust because they are examples, they do not, by definition, have the nature of a rigid listing with an obligation to comply. This therefore confirms that, all conditions being met, charter company directors may indicate boats under item II2 or II of the balance sheet. It must also be added that, based on one of the principles contained in the ivil ode and related to the preparation of the balance sheets, the directors have to adapt and add items to the balance sheet structure if this is necessary in relation to the activity exercised.
E-mail:
del dipartimento fiscale della r internazionale CMS, presente in 44 aesi con 9 u ci e pi di 5.000 professionisti. In Italia CMS è presente con lo Studio CMS Adonnino Ascoli Cavasola camoni c e a u ci a Milano e a Roma. L’Avvocato Berardo Lanci vanta tra le proprie aree di specializzazione un’esperienza pluriennale nell’ambito della tassazione dello yachting, maturata sia prestando assistenza consulenziale sia rappresentando e difendendo i propri clienti davanti agli organi dell’Agenzia delle Entrate e della giustizia tributaria.
Via Agostino Depretis 86 00184 Roma, Italia cms.law
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lost even if the buy-back right is not exercised. Exclusions are also provided for with reference to enterprises operating in specific sectors, such as, for example, the credit, financial and insurance sectors or the shipbuilding or transport industry. n the other hand, it is confirmed that charter companies are among the potential recipients of the benefit. In this regard, however, there has been some debate in the past as to whether the bonus is also due with reference to the purchase of new boats for the core business of these companies. In particular, the doubt was based on the fact that, according to the interpretation given by many authors to the accounting standard I 6 Tangible ixed Assets, the boats held by nautical charter companies could be indicated in the balance sheet among tangible fixed assets under item II ther Assets’, thus failing one of the above-mentioned conditions for entitlement to the tax credit. There have been several comments on this point, some of them authoritative, including the Reply to Parliamentary Question No. 5-07730 of 22 March 2022. None of these, however although they admitted, at a theoretical level, the access of nautical charter companies to the benefit provided a clarification with
108 REVENUE on BOARD
L’Avvocatoberardo.lanci@cms-aacs.comBerardoLancièpartner
rar o anci i artn r in th ta art nt of th int rnationa r , r nt in co ntri with o c an or than , rof iona . n ta y i r nt with onnino co i a a o a ca oni, which ha o c in i an an o . rar o anci ar a of cia i ation inc any y ar of ri nc in yachtin ta ation, ain oth y ro i in con tancy a i tanc an y r r ntin an f n in hi c i nt for th ta ian n ncy an ta co rt .
Questa pronuncia assume un’importanza di grande rilevanza non solo per chi ha già adottato il comportamento ammesso dall’Organismo italiano di contabilità, ma anche per tutti coloro che si stanno apprestando ad e ettuare nuovi investimenti con l intento di beneficiare del bonus investimenti nel Mezzogiorno.
h afor ntion rono nc nt i o io y of r at i ortanc not on y for chart r co ani that ha a r a y oo oat in th way a itt y th , t a o for a tho that ar wi in to a n w in t nt with th int ntion of n tin fro th ntion in t nt on .
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110 Militem Ferōx 500
Luxury and Supercarpower
MILITEM, BRAND ITALIANO FONDATO DA HERMES CAVARZAN, PRESENTA IL FERŌX 500, CON MOTORE V8 HEMI DI 6.417 CC E 470 CAVALLI A 6000 GIRI/MINUTO MILITEM, THE ITALIAN BRAND FOUNDED BY HERMES CAVARZAN, HAS PRESENTED THE FERŌX 500, WITH A 6,417CC HEMI V8 THAT 0 000 M by Ma imo Longoni barchemagazine.com 111
Basta ascoltare il rombo del propulsore, perfettamente valorizzato dall’impianto di scarico Militem Dual-Mode con 4 terminali Black matt, per capire che con una musica di questo genere, la giornata può regalare solamente grandi Lasoddisfazioni.coppiadel V8 6,4 litri è di 637 Nm a 4300 g/m e viene fornita per il 75% già ai bassi regimi, mentre la trazione è 4WD. La trasmissione è automatica a 8 rapporti TorqueFlite con palette al volante, già introdotte da Militem sul ero . La definizione progettuale ha comportato un lavoro importante, sia dal punto di vista estetico sia meccanico. Per quanto riguarda gli esterni, viene mantenuta l’impostazione “wide body” già adottata sul er , ma la carrozzeria in questo caso è impreziosita da numerosi interventi che vanno ad interessare sia il frontale sia il retrotreno e cambiano la percezione visiva del modello. L’impianto frenante, completamente ridefinito da ilitem in collaborazione con Powerbrake, prevede all’anteriore dischi da x mm baffati semi flottanti con espansione e contrazione radiale, con 72 canali di ventilazione e trattamento superficiale. ono abbinati a pinze radiali in alluminio tornite dal pieno con circolazione fluido interna, a 6 pistoncini realizzati in acciaio inox. Completano l’impianto, le pastiglie freno high-performance e le tubazioni di tipo aeronautico in acciaio intrecciato a bassissima dilatazione. Al posteriore l’impianto frenante adotta pinze a 4 pistoncini in abbinamento a dischi da 370x32 mm, sempre con pastiglie freno high-performance e tubazioni di tipo aeronautico in acciaio intrecciato. Gli ammortizzatori Militem Performance hocks a doppio serbatoio a gas separato e a doppio effetto idraulico, realizzati in alluminio e rivestiti in carbonio, sono un vero gioiello della meccanica. Il sistema comprende anche Track Bar (barre di torsione) regolabili ed un efficace ammortizzatore di sterzo. gni cliente Militem può personalizzare l’allestimento del veicolo, grazie ad una vasta scelta di tipologie di pelli, tessuti e fibre tecniche. I dettagli dei rivestimenti in nero assoluto aggiungono un ulteriore tocco lussuoso e al contempo sportivo a tutto l’abitacolo. La consolle centrale alloggia il tasto che attiva le luci interne ambiente multicolor: un altro contenuto esclusivo della gamma er , assieme alle luci Led fumé e alle pedane elettriche a scomparsa di serie. 6.417 MASSIMA
0-100
cm3 POTENZA
ACCELERATION
112 SUPERCAR Militem Ferōx 500
Fer dà vita alla nuova categoria degli treme ti it ehic e, mezzi estremamente potenti adatti ad ogni tipo di utilizzo. Rappresenta la massima espressione della sportività Militem e garantisce prestazioni straordinarie, sia su percorsi stradali sia in fuoristrada, grazie anche all’opportunità di poter scegliere tra due diverse tipologie di pneumatici specifici. i tratta del quinto modello che entra a far parte della gamma luxury Militem, è il frutto del lavoro congiunto di designer, ingegneri ed artigiani, che hanno saputo combinare nel migliore dei modi lusso, tecnologia e prestazioni, com’è tipico della produzione Militem. Grinta, personalità, e tanta adrenalina contraddistinguono questo nuovo veicolo top di gamma, che si caratterizza per la sua marcata sportività, la potenza, le prestazioni, il sound unico, e rappresenta una prima europea per quanto riguarda l’adozione del motore V8 da 6,4 litri che consente un’accelerazione da 0-100 in soli 4,5 secondi. Il er deriva dal modello ra er ico , commercializzato unicamente sul mercato nord americano.
MOTORE V8
km/h in 4,5 secondi MAIN PROPULSION V8 6.417 cm3 MAXIMUM POWER 470 hp at 6000/min TORQUE 637 Nm at 4300/min GEAR 8-speed automatic transmission
Comfort and luxury are the main features of the interior. And it is this combination between muscle car-style aggressive exteriors and sophisticated interiors that is the distinguishing characteristic of Militem’s designs. Functionality never precludes the elegance of the at ria an ni h .
From 0 to 100 km/h in 4.5s
470 cv a 6000 giri/min COPPIA 637 Nm a 4300 giri/min CAMBIO Automatico 8 rapporti ACCELERAZIONE
Comfort e lusso caratterizzano l’intero abitacolo. È proprio in questo mix fra esterni grintosi da muscle car ed interni pregiati che troviamo la vera anima Militem.
La sua funzionalità, infatti, non corrompe mai il gusto per la ricercatezza dei materiali e delle finiture.
114 SUPERCAR Militem Ferōx 500
of considerable work, both in terms of looks and engineering. As far as the exteriors are concerned, the wide body set up already used by er has been maintained, but in this case, the bodywork has benefitted from many modifications which involve both the front and the rear axle and change the car’s looks. The brake system has been completely redesigned by ilitem, who worked in association with Powerbrake. pfront it has x millimetre semi floating slotted discs which allow for radial expansion and contraction, with 2 ventilation channels and surface treatment. They are combined with radial callipers in aluminium which are machined from solid metal, with internal fluid circulation, and with six small pistons in stainless steel. igh performance brake pads complete the set up along with the very low expansion aeronautic type tubing in woven steel. In the rear, the brake system uses piston callipers that work with x 2 mm discs, again with high performance brake pads and aeronautic type tubing in woven steel. The ilitem Performance hocks feature a separate double gas tank and dual hydraulic effect and are made in aluminium coated in carbon fibre they are a truly impressive feat of engineering. The system also includes the track bar, which can be ad usted, and an effective steering damper. Every ilitem client can customise the vehicle set up, and there is a huge selection of types of leather, fabrics and technical fibres. The completely black upholstery details give a further luxurious, and yet sporty, touch to the entire cabin. The central console houses the button that turns on the multicolour mood lights for the interior that is another feature that is exclusive to the er range, together with the smoked LED lights and the electrically retractable running board, which are fitted as standard. www.militem.com
The er is the first model of a new category of car, the treme ti it ehic e extremely powerful cars that are suitable for any kind of use. It is a perfect example of the typical sportiness of ilitem creations and delivers extraordinary performance, both on and off road, helped by the option of fitting two different kinds of specific tyres. It is the fifth model to become part of the ilitem luxury range and is the result of teamwork between designers, engineers and craftspeople who have brilliantly combined the best of luxury, technology and performance, as has become traditional in ilitem production. Aggression, character and a lot of adrenaline make This new top of the range vehicle stands out with its aggression, character and adrenaline.
PRICE
Starting from 149,500€ Excl.VAT
performance, and a unique sound system and is the first car in Europe to use the 6. litre engine, which means it can go from km h in ust . seconds. The er is based on the ra er ico , which is only sold in the North American market. ou ust have to hear the rumble of the engine perfectly enhanced by the ilitem dual mode exhaust system with four matt black pipes, to understand that with the music of this calibre, the day can only be good. The 6. litre produces 6 Nm of torque at g m, of which is already available at lower rev levels, while the transmission is automatic, four wheel drive. It uses an eight gear Torque lite system, with paddle shifters on the wheel, something ilitem had already introduced on the ero . The design is the product
PREZZO
L’impianto di scarico Black Performance Dual Mode, dispone di 4 terminali con relative valvole, attivabili dal guidatore tramite un pulsante nella consolle, per modulare la sonorità più adatta alle circostanze e al proprio percorso.
A partire da 149.500 € più IVA.
The Black Performance dual-mode exhaust system has four terminals and valves that can be activated by the driver using a button on the console that adjusts noise levels to the circumstances and the type of journey.
THE NEW COLLECTION BY BOUCHERON, NAMED AILLEURS, FINE JEWELLERYMAKING REVEALS THE BEAUTY OF NATURE by Barbara Borgonovo
Ailleurs by Boucheron
116 BOUTIQUE Ailleurs by Boucheron
Bo ique SENZA confine Limitless
NELLA NUOVA COLLEZIONE DI BOUCHERON, BATTEZZATA AILLEURS, L’ALTA GIOIELLERIA SVELA LA BELLEZZA DELLA NATURA
barchemagazine.com 117
On the Rotin Diamant necklace in the Sand Woman set, the natural rattan r i oi t n an th n ri on ra ort. a o ar wa in rt to i it it na ha . on i , th Galet Diamant rin .
Sulla collana Rotin Diamant del set Sand Woman, la fibra naturale di rattan è stata inumidita e poi asciugata su un supporto di ottone, e vi stata inserita una barretta d oro perc mantenesse la orma finale. fianco, l anello Galet Diamant.
118 BOUTIQUE Ailleurs by Boucheron
illeurs, altrove, è la destinazione che Claire Choisne e il suo studio ci propongono con questa nuova collezione. n altrove senza confini, dove tutto diventa possibile e dove la natura è incontaminata. Dai deserti agli oceani, dai monti alle foreste pluviali, Boucheron ha confrontato e intrecciato mondi e materiali che a un primo sguardo potrebbero sembrare contraddittori, dove i diamanti incontrano i ciottoli e il legno bruciato, l’oro incontra il rattan e le meteoriti. In questo altrove esiste una sola regola: svelare la bellezza e la poesia della natura. Nel raccontare questa storia, Claire Choisne ha immaginato cinque mondi differenti, nei quali ciascuno di noi potrà trovare una parte di sé. Questa è l’essenza della collezione. Il set Sand Woman è un invito a esplorare un deserto onirico, un vasto spazio di curve armoniose che ospita animali straordinari. Qui le pietre incontrano le piante, e i materiali preziosi incontrano il rattan. L’atmosfera di Leaf Woman è satura di vivaci colori tropicali. L’umidità imperla la pelle in una foresta pluviale intatta e lussureggiante: ogni pezzo di questo set vibra al ritmo di una natura onirica. Solida e con i piedi per terra, Earth Woman ci invita a celebrare il potere della natura attraverso una geologia primitiva. Una palette di tinte ocra, brune e argilla si associa qui a forme organiche, sia animali sia
120 BOUTIQUE Ailleurs by Boucheron
The magnetic shoulder brooch Bois Diamant from the Earth Woman set i a of ta that ha a flow r which wa cann for in r ro c in anto ro woo to then be placed on a structure in openwor o . h titani i ti i rat icat y with ry o nt of th rooch an nhanc it r a i .
brezza frizzante da un oceano lunare e dalle sue sconfinate spiagge astrali. uesto luogo è caratterizzato da lentezza, silenzio e morbidezza. I ciottoli bianchi e autentici della collana Galet Diamant sono stati svuotati dall’interno per risultare più leggeri e quasi semitrasparenti. Volcano Man è il quinto capitolo che ci porta nelle viscere della Terra, esplorando il potere magmatico di un mondo estremo in cui il bianco incontra il nero. La struttura di una conchiglia vista ai raggi è aerografata sugli elementi in madreperla della collana in oro bianco Coquillage
h c rac tt Feuillage Diamant in the Leaf Woman set is decorated with . arat to r a in . h a ini tr ct r ow it intense green colour to a treatment with cata hor i , which i nhanc y th thin row of ia on that i th i c an i r i a aranc , it it i htn .
Ailleurs – elsewhere - is the destination that Claire Choisne and her studio propose with this new collection. A limitless elsewhere, where everything becomes possible and where nature is uncontaminated. rom deserts to oceans, from mountains to rainforests, Boucheron chooses to deal with and intertwine worlds and materials that at first glance could seem to be almost contradictory, with diamonds meeting pebbles and
Il bracciale cu Feuillage Diamant del set Leaf Woman è decorato da tormalina verde da 37,97 carati. Ha un aspetto giocoso da pianta intrecciata. La struttura in alluminio deve il suo colore verde intenso a un trattamento di cata oresi, esaltato dalle sottili file di diamanti che donano un aspetto imponente nonostante la leggerezzadelpezzo.
La spilla da spalla magnetica Bois Diamant del set Earth Woman è formata da petali che formano un fiore c e stato scansionato prima di essere riprodotto in palissandro Santos, per poi essere adagiato su una struttura in oro traforato. I pistilli di titanio vibrano delicatamente a ogni movimento della spilla, esaltandone il realismo.
burnt wood, gold meeting rattan and meteorites. In this elsewhere there is one single rule: revealing the beauty and poetry of nature. In telling this story, Claire Choisne has imagined five different worlds, where each one of us can find a part of ourselves. This is the essence of the collection. The set Sand Woman is an invitation to explore a dream-like desert, a vast space of harmonious curves hosting extraordinary animals. Here, stones meet plants, and precious materials encounter rattan. The atmosphere of Leaf Woman is saturated with lively tropical colours. umidity beads on the skin in an intact and lush rainforest each piece in this set vibrates to the rhythm of a dream-like nature. Solid and with her feet well planted on the ground, Earth Woman invites us to celebrate the power of nature through primitive geology. A palette of okra, brown and clay hues is associated with organic shapes, of both animals and plants. This world en oys a crisp breeze from a lunar ocean and its endless astral beaches. This place is characterised by slowness, silence, and softness.
Fleur de Paradis can be combined both as a brooch and as a clasp. Made of titanium, it imitates the silky appearance of th tro ica flow r of the same name.
Nel set Volcano Man il legno bruciato incontra le linee pulite della collana Bois Brûlé Diamant. Questo rovere di torbiera di oltre tremila anni è stato bruciato secondo la tecnica giapponese Chou Sugi Ban, che gli conferisce una straordinaria resilienza. La giustapposizione ai diamanti rivela un contrasto potente e inaspettato tra materiali che si contraddittoriimmaginerebberotradiloro.
In the Volcano Man set, burnt wood meets the clean lines of the Bois Brûlé Diamant necklace. This more than 3,000 year-old moorland oak was burned according to the Japanese Chou Sugi Ban technique, which gives it an extraordinary resilience. The juxtaposition with the diamonds reveals a powerful and unexpected contrast between materials that one would imagine to be contradictory.
The white and authentic pebbles in the Galet Diamant necklace were hollowed out to be lighter in weight and almost semi-transparent. Volcano Man is the fifth chapter that leads us into the very core of the Earth to explore the magmatic power of an extreme world in which white meets black. The structure of a shell seen through rays is airbrushed on the mother-of-pearl elements of the necklace, which is in white Coquillage gold.
Fleur de Paradis può essere abbinato sia come spilla sia come fermaglio. Fatto in titanio, imita l’aspetto setoso dell’omonimo fiore tropicale.
E Art Basel Events
Tutte le forme
ART BASEL È LA FIERA PIÙ IMPORTANTE AL MONDO, INDICA I NUOVI SVILUPPI DEL MERCATO DETERMINANDONE I VALORI CON PARAMETRI A CUI RIFERIRSI ART BASEL IS THE WORLD’S MOST IMPORTANT FAIR, REVEALING NEW MARKET DEVELOPMENTS AND DETERMINING ITS VALUE PROVIDING PARAMETERS FOR REFERENCE
All forms of art dell’ arte
barchemagazine.com 125
White Cube by Liu Wei.
Basel è simile a un organismo vivente che alimenta la cultura contemporanea con un progetto ecologico per l’arte basato sul principio di sostenibilità e sulle relazioni tra le persone, il loro contesto e il mondo dell’arte. Art asel si configura come un vero e proprio ecosistema che pone, alla base della sua filosofia, la volontà di sperimentare e ricercare nel campo dell’arte contemporanea presentandola in tutte le sue forme. L’evento rende il mondo dell’arte tangibile ed è un punto d’incontro per artisti, collezionisti e varie personalità. A Basilea erano rappresentate opere di maestri moderni e giovani talentuosi. Nell’arco di poche decine di chilometri è possibile trovare esposizioni spettacolari, quella rivolta al genio di El Greco e Picasso presso il Kunstmuseum, l’antologica su Piet Mondrian alla Fondation Beyeler di Riehen ed ancora il rodato appuntamento di Art Parcours, progetto off di Art asel, che colloca nel cuore della città di Basilea una serie di opere pubbliche site specific fortemente in dialogo con il contesto urbano. Esperienza, spettacolo, immersione sono le parole chiave dell’evento. Il significato corrente del termine esperienza quale percezione o conoscenza diretta di oggetti a noi esterni, acquisita per il tramite dei sensi, vira impercettibilmente sulla ricettività passiva da parte di uno
Art
spettatore. Ricettività che muta e si evolve immergendosi e avventurandosi in un universo di esposizioni, eventi, opere che parlano innanzitutto a un mercato privato privilegiato ma contemporaneamente ad un pubblico allargato, curioso e colto. Nel programma che ha coinvolto tutta la città svizzera, con tanti eventi diffusi e anche indipendenti nel quartiere fieristico ci sono le esposizioni tradizionali delle gallerie nella sede storica della mostra basilese, mentre per la prima volta, riunite tutte insieme nella nuova ala si trovano la sezione Unlimited, la sezione Liste, ovvero le giovani gallerie emergenti con i relativi artisti che si affacciano al mondo del mercato dell’arte, e gli Swiss Awards per l’arte, il design e l’architettura. Art Basel non sarebbe la stessa cosa senza Unlimited, con le sue sculture gigantesche, ampie pareti coperte di dipinti, proiezioni video e lavori digitali: un piccolo parco divertimenti di sedicimila metri quadrati, dove ogni cosa è in vendita. Tra gli interventi più interessanti di questa edizione l’opera By means other than the known senses, di Kennedy Yanko, che ha appeso a soffitto un enorme groviglio di metalli e pelli estroflesse, e Number 341, di Leonardo Drew, una gigantesca esplosione di detriti in legno carbonizzati, pittura e sabbia, che si dilata sull’ampiezza di due lunghe pareti ad angolo create apposta per accoglierla.
Above, a work by Michelangelo Pistoletto. Below, the works of the
126 EVENTS Art Basel
Sopra, un’opera di Michelangelo Pistoletto. Sotto, le opere della Jack Shainman Gallery.
La lastra di vetro viene colta nel palpito che precede l’imminenza della distruzione del materiale, nel momento del suo massimo stress, manifestando così uno stato di sospensione e imponderabilità. È proprio in questo suo essere-nel-con itto tra due or e, che si traduce la sua condizione di esistenza. La contraddizione viene accettata e in questo modo si istituisce un pensiero ecologico capace di superare le dicotomie forza e fragilità, distruzione e resistenza.
At Art Basel in Basel 2022, Sanlorenzo presents the work Tempo Piegato by Arcangelo Sassolino, The project presented in Basel is curated by Flash Art. Tension, constriction, fragility and performativity of matter are the axioms from which Tempo Piegato takes shape, a work aimed at probing the ultimate limit of resistance and, more generally, of the possibilities of the future. The sheet of glass is in fact caught in the palpitation that precedes the imminent destruction of the material, at the moment of its maximum stress, thus manifesting a state of suspension and imponderability. It is precisely in this being-inconflict tw n two forc that it con ition of existence is translated. The contradiction is accepted and in this way an ecological thought is established that is capable of overcoming the dichotomies of strength and fragility, destruction and resistance.
Sanlorenzo ha presentato l’opera Tempo Piegato di Arcangelo Sassolino. Il progetto presentato a Basilea è a cura della rivista d’arte contemporanea Flash Art. Tensione, costrizione, fragilità e performatività della materia sono gli assiomi da cui prende forma Tempo Piegato, un’opera volta a sondare il limite ultimo della resistenza e, più in generale, delle possibilità del divenire.
61 1110 128 27 3
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1. Bortolami Galleries Microsoft Teams General Impressions C i on omas Balice Hertling Galleries General Impressions Arcangelo Sassolino, Invernizzi Gallery 8. General Impressions Gregor Staiger Gallery 10. Gizela Mickiewicz, Stereo Gallery Matthew Marks Gallery 12. Carlier Gebauer Gallery. 13. Bernier Eliades Gallery 14. Cocaine.
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Esperienza, spettacolo, immersione sono le parole chiave di Art Basel. In basso, La Grand Cousine di Pier Paolo Calzolari.
Experience, show, immersion are the keywords of Art Basel. Down, The Grand Cousine by PierCalzolari.Paolo
Adiscutibile.rtBasel
is like a living organism feeding contemporary culture with an eco-friendly project for art based on the principle of sustainability and the relationship between people, their context, and the world of art. Art Basel is configured as an authentic ecosystem whose philosophy is based on the desire to experiment and research in the field of contemporary art, presenting it in all its forms. The event makes the art world tangible and is a meeting point for artists, collectors, and a variety of personalities. Works by both modern masters and talented young people were represented in Basel. Within an area of a few dozen kilometres, you could find spectacular exhibitions, such as the one dedicated to the genius of El Greco and Picasso at the Kunstmuseum, the anthological exhibition on Piet
Tra gli italiani spiccavano la raccolta dei lavori storici di Pistoletto, come gli specchi, la mela ricucita o il terzo paradiso, proposta dalla galleria Continua, e la grande opera pittorica La Grand Cousine di Pier Paolo Calzolari presentata dalla galleria Marianne Boesky di NY, e il video Twice: X & Y di Anna Maria Maiolino rappresentata dalla galleria affaella ortese di Milano.
L’arte offerta dalle gallerie che hanno esposto ad Art Basel è ancora molto incentrata sulla fisicità nel senso della
130 EVENTS Art Basel
pittura, della scultura, come quel ragno, scultura in bronzo di Louise Bourgeois venduta da Hauser&Wirth a 40 milioni di dollari, della grafica, della fotografia d’arte e rispetta le aspettative di qualità e importanti quotazioni ultramilionarie. Ma anche l’arte digitale, la generative art e la criptoarte hanno incominciato a trovare il loro spazio. Gli NFT, asset digitali, sono già presenti dal 2017 sul mercato, ma sono venuti alla ribalta nel 2021 e sono oggi la gallina dalle uova d’oro nell’industria dell’arte e con loro le piattaforme blockchain che li certificano,
arte e transazioni in criptovalute vanno di pari passo. Una serie dell’opera di eff oons, Moon Phase alla Pace Gallery è stata venduta alla cifra di due milioni di dollari. Sul tema ci sarebbe molto di cui parlare, usare il pretesto dell’arte unicamente come strumento per speculazioni finanziare è molto
132 context. Experience, entertainment, and immersion were the keywords of the event. The current meaning of the term experience as the direct perception or knowledge of ob ects that are external to us, acquired through the senses, imperceptibly turns towards passive receptiveness by the spectator. A receptiveness that changes and evolves as you immerse yourself and venture into a universe of exhibitions, events, works that first and foremost address a privileged private market but at the same time a wider, curious, and cultured public. Included in the programme, which involved the entire Swiss city, with many even independent events
Tappa obbligata per ogni curatore, collezionista o appassionato d’arte è stata Art Unlimited, sezione speciale dedicata alle installazioni monumentali realizzate per l’immenso hangar fieristico sito al piano terra ad opera di una selezione di artisti già esposti all interno della fiera u ciale.
Art Unlimited was a must for every curator, collector or art lover, the special section dedicated to monumental installations created for the huge hi ition han ar on th ro n floor by a selection of artists already exhibited at th o cia fair.
spread throughout the exhibition centre, were the traditional gallery exhibitions in the historical venue of the Basel show, while for the first time, gathered together in the new wing, were the nlimited section, the List section, i.e. the young emerging galleries with their artists accessing the art market for the first time, and the wiss Awards for art, design and architecture. Art asel would not be the same without nlimited, with its huge sculptures, large walls covered with paintings, video projections and digital works a small amusement park of sixteen thousand square metres, where everything is for sale. Among the most interesting contributions of this edition are the work By means other than the known senses by ennedy anko, who hung a huge tangle of metal and everted leather from the ceiling, and Number 341, by Leonardo Drew, a massive explosion of charred wood debris, paint and sand, which spread across the width of two long, angled walls specifically created to host it. Among Italian artists, the collection of Pistoletto’s historical works, such as the mirrors, the stitched apple or the third paradise, proposed by the Continua gallery, and the large pictorial work La Grand Cousine by Pier Paolo Calzolari presented by the Marianne oesky gallery from N , as well as the video Twice clearly stood out X & Y by Anna aria aiolino was represented by the affaella ortese allery in
Art Parcours o re un interessante connubio tra l unicit di opere sitespecific e la scoperta del contesto dove esse sono inserite, solitamente luog i storici o inediti all interno della citt di asilea. ra le ventuno installa ioni presenti, dislocate tra aree pubblic e, ristoranti, teatri e musei di storia, segnaliamo l installa ione
Theilan.art
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offered by the galleries exhibiting at Art asel was still very much focused on the physicality in the sense of painting, sculpture, like that spider, Louise ourgeois’ bronze sculpture sold by Hauser&Wirth for million, of graphic design, art photography, and meets the expectations of quality and ma or multi million dollar quotations. ut digital art, generative art and crypto art have also started finding their space within the event. N Ts, digital assets, have been on the market since 2017, but they truly stepped into the spotlight in 2021 and are now the golden goose in the art industry, and with them the blockchain platforms that certify them. Art and cryptocurrency transactions go hand in hand. A series of eff oons’ work Moon Phase at the Pace allery was sold for two million dollars. There would be much to say on this subject and using the pretext of art only as a tool for financial speculation is no doubt highly questionable.
rt arcours o r an int r tin combination of the uniqueness of it ci c wor an th i co ry of th cont t in which th y ar ac , a y hi torica or n n ocation in th city of a . on th tw nty on in ta ation , ocat in ic ar a , r ta rant , th atr an hi tory , w wo i to oint o t by o o ian arti t car ri o.
The future in
CONTINENTAL 80 METRI INTRODUCE UNA NUOVA GAMMA, DISEGNATA DA TEAM FOR DESIGN - ENRICO GOBBI, PER ISA YACHTS THE CONTINENTAL INTRODUCES A NEW RANGE, DESIGNED BY TEAM FOR DESIGN - ENRICO GOBBI,
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138 THE idea FACTORY Isa Continental 80
invece, troviamo la panoramica jacuzzi e i grandi prendisole deliberatamente innalzati così da garantire una splendida veduta. L’ upper deck può essere considerato un vero e proprio ponte-armatore con il salotto e le zone living a poppa e la suite armatoriale a prua. Dotato anche di touch go landing, permette a chi atterra in elicottero di accedere direttamente alle aree armatoriali nella massima privacy. Completano lo stile degli esterni due imponenti ciminiere stilizzate, che oltre alla loro funzione primaria servono anche a bilanciare le proporzioni dello yacht, ed un vasto uso di acciaio inox che assegna un tocco moderno oltre che evidenziare le finestrature e le terrazze.
The Continental 80 is a project in which space goes beyond the traditional concept of time, giving life to an inseparable fusion of past, present, and future. In this design, Enrico obbi has created a piece of architecture that is made to last. The Continental 80 is a steel and aluminium yacht with well-balanced volumes and ‘sleek’ lines. Its exterior design is highlighted by rigorous squared windows, which provide all the main interior spaces with sweeping panoramic views.
Continental 80 è un progetto in cui lo spazio oltrepassa la tradizionale concezione di tempo dando vita ad un unicum inscindibile di passato, presente e futuro. Enrico Gobbi in questo lavoro ha dato vita a un’opera architettonica pensata per durare nel tempo. Continental 80 è uno yacht in acciaio e alluminio con volumi ben bilanciati e linee filanti’. Il suo design esterno è evidenziato da finestrature squadrate e rigorose che attribuiscono ampie viste panoramiche a tutte le principali aree interne. Un dettaglio distintivo è dato dalle terrazze nella sezione centrale della barca; in particolare quella sull’upper deck sembra un vero e proprio balcone che contribuisce ad inondare di luce il salone. Illuminatissimi sono anche altri punti strategici come la gym nello sky-lounge e i saloni nell’upper e main deck. Altra caratteristica di questo yacht è la piscina infinity di poppa. Di forma rettangolare, sfrutta la larghezza dello yacht e si distingue per la sua parete di contenimento di poppa formata da due lastre in vetro in mezzo alle quali l’acqua scorre a cascata. Così disposta, la piscina lascia ampio spazio a grandi prendisole e attività conviviali trasformando questa zona del main deck in un’estensione della vera e propria beach area a cui è collegata dalle scale. La piattaforma della beach
area sul lower deck è allestita con un grande bar e con un mega TV-screen a parete che, quando il portellone è aperto, conferisce un’immagine molto scenica a tutta la poppa. Quando chiuso, il portellone di poppa è caratterizzato da un trapezio nero che funge da caratteristica distintiva della linea Continental e che, oltre al nome dell’imbarcazione, alloggia le finestre per l’illuminazione naturale degli interni. A prua dello sky-lounge,
La zona notte prevede sette cabine per ospitare fino a dodici passeggeri assistiti da diciannove ind’equipaggiomembrialloggiatidiecicabine.
The sleeping quarter houses seven cabins for up to inmembersbypassengers,twelveassistednineteencrewhousedtencabins.
Continental 80 è dotato di due motori Mtu 16V4000M63L che lo portano a raggiungere 17 nodi di velocità massima e 12 nodi di velocità di crociera con un’autonomia di 6.200 miglia nautiche.
140
i .
The terraces in the central section of the vessel are a distinctive feature, particularly the one on the upper deck that resembles a real balcony, helping to flood the lounge with light. ther strategic points such as the gym in the sky lounge and the lounges on the upper and main decks are also well lit. urthermore, this yacht stands out for its infinity pool in the stern. Rectangular in shape, it makes the most of the yacht’s width and is characterised by its aft retaining wall formed by two sheets of glass with the water cascading between them. Arranged in this way, the pool leaves ample space for large sundecks and anmainthistransformingsocialising,areaofthedeckintoextensionof
ISA YACHTS Palumbo
Ancona Srl I-60125 www.isayachts.comAncona PROJECT Team for Design - Enrico Gobbi (design) • Palumbo Superyachts (hull) HULL LOA 79.90m • Length 69.47m • Beam 12.80m • Draft 3.65m • Full load displacement 1,690 tons • Gross Tonnage 2,300GT• Fuel tank volume 219,000 l • Water tank volume 53,000 l • Black/grey water tank volume 45,000 l • Building material still/aluminium alloy • Guest cabins 7 • Crew cabins 10 MAIN PROPULSION 2 Mtu 16V4000M63L • Maximum speed 17 kn • Cruising Speed 12 kn • Range at 10 kn 6,200 Nm
the actual beach area to which it is connected by the stairs. The beach area platform on the lower deck is equipped with a large bar and a mega T screen on the wall which, when the hatch is open, gives a very scenic image to the stern as a whole. hen closed, the stern hatch features a black trapezoid that serves as a distinctive feature of the ontinental line and which, in addition to the boat’s name, houses the windows for natural interior lighting. At the bow end of the sky lounge, on the other hand, we find the panoramic jacuzzi and the large sundecks that have been deliberately elevated to ensure a splendid view. The upper deck can be considered the owner’s deck with its lounge and living areas in the stern and the master suite in the bow. The yacht is also equipped with touch go landing, allowing a helicopter to land directly in the owner’s area in complete privacy. The exterior styling is completed by two imposing stylised smokestacks, which in addition to their primary function also serve to balance the yacht’s proportions and extensive use of stainless steel that adds a modern touch as well as highlighting the windows and terraces. Superyachts
Continental 80 i tt with two Mtu 16V4000M63L engines, which can take it to a to of not an a cr i in of not , with a ran of , na tica
Benetti B.Yond 37M C
Cover Story
barchemagazine.com Andare oltre Going FURTHER B.YOND 37M È IL NUOVO VOYAGER DI BENETTI NATO DALLA VISIONE RIVOLUZIONARIA DI PAOLO VITELLI, FONDATORE E PRESIDENTE DI AZIMUT BENETTI GROUP, E DAL GENIO CREATIVO DELL’ARCHITETTO STEFANO RIGHINI, RECENTEMENTE SCOMPARSO, TRA I PIÙ SIGNIFICATIVI AMBASCIATORI DELLA NAUTICA ITALIANA NEL MONDO B.YOND 37M IS THE NEW VOYAGER FROM BENETTI, THE PRODUCT OF THE REVOLUTIONARY VISION OF PAOLO VITELLI, FOUNDER AND PRESIDENT OF AZIMUT BENETTI GROUP, AND THE CREATIVE GENIUS OF THE ARCHITECT STEFANO RIGHINI, ONE OF ITALIAN YACHTING’S MOST IMPORTANT AMBASSADORS UNTIL HIS RECENT DEATH by Mari Campolongoeresa
Group, e di Stefano Righini, architetto storicamente legato al cantiere e uno degli yacht designer che ha dato maggior lustro alla nautica italiana, il cui ricordo è stato onorato nella costruzione del B.Yond. La continua ricerca del gruppo Azimut Benetti e l’attenzione all’analisi di mercato hanno portato alla realizzazione di uno yacht che interpreta le ultime tendenze, con armatori più giovani e interessati a uno stile di vita contemporaneo in stretto contatto con la natura. Ma lo sguardo rivolto al futuro di Benetti ha radici ben salde nel passato e il B.Yond 37M segna il ritorno all’acciaio,
in sostituzione della vetroresina. Negli anni Cinquanta il cantiere era stato pioniere nel passaggio dalla produzione in legno a quella in metallo. L’acciaio, scelta inedita per una barca di queste dimensioni, conferisce al B.Yond 37M le qualità proprie di un Voyager concepito per lunghe navigazioni. Un ponte in più rispetto gli standard tradizionali permette di avere un layout flessibile e di elevare tutte le aree più nobili della barca, che guadagnano così un’incredibile vista panoramica. Oltre la luminosità degli interni, curati dall’architetto Mauro Izzo di Benetti,
L’upper deck è il fulcro della vita sociale a bordo. Il living è caratterizzato dalle linee del divano e delle poltrone della serie Urban A prua il protagonistavero è il tavolo Mizar con il suo leLodelricercatafusionebasamentoinconfondibileindibronzoelalavorazionepianoinmarmo.accompagnanopoltroncine
The upper deck is the focus of social life on board. The lounge features a sofa and armchairs from the Urban series. Going forward, the star of the show is the Mizar table with its unmistakable base in cast bronze and the r n wor an hi of the marble top. It is accompanied by Diana armchairs.
Diana
In the playroom on the main deck, the soft and beautiful shapes of the Tamino sofa, accompanied by the Ripple armchairs, with the Amiral table to one side and the very elegant Norah and Ode chairs on the other, make the area private and welcoming.
Nella playroom del main deck le forme morbide e ricercate del divano Tamino, accompagnato dalle poltrone Ripple e dal tavolino Amiral da un lato, e elegantissimedallesedie Norah e Ode dall’altro rendono l’ambiente privato e accogliente.
146 sorprende la spaziosità degli ambienti mai troppo carichi e sempre raffinati. Qui non è più il main deck il fulcro della vita sociale a bordo ma l’upper deck, che ha un’incredibile vista poppa-prua senza ostacoli visivi. Dining, living e zona bar sono tutti ambienti che dialogano tra di loro e con l’esterno; anche la scala centrale non è un volume separato, ma è parte integrante dell’architettura del ponte stesso, che si lascia attraversare con lo sguardo grazie all’utilizzo di forme essenziali e materiali trasparenti.
In Goga, nome proprio della prima unità, il bridge deck è destinato all’armatore ma, a richiesta, può anche essere collocata una veranda panoramica. Il ponte più alto, il sun deck, è la zona ideale dove godere della navigazione silenziosa dello yacht, con diverse aree predisposte per offrire relax e un’incredibile vista, come quella di prua con sgabelli fissati al teak, o quella di poppa con comodi divani. Il main deck, svincolato dalla sua classica definizione di ponte di rappresentanza, accoglie le quattro suite per gli ospiti e, a scelta, può contenere la cabina armatoriale oppure quella che enetti definisce playroom. La playroom è il primo ambiente in
barchemagazine.com 147
Il lower deck è tutto dedicato alla zona equipaggio, che ha anche a disposizione percorsi separati da quelli degli ospiti, e alla zona servizi che include la walkin wine cellar e la cold room, certamente non comuni in una barca da 37 metri. L’arredo degli interni e degli esterni è stato affidato a iorgetti, azienda di furniture dal design contemporaneo.
148 COVER STORY Benetti B.Yond 37M
The master suite on the bridge deck has an external veranda on the aft side, exclusively for the owner’s use, with day beds and Gea tables, together with small Apsara tables. The interior decor features an elegant contrast between light tones and the blue of the sea. The bed is at starboard, while on the other side the Juliet desk and the iconic Progetti chair create a pleasant study area for the owner. Behind, the Galet sofa is accompanied by the Dual table and the Otto o .
La suite armatoriale, sul bridge deck, ha una veranda esterna a poppa, ad uso esclusivo dell’armatore, con i lettini e i tavolini Gea, insieme ai tavolini Apsara Lambiente interno un ra nato contrasto tra toni chiari e il blu del mare. Il letto è collocato a dritta nave, mentre sul lato opposto lo scrittoio Juliet e l’iconica sedia Progetti o rono all armatore una bella zona studio. Dietro, il divanetto Galet è accompagnato dal tavolino Dual e dal pouf Otto
cui si arriva dalle scale principali una volta sul main deck, ed è una bella zona spaziosa composta da salottino privato e da postazioni che possono fungere per lo smart working, perfettamente in linea con il vivere contemporaneo, e con una meravigliosa vista mare.
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Benetti B.Yond 37M
Benetti B.Yond dispone di due scale divise, una per gli ospiti e una per la crew, garantendo ussi separati per una maggior privac e per ottimizzare il lavoro a bordo. Sul sun deck ci sono il tavolo da pranzo, le sedie, i pouf, i tavolini e il dondolo Clop. Il comandante dispone di due cabine, una full size posizionata accanto alla wheel house sul bridge deck, e una nella zona crew del lower deck, che potrebbe diventare un’ulteriore cabina ospiti.
Benetti B.Yond has two separate staircases, one for guests and one for the crew, which ensure arat flow of o for r at r ri acy an help to optimise work onboard. On the sun deck, th r i a inin ta an chair , o an a Clop rocking chair. The captain has two cabins, one full size next to the wheelhouse on the bridge deck, and one in the crew area on the lower deck, which could become an additional guest cabin.
Al progetto architettonico e alle scelte dell’interior design si aggiungono le tecnologie green adottate. Il sistema E-Mode Hybrid di Siemens Energy consente di ottimizzare il consumo di energia a bordo in funzione degli specifici profili di utilizzo, assicurando una notevole riduzione di emissioni di 2 e N x. B.Yond 37M può viaggiare in quattro diverse modalità: Eco transfer, che raggiunge una velocità massima di 9 nodi dove i consumi e le emissioni di 2 sono ridotti fino al 6 mentre le emissioni di N x fino all’ Enhanced Comfort, con velocità massima fra i 7 e gli nodi con navigazione in diesel elettrico con i soli gruppi elettrogeni in funzione e i motori principali spenti; Extended range, con riduzione di consumi ed
emissioni di 2 fino al , di N x fino al 6 e un’autonomia di 6.6 NM a nodi; Modalità Eco Cruise full electric con zero emissioni, pensata per brevi navigazioni sotto costa, per l’accesso alle zone protette o per l’ingresso e le manovre in porto. Quest’ultima modalità è quella che ci ha più colpito durante la prova, soprattutto per la silenziosità che ha reso particolarmente piacevole e rilassante l’andar per mare. Mentre con i soli motori endotermici in funzione a 2 giri al minuto abbiamo navigato alla velocità massima di , nodi con un consumo complessivo di litri ora. A questa andatura il comfort di bordo è davvero notevole, nella postazione di governo abbiamo registrato un livello acustico di soli decibel.
Design interni: Benetti Technical Department
SCAFO
AZIMUT BENETTI SPA
Man V12 1.450 cv @ 2.100 rpm
Length overall 36.9m • Beam max 8.6m • Draft max 2.5m • Hull and superstructure steel / Aluminium • Gross Tonnage 395 GT • Gross Tonnage (Incl. Garage deck and enclosed patio option) 460 GT ca • Full load displacement 380 t • Fuel tank volume 66,000 l
• Cabine equipaggio 4 + 1 cabine per 6 + 1 persone
Persone a bordo 30
• Equivalente a 460 GT ca • Dislocamento a pieno carico 380 t • Capacità casse combustibile 66.000 l
MAIN PROPULSION
2000 1 4.3 4
2150 1 5.1 5
Località//Place Livorno
Number of people on board
DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST
Water volume on board
MAN V12 1450 hp @ 2.100 rpm
kn
1500 11.9
• Immersione massima 2.5m • Scafo e sovrastruttura Acciaio / Alluminio • Stazza lorda 395 GT • Stazza lorda (con Garage deck e opzione patio chiuso)
IMO TIER III + E-Mode Hybrid
Exterior design: Stefano Righini Interior design: Benetti Technical Department Naval architecture: Benetti Technical Department and Pierluigi Ausonio
Combustibile imbarcato 36.500 l
Livornowww.benettiyachts.itinfo@benettiyachts.itItaly
Lunghezza f.t 36.9m • Larghezza max 8.6m
Design esterni: Stefano Righini
• Capacità cassa acqua 6.000 l • Cabine armatore e ospiti 5/6 cabine per 10/12 persone
Architettura navale: Benetti Technical Department e Pierluigi Ausonio
PROJECT
1700 12.6 2
Fuel volume on board
CONDIZIONI
DISLOCAMENTO DISPLACEMENT 380
VELOCITÀ 10001500170018001900200021002150
1000
PROGETTO
1800 13.4 296
Acque grigie//Gray waters on board 1.000 l
barchemagazine.com 153 RAPPORTOPOTENZAPESO OUTLETMASSPOWER 178 kg kw AUTONOMIA MN RANGE NM 4.566 LUNG./LARG.RAPPORTO L/W 4.3 LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED) 14.4 VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS 15.1
Direzione//Wind direction SW
Motore//Main propulsion 2 Man V12 1.450 hp
IN NODI SPEED IN KNOTS CONSUMI L/H FUEL CONSUMPTION L/H Rpm 15.1 14.7 14.3 13.9 13.4 12.6 11.9 9 540 498 442 354 296 246 172 72 0 100 200 300 400 500
• Fresh water volume 6,000 l • Owner & Guest cabins 5/6 cabins for 10/12 guests • Crew cabins 4 + 1 cabins for 6 + 1 crew
Acqua imbarcata 3.800 l
Altezza onda//Wave height 0,3 m
MOTORE
Giri/min Velocità Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn
Engine rotational Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range speed 1/min speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi 9 72 8 8.250 172 1 4.4 4.566 46 19.5 3 .380 22 2.987 54 25.4 2.591 42 30.9 2.135 33.8 1 .948 40 3 5.7 1.845
2100 1 4.7 498
Vento forza//Wind speed 7 nodi//kn
Mare//Sea state Calmo//Calm
HULL
IMO TIER III + E-Mode Hybrid
1900 13.9 3
spacious, never over-crowded and always elegant. On this boat, rather than the main deck, it is the upper deck, which is the heart of social life, with its incredible unobstructed stern-to-bow view. The dining, living and bar areas all interact with each other and the exterior the central staircase isn’t an isolated feature, but is an integral part of the architecture of the deck, allowing one’s gaze to flow over it thanks to the use of minimalist shapes and transparent materials.
154 COVER STORY Benetti B.Yond 37M
On Goga, which is the name of the first boat to have been produced, the bridge deck is set aside for the owner, but upon request, it can also house a panoramic veranda. The highest bridge, the sun deck is the perfect place to enjoy the way the yacht silently cuts through the water, with different areas set up to provide relaxation and an incredible view, like that of the bow with stools
and the attention paid to analysing the market led to the development of a yacht, which caters to the latest trends, with owners who are younger and more interested in a contemporary lifestyle in close contact with nature. But as Benetti looks to the future, it has its roots firmly in the past, and the B.Yond 37M represents a return to the use of steel instead of fibreglass in the s the yard was a pioneer in the shift to using steel rather than wood. Steel, which is an unusual material for a boat of this size, gives the B.Yond 37M the qualities of a voyager designed for long trips. Having an extra deck brings flexibility in terms of layout and has made it possible to locate all of the formal reception areas on a higher level, thus endowing them with an incredible panoramic view. The interiors, designed by Benetti architect Mauro Izzo, are strikingly luminous and
L’outdoor dell’upper deck è diviso tra zona di poppa e di prua. Nella prima, il sistema di sedute componibile Apsara e gli omonimi tavolini caratterizzano l’area lounge. A prua, invece, l’area relax open air è connotata dalle forme geometriche delle poltrone Loop e dei tavolini Apsara
The exterior of the upper deck is divided between the stern and bow areas. In the stern, the Apsara modular seating system and associated tables set the tone for the lounge area. But in the bow, the open-air relaxation area features the geometric shapes of the Loop armchairs and the Apsara tables.
Benetti B.Yond 37M is a yacht with a decisive character, with its very name stating its intention of reaching beyond, breaking the mould of traditional yachting. The first new development in this yacht is its height: four decks on a 37-metre boat is something that has never been seen before. The direct consequence is that there is more space on board, a quality that is increasingly in demand, and there is an innovative approach to spatial distribution. The idea for a new configuration for a boat of this size came from Paolo Vitelli, founder and president of Azimut Benetti Group, and Stefano Righini, an architect who was historically linked to the yard and one of the most admired designers in the Italian yachting sector, and whose memory has been honoured by the construction of B.Yond. Azimut Benetti’s ongoing creative quest
fixed to the teak, or the stern, with its comfortable sofas. The main deck, freed from its traditional role of being a formal entertainment area, houses four suites for the guests and, if required, the master stateroom too, or what enetti calls the playroom . This is the first room you get to from the main stairs once you are on the main deck, and it is a beautiful, spacious area made up of a private lounge and desk stations that can be used for smart working, in perfect alignment with the modern approach to living, and it has a fantastic sea view. The lower deck is entirely dedicated to the crew who also have different passageways from the guests and the service area, which includes the walk in wine cellar and cold room, which certainly are not common on a metre boat. The furnishing of the interiors and
B.Yond 37M a strong personality. The architectural design project and interior design features are joined by the green technology that has been deployed. The E-Mode Hybrid system from Siemens Energy means the boat can optimise on board energy consumption according to specific usage profiles, ensuring a notable reduction in emissions of carbon dioxide and nitrogen oxides. The B.Yond 37M can sail using four different power modes. Eco transfer, which reaches a top speed of nine knots, where fuel consumption and CO2 emissions are reduced by up to 16% while the N x emissions go down by up to . Enhanced omfort, with a top speed of between seven and eight knots travelling on electric diesel power, with ust generators working and the main engines turned off. Extended range, with a reduction in consumption and 2 emissions of up to , of N x up to 6 and a range of 6,6 nautical miles at 10 knots. Eco Cruise mode is full electric with zero emissions, which has been developed for short trips close to the coast, access to protected areas or to get into port or manoeuvre around the harbour. This mode is the one that most struck us during our test, especially because of how silent it is, which makes sailing especially pleasant and relaxing. n the other hand, when we were ust using endothermic motors turning at 2 rpm, we travelled at the top speed of . knots, with overall fuel consumption of 540 litres per hour. It felt distinctly comfortable on board at that speed, and we registered only decibels at the bridge.
In sala macchine ci sono due motori Man V12 di 1.450 cavalli ciascuno a 2100 giri/minuto, IMO TIER III, e il sistema E-Mode Hybrid di Siemens Energy. Alla velocità di crociera economica di 9 nodi, l’autonomia è di 8.200 miglia nautiche. La velocità massima è di 15,1 nodi.
156 COVER STORY Benetti B.Yond 37M
At 9 knots economy cruising speed, the range is 8200 nautical miles, with a top speed of 15.1 knots.
Engine room
n the upper deck, the Mizar dining table looks beautiful, with its cast bronze base and the refined workmanship of its marble top; the lounge area is furnished with a sofa and armchairs from the Urban series by Carlo Colombo in analetto walnut, Galet and Oti tables and the Aura armchairs, all combining to make the conversation area very pleasant. The collection of Atmosphere accessories contributes to giving the
exteriors was entrusted to iorgetti, a contemporary design company. Every detail has been personalised with the owner’s input and carefully designed, resulting in an elegant and welcoming space, bathed in both natural and artificial light. The palette of natural colours blends perfectly with the marine environment and the blue accents echo the view of the sea outside.
In the engine room, there are two MAN V12s, which each develop 1,450 horsepower at 2100 rpm (and which are IMO Tier III rated), and the Siemens Energy E-Mode hybrid system.
MAXIMA, UN NUOVO BRAND PENSATO PER I GRANDI YACHT CUSTOM DEL FUTURO
Rina C Companies
NON PIÙ SOLO UNA SOCIETÀ DI CLASSIFICAZIONE, MA ANCHE UN ENTE CAPACE DI GUIDARE CANTIERI E SOCIETÀ DI MANAGEMENT IN UN MARE IGNOTO FATTO DI TECNOLOGIE E INNOVAZIONE. PER QUESTO NASCE RINA
NO LONGER JUST A SHIP CLASSIFICATION SOCIETY, BUT ALSO AN ORGANISATION ABLE TO GUIDE BOAT BUILDERS AND MANAGEMENT COMPANIES THROUGH UNCHARTED WATERS OF TECHNOLOGY AND INNOVATION. THIS WAS THE THINKING BEHIND RINA MAXIMA, A NEW BRAND CREATED FOR THE LARGE CUSTOM YACHTS OF THE FUTURE by Luca Sorde i
©Guillaume Plisson for San Lorenzo.
Il nuovoCorso A new COURSE
s ostata mo to i e a dire io e, a i ter o di a crescita e era i ata di t tta a societ
es erie a che arte da a rea t dei ca tieri ita ia i che, come si sa, so o a che oro a ida i disc ssa e mo do dei s er acht, dai metri di he a i s i a, i o tre, a che to di riferime to e mo do de e a i da crociera, da e i ra di a e i icco e e ss ose e e erso c i i mercato si sta s osta do a to di ista ormati o e ici a e co i mo do achti , che rod ce a che me a acht di metri e i , so o ta te i osso o faci me te trasferire e com ete e fi e, er i resti io s er acht s esso a iattaforma do e i ca tieri s erime ta o e i esto o di i i termi i di i o a io e o ietti o ecce e a, i me io oi i se iamo er dar oro o ort it di far o i t tta sic re a L’altra faccia della medaglia è che il mondo della nautica è sì oggetto di grandi investimenti e “invenzioni”, ma è anche necessariamente borderline con l’artigianalità. È un’industria fatta di piccoli numeri: poche unità, ma di grande valore. ero, icco i meri ris etto a mo di come a tomoti e, ma ci so o armatori mo to se si i i erso i o a io e e soste i i it che re do o im orta ti e ici esti meri oi iso a disti ere di a e achti stiamo ar a do fatti, t tto cam ia se si ar a di arche sotto o so ra i metri, o re se si a o tre i imite dei ormati a e tec o o ie so o di erse, cos come com ete e e dei ca tieri Partiamo dai più grandi. mo do dei i a achts sem re i ici o a e o de e a i da crociera, e da si tra asa o es erie a e k ow how i i esto am ie te so o stati fatti e ormi assi a a ti sia e a ca acit di fare s adra sia er a ere a oce im orta te a i e o o so o i i a da , da e o achti , e i esti a i ho isto cam iare mo tissimo i settore c mo ta i co sa e o e a de fatto che i o a io e arri a face do r o, e a che osser a do e im ara do da a tri settori La produzione di serie invece? Q i c mo to me o mo ime to erch i cam iame ti tec o o ici so o mo to i com essi da assimi are, rima di t tto er ro emi di costi re i de o o essere i a ea i settore che mo to s esso, m t a so io i, i termi i di i o a io e, da e o dei s er acht c stom esem io ti ico o a iamo isto i tema di emissio i Tasto dolente, che, a mio avviso, merita un breve approfondimento. Molti costr ttori, er a ta ia sotto i metri, si so o o osti a i sta a io e de e marmitte cata itiche a ordo de i acht
Spadoni.Fiorenzo
160 COMPANIES Rina
Qualcosa
sta cambiando, e anche molto velocemente. Ci tiene a sottolinearlo subito Fiorenzo Spadoni, UK Marine Commercial Director di RINA e Yachting Global Coordinator: e societ di c assifica i e era e, e i i a i artico ar modo, si sta o trasforma do da e ti che si occ a o di re o ame ti e co formit a i e o a io a e e i ter a io a e, es a do o i oro ser i i come or a i a io i di co s e a i e eristica a achti i d str ha sem re i iso o di so dare o i territori che so o ad o i a cora oco es orati Da quando è iniziata questa trasformazione? ostro core si ess sem re stato ra rese tato da mo do ari e e da a ertifica io e, ma da , co ac isi io e di o o ia, a ota societ di i e eria ita ia a, i a si
SHIP CLASSIFICATION HAS BEEN RINA’S CORE BUSINESS FROM THE OUTSET. THIS SECTOR CLASSIFICATIONANDOFREPRESENTSNOW26%RINA’STURNOVER,THEORGANISATIONISONEOFTHEWORLD’SLEADINGSHIPSOCIETIES.
LA PIÙCLASSIFICAZIONERINA,AZIENDALERINACENTRODELLECLASSIFICAZIONENAVIÈSTATAALDELBUSINESSSINDALSUOINIZIO.OGGI,QUESTOSETTORERAPPRESENTAIL26%DELFATTURATODIUNADELLESOCIETÀDINAVALEDIALTOLIVELLOALMONDO.
Numeri decisamente importanti, tanto che quei 12 milioni per il mondo Yachting sembrano pochi… rea t , se r erce t a me te oco a arisce ti, ha o a ore mo to e e ato rima di t tto erch , e mo do achti , i a sem re stata eader co tare s a s a
Con crescita, a che valori possiamo riferirci? di e de ti, rese a i aesi e ci e mo do so o i mi io i di rica i, di c i i e ari e e s o com esso, mi io i arri a o da am ito achti e a tre si ess i e i c i o eriamo so o ertification, Energy, Transport & Infrastructure ed Industry , come dice o, t tti i meri so o a cora i crescita
LANA Imperial - p oto e ro n.
RI autori ata ad e ettuare le visite a bordo da 116 autorità di bandiera internazionali. O re servi i integrati per l intero ciclo di vita della nave incluso design, costru ione, gestione del cantiere navale, ispe ione e collaudo di materiali e componenti, e visite per il mantenimento della classe.
RINA is authorised by 116 international fla a thoriti to carry o t on oar in ction . t ro i int rat r ic for th ntir if ti of a hi , inc in i n, con tr ction, hi yar ana nt, in ction an t tin of at ria an co on nt , an in ction for aintainin hi c a i cation.
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utte le persone c e lavorano in Rina sono spinte nella loro a ione da ideali comuni. Le scelte sono indiri ate a ornire solu ioni c e migliorino il benessere della societ e a costruire valori sostenibili per le genera ioni uture.
ryon in choo to o what th y o, ca of har a . h choic ar ai at i rin o tion that i ro th w in of oci ty an i in taina a for f t r n ration .
_©Guillaume Plisson for CDM.
em ra a im ossi i e, stata a osi io e com re si i e, ma a che oco soste i i e e tem o a o do to cercare e so io i, e e ha o tro ate, i sieme a i d stria e s o i sieme o e ha o sco erte i casa costr ttori di motori, ad esem io, ha o s i ato so io i mo to i com atte co marmitte i te rate a atta ia co dotta ai tem i a e a se so erch o era o ico i sta are a marmitta cata itica di e e dime sio i i metri, ora di e tato soste i i e icerca e i estime ti a o a a ti iso a e sare i est ottica Nessun innovatore quindi nel mondo della costruzione di serie o dei semi custom? o, asso tame te i ci so o esem i irt osi di ricerca ad esem io e mo do de e ettrico o dei foi s a che e ti i o di materia i ricic a i i er fa orire eco omia circo are a se o iamo i ece a ro tare a fo do temi come e o dei com sti i i a ter ati i, eh, sara o i me a acht a fare da a ri ista e ari e Allontanarsi dai combustibili fossili, secondo lei, è realtà o marketing?
rocesso o e, ad ora, im re edi i e
Di cosa si tratta esattamente? o o ra d che asce er for ire ai ca tieri e a e societ di ma a eme t a str tt ra fatta di erso e, com ete e e ser i i dedicati a a a tica de f t ro er i acht c stom, do e c i s a io er a ica io e di o e tec o o ie i a o
RINA MAXIMA PORTERÀ UN NUOVO APPROCCIO AL PROCESSO DI APPROVAZIONE DEI DISEGNI. UNA NUOVA PIATTAFORMA DIGITALE CHE PERMETTERÀ UN GRADO DI COLLABORAZIONE TRA DESIGNER E TECNICO APPROVATORE MAI VISTO PRIMA MIGLIORANDO ENORMEMENTE L’EFFICIENZA.
164 COMPANIES Rina
ar trai ato da settori co dis o i i it di i estime ti e richiesta e i ra di ome si sa, i ro ema o so o i com sti i e, ma a che e i frastr tt re er oter dire ora a cosa a ri ardo ser ire e a sfera di crista o In ogni caso, questo mondo sta diventando sempre più complesso, trasversale… sso tame te ome dice o a i i io, er oi c a ecessit di se ire i c ie te e idar o i mare i es orato fatto di o e tec o o ie e i o a io e i o e a ra de s ecia i a io e i settori mo to di ersi, dai materia i er estire f e a ter ati i, a a c ersec rit er rote ere settore che si sta di ita i a do e oceme te iso a a ire a , ma a e do co osce e rofo de e rofessio a i i t tti i am iti er esto asce Rina Maxima
i so o come team che s ortare s ia o re o ame tare, ma a che, attra erso ari e o s ti , er t tto a to ri arda desi , ro etta io e, so di o e tec o o ie e i e eristica i e era e tti ser i i che sara o ero ati a i ter o de a rete o a e i a Quali saranno le colonne portanti dell’azione di questo brand? oste i i it , decar o i a io e e di ita A cosa si riferisce in particolare quando parla di digital? as etto che ermea t tte e ostre atti it , a artire da e is e io i i remoto, a c i a a demia ha dato a s i ta i a a ti si ificati a ic rame te a o it i am ito di ita che orta a s ite co i s o sistema i te rato di acht ma a mee t, da a estio e de e isite scade e, a a ro i io ame to e a crewi o dame ta e , i am ito di ita , i acchetto yber ecurity e ulnerability Assessment er erificare che a rete di com ica io e sia rotetta, sia er a ri ac de e erso e a ordo, sia er a sic re a di a i a io e ece teme te a iamo ac isito a societ s ecia i ata ro rio i esto am ito tti i ostri ser i i, i fi e, so o di ita i ati e i c ie te accedere ai dati i ere ti a is e io i e certificati, ma a che a s o mode o a e Cos’è il modello nave? mode o o di ita twi che racchi de t tte e i forma io i ri e a ti de o acht o so o a i e o eometrico, ma a che i cosiddetti metadata ti i er a ere a foto rafia i tem o rea e de asset a e, de a s a sit a io e isite, modifiche fatte e tem o e stato e i a iame ti
RINA MAXIMA WILL BRING A NEW APPROACH TO THE DESIGN APPROVAL PROCESS. A NEW DIGITAL PLATFORM THAT WILL ALLOW A DEGREE OF COLLABORATION BETWEEN DESIGNER AND APPROVING TECHNICIAN NEVER SEEN BEFORE, GREATLY IMPROVING EFFICIENCY.
upwards. Rina is also a major player in the cruise ship sector, ranging from bigger ones the small and luxury cruise ships, which the market is moving towards. In terms of regulations, there are many similarities with the yachting sector, which produces megayachts that can be 150 metres or more, so the skills are easily transferable. Finally, there is prestige. Superyachts often provide a platform where boat builders can experiment and invest more from an innovation perspective. The aim is excellence, the best. We provide support to enable them to do it safely.
A sore point which deserves further mention, in my opinion. Many of the boat builders objected to the installation of SCR catalytic converters on board yachts that are less than 24/30 metres. It seemed impossible, it was an understandable viewpoint, but also not sustainable in the long run. They had to look for solutions and they found them, working alongside the industry in its entirety. They weren’t discovered on home ground. The engine constructors, for example, developed much more compact solutions with integrated SRC catalytic converters. At the time the battle made sense because there was no o ic i fitti a cata tic co erter of those dimensions to a 30-metre yacht - now it’s tenable. Research and investment proceed. This is how you have to think. Nobody’s being innovative then when it comes to large-scale or semi-custom construction? o, defi ite ot e have a few ethical examples of research concerning foils or electric models, and even the use of recycled materials as part of a circular economy approach. But if we want to seriously consider subjects such as alternative fuels, well, it’ll be the megayachts that will be the trailblazers in the marine industry.
The other side of the coin is that the achting in ustr ma ell enefit from considerable investment and ‘inventions’, but it is also inevitably borderline when on a smaller scale.
It’s a small numbers industry - few units, but of considerable value. The numbers are indeed low compared with the automotive industry for example, but there are boat builders who are highly sensitive to sustainability and innovation, making these numbers important and unique. And of course, we have to be clear about the types of yacht we’re talking about. The picture changes depending on whether boats are more or less than 24 metres, or if the 500 GT limit is exceeded. Legislation and tech o o ies di er, as do the e ertise a d nature of boatyards.
RI un Organismo otificato secondo la irettiva uropea 201 5 e o re una gamma di strumenti per assistere i progettisti e i abbricanti, oltre a ornire nuovi servi i in applica ione dei requisiti essen iali della irettiva sulle Imbarca ioni da iporto.
hat sort of figures are e tal ing about in terms of growth? 4,600 employees, presence in 70 countries and 200 branches throughout the world. 533 million in revenue, with 26% of that in the marine sector overall, and 12 million in yachting. r other si ess areas are ertificatio , Energy, Transport & Infrastructure and Industry. And as I was saying, the numbers are still rising.
Something’s changing, and it’s changing fast. Fiorenzo Spadoni, RINA’s UK Marine Commercial Director and Yachting Global Coordinator, was keen to stress that at the outset. assificatio societies i e era , a d Rina especially, are expanding their range of services, from organisations handling national and international regulations to engineering consultancies. The yachting industry has an ever greater need to explore new territories that are still unexplored”. When did this transformation start? Our core business has always been the mari e sector a d certificatio , t with the takeover in 2021 of the well-known Italian engineering company, D’Appolonia, Rina has been moving in that direction as part of overall company growth.
n ou te l impressi e figures so much so that the 2 million figure for yachting seems low… Though it may seem i si ifica t erce ta e wise, i reality, it represents a very high value. First and foremost because Rina has always been a leader in the yachting world. It embodies experience that has its roots in Italian boatyards which, as we know, have also provided powerful leadership in the world of superyachts from 30 metres in length
level. I’ve been at Rina since 2005, and in the yachting division since 2011, and have witnessed a radical change in the industry over the years. There’s much more awareness of the fact that innovation comes from teamwork and from watching and learning from other industries.
o o ou thin a mo e a a from fossil fuels is realit or mar eting? It’s a long and, up till now, unpredictable process.
And what about large-scale production? There’s a lot less movement here because technological changes are m ch more com e to assimi ate, first a d foremost due to cost issues. Prices have to be more appealing. In terms of innovation, it’s a sector that very often follows the custom superyachts. A typical example we’ve seen concerns about NOx emissions.
i a oti o y n r ro an ir cti an ro i a ran of too to ort i n r an an fact r r , n w r ic for a yin ir cti r ir nt r ar in a r oat .
Let’s start with the largest. The gigayachts sector is getting closer to the cruise ship industry, with the transfer of skills and experience. What’s more, considerable progress has been made in this area, in terms of collaborating successfully and having an important voice at the IMO
166 COMPANIES Rina
It will be driven by sectors with investment available and much higher demand. As we know, the problem isn’t just about fuel, it’s infrastructure as well. I’d need a crystal ball to be able to comment on it at the moment. In any case, the world is becoming increasingly complex and multidisciplinary… efi ite s said at the start, for us, there’s a need to support clients and guide them through uncharted waters of technology and innovation.
hat specificall are ou referring to when you say digital? This is an aspect that permeates all of our actions, starting with remote inspections, which gained major impetus due to the pandemic. A real news of MAXIMA in the digital sector the SERTICA suite, with its integrated system for yacht managmeent, from the management of deadlines and inspections to procurement and crewing. Of fundamental importance in the digital context is a Cyber Security and Vulnerability Assessment package, to check that the communication network is protected concerning safe sailing and the privacy of people on board. We recently took over a company specialising in this very area. Finally, all of our services are digitalised, and clients can access relevant inspection data and certificates, ot to me tio their oat mode What’s a boat model? A 3D or digital twin model that contains all the relevant information of the yacht. Not only on a geometric level, but also the so-called metadata, useful for having a real-time photograph of the ship asset, of its situation, inspections, changes made over time and equipment status.
RINA’s strength is the prompt, expert service provided in all phases of a yacht’s lifetime, such as design, construction, materials and component testing, on-water testing and regular inspections.
Considerable expertise is required in numerous industries, from material that can handle alternative fuels to cyber security to protect a sector that is embracing digitalisation more and more. 360° action is a must, with extensive professional experience and knowledge in many areas. This was the impetus for Rina Maxima
So what is it exactly? It’s a new brand created to provide boat builders and management companies with a structure consisting of people, skills and services dedicated to the custom yachts of the future, where there is more space for applying new technologies. Rina will be providing a team that not only provides regulatory support but also, through RINA Marine Consulting, support in design, planning, the use of new technologies and engineering in general. All of these services will be delivered within Rina’s global network. What will be the brand’s main areas of focus? Sustainability, decarbonisation and digital.
Il punto di forza di RINA è il servizio o erto, veloce e qualificato, durante tutto il ciclo di vita dello ac t dalla progetta ione alla costru ione, al testing dei materiali e dei componenti, alle prove in acqua e alle visite periodic e.
168 COMPANIES Rina
ABBIAMO INCONTRATO PIER LUIGI LORO PIANA, APPASSIONATO VELISTA E ARMATORE DEL SUPERYACHT A MOTORE MASQUENADA, FRUTTO DI UN IMPORTANTE LAVORO DI REFITTING DA PARTE DEI CANTIERI LUSBEN DI LIVORNO WE MET PIER LUIGI LORO PIANA, A KEEN SAILOR, AND OWNER OF THE MASQUENADA
by Francesco Michienzi
Adoro il mare
UNDERGONESUPERYACHT,MOTOR-POWEREDWHICHHASAMAJORREFITBYTHELIVORNO-BASEDLUSBENSHIPYARD
170 PEOPLE Pier Luigi Loro Piana
I LOVE the sea
Lei, che è sempre stato appassionato di vela, approda a un grande motoryacht. Come ha vissuto questo passaggio e perché ha scelto questo yacht? Io resto sempre un appassionato di vela e mi piace andare in barca a vela. La scelta si è posta dopo che ho perso la mia barca nel Golfo del eo e a mia fi osofia sem re stata e a di avere un mezzo che potesse essere usato sia in regata, sia in crociera. Ho iniziato con un 40 metri, poi le dimensioni sono cresci te da , fi o a iedi quest’ultima dimensione sono nati un po’ di problemi in famiglia, perché in regata avevamo a bordo 40/50 persone, e rimettere poi in sesto la barca per la crociera era rosso im e o a fi e, ho deciso di dividere le due cose e ho optato per avere una barca per fare crociere e una per fare regate. Per la crociera ho preferito una barca comoda, e questa è la mia prima barca a motore e devo dire che è una buona alternativa, quindi una scelta ponderata che ho iss to e e i cerame te, a do
Il refit realizzato da Lusben, ruppo Azimut enetti, dello yacht a motore Masquenada nasce da una rivisitazione delle priorità del suo armatore Pier Luigi Loro Piana. elista di grande esperienza, che, pur amando sempre le regate, quando ha iniziato a pianificare una crociera intorno al mondo, ha pensato che una barca a motore di tipo explorer avrebbe offerto molto più comfort a bordo.
abbiamo cambiato gli scarichi. Noi facciamo mo ta a i a io e ott r a, erch i ore ri sciamo a co rire mi ia e de o dire che non ci sono problemi. Abitualmente quanti giorni naviga all’anno? Io ho sempre fatto circa sessanta notti in barca in un anno. Calcolando che facevo tre/quattro settimane di regate e poi tutto il mese di agosto, passavo a bordo almeno due mesi. Adesso penso di starci un po’ di più. Vorrei riuscire a trascorrere anche quattro o cinque mesi.
Nella sua vita di uomo di mare, qual è il ricordo più emozionante? Ho tanti ricordi e sicuramente per me quelli più emozionanti sono legati alle regate. o oo , iedi che ossiedo a cora, ho i to, i sieme ai miei fi i, allora giovanissimi, nella nostra categoria
urante il refitting ha partecipato personalmente ai lavori? No, facevo un paio di visite al mese, ma ho delegato sia al mio equipaggio, sia al mio comandante, che a quell’epoca era imbarcato, oltre a professionisti di mia conoscenza. Mi sono so ratt tto fidato de ra orto mo to costruttivo che ho con Lusben, che ha portato a un risultato in tempi rapidi, più rapidi di altri che ho sentito.
ei si a ato per l arre amento interno a Misa Poggi, che è una nota appassionata velista. Che cosa ha portato del Dna della vela in questa barca, immagino i materiali? , ha fatto un ottimo lavoro. Misa collabora con noi da quasi quarant’anni. Ha progettato le nostre case al mare, tutti i negozi Loro Piana, esti ci a erso a che ha sto e che si adatta a quello che deve fare con uno spirito che mi ha sempre soddisfatto. Riesce sem re a dare tocco di erso a sfr ttare tutti gli spazi in modo funzionale, che in barca è molto importante. Per gli interni ha collaborato anche con mia moglie, Laura, e il risultato è stato ottimo. Con questa barca lei ha navigato anche con mare formato, molto formato? , nel mese di febbraio la barca ha attraversato l’Atlantico, ha preso mare abbastanza importante in poppa, ma ha reagito molto bene perché ha delle linee di carena belle sia di prua sia di mascone ed è veramente robusta. Normalmente si fanno le traversate di notte. Com’è il comfort in navigazione da questo punto di vista? Ottimo. Abbiamo curato in maniera particolare il rumore e la barca è molto silenziosa. Abbiamo cambiato i generatori, abbiamo messo i fi tri a ti artico ato che ha o anche una funzione insonorizzante,
ero piccolo, mio padre aveva un motoscafo e mi iace a a darci, oi i tor o ai a i mi ha colto la passione della vela, e da lì ho sempre avuto solo barche a vela. Il mio primo scafo è stato un 4,90 metri, trale, che mi piaceva moltissimo, ho anche avuto un 40 metri, y ong, una barca molto entusiasmante e molto bella. Ho comprato questo motoryacht usato dal disegno molto simile ad un progetto che avevo maturato dopo aver perso la mia barca. Avevo e sato ad a arca di metri, da a navigazione tranquilla e sicura e questa, co a c e modifiche, si ote a adattare a tipo di crociera che piace a me. Posso inoltre a ermare che ho a che ac istato de tempo, perché per avere una barca nuova di questo tipo avrei dovuto aspettare il 2024, mentre io, con un restauro durato nove mesi, lo scorso anno ho fatto il giro della Grecia. A inizio 2022 ho completato altri piccoli lavori e adesso la barca è partita per il suo programma che è quello di cercare di fare il giro del mondo.
Quando ha iniziato il restauro, quali sono state le condizioni essenziali che ha comunicato ai progettisti? La barca aveva una poppa molto interessante, quindi c’era tutto lo spazio per metterci dei tender e altre cose con una gru sul ponte. La prima richiesta è stata quella di far sparire la gru da sopra il ponte per avere uno spazio libero con un living per il giorno e un accesso al mare. I progettisti sono riusciti ad allungare un po’ i ponti e mettere la gru sotto coperta. È una gru inusuale per questo tipo di barca, ma mo to ti e erch orta fi o a sette tonnellate a sette metri di distanza. Questo permette di poter mettere in acqua tender molto importanti. Inoltre, essere riusciti a i erare i o te, o metri e ar o , ci ha ermesso di a ere a che o s a io per l’atterraggio di un elicottero. Da queste parole, posso capire che per lei gli spazi sono molto importanti… , so ratt tto ici i a mare o tre, per creare la piattaforma per l’elicottero, sono stati tolti la balaustra, la murata e i candelieri. Questo ha permesso di avere una visione a strettissimo contatto con il mare. Allungando le linee d’acqua abbiamo anche reso i ido o s ostame to de o scafo, e cambiando anche l’elica, a parità di giri, a iamo mi iorato a e ocit de i i In pratica abbiamo creato una spiaggetta a ce timetri da i e o de mare Tra l’aspetto del navigare, del viaggio in sé, e l’abitare la barca, qual è l’elemento più preponderante per lei? Essendo una barca a motore, diciamo che l’aspetto del navigare è meno eccitante di quanto possa essere andare in barca a
vela. Qui non c’è l’emozione di navigare leggermente sbandati o molto sbandati, che a volte può rappresentare un problema per gli ospiti, ma che è il bello della navigazione a vela. Io avevo una barca ben attrezzata anche per fare tratti lunghi co s a dame to di radi, se a problemi, ed era molto divertente. Con la barca a motore sei sempre lì che ti auguri di non prendere onde alte due metri in prua perché a quel punto la navigazione diventa abbastanza pesante. Il mio maggior interesse, o soddisfazione, è quello di poter avere una barca in aree più o meno ristrette che consente di andare, di stare fermo, di fare dello scouting, soprattutto se hai un buon tender. Inoltre, le barche di 50 metri hanno il vantaggio di potersi avvicinare alla costa. La mia barca pesca solo tre metri, quella a vela aveva un pescaggio di quasi cinque.
172 PEOPLE Pier Luigi Loro Piana
Il design degli interni di Misa Poggi prevede essenze a contrasto, in legno scuro e chiaro, abbinate a pelle impunturata e accenti in bronzo spazzolato. L’atmosfera generale calda e ra nata, ma anc e accogliente e in ormale con finiture in pergamena, bambù e tessuti che aggiungono un tocco esotico.
The interior design by Misa Poggi features contrasting dark and light woods, combined with stitched leather and brushed bronze accents. The general atmosphere is warm and sophisticated, but also welcoming an infor a , with ni h in , bamboo, and textiles that add a warm touch.
barchemagazine.com 173
Delivery date: 23/07/21
Torniamo a Masquenada, con chi la vive? ic rame te co i fi i e i i oti i Poi con gli amici. Non solo sulla mia barca, ma i otta, io co a mia, oro co a oro
Exterior design: Nauta Design
La scorsa estate in Grecia eravamo tre barche, ma sostanzialmente con gli amici di sempre, amici che amano andare in mare, che conoscono i miei gusti e quindi all’insegna del divertimento di andare a scoprire nuove baie, di fare il bagno in posti nuovi, cerchiamo il più possibile di stare in rada e goderci la natura, un po’ di tranquillità e le bellezze del Mediterraneo. Un’ultima domanda. Perché il nome Masquenada? È nato una sera, ascoltando musica. Mi sono fermato a leggere i titoli di un disco di Dizzy Gillespie, che a me piace molto, e il terzo era as ue Nada, un brano di jazz. as ue Nada è una canzone orto hese ori i a e ri resa da er io Mendez, è una canzone allegra, è qualcosa che ti dà l’idea della felicità, della gioia. Inoltre, avendo perso y ong, volevo una barca subito e as ue Nada è qualcosa che ho avuto subito, meglio che niente...
Builder: Lusben shipyard
T
YACHT DIMENSIONS
la Coppa del Re a Palma di Maiorca. È stato emozionante perché regatavamo con equipaggi professionisti, non me lo scorderò per tutta la vita. L’emozione poi è data dai luoghi che riesci a scoprire navigando. Immagino, di contro, che il momento più doloroso sia stato la perdita di My Song. , erame te ass rdo o mi sembrava vero, però sono cose che capitano. Avevo scelto di spedire y ong da Antigua a Genova per non rischiare rotture in navigazione ed essere certo dell’arrivo nei tempi utili per poter partecipare alla Loro Piana i arde a, invece ho perso completamente la barca. La cosa peggiore è stata vederla galleggiare in acqua come un cadavere, e vederne poi a distr io e fisica Lei si considera un uomo competitivo? No, non mi considero un uomo competitivo. Mi piace la competizione perché insegna molto, perché c’è sempre qualcosa da imparare anche dagli altri equipaggi, e si è concentrati nel fare uno sforzo, per raggiungere il miglior risultato. ic rame te mi iace i cere Ha già scelto la barca per le sue prossime regate? , ho sce ta i nuovo lub wan , una barca molto più orientata alla regata che non alla crociera e quindi una barca che garantisce giornate a vela emozionanti e divertenti, ma che permette anche di poter fare della crociera sportiva.
Interior design: Misa Poggi
Beam max: 10,80m • Draught (full load): 3,2m • Displacement: (tonnes) 585,8 (Light Ship) • Gross tonnage: (Gross Tons) 585
Naval architect: Lusben shipyard
Hull: steel Superstructure: steel Other areas: N/A
he refit of the Masquenada motor yacht carried out by Lusben, Azimut enetti roup, stems from a review of priorities by its owner Pier Luigi Loro Piana. Although he’s an experienced yachtsman who has always loved racing, when he started planning a round the world cruise, he thought that an explorer type motorboat would offer much more comfort on board. You’ve always been passionate about sailing, but now you’ve acquired a large motor yacht. How has this transition been for you and why did you choose this yacht? keen sailor and I like going on a sailing boat.
174 PEOPLE Pier Luigi Loro Piana
MAIN PROPULSION
CONSTRUCTION MATERIALS
M/Y MASQUENADA
Time of refit (arrival/departure from shipyard): October 2020 - July 2021 (only 9 months)
LOA: 51.20m • LWL: 49,96m
L’intervento più evidente è stata la completa rivisitazione del ponte principale a poppa. Quest’area era già stata allungata durante un precedente refitting, ma l armatore c iedeva la creazione di un beach club aperto, con facile accesso sia al mare sia al salone principale, e che fosse anche in grado di ospitare tender e sea toys.
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Mario Pedol, co-fondatore di Nauta Design
The decision was made after I lost my boat in the Gulf of Lion. My philosophy has always been to have a craft that could be used for both racing and cruising.
i ono ricor ato i na na tta chiamata Aspire (originariamente Etra) ch a o i itato a c ni anni ri a ch n a o ot far a ca o o. La costruzione solida e l’autonomia oceanica, la sua stazza di quasi 600GT e a n h a i tri ri on ano a progetto del proprietario di girare il mondo con la sua famiglia. Con Nauta in qualità di broker dell’acquirente è stato raggiunto un accordo, e Aspire arri ato in ta ia a settembre 2020. C’era poco tempo e o a o far ini iar i a ori. ia o dunque scelto Lusben, per questo profondo to r t ch ha richi to a ri ro tta ion a na ia a int rno ch a t rno .
r r a h tt ca Aspire (originally Etra that ha i it a f w years earlier and thought it might be a oo t. t o i con tr ction an oc anic range, its almost 600GT tonnage, and 51-meter length catered to the owner’s plan to tra th wor with hi fa i y. ith Nauta as the buyer’s broker, an agreement was reached, and Aspire arri in ta y in September 2020. There was little time and we wanted to get the work started. We, th r for , cho n for thi t n i to r t that a it n c ary to r i n th oth in i an o t .
h o t o io wor i th co t reinterpretation of the main deck in the stern. This area had already been t n rin a r io r t, t the owner requested the creation of an open beach club, with easy access to both the sea and the main lounge, which would also be able to accommodate tenders and sea toys.
I began with a 40-meter vessel, which then increased to 54 meters, all the way up to feet ome ro ems arose withi the family in the case of the latter, because we had 40 or 50 people on board when racing, and getting the boat back on track for cruising was a big commitment. In the end, I decided to separate the two things and I opted to have one boat for cruising and one for racing. For cruising, I decided I would refer a comforta e oat his is m first motor yacht and I have to say it’s a good alternative, so I’m happy with my choice. In all honesty, when I was young my father had a motorboat and I liked going out on it, the whe was aro d de e o ed a passion for sailing and I’ve only had sai i oats si ce the first h was the 4.90-meter trale, which I liked. I’ve also owned the 40-meter y ong, a very exciting and eye-catching boat. I bought this used motor yacht with a design very similar to a project I had developed after losing my boat. I had been thinking of a meter oat, which was re a ed a d safe to sai ith a few modificatio s, this esse could be adapted to the type of cruising I like. It also saved me some time, because if I wanted a new boat like this I would have had to wait until 2024, while in this case, I was able to tour Greece last year after a i e mo th restoratio ro ect fi ished some other small jobs early in 2022 and now the boat has embarked on its attempt to circle the globe. When you began the restoration project, what essential conditions did you set out for the designers? The boat had a very interesting stern, so there was plenty of room to put tenders and other thi s o it with a cra e o deck he first request was for the crane to disappear from
Above, the launch. The upper deck in the stern is designed to accommodate the dining and relaxa-tion area, while
I had a boat that was well-equipped to do even long stretches with a 15/25-degree heel
You entrusted the interior design to isa Poggi ho is a ell no n sailing enthusiast. What aspects of sailing did she bring to this boat?
Based on what you’ve said, I’ve gathered that spaces are very important to you… Yes, especially close to the sea. In addition, the railings, topside, and stanchions were removed to create the platform for the helicopter. This allowed for a very close vision of the sea. By lengthening the water lines we have also made the movement of the hull smoother, and by changing the propeller, we’ve made it 15% faster at the same rpm. In practice, we’ve created a beach 80 cm above sea level.
not to catch two-meter high waves in the bow because then navigation becomes quite tricky. What gives me the biggest feeling of satisfaction is having a boat in a fairly restricted area that allows you to go, stay put, or do some scouting, especially if you have a good tender. What’s more, 50-meter boats have the advantage of being able to draw close to the coast. My boat only draws three meters, while my sailing boat had a dra ht of a most fi e Were you personally involved in the refitting or ? No, I visited a couple of times a month, but I delegated the work to my crew and my captain, who was on board at the time, as well as some professionals of my acquaintance. However, above all, I trusted the very constructive relationship I have with Lusben, which led to a rapid result, much faster than others I have heard of.
Perhaps the materials? Yes, she did an excellent job. Misa has been working with us for almost forty years. She designed our beach houses, all the Loro Piana shops, these o ces she s someo e with taste a d who adapts to what she has to do with a spirit that has a wa s satisfied me he a wa s manages to add a special touch. She knows how to use all the spaces in a functional way, which is very important on a boat.
pensato per ospitare la zona pranzo e relax, mentre il sun deck costituisce un esclusivo punto di osservazione e dispone di una cucina attrezzata con barbecue.
the above deck to create an open space with a living area for the day and access to the sea. The designers managed to lengthen the decks a little and place the crane under deck. It’s an unusual crane for this type of boat, but very useful because it can transport up to seven tonnes over a distance of seven meters. This makes it possible to place large tenders in the water. What’s more, being able to free up the deck, which measures 12 to 13 meters long and 10 meters wide, also gave us space for a helicopter landing pad.
What is the most important element for you out of navigating, the voyage itself, and living on the boat? As it’s a motor boat, let’s say that the navigation aspect is less exciting than it can be in a sailing boat. There’s none of the excitement of sailing slightly heeled or very heeled, which can sometimes be a problem for guests, but that’s the beauty of sailing.
La coppia di motori originali Caterpillar
180 PEOPLE Pier Luigi Loro Piana
How many days do you usually spend at sea each year? I’ve always spent around sixty nights in my boat per year. Calculating that I did three or four weeks of races and then the whole of August, I spent at least two months on board. Now I think I’ll be there even more. I’d like to spend four or fi e mo ths o oard
Do you consider yourself to be a competitive person? No, I don’t consider myself to be competitive. I like the competition because it teaches us a lot. After all, there is always something to be learned from the other crews and we put our all into maki a e ort, i to achie i the est result. I like winning.
3508 (2.100 cavalli totali) è stata sottoposta a una completa revisione e dotata di un nuovo sistema di scarico.
MASQUENADA È UNA BARCA PROGETTATA PER CONSUMARE POCO. L’ARMATORE È MOLTO ATTENTO AL CONCETTO GREEN, E, ANCHE SE PER LUI LE VERE BARCHE ECOLOGICHE SONO QUELLE CHE USANO LE VELE, NELL’AMBITO DI QUELLE A MOTORE È PIENAMENTE SODDISFATTO DELLA SCELTA FATTA. MASQUENADA IS A BOAT DESIGNED TO CONSUME VERY LITTLE. THE OWNER IS VERY AWARE OF GREEN ISSUES, AND WHILE HE THINKS THAT SAILING BOATS ARE THE MOST ECO-FRIENDLY, HE IS FULLY SATISFIED WITH HIS CHOICE OF A MOTORBOAT.
Let’s go back to Masquenada. Who will be using it with you? My children and grandchildren. And my friends too. ot st o m oat, t i a eet, me with mine and them with theirs. We had three boats in Greece last summer, but they were substantially the same friends as ever, friends who love going to sea, who know my tastes. It was all about discovering new coves to go swimming in new places. We try to stay in natural harbours as much as possible and enjoy nature, a bit of peace, and the beauty of the Mediterranean. ne final question. here oes the name Masquenada come from? It came to me one evening while listening to music. I’d stop to read the song titles on an album by Dizzy Gillespie, who I like, and the third was Mas Que Nada, a jazz track.
Mas Que Nada is an original Portuguese song taken from Sergio Mendez. It’s a cheerful song, which conveys a feeling of happiness and joy. What’s more, having lost My Song, I wanted a boat straight away and Mas Que Nada is something I had at once, better than nothing…
The pair of original Caterpillar 3508 engines (2,100 hp in total) has undergone a complete overhaul and ha n tt with a n w ha t y t . ith n w ro r an r con r h in in th t rn, th yacht’s top speed increased by 1.5 knots. oi r ction wa anoth r riority for th own r, o th thr n w n rator ar ho in o n roof o an o nt on i ration a r with structural reinforcements to prevent noise transmission through the hull.
With Moon, a 30-footer that I still own, my children (who were very young at the time) and I won our category in the Copa del Rey in Palma de Mallorca. It was wonderful because we were racing against professional crews. I’ll never forget it as long as I live. There is also the excitement that comes from the places you can discover when sailing.
Have you already chosen your boat for your next races? Yes, I have. It’s the new Club Swan 80, a boat that is much more oriented towards racing than cruising. It’s therefore a boat that guarantees exciting and fun days of sailing but also allows for sporty cruising.
Engine room
Have you experienced a rough or very rough sea in this boat? Yes, the boat crossed the Atlantic in February. The stern took on some pretty big seas, but it reacted very well because it has beautiful hull lines both fore and aft and is strong. Crossings are normally done by night? How comfortable is it in this sense? Excellent. We took particular care when it came to noise levels and the boat is very quiet. We changed the generators, we t i artic e fi ters that a so ha e a so d roofi f ctio , a d we cha ed the exhausts. We do a lot of traveling by night because we manage to cover 120 miles in ten hours. I have to say there haven’t been any problems.
Con nuove eliche e le linee dello sca o riconfigurate a poppa, lo ac t a guadagnato 1,5 nodi di velocit massima. L’attenuazione del rumore era un altra priorit per l armatore, quindi i tre nuovi generatori sono alloggiati in box insonorizzati e montati su antivibranti con rinforzi strutturali per evitare la trasmissione del rumore attraverso lo scafo.
On the other hand, I imagine that the most painful moment was the loss of My Song. Yes, it was absurd. It didn’t seem real, but these things happen. I’d decided to send My Song from Antigua to Genoa so as not to risk any breakdowns en route and to be sure that it would arrive in time to take part in the Loro Piana in Sardinia, but instead, I lost the boat completely. he worst thi was seei it oati i the water like a corpse and then seeing the physical destruction.
PIÙ
LÜRSSEN REFITTING HAS BECOME INCREASINGLY BIG BUSINESS FOR A LARGE NUMBER OF SHIPYARDS. WE DISCUSSED IT WITH ALBERTO PERRONE DA ZARA FROM THE LÜRSSEN GROUP by Francesco Michienzi To the HIGHEST standard
IL REFIT È DIVENTATO UN BUSINESS SEMPRE SIGNIFICATIVO PER MOLTI CANTIERI GRUPPO
NAUTICI. NE ABBIAMO PARLATO CON ALBERTO PERRONE DA ZARA DEL
182 PEOPLE Alberto Perrone Da Zara A regola d’arte
Quali sono i punti di forza del vostro cantiere per quanto riguarda il refit? refit co siste i a oro mo to im e ati o, da o co fo dere co i rimessa io m ica a ortare de e modifiche im orta ti ad a arca, da i im ia ti a arredo, e occ a asso di tem o a o te a che mo to o rsse ha sem re fatto a ori di esto ti o e io me e occ o erso a me te da sei a i e so che i to di for a sia a ere a ca acit e o s a io
Nell’ultimo
er oter fare a ori mo to rossi, o tre ad a ere or a i a io e i sta er o erdere tem o ei ca tieri di m r o a iamo fatto a ori di refit rossissimi er a i da crociera e commercia i, de ti o di a i ere i serto di metri di he a, o ca i e esto res o e a ere a che ottimo cio ac isti che ermette a ma a i o di a ere t tti i e i ro ti er i a oro da ese ire se a erdere tem o Il pericolo è anche quello di sbagliare i preventivi. erico o mo to com e, so o errori che si fa o er i si or a i ati, i si ha o e erso e i ste e me o rischi si
anno molti yacht tra i 60 e ben oltre i 100 metri hanno utilizzato le strutture di Lürssen di rema e Amburgo per lavori di modifica e manutenzione. Tra questi ci sono alcuni degli yacht più belli al mondo come Octopus di 126 metri di lunghezza.
barchemagazine.com 183
uella del refit è una vera e propria arte verso cui sempre più cantieri stanno puntando energie, professionalità, investimenti. Un mestiere che unisce tecniche a regola d’arte con il gusto per l’espressione artistica, la creatività, l’innovazione.
IL CANTIERE TEDESCO DISPONE DI STRUTTURE UNICHE E UN POTENZIALE CHE GLI PERMETTE DI INTRAPRENDERE PIÙ CONTEMPORANEAMENTE.LAVORI
THE GERMAN YARD POSSESSES UNIQUE FACILITIES AND THE POTENTIAL TO UNDERTAKE SEVERAL JOBS AT ONCE.
corro o a re o a che a a fi e a di ere a a e rica de e a ere se o i Per cui quando si fa un preventivo ci vuole un’analisi attentissima di quello che è lo stato in cui si trova l’imbarcazione. ertame te, io so o stato a isitare di erse arche accom a ato da erso e rimo co tatto ser e er co oscere i coma da te, i ma a eme t, se tire atmosfera a ordo oi si i i ia a otare i a oro da fare, ed e tra o i ioco e erso e che so o es erti i aria co di io ata, im ia ti, idra ica, desi e o i a tro detta io desso a iamo rocesso a a itico che ser e a ca ire a me io t tta a storia de armatore i modo da co ce trarci s i a ori i sti da ese ire In questo processo così selettivo non si rischia di essere poco competitivi sul mercato? er fort a a matematica
er i mome to ci ha dato ra io e cos come i armatori che co ti a o a cercarci o i assato ho fatto errore di i e it e sa do di oter rea i are rofitti orta do arche i icco e a che di a tri ca tieri eci a a ista di arche so ra i metri, i io a i di a i, dis ocate i t tto i mo do, ma ri arda do e statistiche de i timi sei a i, da a do a iamo com rato ohm oss, mi so o accorto che a media sia i o me di a ari, sia i ra de a de i scafi, sem re riferita a metri er e ostre ca acit a iamo sem re a ori im orta ti s arche ra di Qual è il lavoro che vi ha dato più so isfa ione? ai, di ci e da dire erch , er ri ac , o ossiamo mai racco tare ie te rea t o i a oro i s che d soddisfa io e, ma i ra orto che si crea co i committe te o co chi o
ra rese ta esti a ori im ica o de e cifre im orta ti e so o e ati a co tratti che otre ero a che essere de e tra o e e refit o c a di ia co o ero, ci so o mo te aree ri ie fatti, er a to e defi i io i dei a ori ossa o essere acc rate fi o a s accare i ca e o i d e, c sem re a cosa che a i ter retato e che ma ari otre e creare co itto co i c ie te che si as etta a cosa di di erso re a cosa di i atteso, ro ema i rosso de re isto iciamo che e soddisfa io i arri a o a do si a ora co team co a orati o e a do i coma da te ri ra ia er i ris tato otte to Dal punto di vista tecnico, qual è stato il la oro pi complesso? aturalmente non voglio sapere il nome. aio di a i fa a iamo do to cam iare t tti i e eratori s o scafo co ro sio e diese e ettrica stato a oro mo to com icato co carichi e esi e ormi i i i i de a a demia, i ece, rifacemmo i i ter i di a arca raticame te o a, o costr ita da oi a iamo ri ortata raticame te a ferro, a ime ti, areti, so tto, riasse ati a c i s a i e rifatto i im ia ti, raticame te t tto iamo a to soddisfa io i, ma o ote do far a orare e s adre i sieme, a iamo a che a ato di erse e a i on pi con eniente farsi fare una arca nuo a? o, erch hai tem i di co se a hi este dime sio i si arri a a che a attro o ci e a i che i refit ha i s oi tem i, ma io o ho mai isto eriodo i o di mesi assare da attro a i a diciotto mesi, se ma ari hai a i di et , fa a di ere a Voi fate tutto in-house o vi appoggiate ad aziende esterne per certi tipi i la ori? os come er i o o, oi a iamo cercato di ma te ere e atti it fo dame ta i, come i e eria, car e teria meta ica, ro etta io e sistemi e ettrici a i ter o de ca tiere, ma ci a o iamo mo to a che ad a ie de ester e rsse , tra a sede di rema e i o o cio di
184 PEOPLE Alberto Perrone Da Zara
lberto errone a ara, sales director refit.
Alfa Nero Mic ael c midt.
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Le è parso, qualche volta, di cogliere anche il desiderio di alcuni armatori di recuperare vecchie barche per portarle ad essere qualcosa di veramente speciale, quasi come fosse
Oltre 1.800 persone lavorano in Lürssen, tra questi ci sono oltre 50 ingegneri e arc itetti navali e una moltitudine di artigiani per a rontare qualsiasi progetto, sia esso una nuova costru ione, un refit o una conversione.
Over 1,800 people are employed by Lürssen, including more than 450 naval engineers and architects and a multitude of craftsmen able to tackle any project, be it new construction, a r t or a con r ion.
Quattroelle in rieste.
de i s a i o de i im ia ti i ci me te oi accettiamo a ori cos estremi, er i a i o si emme o res mere i tem o di rea i o i stessi armatori, do o a er isio ato i ro etti, desisto o da a oro idea i i ia e Attualmente quante barche avete in refit? esto mome to ad m r o ce e so o attro e a rema d e Ho notato che ci sono delle barche, mediamente di una decina di anni, che hanno un layout e un aspetto estetico ancora contemporaneo, ma con delle svalutazioni incredibili rispetto al prezzo iniziale. Dopo dieci anni la barca arriva a costare anche meno di un terzo, o di un quarto. In questo caso fare un serio refit pu essere con eniente? e ere, come e mo do de e a tomo i i, se t com ri o etto che ha ra d e it a asta a asso ti de i fare a doma da se do o dieci a i ha se so s e dere i a ore stesso de a arca e a i er e a cora me s ccesso esti casi o si de e ricorrere a a ra matematica o io che iso a a tare i ti o di scafo s c i si a dr a a orare refit a e s scafi di certo ti o oi o a iamo mai fatto rossi a ori s arche do e o e a e a a e a
186 PEOPLE Alberto Perrone Da Zara
e i eeri i roa ia, ha i or a ico o tre erso e tra i e eri e architetti Per quanto riguar a tutto il resto? resto a dato a ditte co e a i co a oriamo da a i, che co osco o esattame te e ostre esi e e e come a oriamo, a i so o e ostre as ettati e e che sa o esattame te do e mettere e ma i er i i ter i ci a a iamo di a ie de tedesche, a striache e a che ita ia e a er iciat ra i ece a data a i esi o reci o o mo to a da i i ed asi come se fossero de i im ie ati de a ostra str tt ra
In the past year, numerous yachts measuring between 60 and 100+ metres have used Lürssen’s facilities in remen and amburg for modification and maintenance work. They include some of the most beautiful yachts in the world, like the 126-metre Octopus. efitting is a real art to which more and more yards are devoting their energies, professional skills and investments. A job that combines professional techniques with a taste for artistic expression, creativity and innovation. What are your yard’s strong points hen it comes to refitting? efitti is a er cha e i o that sho d t e co f sed with erthi t i o es maki
er tutti gli ac t verr il momento in cui avranno bisogno di un refit, di qualc e ripara ione o persino di una conversione. uesto il lavoro c e L rssen intraprende con la tedescaprecisionepercuirinomataintuttoilmondo.
There’s also the risk of getting estimates wrong. his is a er commo risk a d mistakes ike this ca e made owe er, the more or a ised o are, the more of the ri ht eo e o em o a d the fewer risks o r he r e is that the
For all yachts, the time will come when they n a r t, o repairs or even a conversion. This is the work that Lürssen performs with German precision and for which it is renowned around the world.
a e raic di ere ce at the e d m st a wa s feat re a s si So when you write an estimate, you need to analyse the boat’s condition very carefully. f co rse e isited ario s oats accom a ied si tee eo e he first co tact is a a o t etti to k ow the ca tai a d the ma a eme t, as we as etti a se se of the atmos here o oard he o start to estimate how m ch work there is to do, a d this is where the si tee eo e come i to a , who i c de e erts i air co ditio i , s stems, m i , desi a d other detai s e ow ha e a a a tica rocess that he s s to ai a etter dersta di of the ow er s histor as a who e, so that we ca foc s o e act what work eeds to e carried o t
188 PEOPLE Alberto Perrone Da Zara
In such a selective process, isn’t there a risk of being uncompetitive in the market? ort ate , o r s ms seem to ha e added , as ow ers co ti e to seek s o t made a ai e mistake i the ast thi ki co d make a rofit ri i i sma er oats from other ards too drew a o ist of oats o er metres o a d der fiftee ears o d, ocated a o er the wor d, t ooki at the statistics for the ast si ears, si ce we o ht ohm oss, rea ised that the a era e i oth o mes of si ess a d h si e is a wa s metres r ski s mea that we a wa s ha e i o s to do o ar e esse s hat refitting or has een the most satisfying so far? t s di c t to sa , a d the we ca t disc ose a thi d e to ri ac a ho est , it s ot the o that s satisf i , t the re atio shi created with the c ie t or their re rese tati e hese o s i o e si ifica t fi res a d are tied to co tracts that co d a so e tra ed here s othi ack or white i a refit, t ots of re areas i stead o matter how acc rate the o defi itio s ma e to the oi t of s itti hairs, there is a wa s somethi that eeds to e i ter reted a d that co d erha s create a co ict with the c stomer who e ects somethi di ere t r somethi e ected, a ro em that ro es i er tha i itia tho ht et s sa that satisfactio comes whe o work with a co a orati e team a d whe the ca tai tha ks o for the res t
Kaos ex Jubilee refit laus ordan.
ma or cha es to a oat, from fitti s to f r ishi s, a d ca sometimes e a er e th rocess rsse has a wa s do e this ki d of work a d e ee erso a i o ed i it for si ears thi k o r stro oi t is ha i the ca acit a d s ace to e a e to do er i o s, as we as ei ro er or a ised so that we do t waste time e e do e er ar e refits for cr ise a d commercia shi s at o r faci ities i am r , s ch as addi a metre o i sert, or ca i s his a so re ires a e ce e t roc reme t o ce that e s res a the ieces are a ai a e i the wareho se so that the work ca e carried o t witho t osi time
What has been your most technically complex job? Naturally, I don’t need to know the name. A couple of years ago we had to change all the generators on a hull with diesel-electric propulsion. It was a very complicated job involving huge loads and weights. Meanwhile, at the start of the a demic, we refitted the i teriors of a oat that was practically new but not built by us. We practically stripped it back to the bare meta , remo i oors, wa s a d cei i , reassigning certain spaces and replacing the systems – almost everything. It was satisfying, but as the teams were unable to work together, we lost out in many ways. Isn’t it more convenient to build a new boat? No, because you have long waiting times oat of this si e takes fo r or fi e ears e a refit takes a certai amo t of time, but I’ve never known anything longer than 18 months. If you’re in your seventies, then going from four years to eighteen mo ths makes a i di ere ce Do you do everything in-house or o ou rel on e ternal firms for certain in s of or ? As in the case of new builds, we have tried to keep the core activities such as engineering, metalwork and electrical systems design in-house, but we also rely heavily on external companies. Lürssen has its headquarters in Bremen and
a e ou sometimes felt li e ou e detected a desire in some owners to salvage old boats and turn them into something really special, almost like a challenge? Yes, and they’re wonderful
TRE CANTIERI NAVALI OFFRONO AMPIO SPAZIO PER COSTRUIRE E RIMONTARE PIÙ
CONTEMPORANEAMENTEYACHTINCAPANNONICOPERTIEBACINIDICARENAGGIO.
What about the rest? The rest is e tr sted to firms we e ee worki with for years, who know our exact requirements and how we work, our expectations and exactly what to do. We use German, stria a d a so ta ia firms for the interiors. Meanwhile, the paintwork is e tr sted to ritish or reek firms he re very reliable and it’s almost as if they were employed by our organisation.
THREE SHIPYARDS OFFER PLENTY OF SPACE FOR BUILDING AND REFITTING SEVERAL YACHTS AT THE SAME TIME IN COVERED SHEDS AND DRY DOCKS.
hulls, that I believe date back to 1929 or 1939, have arrived here, near us, and they’re like ruins. Unlike when working with bricks and mortar, to restore boats to new you have to fo ow er s ecific re atio s a d it ca e risky, if not downright crazy, to change the spaces or systems completely. We’ll rarely accept such extreme jobs, as you can’t even estimate how long it will take. The owners themselves, after looking at the plans, often desist from their original idea. How many boats are you currently refitting? There are currently four in Hamburg and two in Bremen. I’ve noticed that some boats are around ten years old on average and still have a highly contemporary layout and appearance, but their value has depreciated massively compared to the initial price. fter ten ears the boat is worth less than a third or e en a quarter of hat it as. n a case li e this oul a serious refit e economical? Generally speaking, like in the world of cars, if you buy an object with fairly low brand equity you have to ask yourself whether it makes sense to spend as much as the boat’s worth and add even more to it. It’s happened to me. In cases like these, it’s not just about mathematics. Obviously, you need to assess the type of hull you’ll be
190 PEOPLE Alberto Perrone Da Zara
Lady Moura ©Peter Sylent.
Companies 192 Mase Generators
MASE GENERATORS, OWNED BY THE FORESTI FAMILY SINCE 1997, HAS WITNESSED THE TECHNOLOGICAL EVOLUTION OF EVERY GENERATOR ON THE MARKET FOR MORE THAN HALF A CENTURY. IT HAS ACQUIRED A PROFOUND KNOWLEDGE OF ALL THE OPPORTUNITIES OFFERED BY TECHNOLOGIES IN THIS INDUSTRY AND KNOWS HOW TO BE AHEAD OF THE TIMES PRODUCING SUSTAINABLE INNOVATION
by Francesco Michienzi
A QUESTO SETTORE SAPENDO ANTICIPARE I TEMPI E FACENDO INNOVAZIONE SOSTENIBILE
LA MASE GENERATORS, DELLA FAMIGLIA FORESTI DAL 1997, HA ASSISTITO ALL’EVOLUZIONE DI OGNI SINGOLO GENERATORE PER OLTRE MEZZO SECOLO. CONOSCE TUTTE LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALLE TECNOLOGIE LEGATE
Future-ORIENTED
Proiettati nel f uro
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La Mase Generators costruisce macchine per la produzione di energia studiate con un approccio orientato alla migliore esperienza d’uso, puntando continuamente all’alta qualità dei materiali. I suoi tecnici sono vicini alla cultura del risparmio, progettando le migliori soluzioni sia in termini energetici, sia di tempo. Credono nell’ascolto come opportunità per crescere assieme al loro utente, consumatore finale o cantiere nautico, per continuare a creare prodotti sempre più affidabili. ggi ase, attraverso gli investimenti in ricerca e sviluppo, è in grado di offrire un prodotto innovativo con un ottimo rapporto qualità prezzo, senza rinunciare alla efficienza e alla solidità dei materiali. Mase ha una
194 COMPANIES Mase Generators
Scheda silenziataVS500SV,elettrogenoGruppomarinoversione
Generatore a magneti permanenti Ra reddamento cqua glicole ensione C RM V 00 oten a continua 25 kW rado di prote ione alternatore I 5 cien a 9 Coppia di poli 8 requen a di commuta ione k requen a 00 Corrente 15 imensioni Lx x 2.280 x 1.200 x 1.2 8 mm eso a secco 2 20 kg Inclina ione max di utili o 0
1 1-5,1 Corsa mm-in. 158- ,22 umero di giri 10002250 spira ione iturbo Materiale testata motore isa Regolatore di giri lettronico istema di lubrifica ione or ata Capacit coppa olio l-qt.
1- 2,8 istema di arresto motore lettrovalvola atteria 12V piomboacido atteria di avviamento principale consigliata 110-150 - 2x12V Motorino di avviamento VkW 2 - lternatore caricabatteria V- 2 -110 gevole accesso per la manuten ione rresto di sicure a per bassa pressione olio rresto di sicure a per acquatemperaturaelevataogas di scarico iltro olio e carburante di acile accesso
gamma di generatori marini tra le più estese, declinata su tre linee prodotto distinte: Mariner, IS (intercooler system) e VS variable speed , che sono disponibili a livello crescente in termini di caratteristiche correlate a facilità di installazione, qualità, basso livello di rumorosità e di vibrazioni. A queste gamme si sono aggiunti gruppi speciali di potenza compresa fra 50 e 500 kWe destinati a sistemi di propulsione ibrida ed elettrica di media ed alta potenza, pensati per soddisfare le esigenze specifiche di ogni singolo cantiere. La macchina da 500 kWe, certificata dai Lloyd’s Register, si caratterizza per la compattezza dell’insieme grazie all’alternatore a flusso assiale e per il basso livello di rumorosità. on questo generatore l’azienda di Cesena è stata in grado di entrare nel mercato dei mega yacht. A questo proposito Luigi oresti, presidente di ase, afferma «La nostra azienda è da tempo presente nel settore dei megayacht all’interno del quale abbiamo acquisito diverse commesse importanti. In questa fase di mercato, l’attenzione per questo tipo di applicazioni è crescente e stiamo re istra do i teresse di so sia per installazioni su navi da diporto, sia su imbarcazioni commerciali. La nostra gamma al momento spazia dai 50 ai 500 kW e siamo i rado di o rire, i sinergia con i migliori sistemisti operanti nel settore, lo stato dell’arte della tecnologia a livello di applicazioni ibride, diesel elettriche, ed elettriche».
Motore Diesel giri variabili Volvo D13-700
umero cilindri oten a 00 cv 515 kWm Cilindrata 12. 80 cm Consumo carburante al 100 del carico 19 l Materiale blocco cilindri isa lesaggio mm-in.
Anno di nascita Foundation year 1997
26 Dipendenti indiretti Co-workers
1970
Resto del Mondo/Worldwide 15%
5.000 Totale di macchine prodotte Total number of machines produced
Europa/Europe 70% Americhe/US 15%
barchemagazine.com 195
Direct employees
* tale ripartizione si riferisce alle quote di fatturazione, ma va da sé che una parte del fatturato europeo è ascrivibile al mercato americano, come destinazione finale * this division refers to the invoicing quotas, but it goes without saying that a part of the European turnover is attributable to the American market, as a final destination
Anno di acquisizione da parte della famiglia Foresti Year of acquisition by the Foresti family
60 Dipendenti diretti
50 Numero di dealer nel mondo Number of dealers worldwide
200 Officine autorizzate Authorised workshops
22.000 m2 coperti su un totale di 35.000 m2 di area complessiva di altra società del gruppo sempre operante nel comparto gruppi elettrogeni, la GenSet di Villanova d’Ardenghi (PV) m2 covered area on a total of 35,000 m2 of another company of the group still operating in the generators sector, the GenSet of Villanova d’Ardenghi (PV)
10.000 m2 coperti su un totale di 18.000 m2 di area complessiva m2 covered area on a total of 18,000 m2
Percentuale di fatturato dei mercati Europa/Americhe/Resto del Mondo* Turnover percentage in Europe/US/ Worldwide *
Recentemente il sito produttivo di Cesena stato oggetto di un importante riorgani a ione. stato reali ato un nuovo maga ino automatico a sviluppo verticale per alimentare le linee di assemblaggio ed stato creato un nuovo reparto destinato ai test ed alle certifica ioni dei gruppi fino a 50 kW di poten a.
Recently, the production site in Cesena underwent a major reorganisation. A new vertical automatic depot was built to feed the assembly lines, and a new department was created to test and certify units of up to 750 k
M
che Mase riesce a garantire attraverso una rete di sa di dea er ed o ci e s ecia i ate anche nelle Americhe grazie alla presenza oramai i che e te a e di a fi ia e operativa basata a Fort Lauderdale, capitale mondiale dello yachting». Chiediamo a Luigi oresti come sarà la ase del futuro: «Un’azienda attenta al mercato, alle sue indicazioni e soprattutto sempre in cerca di leggerne ed anticiparne le esigenze da tradurre in nuovi prodotti all’avanguardia tecnologica».
198 COMPANIES Mase Generators
The soundproof cabin is made of painted ultra-light marine aluminium with high resistance to external agents. Internally, it is c a in with an in co r o n roo n at ria for an optimal acoustic performance measured at 70 dBA at 7 meters.
La cabina insonori ante reali ata in alluminio marino verniciato estremamente leggero e di elevatissima resisten a agli agenti esterni. l suo interno sono applicati pannelli di materiale onoisolante in ecofibra per massimi are le presta ioni acustic e misurate in 0 d a metri.
L’attività di Mase si sta evolvendo da semplice produttore di generatori a fornitore di sistemi complessi, a questo proposito oresti precisa «Portiamo avanti le due attività in parallelo, producendo generatori più o meno tradizionali destinati a tutti i principali cantieri mondiali (da 2 a 50 kW, monofase e trifase, 50/60 Hz, molti dei quali EPA compliant), oltre a fungere da produttori di questa nuova categoria di gruppi elettrogeni speciali che sono sempre inseriti nel contesto di una fornitura più ampia ed articolata che implica la gestione di tutto il sistema di bordo, dalla propulsione all’hotel». Per quanto riguarda le richieste che vengono fatte dai cantieri nautici, Stefano Campanelli, direttore commerciale di Mase, risponde: «Poche e semplici, ma tutte importanti: ampiezza della gamma, a da i it dei rodotti, s orto e a fase di co s e a re i sta a io e e i fi e e cacia del servizio post vendita, che deve essere capillare e soprattutto internazionale, cosa
ase enerators builds power generation machines designed with an experience oriented approach, by continuously focusing on high quality materials. Its technicians embrace a culture of saving and designing the best solutions both in terms of energy and time. They believe in listening as an opportunity to grow together with their users, whether end consumers or shipyards, to continue creating
ever more reliable products. Today, thanks to investments in research and development, ase can offer innovative products with an excellent price quality ratio, without sacrificing efficiency and material strength. Mase has one of the most extensive ranges of marine power generators, with three distinct product lines: Mariner, IS (intercooler system), and VS variable speed , which are available at increasing levels in terms of features related to ease of installation, quality, low noise, and vibrations. These ranges have been enhanced by special power units ranging from to 500 kWe for medium and high power hybrid and electric propulsion systems, designed to meet the specific needs of each construction yard. The 500 kWe machine, certified by Lloyd’s egister, is characterised by the compactness of the unit due to its axial flow alternator and low noise level. ith this generator, the esena based company was able
200 COMPANIES Mase Generators
Alternator degree of protection: I 5 cienc 9 air o poles
Mase è sinonimo di generatore marino da svariate decadi ed oggi rientra a pieno titolo nel novero dei principali costruttori e fornitori di tutti i più importanti gruppi e cantieri a livello globale, sia nel mondo delle imbarcazioni a motore, sia della vela e più recentemente dei catamarani.
Permanent magnet generator (PMG)
8 • Switch frequency (kHz): 6 • Frequency output (Hz): 300 • Current (A): 615 • Dimension (LxWxH): 2,280x1,200x1,268 mm • Dry weight: 2,420 kg • Max inclination: 30°
19 l C linder block material
Cast iron • Bore (mm-in.): 131-5.16
to access the mega yacht market. On this subject, Luigi Foresti, president of Mase, stated: «Our company has long been present in the mega-yacht sector in which we have received several important orders. At this stage of the market, there is a growing interest in this type of product, and we are seeing widespread interest in both recreational and commercial boat installations. Our range currently runs from 50 to 500 kW a d we ca o er state of the art technology for hybrid, diesel-electric, and electric vehicles, in synergy with the best systems engineers in the industry».
No. of cylinders: 6 • Outlet mechanical power: 700 hp (515 kWm) • Swept volume: 12,780 cm3 uel consumption at 100 load
• 12 V battery type: Lead acid • Recommend main starting battery: 110-150 Ah – 2x12V • Starter (V-kW): 24-7 • Battery charger alternator (V-A): 24-110 • Easily accessible service point • Safety stop in case of low oil pressure • Safety stop in case of high water/exhaust gas temperature Oil and uel filters o easy access
Volvo D13-700 variable speed Diesel engine
Mase’s business is evolving from being a simple generator manufacturer to a supplier of complex systems. «We run the two activities in parallel, by producing more or less traditional generators for all the world’s major shipyards (from 2 to 50 kW, single-phase and three-phase, 50/60 Hz, many of which are EPA compliant). In addition, we operate as producers of this new category of special generators that are always included in the context of a broader and more articulated supply involving the management of the whole on-board system, from propulsion to hospitality», Foresti explained. Speaking of the requests made by shipyards, Stefano Campanelli, Mase’s sales director, replied: «They are few and simple, but all equally important:
• Lubrication system: Forced • Oil sump capacity (l-qt.): 31-32.8 •
in the pre-installation consultancy phase, a d fi a the e ecti e ess of the after sales service, which must be capillary, and, above all, international. This is something that Mase can guarantee thanks to its broad network of dealers and specialised workshops including in America, where it has had an operative branch based in Fort Lauderdale, the world capital of yachting, for more than twenty years». We asked Luigi Foresti what Mase will look like in the future: «Mase will be a company strongly focused on the market, its indications and, most importantly, a company that is always seeking to read and anticipate market needs to translate them into new products at the forefront of technology».
Mase has been synonymous with marine generators for several decades and can today be counted among the leading manufacturers and suppliers for all major groups and shipyards on a global scale, both in the world of motor yachts, sailing, and more recently, catamarans.
VS500SV Marine power generator, silenced version
• Stroke (mm-in.): 158-6.22 • Rated rpm: 1000-2250 • Aspiration: Twin turbo • Engine head material: Cast iron • Speed governor: Electronic
Engine stop system: Electrovalve
Cooling: Water/glycol • Concatenated AC voltage RMS (V): 400 • Continuous power: 425 kW •
Chiara Marzucco People QUICK LIGHTING, COSTOLA DELL’OMONIMA QUICK SPA, HA PRESENTATO IN OCCASIONE DEL 60° SALONE DEL MOBILE DI MILANO, LA SUA NUOVA COLLEZIONE INDOOR E OUTDOOR QUICK LIGHTING, AN OFFSHOOT OF QUICK SPA, UNVEILED ITS NEW INDOOR AND OUTDOOR COLLECTION ON THE OCCASION OF THE 60TH SALONE DEL MOBILE IN MILAN by Giulia Claudia Ferra o
barchemagazine.com 203 Ouverture, una certa idea di luce
204 PEOPLE
Chiara Marzucco
Per capire come si sta muovendo questa giovane realtà produttiva, ci siamo rivolti a Chiara Marzucco. La Quick Lighting è una realtà giovane ma già molto presente sul mercato. Ci racconta come è iniziata questa sfi a? La Quick Lighting in sostanza è una bellissima avventura.
CHIARA MARZUCCO
quest anno a ete partecipato al uorisalone el alone el o ile apren o una nuo a fase. uali pro otti a ete presentato? Il “Magritte” è certamente l’ultimo arrivato del brand, ma
«SIAMO MOLTO APERTI ALLA CUSTOMIZZAZIONE. POSSIAMO CREARE UN PROGETTO SPECIFICO PER OGNI SPAZIO. NON TUTTI PERÒ VENGONO POI INSERITI A CATALOGO E RIMANGONO PRODOTTI ONE OFF. NEL CASO IN CUI DECIDIAMO DI INSERIRLI A CATALOGO, IN FASE DI PRECAMPIONATURA IL PRODOTTO VIENE INGEGNERIZZATO PER LA PRODUZIONE DI SERIE». «WE ARE EXTREMELY OPEN TO CUSTOMISATION. WE CAN CREATE A SPECIFIC PROJECT FOR EVERY SPACE. HOWEVER, NOT EVERY PRODUCT IS THEN INCLUDED IN THE CATALOGUE, STAYING AN ONE-OFF. WHEN WE DECIDE TO INCLUDE THEM IN OUR CATALOGUE, THE PRODUCT IS ENGINEERED IN THE PRE-SAMPLING STAGE FOR SERIES PRODUCTION».
questo ha assunto una dimensione propria. Come è avvenuto il passaggio all intui ione a una precisa e concreta olontà? Vedevamo i numeri e l’interesse crescere, stavamo riuscendo a fare diverse collaborazioni con architetti e light designer importanti, ed è qui che mi sono detta: ‘O lo facciamo adesso, o rischiamo di prendere una dimensione che poi non ci permetterà di farlo successivamente’. E siamo partiti!
fatti i anno ragione ma come i siete orientati all ini io? Un grande aiuto è stato quello di Giovanni Marcianò, il responsabile commerciale, con cui abbiamo iniziato a collaborare due anni fa in concomitanza al rilancio del Brand. Giovanni ha grande conoscenza nel campo dell’illuminazione. Per quanto io abbia una sensibilità rispetto a questo settore, lui ha proprio il polso della situazione sul piano del mercato.
anni fa è nata l’occasione, con mio fratello Carlo abbiamo deciso di entrare in società rilevando le quote, ed è iniziato tutto. Siete stati coraggiosi a buttarvi in questa scommessa ma ancora i pi a fare il passo successi o risaltan o il ran . Come siete appro ati a questa scelta? Come ho accennato prima, l’illuminazione era già presente in Quick Spa dal 2008 e in Quick Lighting dal 2012, ma viveva sottovoce. Quando sono entrata in società - un po’ anche perché amo particolarmente la luce - ho intravisto nuove opportunità e ho deciso di rilanciare i marchio, fi ch e dicem re scorso
Anche i corpi illuminanti sono stati integrati con il contesto, senza farsi tentare al olere pren ere una oce solista… Sì, ad esempio nell’allestimento outdoor, c’erano i gruppi di luci “Brillo” che hanno due dimensioni diverse per il di sore come re a di ersa a te a dell’asta, in modo da potersi integrare al 100% secondo le varie situazioni di ogni giardino. L’idea era di creare la suggestione facendo sembrare le luci delle lucciole. Poco fa mi parla a i un ento i luci i cosa si tratta? Quello del vento di luce ro etto i c i a ce o fissa, ma si spegne e si accende, dimmerando l’intensità secondo il momento e lo scenario, e questo riguarda le Brillo, ma coinvolge anche le Magritte e le Collebrezza. Anche loro pulsano, ma in maniera molto lenta con una variazione così graduale che l’osservatore quasi non riesce a percepire i momenti di questa variazione. E questo rende interessante l’insieme soprattutto quando tutto va ad abbassarsi d’intensità
hanno al massimo due anni di vita, quindi i e etti stata a rima assere a er t tti i nostri prodotti. Abbiamo partecipato al Fuorisalone con un evento curato da Aldo Parisotto dello studio omonimo. La volontà generale è stata quella di disegnare un tipo di illuminazione pensato per la natura, nella natura, quindi non un’illuminazione artificiosa de am ie te, ma a ca ace di fondersi all’interno del suo contesto andando ad integrarsi. La struttura illuminante non assume un esplicito ruolo di protagonista, perché il protagonista resta l’ambiente. Abbiamo selezionato pochi prodotti posizionati sapientemente dal lighting designer Fulvio Baldeschi di Light Company. In più abbiamo immaginato e realizzato la programmazione della luce che porti a creare un giardino mutevole nel quale la luce si adatta alla variazione crepuscolare e quando ci si inoltra nel pomeriggio e poi nella sera, si inizia a percepire un vento di luce che cambia.
evidenziando le profondità degli spazi esterni.
iamo parlato ello spirito che i muo e nell am ito ella progetta ione. a come strutturata al suo interno l a ien a? Siamo un’azienda produttiva che ha sede a Ravenna. All’interno del gruppo c’è anche o ci a mecca ica co macchi e a controllo che ci permette di essere mo to essi i i e di fare c stomi a io e All’interno abbiamo la produzione, le com o e ti, e fi it re Queste caratteristiche danno la possibilità all’azienda di creare un vero made in Italy, e questo è stato importante soprattutto negli ultimi due anni di scenario particolarmente critico a livello mondiale. La nostra indipendenza ci ha permesso di fronteggiare tutto con uno spirito e uno slancio che altrimenti non avremmo avuto. Noi progettiamo anche le schede Led e le facciamo fare s ostra s ecifica e mis ra Grazie alla produzione a 360 gradi,
prestiamo molta attenzione a tutto sottoponendo le creazioni a cicli di test molto lunghi e complessi, proprio per essere sicuri di avere un prodotto performante e sicuro. Inoltre abbiamo la fortuna di aver avuto l’esempio di una realtà industriale alle spalle, quella creata da mio padre, che ci permette di fare tesoro dell’esperienza consentendoci qualche errore in meno. n esempio? C’eravamo già strutturati i t tte e f io i fi da i i io i modo di poter crescere per riuscire ad accogliere più lavori possibili. Se fossimo partiti con solo 10 persone, probabilmente oggi non saremmo arrivati a fare il Fuorisalone. Cosa i istingue a altre realtà? Siamo un’azienda non solo di prodotto ma anche di servizio. Abbiamo la capacità di poter realizzare prodotti come Magritte in una produzione di 5.000 numeri, ma il nostro s i ti o di ser i io che o riamo sia durante la produzione sia come customer service. È un elemento distintivo che co so ida i e ami co i c ie ti e am ifica la rete, perché aumenta la credibilità e a da i it de marchio uick Lighting offre il progetto, l’ingegnerizzazione e la customizzazione, uniti a una capacità
Quick lighting pone una particolare attenzione a mantenere una sorta di minimalismo formale a vantaggio della luce che resta la vera e indiscussa protagonista. E così ogni progetto si riconosce grazie ai tratti puliti volti a far emergere l’illuminazione.
Quick lighting is particularly focused on maintaining a kind of formal ini a i to th n t of light, which remains the true and undisputed protagonist. So each project is recognisable thanks to its clean lines aimed at bringing out the light.
he , fi e ears a o, the o ort it arose a d m rother ar o a d decided to oi the com a taki o er the shares, a d that s how it a e a You were brave enough to jump into this challenge, but even braver to take the next step highlighting the brand. What led you to make this choice? s me tio ed, i hti had a read ee art of ick a si ce a d of ick i hti si ce , t it had had a er s d ed ife he oi ed the com a art eca se rea o e i hti s otted ew o ort ities a d decided to re a ch the ra d, ti it took o its ow dime sio ast ecem er
How was this intuition transformed into a precise and concrete intent? s m ers a d i terest rose, we ma a ed to esta ish se era co a oratio s with im orta t architects a d i ht desi ers, a d that s whe said to m se f ither we do it ow or we risk fa i i to a dime sio that wo t a ow s to do it ater d that s where we started The evidence proves you right, but ho i ou fin our a in the beginning? io a i arcia , the sa es ma a er, whom we started worki with ears a o whe the ra d was re a ched, was a reat he io a i has a rofo d k ow ed e a o t i hti tho h ha e a s ecia se siti it for this i d str , he rea has a stro se se of the market And this year you took part in the Fuorisalone of the Salone del Mobile, starting a new chapter. Which products did you present? The “Magritte” is defi ite the ra d s ewest e tr , t act a a the ro ects we rese ted are o more tha two ears o d, so it was rea the first showcase for a o r rod cts e atte ded the orisa o e with a e e t c rated do arisotto from the desi firm of the same ame he mai aim was to desi a t e of i hti co cei ed for at re, i at re, i e ot a wa to artificia i ht the e iro me t, t rather a t e of i hti that co d e d i to its co te t a d e i te rated withi it he i hti fi t re is ot mea t to take o a ead ro e, eca se the
A questi si aggiunge una spiccata capacità di saper ascoltare e gestire le problematiche e le richieste custom. Un’azienda giovanissima che vuole correre e per farlo è ben consapevole di doversi impegnare più degli altri per poter arrivare ad affermarsi nello scenario internazionale.
Magritte e Collebrezza sono entrambi progettati in collaborazione con Studio 63. Sono creazioni singole, ma pensate per potersi sposare in un progetto d’insieme.
totalmente made in Italy di sviluppare il prodotto dal concept fino alla produzione e after sales. Le componenti che contraddistinguono il brand sono lo stile che serve a dare vantaggio alla luce, senza protagonismi di forme, unito alla funzione, la sicurezza e le performance.
Quick Lighting is a young company but is already well established on the market. Can you tell us how this challenge began? ick i hti is s sta tia a wo derf ad e t re e were or as the o shoot of a eadi com a i the fie d of a tica , mecha ica , e ectro ic a d h dra ic e i me t for achts a d s er achts additio to this, we a so rod ce i hti ick a was fo ded m father a d his former art er a o t ears a o
Magritte and Collebrezza are both designed in collaboration with Studio 63. They are separate cr ation , t i n to t into an integrated project.
208 PEOPLE Chiara Marzucco
In order to explore how this young manufacturing company operates, we spoke to Chiara Marzucco.
uick Lighting offers the design, engineering and customisation, combined with a totally made in Italy ability to develop the product from concept to production and after sales. The components that characterise the brand are style, aimed at giving light an advantage, without dominating shapes, combined with function, safety, and performance. Added to this there is a strong ability to listen and manage individual issues and requests. A very young company that is ready to race and is aware that to do so it needs to work harder than others in order to establish itself on the international market.
environment remains the protagonist. We selected just a few products well placed by the lighting design Fulvio Baldeschi from Light Company. Furthermore, we imagined and implemented a planning of the lighting to create a changing garden in which the light adapts to crepuscular variation, and as the afternoon and then the evening come, you begin to perceive a changing wind of light.
210 PEOPLE Chiara Marzucco
en the lighting fi tures ere integrated with the context, without yielding to the temptation of going solo... es, for e am e the o tdoor set up featured the rillo lights, which ha e two di ere t di ser si es as we as di ere t eam hei hts, so that the ca e i te rated accordi to the di ere t
A moment ago you mentioned a wind of light, what is that exactly? The wind of light is a project in which the light is not fi ed, t is t r ed o a d o , dimmi its intensity according to the moment and the scenario, and this concerns the rillo lamps, but also the Magritte and the ollebrezza. They also pulsate, but very slowly with such a gradual variation that the observer can hardly perceive the instants of this variation. And this creates an interesting atmosphere, especially when everything goes down in intensity, highlighting the depth of the outer spaces. We have talked about the spirit that
drives your designs. But how is the company structured internally? We are a manufacturing company based in Ravenna. Within the group there is also a mechanical workshop with 30 control machines, which allows us to be very e i e a d erform c stomisatio e ha e rod ctio , com o e ts, a d fi ishes in-house. These characteristics allow the company to create true “Made in Italy” products, and this has been important especially in the last two years when the global scenario has been particularly critical. Our independence allowed us to face everything with a mindset and drive that we would not otherwise have had. We also design LED boards and have them custommade to o r s ecificatio s ha ks to o r 360° production, we pay close attention to everything by running our creations thro h er o a d com e test c c es, precisely to make sure we have highly performing and safe products. Moreover, we are ck e o h to ha e had the e am e of an industrial reality in our past, the one my father created, which allows us to learn from that e erie ce a d a oid maki certain mistakes.
situations of each garden. The idea was to create a suggestive atmosphere by making the i hts ook ike fire ies
L’AZIENDA DEL GRUPPO SI SVILUPPA SU 6.000 M2 DI CAPANNONE E CONTA CIRCA 300 DIPENDENTI. DI QUESTI, OLTRE 20 SONO DEDICATI ALLA QUICK LIGHTING E SONO SUDDIVISI TRA UFFICIO TECNICO, MECCANICO ED ELETTRONICO. C’È POI LA PARTE AMMINISTRATIVA, QUELLA COMMERCIALE E UN UFFICIO DI PROGETTAZIONE ILLUMINOTECNICA.
An example? From the very beginning we were already structured in every function so that we could grow to accept as many jobs as possible. If we had started with just 10 people, we probably wouldn’t have managed to show at the Fuorisalone today. What distinguishes you from other companies? We are not only a company focused on products, but also on service. We have the ability to make products like the Magritte lamp in a production of 5,000 items, but our plus is the kind of ser ice we o er oth d ri rod ctio a d as customer service. This is a distinctive element that strengthens our ties with c stomers a d e a ds the etwork, because it increases the brand’s credibility and reliability.
THE COMPANY IN THE GROUP HAS A COVERED SURFACE AREA OF OVER 6,000 M2 AND COUNTS AROUND 300 EMPLOYEES. MORE THAN 20 OF THESE WORK FOR QUICK LIGHTING AND ARE SPLIT BETWEEN TECHNICAL, MECHANICAL AND ELECTRONIC DEPARTMENTS. THEN THERE IS THE ADMINISTRATION, THE SALES DEPARTMENT, AND A LIGHTING DESIGN OFFICE.
by Andrea Dini
212 PEOPLE Francis Lapp PFRANCISLAPP,FONDATOREECEODISUNREEFYACHTS,SIRACCONTAINOCCASIONEDELVENTESIMOANNIVERSARIODIFONDAZIONEDELSUOCANTIERENAUTICO
FRANCIS LAPP, FOUNDER AND CEO OF SUNREEF YACHTS, TALKS ABOUT HIS JOURNEY ON THE OCCASION OF THE TWENTIETH ANNIVERSARY OF THE FOUNDING OF HIS SHIPYARD
20 years of innov ion
barchemagazine.com 213 80 Sunreef Power.
Sunreef Yachts entra nel mondo dei superyacht varando il Sunreef 102 Ipharra e il Sunreef 114 SunreefCHE.Yachts enters the superyacht world with the launch of the Sunreef 102 Ipharra and the Sunreef 114 CHE.
2002
2012
Scoppia un incendio e il sito produttivo va completamente a fuoco.
214 PEOPLE Francis Lapp
La gamma dei catamarani a motore parte da 40 piedi per arrivare a 210 con il Sunreef Power Trimaran.
Everything started 20 years ago. In an old manufacturing warehouse by the docks of the historic Gdansk shipyard. One man’s passion and creativity turn a catamaran into an icon of luxury.
più responsabile possibile. Potrei elencare a che a tro mome to chia e, ma o so o a atto se time ta e i iace guardare avanti.
Sunreef Yachts festeggia i suoi primi venti anni di attività con oltre 200 yacht, sia a vela, sia a motore, che navigano in tutto il mondo. L’azienda, fondata da Francis Lapp, è oggi leader mondiale nella progettazione e costruzione di grandi catamarani di lusso personalizzati.
2010
La passione e la creatività di un uomo trasformano un catamarano in un'icona di lusso.
Chi era Francis Lapp 20 anni fa e chi è oggi? Quanto è cambiato insieme alla crescita di Sunreef Yachts? Non credo di essere cambiato molto. Sono sempre stato una persona molto motivata. Sempre alla ricerca di o ort it , sem re a a ricerca di sfide a crescita di reef achts o ha cambiato il mio approccio al business e alle erso e i iace a cora stare ici o a mio team e ai miei c ie ti e ardo i dietro, osso dire di a er im arato a c e e io i, ma anche di poterne insegnare alcune. Quanti uomini e donne ci sono dietro questo successo? Quali hanno giocato
The power catamaran range starts from 40 feet to the 210 ones of the Sunreef Power trimaran.
Viene varato il primo catamarano di lusso oceanico al mondo con flybridge, il Sunreef 74 CHE The world's thecatamaranocean-goingfirstluxurywithflybridge, Sunreef 74 CHE is launched.
superyacht con due catamarani a vela. Poi ci so o stati a che mome ti di ci i, come l’incendio delle nostre strutture. Ricordo che ero i rchia i e mome to, do e ho ricevuto quella telefonata agghiacciante. tto r ciato, com resi i acht i costruzione. Ricostruire Sunreef Yachts stata a sfida di ci e, ma a che momento fondamentale. Ci siamo resi conto di quanto siamo forti e motivati come squadra. C’è stato anche un momento in cui ho sentito che dovevamo rivalutare la nostra gamma e creare una linea com etame te o a sia a motore, sia a vela. L’abbiamo chiamato New Beginning e, i certo se so, stato o o i i io per noi poiché ha suscitato un enorme interesse e ha portato alla nostra ulteriore crescita. Oggi abbiamo un altro progetto fo dame ta e reef achts co, a gamma completa di yacht eco-responsabili che non scendono a compromessi sul lusso. Questo è particolarmente importante per noi in quanto è il nostro modo di aiutare le persone a navigare nel modo
A 10 nodi di velocità è in grado di percorrere 11.300 miglia nautiche.
Sunreef festeggia 20 anni, quali sono stati i fatti principali di questa storia di successo? Il varo del primo Sunreef è stato ovviamente il punto di partenza. e oca, a costr io e di acht era a s ecie di ho er me, ma ho s ito ca ito che poteva esserci lo spazio per il prodotto che avevo creato. Ho semplicemente aperto una nicchia di mercato per i catamarani di lusso. Uno dei grandi momenti per Sunreef Yachts è stato il nostro ingresso nel mondo degli yacht a motore nel 2008: abbiamo realizzato il 70 Sunreef Power per il famoso navigatore Laurent Bourgnon e posso onestamente dire che è stato uno yacht rivoluzionario. Nel 2010 abbiamo segnato il nostro ingresso nel mondo dei
Diversi yacht in costruzione bruciano, ma Francis Lapp ricostruisce l'intera struttura grazie anche al supporto dei suoi clienti.
2003
2008
Varo del 70 Sunreef Power, progettato insieme al leggendario navigatore Laurent Bourgnon che stava cercando lo yacht perfetto per girare il mondo con la sua famiglia.
Tutto è iniziato 20 anni fa. In un vecchio capannone di produzione vicino al molo dello storico cantiere navale di Danzica.
The 70 Sunreef Power designed together with legendary sailor Laurent Bourgnon who was looking for the perfect yacht to tour the world with his family, is launched. At 10 knots it is able to go 11.300 nautical miles.
A fire breaks out and the production site burns down completely. Several yachts under construction burn down, but Francis Lapp rebuilds the entire facility, thanks to his clients’ support too.
The Sunreef 88 Double Deck is launched. A dynamic super cat with a double superstructure,deckmore than 300 square meters of living space, and a master suite in the bow with oceanic views.
Sunreef Explorer 50M.
2013
Viene creata una gamma completamente nuova di Sunreef Yachts. Si chiama New Beginning. Il design è classico e contemporaneo allo stesso tempo. Gli interni sono personalizzati e pieni di luce.
2014
Sunreef Yachts launches the world’s first catamaran-superyacht with a folding mast. Such a feature had never been fitted on a yacht of more than 80 feet. The carbon fiber mast folds forward in its middle section at a 90-degree.
Sunreef Yachts lancia il primo unsezionepiegaindimontatagenereUnaconsuperyachtcatamarano-almondoalberopieghevole.caratteristicadelnoneramaistatasuunoyachtoltre80piedi.L'alberofibradicarboniosiinavantinellasuacentraleconangolodi90gradi.
2016 Sunreef Yachts presenta il Sunreef Supreme 68 con 302 metri quadrati di spazio vitale. La sua architettura rivisita il modo in cui i catamarani sono stati progettati finora Sunreef Yachts introduces the Sunreef Supreme 68 with 302 square meters of living space. Its architecture revisits the way catamarans have been so far designed.
2017
Sunreef 80 Carbon Line Levante è leggero e veloce, ma mantiene il massimo livello di lusso. A Cannes Francis Lapp viene premiato come imprenditore dell’anno. Sunreef Yachts launches the world’s first carbon catamaran superyacht. The Sunreef 80 Carbon Line Levante is light and fast, but maintains the highest level of luxury. In Cannes. Francis Lapp receives the Entrepreneur of the Year award.
An entirely new range of Sunreef Yachts is created. It is called New Beginning The design is classic yet contemporary. The interiors are customised and full of light.
2018
Varo del Sunreef 88 Double Deck. Un super cat dinamico con una sovrastruttura a doppio ponte, oltre 300 metri quadrati di superficie abitabile e la master suite a prua con vista sull'oceano.
Sunreef Yachts lancia il primo alcatamaranosuperyachtincarboniomondo.Il
Perché realizzare un cantiere di catamarani in Polonia? Quali sono i motivi principali? Quando ho avviato reef achts, ero i i o o ia co a mia impresa di costruzioni. Conoscevo già il potenziale di questo Paese e non avevo dubbi che fosse il posto giusto per iniziare a costruire yacht. Quando sono arri ato e a o o ia ost com ista, ho visto un Paese pronto al cambiamento e
Cosa significa raggiungere i 20 anni? Un obiettivo realizzato o una spinta per altri 20? Vent’anni sono una buona opportunità per pensare a ciò che abbiamo
2021 Varato il 100 Sunreef Power il più grande yacht a motore finora costruito da Sunreef. The 100 Sunreef Power is launched. It is the biggest motor yacht ever built by Sunreef.
Varato il primo 80 Sunreef Power, anche lui futuro bestseller. Tra le tante piattaformagaragecaratteristicheinteressantihauneunadipoppa.
Sunreef Yachts amplia la capacità produttiva con un nuovo cantiere navale: una struttura moderna con tutti i reparti per la costruzione di superyacht, dotato di all'avanguardiamacchinari tra cui la più grande macchina CNC d'Europa. Sunreef Yachts expands the production size with a new shipyard, which is a modern facility with all the intheconstruction,adaptedworkshopstosuperyachtincludinglargestCNCmachineEurope.
2021
2019
Ha iniziato nel cuore dei cantieri navali di Danzica, una zona ricca di storia e di orgoglio per la Polonia. Incominciare da questo luogo è stata un’ulteriore motivazione? Quando ho iniziato a pensare di costruire la mia rima arca, mio amico mi ha ar ato del cantiere navale di Danzica. Dopo i cam iame ti o itici i o o ia, i ca tiere navale di Danzica si è trovato in una osi io e di ci e co mo ti a oratori licenziati. Ho pensato che questo fosse il posto giusto per entrare nella costruzione di arche, erch ote o se tire e er ia e aria e sa e o che c era de ote ia e i piace pensare che Sunreef Yachts abbia dato nuova vita ai moli di Danzica.
Sunreef Yachts vara Great White, l’80 Sunreef Power di Rafael Nadal. L'azienda vince a Cannes il premio Cantiere dell'anno. Nico Rosberg ambasciatorediventadel marchio Sunreef Yachts Eco Sunreef Yachts delivers Great White, the 80 Sunreef Power of Rafael Nadal. The company wins the Shipyard of the year award in Cannes. Nico Rosberg becomes Sunreef Yachts Eco brand ambassador.
Sunreef Yachts vara due yacht elettrici di lusso, Sunreef 60 Eco e Sunreef 50 Eco Sunreef Yachts launches two electric luxury sail cats, Sunreef 60 Eco and Sunreef 50 Eco
pieno di opportunità di business. Quando ho trasferito a mia rima atti it , i miei amici in Francia sembravano sor resi e reocc ati, ma sa e o che qui sarebbe presto cresciuto un ambiente im re ditoria e di amico e fiore te fi o ad oggi.
2020
2019
un ruolo fondamentale? Ora abbiamo duemila dipendenti e continuiamo a crescere. Produciamo praticamente tutto i ter ame te, i di a iamo team mo to di ersificato co rofessio isti ro e ie ti da mo ti cam i a e ami, desi er, i e eri, co ta i i, e ettricisti Sono orgoglioso dell’intero team e so che ogni persona gioca un proprio ruolo nel nostro successo. Al di fuori del team ci sono anche persone che ho incontrato durante il mio viaggio nella costruzione di yacht: penso a persone come Laurent Bourgnon o ai nostri ambasciatori del marchio che contribuiscono al nostro successo. Siamo una grande squadra e penso che tutti conosciamo l’importanza del lavoro di squadra.
ra i to, ma a che o to di arte a er fissare o i o ietti i Ci siamo guadagnati una reputazione di ecce e a e mo do dei catamara i, ma c’è ancora tanto da fare. Abbiamo progetti chiave come Sunreef Yachts Eco o una gamma completamente nuova di yacht explorer che ora sono un grande obiettivo per noi e molti altri progetti entusiasmanti in vista...
The first 80 Sunreef Power is launched, also a future bestseller.
The new production site features cutting-edge equipment, among which is the largest CNC machinery in Europe. All composite, carpentry, upholstery, and paint jobs are performed within a single infrastructure for maximum a ity an ci ncy.
Il nuovo sito produttivo è dotato di macchinari all’avanguardia, tra cui la più grande macchina CNC d’Europa. Tutti i lavori di composito, carpenteria, tappezzeria e verniciatura vengono eseguiti all’interno di un’unica infrastruttura per la massima qualità ed e cien a.
Qual è la sua sensazione quando entra in una marina e vede un catamarano Sunreef Yachts? La prima cosa che faccio è cercare di ricordare chi sono i proprietari.
Among the many great characteristics, it features an aft garage and aft platform.
216 PEOPLE Francis Lapp
commissionsAmbassadorsbrandandtheelectric
60 Sunreef Power
2021 The number of employees in both facilities rises to 2,000. Fernando Alonso joins the family of
2022 Nasce la Sunreef Explorer Line, gamma completa di navi da esplorazione di lusso. Mike Horn ExplorerambasciatorediventadellaLine.
Sunreef 43M ECO.
2022
2022 launched: a yacht with solar panels in the generationandultra-efficientandsuperstructure,hull,bimini,mast.Custom-designedbatteriesahydroelectricsystem.
The Sunreef Explorer Line, a full range of luxury expedition ships, is launched. Mike Horn becomes Ambassador of the Explorer Line.
2022 Arabi Uniti. Sarà operativo alla fine del 2023. A new shipyard in Ras Al- Khaimah in Dubai, UAE, is developed. It will be ready at the end of 2023.
Sunreef Yachts brevetta una nuova soluzione di celle solari integrate nell’intera carrozzeria in materiale composito. Sunreef Yachts patents a new solution of solar cells integrated into the entire composite material hull.
barchemagazine.com 217
i si ifica che do iamo ac isire capacità. Stiamo anche notando una doma da sem re ma iore da edio rie te, sia, stra ia, i di sta i ire un’unità di produzione a RAK ci è sembrata la mossa giusta. Questa scelta del luogo non
unreef achts celebrates its first twenty years of activity with over 200 yachts, both sail, and motor, which sail all over the world. The company, founded by Francis Lapp, is today a world leader in the design and construction of large customised luxury catamarans.
sem rare i so ito, ma co osco personalmente la maggior parte dei nostri c ie ti oi, o iame te, c or o io i sono sempre più Sunreef e mi godo sempre la vista del nostro catamarano che entra i orto t ristico oi, ti re di co to di a to so o di ersi, di come si disti o o Progettate e costruite quasi tutto internamente. Questo fatto ha anche potenziato il know-how locale in Polonia creando migliaia di professionisti qualificati che si sono poi trasferiti da Sunreef Yachts ad altre società. Possiamo affermare che avete avuto un ruolo nello sviluppo dell’industria nautica in Polonia. , si dall’inizio Sunreef Yachts è stata una delle società che ha rilanciato il cantiere navale di a ica a siamo a che a dati o tre a fase mo to recoce, ho s ito otato che i clienti di tutto il mondo non erano così entusiasti dei prodotti di lusso realizzati in o o ia i di, i ece di commercia i are i mio rodotto da so o, ho romosso a che la Polonia come produttore di beni di lusso. Ho avviato una serie di eventi lifestyle a a ica, i omorskie e de o s, ad esem io, co o ietti o di racco iere marchi esclusivi e mostrare il potenziale del paese in e cam o i ossiamo a ermare co orgoglio che anche il “made in Poland” è un marchio di eccellenza.
70
Sunreef Yachts è dotata delle più moderne infrastrutture logistiche, come il Travel Lift da 300 tonnellate, in grado di sollevare ac t fino a 210 piedi.
Sunreef Yachts is equipped with the most modern logistic infrastructures, like the travel lift of 300 tonnes, able to lift yachts to 210 feet.Sunreef Power.
218 PEOPLE Francis Lapp
Sunreef celebrates 20 years, what have been the main steps of this successful story? a chi the first reef was the starti oi t ack the , acht i di was a ki d of ho to me, t ick rea ised there co d e a market for the rod ct created sim o e ed a market niche for luxury catamarans. One of the big mome ts for reef achts was o r e tr i to the wor d of motor achts i we created a 70 Sunreef Power catamaran for the wor d famo s sai or a re t o r o a d ca ho est sa that it was a ro d reaki acht we marked
è una coincidenza: vedo gli Emirati Arabi Uniti come un luogo molto lungimirante e di te de a e esto i i ea co a fi osofia Sunreef. Anche la nostra gamma si sta evolvendo: questo è il modo in cui operiamo. Dobbiamo sempre avere degli obiettivi in me te e ardi a reef orer i e, hai una gamma completa di catamarani i terame te dedicati a es ora io e, hai a se sa io e di sco erta, ri ac e st ore, lontano dalla folla. Questo è qualcosa che oggi le persone trovano molto prezioso. Qual è il futuro di Sunreef Yachts e di Francis Lapp? Qualcuno una volta mi ha chiesto quale fosse il mio Sunreef preferito. La mia risposta è stata: “il prossimo”. Puoi aspettarti che Sunreef Yachts cresca e co ti i a fissare astice a sem re i i alto. Abbiamo abbastanza idee per tenerci occupati per molti anni a venire.
Ora è il momento di ampliarsi in termini di gamma e sedi aziendali. Nuovi modelli di superyacht e un cantiere navale a RAK. Perché questi ulteriori passaggi? Stiamo crescendo.
S
o r e tr i to the wor d of s er achts with two s er sai i catamara s he , there were a so di c t mome ts, ike the fire i o r faci ities remem er ei awa i rke at the time and receiving that chilling phone ca er thi r ed dow , i c di the yachts under construction. Rebuilding reef achts was a to h cha e e, t a so a mi esto e mome t e rea ised how stro a d moti ated we are as a team here was a so a time whe fe t we eeded to reassess our range and create an entirely ew i e oth ower a d sai e amed it ew e i i a d i a wa , it was a fresh start for us as it brought massive interest a d ed to o r f rther rowth oda , we ha e a other mi esto e ro ect Sunreef Yachts Eco, a f ra e of eco res o si e achts that make o com romise o r This is particularly important for us as it is o r wa to he eo e a i ate i the most res o si e wa ossi e co d ist a few more ke mome ts, t am ot at a se time ta ike to ook forward Who was Francis Lapp 20 years ago and who is he today? How much have you changed together with the growth of Sunreef Yachts? do t thi k ha e cha ed a ot was a wa s ee a dri e t e of erso a it wa s ooki for o ort ities, a wa s ooki for a cha e e he rowth of reef achts has not changed my approach to business a d eo e sti ike to sta c ose to m team a d c ose to m c stomers f ook ack, ca sa ha e ear ed a few esso s, t a so ta ht a few How many men and women are there behind this success? Which ones have played a key role? We ow ha e two tho sa d em o ees a d kee rowi e rod ce rett m ch e er thi i ho se, so we ha e a er di erse team with rofessio a s from ma fie ds ar e ters, desi ers, e i eers, acco ta ts, e ectricia s am ro d of the e tire team a d k ow e er erso plays a role in our success. Outside the team there are also people I have met on my o r e i acht i di am thi ki of eo e ike a re t o r o or o r ra d am assadors who co tri te to o r s ccess
• LOW NOISE TECHNOLOGY. ANTENNE CON RUMORE IMPERCETTIBILE DURANTE IL TRACKING. • TUTTI I SISTEMI SONO COMPATIBILI CON SKY Q, PER L’UHD A BORDO. • SISTEMA DI PUNTAMENTO “GYROTRACK”, CON TRACKING SOLO GIROSCOPICO, NON SENSIBILE ALLE INTERFERENZE MAGNETICHE. • SISTEMI CUSTOM. • SISTEMI WORLD WIDE PER NAVIGARE IN TUTTO IL MONDO. • TRAFFICO SATELLITARE DISPONIBILE • FIRMWARE DI ULTIMA GENERAZIONE. • 12 SATELLITI PROGRAMMABILI A SCELTA DEL CLIENTE. Navisystem Marine Electronics s.r.l. Via Fondacci, 269 - Z.I. Montramito - 55054 Massarosa (LU) 0584 425454 - 0584 433458 info@navisystem.com www.navisystem.com ANTENNE SATELLITARI NAVISYSTEM: TECNOLOGIA, PROGETTAZIONE E PRODUZIONE ITALIANA DAL 1993 40 ANNI DI INVESTIMENTI E RICERCA, 3 BREVETTI INTERNAZIONALI INTERNAZIONALESALONENAVISYSTEMVIASPETTAALNAUTICODIGENOVADAL22AL27SETTEMBRE2022PADIGLIONEBSUP.STANDTR05
Grazie a un cantiere
Sunreef Yachts is expanding its production size to be ready to take on the increasing market requests thanks to an entirely new shipyard.
You started in the heart of Gdansk shipyards. An area, which is full of history and pride for Poland. Was this another reason? When I started to thi k a o t i di m first oat, a frie d of mine would tell me about the Gdansk shipyard. After the political changes in Poland, the Gdansk shipyard found itself in a di c t ositio with ma workers ei aid o tho ht that this was the ri ht place to get into a boat building, as you could feel the energy in the air and I knew there was potential. I like to think Sunreef Yachts breathed new life into the docks of Gdansk.
How do you feel when you enter a Marina and you see a Sunreef Yachts catamaran? irst, tr a d reca who the owners are. It may sound unusual, but I know most of our customers personally. Then, of course, there is pride. There are more and more Sunreefs and I always enjoy the sight of our catamaran entering a mari a he , o rea i e how di ere t they are, how they stand out.
You design and build almost everything in-house. This fact also boosted and still boosts the local know-how in Poland creating thousands of skilled professionals, who then moved from Sunreef Yachts to other companies. Do you feel you
We are growing. This means that we have to gain capacity. We are also noticing more and more demand from the Middle East, Asia, and Australia, so establishing a production unit in RAK seemed like the right move for us. This choice of location is not a coincidence – I see the UAE as a very forward-thinking, trend-setting place and this is in line with the Sunreef philosophy. Our range is also evolving – this is the way we operate. We always have to have goals in mind. If you look at the Sunreef Explorer Line – you have a full range of catamarans entirely dedicated to exploration in luxury –having the feeling of discovery, privacy, and amazement, away from the crowds. This is somethi that eo e fi d er recio s nowadays.
«Nothing was easy. The beginnings were h . h n tart i in y r t yacht, nobody believed a multi-hull could become a luxury craft. I’ve been told a thousand times that my vision would not last. Today, Sunreef Yachts is leading the way in the catamaran world, on a constant quest to make multihulls beautiful, innovative, and sustainable. The story continues and we have more than one chapter to tell…». Francis Lapp
What does it mean to have reached 20 years? A target achieved or is it a boost for the next 20? Twenty years is a good opportunity to think about what we achieved, but it’s also a good starting point for setting new goals. We have earned a reputation of excellence in the catamaran world, but there is still so much to do. We have key projects like Sunreef Yachts Eco or a whole new range of explorer yachts that are now a very big focus for us and many more exciting projects ahead…
Mi è stato detto mille volte che la mia visione non sarebbe durata. Oggi, Sunreef Yachts è all’avanguardia nel mondo dei catamarani, alla costante ricerca di rendere i ti ca i, inno ati i o t ni i i. La storia continua e abbiamo più di un capitolo da raccontare...».
What is in the future of Sunreef Yachts and of Francis Lapp? Someone once asked me what my favorite Sunreef was. My a swer was the e t o e o ca e ect Sunreef Yachts to grow and continue to set the bar higher and higher. We have enough ideas to keep us busy for many years to come.
capacità produttiva e si struttura per rispondere a una domanda crescente.
Yes, from the very start we felt that Sunreef Yachts was one of the companies that revived the Gdansk shipyard. But we also went a little further than that. At a very early stage, I quickly noticed that the customers worldwide were not that enthusiastic about luxury products made in Poland. So instead of marketing my product alone, I would also promote Poland as a maker of luxury goods. I started a series of lifestyle events in Gdansk – the Pomorskie Rendez-Vous, aiming to gather exclusive brands and showcase the country’s potential i that fie d oda , we ca sa made i Poland” is a mark of excellence. Now it’s time to go bigger in terms of range and company locations. New superyacht models and a shipyard in RAK. Why these further steps?
«Niente è stato facile. Gli inizi furono umili. Quando ho iniziato a costruire il mio primo yacht, nessuno credeva che un multiscafo potesse diventare un’imbarcazione di lusso.
Yachtsnuovo,completamentenavaleSunreefampliala sua
220 PEOPLE Francis Lapp
We are a big team and I think we all know the importance of teamwork. Why did you open a catamaran shipyard in Poland? What are the main reasons? When I started Sunreef Yachts I was already established in Poland with my construction company. I already knew Poland’s potential and did not doubt that it was the right place to start building yachts. When I arrived in post-communist Poland, I saw a country ready for change and full of business opportunities. When I moved my first si ess there, m frie ds i ra ce seemed surprised and worried, but I knew that this co tr wo d soo o rish i to a dynamic business environment, thriving up till today.
Fiart
Shipyard
Lux
223
DESIGN, ESTETICA, COMFORT E VOLUMI. TUTTO POGGIA SU UNA CARENA CHE, PER DEFINIZIONE, DEVE SAPERE NAVIGARE BENE. È QUELLO CHE FA FIART DA MOLTI ANNI GRAZIE AL SUO STUDIO TECNICO DESIGN, AESTHETICS, COMFORT, AND VOLUMES. ALL THIS BASED ON A HULL WHICH, BY DEFINITION, NEEDS TO BE ABLE TO SAIL WELL. THIS IS WHAT FIART HAS BEEN DOING FOR MANY YEARS WITH ITS TECHNICAL STUDIO by Niccolò Volp i FIART
Un cantiere che fa grandi numeri e produzione in serie corre rischi maggiori e quindi qualsiasi innovazione è frutto di centomila ripensamenti prima che possa essere attuata.
produttivo, dai primi disegni fino al varo. Questo è il vantaggio di un cantiere che non ha dimensioni mastodontiche. Un progettista, architetto, ingegnere o designer che sia, non si limita al suo compito, ma lavora in sinergia con gli altri e, in particolare, ha la fortuna di poter essere a contatto diretto con la produzione e le sue maestranze.
Ci sta spiegando solo che l’estetica non basta. Che il “Made in Italy” non è solo apparenza, ma anche tanta sostanza. «Lo studio che dirigo è essenzialmente uno studio di ingegneria navale, composto, oltre da me che coordino la progettazione, da altre sei persone: alcune espressamente dedicate alla produzione, altre che sono ingegneri strutturisti, altre ancora esperte nella progettazione degli stampi». Non pensiate per che l’ufficio tecnico iart sia una catena di montaggio. Tutti sanno fare tutto e partecipano al processo
Simone Lorenzano è il direttore generale del cantiere.
equivoci, chiariamo subito una possibile incomprensione. Massimo Simeone non ci sta dicendo che disegna barche marine che sappiano navigare bene, ma brutte da vedere.
Se sbagli, sbagli di grosso. Una realtà come Fiart, invece, ha il vantaggio di poter essere più pronta all’innovazione. Inoltre, da sempre, tutto il ciclo produttivo e progettuale è interno. E, non meno importante, c’è il fatto che si affaccia sul mare. Le barche possono facilmente essere testate. Le carene vanno in acqua e fanno i conti con il loro ambiente naturale. Escono dagli schermi dei computer con i software CAD tridimensionali, si trasformano in qualcosa di reale e, prima di ricevere l’assenso definitivo, possono essere provate a lungo per essere certi che diano le risposte auspicate. Il cantiere Fiart ha fatto la storia della nautica non per caso.
Le grandi innovazioni che hanno caratterizzato gli ultimi decenni del cantiere di Baia sono state l’infusione e la costruzione in sandwich. Oggi Fiart realizza tutte le componenti della barca in infusione.
Simone Lorenzano is the Director General of the yard.
Che cos’è il “Made in Italy”? Spesso siamo indotti a pensare che il design e l’estetica siano la componente principale. Non c’è dubbio. Quando si osserva una barca dalla banchina, o si scende sottocoperta, si percepisce una capacità tipica dei progettisti italiani di realizzare qualcosa di diverso dai loro colleghi nordeuropei o americani.
Ma non c’è solo questo, l’ho capito dalle parole di Massimo Simeone, oggi direttore tecnico, in Fiart dal 2001. «Sono sempre partito dall’idea che le carene stanno in acqua e devono navigare. L’estetica viene dopo ed è soggettiva. Quello che piace a me non è detto che piaccia a a tro e, so ratt tto, o si ifica che piaccia al mercato». A scanso di
È un’esperienza molto formativa, non a caso non si assiste alla “fuga delle matite” e anche se ci si entra da giovani, difficilmente si abbandona l’azienda.
The main innovations that characterised the last decades of the Baia-based shipyard were infusion techniques and sandwich construction. Today, Fiart makes all the components of the infusion boat.
224 SHIPYARDS Fiart
Da Conchita, la prima barca in vetroresina, le innovazioni sono state continue. Oggi, il cantiere produce tutte le componenti in infusione, non solo le carene. E produrre tutto in infusione consente di realizzare queste componenti con forme e caratteristiche impensabili se fatte a mano. «Abbiamo iniziato a usare l’infusione nel 2003 e l’anno successivo abbiamo varato la prima barca realizzata con questa tecnica, ovvero il
L’UFFICIO TECNICO È COMPOSTO
DA SEI PERSONE TRA ARCHITETTI, INGEGNERI NAVALI, STRUTTURISTI ED ESPERTI IN MODELLI E STAMPI.
THE TECHNICAL DEPARTMENT CONSISTS OF SIX PEOPLE INCLUDING ARCHITECTS, NAVAL ENGINEERS, STRUCTURAL ENGINEERS AND EXPERTS IN MODELS AND MOULDS.
bene anche se non ha una potenza esagerata a poppa. E anche per questo, un’altra innovazione molto importante è stata la costruzione in sandwich, che ha permesso di allestire una barca molto più facilmente e soprattutto risparmiando peso. Aggiunge Simeone: «Una carena deve salire sull’acqua, non spostarla. Per questo serve attenzione nella riduzione dei pesi, dall’infusione alle tecniche di allestimento». Questa modalità di lavoro non appartiene solo al passato, alla storia di Fiart, ma anche al presente. Seawalker sono i modelli walkaround del cantiere, forse perfino troppo precursori dei tempi. Il 33, infatti, fu presentato più di dieci anni fa, quando questa tipologia di imbarcazioni non era così diffusa. Poi sono diventate di moda. Fiart non si è tirata indietro cercando di riguadagnare terreno e in pochi anni ha presentato tre modelli: il 35, il 39 e il 43. A questo proposito interviene Simone Lorenzano, direttore generale di iart «Quando abbiamo iniziato a ragionare sui modelli walkaround, ci siamo chiesti quali innovazioni tecniche avremmo potuto ro orre e co a e fi a it È nata in questo modo l’idea di realizzare la plancetta di poppa basculante che circonda i f ori ordo ti it a me tare i o mi della spiaggetta di poppa anche in caso di motorizzazione fuoribordo». La dicotomia è storica. Con i piedi poppieri si ha più manutenzione e le trasmissioni immerse in acqua, ma anche una grande plancetta a poppa. Con i fuoribordo più scelta per la motorizzazione, meno manutenzione, ma anche volumi ridotti. La soluzione adottata per Seawalker invece risolve questo aspetto accontentando tutti. E, in fondo, questo è sempre stato il family feeling di Fiart: innovazione, marinità e tanti volumi per il comfort in crociera.
Massimo Simeone è il direttore tecnico di Fiart ed è entrato in azienda nel 2001. Da allora ha disegnato circa 15 carene per il cantiere.
due barche identiche del 50 Genius, una con le trasmissioni in linea d’asse e una con gli Ips. Ricorda Simeone: «Per me è stato un laboratorio che mi ha permesso di studiare, approfondire e capire. Ho compreso che quelle trasmissioni lavorano meglio su carene lunghe con prue tagliate dritte. Per farle lavorare al meglio serve a s erficie a ata estesa erch i s hanno un centro di spinta molto avanzato. Sono cose che abbiamo imparato proprio partendo dallo studio del comportamento in acqua del Fiart 50 Genius e ne abbiamo fatto tesoro. Siamo abituati a progettare e disegnare tutto e non adattare. Le linee d’acqua di una carena più piccola, non possono essere le stesse di una più grande. Contano le dimensioni della barca e il tipo di motorizzazione». L’altra caratteristica dei modelli del cantiere, infatti, è quella di essere progettati in base alla motorizzazione minima. L’ufficio tecnico ha fatto molta attenzione ai consumi. Una barca deve navigare
228 SHIPYARDS Fiart
Fiart 38 Genius. All’inizio è stata dura. Le resine disponibili sul mercato non erano particolarmente adatte perché erano oco ide a ie da er ci ha sem re spronati ad andare avanti e a tenere duro, convinta che questa tecnica rappresentasse il futuro per un cantiere di barche in etroresi a a a fi e ha a to ra io e, dato che oggi l’infusione la pratichiamo su tutte le componenti della barca». Ecco svelato l’altro vantaggio di una realtà come Fiart. Non solo lo studio tecnico è interno, ma la produzione si può concedere il lusso di andare alla ricerca dell’innovazione. Inoltre, c’è anche uno stretto rapporto tra chi disegna e chi produce. Gli esempi per spiegare questo processo e i suoi risultati sono molti.
Massimo Simeone is Fiart’s technical director and joined the company in 2001. Since then, he has designed about 15 hulls for the shipyard.
What is ‘Made in Italy’? We are often led to think that design and aesthetics are the main elements. And no doubt they are. When you observe a boat from the dock or when you go below deck, you perceive the typical ability of Italian designers in creating something different from their Northern
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large numbers and series production runs greater risks so any innovation is the result of thousands of revisions and considerations before it can be implemented. If you make a mistake, the repercussions are huge. An organisation like Fiart, on the other hand, has the advantage of being more prepared for innovation. Furthermore, the entire production and design cycle has always been in-house. Last but not least, there is the fact that it overlooks the sea. Our boats can easily be tested. Hulls go into the water and face their natural environment. They exit computer screens with their three-dimensional CAD software, are transformed into something real and before they receive final approval, they can be tested for a long time to make sure they provide the desired response. The Fiart shipyard made nautical history, and not by chance. Since the Conchita, the first fibreglass boat, innovations have been continuous. Today it is the only Italian shipyard that produces all the components by infusion, not just the hulls. And since we produce everything by infusion, these components can take on shapes and features that would be unthinkable if they were made by hand. «We started using infusion in 2003 and the fo owi ear we a ched the first oat built with this technique, i.e. the Fiart 38 Genius t first, it was hard
In the picture below, Giancarlo, CEO of Fiart, and Annalaura di Luggo, board member of the shipyard.
European or American colleagues. But design is not everything. I realised this thanks to Massimo Simeone, who has been the technical director at Fiart since 2001. «I have always believed that hulls need to be in the water and must sail. Aesthetics comes second and is subjective. What I like will not necessarily please other people and, above all, it does not mean that it will please the market», Massimo observed. But let’s be clear, to avoid misunderstandings. Massimo Simeone is not telling us that he designs boats that sail well but are ugly to behold. He is only explaining that aesthetics is not enough. That ‘Made in Italy’ is not only about appearance, but is also solidly based on substance. he firm r is esse tia a a a e i eeri o ce, consisting of six other people and myself, as a coordinator of design. Some of these eo e are s ecifica dedicated to the production, others are structural engineers, and others still are experts in mould design». However, don’t think that Fiart’s technical department is an assembly line. Everyone is skilled in all processes and is involved in the entire production, from the initial drawings to the launch. This is the advantage of a yard that is
230 SHIPYARDS Fiart
Nella foto in basso, Giancarlo, Amministratore Delegato Fiart, e Annalaura di Luggo, Consigliere delegato del cantiere nautico.
not huge. A designer, whether he be an architect, engineer, or designer, does not limit himself to his task, but works in synergy with others and, in particular, is lucky enough to be in direct contact with the production department and its workers. It is a highly educational experience; in fact, it is no coincidence that we have no “pencil drain” and even the people who joined the company
h m st rise a o e the water, ot mo e it o o tai this res t o eed to foc s o wei ht red ctio , from i f sio to fitti tech i es , added Simeone. This working method does not only belong to the past, to Fiart’s history, but also the present. The Seawalkers are the yard’s walkaround models, which may even be too much ahead of their time. The 33 was launched more than ten years ago when this type of boat was not so common. Then they became a trend. Fiart did not back out and tried to regain ground, and within a few years, it presented three models: the 35, 39 and 43. Simone Lorenzano, Director General of Fiart, commented on this point: he we started thi ki a o t wa karo d mode s, we asked o rse es what tech ica i o atio s we co d come with a d for what r ose his is how the idea of creati the ti ti ster atform s rro di the o t oard came to ife he e efit is to i crease the o me of the ster atform e e i the case of o t oard motorisatio The dichotomy is well known. With aft feet, you have more maintenance and transmissions immersed in the water, but also a large stern platform. With outboards, on the other hand, there is more choice in terms of motorisation, less maintenance, but also reduced space. The solution adopted for Seawalker resolves this issue and satisfies everyone. And, after all, this has always been Fiart’s family feeling: innovation, sailing and lots of space for cruising comfort.
232 SHIPYARDS Fiart
The resins that were available on the market were not particularly suitable eca se the were ot er id owe er, the com a a wa s e co ra ed s to kee oi a d resist, i the co ictio that this tech i e re rese ted the f t re for a shi ard rod ci fi re ass oats d i the e d, it was ri ht, co sideri that toda we i f se a the com o e ts of the boat». And this is the second advantage of a company like Fiart. Not only is the technical studio in-house, but the production can also afford the luxury of searching for innovation. Furthermore, there is a close relationship between the designer and the producer. There are many examples to explain this process and its results. The Fiart Genius was one of the first boats ever to be fitted with olvo IP . The hull already existed,
but it was adapted to accommodate the transmissions with tractor propellers. And on the water, between Baia, Capo Miseno and Procida, two identical 50 Genius boats were sailing, one with shaft transmissions and one with IPS. As Simeone remembers: «To me, it was ike a worksho that a owed me to st d , dee e m k ow ed e, a d dersta d rea ised that those transmissions work best on long h s with strai ht c t ows or them to erform est, o eed a e te ded wet s rface eca se ha e a er forward thr st ce tre hese are thi s we ha e ear ed recise st d i the eha io r of the Fiart 50 Genius i the water, a d we ha e treas red these fi di s e are sed to a i a d desi i e er thi a d te d ot to ada t he water i es of a smaller hull cannot be the same as those
AL SALONE NAUTICO DI GENOVA FIART PRESENTA IL MOTORYACHT P54 DISEGNATO DA STEFANO PASTROVICH. AT THE GENOA BOAT SHOW FIART PRESENTS THE P54 MOTORYACHT DESIGNED BY STEFANO PASTROVICH.
of a ar er o e he si e of the oat a d the t e of motorisatio matter The other feature of the shipyard’s models is that they are designed according to the minimum motorisation. The technical department focused strongly on consumption. A boat must sail well even if it does not have exaggerated power in the stern. This is also why another very important innovation was the sandwich structure, which made it possible to fit out a boat much more easily and, above all, to save weight.
SEDE OPERATIVA: Via Geirato 92 Genova (GE) 16138 Cell. + 39 347 7099245 - Cell. + 39 347 3988551 e-mail mmcallestimenti@libero.it
Fountaine Pajot
Shipyard
Anticipare le tendenze RAZIONALIZZARE PER INCREMENTARE LA PRODUZIONE E NUOVE COLLABORAZIONI SIA IN AMBITO PRODUTTIVO SIA PROGETTUALE. IL CANTIERE FRANCESE HA LE IDEE CHIARE PER IL PROSSIMO FUTURO STREAMLINING TO BOOST PRODUCTION AND NEW COLLABORATIONS IN BOTH PRODUCTION AND DESIGN. THE FRENCH YARD HAS CLEAR IDEAS ABOUT THE NEAR FUTURE by Niccolò Volp i Anticipating TRENDS
Domenico Furci è responsabile per il gruppo Fountaine Pajot/Dufour per l’Italia, Malta, Serbia e Montenegro.
Domenico Furci is the Fountaine Pajot/Dufour group manager for Italy, Malta, Serbia and Montenegro.
uesta storia ha un inizio comune a tante altre. La pandemia ha scombinato i piani dei cantieri nautici perché, dopo un periodo di sosta forzata, il mercato è ripartito più forte di prima. La richiesta di imbarcazioni, a vela come a motore, è stata maggiore di qualsiasi rosea aspettativa. È stato un po’ come se andando in bicicletta in salita ci si trovasse un semaforo rosso in mezzo alla strada. Ripartire è faticoso, soprattutto se intorno hai delle persone che ti incitano a fare in fretta e ad andare più veloce di prima. Fountaine Pajot ha scelto il suo percorso per raggiungere il traguardo. «Abbiamo stipulato una partnership strategica con il cantiere Couach di Arcachon afferma Domenico Furci, responsabile del gruppo Fountaine Pajot/Dufour per l’Italia e altri Paesi del Mediterraneo che ci permetterà di razionalizzare e implementare la produzione». Il cantiere Couach ha una lunga tradizione e molta esperienza. Le garanzie di sapere lavorare bene, non mancano. Da sempre si è dedicato a due linee di imbarcazioni: una rappresentata dalle motovedette per la Guardia Costiera francese e l’altra da navi da diporto, dai 24 metri in su. L’accordo tra Couach e Fountaine Pajot prevede che ben 250 addetti del cantiere di Arcachon saranno impegnati nella produzione di multiscafi a motore e i primi esemplari usciranno proprio in questo periodo. Fino a ieri, i modelli a motore di Fountaine Pajot venivano realizzati nello storico stabilimento di La Rochelle, la sede più antica del gruppo, quella che si affaccia sul mare. La struttura non era però adeguata per rispondere alle tante richieste del mercato, in particolar modo ora che sono fortemente in aumento. Fino al 2019 i catamarani prodotti a La Rochelle erano per il 30% a motore e per il 70% a vela. Nel 2021 la percentuale si è modificata passando al a motore e 60% a vela e il gruppo si aspetta che la forbice si assottigli ulteriormente. Trasferire la produzione dei modelli a motore ad Arcachon non ha solo avuto il vantaggio di acquisire le maestranze di Couach, ma anche alcuni direttori di produzione e, soprattutto, ha permesso
photo by Andrea Muscatello.
ANCHE PER DUFOUR IL 2023 SARÀ UN ANNO IMPORTANTE GRAZIE ALLA PRESENTAZIONE DEL 37 E DI UN ALTRO NUOVO MODELLO. FOR DUFOUR TOO, 2023 WILL BE AN IMPORTANT YEAR THANKS TO THE PRESENTATION OF THE 37-FOOTER AND ANOTHER NEW MODEL.
Umberto Felci, ma, anche in questo caso, gli interni sono stati curati da Nauta. «Il 37 rappresenta l’inizio di una o a amma er fo r e a 2023 sarà presentata un’altra novità tra i mo oscafi a e a im e o da arte de r o co siste te erch o ietti o che ci siamo dati e o di ri scire a ma te ere la posizione di mercato che abbiamo conquistato in questi ultimi anni» Furci. Fountaine Pajot è un cantiere attivo già da 45 anni e ha fatto la storia del catamarano da crociera. Può vantare una grande esperienza che permette di anticipare le nuove tendenze. Il tema della sostenibilità è all’ordine del giorno e il cantiere ha già sperimentato delle soluzioni. L’esempio, in questo senso, è Aura 51, un catamarano a vela che ha come propulsore un sistema ibrido con idrogeno e solare. «È un progetto tutto sviluppato all’interno e abbiamo investito moltissimo per riuscire a realizzarlo. Aura 51 i ac a i da di ersi mesi e il riscontro che abbiamo avuto per questa tecnologia ci sta dando molte soddisfazioni. rediamo che, so ratt tto er i m tiscafi a vela, la propulsione sarà sempre più indirizzata verso le emissioni zero. Sono gli armatori che lo chiedono e siamo sulla giusta rotta per soddisfare anche questa esigenza», commenta Domenico Furci. COLLABORAZIONESTORICA CON UMBERTO FELCI PER I MONOSCAFI E BERRETRACOUPEAU PER I CATAMARANI, SI AGGIUNGE ANCHE QUELLA DI NAUTA DESIGN. ADDITION TO THE HISTORIC COLLABORATION WITH UMBERTO FELCI
238 SHIPYARDS Fountaine Pajot
di ottimizzare le sinergie. A La Rochelle, infatti, c’è un reparto che si occupa della realizzazione degli interni e continuerà a farlo, sia per i modelli di Fountaine Pajot, sia per quelli di Dufour. Questa nuova organizzazione produttiva, oltre ad aumentare il numero delle barche realizzate, è funzionale a un completamento della gamma. Prosegue Furci: «Il prossimo multiscafo a motore sarà un 50 piedi e arriverà all’inizio del 2023». Alla gamma si aggiunge pertanto una taglia che mancava. Oggi è composta dall’entry level di undici metri di lunghezza, MY4S, che, a differenza dell’MY37 che ha sostituito, è privo di fly. rescendo di dimensioni c’è MY5 che misura 40 piedi e MY6 che arriva a 45. L’ammiraglia, invece, è rappresentata da MY67 che deriva da Alegria 67, il catamarano a vela più grande realizzato da Fountaine Pajot. «Tutti i nostri catamarani a motore sono progetti autonomi, non derivano da modelli a vela, a parte MY67. Non si tratta di m tiscafi a c i stato to to a ero, ma di disegni nati apposta per rispondere alle esigenze degli armatori che vogliono un catamarano a motore. E per quanto ri arda a ro etta io e, a o it che allo studio di architetti Berret-Racoupeau, che collabora con Fountaine Pajot ormai da molti anni, per i nuovi modelli, a partire proprio dal 50 piedi, gli interni sono a dati a a ta esi a non è finita qui. Gli investimenti porteranno a un nuovo modello di grandi dimensioni, anche questo declinato sia a vela, sia a motore, che sarà pronto per la fine del 2023. Inoltre, come sappiamo, il cantiere francese ha acquisito negli anni scorsi il brand Dufour che ha appena svelato il nuovo 37 al salone di Cannes. Il progetto, come sempre, è affidato a
ALLA
FOR MONOHULLS HASCATAMARANS,BERRET-RACOUPEAUANDFORNAUTADESIGNALSOJOINEDTHERANKS.
IN
MY4S.
Power
MOTORE SARÀ UN 50
This story begins in the same way as many others. The pandemic messed up shipyards’ plans because, after a period of forced standstill, the market got going again stronger than before. The demand for sailing and power boats proved greater than anyone could have imagined. It’s been a bit like cycling uphill and finding yourself at a red traffic light halfway up. tarting again is hard work, especially if you have people around you urging you to hurry up and go faster than previously. Fountaine Pajot has chosen its path to reach its objective. «We’ve stipulated a strategic partnership with the Arcachon-based Couach yard», states Domenico Furci, manager of the Fountain Pajot/Dufour group for Italy and other Mediterranean countries, «which will enable us to streamline and implement production». The Couach yard has a long tradition, extensive experience, and plenty of guarantees regarding its expertise. It has always devoted itself to two lines of boats: one represented by patrol vessels for the French Coast Guard and the other by pleasure yachts measuring 24 meters plus. The agreement between Couach and Fountaine Pajot provides for 250 employees from the Arcachon yard to be involved in building A PIEDI
67.
motorised IL PROSSIMO MODELLO
E SARÀ PRESENTATO NEL 2023. THE NEXT POWER MODEL WILL BE A 50-FOOTER, DUE TO BE PRESENTED IN 2023.
Fabiani Yacht
has a hybrid solar and hydrogen-powered system, all developed in-house.
PRODUCTION OF ALL THE POWER MULTIHULLS HAS BEEN TRANSFERRED TO THE COUACH HEADQUARTERS IN ARCACHON.
242 SHIPYARDS Fountaine Pajot
Aura 51 ha un sistema ibrido solare e idrogeno, tutto sviluppatodelall’internocantiere.
in early 2023». A size that was missing is therefore being added to the range. Today it is made up of the entry level eleven meter MY4S, which is lacking in a flybridge, unlike the MY37 it replaces. oing up in size we have the foot MY5 and the foot MY6. The flagship, however, is the MY67 that derives from the Alegria 67, the largest ever sailing catamaran built by ountaine Pa ot. «All our power catamarans are independent projects, which do not derive from sailing models, apart from MY67. They are not multihulls with the mast removed, but designs created especially to meet the needs of owners wanting a power catamaran. And as far as design is concerned, the innovation lies in the fact that the Berret-Racoupeau firm of architects, which has worked with Fountaine Pajot for many years now, has entrusted Nauta Design with the interiors for the new models, starting with the 50-footer». ut it doesn’t end here. The investments will lead to a large new model, available in both sailing and power versions, which will be ready by the end of 2 2 . oreover, as we know, the rench shipyard recently acquired the Dufour brand, which has ust unveiled the new at the annes
multihulls, with the first examples due to be released during this period. ntil yesterday, ountaine Pa ot’s models were made in its historic plant in La ochelle, the group’s oldest site overlooking the sea. owever, the facility was inadequate for the numerous market demands, especially now that they are increasing strongly. ntil 2 , of the catamarans produced in La ochelle were powered by engines and by sails. In 2 2 the percentage changed to engine powered and 6 sail powered, and the group expects the difference to narrow further. Transferring production of the engine powered models to Arcachon not only had the advantage of acquiring ouach’s workforce, but also some production managers and, above all, made it possible to optimise synergies. There’s a department in La ochelle that takes care of the interior design and will continue to do so, both for ountaine Pa ot and Dufour models. In addition to increasing the number of boats built, this new production organisation will also help to complete the range. urci continues multihull will be 50-foot long and will arrive
LA PRODUZIONE DI TUTTI I MULTISCAFI A MOTORE È STATA TRASFERITA AD ARCACHON, NELLA SEDE DEL CANTIERE COUACH.
boat show. As ever, the design has been entrusted to mberto elci, but in this case, Nauta will be looking after the interiors. «The 37 marks the start of a new range for Dufour and another new sailing monohull will be presented in March 2023. The commitment on the part of the group is substantial because the goal we have set ourselves is to be able to maintain the market position we have gained in recent years», says urci. ountaine Pa ot is a shipyard that has been in business for forty five years and has made cruising catamaran history. It can boast extensive experience that enables it to anticipate the latest trends. The matter of sustainability is on the agenda and the yard has already tried out different solutions. ne example, in this sense, is the Aura 51, a sailing catamaran powered by a hydrogen solar hybrid system. «This is a project that we have developed entirely in-house and in which we have invested heavily. Aura has already been in the water for several months and the feedback we have received regarding this technology is proving very satisfying. We believe that propulsion will be increasingly directed towards zero emissions, especially for sailing multihulls. This is what owners want and we’re on the right track to meet this requirement too», comments Domenico urci.
ABBIAMO ASSISTITO ALLE PROVE IN VASCA NAVALE DEL PROTOTIPO DEL CANADOS GLADIATOR 571 BLADE, UNA BARCA SPORTIVA PROGETTATA PER SUPERARE I 50 NODI DI VELOCITÀ WE WITNESSED TOWING TANK TESTS OF THE PROTOTYPE OF THE CANADOS GLADIATOR 571 BLADE, A SPORTS BOAT DESIGNED TO DO OVER FIFTY KNOTS by Francesco Michienzi Canados Gladiator 571 Blade Preview
Superare sé stessi OUTDOING oneself
246 PREVIEW Canados Gladiator 571 Blade
D . na volta ottenuti i risultati sperati, l’ufficio tecnico del cantiere ha potuto avviare la progettazione. Nel frattempo, sono stati prodotti modelli in scala per avviare una campagna di test nella vasca navale del entro Nazionale delle icerche di oma.
Il N ha permesso a anados di fare i suoi test nella loro piscina lunga metri, una delle più importanti al mondo. Per quanto il D sia uno strumento utile, a anados non bastava. La reputazione del cantiere di costruire scafi molto performanti non è frutto del caso. il risultato di un approccio scientifico che non lascia spazio all’ignoto. Il carro di traino del modello è progettato per effettuare test ad alta velocità. Date le dimensioni della vasca, i binari su cui scorre il modello sono stati costruiti seguendo la curvatura terrestre si possono cos raggiungere velocità di ben km h. iportata alle reali dimensioni di un’imbarcazione, i test producono dati corrispondenti a
The Gladiator 571 Blade will be built entirely in vacuum-bagged E-Glass while all of the components such as the hard top, roll bar, outside galley, sofas and sun pad will be a in car on r . of th c floor are structural and made in composite at ria to i ht r an tron r. hi ty of construction means that the boat needs 15% less power to travel at the same speed, so fuel consumption and costs decrease whi th ran incr a .
Tutti i pavimenti sono strutturali e realizzati in materiale composito per ottenere leggere a e rigidit . A velocità equivalente, la barca richiede il 15% di potenza in meno, i consumi e i costi diminuiscono, l autonomia aumenta.
velocità in mare di oltre 6 nodi. Più le dimensioni del modello sono prossime alle reali dimensioni dell’imbarcazione, più i risultati, validati con i test, possono essere considerati attendibili. Le importanti dimensioni della vasca di prova hanno permesso di scegliere un fattore di scala significativo i metri di Gladiator 571 con un modello di circa due metri di lunghezza, fresato a controllo numerico per mantenere completa similitudine tra realtà e prove. Definite le diverse condizioni di lavoro, necessarie a valutare i voluti incrementi di velocità, la riduzione dei consumi e il comfort degli ospiti a bordo, il modello, mantenuto dal carro di traino all’immersione desiderata, è stato spinto alla velocità di prova, dove è stata superata la prima fase dionoaccelerazione.statenecessarie quattro diverse sessioni di test in vasca per arrivare ai dati che il cantiere voleva ottenere e oltre corse in piscina per valutare la reattività, il comfort e la stabilità dello scafo in varie condizioni per finalizzare
Gladiator 571 Blade sarà interamente costruito in E-Glass sottovuoto mentre tutti i componenti come hard top, roll bar, cucina esterna, divani e prendisole saranno reali ati in fibra di carbonio.
Per garantire prestazioni in linea con la filosofia seguita per i precedenti modelli, anados ha affidato la progettazione della carena del nuovo Gladiator 571 Blade a iovanni enatore, ingegnere capo di lunga data del cantiere romano. L’obiettivo è superare sé stessi, in termini di velocità, sicurezza e comfort. Lo scafo di questa luxury fast boat punta sull’ingegneria e sulla tecnica per raggiungere target molto elevati. Per quanto riguarda l’architettura navale, anados ha condotto una prima analisi di fluidodinamica computazionale
Il design esterno del Gladiator 571 Blade è il risultato di una stretta collaborazione tra Canados Engineering e Francesco Viola dello studio di design atura.
The external design of the Gladiator 571 Blade emerged from a close collaboration between Canados Engineering and Francesco Viola from th at ra i n t io.
rancesco Viola, Mic el arsenti and iovannI enatore.
PREVIEW
To ensure performance in line with the tradition established by previous models, anados entrusted the design of the hull of the new Gladiator 571 Blade to iovanni enatore, the oman yard’s long standing chief engineer. The aim was to improve on their record, in terms of speed, safety and comfort. The hull of this luxury fast boat draws on advanced engineering and technical know how to reach very high specifications. or the naval architecture, anados carried out a preliminary computational fluid dynamics analysis D . nce they achieved the results they were looking for, the yard’s technical department began the design pro ect. eanwhile, th scale models were produced to start a test programme in the towing tank at the National esearch entre in ome. The centre granted anados access to its metre long tank, which is one of the world’s best. ut although D work is useful, anados wanted more. The yard’s reputation for producing high performance hulls is not the fruit of chance. It is the outcome of a scientific approach that leaves no room for the unknown. The towing carriage used with the model was designed to carry out high speed tests. iven the size of the tank, the rails on which the model ran were built following the curvature of the earth, which enables them to reach speeds of as much as km h. hen translated to the size of a real boat, the tests produce figures relating to a speed at sea of over sixty knots. The more the size of the model approaches the actual
l’architettura navale del Gladiator 571. on un progetto capace di offrire a modello tre diverse propulsioni e trasmissioni, in linea d’asse, con eliche di superficie o motori fuoribordo, sono state condotte le prove a , , , , e 6 nodi per assicurarsi che la manovrabilità fosse ottimizzata a tutte le velocità. Per ciascuna condizione di prova è stato individuato il migliore assetto di navigazione, per raggiungere la massima velocità e contenere i consumi è stata, quindi, registrata la resistenza al moto, il corrispondente valore dell’angolo di assetto in corsa e la lunghezza bagnata dello scafo alle diverse velocità. I test
in vasca hanno confermato quanto già ipotizzato dagli studi teorici. La carena mostra un comportamento neutro alle diverse distribuzioni longitudinali di peso studiate, confermando buona duttilità ai cambiamenti di carico che possono interessare un’imbarcazione durante il suo esercizio. razie ai risultati ottenuti in vasca di prova, il progetto di Gladiator 571 evolve nell’ottica del miglioramento continuo si prevedono ora maggiori velocità, con riduzioni sensibili della rumorosità e delle vibrazioni, con un ulteriore incremento del comfort nella cabina armatoriale e nel salone sopra coperta.
boat size, the more the results that emerge from the test can be considered reliable. The size of the towing tank has meant that large scales could also be used the metre length of the Gladiator 571 was reproduced in a model of around two metres, that was digitally milled to ensure that the tests accurately reflected reality. nce the various conditions needed to assess the set increasing speeds, reduction in fuel usage and onboard comfort had been defined, the model which the towing carriage kept at the required depth was pushed to the testing speed, where the first acceleration stage was completed. our different tank sessions were required to get all the data the yard wanted, and over runs through the water to assess hull responsiveness, comfort levels and stability in various conditions to finalise the naval architecture of the Gladiator 571. The pro ect plans to offer three different propulsion and transmission packages, with straight shaft, surface drives or
SCAFO
• Dislocamento a pieno carico da 21 a 21,9 tonnellate Capacit serbatoi carburante . . con motori fuoribordo • Capacità serbatoi acqua • Capacità serbatoi acque nere
Lung e a .t. 1 , m entrobordo 18, m uoribordo Larg e a massima ,80 m islocamento a vuoto da 1 ,5 a 18, tonnellate
MOTORI E PRESTAZIONI
outboards, and so runs were conducted at , , , , and 6 knots to ensure handling was optimised at all speeds. The best trim was identified in each of the test conditions to reach the highest speed, and reduce fuel usage resistance to motion, the corresponding trim angle when underway, and the length of the hull in contact with the water at the various speeds. The tank tests confirmed what had already been suggested by theoretical work. The hull showed it behaved neutrally to the various longitudinal weight distributions that were tried out, confirming good adaptability to variations in load changes that might occur on a boat during use. The results from the test tank have meant that the Gladiator 571 programme is showing continuing improvement higher speeds are now expected, with notable reductions in noise and vibration, and a further increase in the comfort of the master cabin and the lounge above decks.
PROPULSIONS AND PERFORMANCE
CANTIERI DI OSTIA S.R.L. Via dell’Idroscalo, 252 - I-00121 Roma . 9 0 88 9 9 in o canados.com, .canados.com
With in-line transmission 2 x Volvo D11s, 725 hp op speed knotsCruising speed 0 knots 2 x M i , 50 p op speed knotsCruising speed 1 knotsSurface Drives 2 x M i , 850 p op speed knotsCruising speed knots2 x Volvo 1 R5, 1,000 p op speed 8 knotsCruising speed 0 knots2 x cania anni 1 CR , 1,150 p op speed 51 knotsCruising speed 2 knots -
LO 1 . m inboard , 18. m outboard • Maximum beam .80m Lig t mass displacement rom 1 .5 to 18. tonnes Full load displacement 21 to 21.9 tonnes Fuel tanks volume , , it outboards fitted • Water tanks volume • Waste ater tanks volume
Con trasmissioni linea d’asse 2 Volvo D11-725 cv Velocit massima nodi -Velocit di crociera 0 nodi 2 Man i - 50 cv Velocit massima nodi -Velocit di crociera 1 nodiCon trasmissioni con eliche di superficie e 2 Man i -850 cv Velocit massima nodi -Velocit di crociera nodi2 Volvo 1 R5 - 1.000 cv Velocit massima 8 nodi -Velocit di crociera 0 nodi2 cania anni 1 CR – 1.150 cv Velocit massima 51 nodi -Velocit di crociera 2 nodi -
HULL
250 PREVIEW Canados Gladiator 571 Blade
Space extra large Lagoon 51
CON QUINDICI METRI DI LUNGHEZZA E PIÙ DI OTTO DI LARGHEZZA I VOLUMI NON MANCANO, NÉ IN COPERTA, NÉ NEGLI INTERNI, NÉ SUL FLY. MA IL NUOVO CATAMARANO DEL CANTIERE FRANCESE È CAPACE DI BUONE PRESTAZIONI SOTTOVELA. ANCHE CON POCA ARIA AT FIFTEEN METRES LONG AND OVER EIGHT WIDE, THERE IS NO LACK OF SPACE, WHETHER ON DECK, INSIDE OR ON THE FLYBRIDGE. BUT THE FRENCH YARD’S NEW CATAMARAN CAN DELIVER GOOD PERFORMANCE UNDER SAIL. EVEN WITHOUT MUCH WIND
Non ci sono solo spazi abbondanti e diancherazionalmente,sfruttatimagrandefacilitàmuoversiabordo,
254 TEST Lagoon 51
perfino quando gli ospiti sono tanti.
Not only is there abundant and cleverly used space, but it is also very easy to get around on board, even with many passengers aboard.
Lo spazio come ossessione. I designer di interni e di coperta, soprattutto quando lavorano per cantieri che producono in serie, hanno questa richiesta pressante. L’equazione è presto fatta: spazio uguale comfort, comfort uguale crociera. Il team che ha lavorato su Lagoon 51 è molto rodato, è lo stesso che ha progettato tutti gli ultimi modelli del cantiere, sia a vela, sia a motore. Si tratta di VPLP Design per l’architettura navale, Patrick le Quément per gli spazi esterni e Nauta per gli interni. Il lavoro è per forza di gruppo. Nessuno può limitarsi al proprio compito senza confrontarsi con gli altri, perché ogni decisione implica uno scombussolamento nella parte progettuale dell’altro studio. E, per il Lagoon 51, mi sembra evidente che ci sia stata molta collaborazione. Partiamo dall’alto, cioè dal fly, una delle aree forse meglio riuscite. Non era scontato perché, spesso, sui catamarani a vela si trovano soluzioni poco convincenti. Il fly è molto in alto e ha un solo timone al centro che permette al timoniere un’ottima visibilità. Sia verso prua, sia lateralmente, da quella posizione si ha tutto sotto controllo. Solamente l’estrema poppa rimane cieca, ma è inevitabile. Inoltre, il timone non è stato collocato troppo a prua, perché la parte prodiera del fly rimane esterna alle manovre ed è occupata da due prendisole. Ottima soluzione, dato che si ricava uno spazio per il relax, senza sacrificare le manovre e senza ostacolare la vista al timoniere. a sul fly non c’è solo questo. Verso poppa trova spazio
un divanetto a L con al centro un tavolo che, se ribassato, trasforma tutta la zona in un ampio prendisole. Completano l’opera gli schienali abbattibili, che servono per il timoniere oppure per chi vuole godere del prendisole. Le manovre sono tutte a portata di mano. Il timoniere da solo è in grado di condurre il catamarano senza ostacolarsi con gli ospiti. I winch sono elettrici e c’è anche un comando elettrico, sempre vicino alla ruota, che permette di regolare il trasto che rimane all’esterno dell’area living e cioè all’estrema poppa del fly. li spazi sono quindi stati sfruttati al meglio. Quale sarebbe l’unico inconveniente? n fly cos in alto, in genere, sacrifica la superficie velica della randa. Il boma, infatti, è sopra l’hard top in modo da garantire una piena abitabilità a chi frequenta il fly. ul Lagoon 51, invece, l’albero passante è stato spostato leggermente a prua, in questo modo il boma è più lungo e di conseguenza è maggiore la tela della randa. Si arriva a 97 m2 nella versione standard steccata e addirittura a 100 m2 per quella optional. Un hard top rigido, come quello scelto per il Lagoon 51, offre molta protezione, ma il pericolo è che non si vedano bene le vele, in particolare la randa. Anche questa volta i progettisti hanno trovato una valida soluzione. Sull’hard top sono state previste due vetrate che permettono al timoniere di vedere la randa senza muoversi dalla sua postazione. È ideale non solo per la regolazione, ma anche per quando la si
255
Tanti layout possibili per soddisfare esigenze diverse, dal charter all armatore. Molto elevata la qualit delle finiture.
256 TEST Lagoon 51
There are a lot of possible layouts to meet a range of needs, whether from own r r or chart r r . h a ity of th ni h i ry hi h.
volumi, la cosa che ho più apprezzato è la facilità di movimento. La si trova in pozzetto, lungo i passavanti laterali che non sono solo ampi, ma anche sgombri, dato che le sartie sono fissate alle fiancate e persino a prua. uesta zona è stata attrezzata come se fosse una sorta di secondo pozzetto, nel senso che è arredata con due chaise longue un divanetto lineare che le unisce. In pratica si tratta di un’area living rivolta a prua. L’altra caratteristica che si fa apprezzare in coperta è la spiaggetta abbattibile a poppa che diventa una terrazza a pelo d’acqua. Analoga razionalità è stata utilizzata per il layout degli interni curato da Nauta. Il salone centrale, ovviamente, offre molto spazio, ma non si percepiscono sprechi. Lo spazio ha una vista a 360° grazie alle vetrate che lo circondano. Oltre ai divanetti, alle sedute e alla cucina che si affaccia in pozzetto, c’è spazio anche per una zona carteggio. Nei due scafi si trova l’area notte con molteplici soluzioni. Si passa da quella più armatoriale che destina per intero lo scafo di dritta
sotto i 60° si piantano. Non è il nostro caso visto che a 45°, con poco più di 5 nodi d’aria navigavamo a quattro nodi e mezzo. Si tratta ovviamente di un catamarano da crociera, ma, se regolati bene, anche con pochissima aria, i 150 m2 di vele fanno il loro lavoro. Anche al timone la sensazione è positiva. Lagoon 51 prende facilmente il suo passo e quando l’ha trovato, lo mantiene senza problemi.
all’armatore con cabina matrimoniale, bagno con box doccia separato, cabina armadio e vanity, mentre lo scafo di sinistra ospita tre cabine matrimoniali e due bagni, fino alla versione da charter con ben sei cabine e quattro bagni. Esiste anche un layout con quattro cabine e quattro bagni, ubicati tradizionalmente due a prua e due a poppa. Tutta questa abbondanza, di solito, ha come conseguenza delle prestazioni non esattamente esaltanti. E le condizioni di Sanremo non sembrano facilitare le cose: poco vento, massimo cinque nodi, undici persone a bordo, serbatoio dell’acqua pieno e quello del carburante al 50%. Insomma, oltre alle quasi venti tonnellate del Lagoon 51 abbiamo un carico notevole. Confesso che mi aspettavo di testare solo i due motori Yanmar da 80 cavalli ciascuno con saildrive e invece lo skipper, appena uscito dalla diga foranea, ha srotolato il genoa e issato la randa. L’attenzione dei progettisti sul piano velico ha dato i suoi frutti. Nonostante un’intensità del vento reale tra 4,6 e 5,3 nodi, Lagoon 51 è arrivato perfino a , nodi di velocità, mentre eravamo al traverso. Mi ha sorpreso piacevolmente anche la capacità di stringere la bolina. Sono arrivato a un angolo di 45°, ma sono abituato a catamarani che non riescono a stringere quasi per niente e se provi a scendere
barchemagazine.com 257
Space is like an obsession. Interior and deck designers, especially when they work for yards that produce in series, have this pressing requirement. It’s easy to do the sums space equals comfort, and comfort equals cruising. The team which worked on the Lagoon 51 is experienced: it is the same that has designed all of the yard’s recent models, both engine and sail-powered. We are talking about VPLP Design (who did
the naval architecture) and Patrick le Quément (external areas), while Nauta did the interiors.
258 TEST Lagoon 51
helm, or for whoever wants to en oy the sun pad. The rigging is all to hand. Whoever is skippering can handle the catamaran on their own without finding guests in their way. The winches are completely electric, and there is also an electric control (again, close to the wheel , which means you can ad ust the mainsail which stays outside the living area and thus right at the stern end of the flybridge. o, the areas have been exploited as well as possible. So, are there any drawbacks uch a high flybridge generally means having to reduce the size of the mainsail. The boom is actually over the hard top, to ensure that anybody on the flybridge
y necessity, they work as a team. None of them can limit themselves to their sector without getting involved with the others, since every decision brings with it some upheaval to the planning stage of the other areas. And, for Lagoon 51, it seems clear to me that there was a lot of collaboration. Let’s start from high up, from the flybridge, possible one of the most successful elements. This success can’t be taken for granted since the final result on sailing catamarans is often unconvincing. The flybridge is very high up and has a single wheel
helming an excellent view. Both forward and to the sides, you have everything under control. The only blind spot is right in the stern, but that is inevitable. And what is more, the wheel hasn’t been located too far forward, since the bow part of the flybridge is beyond the rigging and is occupied by two sun pads. It is a very good design, given that they have created an area in which people can relax, without sacrificing the rigging and without blocking the view from the bridge. But there’s more on the flybridge. oing aft there is an L shaped sofa with a table in the middle which, when lowered, turns the entire area into a large sun pad. This is rounded
SAILING M2
MAIN PROPULSION
VPLP Design (naval architecture), Patrick le Quément (exterior design) and Nauta Design (interior design)
9 0 . 5 . //Under power performance LA RUMOROSITÀ NELLA CABINA ARMATORE È MOLTO BASSA. SI AVVERTIVA DI PIÙ IL RUMORE DELL’ACQUA SULLO SCAFO PIUTTOSTO CHE QUELLA DEI MOTORI IN FUNZIONE. THERE IS VERY LITTLE NOISE IN THE MASTER CABIN. YOU
Mare//Sea state Calmo//Calm
MOTORE
Acqua imbarcata 830 l
• Cilindrata 2,0 l lesaggio per corsa 8 mm x 90mm
elocità kn Rumore su scala A cabina armatore dB Boat Sound level on scale A ed in knots (owner cabin) dB .2 59 . 1 8 8.0.8.5 9 8 . 1 Andatura Angolo Velocità Nodi Vento Reale Nodi Point of sail Angle Speed knots Real Wind knots Bolina //On the wind 5 .5 5 .2 Bolina //On the wind 50 . . Bolina larga //Close reach 0 .1 5 . Bolina larga //Close reach 5 .0 5 .2 Traverso//Beam
SCAFO
barchemagazine.com 259 LUNG./LARG.RAPPORTO 1.9
Vento//Wind Speed 5 nodi//knots
Fuel volume on board
• Regime di rotazione massimo 3200 giri/minuto eso a secco 229 kg rasmissione saildrive
Località//Place Sanremo
CERTIFICAZIONE CE
1. . 9 ,
Persone a bordo//People on board 11
SUPERFICIE VELICA M2
LO 15. 5m Maximum beam 8.10m ra t 1. 8m isplacement 19,91 kg ater tank volume 830 l • Fuel tank volume
2x anmar 80 Outlet mec anical po er 58.8 kW 80 p c linders ept volume ore troke 8 mm x 90mm Maximal rotational speed 200 min r eig t 229 kg aildrive 1, , 9 , xcl. V reach
Water volume on board
CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST
150 m2 Main sail 9 m 101 m2 ert s rom to 1 cre included
Carburante imbarcato 500 l
150 DISLOCAMENTO DISPLACEMENT 19.9 VELOCITÀ MAX DI BOLINA NODI HAULING MAX SPEED IN KNOTS 4.3
2x anmar 80 oten a 58,8 kW 80 cv cilindri
VPLP Design (naval architecture), Patrick le Quément (exterior design) e Nauta Design (interior design)
info@cata-lagoon.com, www.cata-lagoon.com
Lung e a .t. 15, 5m aglio massimo 8,10m escaggio 1, 8m islocamento 19.91 kg erbatoi acqua 830 l • Serbatoi carburante 1.040 l • Sup. velica
PROGETTO
150 m2 Randa 9 m2 enoa 5 m2 • Code 0 101 m2 • osti letto da a 1 incluso equipaggio
SURFACE
LAGOON 1 2 quai de ra a, C 8121 - 0 2 ordeaux Cedex, rancia . 0 55 809280
UN’ANDATURAGARANTISCONODICROCIERATRAOTTOEOTTONODIEMEZZO.
the layout of the interiors, by Nauta. The central lounge of course provides a lot of space, but it doesn’t feel as if any is wasted. The area has a 360-degree panoramic view thanks to the windows that surround it. As well as the sofas, the seats and the galley which looks onto the cockpit, there is room for a map area. In the two hulls, there is the cabin area, which can be set out in a large number of different ways. The most owner-driven of these sets aside the entire starboard hull to the double master cabin and a bathroom with a separate shower cubicle and vanity unit, while the port hull holds three double cabins and two bathrooms. But there is a full range of options right up to the charter version, which by contrast has six cabins and four bathrooms. There is also a layout with four cabins and four bathrooms, which are set out in the standard way, with two aft and two
But here too the designers have found a good solution. Two skylights have been included, so the helmsman can see the mainsail without moving from the wheel. That’s perfect not just for trimming the mainsail, but also when you raise or lower it. n the deck, in addition to the space, the thing that I most liked is how easy it is to get around. That’s something you find in the cockpit, along the gangways which aren’t just wide, but also uncluttered, given that the shrouds are fixed to the sides and even to the bow. This area has been fitted out as if it were a kind of a second cockpit, in that it is furnished with two chaises longues and a linear sofa that joins them together. Essentially it is a living area that faces forward. The bathing platform is another good feature on the deck. Located in the stern, it can be lowered to become a water-level terrace. A similar approach has been taken for
But on Lagoon 51 the keel-stepped mast has been moved slightly forward, and that means the boom is longer and as a consequence, the mainsail is larger. It is 97 square metres in the standard version, and as much as 100 in the optional. A stiff hard top, like the one chosen for the Lagoon 51, gives a lot of protection, but there is always the risk that you won’t be able to see the sails properly, especially the mainsail.
THE TWO 80HP YANMARS WITH SAILDRIVE PROVIDE A CRUISING SPEED OF BETWEEN 8 AND 8.5 KNOTS.
260 TEST Lagoon 51
I DUE YANMAR DA 80 CAVALLI CON PIEDE SAILDRIVE
I have to confess that I was only expecting to try out the two 80hp anmar engines with saildrive, but as soon as we left the harbour wall behind, the skipper unfurled the genoa and raised the mainsail. The care taken in designing the sail plan has paid dividends. Despite a true wind speed of between .6 and . knots, the Lagoon 51 got to . knots while we were on a beam reach. I was also pleasantly surprised by its ability to sail close hauled. I got to a degree angle, whereas I am used to catamarans that can hardly sail close to the wind at all, and if you try to go below 6 degrees you end up in irons. That didn’t happen to us, and at degrees, with ust over five knots of wind, we sailed at . . This is a cruising catamaran, but if you trim them well, the 150 square metres of sails do their work, even with very little wind. The feeling at the wheel is good. The Lagoon 51 gets going easily and when you have found your course it sticks to it without any problem.
forward. Riches of this sort in terms of accommodation normally mean that you get a performance, which is hardly exhilarating. And the conditions we found at Sanremo didn’t feel as if they were going to make things easy: there wasn’t a lot of wind, a maximum of five knots, with eleven people on board, a full water tank and fuel tank at 50%. o we had a significant load in addition to the nearly twenty tonnes of the Lagoon 51.
MOLTO MANEGGEVOLE IN MANOVRA. PER RIENTRARE IN PORTO, NONOSTANTE DOVESSIMO RAGGIUNGERE UN ORMEGGIO ANGUSTO, NON C’È STATO NEMMENO BISOGNO
DI AZIONARE L’ELICA DI PRUA. IT IS VERY EASY TO HANDLE WHEN MANOEUVRING. COMING BACK INTO PORT, EVEN THOUGH WE HAD TO GET INTO A CRAMPED MOORING PLACE, WE DIDN’T EVEN HAVE TO USE THE BOW THRUSTER.
262 TEST Lagoon 51
https://www.shipcontrol.it VIA DEI GHIVIZZANI 1743B LOC. PIANO DI MOMMIO 55054 MASSAROSALOUVRESY225LUCCACOMPACT Novità Lumishore per la linea Weld-in Installazione a filo, senza flange (I led sono dall’interno)regolati Piccola e compatta Nessuna perdita di luminosità a prescindere dalla forma dello scafo Installazione semplificata che abbatte i costi e riduce la manodopera. MODELLIFIXTURELUMENSDISPONIBILILUMENS (BIANCO) FASCIO LUMINOSO 11,00024,750 110’ ORASUPRAEOSULTRA-LARGO(RGBW)(DUALCOLOR)(COLORESINGOLO)
264 TEST Cranchi SessantasetteCranchi Sessantasette
T
casaT
COMFORT DOMESTICO, MA ANCHE BUONE QUALITÀ MARINE. IL NUOVO 20 METRI DELLA CASA DI PIANTEDO È UN PERFETTO CRUISER MODERNO DOMESTIC COMFORT, BUT ALSO GOOD PERFECTPIANTEDO-BASED20-METERQUALITIES.SEAFARINGTHENEWFROMTHEFIRMISAMODERNCRUISER
by Luca Sorde by Ivan a
i photo
Fois barchemagazine.com At SEA as at home come
The steering position is centrally located giving excellent vision, the large and comfortable skipper’s chair has twin seats alongside so this also becomes a welcoming area that is good for socialising.
Il processo continua, dopo l’ammiraglia Settantotto, ecco il Sessantasette. Stesso cantiere, stesso designer, stessa filosofia. Cranchi e Christian Grande fanno il bis. A distanza di un paio d’anni dimostrano di nuovo di aver trovato il giusto equilibrio: la forza di un cantiere che sa fare barche robuste, marine e funzionali, e il tocco del designer che sa “tirar le linee” nel modo giusto. In altre parole: imbarcazioni fatte bene, dipinte sui gusti e le voglie degli armatori di oggi. Sessantasette è un puro cruiser, senza compromessi. Il progetto non è alla ricerca della massima velocità, anzi, quel numero finale è una conseguenza. Prima vengono spazio, abitabilità, comfort. Lo si capisce già osservandola in banchina, con la forma alta e imponente. I volumi sono tanti, da prua a poppa. Questo però non è a scapito dell’estetica poiché le murate scolpite, le lunghe finestrature, il dritto di prua avviato, i giochi di colori ne alleggeriscono molto il profilo. aliti a bordo ci si sente subito a proprio agio. I tanti spazi a disposizione vengono sfruttati nel migliore dei modi. Una pessima tendenza a cui si assiste sulle barche di ultima generazione
La coppia Cranchi-Grande su questo venti metri è anche stata capace di sorprendere. Decisamente interessante è infatti la posizione della cucina, molto a prua del main deck, a lato della postazione di pilotaggio, e senza paratie. Anche la scala per scendere nella zona notte è molto avanti, simmetrica rispetto alla cucina, dall’altro lato della plancia. Questa doppia scelta fa sì che il salone,
è, all’opposto, quella di innamorarsi dei volumi vuoti, delle grandi vetrate immacolate. Come se gli spazi a disposizione fossero un valore che si giustifica da solo. In realtà la professione degli architetti è proprio quella di riempire scatole vuote, non di lasciarle tali. Christian Grande ha creato degli spazi pieni e godibili, che fanno venire voglia di toccare, sedersi, vivere la barca.
266 TEST Cranchi Sessantasette
Il posto di pilotaggio è centrale per una visione ottimale, la grande e confortevole poltrona del capitano a ancata da una seduta gemella in modo da rendere anche questo spazio accogliente e consono alla socialità.
h a oon i a roo of r n ta t , nno y f rni hin that create an area with a strong personality: owners will a to choo a ofa a rin o r two t r a y on of th r at i n ho a ar inin ta with ro n corners, with a top in bronze, smoked glass or in imperial grey ar , rro n y i ht inin chair or a ar chair , an a o f rnit r an ttin with a cont orary ni h, inc in a oo ca , a ca in t with th t i ion that i away, an an ant i ta that i a o t as a small wine store.
barchemagazine.com 267
Il salone un ambiente dal gusto ra nato, nobilitato da elementi di arredo che disegnano uno spazio dalla spiccata personalità: l’armatore avrà la possibilità di scegliere uno dei divani selezionati da grandi case di design dalla dimensione di oltre due metri; un tavolo da pranzo quadrato con gli angoli stondati, con piano in vetro fumé bronzo o in marmo grigio imperiale, circondato da otto sedie o poltroncine, e ancora mobili e complementi dalle finiture contemporanee e di pregio, tra cui anc e una libreria, un vano con tv a scomparsa e un’elegante credenza attrezzata anche con cantinetta.
Sottocoperta, la suite dell’armatore è a tutto baglio. Il letto matrimoniale è in posizione centrale ed è valorizzato da una testata leggermente incurvata che disegna una sorta di sipario che abbraccia, isola e nobilita il letto, anche grazie all’originale rivestimento in pelle lucida applicata con un suggestivo e etto pliss . Oltre che per la cabina armadio, c’è spazio anche per un salottino con poltrone e tavolino, ideale anche come vanity corner, e per un grande bagno concepito con tre ambienti distinti con i servizi e la doccia che sono in locali separati dalla sala da bagno con i due lavandini.
268 TEST Cranchi Sessantasette
un solo grande open-space si allunghi di molto verso prua, regalando tanto spazio alla zona pranzo, con un tavolo da otto, e living, dove si trova un salotto con grande divano a L. Aver posizionato la discesa sottocoperta molto a prua fa sì che la grande cabina armatoriale a estrema poppa sia quasi invisibile. In questo modo la zona dedicata agli armatori è isolata e nella zona più larga della barca. Come accennato in apertura, ottenere un’elevata velocità massima non era uno dei punti cardine del progetto. Al massimo dei giri, i due D di olvo Penta con Ips spingono
ow c , th own r it i f a . h o i c ntra y ocat an i nhanc y a i ht y c r h a oar which oo i a in of c rtain that embraces isolates, and ennobles the bed, not a t ca of th ori ina co rin in shiny leather that is applied with an intri in i ct. w to th r being space for the walk-in wardrobe there is also a small living room with armchairs and a table, which is also perfect as a anity corn r, an a ar athroo t with three distinct zones, with the WC and shower in areas separated by the bathroom with two wash basins.
il Sessantasette appena sopra i 28 nodi. Valore non estremo, ma che racconta bene la filosofia della barca che cerca comfort ed efficienza. Non a caso il meglio di sé lo dà a 26 nodi, la velocità di crociera veloce, dove si naviga nel silenzio assoluto e consumando 13 litri di gasolio per ogni miglio percorso, con un’autonomia di oltre miglia.
barchemagazine.com 269
Al timone il Sessantasette è estremamente piacevole, preciso nelle accostate, graduale nell’erogazione. Nota di merito per entrambe le postazioni di pilotaggio. Sia quella interna sul main deck, sia quella sul fly sono molto avanzate e ben
rialzate rendendo la visuale frontale ottima. I doppi schermi touch da 22’ Axiom aymarine permettono inoltre di avere sotto controllo tutti gli impianti di bordo, motori e cartografia con un solo colpo d’occhio. In sala macchine sono previsti due olvo Penta D abbinati agli Ips per un totale di 2. cavalli a disposizione. La loro posizione molto arretrata libera spazio importante nel ponte notte. Il layout standard del Sessantasette prevede tre cabine più quella dell’equipaggio a poppa, con accesso dalla plancia. Disponibile però anche la versione con quattro locali
notte, con una cabina a letti sovrapposti al posto della zona studio dedicata all’armatoriale. L’upper deck si allunga molto verso poppa, quasi a filo con il coronamento. La superficie calpestabile è quindi molta, ben suddivisa in tre aree funzionali: pilotaggio, conviviale e prendisole. Sul suo Sessantasette Cranchi installa il Raymarine YachtSense Ecosystem, un sistema avanzato di controllo digitale che offre il comando completo e il monitoraggio integrale degli impianti elettrici di bordo, anche a distanza tramite una applicazione dedicata.
270 TEST Cranchi Sessantasette
«QUANDO SI LAVORA AI PROGETTI PER CRANCHI, NON CI SI FERMA MAI SOLO ALLO STILE: CHI SCEGLIE LE IMBARCAZIONI DI QUESTO CANTIERE È COMPETENTE E CERCA INSIEME ALL’ESTETICA ANCHE CONCRETEZZAEVALORE».
The process continues. After the flagship ettantotto ’ , here is the Sessantasette 6 ’ . rom the same yard and same designer, and following the same approach. Cranchi and Christian rande are doing it again. A few years later, they are once again showing that they have found the right balance the strength of a yard that knows how to make tough boats, that are functional and have good seafaring qualities, and the touch of a designer who knows how to draw up the lines just right. In other words: boats that are well made, and designed to suit the tastes and desires of today’s buyers. The Sessantasette is a pure, uncompromising, cruiser. The designers haven’t gone looking for speed, quite the opposite, and the final figure reflects that. hat comes first is space, headroom, and comfort. You can see that just looking at its high and imposing shape from the quay. There is a lot of space, from stern to bow. But that doesn’t have an impact on the looks, because the sculpted sides, the long windows, the sloping stem, and the plays on color significantly lighten its profile. nce on board, you immediately feel at home. The various areas available are used in the best way possible. y contrast, the really unfortunate trend in the latest generation of boats is to fall in love with empty spaces and large, immaculate windows. It was as if the area available was a value that ustifies itself.
, , .
The living area on the third deck is tt o t with a w t ar or itch n tt , a t i ion nit, an a in tt a of an t n i ta rro n y chair . The whole area is protected by lig ht and a highly-resistant T-Top. art of th roof o n with a at y t that creates slabs of light and shadow which ro i a ni y ocati oo an t th iconic a ty of Mediterranean pergolas. Going forward, to tar oar i th fly ri t rin position, from where to pilot the boat while enjoying the best views and the fascination of traveling by sea.
CHRISTIAN GRANDE
L’area living del terzo ponte è attrezzata con wet bar o kitchenette, un mobile con tv e una dinette composta da un tavolo espandibile attorniato dalle sedute. L’intera area è riparata da un T-Top leggero e resistente. Una porzione del tettuccio si apre con un sistema a lamelle creando tagli di luce e ombre che regalano suggestioni uniche, che evocano la bellezza iconica delle pergole mediterranee. A proravia sul lato destro si trova la plancia di guida del , quella da cui pilotare lo yacht godendo della migliore delle visuali e assaporando a pieno il fascino del viaggio in mare.
LO 20.8m Lengt 18. m Maximum beam 5. 5m Lig t mass displacement ,150 kg uel tank volume 4,000 l ater tank volume 900 l
CAT B
1800
2300
CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST
ip ard tec nical design C ristian rande art direction Centro tudi Ricerc e Cranc i naval arc itecture ldo Cranc i ull
2400
Fuel volume on board
Mare//Sea state Calmo//Calm
Direzione vento//Wind direction NE
2000
Eliche//Propellers Q3
HULL
EC CERTIFICATION
Via Nazionale, 1319 - I-23010 Piantedo (SO) T. +39 0342 683 www.cranchi.comsales@cranchi.it359
PROGETTO cio ecnico Cantiere C ristian rande art direction Centro tudi Ricerc e Cranc i arc itettura navale ldo Cranc i carena
Località//Place San Giorgio di Nogaro
FUEL CONSUMPTION L/H
CERTIFICAZIONE CE CAT B
1600
CONSUMI L/H
PRICE 2,375,000€, Excl.VAT
Vento forza//Wind seed 5 nodi//knots
LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA)
1400
MAIN PROPULSION
Motore//Main propulsion 2 x Volvo Penta D13
Water volume on board
The minimum gliding speed is 11 knots at 1600/min
MOTORE
2 x Volvo enta 1 -I 1 50 Outlet mec anical power 735 kW 1,000 p ore troke 1 1mm x 158mm ept volume 12.8 l c linders Maximal rotational speed 2 00 min eig t 2, 50 kg
Altezza onda//Wave height 0
13 VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS 28
2 x Volvo enta 1 -Ips 1 50 oten a 5 kW 1.000 cv lesaggio per corsa 1 1mm x 158mm Cilindrata 12,8 l umero di cilindri Regime di rota ione massimo 2 00 giri min eso 2. 50 kg
CRANCHI
Engine rotational Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range speed 1/min speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi 1200 9 .4 75 7,98 501 10.8 112 10,37 3 86 11.3 182 16,11 2 48 1 5.4 235 15,26 262 18.6 273 14,68 273 23.6 324 13,73 291 26.1 3 41 13,07 306 28.2 3 80 13,48 297
barchemagazine.com 271 RAPPORTOPOTENZAPESO OUTLETMASSPOWER 22 kg kw AUTONOMIA MN RANGE NM 306 LUNG./LARG.RAPPORTO L/W 3.8
PESO DISPLACEMENT 44 Rpm 28.2 26.1 23.6 18.6 15.4 11.3 10.8 9.4 380 341 324 273 235 182 112 75 0 50 100 150 200 250 300 350 kn 12001400160018002000220023002400
Persone a bordo//People on board 8
2200
Acqua imbarcata 70%
PROJECT
Stabilizzatori//Stabilisers 2 x Seakeeper
VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS
Giri/min Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn
Velocità minima di planata 11 nodi a 1600 giri
Lung e a .t. 20,8m Lung e a sca o 18, m Larg e a massima 5, 5m islocamento a vuoto .150 kg Capacit serbatoio carburante 4.000 l Capacit serbatoio acqua 900 l
SCAFO
L/ NA MI (CRUISING SPEED)
PREZZO 2.375.000 €, Iva esclusa
Combustibile imbarcato 70%
As mentioned at the beginning, getting a high-top speed wasn’t one of the most important objectives of the project.
The Sessantasette is extremely pleasant to the helm, precise when t rnin , an r act n y.
In sala macchine ci sono due Volvo Penta D13 abbinati agli Ips 1350 per un totale di 2.000 cavalli a disposizione. La velocità massima che abbiamo registrato durante la nostra prova è stata di 28,2 nodi con un consumo di 13 litri di gasolio per miglio nautico.
Engine room
Having positioned the access to below decks well forward means that the large master cabin deep in the stern is almost invisible. That way the area set aside for the owner is private and in the widest area of the boat.
272 TEST Cranchi Sessantasette
hereas the ob of an architect is to fill empty boxes, not to leave them empty. Christian Grande has created some full spaces that can be en oyed, which make you want to touch, to sit down, and experience the boat. The Cranchirande pairing on this twenty meter has been surprising. The location of the galley, very far forward on the main deck, next to the helm station, and without bulkheads, is interesting. And the stairs to go down to the cabins are also well forward and are on the other side of the bridge from the kitchen area. These two choices mean that the single, large openspace saloon extends a long way forward, creating a lot of space in the dining area, with a table for eight, and a living area, which has a large L-shaped sofa.
h r ar two o o nta in th n in roo co in with an y t to i a tota of 2,000 horsepower. The top speed we r ach rin o r t t wa . not , with it r of i r na tica i .
Al timone il Sessantasette è piacevole, preciso nelle accostate e nell’erogazione.graduale
o, there is plenty of floor area, and it has been thoughtfully divided into three functional areas: steering, socialising and sunbathing. n the Sessantasette Cranchi has installed the Raymarine YachtSense Ecosystem, an advanced digital control system that gives complete monitoring and control of the onboard electrical systems, with a special app which means this can be done remotely as well.
At top rev levels, the two olvo Penta D s with IP take the Sessantasette to just over 28 knots. That isn’t a very significant figure, but it is a true reflection of a boat that looks for comfort and efficiency. It is no coincidence that it is at its best at 26 knots, fast cruising speed, where one travels in complete silence and you use liters of diesel for each nautical mile, with a range of over miles. The Sessantasette is extremely pleasant to the helm, precise when turning, and reacts evenly. The two steering positions are worthy of note. Both the interior one on the main deck and also the one on the flybridge are very far forward and high up, making visibility over the bow extremely good. The double 22-inch Axiom aymarine touch screens mean you can easily keep an eye on all of the onboard devices, engines, and maps. Two Volvo Penta D s combined with an IP system are to be found in the engine room, giving you 2, horsepower. The position far aft frees up significant room on the accommodation deck. The standard layout of the Sessantasette is for three cabins, plus the crew one in the stern which is accessed from the swimming platform. But there is also a version with four bedrooms, one of them with bunk beds that replaces the office area that goes with the owner’s cabin. The upper deck stretches a long way aft, practically to the taffrail.
Axopar 45 Cross Cabin Powerful
TANTI LAYOUT SIA PER LA COPERTA, SIA PER GLI INTERNI, PER AVERE LA BARCA CHE SI DESIDERA. E POI UNA CARENA STABILE E AGILE ALLO STESSO TEMPO CHE SEMBRA QUASI DI GUIDARE UN AUTOSCONTRO AL LUNA PARK
A WIDE CHOICE OF LAYOUTS BOTH FOR THE DECK AND ALSO FOR THE INTERIOR, SO YOU CAN GET THE BOAT THAT YOU WANT. AND ALSO HAS A HULL THAT IS STABLE YET ALSO AGILE: IT ALMOST FEELS LIKE DRIVING A BUMPER CAR AT AN AMUSEMENT PARK by Niccolò Volp i photo by Christian Höglund
13.90m
on the waves
Lo confesso: sono un fan di Jarkko Jämsén. Se esistesse un suo poster, lo appenderei in cameretta. Jämsén è il progettista di tutte le carene Axopar e non solo. Il mio “fanatismo” nei suoi confronti deriva dal fatto che non ne sbaglia una. Secondo me c’è un prima e un dopo Axopar. Quando i primi modelli del cantiere finlandese fecero la loro comparsa in Italia, pensavo che la stabilità della carena si ottenesse con una poppa molto aperta. Una V profonda a prua che progressivamente si apre a poppa, così da ottenere uno scafo che fende bene le onde, ma anche stabile e sicuro perché incollato alla superficie dell’acqua. Poi è arrivato Jarkko Jämsén che ci ha dimostrato che si possono ottenere analoghi risultati partendo da un approccio diverso. Il baglio massimo degli Axopar non è mai eccessivo e non è molto più largo a poppa rispetto alla zona prodiera. Eppure, la sensazione che si ha in navigazione è quella di essere su dei binari. E non solo. Sono carene anche molto agili. Si possono stringere le virate come se fossimo a bordo di un autoscontro al luna park. La differenza è che l’autoscontro si pianta con il rischio di lasciare la dentatura sul volante, mentre un Axopar vira stretto
276 TEST Axopar 45 Cross Cabin
The access to the bow cabin is through the deckhouse, where there are two openings similar to gullwing doors on sports cars.
dalla tuga, dove ci sono due aperture simili a quelle delle auto sportive. Una scelta tipica di tutti i modelli Axopar.
That is something done on all of the Axopar models.
e prosegue indisturbato, lasciando intatto il sorriso. Tutto questo l’ho trovato anche a bordo dell’ammiraglia del cantiere finlandese, l’Axopar 45 In più mi ha colpito la dolcezza del passaggio dal dislocamento alla planata. Niente strappi, niente cambi di assetto, quasi non ci si accorge che lo scafo è fuori dall’acqua. Anche affondando la manetta improvvisamente, la carena non si impenna e la prua non si alza. E lo stesso vale quando si toglie gas e si passa dalla planata al dislocamento. una carena morbida, docile, e quando ho attraversato un’onda di circa mezzo metro, non me ne sono quasi accorto. È anche agile perché non solo vira stretto, ma lo fa senza perdere giri e senza cavitazioni. E, infine, non solleva nemmeno tanta acqua. La scia è pulita senza baffi e senza spruzzi. Davvero difficile, per non dire impossibile, trovare qualcosa di poco convincente nella carena. I tre Verado da 300 cavalli spingono Axopar 45 fino a superare i nodi di velocità massima. Per planare sono sufficienti giri minuto, una velocità di 13,8 nodi e un consumo complessivo di circa litri ora.
Il consumo litri per miglio varia di poco. Tra i 3000 e i 6000 giri motore si passa da , a 6. Il miglior rapporto
costo beneficio si ha a 2 e nodi di velocità: il consumo litri miglio, infatti, è di , e , . n valore contenuto per uno scafo sportivo che misura poco meno di metri, ed importante perché 2 e nodi di velocità rappresentano il fulcro delle andature di crociera, quelle che impegneranno la maggior parte delle ore motore. Anche l’autonomia è conseguente. I serbatoi da quasi . litri garantiscono tra 2 e 2 miglia con un pieno. Durante la navigazione la dinette offre uno spazio ben protetto. È un ambiente tutto vetrato che con poche mosse può essere trasformato in un’area aperta. Ci sono due soft top, uno a prua sotto il quale c’è la plancia di comando, e uno più verso poppa, dove si trova lo spazio living della dinette. In mezzo ai due c’è un traversino di vetroresina che ha il compito di sostenere il “portapacchi”. Sopra, infatti, è possibile trasportare canoe e kayak, proprio come è successo durante il nostro test. Il soft top non è una cosa originale, mentre i portelloni laterali che dalla dinette consentono di accedere ai passavanti presentano una soluzione molto azzeccata: entrambi sono doppi, di grandi dimensioni, con due vetrate sovrapponibili. Qual è il vantaggio he si pu decidere a quale zona della dinette garantire un accesso più confortevole. Se si è in manovra, per esempio, si avrà la necessità di muoversi dalla plancia verso i passavanti e quindi verso l’esterno senza troppi ostacoli.
barchemagazine.com 277
Al contrario, quando si è in sosta in rada, è la zona poppiera della dinette,
quella con l’area living, ad essere più trafficata. E per facilitare il movimento è sufficiente decidere quale delle due ante di ciascun portellone lasciare aperta. L’unica scelta che mi lascia perplesso di questo layout è quella di aver collocato in questo ambiente la cucina con il grill. L’apertura dei due soft top sulla testa e dei due portelloni laterali sovrapponibili rende la zona aperta, ma forse non abbastanza per grigliare carne o pesce. La customizzazione è ormai quasi obbligatoria, ma non è un segreto che, fino a certe dimensioni, sia un impegno oneroso per un cantiere. Axopar ha ovviato a questo inconveniente fornendo diversi layout. Quelli della dinette sono addirittura cinque. ispetto al modello in prova, che si caratterizza per una zona poppiera della dinette molto open space, ce ne sono altri che prevedono una cabina oppure un’area living. L’attenzione è sempre dedicata alla facilità nel muoversi a bordo. Ci sono “corridoi” sgombri che consentono di passare da una fiancata all’altra e anche il tavolo da pranzo è progettato in modo da poter ruotare di . In questo frangente, quando non utilizzato, lo si può mettere in diagonale guadagnando ulteriore spazio per muoversi senza
278 Chi intende usare Axopar 45 solo per le uscite giornaliere, senza mai dormire a bordo, può scegliere la soluzione con area living a prua al posto della cabina armatore.
Iostacoli.haveto
Anyone who wants to use the Axopar 45 just for day trips without ever sleeping on board can go for the option, which has the living area in the bow instead of the master cabin.
confess, I am a fan of Jarkko Jämsén. If there were a poster of him, I would hang it in my bedroom. Jämsén is the designer of all of the Axopar boats as well as others. My “fanboy” admiration stems from the fact that he never gets it wrong. I would say that there is a before and after Axopar. When the first models from the innish yard made their appearance in Italy, I thought that the stability of a hull was the product of a very open stern. The deep V in the bow progressively opens up going aft, which means you get a hull that cuts through the waves well but is always safe and stable because it is glued to the water surface. Then Jarkko Jämsén arrived and showed that you can get similar results starting from a different approach.
The maximum beam on Axopar boats isn’t ever excessive, and it isn’t much wider at the stern compared with the bow area. And yet when underway it feels like being on rails. And it’s not just that. They are also very agile boats. You can push the turns as if you were on a bumper car at an amusement fair. The difference is that when the bumper
Gliding time of 25s for a speed change from 0 to 44.3 knots (maximum speed)
Carburante imbarcato
Water volume on board 200 l
• Pescaggio 1,00m • Dislocamento a vuoto 7.000 kg
Località//Place Palma de Mallorca (Spain)
Fuel volume on board 800 l
3xMercury Verado 300 V8 • Potenza 221 kW (300 cv)
Gliding time of 7s from 0 to glide
HULL
VELOCITÀ IN NODI 25003000350040004500500055006000
AXOPAR BOATS Helsinki, Finlandia
DEALER
barchemagazine.com 279 RAPPORTOPOTENZAPESO OUTLETMASSPOWER 15.8 kg kw AUTONOMIA MN RANGE NM 295 LUNG./LARG.RAPPORTO L/W 3.3
MOTORE
• 8 cilindri a V • Cilindrata 4,6 l • Rapporto di riduzione 1,85:1 • Regime di rotazione 5200-6000 giri/minuto • Peso a secco 272 kg
3xMercury Verado 300 V8 • Outlet mechanical power 221 kW (300 hp) • 8 V-shaped cylinders • Swept volume 4.6 l • Compression ratio 1.85:1 – Maximal rotational speed 5200-6000/min • Dry weight 272 kg
Persone a bordo//People on board 7
Lunghezza f.t. 13,90m • Larghezza massima 4,11m
• Potenza massima installabile 900 cv Certifica ione C Cat
Corte Lotti Marine I-19126 La Spezia T. +39 0187 532204
Per i modelli di barche del 2023: 514,900€ Iva esclusa, Franco cantiere
PROGETTO arkko ms n e u cio tecnico xopar
• Light mass displacement 7,000 kg • Fuel tank volume 1,390 l • Water tank volume 250 l • Maximum rated po er 900 p C Certification Cat
SCAFO
Acqua imbarcata
MAIN PROPULSION
LITRO
Giri/min Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn Rumore su scala A (in plancia) dB Engine rotational Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range Sound level on scale A speed 1/min speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi (at the dashboard) dB 2500 10.8 48.9 4 .5 308 65 3000 13.8 6 9.9 5 .0 278 60 3500 19.0 100.8 5 .3 262 67 4000 25.3 119.1 4 .7 295 68 4500 30.4 147.0 4 .8 289 69 5000 3 5.3 174.6 4 .9 283 71 5500 3 9.6 226.2 5 .7 2 43 72 6000 4 4.3 264.6 6 .0 231 76
u cioporto cortelottimarine.it www.cortelottimarine.it
Da zero a velocità massima 25 secondi
Mare//Sea state Calmo//Calm
• Serbatoio carburante 1.390 l • Serbatoio acqua 250 l
PRICE
LOA 13.90m • Maximum beam 4.11m • Draft 1.00m
Vento//Wind speed 0
PROJECT
Jarkko Jämsén and Axopar technical department
Da zero a planata in 7 secondi
CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST
SPEED IN KNOTS CONSUMI L/H FUEL CONSUMPTION L/H Rpm 44.3 39.6 35.3 30.4 25.3 19 13.8 10.8 264.6 226.2 174.6 147 100.8119.1 69.9 48.9 0 50 100 150 200 250 kn
PREZZO
For the 2023 model year boats: 514,900€, Exc.VAT, Ex Delivery
MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED) 4.7 VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS 44.3
minimo di planata//min to glide
The three 300 hp Verados push the Axopar 45 to a top speed of over knots. You only need 3000 rpm to plane, at a speed of 13.8 knots, with overall fuel consumption of around 70 litres per hour. Litres per nautical mile figures hardly change. Between 3000 and 6 rpm the engine goes from . to 6 litres per mile. The best value for money comes at 2 to knots, where litres per mile are . to . . That is not a big figure for a sporty boat that measures ust under metres and is important because 2 knots are the chief cruising speeds where most engine hours are spent. The good range also
The soft top isn’t anything original, while the large side doors mean you can go from the dinette to the gangways, and it works very well: they are both double doors, and very large, with two overlapping glass panels. What is the advantage? That you can decide to
car stops you are in danger of leaving your teeth on the steering wheel, while an Axopar turns tightly and continues untroubled, leaving your smile intact. I also found all of that on board the flagship of the innish yard, the Axopar 45. I was also struck by how smooth the transition from displacement mode to planning was. There aren’t any crashes, no shifts in trim, and you hardly even notice that the hull has come out of the water. Even when opening up the throttle unexpectedly, the hull doesn’t sit back to the stern and the bow doesn’t rise. And the same goes when you reduce the throttle and it goes from planning to displacement mode. It is a soft hull, one that is docile, and I went through a wave of around half a metre without hardly noticing. It is also agile because it doesn’t just turn tightly, but does so without losing rev levels,
MUOVERSI È SEMPRE MOLTO FACILE GRAZIE AD ALCUNI ACCORGIMENTI E AGLI SPAZI LASCIATI PER I CAMMINAMENTI. ANCHE SE A BORDO DOVESSERO ESSERCI TANTE PERSONE. MOVING IS ALWAYS VERY EASY THANKS TO SOME SOLUTIONS AND THE AREA LEFT FOR THE GANGWAYS. EVEN THOUGH THERE ARE A LOT OF PEOPLE ON BOARD.
stems from this. The tanks hold nearly , litres, giving between 2 and 2 nautical miles. While underway the dinette provides a very well protected area. It is surrounded by glass, which in a few easy steps can be transformed into an open area. There are two soft tops, one in the bow under which is the bridge, and another towards the stern, where the living area of the dinette is located. Between the two there is an overhead fibreglass beam that has the role of supporting the “luggage rack”. You can carry canoes and kayaks on top, just as we did during our test.
280 TEST Axopar 45 Cross Cabin
and without cavitating. And finally, it doesn’t even bring up much water. The bow wave is clean, without plumes of foam or spray. It’s difficult, to not say impossible, to find anything that is unconvincing in the hull.
Agibilità e stabilità. Le linee d’acqua della carena unificano entrambe queste caratteristiche. È una barca facilissima e divertente da condurre.
Engine data
i ity an ta i ity. h wat r in of th h co in oth of th charact ri tic . t i a oat that i ry a y an f n to th h .
Bassi consumi, senza rinunciare alla spinta. I tre Verado da 300 cv consentono di planare in sette secondi e di arrivare alla massima in 25.
282 TEST Axopar 45 Cross Cabin
the dinette. The model we tried out features a stern area of the dinette that is very much open-space in style, but there are others which have a cabin or a living area. There is a constant focus on ensuring it is easy to get around on board. There are clear routes that mean you can go from one side to the other, and even the dining table is designed to be able to turn 45 degrees. That way, when it isn’t used, you can put it diagonally and gain further room to move without obstruction.
which area of the dinette you want to give more comfortable access. If you are manoeuvring, for example, you have to move from the bridge to the gangways and then outside without too many obstacles. On the contrary, when you are at anchor, it is the stern with the living area which has the heaviest passenger traffic. And to facilitate the movement you just have to decide which of the two doors on each side to leave open. The only choice that leaves me confused concerning that layout is having put the galley with the grill in that room. Opening the two soft tops and the two overlapping side doors opens up the area, but perhaps not enough to grill meat or fish. ustomisation has now become obligatory, but it is not a secret that, up to a certain size, doing that is hard work for a yard. Axopar has solved this inconvenience by offering various layouts. And there are five for
ow f con tion r , witho t any o in ow r. h thr h ra o an it can tart annin in n con an t to to in .
284 TEST Azimut Yachts Verve 42 T Azimut Yachts Verve 42
A desire forfr dom
ABBIAMO PROVATO IL VERVE 42 DI AZIMUT YACHTS CON TRE MERCURY VERADO V8 DA 450 CAVALLI CIASCUNO WE TRIED OUT THE VERVE 42 FROM AZIMUT YACHTS WITH THREE MERCURY VERADO V8S, EACH DEVELOPING 450 HORSEPOWER by Fabio Ma imo Bonini
T
Ma non è tutto, perché a bordo ci sono sei ghiacciaie e tre frigoriferi, non male per un 42 piedi. Per tornare agli spazi di prua, oltre alla dimensione a cui ho già accennato prima e alla comodità delle sedute e dei prendisole, da segnalare la dotazione di un tendalino a protezione di sole e pioggia sostenuto da pali di carbonio facilmente amovibili e tutti stivabili in appositi gavoni. Sottocoperta ovviamente gli spazi sono diversi e certamente ridotti, sempre se vogliamo continuare il paragone con la sorella maggiore, ma l’ampia dinette a V è quasi tutta a passo d’uomo e garantisce ottima
Prima settimana di Novembre, qualche nuvola in cielo, vento sui 15 nodi, temperatura intorno ai 26 gradi centigradi. Adoro il sud della Florida, immagino per un attimo di essere da qualche parte in Europa e subito mi sento i brividi di freddo... Mi avvicino alla banchina di Marine Max a Dania Beach, vicinissimo a Fort Lauderdale, dove qualche giorno prima, durante il FLIBS, avevo ammirato il nuovo Verve 42 di Azimut. Riconosco subito la barca, elegante con i suoi colori grigio e bianco, vedo altri colleghi americani e Federico Ferrante, Presidente di Azimut-Benetti USA, che mi accoglie con un grande sorriso. Oggi sarà lui il nostro “comandante” per la prova a mare. Il colpo d’occhio rimanda subito al 47 che avevo provato in occasione del suo debutto al Miami Boat Show due anni fa. Dettagli straordinari ripresi anche su questa versione più piccola, come il tavolo del pozzetto che scende a scomparsa a formare un unico grande pagliolato, la fiancata di sinistra che si abbatte per creare una piattaforma a livello mare. Sempre in pozzetto, uno schermo tv a scomparsa. Come nel 47 il camminamento per andare verso prua è solo sul lato sinistro, il che garantisce
ampi spazi a prua e nella zona di governo. Le sedute della plancia sono ergonomiche ed estremamente comode, ne avrò la conferma tra non molto, anche con mare formato. Un tocco di luce e aria in più rispetto al 47 sono garantite dal grande sun roof apribile. Tutta la strumentazione è Raymarine. Alle spalle delle sedute di governo è posta una grande cucina con due griglie elettriche e lavabo, il tutto abilmente nascosto quando non in uso. Sotto il pagliolato della cucina esterna c’è una enorme ghiacciaia lunga quasi 2 metri, una meraviglia per gli appassionati di “boat party”.
286 TEST Azimut Yachts Verve 42
barchemagazine.com 287
LA ZONA LIVING MULTIUSO È ATTREZZATA CON TV, MINI-CUCINA E TAVOLO A SCOMPARSA, AREA LOUNGE CON CUSCINERIE E APERTURA LATERALE A POPPA CHE, IN POCHI SECONDI, DIVENTA PIATTAFORMA SUL MARE. THE MULTI-PURPOSE LIVING AREA IS FITTED WITH TV, MINI-GALLEY AND FOLDAWAY TABLE, A LOUNGE AREA WITH CUSHIONS AND A SIDE OPENING IN THE STERN, WHICH BECOMES A PLATFORM ON THE SEA IN JUST A FEW SECONDS.
The areas are laid out to host twelve guests during the day. Below decks, the dining area can be turned into a double bed, and together with the double cabin that means four people can spend a night or more on board.
vivibilità, o la totale trasformazione in cabina letto. La cabina vera e propria è spaziosa ed è posizionata a dritta più in basso sulla linea di galleggiamento. Degno di nota il bagno, decisamente grande, con un luminoso oblò e doccia separata. La cucina è attrezzata e funzionale grazie ad una piastra elettrica, il forno Miele e naturalmente frigo e ghiacciaia. Conoscendo i gusti locali, direi che è una barca decisamente pensata per un pubblico americano, ma, certamente, più in generale, per un pubblico che ama le comodità, i “giochi” e gli spazi che non mancano. Il nostro comandante speciale ha messo in moto i tre Mercury 450 racing che presto ci faranno godere della loro spinta. La motorizzazione è dotata di joystick e autotrim, in pratica tutte le regolazioni dell’assetto sono automatiche in base a velocità, condizioni del mare e distribuzione dei pesi a bordo. Immancabile poi l’utilissimo skyhook
grazie al quale, schiacciando un bottone, la barca resta immobile nella posizione selezionata per mezzo di un sistema di geostazionamento collegato al GPS. Abbiamo già lasciato la banchina e stiamo navigando lungo i canali che ci porteranno in oceano aperto. A bordo siamo in 6, vento da NE di circa 15 nodi. Il serbatoio del gasolio per il generatore da 130 litri è pieno al 75%, quello del carburante da 1.750 litri è pieno al 60% e quello dell’acqua da 250 litri è pieno al 100%. Usciti dall’outlet di Ft. Lauderdale troviamo un po’ di mare morto e onda residua di qualche burrasca di circa 70 centimetri, un metro. Il desiderio di sentire cantare i Mercury racing è forte e, spingendo a fondo le manette, la barca vola letteralmente tra le onde senza scomporsi più di tanto, asciutta e sempre perfettamente in assetto grazie anche alla tecnologia. Federico è raggiante e orgoglioso di questo mezzo. Prima di prendere in mano il timone
288 TEST Azimut Yachts Verve 42
ci fermiamo e subito mi rendo conto che siamo immobili nonostante l’onda noiosa e al traverso. Nessuna magia, è il potente Seakeeper 5 che sta svolgendo il suo lavoro perfettamente. L’energia gli viene data silenziosamente dal generatore da 11 kW e 50 Amp. Mi metto in plancia di comando e, affondando le manette gradualmente, percepisco la solidità del mezzo e una carena che si comporta molto bene. A 3800 giri
Il layout degli spazi è pensato per accogliere 12 ospiti di giorno.
Sottocoperta, l’area dining è trasformabile in letto matrimoniale e la cabina doppia con bagno permettono a 4 persone di trascorrere a bordo una o più notti.
290 TEST Azimut Yachts Verve 42
HELMINGTHEBEAUTIFULLYALSOTOWHICHDISTINCTIVEFEATURESWINDOWS,RUNFROMTHESIDESTHEGUNWALE,WHICHMEANTHATONEFEELSCLOSETOWATERATTHESTATION.
THE VERVE 42, WHICH IS DESIGNED BY FRANCESCO STRUGLIA,
comfort e stabilità anche zigzagando in modo disordinato e rapido senza neppure affrontare l’onda come da manuale. Perfetta. Spingo al massimo e con queste condizioni di mare a 6200 giri raggiungiamo i 45 nodi di velocità… ora però è necessario ridurre, in fondo non stiamo gareggiando con nessuno. Sono rimasto colpito come quando ho provato il 47. Un’altra piacevole sorpresa per un giocattolo adatto alla famiglia, a chi ama il mare e lo vuole vivere a 360 gradi godendo della giornata fuori, ma anche di una crociera in sicurezza con la possibilità di spostarsi o “scappare” velocemente prendendo solo il meglio di un’uscita in mare.
IL VERVE 42, DISEGNATO DA FRANCESCO STRUGLIA, È CARATTERIZZATO DA VETRATURE CHE DALLA MURATA RISALGONO FINO ALLA FALCHETTA E CHE GARANTISCONO ALLA POSTAZIONE DI GUIDA UNA BELLA SENSAZIONE DI VICINANZA ALL’ACQUA.
sto già planando, a 4000 giri, ancora lontano dal massimo, sto viaggiando a più di 20 nodi e consumando 18 galloni /h per motore, quindi 54 galloni /h. La sensazione è quella di affidabilità, solidità che in fondo si traduce in sicurezza. Le onde ci sono e lo scafo, disegnato dal mitico Mike Peters, fende l’onda senza impatti duri e si appoggia sull’acqua delicatamente dopo l’uscita dall’onda. In virata molto stretta la stabilità e la solidità, anche con questo mare, sono evidenti. Affondo ancora le manette e a giri siamo già a quella che considero una perfetta velocità di crociera, 30,5 nodi e ancora la stessa sensazione di
t was the first week of November, and there were a few clouds in the sky, there was a fifteen knot wind blowing and the temperature was around 26 degrees centigrade. I love southern Florida, for a moment I can almost feel like it is in Europe and then I picture myself shivering from the cold… I went up to the quay at MarineMax in Dania Beach, close to Fort Lauderdale, where a few days earlier I had admired Azimut’s Verve 42 during the Boat Show. I quickly recognised the boat, with its elegant grey and white livery, and I spotted other American colleagues and Federico Ferrante, the chairman of Azimut-Benetti USA, who greeted me with a big smile. He was to be our skipper for day, for the test on the water. A first glance immediately recalls the 47 that I had tried out on its debut at the Miami Boat Show two years ago. Extraordinary details which have also been included in this smaller version, like the table in the cockpit that folds down and away to create a single large floor area, and the port bulwark that folds down to create a single platform at sea level. Still in the cockpit there is a pop-up television screen. Like on the 47, there is only a gangway on the portside, but that ensures you get a lot of room in the bows and in the steering area. The chairs on the bridge are ergonomic and extremely comfortable, and I was to get confirmation of that not long later, even with a moderate sea. It has an extra touch of light and air compared with the 47, ensured by the large openable sun roof.
I
3xMercury 450R • Potenza 450 cv • 8 cilindri a V • Cilindrata 4,6 l • Regime di rotazione massima 6400 giri/minuto • Peso 313 kg
Gliding time of 8.8s from 0 to glide
da 0 a planata in 8.8 secondi
SCAFO
PREZZO 785.000 €, esclusi optional e Iva
Direzione vento//Wind direction NE
PROGETTO
Altezza onda//Wave height 70 cm
CONDITIONS
CONDIZIONI PROVA ON
LOA 12.90m • Maximum beam 3.94m • Maximum draft (incl. skeg) 1.20m • Full mass displacement 14 t (approx) • Fuel tank volume 1,750 l • Fresh water tank volume 250 l • 1 cabin • 2+2 berths • Building material V R and Carbonfiber
CAT B
PRICE 785,000 €, Excl. options and VAT
MAIN PROPULSION
CERTIFICAZIONE CE CAT B
Via Martin Luther King, 9/11 I-10051 Avigliana (TO) T. +39 011 www.azimutyachts.com93161
DELLA
barchemagazine.com 291 RAPPORTOPOTENZAPESO OUTLETMASSPOWER 14 kg kw AUTONOMIA MN RANGE NM 164 LUNG./LARG.RAPPORTO L/W 3.2 LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED) 9.6 VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS 45
1000 6 .3 18.1 2.8 556 1 500 7.4 34.1 4 .6 3 47 2000 8 .8 52.2 5 .9 269 000 10.3 138 13.3 119 3 500 13.3 1 51 11.3 1 40 4000 20.5 204 9 .9 160 5000 30.5 295 9 .6 164 6200 45 476 10.5 1 51
VELOCITÀ IN 10001500200030003500400050006200
MOTORE
PROJECT
Water volume on board 250 l
EC CERTIFICATION
Giri/min Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn
Francesco Struglia (design) • Michael Peters (architettura navale) • Azimut Yachts (concept)
Engine rotational Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range speed 1/min speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi
PESO DISPLACEMENT 14
3
Lunghezza f.t. 12,90m • Larghezza max 3,94m • Immersione max (incl. skeg) 1,20m • Dislocamento a pieno carico 14 t (approx) • Serbatoi carburante 1.750 l - Serbatoi acqua dolce 250 l • 1 cabina • 2+2 letti • Materiale di costruzione VTR e Carbonfiber
Località//Place Fort Lauderdale, Florida, Usa
NODI SPEED IN KNOTS CONSUMI L/H FUEL CONSUMPTION L/H Rpm 45 30.5 20.5 13.3 10.3 8.8 7.4 6.3 476 295 204 138151 34.152.2 18.1 0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 kn
3xMercury 450R • Outlet mechanical power 450 hp • 8 V-shaped cylinders • Swept volume 4.6 l • Maximal rotational speed 6400/min • Weight 313 kg
AZIMUT YACHTS
HULL
Fuel volume on board 1.100 l Acqua imbarcata
TEST
Francesco Struglia (design) • Michael Peters (naval architecture) • Azimut Yachts (concept)
Vento//Wind speed 15 nodi Persone a bordo//People on board 6 Carburante imbarcato
292 TEST Azimut Yachts Verve 42
All of the instrumentation is by Raymarine. Behind the pilot seats there is a large galley with two electric grills and a basin, all of it cleverly hidden when not in use. elow the flooring of the outdoor galley there is a huge ice box that is nearly two metres long, a marvel for all fans of onboard parties. But that’s not all, because the boat has six ice boxes and three fridges, not bad for a 42-footer. Going back to the areas in the bow, as well as the size which I mentioned earlier, and the comfort of the seats and the sun pad, it is also worth mentioning the awning providing sun and rain protection: it is held up by carbon fibre poles that are easily moved, and the whole thing can be stowed in the appropriate lockers. Below decks obviously the areas are different, and
got the three Mercury 450 racing motors going, and they quickly made us enjoy the thrust they deliver. The engines are fitted with a oystick and autotrim, and in practice all of the trim adjusters are automatically adjusted according to speed, sea conditions and weight distribution. And then, a vital element is the extremely useful skyhook which means the boat can stay right in the position you choose, thanks to a geostationing system linked to GPS. We had already left behind the quay and we were travelling along the channels that would take us into the open sea. There were six of us on board, the wind coming from the north-east was at around 15 knots. The 130-litre diesel tank for the generator was 75% full, the 1,750-litre fuel tank was at 60%, and
certainly more confined, if we want to continue the comparison with its big sister, but the large V-shaped dinette has sufficient headroom to stand nearly throughout and is very comfortable to use, or can be completely changed into a bedroom. The real cabin is spacious and set to starboard, down below at the waterline. The bathroom, which is decidedly large, is impressive with a porthole letting in light and a separate shower. The galley is well-equipped and functional with an electric hob, the Miele oven and of course the fridge and ice box. Knowing local tastes, I would say that it definitely has an American market in mind, but it is more generally for people who like amenities, games and space – none of which are lacking. Our special skipper
La carena stepped V ventilated tunnel, concepita da eters, riduce la resisten a all acqua garantendo un ingresso sull onda morbido e deciso, sen a rinunciare a ottime per ormance.
I was struck in the same way when I tried the 47. It was another pleasant surprise for a toy that is fit for the family, to those who love the sea and who want a comprehensive experience of it, and to enjoy time spent outdoors, while at the same time cruising safely and with the chance to move quickly or to “get out of there” while still experiencing, and only experiencing, the best of a day at sea.
The Verve 2 i tt with thr o t oar , fo r tro rc ry ra o n in ach o in hor ow r, which too to not to . h o ra f con tion at cr i in wa itr r ho r.
Il Verve 42 ha una tripla motorizzazione fuoribordo a quattro tempi firmata Mercur Verado V8 da 50 cavalli gra ie alla quale abbiamo navigato a 5 miglia all ora di velocit massima. Il consumo complessivo alla velocit di crociera stato di 295 litri/ora.
these conditions, become clear when turning tightly. I opened the throttle up and at 5000 rpm we reached what I felt was a perfect cruising speed – and at 30.5 knots I got the same feeling of comfort and stability, even when zig-zagging disorderly and quickly, without even tackling the waves the way you are supposed to. It was perfect.
294
I pushed as hard as I could, and with these conditions I got to 45 knots at 6200 rpm… and then I had to slow down, since we weren’t actually racing anyone.
Engine data
the 250-litre water tank was completely full. When we left the Fort Lauderdale outlet, we found a bit of flat sea apart from some waves left over from some storm or other of around 70 centimetres, or a metre. I got a strong desire to hear the Mercury racing engines sing, and by opening the throttles right up the boat literally flew between the waves without losing much shape at all. And the technology meant it was dry and always in perfect trim. Federico was radiant, bursting with proud for his boat. Before taking hold of the wheel, we stopped and I immediately realised that we were stationary, despite the trying beam sea. It wasn’t magic, but rather the powerful Seakeeper 5, which was doing its job perfectly. It is driven, silently, by the 50-Amp 11 kW generator. I went straight up to the bridge and opening up the throttles I felt the solidity of the boat and a hull that really handles well. At 3800 rpm I was already planing, at 4000 rpm – still some way from the maximum – we were doing over twenty knots, and using 18 gallons an hour for each engine, so 54 gallons in total. The feeling you get is that it is dependable and solid, aspects that essentially mean safety. We did find some waves and the hull, which was designed by the legendary Mike Peters, cut through them without any hard pounding and sat delicately on the water each time it got through a wave. The stability and solidity, even with
h t nti at t nn h , i n y t r , r c wat r r i tanc an n r th oat t wa oft y t ci i y, whi ti i rin c nt rfor anc .
GOZZO 35 DI APREAMARE, NATANTE CON CUI ABBIAMO NAVIGATO FINO A 38 NODI DI VELOCITÀ WE WENT TO SORRENTO TO TEST APREAMARE’S GOZZO 35, REACHING SPEEDS OF UP TO 38 KNOTS by Angelo Colombo photo by Francesco Rastre i
296 TEST Apreamare Gozzo 35
TSIAMOSTATIASORRENTOPERPROVAREIL
T
m’è dolce
11.20m
Navigar
La qualità degli scafi Apreamare si evince anche in mare.
E DP. La coperta offre un prendisole di poppa a tre posti, divanetto a L sulla sinistra con tavolo pranzo richiudibile, cucina all’esterno completa di piastre a induzione, frigorifero, lavello, plancia con seduta con base ribaltabile in grado di accogliere comodamente tre persone, infine, prendisole prodiero e divanetto a due posti fronte marcia alla sua estremità. I passaggi da poppa a prua sono su entrambi i lati, dalla zona maestra alla stazione d’ormeggio, sono sicuri grazie alla presenza della falchetta in legno massello alla giusta altezza e a una larghezza adeguata. A poppa il lato dritto del calpestio, tutto rigorosamente in teak naturale, è lasciato libero per accedere agilmente alla grande plancia poppiera che estende ulteriormente le possibilità di utilizzo di questa barca, molto curata sia nella costruzione sia nella scelta degli allestimenti e dei materiali. Gli interni sono realizzati con attenzione nella selezione dei materiali.
ANNUNZIATA.YACHTSCANTIERECOMPROPRIETARIO,DELEGATO,L’AMMINISTRATOREÈOLTRECHEDELAPREAMAREDITORRE
298 TEST Apreamare Gozzo 35
RITA POLLIO
Salendo a bordo si percepisce subito che Gozzo 35 ha una stabilità di forma molto elevata, e ai comandi ci si sente a proprio agio per governare in sicurezza e comfort. La plancia beneficia di visibilità sull’intero orizzonte grazie
RITA POLLIO IS THE MANAGING DIRECTOR, AS WELL AS A CO-OWNER, AT THE APREAMAREANNUNZIATA-BASEDTORREYACHTSYARD.
Lo sviluppo di questo progetto è stato affidato per l’opera viva allo studio Marine Design di Umberto Tagliavini, che ha firmato finora la maggior parte degli scafi Apreamare, in combinazione con lo studio Too Design di Marco Casali responsabile del design generale. Naturalmente i due progettisti hanno lavorato in concorso tra loro e con il cantiere per ottenere quello che possiamo davvero definire un ozzo d’avanguardia. La tradizione delle tipiche forme conferisce a questa barca un fascino senza tempo con un piano di coperta su un unico livello e spazi generosi. Il baglio è di 3,70 metri che va a rastremarsi dolcemente verso prua, mentre a poppa la falchetta si congiunge nella classica forma tonda. L’opera viva beneficia invece del dritto di prua quasi verticale che permette di sfruttare l’intera lunghezza dello scafo agevolando la navigazione a dislocamento e conferendo un’ottima stabilità di rotta. Lo scafo è stato sviluppato proprio per navigare a dislocamento, come su un classico gozzo sorrentino, ma è anche in grado di planare fino a raggiungere ben nodi di velocità massima come nella versione da noi provata con due Volvo Penta da cavalli l’uno e trasmissioni
all’assenza di ostacoli, in quanto il T-Top è sorretto verso poppa da un unico montante e verso prua da due più sottili. Il parabrezza è ben dimensionato oltre che disegnato per dare un tocco di modernità al classicismo dell’insieme, la sua protezione è efficace a tutte le andature e permette, unitamente al T Top, di beneficiare anche sotto il sole diretto di un’eccellente visione degli strumenti. Due grandi monitor Garmin interfacciati con i motori Volvo Penta e dotati di P e cartografia, permettono di avere accesso in modo rapido a tutte le informazioni utili nel corso della navigazione. Il joystick Volvo Penta è calibrato in modo preciso e usarlo per uscire e rientrare dal porto rende ogni manovra alla portata anche di armatori alle prime armi. In mare aperto la voglia di sentire il comportamento dello scafo l’abbiamo soddisfatta con gusto, grazie a un’onda morbida e non molto alta che ci ha permesso di poter spingere a fondo sulle manette. Ciò che si evince in accelerazione è l’equilibrio di questa barca, l’entrata in planata è rapida, la scia piatta e pulita, e l’ingresso nell’onda morbido e senza colpi. Altro elemento, che abbiamo potuto verificare verso la fine del nostro test con il vento che nel frattempo si era alzato, è l’assoluta assenza di schizzi in virata stretta o prendendo il mare in prua. Con i due olvo Penta da cavalli l’uno e le trasmissioni Duoprop la spinta è sempre tanta e si raggiungono i nodi con facilità in soli 30 secondi, ma quello che più ci è piaciuto è poter navigare a 29 nodi nel massimo comfort e con un consumo totale di 6 litri h, oppure a 26 nodi e l h che è la velocità di crociera economica. Il comportamento della barca è sempre prevedibile, perciò facile e sicura da condurre. La rumorosità è molto contenuta e si può parlare con tono normale anche a velocità sostenuta.
barchemagazine.com 299
Spacious deck set up to ensure the right degree of comfort for up to 12 people at all times. The deck surface is all on the same level so that moving around is comfortable and safe thanks also to the high, solid-wood toerail. From the T-Top, both the forward and aft areas can be protected from the sun with specially developed awnings and supports.
Coperta spa iosa e allestita per o rire sempre il giusto comfort anche a 12 persone. Grande plancia poppiera da utilizzare durante le soste o per trasportare un tender. Piano di calpestio della coperta tutto sullo stesso livello, gli spostamenti sono comodi e sicuri grazie alla falchetta alta e in legno massello. Dal T-Top è possibile proteggere dal sole sia la zona prodiera sia quella poppiera con tendalini e supporti appositamente sviluppati.
Interni comodi con grande discesa.dellalateraleloaccessibilezonailadultiperUneematrimonialecabinaapruabagnobenallestitodimensionato.ulteriorepostolanotteperdueèricavatosottocalpestiodellapoppieraedèmediantespostamentosubinariscalettadi Comfortable interiors with a large double cabin in the bow and a sidewaystheaccessibletheunderadultsquartersAdditionalspaciouswell-equipped,bathroom.sleepingfortwoarehousedthedeckofaftareaandbymovingdescentladderonrails.
302 TEST Apreamare Gozzo 35
The development of this project was entrusted to mberto Tagliavini’s Marine Design studio, which has been responsible for most of Apreamare’s hulls to date, in partnership with Marco asali’s Too Design studio responsible for the general design. The two designers naturally worked together and with the yard to create what can be described as a cutting-edge Gozzo. The traditional shapes give this boat a timeless appeal with a single-level deck and generous spaces. The beam is 3.70 m, tapering gently towards the bow, while the toerail joins at the stern in the classic round shape. On the other hand, the hull benefits from the almost straight bow
MAIN PROPULSION
Acqua imbarcata 150 l
Gliding time of 30s for a speed change from 0 to 38 knots (maximum speed)
Mare//Sea state 2 poco mosso//2 little rough
Altezza onda//Wave hight 0,5 cm
Vento forza//Wind speed 2 nodi//knots
2 x Volvo Penta D6-370 • Outlet mechanical power 370 hp (272 kW) • Number of cylinders 6 • Bore & Stroke 103mm x 110mm • Swept volume 5.500 l
• 380,000€, Excl.VAT - Full Opt. As tested
3550
PROJECT
Combustibile imbarcato 700 l
Water volume on board
• Compression ratio 17,5:1 • Maximal rotational speed 3500/min • Weight 677 kg
CERTIFICAZIONE CE CAT B
PREZZO
310.000€, Iva esclusa - Versione base
APREAMARE YACHTS SRL
700 5 .30 4 .10 0,77 904,88
2800
Tempo da fermo alla massima velocità 30”
Gliding time of 6.5s from 0 to glide
Località//Place Sorrento
barchemagazine.com 303 RAPPORTOPOTENZAPESO OUTLETMASSPOWER 25.73 kg kw AUTONOMIA MN RANGE NM 236 LUNG./LARG.RAPPORTO L/W 3.03 LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED) 2.85 VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS 38
• Immersione 0,90m • Dislocamento a vuoto 7.000 kg • Dislocamento a pieno carico 9.000 kg
CONDIZIONI DELLA PROVA CONDITIONS ON TEST
Lunghezza f.t. 11,20m • Larghezza massima 3,70m
2 x Volvo Penta D6-370 • Potenza 370 cv (272 kW) • Numero di cilindri 6 • Alesaggio per corsa 103mm x 110mm • Cilindrata 5.500 l • Rapporto di compressione 17,5:1 • Regime di rotazione massimo 3500/min • Peso 677 kg
Da zero a planata in 6,5 secondi
LOA 11,20m • Maximum beam 3,70m
3000
Marco Casali - Too Design (interiors and exteriors) • Umberto Tagliavini (naval engineering)
• Full mass displacement 9.000 kg • Fuel tank volume 700 l • Water tank volume 170 l
Number of people on board
CAT B
• Draft 0,90m • Light mass displacement 7.000 kg
Via Terragneta, 72 - I-80058 Torre Annunziata (NA) T. 081 www.apreamare.itinfo@apreamare.it5378411
EC CERTIFICATION
1500 9 .20 2 4.00 2,61 268,33
PESO DISPLACEMENT 9
HULL
VELOCITÀ IN NODI SPEED IN KNOTS 6.80
• Capacità serbatoio carburante 700 l • Capacità serbatoio acqua 170 l
Direzione vento//Wind direction SW
Persone a bordo 3
• 380.000€, Iva esclusa - Full Opt. come da prova
Engine rotational Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range speed 1/min speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi
MOTORE
1000 6 .80 8 .40 1 ,24 566,67
310,000€, Excl.VAT - As standards
2500
5.30 120 86 74 68 50 24 4.108.40 0 20 40 60 80 100 120 7001000150020002500280030003550minimo di planata//min to glide
CONSUMI L/H FUEL CONSUMPTION L/H Rpm 38 29 26 22.80 12.40 9.20
2000 1 2.40 50.00 4 ,03 173,60 22.80 68.00 2,98 234,71 26.00 74.00 2,85 2 45,95 29.00 86.00 2,97 236,05 3 8.00 120.00 3 ,16 221,67
Fuel volume on board
PRICE
SCAFO
Giri/min Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn
toerails at the right height and width. At the stern, the straight side of the natural teak decking is left free for easy access to the large aft bridge, further extending the usability of this boat, which is very well thought-out both in terms of construction and in the choice of fittings and materials. The interiors reveal a careful selection of materials.
Easy to steer even in narrow spaces, quick and responsive in the open sea.
The quality of Apreamare hulls is also apparent at sea. Upon stepping aboard, it is immediately apparent that the Gozzo 35 has a very high level of form stability, while the controls put you immediately at your ease, allowing you to steer in safety and comfort. The bridge benefits from visibility over the entire horizon thanks to the absence of obstacles, as the T-Top is supported towards the stern by a single pillar and towards the bow by two slimmer ones. The windscreen is well-dimensioned
as well as designed to give a touch of modernity to the overall classicism. It offers effective protection at all speeds and, together with the T-Top, makes it possible to benefit from an excellent view of the instruments even in direct sunlight. Two large Garmin monitors interfaced with Volvo Penta engines and equipped with GPS and maps provide quick access to all the information you might need while sailing. The Volvo Penta joystick is precisely calibrated, and using it to leave and re-enter the harbor makes every maneuver achievable by even novice owners. In the open sea, my desire to feel how the hull behaved was satisfied in full, thanks to a soft and not very high wave that allowed us to push hard on the throttles. What is evident during acceleration is the balance of this boat, it starts planning quickly, with a flat and clean wake, entering waves smoothly and without bumps. Another element, which we were able to verify towards the end of our test with the wind having picked up in the meantime, is the total absence of splashes when turning tightly or taking the sea on the bow. With the two Volvo Penta 370 hp engines and the Duoprop transmissions, there is always plenty of thrusts and it is easy to reach knots in ust seconds, but what we liked most was being able to sail at 29 knots in maximum comfort and with total consumption of 6 l h or at 26 knots and l h, which is the economical cruising speed. The boat always behaves predictably, making it easy and safe to steer. Its noise levels are very contained and you can therefore speak at a normal volume even at sustained speed.
304 TEST Apreamare Gozzo 35
Facile da condurre anche in acque ristrette, veloce e reattiva in mare aperto.
which allows the entire length of the hull to be exploited, facilitating displacement sailing and providing excellent stability. The hull has been developed specifically for displacement sailing, like on a classic gozzo from Sorrento, but it is also capable of planning up to a top speed of knots, as in the version we tested with two Volvo Penta 370 hp engines and EFB DP transmissions. The deck offers a three seater aft sundeck, an L-shaped sofa on the left with a folding dining table, an outdoor galley complete with induction hob, refrigerator, sink, a bridge with a folding base that can comfortably seat three people, and, lastly, a forward sundeck and a forwardfacing two-seater sofa at the end of it. There are walkways from the stern to the bow on both sides, from the main area to the mooring station. They are safe thanks to the presence of solid wood
Scanner Envy 1400
Cosa pensereste di un maxi rib che misura quasi quattordici metri di lunghezza fuori tutto e ha ben 1.350 cavalli attaccati sullo specchio di poppa? Probabilmente rispondereste che si tratta di un gommone fatto per correre. Risposta esatta, dato che sono arrivato a circa 48 nodi di velocità, ma Envy 1400 non è solo questo. E forse, non è nato per essere solo questo. Come tutti i modelli del cantiere, il progetto è stato realizzato da Donato Montemitro, fondatore di Scanner Marine. Tutta la produzione è interna, dallo stampaggio, all’assemblaggio. Nulla è affidato a terzisti o collaboratori e i vantaggi sono principalmente due: ampia possibilità di personalizzare e cura fin nei minimi dettagli, come avviene per una produzione artigianale.
TLA CUSTOMIZZAZIONE È GARANTITA DAL FATTO CHE LA PRODUZIONE È ARTIGIANALE E TUTTA INTERNA AL CANTIERE. IL COMFORT NON MANCA COSÌ COME LA SEMPLICITÀ DI CONDUZIONE, MA LE PRESTAZIONI SONO DA AMANTI DELLA VELOCITÀ CUSTOMISATION IS ENSURED BY THE FACT THAT EVERYTHING IS DONE BY HAND, IN-HOUSE AT THE YARD ITSELF. THERE IS NO LACK OF COMFORT, AND IT IS EASY TO HANDLE, BUT SPEED FREAKS WILL ENJOY THE PERFORMANCE by Niccolò Volp i
Speed emotion
T
Gli interni non sono stati progettati solo per trascorrerci la notte. I volumi della dinette sono inusuali per un battello pneumatico e servono per garantire comfort in crociera.
E quello che si nota di questo battello prima ancora di salirci a bordo è il design. I tubolari non sono semplicemente un contorno di scafo e fiancate. E non tanto perché siano strutturali e fondamentali. Onestamente, come per tanti maxi rib, i tubolari sono un’appendice. Ma non sono uguali da prua a poppa. Hanno una forma e uno spessore che accentua la sinuosità del battello. Più consistenti a poppa e lungo le fiancate per svolgere la doppia funzione di accogliere gli ospiti e garantire che pozzetto e coperta siano sempre asciutti durante la navigazione. E poi, verso prua, si assottigliano in modo da offrire sempre buoni volumi per la zona prendisole, ma senza che la prua risulti troppo mastodontica. Altro aspetto che si nota sin dalla banchina è quello di un bordo libero non troppo elevato. Insomma, forme sinuose e altezza fuori dall’acqua conferiscono eleganza e sportività allo stesso tempo. La parte in vetroresina del pozzetto, fin nelle fiancate, è ricoperta di teak, in questo modo ciò che si vede è legno, tessuti delle cuscinerie e acciaio delle bitte e dei tientibene. Anche questi elementi, oltre alle forme, conferiscono un’aurea di eleganza al gommone. La laguna di Venezia, come era facilmente prevedibile, non ci riserva un mare tempestoso. L’acqua è piatta, senza onda. Per testare la carena non resta che accontentarsi della scia autoprodotta. La sensazione è molto
positiva e probabilmente è merito di due fattori: la V di prua e il peso del battello che aiuta a fendere senza problemi le onde, recuperando facilmente l’assetto. L’altra sensazione molto positiva è quella della manovrabilità. A poppa ci sono tre Mercury Racing da 450 cv ciascuno, con tutti gli accessori del caso. C’è il joystick di manovra per entrare e uscire dal porto, lo skyhook per mantenere la posizione sfruttando l’interfaccia con il Gps, le manette elettroniche, l’autotrim e soprattutto, la timoneria elettronica integrata. Envy 1400 vira stretto con estrema facilità. Si può continuare a stringere anche a velocità sostenuta, senza mai avere la sensazione di perdere il controllo. Non decelera particolarmente, non cavita e, nonostante la coperta sia abbastanza a pelo d’acqua, non si rischia che arrivino spruzzi in pozzetto. I tubolari, infatti, assolvono bene a questo compito.
La prua spacca l’onda e il tubolare si preoccupa di sparare la scia verso l’esterno. L’assetto è leggermente seduto sulla poppa, ma affondando la manetta il battello si distende perfettamente parallelo alla superficie dell’acqua. Le prestazioni con 1.350 cavalli sono più che buone. Alla massima ho superato i 47 nodi e per planare ne sono serviti meno di 12. A conti fatti più di 35 nodi di range di crociera, da quella più economica e tranquilla fino a quella più veloce. E i consumi litri per miglio passano da 6,3 a 10. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
Envy 1400 è nato con una coppia di Volvo D6 da 440 cavalli ciascuno con piedi poppieri. Questa è la scelta ideale per chi è meno interessato alla velocità di punta. E poi i piedi poppieri regalano tutto lo spazio della piattaforma di poppa come area di accesso al mare. Tre fuoribordo da 450 cavalli ciascuno, invece, si avvicinano alla massima potenza installabile e il cantiere è in attesa di testarlo con una coppia di Mercury Verado da 600 cv ciascuno. Penso che sia un’ottima soluzione per diversi motivi.
The interiors haven’t been set up for spending the night. But the dinette is n a y ar for an inflata oat of this size, which means comfort while cruising is ensured.
Difficile immaginare che non si trovi l’andatura adatta ai passeggeri che si hanno a bordo e alle condizioni del mare che si incontrano. Le motorizzazioni possibili sono tante, e l’armatore può scegliere i fuoribordo che preferisce.
In primis perché il V12 di Mercury ha tanta coppia ed è nato per spingere imbarcazioni pesanti, non solo per grandi velocità. Potrebbe quindi essere perfetto per questo maxi rib. Inoltre, come sappiamo, ha la calandra fissa perché è solo il piede che ruota e quindi occupa molto meno spazio a poppa.
308 TEST Scanner Envy 1400
The T-Top can also be customised. Buyers can request a more protective version that is suitable for use in winter too.
Anche il T-Top è customizzabile. Chi lo desidera può optare per una versione più protettiva, adatta all’uso del gommone anche in inverno.
PREZZO con 3 Mercury R450 573.000€, Iva esclusa PRICE with 3 Mercury R450 573,000€, Excl.VAT
What would you say about a maxi RIB which is nearly fourteen metres long overall, and has as much as 1350 horsepower on the transom? Probably that it was an inflatable that was made to go fast. That’s the right answer, given that I got to around 48 knots, but the Envy 1400 isn’t just that. And perhaps it wasn’t created just to be that. Like all of the models produced by the yard, the design is by Donato Montemitro, the founder of Scanner Marine. Everything is done internally, from moulding to assembly. Nothing is outsourced to third parties or partners, with two main advantages: there is a wide range of happenssmallestaspossibilitiescustomisationaswellattentiontothedetail,aswithartisanal
production. The first thing one notices about this boat, even before getting on board, is the design. The tubes are more than simply something that wraps around the hull and the sides. And not just because they are structural and essential. To be honest, as is the case with a lot of maxi RIBS, the tubes are an addition. But they aren’t the same from bow to stern. Their shape and thickness accentuate the curves of the boat. They are thicker in the stern and along the sides so that they can play the dual role of carrying people while also ensuring that the cockpit and deck are always dry when the boat is in motion. And then, going forward, they get thinner to provide more space for the sun area, without the bow looking too huge. Another thing that you see right from the quayside is that the boat doesn’t have an excessive freeboard. So essentially the shape of its lines and limited water clearance give it a feeling of elegance and sportiness at the same time. The glass fibre part of the cockpit, which goes down to the sides, is covered in
teak, so what you see is wood, cushion fabrics and the steel of the bitts and grab handles. So as well as the shape, the use of these materials gives an aura of elegance to the inflatable. The lagoon of Venice, as was fairly predictable, didn’t have a stormy sea waiting for us. The water was flat and waveless. In terms of trying out the hull, all that was needed was to be happy with the bow wave. It felt very good, probably thanks to two factors: the V-bow and the displacement, which helps the boat to push its way through the waves without any problem and to get its trim back quickly. We also liked how easy it is to manoeuvre. In the stern, there were three Mercury Racing 450 hps with all the accompanying accessories. There is the joystick for manoeuvring when going in and out of port, a skyhook to maintain
La piattaforma bagno sarebbe quindi meno sacrificata rispetto a una tripla con fuoribordo tradizionali. Infine, alla luce delle prestazioni ottenute, anche se si hanno 150 cavalli in meno, il margine è così ampio che non penso sia un grande sacrificio.
310 TEST Scanner Envy 1400
573,000€, Exc.VAT as standard
Carburante imbarcato 390 l
MAIN PROPULSION
• Regime di rotazione massima 5800-6400 giri/minuto • Peso 313 kg
Gliding time of 3s from 0 to glide
Water volume on board
DELLA PROVA CONDITIONS
3xMercury 450R • Potenza 336 kW (450 cv)
PROJECT
Acqua imbarcata 150 l
VELOCITÀ
Mare//Sea state Calmo//Calm
CERTIFICAZIONE CE CAT B
LOA 13.70m • Maximum beam 4.00m • Dry mass displacement 8,000 kg • Fuel tank volume 1,050 l • Water tank volume 260 l
Persone a bordo//People on board 4
Donato Montemitro Design
Da zero a planata in 3 secondi
CAT B
Vento//Wind speed 0
PRICE
barchemagazine.com 311 RAPPORTOPOTENZAPESO OUTLETMASSPOWER 8.9 kg kw AUTONOMIA MN RANGE NM 166 LUNG./LARG.RAPPORTO L/W 3.4 LITRO MIGLIO (VELOCITÀ DI CROCIERA) L/ NA MI (CRUISING SPEED) 6.3 VELOCITÀ MAX NODI TOP SPEED KNOTS 47.4
PREZZO 573.000€, Iva esclusa senza accessori
Fuel volume on board
Da zero a velocità massima in 34 secondi Gliding time of 34s for a speed change form 0 to 47.4 knots (maximum speed)
Via Gautieri, 19 I-28060 Casalbeltrame (NO) T. +39 0321 www.scanner-marine.com838973
HULL
3xMercury 450R • Outlet mechanical power 336 kW (450 hp) • 8 V-shaped cylinders • Swept volume 4.6 l – Bore&Stroke 92mm x 86mm • Compression ratio 1.60:1 • Maximal rotational speed 5800-6400/min • Weight 313 kg
MOTORI
Giri/min Velocità kn Consumi totali l/h Consumi litro miglio Autonomia mn Rumore su scala A (in plancia) dB Engine rotational Boat Total Fuel consumption Total Fuel consumption Range Sound level on scale A speed 1/min speed in knots (as volume flow) l/h (as volume hanging) l/ na mi na mi (at the dashboard) dB 2400 11 73.9 6,3 166 71 2500 12.8 79 6,2 169 74 3000 17.2 115 6,7 1 56 76 3 500 23.1 1 53 6,6 1 59 78 4000 31.2 198 6,3 166 81 4500 36.6 270 7,4 100 84 5000 43.0 4 28 9 ,9 1 41 85 5500 47.4 478 10,0 105 85
TEST
• Dislocamento a secco 8.000 kg • Serbatoio carburante 1.050 l • Serbatoio acqua 260 l
SCANNER MARINE
• 8 cilindri a V • Cilindrata 4,6 l • Alesaggio per corsa 92mm x 86mm • Rapporto di riduzione 1,60:1
CONDIZIONI ON
Donato Montemitro Design
EC CERTIFICATION
Lunghezza f.t. 13,70m • Larghezza massima 4,00m
Località//Place Venezia
PROGETTO
SCAFO
IN NODI SPEED IN KNOTS CONSUMI L/H FUEL CONSUMPTION L/H Rpm 47.4 43 36.6 31.2 23.1 17.2 12.8 11 478 428 270 198 153 115 73,979 0 100 200 300 400 500 kn 24002500300035004000450050005500minimo di planata//min to glide
various reasons. First of all, because the Mercury V12s have got so much torque,
position by using the interface with the GPS, electronic throttles, auto trim and – above all – integrated electronic steering. The Envy 1400 does tight turns very easily. You can continue to turn, even at high speed, without ever
Tre fuoribordo da 450 cv ciascuno rappresentano quasi il limite di potenza massima installabile. Le alternative sono una coppia di 600 cv oppure gli entrofuoribordo.
Three 450-horsepower outboards take the power practically to the most you can install. The other option is to have a pair of 600 hp engines or inboard-outboards.
the bow wave away. The boat sits back slightly, but as you open up the throttles, it stretches out perfectly parallel to the water surface. With 1350 horsepower, the performance is more than just good. At top speed, I did over 47 knots, while to start planning I needed under 12. When you add it all up, that is a range of 35 knots in cruising speeds, from the calmest and most economical right up to the fastest. And the litres per nautical mile figures range from 6.2 to 10. So essentially there is something for everybody. It is difficult to imagine that you couldn’t find the right speed for the passengers that you have on board and the water conditions that you might find. There are several different motor options, and buyers can go for the outboard that they prefer. The Envy 1400 started with a pair of Volvo D6s each developing 440 horsepower, with stern drives. That was the perfect choice for people who are less interested in
It’s easy to handle, even though it’s a boat that can do over 47 knots. You never get the feeling that you are going to lose control, and so that top speed is within everybody’s reach, even beginners.
Facile da condurre, anche se si tratta di un battello che supera i 47 nodi di velocità massima. Non si ha mai la sensazione di perdere il controllo e quindi è una velocità massima alla portata di tutti, anc e dei neofiti.
out 450 horsepower, however, brings us close to the maximum power total, and the yard is about to try it out with a pair
Engine data
u Idea Yachting Limited +377 info@ideayachting.com99901094
314 BROKERAGE section Via Balduzzi, 26 - 27036 Mortara (PV), Mobile +39 329 4790656 / +39 335 8182838 Office +39 0384 93295, Fax +39 0384 93297, E-mail: info@safsrl.org - p.farina@safsrl.org Choose a specialist to insure your boat s.r.l. Servizi Assicurativi e Finanziari s.r.l. SAF_Layout 1 30/01/20 09:10 Pagina 1 HEESEN 144’ Year: 1990, Length 144’, Beam27’ 2’’, Draft 6’, Engines MTU 2735 hp, Staterooms 5, $6,995,000 u Denison Yachting +1 www.denisonyachtsales.comsales@denisonyachting.com954.763.3971 PERSHING 56 Year: 2008, LOA: 18,00 m. Very well equipped Interiors in satin oak Fully surveyed June 2022. € 650.000 VAT paid EU u CMM Yacht Service +39 0721 www.cmmyachtservice.cominfo@cmmyachtservice.com960511 LE.ONE Year 2007, Mangusta 72, LOA 22.17, Beam 5.56 m, Guest Cabins 3, Location Genova, Italy, Engines 2xMTU 1500hp, Heads 3 Hull Material GRP Max Speed 45kn, Asking Price: € 800,000 VAT Paid
Anno 2010, LOA 23,95m, 2 x 1670 Hp CAT, 4 Cabine ospiti, cabina equipaggio, piattaforma tender lift e full optional. € 2.100.000. Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabellot. 0187934692 - 392 www.forwardyachts.cominfo@forwardyachts.com4685455
u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago
Anno 2017, LOA: 28,31m,2 x 1200 Hp MAN, 5 cabine ospiti, 2 cabine equipaggio, stabilizzatori e full optional.
Prezzo € 5.150.000 + Iva esclusa residuo leasing.
DALLA PIETA’ DP 58’
Year 2011, LOA 23.98 m, Guest Cabins 4, Cruising Speed 37 kn, Beam 5.50 m
Engines 2xMTU 2400hp
u Idea Yachting Limited +377 info@ideayachting.com99901094
AZIMUT MAGELLANO 66 2018, varato 2019: 4 cabine oltre equipaggio, cabina armatoriale a tutto baglio, generatore 20kW, aria condizionata 92.000BTU, Seakeeper gyroscopic stabiliser, visibile Spagna, € 1.850.000 Iva assolta. u Grabau International comlucio@grabauinternational.
u Forwardyachts S.r.l. Porto Mirabello La Spezia. t. 0187934692 - 392 www.forwardyachts.cominfo@forwardyachts.com4685455
DALLA PIETA’ DP 72’ HT
RIVA SPECIALAQUARAMAN.617
PERSHING 80
ear 2002 refit totale 2019. 2 x 1050 HP Man – 510 hours (from engines rebuilding in 2019). Semi-shiny cherry wood interiors. LOA: 18,67m, Beam: 5,00m € 365.000
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Year 2012. CAT C32 Dita - 2 x 1625 HP – hours 860. LOA: 23,02 m, BEAM: 5,72 m Price € 1.350.000 plus VAT on ongoing lease.
CUSTOM LINE NAVETTA 28
SANLORENZO 82
Heads 3, Max Speed 44 kn Hull Material GRP. Price € 1,950,000
Anno 1974. Motori 2 Crusader 350 cv, riserva carburante 500 l. Prezzo: € 950.000. Interyachts Monaco, Gianfranco Rossi +377-97706655 Lucio Calegari + 39 347 429 6096.
Year 2018, LOA 29.85 m, Guest Cabins 5, Location Balearic Islands, Spain Beam 6.70 m, Engines 2xMTU 2638hp. Heads 6, Max Speed 28 kn. Price: € 8,600,000 VAT Paid
Cell +39 333 www.archipelagodp.itinfo@archipelagodp.it,7886745
u Idea Yachting Limited +377 info@ideayachting.com99901094
Year
+1
u
Overall:
M.greg@blackorange-yachts.com+971505796099
u
BAGLIETTO 32
Year Built 2019, Length Beam 7.01 M, Draft 2.21 Gross Tonnage 140 Ton 10, Crew 5 Construction Fiberglass Cruising Speed 13.5 Knots. Price € 6,500,000 Northrop & Johnson www.northropandjohnson.com
Draught
Tonnage:
Guests
Experts
M,
u
28.3 M,
ZEN - FERRETTI YACHTS
Year Built 2004, Length 32m, Beam: 7m, max.: 1,20m, Gross 140. € 3,950,000 Blackorange Superyacht
DALLA PIETÀ 72 HT Del 2012, 23,02 mt. per 5,81, ore moto 450, 2x1650 Cat, velocità crociera 27Kt max 33Kt, versione 3 cabine, 4 bagni imbarcazione come nuova, tenuta al coperto di inverno e da due marinai in estate. Prezzo € 1.300.000. u Fabio 338.4531398 FRANCHINI 63S Versione sport della piccola serie semi custom del Franchini 63 su disegno di Doug Peterson. 4 cabine, 4 bagni, splendido cruiser, refit 2019. 900.000 iva assolta, visibile Italia. u Grabau International grabauinternational.commichele@+393337489281 COLOMBO ATLANTIC 38 1999, Lago Maggiore. Ottime €MPI2x300ProntaManutenzionicondizioni.annuali.allaboa.HPMercruiser7.4duoprop.98.000. u Valbroker tel. 0039 info@valbroker.com,3475006999 CRANCHI CSL 27 Year 2006. Engines: VOLVO PENTA D4-260 1x 260 HP 877 h., LOA: 8,57 mt (28,12 ft), BEAM: 2,83 mt (9,28 ft). Price € 38.000 u Giorgio Dalla Pietà –Archipelago Cell +39 333 7886745 info@archipelagodp.it, RIVA 76 PERSEO Anno 2017, Lunghezza 23.25 m, Larghezza 5.75 m, Bagni 3, Cabine 3 € 3.260.000 + VAT u CMM Yacht Service +39 0721 www.cmmyachtservice.cominfo@cmmyachtservice.com960511 CANTIERI DI SARNICO SPIDER Anno 2009; motori 2x435 hp Volvo Penta IPS 600, ore moto 965 ca, ottime condizioni, visibile Sud Tirreno, richiesta € 250.000 Iva assolta u Yacht Service Rapallo yachtservicerapallo.itcommerciale@+393358263146 COLOMBO 36’ BELLAGIO Anno 2020; motori 2x300 hp Volvo Penta, ore moto 50 ca, ottime condizioni, visibile Grecia, richiesta € 400.000 Iva esposta u Yacht Service Rapallo yachtservicerapallo.itcommerciale@+393358263146,
SUNSEEKER 86’ 2019, Length 86’, Beam 21’ 3’’, Draft 6’ 5’’, 4 Staterooms, Engines 1925 hp, $5,295,000 Denison Yachting www.denisonyachtsales.comsales@denisonyachting.com954.763.3971
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GOBBI ATLANTIS 55
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SEALINE SC47 immatricolata 2011, Sardegna. accessoriata,Benmolti lavori eseguiti. Venduta nuova da noi. 2x480 HP Cummins diesel con trasmissioni Zeus e Joystick di manovra. € 290.000. u Valbroker tel. 0039 www.valbroker.cominfo@valbroker.com,3475006999
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