IN PUNTA DI PENNA - giornalino scolastico Liceo S.M.Legnani

Page 1

4.CARI LETTORI

6.SULL’ASPETTATIVA – UNA PAGINA DI DIARIO

7 PRIMO TEST SUBORBITALE PER STARSHIP: SUCCESSO O FALLIMENTO?

8. L’INCORONAZIONE DI RE CARLO III DEL REGNO UNITO

9. IL BENEFICIO DELLA LETTURA NEI GIOVANI

10 I SEGNI ALLA FINE DELLA SCUOLA

12. 4891 (CAPITOLO 6)

16. INTERVISTA PROF JETTI E D’ELIA.

18. LA SCUOLA È FINITA

19 KARL GALA

20. VINCITORI DEL CONCORSO DI POESIA DEL BIENNIO

21. VINCITORI DEL CONCORSO DI POESIA DEL TRIENNIO

Abdel Amr

Agnese Monti

Alessandro Crudo

Alessandro Restelli

Alessia Bosis

Alessia Ottolenghi

Alessio Coviello

Alice Romanatti

Anastasia Quinto

Andrea Di Gioia

Andrea Giuseppe Puglisi

Angelica Alfieri

Anna Carola Clapis

Arianna Capano

Arianna Licitra

Asia Balpasso

Aurora Larocca

Azzurra Premoli

Beatrice Bisanti

Beatrice Civelli

Beatrice Ricca

Benedetta Granà

Carola Lovati

Carola Vigorelli

Camilla La Russa

Chiara Bilotti

Chiara Russo

Chiara Saibene

Chris Eluvathingal

Christian Monti

Daniel Le Roux

Davide Galli

Davide Telazzi

Desiree Nakhla

Eleonora Sala

Elisa Caimi

Elisa Pellegrino

Emanuele Zibra

Emma Borsellino

Eva Beati

Federica Derna

Federico Perissinotto

Federico Pescitelli

Filippo Pizzi

Flavia Vella

Francesca Alberga

Francesca Angelillo

Francesca Cilona

Francesco Contarin

Gaia Franchi

Gaia Legnani

Giorgia Schiavone

Giorgia Bertasi

Giorgia Borghi

Giorgia Giannini

Giorgia Lorenzin

Giorgia Martino

Giorgia Quarticelli

Giorgio Larovere

Giulia Borgo

Giulia Casiraghi

Giulia Vastola

Giulio Ratti

Gloria Loporchio

Greta Limongelli

Ilaria Conte

Isabel Marino

Isabella Socea

Jacopo Parenti

Janna Amr

Joanna Motta

Kateryna Kichuk

Lara Pirotta

Larissa Angioni

Lorenzo Mannino

Lorenzo Monti

Marco Villa

Maria Chiara Aita

Marta Polizzi

Martina Veronesi

Martina De Marte

Martina Griguta

Martina Melotto

Martina Milani

Matilde Caravaggio

Matteo Zanini

Milo Legnani

Nathaniel Cappello

Nicole Llavda

Pietro Terragni

Rebecca Puopolo

Rebecca Basilico

Rebecca Monaco

Rebecca Testa

Sabrina Dell’Aglio

Sara Azzini

Sara Cattaneo

Sara Giordani

Sara O’Gorman

Sara Spreafico

Sarah Sordelli

Seungmin Jung

Sharon Gulino

Silvia Volontè

Sofia Granelli

Sofia Perri

Sofia Piva

Sofia Summa

Sofia Zambotto

Sonia Castorina

Sonia Di Benedetto

Sylvie Valendino

Valeria Giuffrida

Vanessa di Qual

Virgilia Eba

Vittoria Maspes

Oggi sono qui a scrivere per l’ultima volta su questo giornalino, almeno ufficialmente,chissàseilLegnanietuttivoi vi libererete così facilmente di me In questo momento sapere di poter tornare quasi mi rasserena ma ne parliamo dopo. Se il tempo dovesse continuare a scorrere così velocemente probabilmente domani starò scrivendo la tesi di laureaenemmenomeneaccorgerò.

Ci ho messo tanto a scrivere questoultimoarticolo:unpo’perchédisorganizzatacomesonohoprocrastinatofinoalla morte, un po’ perché non mi sentivo pronta a salutare questo pezzo di cuore, un pezzo di vita che chiudo in queste righe e un po’ perché ogni parola mi sembravagiàsentita,giàusataeleggera,troppoperquellochevolevoesprimere qui. Un autentico professore, un qualcuno che chiamerei amico se solo non l’avessi conosciuto dall’altra parte della cattedra, seppur non vivendolo mai dall’altro lato della cattedra mi ha confidato di cercaredidirel’indicibileeallora parto così Chissà chi leggerà (se leggerà)gliarchividi In Punta di Penna leggendolemieintroduzioniinquestimesi che cosa penserà: ho introdotto il primo numero di quest’anno scolastico con l’ispirazionedellamiaFrancietermino con quella di un professore, che fantasia. Credo comunque che forse non mi sentissi nemmeno pronta a lasciarmi indietro tutto questo, forse però, non si è nemmenodavveromaiprontifinchénonseicostrettoadaffrontarlo:nelmio caso, molte delle cose belle che mi sonosuccesseinquestiannisonopartitecosì,perchémicihannobuttataocisono finita dentro per sbaglio: sia mai essere consapevoli, vero Camì? Quando ho visto la buona Lucianina Litizzetto che domenica salutava sempre con il suo disarmante sarcasmo ma comunque tutta d’un pezzo laredazionedi Che Tempo Che Fa, talk show domenicale in onda su Rai1 dal 2003 condotto da FabioFazio,hopensato:“Secelafattaleidopo tuttiquestianni,celapuoifareanchetucheallafinenehaifatti solo cinque”,ealloraeccomiqui.

Inizio a scrivere il tutto appunto di domenica sera, scoppio in lacrime alla terzariga Loriprendolunedì,poimartedì, zero idee, tutto inadeguatoeinappropriato.Loscrivosull’iPaddiunacompagna,nonlosalva.Insostanzastoarticolo, inonoredelpodcast FUORICLASSE- Le Colonne Infami,disponibilesulloSpotifydi In Punta di Penna, “Non s’ha da fà” Nonsosesichiamibloccodelloscrittoreosfiga,nelmiocasocredolasecondamatralasciamo

Sto scrivendo questo articolo nella mia stanzetta, il 31 maggio 2023. Oggi pomeriggio c’èstatal’ultimariunionecon la redazione: la redazione del giornale che io e Franciolina, grazie all’aiuto dei nostri super amichetti ABBIAMO diretto assieme per dueanni(piùtremieidacaporedattriceassiemeaLucreziaAlfieri,conFranciinprimalineaanche lì a dare supporto morale scrivendoarticolihorror,praticamenteperfetti,senzaunanecessariarevisione) Questavolta alla riunione pochi ma buoni, ancora una volta, anche se in piccola rappresentanza hanno fatto una cosa importante senza nemmeno accorgersene: mi hanno datoleparole Hoavutol’ispirazioneperscrivereunavoltapertuttetuttociò chesentivodidoverdireespiegare.

Lascioungiornalinodiversodaquellochehotrovatonelsettembre2018:sicuramentecresciutoeaccresciuto,evoluto, superioreaipregiudizidichesprecaparoledicendochequestolavorononcontanulla,perchénessunololegge.Quello

che volevamo creare con In Punta di Penna era uno spazio di cui si sapesse l’esistenza perché la stampaèciòcheci resta: dà spazio a coloro che cercano una voce, un’espressione di sé, vogliono lasciare un segno e queste persone, buone e genuine con cui ho collaborato in questi anni mi hanno dimostrato che stupire e lasciare senza parole (letteralmente) è possibile. Vi ringrazio ragazzi perché così facendo abbiamo dato voceaunascuola.Acosaserveun 100 in maturità se non si è in grado di far valere una propria opinione e mantenere la propria integrità? Siate coraggiosi e controcorrente se serve, fatevi ascoltare, ancheacostodiattaccaredeipesciolelocandinedelgiornalino sulle macchinette di ogni piano Abbiate la tenacia di andare oltre al frequentare lelezionieandareascuola,vivetela ora che ne avete la possibilità: con i nostri articoli abbiamo dato voce a quel periodo drammatico che è stata la pandemia, non dimentichiamoci cosa voglia dire fare a meno della propria libertà, è una grande consapevolezza, quindiungrandetesoro.

Se anche solo vi ho lasciato un ricordo divertente, che possa farvi sorridere io sarò soddisfatta Posso dire di avere raggiunto alcuni dei traguardi che mi ero prefissata a inizio anno, altri si sono realizzati senza che io lo chiedessi o anche solo ci pensassi: ricordo una frase di una ragazza, credo del biennio, non l’ho più vista ma ringraziò me e un altro ragazzo per il dibattito intavolatoassiemeduranteun’assemblea,iolìhorealizzatocheforsenonavevosbagliato proprio tutto Questo per dire di non fare il mio errore di trovare il raggiungimento di traguardi solo attraverso l’approvazionealtrui

Concludo ringraziando voi Legnaniniperavermiascoltatainquestianni,laredazionedi In Punta di Penna perquanto ovviamente scritto sopra Ringrazio Beatrice Civelli e Giorgia Lorenzin rispettivamente delle future 4CL e 4CE per aver accettato di prendere il posto mio e di Fra quando non ci saremo più: siete delle grandi risorse, grazie di tutto Asia, Manni, Bos, Marti Perri,Pesci,Eli,Sha,Andre,Covi(AlessioaliasAlessandro)eGioQ.peresserestatisempre dietro a ogni richiesta da noi avanzata, senza perdere le staffe rimanendo sempre rigorosi evericomesolovoisapete essere. Avete tutti un grande futuro davanti e noi contiamo su di voi. Grazie allemieamiche,aimieiamicieCri,che seppur non in redazione, o non più in redazione hanno fatto almeno finta di leggere le mie introduzioni (tradotto sarebbe un vi voglio bene, vi meritate più di uno spazietto su un triste articolo da me scritto) Grazie a Fede senzail quale oggi non avrei scritto questo articolo, perché l’unico che si sarebbe potuto fidare di me cinque anni fa non poteva essere che lui e grazie a Lucrezia peravermicomunquevolutaaffiancoalei.GrazieaBenelle,CamillaRompi Penna è onorata di aver collaborato con lei e di averla disturbata in qualsiasi momento senza particolari ritorsioni. Resti al Legnani, senza di me sarà sicuramente meglio, non si preoccupi, anche se non garantisco dinontornarepiù Grazie a Radio Orizzonti per averci permesso di farci conoscere sul territorio Grazie al presidio, Alice, Emma, Giulietto,Fede,EmaassiemeabbiamorealizzatoilsognodiRita

Credo di essere arrivata alla fine di tutto e di dover dare la menzione d’onore al mio braccio destro, sinistro e corpo tutto Animabuonaegenerosa,caparbia,determinataemalinconicapiùdell’alberodiNataleilseigennaio Mammadi dei marimi stupendi (stupendi solo perché glieli ho regalati io, ovviamente) Nell’abbraccio in lacrime che ci siamo date oggi c’era tuttoquellochenoidaorgoglioseeforti,qualifingiamodiesserecisiamotenutedentro,anchesetudi mesai,forsepiùcosedimestessamedesima.GrazieFranci,tivogliobene.

Ho finito la mia pappardella, grazie Legnani per avermi realizzata e plasmata come sono oggi A sto giro ti levi proprio un bell’intralcio dai piedi. Vediamo se sono matura quanto serve per potermiallontanaredate.Nonostantetu non sia affatto tutto rose e fiori vuoi sapere una cosa? Siccome senza di te nonsareilapersonacheseioggivistoche non avrei mai conosciuto le persone di cui nel bene e nel male mi sono circondata, ti risceglierei così come sei, per sempre

Ciaobelli,buonaestate, odovreidire: Buona Vita?

Sull’aspettativa – una pagina di diario

Ho pensato a lungo a cosa scrivere in questo articolo conclusivo La mia prima idea materializzata è stata uno zibaldone di pensieri alla rinfusa, però sfociava in argomenti tetri, quindi meglio evitare; non voglio lasciare un ricordo simile. Spero che questa pagina di diariopiùpositivavipiacerà

17 maggio 2023, ore 19:30 circa, Ceriano Laghetto

Sono quasi arrivata al termine della fase liceale della mia vita, e la maggior parte delle aspettative cheaveva lamequattordicennenonsonostatesoddisfatte

Spesso mi capita di dire alle persone “Non mi aspetto nulla da fatto x” e io sono la prima a volerci credere, perché so che altrimenti rimarrei delusa in qualche modo, ma nei meandri del mio cervello quell’aspettativa c’è e ogni tanto fa anche capolino In questi giorni, purtroppo oper fortuna, tutte le mie aspettative passate, remote o recenti, stanno facendo capolino, giocando a ce l’hai perqualedeve farmisentirepeggio.

Essendo una persona con una capacità immaginativa alquanto alta, lo svilupparsi di una aspettativa è automatico: tuttigliscenaripossibilisono nella mia mente, anche quellipiùstrampalati;perciò,le aspettative che si formano sono due, il caso probabile migliore e quello peggiore, ma anche il caso assurdo e fantastico, che però è quello che mi soddisferebbe di più. Nella mia mente esiste una costante confusione, con un pizzico di ansia, tra probabilità, speranze e desideri A questo ronzio incessante ci ho fatto l’abitudine e ho imparato a coprirlo con altri pensieri, della serie YOLO e carpe diem, che mi aiutano a non andarenelpanico.

Tuttavia, sono grande abbastanza per sapere che la maggior parte delle volte nessuno dei tre casi si avvererà Quientraingiocol’inaspettato,chepuòdare tanto doloree/otantagioia,machedisicurostupirà.Ed è soprattutto questo che mi impedisce di impazzire: nessuno può controllare tutto ciò che gli accade nella vita La mancanza di controllo, per quanto incredibile possasembrareadalcuni,inquestocasomirendelibera efelice.

E quanti avvenimenti inaspettati sono accaduti! Non avrò avuto il mio grande amore adolescenziale, come desiderava la piccola Francy, ma quanto amore ho ricevuto dai miei amici, dai miei professori, da sconosciuti e dalla mia famiglia Con le gioie che mi hanno regalato ho imparato molto sulla vita e su me stessa E quanto amore mi sono data, dopo anni di disprezzo mischiato a indifferenza! Però mentirei se non dicessi che i dolori inaspettati mi hanno insegnato di più: i brutti voti inaspettati, persone che se ne vanno inaspettatamente, atteggiamenti violenti inaspettati, bugie inaspettate e colpi alle spalle inaspettati L’inaspettato è ciò che fa progredirelaconoscenza Le aspettative per il futuro sono tante, troppe, ma so che lavitanonmideluderà

Concludo ringraziando tutto lo staff del giornalino, che mi ha regalato tanti sorrisi e qualche attimo di disperazione, e in particolare Milla: senza di lei non avrei mai scritto quello che ho scritto, non sarei divenuta così responsabile e non avrei mai avuto dei marimi.

Quindi,saluteeaddio(oarrivederci?),

Francesca Angelillo 5AL, ancora per poco caporedattrice

PrimotestsuborbitaleperStarship:successoofallimento?

Lunedì 17 aprile si è aperta la prima finestra di lancio periltestsuborbitalediStarship,lapiùgrandenavicella mai costruita e dotata del motore più potente della storia Tutto sembrava pronto ma, a quaranta secondi dal lancio, SpaceX ha deciso di annullarlo Successivi comunicati dell’agenzia hanno reso noto che una valvola pressurizzatadelSuperHeavysieracongelatae hanno riprogrammato il lancio al 20 aprile Alle 15:28 di venerdì tutto sembra finalmente pronto per la partenza della missione, l’orologio del countdown procede fino a quaranta secondi prima dell’ora x Nessuna comunicazione ufficiale, ma si inizia a diffondere una nuova probabilità di rinvio, fino a quando, dopo qualche minuto, il countdown riparte Si accendono quindi i motori e alle 15:33, ora italiana, il gigantesco razzo si solleva da terra ed inizia così il primo test di volo suborbitale Il Super Heavy, cioè il primo stadio della Starship, sarebbe dovuto rientrare nell’Oceano dopo 8 minuti dalla partenza, invece la Ship sarebbe dovuta rientrare dopo un’ora e trenta minuti, al largo delle Hawaii Fin dallapartenzaalcuni propulsori del Raptor non si sono accesi e dopo poco tempo altri due si spengono Dopo alcuni minuti in volo, come da protocollo, Starship deve inclinarsi per diminuire la sua velocità e rimanere al di sotto dell’orbita, essendo questounvolosuborbitale Durante questo passaggio qualcosa va storto, il razzo inizia a compiere alcuni giri su se stesso, diminuendo e aumentando la sua velocità Ingegneri e tecnici di SpaceX cercano di riportare lanavicellasullatraiettoria attraverso gli stabilizzatori di volo, ma vedendo l’instabilità e la crescente pericolosità di Starship azionano il sistema di autodistruzione facendo così esplodere il razzoinariadopoquattrominutidallancio Durante l’esplosione, in sottofondo si sentono grida e applausi di impiegatidiSpaceXchelascianoincredulie perplessimoltispettatori.

Quindi, il lancio diStarship,costato2milionidieuroal CEOElonMusk,èunfallimentoosusuccesso?

Da molti giornali, radio e televisioni italiane viene descritto come un fallimento e viene raccontata solo

l’esplosione e non il fatto che il razzo sia riuscito a sollevarsi da terra Starship non è un semplice razzo come quelli che SpaceX e NASA lanciano quotidianamente, bensì un insieme di elementi di ingegneria moderni che sono stati testati finora singolarmente Proprio per questo gli scenari che si sarebbero potutipresentareduranteiltesteranodavvero molti, dall’esplosione sulla rampa di lancio fino all’ammaraggio nell’oceano, quindi al completamento della missione Sotto questo punto di vista il lancio viene considerato dall’agenzia aerospaziale un successo SpaceX, infatti, in un comunicato ufficiale afferma: “With a test like this, success comes from what we learn, and today’s test will help us improve Starship’s reliability as SpaceX seeks to make life multi-planetary” (Con un test come questo, il successo deriva da ciò che apprendiamo, e il test di oggi ci aiuterà a migliorare l'affidabilità di Starship mentre SpaceXcercadirenderelavitamulti-planetaria”)

In linea con questa affermazione è la “filosofia” che SpaceX ha avuto fin dai primi lanci anche delFalcon9 L’agenzia infatti si è sempre allontanata dall’affermazione della NASA “il fallimento non è un opzione”, pensando al contrario che il fallimento fosse necessarioperraggiungereilsuccesso Infatti, da ogni volo fallito gli ingegneri riescono a raccoglierenuovidatipermodificareilsuccessivorazzo e portare quest’ultimo al completamento dellamissione oalmenoadunrisultatomiglioredelprecedente Analizzando quindi il primo volo di Starship con la stessa mentalitàdiSpaceXnonsipuòcheritenereiltest un successo ed aspettare il prossimo lancio tra un paio di mesi per vedere se i dati raccolti prima dell'esplosione sono stati sufficienti per il completamento della missione o se servirà un altro fallimentoperraggiungereilsuccesso.

GaiaFerrini

L’incoronazione di Re Carlo III del Regno Unito

Lo scorso6maggio,allapresenzadi2200invitati(6mila in meno rispetto all’ultima cerimonia analoga avvenuta 70 anni fa) sono stati incoronati nell’abbazia di Westminster i neo-sovrani del Regno Unito Carlo III e Camilla, ascesi al trono l’8 settembre 2022, alla scomparsadellaReginaElisabettaII,regnantedal1952.

La cerimonia officiata dall’arcivescovo di Canterbury Justin Welby è stata più breve e meno sontuosa della celebrazione con cui Elisabetta II siinsediònel1953,ma perfettamente in linea con i piani di Carlo indirizzati ad unamonarchiapiù“snella”

Il tutto ha seguito il ferreo protocollo contenuto all’interno del Golden Orb, il piano che per anni ha interessato esponenti del governo e membri dell’alta aristocrazia inglese L’operazione, così denominata dal nome del globo d’oro che la stessa Elisabetta tenne in mano alla propria incoronazione, è stata studiata nei minimi dettagli e non ha lesinato sul Pomp and Pageantry; insomma, l’evento organizzato è stato degno dellosplendoredellegrandicerimonierealisulTamigi

Il rito ha messoinscenauncerimonialemedievaleinuso da secoli pur se rinnovato in alcuni suoi aspetti come da indicazione dello stesso Carlo, ed è apparso sostanzialmente diviso in sette fasi: riconoscimento, giuramento, unzione, investitura, incoronazione, intronizzazioneedomaggio.

Tra i momenti più sentiti, oltre ovviamente a quello dell’Eucarestia, c’è stata la consegna al monarca delle insegne reali e l’unzione con l’olio sacro, consacrato lo scorso 6 marzo presso la Basilica del Santo Sepolcro dal patriarca ortodosso Teofilo III di Gerusalemme e conservato nell’ampolla d’oro a forma di aquila dalle ali spiegate Esso era pressoché identico a quello impiegato nell’unzione della madre, ma privodielementidiorigine animale.

A riprova dell'ecumenicità e dello spirito di inclusione di questo evento, è stata data visibilità anche ai leader religiosi di tutte le confessioni anche non cristiane xxxpraticate nel Regno, che hanno riservatounaugurio ed una speciale benedizione al monarca e agli antichi inni medievali si sono inframmezzati brani gospel contemporanei, segno tangibile di un Paese che appare semprepiùmultietnicoecosmopolita.

L’incoronazione mediante la celeberrima Corona di Sant’Edoardo, posta sul capodelSupremoGovernatore della Chiesa anglicana, è stata la prima avvenuta nel nuovo millennio e la 40° tenutasi a Westminster dal 1066, quando venne proclamato sovrano Guglielmo il Conquistatore.

L’evento ha suscitato sia grandi festeggiamenti che proteste: da un lato si sono tenute feste distrada,opere di volontariato, concerti e funzioni religiose commemorative, dall’altro sono insorti alcuni movimenti repubblicani,primofratutti#NotMyKing,il cui organizzatore, Graham Smith,èstatoarrestatonegli scontri. È finita in manette anche una decina di manifestantilungoilpercorsodellaprocessionereale.

Anche a livello internazionale si è assistito ad un duplice scenario. Infatti, se Canada, Australia, Nuova Zelanda ed Antigua e Barbuda hanno celebrato favorevolmente l’ascesa del nuovo re, molti altri reami del Commonwealth che, sebbene indipendenti,hannoil sovrano britannico come Capo di Stato, hanno posto il focus sugli effetti negativi dell’imperialismo. Alcuni di essi pare auspichino di lasciare la forma monarchica parlamentare per passare a quella repubblicana sul modello di Barbados, che, eleggendo un proprio Presidente, fece perdere nel 2021 il titolo di Regina dell’isolaadElisabettaII

Christian Monti, II^BE

Ilbeneficiodellaletturaneigiovani

La lettura, uno degli strumenti più importanti dei quali noi siamo in possesso, sembra essere passata ormai in secondopiano,finendoperdiventareinutile.

In realtà leggere ha un beneficio invalicabile sulnostro cervello; dedicarsi alla letturaanchepersoli6minutial giornoriesceadabbassareilivellidistressfinoal68%.

Inoltre, comporta ulteriori vantaggi su tutto il corpo, come ad esempio il fatto che incentiva lo sviluppo dell’empatia edellacomprensionedeglialtripertuttele fasce d’età, con particolare rilevanzanell’etàinfantilee adolescenziale.

Secondo la professoressauniversitariaPiaMassaglia,la lettura, sin da bambini,aiutal’attivitàcognitivaeriesce a far sentire l’individuo all’interno del mondo umano; molte volte i bambini si sentono isolati e la lettura, integrata ad immagini o storie semplici, li aiuta a sentirsiconformiallasocietàincuivivono

La lettura, come ben sappiamo, arricchisce il nostro patrimonio lessicale, perciò una persona abituata a leggere avràsicuramenteunvocabolariopiùampioeun linguaggioforbito

In precedenza, tale attività era fondamentale, quasi abitudinaria, in quanto i ritmi della vita erano meno rapidi di quelli attuali; proprio per questo nella società odierna risulta quasi insolito vedere qualcuno dedicarsi aciò.

Indipendentemente dalla sua importanza in generale, possiamoaffermarechelaletturanell’etàdellosviluppo siafondamentaleperlacrescitadell’individuo

Nei bambini, infatti, già dai primi mesi di vita la

lettura risulta uno strumento indispensabile per le prime forme di conoscenza, comunicazione, condivisione e aumenta la capacità di concentrazione ediattenzione.

Per i primi annidivitavieneeseguitatramitelibricon immagini, o banalmente raccontando una storia: proprio in questo modo i bambini riescono ad immaginare scenari della vita vera che poi in seguito liaiuterannoperilrisolvimentodisituazioni. Nell’adolescenza leggere diventa ancora più importante, non solo dal punto di vista scolastico, accennato precedentemente, ma anche per via degli innumerevolicambiamentiaiqualisivienesottoposti. Il mutamento di pensieri, idee, e anche di carattere fisiologico, possono fortemente disorientare l’individuo fino a portarlo all’isolamento e all’allontanamentodalmondocircostante. L’adolescente, in questo caso, può utilizzare lalettura per immergersi in avventure meravigliose che lo strappino dallanoiadellapropriavitaedalpensierodi cambiamento, per avere gioia nel suo cuore semplicementeleggendounastoria

Negli ultimi anni hanno voluto far credere che la lettura sia solo una perdita di tempo, facilmente sostituibile, ma la realtà è differente: leggere libri riesce a portarci in realtà straordinarie innumerevoli volte, realtà che probabilmente vivremosolamentetra lepaginediunbuonlibro.

Vittoria Maspes 4AS

I se al fine de su

Ciao a tutti e benvenuti nell’ultimo numero di quest’anno! Fatevi un applauso, avete superatounaltro anno al Legnani, e per chi deve fare la maturità un applauso di incoraggiamento, crediamo in voi, ce la farete a uscire dal Legnani tutti interi. Inognicaso,per sdrammatizzare un po’ vi propongo questo articolo. Ci vediamoallafineconsalutienotizieimportanti!

Ariete♈

Cari arieti, siete riusciti ad arrivare alla fine di quest’anno senza strozzare qualche idiota? Detto sinceramente, che voi abbiate passato l’anno o no, vi meritate un premio se siete riusciti a non commettere alcun omicidio Avete vissuto l’anno aspettando ogni settimana l’ora di educazione fisica per potervi sfogare immagino, ma soprattutto perchè ormai è la vostra materia preferita Se quest’estate nonsareterinchiusiin casa a studiare per superare i debiti, viconsigliounbel torneo di beach volley, dopo tutto l’allenamento che avete fattodurantel’annosaretesicuramenteicampioni ;)

Toro♉

Beh, dopo un anno a scroccare la merenda al vostro compagno di banco non so se sarete voi più felici per l’estate o loro perché non dovranno più condividere il cibo con voi. Col vostro sguardo quasi sempre assonnato direi che a voi educazione fisica piace ma quando non dovete correre Direi che avete di sicuro preferito di gran lunga seguire, per poi appisolarvi, le lezioni di storia che alla finesembraancheaverattirato la vostra attenzione; immagino che quest’estateandrete a visitare qualche monumento o sito archeologico, senza però nulla togliere alle giornate di riposo, sia ovvio.

Gemelli♊

Direi che dopo un anno di continue chiacchiere col compagno di banco e anche diversi richiami da parte dei prof, sapete a menadito qualunque avvenimento e gossip del mondo, molto probabilmente più che storia sapete i gossip dei personaggi storici Vista la nostra tendenza al parlare direi che ci sono alquanto

interessate le materie di stampo linguistico e se, come me, avete scelto il linguistico avete fatto tombola (o forse no e ve ne pentite, il che è probabile) Beh, quest’estate uscire con i vostri amici èd’obbligo,come igiorniinpiscinaassiemeelelunghetelefonate.

Cancro♋

Dopo esservifinalmenteripresidalfinalediquellaserie Netflix che avete visto ainizioannoeavertormentatoi vostri amici a riguardo,avetedecisocheavrestedovuto prestare più attenzione in classe, e ciò che vi ha più catturato è stato l’inglese, lo studio di Shakespeareedi tutti i testi sentimentali degli autori: oltre che le serie avevate trovato anche testi strappalacrime Quest’estate vi consiglio una bella giornata all’ombra di unalberoa leggere un bel libro per poi andare a fare una bella passeggiata con i vostri amici più stretti, vi ci vedo bene

Leone♌

Dopo aver passato l’ennesimo anno a essere quello popolare della classe, volete solo andare in vacanza, siete stanchi di tutte queste attenzioni. Dopo aver passato tutto l’anno a difendereivostriamicidaiprofo da voi sapete chi, avete trovato conforto nella letteratura italiana, vedendo che alla fine c’era chi era messo peggio di voi per scrivere quella roba. Quest’estate crema da soleallamanoeinspiaggiatutto il giorno per poi andare a fare serata! Ricordatevi però di non arrivare a settembre senza aver fatto nulla e ancoraubriachidallaseraprima,miraccomando.

Vergine♍

Dopo un anno in prima fila con i prof che vi prendono come esempio evielogianoperlevostridotiincredibili in scienze, avete bisogno distaccareepassarel’estatea giocare con la Switch a Animal Crossing o ad altri giochi cozy bevendo drinkaestheticeportandoviavanti facendo schemi scritti da dio per l’anno prossimo Ricordatevi di tenervi in contatto coi vostri amici, organizzate un pigiama party o una qualche uscita assiemecarina,magariunagitainunmuseo.

Bilancia♎

Un altro anno da popolari, un altro anno da pagliacci; mi chiedo se siate più conosciuti per la vostra proverbiale bellezza o per il fatto che siete i pagliacci della classe e parlate con chiunque. Di sicuro il vostro senso estetico ha influenzato la vostra predilezione per lematerieartistiche Quest’estatequindipotresteandare ad una mostra d’arte, ma sappiamo tutti che andrete in spiaggia a sfoggiare il vostro fisico, in giro conivostri amici o a comprare qualsiasi cosa che potete in boutique che solo voi conoscete; confido nel fatto che ce la farete a non spendere troppo, anche se quell'aggeggiosenzautilitàèdavverostupendo.

Scorpione♏

Voi invece, dopo aver terrorizzato a morte il vostro compagno rompiscatole con lo sguardo della morte, avete sorprendentemente appreso chelamatematica,da quello che era il vostro peggiore incubo, si è trasformata in un qualcosa di divertente. Anche il vostrocompagnodibancodaitempidell’asiloèrimasto stupito della vostra bravura e vi avrà probabilmente chiesto aiuto Quest’estate quindi non dovreste preoccuparvi di avere il debito in matematica, sfruttatela invece per uscire conivostripiùcariamicie tornarenelvostropostodelcuore

Sagittario♐

Cosa possiamo dire di voi? Anchevoiafareipagliacci e a cercaredifarridereilvostrocompagnodibanconel mentre che sta leggendo ad altavoce(infami),lavostra tendenza naturale è di fare gesti e imitazioni quando i prof sono girati e la vostra materia preferita è religione… diciamo che siete delle creature particolari. Quest’estate o starete in casa tutto il tempo ed emergerete dalla vostra tana solo pernutrirvi,oandrete

in giro giorno e notte diventando l’anima della festa comesolovoisapetefare,noncisonoviedimezzo

Capricorno♑

Dopo aver passato l’anno su come iniziare i vostri business investendo in crypto o aprendo un Only Fans, avete sicuramenteprestatomoltaattenzioneedinteresse alle lezioni di matematica e diritto se siete dell’economico e dintorni. Quest’estate per voi niente riposo, avete già programmato di fare 400 lavori per poter accumulare abbastanza soldi per potervi godere un soggiorno alle MaldiveconilsosiadiElvisPrestley, niente divertimento, solo fatturato per le prime 3 settimane poi vi rinchiudete in casa evitando ilsoleper iltroppocaldo

Acquario♒

Voi acquario invece avete passato l’anno in ultima fila con i prof che, quando leggevano il vostro nome, si chiedevano chi foste; tranne per quello di matematica, antropologia e psicologia (per coloro che hanno scelto l’economico e dintorni), materie nelle quale vi siete distintiperdeivotinientemale

Quest’estate immagino la passeretetraunapasseggiata, una serie e un buon libro; beh, niente male, ve lo siete meritati

Pesci♓

Ultimi ma non per importanza voi pesci che avete passato l’anno incantati ad ascoltare le lezioni di storia dell’arte e storia, affascinati da tutto ciò, mentre avete scarabocchiato sul libro nelle altre ore. Non avete di sicuro perso l’occasione di eccellere coi voti, ma ora con tutto questo stress avete solo voglia dell’estate, di rilassarvi, di tornare nel vostro posto del cuore e riabbracciare tutti i vostri amici;credo in voi, ce la farete!

Ed eccoci alla fine di quest’ultima edizione dell’anno, ringrazio tutti voi. Vi invito a seguire anche il podcast di In Punta Di Stella su Spotify durante l’estate per rilassarvi e ridere di gusto (https://open.spotify.com/show/2AIfNjkLIvZ6I3zhH3g aXT?si=92abdb7e711840fc). Vi saluto, un abbraccio a tutti,buonaestate!

Non avevo mai avuto talmente tanta paura in tutta la miavita,saròonesto

La nostra era una missione che ci avrebbe certamente condannati a morte, anche se, di fatto, lo eravamo già dal principio: il Bunker, i piani, l’evasione che avevamo da perdere ormai? Il rischio diesserescoperti aumentava di giorno in giorno, inoltre dal giorno della fuga di mio nonno avevano triplicato le pattuglie sul perimetro della città: entrare o uscire era praticamente impossibile Manonpernoi

Mancavano esattamenteduesettimaneall’esecuzionedi mio nonno, quando Henry ricevette una risposta concreta: «GentilissimoHenrySmith, la ringraziamo per averci reso note le numerose problematiche presenti all’interno della Prigione e, soprattutto, per aver deciso di voler approfondire l’argomento

Saremo lieti di incontrarla questa seraalle18:15presso

la Sede principale delGoverno,perpoternediscuterein modo più minuzioso.Prenderannoparteallaconferenza tutti i Consigli, le chiediamo cortesemente di non tardare

Cordialisaluti, DanielEvans»

Cilesselamailadaltavoce,conunanotadicaparbietà «ChisarebbeDanielEvans?»domandai

Tutti quanti, Inas compresa, si voltarono verso di me: «È il Rappresentante di quattro dei sette Consigli, l’Omicidi compreso,» puntualizzòPenny«praticamente l’uomo più potente del nostro secolo, nessuno era mai arrivatoatanto»

«Davvero non ne hai mai sentito parlare?» mi chiese Émilie.

«In realtà il nome mi è suonato abbastanza familiare, manonmirisultadiaverlomaivisto»risposi

«Certo che non l’hai mai visto,» disse Inas «non si fa maivedere,nessunol’hamaivisto»

«Beh, tecnicamente solo coloro che non hanno a che fare con la politica» aggiunse Henry«Iol’hovistoaun paio di riunioni, ma ammetto che la sua presenza è moltorara»

«Insomma, nemmeno i giornalisti sono mai riusciti a riprenderlo?»chiesi

di quale uscita usufruisca per lasciare l’edificio, fatto stachenessunoèmairiuscitoavederlo»

«E a me non è permesso fornire descrizioni, ha fatto firmare a tutti un contratto» rivelò Henry «Ad ogni modo, non divaghiamo: adesso io e Penny vi spiegheremoilpiano»

Detto questo, Penny tirò fuori dal cassetto sottostante una piantina e appena la distese sul tavolo capii immediatamente che raffigurava la Sede del Governo

Ci voltammo tutti quanti all’unisono verso la porta per assicurarci che fossechiusa:nessun’altroall’internodel Bunkersapevadelcomplotto

«Dunque, dovremo fare molta attenzione»iniziòPenny «a ogni ingresso sono presenti minimo sei guardie, perciò ci occorre un diversivo: ho individuato un sistema in grado di controllare i movimenti di ogni singola porta ofinestradiquell'edificio,nefaròscattare quattro o cinque in contemporaneo e, nel mentre, Émilie entrerà dalla finestra del sesto piano, la fornirò di alcune apparecchiature di mia invenzione necessarie perarrampicarsi»

«Il suo compito sarà quello di individuare la posizione di Yoshida senza farsinotare»proseguìHenry«Sottola tuta indosserà degli abiti da ufficio: durante le conferenze solamente inservienti eguardievaganoperi corridoi, nessuno di loro conosce i volti di coloro che dovrebbero stare lì dentro, o almeno spero. Invece, voi dueentrereteconme»disseindicandomeeInas. «CredevocheiosareiandatoconÉmilie»contestai Henry inarcò un sopracciglio: «Certamente Chris, che Émilie e Inas si scambino pure di posto allora. Facciamo tranquillamente entrare una delle donne più ricercate degli ultimi anni dall’ingresso principale, sicuramentenonlariconosceranno»

Émilie, alzando gli occhi al cielo, emanò una risata sarcastica chemidiedequasifastidio,senonfossestato perillievedisagiochescorsinelsuosguardo «Hairagione,nonciavevopensato Andateavanti»

«Dicevamo,» continuò Penny, seccata «Chris e Inas entreranno con Henry, fingendosi due collaboratori. Nessuna guardia farà domande, non hanno diritto di farne La conferenza si terrà al terzo piano, mentre

4891(capitolo6)
«Nessuno, è molto attento»mispiegòÉmilie«nonsisa

Henry farà sostalì,voiduedovretecontinuareasaliree ispezionare ogni singolo piano Di solito i piani più riservati sono quelli più alti, dal quinto all’ottavo, ma non si sa mai: controllateli tutti. Anche se, nel frattempo, Émilie dovrebbe già essere riuscitaatrovare Yoshida»

«Ci sono domande?» chiese Henry, dopo che Penny ebbe finitodiparlare.Tuttiquantifacemmocennodino conilcapo «Perfetto Dunque, mancano quattro ore all’incontro Andiamoaprepararci»

Tre ore e mezza eravamo riuscitiasuperarelepattuglie che accerchiavano il perimetro della città e io, Penny e Inas ci stavamo dirigendo alla Prigione con la macchina.

«Allora ragazzi, siamo arrivati» disse Penny quando fummo davanti all’ingresso «Adesso io ed Émilie raggiungeremolaSededelGoverno:parcheggeròl’auto

a circa un chilometro di distanza dall’ingresso, sufficiente per me per poter accederealdatabasee,allo stessotempo,nonesserescoperta»

«Quindi dovremo correre un chilometro, in caso necessitassimodiscappare»lechiesi.

«Dovrete correre, sì, ma in caso di necessità vi raggiungeròilpiùvelocementepossibile»

Mi girai verso Émilie con unosguardochecomunicava

“Fa’ attenzione” e lesfiorailamano,poiscesidall’auto insieme a Inas e varcammo la soglia dell’edificio, per incontrare Henry: ci stava aspettando davanti a un veicolo particolarmente somigliante a una limousine Non appena ci fummoadagiaticomodamentesuisedili, egli si voltò verso di noipercomunicarci,attraversoun gestodell’indice,difaresilenzio

Nel giro di venti minuti arrivammo alla Sede della conferenza.

Inas indossava un auricolare, coperto dai suoi ricci e folti capelli scuri, in modo da restare in contatto con Émilie, la quale era riuscita a entrare esitrovavagiàal settimopiano,ePenny.

Quando ci posammo davanti al portone principale, le guardie ci squadrarono da capo a piedi, ma non fecero alcuna domanda: avendo riconosciuto Henry, ci fecero entrare senza indugienotainell'immediatochelepareti e i pavimenti erano ornati dallo stemma presente

ovunquenelBunker

La clessidra contenente il cervello e il cuore Testa o anima.

Henry avanzava convinto, alcontrariodimeeInas,che non eravamo mai stati tanto incerti sul nostro futuro: l’atto rivoluzionario che stavamo per compiereavrebbe certamente cambiato le sorti della città, indipendentemente dall’esito finale, ma noi ci trovavamoperfettamenteeinesorabilmenteinsquilibrio tralavitaelamorte.

In poco tempo, raggiungemmo l’ascensore e ascendemmo verso il Purgatorio, con una lentezza decisamente molto più inquietante rispetto a quella della discesanell’Inferno.Tuttavia,nonostanteall’apice del Purgatorio inizi il cammino verso il Paradiso, io, intorno a me, percepivo solamente un tetro e indomabilepresagiodimorte

«Penny ha sostituito i filmati delle telecamere di sicurezza»annunciòInas.

«Perfetto,alloraquandol’ascensoresifermeràscenderò e tenterò di temporeggiare il più possibile Voi continuate a salire e trovate Yoshida, dopo dovretefare irruzione nella stanza e ammazzare chiunque voi incontriate Le armi sono al quinto piano, Penny ha la password,chiaro?»

«Chiaro!»esclamammoioeInasall’unisono.

Quando l’ascensore sostò al terzo piano, Henry ci abbandonòeleportesiriconciliaronodavantianoi Eranole18:14

«Non ispezioniamo prima questo piano?» domandai a Inas.

«Non ce n’è bisogno: Émilie ha trovato Yoshida, si trova all’ultimo piano Prendiamo le armi e raggiungiamoli»

E così premette il pulsante che conduceva al quarto piano: quando vi sostammo, attraversammo i corridoi, talmente decisi che i soldati non cinotarononemmeno, e saccheggiammo il deposito delle armi, che riponemmo in unborsonenero,dopochePennyciebbe riferitoilcodiceperaprirlo.

Erano le 18:37 quando l’ascensore giunse all’ottavo piano

Appena le porte si spalancarono,ciritrovammodavanti quattro guardie, le quali ci fissarono stranite e ci puntarono due fucili addosso Ma noi eravamo pronti: io non esitai a tirare fuori una pistola dal borsone, ma Inas mi precedette. Con una rapidità disarmante, iniziò a sparare con un fucile a mitraglietta e le colpì tutte quantecompulsivamentepertrevoltesulpetto I loro corpi caddero a terra, inermi, e per un momento pensaiacosaavreiprovatosefossistatoalloroposto.

Inas mi prese il braccio e iniziammo a correre il più velocemente possibile per i corridoi, mentreleicercava di comunicare con Émilie per individuare la sua esatta posizione.

Quando arrivammo alla fine del sesto corridoi, svoltammo a destra e varcammo una porta aperta, che conduceva a una stanza immensa, dotata di almeno millecelle.

In fondo a quella sala, Émilie pareva un puntino minuscolo: se non avesse gridato a squarciagola, non saremmomairiuscitiavederla.

E vicino a lei, si trovava un’altra figura,chesicelavanell’ombra Cominciai a correre come non avevo mai fatto e più mi avvicinavo più il suo volto si faceva nitido: un vecchio raggrinzito stava cercando, a stento, di venire verso di me, con lebracciaspalancate.

Miononno,luieramiononno

Il mio corpo sprofondò tra le sue braccia e una sensazione indescrivibile si dissolse dentrodi me

Io, Christopher Anderson Yoshida, per la prima volta stavo abbracciandomiononno.

«Sono fiero di te, ragazzo» mi sussurròall’orecchio «Eiodite,nonno»

Dopo qualche istante, Inas si aggregò all’abbraccio: fu unodeimomentipiùfelicidellamiavita

«Mi dispiace interrompere questa riunione di famiglia, ma sono le 19:04, dovremmo muoverci» ci informò Émilie.

E aveva ragione: la conferenza, probabilmente, stava per terminare Quando tutti equattrofacemmoilnostro ingressonellasalariunioni,eranole19:12

Sparaiqualchecolpoconunfucilesullegnodellaporta, prima che Émilie la aprisse ferocemente, entrando con un altro fucile sulla spalla, che teneva in posizione verticale

Henry, il quale si trovava al centro della stanza, accerchiato da sette tavoli semicircolari, si abbassò, dandocilecondizionipercontinuareasparare

Inas, con il fucile a mitraglietta, riuscì a far fuorituttii membriditreConsigli,eccettoiRappresentanti,mentre ioedÉmiliecioccupammodituttiglialtri.

Quando cessammo il fuoco, erano rimasti in vita solamente i tre Rappresentanti e un altro paio di persone «Cosa significa tutto questo!» esclamò uno dei Rappresentanti.

«Siamo qui per porre fine alle vostre idiozie,» dichiarò mio nonno, che era rimasto appostato in un angolo durante la sparatoria «siamo a conoscenza di un numero generoso di informazioni pericolose In questo momento, abbiamo il potere di scatenareuna rivoluzione»

«Oh, interessante» disse una voce allenostrespalle

Tutti quanti vi voltammo per capire di chi si trattasse, ma apparve solamente un volto sconosciuto, chesoloÉmilieparve riconoscere:«Travis?»

«Daquantotempo,sorellina»

Sorellina? Cosa ci faceva il fratelloscomparsodiÉmilielì?

«Émilie, sicura che quest’uomo siatuofratello?»lechieseHenry. Émilie era completamente sbiancata,sembravadistaccatadallarealtà:«Sì,èlui» «Henry,perchésembricosìpreoccupato?»domandai,in predaalpanico.

Henry respirò a fatica, prima dipronunciareleseguenti parole: «Perché è con mio grande rammarico che sono costrettoapresentarviDanielEvans»

Daniel Evans, l’uomo più potentedelnostrosecolo,era Travis Lambert Daniel Evans era il fratello di Émilie, ma il mio sconcerto non era paragonabile a quello di quest’ultima.

«Veramente, sorellina, un colpo distato?Così,dipunto inbianco?»

«Basta con i giochetti, Evans Sappiamo troppe cose, nonciprovocare!»lominacciòmiononno.

«Oh, non ne dubito. Tuttavia, penso sia mio dovere informarvi che siamo in diretta TV» e indicò delle telecamereappeseaiquattroangolidelsoffitto

«In ogni caso, illuminaci pure, Yoshida Anzi, perché non dici a tutte queste persone come funziona la Macchina della Discordia? Perché non lo dici a tuo nipote?»

Tutti quanti fissammo mio nonno, inebetiti Di certo non ci aspettavamo che ci stesse tenendo qualcosa nascosto.

«Nonno,c-cosacidevidire?»balbettai. Respirò profondamente,nonsembravavolerparlare,sta di fatto che lo fece: «All'inizio era solo un’ipotesi, poi ho avuto modo di confermarla: non esiste alcun macchinario in grado di accedere alle emozioniumane, ma alla mente sì» poi si fermò e mi guardò drittonegli occhi, prima di rivelarci la conclusione «La Macchina della Discordia non individua la persona a cui tieni di più, ma quella a cui stai pensando in quel momento, perché tutti quanti durante l’esame hanno già un’idea dell’esito»

Fu la rivelazione piùscioccantedellamiavita.Eratutta colpa mia, avevo creato quella situazione per salvare una persona che io stesso avevo messo in pericolo Io avevo condannato a morte Inas, involontariamente, ma consciamente. E Daniel Evans lo sapeva benissimo, perchéerailRappresentantedelConsiglioOmicidi.

«Ecco perché il mio esame non andò a buon fine,» si rese conto Émilie «stavo solamente pensando a quanto avessi paura di dover uccidere un essere umano e di deludere i miei. Mi hanno rinchiusa alla Psichiatria perché rappresentavo una minaccia per il loro sistema» nella suavoce,sicoglievanodellenotediamarezza,ma anche di frustrazione Il Governo si era preso gioco di tuttinoipersecoli.

«Esattamente Tutti voi siete una minaccia per il Governo» disse Evans dopo averci ascoltato insilenzio «Adesso tutto il popolo lo sa, e allora? Cosa intendete fare?Senzadinoi,sietetuttimorti»

«Morti?» esclamò Inas «Voi ci avete mentito fin dal terminedellaGuerra!»

«Sì, è vero e per tua informazione c’è un motivo Non vi siete maichiestiperchésopravvivonosololepersone chehannoilcoraggiodiuccidere?»cichiese,brusco.

«C’è qualcosa che temete là fuori» disse Henry, dopo essersiavvicinatoalui«midomandosolocosa»

Evans sorrise: «Pensate davvero che gli abitanti di questacittàsianogliunicisuperstiti?»

Tutti quantilofissammodrittonegliocchieioprovaila sensazione che l’intero mondo mi stesse crollando addosso, desideravo solo accasciarmi a terra e non

rialzarmi mai più Tuttavia, questi pensieri vennero cancellati dall’ordine di Evans di ammazzarci: le guardie che girovagavano per i corridoi del terzopiano entrarono nella sala, mentre Evans se la svignava. Ricominciammo a sparare, Henry e mio nonno compresi,maquestasparatoriafupiùbrevedellaprima, grazie all'abilità di Henry ed Émilie e al fucile a mitragliettadiInas.

A un certo punto, quando restavano solo pochi soldati, accadde qualcosa all’improvviso, così rapidamente che ci misi qualche minuto per metabolizzare: Inas era occupata con quattro guardie, quando un’altra, alle sue spalle,lesparòdrittoalcranio Ecaddeaterra,privadisensi

Quella stessa guardia che l’aveva uccisa venne poi ammazzata da Penny, che ci aveva raggiunti dopo aver visto la trasmissione in diretta Io rimasi per qualche secondo in piedi, a fissare ilsuocorpoimmobiledotato di due occhi spalancati e spenti. Isuoiocchi,chefinoa qualche ora prima brillavano come non mai. Gli occhi dimiamadre

19:42 Inaseramorta

Un’immensa taciturnità si prostrò intorno a me: avevamo vinto, eravamo riusciti a raggiungereilnostro obiettivo Il colpo di Stato era stato fatto e la rivoluzione era cominciata e terminatanelgirodipochi minuti

«Chris…» mi chiamò Émilie, avvicinandosi molto lentamenteame

Io la guardai, con le pupille invase dalle lacrime, e lei mi cinse forte al suo petto e cadde a terra con me Avevamo vinto, sì, ma ioavevopersotutto.Eroorfano, dinuovo,eInaseramortaacausamia

Quel silenzio collettivo venne interrotto solamente da delle grida provenientidall’esterno,percuifuicostretto ad alzarmi e a dirigermi con gli altri verso labalconata chesiaffacciavasullapiazza.

La maggior parte degli abitanti della città si trovavano lì, intentiaurlareeaimplorarcidifarequalcosa,perché ormai credevano che fossimo noi a capo dello Stato. Un’immensafolladisperatachepretendevarisposte. Erano le 19:58 del 25 aprile 4891 e io, mio nonno, Émilie, Henry e Penny stavamo cercando un modo per dire al popolo che unanuovaguerraeraalleporteeche liavevamoappenacondannatiamorte.

AngelicaAlfieri,2CS

CopertinaacuradiAsiaBalpasso,2BS

IntervistaprofJettieD’Elia.

Carola: ciao a tutti e benvenuti sul giornalino del Legnani Oggi, qui con noi, ci sonodueprofessoresse:la prof Jetti e la prof D’Elia, professoressecheorganizzano ilprogettoteatrale“Ababubi”

Buongiorno ad entrambe, la prima domanda è: quando avete deciso di insegnare? L’avete sempre pensato o un evento in particolare vi ha fatto prendere questa decisione?

Prof D’Elia: io ho iniziato un po’ percaso,perchéstavo cercando lavoro, e ho fatto domanda come supplente Quando ho fatto la mia prima esperienza ho capito che era il lavoro della mia vita perché mi piace tantissimo stare con i ragazzi e mi piace mettermi in discussione, quindi ho fatto tutta la preparazione necessaria e ho ottenutoilruolo

Prof Jetti: io insegno da molto di più ehosempreavuto in testa questo: volevo insegnare educazione fisica a scuola Quindi hocominciatoilmiopercorsodaprecaria, passando da scuole medie a scuole superiori e istituti professionali, ho fatto un periodo di lavoro con i disabili come insegnante di sostegno e poi finalmente sono passatadiruoloafareciòchemipiace

Carola: entrambe scelte molto interessanti. Visto che il vostro lavoro prevede il rapporto con altre persone e soprattutto con alunni, cosa ne pensate dei rapporti tra insegnanti e alunni? E come dovrebbe essere secondo voi?

Prof D’Elia: lavorare con gli studenti, per quanto interessante, è sempre un libro da scoprire perché non è mai scontato che si venga a creare una relazione, una fiducia reciproca e la voglia di collaborare. Noilascuola da soli non la possiamofare,lafacciamoinsiemeavoi,e se i ragazzi decidono di mettersi a fare la loro parte, allora le lezioni hanno un senso, se partecipano poco l’ingranaggio nonfunziona Iragazzisonosemprediversi di indirizzo, di età, di culture e, quando riusciamo ad ottenere la loro partecipazione, i cancelli si aprono e si puòcostruire

Prof Jetti: sono d’accordo! La scuolasifaindue,noida un lato e dall’altro voi. Quindi se si riesce ad instaurare una bella relazione e alavorareinsiemee,soprattuttosei ragazzi si fidano delle proposte e delle indicazioni date dai docenti, credo che si possa fare un ottimo lavoro Io sono anche avvantaggiata dalla disciplina che insegno. È normale che rapporti tra loro e un docente che insegna un’altramateriasianounpochinopiùcomplessi.Iragazzi

in palestra sono abbastanza rilassati e di conseguenza disponibilialavorareinlineadimassima

Carola: dato che siamo qui soprattutto per parlare del gruppo di teatro volevo chiedervi: da dove è partita l’idea di questo gruppo? Da quanto esiste?

Prof D’Elia: la nostra storia è veramente lunghissima. Inizialmente era un’attività dell’indirizzo classico e, prima che arrivassi io, era un lavoro dedicato ad una classe Qualche insegnante prendeva a cuore questa iniziativa e la curava insieme ad un gruppo classe Io sono arrivataalLegnaninel2018eunastudentessamiha chiesto perché quest’attività non potesse essere estesa a tutti gli indirizzi e a tutte le classi Perciò ci abbiamo provato con qualche difficoltà iniziale, perònelcorsodel tempo ci sono stati molti cambiamenti e sono orgogliosa di ciò che abbiamo fatto Mi piace l’idea di riunire in un unico progetto quattro indirizzi di un unico liceo. È giusto che chiunque voglia cimentarsi nell’attività di teatro lo possa fare Ogniannoilgrupposirimescola,c’è gente nuova, gente che fa l’esperienza un anno e poi va via e gente che rimane; questo ci costringe a partire da zero ma è sempre bello incontrare gente nuova, con capacità, timidezze, e comportamenti diversi. Però ogni anno facciamo sempre un passo in più e quest’anno ne abbiamofattimoltissimi

Prof Jetti: io sono entrata in questo gruppo l’anno scorso, dopo esperienzefatteinaltrescuole Diciamoche da qualche anno a questa parte, il gruppo teatro hapreso un aspetto moltolaboratoriale,dovesisperimentanocose nuove, dove ci si mette in gioco con tutto. Leggere un testo e improvvisarsi attore non è così semplice: bisogna fare un lavoro su se stessi e poi sul proprio personaggio. Quest’anno ci siamo messi in gioco con tantissime cose: a partire dalla partecipazione alla mostra messa in piedi dalcomuneperlagiornatacontrolaviolenzasulledonne, dove i nostri ragazzi hanno dato voce a degli scritti e a delle testimonianze di alcune donne che hanno subito violenze; poi abbiamo messo in cantiere lo spettacolo sulla Shoah, che èstatoportatoavantidallaprofessoressa D’Elia, e ora c’è lo spettacolo al Giuditta Pasta Inoltre, probabilmente, ci sarà uno spettacolo in collaborazione con i docenti di lettere del Legnani, perché moltiragazzi sono stati chiamati per faredelleriflessionisullaguerrae noi ci buttiamo in qualsiasi cosa perché per noi il linguaggio teatrale può diventare veramente importante per dare voce a tante altre cose I nostri ragazzi hanno sempre dato il massimo, il mese di maggio è pieno di

impegni: il 19 a Giuditta Pasta, il 5 giugno un altro spettacolo e il 17 siamo stati invitati dalcomuneinsieme ad altre scuole del territorio per una manifestazione a favoredeidirittidellaLGBT.

Carola: quindi si può dire che il gruppo è cambiato nel tempo e ha avuto molte esperienze Perciò la mia domanda è: il nome del gruppo come nasce?

Prof D’Elia: il nome è nato due o tre anni fa, quando abbiamochiestoaglistudentidiidentificarsiconunnome enessunoriuscivaatrovarneunoadatto.Èstatol’annoin cui abbiamo messo in scena “gli uccelli di Aristotele”, uno spettacolo straordinario È lì che nasce il nome “Ababubi”, uno scioglilingua, un riscaldamento della voce Ci èsembratosimpaticoadottarloperchéilruolodi un attore non è solo imparareuncopione,maunlavoroe una preparazione di tante cose: la voce si riscalda e il corpo si educa, anche a liberarsi Perciò Ababubi non ha un significato preciso, vuol dire semplicemente “prepararsi a mettersi in gioco” Il logo invece è una Paperella realizzata da una ragazza di quinta di qualche anno fa, dato che avevamo vari pennuti nelle maschere bellissime realizzate per quella rappresentazione teatrale È anche un modo per sfatare un luogo comune ovvero che le papere in scena possono anche capitare e che sarà mai! Non siamo attori professionisti! Anche se alcuni ragazzi proseguono con questa strada e fanno accademie aMilanoeRoma.

Carola: quali sono stati i temi degli spettacoli?

Prof D’Elia: di solito venivano prese delle opere classiche e riadattate Invece negli ultimi anni anche i testi sono autoprodotti, sonoilrisultatodiriflessionifatte insieme,doveognunotirafuoriqualcosadisuo.

Prof Jetti: ciò non toglie che magari in seguito potremmo tornare a lavorare su testi già scritti come una volta, ad esempio su Shakespeare. In questo momento però, con ragazzi che entrano nel gruppo rimangono un anno e poi se ne vanno, bisogna ricominciare da capoed è difficile perché affrontare untestoclassicorichiedeuna preparazionepiùtecnica

Carola: durante il COVID come avete lavorato in DAD?

Prof D’Elia: abbiamo ovviamente continuato, non ci siamo mai fermati Avevamo fatto delle registrazioni per il 25 aprileealtrecoseabbastanzaforti Abbiamocercato di mantenere il gruppo, anche se fare teatro attraverso una telecamera non possiamo dire che sia proprio fare teatro. Abbiamo mantenuto il legame cercando di spronare i ragazzi a scrivere, a fare interpretazioni di

monologhi, testi brevi e senza presenze sceniche Ora stiamo lavorando sulla fisicità perché, oltre alla voce, è necessarioancheilcorpo,anziprimaparlailnostrocorpo e poi la nostra voce. In quei due anni abbiamo dovuto invertireperchédicorpoc’erapoco,manoncisiamomai persi I ragazzi sono sempre stati al di sopra delle nostre aspettative

Carola: Ci sono state collaborazioni con attori professionisti?

Prof Jetti: Dall’anno scorso collabora con noi Giulia Provasoli, un’attrice e un’esperta che conduce laboratori teatrali anche altrove Ci ha dato unagrossamanol’anno scorsoeancoraquest’anno L’annoscorsoabbiamoanche avuto una collaborazione con un attore, Andrea Clanbin, che è venuto per due o tre lezioni e ha dato il suo contributo algruppofacendovedereunamodalitàdiversa di fare teatro che non si può dire migliore o peggiore, semplicemente diversa Ovviamente sono piccole esperienze, maqualsiasicosacontribuisceadarricchirela persona.

Carola: avete menzionato molti pregi di questa attività, pensate che ci siano anche dei lati negativi?

Prof D’Elia: si, le criticità come in tutte le cose cisono Adesempio,imieiragazzilosanno,credochecertevolte quest’attività venga presa in modo superficiale, conpoca responsabilità. In alcuni momenti dell’anno è comprensibile che ci sia un sovraffollamento diverifiche ed interrogazioni e cose da portare a termine,peròanche questo è un lavoro serio e soprattutto una compagnia, se manca qualcuno tutti gli altri si rallentano Se si prende una scelta, almeno per quell’anno,vaportataavantiepoi sidecide.

Prof Jetti: noi capiamo, però questo è un lavoro di squadra quindi se vengonoamancarealcunicomponenti, ilgruppopoièincrisi.C’èdadirechealmomentogiusto poi tutti sono pronti, vanno in scena emettonosemprela giustaconcentrazione,elagiustacarica,peròèfaticoso Prof D’Elia:aggiungereiunacosaunpo’dolente,ilfatto che, essendo una dellescuolepiùnumerosedelterritorio, in tanti anni di studenti in scena, noi nonriempiamomai il teatro Giuditta Pasta Sembra che quest’attività, per la quale ci impegniamo molto, non attiri il pubblico che meriterebbe, mentre altre scuole meno numerose della nostra fanno Sold Out. Lo spettacolo finale è un po’ una festa dove i ragazzi si mettono in gioco, ma un attore senza pubblico è come un libro senza lettore, non può fare niente E all’attore chi regala l’emozione di quel

momento? Quest’aspetto non è per numeri o per soldi, è una questione di solidarietà,disensodiappartenenzaalla stessascuola.

Carola: qual è la cosa che preferite del vostro lavoro? e quella che vi piace meno?

Prof Jetti: a me piace stare con i ragazzi,mentrelacosa che mi piace di meno, purtroppo, è la burocrazia che ci sta veramente soffocando e ci sta portando via molto tempo che potrebbe essere usato diversamente proprio per lavorare con i ragazzi. La scuola è cambiatamolto,e inpiùditrent’annidiinsegnamentopossodirechealcune coseorasonodavveropesanti

Prof D’Elia: la cosa chemipiaceècheognimattinanon so come andrà la mia giornata, perché pur avendo classi in parallelo, non escono mai lezioni uguali perché, se i ragazzi si prestano ed intervengono,arriviamoacoseche non avrei neanche immaginato Questa cosa di scoprire

l’arte non con i miei occhi, ma con quelli di chi non ha fatto tante cose ma ne ha fatte molte altre, aiuta ad attivare icollegamentieascopriresestessitramitelamia materia. Anche a me piace menolaparteburocratica,ma mi ferisce anche quando non riesco a far arrivare agli studenti il concetto che non si studiaperilvotomaperil piacere delle scoperte Capisco che avete le vostre ragioni, perché ci sono le pagelle, però quel ridurre la scuola al solo obiettivo di raggiungere un buon voto e non all’accrescimento personale, mi rattrista. Così come mi rattrista l’eccesso di interventodapartedifamiliarisu piccolezze Io avverto in questi vent’anni una mancanza di fiducia verso di noi, noi siamo lì per farvi crescere, quello è il nostro unicoscopo,possiamosbagliareperché siamo esseri umani, non siamo perfetti, però mi dispiace quando non vedo fiducia da parte degli studenti. Se non c’èfiducianonandiamodanessunaparte

Carola: grazie per la disponibilità abbiamo concluso l’intervista

La scuola è finita

Il resto poi è storia Scrivo questeparoleacircaunmesedall’8giugno Penso a innumerevoli cose e per la testa scorrono i ricordi di cinque assurdi, lunghi, folli, magici anni di liceo. Ho varcatoleportediquestascuolaunamattinasoleggiatadi unsettembrelontano,eroagitataeimpaurita,avevoperso il treno, ero in ritardo Oggi invece, ho affrontato la simulazione della seconda prova dell’esame di Stato Quanto tempo è passato; mi guardo indietro e non mi riconosco. Sarebbe falso ammettere che sono stati anni facili, colmi di bei ricordi e posti nell’archivio dei miei pensieri sotto la sigla “felicità” Tutt’altro: ho sudato, ho pianto, ho faticato, ho creduto più e più volte di non farcela, eppuresonoquieatrattinonmisembravero,ma quanta gioia riempie il mio cuore nel vedere le mie sofferenzeripagate!

Si chiude un capitolo della mia vita che a tratti avrei voluto chiudere prima, ma ripensandoci, qualche cosa di tutto questo mi mancherà. Vedere centinaia di persone la mattina camminare per arrivare alle loro scuole:chiride, chi piange,chifumaunasigaretta,chifacolazionealbar; una commistione di esseri umani del tutto impropria Mi mancherà sentire i motorini dei ragazzi di tre istituti che si accendono all’unisono;mimancherannoiquattropiani

di scale di prima mattina dopo due chilometri di camminata, trovare la porta d’entrata chiusa e ritornare giù. Mi mancheranno le lunghe file alle macchinette, la luce gialla dei corridoi, le bidelle che sbarrano i bagni all’ultima ora Ma più di tutto, mi mancheranno i professori, che non ci hanno mai lasciato andare, nemmeno quando le condizioni erano disastrose Professori che più si avvicina il giorno dell’esame, più senti che ti vogliono bene, e capisci che in un modo o nell’altro ti hanno cambiato e ti hanno fatto crescere. Esco da questa scuola con una consapevolezza insolita, chenonavevomaiavuto

Sarà difficile ricominciare da capo? Nuovi amici, nuovi professori, nuovi metodi; beh penso proprio di sì, certamente non sarà una passeggiata, ma se a quattordici anni credevo fosse un ostacolo insuperabile, oggi, a diciannove, mi rendo conto che la vita è fatta cosa e che dopo le dure prove a cui mi ha sottoposta questa scuola, penso di avere la capacità di non annichilirmi del tutto comespessohofatto SofiaSumma5AC

Anche quest’anno, precisamenteil1°maggio 2023, ilCostumeInstitute delMetropolitanMuseum non ci ha delusi, dandola possibilità ai VIP di sfilare sul red carpet di uno dei più attesi eventi dell’anno,eanoi,comuni mortali, di poterci sentire critici di haute couture perqualcheora

Il tema scelto dal Met, “KarlLagerfeld:Alineof beauty”, si concretizza in un tributo in grande stile all’iconico stilista da poco scomparso; ogni celebrità ha contribuito, in modo talvolta molto personale,arenderei propriomaggi

Tra coloro che hanno creato un connubio vincente tra il “Karl style” e un proprio tocco personale sono sicuramentestateRihannaeAnneHathaway

La famosa cantante americana ha indossato infatti un look iconico, come oramai è suo marchio distintivo, non solo durante gli svariati Met Gala a cui ha partecipato Una meravigliosamantelladicamelie,fiorenotoriamente abbinato alla memoria di Karl Lagerfeld, firmata Valentino avvolge completamente la star in dolce attesa chenonsmettemaidisorprenderci

La fusione dell’Atelier Versace con le ultime creazioni dell’artista omaggiato disegnate da lui per Chanel danno vita all’abito indossato dalla favolosa attrice Anne Hathaway

Il vestito in questione è in Tweed, tessuto a lungo utilizzato da Lagerfeld, impreziosito daunaseriedi spille, perle e camelie che hanno fatto il loro doveresultappetorosso

C’è chi invece non ha convintoapienolacritica Opinioni contrastanti sono nate in seguito alla visione delle bianche ballerine indossatedaIrinaShayk

La top model russahainfattioptatoperdellecomode flat shoes, che ricordano le celebri friulane; c’è chi le ha amate e chi invece non ha proprio approvato l’accostamentocomodità-MetGala

PioggiadicriticheancheperLilNasX,nonostanteleben nove ore di lavoro perquantoriguardaperle,lustrinieun abuso di spray argentato, non ha colpito nel segno ed è statodefinitopiuttosto kitsch

Il look del rapper nasceva come omaggio alla cara Choupette, l’amata gattinadiKarlLagerfeld,chenonsiè presentata sul red carpet, senza dubbio però VIP quali Jared Leto e Doja Cat non hanno fatto in modo che venissedimenticata

L’attore si è presentato infatti con un enorme travestimento da gatto birmano che ha conquistato la simpatia di diversi giornalisti, mentre la trapper americana, entrando completamente nel personaggio, ha risposto alledomande delle interviste con dei pacatissimi “meow”

Il messaggio lanciato dalla talentuosa e bellissima attrice Florence Pugh, che incurante delle opinioni altrui ha fatto la sua comparsa con un sorprendente buzz cut e un favoloso abito disegnatodiValentino,puòconcluderepiù che degnamente questa frizzante serata all’insegna dell’alta moda: “Il punto è essere sé stessi con ciò chesi indossa, ogni volta che esco con un vestito semplice, è una versione di me di cui sono molto orgogliosa Quindi non importa se alla gente non piace Non credo che qualsiasi cosa io faccia debba essere amata al 100% Il fatto che le cose siano oggetto di discussione è positivo Significachelepersonesonointeressate”

KARL
GALA

Vincitoridelconcorsodipoesiadelbiennio

1^classificato

Sguardi

Il vento leggero rischiara la luna, il mio corpo, una piuma in questo cielo dai mille occhi pulsanti che esplorano, silenziosi, le nostre vite danzanti.

Da una finestra un bambino guarda la città e fugge al suo destino, perché la sua immaginazione è come vento leggero e il suo cuore ancor non sa che il cielo non è cieco.

Rebecca Guzzetti, 2^BS

2^classificato

Prigionia in libertà

Le pareti lacrimano, tuonano, sono frammenti ferrei; confinano una tempesta che traspare.

Due ali si spezzano, frustrate, e due palpebre, assopite non più, si schiudono: non possono librarsi, ma camminano al suolo.

Angelica Alfieri, 2^CS

3^classificato Verso sé stessi

Un mondo vuoto una vita da solo il problema mancato il vuoto colmato da chi sa sentirsi sé stesso.

Godersi ciò che circonda tramite occhi che non vedono l’ombra sognare, realizzare mete lontane.

Vedendo quello che guarda una farfalla per sentirsi come tale volando si impara ad apprezzare ciò che si è.

Letizia Palmieri, 2^CS

Vincitoridelconcorsodipoesiadeltriennio

1^classificato

Non sono la tua Alcesti

Mi avvinghiano infrenabili le tue braccia, rami indissolubili. Io immobile desidero solo che il vento -invano freno il piantomi trascini lontana, libera.

Nel vento s’impigliano le tue promesse da fiaba, un bacio, una rosa e poi rimango sola, dei miei dubbi sposa.

Chi sei tu che ti annidi nei miei pensieri, fra le mura di casa, nei miei giorni neri.

Chi sei tu che sei ovunque anche quando non ci sei, che ti insinui senza sosta e con forza nelle pagine della mia vita, nei volti dei miei amici. Tu che appassisci la mia poesia, tutto è un pretesto per sminuire ogni mio gesto. E io senza accorgermene ho accettato questo dolore che tu osi chiamare amore.

“Se non mi credi, lasciami”

è un eco, che si è infilato nella mia pelle. È così che mi hai apostrofata per aver messo in dubbio la tua parola; vago nel limbo, sola

credendo sia mia la colpa, mi hai incastrata un’altra volta.

Sono sola, come brami, ho solo te, intrappolata nei tuoi pungenti rami. Mi guardi; cosa vedi? Cosa celi nei tuoi occhi neri, la fragilità, gli incubi del bambino che eri? Mormori che mi ami, -è questo l’amore essere prosciugata da te?mi prendi le mani, ti appropri delle mie carni. È un torto provare a salvarmi?

Ignara sono morta troppe volte per te e tu mi hai lasciata morire, tu che hai promesso di sconfiggere i mostri, di non lasciarmi mai, che tutti i giorni sarebbero stati nostri. Con una dolorosa consapevolezza, senza nasconderlo più a me stessa: sono io che devo salvarmi da te.

Mentre tu ti aspetti che io nelle tue braccia mi arresti, con l’ultima forza rimasta ti sussurro: “non sono la tua Alcesti”.

2^classificato A lei

Pensar che amma aveva ragione Ciò che l’uomo vive è spesso prigione, Libertà come spiffero d’aria Ingenua e bella non ne restava. Perciò mondo facci spazio Perché schiave non restiamo nello strazio. Voglio ridisegnare ciò che sognava, Trovare quello spiffero d’aria dedicarlo a mamma unica donna che mi rispettava.

3^classificato

Libero ma

Ho bisogno di svegliarmi e respirare per capire di essere vivo, Ho bisogno di piangere e farmi male per capire di non essere il primo, Ho bisogno di urlare a squarciagola per capire di essere libero.

Libero di sbagliare, di cadere Libero di rialzarmi, di ridere, di divertirmi, di stare bene, Libero di amare, di essere chi sono, Libero di essere un suono diverso in questo immenso coro.

Mi ritengo libero ma cammino sul filo teso di un futuro incerto, Mi ritengo libero ma oramai ho creato il mio ruolo e l’ho ricoperto. Mi ritengo libero ma non ne sono del tutto certo.

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.