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Filosofia mobile

PRIMO PIANO INTERVISTA

FILOSOFIA MOBILE

L’ingegner Fabio Carollo

DALLE PAROLE DI FABIO CAROLLO, DIRETTORE COMMERCIALE DI EUROMECC, DERIVA TUTTA L’EVOLUZIONE DI UN SETTORE CHE RICHIEDE AGLI IMPIANTI FLESSIBILITÀ DI ALLESTIMENTO E DI PRODUZIONE. UN’ESIGENZA GENERALE CHE L’AZIENDA SICILIANA HA INTERCETTATO PERFETTAMENTE CON IL PROGETTO VERSATILE E LA COSTRUZIONE MODULARE DELLA SERIE FIVETECH

PPiù di cinquant’anni di storia nel mondo del calcestruzzo equivalgono a una medaglia al valore. In un settore che ha attraversato tempeste di crisi periodiche e dolorose, la resistenza e la passione per la ricerca e la tecnologia applicata a un ambito come quello degli impianti di produzione, possono sembrare sintomi di eroismo strenuo. Ma nel caso di Euromecc non è così. Dal 1969, l’anno in cui Salvatore Attanasio fondò la realtà di OMC per la progettazione e la costruzione di impastatrici per il calcestruzzo e di betoniere con motore ausiliario e con presa di forza, molte cose sono cambiate. A partire dal nome, che nel 1989, con la costituzione di Euromecc, ha dato nuovo volto all’impresa di famiglia; e poi, nella proprietà, che nel 2015 passa all’ingegner Alfio Daniele Attanasio, con l’avvio di un nuovo capitolo dedicato agli impianti per la produzione di calcestruzzo, di RCC per progetti speciali (come le dighe), di misto cementato e di soluzioni per la prefabbricazione. Una strategia vincente ha permesso alla nuova Euromecc l’espansione di un portfolio prodotti vasto, raccogliendo successi importanti persino nella produzione di impianti per lo stoccaggio e la movimentazione di materiali sfusi, anche nei terminal portuali, ampliando nuove aree di business negli impianti di inertizzazione e nei sistemi di riciclaggio del calcestruzzo. L’ingegner Fabio Carollo è il testimone puntuale della fortuna tecnologica e produttiva che oggi vive il gruppo industriale di Masterbianco (Ct). La fotografia del momento attuale di mercato per Euromecc coincide con l’avvio di una nuova stagione nazionale di rinascita dei cantieri e il direttore commerciale della grande azienda siciliana ci ha rivelato i contenuti fondamentali di questo successo in un’intervista esclusiva per i lettori di Concrete News.

Ingegnere, Euromecc è passata indenne tra le onde della grande crisi finanziaria del decennio scorso e dell’emergenza pandemica attuale. Come ha conquistato il solido approdo di mercato che oggi ne rafforza fatturato e prospettive?

Dal 2008 il nostro impegno si è dedicato in maniera preponderante al mercato estero, con una quota di fatturato che è cresciuta in modo rilevante sul fronte internazionale, molto più che in Italia. Oggi ci presentiamo con una struttura in grado di agire su uno scenario globale e tra i due ambiti di attività che riguardano da un lato gli impianti di betonaggio - core business tradizionale di Euromecc - e dall’altro i terminal portuali per lo stoccaggio di materie prime, assistiamo davvero a un’espansione di

La sede produttiva Euromecc di Masterbianco, in provincia di Catania

mercato a tutte le latitudini, dall’America de Sud all’Australia, dalla Russia all’Africa. In funzione di questa azione propulsiva, abbiamo strutturato il nostro ufficio commerciale per rimanere vicini alle esigenze specifiche di mercati nazionali dal differente approccio tecnico e culturale, reclutando personale di madrelingua, in grado di agire in modo efficace nei vari territori di competenza commerciale, con il supporto dei dealer e di agenti locali che senz’altro corroborano con efficacia la nostra azione.

La produzione Euromecc è molto vasta. Dove si concentra il vostro attuale core business?

Il prodotto principe per il mercato internazionale attualmente è l’impianto di betonaggio mobile e questa preminenza è dovuta a vari motivi. Innanzitutto, parliamo di un impianto che può essere contenuto in modo completo all’interno di container, con un’estrema semplicità trasporto, montaggio e riallocazione in siti di cantiere diversi. I nostri impianti mobili sono raggruppati nella serie FiveTech, contraddistinta da una linea di modelli ad alte prestazione per la produzione di calcestruzzi in un range che va dai 30 ai 130 m3 l’ora, con capacità di stoccaggio per il cemento elevatissime, ad assicurare la copertura giornaliera delle esigenze di cantiere. La Serie FiveTech è dotata di eccellenti sistemi di automazione che permettono il dosaggio degli additivi e proprio la gestione ottimale degli additivi permette all’impresa di realizzare varianti di calcestruzzo diversificate a secondo dell’impiego, puntando su una qualità costante con invidiabili gradi di precisione. Il resto della nostra produzione è occupata prevalentemente da impianti speciali fissi che riguardano soluzioni customizzate da proporre ai nostri clienti attraverso progetti e soluzioni dedicate predisposte dal nostro ufficio tecnico, secondo requisiti peculiari di produzione oraria e di prestazioni.

Ci può dare un identikit funzionale dell’impianto mobile FiveTech? A

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quali esigenze di versatilità rispondono questi modelli?

L’impianto mobile modulare contempla una filosofia di omogeneizzazione dell’offerta di prodotto, rispetto alle specifiche impegnative richieste da un impianto mobile. Una volta individuato il range di produzione da soddisfare per il cliente, l’impianto proposto risponde a caratteri di standardizzazione opportuni, sia sotto il profilo dei processi produttivi interni di Euromecc, sia dal lato della disponibilità dei vari moduli. In questo senso, abbiamo a stock molte unità FiveTech in pronta consegna per le esigenze più urgenti di fornitura. La richiesta di impianti mobili è rilevante perché la necessità sempre più frequente dell’impresa è quella di produrre calcestruzzo là dove occorre, quando il tradizionale punto di fornitura centralizzato ha il limite di un raggio d’azione per la fornitura al cantiere comunque limitato. Oggi bisogna venire incontro ai bisogni di tutti quei clienti che vogliono avere a disposizione quantità di calcestruzzo rilevanti in tempo reale, seguendo intervalli di lavorazione anche irregolari, per una flessibilità opportuna di ricollocazione degli impianti cantiere dopo cantiere, magari a distanza di 5-6 anni dall’insediamento precedente. Consideriamo il complesso delle opere murarie che occorrono per realizzare un impianto fisso; opere che complicano la rimozione dell’impianto, dopo il termine di un cantiere, con demolizioni della struttura e conferimenti in discarica dei rifiuti inerti. Non è un’opzione reale per chi richiede grande flessibilità. A un impianto mobile, invece, occorre al massimo una platea di insediamento, quando

non vi è la possibilità di poterlo collocare direttamente a terra. L’eliminazione di costi aggiuntivi e di opere accessorie costituisce un vantaggio notevolissimo per il cliente.

Un altro vantaggio è dato dalla possibilità di utilizzare materiali inerti di risulta, riciclandoli direttamente nell’area di cantiere.

Certamente. Un caso esemplare che posso citarle è quello delle opere di ristrutturazione dell’aeroporto di Linate, a Milano, due anni fa, con il rifacimento integrale della pista di decollo e atterraggio. Attraverso un nostro impianto mobile, per la realizzazione della nuova opera, l’impresa impegnata nelle lavorazioni ha riutilizzato oltre l’80% del materiale ricavato dalla demolizione della vecchia pista.

Il successo degli impianti mobili Euromecc può servire da cartina di tornasole per l’andamento attuale della filiera del calcestruzzo?

Dopo anni davvero oscuri per il mercato italiano, durante i quali le uniche commesse di fornitura del calcestruzzo erano legate esclusivamente alle attività delle grandi imprese di costruzioni - spesso impegnate in opere infrastrutturali all’estero - oggi ci sono sentori di ripresa per sistemi che assicurino produzioni flessibili ma costanti, considerando anche la spinta importante dell’Industria 4.0 con il conseguente incremento degli investimenti nei nuovi impianti. Per il futuro, senz’altro occorrono, sempre per il mercato italiano, obiettivi di politica economica nel medio e lungo periodo che agevolino gli acquisti delle imprese più virtuose e lungimiranti, ad esempio sotto il profilo energetico e ambientale. Pensiamo alle imprese che troverebbero senz’altro un interesse precipuo nei nostri prodotti di alto profilo funzionale, dotati di premiscelatore fisso già installato, nell’ottica di una produzione responsabile, moderna e avanzata di calcestruzzi speciali e sempre di qualità.