Rassegna Stampa Febbraio 2012

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RASSEGNA STAMPA

Febbraio 2012 In questo numero: 01 febbraio

Provincia Pavese

Possibili 43 mila nuove imprese

01 febbraio

Provincia Pavese

No autostrada, sì alla bonifica

01 febbraio

Il Giorno

Broni Mortara, meglio la bonifica

02 febbraio

Comunicato stampa

Coltivare il territorio

02 febbraio

Provincia Pavese

Gelo polare per 10 giorni

02 febbraio

Provincia Pavese

I mercatini in Piazza resistono

02 febbraio

Provincia Pavese

Scuola e agricoltura, un convegno

04 febbraio

Provincia Pavese

Il mais pavese spinge l’industria

05 febbraio

Provincia Pavese

Scuola e agricoltura si può fare insieme

06 febbraio

Il Lunedì

Star bene con il cibo e la terra

06 febbraio

Provincia Pavese

L’inverno più duro presenta il conto

07 febbraio

Provincia Pavese

Frutta e verdura i prezzi schizzano

07 febbraio

Provincia Pavese

Troppi ostacoli rallentano lo sviluppo

08 febbraio

Provincia Pavese

Domenica in Piazza i mercati agricoli

09 febbraio

Comunicato stampa

Assemblea Coldiretti a Casteggio

09 febbraio

Provincia Pavese

Benzina ancora su


10 febbraio

Comunicato stampa

Vino Biologico

10 febbraio

Provincia Pavese

Con il freddo le mucche fanno meno latte

10 febbraio

Provincia Pavese

Boom di acquisti e speculatori in agguato

11 febbraio

Il Giorno

In Italia solo il vino dell’Oltrepò non cresce

11 febbraio

Provincia Pavese

Multe latte illegittimo il rinvio

11 febbraio

Provincia Pavese

Stop alla discarica di Cava

11 febbraio

Provincia Pavese

Voghera Pavia scontro sul vino

12 febbraio

Provincia Pavese

A rischio gru, struzzi e fenicotteri

12 febbraio

Provincia Pavese

A Casteggio una riunione Coldiretti

12 febbraio

Provincia Pavese

Agricoltura in crisi per il gelo

12 febbraio

Provincia Pavese

Gambolò, discarica dubbi sul no

13 febbraio

Il Punto

Grande freddo agricoltura in difficoltà

13 febbraio

Il Punto

Coldiretti, confronto sui problemi

14 febbraio

Il Giorno

Maltempo, cinghiali affamati

14 febbraio

Il Giorno

Sit in per il no alla Broni Mortara

14 febbraio

Provincia Pavese

Comitati per il no alla Broni Mortara

14 febbraio

Provincia Pavese

Segretario unico per sei paesi

14 febbraio

Provincia Pavese

Gravellona orti in città

15 febbraio

Comunicato stampa

NO alla Broni Mortara

15 febbraio

Il Giorno

Casei, svelato il nuovo zuccherificio

15 febbraio

Provincia Pavese

Maltempo, tempesta sui prezzi

15 febbraio

Provincia Pavese

Consorzio Agrario soci a quota mille

15 febbraio

Provincia Pavese

Autostrada la scossa in Giunta

15 febbraio

Provincia Pavese

Centrale a sorgo di Casei

16 febbraio

Provincia Pavese

Dal produttore al consumatore

16 febbraio

Provincia Pavese

Oliva Gessi consiglio comunale

16 febbraio

Provincia Pavese

Broni Mortara la parola ai sindaci

18 febbraio

Il Giorno

Coldiretti: puntate su prodotti locali


18 febbraio

Provincia Pavese

Avviso alle aziende:aperto il bando ISI INAIL 2011

19 febbraio

Provincia Pavese

Decreto legislativo 7 luglio 2011, n° 122

19 febbraio

Provincia Pavese

Pessimisti tre imprenditori su quattro

19 febbraio

Provincia Pavese

San Martino sarà devastato dalla Broni-Mortara

19 febbraio

Provincia Pavese

Produttori agricoli al mercato, servono nuove regole

19 febbraio

Provincia Pavese

Vino: pronti alla sfida in Germania

20 febbraio

Provincia Pavese

Riso, battaglia a Bruxelles per la Zps della Lomellina

21 febbraio

Il Giorno Lodi Pavia

La stangata in arrivo preoccupa Coldiretti

21 febbraio

Il Giorno Pavia

Dallavalle: non avevo nulla ora produco vini pregiati

21 febbraio

La Provincia

L’Oltrepò rurale,verso un modello per lo sviluppo

22 febbraio

Il Giorno Lodi Pavia

Latte genuino a un euro al litro in via Olevano

22 febbraio

Informatore lomellino

No all’autostrada, la Coldiretti in lotta

22 febbraio

Informatore lomellino

Lomello: il consiglio vota contro al “cibo patacca”

22 febbraio

Informatore lomellino

Valle:sul caso Imu scoppia la pace tra PDL e Lega

22 febbraio

Provincia Pavese

In Via Olevano nuovo distributore di latte crudo

22 febbraio

Provincia Pavese

Bressana: centrale a biomasse

23 febbraio

Provincia Pavese

Gambolò: la discarica non convince, prima bocciatura

23 febbraio

Provincia Pavese

Albonese, l’impianto rifiuti raddoppia

23 febbraio

Provincia Pavese

Produttori agricoli al mercato: Ascom non li vuole

23 febbraio

Provincia Pavese

Lavoro nei campi:serve manodopera

23 febbraio

Provincia Pavese

Fondi UE: la regione anticiperà i trasferimenti

23 febbraio

Provincia Pavese

Imu, la stangata per le aziende pavesi: da 519 a 2469 €

23 febbraio

Provincia Pavese

Inflazione, benzina e alimentari alle stelle

24 febbraio

Il Giorno Lodi Pavia

Negli allevamenti di suini il pericolo arriva dal nord

24 febbraio

Il Ticino

A Pavia torna il latte fresco

24 febbraio

Provincia Pavese

Rea Po: si riunisce il consiglio

24 febbraio

Provincia Pavese

Valle, imposta municipale: Coldiretti riunisce i soci


25 febbraio

Il Giorno

No al nuovo Ponte della Becca. Contro Passera

25 febbraio

Provincia Pavese

Autogrill nel territorio di Carbonara

25 febbraio

Provincia Pavese

Coldiretti: troppo consumo di suolo

25 febbraio

Provincia Pavese

Rivanazzano: lunedì in consiglio la biblioteca

26 febbraio

Il Giorno

Lettera a Daniele Bosone

26 febbraio

Provincia Pavese

Filiera bosco legno energia: misura 221

26 febbraio

Provincia Pavese

Val di Nizza:passa il Pgt, ma in cinque hanno interessi

27 febbraio

Il Punto

Coldiretti incontra la Lomellina

28 febbraio

Provincia Pavese

Terre pubbliche in vendita: occasione per i giovani

28 febbraio

Provincia Pavese

Coldiretti: attenti all’assalto del fotovoltaico

29 febbraio

Il Giorno

Il turismo in provincia diventa ecologico

29 febbraio

Provincia Pavese

La fattoria diventa didattica: il lavoro di Lucotti

29 febbraio

Provincia Pavese

Turismo pulito, Pavia cerca clienti

29 febbraio

Provincia Pavese

Buricinela party: il programma

29 febbraio

Provincia Pavese

Fra Barbieri e il sindaco: segnali di collaborazione

29 febbraio

Provincia Pavese

Giovani viticoltori: ora sono 196

29 febbraio

Provincia Pavese

Buon vino e solidarietà: piace il progetto Moirano

A cura dell’Ufficio Comunicazione e Immagine Coldiretti Pavia











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DECRETO LEGISLATIVO 7 luglio 2011, n. 122

Attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Il settore suinicolo in Lombardia conta quasi 5 milioni di capi allevati (50,3% dei capi allevati in Italia) ma attraversa da parecchio tempo in una congiuntura economica sfavorevole a causa di diversi fattori individuabili soprattutto nell’aumento dei costi di produzione, nei vincoli ambientali previsti dalla Direttiva Nitrati, dalle difficoltà di accedere al credito e nell’andamento negativo dei prezzi di mercato. Dal 1 gennaio 2013 entreranno in vigore le regole previste dal D.lgs n. 122 del 7 luglio 2011 in applicazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini. Le novità introdotte riguardano, tra l’altro, i criteri per la costruzione dei locali di stabulazione a seconda della tipologia di animale, l’obbligo di disporre di materiale manipolabile per scrofe e scrofette ed il divieto di alcune operazioni in grado di causare danno fisico agli animali. La direttiva 2008/120/ CE impone sostanziali modifiche alle strutture di allevamento di molte aziende, gli interventi più importanti interesseranno soprattutto le scrofaie con l’obbligo di aumentare e rimodulare gli spazi a disposizione degli animali, per questi adeguamenti sono necessari ingenti investimenti, occorre perciò garantire il tempo necessario e adeguate risorse finanziarie per ridurre al massimo i costi per le imprese sondando tutte le possibili fonti di risorse da dedicare a questo problema. Disposizioni a partire dal 1° gennaio 2013 Alcune norme sui locali devono già essere applicate dalle aziende nuove o ricostruite o adibite a tale uso per la prima volta dopo il 1 gennaio 2003. A partire dal 1 gennaio 2013 tali disposizioni verranno applicate a tutte le aziende, si tratta nello specifico di: • superfici libere a disposizione per scrofe e scrofette;

• •

pavimentazioni conformi; scrofe e scrofette devono essere allevate in gruppo nel periodo compreso tra 4 settimane dopo la fecondazione ed 1 settimana prima della data del parto. I lati del recinto in cui viene allevato il gruppo di scrofe dovranno avere una lunghezza superiore a 2,8 m; nel caso in cui vengano allevati meno di 6 animali i lati del recinto dovranno avere una lunghezza superiore a 2,4 m; i suini malati o feriti sono posti in recinti individuali.

Ambito di applicazione Le norme minime si applicano ai lattonzoli (dalla nascita allo svezzamento), ai suinetti (dallo svezzamento all’età di dieci settimane), ai suini all’ingrasso che hanno superato le dieci settimane, alle scrofe e alle scrofette. Questi animali, salvo eccezioni (parto, allattamento, verro), sono allevati in gruppo. Definizioni Per azienda s’intende qualsiasi luogo, anche all’aria aperta, in cui gli animali sono allevati o detenuti, anche temporaneamente, quindi le norme riguardano anche le stalle di sosta. Questa definizione è uniformata alla definizione contenuta nelle disposizioni riguardanti già la malattia vescicolare dei suini.

disinfezione tra gli impianti). I lattonzoli non svezzati devono poter essere allattati senza difficoltà. Suinetti e suini all’ingrasso Occorre prendere misure per evitare lotte tra gli animali, i suini sono allevati in gruppo e non dovrebbero essere mescolati tra loro, se non in caso di necessità prima dello svezzamento o entro una settimana dallo svezzamento. Gli animali particolarmente aggressivi o feriti vanno separati dal gruppo, l’allevatore deve mettere in atto misure destinate a prevenire le aggressioni nei gruppi. La somministrazione di tranquillanti per facilitare la commistione va limitata a condizioni eccezionali e solo dopo aver consultato un veterinario. Scrofe e scrofette Le scrofe e le scrofette gravide devono, se necessario, essere sottoposte a trattamento contro i parassiti interni od esterni. È vietato costruire o convertire impianti in cui le scrofe e le scrofette sono tenute all’attacco. I pavimenti devono essere non sdrucciolevoli e senza asperità per evitare lesioni ai suini. Le scrofe e le scrofette sono allevate in gruppo nel periodo compreso tra quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana prima della data prevista per il parto; una settimana prima del parto le scrofe e le scrofette devono essere isolate, dietro agli animali deve essere prevista una zona libera che renda agevole il parto naturale o assistito. Gli stalli devono essere provvisti di sistemi di protezione dei lattonzoli. In deroga alle disposizioni, le scrofe e le scrofette allevate in aziende di meno di 10 scrofe possono essere allevate individualmente nel periodo in precedenza, a condizione che gli animali possano girarsi facilmente nel recinto.

Lattonzoli (non svezzati) Nessun lattonzolo deve essere staccato dalla scrofa prima che abbia raggiunto un’età di 28 giorni, a meno che la permanenza presso la madre influenzi negativamente il benessere o la salute del lattonzolo o di quest’ultima. Lo svezzamento a 21 giorni è possibile in caso di allevamento in im- Alimentazione pianti specializzati (con un sistema di pulizia e di Il Decreto prevede altresì norme relative all’alimen-

tazione in «quantità sufficiente» e all’abbeveraggio «continuo». Tutti i suini devono aver accesso agli alimenti contemporaneamente agli altri suini del gruppo. Gli animali devono essere nutriti almeno una volta al giorno. Locali di stabulazione Le norme sulla superficie sono stabilite secondo il peso dell’animale: 0,15 m2 per un suino al di sotto dei 10 kg; 1 m2 per animali superiori a 110 kg; 6 metri quadri per un verro (10 metri quadrati se il verro viene impiegato per l’accoppiamento); 1,64 m2 per scrofetta; 2,25 m2 per scrofa. Allorché siano allevate in gruppi di meno di 6 animali, le superfici libere disponibili devono essere aumentate del 10%; oppure se sono allevate in gruppi di 40 o più animali, le superfici libere disponibili possono essere ridotte del 10%. I pavimenti devono essere non sdrucciolevoli e senza asperità per evitare lesioni ai suini. La zona in cui coricarsi, che deve consentire che tutti i suini possano distendersi contemporaneamente, deve essere confortevole, pulita e asciutta. Ambiente I rumori continui di intensità superiore a 85 decibel sono vietati. I suini devono essere tenuti alla luce di un’intensità di almeno 40 lux per un periodo minimo di 8 ore al giorno. Sanzioni Chiunque non osserva le disposizioni è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 1.550 euro a 9.296 euro. Nel caso di ripetizione delle violazioni la sanzione amministrativa pecuniaria è aumentata fino al limite del 50 per cento.



Data 19 febbraio 2012 Pagina 19 Foglio 1


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Testi e fotografia a cura dell’Ufficio Stampa Coldiretti Pavia

Avviso a pagamento

Filiera bosco legno energia: misura 221 Piano Sviluppo Rurale Imboschimento di terreni agricoli La misura 221 del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia finanzia la costituzione di boschi permanenti e di impianti di arboricoltura da legno su terreni agricoli in Lombardia LE TIPOLOGIE DI INTERVENTO AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO • Tipologia A: Boschi permanenti, a scopo ambientale, paesaggistico o protettivo, con durata dell’impegno di anni 15 ma con vincolo forestale permanente • Tipologia B: Arboricoltura da legno a ciclo medio - lungo, per la produzione di legname di pregio con durata dell’impegno di anni 15 • Tipologia C: Arboricoltura da legno con ceduazione a turno breve, per la produzione di biomassa a fini energetici o di legname da lavoro, con durata dell’impegno di anni 8 • Tipologia D: Arboricoltura da legno a rapido accrescimento (pioppeti), con durata dell’impegno di anni 8. La principale novità introdotta da marzo 2011 riguarda la possibilità di finanziare i pioppeti a ciclo medio - lungo nell’ambito della tipologia B, i pioppicoltori avranno due opzioni: 1) continuare a fare pioppeti a ciclo breve con durata minima 8 anni finanziati con il solo contributo sulle spese d’impianto nell’ambito della tipologia D 2) aderire alla tipologia B, che finanzia impianti a ciclo medio–lungo con durata minima dell’impegno di 15 anni. La tipologia B prevede, oltre al contributo sulle spese di impianto, un premio annuale per il mancato reddito che va da 150 a 700 €/ha per 15 anni ed un premio annuale per la manutenzione di 650 €/ha/anno per i primi 5 anni di impegno. La densità minima per gli impianti di tipologia B è di 500 piante per ettaro suddivise tra specie principali da portare a fine ciclo e specie accessorie; la novità è costituita dal fatto che possono essere usati, sia come piante principali, che come piante accessorie, anche i cloni di PIOPPO IBRIDO fino ad un massimo di 270 piante/ha. LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO Gli interventi devono essere realizzati in Lombardia nei seguenti territori: interventi di tipologia A e B nel territorio dei comuni classificati di “pianura” o di “collina” dall’ISTAT.

interventi di tipologia C e D nel territorio dei comuni classificati di “pianura” dall’ISTAT. I terreni su cui realizzare l’impianto devono essere agricoli, ossia essere coltivati, nei due anni precedenti la realizzazione dell’intervento, a seminativi o altre colture erbacee avvicendate. CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA Soggetti

Imprenditori Agricoli Professionali (IAP)

Tipologie di intervento

Cosa viene finanziato

A–B

• Spese di impianto • Aiuto annuale per manutenzione • Aiuto annuale per mancato reddito

C-D

Spese di impianto

Altre persone fisiche o giuridiche di diritto privato

A–B

• Spese di impianto • Aiuto annuale per manutenzione • Aiuto annuale per mancato reddito

Persone giuridiche di diritto pubblico

A–B

A. Boschi permanenti

6.500,00

70%

4.550,00

C. Cedui a turno breve per biomassa

3.500,00

40%

1.400,00

D. pioppeti

3.500,00

60%

2.100,00

la percentuale di contributo è maggiorata del 10% rispetto alla tabella precedente: • per gli interventi di tipologia A o B o D nelle zone incluse nella rete Natura 2000; • per gli interventi di tipologia D realizzati da IAP che abbiano acquisito la certificazione forestale secondo gli standard della gestione sostenibile (FSC o PEFC) per la loro azienda. • premio per mancato reddito: L’aiuto annuale per il mancato reddito viene erogato per 15 anni per gli impianti di tipologia A e B Tipologia di intervento

Imprenditori agricoli professionali

Altre persone di diritto privato

Spese di impianto

COSA VIENE FINANZIATO • Spese di impianto: rimborso parziale delle spese sostenute dal richiedente, calcolato in percentuale sui costi sostenuti, nei limiti delle voci indicate nel prezzario o dei costi standard indicati nelle disposizioni attuative Tipologia di intervento

B. Arboricoltura da legno a ciclo medio lungo

Spesa unitaria massima ammessa (€/ha)

Percentuale contributo base

Contributo massimo unitario (€/ha)

10.500,00

70%

7.350,00

A. Boschi permanenti a scopo ambientale, paesaggistico o protettivo

B. Arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo

700€/ha/anno in tutti i comuni

700€/ha/anno in comuni di pianura (classificazione ISTAT) 440€/ha/anno in comuni di collina (classificazione ISTAT)

150€/ha/anno in tutti i comuni

150€/ha/ anno in tutti i comuni

• premio per manutenzione: è un finanziamento della durata di cinque anni erogato annualmente ai soggetti che abbiano realizzato un intervento di misura 221 di tipologia A o B per coprire le spese per la manutenzione dell’impianto. L’aiuto annuale per la manutenzione è pari a: • 500,00 € all’ettaro per ogni anno dal primo al quinto nel caso di interventi di tipologia A; • 650,00 € all’ettaro per ogni anno dal primo al quinto nel caso di interventi di tipologia B. Non sono previsti aiuti annuali per la manutenzione: • per le persone giuridiche di diritto pubblico; • per gli impianti di tipologia C e D. CUMULABILITÀ E COMPATIBILITÀ DEI FINANZIAMENTI I terreni impiantati con le tipologie A e B non possono essere abbinati ai titoli PAC, i terreni impiantati con tipologie C e D sono invece abbinabili ai titoli Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche degli impianti occorre fare riferimento al decreto della Giunta della Regione Lombardia n. 10116 del 3 novembre 2011 pubblicato sul BURL serie Ordinaria n. 45 del 8 novembre 2011. QUANDO PRESENTARE LA DOMANDA Le domande possono essere presentate ininterrottamente fino al 31 luglio 2013, tuttavia al fine della realizzazione delle graduatorie e delle istruttorie delle domande l’epoca di presentazione è divisa in intervalli denominati periodi: 9° periodo: 14 maggio 2012 10° periodo: 31 luglio 2012 11° periodo: 13 maggio 2013 12° periodo: 31 luglio 2013 Alle domande viene assegnato un punteggio di priorità in base alle caratteristiche del richiedente e dell’intervento da realizzare, la Regione Lombardia finanzia le richieste in ordine decrescente rispetto al punteggio di priorità fino all’esaurimento delle risorse disponibili. I lavori per la realizzazione dell’intervento non possono essere avviati prima della data di formale comunicazione di ammissione a finanziamento dell’intervento medesimo.

Attività di informazione misura 111/B che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla misura 111 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lombardia; cofinanziato dell’Unione Europea attraverso il FEASR


Data 26 febbraio 2012 Pagina 16 Foglio 1


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Data 27 febbraio 2012 Pagina 25 Foglio 1












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