Terra e Tradizione - numero 7

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tiana memoria. Proseguendo meritano una visita Cartignano (694 mt.), per il castello, Macra (875 mt.), Celle Macra (1270 m) e Stroppo (1087 mt.), per le loro chiese storiche. Si sale tra vie strette dai boschi fino a Elva, siamo oltre i 1600 mt., ma il paese ne giustifica la gita per la sua architettura ed il suo ambiente incontaminato. E per un tuffo nella natura si scende ad Acceglio (1200 metri circa), paese di frontiera, dove l’anfiteatro naturale offre laghetti e piccole cascate, in un paesaggio quasi bucolico. Valle Varaita: Busca, per il suo castello del Roccolo, Costigliole Saluzzo, per i tre castelli nel centro storico, la gotica Brossasco, Valmala, e la folkloristica Sampeyre, sono le perle di questa parte della Granda. Il Monregalese: un altro territorio ricco di montagne è sicuramente la zona che ha come “capoluogo” Mondovì, città composta da parte alta, detta Piazza, ricca di negozi artigianali, e da parte bassa dove ci sono i Breo, Piandellavalle e Carassone, luoghi dove si svolge la vita sociale e politica. Non dimentichiamo Altipiano, considerevole centro urbanistico. Il fiume Ellero solca la cittadina dove si possono visitare chiese, palazzi e i giardini del Belvedere con la torre civica, raggiungibili con la funicolare, il cui percorso è stato ideato nel 1886 per collegare Breo a Piazza. Prima di avvicinarci alle montagne, ecco Vicoforte con il suo Santuario, costruito nel 1596 su progetto di Ascanio Vitozzi, intorno a un pilone, venerato per una leggenda che vuole l’icona della Madonna sanguinante dopo che un cacciatore la colpì. Ci si muove verso Ceva, in Valle Tanaro, famosa per le otto porte medioevali (torre guelfa e campanone sono le uniche testimonianze) e via verso Garessio (581 mt.), con il Santuario di Valsorda. Si prende la statale 28 verso Ormea, il Col di Nava, e sulla strada ecco la torre saracena dei Barchi, che domina il fiume Tanaro, nella parte alta della valle. Ormea, nelle Alpi del Mare, regala un bel

centro storico e chiese da visitare e intorno le borgate sono da vedere per il loro puro stile montano. A Frabosa Soprana in estate le passeggiate sono assicurate! Verso i 1000 mt. Valcasotto, un tempo castello reale dei Savoia, regala prodotti tipici e paesaggio straordinari, come Pamparato e Roburent. Paesi dove il moderno turismo si unisce alla tradizione montanara. I paesi di Roccaforte Mondovì, Villanova Mondovì, Lurisia, Bastia, sono i centri principali in Valle Ellero. Il Monte Pigna è meta di escursionisti ed amanti delle grotte. Valli Occitane: lunghe valli di unione sociale. Ma quante sono le Valli Occitane in Italia? Tra Piemonte e Liguria sono quattordici, anche se è difficile dare numeri esatti. Dalla Spagna all’Italia, passando per la Francia, l’Occitania, con le sue tradizioni, la sua lingua e le sue bellezze, si può considerare come un lungo territorio di unione sociale. In provincia di Cuneo comprende l’alta Val Tanaro (Briga Alta e una frazione di Ormea, le valli del Quié o Kyé, le valli Ellero, Maudagna e Corsaglia). Guardando alla vicina Liguria, una parte della Valle Argentina, ad Imperia, e i piccoli centri Realdo, Verdeggia, ed Olivetta San Michele. La Valle Pesio è occitana fra Chiusa Pesio, Peveragno e Boves ai piedi della Risalta, e le piccole valli Colla e Josina. E ancora Vermenagna, Gesso, Stura, Grana, Maira, Varaita, Po, Bronda e Infernotto. Torino, bella anche in alta quota Sentieri e mulattiere erano, anche in Provincia di Torino, vie di comunicazione che univano i villaggi in pianura ed i villaggi agli alpeggi in montagna. Ora, pur non avendo perso il loro ruolo principale, vengono considerati importanti in chiave turistica, per lo sviluppo del territorio. Anche in questa parte di Piemonte andare in montagna vuol dire vivere, anche solo per un giorno, culture, tradizioni, rispetto per l’ambiente. Chi ama la mon-

tagna ricerca zone dove ci si allontana dal caotico mondo del quotidiano, per tuffarsi quasi in una “dimensione parallela”, che ha altri ritmi ed altre frequenze. Dai ghiacciai del Monte Rosa ai tranquilli paesini delle Alpi Marittime, si vivono le Alpi Piemontesi. Per la Provincia di Torino si parte da nord dove, un tempo, il popolo dei Walser, originari dell’alta valle del Rodano, nell’attuale Vallese, colonizzarono il versante italosvizzero nel XIII Secolo. Qui le tracce sul Monte Rosa non mancano e le minoranze a Gressoney (Valle d’Aosta) non mancano. In questi territori l’allevamento bovino e la produzione casearia, regalano prodotti di nicchia. Gli alpeggi sono in zone panoramiche e la transumanza è uno spettacolo solo vederla. Tra la Val di Susa e le Alpi Marittime, ci si avvicina alla Francia, ed attorno al Monviso gli amanti dell’alpinismo si “riuniscono” in tutte le stagioni. Le Alpi del Sud tra Torino e Cuneo sono la meta preferita per chi vuole vivere giorni sia in bassa che alta quota, per sentirsi parte viva della natura. In Liguria, mare vista montagna Mare vista montagna. La Liguria è una regione unica e particolare proprio per questo motivo. Unica perchè in pochi chilometri quadrati regala una concentrazione di ambienti naturali ricchi di microclimi; particolare perchè, rilassati nelle calme acque del Mar Ligure, si può godere di un panorama che passa dal-


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